Nichiren: differenze tra le versioni

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{{F|Buddhismo|settembre 2023}}
'''Nichiren''' (日蓮) ([[16 febbraio]], [[1222]] – [[13 ottobre]], [[1282]]), alla nascita chiamato con il nome di '''Zennichimaro''' (善日麿) che cambiò in '''Zeshō-bō Renchō''' (是生房蓮長) quando fu ordinato prete e che infine nel [[1253]] assunse il nome di '''Nichiren''' (日蓮), fu un monaco [[Buddhismo|Buddista]], vissuto nel [[XIII secolo]] in [[Giappone]]. Una figura controversa durante l'intero arco della sua vita, fu il fondatore del [[Buddismo Nichiren]], una delle maggiori correnti del [[Buddhismo giapponese]] che comprende diverse scuole di pensiero, che spesso professano dottrine anche contrastanti.
{{Citazione|Questo è l'insegnamento più importante. È l'insegnamento che 'i desideri terreni sono Illuminazione' e 'le sofferenze di vita e morte sono Nirvana' ... Le sofferenze diventano Nirvana quando si comprende che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte.|Nichiren}}
{{Bio
|Nome = Nichiren
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Nichiren
|PreData = {{Nihongo2|日蓮|Nichiren}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Kominato
|LuogoNascitaLink = Kamogawa
|GiornoMeseNascita = 16 febbraio
|AnnoNascita = 1222
|NoteNascita = <ref>''Buddismo e società'', n. 108, gennaio/febbraio 2005.</ref><ref>{{cita web|url=http://nstmyoshinji.org/ceremonies/otanje-ceremony/|titolo=Otanjo-E: Celebrating Nichiren’s Birthday|data=2016|opera=Otanjo-E ceremony|editore=NICHIREN SHOSHU MYOSHINJI TEMPLE}}</ref><ref>{{cita web|url=http://online.verypdf.com/u/71844/api/20150918-030325-5850041233.pdf|titolo=Significant SGI Dates|editore=VeryPDF Software|accesso=26 febbraio 2018|dataarchivio=28 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201028205134/http://online.verypdf.com/u/71844/api/20150918-030325-5850041233.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
|LuogoMorte = Ikegami
|LuogoMorteLink = Ōta (Tōkyō)
|GiornoMeseMorte = 13 ottobre
|AnnoMorte = 1282
|Epoca = 1200
|Attività = monaco buddhista
|Nazionalità = giapponese
|PostNazionalità = , fondatore di una delle maggiori correnti del [[Buddismo giapponese]], che da lui prende il nome di [[Buddismo Nichiren]] e comprende diverse scuole di pensiero – tutte derivanti dalla corrente detta [[Mahayana]] – il cui testo di riferimento è il [[Sutra del Loto]] predicato dal [[Buddha Shakyamuni]]
|Immagine = Nichiren Shonin by Takahashi Yuichi (Myohoji Suginami).jpg
|DimImmagine = 180
|Didascalia = Nichiren in un dipinto di Takahashi Yuichi (1876)
}}
 
Nato '''Zennichimaro''' (善日麿), cambiò nome in '''Zeshō-bō Renchō''' (是生房蓮長) quando fu ordinato monaco nel 1238 e infine, nel 1253, assunse il nome di '''Nichiren''' (日蓮) col quale è ricordato.
==La vita==
===Nascita, educazione, primi insegnamenti ===
Nichiren nacque a Kominato, un piccolo villaggio di pescatori, nella provincia di Awa. Nichiren inizia i suoi studi Buddisti all'età di 11 anni nel vicino tempio Seichoji (&#28165;&#28548;&#23546;, chiamato anche Kiyosumi-dera). Viene ordinato prete all'età di 16 anni e prende il nome buddista Zesh&#333;-b&#333; Rench&#333;. Lascia presto il tempio Seichoji per continuare i suoi studi a Kamakura e diversi anni dopo lo troviamo a perfezionare gli studi nella zona di [[Kyoto]]&ndash;Nara, dove erano situati tutti i maggiori centri buddisti dell'epoca. In questo periodo e a seguito dei suoi studi approfonditi si convince della preminenza del [[Sutra del Loto]] ([[:en:Lotus_Sutra]]) ed in particolare del suo titolo [[Myohorengekyo|My&#333;h&#333;rengeky&#333;]]) sugli altri insegnamenti buddisti e nel [[1253]] torna al Seichoji.
 
Dopo la morte ha ricevuto altri appellativi che esprimono rispetto per lui o rappresentano la sua posizione della storia del Buddismo. I più comuni sono '''Shōnin''' (日蓮上人 o 日蓮聖人; traducibile come: «saggio» o «santo») e '''Daishōnin''' (日蓮大聖人; dove il prefisso ''Dai'' sta per: «grande»). La corte imperiale Giapponese l'ha inoltre insignito dei titoli onorifici di '''Daibosatsu''' (日蓮大菩薩; «Grande [[bodhisattva]]») e '''Risshō Daishi''' (立正大師; «Gran Maestro [[Risshō Kōsei Kai|Risshō]]»), formalizzati nel 1358 e poi nuovamente nel 1992.
Il [[28 aprile]] [[1253]] proclama per la prima volta '''[[Nam myoho renge kyo]]'''. Con questo atto egli afferma che la devozione e la pratica del Sutra del Loto sono l'unico Vero Buddismo per l'epoca storica attuale (o Mappo, Ultimo giorno della Legge, vedi più avanti). In questa occasione cambia il suo nome in Nichiren dove il carattere [[kanji]] per ''nichi'' (&#26085;) significa "sole" e quello per ''ren'' (&#34030;) significa "loto".
 
Fin dalla nascita del Buddismo da lui fondato, Nichiren fu figura estremamente controversa e molte fra scuole nate dai suoi insegnamenti proseguono tali controversie. Alla base degli spunti polemico-dottrinali, la convinzione di ognuna di queste scuole che la propria dottrina sia l'unica forma corretta di Buddismo, come lo fu all'inizio per lo stesso Nichiren.
Da questa data, che tutte le scuole del Buddismo Nichiren nate successivamente prendono come data della loro fondazione (&#31435;&#23447;: ''rissh&#363;''), Nichiren comincia a diffondere i suoi insegnamenti proprio da Kamakura che all'epoca era la capitale di fatto del Giappone, in quanto era li che risiedeva lo [[shogun]] e dove aveva sede l'apparato di governo. Diversi discepoli cominciarono a seguire i suoi insegnamenti, sia fra i preti che fra i laici e molti dei suoi seguaci laici provenivano proprio dalla classe sociale dei [[samurai]].
 
== Biografia ==
=== Il primo ammonimento e i primi anni di insegnamento ===
=== Nascita, istruzione, primi insegnamenti ===
Nichiren fu una figura estremamente controversa anche al suo tempo e molte delle scuole nate dai suoi insegnamenti continuano tali controversie anche ai giorni nostri (vedi [[Buddismo Nichiren]]). Alla base di tali controversie c'è il fatto che i seguaci di ognuna di queste scuole sono fermamente convinti che la loro sia l'unica forma corretta di Buddismo.
Zennichimaro nacque a Kominato, piccolo villaggio di pescatori nell'antica [[Awa (provincia, Chiba)|provincia di Awa]], durante il [[periodo Kamakura]]. All'età di 11 anni iniziò gli studi buddisti nel vicino monastero di scuola [[Tendai]] di Seichō-ji (清澄寺, chiamato anche Kiyosumi-dera) e fu ordinato monaco Tendai con il nome di Zeshō-bō Renchō all'età di 16 anni. Studiò sotto il maestro Dōzen-bō (道善房, ?-1276) che lo iniziò alla pratica del ''nembutsu'' (念佛)<ref>{{cita|López-Gay|p. 285}}.</ref>.[[File:Lotus Sutra written by Prince Shōtoku.jpg|thumb|left|upright=0.8|Copia del Sutra del Loto attribuita al principe [[Umayado|Shōtoku]] (聖徳太子, 573–621).]]Poco dopo lasciò il Seichō-ji per continuare i suoi studi a [[Kamakura]] dove, come era costume per i monaci Tendai, approfondì le dottrine del Buddismo Zen e dello Jōdo-shū. Diversi anni dopo lo troviamo a perfezionare gli studi nella zona di [[Kyōto]]–[[Nara]], dove erano situati tutti i maggiori centri buddisti dell'epoca. In particolare, nel 1242 è attestata la sua presenza sul [[Monte Hiei]], sede dello [[Enryaku-ji|Enrya]], oggetto di uno degli studi più importanti<ref>''Miàofǎ liánhuā jīngxuán yì'' 妙法蓮華經玄義, anche ''Fǎhuā xuányì'', Il profondo significato del Sutra del Loto della Legge meravigliosa, giapp. ''Myōhō renge kyōgen gi'', [[T.D.]] 1716, 33.618-815</ref> del patriarca cinese [[Zhìyǐ]] (智顗, 538-597), autore che Nichiren conosceva perfettamente e che verrà più volte citato nei suoi scritti. Il riconoscimento di tale esclusiva preminenza lo portò a staccarsi dagli altri insegnamenti buddisti – compresi alcuni della stessa scuola Tendai – e a rientrare al Seichō-ji nel 1253.
 
Il 28 aprile 1253, per la prima volta proclamò pubblicamente che tutte le forme di Buddismo erano incomplete e false e che solo gli insegnamenti del Sutra del Loto contenevano l'autentico Buddismo. Proclamò anche la pratica della recitazione del suo titolo, ''[[Nam myōhō renge kyō]]'' (南無妙法蓮華経), come pratica buddista esclusiva. Con tale atto egli intendeva affermare che la devozione e la pratica della recitazione del Sutra del Loto erano l'unico vero Buddismo per l'epoca storica corrente (indicata come ''[[Mappō]]'', 末法, «ultimo periodo del [[Dharma]]»). In questa occasione mutò anche il proprio nome in Nichiren, ove il carattere ''[[kanji]]'' per ''nichi'' (日) significa: «sole» e quello per ''ren'' (蓮) significa: «loto».
Alcuni gruppi oggi indicano che gli sforzi di Nichiren erano rivolti ad una riforma del Buddismo contemporaneo; Nichiren, tuttavia, non stava cercando di riformare le altre sette. Il suo intento era piuttosto quello di far sì che cessasse il supporto della classe governativa alle altre sette e di dissuadere le persone dal seguirle perché egli era convinto che le altre scuole buddiste stavano portando la gente sul sentiero sbagliato, distante dalla "verità del Sutra del Loto", ben lontano dalla loro potenziale illuminazione, conducendo invece verso molte sofferenze. Nichiren espresse chiaramente questi concetti in uno dei suoi scritti più importanti, il ''Risshō Ankoku Ron'' (立正安国論: "Assicurare la pace nel paese attraverso la
propagazione del Vero Buddismo"([[1260]]). Questo scritto rappresenta anche il primo di tre ammonimenti alle autorità. Nichiren sentiva che era necessario che il sovrano riconoscesse e accettasse l'unica vera e corretta forma di Buddismo (立正: ''risshō'', cinese: ''lizheng'') come l'unico modo per dare pace e prosperità al paese e alla sua gente e porre fine alle sofferenze (安国: ''ankoku'', cinese: ''anguo''). La vera e corretta forma di Buddismo, secondo Nichiren, risiede nella recitazione del titolo del Sutra del Loto così come aveva proclamato precedentemente.
 
Da questa data – che tutte le scuole del [[Buddismo Nichiren]] prendono come loro data di fondazione (立宗: ''risshū'') – la vita di Nichiren fu segnata da continui conflitti con le autorità politiche e religiose del suo Paese. Da allora, dopo essere stato espulso dal monastero [[Tendai]] Seichō-ji, il monaco iniziò a diffondere i suoi insegnamenti da Kamakura, all'epoca capitale ''de facto'' del [[Giappone]] in quanto residenza dello [[Shōgun]]. Diversi praticanti buddisti, monaci e laici – tra cui anche numerosi [[samurai]] – iniziarono a seguire i suoi insegnamenti e a riconoscerlo come autorità religiosa. Tuttavia non fu mai intenzione di Nichiren riformare il Buddismo giapponese, quanto piuttosto far cessare il supporto del governo alle scuole che lo rappresentavano in quel momento storico e dissuadere i buddisti giapponesi dal seguirle, poiché era convinto che non insegnassero l'autentico Buddismo, che secondo lui corrispondeva esclusivamente alle dottrine esposte nel Sutra del Loto.
Basandosi su profezie e previsioni fatte in diversi Sutra dal Buddha [[Buddha|Sakyamuni]], Nichiren attribuisce l'avvento di malattie, epidemie e disastri naturali (in particolare siccità, tifoni e terremoti) del suo tempo all'adesione del sovrano e della gente alle altre forme di Buddismo che egli considerava eretiche o inadatte all'epoca contemporanea (l'Ultimo giorno della Legge), in accordo alla visione Buddista del tempo che divide la storia successiva alla morte del Buddha Sakyamuni in tre distinti periodi:
*il '''Primo giorno della Legge''' (正法 Cn: zhengfa; Jp: shōbō), i primi mille anni dopo la scomparsa del Buddha
*il '''Medio giorno della Legge''' (像法 Cn: xiangfa; Jp: zōhō), il secondo periodo di mille anni e
*l' '''Ultimo giorno della Legge''' (末法 Cn: mòfǎ; Jp: mappō), i 10,000 anni successivi
Nel suo trattato inoltre, in accordo alle medesime predizioni, egli fa presente che il non adottare la corretta forma di Buddhismo lascerà il paese aperto a ulteriori e nuovi disastri, inclusi conflitti armati e più specificamente ribellioni interne e invasioni straniere.
 
=== Il ''Risshō Ankoku Ron'' ===
Nichiren presenta il Rissho Ankoku Ron nel luglio [[1260]]. Benché il suo autore non riceva nessuna risposta ufficiale, il trattato non passa inosservato, ma anzi viene passato al vaglio dei severi sguardi dei preti e del clero delle altre sette Buddiste. Come conseguenza Nichiren viene arrestato e perseguitato ripetutamente, anche con la forza, ed esiliato nel [[1261]] nella penisola di Izu fino ad essere quasi assassinato nel [[1264]].
{{Citazione|Una volta venne un viaggiatore che si lamentava dicendo: "Negli ultimi tempi assistiamo a strani fenomeni in cielo e in terra: a carestie, pestilenze che riempiono il cielo e ogni angolo della terra|Nichiren, ''Risshō Ankoku Ron''}}[[File:Risshou Ankokuron.jpg|upright=1.5|thumb|Sezione del ''Risshō Ankoku Ron'']]
 
Nichiren espresse chiaramente la sua posizione in uno dei suoi scritti più importanti: il ''Risshō Ankoku Ron'' (立正安国論 «Assicurare la pace nel paese attraverso la propagazione del vero Buddismo», 1260) il quale rappresenta il primo di tre ammonimenti alle autorità politiche del Giappone dell'epoca, ovvero al [[clan Hōjō]] (北条氏, Hōjō-uji), che ricoprirono il ruolo di'' [[shikken]]'' (執権) dal 1213 al 1333. In questo scritto Nichiren espose la necessità che lo stesso [[Tenno|imperatore]] riconoscesse e accettasse l'unica vera e corretta forma di Buddismo (立正: ''risshō'', cinese: ''lìzhèng'') come l'unico modo per dare pace e prosperità al Paese e porre fine alle sofferenze che lo angustiavano. La vera e corretta forma di insegnamento buddista secondo lui risiedeva nella recitazione del titolo del Sutra del Loto (''[[daimoku]]'' 題目); tutti gli altri insegnamenti propugnati dalle altre scuole non rappresentavano l'autentico [[Dharma]] del [[Buddha Śākyamuni]].
=== Punto di svolta ===
Gli anni successivi sono segnati da una propagazione importante in particolare nelle zone ovest del Giappone e questo acuisce ulteriormente il risentimento e l'odio fra i preti delle altre sette e fra le autorità. Dopo un acceso scontro con un prete molto influente dell'epoca, Ryōkan (良観), Nichiren fu chiamato per un interrogatorio dalle autorità, nel settembre [[1271]]. Egli usò questa opportunità per sottoporre il suo secondo ammonimento alle autorità nella persona di Hei no Saemon (平の左衛門, chiamato anche 平頼綱: Taira no Yoritsuna), un politico e militare molto potente.
 
Le critiche di Nichiren alle altre scuole buddiste, riportate nel ''Risshō Ankoku Ron'', si rivolgevano in particolare:
Due giorni dopo, il 12 di settembre, Hei no Saemon e un gruppo di soldati prelevavano Nichiren dalla sua capanna a Matsubagayatsu, Kamakura. Il loro intento era quello di arrestarlo e decapitarlo: ma una qualche sorta di fenomeno astronomico -una grande esplosione di luce- che si scatenò sul luogo dell'esecuzione (Tatsunokuchi) terrorizzò i soldati impedendo loro di portare a termine l'esecuzione. Questa è conosciuta come la '''Persecuzione di Tatsunokuchi''' ed è considerato il vero punto di svolta nella vita di Nichiren, chiamato Hosshaku kempon (発迹顕本).
* allo [[Amidismo|Jōdo-shū]], per l'aver posto il [[Buddha Amitābha]] (阿彌陀佛, Amida Butsu) in un ruolo di preminenza rispetto al [[Buddha Śākyamuni]] (釋迦牟尼佛, Shakamuni Butsu) e quindi nell'aver mutato la scala valoriale dello stesso Buddismo;
Hosshaku kempon significa "scartare il provvisorio e rivelare la verità": Nichiren, a questo punto, scarta la sua identità "provvisoria" di prete mortale e rivela la sua "vera" identità come reincarnazione del Bodhisattva Jōgyō (上行菩薩) o come Buddha Originale dell'Ultimo giorno della Legge (本仏: hombutsu) a seconda della scuola di pensiero che si accetta.
* al [[Buddismo Zen]] per aver questa scuola dimenticato il ruolo dei ''[[sutra]]'', delle scritture buddiste e in particolar modo del Sutra del Loto;
* alla scuola [[Tendai]], per aver accolto sul suolo giapponese gli insegnamenti esoterici (''Mikkyō'', denominati nel Tendai come 台密 ''Taimitsu'') propri anche dello [[Shingon]].
 
Da ciò si evince che, in ultima analisi, Nichiren non intese mai fondare una nuova scuola buddista, quanto piuttosto riportare l'insegnamento buddista alle sue presunte origini, ovvero alla preminenza del Sutra del Loto così come insegnato nell'antica scuola cinese [[Tiāntái]] e dal suo fondatore [[Zhìyǐ]] (giapp. Chigi o Chisha). Fatta salva la scuola [[Shingon]], tutti i fondatori delle scuole criticate da Nichiren erano come lui monaci [[Tendai]] e in quanto tali avrebbero dovuto, secondo gli stessi insegnamenti della loro scuola, predicare la preminenza del Sutra del Loto sulle altre dottrine. Rispetto alla scuola cinese Tiāntái e al suo fondatore Zhìyǐ, costanti riferimenti scritturali per Nichiren, le uniche importanti modifiche apportate da Nichiren furono la predicazione della esclusiva pratica del ''[[daimoku]]'', ritenuta unica pratica spirituale esercitabile nell'era del ''[[mappō]]'', e il rifiuto di creare un sistema che accogliesse insegnamenti differenti<ref>La scuola [[Tiāntái]] aveva elaborato un complesso sistema di presentazione di tutti gli insegnamenti buddisti che rendesse conto delle loro differenze che veniva denominato 化法四教 (cin. ''huà fǎ sì jiào'', giapp. ''ke hō shi kyō'') ovvero quattro "tipi" di insegnamento del Buddha.</ref>.
Non sapendo bene cosa fare con Nichiren, Hei no Saemon decide di esiliarlo a Sado, un'isola nel mar del Giappone nota per i suoi inverni particolarmente rigidi e come uno posto dal quale erano tornati in pochi.
Questo secondo esilio di Nichiren dura quasi 3 anni e nonostante le terribili condizioni in cui si trova a vivere e le sofferenze fisiche rappresenta uno dei più importanti periodi di insegnamento di tutta la sua vita. Mentre è a Sado infatti si uniscono a lui molti fedeli discepoli e scrive due dei suoi più importanti trattati: il Kaimoku Shō (開目抄: "L'apertura degli occhi") e il Kanjin no Honzon Shō (観心本尊抄:"Il Vero Oggetto di Culto" o più letteralmente "L'oggetto di devozione per osservare la mente stabilito nel quinto periodo di cinquecento anni dopo la scomparsa del Tathagata"), così come numerose lettere e trattati minori che contengono punti fondamentali del suo insegnamento. Le lettere o ''[[Gosho]]'', erano per Nichiren il modo più semplice per incoraggiare i suoi discepoli e per insegnare loro la sua dottrina, con termini comprensibili, aiutandosi spesso con esempi o situazioni della vita di tutti i giorni.
 
Basandosi su profezie e previsioni fatte in diversi Sutra dal Buddha Śākyamuni, Nichiren attribuì l'avvento nel suo tempo di malattie, epidemie e disastri naturali (in particolare siccità, tifoni e terremoti) all'adesione da parte dell'imperatore e della popolazione alle altre forme di Buddismo che egli considerava eretiche o inadatte all'epoca del ''[[mappō]]'', in accordo con la visione buddista giapponese del tempo che divideva la storia successiva alla morte del Buddha Śākyamuni in tre distinti periodi:
Fu in questo periodo di esilio a Sado, nel [[1272]] che egli iscrisse il primo [[Gohonzon]] (御本尊), il mandala che Nichiren vedeva come una rappresentazione grafica dell'essenza del Sutra del Loto—Myōhō-Renge-Kyō o la "Mistica Legge" di causa ed effetto che sta alla base di ogni fenomeno e manifestazione dell'interno universo (vedi [[Nam myoho renge kyo]]).
* "Primo periodo del [[Dharma]]" (正法 cin. ''zhèngfǎ''; giapp. ''shōbō''), i primi mille anni dopo la scomparsa del Buddha;
* "Medio periodo del [[Dharma]]" (像法 cin. ''xiàngfǎ''; giapp. ''zōhō''), il secondo periodo di mille anni;
* "Ultimo periodo del [[Dharma]]" (末法 cin. ''mòfǎ''; giapp. ''[[mappō]]''), i 10.000 anni successivi.
 
Nel ''Risshō Ankoku Ron'' inoltre egli fece presente che il non adottare la corretta forma di Buddismo avrebbe lasciato il paese aperto a ulteriori e nuovi disastri, inclusi conflitti armati e più specificamente ribellioni interne e invasioni straniere.
Nichiren fu perdonato nel febbraio [[1274]] e tornò a Kamakura in marzo. Qui fu nuovamente interrogato da Hei no Saemon, che adesso era interessato ad avere da Nichiren informazioni su una molto temuta invasione da parte dei [[Mongoli]]. Infatti l'arrivo di molti messaggeri mongoli che chiedevano fedeltà da parte del Giappone avevano convinto le autorità a credere che la previsioni di Nichiren riguardo ad una invasione straniera stavano per diventare realtà (cosa che avvenne in ottobre con l'invasione Mongola del Giappone).
[[File:Nichiren exiled.jpg|sinistra|miniatura|Nichiren esiliato a Izu (1261) in un dipinto del XX Secolo.]]
Nichiren, ancora una volta, usò l'interrogatorio per sottopporre il suo terzo ammonimento ai governanti.
Il trattato, pur non ricevendo mai alcuna risposta ufficiale, non passò inosservato alle altre autorità religiose che lo criticarono severamente. In particolare, il proclama irritò l'esponente più importante del [[clan Hōjō]], [[Hōjō Shigetoki]] (北条重時, 1198-1261), fervente buddista dell'[[Buddismo della Terra Pura|Amidismo]] e di conseguenza nel 1261 Nichiren fu arrestato ed esiliato nella [[Izu (provincia)|penisola di Izu]]. Graziato nel 1263, durante una visita alla sua città natale l'anno seguente, subì un tentato omicidio da parte di un suo vecchio nemico, [[Tōjō Kagenobu]], anche lui seguace dell'Amidismo.
 
Gli anni successivi della vita di Nichiren furono caratterizzati da una diffusione crescente dei suoi insegnamenti, in particolare nelle zone occidentali del Giappone, che acuì ulteriormente il risentimento delle altre autorità buddiste. Nel 1268 un ambasciatore coreano sbarcò in Giappone per chiedere il tributo a [[Kublai Khan]], imperatore dei [[Mongoli]]. Nichiren inviò nuovamente una missiva al [[clan Hōjō]] ricordandogli le sue predizioni sulle sventure nel Giappone se non avesse abbracciato la fede nel Sutra del Loto: i governanti ignorarono il nuovo proclama ma numerose persone del popolo spaventate da una possibile invasione mongola abbracciarono il credo da lui divulgato.
=== Il Ritiro sul Monte Minobu ===
Poiché anche il suo terzo ammonimento non ricevette risposta, Nichiren seguì l'antica tradizione Cinese che voleva che quando un uomo presentava proteste o ammonimenti e per tre volte veniva ignorato, doveva lasciare il paese. Decise così di ritirarsi in un esilio volontario sul Monte Minobu nel mese di maggio del [[1274]].
 
Secondo lo studioso giapponese Watanabe Hōyō:
Ad eccezione di alcuni brevi spostamenti, Nichiren trascorse il resto della sua vita a Minobu, dove lui e i suoi discepoli edificarono un tempio, il Kuonji (&#20037;&#36960;&#23546;) e dove continuò la sua opera di insegnamento e di scrittura. Due dei suoi scritti principali di questo periodo sono "'Senji Sh&#333;'' (&#25776;&#26178;&#25220;: "Sulla selezione del tempo") e l' ''H&#333;on Sh&#333;'' (&#22577;&#24681;&#25220;: "Ripagare i debiti di gratitudine"), che assieme al ''Rissh&#333; Ankoku Ron'', al ''Kaimoku Sh&#333;'', e al ''Kanjin no Honzon Sh&#333;'' costituiscono i Cinque Principali Scritti di Nichiren.
 
{{Citazione|Un aspetto integrante del suo metodo di conversione (''shakubuku'') era la condanna delle sette popolari del [[Buddismo giapponese|Buddismo]], Nichiren era convinto che provocando deliberatamente le persone e causando la loro collera li avrebbe costretti a valutare le loro convinzioni religiose. La rabbia e l'odio, nel sistema di Nichiren, sono stati emotivi costruttivi e creativi.|{{cita|Watanabe}}}}
Egli iscrisse anche numerosi Gohonzon specificatamente per alcuni discepoli e credenti laici. Molti di questi Gohonzon sono arrivati fino ai giorni nostri e sono conservati in alcuni tempi come il [[Taisekiji|Taisekiji (&#22823;&#30707;&#23546;)]] a Fujinomiya, nella Prefettura di Shizuoka, che conserva una vasta collezione che viene mostrata al pubblico una volta l'anno nel mese di aprile.
 
=== La «Persecuzione di Tatsunokuchi» ===
=== Compiere la missione in questo mondo ===
Dopo un acceso scontro con un monaco molto influente dell'epoca, Ninshō Ryōkan (良観, 1217-1303), Nichiren fu nuovamente interrogato dalle autorità nel settembre 1271 e sfruttò questa occasione per sottoporre un nuovo ammonimento alla presenza di [[Hei no Saemon]] (平の左衛門, chiamato anche 平頼綱: [[Taira no Yoritsuna]], ?-1293), un politico e un [[samurai]] molto potente. Secondo le tradizioni Nichiren, due giorni dopo Hei no Saemon, accompagnato da alcuni [[samurai]], prelevò Nichiren dalla sua abitazione a Matsubagayatsu (Kamakura) allo scopo di decapitarlo, ma un evento astronomico descritto come una grande esplosione di luce si manifestò sul luogo dell'esecuzione (Tatsunokuchi) terrorizzando i samurai e impedendo loro di portarla a termine.
 
L'episodio è tramandato come la «Persecuzione di Tatsunokuchi» ed è considerato dal [[Buddismo Nichiren]] il vero punto di svolta nella vita del monaco, indicato dalla tradizione delle sue scuole come ''Hosshaku kempon'' (発迹顕本) ovvero «rinunciare al provvisorio e rivelare la verità». Nichiren in questa circostanza avrebbe rinunciato alla sua "identità provvisoria" di monaco mortale e rivelato la sua vera identità che, a seconda della tradizione, corrisponde alla manifestazione del ''Bodhisattva Viśiṣṭacāritra'' (上行菩薩, ''Jōgyō bosatsu'' o ''Bodhisattva Superior Practices''<ref>In {{cita libro|lingua=en|titolo=The Lotus Sutra|traduttore=Burton Watson|editore=Columbia University Press|anno=1994|ISBN=9780231081610|posizione=capp. 15 e 21}}</ref>) oppure del «Buddha originale dell'ultimo periodo del Dharma» (本仏, ''Hombutsu'').
:'''Nota:''' Questo paragrafo tratta di un periodo della vita del Daishonin dal punto di vista del lignaggio Fuji, un nome generico con cui si indicano le scuole buddiste (in particolare la Nichiren Shoshu) che derivano da Nikko, discepolo di Nichiren. Si descrive infatti l'iscrizione da parte di Nichiren del Dai-Gohonzon, un Gohonzon unico di cui le scuole del ramo Fuji danno il significato descritto più sotto.
:Gli altri rami del Buddhismo Nichiren discutono su questa visione delle cose così come sulla legittimazione del Dai-Gohonzon, asserendo che la sua iscrizione da parte di Nichiren non è supportata da una evidenza documentale a lui attribuibile.
 
Dopo la mancata esecuzione, Hei no Saemon decise di esiliare Nichiren a [[Isola di Sado|Sado]], isola situata nel [[Mar del Giappone]] nota per i suoi inverni particolarmente rigidi e perciò come luogo nel quale pochi esiliati erano sopravvissuti. Questo secondo esilio durò quasi tre anni e, nonostante le terribili condizioni, rappresentò uno dei più importanti periodi di insegnamento di tutta la sua vita. A Sado si unirono a lui molti seguaci ed egli ebbe modo di redigere due dei suoi più importanti trattati (''[[gosho]]'', 御書): il ''Kaimoku shō'' (開目抄, «L'apertura degli occhi») e il ''Kanjin no Honzon shō'' (観心本尊抄, «Il vero oggetto di culto» o più letteralmente: «L'oggetto di devozione per osservare la mente stabilito nel quinto periodo di cinquecento anni dopo la scomparsa del Tathagata»), così come numerose lettere e ulteriori trattati minori che contengono comunque elementi fondamentali del suo insegnamento. Le lettere, o ''gōshō'', rappresentavano infatti per Nichiren il modo più semplice per incoraggiare i suoi discepoli e per insegnare loro la sua dottrina, con termini comprensibili e aiutandosi spesso con esempi o situazioni della vita di tutti i giorni.
Nell'autunno del 1279, un certo numero di discepoli laici di Nichiren nel distretto di Fuji caddero nelle mani di Gyōchi (行智), il prete che era a capo del tempio dove viveva Nisshū (日秀), uno dei discepoli di Nichiren. I credenti, poveri contadini del villaggo di Atsuhara, erano andati ad aiutare Nisshū con la raccolta del riso. Gyōchi vede questa come un'occasione per liberarsi di quella spina nel fianco e chiama alcuni guerrieri locali per arrestare i contadini, accusandoli di aver raccolto illegalmente il riso. I contadini decidono di difendersi ma senza alcuna speranza, così molti di loro vengono feriti e 20 vengono arrestati e condotti a Kamakura per il processo.
 
Sempre secondo Watanabe Hōyō:
Quando arrivano a destinazione trovano Hei no Saemon ad aspettarli; parve subito chiaro che il suo vero intento era quello di perseguitarli per la loro fede piuttosto che di condurli in giudizio per la faccenda del riso. Inizia così ad intimare ai contadini di rinunciare alla loro fede pena la morte se questi avessero rifiutato, ma in cambio della loro libertà se avessero acconsentito. I contadini subiscono ingiurie e perfino torture ma rimangono saldi nella loro determinazione a non abbandonare Nichiren e la loro fede. Hei no Saemon, esasperato, fa decapitare tre di loro (i fratelli Jinshiro, Yagoro e Yarokuro) nella speranza di convincere gli altri, ma i superstiti rifiutano nuovamente di abiurare e vengono esiliati da Atsuhara. Questi eventi si svolgono il 15 ottobre del [[1279]].
{{Citazione|Nel suo ''Kanjin honzon shō'' (L'oggetto della venerazione rivelata dalle nostre menti) scritto mentre era in esilio sull'isola di Sado, Nichiren stabilì che [[Śākyamuni]] era il vero oggetto di venerazione e che il ''daimoku'' era la pratica per realizzare la verità assoluta|{{cita|Watanabe Hōyō}}}}
 
E ancora:
Nella tradizione della Nichiren Shoshu (le altre scuole variano un po' nell'interpretazione del significato di questo evento), Nichiren venendo a sapere da altri discepoli che dei poveri contadini erano disposti a sacrificare la propria vita in nome della fede, decide che è giunto il momento di "rivelare" il Gohonzon con il quale egli intende portare a termine "la missione della sua venuta in questo mondo" (出世の本懐: ''shusse no honkai''). Il [[12 ottobre]] [[1279]], Nichiren iscrive il Dai-Gohonzon, che diversamente dagli altri Gohonzon iscritti in questo periodo (che erano destinati a singoli discepoli), è destinato a tutti i suoi discepoli e credenti, contemporanei e futuri.
{{Citazione|Tra i saggi e i trattati che egli compose in questo periodo vi fu il ''Kaimokushō'' (Liberazione dalla cecità), Nichiren si discosta dalle idee della filiazione spirituale del [[Tendai]], affermando di essere il successore e la reincarnazione di [[Viśiṣṭacāritra]] [[bodhisattva]] (giapponese, ''Jōgyō bosatsu'') al quale [[Śākyamuni]] avrebbe affidato il ''Sutra del Loto'' e la cui riapparizione è predetta nel testo|{{cita|Watanabe}}}}
 
Fu sempre in questo periodo che Nichiren, nel 1272, dipinse il primo ''[[gohonzon]]'' (御本尊), il mandala che egli vedeva come rappresentazione grafica dell'essenza del Sutra del Loto, la Mistica Legge di causa ed effetto alla base di ogni fenomeno e manifestazione dell'intero universo.
=== La sua morte ===
Nichiren trascorre i suoi ultimi anni scrivendo Gosho, iscrivendo Gohonzon per i suoi discepoli e credenti e spiegando i suoi insegnamenti. Le sue condizioni di salute iniziano a peggiorare e molti dei suoi discepoli tentano di convincerlo a spostarsi in luoghi più caldi ed accoglienti per riceverne beneficio. Così lascia Minobu con alcuni discepoli, l'8 settembre [[1282]].
 
'''Descrizione del Gohonzon'''
Dopo 10 giorni da suo arrivo alla residenza di Ikegami Munenaka, uno dei suoi principali credenti laici, Nichiren sente che la sua vita sta giungendo al termine e comincia a prepararsi. Il 25 settembre tiene il suo ultimo discorso sul ''Rissh&#333; Ankoku Ron'', e l'8 di ottobre egli nomina 6 discepoli anziani: &mdash;Nissh&#333; (&#26085;&#26157;), Nichir&#333; (&#26085;&#26391;), [[Nikko (prete)|Nikk&#333;]] (&#26085;&#33288;), Nik&#333; (&#26085;&#21521;), Nichiji (&#26085;&#25345;), and Nicch&#333; (&#26085;&#38914;)&mdash; con il chiaro obiettivo di continuare la propagazione dei suoi insegnamenti dopo la sua morte.
 
Diagramma del [https://sokagakkai1.weebly.com/uploads/4/7/4/2/47421675/_____373247.jpeg Gohonzon]
Il 13 ottobre [[1282]] nell'ora del dragone (circa le 8.00 del mattino), Nichiren entra nel [[Nirvana]] alla presenza di molti discepoli e credenti laici. Il suo funerale e la cremazione si svolgono il giorno successivo. Il suo discepolo Nikk&#333; lascia la casa di Ikegami con le ceneri il 21 ottobre, raggiungendo nuovamente Minobu il 25. Il luogo di sepoltura, come da volere dello stesso Nichiren, si trova a Kuonji e una parte delle sue ceneri sono conservate al tempio [[Taisekiji]].
 
Diagramma del Gohonzon trascritto dal Sommo Prelato Nichikan Shonin
== Scritti ==
 
# Nam-myoho-renge-kyo
Alcune scuole Nichiren si riferiscono all'interezza del Buddismo di Nichiren come all' "insegnamento di una vita", una descrizione piuttosto adatta alla luce del grande numero di scritti che Nichiren ha lasciato. Molti di questi esistono ancora nella loro originaria forma manoscritta, alcuni per intero altri come frammenti e altri ancora sono arrivati a noi come copie fatte dai suoi primissimi discepoli. Oggi gli studiosi di Nichiren hanno accesso a più di 700 dei suoi lavori, incluse trascrizioni di insegnamenti orali, lettere di rimostranza e perfino illustrazioni.
# Nichiren
# Zal gohan - Marchio della firma personale di Nichiren Daishonin.
# Dai Bishamon-tenno-Grande Re Celeste Vaishravana (Sánsc.) chiamato anche Tamon-ten (esempio per molti insegnamenti).
# U kuyo sha fuku ka jugo - Chi farà offerte accumulerà tanta buona fortuna che sorpasserà i dieci titoli onorifici(del Budda).<br/>Nota: Nel Buddismo, il termine fare offerte ha un ampio significato; in questo caso vuol dire rispettare ed elogiare.
# Namu Anryugyo Bosatsu Bodhisattva della practica Fermamente Stabile(Sánscrito. Supratishthitacharitra).<ref>{{Cita web|url=https://it.scribd.com/document/145857390/Diagramma-Del-Gohonzon|titolo=}}</ref><br/>Nota: La parola namu deriva dalla parola sánscrita namas e significa ' devozione ' o, la fusione perfetta tra la nostra vita e la verità eterna.Si aggiunge ad alcuni nomi nel Gohonzon come segno di gran rispetto.
# Namu Jyogyo Bosatsu - Bodhisattva delle Pratiche Pure (Sanscrito: Vishuddhacharitra).
# Namu Shakamuni-butsu - II Budda Shakyamuni.
# Namu Taho Nyoral - II Budda Taho. (Sánscrito Prabhutaratna Tathagata).
# Namu Jogyo Bosatsu - Bodhisattva delle Pratiche Superiori(Sánscrito: Vishishtacharitra).
# Namu Muhengyo Bosatsu - Bodhisattva delle Pratiche Illimitate (Sanscrito: Anantacharitra).
# Nyaku noran sha zu ha shichibun - A coloro che offenderanno i seguaci della Legge, gli sarà ripartita la testa in sette pezzi.
# Dai Jikoku-tenno - Il Grande Re Celeste che sostiene la nazione. (Sánscrito: Dhritarashtra).
# Aizen-myo'o - Divinità buddista (Sanscrito: Ragaraja). Rappresenta il principio buddista de <nowiki>*</nowiki> I desideri terreni sono illuminazione.
# Dai Myojo-tenno - II Grande Re Celeste delle Stelle.
# Dal Gattenno - II Grande Re Celeste della Luna o il Dio della Luna.
# Taishaku-tenno - II Re Celeste Shakira (conosciuto anche come il Re Celeste Indra).
# Dai Bontenno-II Grande Re Celeste Brahma.
# Dal Rokuten no Mao Il Re Demone del Sesto Cielo.
# Dai Nittenno - Il Grande Dio Celeste del Sole, o il Dio del Sole.
# Fudo-myo'o - Divinità buddista Achala scritto in Sansrito o Sidham).
# Hachi Dairyuo - Gli otto Grandi Re Dragoni.
# Dengyo Daishi - Il Grande maestro Dengyo.
 
Nel febbraio 1274 Nichiren fu perdonato dalle autorità e, nel mese di marzo, gli fu consentito di rientrare a Kamakura.
Oltre che ai trattati scritti in ''kanbun'' (&#28450;&#25991;) una forma di scrittura formale modellata sul Cinese classico che era la lingua del governo e degli insegnamenti nel Giappone dell'epoca, Nichiren scrisse anche lettere e spiegazioni per i suoi discepoli e credenti laici in un vernacolo misto [[kanji]]&ndash;kana così come lettere in semplice kana per i credenti che non riuscivano a leggere lo stile più formale. Queste lettere ([[Gosho]]) specialmente sono un prezioso aiuto per i credenti contemporanei perché proprio grazie alla loro semplicità ed immediatezza offrono un chiaro esempio del pensiero di Nichiren.
 
Nella capitale politica del Giappone fu nuovamente interrogato da Hei no Saemon il quale era interessato ad avere da lui informazioni su una temuta invasione da parte dei [[Mongoli]]. L'arrivo sull'isola di ambasciatori mongoli che chiedevano sottomissione e tributi da parte del Giappone aveva infatti convinto le autorità a credere che le previsioni di Nichiren riguardo un'invasione straniera stessero per avverarsi<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Burton Watson |titolo=The Lotus Sutra |capitolo= WND I: 75, The Mongol Envoys|url=https://www.nichirenlibrary.org/en/wnd-1/Content/75|sito=nichirenlibrary.org |accesso=2021-07-01}}</ref> (cosa che in effetti accadde nell'ottobre del 1274, con un tentativo di sbarco<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Burton Watson |titolo=The Lotus Sutra |capitolo=WND I: 66, The Selection of the Time|url = https://www.nichirenlibrary.org/en/wnd-1/Content/66#para-372|sito=nichirenlibrary.org |accesso=2021-07-01}} e note: This refers to the Mongol invasion of 1274.</ref>). Ancora una volta, Nichiren sfruttò l'interrogatorio per sottoporre ai governanti il suo terzo ammonimento.
 
=== Il ritiro sul monte Minobu, ultimi anni e morte ===
Poiché anche il terzo ammonimento non fu accolto, Nichiren seguì l'antica tradizione cinese che imponeva a chi avesse posto invano tre ammonimenti di lasciare il Paese. Nel mese di maggio del 1274, decise perciò di ritirarsi in esilio volontario sul monte [[Minobu]]. A eccezione di brevi spostamenti, Nichiren vi trascorse il resto della sua vita, con i suoi discepoli vi edificò un tempio, il [[Kuon-ji]] (久遠寺), e continuò la sua opera di insegnamento e di scrittura.[[File:Nichiren Daishonin Hakii Portrait.jpg|sinistra|thumb|Ritratto di Nichiren (secolo XIV-XV)]]Nichiren trascorse i suoi ultimi anni scrivendo nuovi ''[[gosho]]'', dipingendo ''[[gohonzon]]'' per i suoi discepoli e impartendo i suoi insegnamenti. Quando le sue condizioni di salute iniziarono a peggiorare, molti suoi discepoli tentarono di convincerlo a trasferirsi in luoghi più caldi e accoglienti per trarne beneficio. Egli lasciò infine Minobu con alcuni di loro l'8 settembre 1282.
10 giorni dopo il suo arrivo alla residenza di uno dei suoi principali credenti laici, Ikegami Munenaka (luogo che da questi ha preso il nome di quartiere Ikegami, nel sobborgo di [[Ōta (Tokyo)|Ōta]], [[Tokyo]]), Nichiren sentì che la sua vita stava giungendo al termine e cominciò a prepararsi. Il 25 settembre tenne il suo ultimo discorso sul ''Risshō Ankoku Ron'' e l'8 ottobre nominò custodi del tempio Kuon-ji sei discepoli anziani: [[Nikkō (monaco buddista giapponese)|Nikkō]] (日興, 1246-1333), [[Nikō]] (日向1253-1314), [[Nichirō]] (日朗, 1245-1320), [[Nisshō]] (日昭, 1221-1323), [[Nichiji]] (日持, 1250-?) e [[Nitchō]] (日頂, 1252-1317) con l'espressa disposizione che continuassero a propagare i suoi insegnamenti dopo la sua morte.
 
Il 13 ottobre 1282, nell'«ora del dragone» (circa le 8:00 del mattino), Nichiren morì o, secondo la tradizione della sua scuola, entrò nel ''[[parinirvāṇa]]'' (般涅槃 ''hatsunehan'') alla presenza di molti discepoli e credenti laici. Il funerale e la cremazione si svolsero il giorno successivo. Il suo discepolo Nikkō lasciò la casa di Ikegami con le sue ceneri il 21 ottobre, raggiungendo nuovamente Minobu il 25. Il luogo di sepoltura, per volontà dello stesso Nichiren, si trova nel tempio Kuon-ji e parte delle ceneri è conservata anche nel tempio [[Taiseki-ji]]. Dopo la morte, i suoi insegnamenti vennero interpretati in diverso modo dai discepoli, in particolare dai sei anziani nominati custodi del tempio. Di conseguenza, il Buddismo Nichiren comprende oggi diverse scuole principali e altre minori, ciascuna con la propria interpretazione delle dottrine impartite dal fondatore, nonché della pratica.
 
== Scritti ==
Di Nichiren si conservano oggi numerose opere. Oltre a numerosi ''[[gosho]]'' disponiamo di un manoscritto di un importante commentario al Sutra del Loto redatto sul retro di una copia del 法華三部經 (giapp. ''Hokke sanbu kyō'') che corrisponde a un'edizione contenente anche altri due ''sutra'' inseriti come prologo ed epilogo allo stesso: il ''Sutra dell'Infinito Significato'' (無量義經, ''Muryōgi Kyō'', [[T.D.]] 276, 9.383b-389b) e il ''Sutra della Meditazione del [[Bodhisattva]] Samantabhadra'' (觀普賢菩薩行法經, ''Kan fugenbosatsu gyōhō kyō'' o anche ''Fugen Kyō'', [[T.D.]] 277, 10.389-394).
 
Importanti scritti oltre il ''Risshō Ankoku Ron'' (1260) in WND I: 2, ''On Establishing the Correct Teaching'' o «Assicurare la pace nel paese attraverso la propagazione del vero Buddismo», sono:
Alcuni dei lavori scritti in kanbun, in particolare il ''Rissh&#333; Ankoku Ron'', sono considerati capolavori esemplari di stile, mentre molte delle sue lettere mostrano una inusuale comprensione, empatia e vicinanza per le persone più disagiate della sua epoca. Molti osservatori moderni vedono anche un messaggio politico nei suoi lavori, e durante il periodo precedente la [[Seconda Guerra Mondiale]] il governo ha insistito perché numerosi passaggi e perfino interi documenti venissero eliminati dal corpus dei suoi scritti perché considerati offensivi nei riguardi dell'Imperatore.
 
* ''Kaimoku shō'' (開目抄) (1272) in WND I: 30, ''The Opening of the Eyes'' (I)&(II) o scritto in due parti «Liberazione dalla cecità»;
Gli scritti di Nichiren sono conosciuti anche come ''go-ibun'' o ''gosho'' e sono disponibili in varie raccolte. Molti di questi appaiono in Iwanami Shoten's 102-volume antologico di litteratura classica Giapponese pubblicato alla fine degli [[Anni_1950|anni 50]] - inizio [[Anni_1960|anni 60]], così come altre raccolte similari di letteratura classica.
* ''Kanjin no Honzon shō'' (観心本尊抄見聞) (1273) in WND I: 39, ''The Object of Devotion for Observing the Mind'';
La raccolta più famosa è la ''Nichiren Daishonin Gosho Zenshu'' (&#26085;&#34030;&#22823;&#32854;&#20154;&#24481;&#26360;&#20840;&#38598;: "Raccolta completa delle opere di Nichiren Daishonin") compilata dal 59esimo Patriarca della Nichiren Shoshu Hori Nichiko, pubblicata per la prima volta nel [[1952]], rivista e ristampata diverse volte succesivamente dalla [[Soka Gakkai]]. Il tempio [[Taisekiji]] inoltre ha rilasciato una nuova raccolta nel [[1994]] intitolata ''Heisei Shimpen Nichiren Daishonin Gosho'' (&#24179;&#25104;&#26032;&#32232;&#12288;&#26085;&#34030;&#22823;&#32854;&#20154;&#24481;&#26360;). Questo volume presenta gli scritti di Nichiren in ordine cronologico a cominciare ad un documento datato nel [[1242]] (all'epoca Nichiren stava studiando sul Monte Hiei a [[Kyoto]]) e che comprende 81 lavori non pubblicati nel già citato ''Gosho Zenshu''. Vedi le [[Nichiren#Referenze | referenze e i link esterni elencati sotto]] per vedere la traduzione inglese e laddove esista in rete, a quella in italiana.
* ''Senji shō'' (撰時抄) (1275) in WND I: 66, ''The Selection of the Time'';
* ''Hōon shō'' (報恩抄) (1276) in WND I: 88, ''On Repaying Debts of Gratitude''.<ref>in {{cita|''The Writings of Nichiren Daishonin''|vol. I}}, [https://www.nichirenlibrary.org/en/wnd-1/toc Table of contents.]</ref>
[[File:Taisekiji_Dai_Gohonzon.jpeg|miniatura|Dai-[[Gohonzon]] attribuito a Nichiren, conservato al tempio [[Taiseki-ji]]]]
Alcune scuole si riferiscono all'interezza del Buddismo Nichiren come: «insegnamento di una vita», descrizione piuttosto adatta alla luce del gran numero di scritti che il fondatore ha lasciato. Molti di questi esistono ancora nella loro originaria forma manoscritta, alcuni per intero, altri come frammenti e altri ancora sono arrivati a noi come copie redatte dai suoi primissimi discepoli.
 
Oggi gli studiosi di Nichiren hanno accesso a più di 700 dei suoi lavori, incluse trascrizioni di insegnamenti orali, lettere di rimostranza e anche illustrazioni: Nichiren dipinse infatti per discepoli e credenti laici anche numerosi ''[[Gohonzon]]'', molti dei quali sono arrivati fino ai giorni nostri e sono conservati in alcuni templi come il [[Taiseki-ji]] (大石寺) a Fujinomiya, nella [[Prefettura di Shizuoka]], che ne possiede una vasta collezione, esposta al pubblico una volta l'anno nel mese di aprile.
== Gli insegnamenti di Nichiren ==
Dopo la morte di Nichiren i suoi insegnamenti vennero interpretati in diversi modi da alcuni dei suoi discepoli, in particolare i Sei Preti Anziani che erano stati nominati dallo stesso poco prima del suo decesso. Come risultato di questo, il [[Buddismo Nichiren|Buddismo di Nichiren]] oggi comprende diverse scuole principali e alcune scuole minori, ognuna di queste con la sua interpretazione del pensiero di Nichiren. Queste scuole hanno piccole come grandi differenze, a volte di dettagli. Le differenze più significative si possono individuare sulla posizione della scuola di Nichiren nello sviluppo della storia del Buddismo e sull'oggetto di culto.
 
Oltre che ai trattati scritti in ''[[kanbun]]'' (漢文), forma di scrittura formale modellata sul [[caratteri cinesi|cinese classico]] che era la lingua del governo e degli insegnamenti nel Giappone dell'epoca, Nichiren scrisse anche lettere e spiegazioni per i suoi discepoli e credenti laici in un vernacolo misto ''[[kanji]]–kana'' così come lettere in semplice ''[[kana]]'' per i credenti che non riuscivano a leggere lo stile più formale. Queste lettere (''[[gosho]]'') rappresentano oggi un prezioso aiuto per i buddisti nichiren perché grazie alla loro semplicità e immediatezza offrono un chiaro esempio del pensiero del fondatore.
Vedi [[Buddismo Nichiren#Scuole|Buddismo di Nichiren: Scuole]] e [[Buddismo Nichiren#Dottrina e pratiche|Buddismo di Nichiren: Dottrine e pratiche]] per approfondire le scuole e i vari insegnamenti.
 
Alcuni dei lavori scritti in ''kanbun'', in particolare il ''Risshō Ankoku Ron'', sono considerati capolavori esemplari di stile, mentre molte delle lettere mostrano un'inusuale comprensione, empatia e vicinanza per le persone più disagiate della sua epoca. Osservatori moderni hanno ravvisato anche un messaggio politico nei suoi lavori: durante il periodo precedente la [[Seconda guerra mondiale]] il governo insistette perché numerosi passaggi e perfino interi documenti venissero eliminati dal ''corpus'' dei suoi scritti poiché ritenuti offensivi nei riguardi dell'Imperatore; nello stesso periodo, altri vollero al contrario interpretare il ''Rissho Ankoku Ron'' in senso nazionalistico: in particolare [[Tanaka Chigaku]] (田中智學, 1861-1939) e [[Nissho Honda]] (1867-1931) fondarono una scuola di pensiero chiamata "nichirenismo" che influì nel preparare la strada alla guerra e all'invasione dei Paesi asiatici vicini da parte del Giappone.
== Nomi postumi e titoli di rispetto ==
Dal momento della sua scomparsa Nichiren fu conosciuto con molti nomi attribuitigli dopo la morte che intendono esprimere rispetto per lui o rappresentare la sua posizione della storia del Buddismo. I più comuni sono '''Nichiren Shōnin''' (日蓮上人; traducidibile come Santo -o Saggio- Nichiren) e '''Nichiren Daishōnin''' (日蓮大聖人; dove "Dai'' sta per Grande).
Inoltre la corte imperiale Giapponese ha insignito Nichiren con il titolo onorifico di '''Nichiren Daibosatsu''' (日蓮大菩薩; "Grande [[Bodhisattva]] Nichiren") e '''Risshō Daishi''' (立正大師; "Grande Maestro ''Risshō''); il titolo fu formalizzanto nel [[1358]] e successivamente nel [[1992]].
 
Gli scritti di Nichiren, conosciuti anche come ''go-ibun'', sono disponibili in varie raccolte. Molti appaiono nell'antologia di letteratura classica giapponese in 102 volumi pubblicata dalla ''Iwanami Shoten'' tra la fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e l'inizio [[Anni 1960|anni sessanta]], così come altre raccolte similari di letteratura classica. La raccolta più famosa è la ''Nichiren Daishōnin Gosho Zenshū'' (日蓮大聖人御書全集: "Raccolta completa delle opere di Nichiren Daishōnin") edita per iniziativa di [[Jōsei Toda]], secondo presidente della [[Soka Gakkai|Sōka Gakkai]], il quale chiese al 59º Patriarca della [[Nichiren Shōshū]] [[Hori Nichiko]] – da tempo a riposo dagli incarichi legati al rango di prete e pertanto totalmente immerso nello studio – di collaborare alla realizzazione di questo progetto editoriale in accordo con lo spirito del Daishōnin. La pubblicazione, frutto di attenta ricerca ed estenuante impegno, vide la luce nel 1952, in occasione del settimo centenario dalla fondazione del Buddismo di Nichiren. Nel 1994 il tempio [[Taiseki-ji]] ha pubblicato una nuova raccolta intitolata: ''Heisei shimpen Nichiren daishōnin gosho'' (平成新編 日蓮大聖人御書) la quale presenta gli scritti di Nichiren in ordine cronologico, a cominciare da un documento datato 1242 (epoca in cui l'autore stava studiando nel tempio [[Enryaku-ji]] a [[Kyōto]]) e include 81 lavori non pubblicati nel ''Gosho Zenshū''.
==Approfondimenti==
===Voci correlate===
*[[Buddhismo Nichiren]]
*[[Nichiren Shoshu]]
*[[Nichiren Shu]]
*[[Soka Gakkai]]
*[[Sutra del Loto]]
*[[Nam_myoho_renge_kyo|Nam Myoho Renge Kyo]]
*[[Myohorengekyo]]
 
===Fonti= Note ==
<references />
*''The Writings of Nichiren Daishonin'', Soka Gakkai, 1999 (si trova online in lingua inglese [http://www.sgi-usa.org/buddhism/library/Nichiren/wnd/ qui ].)
*''Nichiren Daish&#333;nin Sh&#333;den'' (&#26085;&#34030;&#22823;&#32854;&#20154;&#27491;&#20253;: "Orthodox biography of Nichiren Daishonin"), Taisekiji, 1981
*''A Dictionary of Buddhist Terms and Concepts'', Nichiren Shoshu International Center (NSIC), Tokyo, 1983.
*''The Life of Nichiren Daishonin''. Kirimura, Yasuji. NSIC, 1980
::''Nota:'' NSIC, l'editore di questi due lavori non è più collegato alla Nichiren Shoshu.
*''Heisei Shimpen Nichiren Daishonin Gosho'' (&#24179;&#25104;&#26032;&#32232;&#12288;&#26085;&#34030;&#22823;&#32854;&#20154;&#24481;&#26360;: "Heisei new compilation of Nichiren Daishonin's writings"), Taisekiji, 1994
 
=== Bibliografia= ==
=== Opere di Nichiren ===
*''Vita di Nichiren Daishonin'' (Esperia Ed.), a cura di Claudio Iacono ISBN 8886031556
* {{jp}} 平成新編 日蓮大聖人御書 {{cita libro|titolo=(Heisei Shimpen Nichiren Daishonin Gosho)|titolotradotto=Nuova raccolta dell'era Heisei degli scritti di Nichiren Daishonin|editore=Taisekiji|anno=1994}}
*''Il Buddismo di Nichiren Daishonin'' (Esperia Ed.), a cura di Claudo Micheli ISBN 888603136X
*'' {{cita libro|lingua=en|titolo=Letters of Nichiren''|url=https://archive.org/details/lettersofnichire0000nich|altri=a cura di Burton Watson ''et. al., trans.; ''|traduttore=Philip B. Yampolsky, ed. |editore=Columbia University Press,|città=New York|anno=1996 |ISBN 0231103840 =0-231-10384-0}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=The Writings of Nichiren Daishonin|editore=Soka Gakkai|anno=1999|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060202233901/http://sgi-usa.org/buddhism/library/Nichiren/wnd/|url=http://sgi-usa.org/buddhism/library/Nichiren/wnd/|cid=''The Writings of Nichiren Daishonin''}}
*''The Record of the Orally Transmitted Teachings'' Burton Watson, Translator, Soka Gakkai, 2005
* {{cita libro|lingua=en|titolo=The Record of the Orally Transmitted Teachings|altri=traduzione dal cinese all'inglese di Burton Watson|anno=2005|ISBN=9788193905548}}
=== Opere su Nichiren ===
Mariano Lamberti Nichiren monaco ribelle (romanzo su Nichiren Daishonin) ISBN 9798282776478 Amazon<ref>{{Cita web|url=https://www.amazon.it/dp/B0FKYYL1VR|titolo=Nichiren, monaco ribelle|accesso=27 agosto 2025}}</ref>
* {{jp}} 日蓮大聖人正伝 {{cita libro|titolo=Nichiren Daishōnin Shōden|titolotradotto=Biografia ortodossa di Nichiren Daishonin|editore=Taisekiji|anno=1981}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=A Dictionary of Buddhist Terms and Concepts|editore=NSIC|città=Tokyo|anno=1983}}<ref name=NSIC>L'editore Nichiren Shoshu International Center (NSIC) non è più collegato alla Nichiren Shoshu.</ref>
* {{cita libro|lingua=en|J.A.|Christensen|Nichiren. Leader of Buddhist Reformation in Japan|2001||Fremont (California)}}
* {{cita libro|titolo=Vita di Nichiren Daishonin|editore=Esperia|curatore=Claudio Iacono|ISBN=88-86031-55-6|anno=2000}}
* {{cita libro|titolo=La Rivoluzione Umana|volume=voll. 5/6|editore=Esperia|curatore=[[Daisaku Ikeda]]}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=The Life of Nichiren Daishonin|autore=Yasuji Kirimura|editore=NSIC|anno=1980}}<ref name=NSIC />
* {{cita libro|autore-capitolo=[[Jesús López-Gay]]|capitolo=Nichiren|titolo=Le grandi figure del Buddismo|autore=AA.VV.|città=Assisi|editore=Cittadella editrice|anno=1995|ISBN=88-308-0578-5|cid=López-Gay}}
* {{cita libro|titolo=Il Buddismo di Nichiren Daishonin|editore=Esperia|curatore=Claudio Micheli|ISBN=88-86031-36-X}}
* {{cita libro|lingua=en|Daniel B.|Montgomery|Fire in the Lotus: The Dynamic Buddhism of Nichiren|1991|Mandala|London|isbn=1-85274-091-4|url=https://archive.org/details/fireinlotusdynam0000mont/mode/2up|via=''archive.org''}}
* {{cita libro|lingua=en|David A.|Snow|Shakubuku: A Study of the Nichiren Shoshu Buddhist Movement in America|1993|Garland|New York and London|isbn=0-8153-1137-0}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Watanabe|nome=Hōyō|capitolo=Nichiren|titolo=Encyclopedia of Religion|città=New York|editore=MacMillan|anno=2004|pp=6603 e ss}} Traduzione italiana {{cita libro|capitolo=Nichiren|titolo=Enciclopedia delle Religioni|altri=diretta da [[Mircea Eliade]]|volume=vol. 8|città=Milano|editore=Jaca Book|pp=434 e ss|cid=Watanabe}}
 
== Voci correlate ==
===Collegamenti esterni===
* [[Buddismo Nichiren]]
*[http://www.cesnur.org/religioni_italia/b/buddhismo_15.htm Introduzione al Buddismo Nichiren], a cura del CESNUR
* [[Nichiren Shōshū]]
*[http://www.myokan-ko.net/menu/eds.htm Biografia di Nichiren] (in lingua inglese) sul sito del gruppo Myokanko, un gruppo giapponese asociato alla Nichiren Shoshu
* [[Nichiren-shū]]
*[http://www.sgi-usa.org/buddhism/dictionary/ ''The Soka Gakkai Dictionary of Buddhism'' on line] (in lingua inglese)
* [[Soka Gakkai]]
* [[Sutra del Loto]]
* [[Nam myoho renge kyo]]
* [[Buddismo Tendai]]
* [[Buddismo Tiāntái]]
* [[Mappo]]
* [[Zhìyǐ]]
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* {{cita web|http://hex.io/3iz|Buddismo di Nichiren e dialogo}}.
* [https://cesnur.com/il-buddhismo-in-italia/introduzione-al-buddhismo-nichiren INTRODUZIONE AL BUDDHISMO NICHIREN], a cura del CESNUR.
* {{en}} [http://myokan-ko.net/menu/eds.htm Biografia di Nichiren] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060618094245/http://www.myokan-ko.net/menu/eds.htm |date=18 giugno 2006 }} sul sito del gruppo Myokanko, un gruppo giapponese associato alla Nichiren Shoshu.
* {{cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060217041151/http://www.sgi-usa.org/buddhism/dictionary|url=http://www.sgi-usa.org/buddhism/dictionary|titolo=The Soka Gakkai Dictionary of Buddhism}}
* {{cita web |1=http://www.kosen-rufu.it |2=Insegnamenti del Buddismo di Nichiren Daishonin e discussioni |accesso=4 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111228063133/http://www.kosen-rufu.it/ |dataarchivio=28 dicembre 2011 |urlmorto=sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.nichirenshueuropa.com/ | 2 = Nichiren Shu Europa | accesso = 21 febbraio 2008 | dataarchivio = 14 luglio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110714181042/http://www.nichirenshueuropa.com/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.nichirenshuromako.org | 2 = Nichiren Shu RomaKo | accesso = 27 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160719025301/http://www.nichirenshuromako.org/ | dataarchivio = 19 luglio 2016 | urlmorto = sì }}
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