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[[File:Indischer Maler um 1760 65 001.jpg|thumb|upright=1.6|Immagine di una copia risalente al XVIII secolo del ''[[Bhāgavata Purāṇa]]'' che illustra Kṛṣṇa circondato dalle ''gopī'']]
I '''Purana''' ([[sanscrito]]: पुराण, [[IAST]]: purāṇa, "dell'antichità") sono un gruppo di importanti [[testi sacri]] [[Induismo|induisti]] (ma anche [[Giainismo|giainisti]] e [[Buddhismo|buddhisti]]). I Purana canonici sono divisi in diciotto Purana maggiori (''Maha Purana'') e diciotto Purana minori (''Upa Purana''). I Purana maggiori, a gruppi di sei, vengono dedicati alla sacra [[Trimurti]], la trinità indiana [[Brahma]], [[Vishnu]] e [[Shiva]]. Sono trattati religiosi che contengono diversi insegnamenti sui rituali, la pratica, le festività, i pellegrinaggi, elementi storici e mitologici, paragonabili in contesto [[Cristianesimo|cristiano]] alla [[Bibbia]]. In ognuno troviamo la presenza di una particolare divinità, di cui vengono presentate vita, culto, mitologia, nonché le manifestazioni degli ''[[Avatar (religione)|avatar]]'' e i relativi insegnamenti spirituali.
I '''Purāṇa''' ([[devanāgarī]]: पुराण; lett. "antiche [storie]") sono un gruppo di [[Testo sacro|testi sacri]] [[induismo|hindū]], redatti in lingua sanscrita, di carattere principalmente mitico e [[culto|cultuale]], il cui scopo primario è anche quello dell'educazione religiosa di coloro che non sono considerati ''[[dvija]]'' (i "nati due volte", i componenti delle prime tre caste hindū: ''brāhmaṇa'', ''kṣatriya'' e ''vaiśya''), quindi gli ''[[śudra]]'' e le donne, ai quali è severamente proibito l'ascolto o la lettura dei testi detti ''[[Shruti]]'', ovvero le raccolte dei quattro ''[[Veda]]''.
Oltre ad essere considerati come testi religiosi, i Purana hanno da sempre voluto affermarsi anche come descrizioni storiche, nelle quali si sono succedute le dinastie e le genealogie reali, sostenendo tali realtà attraverso una [[cosmogonia]] e una [[teogonia (mitologia)|teogonia]] che sprofondava nei meandri delle ere mitiche. Infatti per datare un evento storico autentico gli autori dei Purana hanno indicato le posizioni dei pianeti conosciuti a quei tempi, in relazione alle costellazioni e alle stelle fisse.
 
Per questa ragione i ''Purāṇa'', che fanno parte della raccolta ''[[Smriti]]''<ref>Cfr. la classificazione dello ''[[Arthaśāstra]]''.</ref>, sono indicati anche come il "quinto" ''Veda''"<ref>Alberto Pelissero, ''Letterature classiche dell'India''. Brescia, Morcelliana, 2007, p. 96.</ref> già a partire dalla ''[[Chāndogya Upaniṣad]]''<ref>Cfr. anche IV,7,2; VII,1,2 e VII,7,1</ref>. Dal punto di vista tradizionale, la letteratura degli ''[[Itihāsa]]-Purāṇa'' è una letteratura scritta a differenza di quella vedica che è originariamente trasmessa oralmente e fondata soprattutto sulla sonorità (''śabda'')<ref>Cfr. Stefano Piano, in Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani. ''Le letterature dell'India''. Torino, Utet, 2000, p. 231.</ref>.
[[Immagine:Meister der Bhâgavata-Purâna-Handschrift 001.jpg|thumb|right|360px|Un'immagine del [[Bhagavata Purana]] che illustra l'infanzia di [[Krishna]].]]
== Origini e stile ==
Il termine ''purāṇa'' compare già nelle scritture [[Veda|vediche]] con il significato di "antica tradizione"<ref>Cfr. in tal senso, e ad esempio, ''Atharvaveda'', XI, 7,24.</ref> finendo per indicare, col tempo, quelle raccolte di narrazioni tradizionali inerenti ai miti e alle pratiche di culto, il cui autore, secondo la tradizione, sarebbe il mitico [[Vyāsa]] (lett. "il Compilatore").
 
Questi testi affondano, quindi e probabilmente, le loro radici in un passato remoto, essendo un vero e proprio ricettacolo di saperi tradizionali, originariamente narrati da [[Bardo|bardi]] detti ''[[sūta]]''.
Con il tempo questi testi, ricchi di intrecci narrativi, hanno ricevuto materiali da fonti diverse, che rispecchiavano le necessità di una particolare corrente religiosa. Il più conosciuto di questi testi, forse il più antico, è il ''Bhagavata Purana'' che descrive la vita di [[Krishna]], ''avatar'' (incarnazione divina) del [[Dvapara Yuga]], e l'importanza che svolge la devozione verso la sua figura mitica e storica. Questo diventerà il testo più importante per tutti i culti legati a Krishna, dopo la [[Bhagavad Gita]].
 
La critica moderna ritiene, tuttavia, che i ''Purāṇa'' più antichi, considerati però nella forma giunta a noi, vadano fatti risalire a redazioni compiute nei primi secoli della nostra era<ref>In tal senso, ad esempio, Moriz Winternitz, ''History of Indian Literature'', (1905-1922), sulla base di comparazioni con i testi buddisti mahāyāna di analogo periodo.</ref>.
La letteratura dei Purana si diffuse tra i primi secoli dopo [[Gesù|Cristo]] fino al [[XII secolo]] circa. Oltre ai 18 Purana principali, sono stati compilati dei purana detti, "minori" nei quali gli autori hanno raccolto litanie, inni, "glorificazioni" di luoghi santi, e altro. A questo genere letterario si possono collegare il ''Chaturvarga Cintamani'', (l'insieme dei fini di ogni essere umano) di Hemadri, risalente al [[XIII secolo]], che rappresenta una enorme raccolta tra il genere puranico e le [[Smriti]], e lo [[Yoga]] vashishta, un notevole poema leggendario e filosofico risalente probabilmente al [[X secolo]].
 
Così [[Stefano Piano]]:
L'autore dei Purana è considerato il mitico saggio [[Vyāsa]], chiamato anche l'''avatar scrittore'', a cui si attribuisce anche la trascrizione in forma scritta dei [[Veda]] e la compilazione del grande poema epico [[Mahābhārata]].
{{q|Ritengo che sia lecito supporre che testi alternativi al ''Veda'' e adatti alla formazione religiosa delle donne e dei "non rigenerati"<ref>Intende i non-''dvija'', i non nati-due-volte ovvero coloro che non hanno conseguito l'''[[upanayana]]''.</ref> esistessero in India da tempi molto antichi; di tali testi continuamente arricchiti di nuovi materiali, dovettero cominciare a formarsi, attorno ai primi secoli, dell'era volgare e per iniziativa dei brahmani, le prime raccolte, probabilmente differenziate in base alle esigenze particolari delle diverse comunità e alla loro collocazione geografica.|in Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani. ''Le letterature dell'India''. Torino, Utet, 2000, p. 219}}
Essendo prevalentemente indirizzati alle caste "inferiori", il sanscrito utilizzato in questi testi è piuttosto semplice, presentando perfino delle irregolarità grammaticali e delle frasi idiomatiche popolari, nonché influenze dialettali<ref>Rigopoulos p. CXCIII</ref>. Per la stessa ragione, la messa per iscritto e la copiatura di tali testi è, a differenza per quelli contenuti nella ''[[Shruti]]'', considerata opera meritoria<ref>{{q|La scrittura, sempre ritenuta inferiore alla trasmissione orale, s'addice a questi testi d'edificazione rivolti a categorie sociali cui l'accesso ai Veda era ed è negato. Di qui, il carattere meritorio della creazione di copie del testo purāṇico, pratica attestatissima attraverso i secoli.|[[Antonio Rigopoulos]], p. CXCIII}}</ref>.
 
Tutti i ''Purāṇa'' presentano quindi numerose stratificazioni, nonché diverse parti in comune tra loro, oltre a interpolazioni e a revisioni continue:
== I grandi argomenti ==
{{q|I Purāṇa sono stati continuamente riveduti e aggiornati nel tempo fino all'epoca delle prime edizioni a stampa apparse attorno alla fine dell'Ottocento Di qui l'aleatorietà e temerarietà d'ogni ipotetica datazione.|[[Antonio Rigopoulos]], ''Introduzione ai testi tradotti'', in ''Hinduismo antico'', vol.1 (a cura di [[Francesco Sferra]]). Milano, Mondadori, 2010, p. CXCVI-CXCVII}}
Ogni '''Purana''' affronta cinque grandi argomenti:
Questo impedisce una loro precisa datazione, e cronologia, anche se il ''Bhāgavata-Purāṇa''<ref>Databile fino al movimento ''bhakta'' viṣṇuita dell'India meridionale.</ref> può essere considerato il più recente tra quelli detti "maggiori" (''mahāpurāṇa'')<ref>[[Caterina Conio]], ''Purāṇa'', "Enciclopedia delle religioni", vol.9, Milano, Jaca Book, 1987, p. 295.</ref>.
 
== ''Mahāpurāṇa'' e ''Upapurāṇa'' ==
# la creazione dell'universo (''sarga'');
Una iniziale canonizzazione dei testi purāṇici si avvia verso il III secolo a.C., fissandosi tra il III e il VII secolo d.C.<ref name="ref_A">Pelissero, p. 97</ref>.
# la sua distruzione e ri-creazione (''pratisarga'');
# la genealogia delle divinità (''vamsa'');
# le diverse epoche del mondo con le indicazioni sulla condotta spirituale da tenere da parte di ogni essere umano nei vari cicli (''manvantara'');
# la storia delle grandi dinastie (''vansacharita'').
 
Tale canonizzazione procede lungo un mito eziologico presente, con leggere varianti, nel ''Matsya'', nel ''Nārada'' e nello ''Skhanda Purāṇa'', che vuole un originario ''purāṇa'', composto da un miliardo di strofe, venire suddiviso e sintetizzato in 18 ''purāṇa'' per complessive 400.000 strofe<ref name="ref_A" />.
== Struttura delle storie ==
In tutti i Purana la dea [[Lakshmi]] viene situata in un luogo piacevole, privo di dispute settarie. Nei purana [[Vaishnava]], [[Śiva]] inizia a raccontare delle abilità di [[Vishnu]] alla dea [[Parvati]]. Mentre nella mitologia Śivaita la dea Parvati, la consorte di Śiva, viene considerata come l'altra metà del Suo corpo (''ardha naareeshvara tattva''), mentre la mitologia Vaishnava pone la dea Lakshmi nel cuore stesso di Vishnu; questo per simboleggiare l'inseparabile unione Universale tra ''purusha''' e ''prakriti'', il seme e la terra, l'aspetto maschile e l'aspetto femminile.
 
La più antica lista di diciotto testi puranici principali (detti [[Mahāpurāṇa]]) è contenuta nel [[Mahābhārata]] (per quanto resti il dubbio di un'interpolazione del testo): l'insieme formato di queste opere più l'altro grande [[Itihāsa]] indiano, il [[Rāmāyaņa]], è stato definito come un ''quinto [[Veda]]'', e per la portata massiva del loro insegnamento etico e religioso, e per l'importanza storica e culturale che questi testi hanno assunto attraverso i secoli. Vengono sovente indicati in letteratura con il composto Itihāsa-Purāṇa.
== Gli avatar e gli insegnamenti ==
{{vedi anche|Avatar (religione)}}
Di fondamentale importanza sono gli insegnamenti degli ''[[Avatar (religione)|avatar]]'' descritti nei Purana: [[Matsya]], [[Kurma]], [[Varâha]], [[Narasimha]], [[Vamana]], [[Parashurama]], [[Rama]], [[Krishna]], [[Buddha]]. Il prossimo è denominato [[Kalki]] o "il distruttore delle impurità".
 
Accanto a questa lista di opere maggiori vennero compilate diverse liste elencanti diciotto Purāņa minori o secondari, detti Upapurāṇa, che sono in verità presenti in numero assai maggiore e trattano dei più svariati argomenti, i quali spesso non sono rintracciabili nei Mahāpurāṇa.
== La Trimurti Indiana ==
{{vedi anche|Trimurti}}
[[Brahma]] è il ''Creatore''; [[Śiva]] è il ''Distruttore'', colui che assicura la transizione da un mondo ad un altro; e [[Vishnu]], invece il ''Conservatore'', colui che entra nell'intera manifestazione cosmica per sostenerla e mantenerla incarnandosi nei diversi avatar ("incarnazioni divine discese"), al fine di proteggere l'umanità dalle forze che periodicamente mettono in crisi l'ordine cosmico, il [[Dharma]] (''così come le cose sono''). Se Vishnu non intervenisse nei momenti più difficili per l'umanità, le forze negative avrebbero il sopravvento; Vishnu è quindi il custode della legge universale, del dharma.
 
== IArgomenti cicli evolutivitrattati ==
Viene tradizionalmente affermato che l'argomento affrontato dai Purāṇa è il [[pañcalakşaņa]], ossia le ''"cinque caratteristiche distintive"'' qui di seguito elencate:
{{Vedi anche|Yuga|Kalpa|Calendario induista}}
# [[sarga]] (creazione [del cosmo]);
I cicli evolutivi sono divisi ciascuno in quattro periodi chiamati [[yuga]].
# [[pratisarga]] (ciclicità [del cosmo]);
# [[vaṃśa]] (genealogia [divina]);
# [[manvantara]] (epoche [cosmiche], lett. ''"altro [[Manu (Induismo)|Manu]]"'');
# [[vaṃśānucarita]] (genealogia dinastica).
In verità questi temi sono presenti solo in minima parte nelle opere e rappresentano più che altro un tentativo di canonizzazione teorica della letteratura puranica.
 
Si può dire che i Purāṇa si basano prevalentemente su testi di carattere mitologico che tendono in definitiva a sfociare nella glorificazione di una divinità piuttosto che un'altra (le più celebrate sono [[Krishna|Vişņu]], spesso sotto forma di [[avatāra]], [[Śiva]] ,la [[Śakti]] e infine [[Brahmā]]), ma anche a esaltare il potere salvifico e purificatore di taluni luoghi sacri, periodi temporali, pratiche devozionali ([[bhakti]]) e qualità dello spirito. Questi testi, detti [[Māhātmya]] (contrazione di mahātman, traducibile non letteralmente con "grandezza"), costituiscono la parte prevalente di molti Purāṇa; ad essi sono poi associati altri tipi di testo, come le [[Gītā]] (canti divini che hanno come modello la celeberrima [[Bhagavadgītā]]), gli [[strota]] (inni laudativi) e varie storie di carattere edificante.
* Il primo periodo è chiamato '''Età dell'Oro''' o '''della Verità''' ([[Satya Yuga]]), nel quale l'umanità ha una spontanea saggezza grazie ad una stretta unione con il divino;
Tutte queste tipologie testuali sono indipendenti l'una dall'altra ma vengono associate insieme per formare quel quadro composito che è il Purāṇa, sebbene, almeno per quanto riguarda taluni Māhātmya, si abbiano attestazioni di una loro redazione autonoma.
* Il secondo è chiamato '''Età dell'Argento''', ([[Treta Yuga]])
* Il terzo è chiamato '''Età del Bronzo''', ([[Dvapara Yuga]]);
* l'ultimo è chiamato '''Età del Ferro''', ([[Kali Yuga]]).
 
== Classificazione dei ''Purāṇa'' maggiori ==
Ogni periodo viene indicato con il nome di un metallo, via via sempre meno prezioso, ad indicare simbolicamente il decadimento spirituale dell'umanità nel corso della storia.
Esistono in letteratura varie classificazioni dei ''Purāṇa'' maggiori (''Mahā Purāṇa''): cronologiche, in base alle divinità o in base alle ''[[guṇa]]''. Invero non esiste un accordo univoco fra gli studiosi in nessuna delle prime due classificazioni, e fra le tre quella in base alle divinità è forse la più aleatoria, dato che diversi ''Purāṇa'' contengono sezioni dedicate a più divinità (per esempio nello ''Śiva Purāṇa'' due capitoli sono dedicati a Viṣṇu<ref>Vedi [http://www.indianetzone.com/13/shiva_purana.htm Shiva Purana]</ref>).<br />Seguendo la classificazione in base alle tre ''guṇa'', e cioè: ''rājas'' (generazione, passione: attributo di Brahmā); ''tāmas'' (dissolvimento, oscurità: attributo di Śiva); ''sāttva'' (mantenimento, verità: attributo di Viṣṇu), abbiamo la seguente classificazione<ref>[[Gavin Flood]], ''L'induismo'', traduzione di Mimma Congedo, Einaudi, 2006, p. 148.</ref>:
* ''[[Rājasika Purāṇa]]'':
** ''[[Bhaviṣya Purāṇa]]''
** ''[[Brahmā Purāṇa]]''
** ''[[Brahmavaivarta Purāṇa]]''
** ''[[Brahmāṇḍa Purāṇa]]''
** ''[[Mārkaṇḍeya Purāṇa]]''
** ''[[Vāmana Purāṇa]]''
* ''[[Tāmasika Purāṇa]]'':
** ''[[Agni Purāṇa]]''
** ''[[Kūrma Purāṇa]]''
** ''[[Liṅga Purāṇa]] ''
** ''[[Matsya Purāṇa]]''
** ''[[Śiva Purāṇa]]''
** ''[[Skanda Purāṇa]]''
* ''[[Sāttvika Purāṇa]]'':
** ''[[Bhāgavata Purāṇa]]''
** ''[[Garuḍa Purāṇa]]''
** ''[[Nāradīya Purāṇa]]''
** ''[[Padma Purāṇa]]''
** ''[[Varāha Purāṇa]]''
** ''[[Viṣṇu Purāṇa]]''
 
== Il phala ==
Attualmente, per i Purana, l'uomo si trova nel Kali Yuga, alla fine del quale si avrà, grazie ad una profonda trasmutazione collettiva, una nuova Età dell'Oro. Kalki sarà, sempre secondo la tradizione dei Purana, il prossimo avatar di Vishnu, l'instauratore della nuova dell'Età dell'oro. Simbolicamente, apparirà cavalcando un cavallo bianco, ed impugnando una spada, e sarà la fine del Kali yuga, l'attuale epoca oscura, priva di autentica spiritualità, in cui prevalgono la passione e gli istinti, in cui l'umanità rischia di allontanarsi sempre di più dalla propria natura divina, dal proprio autentico sé e quindi dal proprio dharma, e vive, a causa di ciò, grandi angosce e sofferenze.
Il fine ultimo posto dai Purāṇa è l'acquisizione di un [[phala]] (lett. "frutto", in questo caso traducibile con "merito spirituale"). Esso si può ottenere nei modi più vari (nelle singole opere spesso si possono trovare indicazioni specifiche): principalmente attraverso la lettura, l'ascolto del testo e rendendo devozione al dio in esso celebrato, ma anche seguendo le indicazioni date sul pellegrinaggio in luoghi sacri e addirittura semplicemente possedendolo o facendone dono a un brahmano.
 
--[[Speciale:Contributi/93.148.100.54|93.148.100.54]] ([[User talk:93.148.100.54|msg]]) 17:32, 2 ago 2009 (CEST)== Restaurare il Dharma ==
Restaurare il [[Dharma]] significa aiutare l'uomo a ritrovare dentro di sé la propria '''natura divina''', affinché possa realmente esprimersi con la consapevolezza del ''Sé reale'' ([[Ātman]]) nella coscienza individuale, nei relativi comportamenti e di conseguenza in quelli collettivi. {{citazione necessaria|[[Gesù]] nei [[Vangelo|Vangeli]] diceva: "Voi siete dèi";{Vangelo di Giovanni 10,34} in queste poche parole, forse è racchiusa la verità del dharma collettivo e individuale che permetterà in futuro all'umanità di ritornare, rispettandola, all'etica Cosmica.
 
== Traduzioni italiane di Purāṇa ==
== Le dediche alla Sacra Trimurti ==
* ''Srimad Bhagavatam. La saggezza di Dio'', a cura di Swami Prabhavananda, [[Ubaldini Editore]], Roma 1978
* Purana dedicati a Vishnu:
* ''Il libro di Krsna. Un riassunto completo del decimo canto dello Srimad Bhagavatam'', a cura di B.V. Swami Prabhupada, The Bhaktivedanta Book Trust Italia, Roma 1989
# Vishnu,
# Bhagavata,
# Näradëya,
# Garuda,
# Padma.
# Varâha.
 
== Note ==
* Purana dedicate a Brahma:
<references/>
# Brahma,
# Brahmända,
# Brahma Vaivarta,
# Märkandèya,
# Bhavishya,
# Vämana.
 
== Bibliografia ==
* Purana dedicate a Śiva:
* G. Boccali, S. Sani, S. Piano, ''Le letterature dell'India'', UTET, Torino 2000
# Väyu,
* Francesco Sferra (a cura di), ''Hinduismo antico. Dalle origini vediche ai Purana'', Milano, Mondadori, 2010.
# Linga,
# Skanda,
# Agni,
# Matsya,
# Küma.
 
== Voci correlate ==
==Traduzioni italiane==
* [[Bhāgavata Purāṇa]]
*''Srimad Bhagavatam. La saggezza di Dio'', a cura di Swami Prabhavananda, Ubaldini Editore, Roma 1978
* [[Induismo]]
*''Il libro di Krsna. Un riassunto completo del decimo canto dello Srimad Bhagavatam'', a cura di Swami Prabhupada, The Bhaktivedanta Book Trust Italia, Roma 1989
* [[Itihāsa]]
* [[Mahābhārata]]
* [[Matsya Purāṇa]]
* [[Rāmāyaṇa]]
* [[Veda]]
 
==Voci correlateAltri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=dai o sui}}
*[[Bhagavata Purana]]
*[[Matsya Purana]]
*[[Induismo]]
*[[Ramayana]]
*[[Veda]]
*[[Mahabharata]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Divinità e testiriti induisti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|letteratura|induismo}}
{{Portale|India|induismo|letteratura}}
 
[[Categoria:Testi sacri dell'Induismo]]
[[Categoria:Mitologia induista]]
[[Categoria:OperePurāṇa| letterarie indiane]]
 
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