Mogliano Veneto: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Mogliano Veneto
|Panorama =
|linkStemma = Mogliano Veneto-Stemma.png
|siglaRegioneDidascalia = VEN
|Bandiera =
|siglaProvincia = TV
|Voce bandiera =
|latitudineGradi = 45
|Stemma =
|latitudineMinuti = 33
|Voce stemma =
|latitudineSecondi = 43
|Stato = ITA
|longitudineGradi = 12
|Grado amministrativo = 3
|longitudineMinuti = 14
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|longitudineSecondi = 11
|Divisione amm grado 2 = Treviso
|mappaX = 139
|Amministratore locale = Davide Bortolato
|mappaY = 54
|Partito = [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|altitudine = 8
|Data elezione = 9-6-2019
|superficie = 46,15
|Data rielezione = 11-6-2024
|abitanti = 28.082
|Data istituzione =
|anno = 30-11-2008
|densitaAltitudine = 605,5
|frazioniSottodivisioni = [[Bonisiolo]], [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]], [[Zerman]]
Località: [[Marocco (Veneto)|Marocco]], [[Mazzocco]]<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://incomune.interno.it/statuti/statuti/mogliano_veneto.pdf|titolo=Comune di Mogliano Veneto - Statuto|editore=autonomie.interno.it|accesso=23 gennaio 2011|pagina=1}}</ref>
|comuniLimitrofiDivisioni confinanti = [[Casale sul Sile]], [[Marcon]] (VE), [[Preganziol]], [[Quarto d'Altino]] (VE), [[Scorzè]] (VE), [[Venezia]] (VE), [[Zero Branco]]
|Zona sismica = 3
|cap = 31021
|Gradi giorno = 2546
|prefisso = [[041 (prefisso)|041]]
|Nome abitanti = moglianesi
|istat = 026043
|Patrono = [[santa Maria Assunta]]
|fiscale = F269
|Festivo = 15 agosto
|zonaSismica = 3
|gradiGiornoPIL = 2546
|PIL procapite =
|nomeAbitanti = moglianesi
|Mappa = Map of comune of Mogliano Veneto (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|patrono = [[Santa Maria Assunta]]
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
|festivo = [[15 agosto]]
|sito = http://www.comune.mogliano-veneto.tv.it/
}}
'''Mogliano Veneto''' (in [[dialetto veneto]] locale ''Mojan'' /mo'jan/, in [[veneziano (lingua veneta)|dialetto veneziano]] ''Mogian'' /mo'ʤan/) è una [[città dell'Italia|città]]<ref>Titolo conferito dal Presidente della Repubblica nel 1988.</ref> di 28.082 abitanti<ref>Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 30/11/2008 [http://demo.istat.it/bilmens2007gen/index.html].</ref> collocata all'estremità meridionale della [[provincia di Treviso]].
 
'''Mogliano Veneto''' (''Mojan'' {{IPA|[moˈjaŋ]}} o {{IPA|[moˈd͡ʑaŋ]}} in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Treviso]] in [[Veneto]].
==Geografia fisica==
[[Immagine:Siepe.jpg|rihgt|200px|thumb|Passaggio tra una siepe]]
Il territorio comunale si estende per 46,15 km² ed è posto all'estremità sud della provincia. A sud confina con il comune di [[Venezia]], seguendo il corso del [[Dese (fiume)|Dese]]; a nord confina con i comuni di [[Zero Branco]], [[Preganziol]] e [[Casale sul Sile]]; ad ovest con quello di [[Scorzè]]; ad est con quelli di [[Quarto d'Altino]] e [[Marcon]].
 
{{TOClimit|2}}
Il moglianese è del tutto pianeggiante e l'altitudine passa dai 2 ai 16 metri s.l.m.; la casa comunale si trova ad 8 m s.l. Il terreno è per lo più argilloso, il che ha permesso che le acque rimanessero in superficie creando una rete idrica piuttosto rilevante: fiume principale è lo [[Zero (fiume)|Zero]], che passa vicino al centro; a sud, presso [[Marocco (Veneto)|Marocco]] scorre il [[Dese (fiume)|Dese]]; da ricordare anche fossi e canali di scolo come il [[Pianton]], la [[Fossa Storta]], il [[Zermanson]], la [[Peseggiana]]. Rilevante anche la presenza di [[falda acquifera|falde acquifere]].
 
== Geografia fisica ==
Il territorio è classificato come [[Classificazione sismica|zona sismica]] ''3'' a ''sismicità bassa'' e come [[Classificazione climatica dei comuni italiani|zona climatica]] ''E''.
{{dx|[[File:Siepe.jpg|thumb|upright|Passaggio tra una siepe]]}}
Il territorio comunale si estende per 46,26&nbsp;km² ed è posto all'estremità sud della provincia. A sud confina con il comune di [[Venezia]], seguendo il corso del [[Dese (fiume)|Dese]]; a nord confina con i comuni di [[Zero Branco]], [[Preganziol]] e [[Casale sul Sile]]; ad ovest con quello di [[Scorzè]]; ad est con quelli di [[Quarto d'Altino]] e [[Marcon]].
 
Il moglianese è del tutto pianeggiante e l'altitudine passa dai 2 ai 16 [[metri sul livello del mare|m s.l.m.]]; la casa comunale si trova ad 8 m s.l.m. Il terreno è per lo più argilloso, il che ha permesso che le acque rimanessero in superficie creando una rete idrica piuttosto rilevante: fiume principale è lo [[Zero (fiume)|Zero]], che passa vicino al centro; a sud, presso [[Marocco (Veneto)|Marocco]] scorre il [[Dese (fiume)|Dese]]; da ricordare anche fossi e canali di scolo come il [[Pianton]], la [[Fossa Storta]], il [[Zermanson]], la [[Peseggiana]]. Rilevante anche la presenza di [[falda acquifera|falde acquifere]].
Delle foreste che fino a qualche secolo fa ricoprivano buona parte del territorio non resta più nulla, se non qualche toponimo (''Selve'', ''Olme''). La flora tipica è comunque ben presente nei campi abbandonati e lungo alcune siepi, usate in passato per dividere le proprietà agricole e talvolta così fitte da sembrare veri e propri boschetti.
 
Il territorio è classificato come [[Classificazione sismica|zona sismica]] ''3'' a ''sismicità bassa'' e come [[Classificazione climatica dei comuni italiani|zona climatica]] ''E''.
==Storia==
===Il periodo romano e l'alto medioevo===
Il nome della città sembra essere di origine romana: ''praedium Molianum'' doveva chiamarsi il complesso dei possedimenti di un certo ''Molius''. È certo infatti che la zona appartenesse all'agro di [[Altino (Quarto d'Altino)|Altino]] e come tale era intensamente coltivata. Segno della [[centuriazione]] è la disposizione di alcune delle attuali strade <ref>In particolare, sono stati identificati come [[Decumano|decumani]] le attuali via Ronzinella (forse decumano massimo), via Vanzo-via Boito-via Cortellazzo, via Marocchesa a Marocco e via f.lli Bovo a Campocroce; come [[Cardine (storia romana)|cardini]] via XXIV maggio (prolungata dalla più recente via De Gasperi), via Motta a Campocroce. A queste si aggiungono numerose stradine private e fossati.</ref>.
 
Delle foreste che fino a qualche secolo fa ricoprivano buona parte del territorio non resta più nulla, se non qualche toponimo (''Selve'', ''Olme'', ''Roette''). La flora tipica è comunque ben presente nei campi abbandonati e lungo alcune siepi, usate in passato per dividere le proprietà agricole e talvolta così fitte da sembrare veri e propri boschetti.
Un'altra ipotesi fa risalire il toponimo al veneto ''mojo'' cioè "umido", "aquitrinoso". Dopo le [[invasioni barbariche]] e, più tardi, degli [[Ungari]] il territorio, dove già vi sorgeva una pieve paleocristiana, fu infatti abbandonato a sé stesso. Nel [[996]] [[Rozone Calza|Rozone]], vescovo di [[Treviso]] concesse all'abate Vitale la costruzione di un monastero benedettino perché la zona fosse bonificata e ripopolata. Il lavoro venne spronato anche dalle donazioni degli imperatori [[Ottone III]] e [[Enrico III del Sacro Romano Impero|Enrico III]]. Inoltre, papa [[Papa Vittore II|Vittore II]] confermò in seguitò le concessioni già fatte dal vescovo di Treviso.
 
== Storia ==
Nel [[1074]], quando l'opera fu compiuta, i monaci furono sostituiti dalle monache, che resteranno nell'abbazia sino al [[Quattrocento]].
=== Il periodo romano e l'alto medioevo ===
Il nome della città sembra essere di origine romana: ''praedium Molianum'' doveva chiamarsi il complesso dei possedimenti di un certo ''Molius''. È certo infatti che la zona appartenesse all'agro di [[Altino (città romana)|Altino]] e come tale era intensamente coltivata. Segno della [[centuriazione]] è la disposizione di alcune delle attuali strade<ref>In particolare, sono stati identificati come [[Decumano|decumani]] le attuali via Ronzinella (forse decumano massimo), via Vanzo-via Boito-via Cortellazzo, via Marocchesa a Marocco e via f.lli Bovo a Campocroce; come [[Cardine (storia romana)|cardini]] via XXIV Maggio (prolungata dalla più recente via De Gasperi), via Motta a Campocroce. A queste si aggiungono numerose stradine private e fossati.</ref>.
 
Un'altra ipotesi fa risalire il toponimo al veneto ''mojo'' cioè "umido", "acquitrinoso". Dopo le [[invasioni barbariche]] e, più tardi, degli [[Magiari|Ungari]] (889 d.C.), il territorio, dove esisteva una pieve paleocristiana, fu infatti abbandonato a se stesso.
===Il basso medioevo===
Il Moglianese, posto tra i territori del comune di [[Treviso]], del comune di [[Padova]] e della [[Serenissima]] fu spesso colpito duramente dalle lotte che li opponevano. Oltretutto, l'abitato era un passaggio obbligato per le truppe, vista la posizione lungo l'arteria del [[Terraglio]]: nel [[1192]] e nel [[1234]] i padovani incendiarono il monastero; nel [[1255]] le guerre di [[Ezzelino III da Romano]] devastarono il territorio; nel [[1311]] è la volta dei soldati imperiali di [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]] che bruciarono la chiesa. E la lista continua inesorabilmente sino al [[1368]], quando Treviso si sottomise definitivamente a [[Venezia]], e con essa Mogliano.
 
Il primo documento storico che cita Mogliano è del [[997]], anno nel quale [[Rozone Calza|Rozone]], vescovo di [[Treviso]], concesse all'abate Vitale la costruzione di un monastero benedettino perché la zona fosse bonificata e ripopolata. In questo primo scritto esistente, il luogo viene citato con il toponimo di "Moliane". Il lavoro venne spronato anche dalle donazioni degli imperatori [[Ottone III]] e [[Enrico III il Nero|Enrico III]]. Inoltre, [[papa Vittore II]] confermò in seguito le concessioni già fatte dal vescovo di Treviso.
===La dominazione veneziana===
 
{{nota
Nel [[1074]], quando l'opera fu compiuta, i monaci furono sostituiti dalle monache, che restarono nell'abbazia sino al [[Quattrocento]].
|titolo=La scuola dei Battuti
 
|contenuto=Simile ad altre, come quelle di [[Treviso]] e [[Mestre]], la confraternita fu fondata attorno al XIV secolo (un documento del [[1349]] ne attesta già allora la piena attività) da un tal Venturino e dai coniugi Antonio e Cristina dei Seminati, tre Veneziani della contrada di Santa Marina, probabilmente membri dell'analoga [[Scuola Grande della Misericordia]]. La scuola fondava i suoi principi sulla ''mariegola'' (storpiatura dialettale di "madre regola"), una sorta di statuto che poteva essere aggiornato successivamente. Il documento, conservato attualmente alla biblioteca comunale di Treviso, mostra infatti solo una prima decina di fogli risalenti al [[XV secolo]], mentre i successivi vanno dal [[1434]] al [[1735]].
=== Il basso medioevo ===
Come sta scritto nella mariegola, il fine dell'associazione era la "''salvacion de le aneme di nostri frateli e sorele de questa fraternitade''" che gli affiliati, uomini e donne tutti rigorosamente laici, si proponevano di realizzare attraverso opere di carità, preghiere e altri rituali religiosi, come le processioni. La mariegola ne indicava un numero preciso all'anno e chi non adempiva agli obblighi veniva sanzionato con un'ammenda in denaro. Una particolare importanza era data ai funerali di un confratello o di un parente, a cui tutta la scuola era tenuta ad partecipare attivamente. Durante questi avvenimenti, gli affiliati si distinguevano da un gonfalone e da una divisa, una cappa bianca con cappuccio, cordone e stemma della scuola.
La zona di Mogliano, collocandosi tra i territori del [[comune (storia)|comune]] di [[Treviso]], del comune di [[Padova]] e della [[Serenissima]] fu spesso colpito duramente dalle lotte che li opponevano. Oltretutto, l'abitato era un passaggio obbligato per le truppe, vista la posizione lungo l'arteria del Terraglio: nel [[1192]] e nel [[1234]] i padovani incendiarono il monastero; nel [[1255]] le guerre di [[Ezzelino III da Romano]] devastarono il territorio; nel [[1311]] è la volta dei soldati imperiali di [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]] che bruciarono la chiesa. E la lista continua inesorabilmente sino al [[1388]], quando Treviso si sottomise definitivamente a [[Venezia]], e con essa Mogliano.
 
Frattanto era stata fondata la "scuola dei Battuti", una confraternita laica di ispirazione cristiana che gestì un ospedale per i bisognosi sino al [[1806]], quando le leggi napoleoniche soppressero gli ordini monastici e le associazioni religiose.
 
=== La dominazione veneziana ===
{{Approfondimento
|titolo=La scuola dei Battuti
|contenuto=Simile ad altre, come quelle di [[Treviso]] e [[Mestre]], la confraternita fu fondata attorno al XIV secolo (un documento del [[1349]] ne attesta già allora la piena attività) da un tal Venturino e dai coniugi Antonio e Cristina dei Seminati, tre Veneziani della contrada di Santa Marina, probabilmente membri dell'analoga [[Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia]]. La scuola fondava i suoi principi sulla ''mariegola'' (storpiatura dialettale di "madre regola"), una sorta di statuto che poteva essere aggiornato successivamente. Il documento, conservato attualmente alla biblioteca comunale di Treviso, mostra infatti solo una prima decina di fogli risalenti al [[XV secolo]], mentre i successivi vanno dal [[1434]] al [[1735]].
Come sta scritto nella mariegola, il fine dell'associazione era la "''salvacion de le aneme di nostri frateli e sorele de questa fraternitade''" che gli affiliati, uomini e donne tutti rigorosamente laici, si proponevano di realizzare attraverso opere di carità, preghiere e altri rituali religiosi, come le processioni. La mariegola ne indicava un numero preciso all'anno e chi non adempiva agli obblighi veniva sanzionato con un'ammenda in denaro. Una particolare importanza era data ai funerali di un confratello o di un parente, a cui tutta la scuola era tenuta a partecipare attivamente. Durante questi avvenimenti, gli affiliati si distinguevano da un gonfalone e da una divisa, una cappa bianca con cappuccio, cordone e stemma della scuola.
A capo della confraternita stava il ''gastaldo'', eletto dai soci e in carica un anno. Il suo operato era controllato dalla figura del ''sindico'', pure eletto dall'assemblea. L'amministrazione dei beni era affidata ai due ''massari'', pure in carica un anno, mentre il ''pestafanghi'' era una sorta di portaordini che avvertiva i membri degli avvenimenti.
 
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La confraternita fu sciolta nel [[1806]] in seguito alle leggi napoleoniche.
}}
Nel [[XIV secolo]] fu fondata la ''scuola dei Battuti'', una confraternita laica di ispirazione cristiana che gestirà un ospedale per i bisognosi sino al [[1806]], quando le leggi napoleoniche sopprimeranno gli ordini monastici e le associazioni religiose.
 
Nel [[1413]] le monache lasciarono Mogliano e si trasferirono nel convento San Teonisto, entro la più sicura Treviso. Portarono con sé un inestimabile patrimonio, ma ne restò una buona parte nella parrocchia del paese. Nell'Ottocento, tuttavia, [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] ordinerà l'incameramento dei beni custoditi dai religiosi e, per negligenza o per la confusione del momento, andranno perduti.
 
Nel [[1516]], finite le guerre tra la [[Lega di Cambrai]] e Venezia, il paese attraversò un lungo periodo di pace. I patrizi veneziani volgevano ora i loro interessi verso la terraferma: fiorì l'agricoltura e furono innalzate le magnifiche ville tuttora esistenti.
 
=== L'Ottocento ===
Con la caduta di Venezia [[1797]], Mogliano passò dai Francesi agli Austriaci e viceversa, ma dal [[1815]] divenne definitivamente austriaca. Durante questo periodo Mogliano conobbe un sensibile sviluppo edilizio, in particolare lungo il [[Terraglio]], nelle vie di comunicazione per raggiungere Venezia e per facilitare scambi con le città vicine. Gli attriti con l'amministrazione straniera comunque non mancarono, e nel paese il patriottismo fusi mantenne sempre vivo, specie tra gli anni Quaranta e Cinquanta: testimonianza ne èfu la brutale esecuzione dei due moglianesi [[Antonio Pilon|Luigi Vanin]] e [[Antonio Pilon]].
 
Con la [[terzaTerza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]], il Comune di Mogliano divienedivenne parte del [[Regno d'Italia]]. Vennee rinominato "Mogliano Veneto" a seguito del Regio Decreto del [[5 gennaio]] [[1868]] per distinguerlo dall'omonimo [[Mogliano]] situato nelle [[Marche]].
 
=== Il Novecento ===
Durante la [[prima guerra mondiale]] il paese non fu coinvolto direttamente nei combattimenti, ma le sue ville divennero sedi delle armate impegnate sul basso [[Piave]] e ospedali militari. La guerra lasciò un'eredità pesantissima a Mogliano: oltre al consistente numero di caduti, dilagavano in città disoccupazione, epidemie, povertà. La situazione tuttavia migliorò relativamente anche grazie allo sviluppo della coltivazione della pesca che, nel periodo tra le due guerre, divenne prodotto tipico del paese, rinomato a livello internazionale.
 
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Subito dopo il conflitto Mogliano si diede alla ricostruzione, il che portò ad un notevole sviluppo residenziale ed industriale.
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 gennaio 1988.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4864|titolo=Mogliano Veneto|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{quote|Suddiviso in due partiti. Nel primo, su uno sfondo azzurro, campeggia un monte gobbato sopra al quale sono poste la luna e una stella a otto punte. Il monte poggia su una campitura dorata. Nel secondo, su uno sfondo verde, una cornucopia rovescia delle pesche e delle spighe. Questi simboli poggiano su una campitura a onde azzurre e dorate.}}
{{Citazione|[[Partito (araldica)|Partito]]: nel primo, d’azzurro, al monte di verde, sormontato dalla stella di otto raggi, d'oro, e dalla [[Crescente (araldica)|mezzaluna]] montante, dello stesso, ordinate in palo, e fondato sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] d'oro; nel secondo, di verde, alla [[Cornucopia (araldica)|cornucopia]] d'oro, con la punta all'insù, riempita di tre pesche, al naturale, fogliate di cinque, d'argento, e della [[spiga di grano]], d'oro, alla campagna di azzurro, caricata di tre fasce ondate, d'oro. Ornamenti esteriori da Città.}}
Lo stemma comunale, a forma di scudo sannitico moderno, è partito verticalmente e orizzontalmente in due [[partito (araldica)|partiti]] sovrastanti su due [[Campo (araldica)|campiture]]. In alto a sinistra, il monte gobbato con la stella a otto punte rappresenta il simbolo dell'abbazia benedettina; ai piedi del monte, la campitura dorata ricorda la fertile campagna; nell'altro partito, in alto a destra, la cornucopia rimanda all'abbondanza dell'agricoltura: vi escono una spiga di frumento e delle pesche, le quali sino ad un cinquantennio fa erano uno dei prodotti tipici di questa zona; infine, in basso a destra, la campitura con le onde azzurre e dorate ricordano lo stretto rapporto che Mogliano ha sempre avuto colla città di Venezia.
Lo stemma comunale è, come di norma, uno [[Scudo francese moderno|scudo sannitico]]. Il monte gobbato con la stella a otto punte è il simbolo dell'[[Abbazia di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)|abbazia benedettina]]; ai piedi del monte, la campitura dorata ricorda la fertile campagna; nella seconda partizione, la cornucopia rimanda all'abbondanza dell'agricoltura: vi escono una spiga di frumento e delle pesche, le quali sino ad un cinquantennio fa erano uno dei prodotti tipici di questa zona; infine, in basso, le onde azzurre e dorate ricordano lo stretto rapporto che Mogliano ha sempre avuto con la città di Venezia.<ref>{{Cita web|url=https://www.comunemoglianoveneto.it/vivere-info/cenni-storici-su-mogliano-veneto|titolo=Cenni storici su Mogliano Veneto. Lo stemma|accesso=2024-06-12|sito=Comune di Mogliano Veneto}}</ref>
 
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma sopra descritto, con la iscrizione in oro della denominazione della città.
Lo stemma è stato concesso con un decreto del Presidente della Repubblica il [[18 gennaio]] [[1988]] assieme al titolo di [[città (Italia)|Città]].
 
=== Onorificenze ===
==Monumenti e luoghi d'interesse==
{{Onorificenze
Mogliano è una centro di recente sviluppo urbano e non conserva un prezioso centro storico, tuttavia può vantare di alcuni siti interessanti. Per questo motivo, il comune è stato dichiarato [[città d'arte]] ai sensi della L.R. 28 dicembre 1999 n. 62.
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 22 luglio 1987<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4864 |titolo= Mogliano Veneto, decreto 1987-07-22 DPR, concessione di titolo di città |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===L'arcipretale===
Mogliano è un centro di recente sviluppo urbano e non conserva un prezioso centro storico, tuttavia può vantare alcuni siti interessanti. Per questo motivo, il comune è stato dichiarato [[città d'arte]] ai sensi della L.R. 28 dicembre 1999 n. 62.
 
=== Architetture religiose ===
==== Duomo arcipretale di Santa Maria Assunta ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)}}
[[Immagine:Mogliano 1896.jpg|thumb|Il centro di Mogliano con la chiesa (1896), prima che la facciata fosse rifatta]]
 
Il più pregevole esempio di architettura è la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta con l'annessa [[Abbazia di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)|abbazia]]. Sorge presso il centro, nel luogo dove già prima del 1000 si ergeva una pieve con fonte battesimale.
Il più pregevole esempio di architettura, sia civile che religiosa, è la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta con l'annessa abbazia. Sorge presso il centro, nel luogo dove già prima del [[1000]] si ergeva una pieve con fonte battesimale. L'attuale edificio, costruito cento anni più tardi, risente delle profonde ristrutturazioni avvenute nel corso dei secoli, in particolare di quelle del XVI e XVII sec. Gli interni risalgono per lo più alla fine del XVIII e all'inizio del XIX sec.; la facciata fu rifatta all'inizio del Novecento, mentre il campanile è uno dei pochi punti dell'edificio a non aver subito modifiche tanto profonde. All'interno, da ricordare le pale di [[Antonio Buratti]], [[Giuseppe Boldini]] e [[Gian Carlo Bevilacqua]] e gli affreschi trecenteschi della sacrestia, rinvenuti solo nel [[1992]] e testimonianza del suo passato medievale. Dietro uno degli altari è sepolto il corpo di [[Santa Matronilla]]. Interessante l'[[Organo (musica)|organo]] [[Tamburini]], del [[1912]], a trasmissione pneumatica.
 
L'attuale edificio, costruito cento anni più tardi, risente delle profonde ristrutturazioni avvenute nel corso dei secoli, dalla fine del XVI secolo sino agli inizi del XX secolo. Gli interni risalgono per lo più alla fine del XVIII e all'inizio del XIX secolo; la facciata fu rifatta all'inizio del Novecento, mentre il campanile è uno dei pochi punti dell'edificio a non aver subito modifiche tanto profonde.
===L'abbazia benedettina e il brolo===
L'abbazia fu fondata nel [[997]] su desiderio dell'allora [[diocesi di Treviso|vescovo di Treviso]] Rozone, il quale voleva recuperare il territorio di ''Moliane'', devastato dalle invasioni degli Ungari del [[X secolo]] e poi abbandonato. Il monastero opitò inizialmente i [[benedettini]], i quali si dedicarono alla bonifica e al ripopolamento della zona sino al [[1075]], anno in cui vi si insediarono le [[benedettine]]. Nel medioevo l'abbazia subì saccheggi e distruzioni da parte dei numerosi eserciti che transitavano per il paese, finché, nel [[1413]], le monache si trasferirono entro le più sicura mura di [[Treviso]], nel convento di San Teonisto. Benché mantenessero il possesso della parrocchia, l'abbazia di Mogliano fu abbandonata e cadde progressivamente in rovina. Con l'arrivo di [[Napoleone]] anche il monastero di San Teonisto fu soppresso.
 
All'interno, da ricordare le pale di [[Antonio Buratti]], [[Giuseppe Boldini]] e [[Gian Carlo Bevilacqua]] e gli affreschi [[XIV secolo|trecenteschi]] della sacrestia, rinvenuti solo nel 1992 e testimonianza del suo passato medievale. Dietro uno degli altari è sepolto il corpo di [[santa Matronilla]]. Interessante l'[[Organo (strumento musicale)|organo]] della ditta [[Tamburini]] di Crema (1913) a trasmissione pneumatica.<ref>{{Cita libro|autore = Claudio Simonato|titolo = Il Tamburini: storia dell'organo nell'Arcipretale di Mogliano Veneto|anno = 2013|editore = Comitato Fiera del Rosario|città = Mogliano Veneto (TV)}}</ref>
Del vasto e ricco complesso oggi resta ben poco. Solo nel [[1889]], infatti, quel che ne rimaneva (adibito nel frattempo ad osteria) veniva salvato dal letterato [[Guglielmo Berchet]] che si adoperò perché fosse dichiarato "opera monumentale". Sopravvive parte del chiostro, del [[1184]], con il porticato e l'annessa costruzione, attualmente sede di un centro parrocchiale. Di recente il [[Ministero dei Beni Culturali]] ha stanziato i fondi necessari ad un profondo restauro del monastero e della chiesa, volto soprattutto a recuperare gli elementi più antichi, spesso nascosti da interventi recenti e dall'incuria. Tra i progetti correlati, ci sarebbe anche l'istituzione di un museo e la ricerca della cripta con le spoglie dell'abate Vitale e del vescovo Rozone.
 
Più tarde dell'abbazia sono le due costruzioni poste su ciò che resta del [[brolo]], ovvero degli orti e dei frutteti annessi al monastero prima e alla parrocchia poi. Essi rappresentano oggi il centro espositivo, appunto, del ''Brolo'' costituito da uno spazio espositivo, l'''Urban Center'', destinato alla memoria della città, e da una seconda area sede di importanti mostre periodiche.
 
==== Abbazia benedettina e brolo ====
{{Vedi anche|Abbazia di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)}}
 
L'abbazia fu fondata nel 997 su desiderio dell'allora [[diocesi di Treviso|vescovo di Treviso]] Rozone, il quale voleva recuperare il territorio di ''Moliane'', devastato dalle invasioni degli Ungari del X secolo e poi abbandonato. Il monastero ospitò inizialmente i [[benedettini]], i quali si dedicarono alla bonifica e al ripopolamento della zona sino al 1075, anno in cui vi si insediarono le [[Ordine di San Benedetto|benedettine]]. Nel medioevo l'abbazia subì saccheggi e distruzioni da parte dei numerosi eserciti che transitavano per il paese, finché, nel 1413, le monache si trasferirono entro le più sicura mura di [[Treviso]], nel convento di San Teonisto. Benché mantenessero il possesso della parrocchia, l'abbazia di Mogliano fu abbandonata e cadde progressivamente in rovina. Con l'arrivo di [[Napoleone]] anche il monastero di San Teonisto fu soppresso.
===Piazza dei Caduti===
 
Alcuni cenni merita la piazza dei Caduti, centro della vita pubblica del paese. Il complesso sorse negli [[anni 1920|anni venti]] per sostituire l'attuale piazza Duca d'Aosta, allora piazza Maggiore. Quest'ultima, dove avevano sede le principali istituzioni, era divenuta scomoda perché attraversata dal Terraglio, arteria che, con la diffusione delle automobili e dei tram, diveniva sempre più trafficata. La piazza fu costruita sullo spiazzo dove si svolgeva il mercato e fu attorniata dal municipio, opera dell'architetto [[Mario Fabris]] e dagli altri edifici porticati. Fu inaugurata il [[4 luglio]] [[1926]] alla presenza del [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|Duca d'Aosta]], del ministro [[Giuseppe Volpi]] e del vescovo [[Andrea Giacinto Longhin]]. Inizialmente intitolata a [[Vittorio Emanuele III]], mutò la denominazione con l'attuale durante gli anni della resistenza.
Del vasto e ricco complesso oggi resta ben poco. Solo nel 1889, infatti, quel che ne rimaneva (adibito nel frattempo ad osteria) veniva salvato dal letterato [[Guglielmo Berchet]] che si adoperò perché fosse dichiarato "opera monumentale". Sopravvive parte del chiostro, del 1184, con il porticato e l'annessa costruzione, attualmente sede di un centro parrocchiale. Di recente il [[Ministero dei Beni Culturali]] ha stanziato i fondi necessari ad un profondo restauro del monastero e della chiesa, volto soprattutto a recuperare gli elementi più antichi, spesso nascosti da interventi recenti e dall'incuria. Tra i progetti correlati, ci sarebbe anche l'istituzione di un museo e la ricerca della cripta con le spoglie dell'abate Vitale e del vescovo Rozone.
 
Più tarde rispetto all'abbazia sono le due costruzioni poste su ciò che resta del brolo, ovvero degli orti e dei frutteti annessi al monastero prima e alla parrocchia poi. Essi rappresentano oggi il centro espositivo, appunto, del ''Brolo'' costituito da uno spazio espositivo, l{{'}}''Urban Center'', destinato alla memoria della città, e da una seconda area sede di importanti mostre periodiche.
 
==== Altri luoghi di culto ====
A Mogliano si trovano altre quattro chiese parrocchiali, se si escludono le cinque delle rispettive frazioni:
 
* [[Chiesa di Sant'Elena (Zerman)|La chiesa Sant'Elena Imperatrice di Zerman]], costruita nel 1596 e con titolo arcipretale nel 1804.
* La chiesa del Sacro Cuore di Gesù sorge nella zona ad ovest del centro. Progettata dall'architetto [[Luigi Candiani (architetto)|Luigi Candiani]], fu consacrata il 1º dicembre 1968<ref>{{Cita|Venturini|p. 64}}.</ref>.
* La parrocchiale di San Marco Evangelista venne realizzata negli anni novanta del XX secolo presso il quartiere "Villaggio San Marco", in località Ronzinella.
* La chiesa di San Carlo è stata benedetta nel 1988 e sorge al centro della zona [[Piano per l'Edilizia Economica Popolare|PEEP]], nel quartiere Est.
 
Un cenno merita infine la chiesa del collegio Astori, edificio [[neoromanico]] progettato dall'ing. Lorenzo Priuli Bon e consacrata nel maggio del 1915<ref>{{Cita|Venturini|pp. 37-38}}.</ref>. È intitolata a [[Maria Ausiliatrice]].
Il municipio è un edificio dall'esterno sobrio, mentre gli interni, più decorati, seguono lo stile dell'[[art déco]]. Al centro della piazza si trova il monumento ai caduti, opera di [[Giuseppe Vasco Vian]]. Pochi decenni fa la porzione settentrionale della piazza fu rialzata, secondo un progetto molto discusso. Di recente le è stato restituito l'aspetto originale.
 
===Ville venete===
Come già accennato, dalla metà del Cinquecento i Veneziani volsero i loro interessi alla terraferma e anche la campagna di Mogliano fu abbellita di splendide ville venete. Ancor oggi, specie lungo il [[Terraglio]], si possono apprezzare numerosi esempi del genere, quali: villa Coin (XVIII sec.), villa Bianchi-De Kunkler (XVII sec.), villa Stucky (edificio in stile centro-europeo, XIX sec.), villa Giustiniani-Palma (XVI-XVIII sec.), villa Pisani-Veronese-Maccatrozzo, villa Zenoni-Politeo, [[villa Trevisanato]], villa Zanga (XVII sec.), villa Antonini (XVIII sec.), parco dell'ex villa Longobardi.
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Chiesa di Santa Maria Assunta - Mogliano Veneto.jpg|[[Chiesa di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)|La chiesa di Santa Maria Assunta]]
File:VillaZanga.jpg|Villa Zanga.
MoglianoVeneto - Abbazia nordovest.jpg|Il fronte ovest dell'[[Abbazia di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)|abbazia benedettina]], addossata alla chiesa
File:VillaVeronese.jpg|Villa Veronese.
SacroCuoreMogliano.jpg|La parrocchiale del Sacro Cuore
File:VillaMarchesi.jpg|Villa Marchesi.
SanMarcoMogliano.jpg|La parrocchiale di San Marco
File:VillaPadovan.jpg|Villa Padoan, a Marocco.
Chiesa di San Teonisto (Campocroce, Mogliano Veneto) 01.jpg|Chiesa di San Teonisto, Campocroce
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=== Architetture civili ===
===Archeologia industriale===
==== Ville venete ====
[[File:Immagine 102.jpg|thumb|Il mulino Turbine, vecchio edificio sul [[Dese (fiume)|Dese]].]]
Come già accennato, dalla metà del Cinquecento i Veneziani volsero i loro interessi alla terraferma e anche la campagna di Mogliano fu abbellita di splendide [[Villa veneta|ville venete]]. Ancor oggi, specie lungo il [[Terraglio]], si possono apprezzare numerosi esempi del genere, quali: [[villa Buratti]] (XVIII sec.), [[Villa Bianchi|villa Bianchi-De Kunkler]] (XVII sec.), [[villa Stucky]] (edificio in stile centro-europeo, XIX sec.), villa Giustiniani-Palma (XVI-XVIII sec.), villa Pisani-Veronese-Maccatrozzo, villa Zenoni-Politeo, [[villa Trevisanato]], villa Zanga (XVII sec.), villa Antonini (XVIII sec.), parco dell'ex villa Longobardi, villa Braida.
Interessanti anche diversi esempi di [[archeologia industriale]] e alcuni vecchi [[molino|mulini]]. Degno di nota, in località Marocco, è l'ex parco divertimenti [[Veneland]].
 
===== Casa Amadi =====
==Società==
{{Vedi anche|Casa Amadi}}
===Evoluzione demografica===
{{...|centri abitati d'Italia}}
{{MultiCol}}
 
===== Villa Benetton detta "La Marignana" =====
{{Vedi anche|Villa Benetton detta "La Marignana"}}
[[File:LaMarignana.jpg|thumb|upright|Villa Benetton]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
{{clear}}
 
===== Villa Bianchi =====
{{Vedi anche|Villa Bianchi}}
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
===== Villa Buratti =====
{{Vedi anche|Villa Buratti}}
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
===== Villa Condulmer =====
{{Vedi anche|Villa Condulmer}}
[[File:Mogliano Veneto, Zerman, 31 ottobre 1987 22B.jpg|thumb|upright|Villa Condulmer nel 1987]]
 
Le origini del complesso sono incerte. [[Gianfranco Scarpari]] la ritiene genericamente settecentesca. Giuseppe Venturini è più preciso e la data 1743 su commissione del [[patriziato veneziano|patrizio]] Alvise [[Condulmer]] (senza però riportarne le motivazioni). [[Giuseppe Mazzotti]] la colloca nel [[XVII secolo|Seicento]]. Una tradizione, inoltre, asserisce che la villa fu costruita demolendo un antico monastero e si ipotizza che la lunga barchessa ortogonale alla casa domenicale ne sia in realtà un resto.
 
Poco dopo la fine della [[Serenissima]], i Condulmer si estinsero e i beni andarono in eredità ai [[Grassi (famiglia veneta)|Grassi]] (proprietari del noto [[palazzo Grassi]] di [[Venezia]]). Nella prima metà dell'Ottocento Angelo Grassi, ultimo della sua casata, la lasciò a Giovanni Battista Tornielli, rampollo di una famiglia amica. In questo periodo, dal 6 marzo 1853, la villa ospitò [[Giuseppe Verdi]], al quale il Tornielli aveva offerto alcuni giorni di riposo dopo la tanto criticata "prima" della ''[[Traviata]]''. L'edificio fu poi ereditato dai Bonaventura e quindi ceduto ai Monti. [[Vincolo culturale|Vincolato]] sin dal 1939, è oggi sede di un albergo. Ospita inoltre un maneggio e un campo da golf.
 
===== Villa Da Riva =====
{{Vedi anche|Villa Da Riva}}
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
===== Villa Gavioli =====
Si erge in fondo a via Morandi, deturpata dall'espansione urbana degli anni settanta. Il parco della villa, infatti, si estendeva sino all'attuale via Zermanesa (l'antica strada per [[Casale sul Sile|Casale]]) e la stessa via Morandi ne era il viale di ingresso.
 
Il corpo centrale è a due piani e sottotetto, a cui si aggiunge un [[frontone]]. Ai lati si trovano due [[barchesse]] con i rispettivi [[porticato|porticati]] (interessanti gli affreschi dei soffitti) rivolti verso la villa. Fra la barchessa ad ovest e la casa padronale si trova l'oratorio intitolato a [[Sant'Antonio di Padova]], mentre quella ad est è affiancata da un rustico con porticato ad archi ribassati.
 
Interessante la facciata posteriore, adiacente a via Vanzo, con i camini a catino, il balconcino al primo piano e la facciata della cappellina. Proprio perché l'ingresso di quest'ultima si rivolge a questa parte, si ritiene che vi fosse un accesso al [[Zero (fiume)|fiume Zero]], che in origine scorreva nei pressi della villa.
 
Costruita nel Settecento, la villa fu di Antonio Filiasi, poi di Francesco Epis. Nell'Ottocento era dei Donadoni, quindi dei Marchiori e dei Rosada (tra i quali si ricorda Luigi, secondo sindaco dell'epoca post-unitaria). Passò in seguito ad Augusto Chiarle; attualmente è dei Gavioli-Savio<ref>{{cita web|url=https://prolocomoglianoveneto.org/territorio/|titolo=Villa Gavioli|editore=prolocomoglianoveneto|accesso=23 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 152-153}}.</ref>.
 
===== Villa Marchesi =====
{{vedi anche|Villa Marchesi}}
[[File:MoglianoVeneto - VillaMarchesi.jpg|thumb|upright|Villa Marchesi]]
 
Adiacente alla precedente, la casa padronale è un edificio piuttosto semplice, a tre piani, con un largo poggiolo marmoreo al secondo. Ai lati, ma più arretrate, si dispongono simmetricamente due barchesse a un piano e sottotetto, prolungate da un'ala perpendicolare ciascuna; l'insieme assume così una pianta a "U".
 
Il parco anteriore presenta un complesso di aiuole rialzate che formano una mezza margherita. Di fronte sta l'ingresso originale, oggi inutilizzato, costituito da una cancellata disposta a rotonda. L'attuale ingresso, in posizione più marginale, si trova dove un tempo sorgeva un piccolo oratorio intitolato a [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|San Giuseppe]].
 
La villa è attestata sin dalla fine del XVI secolo come proprietà dei Venier, i quali la tennero sino al XVIII secolo. Passò quindi agli Scarello, al mercante Giovanni Heinzelman, quindi ai Pigazzi e ai Marchesi.
 
Durante l'[[assedio di Venezia]] ospitò un ospedale militare austriaco. Nella [[prima guerra mondiale]] vi si insediò il comando dei volontari [[Cecoslovacchia|cecoslovacchi]] che erano accorsi al fianco dell'Italia<ref>{{cita web|url=https://prolocomoglianoveneto.org/territorio/|titolo=Villa Marchesi|editore=prolocomoglianoveneto|accesso=23 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 115-117}}.</ref>.
 
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===== Villa Michieli =====
[[File:VillaBevilacqua.jpg|thumb|upright|Villa Michieli, Bevilacqua]]
 
Situata in via Selve, è articolata in tre volumi: il corpo padronale, rialzato al centro di un piano, e due ali più basse. Nel complesso, gli esterni conservano ancora i caratteri originali, nonostante la villa sia stata divisa in più proprietà. È andato perduto invece il portico che si estendeva sul lato meridionale.
 
Si ritiene che sia stata edificata nel Settecento dai Michieli, proprietari delle campagne limitrofe (oggi urbanizzate), tra i quali si distinse lo storico locale [[Adriano Augusto Michieli]]. Passò quindi ai Bevilacqua<ref>{{cita web|url=https://prolocomoglianoveneto.org/territorio/|titolo=Villa Michieli|editore=prolocomoglianoveneto|accesso=23 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 62-63}}.</ref>.
 
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===== Villa Milanese =====
Tra villa Veronese e villa Marchesi si trova questo semplice edificio, a tre piani, sormontato da un [[Frontone|frontoncino]] ornato da vasi agli angoli e da un fregio al centro. Sul retro si trova un annesso a due piani e, oltre questo, una costruzione più recente.
 
Settecentesca, fu dei Rinaldi, dei Missaglia e dei Milanese. Negli anni trenta del XX secolo vi abitò la famiglia del partigiano [[Ignazio Vian]]<ref>{{cita web|url=http://catalogo.irvv.net/catalogo/scheda.form?id=2517|titolo=Villa Milanese|editore=Istituto Regionale Ville Venete|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 114-115}}.</ref>.
 
===== Villa Padoan =====
{{Vedi anche|Villa Padoan}}
[[File:Mogliano Veneto - VillaPadovan.jpg|thumb|upright|Villa Padoan]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
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===== Villa Palma =====
Sul lato ovest del Terraglio, è un edificio cinquecentesco dalle linee molto semplici: a pianta quadrata e a tre piani, la facciata è ornata da un balconcino sovrastato da un piccolo timpo, mentre lungo il piano terra si muove un finto bugnato.
 
Il complesso doveva essere molto più vasto e articolato, con l'oratorio di [[San Giovanni Battista]] all'angolo del giardino. Resta solo, sul retro, un rustico.
 
La villa era dei [[Giustinian]], cui successero i [[Foscarini]], gli Andrighetti, i Bianchi e i Palma. Attualmente ospita un albergo. Negli ultimi anni dell'Ottocento vi soggiornò il pittore [[Luigi Nono (pittore)|Luigi Nono]]<ref>{{cita web|url=http://catalogo.irvv.net/catalogo/scheda.form?id=2231|titolo=Villa Palma|editore=Istituto Regionale Ville Venete|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|p. 105}}.</ref>.
 
===== Villa Stucky =====
{{Vedi anche|Villa Stucky}}
[[File:Facciata Villa Stucky.jpg|thumb|upright|Facciata di Villa Stucky]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
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===== Villa Torni =====
{{Vedi anche|Villa Torni}}
[[File:MoglianoVeneto - VillaTorni.jpg|thumb|upright|Villa Torni]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
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===== Villa Trevisanato =====
{{vedi anche|villa Trevisanato}}
[[File:Trevisanato.jpg|thumb|upright|Villa Trevisanato]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
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===== Villa Veronese =====
[[File:MoglianoVeneto - VillaVeronese.jpg|thumb|upright|Villa Veronese]]
 
Si affaccia sul lato est del Terraglio, tra Mogliano e Marocco. Oltre il cornicione che sovrasta il primo piano, si eleva il piano rialzato, con pianta a croce e quattro [[Frontone|frontoni]] sormontati da timpani e affiancati da [[contrafforte|contrafforti]] barocchi. Agli angoli vi sono quattro terrazze ornate da pinnacoli.
 
Sul lato sud si allunga un rustico che rappresenta la parte più antica del complesso. Nella zona settentrionale del vasto parco è stata costruita una villa moderna.
 
La villa fu costruita nel Settecento dai Pisani. Dal secolo successivo fu dei Siri, dei Pancera, dei Cipollato e dei Bardini e dei Veronese. Ora è di proprietà Maccatrozzo<ref>{{cita web|url=http://catalogo.irvv.net/catalogo/scheda.form?id=2310|titolo=Villa Veronese|editore=Istituto Regionale Ville Venete|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 112-113}}.</ref>.
 
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===== Villa Volpi =====
{{Vedi anche|Villa Volpi}}
[[File:Villa Volpi 3.JPG|thumb|upright|Villa Volpi]]
{{...|centri abitati d'Italia}}
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===== Villa Zanga =====
{{vedi anche|Villa Zanga}}
[[File:MoglianoVeneto - VillaZanga.jpg|thumb|upright|Villa Zanga]]
Sorge in via Roma, presso l'incrocio con via Ghetto. La facciata rivolta alla strada è sovrastata da un ampio timpano coronato da tre statue. Al primo piano si trova una balconata in ferro battuto su cui si affacciano tre portefinestre sormontate da un fregio. Sul lato orientale si allunga la barchessa, con pianta a "L".
 
Degli interni va segnalato il caminetto, proveniente dalla casa veneziana di [[Carlo Goldoni]].
 
Nel parco si collocano altre sei statue (le ''Arti''), attribuite alla bottega dei [[Orazio Marinali|Marinali]].
 
Di origini settecentesche, fu di Ignazio Testori. Nel 1797 divenne sede di un comando francese e, secondo una tradizione non provata, avrebbe ospitato lo stesso [[Napoleone]]. Fu in seguito adibita a locanda ("alle Tre Colombe") per passare poi alla famiglia Zanga; attualmente è degli Zara-Pasin. Durante la [[prima guerra mondiale]] vi fu allestita la ''Casa del Soldato''<ref>{{cita web|url=http://catalogo.irvv.net/catalogo/scheda.form?id=2236|titolo=Villa Zanga|editore=Istituto Regionale Ville Venete|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Venturini|pp. 64-66}}.</ref>.
 
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===== Villa Zenoni Politeo =====
L'area meridionale del parco era occupata dalla scomparsa villa Antonini. Di proprietà dei Fanna, passò poi ai [[Da Mosto]] e, sul finire del Ottocento, fu di Pietro Antonini, che la ricevette come dono di nozze dalla madre Ada Pagello (figlia del medico [[Pietro Pagello|Pietro]]). Ereditata dal figlio Anacleto, ebbe vari altri proprietari finché, ridotta in precarie condizioni, fu demolita nel [[secondo dopoguerra]]. Durante l'abbattimento ci si accorse con sorpresa che l'edificio era privo delle fondamenta.
 
Di villa Antonini restano solo il cancello d'ingresso e l'oratorio privato, innalzato nel 1854. All'interno, è conservata una pala di ignoto inserita in una pregevole cornice marmorea firmata e datata (''Litografia Kier - 1844 - Giuseppe Borghesi disegnò'')<ref>{{Cita|Venturini|p. 112}}.</ref>.
 
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OratorioVillaAntonini.jpg|Oratorio della scomparsa villa Antonini
Mogliano Veneto - VillaPadovan.jpg|Villa Padoan, a Marocco.
MoglianoVeneto - VillaTorni.jpg|Villa Battistiol Torni, ora sede dell'istituto Gris.
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==== Archeologia industriale ====
Interessanti anche diversi esempi di [[archeologia industriale]] e alcuni vecchi mulini. Degno di nota, in località Marocco, è l'ex parco divertimenti [[Marocco (Veneto)#Veneland|Veneland]].
 
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Mulino Turbine 2.JPG|Il mulino Turbine, vecchio edificio sul [[Dese (fiume)|Dese]]
Veneland, 2011.jpg|Portale d'ingresso del Veneland a Marocco
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===== Mulino Valerio =====
Lungo il [[Zero (fiume)|fiume Zero]], si rivolge al lato sinistro del Terraglio andando da Mogliano a Treviso. La grande costruzione che si vede dalla strada nasconde alla vista un mulino più antico citato dalla fine del Settecento come proprietà del medico Francesco Brachi. Dal 1830 risulta dei Berizzi, costruttori del nuovo complesso. Passò poi ai Caberlotto e, nel 1949, ai Valerio<ref>{{Cita|Venturini|pp. 79-80}}.</ref>.
 
Il complesso ha funzionato sino a pochi decenni fa. Attualmente è adibito ad uso residenziale, suddiviso in più proprietà.
 
=== Altro ===
==== Piazza dei Caduti ====
Alcuni cenni merita la piazza dei Caduti, centro della vita pubblica del paese. Il complesso sorse negli [[anni 1920|anni venti]] per sostituire l'attuale piazza Duca d'Aosta, allora piazza Maggiore. Quest'ultima, dove avevano sede le principali istituzioni, era divenuta scomoda perché attraversata dal Terraglio, arteria che, con la diffusione delle automobili e dei tram, diveniva sempre più trafficata. La piazza fu costruita sullo spiazzo dove si svolgeva il mercato e fu attorniata dal municipio, opera dell'architetto [[Mario Fabris]], e dagli altri edifici porticati. Fu inaugurata il 4 luglio [[1926]] alla presenza del [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|Duca d'Aosta]], del ministro [[Giuseppe Volpi]] e del vescovo [[Andrea Giacinto Longhin]]. Inizialmente intitolata a [[Vittorio Emanuele III]], mutò la denominazione con l'attuale durante gli anni della resistenza.
 
Il municipio è un edificio dall'esterno sobrio, mentre gli interni, più decorati, seguono lo stile dell'[[art déco]]. Al centro della piazza si trova il monumento ai caduti, opera di [[Giuseppe Vasco Vian]]. Alla fine degli anni ottanta la porzione settentrionale della piazza fu rialzata con un basamento di cemento, secondo un progetto molto discusso. In anni recenti le è stato restituito un aspetto più simile all'originale.
 
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Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 25.jpg|Piazza Caduti con il basamento di cemento armato nel 1994
Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 17.jpg|Piazza Caduti con il basamento di cemento armato nel 1994
Monumento ai caduti (Mogliano Veneto).JPG|Il monumento ai caduti della [[prima guerra mondiale]] nel 2013
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Mogliano Veneto}}
{{ColBreak}}
 
Mogliano ha subito un notevole sviluppo urbano a partire dal secondo dopoguerra, quando si verificò un vero e proprio "esodo" da [[Venezia]] e dalle isole della [[Laguna Veneta]] verso l'entroterra.
[[Immagine:Demografia Mogliano.PNG|373 px]]
{{EndMultiCol}}
Come si può desumere dal grafico a sinistra, Mogliano ha subito un notevole sviluppo urbano a partire dal secondo dopoguerra, quando si verificò un vero e proprio "esodo" da [[Venezia]] e dalle isole della [[Laguna Veneta]] verso l'entroterra.
 
LeSi stime diconostima che nel [[1500]] Mogliano contavacontasse circa 1.200{{formatnum:1200}} abitanti, nel [[1700]] 2.300{{formatnum:2300}}, nel [[1850]] 4{{formatnum:4500}}<ref>{{Cita|Venturini|p. 157}}.500</ref>.
 
AllaIl fine31 deldicembre [[20072008]] si contavano 27.847{{formatnum:28128}} abitanti,. diNel cuiperiodo 1.536º stranierigennaio-31 (8,9%, datodicembre [[20062008]]). Nellosi stessosono annoregistrati i272 nati vivi sono stati 276 (9,9‰7‰), ie morti232 247morti (8,9‰3‰), con un incremento naturale di 2940 unità (1,0‰4‰). Le famiglie contano in media 2,43 componenti.
 
Di seguito sono riportati i dieci gruppi di stranieri più consistenti (al 31/12/2007):
<center>
{| class="wikitable sortable" style="text-align:right; font-size:95%;"
! Pos. !! Cittadinanza !! Popolazione
|-
| 1 || align=left| {{ROU}} || 284
|-
| 2 || align=left| {{ALB}} || 270
|-
| 3 || align=left| {{MOL}} || 167
|-
| 4 || align=left| {{MAR}} || 165
|-
| 5 || align=left| {{UKR}} || 116
|-
| 6 || align=left| [[Immagine:Flag of Serbia and Montenegro.svg|border|20px|bandiera]]&nbsp;[[Serbia e Montenegro]] || 80
|-
| 7 || align=left| {{MKD}} || 68
|-
| 8 || align=left| {{CHN}} || 68
|-
|9 || align=left| {{NGA}} || 59
|-
|10 || align=left| {{CRO}} || 38
|-
|10 || align=left| {{BAN}} || 38
|-
| || align=left| Resto del Mondo || 395
|}
</center>
L'[[ISTAT]] suddivide il territorio comunale nelle seguenti località abitate (vi è riportata anche la popolazione durante il censimento del [[2001]]):
{{div col}}
<div class="NavFrame" style="clear:both; text-align:left;">
* Bonisiolo, 526;
<div class="NavHead"><font size = 2>Località abitate</font></div>
* Campocroce, 817;
<div class="NavContent">
* Mogliano Veneto, {{formatnum:21009}};
*BONISIOLO, 526;
*CAMPOCROCE Zerman, 817498;
* Alture, 113 (ad ovest di Zerman, lungo ''via della Croce'');
*MOGLIANO VENETO, 21.009;
* Bianchi, 130 (a nord di Mogliano, sul crocevia ''via Bianchi-via Cavalleggeri'');
*ZERMAN, 498;
*Alture Borgo Mestre, 11335 (ad ovest di ZermanCampocroce, lungosulla destra di ''via dellaZero CroceBranco'');
* Bovo, 60 (a sud di Campocroce, presso ''via f.lli Bovo'');
*Bianchi, 130 (presso ''Villa Bianchi'', a nord del centro storico);
*Borgo MestreBusa, 3530 (ad ovest di Campocroce, sullasul destra dicrocevia ''via Zero Branco-via Gardigiana-via Campocroce'');
* Ghetto, 201 (ad ovest del centro storico);
*Bovo, 60 (a sud di Campocroce, presso ''via f.lli Bovo'');
*Busa Lazzaretto, 3022 (ad ovestest didel Campocrocecentro storico, sul croceviapresso ''via Zero Branco-via Gardigiana-via CampocroceCortellazzo'');
* Maccatrozzo, 38 (al Mazzocco, all'inizio di ''via Mazzocco'');
*Ghetto, 201 (ad ovest del centro storico);
*Lazzaretto Malcanton, 2252 (ad estovest deldi centro storicoCampocroce, pressoall'inizio di ''via CortellazzoMalcanton'');
* Malombra, 23 (a nordest di Zerman, all'incrocio tra ''via Malombra'' e ''via Roette'');
*Maccatrozzo, 38 (a sud del Mazzocco);
*Malcanton Mazzocco Vecchio, 5255 (ad ovestest didel CampocroceMazzocco, pressoverso la fine di ''via MalcantonMazzocco'');
*Malombra Molino Campocroce, 23148 (a nordestsud di ZermanCampocroce, pressolungo ''via MalombraMolino'');
*Mazzocco VecchioPancrazio, 5567 (ad est deldi MazzoccoMarocco, pressoattorno all{{'}}'via'[[Residenza Sanitaria Assistenziale|RSA]] MazzoccoPancrazio'');
*Molino CampocrocePianura, 14837 (a sudnordest di CampocroceZerman, ina località ''Casemetà di ''via MolinoRoette'');
*Pancrazio Prati, 6733 (ad est di MaroccoBonisiolo, attornopresso all'''[[Residenza Sanitaria Assistenziale|RSA]]via PancrazioPrati'');
* Roggia, 70 (a nord di Mogliano, lungo una laterale di ''via Bianchi'' e oltre il Zermanson);
*Pianura, 37;
*Prati Salatina, 3348 (ada estnord didel Bonisiolocentro storico, pressotra ''via fratelli Bonotto'' e ''via PratiCavalleggeri'');
* Strazzariole, 49 (ad ovest di Campocroce, sulla destra di ''via Zero Branco'');
*Roggia, 70;
* Villa Bane, 15 (subito ad est di Zerman, sul luogo in cui sorge la villa omonima);
*Salatina, 48 (a nord del centro storico, verso la fine di ''via Bianchi'');
*Strazzariole Villa Braida, 4914 (ada ovestsudest di CampocroceZerman, sulla destra diattorno ''viaalla Zerovilla Branco''omonima);
* Zanetti, 39 (a sudovest di Mogliano, lungo ''via Marignana'');
*Villa Bane, 15 (subito ad est di Zerman, sul luogo in cui sorge la villa omonima);
* ''case sparse'', {{formatnum:2193}}.
*Villa Braida, 14 (a sudest di Zerman, attorno alla villa omonima);
*Zanetti, 39;
*''case sparse'', 2.193.
</div></div>
 
{{div col end}}
Durante il [[Censimento della popolazione e delle abitazioni|censimento]] del 2001<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0C0I0&a2=mg0y8048F8&n=1UH90T09OG0&v=1UH07B07RS50000 XIV censimento generale della Popolazione e delle Abitazioni - Popolazione residente (dettaglio loc. abitate in provincia di Treviso)]</ref>, l'[[ISTAT]] contava 21.009 abitanti nel [[centro abitato]]<ref>In questo computo, vengono esclusi gli abitanti delle località isolate (altri [[centri abitati|centri]] e [[nuclei abitati]]) e [[case sparse]]).</ref> di Mogliano Veneto, ma a questi vanno aggiunte le popolazioni degli altri agglomerati contigui, sebbene inclusi in altri comuni. Nello specifico, si tratta di:
 
Durante il [[Censimento della popolazione e delle abitazioni|censimento del 2001]]<ref>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0C0I0&a2=mg0y8048F8&n=1UH90T09OG0&v=1UH07B07RS50000|titolo=XIV censimento generale della Popolazione e delle Abitazioni - Popolazione residente (dettaglio loc. abitate in provincia di Treviso)|editore=dawinci.istat.it|accesso=23 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110922033551/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0C0I0&a2=mg0y8048F8&n=1UH90T09OG0&v=1UH07B07RS50000|dataarchivio=22 settembre 2011|urlmorto=no}}</ref>, l'[[ISTAT]] contava {{formatnum:21009}} abitanti nel [[centro abitato]]<ref>In questo computo, vengono esclusi gli abitanti delle località isolate (altri [[centri abitati|centri]] e [[nuclei abitati]]) e [[case sparse]]).</ref> di Mogliano Veneto, ma a questi vanno aggiunte le popolazioni degli altri agglomerati contigui, sebbene inclusi in altri comuni. Nello specifico, si tratta di:
*Marcon-Gaggio-Colmello (comune di [[Marcon]]), 9.402 ab.;
*[[Marocco (Veneto)|Marocco]] (comune di [[Venezia]]), 683 ab.
 
* Marcon-Gaggio-Colmello (comune di [[Marcon]]), {{formatnum:9402}} ab.;
In pratica, la popolazione dell'agglomerato formato dalla continuità di queste [[località abitate]] ammonta a 31.094 abitanti.
* [[Marocco (Veneto)|Marocco]] (comune di [[Venezia]]), 683 ab.
 
In pratica, la popolazione dell'agglomerato formato dalla continuità di queste [[località abitate]] ammonta a {{formatnum:31094}} abitanti.
==Cultura==
==Istruzione==
A Mogliano hanno sede nove scuole materne (di cui una a [[Marocco (Veneto)|Marocco]], una a [[Zerman]] e una a [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]]), nove scuole elementari (di cui una a [[Marocco (Veneto)|Marocco]], una a [[Zerman]] e una a [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]]), una scuola media (con una sede distaccata) e un Liceo Scientifico con sezioni di Classico e Sociopsicopedagogico.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Dal [[1882]] è attivo anche il Collegio [[Salesiano]] "Astori".
Al 31 dicembre 2024 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:2467}}, ovvero l'{{formatnum:8.5}}% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&a=2024|editore=ISTAT|titolo=
Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 31 dicembre 2024|accesso=25 luglio 2025}}</ref>:
 
# [[Romania]] {{formatnum:663}}
==Personalità legate a Mogliano Veneto==
# [[Moldavia]] {{formatnum:225}}
===Nati a Mogliano===
# [[Ucraina]] {{formatnum:165}}
* [[Antonio Pilon]] e [[Luigi Vanin]], patrioti.
# [[Albania]] {{formatnum:162}}
* [[Giovan Battista Piranesi]], incisore.
# [[Cina]] {{formatnum:119}}
* [[Giuseppe Luigi Trevisanato]], ecclesiastico.
# [[Marocco]] {{formatnum:110}}
* [[Sandro Fuga]], compositore.
# [[Nigeria]] {{formatnum:108}}
* [[Toti Dal Monte]], cantante lirica.
# [[Tunisia]] {{formatnum:90}}
* [[Giuseppe Vasco Vian]], scultore.
* [[Giuseppe Berto]], scrittore.
* [[Gianni Tamino]], politico.
* [[Leonardo Muraro]], politico.
 
===Altri= Cultura ==
=== Istruzione ===
* [[Federico Bianchi]], militare. Ha vissuto a lungo presso l'attuale [[villa Bianchi]], dove venne poi sepolto.
Sono presenti [[scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]] e [[scuola primaria|primarie]], due [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuole secondarie di primo grado]] e un [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|liceo]] con vari indirizzi.
* [[Pietro Buratti]], poeta. Visse nell'attuale Casa Marcello, sul Terraglio, dove morì.
* [[Giuseppe Boldini]], pittore e patriota. Possedeva varie proprietà a Mogliano (e vi morì); fu inoltre primo sindaco della città dopo l'unione al Regno d'Italia.
* [[Gino Rossi]], pittore. Negli ultimi anni della sua vita fu ricoverato presso diversi manicomi, tra i quali l'istituto Gris.
* [[Gaetano Tavoni]], militare. Visse nell'attuale villa Flavia, a [[Marocco (Veneto)|Marocco]].
* [[Ignazio Vian]], partigiano. Lavorava a Mogliano, abitando presso villa Rinaldi-Gasparini.
* [[Erminio Ferretto]], partigiano. Fu ucciso dalle [[brigate nere]] a [[Bonisiolo]].
* [[Riccardo Fedel]], partigiano. Visse qui per un periodo.
* [[Toni Benetton]], scultore. Visse e operò nella sua villa di [[Marocco (Veneto)|Marocco]].
* [[Cesare De Piccoli]], politico. Risulta residente a [[Zerman]].
* [[Sabrina Salerno]], showgirl. Vive a Mogliano ormai da diversi anni col marito e il figlio.
* [[Simona Ventura]] e [[Stefano Bettarini]], showgirl e calciatore. Hanno abitato in città quando il secondo giocava col [[Società Sportiva Calcio Venezia|Venezia]].
* [[Chiara Simionato]], pattinatrice. Ha vissuto a Mogliano, luogo di origine della famiglia.
* [[Dorina Vaccaroni]], olimpionica di scherma e ciclista, ex-moglie del calciatore e allenatore professionista [[Andrea Manzo]], ha vissuto in città.
 
Nel 1936 venne incaricata come direttrice del circolo didattico [[Marta Minerbi Ottolenghi]] nata a [[Quarto dei Mille]] e di origini ebraiche. Nel 1938 le [[leggi razziali fasciste]] la costrinsero alle dimissioni.
==Eventi==
Di seguito sono riportate le sagre e le manifestazioni che si svolgono durante l'anno. Per quanto riguarda le frazioni, si rimanda alle relative voci.
*''Fiaccolata dei 5 Panaini'', quarta domenica di gennaio;
*''Carnevale moglianese'', periodo di carnevale.
*''Sagra del Villaggio San Marco'', 25 aprile;
*''Mercatino dell'antiquariato'', 25 aprile;
*''Torneo Scacchi Gran Prix'', 25 aprile;
*''Torneo Scacchi Internazionale'', 25 aprile - 1 maggio;
*''Festa di primavera'', 1 maggio;
*''Mostra mercato del bricolage e del piccolo artiginato familiare'', maggio;
*''Festa dei fiori'', secondo sabato e domenica di maggio;
*''Premio letterario G. Berto'', giugno;
*''Festa d'estate all'Ovest'', a fine luglio;
*''Parchi e ville in carrozza'', in settembre;
*''Palio dei Quartieri'', in settembre
*''Fiera del Rosario'', fine settembre-prima settimana di ottobre;
*''Mercatino di Natale-Piazza Pio X'', ultima settimana di novembre;
*''Mercatino dell'antiquariato'', 8 dicembre.
 
Tra le [[scuole paritarie]] tre scuole dell'infanzia e il [[Collegio salesiano Astori]], attivo dal 1882 e comprensivo di tutti i gradi di istruzione.
==Geografia antropica==
===Suddivisioni storiche===
Durante il dominio veneziano, il territorio fu organizzato in ''[[Reggimento (Repubblica di Venezia)|reggimenti]]'', tra i quali si annoveravano le ''podestarie''. In questo periodo Mogliano si ritrovò spartita fra la podestaria di Treviso (zona ad ovest del Terraglio più la chiesa) e la podestaria di Mestre (zona ad est del Terraglio).
 
=== Eventi ===
Mogliano di Treviso apparteneva alla ''Mestrina di sotto'' (uno degli otto ''quartieri'' della podestaria) ed era suddivisa nei ''[[colmello|colmelli]]'' di:
Si svolge in giugno il [[Premio Giuseppe Berto]].
*''Chiesa'': attorno al duomo
*''Ospedale'': attorno all’Ospedale dei Battuti
*''Valonghe'': l'attuale Ghetto, ma si estendeva anche sino allo Zero e al Dese. Così denominato per la presenza delle case Valonghe di proprietà della famiglia Valongo
*''Marignan'': l’attuale Marignana, a sud verso Marocco. Traeva il nome dalla nobile famiglia dei Marini che qui aveva una villa
 
=== Cinema e teatro ===
Mogliano di Mestre era suddivisa nei colmelli di:
[[File:Mogliano Veneto, novembre 1995 07.jpg|thumb|Il cinema Busan nel 1995]]
*''Barbarossa'': attorno all’attuale via Ronzinella. Un’antica tradizione afferma che qui Federico I detto appunto Barbarossa avrebbe posto un accampamento durante la guerra contro i comuni italiani
Nel centro cittadino è presente il Cinema Teatro Busan, storico edificio risalente al 1910 intitolato al suo fondatore, monsignor Felice Busan<ref>{{Cita news|url=https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2013/02/08/news/qui-si-esibiva-anche-il-soprano-toti-dal-monte-1.6501292|titolo=Qui si esibiva anche il soprano Toti Dal Monte|pubblicazione=La Nuova di Venezia e Mestre|data=9 febbraio 2013}}</ref>. Da sempre destinata alle attività culturali e sociali, la struttura è attualmente in funzione come cinema e teatro<ref>{{Cita web|url=https://www.cinemabusan.it/|titolo=Cinema Teatro Busan}}</ref>.
*''Maccatrozzi'': l'antico nome dell’attuale Mazzoco, dove erano diffuse in effetti le famiglie omonime
*''Marocco'': attorno all'attuale via Marocchesa
*''Olme'': ad est del centro, dove sorgeva in passato un bosco di Olmi
*''Sorazero'': a nord del [[Zero (fiume)|fiume Zero]], verso l'attuale via Cortellazzo
 
Sempre nel centro è presente un teatro all'aperto, in Piazzetta del Teatro, intitolato a [[Giorgio Gaber]]. Il teatro ospita eventi estivi e cinema all'aperto.<ref>{{Cita web |url=https://www.teatro.it/teatri/piazzetta-del-teatro-mogliano-veneto-cartellone |titolo=Piazzetta del Teatro |sito=Teatro.it |editore=Teatro.it s.r.l. |accesso=15 settembre 2025}}</ref>
Delle tre frazioni, solo Campocroce apparteneva a Treviso, mentre Bonisiolo e Zerman facevano parte del territorio di Mestre.
 
Nelle vicinanze di Piazzetta del Teatro era un tempo presente il Cinema Centrale, successivamente abbattuto. Nel sito dove sorgeva il Cinema Centrale sono attualmente presenti una banca e l'ufficio anagrafico del comune di Mogliano Veneto.
I colmelli rappresentano quasi un'anticipazione degli odierni quartieri e ciascuno di essi era amministrato da un ''meriga''. Questo sistema, abolito con la caduta della Serenissima, sopravvisse in qualche modo ancora nell'Ottocento, in quanto erano utili alle parrocchie per censire la popolazione (gli indirizzi facevano infatti riferimento al colmello relativo, analogamente a quanto accade tutt'oggi a Venezia coi sestieri)<ref>[http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/FuoriCollana/Pfc_estimi_1.pdf Gli estimi della Podestaria di Treviso] {{pdf}} e [http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/FuoriCollana/Pfc_estimi_2.pdf sommario dell’inventario] {{pdf}}.</ref>.
 
== Geografia antropica ==
===Suddivisioni amministrative===
=== Urbanistica ===
Benché la legge non preveda il decentramento amministrativo per comuni delle dimensioni di Mogliano, la città è comunque partita nei seguenti quartieri:
Il ridimensionamento del settore agricolo degli ultimi decenni e le carenze insediative dei comuni limitrofi (primo fra tutti [[Venezia]] con [[Mestre]]), ha fatto sì che il capoluogo comunale risulti quasi completamente urbanizzato, assumendo una connotazione per lo più residenziale.
*[[Bonisiolo]];
*[[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]];
*Centro Nord - a nord della chiesa sino alle Olme;
*Centro Sud - si estende a sud della chiesa sino alla Ronzinella e al Villaggio San Marco;
*Est - comprende le zone residenziali (come la SIF e la PEEP) poste alla periferia est;
*[[Marocco (Veneto)|Marocco]];
*[[Mazzocco]]-Torni;
*Ovest-Ghetto - comprende tutta la porzione ad ovest della ferrovia sino al confine con [[Scorzè]];
*[[Zerman]].
 
Il nucleo storico di Mogliano si era costituito sul crocevia segnato dal Terraglio, dalla strada per Scorzè (attuali vie Matteotti e Roma) e dalla strada per Casale (attuali vie don Bosco, Zermanesa, Olme, San Michele, Sant'Elena, Bonisiolo e Altinia). Qui si concentrarono le attività produttive e amministrative (locande e altri negozi, ma anche la caserma dei carabinieri e il municipio). Tra le prime direttive dell'espansione urbana, l'asse del Terraglio, specialmente nel tratto a sud del centro.
Ciascun quartiere è costituito da un numero di consiglieri proporzionale a quello della popolazione residente. A capo del consiglio sta un presidente.
 
Le frazioni, invece, si sono sviluppate più tardivamente, con l'esaurimento delle aree edificabili nel capoluogo. Per questo motivo, mantengono ancora dei connotati spiccatamente rurali<ref>''Relazione sulle modalità di raccolta e gestione dei dati utilizzati per la creazione della matrice e la valutazione dei parametri per il rilascio delle autorizzazioni all'esercizio dell'attività di somministrazione alimenti e bevande'' - Allegato 3 alla delibera del Commissario Straordinario assunta con i poteri del C.C. n. 22 del 05/05/2009.</ref>.
===Frazioni===
Di Mogliano sono le tre frazioni di [[Zerman]] e [[Bonisiolo]] (verso nord-est) e di [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]] (verso nord-ovest). Si contano inoltre numerose località e toponimi; tra queste sono da ricordare il [[Mazzocco]] e [[Marocco (Veneto)|Marocco]], considerate ufficialmente località, ma comunque abbastanza popolose e importanti da essere citate con le precedenti negli atti ufficiali (come lo [[statuto comunale]]).
 
=== Suddivisioni storiche ===
====Altre località del territorio====
[[File:Colmelli Mogliano.PNG|thumb|L'attuale territorio comunale organizzato negli antichi colmelli ([[1781]]).]]
Esistono numerosi altri toponimi nel comune, sebbene molti siano ormai caduti in disuso.
Le ''ville'' di Mogliano, Campocroce, Zerman e Bonisiolo furono comprese nel territorio di Treviso per tutto il [[medioevo]]. Con l'avvento della Repubblica di Venezia, il territorio della [[Marca Trevigiana|Marca]], essendo troppo vasto, fu suddiviso in più [[Reggimento (Repubblica di Venezia)|podesterie]] e, caso piuttosto singolare, la villa di Mogliano si trovò divisa a metà tra le podesterie di Treviso e di Mestre, seppur compresa in un'unica parrocchia. In particolare, a Treviso apparteneva la zona ad ovest del Terraglio e quella attorno alla [[pieve]]; a Mestre la zona ad est. Per quanto riguarda le attuali frazioni, Campocroce fu sottoposta a Treviso, Zerman e Bonisiolo a Mestre.
*Busa (''ła Busa''): zona posta ad ovest di Campocroce, in corrispondenza del crocicchio tra via Zero Branco, via Gardgiana e via Campocroce.
*Ghetto (''el Gheto''): minuscolo agglomerato di case (ca. 200 ab.) a metà dell'attuale via Ghetto (estremità ovest del comune) e, per estensione, tutta la zona di campagna attorno al villaggio; il toponimo deriva dalla contrazione di Valon''ghetto'', soprannome di un ramo della famiglia Valongo, abitante in loco: in passato la zona era conosciuta come ''Case Valonghe'' o, più semplicemente, ''Valonghe''; da ricordare, inoltre, che il cognome Valongo deriva a sua volta dall'antico nome della località, detta nel medioevo ''Valle Longha'' a causa dei suoi terreni paludosi.
*Lazzaretto (''Łasareto''): toponimo che indica il tratto finale di via Cortellazzo, all'estremità est del comune; la località, in passato nota come ''San Paolo'', assunse questa denominazione quando, durante la [[prima guerra mondiale]], vi si allestì un piccolo ospedale per curare i militari colpiti da malattie infettive<ref>{{cita libro | cognome=Venturini | nome=Giuseppe | titolo=Passeggiate moglianesi | editore=Centro culturale Astori | città=Mogliano Veneto | anno=1980 |pagine = pp. 161-162 }}</ref>.
*Olme (''łe Olme''): borgata, un tempo ben distinta dal resto del paese, a nord est del centro; prende il nome da un antico bosco di olmi.
*Ronzinella (''ła Ronzineła'' o ''Ronsineła''): località che si estende al primo e al medio tratto della via omonima, fa riferimento alla rilevante famiglia dei ''Roncinelli'', conosciuta nel medioevo; per ''Ronzinella Seconda'' si intende, popolarmente, l'attuale via Gioberti.
*Torni (''i Torni''): subito a nord del Mazzocco, deriva dalla nobile famiglia ''Battistiol Torni'' che possedeva la villa attuale istituto Gris.
 
A loro volta, le ''ville'' erano divise in più ''[[colmello (comune rurale)|comuni]]'' (località e villaggi minori).
===Parrocchie===
Nel territorio di Mogliano hanno sede nove parrocchie, comprese nella [[Diocesi di Treviso]] e nel [[vicariato]] di Mogliano:
*Mogliano Veneto (Santa Maria Assunta, duomo arcipretale);
*[[Zerman]] (Sant'Elena imperatrice);
*[[Bonisiolo]] (Sant'Andrea apostolo);
*Sacro Cuore di Mogliano (Sacro Cuore di Gesù, ovest);
*San Carlo di Mogliano Veneto (San Carlo vescovo, est);
*[[Mazzocco]] (Cuore Immacolato di Maria);
*Ronzinella (San Marco evangelista);
*[[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]] (San Teonisto e compagni martiri);
*Sant'Antonio di Mogliano Veneto ([[Sant'Antonio da Padova]], [[Marocco (Veneto)|Marocco]]).
 
Mogliano di Treviso era suddivisa in<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/FuoriCollana/Pfc_estimi_1.pdf|titolo=Gli estimi della Podestaria di Treviso|editore=beniculturali.it|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/FuoriCollana/Pfc_estimi_2.pdf|titolo=Sommario dell'inventario|editore=beniculturali.it|accesso=23 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>:
==Economia==
* ''Chiesa'': attorno al duomo
[[Immagine:Campagna di Mogliano.jpg|200px|thumb|Coltivazioni di radicchio.]]
* ''Ospedal'': attorno all'Ospedale dei Battuti
[[File:ZonaOvest.jpg|thumb|Una strada della zona artigianale.]]
* ''Valongo'': la campagna all'estremità occidentale compresa grossomodo tra lo [[Zero (fiume)|Zero]] e la [[Peseggiana]]; il toponimo si è evoluto più tardi in "Ghetto"<ref name=colmelli/>
L'economia è basata sulle piccole e medie industrie, soprattutto tessili, che sorgono a [[Bonisiolo]] (zona S.P.Z.) e a sud-ovest (zona artigianale). Importante anche l'artigianato e numerose sono le attività terziarie, grazie alla presenza di negozi, uffici, scuole. Anche l'agricoltura è fiorente, nonostante vasti spazi siano stati urbanizzati, e notevole è anche l'attività vivaistica. In passato Mogliano era anche nota per la presenza della centrale del latte "Bianchi", marchio acquisito ora dalla [[Granarolo (azienda)|Granarolo]]. Nella frazione Marocco ha la sua sede centrale la società assicurativa [[Assicurazioni Generali|Generali]].
* ''Marignan'': l'attuale Marignana, a sud ovest<ref name=colmelli>Toponimo tuttora in uso, v. ''[[#Altre località del territorio|Altre località del territorio]]''</ref>
 
Mogliano di Mestre era suddivisa in:
==Infrastrutture e trasporti==
* ''Barbarossa'': attorno all'attuale via Ronzinella<ref>Un'antica tradizione afferma che qui l'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]] detto appunto Barbarossa avrebbe posto un accampamento durante la guerra contro i comuni italiani.</ref>
* ''Macatrozi'': l'attuale Mazzocco<ref>Riferimento alle varie famiglie Maccatrozzo, tuttora tipico cognome Moglianese.</ref>
* ''Marocco'': attorno all'attuale via Marocchesa
* ''Olme'': la zona ad est del centro<ref name=colmelli/>
* ''Sopra Zero'': a nord e a sud dello Zero, attorno alle attuali vie Torni e Cortellazzo<ref>{{Cita|Venturini|p. 180}}.</ref>.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
Benché la legge non preveda il decentramento amministrativo per comuni delle dimensioni di Mogliano, la città è comunque partita nelle seguenti Associazioni di Quartiere o di Frazione:
* quartiere 1 - [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]];
* quartiere 2 - [[Zerman]];
* quartiere 3 - [[Bonisiolo]];
* quartiere 4 - [[Mazzocco]]-Torni;
* quartiere 5 - [[Marocco (Veneto)|Marocco]];
* quartiere 6 - Ovest-Ghetto (ad ovest della ferrovia sino al confine con Scorzè);
* quartiere 7 - Centro-Nord (a nord della chiesa sino alle Olme);
* quartiere 8 - Centro-Sud (a sud della chiesa sino alla Ronzinella);
* quartiere 9 - Est (le nuove zone residenziali della periferia orientale).
 
Ciascuna associazione è costituito da un numero di consiglieri proporzionale a quello della popolazione residente. A capo del consiglio sta un presidente.
 
=== Frazioni ===
Come riportato nello [[statuto comunale]], è riconosciuto lo ''status'' di frazione agli abitati di Bonisiolo, Campocroce e Zerman.
 
* [[Bonisiolo]] - Piccolo centro rurale, affiancato da una zona industriale, si trova all'estremità nordorientale del territorio. Vi sorge un antico santuario mariano, in passato meta di pellegrinaggi assai frequentata.
* [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]] - Nella zona nordoccidentale. Tra i monumenti notabili, diverse ville venete e l'ex filanda Motta, in passato uno dei più importanti centri dell'industria serica italiana.
* [[Zerman]] - Sorge a nordest del centro. Degni di nota i resti di alcuni affreschi che ornano la parrocchiale, un capitello e una villa, attribuiti al [[Paolo Veronese|Veronese]].
 
A queste tre borgate storiche si sono aggiunti i due quartieri di Marocco e Mazzocco, prodotti della recente espansione urbana. Pur costituendo due agglomerati distinti, di fatto appartengono al tradizionale territorio della frazione-capoluogo e sono per questo definiti "località".
 
* [[Marocco (Veneto)|Marocco]] - Si trova all'estremità sud del territorio, estendendosi in parte nel comune di [[Venezia]]. Il centro è sorto in un'area rurale apprezzata in passato dai nobili veneziani, i quali vi hanno lasciato diverse ville.
* [[Mazzocco]] - Costituisce l'appendice orientale di Mogliano. Anche in questo caso, i monumenti di maggior interesse sono alcuni palazzi signorili.
 
==== Altre località del territorio ====
Oltre alle cinque località appena ricordate, vanno citati numerosi altri toponimi, sebbene molti siano ormai caduti in disuso.
* Ghetto - Localmente ''el Ghèto'', è la zona rurale attorno al piccolo agglomerato di case a metà della via omonima (estremità ovest del comune). La località era anticamente detta ''Valle Longha'', poi ''Valonga'', ''Valongo'', ''Valonghe'' e simili, stando ad indicare un'area depressa e paludosa. Più tardi si passò alla forma attuale attraverso la contrazione di Valon''ghetto'', in quanto al toponimo si è sovrapposto il cognome dell'omonima famiglia Valongo, popolarmente soprannominata "Valonghetto"<ref>Tuttora tipico cognome moglianese, deriva chiaramente dal nome della località.</ref>.
* Lazzaretto - In dialetto ''Łasaréto'', si riferisce alla campagna di via Cortellazzo, all'estremità est del comune. In passato nota come ''San Paolo'', assunse questa denominazione quando, durante la [[prima guerra mondiale]], vi si allestì un piccolo ospedale per curare i militari colpiti da malattie infettive<ref>{{Cita|Venturini|pp. 161-162}}.</ref>.
* Marignana - Indicherebbe la zona meridionale del comune ad ovest del Terraglio (compreso il quartiere attorno alla chiesa di Sant'Antonio), anche se oggi si preferisce estenderle, impropriamente, il toponimo [[Marocco (Veneto)|Marocco]]. Venturini rimanda l'origine del nome ai veneziani [[Marin (famiglia)|Marini]], proprietari di una villa nei dintorni ([[XVII secolo]])<ref>{{Cita|Venturini|p. 127}}.</ref>, ma è probabilmente più antico essendo la ''regula Marignani'' attestata almeno dal [[1315]]<ref>{{cita libro | cognome= Barcella | nome= Bonaventura | titolo= Notizie storiche del castello di Mestre dalla sua origine all'anno 1832 e del suo territorio | volume= Vol. 1 | editore= Angelo Poggi Tipografo ed Editore | città= Venezia | anno= 1839 | p= 206 }}</ref>. Secondo Antonio Niero, il toponimo richiama la ''villa Rimannorum'' citata nel [[1146]], un antico insediamento di [[arimanni]] ubicato ''in confinio Molianis''<ref>{{cita libro | cognome= Niero | nome= Antonio | titolo= Mestre. Arte e fede | editore= Marsilio | città= Venezia | anno= 1997| p= 12 | ISBN = 88-317-6692-9}}</ref>.
* Olme - Ovvero ''łe Olme'', rappresenta la zona ad est del centro, dove via Zermanesa (già via Olme) scavalca lo Zero. Prende il nome da un antico bosco di olmi.
* Ronzinella - ''Ła Ronzineła'' o ''Ronsineła'', è la zona a sud della via omonima, nel tratto in cui questa si immette nel Terraglio. Delle varie ipotesi, la più accreditata la collega alla famiglia dei Roncinelli, attestata nel medioevo. Per "Ronzinella Seconda" si intende, popolarmente, l'attuale via Gioberti.
* Torni - Localmente ''i Torni''. Ad est del centro, lungo l'omonima strada che conduce a [[Marcon]]. Il toponimo trae origine dalla nobile famiglia Battistiol Torni che possedeva la villa attuale sede dell'istituto Gris.
 
A queste si aggiungono le denominazioni dei quartieri più recenti: il Villaggio San Marco (alla Ronzinella), il Villaggio dei Fiori (quartiere di villette compreso tra la Fossa Storta e via Ronzinella), la zona [[Piano per l'Edilizia Economica Popolare|PEEP]], a est del centro, e la zona [[Sistema Integrato di Fondi immobiliari|SIF]], a sudest, concludendo con le zone industriali ex SAPIM e SPZ. Non sono citate le varie località comprese nel territorio delle frazioni.
 
=== Parrocchie ===
Nel territorio di Mogliano hanno sede nove parrocchie, comprese nella [[diocesi di Treviso]] e nel [[vicariato]] di Mogliano:
* [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]], duomo arcipretale;
* [[Zerman]] ([[Flavia Giulia Elena|Sant'Elena imperatrice]]);
* [[Bonisiolo]] ([[Andrea (apostolo)|Sant'Andrea apostolo]]);
* Sacro Cuore ([[Sacro Cuore di Gesù]], ovest);
* San Carlo ([[Carlo Borromeo|San Carlo vescovo]], est);
* [[Mazzocco]] ([[Cuore Immacolato di Maria]]);
* Ronzinella ([[Marco (evangelista)|San Marco evangelista]]);
* [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]] ([[Teonisto, Tabra e Tabrata|Santi Teonisto e Compagni martiri]]);
* Sant'Antonio ([[Antonio di Padova|Sant'Antonio di Padova]], [[Marocco (Veneto)|Marocco]]).
 
== Economia ==
[[File:Campagna di Mogliano.jpg|thumb|upright|Coltivazioni di radicchio.]]
[[File:Mogliano Veneto Zona Ovest.jpg|thumb|upright|Una strada della zona ex SAPIM.]]
L'economia moglianese si basa su 1.933 imprese attive, distribuite prevalentemente nel commercio al dettaglio e all'ingrosso (28,3%), nelle attività immobiliari, di noleggio, informatica e ricerca (16,1%), nelle costruzioni (15,6%), nell'agricoltura (13,2%) e nelle attività manifatturiere (11,1%)<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|titolo=Rapporto annuale 2008 sull'economia trevigiana|editore=[[Camera di Commercio]]|data=8 maggio 2009|accesso=24 gennaio 2011|pagina=90|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100414144645/http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|dataarchivio=14 aprile 2010}}</ref>.
 
Sono inoltre presenti 298 esercizi di commercio in sede fissa con una superficie di vendita totale di 30.911&nbsp;m<sup>2</sup>, dei quali 42 (1.702&nbsp;m<sup>2</sup>) sono destinati alla vendita del settore alimentare<ref>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|titolo=Rapporto annuale 2008 sull'economia trevigiana|editore=[[Camera di Commercio]]|data=8 maggio 2009|accesso=24 gennaio 2011|pagina=300|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100414144645/http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|dataarchivio=14 aprile 2010}}</ref>.
 
La produzione agricola rispecchia quella di tutta la zona: a [[mais]], [[grano tenero]] e foraggere si aggiungono alcune colture tipiche quali il [[radicchio rosso di Treviso]], il [[radicchio variegato di Castelfranco]] e l'[[asparago bianco di Badoere]]. Notevole è anche l'attività vivaistica.
 
Per quanto riguarda l'allevamento, il V [[censimento dell'Agricoltura]] condotto dall'[[ISTAT]] nel [[2000]] rilevava 379 aziende agricole con allevamenti<ref name=CensAgric>{{cita web|url=http://incipit.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m700W&a2=S&n=1UG90107RV3&o=&v=1UG010DG07RS40000&p=0&sp=h6&l=0|titolo=Aziende con allevamenti|editore=ISTAT|data=31 dicembre 2000|accesso=24 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304104726/http://incipit.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m700W&a2=S&n=1UG90107RV3&o=&v=1UG010DG07RS40000&p=0&sp=h6&l=0|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=no}}</ref> su un totale di 667<ref>{{cita web|url=http://incipit.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m700W&a2=S&n=1UG90107RV3&o=&v=1UG010DA07RS40000&p=0&sp=h6&l=0|titolo=Aziende agricole|editore=ISTAT|data=31 dicembre 2000|accesso=24 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>. I capi erano 120.406, ripartiti tra [[bovini]] (2.086), [[suini]] (8.231), [[caprini]] (46), [[equini]] (307) e [[avicoltura|avicoli]] (109.736)<ref>{{cita web|url=http://incipit.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m700W&a2=S&n=1UG90107RV3&o=&v=1UG010DI07RS4000000&p=0&sp=h6&l=0|titolo=Capi di allevamento|editore=ISTAT|data=31 dicembre 2000|accesso=24 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>. In passato Mogliano era anche nota per la presenza della centrale del [[Latte Bianchi]], marchio acquisito nel giugno [[2000]] dalla [[Granarolo (azienda)|Granarolo]]. Nel [[1999]] l'azienda aveva prodotto un fatturato di quasi 19 miliardi di [[lira italiana|lire]], pari a circa l'8% dell'intero mercato veneto<ref>[http://www.unindustria.treviso.it/confindustria/treviso/istituzionale.nsf/6ac496b8bd809cbec1256a5e0027b78a/eb8b66c5cf3b2a30c1256b2100591392?OpenDocument] Informazioni dal sito di Unindustria Treviso.{{collegamento interrotto}}</ref>.
 
Le industrie si concentrano soprattutto in due aree produttive, l'una posta a [[Bonisiolo]] (zona industriale S.P.Z.), l'altra a sud-ovest del centro (zona artigianale ex SAPIM).
 
La vicinanza ad alcuni importanti poli di attrazione, primo fra tutti il centro storico di [[Venezia]], ha fatto di Mogliano il secondo comune della provincia, dopo Treviso, per quanto riguarda l'economia turistica: nel [[2008]] si sono contati 62.514 presenze (di cui 37.233 stranieri) e 128.524 arrivi (di cui 74.392 stranieri)<ref name=camcom>{{cita web|formato=pdf|url=http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|titolo=Rapporto annuale 2008 sull'economia trevigiana|editore=[[Camera di Commercio]]|data=8 maggio 2009|accesso=24 gennaio 2011|pagine=308-310|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100414144645/http://www.tv.camcom.it/docs/Bisogni/Pubblicazi/Studi/Rapporto/2008/2008_RapportoAnnuale_completo.pdf|dataarchivio=14 aprile 2010}}</ref>.
 
Tra le strutture più rilevanti, va citata, nella frazione Marocco, la sede della direzione per l'Italia delle [[Assicurazioni Generali]]. In cambio delle concessioni per edificare il vasto complesso, la compagnia ha costruito a sue spese lo stadio comunale.
 
La raccolta dei rifiuti urbani e il servizio idrico sono effettuati da [[Veritas (azienda)|Veritas]].
 
Infine, un cenno sull'accesso pubblico ad Internet, che a Mogliano è giunto nel [[1996]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:31021 Mogliano Veneto, Province of Treviso, Italy - panoramio.jpg|thumb|upright|Cartello stradale atto ad arginare il fenomeno della prostituzione a Mogliano Veneto]]
Mogliano sorge in un'ottima posizione per quanto riguarda i trasporti e le vie di comunicazione: posta praticamente a metà strada tra [[Venezia]] (con [[Mestre]]) e [[Treviso]], è coinvolta nel fitto sistema di infrastrutture che toccano questi centri.
 
=== Strade ===
==== Autostrade ====
Storicamente, la più importante via di comunicazione della città è il [[Terraglio]], denominazione locale della [[Strada Statale 13 Pontebbana|SS13 "Pontebbana"]]. La strada attraversa proprio il centro del paese in direzione sud-nord e lo mette in diretta comunicazione con [[Mestre]] e [[Treviso]]. Alle consuete problematiche legate all'intenso traffico si sta ovviando con la realizzazione di alcune bretelle che deviino il flusso automobilistico dal centro storico.
{{Vedi anche|Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A27 (Italia)}}
Mogliano è una località cruciale per quanto riguarda i collegamenti autostradali: tra [[Zerman]] e [[Bonisiolo]] convergono infatti l'[[Autostrada A4 (Italia)|A4 Torino-Trieste]] (il noto [[passante di Mestre]]) e l'[[Autostrada A27 (Italia)|A27 Mestre-Belluno]]. Appena oltre i confini comunali transita l'[[Autostrada A57 (Italia)|A57]] (tangenziale di Mestre).
 
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Mogliano è servita inoltre dalle autostrade [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] (il noto [[passante di Mestre]]) e [[Autostrada A27 (Italia)|A27]], che si "accavallano" proprio all'altezza della frazione Bonisiolo.
Svincolo per l'A27 direzione est dell'A57.jpg|Svincolo per l'autostrada A27
Autostrada A4 per A27. Passante di Mestre.JPG|Autostrada A4, passante per Mestre
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==== Strade statali ====
{{Vedi anche|Terraglio|Strada statale 13 Pontebbana}}
Storicamente, la più importante via di comunicazione della città è il [[Terraglio]], denominazione locale della [[Strada statale 13 Pontebbana|SS13 "Pontebbana"]]. La strada attraversa proprio il centro del paese in direzione sud-nord e lo mette in diretta comunicazione con [[Mestre]] e [[Treviso]]. Alle consuete problematiche legate all'intenso traffico si sta ovviando con la realizzazione di alcune bretelle che deviino il flusso automobilistico dal centro storico. Resta invece la questione della prostituzione lungo la strada, nonostante le misure prese sia a livello locale che nazionale.
 
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Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 34.jpg|Incrocio tra via Terraglio, via Barbiero e via Prà dei Roveri nel 1994
Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 09.jpg|Via Guglielmo Marconi (Terraglio) nel 1994
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==== Strade provinciali ====
Una certa importanza hanno anche le [[strade provinciali]]:
* SP64 "Zermanesa": attraversa il comune per tutta la sua larghezza. Proviene infatti da [[Sant'Andrea di Barbarana]] (presso [[San Biagio di Callalta]]) e, dopo aver attraversato [[Monastier di Treviso]], [[Roncade]] e [[Casale sul Sile]], raggiunge [[Zerman]], etransita poiper il centro di Mogliano. Più recente il tratto che passa per la zona ovest del comune il qualee, entratoentrata in [[provincia di Venezia]], diviene la SP39 "Moglianese" diretta a [[Scorzè]]
* SP65 "di Zero": dal [[Terraglio]] raggiunge [[Zero Branco]] passando per il centro di [[Campocroce (Mogliano Veneto)|Campocroce]]
* SP106 "Ovest Terraglio": alternativa al più trafficato Terraglio, parteinizia dalla zonaSP64 nella periferia ovest del comune per raggiungere [[Treviso]] (loc. [[CanizzanoSant'Angelo (Treviso)|Sant'Angelo]]). Di recente il tratto iniziale è stato modificato e la strada comincia da una variante della SP64
* SP107 "Est Terraglio": come la precedente, procedesi parallelamentedirama aldalla TerraglioSP64 da(ma all'altezza di [[Zerman]]) e procede parallelamente al Terraglio finosino a [[Treviso]].
 
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===Ferrovie===
Mogliano Veneto, Zerman, 31 ottobre 1987 05.jpg|Via Zermanesa nel 1987
A Mogliano si trova anche una [[stazione di Mogliano Veneto|stazione ferroviaria]], realizzata sulla linea [[Ferrovia Venezia-Udine|Venezia-Udine]] sin dal momento della sua inaugurazione a metà [[XIX secolo|Ottocento]]. Risulta particolarmente frequentata in quanto il treno resta uno dei mezzi più comodi per raggiungere rapidamente Mestre e Venezia da una parte e Treviso, Udine, Belluno e Calalzo dall'altra.
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==== Strade comunali ====
Nell'ambito del [[Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale]] è prevista anche una nuova stazione a [[Marocco (Veneto)|Marocco]].
{{...|centri abitati d'Italia}}
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Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 21.jpg|Via Alcide De Gasperi
Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 18.jpg|Via Don Giovanni Bosco
Mogliano Veneto, via Roma, 22 agosto 2025.jpg|Via Roma
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===Aeroporti Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Mogliano Veneto}}
L'uscita sull'autostrada A27 permette di raggiungere con facilità l'[[Aeroporto di Venezia-Tessera]]. Non dista molto neanche l'[[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo]].
A Mogliano si trova anche una [[stazione di Mogliano Veneto|stazione ferroviaria]], realizzata sulla linea [[Ferrovia Venezia-Udine|Venezia-Udine]] sin dal momento della sua inaugurazione a metà Ottocento. Risulta particolarmente frequentata in quanto il treno resta uno dei mezzi più comodi per raggiungere rapidamente Mestre e Venezia da una parte e Treviso, Udine, Belluno e Calalzo dall'altra.
 
Nell'ambito del [[Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale]] è prevista anche una nuova stazione a [[Marocco (Veneto)|Marocco]], nel territorio comunale di Venezia.
===Mobilità urbana===
Mogliano è collegata a tutti i centri limitrofi tramite gli autobus dell'azienda [[ACTV]].
 
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==Amministrazione==
Mogliano Veneto, maggio 1991 07.jpg|La stazione ferroviaria nel 1991
{{ComuniAmministrazione
Mogliano Veneto, 4 marzo 1994 05B.jpg|La stazione ferroviaria, lato via Toti Dal Monte, nel 1994
|NomeSindaco= Giovanni Azzolini
Mogliano Veneto FS binari.JPG|La stazione ferroviaria nel 2009
|DataElezione= [[22 giugno]] [[2009]]
</gallery>
|partito=[[lista civica]]-[[Lega Nord]]
 
|mandato=2
=== Aeroporti ===
|NomePresidenteConsiglioComunale= Federico Severoni
L'uscita sull'autostrada A27 permette di raggiungere con facilità l'[[Aeroporto di Venezia-Tessera]]. Non dista molto nemmeno l'[[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo]].
|NomeViceSindaco= Giannino Boarina
 
|Indirizzo=piazza dei Caduti, 8
=== Mobilità urbana ===
|TelefonoComune=041 5930111
Mogliano è collegata a tutti i centri limitrofi tramite gli autobus extraurbani della [[Mobilità di Marca|MOM]] e dell'[[ACTV]].
|Fax=041 5930299
 
|EmailComune=protocollo@comune.mogliano-veneto.tv.it
La linea più importante è la linea 8E che collega [[Treviso]] (dove effettua maggiormente capolinea) a [[Mestre|Mestre Centro]] passando per il [[Terraglio]], e alla mattina si estende fino a [[Venezia]].
}}
 
L'azienda privata Brusutti gestisce delle linee di collegamento tra [[Venezia]] e alcune località [[dolomitiche]] ([[Agordino]], [[Primiero]], [[Canazei]]) con fermate anche a Mogliano.
 
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ACTV - Autobus MAN Autodromo Busotto SL.26 NG 313 in Mogliano FS per Zerman, 14E.jpg|Autobus per Zerman alla fermata della stazione ferroviaria di Mogliano Veneto
</gallery>
 
== Amministrazione ==
=== Amministrazioni precedenti ===
=== Sindaci dal 1866 al 1946 ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1866]]|[[1872]]|[[Giuseppe Boldini]]||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1872]]|[[1874]]|Luigi Rosada||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|[[2 dicembre]] [[1866]]
{{ComuniAmminPrec|[[1875]]|[[1878]]|Girolamo Bianchi||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1878]]|[[1886]]|[[Costante Gris]]||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|[[Giuseppe Boldini]]
{{ComuniAmminPrec|[[1888]]|[[1892]]|Pietro Motta||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1893]]|[[1902]]|Alessandro Tornielli||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1903]]|[[1910]]|Andrea Marcello||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1910]]|[[1911]]|Pietro Motta||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1911]]|[[1917]]|Arcibaldo Tornielli Trevisan||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1917]]|[[1918]]|Gio.Batta Priuli Bon||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
|[[1872]]
{{ComuniAmminPrec|[[1918]]|[[1920]]|Giuseppe Marcello||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|[[1874]]
{{ComuniAmminPrec|[[1920]]|[[1922]]|Giuseppe Gomiero||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|Luigi Rosada
{{ComuniAmminPrec|[[1923]]|[[1926]]|Pietro Motta, jr.||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1927]]|[[1929]]|Pietro Motta, jr.||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|[[1929]]|[[1931]]|Giuseppe Bonaventura||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1931]]|[[1934]]|Giovanni Marcello||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1934]]|[[1936]]|Enea Cenacchi||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|[[1937]]|[[1938]]|Edoardo Chiozzi||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
|[[1875]]
{{ComuniAmminPrec|[[1939]]|[[1943]]|Alberto Zuliani||[[Podestà (fascismo)|Podestà]]|}}
|[[1878]]
{{ComuniAmminPrec|[[1943]]|[[1943]]|Antonio Zefferino||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
|Girolamo Bianchi
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|[[1944]]|Gioacchino Boglich||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|4/5/[[1945]]|Alberto Zuliani||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|4/5/[[1945]]|4/5/[[1945]]|Vittorio Mosca||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|<ref name="ReferenceA">Nominato dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]</ref>}}
|
{{ComuniAmminPrec|4/5/[[1945]]|8/9/[[1945]]|Armando Visentin||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|<ref name="ReferenceA" />}}
}}
{{ComuniAmminPrec|8/9[[1945]]|7/4/[[1946]]|Luigi Visentin||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|<ref name="ReferenceA" />}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrecFine}}
|[[1878]]
 
|[[1886]]
=== Sindaci dal 1946 ===
|Costante Gris
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: center; font-size:100%;"
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1888]]
|[[1892]]
|Pietro Motta
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1893]]
|[[1902]]
|Alessandro Tornielli
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1903]]
|[[1910]]
|Andrea Marcello
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1910]]
|[[1911]]
|Pietro Motta
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1911]]
|[[1917]]
|Arcibaldo Tornielli Trevisan
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1917]]
|[[1918]]
|Gio.Batta Priuli Bon
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1918]]
|[[1920]]
|Giuseppe Marcello
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1920]]
|[[1922]]
|Giuseppe Gomiero
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1923]]
|[[1926]]
|Pietro Motta, jr.
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1927]]
|[[1929]]
|Pietro Motta, jr.
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1929]]
|[[1931]]
|Giuseppe Bonaventura
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1931]]
|[[1934]]
|Giovanni Marcello
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1934]]
|[[1936]]
|Enea Cenacchi
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1937]]
|[[1938]]
|Edoardo Chiozzi
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1939]]
|[[1943]]
|Alberto Zuliani
|
|[[Podestà#Epoca_fascista|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1943]]
|[[1943]]
|Antonio Zefferino
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1944]]
|[[1944]]
|Gioacchino Boglich
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1944]]
|[[1945]]
|Alberto Zuliani
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[4 maggio]] [[1945]]
|[[4 maggio]] [[1945]]
|Vittorio Mosca
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|Nominato dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[4 maggio]] [[1945]]
|[[8 settembre]] [[1945]]
|Armando Visentin
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|Nominato dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[8 settembre]] [[1945]]
|[[7 aprile]] [[1946]]
|Luigi Visentin
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|Nominato dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[5 maggio]] [[1946]]
|[[14 luglio]] [[1946]]
|Luigi Busato
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[14 luglio]] [[1946]]
|[[5 ottobre]] [[1947]]
|Giuseppe Gomiero
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[5 ottobre]] [[1947]]
|[[27 maggio]] [[1951]]
|Alberto Sembiante
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[20 giugno]] [[1951]]
|[[27 maggio]] [[1956]]
|Bruno Marton
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[24 giugno]] [[1956]]
|[[8 dicembre]] [[1956]]
|Pasquale Possamai
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[8 dicembre]] [[1956]]
|[[6 novembre]] [[1960]]
|Vittorio Zanardo
|
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[22 dicembre]] [[1960]]
|[[1 settembre]] [[1975]]
|Giuseppe Marton
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[6 ottobre]] [[1975]]
|[[27 luglio]] [[1977]]
|Cora Bellio
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[10 novembre]] [[1977]]
|[[1985]]
|Ugo Bugin
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1985]]
|[[1990]]
|Corrado Tegon
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1990]]
|[[1992]]
|Agostino Zanardo
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1992]]
|[[19 maggio]] [[2005]]
|Diego Bottacin
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[19 maggio]] [[2005]]
|[[2006]]
|Fabio Milani
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[28 maggio]] [[2006]]
|[[31 marzo]] [[2008]]
|Giovanni Azzolini
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2 maggio]] [[2008]]
|
|Michele Antonio Campanaro
|-
! colspan=2| Nominativo
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
! Partito / Coalizione
|
! Periodo
}}
! Elezione
{{ComuniAmminPrec
|-
|[[22 giugno]] [[2009]]
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1995)
|''in carica''
|-
|Giovanni Azzolini
| bgcolor={{CP|Partito Comunista Italiano}}|
|[[lista civica]]-[[Lega Nord]]
| '''Luigi Busato'''
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| [[Partito Comunista Italiano]]
|
| [[1946]]
}}
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
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|-
| bgcolor={{CP|Partito Comunista Italiano}}|
| '''Giuseppe Gomiero'''
| [[Partito Comunista Italiano]]
| [[1946]]-[[1947]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Partito Socialista Italiano}}|
| '''Alberto Sembiante'''
| [[Partito Socialista Italiano]]
| [[1947]]-[[1951]]
| <small>''(1946)''</small>
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| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''[[Bruno Marton (1913-1988)|Bruno Marton]]'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1951]]-[[1956]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Pasquale Possamai'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1956]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Vittorio Zanardo'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1956]]-[[1960]]
| <small>''(1956)''</small>
|-
| rowspan=3 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=3| '''[[Giuseppe Marton]]'''
| rowspan=3| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=3| [[1960]]-[[1975]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Cora Bellio'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1975]]-[[1977]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Partito Comunista Italiano}}|
| rowspan=2| '''Ugo Bugin'''
| rowspan=2| [[Partito Comunista Italiano]]
| rowspan=2| [[1977]]-[[1985]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Partito Socialista Italiano}}|
| rowspan=2| '''Corrado Tegon'''
| rowspan=2| [[Partito Socialista Italiano]]
| rowspan=2| [[1985]]-[[1990]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Agostino Zanardo'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1990]]-[[1992]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Federazione dei Verdi}}|
| '''Diego Bottacin'''
| [[Federazione dei Verdi]]
| [[1992]]-[[1995]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
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| bgcolor={{CP|Sinistra (politica)}}|
| '''Diego Bottacin'''
| [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
| [[1995]]-[[1996]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1995#Mogliano Veneto|1995]]
|-
| bgcolor=|
| '''Angelo Sabatini''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1996]]
| -
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Liste civiche di centro-sinistra}}|
| rowspan=2| '''Diego Bottacin'''
| rowspan=2| [[Liste civiche]] -<br/>[[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]] - [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] - [[Federazione dei Verdi|FdV]]
| rowspan=2| [[1996]]-[[2005]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1996#Mogliano Veneto|1996]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2001#Mogliano Veneto|2001]]
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Fabio Milani''' <small>''([[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]])''</small>
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2005]]-[[2006]]
| <small>''(2001)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Giovanni Azzolini'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2006]]-[[2008]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2006#Mogliano Veneto|2006]]
|-
| bgcolor=|
| '''Michele Antonio Campanaro'''<br/><small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[2008]]-[[2009]]
| -
|-
| bgcolor={{CP|Lega Nord}}|
| '''Giovanni Azzolini'''
| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| [[2009]]-[[2014]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2009#Mogliano Veneto|2009]]
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Carola Arena'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2014]]-[[2019]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2014#Mogliano Veneto|2014]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Davide Bortolato'''
| rowspan=2| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[2019]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2019#Mogliano Veneto|2019]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2024#Mogliano Veneto|2024]]
|}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Ricadi|1986}}
Mogliano Veneto è gemellata con:
* {{Gemellaggio|ItaliaFrancia|RicadiLisieux|[[1987]]2012}}
* {{Gemellaggio|Italia|Mogliano}}
* {{Gemellaggio|Bosnia-Erzegovina|Mostar}}
 
== Sport ==
=== Società sportive ===
La più antica società sportiva ancora attiva nel territorio comunale e la principale squadra di calcio della città è la [[Pro Mogliano]] (fondata nel 1928), neopromossa in prima categoria nel 2008, ha militato in passato anche in [[serie C (calcio)|serie C]].
Nell'ambito sportivo moglianese il ruolo principale è occupato dal [[rugby a 15]]: la squadra del [[Mogliano Rugby 1969]], rinata nel 2009 dopo la parentesi dell'unione tra Mogliano e Rugby Silea (che nel 2004 avevano dato vita al "San Marco Rugby Club"), partecipa infatti dal 2010 al [[TOP10|massimo campionato nazionale di rugby]]. Nel 2013 la squadra ha conquistato anche il suo primo storico [[Scudetto (sport)|scudetto]], vincendo la [[Eccellenza 2012-2013 (rugby a 15)|finale di campionato]] contro [[Rugby Club I Cavalieri|I Cavalieri di Prato]]. Nel corso della sua storia la Società aveva già disputato, negli [[Anni 1980|anni ottanta]], due campionati nella massima serie nazionale.
 
La principale squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] della città è la [[Football Club Union Pro|F.C. Union Pro]]. Nata nel [[2012]] dalla fusione tra la Pro Mogliano Calcio (fondata nel 1928, vanta quattro stagioni in serie C negli anni '40) e l'Union Preganziol, nel campionato 2014-2015 ha giocato in [[Serie D 2014-2015|Serie D]]. Si è poi trasferita a Mestre, diventando [[Associazione Calcio Mestre|A.C. Mestre]], mentre a Mogliano è subentrata la nuova FC Union Pro, già Mestrina 1929 F.C., che a partire dalla stagione 2015-2016 gioca nel campionato di [[Eccellenza Veneto|Eccellenza]].
Un posto di notevole rilevanza nell'ambito sportivo moglianese è occupato dal Rugby, che con la squadra del [[San Marco Rugby Club|Veneto Rugby Mogliano]] (nata di recente dalla fusione del Lyons Mogliano e del Silea Rugby) partecipa al campionato di serie A nazionale. Lo storico Rugby Mogliano, ha disputato alcuni campionati dell'allora massima serie del rugby nazionale negli anni 80.
 
Un profilo rilevante ha da sempre nello sport moglianese ha anche la Polisportiva Mogliano. I migliori risultati della società sono stati raccolti nelnella [[volleypallavolo]] con la partecipazione della squadra femminile alla serie[[Serie A2 1992-1993 (pallavolo femminile)|Serie A2 italiana 1992-1993]] e quella della squadra maschile alla serie B1. ImportantiStoricamente importante anche la [[pallacanestro]], mentre l'attività emergente sotto la guida dell'ex mezzofondista [[atleticaFaouzi leggeraLahbi]] e ilè l'[[basketatletica leggera]].
 
=== Impianti sportivi ===
== Curiosità==
La città ospita due stadi principali: per il calcio e l'atletica leggera il polivalente [[stadio comunale di Mogliano Veneto]], per il rugby lo [[stadio Maurizio Quaggia]]. Non mancano i campi da tennis di via Colelli.
{{curiosità}}
*Nel territorio comunale (a [[Marocco (Veneto)|Marocco]]) sorge la sede centrale delle [[Assicurazioni Generali]], complesso molto vasto e ben visibile dal [[Terraglio]]; in cambio delle concessioni per edificarla, la compagnia ha costruito a sue spese lo stadio comunale.
*Nel cimitero di Mogliano è sepolta Rubina Foscolo, sorella di [[Ugo Foscolo]].
*Il cognome più diffuso a Mogliano è ''Carraro'', seguito da ''Gobbo'', ''Busato'', ''Marton'' e ''Favaro''.
*La strada principale della città, il [[Terraglio]], durante la notte è frequentata da numerose prostitute. Il problema, che interessa tutti i comuni della statale, nonostante le misure prese è ancora in parte presente.
*L'accesso pubblico ad Internet, a Mogliano, arriva nel 1996.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
* ''Il Leggo Città - Mogliano Veneto'', Gruppo Editoriale Weka, 1993.
{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Veneto/Provincia_di_Treviso/Località/Mogliano_Veneto/}}
* ''In viaggio a Mogliano Veneto. La storia, i monumenti, gli itinerari, le curiosità'', Edizioni Sviluppo 2000, 1997.
===Comune e servizi===
* {{cita libro|Giuseppe|Venturini|Passeggiate moglianesi|1980|Centro Culturale Astori Mogliano Veneto|cid=Venturini}}
*[http://www.comune.mogliano-veneto.tv.it Sito del comune]
* Giuseppe Venturini, G. Polo, ''Invito alla storia di Mogliano'', Distretto Scolastico N. 39 di Mogliano Veneto, 1981.
*[http://www.puntocomune.it Punto Comune (centro servizi comunali)]
 
== Altri progetti ==
===Scuole===
{{interprogetto}}
*[http://www.totidalmonte.net/ Scuola media "Toti Dal Monte"]
*[http://www.liceoberto.it Liceo Statale "G. Berto"]
*[http://www.astori.it Collegio "Astori"]
 
== Collegamenti esterni ==
===Cultura===
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.brolo.org Il Brolo (centro d'arte e cultura)]
*[http://www.museotonibenetton.it Museo Toni Benetton]
*[http://www.officina-musicale.com Officina musicale (progetto culturale patrocinato dal comune)]
*[http://www.cinemabusan.it/ Cinema Busan, il maggiore cinema e teatro locale]
*[http://www.myspace.com/svoltala Associazione culturale LaSVOLTA]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Treviso}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Treviso]]
{{Portale|Veneto}}
[[Categoria:Comuni del Veneto]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[caCategoria:Mogliano Veneto| ]]
[[en:Mogliano Veneto]]
[[eo:Mogliano Veneto]]
[[es:Mogliano Veneto]]
[[fr:Mogliano Veneto]]
[[ja:モリアーノ・ヴェーネト]]
[[nap:Mogliano Veneto]]
[[nl:Mogliano Veneto]]
[[pl:Mogliano Veneto]]
[[pt:Mogliano Veneto]]
[[roa-tara:Mogliano Veneto]]
[[ru:Мольяно-Венето]]
[[uk:Мольяно-Венето]]
[[vec:Mojan]]
[[vo:Mogliano Veneto]]