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{{F|centri abitati del Veneto|dicembre 2013}}
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
{{Divisione amministrativa
{{Template:Comune
|nomeComuneNome = Tregnago
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|Data elezione = 5-6-2016
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|Data rielezione = 4-10-2021
|abitanti = 4.897
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|Sottodivisioni = Centro, Cogollo, Finetti, Marcemigo, Rancani, Scorgnano<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/tregnago.pdf Comune di Tregnago - Statuto].</ref>
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|Divisioni confinanti = [[Badia Calavena]], [[Cazzano di Tramigna]], [[Illasi]], [[Mezzane di Sotto]], [[San Giovanni Ilarione]], [[San Mauro di Saline]], [[Verona]], [[Vestenanova]]
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Tregnago all'interno della provincia di Verona
|sito = http://www.baldolessinia.it/tregnago/
}}
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Tregnago''' è un comune di 4.897 abitanti della [[provincia di Verona]].
 
'''Tregnago''' (''Tregnàgo'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref name=dialetto>{{cita libro | nome= Giancarlo | cognome= Volpato | titolo= Civiltà cimbra. La cultura dei Cimbri dei Tredici Comuni veronesi | anno= 1983 | editore=Bi & Gi | città= Verona | p= 70 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Verona]] in [[Veneto]].
 
Fa parte della [[Comunità montana della Lessinia]] e della [[Val d'Illasi]].
== Geografia ==
 
== Geografia fisica ==
'''Tregnago''' dista 22 chilometri da [[Verona]]. Rispetto al capoluogo è in posizione nord est. È lambito dal torrente [[Illasi]].
Il paese sorge all'altezza della media [[Val d'Illasi]] a circa 26&nbsp;km da Verona.
 
Il territorio comunale si estende sulle colline alle pendici dei Monti Lessini ed è delimitato a nord da [[Badia Calavena]], a nordest da [[Vestenanova]], ad est da [[San Giovanni Ilarione]], a sudest da [[Cazzano di Tramigna]], a sud da [[Illasi]], a sudovest da [[Mezzane di Sotto]], ad ovest da Verona ed infine a nordovest da [[San Mauro di Saline]].
 
La struttura urbanistica di Tregnago è basata su due strade quasi parallele: l'antica via Maestra, attuale via [[Carlo Cipolla]], e l'antica via Pezzòlo, attuale via San Martino, lungo le quali sono sorte le case contadine esposte verso ovest. Le case più antiche e le ville fatte costruire dal [[XVII secolo]] in poi da famiglie provenienti dalla città sono invece rivolte verso sud: si creano così tra esse i vicoli che uniscono le due strade principali.
 
Nei secoli scorsi l'attività più praticata da coloro che risiedevano nella zona è stata l'[[agricoltura]] e il paesaggio agrario rimane il simbolo più importante dell'interazione fra l'uomo e la sua terra. Tipiche del paesaggio agrario sono le corti, le case rurali e le contrade intorno a cui si dipanano le strade e i campi coltivati.
 
Tregnago, a differenza del resto della valle, non ha mai avuto serie carenze d'acqua. Confluiscono infatti nel suo territorio tre piccole valli e i rispettivi torrenti che, nei secoli scorsi, non potendo raggiungere con facilità il Progno si disperdevano formando pozzanghere ed acquitrini. L'acqua potabile era fornita in passato al paese da diverse sorgenti, tra cui quella del Pisocco, lontana dal paese più di un chilometro, incanalata già all'inizio del [[XVI secolo]]. A testimonianza di una certa abbondanza d'acqua ci sono ancora le antiche fontane del paese, per la maggior parte in disuso, dove si abbeveravano gli animali e si lavava la biancheria.
Il centro del paese conserva le caratteristiche del passato con le sue tre chiese di cui due, la parrocchiale e antica pieve e quella della Disciplina o di San Martino, sono situate a nord in una posizione ancora periferica. La moderna zona industriale, che è stata edificata negli ultimi decenni a sud, dove prima c'era campagna, non ha modificato le caratteristiche del paese.
 
== Origini del nome ==
Sull'origine del toponimo si è molto dibattuto: un'ipotesi lo fa derivare dal nome di persona latino, Trinius o Ternius o Terinius; un'altra asserisce che derivi da Traniacus che indica la presenza sul territorio di tre castelli: quelli di Tregnago, Cogollo e Marcemigo. Alcuni storici affermano altresì che esso proviene da Terminiacum o Terminiacus, che significa termine, fine, confine dell'impero romano.
A parte il dio terminum e i limiti confinari che egli preservava, mancando qualsiasi resto archeologico d'epoca romana, ci si deve concentrare sulla prima o prime volte che il nome comparve negli scritti, documenti o atti di notai, che mediamente compaiono nel medioevo. Se prendiamo l'attuale nome la derivazione potrebbe essere da Triniagus, quindi da ''tre-agus'', cosa possibile se prendiamo in considerazione la frazione di Marcemigo.
Chi non conosce Marcemigo di Tregnago o guarda da satellite il largo e sassoso torrente Progno, non penserebbe che poco distante c'erano alcune piccole paludi, frutto dell'accumularsi di acqua nella stessa valle, di 2 piccoli affluenti, bloccati parzialmente dall'accumulo di detriti anche fini, che fanno calare il deflusso idrico. Tregnago, a differenza del resto della valle, non ha mai avuto serie carenze d'acqua anche per questo. L'idronimo ''marce'', deriva proprio dagli idronimi greco-etruschi che hanno a che fare con acqua nel senso di acqua di lago o palude. La radice di partenza è ''mar'', che con l'aggiunta di ''ce'', fa differenziare in marcio-marcescente, come le acque di palude stagnanti. Il 3 di tregnago-3gnago può quindi definire i 3 torrenti. Considerato che l'altra parola se differenziata in ''gnago'' con la i davanti, diventa ignago (paese)e ''ignis'' in latino fuoco, toponimo già varie volte presente nel Veneto in zone di torrenti a fondo sassoso, che in estate diventano roventi e sanza acqua, sembra l'esatto opposto di Marcemigo pieno d'acqua.
 
== Storia ==
=== Le origini ===
'''Il Nome Tregnago'''
I ritrovamenti archeologici attestano la presenza di insediamenti umani fin dalla [[preistoria]]. Iscrizioni ed oggetti di età romana, tra cui un piccolo [[Lari (divinità)|lare]] in bronzo del [[I secolo a.C.]], ci permettono di evincere che Tregnago in quel periodo era un villaggio piuttosto popoloso e che la zona era effettivamente di frontiera con l'area di cultura [[reti]]ca, data anche la vicinanza alla [[via Postumia]] realizzata nel [[148 a.C.]] inizialmente per controllare i confini e poi come rete commerciale.
L'origine e il significato del nome Tregnago appartiene ancora alla preistoria.
Tregnago deriva dal latino TERMINIACUS = confine. Era al confine dell'impero romano. Tre chilometri a sud di Tregnago si trova Cellore da CELLULE = prigioni. Un chilometro a sud di Cellore c'è Capovilla da CAPUT VILLAE=inizio dell'impero, più vero è Capovilla superiore del paese di Illasi, in contrapposizione di Capovilla inferiore sempre di Illasi che comprende le località Cale, Brea, Torcolo e Concoreggi. Ancora due chilometri a sud (7 da Tregnago)
Come mai Tregnago è chiamato Tregnago? Come risposta a questa curiosità, molto naturale, si possono solo proporre delle ipotesi.
c'è Domegiano da DOMUS JANI = Casa di Giano (forse un governatore). Questa versione è troppo intellettuale essendo il nome storico: MEAN, ovvero contrada di mezzo tra il paese e l'altra contrada di Giara. Nei primi anni cinquanta sul monte Precastio (dal latino PRE CASTRA= prima degli accampamenti) è stata trovata una daga ed altri
Premettiamo che il nome di Tregnago, che nei primi documenti è scritto in latino, era molto vario:
oggetti. A 12 chilometri a sud si trova Caldiero da CALIDARIUM = Terme. Lì infatti c'è una sorgente di acqua calda.
Tergnago(1111), Taureniaco(1154), Targnaco(1180), Tragnaco(1180),Treniaco(1185),Tarniaco(1192),Terniaco(1215),Tarnaco(1220).
 
Già questa imprecisione grafica presenta delle difficoltà.
=== Medioevo ===
Tuttavia, per molti, il toponimo deriverebbe dal primo occupante di questa zona; un certo Ternio avrebbe avuto qui la sua azienda agricola, da cui Terniago, che è l'aggettivo che indica il "podere di Ternio".
Nel primo [[Medioevo]] la pieve di San Martino divenne centro di raccolta per la popolazione cristiana dell'alta valle: la sua titolarità ci permette di collocare la sua origine nell'età [[Franchi|franca]] e quindi nel [[VII secolo|VII]]-[[VIII secolo|VIII secolo d.C.]]
Un'altra derivazione potrebbe risalire dalla parola Terminiaco, che significa il "posto del termine". Così Tregnago doveva essere l'ultimo paese di origine romana per chi saliva la valle; od anche il luogo dell'ultima pietra miliare della via chiamata Maestra, che partendo dalla strada romana della Postumia, finiva proprio a Tregnago
 
Nel [[IX secolo]], in seguito alle invasioni [[Magiari|ungare]], gli abitanti della campagna si riunirono intorno ai luoghi fortificati per cui divennero importanti i castelli costruiti dai vescovi, dagli abati o dai signori: uno di questi era quello posto su un colle a est di Tregnago, di cui si hanno notizie dal [[XII secolo]], che servì come riparo per la popolazione. Per tutto il Medioevo, tuttavia, la storia del paese rimase legata a quella del monastero di San Pietro, divenuto poi di San Pietro, Vito e Modesto di [[Badia Calavena]] che, essendo proprietario di molte terre nella zona, le affidava in cambio di livelli ai contadini locali. Dal [[XIV secolo]] in poi le vicende del monastero si intrecciarono sempre più con quelle della pieve di Santa Maria di Tregnago la cui chiesa era stata costruita a fianco della chiesa di san Martino gravemente lesionata dai terremoti del [[1116]] e del [[1182]].
 
La frazione di '''Cogollo''' fu una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il [[XI secolo]] e il [[XIII secolo]] e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli [[Ezzelini]]. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel [[1260]].
 
L'abitato dell'attuale capoluogo nel [[Trecento|'300]] appariva già con una struttura bipolare nei suoi due nuclei storici: il ''Vicus de Supra'' ed il ''Vicus de Subctus'', chiamato in alcuni documenti anche contrada ''Sancti Egidii''. L'insediamento era caratterizzato da abitazioni costruite attorno a corti centrali chiuse ed aveva il suo centro nella casa comunale che si affacciava sull'attuale piazzetta Sant'Egidio.
 
=== La Repubblica di Venezia ===
Nei primissimi anni del [[Quattrocento]], all'epoca in cui Verona, città e provincia, passò sotto il dominio della [[Repubblica di Venezia]], a Tregnago risiedevano esponenti della classe dirigente cittadina che, oltre ad esercitare la funzione vicariale, avevano la casa d'abitazione e ottenevano a livello beni fondiari. Negli ultimi decenni del secolo, anche in questa zona si intensificò la penetrazione della proprietà fondiaria cittadina che portò, agli inizi del secolo successivo, all'arrivo in paese di importanti famiglie urbane come i [[Fracanzani]] e i [[Cipolla (famiglia veronese)|Cipolla]] che qui avrebbero costruito le loro ville.
 
Nel [[Cinquecento]] il monastero di San Pietro, Vito e Modesto e la pieve di Santa Maria di Tregnago con le relative dipendenze furono annessi al monastero cittadino di San Nazaro.
In paese i larghi spazi liberi ancora presenti tra il centro civile e quello religioso furono colmati dalla costruzione tra il [[Seicento|'600]] e il [[Settecento|'700]] delle ville e residenze dominicali che si aggiunsero a quella quattrocentesca dei Casari, in contrada Ortelle, e a quella cinquecentesca dei Cipolla.
 
Nel [[1771]] quando i beni del monastero di San Nazaro nella Bassa Calavena furono messi all'asta, la Comunità di Tregnago li rilevò entrando così in possesso dei terreni, delle decime delle terre e di alcuni di livelli, ma acquistò anche il diritto di eleggere il parroco anche se con l'obbligo di farne approvare la nomina dall'autorità vescovile per l'approvazione e di provvederlo di un salario.
 
=== L'aggregazione delle comunità ===
 
Tregnago è il risultato dell'aggregazione di più comuni in passato autonomi. Nell'epoca napoleonica si aggregarono tra loro le comunità di Tregnago, Cogollo e Marcemigo. Nel [[1954]] anche Centro entrò a far parte del comune di Tregnago come frazione. Le quattro comunità, tuttavia, avevano già avuto in passato molti contatti sia per la vicinanza territoriale sia per la presenza unificante prima dell'abbazia della Calavena e della pieve di Santa Maria e, in seguito, per la costituzione del vicariato dipendente dal comune di Verona, comprendente, oltre a Tregnago, Marcemigo, Cogollo, Centro, Bolca, Vestena e Castelvero.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa della Disciplina (Tregnago)|Chiesa della Disciplina o oratorio di San Martino]] - [[XII secolo]]
 
Probabilmente per un periodo chiesa plebana, è stata sede nel tardo Medioevo e in età moderna di compagnie religiose. È in stile romanico con interno ad aula unica.
 
* Chiesa di Sant'Egidio - [[XIV secolo]]
 
Attestata fin dal [[1304]] ma consacrata nel [[1496]], è sempre stata frequentata dai tregnaghesi che la preferivano alla pieve per la sua posizione centrale. L'attuale chiesa è il risultato di una radicale opera di ingrandimento e ristrutturazione eseguita nel [[XVIII secolo|Settecento]]. Al suo interno ospita un dipinto del [[Brusasorzi|Brusasorci]] raffigurante la Madonna con il Bambino, sant'Anna e san Michele.
 
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Tregnago)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta]] - [[XV secolo]]
 
Costruita dopo la rovinosa caduta, nel [[1878]], dell'antico campanile sulla precedente chiesa plebana di Santa Maria Assunta che ne risultò gravemente danneggiata, ma in seguito ulteriormente ampliata, l'attuale chiesa è stata inaugurata nel [[1922]]. È in [[stile romanico]] a tre navate con soffitto a volta sostenuto da pilastri alternati a colonne. Le volte sono interamente decorate con figure di patriarchi, profeti, evangelisti e dottori della Chiesa. Dell'antica pieve rimangono solo il protiro ora posto sulla facciata della chiesa della Disciplina e il battistero ottagonale in marmo rosso fatto costruire nel [[1438]] dall'arciprete Jacopo Rubeo.
 
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File:Chiesa di San Martino Tregnago3.jpg|Chiesa della Disciplina o di S. Martino.
File:Campanile S. Egidio Tregnago.JPG|Campanile della chiesa di S. Egidio.
File:ParrocchialeTregnago2021.jpg|Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta.
File:Campanile Tregnago.JPG|Campanile della chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta.
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=== Ville ===
 
* Il Legato Casaro - [[XV secolo]]
[[File:Legatocasaro.JPG|thumb|Il Legato Casaro dopo la ristrutturazione.]]
La casa, il cui primo nucleo è di origine quattrocentesca, e il brolo furono donati nel [[1630]], con lascito testamentario, al comune di Tregnago da don Francesco Casari, sacerdote che si occupava della chiesa di Sant'Egidio con l'obbligo per il comune di far celebrare una messa ogni venerdì nella chiesa di Sant'Egidio. Recentemente ristrutturato, è divenuto sede di importanti associazioni del paese.
 
* Villa Pellegrini - [[XVIII secolo]]
 
Sede del Municipio, è stata costruita nel [[XVIII secolo]] e all'interno ospita affreschi di [[Andrea Porta]]. Il suo giardino ora costituisce la piazza principale del paese dedicata ad Abramo Massalongo.
 
* Villa Cavaggioni - [[XV secolo]]
Situata nei pressi del castello, è stata dapprima proprietà della famiglia Franchini. Rappresenta il risultato di molteplici ristrutturazioni ed è circondata da un parco che ospita specie botaniche in parte esotiche.
 
* Villa Cipolla - [[XVI secolo]]
Costruita nel [[XVI secolo]] dalla famiglia cittadina dei Cipolla, disponeva di un oratorio privato visitato nel [[1763]] dal vescovo Nicolò Giustiniani. Circondata da un alto muro e completamente restaurata nel [[XIX secolo]], è stata residenza estiva del noto storico [[Carlo Cipolla]].
 
* Villa Fracanzani - Ferrari dalle spade - [[XVI secolo]]
 
Costruita dal ramo veronese dei [[Fracanzani]] vicino alla chiesa di Sant'Egidio, quella attuale è il risultato di molti rifacimenti tra cui quello avvenuto nel '700 in concomitanza con quello della vicina chiesa.
 
=== Fortificazioni ===
[[File:Castello di Tregnago.jpg|thumb|upright=0.6]]
 
* Castello - [[XI secolo]]
Situato su un colle ad est del paese e costruito tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XII secolo]] sui resti di un'antica fortificazione romana, era un recinto fortificato destinato ad accogliere la popolazione e il bestiame in caso di attacchi provenienti da nord e da nord-est. Del castello rimangono solo pochi resti tra cui la torre pentagonale ormai diroccata e la torre dell'orologio, via di accesso al complesso, in parte rifatta, sulla quale è visibile un affresco del [[XIV secolo]] raffigurante la Madonna con bambino e una figura in ginocchio.
Nel primo fine settimana di settembre l'associazione ludico-culturale The Inklings organizza una Festa Medievale con il passaggio di proprietà del castello da Cangrande della Scala alla cittadinanza tregnaghese.
 
=== Monumenti ===
 
* Tiro a Segno
 
Dopo il [[1870]] furono istituiti i distretti militari e le località dove essi avevano sede erano i Mandamenti. Anche Tregnago era un Mandamento, quindi in paese si svolgevano le attività di reclutamento. Collegate a tale attività erano anche le esercitazioni militari. Il Tiro a Segno era il luogo dove si svolgevano tali esercitazioni, in modo specifico quelle del tiro alle sagome.
 
* Cementificio
[[File:Italcementi.JPG|thumb|upright=0.7|I Forni|right]]
Grazie all'interessamento dell'allora sindaco Gaetano Battisti e del parroco don Vittorio Costalunga, il 5 febbraio [[1922]] venne posta la prima pietra del cementificio dell'Italcementi, noto come "i Forni" che mutò l'economia locale prima basata sull'agricoltura. Per realizzare il progetto di costruzione della nuova fabbrica, le istituzioni pubbliche del paese assolsero a tutte le richieste dell'Italcementi: elettrificazione della tramvia, canalizzazione delle acque di Giazza e acquisto del terreno sul quale edificare. I cittadini stessi fondarono un Comitato per comperare il terreno che costò lire 18.750. Nel 1923 "i Forni" iniziarono la loro attività di produzione. Molti tregnaghesi, e non solo, vi trovarono lavoro e garantirono alle proprie famiglie maggior benessere: la ditta titolare offriva ai figli degli operai soggiorni al mare e dava borse di studio ai più meritevoli. Nella fabbrica vi erano all'inizio dieci forni verticali che producevano calce idraulica. Tra il 1924 e il 1928 vennero installati tre forni rotanti per la produzione di cemento portland artificiale. La fabbrica utilizzava come materia prima le pietre calcaree provenienti dal vicino [[monte Tomelon]]. I massi più grandi, prima di scendere a valle, venivano frantumati e mescolati con l'argilla; il materiale veniva poi caricato sui carrelli della teleferica e giungeva sino alla fabbrica dove veniva ulteriormente lavorato per poi entrare negli altoforni. Con il cemento 680 prodotto a Tregnago vennero costruiti il Ponte Mestre-Venezia, il Muraglione del Ponte Re Teodorico, il Ponte della Vittoria a Verona e il Ponte sul Mincio a Peschiera. Nel 1955, conclusa la guerra, per la necessità di ricostruire il paese, la fabbrica arrivò a contare 209 dipendenti, ma negli [[anni 1960|anni sessanta]] le scelte economiche della famiglia Pesenti, titolare dello stabilimento, portarono all'apertura di nuovi stabilimenti più produttivi che segnarono il lento declino dei Forni di Tregnago portandolo alla definitiva chiusura nel [[1973]]. Una parte dello stabilimento rimane come testimonianza archeologica industriale, un'altra è stata adibita alla costruzione di importanti strutture per il paese quali una palestra, l'Auditorium e la nuova scuola di Tregnago, inaugurata nel 2012.
 
* Lavatoi
I lavatoi e le incluse fontane sono dislocati nel capoluogo e nelle frazioni in luoghi facilmente accessibili. Il più antico si trova vicino alla chiesa parrocchiale, altri si trovano in paese in via Rì, a Marcemigo, a Scorgnano e a Cogollo. La loro importanza, sottolineata dalle ragguardevoli strutture quadrangolari e coperte in cui sono inseriti, era legata alla funzione che svolgevano ma anche al fatto che erano dei punti d'incontro tra le persone.
Nella parte storica del paese dove anticamente c'era il Lago Nuovo, in seguito fu costruita la grande vasca dodecagonale in pietra con delle rientranze da cui sgorga l'acqua dotate di piani inclinati su cui veniva fatto il bucato.
 
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File:InternoLavatoioRi.JPG|Lavatoio in via Rì.
File:LavatoioMarcemigo.jpg|Lavatoio a Marcemigo.
File:LavatoioScorgnano.JPG|Lavatoio a Scorgnano.
File:LavatoioCogollo1.jpg|Lavatoio a Cogollo.
File:LavatoioParr.jpg|Lavatoio vicino alla Chiesa parrocchiale.
File:LavatoioParr int.JPG|Interno del lavatoio della Chiesa parrocchiale.
</gallery>
 
== Società ==
==Evoluzione demografica==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Tregnago}}
 
== Cultura ==
In via dei Bandi si trova la casa dove nel [[1824]] nacque [[Abramo Massalongo]], il grande [[naturalista]] che dedicò gran parte della sua breve vita (morì di tubercolosi a 36 anni) allo studio della [[flora]] del Veneto, delle grotte e dei [[fossili]]. Quanto egli aveva raccolto costituì il primo nucleo del [[Museo civico di storia naturale (Verona)|Museo di Scienze Naturali di Verona]]. A Verona, la via che collega Piazza Santa Anastasia al Liceo Ginnasio Scipione Maffei, porta il suo nome.
 
=== I monumentiMusei ===
* Museo del ferro battuto
'''Ville Signorili:'''
Villa Cipolla: oggi villa Pellegrini, mostra ancora la sua fisionomia cinquecentesca, anche dopo la ristrotturazione fatta nel 1841.
I nobili Cipolla di San Stefano di Verona appaiono a Tregnago nel 1498.
 
Si trovava nella frazione di Cogollo, nei pressi della scuola elementare e della Chiesa Parrocchiale. È stato chiuso e le opere contenute sono state trasferite in alcuni locali di Villa Pellegrini (ex municipio al cui pianterreno è sistemata la biblioteca comunale) e sono visitabili nelle ore di apertura del municipio nuovo.
== Gli appuntamenti ==
 
'''11 novembre festa di san Martino'''
Offre ai suoi visitatori un'ampia panoramica dell'arte della lavorazione del ferro battuto praticata da secoli in questa zona, ma nota a livello mondiale grazie all'attività iniziata da Roberto da Ronco conosciuto come Berto da Cogòlo ([[1877]]-[[1957]]), le cui produzioni si trovano tuttora nelle case di noti personaggi della cultura, del cinema e della politica internazionale. Dopo di lui, a Cogollo e nei dintorni, sono sorte nuove botteghe: quelle degli ex allievi diventati, a loro volta, maestri noti nel mondo che, insieme al loro predecessore, hanno reso celebre questo piccolo e tranquillo angolo della collina veronese ricco di storia e di tradizioni tutte da scoprire.
 
-
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
==== Cogollo ====
 
Cogollo è un antico borgo sorto ai piedi di un castello di cui rimane solo qualche rovina. Il suo aspetto, con strade strette circondate da muri in pietra e piccole corti, rimane quello di una volta e ci rivela la storia di una piccola località i cui abitanti si sono dedicati, soprattutto in passato, alle attività agricole. Il suo sviluppo, però, nonostante la vicinanza, è avvenuto in maniera relativamente autonoma rispetto ai paesi circostanti.
{{Senza fonte|Il nome di Cogollo è legato all'artigianato del [[ferro battuto]].}}
 
==== Marcemigo ====
 
Situato alla destra del Progno e collegato a Tregnago da un ponte del [[XIX secolo]], Marcemigo è raggruppato intorno alla chiesa di San Dionigi posta a mezza costa della collina. Una torre recentemente restaurata potrebbe indicare la presenza in loco di un castello tuttavia non documentato. Molti terreni in età medievale erano sotto la giurisdizione del monastero cittadino di [[Chiesa di San Giorgio in Braida|San Giorgio in Braida]] che nella costruzione che ora conosciamo come villa De Winckels raccoglieva i proventi delle decime e dei livelli pagati da coloro che lavoravano i campi. Il borgo conserva tuttora l'antico aspetto con viottoli circondati da muri di recinzione in pietra.
 
La chiesa di San Dionigi al suo interno accoglie affreschi del [[Trecento|'300]], epoca del suo maggior splendore che perdurò fino agli inizi del secolo successivo. In seguito la chiesa venne definita "cappella della pieve di Tregnago" perché ad essa assoggettata. Il suo interno fu più volte ritoccato nei secoli.
 
==== Finetti ====
 
Parte più collinare del comune, dalla parte opposta di Marcemigo, è composto per la maggior parte da monti di diverse contrade, come i Catazzi. Unico "luogo d'interesse" l'ormai spento vulcano Belloca.
 
==== Centro ====
 
Localmente ''Séntro''<ref name=dialetto/>, si trova sui monti opposti ai Finetti, collegato a Tregnago da Marcemigo. È formato da diverse contrade, come Masetto e Fornasa.
 
==== Scorgnano ====
 
Sita a poca distanza da Marcemigo a ridosso delle colline a ovest di Tregnago. La chiesa delle Sante Brigida e Felicita si trova all'inizio dell'abitato formato da case la cui struttura appare strettamente legata al lavoro dei campi.
 
L'antica chiesetta di Santa Brigida e Felicita venne visitata per la prima volta da un vescovo nel [[1530]]. Nel [[Seicento|'600]] venne ampliata e trasformata in santuario. Subì un ulteriore ampliamento nel corso del [[XVIII secolo]] e nel [[1781]] fu costruito il campanile.
 
<gallery>
File:Campanile Cogollo Tregnago.JPG|Campanile della chiesa parrocchiale di San Biagio in Cogollo.
File:S. Dionisio Marcemigo.JPG|Chiesa di San Dionigi in Marcemigo.
File:Chiesa Finetti 2022.jpg|Chiesa di Santa Maria della Salute in Finetti.
File:ChiesaScorgnano2021.jpg|Santuario di Santa Maria Annunciata in Scorgnano.
</gallery>
 
== Economia ==
L'economia locale rimase pressoché immutata per secoli. Le attività principali erano l'agricoltura e l'artigianato, fino agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] quando fu costruita la prima grande fabbrica della valle: il 5 febbraio [[1922]] venne posta la prima pietra del cementificio noto come "i Forni", raccordato alla suddetta tranvia, che per decenni avrebbe dato lavoro a molti tregnaghesi. Dopo di esso molte altre industrie di diverse dimensioni e piccoli laboratori sono sorti nella zona industriale a sud del paese.
 
Tregnago è nella zona di produzione del vino [[Valpolicella (vino)|Valpolicella DOC]], dell'[[Amarone della Valpolicella]] e del [[Recioto della Valpolicella|Recioto DOC]]
È pure zona di produzione di un ottimo [[Olio extravergine d'oliva|olio extra vergine d'oliva]].
 
Vi sono alcune importanti industrie tra cui spicca la ditta automobilistica [[MOMO]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Tregnago è interessata dal percorso della Strada Provinciale 10, che la mette in collegamento con la direttrice [[Strada statale 11 Padana Superiore|Padana Superiore]] a sud e con [[Giazza]] e l'alta [[Val d'Illasi]] a nord.
 
Fra il [[1883]] e il [[1956]] l'abitato era servito dal capolinea settentrionale della [[tranvia Caldiero-Tregnago]], diramazione della [[tranvia Verona-Caldiero-San Bonifacio|Verona-San Bonifacio]] che rappresentò il mezzo di trasporto principale per il collegamento di persone e merci fra [[Verona]] e la bassa [[Val d'Illasi]]. Soggetta nel corso della sua storia a diversi passaggi di gestione, la linea venne elettrificata nel [[1922]]. La tranvia fu sostituita nel [[1959]] da una [[Rete filoviaria di Verona#La rete extraurbana|filovia]], soppressa nel [[1980]].
È zona di produzione del vino [[Valpolicella (vino)|Valpolicella DOC]], dell'[[Amarone|Amarone DOC]] e del [[Recioto|Recioto DOC]]
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alfonsino Ercole|Inizio=maggio 1985|Fine=giugno 1990|Carica=|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1985|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=156043&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Tosca Dal Forno|Inizio=giugno 1990|Fine=aprile 1995|Carica=|Partito=Lista civica|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1990|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=156006&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Zamboni|Inizio=aprile 1995|Fine=agosto 1996|Carica=|Partito=Lista civica|Note=Dimissioni<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1995|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=479606&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Crispino|Inizio=settembre 1996|Fine=novembre 1996|Carica=Commissario prefettizio|Partito=|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1996 prefetizio|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=353&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1996 straordinario|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=354&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Zampedri|Inizio=novembre 1996|Fine=maggio 2001|Carica=|Partito=Lista civica|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 1996|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=713615&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Marco Pezzotti|Inizio=maggio 2001|Fine=maggio 2006|Carica=|Partito=Lista civica|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2001|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=318359&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Marco Pezzotti|Inizio=maggio 2006|Fine=maggio 2011|Carica=|Partito=Lista civica|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2006|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=962689&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Renato Ridolfi|Inizio=maggio 2011|Fine=giugno 2016|Carica=|Partito=Lista di [[Centro-destra in Italia|centrodestra]]|Note=<ref>{{cita web|titolo=amministratori.interno.it - 2011|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1160506&campo2=VERONA&campo3=21/12/2013&campo4=TREGNAGO|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Simone Santellani|Inizio=giugno 2016|Fine=ottobre 2021|Carica=|Partito=Lista Tregnago partecipa - [[Lega Nord]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Simone Santellani|Inizio=ottobre 2021|Fine=''in carica''|Carica=|Partito=Lista civica Tregnago partecipa|Note=}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
Il sindaco '''Marco Pezzotti''' è stato eletto il 14 maggio 2001 con una lista civica.
*{{Gemellaggio|stato=Italia|città=Ollolai|anno=2002|link=}}<ref>{{cita web|titolo=Regione Sardegna > Messaggero Sardo|url=http://www.regione.sardegna.it/messaggero/2002_ago-sett_17.pdf|accesso=22 dicembre 2012}}</ref>
Il comune fa parte del movimento [[patto dei sindaci]] <ref>
[https://www.tuttitalia.it/associazioni/patto-dei-sindaci/veneto/]</ref>
 
== Sport ==
Fa parte della [[Comunità montana della Lessinia]].
Ha sede nel comune la società U.S. Tregnago, società polisportiva nata nel 1976 che milita nei campionati FIPAV, FIP e CSI con squadre in categoria (Pallavolo, Basket, Karate, Ginnastiche per adulti); esiste anche una società di calcio A.C. Tregnago 1931 militante in [[Prima Categoria]].
 
== Collegamenti esterniNote ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
{{Provincia di Verona}}
* [[Val d'Illasi]]
* [[Comunità montana della Lessinia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
[[Categoria:{{Comuni della provincia di Verona]]}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni del Veneto]]
{{portale|Veneto}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[eoCategoria:Tregnago| *]]
[[pt:Tregnago]]