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{{Popolo
{{Storiaitalia}}
|nome = Osci
[[Immagine:Italie -800.JPG|thumb|right|I [[popoli dell'Italia antica]]:
|immagine =Italie -800.png
[[Immagine:Italie|didascalia = -800.JPG|thumb|right|I [[popoli dell'Italia antica]]:
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|alternativi =
Gli '''Osci''', detti anche '''Oschi''' (e, impropriamente, "Opici"), erano una popolazione [[Indoeuropei|indoeuropea]] di ceppo [[sanniti]]co della [[Campania antica]] pre-romana, appartenente al gruppo [[Osco-umbri|osco-umbro]]; la caratterizzazione del popolo è soprattutto di tipo linguistico: Osci erano infatti i popoli parlanti la [[lingua osca]], idioma [[indoeuropeo]] del [[Lingue osco-umbre|gruppo osco-umbro]]. Storicamente, è in questo più ampio senso riconducibile agli Osci una pluralità di popoli dell'Italia meridionale, dei quali si ha testimonianza in età antica. Dal [[V secolo a.C.]] gli Osci furono inglobati dai [[Sanniti]], a loro strettamente affini e inizialmenti stanziati leggermente più a nord, e da allora i due gruppi finirono sostanzialmente per coincidere, in una variegata differenziazione tribale che sopravvisse a lungo anche alla conquista romana di tutto l'insieme di queste genti, compiuta con le [[Guerre sannitiche]].
|sottogruppi =
|regione = Italia meridionale
|periodo =
|popolazione = Osci
|lingua = [[Lingua osca|Osco]]
|religione = Religione osca
|correlati =
|distribuzione1 = {{bandiera|ITA|nome}} [[Molise]], [[Puglia]], [[Campania]], [[Basilicata]], [[Calabria]]
|popolazione1 =
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|note =
}}
Gli '''Osci''', detti anche '''Oschi''' (e, impropriamente, "Opici"), erano una popolazione di [[IndoeuropeiLingue indoeuropee|lingua indoeuropea]] di ceppo [[sanniti]]co della [[Campania antica]] pre-romana, appartenente al gruppo [[Osco-umbri|osco-umbro]]; la caratterizzazione del popolo è soprattutto di tipo linguistico: Osci erano infatti i popoli parlanti la [[lingua osca]], idioma [[indoeuropeo]] del [[Lingue osco-umbre|gruppo osco-umbro]]. Storicamente, è in questo più ampio senso riconducibile agli Osci una pluralità di popoli dell'Italia meridionale, dei quali si ha testimonianza in età antica. Dal [[V secolo a.C.]] gli Osci furono inglobati dai [[Sanniti]], a loro strettamente affini e inizialmentiinizialmente stanziati leggermente più a nord, e da allora i due gruppi finirono sostanzialmente per coincidere, in una variegata differenziazione tribale che sopravvisse a lungo anche alla conquista romana di tutto ldell'insieme di queste genti, compiuta con le [[Guerre sannitiche]].
 
==Etnonimo==
Il termine "Osci" viene da ''ops-ci'', probabile adattamento alla [[lingua osca]] del termine "[[Opici]]", che designava il popolo [[Latino-falisci|latino-falisco (o protolatino)]] già stanziato nell'entroterra campano al momento della penetrazione delle prime tribù [[sanniti]]che. L'adattamento fu facilitato dalla presenza, in osco, di un tema nominale ''ops-'' (cfr. [[lingua latina|latino]] ''ops'', "risorsa"), che consentì di interpretare l'etnonimo come "popolo dei lavoratori", o forse anche "popolo degli adoratori della dea [[Abbondanza (mitologia)|Ops]]"<ref>Giacomo Devoto, ''Gli antichi Italici'', p. 112.</ref>. Il nome di quest'ultima divinità (nonché lo stesso etnonimo degli Osci) sembrerebbe inoltre essere correlato a quello di ''Oscio'', una divinità [[messapi]]ca attestata nella città di [[Vaste]], la cui iconografia presenta però attributi riconducibili perlopiù alla dea [[Divinità ctonie|ctonia]] [[Persefone]]<ref>Messapia illustrata-Immagini, racconti, attualità del Salento antico, D'Andria F., Congedo Editore, 2019</ref>. Resta comunque significativo il fatto che gli stessi Opici, da cui si pensa abbiano tratto nome gli Osci, secondo certe ipotesi provennero dal [[Salento]] e dalla [[Lucania]] dopo aver attraversato il [[canale d'Otranto]]<ref>Giacomo Devoto, ''Preistoria e storia delle regioni d'Italia'', 1ª ed., Firenze, Sansoni Università, 1974,</ref><ref>Le antichità romane, Dionigi D'Alicarnasso, Tipografia Sonzogno, 1823</ref><ref>Descrizione della Grecia, Pausania, Fondazione Lorenzo Dalla, 1982-2017</ref><ref>Descrizione origini e successi della Terra d'Otranto, Marciano G., Congedo Editore, 1996</ref>. Tuttavia, secondo studi più recenti, i luoghi d'origine degli Opici e i tempi del loro arrivo in Campania sono da ritenersi quanto mai incerti<ref>{{cita pubblicazione|autore=Sosio Capasso - Raccolta articoli e altro materiale pubblicati sulla Rassegna Storica dei Comuni (1969-2008)|curatore=Giacinto Libertini|editore=Istituto di Studi Atellani|anno=2024|p=26|isbn=9791281671140}}</ref>.
 
==Storia==
{{vedi anche|Opici|Opicia}}
Gli Osci, di ceppo [[sanniti]]co, si insediarono nella loro sede storica - l'Opicia - nei primi secoli del [[I millennio a.C.]], forse anche prima, e si sovrapposero a una preesistente popolazione [[Latino-falisci|latino-falisca]], gli [[Opici]]. Il nucleo centrale del loro insediamento era l'entroterra del [[Golfo di Napoli]], ma testimonianze osche, soprattutto linguistiche, sono attestate in un'area assai più ampia, estesa verso est e verso sud, fino all'attuale [[Calabria]] settentrionale. Tribù osche abitavano fin dall'[[Età del bronzo]] l'isola di [[Vivara]]; quando i coloni greci vennero sulle coste di [[Cuma]] per fondarvi la città, trovarono sulla collina dell'[[acropoli]] un insediamento osco. Furono fondate da genti osche anche [[Pompei (città antica)|Pompei]] ed [[Ercolano (città antica)|Ercolano]], nel [[VI secolo a.C.]], [[Alife]] e [[Atella (città antica)|Atella]].
 
Le regioni litoranee abitate dagli Osci furono conquistataconquistate dai [[Antica Grecia|Greci]] di Cuma (e poi di [[Napoli|Neapolis]]) già nel [[VII secolo a.C.|VII]]. Nel [[V secolo a.C.]] gli Osci furono sottomessi dai [[Sanniti]], altro popolo osco-umbro a loro molto affine, e infine dai [[Antica Roma|Romani]], che conquistarono l'area nel corso del [[IV secolo a.C.]], a seguito delle [[Guerre sannitiche]].
 
Le fonti antiche, soprattutto romane, ricordano il nome e le vicende di diverse tribù osche, nell'accezione più ampia del termine (principalmente linguistica). Gli [[Aurunci]], stanziati nell'area delle cinque città della [[Pentapoli aurunca]], nel cosiddetto "[[Latium adiectum]]", e negli immediati dintorni. Furono assogettatiassoggettati a Roma al termine della [[Seconda guerra sannitica]], nel [[313 a.C.]], e la Pentapoli venne distrutta. Assai affini agli Aurunci erano gli [[Ausoni]] ricordati da fonti greche e latine: è possibile l'[[etnonimo]] fosse una forma alternativa di Aurunci, o che addirutturaaddirittura indicasse gli stessi Osci nella loro totalità. Più a sud erano stanziati i [[Lucani]], in un'area grosso modo corrispondente alla regione che ne conserva il nome e che si spingeva fino al [[Mar Ionio]].
 
Non è noto quantoquando gli Osci persero la loro individualità etnico-linguistica per essere completamente [[Romanizzazione (storia)|romanizzati]]. Tra graffiti rinvenuti negli [[scavi archeologici di Pompei]] sono state rinvenute iscrizioni nella loro lingua, ancora viva quindi nel [[I secolo a.C.]]<ref name=villar>Francisco Villar, ''Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa'', p. 483.</ref>.
 
==Lingua==
{{vedi anche|Lingua osca}}
La lingua osca è una delle più attestate tra le [[lingue osco-umbre]], testimoniata da oltre 250 iscrizioni in [[alfabeto greco|caratteri greci]], [[alfabeto etrusco|etruschi adattati]] e [[alfabeto latino|latini]]. Considerata illa più conservativoconservativa tra le lingue osco-umbre, l'osco era parlato anche, in varietà dialettali più o meno differenziate, dai popoli affini [[Marrucini]], [[Peligni]], [[Sanniti]] e [[Sabini]]<ref name=villar />.
 
==Cultura==
{{vedi anche|Atellana}}
La lingua osca conobbe un uso letterario, tanto che perfino a [[Roma]] furono rappresentate in osco le ''[[Atellana|fabulae atellanae]]'', [[Farsa atellana|farse]] popolari originarie della città di [[Atella (città antica)|Atella]], in gran parte improvvisata e messa in scena da attori-mimi con costumi e maschere. La prima rappresentazione a Roma risale al [[391 a.C.]]; erano previsti quattro personaggi fissi (lo sciocco Maccus, il vecchio avaro Pappus, il ghiottone vanaglorioso e maleducato Bucco e il gobbo astuto Dossennus) più Kikirrus, in costumi animaleschi, forse antenato del [[Pulcinella]] napoletano.
 
Altre testimonianze culturali degli Osci conservate riguardano leggende monetali e documenti ufficiali e religiosi<ref name=villar />.
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==Bibliografia==
*{{cita libro| Giacomo| Devoto| wkautore=Giacomo Devoto| Gli antichi Italici| 1951|ed= 2| Vallecchi| Firenze}}
*{{cita libro| FranciscoGiuseppe | VillarMicali| wkautore=FranciscoGiuseppe VillarMicali|[[:s:Storia Glidegli Indoeuropeiantichi epopoli leitaliani|Storia degli antichi originipopoli dell'Europaitaliani]]| 19971836|ed= Il Mulino2| Bologna|id=ISBN 8815057080Milano}}
*{{cita libro| Francisco| Villar| wkautore=Francisco Villar| Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa| 1997| Il Mulino| Bologna|isbn= 88-15-05708-0}}
 
==Voci correlate==
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*[[Sanniti]]
 
== Altri progetti ==
{{portale|storia}}
{{interprogetto}}
 
{{portale|storia d'Italia}}
[[Categoria:Osci| ]]
 
[[Categoria:Osci| ]]
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