Biomassa: differenze tra le versioni

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{{C|Non bisognerebbe parlare del concetto di biomassa in generale, oltre che dei suoi usi energetici?|energia|marzo 2009|firma=[[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 22:17, 17 mar 2009 (CET)}}
{{U|Agroenergie|energia|agosto 2008}}
{{Sorgenti di energie rinnovabili}}
La '''biomassa''' è l'insieme di organismi [[animalia|animali]] o [[vegetali]] presenti in una certa quantità in un dato ambiente come quello acquatico o terrestre.
 
In letteratura il concetto di biomassa viene spesso sviluppato e trattato in modo differente a seconda del contesto in cui è inserito. Le biomasse importanti in due diversi campi: quello [[ecologia|ecologico]] e quello delle [[energie rinnovabili]], dove rappresentano una [[Fonti di energia|fonte di energia]] di origine biotica.
Per '''biomassa''' si intendono tutti quei materiali di origine organica, animale o vegetale, che non hanno subito alcun processo di [[fossilizzazione]], quindi il [[petrolio]], il [[carbone]] e gli altri [[combustibili fossili]], pur essendo di origine organica non possono essere definiti biomassa.</br>
Il termine è spesso utilizzato per parlare di fonti di [[impianti a biomassa]] per la produzione di [[energia]].</br>
Il contenuto energetico dei diversi materiali può infatti essere sfruttato per produrre [[energia]], costituendo un valido sostituto ai [[combustibili fossili]], ottenendo emissioni di [[anidride carbonica]] molto inferiori e ambientalmente sostenibili.</br>
Alcuni materiali possono essere utilizzati quasi tal quali (es:lega) altri hanno bisogno di trattamenti più o meno complessi.
 
== Sviluppo storico del concetto ==
Dal punto di vista storico, il concetto di biomassa è stato introdotto negli [[Anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo]]. All'epoca, lo scienziato [[Vladimir Ivanovič Vernadskij]] (1863–1945) cercò di valutare quale fosse la massa di tutti gli esseri viventi.<ref>V. Vernadskij: ''The Biosphere''. New York 1998, p. 70. ISBN 0-387-98268-X</ref> Egli presentò le sue stime per la prima volta nel 1922 o 1923, quando tenne le sue conferenze di [[geochimica]] a [[Parigi]]<ref>V. I. Vernadskij: ''La Géochimie''. Paris 1924.</ref>. Un saggio per la conferenza è stato pubblicato nel 1924 in [[Lingua francese|francese]]. Dopo ulteriori considerazioni, Vernadsky ha fatto seguire un libriccino in [[lingua russa]].<ref>V. I. Vernadsky: ''биосфера'' [Biosfera]. Leningrad 1926.</ref>
 
Nelle sue riflessioni, Vernadskij non usò ancora il concetto di "biomassa": esso fu introdotto un anno più tardi. L'introduzione di tale parola avvenne grazie allo [[zoologo]] tedesco [[Reinhard Demoll]] (1882–1960).<ref>R. Demoll: ''Betrachtungen über Produktionsberechnungen.'' In: ''Archiv für Hydrobiologie.'' 18 (1927), p. 462.</ref> Il termine è stato ripreso nel 1931 dall'[[oceanografo]] [[Lev Aleksandrovich Zenkevich]] (1889–1970):
==Biocarburanti==
{{citazione|Con biomassa (Demoll) si indica la quantità di sostanza costituita da organismi viventi per unità di superficie o di volume.|Lev Aleksandrovich Zenkevich, ''Fish-food in the Barents Sea. (Introduction). Reports of the first Session of the State Oceanographical Institute'' (Mosca, 14-22 aprile 1931)<ref name=Bogorov>V. G. Bogorov: ''Seasonal Changes in Biomass of Calanus finmarchicus in the Plymouth Area in 1930.'' In: ''Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom (New Series).'' 19 (1934), p. 585–612 {{doi|10.1017/S0025315400046658}} [http://sabella.mba.ac.uk/830/01/Seasonal_changes_in_biomass_of_Calanus_finmarchicus_in_the_Plymouth_area_in_1930.pdf (pdf)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120119095723/http://sabella.mba.ac.uk/830/01/Seasonal_changes_in_biomass_of_Calanus_finmarchicus_in_the_Plymouth_area_in_1930.pdf |data=19 gennaio 2012 }}</ref>}}
 
Zenkevich e prima di lui Demoll hanno definito biomassa quella massa che tutti gli organismi viventi di una particolare area possiedono insieme. Ecco la prima definizione del concetto di biomassa ecologica, che è ancora usato.
 
Zenkevich influenzò la prima pubblicazione scientifica in cui compare per prima volta nel titolo la parola biomassa. Questo studio è opera di un russo. Nel 1934 il [[biologo]] acquatico [[Veniamin Grigor'evič Bogorov]] (1904–1971) pubblica il suo studio ''Seasonal Changes in Biomass of Calanus finmarchicus in the Plymouth Area in 1930''.<ref name=Bogorov />
 
Bogorov si occupò della biomassa dei [[copepodi]] nelle acque di [[Plymouth]]. Egli individuò la biomassa di una data popolazione, vale a dire gli individui di una specie all'interno di una determinata area, che insieme formano una comunità riproduttiva. Dallo studio di Bogorov si evince che misurò la biomassa solo dopo che gli organismi catturati furono asciugati con [[cloruro di calcio]].<ref>V. G. Bogorov: ''Seasonal Changes in Biomass of Calanus finmarchicus in the Plymouth Area in 1930.'' In: ''Journal of the Marine Biological Association of the United Kingdom (New Series).'' 19 (1934), p. 589. {{doi|10.1017/S0025315400046658}} [http://sabella.mba.ac.uk/830/01/Seasonal_changes_in_biomass_of_Calanus_finmarchicus_in_the_Plymouth_area_in_1930.pdf (pdf)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120119095723/http://sabella.mba.ac.uk/830/01/Seasonal_changes_in_biomass_of_Calanus_finmarchicus_in_the_Plymouth_area_in_1930.pdf |data=19 gennaio 2012 }}</ref> Misurò pertanto il loro peso secco. In tal modo Bogorov ha sviluppato una seconda definizione del concetto ecologico di biomassa,<ref>N. A. Campbell, J. B. Reece: ''Biologie.'' München 2006, ISBN 3-8273-7180-5, S. 1414, 1500.</ref> ovvero "massa a secco di tutti gli individui in una popolazione" (1934).
 
== Biomassa come fonte di energia ==
[[File:Straw-hay-briquettes.jpg|thumb|Biomasse di [[paglia]] e [[fieno]] usate come combustibile]]
La Direttiva Europea, ripresa da tutta la [[legislazione]] ad essa riferente, definisce la biomassa come "la frazione [[biodegradabilità|biodegradabile]] dei prodotti, [[rifiuti]] e residui di origine biologica provenienti dall'[[agricoltura]] (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla [[selvicoltura|silvicoltura]] e dalle industrie connesse, comprese la [[pesca (attività)|pesca]] e l'[[acquacoltura]], nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani".<ref>Definizione di cui all'Art.2 della [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32009L0028 Direttiva 2009/28/CE]</ref>
 
Le biomasse e i [[combustibile|combustibili]] da esse derivati emettono nell'[[atmosfera]], durante la [[combustione]], una quantità di [[anidride carbonica]] più o meno corrispondente a quella che viene assorbita in precedenza dai vegetali durante il processo di crescita. L'anidride carbonica in atmosfera è il principale responsabile dell'[[effetto serra]] e quella accumulata nelle biomasse, anche se era già stata in atmosfera negli anni e nei decenni precedenti, al momento del taglio della biomassa era tutta assorbita in essa e quindi non concorreva più all'effetto serra. Con la combustione delle biomasse tutta l'anidride carbonica in esse accumulata viene istantaneamente reimmessa in atmosfera e questa immissione è particolarmente pronunciata nel caso delle ''biomasse forestali'', ossia nella combustione di alberi, magari d'alto fusto che hanno accumulato anidride carbonica per decine o centinaia d'anni, abbattuti appositamente per essere bruciati. Se tutti gli alberi abbattuti e bruciati verranno sostituiti da altri, essi nel corso dei decenni potranno riassorbire tutta l'anidride carbonica rilasciata nella combustione e ciò permette di dire ai fautori dell'uso energetico delle biomasse forestali che il loro impiego ai fini energetici non provoca il rilascio di nuova anidride carbonica.
 
Di contro le biomasse presentano i seguenti svantaggi:
 
* Per necessità economiche di funzionamento è una forma opposta a politiche di minimizzazione della produzione dei rifiuti;
* Sono richieste grandi aree a causa della bassa [[densità energetica]];
* Richiesta di utilizzo di [[fertilizzante|fertilizzanti]];
* Problemi di logistica per la fornitura della risorsa;
* Problemi di condizione ambientale/meteo;
* Produzione annua non costante.
 
== Classificazione ==
Le biomasse possono essere caratterizzate da 3 diversi criteri:
* il contenuto di acqua (biomassa fresca o secca)
* la sua origine (vegetale o animale)
* vitalità (presenza di organismi morti o vivi al suo interno)
 
A seconda della loro origine le biomasse si possono distinguere in:
* ''Fitomassa'': la biomassa proviene da piante
* ''Zoomassa'': la biomassa proviene da animali
* ''Biomassa microbica'': la biomassa proviene da microrganismi.<ref>U. Gisi: ''Bodenökologie.'' Stuttgart/ New York 1997, ISBN 3-13-747202-4 zitiert nach R. Skorupski: ''Bestimmung der mikrobiellen Biomasse mit Bodenatmungskurven''. Berlin 2003, S. 9 [http://www2.abfallbelastung.tu-berlin.de/_downloads_forschung/projektarbeit_skorupski.pdf pdf] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120201005013/http://www2.abfallbelastung.tu-berlin.de/_downloads_forschung/projektarbeit_skorupski.pdf|data=1º febbraio 2012}}</ref>
 
Infine, in base alla vitalità, si può distinguere una ''biomassa vivente'', costituita da organismi viventi, da una ''biomassa morta'' costituita da organismi morti.
 
=== Resa energetica delle biomasse vegetali ===
Le piante hanno la capacità di trasformare l'[[energia solare]] in [[energia chimica]]. Questo processo può avvenire mediante la seguente reazione di [[fotosintesi clorofilliana|fotosintesi]]:
 
* Acqua + anidride carbonica + luce → [[glucosio]] + ossigeno
 
L'efficienza energetica globale della formazione di [[carboidrati]] è rappresentata dal rapporto tra la biomassa ottenuta e l'energia solare disponibile, con quest'ultima che dipende anche dalla quantità di radiazione intercettata e dall'efficienza della fotosintesi. L'efficienza energetica della fotosintesi dipende dal percorso seguito a livello biochimico (si possono distinguere tra piante di tipo [[piante C3|C3]] e di tipo [[piante C4|C4]]).
 
=== Composizione delle biomasse ===
La biomassa è composta principalmente da organismi vivi o morti, e da una varietà di composti diversi. I composti quantitativamente più importanti dal punto di vista energetico possono essere raggruppati in tre classi:
 
* [[Carboidrati]]: rappresentano la maggior parte della biomassa e sono costituiti da carbonio, ossigeno e idrogeno. Essi possono essere [[monosaccaridi]] come il glucosio e il [[fruttosio]], [[disaccaridi]] come il [[saccarosio]], o [[polisaccaridi]] quali l'[[amido]] e la [[cellulosa]];
* [[Lipidi|Grassi]];
* [[Proteine]].
 
=== Produzione di biomassa a scopi energetici ===
{{Senza fonte|Le biomasse incidono sul 9% degli usi energetici primari nel mondo (55 milioni di [[joule|TJ]]/anno).}}
 
{{Senza fonte|I paesi in via di sviluppo ricavano il 38% del loro fabbisogno energetico dalle biomasse.}}
 
===Biocarburanti===
{{vedi anche|Biocarburante}}
Dalla [[fermentazione]] dei vegetali ricchi di zuccheri, come [[canna da zucchero]], [[barbabietola|barbabietole]] e [[mais]], spesso prodotti in quantità superiori al fabbisogno, si può ricavare l'[[etanolo]] o [[alcool etilico]], che può essere utilizzato come combustibile per i [[motore a scoppioendotermico|motori a scoppioendotermici]], in sostituzione della [[benzina]].
Dalle [[biomasse oleaginose]] (quali [[girasole]],ad esempio la [[colza]], e la [[soia]]) si può ottenerericavare per spremitura e [[transesterificazione]] il cosiddetto [[biodiesel]].
 
Tramite opportuno procedimento è inoltre possibile trasformare le biomasse di qualsiasi natura in BTL ([[Biomass to liquid]]), un [[biodiesel]], ottenuto appunto da materiale organico di scarto o prodotto appositamente con colture dedicate.
 
Lo sfruttamento di nessuna di queste fonti può comunque prescindere da valutazioni sull'[[EROEI]] complessivo, ossia sul rapporto tra energia ottenuta ed energia impiegata nella produzione.
 
Ne esistono diversi: il bioetanolo, il biodiesel, il biometanolo, il biodimetiletere, gli idrocarburi sintetici, il bioidrogeno, gli olii vegetali.
 
Alcune conseguenze negative dal punto di vista socioambientale, legate alla produzione di biocarburanti, sono le seguenti:
ne esistono diversi:
* Utilizzo di terre coltivabili non per alimentare la popolazione ma per alimentare le macchine.
* Innalzamento del prezzo delle materie prime soprattutto nei paesi del Terzo Mondo. Fra i problemi quello di creare insicurezza alimentare.
* Se le tecniche di coltivazione sono monocolturali questo riduce la [[biodiversità]], aumenta l'[[erosione]] del suolo e il rischio di insetti e batteri che distruggano le coltivazioni.
 
===Short rotation forestry===
il bioetanolo;
Un tipo particolare di biomassa è quella legnosa o erbacea coltivata attraverso colture dalla veloce crescita, come il [[Miscanthus Giganteus|miscanto]] e il [[pioppo]], per alimentare [[centrali a biomasse|centrali elettriche a biomasse]].
il biodiesel;
il biometanolo;
il biodimetiletere;
gli idrocarburi sintetici;
il bioidrogeno
gli olii vegetali.
 
Fra le sperimentazioni in questo tipo di biomassa una risorsa molto promettente pare essere il miscanto. Secondo le stime dell''''Environmental Research Institute''' del Galles, se il miscanto venisse piantato sul 10% delle aree coltivabili europee potrebbe fornire fino al 9% dell'energia elettrica consumata dall'intero continente.<ref>Clifton-Brown, J.C.; Stampfl, P.F.; Jones, M.B. (2004). "Miscanthus biomass production for energy in Europe and its potential contribution to EU electricity supply". Global Change Biology. 10(4): 421–432. https://research.aber.ac.uk/en/publications/miscanthus-biomass-production-for-energy-in-europe-and-its-potent</ref>
==Biocombustibili per la produzione di energia elettrica==
In Italia le sperimentazioni sul miscanto vengono condotte dall'[[ENEA]] in [[Sicilia]].
In alcuni paesi si stanno'' sperimentando coltivazioni pilotate di vegetali a crescita veloce da utilizzare per produrre energia'', ad esempio per alimentare piccole [[centrali elettriche]] come già avviene negli [[Stati Uniti d'America|USA]], in [[India]] e in [[Giappone]].
 
===Biogas===
Fra le sperimentazioni in corso si segnala la coltivazione di alcuni incroci ibridi del [[Miscanthus Giganteus ]] detto ''Miscanto'', un'erba [[graminacea]] alta fino a quattro metri con una notevolissima redditività potenziale (60 [[ton]]nellate di materia secca per [[ettaro]], equivalenti a circa 60 [[barili]] di [[petrolio]]). Secondo le stime dell'''Environmental Research Institute'' del Galles, se il Miscanto venisse piantato sul 10% delle aree coltivabili europee potrebbe fornire fino al 9% dell'energia elettrica consumata dall'intero continente.
Oltre ai vegetali coltivati, anche i [[rifiuti]] vegetali e [[liquame|liquami]] di origine animale possono essere sottoposti a [[digestione anaerobica|digestione]] o [[fermentazione]] anaerobica (cioè in assenza di [[ossigeno]]). La biomassa viene chiusa in un ''digestore'' (ad esempio realizzato con la tecnologia [[UASB]]) nel quale si sviluppano microrganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il cosiddetto [[biogas]].
In Italia le sperimentazioni sul Miscanto vengono condotte dall'[[ENEA]] in [[Sicilia]].
Dopo il trattamento depurativo, questo può essere usato come carburante, combustibile per il riscaldamento o il raffreddamento e per la produzione di [[energia elettrica]].
 
==Biogas==
Oltre ai vegetali coltivati, anche i [[rifiuti]] vegetali e liquami di origine animale possono essere sottoposti a [[digestione anaerobica|digestione]] o [[fermentazione]] anaerobica (cioè in assenza di [[ossigeno]]). La '''biomassa''' viene chiusa in un ''digestore'' (ad esempio realizzato con la tecnologia [[UASB]]) nel quale si sviluppano microorganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il cosiddetto '''[[biogas]]'''.
Dopo trattamento depurativo, questo può essere usato come carburante, combustibile per il riscaldamento e per la produzione di [[energia elettrica]].
Anche dai rifiuti raccolti nelle [[città]] si può ricavare energia.
 
==Biomassa secca e legna ecologica==
{{F|ecologia|luglio 2014}}
 
Acquisisce sempre più importanza e ogni anno cresce la produzione di [[legno|legna]] ecologica e biomassa secca ottenute dallo sfruttamento razionale delle [[foresta|foreste]]. La biomassa secca e la legna ecologica per dirsi tali devono avere queste caratteristiche:
* abbattimento di piante già morte senza intaccare alberi vivi
* biomassa secca, foglie, rametti, scarti lavorazioni agricole, potature di parchi e giardini, metodo del ramo bello annuale
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* retribuzione 25 € per ogni ora di lavoro applicata
 
==Utilizzo delle biomasse income Italiafonte energetica==
Dall'inizio del secolo l'utilizzo delle biomasse come combustibile per i riscaldamenti ha avuto un notevole incremento in Europa e in Cina, principalmente grazie al [[Pellet (combustibile)|pellet]]. Nel 2010 in Europa si stima che siano state consumate 10 milioni di tonnellate di pellet che nel 2020 queste raddoppieranno diventando più di 23. In Cina nello stesso arco di tempo si passerà da 1 milione di tonnellate a 10 milioni. Complessivamente a livello mondiale si passera da 15 milioni di tonnellate nel 2010 a 45 milioni di tonnellate nel 2020. In Italia il consumo è passato da un utilizzo inferiore alle 100.000 tonnellate nel 1999 a più di 3.000.000 di tonnellate nel 2015.<ref>
Un uso diffuso delle biomasse (segatura delle locali segherie ed anche prodotte da ceppato di legni di scarso valore commerciale) lo si ha negli impianti di teleriscaldamento, diffusi particolarmente in [[Val Pusteria]]. L'abbondanza della materie prime e il lungo periodo invernale favoriscono tale utilizzo.
{{Cita web|url = http://www.progettofuoco.com/system/media/PF_2014/Approfondimenti/Il_mercato_del_Pellet_2013.pdf|titolo = Criticità e possibili soluzioni per il mercato italiano del pellet|accesso = 6 gennaio 2015|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140410070511/http://www.progettofuoco.com/system/media/PF_2014/Approfondimenti/Il_mercato_del_Pellet_2013.pdf|dataarchivio = 10 aprile 2014}}
Alcuni impianti, come quello di [[Dobbiaco]], producono anche energia termoelettrica.
</ref>
 
==Dati sull'energia da rifiuti urbani nel mondo ==
Sono presenti anche alcune altre piccole centrali al Nord Italia; presto sorgerà anche nel Mezzogiorno, nel [[Polo Industriale di Enna|Polo Industriale]] del [[Dittaino]], a [[Enna]], la prima centrale di questo genere. Essa garantisce energia economica alle imprese e ai civili.
<!-- DETAIL TABLE: Producción de energía a partir de biocombustibles sólidos y residuos renovables (por país) -->
{| class="wikitable sortable" style="text-align:right"
|+Produzione di energia da biocombustibili solidi e rifiuti rinnovabili (MW)
<ref>[https://www.irena.org/-/media/Files/IRENA/Agency/Publication/2021/Apr/IRENA_RE_Capacity_Statistics_2021.pdf STATISTICHE SULLA CAPACITÀ RINNOVABILE 2021 pag. 41]</ref>
|-
!style="background-color:#cfb" |#
!style="background-color:#cfb"|Nazione
!style="background-color:#cfb" data-sort-type="number"|2020
|-
| 1 || align=left|{{CHN}} || 17784
|-
| 2 || align=left|{{BRA}} || 15228
|-
| 3 || align=left|{{IND}} || 10518
|-
| 4 || align=left|{{USA}} || 9916
|-
| 5 || align=left|{{GBR}} || 5393
|-
| 6 || align=left|{{SWE}} || 4402
|-
| 7 || align=left|{{THA}} || 3835
|-
| 8 || align=left|{{DEU}} || 2674
|-
| 9 || align=left|{{FIN}} || 2481
|-
| 10 || align=left|{{CAN}} || 2360
|-
| 11 || align=left|{{DNK}} || 1990
|-
| 12 || align=left|{{IDN}} || 1775
|-
| 13 || align=left|{{JPN}} || 1470
|-
| 14 || align=left|{{RUS}} || 1370
|-
| 15 || align=left|{{FRA}} || 1339
|-
| 16 || align=left|{{ITA}} || 1174
|-
| 17 || align=left|{{AUT}} || 1085
|-
| 18 || align=left|{{GTM}} || 1029
|-
| 19 || align=left|{{CUB}} || 951
|-
| 20 || align=left|{{ESP}} || 855
|-
| 21 || align=left|{{KOR}} || 822
|-
| 22 || align=left|{{MEX}} || 811
|-
| 23 || align=left|{{MYS}} || 798
|-
| 24 || align=left|{{POL}} || 797
|-
| 25 || align=left|{{AUS}} || 678
|-
| 26 || align=left|{{PRT}} || 646
|-
| 27 || align=left|{{NLD}} || 624
|-
| 28 || align=left|{{BEL}} || 591
|-
| 29 || align=left|{{TUR}} || 533
|-
| 30 || align=left|{{CZE}} || 472
|-
| 31 || align=left|{{PAK}} || 423
|-
| 32 || align=left|{{URY}} || 423
|-
| 33 || align=left|{{CHL}} || 410
|-
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|-
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|-
| 36 || align=left|{{VNM}} || 378
|-
| 37 || align=left|{{PHL}} || 339
|-
| 38 || align=left|{{COL}} || 316
|}
 
[[File:Stati per produzione di energia da rifiuti urbani.png|frame|centro|Fonte:http://data.un.org/Data.aspx?d=EDATA&f=cmID%3aMW]]
==Problemi delle biomasse==
[[File:Serie storiche di energia da rifiuti urbani.png|frame|centro|Fonte:http://data.un.org/Data.aspx?d=EDATA&f=cmID%3aMW]]
Lo sfruttamento delle biomasse, il cui unico problema a livello tecnico sarebbe il potere calorifico moderato (circa la metà del carbone), è in realtà limitato da determinati fattori strettamente legati alla loro natura:
 
== Note ==
*'''Disponibilità''': Le biomasse non sono disponibili in ogni momento dell'anno. Basta pensare ad esempio a tutte quelle che derivano da colture stagionali, la cui raccolta avviene in un determinato periodo dell'anno. Anche il legno, che in via teorica potrebbe essere disponibile tutto l'anno, di fatto viene tagliato prevalentemente d'inverno, poiché durante questa stagione esso contiene meno umidità. Per questo motivo impianti di potenza alimentati a biomasse richiedono grandi zone per lo stoccaggio del materiale, che viene di fatto reso disponibile solo una volta l'anno.
<references/>
 
==Bibliografia==
*'''Resa per ettaro''': Al contrario dei combustibili tradizionali, che si trovano generalmente in giacimenti di grandi dimensioni, la produzione di biomasse avviene generalmente su aree molto elevate. Questo è forse il principale limite allo sfruttamento delle biomasse. Si pensi che, volendo alimentare a biomasse l'impianto di generazione elettrica di Porto Tolle (4 gruppi da 660 MW, di cui è in discussione la trasformazione a carbone) sarebbe necessario dedicare alla coltura delle biomasse una superficie pari al 75% della superfice agricola del Veneto.
*Frank Rosillo-Calle, ''Biomasse. Manuale per un uso sostenibile'', Franco Muzzio editore, ISBN 978-88-7413-160-0
 
* Gianni Comini, Giovanni Cortella, ''Energetica Generale'', SGE, ISBN 88-86281-15-3
*'''Inquinamento locale''': La combustione del materiale, soprattutto se legnoso (quindi allo stato solido), pur contribuendo in maniera minimale all'emissione di CO2, emette quantità significative di ossidi d'azoto (che sono i maggiori inquinanti della pianura padana), ossidi di zolfo e metalli pesanti che la pianta ha assorbito. Essendo il cloro presente un po' ovunque in natura, dalla combustione di biomasse si hanno quantita significative di cloruri e diossine. Si stima che se il 5% dei cittadini milanesi utilizzasse le biomasse per il proprio riscaldamento, al posto del gas metano, l'aria diverrebbe irrespirabile, con conseguenti problemi legati alla salute pubblica.
 
==Voci correlate==
{{div col|dim=150px}}
*[[Biodiesel]]
* [[BiogasBiodiesel]]
* [[CippatoBiogas]]
* [[EconomiaBiomass ato bambùliquid]]
* [[EconomiaGas adi legnasintesi]]
* [[Emissioni zeroGassificazione]]
* [[Pirolisi]]
*[[Energie rinnovabili]]
* [[PelletCippato]]
* [[TeleriscaldamentoEconomia a bambù]]
* [[AgroenergieEconomia a legna]]
* [[Emissioni zero]]
* [[Energie rinnovabili]]
* [[Pellet (combustibile)]]
* [[Teleriscaldamento]]
* [[Agroenergie]]
* [[Centrale a biomasse]]
{{div col end}}
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto|wikt=biomassa}}
*Frank Rosillo-Calle, '''''Biomasse'''. Manuale per un uso sostenibile'', Franco Muzzio editore, ISBN 978-88-7413-160-0
 
==Collegamenti esterni==
* [{{cita web |1=http://fileswww.splinderunife.comit/2a5d67154c01d5af695a571276201b5fdipartimento/ingegneria/industriale/macchine-e-sistemi-energetici/attivita-divulgativa/portomaggiore-17febbraio2009.pdf/view |2=Esaustiva presentazione sulla produzione di energia da biomasse dell'Università degli Studi di Ferrara] |urlmorto=sì }}
*[{{cita web|url=http://www.fire-italia.it/caricapagine.asp?target=forum/teleriscaldamento_biomasse.asp |titolo=Federazione italiana uso razionale dell'energia]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120203010419/http://www.fire-italia.it/caricapagine.asp?target=forum%2Fteleriscaldamento_biomasse.asp|dataarchivio=3 febbraio 2012}}
*[https://web.archive.org/web/20090727043412/http://www.centrocisa.it/ImpiantiRealizzati/biomassaCastiglione.php Impianto a biomassa, per la produzione di calore] a [[cippato]] realizzato a [[Castiglione dei Pepoli]] abbinato ad una piccola rete di [[teleriscaldamento]]
*[http://www.turboden.it/public/04A01270.pdf Impianti di cogenerazione a biomassa]
*[https://web.archive.org/web/20090826225915/http://www.centrocisa.it/ImpiantiRealizzati/stirlingCasteldaiano.php Impianto di cogenerazione a biomassa legnosa] ([[cippato]]) con [[Motore Stirling]], [[Gassificatore]] e rete di [[teleriscaldamento]]
 
*{{cita web|url=https://www.youtube.com/user/ENEANEWS|titolo=Atlante delle biomasse}}
*{{cita web | 1 = http://www.populus.it | 2 = Unità di Ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta | accesso = 21 maggio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120829041830/http://www.populus.it/ | dataarchivio = 29 agosto 2012 | urlmorto = sì }}
*{{cita web |1=http://www.chim.unisi.it/basosi/didattica/ENERGIA%20DALLE%20BIOMASSE.pdf |2=Fonti rinnovabili di energia |urlmorto=sì |accesso=10 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121021014018/http://www.chim.unisi.it/basosi/didattica/ENERGIA%20DALLE%20BIOMASSE.pdf |dataarchivio=21 ottobre 2012 }}
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