Orneore Metelli: differenze tra le versioni

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{{NN|pittori|ottobre 2012}}
{{S|arte}}
 
{{Bio
|Nome = Orneore
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|GiornoMeseMorte = 26 novembre
|AnnoMorte = 1938
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = calzolaio
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Cascata16.jpg
|PostNazionalità =
|Didascalia = ''Cascate delle Marmore con soldati romani'', 1938
}}
}} Calzolaio di professione, si accostò alla pittura come passatempo superati cinquant'anni, quando problemi fisici gli impedirono di continuare a partecipare alla banda cittadina nel tempo libero. Sebbene in vita non si fosse mai considerato un pittore professionista, dopo la morte è stato riscoperto e acclamato come uno dei maggiori pittori [[naif]] italiani.
 
[[Immagine:Cascata16.jpg|thumb|right|220px|"Cascata delle Marmore con soldati romani", Orneore Metelli, 1938.
Proprietà Museo Setagaya (Giappone).]]
 
==Biografia==
[[File:Orneore Metelli, Temporale alla stazione di Assisi, 1938.jpeg|thumb|left|''Temporale alla [[stazione di Assisi]]'', 1938]]
Orneore Metelli nascenacque a [[Terni]] il [[2 giugno]] [[1872]] da una famiglia borghese. Per la gran parte della vita fasvolse, come il padre, ill'attività di calzolaio<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/orneore-metelli|titolo=Metèlli, Orneore nell'Enciclopedia Treccani|sito=treccani.it|accesso=2022-03-02}}</ref> e in questo ruolo si guadagnaottenne vari riconoscimenti sia in ambito locale che nazionale. La calzoleria Metelli èera in quegl'quegli anni un punto di riferimento per tuttila coloroproduzione iartigianale quali desiderinodi calzature di ottima fattura e nellala suaclientela bottegaera c'ècostituita un continuo viavai dida nobili, alto-borghesi, ufficiali e prelati che vedonovedevano in Orneore un sicuro interlocutore per scarpe create con ineccepibile maestria.
 
A questa attività affiancaMetelli affiancava un impegno altrettanto smisurato nella musica entrando, come primo [[Flicorno baritono|bombardino]], nella fanfara cittadina e, come primo trombone, nell'orchestra del teatro Verdi.
Orneore Metelli nasce a [[Terni]] il [[2 giugno]] [[1872]] da una famiglia borghese. Per la gran parte della vita fa, come il padre, il calzolaio e in questo ruolo si guadagna vari riconoscimenti sia in ambito locale che nazionale. La calzoleria Metelli è in quegl'anni un punto di riferimento per tutti coloro i quali desiderino calzature di ottima fattura e nella sua bottega c'è un continuo viavai di nobili, alto-borghesi, ufficiali e prelati che vedono in Orneore un sicuro interlocutore per scarpe create con ineccepibile maestria.
PurtroppoA concausa l'avanzare dell'età incorre in alcunidei disturbi cardiaci esopravvenuti uncon medicol'età, gli proibiscefu proibito di bere vino e di affaticarsi suonando la tromba. Purtroppo Metelli sente di essere un artista e quindi questaQuesta rinuncia gli costacostò moltissimo, peròma dopo un attimo di smarrimento dedicedecise di indirizzare la sua creatività verso la pittura, che esercitagià aveva cominciato ad esercitare come passatempo nei momenti liberi dal [[1922]].
A questa attività affianca un impegno altrettanto smisurato nella musica entrando, come primo bombardino, nella fanfara cittadina e, come primo trombone, nell'orchestra del teatro Verdi.
Ovviamente consideraconsiderava le sue creazioni come opere non degne di nota e le tieneteneva più o meno nascoste.
Purtroppo con l'avanzare dell'età incorre in alcuni disturbi cardiaci e un medico gli proibisce di bere vino e di affaticarsi suonando la tromba. Purtroppo Metelli sente di essere un artista e quindi questa rinuncia gli costa moltissimo però dopo un attimo di smarrimento dedice di indirizzare la sua creatività verso la pittura che esercita come passatempo nei momenti liberi.
Ovviamente considera le sue creazioni come opere non degne di nota e le tiene più o meno nascoste.
Nel [[1936]] conosce il giovane scultore ternano [[Aurelio De Felice]] che rimane folgorato dall'inventiva che il calzolaio mette nelle sue creazioni e gli promette di "renderlo celebre".
Negli anni seguenti l'amicizia e la stima tra i due si consolida e ad ogni incontro Metelli regala al concittadino dei suoi quadri ricordandogli scherzosamente la sua promessa.
Muore a [[Terni]] il [[26 novembre]] [[1938]].
 
==Dopo la morte==
 
Per tutta la vita non ha nessun rapporto con critici d'arte, galleristi o esperti d'arte ma il suo concittadino De Felice lo ha sicuramente valutato in prospettiva.
Tenendo fede alla promessa fatta nel 1936 lo scultore comincia a far vedere le opere del Metelli in giro per valutare la reazione del pubblico.
La prima prova ufficiosa avviene nel 1942 durante la mostra retrospettiva organizzata da Ugo Castellani e Aurelio De Felice a Terni presso palazzo Carrara.
La seconda avviene nel 1945 alla Galleria del Secolo in Via Veneto a Roma ed è un grande successo anche se limitato.
La terza si svolge nuovamente a Roma l'anno seguente e pur non essendo molto apprezzata dal pubblico attira su di se un'insperata attenzione dei media grazie ad un concorso per la migliore recensione vinto dal poeta [[Libero de Libero]].
Il concorso porta una valanga di articoli sulla stampa specializzata e normale e il nome di Metelli varca per la prima volta i confini nazionali. Nel [[1947]] la Kunsthalle di [[Berna]], seguita da altre città elvetiche, chiede di poter avere le opere di Metelli per realizzare una mostra postuma.
 
Nel [[1936]] conosceconobbe il giovane scultore ternano [[Aurelio De Felice]] che rimanerimase folgorato dall'inventiva che il calzolaio mettemetteva nelle sue creazioni e gli promettepromise di "renderlo celebre".
Le mostre svizzere sono un successo di pubblico e critica e la la stampa italiana specializzata lancia il suo nome tra i grandi dell'arte.
Negli anni seguenti l'amicizia e la stima tra i due si consolidaconsolidò e ad ogni incontro Metelli regalaregalava al concittadino dei suoi quadri ricordandogli scherzosamente la sua promessa.<br/>
MuoreMetelli morì a [[Terni]] ilper un [[infarto]] il 26 novembre]] [[1938]].
 
==Dopo la morte==
Il giornalista [[Zavattini]], scrive su "[[Il Minuto]]" (giornale di Roma) del [[16 giugno]] [[1946]]:
Per tutta la vita non haebbe nessun rapporto con critici d'arte, galleristi o esperti d'arte, ma il suo concittadino De Felice, lotenendo hafede sicuramentealla valutatopromessa fatta nel 1936, cominciò a mostrare le opere del Metelli in prospettivagiro per valutare la reazione del pubblico.
 
La prima prova ufficiosa avvieneavvenne nel 1942, durante la mostra retrospettiva organizzata da Ugo Castellani e Aurelio De Felice a Terni, presso il palazzo Carrara.
{{quote|Metelli sublima sempre la cosa, la persona, l'avvenimento, la sua stessa firma, con lo stile della
La terzasuccessiva, sinel svolge1945, nuovamentealla Galleria del Secolo in Via Veneto a [[Roma]], fu un grande successo, anche se circoscritto. Una mostra ldell'anno seguente, esempre a Roma, pur non essendo molto apprezzata dal pubblico, attira su di seattirò un'insperata attenzione deidella mediastampa grazie ada un concorso per la migliore recensione, vinto dal poeta [[Libero de Libero]].
 
Il concorso portaportò una valanga di articoli sulla stampa specializzata e normale e il nome di Metelli varcavarcò per la prima volta i confini nazionali. Nel [[1947]] la [[Kunsthalle Bern|Kunsthalle]] di [[Berna]], seguita da altre città elvetiche, chiedechiese di poter avere le opere di Metelli per realizzare una mostra postuma.
memoria, essendo uno che più che vedere ricorda e, ancor più preciso, vede per ricordare.}}
 
Le mostre svizzere sonofurono un successo di pubblico e di critica e la la stampa italiana specializzata lancialanciò il suo nome tra i grandi dell'arte.
Metelli iniziò a dipingere nel 1922 a cinquantadue anni. Il suo stile si rifà ad una visione del Mondo in cui
 
Il giornalista [[Cesare Zavattini|Zavattini]], scrisse su "[[Il Minuto]]" (giornale di Roma) del 16 giugno [[1946]]: «Metelli sublima sempre la cosa, la persona, l'avvenimento, la sua stessa firma, con lo stile della memoria, essendo uno che più che vedere ricorda e, ancor più preciso, vede per ricordare».<ref>[[Cesare Zavattini]], su ''[[Il Minuto]]'' del 16 giugno [[1946]]</ref>
la realtà sembra una scena teatrale; lo stesso Metelli scriverà:
 
{{quote|Il suo stile si rifà a una visione del mondo in cui la realtà sembra una scena teatrale; lo stesso Metelli scrisse: «...mi pareva che tutta la città fosse una meravigliosa e non veduta scena dipinta e luminosa e piena di mille forme e mille apparenze e l'azioni di quel tempo simili a quelle che son rappresentate nei teatri».
 
Lo storicostudioso di storia locale [[Pompeo De Angelis]], autore di una biografiaminibiografia edita nel 1997, lo definisce "progressista ma triste", "pittore pieno di idee".
mille forme e mille apparenze e l'azioni di quel tempo simili a quelle che son rappresentate nei teatri.}}
 
== Riconoscimenti ==
Lo storico [[Pompeo De Angelis]], autore di una biografia edita nel 1997, lo definisce "progressista ma
 
A lui è intitolato l'Istituto Statale d'Arte di [[Terni]] e la pinacoteca comunale della città (che raccoglie .
triste", "pittore pieno di idee".
 
Gli è stato dedicato un [[asteroide]], [[7260 Metelli]]<ref>{{Cita web|url=https://minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/1998/MPC_19981208.pdf|titolo=MINOR PLANET CIRCULARS/MINOR PLANETS AND COMETS|autore=[[Minor Planet Center]]|sito=minorplanetcenter.net|data=8 dicembre 1998|lingua=en|formato=PDF|p=236}} </ref>.
A lui è intitolato l'Istituto Statale d'Arte di [[Terni]] e la pinacoteca comunale della città (che raccoglie
 
==Note==
opere che vanno dal [[XIV secolo]] ad oggi).
<references />
 
==Bibliografia==
*[[Pompeo De Angelis]], ''"Il genio di Orneore Metelli"'', Terni 1997, prefazione di [[Gian Franco Ciaurro]]
*Paolo Cicchini e Maurella Eleonori, O. Metelli : il racconto della città che c'era - Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, 2014 ,Terni : Arti Grafiche Celori - Catalogo della mostra tenuta a Terni, Palazzo Montani Leoni, dal 28 settembre 2014 al 11 gennaio 2015 271 p. : ill. ; 28 cm
 
== Altri progetti ==
[[Pompeo De Angelis]], ''"Il genio di Orneore Metelli"'', Terni 1997, prefazione di [[Gian Franco Ciaurro]]
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.iisagterni.it/vaiarte/iisagterni/la_storia/lastoria.php Pagina dell'IISAG di Terni con autoritratto di Metelli]
* {{cita web | 1 = http://www.liceoartisticoterni.it/scuola/storia.html | 2 = Pagina del Liceo Artistico "Orneore Metelli"di Terni | accesso = 8 marzo 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140309001051/http://www.liceoartisticoterni.it/scuola/storia.html | dataarchivio = 9 marzo 2014 | urlmorto = sì }}
* [http://www.ditt.it/eccellenza.php?ID_eccellenza=58 Pinacoteca "Orneore Metelli"]
* [http://www.caosmuseodefelice.museumcomune.terni.it/museo-aurelio-de-felice/il-pittore-calzolaio-orneore-metelli-e-la-pittura-naif/?idScheda=166193 MuseoIl dipittore-calzolaio] - sezione del Museo d'arte moderna e contemporanea diAurelio Terni]De Felice.
* {{cita web|http://www.caos.museum|Museo di arte moderna e contemporanea di Terni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie}}
 
[[Categoria:PersonalitàPittori legate a Terni|Metelli, Orneorenaïf]]