Pisa: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua
{{Divisione amministrativa
|Nome = Pisa
|
|Didascalia = Vista aerea della città con l'[[Arno]]
|Voce bandiera = #Simboli
|Voce stemma = #Simboli
|
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Pisa
|Amministratore locale = [[Michele Conti (politico)|Michele Conti]]
|Partito = [[Lega per Salvini Premier|Lega]]
|Data elezione = 27-6-2018
|Data rielezione =29-5-2023
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = [[Calambrone]], [[Coltano]], [[Marina di Pisa]], [[San Piero a Grado|San Piero a Grado-La Vettola]], [[San Rossore]], [[Tirrenia]]
|Divisioni confinanti = [[Cascina (Italia)|Cascina]], [[Collesalvetti]] ([[provincia di Livorno|LI]]), [[Livorno]] (LI), [[San Giuliano Terme]]
|Codice postale =
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1694
|Nome abitanti = pisani/e<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 415.</ref>
|Patrono = [[san Ranieri]]
|Festivo = 17 giugno
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Pisa (province of Pisa, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pisa all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Pisa''' ({{audio|It-Pisa.ogg}}, <small>[[AFI (fonetica)|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈpiza/|it}}<ref>{{Dipi|Pisa|accesso=14 marzo 2025}}</ref> oppure {{IPA|/ˈpisa/|it}})<ref>{{DOP|lemma=Pisa|id=1068218|accesso=14 marzo 2025}}</ref> è un [[comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[provincia di Pisa|omonima provincia]] nel nord ovest della [[Toscana]].
Si inserisce nel territorio metropolitano con caratteristiche omogenee, denominato ''area pisana'', o ''Pian di Pisa'', che con i vicini comuni di [[Calci]], [[Cascina (Italia)|Cascina]], [[San Giuliano Terme]], [[Vecchiano]] e [[Vicopisano]], arriva a formare un sistema urbano di circa {{formatnum:195000}} abitanti distribuiti su 475 km².<ref>{{cita web |url=http://www.comune.pisa.it/pisa2015/index_2.htm|titolo=Piano strategico di Pisa e del territorio|editore=Comune di Pisa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150413184629/http://www.comune.pisa.it/pisa2015/index_2.htm|accesso=30 agosto 2012}}</ref><ref>{{cita web|titolo=L'area pisana. Risorse, funzioni e opzioni strategiche|url=https://www.comune.pisa.it/sites/default/files/2013_03_7_11_12_03.pdf|data=14 gennaio 2013|accesso=25 agosto 2023|dataarchivio=25 agosto 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230825175631/https://www.comune.pisa.it/sites/default/files/2013_03_7_11_12_03.pdf|urlmorto=no}}</ref> Inoltre, con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri nel 2024, Pisa ospita l'aeroporto più rilevante della Toscana, il [[Aeroporto di Pisa-San Giusto|Galileo Galilei]].<ref>{{cita web|url=http://www.associazione-aeroporto-firenze.it/wp/questione-aeroporto-2/sistema-italiano/poli-aeroportuali-regionali/|titolo=poli aeroportuali regionali|accesso=8 settembre 2016|dataarchivio=17 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160917180519/http://www.associazione-aeroporto-firenze.it/wp/questione-aeroporto-2/sistema-italiano/poli-aeroportuali-regionali/|urlmorto=no}}</ref>
Le incertezze sull'origine della città nel corso della storia sembrano risolte dopo diversi ritrovamenti archeologici negli [[anni 1980|anni '80]] e [[anni 1990|'90]], tra cui una [[Tumulo del Principe etrusco|necropoli etrusca]] databile al [[VII secolo a.C.|VII]]-[[VI secolo a.C.]], in base ai quali si può probabilmente dare maggior credito all'ipotesi che Pisa fu fondata dagli [[Etruschi]].<ref name="Paribeni">{{Cita libro |cognome=Paribeni |nome=Emanuela |capitolo=La necropoli villanoviana di Pisa, Porta a Lucca/via Marche |titolo=Cavalieri etruschi dalle valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell'VIII e VII secolo a.C. |altri=catalogo della mostra di Bazzano |editore=Edizioni Aspasia |città=Bologna |anno=2010 |pp=258-263}}</ref>
Tra i monumenti più importanti della città vi è
La città è la sede di tre tra le più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa, l'[[Università di Pisa]], la [[Scuola Normale Superiore]] e la [[Scuola Superiore Sant'Anna]], nonché la più grande [[Area della ricerca di Pisa|sede]] del Consiglio Nazionale delle Ricerche ([[CNR]]) e di altri numerosi istituti di ricerca.
Il territorio comunale si affaccia direttamente sul [[Mar Ligure]] con le quattro frazioni litoranee ([[Marina di Pisa]], [[Tirrenia]], [[Calambrone]] e [[San Rossore]]).
La città di Pisa in passato fu un'importante [[Repubblica di Pisa|repubblica marinara]]: anche oggi il suo stemma è visibile sull'insegna della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].<ref>Il simbolo usato non è quello storicamente corretto ma quello odierno, in utilizzo dalla [[Seconda Repubblica Pisana]].</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Vedi anche|piana di Pisa}}
La città sorge a pochi chilometri dalla foce del fiume [[Arno]], in un'area pianeggiante denominata [[Valdarno]] inferiore, chiusa a nord dai [[Monti Pisani]] e a sud dalle [[Colline Pisane]], a circa {{M|10|u=km}} dal [[litorale pisano|mare]].
Pisa fu l'[[epicentro]] di due eventi sismici, il [[terremoto]] del 10 gennaio [[1168]] e un altro sisma che si verificò nel [[1322]]: entrambi gli eventi sismici ebbero una [[magnitudo (geologia)|magnitudo]] di circa 4,6 della [[scala Richter]], raggiungendo il V-VI grado della [[scala Mercalli]].<ref>[http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV].</ref><ref>{{Cita web|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/query_place/|titolo=INGV - DBMI04 - Consultazione per località|autore=INGV Sezione di Milano-Pavia|sito=emidius.mi.ingv.it|accesso=12 febbraio 2017}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima della Toscana|Stazione meteorologica di Pisa Facoltà di Agraria|Stazione meteorologica di Pisa San Giusto}}
Il clima della città di Pisa è di tipo [[clima mediterraneo|mediterraneo]] ([[Classificazione dei climi di Köppen]] ''Csa''), ed è influenzato da due fattori: la vicinanza del mare, che tende a mitigare sia i rigori invernali sia la calura estiva, e la continentalità del [[Valdarno]]. Gli inverni sono abbastanza freddi ma più miti rispetto al passato; le estati calde e afose e accompagnate da elevati tassi di umidità. In caso di anticiclone di matrice nord-africana le temperature possono toccare picchi di 38 °C.
La tabella sottostante riporta i valori medi che si registrano in città nel corso dell'anno; facendo riferimento al periodo 1961-1990, dunque, dati molto diversi rispetto a quelli odierni:
{{ClimaAnnuale
| nome = [[Stazione meteorologica di Pisa Facoltà di Agraria|Pisa Facoltà di Agraria]]<br /><small>([[1961]]-[[1990]])</small>
| tempmax01 = 11.2
| tempmax02 = 12.7
| tempmax03 = 14.9
| tempmax04 = 18.3
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 26.1
| tempmax07 = 29.3
| tempmax08 = 28.9
| tempmax09 = 25.9
| tempmax10 = 21.2
| tempmax11 = 15.9
| tempmax12 = 12.1
| tempmin01 = 2.9
| tempmin02 = 3.5
| tempmin03 = 5.4
| tempmin04 = 8.3
| tempmin05 = 11.7
| tempmin06 = 15.3
| tempmin07 = 17.4
| tempmin08 = 17.5
| tempmin09 = 14.7
| tempmin10 = 10.6
| tempmin11 = 6.6
| tempmin12 = 3.5
| pioggia01 = 74
| pioggia02 = 64
| pioggia03 = 77
| pioggia04 = 61
| pioggia05 = 59
| pioggia06 = 34
| pioggia07 = 16
| pioggia08 = 60
| pioggia09 = 83
| pioggia10 = 107
| pioggia11 = 106
| pioggia12 = 82
}}
Le precipitazioni nevose a Pisa sono un fenomeno piuttosto raro: infatti la neve riesce ad attaccare al suolo solo in pochi casi e le precipitazioni, solitamente notturne, hanno scarsa intensità.
{{dx|[[File:Pisa - Piazza dei Miracoli durante la nevicata del 17 dic 2010.JPG|min|Nevicata del 17 dicembre 2010]]}}
Le nevicate del [[XX secolo]] si sono verificate nei mesi di gennaio ([[1905]], [[1919]], [[1929]], [[1940]], [[1947]], [[1954]], [[1959]], [[1963]], [[1968]], [[1985]]), febbraio (1929, [[1952]], 1954, [[1956]], 1963, [[1991]]), marzo ([[1958]]) e dicembre ([[1967]], [[1973]]). Negli ultimi anni i fenomeni nevosi si sono avuti prevalentemente nel mese di dicembre ([[2001]], [[2005]], [[2009]], [[2010]]), tranne l'episodio tra il 31 gennaio e il 1º febbraio del [[2012]]. L'ultimo fenomeno nevoso in ordine di tempo si è verificato nella notte tra il 28 febbraio e il 1º marzo [[2018]]; la media nivometrica dal [[2001]] al [[2012]] è di un accumulo annuo di appena 0,25 cm in base ai rilevamenti effettuati alla stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]].
In alcuni casi il freddo è arrivato a ghiacciare la superficie dell'Arno (1905, 1929, 1985 e 2012).
Le temperature estreme registrate nel centro storico di Pisa sono la massima assoluta di +39,5 °C della [[stazione meteorologica di Pisa Facoltà di Agraria]] registrata il 19-20 agosto [[1943]], ma anche + 38,5 °C il 22 agosto [[2011]], + 38 °C nel luglio [[2022]], e +38,6 °C nel giugno 2025; mentre la minima assoluta di −12,8 °C registrati presso la medesima stazione l'11 gennaio [[1985]] e {{formatnum:-7}} °C nel febbraio [[2012]].
Nel territorio comunale esterno all'area urbana, il picco massimo assoluto è stato registrato alla stazione idrologica di [[Coltano]] con +39,9 °C il 5 agosto [[2003]], mentre il picco minimo assoluto è quello di −13,8 °C della [[stazione meteorologica di Pisa San Giusto]] del 12 gennaio [[1985]].
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona D''', 1694 GR/G
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''media''', Ibimet CNR 2002
== Origini del nome ==
[[File:Pisa, Foresti Jacopo Filippo, 1540.jpg|min|Pisa nel [[1540]], mappa di [[Jacopo Filippo Foresti]]]]
Le origini della città sono molto antiche con il primo insediamento accertato [[Cultura villanoviana|villanoviano.]]<ref name="Paribeni"/>
Le origini del [[toponimo]] ''Pisa'' sono del tutto incerte, anche se sono state fatte due ipotesi che godono maggior considerazione, seppur senza evidenze schiaccianti: la prima si rifà a una voce che significa «[[estuario]]» nella [[lingua etrusca]] in riferimento alla foce dell'[[Arno]], e l'altra a una base prelatina (un [[onomastica|idronimo]]), forse derivante alla lontana dal vocabolo [[lingua greca antica|greco]] πῖσος ''pîsos'', «luogo irrigato».<ref>{{cita libro | cognome=Cherpillod | nome=André | titolo=Dictionnaire étymologique des noms géographiques | url=https://archive.org/details/dictionnairetymo0000cher | editore=Masson | città=Paris | anno=1986 | p=[https://archive.org/details/dictionnairetymo0000cher/page/369 369] }}</ref><ref>{{cita libro | cognome=Alessio | nome=Giovanni | coautori=Marcello de Giovanni | titolo=Preistoria e protostoria linguistica dell'Abruzzo | editore=Itinerari | città=Lanciano| anno=1983 | p=73 }}</ref>
Senza alcun fondamento storico<ref name="utet">{{cita libro | titolo=Dizionario di toponomastica | editore=UTET | città= Torino | anno=1990 | pp=588-589 }}</ref> è la storia della fondazione di Pisa da parte di guerrieri elidi, come raccontato da alcune leggende antiche: per questo il nome veniva fatto risalire all'[[Pisa (Grecia)|omonima città greca]] dell'[[Elide]], i cui abitanti, guidati da [[Pelope]], avrebbero fondato la [[Alfea|Pisa toscana]] dopo la [[Guerra di Troia]]. Per questa ragione Pisa è soprannominata ''la città alfea'' (dal fiume [[Alfeo (fiume del Peloponneso)|Alfeo]] in Elide).
In epoca romana la città divenne ''[[municipium]]'' dopo la guerra sociale e [[Colonia romana|colonia]] con il nome di ''Colonia Iulia Obsequens Pisana''.
==Storia==
{{vedi anche|Storia di Pisa|Repubblica di Pisa|Battaglia della Meloria}}
==
I simboli usati dalla città nei primi anni dalla fondazione sono sconosciuti, sicuramente un simbolo al quale la città è storicamente molto legata è la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], la cui immagine è riportata su molte monete antiche (a volte con [[Gesù]] bambino)<ref name="Pisainformaflash14273">{{Cita news|url=http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=14273|titolo=Il Grosso Pisano in giardino|pubblicazione=PisaInforma|data=14 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208064210/http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=14273|urlmorto=sì|accesso=14 febbraio 2017}}</ref> e alla quale è anche dedicata la [[Duomo di Pisa|Cattedrale]].
L'aquila è un altro simbolo della città spesso riportato su carteggi e monete e testimonia la fedeltà di Pisa all'impero<ref name=paginaq1/>. Oggi l'aquila su sfondo giallo è il simbolo dell'[[Provincia di Pisa|omonima provincia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.visitpisa.org/bandiera-di-pisa/provincia_di_pisa-stemma/|titolo=Stemma della Provincia di Pisa|accesso=6 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009052743/http://www.visitpisa.org/bandiera-di-pisa/provincia_di_pisa-stemma/|urlmorto=sì}}</ref>. Sempre in virtù della fedeltà al [[Sacro Romano Impero]], nel [[1162]] prima e nel [[1166]] poi, l'imperatore [[Federico Barbarossa]] concede al comune il vessillo imperiale; negli atti è infatti riportata la dicitura ''dedite etiam imperator eis usum vexillum''<ref>{{cita libro|autore=Johannes Bernwieser|titolo=Honor civitatis: Kommunikation, Interaktion und Konfliktbeilegung im hochmittelalterlichen Oberitalien|url=https://books.google.ro/books?id=CWr_0N_gktMC&lpg=PA167&ots=gRrxR2mJDw&dq=%22Der%20Streit%20zwischen%20Genua%20und%20Pisa%20um%20Sardinien%22&hl=it&pg=PA73|anno=2012|editore=Herbert Utz Verlag|lingua=de|p=73|capitolo=Der Streit zwischen Genua und Pisa um Sardinien|isbn=978-3-8316-4124-6}}</ref> (dal latino: ''l'imperatore diede anche l'uso del vessillo''). Poco si sa di che vessillo si tratti, ma molti ritengono essere la [[Blutfahne]] ed è comunque certo che nei secoli successivi la città utilizzò una bandiera rossa come insegna<ref name="paginaq1">{{Cita web|url=http://www.paginaq.it/2015/02/22/la-croce-pisana-un-mezzo-falso-storico/|titolo=La “croce pisana”: un (mezzo) falso storico?|editore=PaginaQ|data=22 febbraio 2015|accesso=18 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201020232612/http://www.paginaq.it/2015/02/22/la-croce-pisana-un-mezzo-falso-storico/|urlmorto=sì}}</ref>, definita anche ''Signum Rubicundum''.
Il colore rosso è ancora oggi presente nell'arme della città insieme alla Croce Pisana, tipica [[croce patente]], ovvero con le braccia più larghe nella parte terminale, ''[[Ritrinciato|ritrinciata]]'', cioè con l'estremità delle braccia a forma di rombo, e ''pomettata'' con dodici [[Palla (araldica)|globi]]; questa croce ha una certa affinità con quella [[Occitania (regione storica)#La Croce occitana|occitana]]. È però poco noto come e quando la croce sia stata adottata come simbolo della città. Nel [[1288]] si ha la prima prova dell'utilizzo della croce come arme del Popolo, ovvero dei borghesi pisani; questa insegna e quella della città rimasero tuttavia distinti sicuramente fino alla fine del dodicesimo secolo<ref name="paginaq2">{{Cita web|url=http://www.paginaq.it/2015/02/23/la-croce-pisana-un-mezzo-falso-storico-seconda-puntata/|titolo=La “croce pisana”: un (mezzo) falso storico? Seconda puntata|editore=PaginaQ|data=23 febbraio 2015|accesso=18 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201020221821/http://www.paginaq.it/2015/02/23/la-croce-pisana-un-mezzo-falso-storico-seconda-puntata/|urlmorto=sì}}</ref>. Su alcune monete successive al [[1318]] compare, poi, una croce come [[segno di zecca]] e alcune di queste croci sono ''fogliate'', forma simile a quella attuale. È durante la [[Storia di Pisa#La rivolta|seconda repubblica]] (1494-1509) che la croce ''pisana'' diventa a tutti gli effetti l'arme cittadina<ref name=paginaq2/>. Bisogna quindi dire che molte riproduzioni di oggetti storici usati durante le rievocazioni storiche dello stemma pisano con la croce sono un falso storico in quanto si rifanno a eventi precedenti alla adozione dell'arme riprodotta; così come è da considerarsi storicamente errata la riproduzione della bandiera con la croce sullo stemma della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] poiché si rifà al periodo in cui Pisa era una repubblica marinara e che quindi adottava ancora il vessillo rosso.
Lo stemma e il gonfalone attualmente in uso sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo dell'11 ottobre 1932.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?225|titolo=Pisa|accesso=4 ottobre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/cc8c7e65-b942-452b-b203-096531bf681c/1276-pisa|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Pisa|accesso=4 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
Altri simboli meno usati sono la [[lepre]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=aJHPBgAAQBAJ&dq=lepre+simbolo+di+pisa&hl=it&source=gbs_navlinks_s|capitolo=24 Lapicida Fiorentino|Daniela Parenti,|Maria Monica Donato| Dal Giglio al David: Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimento|2013|Giunti|isbn=978-88-09-78282-2|p=157}}</ref>, come ad esempio nel [[pavimento del Duomo di Siena]], e a simboleggiare la tenacia e la forza dei pisani la [[Cynodon dactylon|gramigna]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.pisa.it/it/ufficio-scheda/7833/Sala-Rossa.html|titolo=Sala Rossa e Sala Delle Baleari}}</ref>, che però non è mai stato un vero e proprio simbolo in quanto deriva dall'errata interpretazione degli arabeschi disegnati per arricchire il ''Signum Rubicundum''.
<gallery class="center">
File:Flag of the province of Pisa.svg|Bandiera con l'Aquila Imperiale, un tempo stemma di Pisa, oggi simbolo della Provincia di Pisa
File:Flag of the Republic of Pisa.svg|Bandiera della città
File:Pisa, fiorino d'oro, dal 1313.jpg|Aquilino d'oro di Pisa (1313), riportante l'aquila come simbolo della città
File:Pisa, repubblica, oro, XIII sec-1494, 02.JPG|Testone della Repubblica di Pisa del 1494 circa raffigurante la Madonna con Gesù bambino e la croce come segno di zecca
File:Coat of arms of Marina Militare.svg|[[Stemma della Marina Militare]] (versione in uso dal 2012) con la bandiera storicamente errata della [[Repubbliche marinare#Pisa|Repubblica Marinara di Pisa]]
</gallery>
===Onorificenze===
Pisa è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]].
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = Nel corso della Guerra di Liberazione nazionale, né i violenti bombardamenti, né le continue devastazioni, riuscirono a piegare l'animosità e il coraggio della popolazione di Pisa, che, nell'ardore patriottico, seppe trovare la forza per opporsi con fiera dignità ed enormi sacrifici - alla tracotanza dell'oppressore, offrendo un continuo e notevole contributo di uomini e mezzi alle formazioni partigiane. Pisa, settembre 1943 - settembre 1944
|data = 17 marzo 1989<ref>{{cita web | url =http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1989/08/31/089A3914/ | titolo = Comunicato: Ricompense al valor militare per attività partigiana |accesso = 4 gennaio 2021}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = città nobile, legge del Granducato di Toscana
|data = 1º ottobre 1750
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiese di Pisa}}
[[File:San Michele in Borgo, Pisa.jpg|min|verticale|[[Chiesa di San Michele in Borgo]]]]
[[File:Abbazia di san zeno 01.JPG|min|[[Chiesa di San Zeno (Pisa)|Chiesa di San Zeno]]]]
* Il [[Duomo di Pisa]] è la cattedrale medievale di Pisa. La costruzione del duomo, situato al centro della cosiddetta Piazza dei Miracoli, iniziò nel 1063 grazie al [[saccheggio di Palermo]] per mano della [[famiglia Orlandi]], tale struttura fu ideata e portata a termine dall'architetto [[Buscheto]]. Vi si fondono elementi stilistici diversi: classici, [[Romanico lombardo|lombardo-emiliani]], [[Arte bizantina|bizantini]] e in particolare islamici, a riprova della presenza internazionale dei mercanti pisani a quei tempi. Nella prima metà del [[XII secolo]] il duomo fu ampliato sotto la direzione dell'architetto [[Rainaldo]]. L'aspetto attuale dell'edificio è il risultato di ripetute campagne di restauro succedutesi in diverse epoche<ref>{{Cita news|url=http://www.opapisa.it/visita/cattedrale/|titolo=Cattedrale|pubblicazione=OPA Pisa|accesso=13 febbraio 2017}}</ref>. Il Duomo ospitava anche il ''San Tommaso d'Aquino fra i Dottori della Chiesa'' di [[Benozzo Gozzoli]], oggi al [[Museo del Louvre]], rastrellato durante l'occupazione francese e i [[furti napoleonici]].<ref name="pasq">{{Cita web|url=http://municipalia.sns.it/assets/files/contributi/09%20gennaio%20pasquinelli.pdf|titolo=Il viaggio di Vivant Denon a Pisa e Firenze nel 1811.}}</ref>
* [[Chiesa di San Francesco (Pisa)|Chiesa di San Francesco]], progettata da [[Giovanni di Simone]], costruita dopo il [[1276]]. Nel [[1343]] nuove cappelle sono state aggiunte e la chiesa è stata elevata. È a navata unica e di notevole interesse sono la torre campanaria e il chiostro. Ospita opere di [[Jacopo da Empoli]], [[Taddeo Gaddi]] e [[Santi di Tito]]. Nella Cappella della Gherardesca furono tumulati [[Ugolino della Gherardesca]] e i suoi figli. In origine e fino al 1810, ospitava la [[Maestà del Louvre|Maestà]] di [[Cimabue]] e San Francesco che riceve le stigmate di [[Giotto]], ma a seguito delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]] e delle enormi dimensioni che ne resero difficile la restituzione durante la Restaurazione, rimasero al [[Louvre]] dove le aveva collocate Napoleone.
* [[Chiesa di San Frediano (Pisa)|Chiesa di San Frediano]], menzionata la prima volta nel [[1061]], è una [[Basilica (architettura cristiana)|basilica]] a tre navate e ospita un crocifisso del [[XII secolo]]. Gli affreschi sono per la maggior parte restaurati nel [[XVI secolo]], con lavori di [[Domenico Passignano]], [[Aurelio Lomi]] e [[Rutilio Manetti]]. Svolge oggi la funzione di chiesa universitaria.
*[[Chiesa di San Paolo all'Orto]] La chiesa è menzionata nel [[1086]] come chiesa di San Paolo ''in Burgo'', mentre nel [[1120]] è già detta "all'Orto". La chiesa ospitava l'opera di [[Taddeo di Bartolo]] ''Maria Santissima col suo Divin Figlio'', che venne rastrellata durante l'occupazione francese su ordine del Direttorio da parte del direttore del [[Museo del Louvre|Musee Napoleon]] Denon. Non venne restituita dopo il [[Congresso di Vienna]] a Pisa, oggetto delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]], probabilmente a causa delle notevoli dimensioni che ne impedivano l'agile trasporto.
*[[Chiesa di San Silvestro (Pisa)|Chiesa di San Silvestro]] [[1118|costruita nel 1118]], quando fu data ai monaci [[benedettini]] di [[Montecassino]].Durante l'occupazione francese, diverse opere d'arte vennero rastrellate da Pisa oggetto di [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]], tra cui la ''Maria con Gesù e angioli,'' una tavola di [[Turino Vanni]] anticamente ospitata dalla Chiesa di San Silvestro e tuttora in Francia<ref name="pasq" />
* [[Chiesa di San Nicola (Pisa)|Chiesa di San Nicola]], la cui esistenza è rintracciabile fin dal [[1097]], è stata ingrandita tra il [[1297]] e il [[1313]] dai frati dell'[[ordine Agostiniano]] (che ricevettero la chiesa nel [[1297]]), forse su progetto di [[Giovanni Pisano]]. Il campanile ottagonale risale alla seconda metà del [[XIII secolo]]. Notevoli sono le sculture lignee di [[Giovanni Pisano|Giovanni]] e [[Nino Pisano]], e l{{'}}''[[Annunciazione]]'' di [[Francesco di Valdambrino]]. Il campanile di questa chiesa è anch'esso pendente.
* [[Chiesa di Santa Maria della Spina]], ([[1230]]), attribuita nella forma attuale a [[Lupo di Francesco]] ([[1325]]), è considerata unanimemente uno dei capolavori del [[gotico italiano]]. Ricca e preziosa come uno scrigno, sorge lungo il fiume, a pochi passi dall'estremità sud del Ponte Solferino. Proprio per la sua vicinanza al fiume subì nell'Ottocento un singolare intervento di smontaggio: le pietre furono numerate e la chiesa fu riassemblata a un livello più alto in modo da salvarla dalle piene.
* [[Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno]], costruita attorno al [[952]], sorge in una piazza alberata situata sul Lungarno a sud-ovest della città. Fu ingrandita a metà del XII secolo sullo stile adottato per il Duomo, il [[romanico pisano]]. La facciata è stata completata nel [[XIV secolo]] da [[Giovanni Pisano]]. L'interno è stato affrescato da [[Buonamico Buffalmacco]] e [[Turino Vanni]]. Ha annesso la romanica [[Cappella di Sant'Agata]], a pianta ottagonale, costruzione in laterizio del XII secolo che presenta un'insolita copertura piramidale.
* [[Chiesa di San Michele degli Scalzi]], chiesa in stile Romanico situata nel quartiere di San Michele. Il campanile di questa chiesa è il più pendente della città, superando anche la celebre [[Torre di Pisa|torre]].
* [[Sinagoga di Pisa]]
* [[Cimitero ebraico di Pisa|Cimitero ebraico]]
* [[Chiesa di San Giovanni de' Fieri]], chiesa avventista.
* [[Cappella Sacrario ai Caduti di Kindu]]
* [[Cimitero Suburbano di Pisa]]
* [[Ex convento dei "Frati Bigi"]]
* [[Cimitero di San Piero a Grado]]
* [[Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni]], chiesa [[mormone]].
* [[Chiesa evangelica valdese]]
* [[Sala del Regno]] dei [[Testimoni di Geova]]
* Centro culturale [[islam]]ico
=== Architetture civili ===
{{Vedi anche|Palazzi di Pisa}}
==== Palazzi ====
[[File:Pisa - Palazzo Pretorio.JPG|min|Il [[Palazzo Pretorio (Pisa)|Palazzo Pretorio]] con la torre dell'orologio]]
[[File:Pisa palazzo arcivescovile 02.JPG|min|Il cortile interno del palazzo arcivescovile]]
* [[Casino dei Nobili]]: elegante palazzo signorile con loggiato, situato in [[Piazza Garibaldi (Pisa)|Piazza Garibaldi]], sede nel Settecento del Casino dei Nobili, un luogo di svago per la rinascente nobiltà locale.
* [[Palazzo Agonigi da Scorno]]: situato in Via Santa Maria, rappresenta un raro esempio di restauro di una delle [[casetorri]] più belle della città.
* [[Palazzo Agostini (Pisa)|Palazzo Agostini]]: in posizione dominante sul Lungarno Pacinotti, questo elegante palazzo gotico trecentesco è conosciuto come ''Palazzo Rosso'' o ''Palazzo dell'Ussero''. È sede del Caffè dell'Ussero dal [[1775]] e del cinema Lumière dal [[1899]]. Da notare la sua particolare pendenza dovuta al suolo acquitrinoso della città.
* [[Palazzo Arcivescovile (Pisa)|Palazzo Arcivescovile]]: a due passi dalla Torre Pendente, questo palazzo sorge sui resti della ''porta episcopalis'', una delle entrate più importanti dell'antica cinta muraria alto medievale. Più volte modificato, l'aspetto attuale è frutto degli interventi cinquecenteschi e settecenteschi. Di notevole interesse è il cortile cinquecentesco con la statua di Mosè che domina al centro.
* [[Palazzo Carranza]]: in via San Martino, con notevoli affreschi di Annibale Gatti.
* [[Palazzo Medici (Pisa)|Palazzo Medici]] o Appiano: già possedimento della famiglia Appiano, signori di Pisa nel periodo [[1392]]-[[1398]]. Nel [[1400]] i [[Medici]] l'acquistarono, e vi soggiornò anche [[Lorenzo de' Medici]].
* Ex-[[Palazzo del Podestà (Pisa)|Palazzo del Podestà]]: edificio medievale più volte ristrutturato nel corso dei secoli. Sorge nei pressi dell'antico Monte di Pietà di Pisa, in Via Ulisse Dini.
* [[Palazzo Poschi]]: esempio di palazzo a loggia del Trecento, costruito sui resti delle mura alto medievali della città, all'incrocio tra Borgo Stretto e Via San Francesco. Recentemente restaurato, mostra l'evoluzione dalle più rudimentali casetorri (un esempio è la Torre della Taccola adiacente al palazzo) agli eleganti palazzi trecenteschi che fiorirono in tutta la città.
* [[Palazzo Quarantotti]]: sito in Via Tavoleria, una delle più interessanti strade medievali della città, il palazzo si mostra notevolmente alterato nelle sue forme, ma le strutture turrite inglobate al suo interno sono ancora ben visibili.
* [[Palazzo Reale (Pisa)|Palazzo Reale]]: sede della Soprintendenza ed eretto nel [[1583]] da [[Bernardo Buontalenti]] per [[Francesco I de' Medici]]. Ha un profilo reso ancora più evidente tra i palazzo del Lungarno Pacinotti, oltre che per le notevoli dimensioni, dalla Torre del Cantone (o della Verga D'Oro), un'antica torre difensiva, dalla sommità della quale [[Galileo Galilei]] mostrò al Granduca [[Cosimo II]] l'uso del nuovo telescopio da lui perfezionato. La sua forma attuale del palazzo è il frutto di un intervento di restauro e di ampliamento in epoca lorenese. Attualmente ospita il [[Museo nazionale di palazzo Reale]], una collezione di arte moderna, per lo più proveniente dai fondi granducali, con opere di artisti di rilievo, come [[Raffaello]], [[Rosso Fiorentino]], [[Guido Reni]] e [[Bronzino]]. Altrettanto interessante la collezione di armature, parte del corredo del [[Gioco del Ponte]].
* [[Palazzo Roncioni]]: situato in Lungarno Mediceo, il palazzo, oltre che essere l'unico ad aver mantenuto il proprio scalo sul fiume, fu la dimora dell'antichissima famiglia pisana. Tra il Settecento e l'Ottocento il palazzo accolse ospiti illustri quali [[Vittorio Alfieri]] e [[Ugo Foscolo]].
* [[Palazzo Ruschi]]: fu la sede del primo museo civico cittadino, questo elegante palazzo cinquecentesco, nato dall'accorpamento di casetorri medievali, delimita l'ottocentesca Piazza d'Ancona, creando uno degli spazi più suggestivi della città.
* [[Palazzo della Sapienza (Pisa)|Palazzo della Sapienza]]: eretto da Lorenzo de' Medici durante la riorganizzazione urbanistica della città nel Quattrocento, divenne la sede principale dello Studio Pisano. Ospita ora la facoltà di Giurisprudenza, all'angolo tra Via Curtatone e Montanara e Piazza Dante.
* [[Palazzo Tobler]]: al centro del Borgo Largo (o Via Oberdan), questo palazzo con loggia rappresenta uno degli esempi meglio riusciti del potere dei mercanti medievali a Pisa. Da notare la bellissima facciata gotica in marmo bianco dei Monti Pisani.
* [[Palazzo Tobler sul Lungarno]]: situato in prossimità del Ponte Solferino, in Lungarno Pacinotti, il palazzo è stato ricostruito dopo i pesanti danneggiamenti della seconda guerra mondiale. In epoca medievale era l'abitazione della famiglia Ricucchi, fondatori del primo ospedale cittadino presso la chiesa di Santa Lucia dei Ricucchi, ora scomparsa, ma soprattutto ricordata per aver dato i natali a Ricucco Ricucchi, che secondo la tradizione fu il primo a entrare in Gerusalemme durante la [[Prima Crociata]].
* [[Palazzo Toscanelli]]: sede dell'Archivio di Stato in Lungarno Mediceo, questo bellissimo palazzo dalla facciata in calcare di San Giuliano è oggetto di discussioni fin dal suo ampliamento cinquecentesco. Restaurato da [[Niccolò Tribolo]], secondo la tradizione locale il progetto di ampliamento fu opera del grande [[Michelangelo]], ma la mancanza di fonti certe hanno sempre messo in dubbio il suo intervento. Da qui [[Lord Byron]] partì alla volta della [[Grecia]] ove trovò la morte.
* [[Palazzo delle Vedove]]: parte del complesso degli Uffizi Pisani, il palazzo, sito in Via Santa Maria, è collegato attraverso un camminamento sospeso alla Torre del Cantone e quindi al Palazzo Reale. Secondo la tradizione il suo nome è dovuto al fatto che ospitasse le vedove della famiglia de' Medici a Pisa.
* [[Palazzo Gambacorti]]: sede dell'amministrazione comunale.
* [[Palazzo Lanfranchi (Pisa)|Palazzo Lanfranchi]]: sede del Museo della Grafica.
* [[Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi]], 1356 circa, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, ospita il centro d'arte ''Palazzo Blu''.
* [[Royal Victoria Hotel]]: ex ''Palazzo Aulla'' di origini [[Tarda antichità|tardo romane]] e [[Alto Medioevo|alto medievali]] del [[X secolo]]. È situato in Lungarno Pacinotti.
* [[Palazzo della Carovana]]: principale palazzo di [[Piazza dei Cavalieri]]. La facciata è totalmente dipinta da [[Giorgio Vasari]]. È sede della [[Scuola Normale Superiore]].
====Casetorri====
[[File:Pisa, Torre del Campano, 01.jpg|min|verticale|La [[Torre del Campano]]]]
Nel Medioevo, Pisa era caratterizzata dalla presenza di numerose [[Casatorre|case torri]], edifici in muratura con funzione residenziale e difensiva, tipici delle città comunali italiane. Secondo alcune fonti, la città avrebbe contato fino a 10.000 torri, sebbene questo dato sia probabilmente iperbolico e riferito a un periodo di massimo sviluppo urbano<ref>{{cita news|autore=Sergio Costanzo|url=https://www.iltirreno.it/pisa/cronaca/2019/11/11/news/una-citta-cresciuta-in-verticale-che-arrivo-a-contare-10mila-torri-1.37891076|titolo=Una città cresciuta in verticale che arrivò a contare 10mila torri|pubblicazione=Il Tirreno|data=11 novembre 2019|accesso=15 marzo 2025}}</ref>. La costruzione di queste strutture, particolarmente diffusa tra l'XI e il XIII secolo, era legata all'ascesa delle famiglie aristocratiche e mercantili, che ne facevano un simbolo di prestigio e sicurezza<ref>{{cita news|autore=Andrea Martino|url=https://www.pisatoday.it/social/case-torri-pisa-storia-guida-curiosita.html|titolo=Pisa e le case torri: lungo l'Arno sorgevano i primi 'grattacieli' della Toscana|pubblicazione=PisaToday|data=27 Agosto 2018|accesso=15 marzo 2025}}</ref>. Nel tempo, molte case torri sono state demolite o modificate, ma alcuni esempi sono ancora visibili nel centro storico, come la [[Torre del Campano]], la [[Torre Lanfreducci]] e la [[Torre dei Visconti]]. Questi edifici rappresentano una testimonianza dell'assetto urbano medievale di Pisa e della sua evoluzione architettonica.
* [[Torre del Campano]]
* [[Torre De Cantone]]
* [[Torre Lanfreducci]]
* [[Torre del Lungarno Pacinotti]]
* [[Torre di Sant'Agnese]]
* [[Torri di via Cavalca]]
* [[Torre dei Visconti]]
* [[Casa torre di via Ulisse Dini]]
==== Domus ====
* [[Casa Agostini|Casa Agostini della Seta]]
* [[Casa Gualandi]]
* [[Casa Miniati]]
* [[Casa del Nero]]
* [[Casa Pierucci]]
* [[Casa Rasponi dalle Teste]]
* [[Casa Tizzoni]]
* [[Casa della Donna]]
* [[Casa Vanni]]
* [[Domus Galileana]]
* [[Domus Mazziniana]]
==== Ponti ====
{{vedi anche|Ponti di Pisa}}
[[File:Italy - Pisa - Ponte di Mezzo.jpg|min|Il [[Ponte di Mezzo]]]]
[[File:Veduta generale Ponte Solferino a Lungarno (xilografia).jpg|min|Il vecchio [[ponte Solferino]] in una [[xilografia]]]]
La totalità dei ponti di Pisa risalgono alla metà del XX secolo poiché danneggiati dai [[Bombardamento di Pisa|bombardamenti alleati]] o dai tedeschi in ritirata durante la [[seconda guerra mondiale]].
* [[Ponte di Mezzo]]: il ponte, situato idealmente nel centro della città, collega [[Piazza Garibaldi (Pisa)|Piazza Garibaldi]], nella [[parte di Tramontana]], a Piazza XX Settembre, [[Parte di Mezzogiorno|a Mezzogiorno]], ove si trovano il [[Palazzo Gambacorti]] (sede del municipio) e le [[Logge di Banchi]]. Ospita l'ultimo sabato di giugno di ogni anno il [[Gioco del Ponte]].
* [[Ponte della Vittoria (Pisa)|Ponte della Vittoria]]: costruito tre volte, l'ultima volta nel primo dopoguerra, congiunge Piazza Guerrazzi a Mezzogiorno, con l'ingresso al Viale delle Piagge a Tramontana. Probabilmente il nome è ancora quello dato sotto il fascismo al ponte sito nello stesso posto subito crollato.
* [[Ponte Solferino]]: ricostruito molto più spartano dopo la piena d'Arno e alluvione del 1966 nella quale fu demolito da barcone in ferro portato dalla forte corrente unisce via Crispi, a Mezzogiorno, al punto in cui, a Tramontana, si incontrano i lungarni Pacinotti e Simonelli.
* [[Ponte della Fortezza]]: chiamato inizialmente Spina, unisce l'incontro tra i Lungarni Mediceo e Buozzi a Tramontana con l'ingresso del Giardino Scotto (o Bastione Sangallo) a Mezzogiorno.
* [[Ponte della Cittadella]]: uno degli ultimi ponti, andando verso la foce dell'Arno: unisce la [[Cittadella (Pisa)|Cittadella]] a Nord con Piazza San Paolo a Ripa d'Arno a Sud.
* [[Ponte delle Bocchette]]: il più recente e il più grande, il primo ponte cittadino arrivando da est.
* [[Ponte della Ferrovia (Pisa)|Ponte della Ferrovia]]: il ponte della linea Genova-Roma è situato appena fuori dalla cinta muraria.
* [[Ponte dell'Aurelia]], detto anche Ponte dell'Impero: è quello grazie al quale la [[via Aurelia]] attraversa il fiume.
* [[Ponte del CEP]]: è l'ultimo ponte urbano andando verso il mare e prende il nome dall'attiguo quartiere.
* [[Ponte dell'autostrada A12]]: è il ponte per mezzo del quale l'[[Autostrada A12 (Italia)|autostrada A12]] attraversa l'[[Arno]] nei pressi della foce.
* Ponte ciclopedonale di Cisanello-Riglione
==== Ville ====
* Villa di Maio
* [[Villa Medicea di Coltano]] (località Coltano)
* [[Villa del Gombo]] ([[San Rossore]])
==== Colonie marine ====
* [[Colonia Regina Elena]]
* [[Colonia Rosa Maltoni Mussolini]]
* [[Colonia dei Fasci Italiani all'Estero]]
* [[Colonia Vittorio Emanuele II]]
* [[Colonia Principi di Piemonte]]
=== Architetture militari ===
[[File:Pisa - Mura presso Piazza dei Miracoli.JPG|min|Le mura repubblicane che circondano il centro storico]]
[[File:Giardino di Scotto bastione (cittadella nuova).JPG|min|Bastione San Gallo, struttura difensiva del periodo fiorentino]]
* [[Mura di Pisa|Le mura]]: la città è tuttora circondata dall'antica cinta muraria, rimasta intatta a eccezione di alcuni tratti a sud e a ovest. Di notevole interesse lungo il percorso sono le numerose porte, la piazza delle Gondole (punto di arrivo dell'[[Acquedotto Mediceo (Pisa)|Acquedotto Mediceo]] e del [[Fosso del Mulino]], provenienti rispettivamente da [[Asciano Pisano|Asciano]] e [[Ripafratta]]), e i cosiddetti "[[Bagni di Nerone]]", ai quali afferiva un tempo l'antico [[acquedotto romano di Caldaccoli]] proveniente da [[San Giuliano Terme]], conosciuta in antichità come ''Aquae Pisanae'' e poi come ''Bagni di Pisa''. Un'iscrizione trovata su una ''fistula'' nel [[Borgo di Corliano]] (CIL XI 1433)<ref>Bernard Liou, “''Praetores Etruriae populorum: Étude d'épigraphie''”, Ed. Latomus, 1969, pag. 31</ref> ricorda che l'acquedotto venne costruito nel [[92]] d.C. da ''L. Venuleius Montanus''<ref>{{Cita libro|autore=Maria Carla Spadoni Cerroni|titolo=I prefetti nell'amministrazione municipale dell'Italia romana|anno=2004|editore=Edipuglia|ISBN=978-88-7228-415-5}}</ref>, patrono della Colonia Pisana e console di Attidium (città romana nei pressi di [[Fabriano]]). Da maggio 2018 è stato aperto il camminamento sopra le mura ({{M|11|ul=m}} di altezza), dunque le mura di Pisa sono adesso percorribili gratuitamente per i residenti a Pisa e al costo di € 3,00 a persone per i non residenti (nel tratto da Piazzetta Del Rosso a Piazza dei Miracoli per un totale di 3 km). Inoltre intorno alle mura è stato creato un parco verde di circa 25.000 metri quadrati.
* I bastioni: i bastioni di Pisa sono strutture fortificate poste a protezione delle vie di comunicazione più importanti della città. Con il progetto di riqualifica delle mura urbane verranno in gran parte ristrutturati e adibiti a centri culturali, di accoglienza e commerciali. Lungo la sponda nord-occidentale del fiume si trova l'antico [[Arsenali della Repubblica di Pisa|arsenale repubblicano]], dominato dalla [[Torre Guelfa]], parte del sistema della [[Cittadella (Pisa)|Cittadella Vecchia]] di cui fa parte anche il [[Bastione San Giorgio]]. In prossimità della quattrocentesca [[Porta a Lucca]] si trova il [[Bastione del Parlascio]], costruzione rinascimentale brunelleschiana eretta intorno all'antica [[Porta del Parlascio|porta eponima]]. Tornando verso il fiume, lato nord-orientale, si trova il [[Bastione del Barbagianni]], che fa da specchio al quattrocentesco [[Bastione Sangallo]], costruito da Giuliano da Sangallo nei pressi del Portone San Marco, ora sede di un parco pubblico cittadino con spazi ludici per bambini, un'arena-cinema ed eleganti strutture a gazebo. Lo spazio viene inoltre utilizzato per celebrare matrimoni o ricevimenti. Dalla parte opposta del fiume, sulla sponda sud-occidentale, si trova il [[Bastione Stampace]], costruito sui resti della trecentesca Torre Stampace.
=== Altro ===
[[File:Lungarno-pisa.jpg|min|Scorcio del [[Lungarni di Pisa|Lungarno]] Pacinotti visto da [[Lungarni di Pisa|Lungarno]] Gambacorti]]
[[File:Pisa - Lungarno mediceo e galilei.JPG|min|Lungarni Mediceo e Galilei]]
[[File:Pisa Lungarno Pacinotti.jpg|min|Scorcio del [[Lungarni di Pisa|Lungarno]] Pacinotti]]
==== I Lungarni ====
Sono il vero centro cittadino, luogo d'incontro dei pisani e degli studenti universitari. Ogni sera il tratto storico dei Lungarni si colora di mille luci dei café o pub che vi si affacciano. Durante l'estate la sera sono chiusi al traffico veicolare, fatta eccezione per i veicoli dei residenti e dei portatori di handicap il lungarno Pacinotti, il lungarno Galilei e il lungarno Mediceo. Questo attira ogni sera molti giovani, spesso seduti sulle 'spallette', i parapetti dell'Arno, a testare nuovi gusti gelato delle sempre più numerose gelaterie presenti, o a consumare bibite. Durante il giorno rappresentano il principale punto di passaggio sia pedonale che veicolare. I Lungarni di Pisa sono storicamente quattro, divisi dal fiume e dal Ponte di Mezzo e si distinguono in Lungarno Gambacorti e Galilei a sud, Lungarno Pacinotti e Mediceo a nord. I ponti della Fortezza e della Cittadella rappresentano il confine orientale e occidentale della città murata. All'interno però si trovano altri due Lungarni, Simonelli a nord e Sonnino a sud. Oltre le mura si trovano il Lungarno Cosimo I a nord ovest, mentre a sud ovest le Vie da Padule e San Giovanni al Gatano danno inizio al lungo Viale d'Annunzio, che collega la città alla frazione sul mare, [[Marina di Pisa]] a nordest.
Il lungarno a nord del fiume fra il ponte della Fortezza e il ponte della Vittoria è chiamato lungarno Buozzi, e prosegue lungo il viale delle Piagge, grande parco urbano. Lungo l'altra sponda del fiume si trovano invece il Lungarno Fibonacci, che costeggia la Fortezza Nuova e il Lungarno Guadalongo, a sud del ponte della Vittoria.
I lungarni sono inoltre la sede del circuito museale 'I Musei del Lungarno' che conta ben 6 musei d'interesse nazionale.
* [[Lungarno]] Mediceo: vi si trova il [[Palazzo Medici (Pisa)|Palazzo Medici]] e la chiesa romanica di [[chiesa e convento di San Matteo|San Matteo]], nel cui ex-monastero è ospitato il [[Museo Nazionale di San Matteo]]. Tra le opere di rilievo un gruppo di dipinti dal [[XII secolo|XII]] al [[XVIII secolo]] e una ricca collezione di sculture della scuola dei [[Nicola Pisano|Pisano]].
* Lungarno Gambacorti:, ospita eleganti palazzi rinascimentali e gioielli romanici e gotici; fra gli altri, la chiesa di Santa Cristina, la [[chiesa di Santa Maria della Spina]] e palazzi rinascimentali, come il [[Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi|Palazzo Blu]], rinomato museo e centro espositivo internazionale. Nello storico [[Palazzo Gambacorti]] ha sede del Comune di Pisa.
* Lungarno Pacinotti: dominato da imponenti palazzi rinascimentali, questo Lungarno nasce sui resti dell'antica cinta muraria alto medievale. Nei pressi della chiesa di Santa Maria dei Galletti sorgeva la Porta Aurea, attraversata dai più valorosi condottieri pisani. Il [[Palazzo alla Giornata]], sede del Rettorato, il [[Palazzo Agostini (Pisa)|Palazzo Agostini]], o palazzo Rosso, sede del Caffè dell'Ussero e il lussuoso Royal Hotel Victoria, secondo alcuni il più antico albergo d'Italia, sono un esempio dell'eleganza della città maturata nei secoli. Al centro del Lungarno il [[Palazzo Reale (Pisa)|Palazzo Reale]], sede dell'omonimo Museo Nazionale, che ospita dipinti di Raffaello, Rosso Fiorentino e Guido Reni.
* Lungarno Galilei: è quello più ampio ed è sede del Museo della Grafica, nello storico [[Palazzo Lanfranchi (Pisa)|Palazzo Lanfranchi]], che contiene opere di enorme valore, da Renoir a Viviani, da Fattori a Picasso. Al centro del Lungarno si trova la chiesa del Santo Sepolcro, dalla forma ottagonale e il Palazzo dei Cavalieri di Malta. Lo scalo dei Renaioli è sede di eventi cittadini, soprattutto durante il periodo estivo.
*[[File:Lungarno Pisa 25.JPG|min|L'ex Monastero delle Benedettine]]Lungarno Sonnino: dominato dal complesso neogotico dell'ex [[Monastero delle Benedettine]], termina con una delle chiese più importanti di Pisa, la [[chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno]], conosciuta dai pisani come il Duomo Vecchio.
* Lungarno Simonelli: la [[Torre Guelfa|torre della Cittadella]] è forse il simbolo di questo Lungarno, sul quale si affacciano la [[Chiesa dei Santi Vito e Ranieri|chiesa di San Vito e Ranieri]], patrono di Pisa, e gli [[Arsenali medicei]], sede del [[Museo delle navi antiche di Pisa|Museo delle navi antiche]], che ospita i reperti rinvenuti durante gli scavi del 1998 presso la [[Stazione di Pisa San Rossore]], le cosiddette Navi Antiche di Pisa<ref>{{Cita news|url=http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2016/11/25/foto/apre_museo_navi_romane_di_pisa-3326796/1/|titolo=Il Museo delle Navi Antiche di Pisa|pubblicazione=National Geographic|accesso=13 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170214005041/http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2016/11/25/foto/apre_museo_navi_romane_di_pisa-3326796/1/|urlmorto=sì}}</ref>, e gli [[Arsenali della Repubblica di Pisa|Arsenali Repubblicani]].
====Piazze====
{{Vedi anche|Piazze di Pisa}}
=====Piazza dei Miracoli=====
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Piazza del Duomo, Pisa
|nomeInglese = Piazza del Duomo, Pisa
|immagine = Pisa - Duomo e torre 01.JPG
|anno = 1987
|tipologia = Architettonico
|criterio = C (I) (II) (IV) (VI)
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = http://whc.unesco.org/en/list/395
}}
La [[Piazza del Duomo (Pisa)|Piazza del Duomo]], nota anche tramite l'espressione poetica ''piazza dei miracoli'', è il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Annoverata fra i [[patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]] dal [[1987]], vi si possono ammirare alcuni capolavori dell'[[architettura romanica]] europea, cioè i monumenti che formano il centro della vita religiosa cittadina: la [[duomo di Pisa|cattedrale]], il [[battistero di Pisa|battistero]], il [[camposanto Monumentale|camposanto]], e il [[Torre pendente di Pisa|campanile]]. La piazza è delimitata a Nord e Ovest dalle mura medievali (nell'angolo che costituiscono è racchiuso il Cimitero ebraico di Pisa), e a Sud da un grande edificio medievale in laterizio, l'antico Spedale Nuovo, ora sede del Museo delle Sinopie.
* Il [[Duomo di Pisa|Duomo]]: il cuore del complesso è il Duomo di Santa Maria Assunta, la [[cattedrale]] [[medievale]]. Essa è una [[Primaziale]], essendo l'[[Arcivescovo]] di Pisa un [[Primate (ecclesiastico)|Primate]]. È una chiesa a cinque navate con il transetto a tre navate. L'edificio, come la torre campanaria, è sprofondato percettibilmente nel suolo, e alcuni dissesti nella costruzione sono ben visibili, come le differenze di livello tra la navata di [[Buscheto]] e il prolungamento a opera di Rainaldo (le campate verso ovest e la facciata). Lo stile [[romanico pisano]] fu creato proprio a partire da questa chiesa e poi esportato nel resto della Toscana, ma anche in Corsica e Sardegna, un tempo sotto il controllo della Repubblica di Pisa.
* Il [[Torre di Pisa|campanile di Santa Maria]]: noto come "La Torre pendente" o " La Torre di Pisa", e a Pisa semplicemente "la Torre" per antonomasia, è, per l'appunto, la [[campanile|torre campanaria]] del Duomo. Sotto di esso il terreno ha leggermente ceduto, facendolo inclinare di alcuni gradi. L'inclinazione si è protratta per moltissimi anni, fino ad arrestarsi dopo i lavori di restauro conclusisi nei primi del [[XXI secolo]]. A causa delle difficoltà di costruzione, e non solo, la sua edificazione si è protratta nell'arco di due secoli (in tre diverse fasi di lavoro) a partire dalla fine del [[XII secolo]].
* Il [[Battistero di Pisa|Battistero]]: dedicato a [[San Giovanni Battista]], s'innalza di fronte alla facciata ovest del Duomo. L'edificio fu iniziato a metà del XII secolo, l'interno, sorprendentemente semplice e privo di decorazioni, ha inoltre una eccezionale acustica. È il più grande battistero in Italia: la sua circonferenza misura 107,25 m.
* Il [[Camposanto monumentale|Campo Santo]]: il Camposanto monumentale si trova al limite nord della piazza. È un cimitero strutturato in forma di chiostro, con tombe terrigne. La terra all'interno del cortile è in realtà una reliquia, trattandosi di terra proveniente dal monte Golgota in [[Terrasanta]], trasportata con diverse navi dai Pisani dopo la Quarta Crociata, da cui appunto il nome di "campo" (lotto di terreno) "santo". Gli affreschi che decorano le pareti del chiostro furono gravemmente danneggiati in un bombardamento del [[1945]]; sono ancora in corso lavori di restauro, che fra l'altro hanno portato al recupero delle preziosissime [[sinopie]].
[[File:H0012046-P.JPG|min|centro|verticale=2.5|Vista d'insieme di [[Piazza del Duomo (Pisa)|Piazza del Duomo]]]]
=====Piazza dei Cavalieri=====
[[File:Palazzo Carovana Pisa.jpg|min|[[Scuola Normale Superiore]], facciata della sede di [[Piazza dei Cavalieri]]]]
* [[Piazza dei Cavalieri]] dove sorge il [[Palazzo della Carovana]] disegnato da [[Giorgio Vasari]], compresa la complessa decorazione della facciata. È sede della [[Scuola Normale Superiore]].
** Nella stessa piazza si erge la [[chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano]], anch'essa del [[Vasari]]. In origine aveva una sola navata; la seconda è stata aggiunta nel XVII secolo. All'interno troviamo tele di [[Giorgio Vasari]], [[Jacopo Ligozzi]], [[Agnolo Bronzino]], [[Alessandro Fei (pittore)|Alessandro Fei]] e [[Jacopo Chimenti]] detto l'Empoli.
** [[Statua di Cosimo I]]
** [[Palazzo dell'Orologio]]
** [[Chiesa di San Rocco (Pisa)|Chiesa di San Rocco]]
** [[Palazzo del Collegio Puteano]]
** [[Palazzo del Consiglio dei Dodici]]
** [[Canonica (Pisa)|Canonica]]
** [[Torre della Muda]]
=====Altre piazze
[[File:Statua di Ferdinando de' Medici, piazza Carrara, Pisajpg.jpg|min|verticale|Statua di Ferdinando de' Medici, piazza Carrara, Pisa]]
* [[Piazza Carrara]]
* [[Piazza delle Vettovaglie]]
* [[Piazza delle Gondole]]
* [[Piazza Dante (Pisa)|Piazza Dante]]
* [[Piazza Martiri della libertà (Pisa)|Piazza Martiri della Libertà]]
* [[Piazza Chiara Gambacorti]]
==== Giardini e parchi pubblici ====
* [[Giardino Scotto]]
* Giardino Terzani
* Giardino 8 marzo
* Giardino Santi Cosma e Damiano
* Giardino Falcone e Borsellino
* Parco 2 agosto 1944
* Parco urbano della Cittadella
* Parco Stampace
* Parco delle Concette
* Parco Europa
==== Borgo Stretto ====
{{Vedi anche|Borgo Stretto}}
[[File:567PisaBorgoStretto.JPG|min|Borgo Stretto]]
Il Borgo Stretto e i mercati medievali sono una zona dove si può passeggiare al coperto di portici medievali. Lungo la strada, che insieme a Corso Italia, costituisce il "salotto" della città, sorge la chiesa romanico-gotica di [[San Michele in Borgo]], costruita a partire da un nucleo attestato già nel [[990]]. Il settecentesco [[Casino dei Nobili]] e borgo Largo ne delimitano la lunghezza.
===
In epoca medievale i quartieri a sud dell'Arno erano luogo di importanti scambi culturali e mercantili. Con il termine [[Kinzica de' Sismondi|Kinzica]] si fa riferimento all'antico quartiere meridionale, oggi riconoscibile nell'unione di Sant'Antonio e San Martino. Il significato della parola è ancora oggetto di studi, ma le ultime due sillabe ''-zica'' fanno pensare al termine arabo ''suk'' e cioè mercato. I vicoli stretti e paralleli che dal fiume corrono verso l'entroterra fanno pensare a rapide vie di fuga per mettere al riparo le merci giunte in città via acqua, che venivano in seguito selezionate e smistate nelle piazzette o all'interno dei palazzi medievali. Via San Martino, antico tracciato della via Emilia Scauri, esprime a pieno la ricchezza dei mercanti stranieri giunti in città e ivi stabilitisi.
=== Aree naturali ===
[[File:Giardino scotto.jpg|min|Particolare del [[giardino di Scotto]]]]
* [[Giardino di Scotto]]
* [[Orto botanico di Pisa|Orto botanico]]
* [[Coltano]]
* [[San Rossore]]
* [[Parco galileiano]]
* [[Viale delle Piagge]]
==
=== Evoluzione demografica ===
{{
{{Demografia/Pisa}}
{{Colonne spezza}}
{{Colonne fine}}
=== Area pisana ===
[[File:Area pisana.jpg|min|La mappa dell'area pisana e la sua posizione nella provincia]]
L'area pisana è uno dei 4 distretti in cui la provincia di Pisa è suddivisa, insieme a [[Valdera]], [[Valdarno inferiore]] e [[Val di Cecina]]. Rispetto agli altri tre, l'area pisana ha un'estensione relativamente piccola ({{M|475|ul=km2}} circa), essendo la sua superficie superiore solo a quella del Valdarno inferiore, ma la sua popolazione si attesta su circa {{formatnum:190000}} abitanti, pari a poco meno della metà di quella dell'intera provincia, che supera i {{formatnum:400000}} abitanti.
L'area pisana è composta dai comuni di Pisa, [[Cascina (Italia)|Cascina]], [[San Giuliano Terme]], [[Vicopisano]], [[Vecchiano]] e [[Calci]], ovvero da un territorio avente caratteristiche omogenee per ubicazione geografica, tradizioni culturali e relazioni economiche.
Il cosiddetto "Piano strategico dell'area pisana" è nato ufficialmente nel [[2007]] su iniziativa dei sindaci e dei rappresentanti dei comuni e punta alla sinergia tra di essi sia sul piano amministrativo che infrastrutturale. Il piano strategico dell'area pisana è in linea con il piano strategico dell'area vasta costiera di cui fanno parte le province di [[provincia di Pisa|Pisa]], [[provincia di Livorno|Livorno]] e [[provincia di Lucca|Lucca]].<ref name=":0">{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/area-pisana-approvazione-piano-strutturale.html|titolo=Area pisana in Consiglio comunale: dopo anni arriva il "Sì" al piano strutturale|pubblicazione=PisaToday|data=27 marzo 2013|accesso=13 febbraio 2017|dataarchivio=14 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170214102501/http://www.pisatoday.it/cronaca/area-pisana-approvazione-piano-strutturale.html|urlmorto=no}}</ref>
=== Etnie e minoranze straniere ===
Dopo anni di declino demografico, la popolazione di Pisa ha iniziato a crescere grazie principalmente alla presenza considerevole degli immigrati residenti che hanno un tasso di natalità più alto della comunità italiana. Secondo gli ultimi dati, Pisa è una città superiore alla media nazionale per quanto riguarda il rapporto fra italiani e stranieri residenti: su 10 residenti, 1 è straniero. I cittadini immigrati appartenenti alla [[Comunità Europea]] sono quasi il 3% della popolazione complessiva, metà dei quali provengono dalla [[Romania]], paese che è entrato nell'Unione dal gennaio [[2007]] insieme alla [[Bulgaria]]. La seconda comunità più numerosa è quella dei polacchi, seguiti da bulgari, spagnoli, tedeschi e francesi. Gli [[extracomunitari]], in continua crescita sia per la natalità che per i nuovi arrivi, arrivano a superare anche il 11% della popolazione cittadina dove i gruppi più numerosi sono costituiti principalmente da persone dei paesi dell'Est come [[Ucraina]], [[Bielorussia]] e [[Moldavia]], dagli emigrati dai paesi africani del bacino mediterraneo e da popolazione originaria delle [[Filippine]], [[Bangladesh]], [[Pakistan]] e [[Senegal]].
La popolazione pisana autoctona, invece, continua ad assottigliarsi, sia per la bassa concentrazione delle nascite, che per la «fuga» verso i comuni limitrofi dove gli immobili hanno prezzi più accessibili. Dato sconcertante della comunità pisana è l'età media: è la più vecchia e continua a invecchiare: più di un quarto della popolazione ha più di 70 anni. Altre numerose comunità sono quelle appartenenti all'[[America Latina]], [[Cina]], [[Albania]], [[Stati Uniti]], [[Turchia]], [[Grecia]] e quelle di [[Rom (popolo)|etnia Rom]].
Le università e le istituzioni militari portano a Pisa molti cittadini provenienti dal Meridione: a oggi sono molti gli italiani provenienti da [[Sardegna]], [[Calabria]], [[Sicilia]], [[Puglia]], [[Basilicata]] e [[Campania]]. Fra la popolazione universitaria invece si registrano presenze da [[Iran]], [[Spagna]], [[Irlanda]], [[Francia]], Cina, [[Russia]] e Stati Uniti.
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:12327}}, ovvero il 13,83% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=20 luglio 2025}}</ref>
* [[Filippine]] {{formatnum:1458}}
* [[Romania]] {{formatnum:1362}}
* [[Albania]] {{formatnum:1345}}
* [[Bangladesh]] 974
* [[Ucraina]] 700
* [[Senegal]] 647
* [[Georgia]] 484
* [[Cina]] 382
* [[Marocco]] 350
* [[Macedonia del Nord]] 285
===Lingue e dialetti===
{{Approfondimento
|titolo = Sonetto "San Ranieri miraoloso"
|contenuto = {{Citazione|Levati quer viziaccio di rubbare,<br />San Ranieri è un gran santo di 've' boni.<br />Quando dianzi l'ho visto 'n sull'artare,<br />Lo 'redi? m'è venuto è luccïoni.<br />Delle grazie ne fa, lassàmo andare.<br />Gualda 'n po' 'vanti 'ori ciondoloni<br />Ci ha 'n della nicchia! e sai, nun dubitare,<br />Se glieli dànno c'è le su' ragioni.<br />Più della piena d'anno? che spavento!<br />Che spicinìo, Madonna! t'arramenti?<br />Pareva d'anda' sotto unni mumento.<br />Ma San Ranieri 'un fece 'omprimenti:<br />Agguantò per er petto 'r Sagramento,<br />E li disse: O la smetti o sputi i denti.|[[Renato Fucini]], in ''Cento sonetti in vernacolo pisano'' }}
}}
Il [[vernacolo]] pisano è una delle parlate che ha contribuito alla nascita del [[dialetto toscano|toscano]], la lingua parlata da [[Dante Alighieri]] e poi divenuta l'[[lingua italiana|idioma nazionale]]. Il pisano viene raggruppato con quello [[livornese]] e aree limitrofe. Si distingue dal toscano dell'entroterra per la totale [[elisione]] della pronuncia della 'c' intervocalica che viene invece aspirata negli altri vernacoli regionali. Il pisano ha inoltre dato vita alla [[lingua corsa]], che viene appunto raggruppata tra i dialetti toscani.
Tra tutti i vernacolisti pisani ricordiamo il grande poeta e commediografo [[Domenico Sartori]], autore tra l'altro degli storici testi teatrali "''Macerie''" e "''La 'asa rifatta''", andati in scena in più riprese fin dal dopoguerra<ref>{{Cita libro|autore=Domenico Sartori|titolo=Opera Omnia|anno=1960|editore=Nistri Lischi}}</ref>. Significativo di Sartori anche il poema "''La grolia di Pisa''". Altri autori significativi sono stati [[Renato Fucini]], [[Arturo Birga]] e [[Archimede Bellatalla]].
Il vernacolo pisano è stato recentemente riproposto dalla band [[Gatti Mézzi]] e da altre compagnie di giovani. La più importante compagnia attoriale di vernacolo pisano è stata il ''[[Crocchio Goliardi Spensierati]]'', nata nel [[1921]], che poi ha dato vita alla celebratissima ''[[Brigata de' Dottori]]'', nella quale hanno recitato e tuttora si esibiscono i migliori interpreti del vernacolo.
Esistono numerosi concorsi di vernacolo pisano, tra cui "''[[Premio La Cèa d'Oro|La Cèa d'Oro]]''" (il più longevo, per sonetti e prose), "''Il Celatino d'Oro''" (poesie sul [[Gioco del Ponte]] e su Pisa), il Premio "''Ferrini''" e molti altri.
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|Le tradizioni devono avere una storia rilevante, attestata da fonti terze e autorevoli, come richiesto dal [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore|modello di voce]]. Le manifestazioni rilevanti non legate alla tradizione (ad es. fiere, manifestazioni concertistiche, festival culturali) vanno riportati nella sezione [[#Eventi|Eventi]]. Le manifestazioni rilevanti non legate alla tradizione (ad es. fiere, manifestazioni concertistiche, festival culturali) vanno riportati nella sezione [[#Eventi|Eventi]]|Eventi|gennaio 2018}}
[[File:Luminara 2009.jpg|min|La ''Luminara'']]
[[File:'Saint Rainerius' by Cecco di Pietro.jpg|min|verticale|[[San Ranieri]], patrono di Pisa]]
* 17 gennaio ("Dì di S. Antonio Abate"): in questa data si celebrava la cosiddetta "battagliaccia" o "battagliuccia", evento preparatorio al Gioco del Ponte al quale partecipavano i più giovani.
* 3 febbraio: si festeggia san Biagio. Nella omonima chiesa in via San Biagio (Cisanello) ha luogo la tradizionale benedizione della gola e distribuzione delle "piccette" piccoli panini in ricordo della antica tradizione di dare del pane ai poveri in questo giorno
* 25 marzo: si festeggia il [[Capodanno pisano]].
* Il fine settimana successivo al 16 maggio (giorno dedicato a sant'Ubaldo) si tiene sul viale delle Piagge la tradizionale Festa di sant'Ubaldo con bancarelle di prodotti gastronomici, floreali e di altro genere.
* 29 maggio: commemorazione della [[Battaglia di Curtatone e Montanara]]; si tiene in Sapienza, in ricordo degli studenti toscani (pisani e senesi) caduti in questa battaglia del [[1848]]. Dal 1929, nella stessa data, si tiene la [[Regata Pisa Pavia]], una competizione remiera fra gli equipaggi delle università con gli equipaggi composti da soli studenti, in ricordo della stessa battaglia.
* 29 maggio: celebrazioni religiose in onore della pisana [[Santa Bona]], dal [[1962]] [[patrona]] delle [[hostess]].
* 17 giugno: festa del [[Santo patrono]] della città, [[San Ranieri]]. La vigilia, ovvero la sera del 16 giugno, le facciate degli edifici che si affacciano sui lungarni sono illuminati da lumini e candele, in vernacolo detti ''lampanini''. La festa, denominata [[Luminara di San Ranieri]], culmina con uno spettacolo pirotecnico per poi protrarsi per tutta la notte. Il pomeriggio del 17 giugno si tiene il [[Palio di San Ranieri]], in cui si sfidano in una regata sull'Arno i quattro quartieri del centro storico: Sant'Antonio, San Martino, San Francesco e Santa Maria.
* Il [[Gioco del Ponte]] si svolge tradizionalmente l'ultima domenica di giugno ma dal 2009 si svolge il sabato precedente, con inizio nel tardo pomeriggio. La sfida consiste nella spinta di un carrello lungo un binario appositamente montato sul Ponte di Mezzo. Nel gioco si scontrano le magistrature che compongono le due parti della città: Tramontana e Mezzogiorno. Il Gioco è preceduto da una sfilata storica in costumi di foggia spagnola tardo cinquecentesca, sfilata che conta oltre settecento figuranti.
* 6 luglio: [[Sposalizio col Mare (Pisa)|Sposalizio di Pisa con il Mare]] era una cerimonia che simboleggiava il dominio della città sul mare, tradizione comune delle città marittime. Viene riproposta simbolicamente con un viaggio in battello lungo l'Arno fino alla foce dove un anello viene gettato in mare aperto.
* 6 agosto: [[San Sisto II papa|Die di Santo Sisto]], in tal giorno, dove si commemorano San Sisto II papa e i suoi diaconi, martiri, l'antica Repubblica Marinara ebbe grandi vittorie, ed era considerato pertanto un giorno propizio per le battaglie fino alla disfatta della [[Battaglia della Meloria]], avvenuta il 6 agosto del [[1284]]. Oggi viene ricordato nella [[Chiesa di San Sisto (Pisa)|chiesa di San Sisto in Cortevecchia]], con una memoria ai pisani caduti in battaglia<ref>{{Cita web|url=http://www.associazioneamicidipisa.it/informazioni-sulla-pisanita-e-la-storia-di-pisa/81-6-agosto-lo-die-di-santo-sisto/288-6-agosto-lo-die-di-santo-sisto.html|titolo=6 agosto: Lo Die di Santo Sisto|accesso=12 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170213090431/http://www.associazioneamicidipisa.it/informazioni-sulla-pisanita-e-la-storia-di-pisa/81-6-agosto-lo-die-di-santo-sisto/288-6-agosto-lo-die-di-santo-sisto.html|urlmorto=sì}}</ref>.
* La [[Regata delle Antiche Repubbliche Marinare|Regata]] delle [[Repubbliche Marinare]] si svolge ogni quattro anni a Pisa. La città sfida in una gara remiera [[Genova]], [[Venezia]] e [[Amalfi]]. Il cavalier [[Mirro Chiaverini]], cittadino pisano, fu l'ideatore dell'evento.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Nel centro della città sono presenti la sede del comune in piazza XX Settembre, quella della [[provincia di Pisa]] in [[Piazza Vittorio Emanuele II (Pisa)|piazza Vittorio Emanuele]] e quella della [[Prefettura italiana|Prefettura]] presso il [[Palazzo Medici (Pisa)|Palazzo Mediceo]] di piazza Mazzini. In via Galli-Tassi 8 ha sede la associazione Casa della donna.
;Caserme e strutture militari
Pisa ha da sempre grandi tradizioni militari. Oltre alle caserme di [[Carabinieri]], [[Vigili del fuoco]], [[Polizia]] e [[Guardia di Finanza]], la città ospita la [[46ª Brigata Aerea]] presso lo scalo militare dell'aeroporto (Aeroporto militare "Dall'Oro") e il Centro Addestramento di Paracadutismo della [[Brigata paracadutisti "Folgore"]], presso la caserma "Gamerra".
Sono presenti anche la caserma "Bechi Luserna", la caserma "Vito Artale" (dove ha sede il 6º Reggimento di Manovra) e il centro di addestramento BAI (Base Addestramento Incursori) del [[9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"]].
In periferia della città, a [[San Piero a Grado]], si trova il CISAM ([[Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari]]), un tempo utilizzato per esperimenti sul nucleare e oggi base di addestramento del [[Gruppo di intervento speciale]] (GIS). Sul litorale, a [[Marina di Pisa]], è presente un ufficio locale marittimo della [[Guardia Costiera]]. Pisa ospita inoltre la base militare americana di [[Camp Darby]], una delle più grandi d'Europa, presso la località di Tirrenia. Sia in città che nel territorio comunale, presso la tenuta di San Rossore è presente anche il [[Corpo Forestale dello Stato]].
;Strutture sanitarie
In città sono presenti diverse strutture sanitarie sia pubbliche che private:
* [[Azienda ospedaliero-universitaria pisana]] con sede all'[[ospedale Santa Chiara]], una volta ospedale principale, ora sta subendo un lento trasloco a [[Ospedale Cisanello|Cisanello]].
* L'[[Ospedale Cisanello|Ospedale di Cisanello]], destinato a diventare l'unico ospedale pubblico della città, è la più importante azienda ospedaliera del territorio che vanta numerose eccellenze anche a livello internazionale.
* [[IRCCS Fondazione Stella Maris]]
* Casa di cura privata di S.Rossore
* [[Fondazione Gabriele Monasterio|Ospedale "San Cataldo"]] (ospitato all'interno dell'[[area della ricerca di Pisa]] del CNR)
;Associazioni di volontariato
Nella città sono presenti diversi enti di volontariato a scopo assistenziale, tra cui:
* La ''[[Venerabile arciconfraternita della Misericordia di Pisa]]'' è una [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] e un'antica associazione di carità e assistenza, nata nel [[1330]] come erede delle antiche tradizioni della Compagnia di [[Sant'Orsola]]. Attualmente gestisce anche un cimitero annesso a quello suburbano.
[[File:Pisa PubblicaAssistenza 1889.jpg|min|Prima storica foto degli appartenenti alla Pubblica Assistenza di Pisa, datata 1889]]
* La ''[[Pubblica Assistenza Società Riunite Pisa|Pubblica Assistenza Società Riunite in Pisa]]'' venne istituita il 30 settembre [[1886]] dai soci della Fratellanza Militare di Pisa, su esempio di quanto fatto dai soci fiorentini qualche anno prima, con il fine di prestare soccorso in caso di incendi, inondazioni, epidemie e incidenti a Pisa e nelle zone limitrofe. Divenuta autonoma nel [[1889]], aderisce oggi all'[[Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze]].
* Il ''comitato cittadino della [[Croce Rossa Italiana|CRI]]'' nacque il 25 agosto [[1888]]. Impegnata in tempo di guerra e di pace, ha contribuito fin dalla sua nascita all'assistenza non solo sanitaria di reduci, orfani, disabili, fondando ambulatori, sanatori, colonie giovanili, centri di recupero e scuole differenziali.
* L’Associazione di [[Dipartimento della Protezione Civile|Protezione Civile]] ''Soccorso Alluvionale SWRTT - [[Swift Water Rescue Team Toscana]]'', che si occupa di formazione e soccorso in ambito fluviale/alluvionale. Nata nel 2011, partecipa alla Colonna Mobile della [[Regione Toscana]] con il modulo specialistico “soccorso in ambiente acquatico”, intervenendo in scenari emergenziali con personale qualificato OAA (Operatore Ambiente Alluvionale).
;Istituzioni ecclesiastiche
L'[[Arcidiocesi di Pisa]] è una delle 540 arcidiocesi metropolitane che sono presenti nel mondo: a essa fanno parte le [[diocesi di Livorno]], Massa-Carrara, Pontremoli, Pescia, Volterra oltre a gran parte del territorio della provincia di Pisa con un totale di circa 310 000 abitanti.
La sede si trova all'interno del [[Palazzo Arcivescovile (Pisa)|Palazzo Arcivescovile]].
=== Qualità della vita ===
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! colspan="6" | Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])''*''
|-
! Anno !! Posizione !! {{Descrizione comando|∆|Differenza con l'anno precedente}}!!Punti!!{{Descrizione comando|∆%|Differenza punti con l'anno precedente}}!!{{Descrizione comando|Ref|Fonte}}
|-
| 2003
| 35ª posizione
| ---
| 54,30%
| ---
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F7%252Ff%252FD.8d1a1feeb3bf24531b4c/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=Ecosistema Urbano 2003 di LEGAMBIENTE - Nono Rapporto sulla Qualità Ambientale dei Comuni Capoluogo|p= 52|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816185641/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F7%252Ff%252FD.8d1a1feeb3bf24531b4c/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2003 X Rapporto-->
|-
|-
| 2004
| 10ª posizione
| style="background:#90ff90; |+25
| 60,30%
| style="background:#90ff90; |6,00
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/d%252Fd%252Fd%252FD.f108d82985e4b9de70dc/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=ECOSISTEMA URBANO 2004|p= 50|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816200331/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/d%252Fd%252Fd%252FD.f108d82985e4b9de70dc/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2004 XI Rapporto-->
|-
|-
| 2005
| 10ª posizione
| style="background:#e5e5e5; | =
| 57,60%
| style="background:#ff9090; | -2,70%
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/9%252F1%252Fb%252FD.f708ccd35cfdf876c1be/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=Ecosistema Urbano 2005 di Legambiente - Undicesimo rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p= 10|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816191351/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/9%252F1%252Fb%252FD.f708ccd35cfdf876c1be/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2005 XII Rapporto-->
|-
|-
| 2006
| 14ª posizione
| style="background:#ff9090; | -4
| 56,90%
| style="background:#ff9090; | -0,70%
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F5%252Ff%252FD.2a7f64dea0f845d3ad6d/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=Ecosistema Urbano - Rapporto di Legambiente 2006|p= 9|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816183257/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F5%252Ff%252FD.2a7f64dea0f845d3ad6d/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2006 XIII Rapporto-->
|-
| 2007
| 6ª posizione
| style="background:#90ff90; | +8
| 64,81%
| style="background:#90ff90; | +7,91%
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/f%252F5%252F1%252FD.271252895b15132f3a6e/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=Ecosistema Urbano - Rapporto di Legambiente 2007|p= 10|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816194355/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/f%252F5%252F1%252FD.271252895b15132f3a6e/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2007 XIV Rapporto-->
|-
|-
| 2008
| 12ª posizione
| style="background:#ff9090; | -6
| 60,46%
| style="background:#ff9090; | -4,35%
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/c%252Fc%252Fd%252FD.03cc4c5ef9d6a347c311/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=Ecosistema Urbano - Rapporto di Legambiente 2008|p= 14|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816193232/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/c%252Fc%252Fd%252FD.03cc4c5ef9d6a347c311/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2008 XV Rapporto-->
|-
| 2009
| 25ª posizione
| style="background:#ff9090; | -13
| 55,96%
| style="background:#ff9090; | -4,5%
| <ref>{{cita web|url=https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/4%252Fb%252Fa%252FD.d7474d7a39507cdd84c1/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo=ECOSISTEMA URBANO XVI Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p= 37|editore=[[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso=21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220816193326/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/4%252Fb%252Fa%252FD.d7474d7a39507cdd84c1/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto=no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2009 XVI Rapporto-->
|-
| 2010
| 31ª posizione
| style="background:#ff9090; | -6
| 54,86%
| style="background:#ff9090; | -1,10%
| <ref>{{cita web |url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/4%252F9%252Ff%252FD.1104a4a95622e3dc3db4/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download |titolo= ECOSISTEMA URBANO – XVII edizione |p= 8|editore= [[Legambiente]] |sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220814124030/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/4%252F9%252Ff%252FD.1104a4a95622e3dc3db4/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download |urlmorto= no }}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2010 XVII Rapporto-->
|-
| 2011
| 10ª posizione<ref group="nota" name="posizione">Della graduatoria delle città medie.</ref>
| ---
| 56,40%
| ---
| <ref group="nota">Per la prima volta il rapporto è redatto con divisione delle città in tre gruppi omogenei per dimensione demografica. Risulta quindi impossibile confrontare il risultato dell'anno 2011 con il precedente assendo mutate le modalità di determinazione degli indici.</ref><ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/b%252F5%252F8%252FD.7510cb525e4a6546d501/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ECOSISTEMA URBANO XVIII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p=26 |editore= [[Legambiente]]|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816190700/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/b%252F5%252F8%252FD.7510cb525e4a6546d501/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2011 XVIII Rapporto-->
|-
| 2012
| 7ª posizione<ref group="nota" name="posizione" />
| style="background:#90ff90; | +3
| 59,59%
| style="background:#90ff90; | +3,19%
| <ref group="nota" name="tre gruppi omogenei per dimensione demografica">Rapporto redatto con divisione delle città in tre gruppi omogenei per dimensione demografica.</ref><ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/f%252F4%252F6%252FD.6080e4e8274a74957883/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ECOSISTEMA URBANO XIX Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p=30 |editore= [[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220814125943/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/f%252F4%252F6%252FD.6080e4e8274a74957883/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2012 XIX Rapporto-->
|-
| 2013
| 7ª posizione<ref group="nota" name="posizione" />
| style="background:#e5e5e5; | =
| 59,46%
| style="background:#ff9090; | -0,13%
| <ref group="nota" name="tre gruppi omogenei per dimensione demografica" /><ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/e%252Fc%252F7%252FD.0b9ec1803806de27c1d8/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ECOSISTEMA URBANO XX Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p=35 |editore= [[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220814120653/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/e%252Fc%252F7%252FD.0b9ec1803806de27c1d8/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- Ecosistema Urbano 2013 XX Rapporto-->
|-
| 2014
| 43ª posizione
| ---
| 53,34%
| ---
| <ref group="nota">A partire da questa versione del rapporto annuale, la divisione delle città in tre gruppi omogenei per dimensione demografica rimane soltanto per quanto riguarda i due indicatori relativi al trasporto pubblico e non riguarda la graduatoria complessiva che viene quindi ripristinata. Risulta quindi impossibile confrontare il risultato dell'anno 2014 con il precedente assendo mutate le modalità di determinazione degli indici.</ref><ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/5%252Fe%252Fa%252FD.4d81e3817477c404d55a/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ECOSISTEMA URBANO XXI Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p= 27|editore= [[Legambiente]]|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816201217/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/5%252Fe%252Fa%252FD.4d81e3817477c404d55a/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!--Ecosistema Urbano 2014 XXI Rapporto -->
|-
| 2015
| 36ª posizione
| style="background:#90ff90; | +7
| 56,20%
| style="background:#90ff90; | +2,86%
| <ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/0%252F5%252F4%252FD.78d186265805c5ddc289/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ECOSISTEMA URBANO XXII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p= 31|editore= [[Legambiente]]| sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816191124/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/0%252F5%252F4%252FD.78d186265805c5ddc289/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- 2015 XXII Rapporto Ecosistema Urbano (2015 su dati del 2014) -->
|-
| 2016
| 24ª posizione
| style="background:#90ff90; | +12
| 58,38%
| style="background:#90ff90; | +2,18%
| <ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/8%252Fa%252Fb%252FD.751d7dc69e4688887a6b/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= Ecosistema Urbano 2016 - XXIII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia|p= 31|editore= [[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816191743/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/8%252Fa%252Fb%252FD.751d7dc69e4688887a6b/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- 2016 XXIII Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2017
| 37ª posizione
| style="background:#ff9090; | -13
| 55,67%
| style="background:#ff9090; | -2,71%
| <ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F3%252F0%252FD.0adca0b9f3f7e7a3d309/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ecosistema urbano rapporto sulle performance ambientali delle città 2017|p= 17|editore= [[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816192410/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F3%252F0%252FD.0adca0b9f3f7e7a3d309/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- 2017 XXIV Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2018
| 26ª posizione
| style="background:#90ff90; | +11
| 59,75%
| style="background:#90ff90; | +4,08%
| <ref>{{cita web|url= https://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252Ff%252F6%252FD.ed9bc86c2ab94a7987fa/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|titolo= ecosistema urbano rapporto sulle performance ambientali delle città 2018|editore= [[Legambiente]]|sito= comune.lodi.it|formato= pdf|p= 22|data= ottobre 2018|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220816183354/http://www.comune.lodi.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252Ff%252F6%252FD.ed9bc86c2ab94a7987fa/P/BLOB%3AID%3D3949/E/pdf?mode=download|urlmorto= no}}</ref><!-- 2018 XXV Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2019
| 37ª posizione
| style="background:#ff9090; | -11
| 57,11%
| style="background:#ff9090; | -2,64%
| <ref>{{cita web|url= https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/rapporto-ecosistema-urbano-2019.pdf|titolo= ECOSISTEMA URBANO rapporto sulle performance ambientali delle città 2019|editore= [[Legambiente]]|sito= legambiente.it|formato= pdf|p= 22|data= ottobre 2019|accesso= 21 ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20191028213214/https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/rapporto-ecosistema-urbano-2019.pdf|urlmorto= no}}</ref><!-- 2019 XXVI Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2020
| 55ª posizione
| style="background:#ff9090; | -18
| 53,82%
| style="background:#ff9090; | -3,29%
| <ref>{{cita web|url=https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/11/Ecosistema-Urbano-2020.pdf|titolo=ECOSISTEMA URBANO rapporto sulle performance ambientali delle città 2020|editore=[[Legambiente]]|sito=legambiente.it|formato=pdf|p=27|accesso=21 ottobre 2023|data=ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230522173437/https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/11/Ecosistema-Urbano-2020.pdf|urlmorto=no}}</ref><!-- 2020 XXVII Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2021
| 58ª posizione
| style="background:#ff9090; | -3
| 52,69%
| style="background:#ff9090; | -1,13%
| <ref>{{cita web|url=https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/EcosistemaUrbano2021.pdf|titolo=ECOSISTEMA URBANO rapporto sulle performance ambientali delle città 2021|editore=[[Legambiente]]|sito=legambiente.it|formato=pdf|p=14|accesso=21 ottobre 2023|data=novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211108100942/https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/EcosistemaUrbano2021.pdf|urlmorto=no}}</ref><!-- 2021 XXVIII Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2022
| 56ª posizione
| style="background:#90ff90; | +2
| 52,02%
| style="background:#ff9090; | -0,67%
| <ref>{{cita web|url=https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/Ecosistema-Urbano-2022.pdf|titolo=ECOSISTEMA URBANO rapporto sulle performance ambientali delle città 2022|editore=[[Legambiente]]|sito=legambiente.it|formato=pdf|p=10|accesso=22 ottobre 2023|data=novembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221107092250/https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/Ecosistema-Urbano-2022.pdf|urlmorto=no}}</ref><!-- 2022 XXIX Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
| 2023
| 38ª posizione
| style="background:#90ff90; | +18
| 61,61%
| style="background:#90ff90; | +9,59%
| <ref>{{cita web|url=https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2023/10/Ecosistema-Urbano-2023.pdf?_gl=1*1t8uk4i*_up*MQ..*_ga*MjQ3MjUyMjA3LjE2OTg1Njk2OTA.*_ga_LX7CNT6SDN*MTY5ODU2OTY4Ny4xLjAuMTY5ODU2OTY4Ny4wLjAuMA..|titolo=ECOSISTEMA URBANO rapporto sulle performance ambientali delle città 2023|editore=[[Legambiente]]|sito=legambiente.it|formato=pdf|p=14|accesso=29 ottobre 2023|data=ottobre 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20231029091010/https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2023/10/Ecosistema-Urbano-2023.pdf?_gl=1*1t8uk4i*_up*MQ..*_ga*MjQ3MjUyMjA3LjE2OTg1Njk2OTA.*_ga_LX7CNT6SDN*MTY5ODU2OTY4Ny4xLjAuMTY5ODU2OTY4Ny4wLjAuMA..|urlmorto=no}}</ref><!-- 2023 XXX Rapporto Ecosistema Urbano -->
|-
|}
(''* La classifica tiene conto dei soli capoluoghi di provincia e non di tutti i comuni italiani e si riferisce ai dati relativi all'anno precedente.'')
== Cultura ==
[[File:Palazzo Toscanelli - Archivio di Stato di Pisa.JPG|min|verticale|[[Palazzo Toscanelli]], sede dell'Archivio di Stato di Pisa.]]
=== Istruzione ===
Per Pisa l'istruzione e la ricerca sono una forma di economia vitale. La città è fra le maggiori sedi universitarie italiane i cui corsi di laurea vantano riconoscimenti in tutto il mondo. Alla fine del 2018, all'Università di Pisa risultavano iscritti circa {{formatnum:50000}} studenti.<ref>{{cita web | titolo = L'ateneo in cifre | url = https://www.unipi.it/index.php/presentazione/item/1341-lateneo-incifre | accesso = 24 settembre 2019 | dataarchivio = 23 settembre 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200923142717/https://www.unipi.it/index.php/presentazione/item/1341-lateneo-incifre | urlmorto = no }}</ref>
====Archivi e biblioteche====
La città ospita vari archivi tra i quali spiccano:
{{Colonne|auto}}
* [[Archivio di Stato di Pisa]];<ref>{{cita web|url=http://www.aspisa.beniculturali.it/index.php?it/142/presentazione|titolo=Presentazione|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=19 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919042535/http://www.aspisa.beniculturali.it/index.php?it/142/presentazione|urlmorto=no}}</ref>
* Archivio storico della Provincia di Pisa;{{Collegamento interrotto}}<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.pisa.it/archiviostorico/|titolo=archivio storico della Provinciale|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=21 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170421035333/http://www.provincia.pisa.it/archiviostorico/|urlmorto=no}}</ref>
* Archivio generale di Ateneo dell'[[università di Pisa]].<ref>{{cita web|url=https://www.sba.unipi.it/it/biblioteche/archivio-generale-di-ateneo|titolo=Archivio generale di Ateneo|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=2 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160702173923/http://www.sba.unipi.it/it/biblioteche/archivio-generale-di-ateneo|urlmorto=no}}</ref>
{{Colonne fine}}
[[File:SMS Biblio .jpg|min|''SMS Biblio'', la biblioteca comunale]]
Oltre agli archivi in città vi sono numerose biblioteche tra cui le più importanti sono:
{{Colonne|auto}}
* [[Biblioteca universitaria di Pisa]], che è una [[biblioteca pubblica statale]];
* ''SMS Biblio'', la nuova biblioteca comunale;<ref>{{cita web|url=http://www.comune.pisa.it/it/ufficio/165/Biblioteca.html|titolo=SMSBiblio - Biblioteca Comunale di Pisa|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=14 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160814141327/http://www.comune.pisa.it/it/ufficio/165/Biblioteca.html|urlmorto=no}}</ref>
* [[Biblioteca provinciale di Pisa]];
* Le 15 biblioteche del ''Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA)'' dell'università di Pisa;<ref>{{cita web|url=https://www.sba.unipi.it/it/biblioteche|titolo=Biblioteche|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=18 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818112859/http://www.sba.unipi.it/it/biblioteche|urlmorto=no}}</ref>
* [[Scuola normale superiore#Centro Biblioteca e Archivi|Biblioteca della Scuola Normale Superiore]];<ref>{{cita web|url=http://biblio.sns.it/|titolo=Biblioteca della Scuola Normale Superiore|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=9 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190809044256/http://biblio.sns.it/|urlmorto=no}}</ref>
* Biblioteca della [[Scuola Superiore Sant'Anna]]
* Biblioteca e Centro di Documentazione Scientifica del [[CNR]] di Pisa;<ref>{{cita web|url=http://library.isti.cnr.it/index.php/it/|titolo=Biblioteca e Centro di Documentazione Scientifica|accesso=15 luglio 2016|dataarchivio=23 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160723162401/http://library.isti.cnr.it/index.php/it/?|urlmorto=no}}</ref>
* [[Biblioteca Franco Serantini]]
* Biblioteca Cathariniana di Pisa, biblioteca del convento domenicano di Santa Caterina, specializzata in Scienze Religiose;<ref>{{cita web|url=http://www.biblioteca-cateriniana.pisa.it/pagina-di-esempio|titolo=La biblioteca|accesso=15 luglio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130609113712/http://www.biblioteca-cateriniana.pisa.it/pagina-di-esempio}}</ref>
* Biblioteca della [[Domus Mazziniana]];
* Biblioteca Anna Cucchi (Casa della donna)[[File:Foto Casa della Donna. biblioteca Anna Cucchi.jpg|min|Casa della Donna, biblioteca Anna Cucchi]]
* Biblioteca della [[Domus Galilaeana]], composta da diversi fondi bibliotecari a carattere scientifico.<ref>{{cita web|url=http://www.domusgalilaeana.it/index.php?id=9|titolo=biblioteca|accesso=15 luglio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
{{Colonne fine}}
==== Ricerca ====
[[File:CNRPISA.jpg|min|Il CNR di Pisa]]
Pisa ospita la più grande [[Area della ricerca di Pisa|sede]] del Consiglio Nazionale delle Ricerche ([[CNR]]), nonché altri numerosi istituti di ricerca.
Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa:
* Istituti delle scienze della vita:
** Fisiologia Clinica (IFC)
** Biologia e Biotecnologia Agraria (IBBA)
** Neuroscienze (IN)
* Istituto delle tecnoscienze:
**[[Istituto di Informatica e Telematica|Informatica e Telematica]] (IIT)
** Scienza e Tecnologie dell'Informazione (ISTI)
* Istituto delle scienze umane e sociali:
** Linguistica Computazionale (ILC)
* Istituti delle scienze di base:
** Biofisica (IBF)
** Processi Chimico-Fisici (IPCF)
* Istituti delle scienze della terra:
** Geoscienze e Georisorse (IGG)
** Studio degli Ecosistemi: Sezione di Chimica del Suolo (ISE)
* Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) - Sezione di Pisa
* Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) - Sezione di Pisa
===
A Pisa sono presenti numerose scuole di ogni ordine e grado, tra cui il liceo classico Galileo Galilei, il liceo scientifico Ulisse Dini,<ref>Sia il liceo classico Galileo Galilei sia il liceo scientifico Dini sono scuole con nota fama a livello nazionale.</ref> il liceo scientifico Filippo Buonarroti, l'Istituto d'Istruzione Superiore Da Vinci-Fascetti (ex-ITIS Leonardo da Vinci e IPSIA G.Fascetti), il Liceo Artistico Russoli, il Liceo G.Carducci, l'IIS Santoni e l'ITC Pacinotti.<ref>{{Cita web|url=http://scuole.pisa.it/index.php/scuole-secondarie-di-iid-grado|titolo=Scuole secondarie di II|sito=scuole.pisa.it|accesso=12 febbraio 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221151203/http://scuole.pisa.it/index.php/scuole-secondarie-di-iid-grado}}</ref>
In particolare, nel liceo scientifico Ulisse Dini è stato luogo di un'importante autogestione scolastica, nota per aver ospitato lo youtuber locale [[Cappello M]], che ha condotto un seminario intitolato "Il processo creativo".
==== Università ====
Pisa, rinomata città universitaria, è sede di tre istituzioni.
* [[Università di Pisa]]
* [[Scuola Normale Superiore di Pisa]]
* [[Scuola Superiore Sant'Anna]]
==
[[File:Masaccio, polittico di pisa, san paolo, pisa 51x30 cm.jpg|min|verticale|''San Paolo'', [[Masaccio]]]]
[[File:Cecco di Pietro 1386 Pisa 01.JPG|min|''Polittico di Agnano'', [[Cecco di Pietro]], [[Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi#Il museo|Palazzo Blu]]]]
La città di Pisa ospita musei e collezioni di rilevanza nazionale e internazionale quali:
* [[Museo nazionale di San Matteo]], ospita opere importanti di arte sacra come la ''Madonna del Latte'' di [[Andrea Pisano]], il ''[[San Paolo (Masaccio)|San Paolo]]'' del [[Masaccio]], una serie di croci dipinte e le statue provenienti dalla [[Chiesa di Santa Maria della Spina]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sbappsae-pi.beniculturali.it/index.php?it/183/la-storia-del-museo-e-le-collezioni |titolo=Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno |accesso=8 novembre 2023 |dataarchivio=9 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009013503/http://www.sbappsae-pi.beniculturali.it/index.php?it/183/la-storia-del-museo-e-le-collezioni |urlmorto=no }}</ref>.
* [[Museo nazionale di Palazzo Reale]], ospita quadri di [[Rosso Fiorentino]] e [[Raffaello Sanzio]], gli armamenti antichi del [[Gioco del Ponte]] e la gipsoteca di [[Italo Griselli]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sbappsae-pi.beniculturali.it/index.php?it/187/la-storia-del-museo-e-le-collezioni |titolo=Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno |accesso=8 novembre 2023 |dataarchivio=9 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009013430/http://www.sbappsae-pi.beniculturali.it/index.php?it/187/la-storia-del-museo-e-le-collezioni |urlmorto=no }}</ref>.
* [[Museo delle navi antiche di Pisa]], il nuovo museo, dedicato alle navi di varie epoche ritrovate a pochi passi dalla stazione di Pisa San Rossore, è ospitato presso gli [[Arsenali medicei]]<ref>{{Cita web|url=http://www.intoscana.it/site/it/articolo/Museo-delle-navi-romane-a-Pisa-5-mln-di-euro-dal-Ministero/|titolo=Museo delle navi romane a Pisa: 5 mln di euro dal Ministero|accesso=13 febbraio 2017|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304202718/http://www.intoscana.it/site/it/articolo/Museo-delle-navi-romane-a-Pisa-5-mln-di-euro-dal-Ministero/|urlmorto=no}}</ref>.
La città è sede anche di altri musei non statali come:
* [[Palazzo Blu]], una tra le più recenti istituzioni museali pisane è costituito da due sezioni: una ospita mostre incentrate su artisti del '900; l'altra è sede della collezione permanente che consta di monete e medaglie antiche, mobilio legato al palazzo e quadri di artisti famosi come [[Artemisia Gentileschi]] e il padre [[Orazio Gentileschi|Orazio]].
* [[Collezione Titta Ruffo]], raccoglie molti costumi e oggetti di scena appartenuti al famoso baritono pisano [[Titta Ruffo]].
* [[Domus Mazziniana]], casa dove morì [[Giuseppe Mazzini]] e [[monumento nazionale]] dal 1910, oggi è un centro studi e un museo che raccoglie alcuni reperti legati a Mazzini e altri personaggi risorgimentali quali [[Giuseppe Dolfi]] e [[Arcangelo Ghisleri]]<ref>{{cita web|url=http://www.domusmazziniana.it/|titolo=Domus Mazziniana|accesso=25 gennaio 2016|dataarchivio=20 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160220235141/http://www.domusmazziniana.it/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.domusmazziniana.it/archivio/|titolo=Archivio|accesso=25 gennaio 2016|dataarchivio=2 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160202153806/http://www.domusmazziniana.it/archivio/|urlmorto=no}}</ref>.
* Spazio Museale ''Torre del Conte Ugolino'', spazio museale inaugurato a giugno 2016 all'interno del [[Palazzo dell'Orologio]] e dedicato alla storia del [[Conte Ugolino]]<ref>{{cita web|url=http://normalenews.sns.it/spazio-museale-torre-del-conte-ugolino-inaugurazione/|titolo=Inaugurato lo spazio museale “Torre del conte Ugolino”|accesso=17 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160711142405/http://normalenews.sns.it/spazio-museale-torre-del-conte-ugolino-inaugurazione/|urlmorto=sì}}</ref>.
* [[Museo storico delle aviotruppe]], ospitato presso il Centro addestramento paracadutismo della [[Brigata paracadutisti "Folgore"]], raccoglie reperti storici sulla storia del Corpo dei paracaduti.<ref>{{cita web|url=https://www.museoaviotruppe.it/it/|titolo=Museo delle aviotruppe|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=27 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201027011917/https://www.museoaviotruppe.it/it/|urlmorto=no}}</ref>
L'[[Opera della Primaziale Pisana]] gestisce, oltre ai monumenti della piazza dei Miracoli, i seguenti due musei:
* [[Museo delle sinopie]], ospita le [[sinopie]] provenienti dal Camposanto Monumentale.
* [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museo dell'Opera del Duomo]], ospita i reperti provenienti dalla Piazza del Duomo e in particolare alcuni gruppi marmorei provenienti dall'interno e dall'esterno dei monumenti, la grande porta in bronzo, realizzata da Bonanno Pisano, detta ''[[Porta di San Ranieri]]'' e il corredo funebre di [[Arrigo VII]].
Vi sono poi le collezioni scientifiche, archeologiche e artistiche dell'[[università di Pisa]] che sono conservate in nove musei raggruppati in un unico ''Sistema Museale di Ateneo'' (SMA). Dei nove musei otto si trovano sul territorio comunale:
* [[Collezioni egittologiche dell'Università di Pisa|Collezione egittologica]], nata nel 1962 grazie alla donazione di una discendente dell'egittologo [[Ippolito Rosellini]]<ref>{{Cita web|url=http://www.egittologia.unipi.it/pisaegypt/collezioni.htm|titolo=Egittologia Pisa|accesso=13 febbraio 2017|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304044650/http://www.egittologia.unipi.it/pisaegypt/collezioni.htm|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Gipsoteca di Arte Antica]], avviata nel [[1887]] per volontà [[Gherardo Ghirardini]] è una tra le prime in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.gipsoteca.sma.unipi.it/museo.html|titolo=Il museo|accesso=13 febbraio 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304061918/http://www.gipsoteca.sma.unipi.it/museo.html}}</ref>.
* [[Museo anatomico veterinario]], nasce insieme alla cattedra di zoologia nel [[1839]] e raccogli molti preparati anatomici, mummie naturali e reperti di animali deformati e mutati. Il museo conserva molti preparati realizzati con i [[dromedari]] provenienti dalla tenuta di [[San Rossore]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sma.unipi.it/it/museo-anatomico-veterinario.html|titolo=Museo Anatomico Veterinario|accesso=8 novembre 2023|dataarchivio=25 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180225232215/http://www.sma.unipi.it/it/museo-anatomico-veterinario.html|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Museo degli strumenti per il calcolo]], cogestito dalla Fondazione [[Galileo Galilei]] ospita calcolatori legati alla storia dell'informatica.
* [[Museo della Grafica]], situato nello storico Palazzo Lanfranchi questo museo raccoglie ed espone con cicli di mostre opere di vari artisti come [[Giuseppe Capogrossi]], [[Emilio Vedova]], [[Arnaldo Pomodoro]] e [[Pablo Picasso]]<ref>{{Cita web|url=http://www.museodellagrafica.unipi.it/?page_id=8|titolo=Collezioni|sito=Museo della Grafica|accesso=8 novembre 2023|dataarchivio=10 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230510191644/https://www.museodellagrafica.unipi.it/?page_id=8|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Museo di anatomia umana Filippo Civinini]], fu inaugurato nel [[1832]] e ospita circa 3400 reperti tra cui delle cere anatomiche, [[mummie]] e incisioni di [[Paolo Mascagni]]<ref>{{Cita web|url=http://museoanatomia.med.unipi.it/Mascagni.html|titolo=Museo di Anatomia Umana F. Civinini|sito=museoanatomia.med.unipi.it|accesso=13 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170805225814/http://museoanatomia.med.unipi.it/Mascagni.html|urlmorto=sì}}</ref>. Oggi è dedicato a [[Filippo Civinini]].
* [[Museo di anatomia patologica (Pisa)|Museo di anatomia patologica]], ospita circa {{formatnum:1500}} reperti provenienti da autopsie di quasi tutte le malformazioni congenite umane e anche alcune animali tra cui un cane poliarto a sei zampe<ref>{{Cita web|url=http://www.sma.unipi.it/it/museo-di-anatomia-patologica.html|titolo=Museo di Anatomia Patologica|accesso=8 novembre 2023|dataarchivio=8 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180308155651/http://www.sma.unipi.it/it/museo-di-anatomia-patologica.html|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Museo degli strumenti di fisica]], raccoglie strumenti scientifici di fisica e astronomia dal che includone la [[Dinamo|macchina dinamoelettrica]] realizzate da [[Antonio Pacinotti]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionegalileogalilei.it/fondo_pacinotti/strumenti_pacinotti/strumenti_p.html|titolo=Gli Strumenti di Pacinotti|accesso=8 novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230510100727/http://www.fondazionegalileogalilei.it/fondo_pacinotti/strumenti_pacinotti/strumenti_p.html|dataarchivio=10 maggio 2023|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Orto botanico di Pisa|Orto e Museo botanico di Pisa]], più antica istituzione botanica universitaria al mondo l'orto botanico è affiancato da un museo nato per volontà del [[Granduca Ferdinando I]] e ospita una grande quantità di modelli botanici in cera e gesso<ref>{{Cita web|url=http://www.sma.unipi.it/it/orto-e-museo-botanico.html|titolo=Orto e Museo Botanico|accesso=8 novembre 2023|dataarchivio=8 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180308155236/http://www.sma.unipi.it/it/orto-e-museo-botanico.html|urlmorto=no}}</ref>.
Anche il [[Museo di storia naturale dell'Università di Pisa|Museo di storia naturale]] fa parte del ''Sistema Museale di Ateneo'' dell'università di Pisa ma ha sede nel vicino comune [[Calci]], dentro la [[certosa di Calci|certosa]].
Altri musei:
* Museo dell'ordine dei cavalieri di Santo Stefano<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/pisa-musei-e-monumenti/museo-dell-ordine-dei-cavalieri-di-santo-stefano|titolo=Museo dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano}}</ref>
* Casa Antonio Pacinotti<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/pisa-musei-e-monumenti/casa-natale-di-antonio-pacinotti|titolo=Casa natale di Antonio Pacinotti}}</ref>
=== Media ===
==== Stampa ====
* [[Il Tirreno]]
* [[La Nazione]]
==== Radio ====
* Radio Bruno (redazione di Pisa)
* Radio Incontro
* Punto Radio
* Radioeco, webradio degli studenti dell'[[Università di Pisa]]<ref>{{cita web|url=http://radioeco.it/radio|titolo=la radio|accesso=17 luglio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
==== Televisione ====
* [[Canale 50]]
* [[Granducato TV]]
* [[RTV 38]]
===
{{vedi anche|Romanico pisano}}
Tra la seconda metà dell'undicesimo secolo e la prima del dodicesimo secolo, quando la città era una potente [[repubblica marinara]], si sviluppò in città uno stile architettonico peculiare detto ''[[Romanico pisano]]'', caratterizzato da uno spiccato eclettismo che unisce le linee tipiche [[Architettura romanica in Italia|romaniche]] con componenti arabe e bizantine; nato durante la costruzione del [[Duomo di Pisa]], che ne è la massima espressione, questo stile si è poi diffuso in molte città toscane, come [[Lucca]] e [[Pistoia]], e nelle terre all'epoca di influenze pisana come la [[Sardegna]] e la [[Corsica]].
=== Teatro ===
[[File:Teatroverdipisa.jpg|min|Il teatro Verdi]]
[[File:Teatro Rossi, interno (Pisa).jpg|min|Il teatro Rossi]]
Questo è l'elenco dei principali teatri della città di Pisa:
* [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Verdi]]
* Teatro Nuovo
* [[Teatro Sant'Andrea]]
* Teatro Il Canovaccio
* [[Piccolo Teatro della Soffitta]]
* [[Cinema Teatro Lux]]
* [[Stanzone de' Banchi]]
* [[Stazione Leopolda (Pisa)|Stazione Leopolda]]
* [[Teatro Ernesto Rossi]]
* [[Teatro Redini]] (chiuso nel secondo dopoguerra e utilizzato come bottega artigiana)
* [[Teatro Politeama (Pisa)|Teatro Politeama]] (ricostruito nel dopoguerra come Palazzo dei Congressi)
=== Cinema e fiction TV ===
Pisa è stata spesso al centro dell'attenzione di numerosi registi sia italiani che internazionali che hanno deciso di utilizzarla come set per i loro film. Fino alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] la città vantava tra i più importanti studi cinematografici d'Italia, presso la [[Pisorno|località di Tirrenia]].
Pisa è stata la ___location di alcune fiction TV: nella seconda stagione de ''I liceali'' 2 puntate si svolgono a Pisa; anche nella seconda stagione de ''[[L'amica geniale (serie televisiva)|L'amica geniale]]'' alcune puntate si svolgono a Pisa. La città ha occasionalmente ospitato le riprese delle soap opera ''[[CentoVetrine]]'', ''[[Incantesimo (soap opera)|Incantesimo]]'' e ''[[Un posto al sole (soap opera)|Un posto al sole]]''.
===Musica===
{{vedi anche|Collezioni musicali a Pisa}}
=== Cucina ===
La gastronomia pisana non si discosta molto da quella delle altre città [[Toscana|toscane]]. La vicinanza al mare e alla campagna fa sì che le ricette tipiche locali usino la carne tanto quanto il pesce d'acqua dolce e di mare. Tra i primi piatti più tipici troviamo la ''Minestra di fagioli bianchi di San Michele''<ref name=expoguide >{{cita web|url=http://www.expoguide.it/it/blocco.php?id_t=61&id_c=22&id_cat=2&in=0&tags=|titolo=Specialità pisane|accesso=8 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>; le ''bavette sul pesce'', un particolare tipo di bavette servite con pesce a pezzi medi; le ''trenette alla renaiola'', piatto anticamente preparato dai navigatori dell'[[Arno]] che consiste in pasta lunga condita con acciughe e cime di rapa; pietanze a base di [[fagioli]] come la zuppa di fagioli o il ''bordatino'', piatto della cucina povera a base di passata di fagioli con cavolo nero e farina gialla; pasta o riso con le [[arselle]]; la zuppa di ranocchi e la ''zuppa pisana'' a basa di pane raffermo, cavolo nero e ortaggi vari<ref name=travel>{{cita web|url=http://www.travelstales.it/2014/03/10/piatti-tipici-pisani-consigli-dove-mangiare-a-pisa/|titolo=Tutti i piatti tipici pisane e dove mangiarli a Pisa|accesso=8 dicembre 2015|dataarchivio=8 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208173530/http://www.travelstales.it/2014/03/10/piatti-tipici-pisani-consigli-dove-mangiare-a-pisa/|urlmorto=no}}</ref>.
I secondi piatti della cultura gastronomica pisana includo molte pietanze a base di carne come la bistecca di [[mucco pisano]], una versione pisana della [[trippa]]<ref name=tuscany>{{Cita web|url=http://www.tuscany.travel/it/localita/pisa/piatti-tradizionali-di-pisa/|titolo=Piatti tradizionali di Pisa|sito=TuscanyTravel|accesso=17 luglio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101010083304/http://www.tuscany.travel/it/localita/pisa/piatti-tradizionali-di-pisa/|dataarchivio=10 ottobre 2010|urlmorto=sì}}</ref> e molti piatti a base di selvaggina e in particolare di fagiano. Tra i secondi tipici spuntano anche molti piatti a base di pesce come lo [[stoccafisso]] ''alla pisana''<ref name=tuscany/> e le seppie con la bietola<ref name=travel/>. I pesci più utilizzati nelle ricette sono: il [[Mugilidae|muggine]] della [[Bocca d'Arno|foce dell'Arno]] cucinato alla griglia, le ''cèe alla pisana''<ref>{{cita web|url=http://www.mondocibo.it/c-e-alla-pisana|titolo=Cèe alla pisana|accesso=8 dicembre 2015|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009052745/http://www.mondocibo.it/c-e-alla-pisana|urlmorto=no}}</ref> (ovvero le ''cieche'', gli [[avannotti]] dell'[[Anguilla anguilla|anguilla]], le cui cattura, vendita e consumo sono vietati dalla legge), il [[Dicentrarchus labrax|pesce ragno]] bollito e il [[baccalà]] alla griglia con ceci all'olio.
Diffusa è anche la [[Cecina (alimento)|cecina]], una torta salata molto bassa a base di farina di ceci. La cecina era un tempo chiamata dai genovesi "l'oro dei pisani", e secondo una leggenda la sua invenzione risale all'epoca delle [[Repubbliche marinare]]<ref>{{Cita web|url=http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/panini-e-cibo-di-strada/farinata-o-torta-di-ceci-nascita-del-mito.html|titolo=Torta di ceci - storia di un mito|accesso=13 febbraio 2017|dataarchivio=14 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170214004024/http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/panini-e-cibo-di-strada/farinata-o-torta-di-ceci-nascita-del-mito.html|urlmorto=no}}</ref>.
Tipico dolce pisano è invece la ''[[Torta co' bischeri]]''<ref>{{cita web|url=http://www.visitpisa.org/torta-coi-bischeri/|titolo=La torta coi bischeri – 3 cose da sapere!|accesso=8 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160311154720/http://www.visitpisa.org/torta-coi-bischeri/|urlmorto=sì}}</ref>, prodotta artigianalmente in tutto il territorio cittadino e provinciale. Ricetta originaria di [[Vecchiano]], [[Nodica]] e [[Pontasserchio]], dove viene fatta in maggio, agosto e aprile in occasione delle rispettive feste paesane, la ''torta co' bischeri'' è talmente diffusa e apprezzata da essere considerata il dolce più tipico della gastronomia pisana. Altro dolce tipico della tradizione pisana è la ''schiacciata di Pasqua'', dolce povero che viene mangiato accompagnato dal [[vinsanto]] nel periodo pasquale<ref>{{cita web|url=http://www.alice.tv/ricette/schiacciata-pasqua-ricetta-pisana/|titolo=Schiacciata di Pasqua: la ricetta pisana|accesso=8 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160810051602/http://www.alice.tv/ricette/schiacciata-pasqua-ricetta-pisana/|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Eventi ===
* Il '''''[[Premio nazionale letterario Pisa]]''''', già ''Premio Nazionale di Poesia'', è dal [[1956]] lo storico premio di letteratura della città che, in aggiunta alle tre sezioni [[narrativa]], [[poesia]], [[saggistica]], prevede anche alcuni premi speciali, consegnati a eminenti personaggi della cultura, della scienza e dello spettacolo. Inoltre durare la cerimonia viene anche consegnata la Medaglia del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]. Storicamente la consegna dei premi si svolge durante i mesi autunnali, nella sala delle Baleari di [[palazzo Gambacorti]].
* I '''''Concerti della [[Scuola Normale Superiore|Normale]]''''' sono una rassegna di musica classica nata nel [[1967]] grazie al lavoro sinergico dell'allora direttore [[Gilberto Bernardini]] e del maestro [[Piero Farulli]]<ref>{{cita web|url=http://www.sns.it/scuola/attivitaculturali/concerti|titolo=Concerti della Normale|accesso=17 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160707210717/http://www.sns.it/scuola/attivitaculturali/concerti|urlmorto=sì}}</ref>. I concerti si svolgono principalmente al [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Verdi]] e nella [[Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri|chiesa dei Cavalieri]]. Ciascuna stagione concertistica si apre il 18 ottobre, in corrispondenza con l'anniversario della fondazione della Scuola.
* La '''''BRIGHT NIGHT – Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori''''' si tiene l'ultimo venerdì di settembre (tranne nel 2020 in cui si è svolta, causa [[COVID-19]], a novembre). Grazie a questo evento, che si svolge contemporaneamente nelle maggiori città universitarie d'Europa, tra cui Pisa, [[Firenze]] e [[Siena]], la ricerca scende nelle piazze delle città con incontri, dimostrazioni ed eventi. Questo appuntamento, nato per iniziativa della Commissione Europea, ogni anno offre ai cittadini la possibilità di incontrare la scienza e la ricerca attraverso i diretti protagonisti. L'[[Università di Pisa]] organizza l'evento a Pisa, [[Livorno]], [[Calci]], [[Viareggio]] e dintorni.<ref>{{cita web|url=https://www.bright-night.it/|titolo=Chi siamo|accesso=22 febbraio 2022|dataarchivio=22 febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220222134038/https://www.bright-night.it/|urlmorto=no}}</ref>.
* Il '''''Metarock''''' è un festival di musica rock che, dal [[1985]], ospita ogni anno, a luglio, alcuni fra i più grandi cantanti del [[rock]] italiano e straniero.
* '''''PisaMarathon''''', dal [[1998]] è la [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] di Pisa ed è la seconda maratona della [[Toscana]] per numero di partecipanti e fra le più importanti dell'Italia centro-settentrionale. Il percorso da Pontedera; passa per i comuni di Calci, Vicopisano, San Giuliano Terme, Cascina e termina in piazza del Duomo.
* In occasione della Festa di Sant'Ubaldo, che si celebra tradizionalmente lungo il Viale delle Piagge nella settimana intorno al 16 maggio (ricorrenza dello stesso sant'Ubaldo), da alcuni anni si tiene il "'''Premio letterario Sant'Ubaldo'''", a cui partecipano autori di vario genere.
* Il '''''Pisa Folk Festival''''' si tiene per lo più a cavallo fra maggio e giugno. Si tratta di un festival di musica popolare nato su impulso dell'associazione di studenti universitari ''Sinistra Per...'' e da questa gestito sin dalla sua nascita nel [[2002]]. A partire dalla 10ª edizione (2012), a gestire il festival è subentrata l'Associazione Pisa Folk, che promuove la diffusione della musica popolare in tutta la città, conservando una speciale partnership con ''Sinistra Per...'' e sviluppando nuove sinergie con il mondo associazionistico, istituzionale e degli esercenti<ref>{{cita web|url=http://www.pisafolk.org/info/associazione-pisa-folk/|titolo=Chi siamo|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=28 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160728042603/http://www.pisafolk.org/info/associazione-pisa-folk/|urlmorto=no}}</ref>.
* Il '''''[[Pisa Book Festival]]''''', nato nel [[2003]], è un salone nazionale del libro che riunisce le case editrici indipendenti italiane. Si svolge da sempre in autunno presso il palazzo dei congressi cittadino e con il passare delle edizioni ha acquisito importanza sino a diventare uno dei più importanti del sui genere in Italia<ref>{{Cita web|url=http://www.pisabookfestival.it/|titolo=Il Festival|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=13 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161013092414/http://www.pisabookfestival.it/|urlmorto=no}}</ref>.
* '''''Anima Mundi''''' è una rassegna di [[musica sacra]] nata nel [[2011]] da un'idea del maestro [[Giuseppe Sinopoli]] e tra le più importanti nel suo genere in Italia. Si svolge ogni anno nei mesi di settembre e ottobre all'interno della [[Duomo di Pisa|Cattedrale]] e del [[Camposanto monumentale]]<ref>{{cita web|url=http://www.opapisa.it/eventi/anima-mundi/|titolo=Anima Mundi|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=22 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160722062752/http://www.opapisa.it/eventi/anima-mundi/|urlmorto=no}}</ref>.
* L{{'}}'''''Internet Festival (IF)''''' è un evento culturale dedicato a Internet e tutte le nuove tecnologie che si svolge annualmente dal [[2011]] su tutto il territorio cittadino<ref>{{cita web|url=http://2011.internetfestival.it/pagina/il-festival/|titolo=Il festival|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=13 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200313124357/http://2011.internetfestival.it/pagina/il-festival/|urlmorto=no}}</ref>.
* '''''Run to the Tower''''' è una corsa di 12 km organizzata dalla comunità militare americana a cui prendono parte varie associazioni dilettantistiche sia civili che militari provenienti da tutta la Toscana. La partenza è alla base militare di [[Camp Darby]], mentre l'arrivo è in piazza del Duomo.
* Il '''''Pisa Gospel Festival''''' è un festival di musica spiritual e gospel che si tiene dal 2012 in autunno principalmente al teatro Verdi.
* La '''''Festa della cultura calabrese''''', organizzata a partire dal [[2004]] dalla associazione culturale calabrese di Pisa ''Esperia'', si svolge annualmente a metà settembre per la durata di una settimana. Durante la festa viene venduta sia merce artigianale che alimentare, proveniente da agriturismi o prodotta da artigiani calabresi e sono presenti anche stand di promozione del turismo calabrese. La festa richiama ballerini e cantanti che si esibiscono in piazza XII Settembre in canti e balli tradizionali.
* Il '''''Turn Off''''' è un festival di musica elettronica che fa convivere l'attitudine del clubbing internazionale e gli spazi industriali<ref>{{cita web|url=http://www.pisatoday.it/eventi/fiere/turn-off-festival-pisa-26-aprile-2014.html|titolo=Turn off festival 2014|accesso=17 luglio 2016|dataarchivio=16 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160816235217/http://www.pisatoday.it/eventi/fiere/turn-off-festival-pisa-26-aprile-2014.html|urlmorto=no}}</ref>.
==== Eventi passati ====
* Lo '''''UPlay''''' (fino al 2017 ''CUSPlay'') è stato una manifestazione dedicata al fumetto e all'animazione giapponese. Nato nel 2011, a cadenza ora annuale (le prime due edizioni e la dodicesima), ora semestrale, è stato organizzato da ''UPlay Eventi'' con il supporto dell'Associazione Culturale ''CUSplay Pisa''. La fiera è risulta significativa per il contest fotografico a tema [[cosplay]] (il ''Phocus'') al quale hanno partecipato centinaia di fotografi e cosplayers ogni anno, oltre allo spettacolo cosplay (''Xenon'') e al contest musicale (dalla dodicesima edizione, ''UPlay Song Contest''). Si è svolto fino all'ottava edizione al Centro Universitario Sportivo della città per poi spostarsi al Palazzo dei Congressi. L'ultima edizione della manifestazione risale al 2019.
== Geografia antropica ==
La città di Pisa è divisa in 33 tra quartieri e frazioni. Data la grandezza del territorio comunale, negli ultimi anni ha preso forza l'idea di creare un'altra amministrazione comunale che ingloberebbe il litorale pisano e le frazioni limitrofe.<ref name=":0" />
==
{{Aggiornare|commento=la parte sugli interventi urbanistici è ferma al 2018|arg=Toscana}}
Il comune di Pisa ha una notevole dimensione, tuttavia il centro storico della città è facilmente visibile perché è ancora oggi delimitato dalle antiche [[Mura di Pisa|mura]]. Dalle immagini satellitari, Pisa ha la classica forma a macchia d'olio, dove la parte storica è circondata dalla periferia.
Una caratteristica della città è la presenza dei cosiddetti ''orti Pisani'', aree verdi private abbastanza estese ma poco agibili in quanto separate dal tessuto urbano da alti muri in mattoni o in pietra. Alcuni esempi di orti accessibili al pubblico sono il Giardino Cardella, il chiostro di [[Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Pisa)|Santa Caterina]] e la limonaia di [[Palazzo Ruschi]].
I primi grandi cambiamenti al tessuto urbano (già mutato nel corso dei secoli dalle guerre e dalle dinastie che si sono susseguite) sono giunti nell'epoca fascista, con le costruzioni delle [[Colonia estiva|colonie giovanili]] del litorale pisano a [[Calambrone]] e di imponenti edifici nel cuore della città come la sede della [[Scuola Reale di Ingegneria|facoltà di ingegneria]], [[Palazzo INAIL (Pisa)|Palazzo INAIL]], [[Palazzo di Giustizia (Pisa)|Palazzo di Giustizia]] o il Palazzo delle Poste. I continui [[Bombardamento di Pisa|bombardamenti]] degli alleati durante la [[seconda guerra mondiale]] causarono numerosi danni ai monumenti di Pisa, in particolare quelli del 31 agosto [[1943]] quando la città fu tagliata in due dal fronte bellico e persero la vita più di 5000 persone. Ancora oggi la città presenta delle ferite visibili. I ponti abbattuti sono stati ricostruiti in cemento armato senza seguire gli storici stili della città e molti palazzi del suo centro storico sono stati ricostruiti per fronteggiare all'emergenza case in modo discutibile, sottovalutando completamente il danno storico e architettonico che Pisa avrebbe subito. Lo straripamento dell'Arno nel [[1966]], che a Firenze provocò l'[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|alluvione]], non risparmiò neanche Pisa danneggiando ulteriormente i lungarni e i ponti sopravvissuti.
La più grande rivoluzione urbanistica moderna del dopoguerra è avvenuta negli [[anni 1970|anni settanta]] con la costruzione del quartiere popolare CEP (Centro Edilizia Popolare), periferia ovest. Nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] la periferia inizia a svilupparsi a est, verso [[Cascina (Italia)|Cascina]], creando i quartieri di [[Cisanello]] e [[Pisanova]], prendendo come modello le moderne periferie delle città straniere. Dopo anni di immobilismo la città ha intrapreso la via della modernità pianificando un ambizioso progetto di trasloco delle principali istituzioni o degli edifici cittadini (provincia, caserme, università, ospedale, polo fieristico, stadio, biblioteca e polo congressuale) dalla città vecchia ai nuovi quartieri di Pisanova, Cisanello e Ospedaletto. A Pisanova si sta attualmente costruendo il nuovo centro residenziale di [[Jean-Pierre Buffi|Jean Pierre Buffi]], composto da due torri che domineranno il quartiere, mentre continuano da anni i lavori per il [[Ospedale Cisanello|policlinico di Cisanello]], destinato a diventare l'unico ospedale pubblico della città.
Anche il centro storico muterà aspetto nei prossimi anni: nel [[2007]] l'architetto inglese [[David Chipperfield]] si è aggiudicato il progetto di restauro e riqualificazione della piazza del Duomo che sarà "ampliata" una volta trasferito completamente l'[[ospedale Santa Chiara]]. In piazza Vittorio Emanuele gli innumerevoli reperti archeologici portati alla luce hanno fatto ritardare i lavori di realizzazione di un parcheggio sotterraneo durati sette anni<ref>{{Cita news|url=https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2009/12/22/273724-piazza_vittorio_emanuele.shtml|titolo=Piazza Vittorio Emanuele Il parcheggio è finito|pubblicazione=La Nazione|data=22 dicembre 2009|accesso=19 marzo 2018}}</ref>, mentre in varie zone della città si sta proseguendo verso la ricostruzione o il recupero degli antichi palazzi distrutti durante la guerra. Da ricordare pure alcuni progetti di recupero delle aree dismesse, come quello dell'ex convento di [[Chiesa di San Michele degli Scalzi|san Michele degli Scalzi]], diventato un centro di arte moderna (denominato Centro SMS), o la costruzione di una nuova area residenziale nel quartiere di Porta a Mare, negli ex stabilimenti [[Saint-Gobain (gruppo)|Saint Gobain]] recentemente abbattuti<ref>{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/inaugurazione-palazzi-gemelli-porta-a-mare-pisa.html|titolo=Porta a Mare, inaugurati i nuovi 'palazzoni': già venduta la metà degli appartamenti|pubblicazione=PisaToday|data=20 gennaio 2014|accesso=19 marzo 2018}}</ref>. Altri importanti progetti sono il [[Porto di Bocca d'Arno|porto turistico di Marina di Pisa]], diventato realtà nel [[2013]] e lo sviluppo dell'area della ''Darsena Pisana'' lungo il [[canale dei Navicelli]]<ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2007/06/25/news/nasce-la-cittadella-della-nautica-1.1710764|titolo=Nasce la cittadella della nautica|pubblicazione=il Tirreno|data=25 giugno 2007|accesso=19 marzo 2018}}</ref>.
=== Quartieri storici ===
[[File:Quartieri medievali.jpg|min|verticale=1.4|I quartieri storici della Repubblica di Pisa]]
Anticamente la città era divisa in quattro quartieri storici: "Ponte", "Mezzo" o "Borgo", "Foriporta" e "Kinzica". Tali quartieri sono nati e si sono sviluppati naturalmente con la crescita della città.
Il più antico era "Ponte" dove vi era la Piazza delle Sette Vie con il Palazzo degli Anziani, antico centro governativo della città. Oggi la piazza è nota come [[Piazza dei Cavalieri]]. "Mezzo" corrispondeva all'incirca all'antica città [[Impero romano|romana]] ed era il quartiere nobile della città.
A sudest di "Mezzo" vi era il quartiere di "Foriporta" il cui nome deriva dal fatto di essere fuori dalle mura altomedioevali. "Foriporta" era il borgo della città. Tutti questi quartieri si trovavano racchiusi tra l'Ozzeri a nord e l'Arno a sud. A ovest confinavano con le paludi.
A sud dell'Arno c'era invece il quartiere di "Kinzica". Il nome sembrerebbe derivare dall'eroina Pisana [[Kinzica de' Sismondi]], ma più probabilmente derivava dalla parola longobarda ''"kinsech"'' che significa "luogo paludoso", oppure dalla parola araba ''"kimsouk"'' che significa "mercato libero". Entrambi i significati sono plausibili in quanto quella zona era sia circondata da paludi che il luogo dove diversi popoli si incontravano per il commercio cittadino.
Le bandiere dei quartieri avevano tutte campo rosso vermiglio, ovvero la base della bandiera della Repubblica di Pisa.
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File:Bandiera Pisa - Ponte.jpg|Quartiere di Ponte
File:Bandiera Pisa - Mezzo.jpg|Quartiere di Mezzo
File:Bandiera Pisa - Foriporta.jpg|Quartiere di Foriporta
File:Bandiera Pisa - Kinzica.jpg|Quartiere di Kinzica
</gallery>
[[File:Quartieri medicei pisa.jpg|min|verticale=1.4|I quartieri medicei di Pisa]]
Durante la dominazione fiorentina, dal secolo XV, l'assetto cittadino cambiò in quanto i conquistatori ridistribuirono i quartieri in modo uniforme: due a nord dell'Arno nella zona che fu chiamata "Tramontana" e due a sud nella zona chiamata "Mezzogiorno".
In questo nuovo riassestamento i quartieri prendono nome dalle chiese principali di queste quattro zone.
In Tramontana abbiamo "Santa Maria" che prende il nome dal [[Duomo di Pisa|Duomo]]. Corrisponde al vecchio quartiere di Ponte e la parte più occidentale di "Mezzo" in maniera da comprendere anche la Piazza dei Cavalieri.
Segue "San Francesco" che prende il nome dall'[[Chiesa di San Francesco (Pisa)|omonima chiesa]] e corrisponde alla parte restante di "Mezzo" e il quartiere di "Foriporta".
In Mezzogiorno abbiamo "Sant'Antonio" che prende il nome dalla [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Pisa)|chiesa di Sant'Antonio Abate]] e corrisponde alla parte occidentale di Kinzica, mentre alla parte orientale c'è ora il quartiere di "San Martino", il quale prende il nome dalla [[Chiesa di San Martino (Pisa)|chiesa omonima]] la quale tutt'oggi viene spesso chiamata "San Martino in Guadolongo" o "in Kinzica" a ricordare l'antica denominazione e la prossimità delle paludi.
[[File:Quartieri Pisa.jpg|verticale=1.4|min|Suddivisione della città di Pisa]]
=== Quartieri urbani ===
* A nord del fiume [[Arno]]:
** Gagno
** San Michele
** San Biagio, vi si trova l'[[Ospedale Cisanello|ospedale di Cisanello]].
** Cisanello, quartiere moderno e popoloso.
** Porta a Piagge, vi si trova il [[Palazzo dei Congressi (Pisa)|Palazzo dei Congressi]] e la nuova biblioteca comunale.
** Don Bosco, vi si trova il carcere circondariale ''"Don Bosco"''.
** Pratale, vi si trova una delle zone residenziali costruita dopo gli anni cinquanta in prossimità delle mura antiche e dell'[[Acquedotto Mediceo (Pisa)|acquedotto mediceo]].
** Pisanova
** Porta a Lucca, popoloso quartiere residenziale, dove si trova lo [[Stadio Arena Garibaldi - Romeo Anconetani]] e gli [[CUS Pisa|impianti sportivi dell'Università di Pisa]].
** Porta Nuova, vi si trovano l'[[ospedale Santa Chiara]] e la [[Stazione di Pisa San Rossore|stazione ferroviaria di San Rossore]] (sede di importanti ritrovamenti archeologici).
** CEP, Centro Edilizia Popolare.
** [[Barbaricina]], vi si trovano gli impianti sportivi comunali (palazzo dello Sport, piscina e campo scuola); nel limitrofo Parco di San Rossore vi si trova l'ippodromo omonimo.
** I Passi
* A sud del fiume [[Arno]]:
** Porta a Mare
** Porta Fiorentina
** Putignano
** San Marco
** San Giusto, vi si trova l'aeroporto internazionale ''"Galileo Galilei"''.
** Sant'Ermete
** La Cella
** Navicelli
** [[Riglione]]
** [[Oratoio]]
** Ospedaletto, vi si trova la zona industriale.
** Montacchiello
=== Frazioni ===
* [[Calambrone]], località marittima.
* [[Coltano]], località rurale. Vi sorgeva il [[Centro radio di Coltano|Centro Radio Marconi]]
* [[Marina di Pisa]], località marittima alla foce del fiume Arno.
* [[San Piero a Grado]]-La Vettola, vi si trova la [[Basilica di San Pietro Apostolo|Basilica di San Piero a Grado]].
* [[San Rossore]], località rurale di interesse storico-naturalistico.
* [[Tirrenia]], località marittima e rinomata meta turistica.
==
[[File:Saintbobain Pisa.jpg|min|sinistra|La sede della [[Saint-Gobain (gruppo)|Saint-Gobain]] nel quartiere di ''Porta a Mare'']]
[[File:Comune di Pisa 1871.jpg|min|verticale|5% Imprestito del Comune di Pisa a partire dall'anno 1871]]
La città di Pisa si inserisce, sia geograficamente che economicamente, in una più ampia area denominata ''Area Pisana'', entro la quale sono inclusi anche i comuni di [[Calci]], [[Cascina (Italia)|Cascina]], [[San Giuliano Terme]], [[Vecchiano]] e [[Vicopisano]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.pisa.it/pisa2015/index_2.htm|titolo=Piano strategico di Pisa e del territorio|accesso=14 settembre 2016|dataarchivio=31 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120831234448/http://www.comune.pisa.it/pisa2015/index_2.htm|urlmorto=sì}}</ref>. L'interdipendenza, soprattutto economica, di questi comuni ha fatto sì che le amministrazioni si riunissero per creare un piano di sviluppo comune.
Pisa, che nel [[2014]] si è posizionata al 178º posto in Italia per [[Reddito pro capite|reddito imponibile medio pro-capite]]<ref>{{cita news|url=http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/04/16/dove-vivono-i-piu-ricchi-ditalia-la-classifica-dei-comuni-con-i-redditi-piu-alti/|titolo=Dove vivono i più ricchi d’Italia? La classifica dei Comuni con i redditi più alti|pubblicazione=Il sole 24 ore|data=16 aprile 2015|accesso=14 settembre 2016}}</ref>, è il comune economicamente più forte dell{{'}}''Area Pisana'' e sebbene non manchino impiegati nel [[settore primario]] e [[settore secondario|secondario]], la maggior parte delle attività cittadine è occupata in quello [[settore terziario|terziario]]. Dai dati rilasciati dal Comune nel [[2006]], risulta infatti che il 76,9% delle attività comunali operi in quest'ultimo settore e in particolare nel turismo, nella finanza e nel commercio. Commercio che, sempre secondo i dati forniti dall'amministrazione, si concentra per oltre il 68% nella vendita al dettaglio con un interesse particolare alla vendita di articoli d'abbigliamento<ref name=statpi>{{cita web|url=http://www.comune.pisa.it/pianostrategico/Piano_pisa/Materiale/rapporto6.pdf|titolo=Imprese ed economia a Pisa|formato=pdf|accesso=14 settembre 2016}}</ref>.
Tra le imprese manifatturiere più importanti di Pisa troviamo quelle specializzate nella fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche, nella fabbricazione della carta e del cartone, stampa ed editoria, nella fabbricazione di mezzi di trasporto e nella fabbricazione di macchine elettriche, elettroniche e ottiche<ref name=statpi/>. Tra le aziende più importanti che in passato hanno operato sul territorio urbano vi sono la [[Richard-Ginori]] e la [[Marzotto]], la cui [[Complesso Marzotto|vecchia sede]] è ora di proprietà dell'[[Università di Pisa]]. Tra quelle ancora in attività vi è invece la [[Saint-Gobain (gruppo)|Saint-Gobain]], che è attiva in città dal [[1889]] e che ha rappresentato la seconda sede produttiva dell'azienda fuori dai confini francesi<ref>{{cita web|url=https://www.saint-gobain.it/|titolo=SAINT-GOBAIN ITALIA |accesso=7 settembre 2021}}</ref>.
Anche la cantieristica navale ha il suo peso nell'economia cittadina principalmente grazie alla costruzione di [[yacht]]. La darsena pisana, localizzata sul [[canale dei Navicelli]] nel quartiere di ''Porta a Mare'', ha visto infatti una crescita del numero di aziende operanti in questo settore anche per via degli investimenti fatti per collegare il canale all'Arno, creando così un'autostrada fluviale tra le città di Pisa e [[Livorno]].
Fondamentale è anche il contributi del [[Università di Pisa]], che garantisce un flusso costante di studenti, con una spesa media complessiva nella città di Pisa di 10.000-15.000 euro all'anno per singolo fuorisede. Comprendendo dentro questo calcolo il trasporto, l'affitto e le tasse universitarie<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione|url=https://www.liveuniversity.it/2024/09/15/quanto-costa-mantenere-uno-studente-fuori-sede-alluniversita/|titolo=Quanto costa mantenere uno studente fuori sede all’Università - Liveuniversity|data=2024-09-15|accesso=2025-09-17}}</ref>.
===Turismo balneare===
[[File:Litoralepisano.jpg|min|verticale|Particolare della spiaggia di [[Tirrenia]]]]
Il turismo balneare di Pisa si basa interamente sugli unici 25 km di costa della provincia di Pisa che compongono il [[litorale pisano]]. Dopo anni di stallo, questo tipo di turismo ha iniziato a crescere e a essere apprezzato anche a livello internazionale grazie alle numerose opere di riqualificazione che sono state completate e che si stanno attuando. La parte meridionale del litorale pisano, delimitata a nord dalla foce dell'Arno, è caratterizzata da una massiccia urbanizzazione, con i paesi di [[Marina di Pisa]], [[Tirrenia]] e [[Calambrone]], tutti facenti parte della municipalità di Pisa. La parte settentrionale, più selvaggia e incontaminata, è inglobata nel [[Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli]].
===Turismo culturale===
Nonostante Pisa sia annoverata fra le maggiori città d'arte d'Europa, gran parte del turismo gravita tutt'oggi intorno al complesso romanico di Piazza del Duomo con delle ricadute negative sulla città stessa: se il [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museo dell'Opera del Duomo]] è fra i musei più visitati d'Italia, è emerso che la maggior parte degli altri musei della città sono invece semisconosciuti.
Nel [[2008]] il [[Museo nazionale di palazzo Reale|museo di Palazzo Reale]] è entrato nella triste classifica dei musei meno visitati del Paese, mentre nel [[Museo nazionale di San Matteo]], nella [[Certosa di Pisa]] e nel [[Museo della Grafica]] si registrano cifre significative, ma non paragonabili a quelle che si registrano nel complesso di [[Piazza dei Miracoli|Piazza del Duomo]].
Con l'apertura del [[Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi]], avvenuta nel 2008, il restauro del [[Palazzo Reale (Pisa)|Palazzo Reale]] e l'imminente recupero dell'area dell'[[Ospedale Santa Chiara]], la città sta puntando a una rivalutazione del suo centro storico e a un assetto urbanistico più moderno e accogliente, sia per il turista sia per il cittadino, che tenda alla riqualificazione di aree importanti e meno conosciute come i [[lungarni]]. Alcune delle opere sono stare realizzate grazie ai fondi PIUSS stanziati dall'Unione europea, oltre che dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Pisa.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Pisa è attraversata da molte strade extraurbane che la collegano con le altre città toscane e italiane. La [[Strada statale 1 Via Aurelia]], istituita nel [[1928]]<ref>[[s:L. 17 maggio 1928, n. 1094 - Istituzione dell'Azienda autonoma statale della strada|Legge 17 maggio 1928, n. 1094]]</ref>, è la [[strada statale]] più importante che passa per il comune, non è tuttavia l'unica infatti, da Pisa iniziano la [[Strada statale 67 Tosco-Romagnola]] che la collega a [[Marina di Ravenna]] e la [[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero]] che termina al [[Passo del Brennero]]. La città di Pisa rappresenta anche la tappa finale di due ex strade statali, ora riclassificate come regionali<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.livorno.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=457|titolo=Viabilità - Rete stradale|editore=Provincia di Livorno|accesso=25 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015141344/http://www.provincia.livorno.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=457|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ius.regione.toscana.it/pro/cdg/proplu_inv/pdf/viarie.pdf|titolo=Infrastrutture viarie|editore=Regione Toscana|urlmorto=sì}}</ref>: la [[Strada statale 224 di Marina di Pisa]] e la [[Strada statale 206 Pisana-Livornese]], alternativa nell'entroterra alla SS1 per andare a [[Livorno]]. La [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno]], o più semplicemente ''FI-PI-LI'', è un'altra importante arteria stradale della città, collegandola con il [[Firenze|capoluogo toscano]] e con Livorno; per Pisa vi sono quattro uscite: Pisa Nord-Est, Pisa Aeroporto, Pisa Centro (solo in uscita o direzione autostrada) e Pisa Ovest.
La città di Pisa è intersecata dalla [[Autostrada A12 (Italia)|Autostrada A12]] e ha due uscite per la città, quella di Pisa Centro e di Pisa Nord; proprio in quest'ultimo casello termina la [[Autostrada A11 (Italia)|A11]], che ha inizio a Firenze<ref>{{cita web|url=http://www.automap.it/autostrade/mappa-autostrada-a11|titolo=Autostrada A11 Firenze Pisa}}</ref> e viene anche chiamata ''Firenze-Mare'' poiché collega l'entroterra toscano alla costa.
=== Ferrovie ===
La città di Pisa rappresenta un importante nodo ferroviario nazionale, al quale afferiscono le seguenti linee:
* [[Ferrovia Pisa-La Spezia-Genova|Genova-La Spezia-Pisa]] (collegamenti nazionali e regionali)
* [[Ferrovia Leopolda|Firenze-Pisa-Livorno]] (collegamenti nazionali e regionali)
* [[Ferrovia Lucca-Pisa
* [[Ferrovia
* [[Ferrovia Maremmana|Pisa-Collesalvetti-Vada]] (solo per treni merci)
[[File:Pisa - Viadotto tranviario.JPG|min|Viadotto della tranvia per Marina di Pisa (cartolina d'epoca)]]
Fino al [[1960]] era in esercizio anche la ferrovia elettrica in concessione [[Ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno|Pisa-Tirrenia-Livorno]], che collegava la città di Pisa a quella di Livorno attraversando tutti i paesi del litorale Pisano ([[Marina di Pisa]], Lido, [[Tirrenia]] e [[Calambrone]]) e il borgo di [[San Piero a Grado]]. A oggi è ancora possibile ritrovare intatte tutte le stazioni e le fermate, a esclusione della stazione di [[Bocca d'Arno]], distrutta durante la [[seconda guerra mondiale]], e parte dei binari, soprattutto nella tratta pisana della linea.
Nel corso degli anni si sono susseguiti un gran numero di progetti mirati al ripristino della linea Pisa-Tirrenia, ma nessuno di questi è riuscito ad andare in porto. Dal 2007 esiste un comitato che mira a recuperare il valore storico dell'infrastruttura ferroviaria e a percorrere tutte quelle strade che potrebbero un giorno ripristinare l'esercizio ferroviario su questa linea tanto amata da generazioni di pisani<ref>{{Cita web|url=http://www.trammino.it/|titolo=Comitato per la salvaguardia e il ripristino della ferrovia del litorale pisano|accesso=13 febbraio 2017}}</ref>.
Dal 1881 al 1953 fu attiva una [[tranvia]] a vapore che, percorrendo l'asse della via Fiorentina, [[Tranvia Pisa-Pontedera/Calci|collegava Pisa con Pontedera]] e, attraverso una diramazione che si distaccava in località [[Navacchio]], a [[Calci]]. Un'altra linea tranviaria, sostituita nel 1932 dalla ferrovia elettrica sopra citata, fu attivata nel 1892 per [[Tranvia Pisa-Marina di Pisa|collegare la frazione di Marina di Pisa]].
[[File:Stazione di pisa centrale.JPG|min|[[Stazione di Pisa Centrale]]]]
A Pisa sono presenti 3 stazioni ferroviarie di cui 2 con servizio viaggiatori:
* [[Pisa Centrale]], impianto principale, a due passi dal centro della città
* [[Stazione di Pisa San Rossore|Pisa San Rossore]], stazione a carattere locale sulla direttrice Torino-Roma e Pisa-Lucca, a due passi da [[Piazza dei Miracoli]]
* [[Stazione di Pisa Aeroporto|Pisa Aeroporto]], chiusa nel 2013, stazione a servizio dell'[[aeroporto di Pisa-San Giusto]] "Galileo Galilei"
* [[Stazione di Tombolo|Tombolo]], stazione di scambio per treni merci che ha cessato negli anni novanta il servizio viaggiatori e viene utilizzata solamente da qualche treno militare diretto alla base americana di [[Camp Darby]] il cui raccordo ferroviario ha inizio proprio nella stazione di Tombolo
===
[[File:Marina di Pisa Port of Bocca d'Arno 05 @chesi.JPG|min|sinistra|Il Porto di Pisa]]
Nel 2013, presso la frazione di Marina di Pisa, è stato inaugurato il [[Porto di Bocca d'Arno]], nell'[[Bocca d'Arno|omonima località]] alla foce del fiume [[Arno]].<ref name="test">{{Cita web|url=http://www.portodipisa.it/|titolo=Porto di Pisa|accesso=13 febbraio 2017}}</ref>
===
L'[[aeroporto di Pisa-San Giusto]], situato nell'omonimo quartiere, è il principale aeroporto toscano e tra i primi in [[Italia]] per i [[Compagnia aerea a basso costo|voli low cost]]. Presenta collegamenti sia nazionali che verso le principali città europee e alcuni voli intercontinentali.
=== Mobilità urbana ===
[[File:Pisa bus.jpg|min|Un bus della CPT in funzione sulla linea LAM rossa (via Bonanno)]]
I trasporti urbani e suburbani sono serviti da [[Autolinee Toscane]], che dal 1º novembre 2021 è subentrata alla [[CTT Nord]] (la quale a sua volta nel 2012 inglobò la CPT, [[Compagnia Pisana Trasporti]]).
La città di Pisa cominciò a usufruire di un regolare servizio di trasporti urbani nei primi anni del [[XX secolo]]. L'impresa Primo Palla ottenne nel [[1902]] la concessione di una linea da [[Piazza dei Cavalieri]] a [[Chiesa di San Michele degli Scalzi|San Michele degli Scalzi]] gestita tramite un [[omnibus (trasporti)|omnibus]].
Pochi anni dopo, il 25 gennaio del [[1912]], il sindaco [[Francesco Buonamici (giurista)|Francesco Buonamici]] inaugurò la [[rete tranviaria di Pisa]]. Le prime due linee furono la Stazione-Duomo e la Stazione-Barriera alle Piagge, soppressa nel [[1952]].
Dal 1952 al 1968 fu anche in servizio una [[Rete filoviaria di Pisa|rete filoviaria]].
È presente anche un servizio turistico di ''City Sightseeing'' attivo solo nei periodi primaverile ed estivo, contando su due linee. La ''A'', con 11 fermate, attraversa il centro storico soffermandosi nelle zone di primario interesse. La linea B, con 15 fermate e un percorso storico-naturalistico, collega la città con il [[parco di San Rossore]] e l'[[San Rossore|ex tenuta presidenziale]].
A partire dagli [[anni 2010]] l'amministrazione comunale discute sulla reintroduzione di un mezzo di trasporto vincolato, filobus<ref>{{Cita web|url=https://www.pisatoday.it/cronaca/tram-filobus-pisa.html|titolo=Mobilità, rivoluzione urbana: da Piazza Vittorio all'ospedale Cisanello in filobus|sito=PisaToday|data=2 aprile 2013|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>, busvia<ref>{{cita web|url=https://www.pisatoday.it/cronaca/revisione-progetto-busvia-stazione-cisanello-pisa.html|titolo=Collegamento veloce tra stazione e Cisanello: verso il nuovo progetto|pubblicazione=PisaToday|data=17 settembre 2018|accesso=18 gennaio 2023}}</ref> o tram<ref>{{Cita web|url=https://www.intoscana.it/it/articolo/pisa-presentato-al-ministero-il-progetto-per-la-tramvia-colleghera-la-stazione-allospedale-cisanello/|titolo=Pisa, presentato al Ministero il progetto per la Tramvia. Collegherà la stazione all'ospedale Cisanello|sito=intoscana|data=15 gennaio 2021|lingua=it|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>, che intercetti il volume di traffico dal centro al quartiere di Cisanello col suo [[Ospedale Cisanello|ospedale]].
==== Trasporto fluviale ====
Quello di Pisa è l'ultimo comune a essere percorso dal fiume [[Arno]] che termina il suo corso nella foce di [[Marina di Pisa]]. La mancanza di dighe o barriere nel tratto pisano permette la navigabilità del fiume dal mare alla città per barche di piccola e media categoria. Pisa è servita anche da vie d'acqua come il [[Canale dei Navicelli]] (che la collega al porto di Livorno tramite la darsena pisana), il [[Fiume Morto|fiume morto]] (che sfocia in [[San Rossore]]) e il [[Fosso del Mulino]] (un piccolo canale artificiale che sfocia nell'Arno passando per il centro cittadino). Dal [[2006]] sono partiti i lavori di bonifica del canale dei navicelli con lo scopo di incrementare la cantieristica navale a Pisa e ripristinare l'accesso diretto al fiume Arno. I corsi d'acqua pisani sono stati gestiti storicamente dall'[[Ufficio dei fiumi e fossi di Pisa]] e attualmente dal [[Consorzio 4 Basso Valdarno]].
Il trasporto fluviale su battello è gestito dalla cooperativa "''Il navicello - Trasporti fluviali''" ed è operativo solo nei mesi di primavera ed estate. Il servizio comporta di due sole linee:
* Linea dei Lungarni: 4 scali
* Linea di San Rossore: 2 scali
Esiste anche una linea speciale, che si effettua solo su prenotazione, che collega la città a [[Marina di Pisa]].
==== Piste ciclabili ====
[[File:Pisteciclabili.jpg|min|La pista ciclabile affiancata al marciapiede in via di Pratale]]
Nel territorio comunale sono presenti 48 km di piste ciclabili o ciclopedonali<ref name=":1">{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2018/06/04/news/aperta-la-nuova-pista-ciclabile-di-via-livornese-1.16921734|titolo=Aperta la nuova pista ciclabile di via Livornese|pubblicazione=il Tirreno|data=4 giugno 2018|accesso=8 giugno 2018}}</ref>: i percorsi che si snodano all'interno della città sono sia in sede protetta che in corsia riservata e sono completamente asfaltati, a differenza di quelli extraurbani che sono quasi totalmente misti o sterrati. Le piste ciclabili offrono anche degli itinerari interessanti dal punto di vista turistico. Pisa è inoltre inclusa nella [[ciclovia dell'Arno]], itinerario ancora parzialmente incompleto<ref name=":1" /> che, partendo dalla sorgente del fiume Arno, arriva alla sua foce a [[Bocca d'Arno]].
Nel febbraio [[2008]] Pisa è stata la prima città italiana a effettuare la [[punzonatura]] bici su richiesta, metodo che permette di marchiare con un codice numerico la bicicletta e diminuire la possibilità di furto del 25%. In città è anche possibile noleggiare [[risciò]] per giri turistici.
Nel corso del 2020 è stato aperto un percorso ciclabile di 12,8 km chiamato ''ciclopista del Trammino'' sul sedime della [[ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno]]. La pista ciclabile, interamente in sede protetta, ricalca il percorso della ferrovia dal quartiere Porta a Mare di Pisa fino alla vecchia stazione di Marina di Pisa.<ref>{{Cita news|url=https://www.pisatoday.it/cronaca/inaugurazione-ciclopista-trammino-pisa-8-agosto-2020.html|titolo=Inaugurata la ciclopista del Trammino|pubblicazione=PisaToday|data=8 agosto 2020|accesso=24 febbraio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.bicitalia.org/it/percorsi/233-pista-ciclabile-del-trammino|titolo=Pista ciclabile del Trammino|sito=Bicitalia|accesso=24 febbraio 2021}}</ref> È prevista una futura estensione verso [[Calambrone]], sempre sul sedime ferroviario.<ref>{{cita news|url=https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2020/11/11/news/estensione-della-pista-ciclabile-del-trammino-progettazione-in-corso-1.39529694|titolo=Estensione della pista ciclabile del Trammino, progettazione in corso|pubblicazione=Il Tirreno|data=12 novembre 2020|accesso=24 febbraio 2021}}</ref>
In città è inoltre presente un servizio di [[bike sharing]] chiamato ''CicloPI'', tra i più usati d'Italia.<ref>{{Cita news|autore=Riccardo Del Lungo|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/bike-sharing-pisa-ciclopi-nuovi-servizi-bicincitta.html|titolo=Bike sharing CicloPi, in arrivo nuovi servizi: "Pisa laboratorio nazionale"|pubblicazione=PisaToday|data=10 febbraio 2017|accesso=13 febbraio 2017}}</ref> Il servizio è dotato di 200 biciclette prelevabili da 24 stazioni situate in diversi punti della città.<ref>{{Cita web|url=http://www.ciclopi.eu/frmLeStazioni.aspx|titolo=Stazioni|accesso=12 febbraio 2017}}</ref>
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Pisa}}
[[File:Comune di pisa.jpg|min|La Sala delle Baleari ospita le riunioni del Consiglio comunale]]
=== Gemellaggi ===
Pisa è gemellata con:
* {{Gemellaggio|ITA|Cagliari}}
* {{Gemellaggio|ITA|Iglesias (Italia){{!}}Iglesias|2009}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.pisa.it/Novita/Comunicati/Pisa-e-Iglesias-si-rinnova-il-gemellaggio|titolo=Pisa e Iglesias: si “rinnova” il gemellaggio|accesso=5 aprile 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|ESP|Santiago di Compostela}}
* {{Gemellaggio|FRA|Angers|1982}}
* {{Gemellaggio|DEU|Unna}}
* {{Gemellaggio|DNK|Kolding}}
* {{Gemellaggio|GRC|Rodi (città){{!}}Rodi}}
* {{Gemellaggio|ISR|Acri (Israele){{!}}Acri}}
* {{Gemellaggio|Palestina|Gerico}}
* {{Gemellaggio|USA|Niles (Illinois){{!}}Niles}}
* {{Gemellaggio|USA|Coral Gables}}
==
{{C|Sezione ipertrofica povera di fonti, contenente descrizioni dettagliate di società dilettantistiche, ricca di informazioni non enciclopediche, scritta con linguaggio contenente toni enfatici e contenuti promozionali. Da ristrutturare e ridimensionare come da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sport]].|Sport|aprile 2014}}
Pisa ha una vasta tradizione sportiva che riguarda numerose discipline più o meno seguite in tutta Italia. Oltre al [[Calcio (sport)|calcio]] e alla [[pallavolo]] si ricordano [[hockey su prato]], [[ginnastica ritmica]], [[pugilato]], [[canottaggio]], [[scherma]] e [[karate]]. La città ha ospitato per la seconda volta i [[universiadi|campionati nazionali universitari]] del [[2008]] dopo 47 anni ed è stata 3 volte città italiana candidata a ospitare i [[giochi del Mediterraneo]]. Ogni anno nel mese di dicembre si tengono i campionati italiani di [[kickboxing]] organizzati dall'a.s.d. "Scuola Fragale" presso il palasport di [[Barbaricina]].
=== Calcio ===
[[File:Pisa - veduta dall'aereo 6.JPG|min|sinistra|Veduta aerea dell'[[Arena Garibaldi]] di Pisa]]
Il [[Pisa Sporting Club]] è la principale società [[calcio (sport)|calcistica]] di Pisa. Tra le più antiche squadre di calcio italiane, vanta due [[Mitropa Cup]] vinte nel [[1986]] e nel [[1988]]. Disputa le partite casalinghe nello [[Stadio Arena Garibaldi - Romeo Anconetani]].
[[File:Logo Pisa SC 2017.svg|min|verticale|[[Pisa Sporting Club]]]]
Nata nel 1909, la squadra si affilia alla FIGC e sfiora il titolo italiano nel campionato di [[Prima Categoria 1920-1921]]: dopo aver vinto il proprio girone, e una successiva fase a gironi, batte il {{Calcio Livorno|N}} nella finale centro-meridionale e si gioca la vittoria del campionato nella [[finalissima]] con la {{Calcio Pro Vercelli|N}}, perdendo 2-1. Nel 1926 retrocede nella serie cadetta e tre stagioni più tardi, retrocede nella terza categoria. Nel 1934, il Pisa ritorna in seconda divisione e dopo aver sfiorato la promozione in A, all'inizio degli anni cinquanta fa prima ritorno in Serie C, poi retrocede in quarta divisione.
Dopo aver riconquistato la Serie C, negli anni sessanta la formazione toscana approda nuovamente in Serie B. Nel 1968, per un solo anno, il Pisa milita in Serie A prima di tornare in terza serie negli anni settanta. Nel 1978 [[Romeo Anconetani]] rileva la presidenza della squadra e risolleva il Pisa dalla C alla A, portandolo fino alla semifinale di Coppa Italia nel 1989 e a vincere anche le sue prime storiche competizioni europee: nel 1986 e nel 1988, i toscani s'impongono in [[Coppa Mitropa]]. Per volontà dello stesso Anconetani, nel 1989 si gioca l'unica edizione della [[Supercoppa Mitropa]] tra le ultime due vincenti temporali della Mitropa: il Pisa affronta i cecoslovacchi del {{Calcio Banik Ostrava|N}}, perdendo il doppio confronto. Dopo diversi anni nella massima serie, negli anni novanta il Pisa retrocede in B, quindi fallisce una prima volta e riparte dall'Eccellenza.
Negli anni duemila torna tra i professionisti, vince una [[Coppa Italia di Serie C]] nel 2000 e ritorna a giocare in [[Serie B]], tuttavia fallisce nuovamente nel 2009 e riparte dalla [[Serie D]]. Nel 2017 il Pisa gioca in Serie B per una sola stagione, prima di tornare in terza serie, che dura fino a giugno 2019, quando, con la vittoria nell'ultimo turno play-off per 3-1 a Trieste con gli alabardati dopo i tempi supplementari, viene di nuovo promossa in cadetteria. Nelle due stagioni seguenti giunge prima nona e poi quattordicesima. Nella stagione 2021/2022 sfiora la promozione in Serie A chiudendo il campionato al terzo posto e perdendo la finalissima di play-off col {{Calcio Monza|N}}.
Nella stagione 2025/2026 dopo 34 anni tornerà in [[Serie A]].<ref>{{Cita news|url=https://www.pisatoday.it/video/premiazione-pisa-sporting-club-parata-lungarni-promozione-serie-a.html|titolo=La coppa al cielo, poi la parata sui Lungarni: Pisa festeggia l'impresa della promozione|giornale=PisaToday|data=11 maggio 2025|accesso=2025-05-14}}</ref>
=== Beach Soccer ===
Il [[Pisa Beach Soccer]] è una delle formazioni Italiane più forti in questo sport. Nel 2021 i nerazzurri hanno conquistato il loro primo storico Scudetto e nel 2022 la loro prima storica Coppa Italia.
=== Canottaggio ===
[[File:Pisa CanottieriArno 1905.jpg|min|Un'imbarcazione dei Canottieri Arno nel 1905]]
Il [[canottaggio]] è sempre stato uno sport ben radicato a Pisa e per molti viene considerata un tradizione cittadina seguita e praticata al pari del calcio poiché fa parte dell'antica vocazione marinara alfea. Sia in città che nella provincia esistono numerose società di questo sport che continua a dare grandi soddisfazioni e riconoscimenti a livello mondiale.
La più famosa è indubbiamente la ''Canottieri Arno Pisa'', fondata il 12 gennaio [[1905]] e ancora oggi il punto di riferimento di molti appassionati. La società, allora con sede nei pressi della [[Cittadella (Pisa)|Cittadella]], si affermò subito in numerose competizioni italiane e internazionali: nei primi anni riuscì a ottenere due titoli nazionali nel [[Iole (natante)|jole]] a due e a quattro, partecipando anche alle regate di [[Lucerna]] e [[Nizza]] nel [[1907]] e di [[Henley-on-Thames|Henley]] l'anno successivo. Nel [[secondo dopoguerra]] la sede si è trasferita stabilmente sulla riva opposta dell'Arno, in lungarno [[Bonaccorso da Padule]].
=== Scherma ===
La scherma è una delle attività di maggior rilievo nel panorama sportivo pisano.
La scuola di [[Antonio Di Ciolo]] può essere riconosciuta a tutti gli effetti come una prolifica scuola di campioni e di insegnanti che hanno vinto tantissimo a livello nazionale, mondiale e olimpico<ref>{{Cita web|url=http://www.federscherma.it/news/26209-stella-d-oro-coni-al-merito-sportivo-per-il-maestro-antonio-di-ciolo%5D%5D|titolo=STELLA D'ORO CONI AL MERITO SPORTIVO PER IL MAESTRO ANTONIO DI CIOLO|data=17 dicembre 2014|accesso=13 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cspdiciolo.it/maestro-di-scherma-antonio-di-ciolo/|titolo=Antonio Di Ciolo|accesso=14 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170214101957/http://www.cspdiciolo.it/maestro-di-scherma-antonio-di-ciolo/|urlmorto=sì}}</ref>. Di seguito alcuni degli allievi più decorati del Maestro Di Ciolo e della sua scuola: [[Alessandro Puccini]], [[Salvatore Sanzo]], [[Simone Vanni]], [[Francesco Martinelli (schermidore)|Francesco Martinelli]], [[Ilaria Bianco]], [[Martina Batini]], [[Mariella Bertini]] e [[Soriano Ceccanti]].
Attualmente a Pisa esistono due società di scherma, eccellenze del territorio pisano: il Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo<ref>{{Cita web|url=http://www.cspdiciolo.it/|titolo=Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo|accesso=19 marzo 2018}}</ref> e l'US Pisascherma<ref>{{Cita web|url=https://www.uspisascherma.it/|titolo=U.S. Pisascherma|accesso=19 marzo 2018}}</ref>.
A oggi il ''Club Scherma Pisa'' conta più di 150 iscritti e tre delle sue squadre militano in A1 (fioretto maschile, fioretto femminile e spada maschile).
Per la pratica e la diffusione della scherma storica è invece presente la ''Sala d'Arme Achille Marozzo''<ref>{{Cita news|url=http://www.achillemarozzo.it/it/sedi/pisa|titolo=Corsi di Scherma Storica a Pisa|pubblicazione=Sala d'Arme Achille Marozzo|data=19 agosto 2015|accesso=13 febbraio 2017}}</ref>.
=== Hockey su prato ===
Il [[CUS Pisa Hockey]] rappresenta la città nei campionati nazionali. Sia la prima squadra maschile, sia la prima squadra femminile militano in serie A1, la massima serie dell'hockey su prato italiano. Il [[CUS Pisa]] ha anche numerose rappresentative giovanili, che partecipano ai rispettivi campionati nazionali; a partire dagli anni duemila il ciclo aperto dagli investimenti sul vivaio ha permesso alle selezioni giovanili di mettere in bacheca ben 14 titoli nazionali fra maschili e femminili.
=== Pallacanestro ===
La storia cestistica pisana comincia negli [[anni 1940|anni quaranta]] con la Società Pisana Edera (che avrà vita breve) e il Centro Universitario Sportivo (il CUS). Nei decenni successivi altre società, che si riveleranno più o meno longeve, si affacciarono sul panorama cittadino: l{{'}}''Alhambra'', i ''Passi'', il ''Centro Basket Pisano'', lo ''Sporting'', lo ''IES Sport'', e il ''GMV Ghezzano''.
Le maggiori ambizioni cestistiche pisane però si concentrarono negli [[anni 1980|anni ottanta]] quando il CUS sfiorò ripetutamente la promozione alla Serie B, forte anche della collaborazione del presidente della società calcistica cittadina [[Romeo Anconetani]]. Attualmente le società esistenti sono: il GMV Ghezzano ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]]), lo Sporting ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]]), lo IES Sport ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]]), l'Alhambra ([[Prima Divisione (pallacanestro)|Prima Divisione]]), e il CUS Sporting ([[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]]) ([[Serie C Silver (pallacanestro maschile)|Serie C Silver]]).
=== Pallavolo ===
[[File:Turris pisa serie d 2019.jpg|min|La squadra maschile della TURRIS PISA 2018/2019 che militava in serie D]]
[[File:Palaturris.png|min|sinistra|Il PalaTURRIS]]
La Turris Pisa e il [[CUS Pisa Volley]] sono le principali società [[Pallavolo|pallavolistiche]] di Pisa e tra le più antiche squadre di volley italiane, con un glorioso passato in [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]]. La Turris Pisa maschile dopo un anno in [[Serie B (pallavolo maschile)|serie B]] (stagione [[2017]]/[[2018]]) milita adesso (stagione [[2021]]/[[2022]]) nel campionato di Prima Divisione, mentre la femminile milita in Seconda Divisione. A maggio 2022 la Turris Pisa femminile conclude da imbattuta il campionato di Seconda Divisione e viene promossa in Prima Divisione.
Il CUS Pisa partecipa con la squadra maschile al campionato di serie C. Negli anni 2000 si è affacciata sul panorama pallavolistico pisano anche la nuova società "Dream Volley", fondata dall'ex giocatore nazionale Alessandro Lazzeroni, militante in serie B maschile e in serie C femminile. In provincia troviamo in serie C anche la Pallavolo Casciavola, la Pallavolo Cascina, la Folgore San Miniato e il Migliarino Volley, mentre in serie A2 troviamo la storica società de [[Volley Lupi Santa Croce|I Lupi di Santa Croce]]. Squadre giovanili molto importanti sono appunto la Turris Pisa, il [[CUS Pisa Volley]], il Volley Club Cascinese, la Pallavolo Ospedalieri, il Migliarino Volley e la Pallavolo Cascina.
[[File:Serie D 2018-2019.jpg|min|sinistra|La squadra maschile della TURRIS PISA 2018/2019 che militava in serie D]]
=== Sitting Volley ===
La [[Fipav]] organizza anche il [[campionato italiano di sitting volley]] ([[Pallavolo paralimpica]]), sia maschile che femminile.
Per quanto riguarda il sitting volley femminile, il Dream Volley Pisa ha vinto tutti e 4 gli scudetti finora messi in palio (2017, 2018, 2019, 2021) ed entrambe le Coppa Italia organizzate finora dalla federazione (2019, 2021). Nel 2022 nasce la Champions Cup di sitting volley femminile, vinta dal Dream Volley Pisa.
Nel 2022, per la prima volta, il Dream Volley Pisa si iscrive anche al campionato italiano di sitting volley maschile.
=== Karate ===
La FIJLKAM è l'unica federazione riconosciuta dal [[CONI]] ed è del resto la più attiva a livello provinciale con numerose società sportive affiliate. Questa arte marziale è stata una delle discipline dei [[Campionati Nazionali Universitari 2008]] grazie alla preziosa collaborazione tra il CUS e la Delegazione Provinciale Karate guidata dal dott. Adriano Lupetti, entrambi con sede in città.
===
[[File:Pisa ChaletRariNantes.jpg|min|Lo chalet sul fiume, prima sede della Rari Nantes]]
Nei primi anni del [[XX secolo]], seguendo l'esempio di altre numerose città italiane, a Pisa nacque una società sportiva di appassionati del nuoto con il nome di [[Rari nantes]]. Negli [[anni 1920|anni venti]] la società aveva la propria sede su uno [[chalet]] galleggiante, ormeggiato presso lo scalo di San Nicola su lungarno Pacinotti nelle stagioni calde e all'altezza di [[San Piero a Grado]] in quelle più rigide.
Spesso le improvvise piene del fiume strappavano al proprio ormeggio lo chalet trascinandolo verso il mare. Nel [[1932]] la struttura fece il suo ultimo viaggio: la violenza delle acque lo fece infrangere contro un retone di [[Bocca d'Arno]], la cosiddetta "bilancia della regina", e i numerosi detriti si arenarono lungo la spiaggia del [[Gombo]]. La Rari Nantes, rimasta priva della propria sede, si unì alla Canottieri Arno, la quale venne così ad arricchirsi di una nuova disciplina sportiva.
Luogo preferito per l'attività natatoria era il fiume Arno, all'epoca limpido, dove venivano organizzate competizioni sportive molto famose come la ''Traversata di Pisa'', dal [[ponte della Fortezza]] alla [[Cittadella (Pisa)|Cittadella]], o il ''Raid Pisa-[[Marina di Pisa|Marina]]'', lungo circa 10 km. A queste gare parteciparono nuotatori professionisti come [[Luigi Bacigalupo|Luigi]] e [[Renato Bacigalupo]], [[Malito Costa]], [[Gianni Gambi (nuotatore)|Gianni Gambi]], [[Rino Caramelli]] e [[Otello Torri (nuotatore)|Otello Torri]], ma anche altri sportivi come il portiere del [[Pisa S.C.]] [[Mario Gianni]].
=== Pallanuoto ===
[[File:Pisa CanottieriArno 1924.jpg|min|La squadra di pallanuoto campionessa toscana del 1924]]
La [[pallanuoto]] pisana nacque come una delle attività della Canottieri Arno, parallela a quella natatoria. La prima squadra venne iscritta al Campionato Toscano nel [[1923]], laureandosi campione l'anno successivo a [[La Spezia]]. Seguirono altre affermazioni sportive che durarono fino alla pausa imposta dal secondo conflitto mondiale; da allora la specialità subì un lento declino, dovuto anche alla mancanza di strutture idonee, distrutte dai bombardamenti. Gli allenamenti, una volta effettuati nelle acque dell'Arno, a partire dagli [[Anni 1950|anni cinquanta del XX secolo]] vennero spostati in mare, a [[Marina di Pisa]], a causa del forte inquinamento fluviale.
L'attività agonistica è, comunque, tuttora esistente e in mano alla Canottieri Arno, che partecipa a diversi campionati della [[Federazione Italiana Nuoto|FIN]] con squadre ''senior'', ''under 20'', ''under 17'', ''under 15'' e ''under 13''.
===
La prima società sportiva pisana si occupò di ginnastica attrezzistica e fu fondata nel [[1880]] con il nome di ''Sempre Avanti''. La sua sede era posta all'inizio di via San Paolo, nei pressi della piazza di [[San Paolo a Ripa d'Arno]]. Al sorgere del nuovo secolo, la sua eredità venne presa da un'altra famosa società sportiva, la ''Forza e Coraggio'', i cui atleti si esercitavano nel [[Velodromo Stampace|Velodromo "Stampace"]] davanti alla suddetta piazza.
=== Ciclismo ===
Il ciclismo comparve a Pisa sul finire del [[XIX secolo]], incentivato dalla nascita del [[Velodromo Stampace]], costruito su un terreno regalato dal Comune al ''Veloce Club'' e inaugurato dall'allora principe di Napoli [[Vittorio Emanuele III|Vittorio Emanuele]] il 28 luglio [[1895]]. In queste prime fasi il ciclismo era praticato soprattutto in pista, a causa anche delle condizioni stradali non idonee; solo successivamente prese piede il ciclismo su strada, grazie soprattutto all'eco che il Giro d'Italia cominciò a fare agli inizi del [[XX secolo]]. La prima corsa vera e propria venne organizzata da alcuni giovani appassionati sul percorso Pisa - [[Viareggio]] - Pisa nel maggio del [[1910]]: dei 15 corridori partiti ne giunsero al traguardo solo 6 a causa di ritiri per fatica e forature. La prima società sportiva dedicata anche al cosiddetto "cicloturismo" comparve in quegli stessi anni con il nome de ''Il Pedale''.
Pisa è stata negli anni città di arrivo delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1925|1925]]||3ª||[[Arenzano]]||315||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Pierino Bestetti]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1933|1933]]||3ª||[[Genova]]||191||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
|[[Giro d'Italia 1934|1934]]||4ª||[[Livorno]] ''(cron. individuale)''||45||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|-
|[[Giro d'Italia 1939|1939]]||3ª||[[Genova]]||187||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Cino Cinelli]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Cino Cinelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1940|1940]]||3ª||[[Genova]]||188||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Diego Marabelli]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Osvaldo Bailo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1953|1953]]||9ª||[[Follonica]]||114||{{bandiera|BEL}} [[Rik Van Steenbergen]]||{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Giro d'Italia 1977|1977]]||9ª||[[Lucca]] ''(cron. individuale)''||25||{{bandiera|NOR}} [[Knut Knudsen]]||{{bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|-
|[[Giro d'Italia 1980|1980]]||5ª||[[Pontedera]] ''(cron. individuale)''||36||{{bandiera|DNK}} [[Jørgen Marcussen]]||{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|-
|[[Giro d'Italia 2025|2025]]||10ª||[[Lucca]] ''(cron. individuale)''||28,6||{{bandiera|NLD}} [[Daan Hoole]]||{{bandiera|MEX}} [[Isaac Del Toro]]
|}
E sede di partenza delle seguenti:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1925|1925]]||4ª||[[Roma]]||337,1||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1933|1933]]||4ª||[[Firenze]]||184||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Olmo]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|-
|[[Giro d'Italia 1934|1934]]||5ª||[[Roma]]||333||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|-
|[[Giro d'Italia 1939|1939]]||4ª||[[Grosseto]]||154||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Carmine Saponetti]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Cino Cinelli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1940|1940]]||4ª||[[Grosseto]]||154||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Adolfo Leoni]]||{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Pierino Favalli]]
|-
|[[Giro d'Italia 1953|1953]]||10ª||[[Modena]]||189||{{bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]||{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Giro d'Italia 1977|1977]]||10ª||[[Salsomaggiore Terme]]||205||{{bandiera|ITA}} [[Giacinto Santambrogio]]||{{bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|}
In molte altre edizioni è stata luogo di passaggio, come quella del [[2006]] dove nell'undicesima tappa sia la partenza che l'arrivo furono a [[Pontedera]].
=== Tiro a segno ===
Il [[tiro a segno]] fu uno dei primi sport che a Pisa ebbe una propria associazione. La ''Società del Tiro a Segno'' cittadina fu infatti fondata il 9 luglio [[1862]], ma riuscì a dotarsi di un campo ufficiale di allenamento solo nel [[1885]], posto sul Viale delle Cascine presso [[Barbaricina]] e ampliato nel [[1904]] con il patrocinio del re [[Vittorio Emanuele III]]. Nel [[1895]] giunse il primo successo in ambito nazionale, con la conquista della "Bandiera d'Italia" nel campionato svoltosi a [[Roma]], vittoria avvenuta nuovamente tre anni dopo. Nel [[1902]] i tiratori pisani vinsero il primo premio alla ''Gara Generale nella Capitale'' e nel [[1906]] si imposero alla ''Gara Internazionale di [[Milano]]''. Dal [[1910]] al [[1938]] la squadra si aggiudicò inoltre 5 "Bandiere Toscane", praticamente quasi in tutte le competizioni organizzate.
Durante il fascismo il controllo del Tiro a segno passo sotto il controllo della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e alla presidenza del poligono pisano fu nominato [[Ascanio Ascani]], campione Italiano assoluto di Fucile mod. 1891 nel 1928. Durante la seconda guerra mondiale il poligono di tiro venne bombardato e quasi completamente distrutto e l'attività riprese a rilento negli anni successivi con la cooperazione delle sezioni di Cascina e Pontedera, uniche due rimaste delle sette precedenti al conflitto. La struttura di Barbaricina venne completata solo nel [[1955]] e ulteriori lavori di messa a norma furono eseguiti dal [[1987]] al [[1998]].<ref>{{cita web|url=http://www.tsnpisa.it/category/chi-siamo/storia/|titolo=Storia|accesso=19 agosto 2019}}</ref>
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] l'[[UITS]] costituì il "Centro Federale di Alta Specializzazione al Tiro" presso il Centro CONI di [[Tirrenia]], suscitando un nuovo interesse alla disciplina da parte dei cittadini pisani. Nonostante il suddetto centro sia stato spostato a [[Civitavecchia]] all'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], l'attività sportiva ha continuato a far proseliti grazie al supporto dello stesso UITS.
Il 15 aprile [[2019]] il comune di Pisa ha insignito la sezione di Pisa del Tiro a segno nazionale ''per lo sforzo profuso nel promuovere lo sport del Tiro a Segno sul territorio Comunale''<ref>{{cita web|url=http://www.tsnpisa.it/2019/04/15/onorificenza-del-comune-di-pisa-alla-sezione-di-pisa-del-tiro-a-segno-nazionale/|titolo=Onorificenza del Comune di Pisa alla sezione di Pisa del Tiro a segno nazionale|accesso=19 agosto 2019}}</ref>.
=== Pallone col bracciale ===
[[File:Pisa Sferisterio 1930.jpg|min|Una partita allo sferisterio di Porta a Lucca negli anni trenta]]
Negli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta del XX secolo]] i pisani seguivano e praticavano con una certa passione il gioco del [[pallone col bracciale]]. Il luogo delle dispute, solitamente svolte nel tardo pomeriggio estivo, era lo [[sferisterio]] della cosiddetta ''Ghiacciaia'', posto all'inizio di Via del Brennero nel quartiere di Porta a Lucca, a ridosso delle [[Mura di Pisa|mura pisane]]. La struttura, così come la popolarità del gioco, è scomparsa prima del secondo conflitto mondiale.
=== Calcio da tavolo ===
Nel [[1983]] nasce a Pisa il primo club di [[Subbuteo]], i ''Black & Blue 1983 Pisa''. Negli [[anni 1990|anni novanta]] il gioco si evolve e prende il nome di "[[Calcio da tavolo]]", portando a varie modifiche nella federazione, nei regolamenti e nei materiali.
Il club nel suo palmarès ha vittorie prestigiose, sia a livello italiano che internazionale. Vanta in questo momento, nella rosa, la presenza di alcuni tra i migliori giocatori a livello mondiale e i pluricampioni del mondo Simone Bertelli, il capitano della squadra, e Daniele Bertelli, entrambi pisani.
Dal [[2007]] a oggi, il club è riuscito a vincere 3 Coppe dei Campioni, 2 Scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane.
In occasione della festa del trentennale è stato pubblicato il libro "30 anni di subbuteo a Pisa", edito da [[Felici Editore]], che descrive come i sogni di alcuni ragazzi di quartiere dei primi anni ‘80, grazie ai quasi 100 tesserati che negli anni si sono passati il testimone, hanno permesso alla città di Pisa di avere oggi uno tra i club più prestigiosi al mondo.<ref>{{Cita libro|nome=Simone|cognome=Bertelli|nome2=Alessandro|cognome2=Toni|titolo=30 anni di subbuteo a Pisa|url=https://books.google.it/books/about/30_anni_di_subbuteo_a_Pisa.html?id=JB-5ngEACAAJ|accesso=13 febbraio 2017|data=1º gennaio 2013|editore=Felici|ISBN=978-88-6019-691-0}}</ref>
=== Softair ===
* A.S.D. Decima Airborne Softair Team - Pisa. Primo club ufficiale della città di Pisa, fondato nel 2008, ha affrontato diverse amichevoli e tornei con Club toscani e nazionali.<ref>{{Cita web|url=https://www.decimairborne.it/softair-pisa/|titolo=Home » Decima Airborne Softair Team - Pisa|accesso=9 ottobre 2021}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
Pisa è dotata di numerosi impianti sportivi, il principale dei quali, nonché il più grande, è lo [[Stadio Arena Garibaldi-Romeo Anconetani|Stadio Arena Garibaldi - Romeo Anconetani]], attualmente il quarto stadio della Toscana dopo quelli di Firenze, Livorno ed Empoli. La capacità reale massima dello stadio di 25.000 posti è stata diminuita a circa 14.000 posti<ref>{{cita web |url= http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/impianti/impianti_superiori_7500.pdf |titolo= Impianti di calcio con capienza certificata superiore a 7.500 spettatori |editore= [[Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive]] |accesso= 30 agosto 2012 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110721225554/http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/impianti/impianti_superiori_7500.pdf }}</ref> per rispondere alle recenti leggi sulla sicurezza. Il secondo impianto della città è lo stadio comunale di [[atletica leggera]] ''[[Cino Cini]]'', situato nel "Piazzale dello sport", struttura dove si concentrano la maggior parte degli impianti sportivi della città. Da ricordare sono il palazzetto dello sport, la palestra del Pisascherma e l'impianto natatorio comunale munito di quattro piscine, di cui una però è in disuso da anni.
A Pisa sono presenti il villaggio dello sport del [[CUS Pisa]], posto nel quartiere di ''Porta a Lucca'', munito di impianti per ogni disciplina sportiva universitaria e rammodernato dopo i recenti campionati italiani, il centro sportivo della Turris Pisa, posto nel quartiere del ''CEP'', con il PalaTurris e il campo di calcetto della Turris Pisa, e il centro [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] di [[Tirrenia]], utilizzato come luogo di allenamento da molti atleti italiani e stranieri e famoso per ospitare una scuola di addestramento [[rugby]] per ragazzi [[Nazionale giovanile|under 21]].
Negli ultimi anni un centro diventato multifunzionale è quello del Dream Volley, nel quartiere ''I Passi'', che con le sue due palestre molto ampie strutturate su due palloni permette lo svolgimento di attività di squadra come la [[pallavolo]], il sitting volley, il [[Pallacanestro|basket]] e il [[pattinaggio]].
Nel comune di Pisa sono presenti anche un importante [[Ippodromo San Rossore|ippodromo]], in località [[San Rossore]], un centro del [[tiro a segno]] nazionale e due grandi campi da [[golf]] a Tirrenia e [[Calambrone]]. Ci sono poi moltissimi altri impianti dislocati in vari punti della città e del comune: due palestre di canottaggio, il Palasport [[Bowling]] Pisa e la [[pugilato|pugilistica]] pisana "Galilei", oltre a molti campi da calcio di varie società giovanili e dilettantistiche pisane (Scintilla Pisa Est, Porta a Lucca, Pisa Ovest Aurora, Bellani Calcio, A.S.D. Freccia Azzurra, U.S. Tirrenia, Marinese Calcio, Porta a Piagge, A.S.D. Ospedalieri).
== Note ==
===Esplicative===
<references group="nota"/>
===Bibliografiche===
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro| nome=Giorgio | cognome=Batini | titolo=Album di Pisa | anno=1972 | editore=La Nazione | città=Firenze}}
* Pisa. Storia urbanistica, ''Pier Lodovico Rupi - Andrea Martinelli'', Ed. Pacini, 1997.
* Pisa, solitudine di un impero,''Rudolf Borchardt'',ed Nistri-Lischi, Pisa, 1977
* Le piazze di Pisa, ''Francesco Paolo Cecati'', Ed. Pacini, 2000.
* Arte islamica in Italia. I bacini delle chiese pisane,''AAVV'',ed Pacini Pisa
* Livorno e Pisa. Due città e un territorio nella politica dei Medici, ''Nistri-Lischi'', Ed. Pacini, 1980.
* Storia della Repubblica di Pisa, ''Gino Benvenuti'', 1962.
* Pisa in tasca,''AAVV'',Tacchi editore Pia, 1995
* Pisa. Città di vele, di torri e di sogno,''Francesco Capecchi'' Pisa, 2000
* Pisa. Guida alla visita della città, ''Luca Bertini'', Ed. Pacini, 2007.
* Pisa. Il paesaggio contemporaneo, ''Federico Bracoloni - Massimo Dringoli - M. Giusti'', Ed. Pacini, 2006.
* Pisa nei secoli. L'arte, la storia, la tradizione, ''A. Zampieri'', Ed. ETS, 2005.
* Pisa, la provincia: la valle, il monte, il fiume e il mare, Ed. Pacini, 2005.
* Pisa e provincia, Ed. Touring, 2005.
* Pisa una volta. Una storia illustrata, ''Athos Bigongiali'', Ed. Pacini, 2000.
* Pisa città d'acqua, ''Giancarlo Del Bono'', Ed. ETS, 2004.
* Storia illustrata di Pisa, ''Ottavio Banti'', Ed. Pacini, 2005.
* Guida alla piazza del Duomo di Pisa, ''Lorenzo Carletti - Cristiano Giometti'', Ed. Pacini, 2006.
* Pisa. Guida alle chiese romaniche del territorio, ''Letizia Badalassi'', Ed. Pacini
* Breve storia della Torre di Pisa, ''Piero Pierotti'', Ed. Pacini, 2006.
* Pisa. Arte e Storia, Ed. Bonechi
* Pisa, Ed. Bonechi, collana "Le Guide Oro"
* Pisa, Ed. Mondadori Electa, 2004.
* Pisa, Gli Arredi Pubblici, ''Lucia Nuti'', Pacini Editore
* {{cita libro|titolo=Arte e storia di Pisa|nome=Giuliano|cognome=Valdes|editore=Bonechi|anno=2007|ISBN=978-8880290230|lingua=it}}
* I quartieri di Pisa: San Martino, ''Giordano Martinelli - Ermanno Maci, Ed. Nistri-Lischi'', 1988.
* {{cita libro|autore=Alessio Carli|titolo=Il tuo quartiere: Pisanova, S. Biagio, S. Michele ieri oggi e domani|editore=[[Edizioni ETS]]|anno=2003}}
* Mario Andreazza, ''Frammenti di storia pisana dal XIV al XX secolo'', Ed. MARI.CH., collana "Torri e campanili", 2004.
* {{cita libro|autore=Giuseppe Meucci |titolo=Il giorno del diluvio. 4 novembre 1966. L'alluvione a Pisa e provincia |editore=Edizioni ETS |anno=2006 |isbn=88-467-1657-4}}
* D. La Monica - F. Rizzoli (a cura di), ''Municipalia. Storia della tutela. Patrimonio artistico e identità cittadina. Pisa e Forlì (sec. XIV-XVIII)'', Vol. 1, ETS, Pisa 2010.
* D. La Monica - F. Nani (a cura di), ''Municipalia. Storia della tutela. Patrimonio artistico e identità locali. Pisa, Forlì e altri casi (sec. XIX-XX)'', Vol. 2, ETS, Pisa 2010.
* ''AAVV'', ''Pisa e le sue voci'', Ed Carmignani, Cascina (Pi), 2014
* {{cita libro|titolo=Forma Pisarum. Storia urbanistica della città di Pisa, problemi e ricerche |autore=Emilio Tolaini |editore=Nistri-Lischi |città=Pisa |anno=1979}}
== Voci correlate ==
{{Colonne}}
* [[Toscana]]
* [[Provincia di Pisa]]
* [[Repubblica di Pisa]]
* [[Università di Pisa]]
* [[Scuola Normale Superiore di Pisa]]
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* [[Arno]]
* [[
* [[
* [[Francobolli su Pisa]]
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== Collegamenti esterni ==
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* Sito su [https://www.pisaonline.it/ Pisa] dal 1996 Pisaonline.it
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