Pane: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 151.25.241.236 (discussione), riportata alla versione precedente di Il Tuchino
Etichetta: Rollback
 
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
[[File:FD 1.jpg|thumb|right|240px|Diversi tipi di pane]]
{{F|alimenti|marzo 2019}}
Il '''pane''' (dal [[Lingua latina|latino]] '''''panis''''') è un [[Alimento|prodotto alimentare]] che già esisteva nel [[XV secolo|1600]], era ottenuto dalla [[lievito|lievitazione]] e successiva cottura in forno di un impasto a base di [[farina]] di [[cereali]] e [[acqua]], confezionato con diverse modalità, arricchito e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regionali.
{{Gastronomia
|paese = ?
|diffusione = mondiale
|nome = Pane
|immagine = Assorted bread.jpg
|didascalia = Diversi tipi di pane [[lievito|lievitato]]
|IPA =
|settore = [[panificio|panetteria]], [[pasticceria]]
|categoria = contorno
|ingredienti = {{lista|farina|acqua|lievito|(eventualmente anche sale)}}
}}
Il '''pane''' è un [[Alimento|prodotto alimentare]] ottenuto dalla [[fermentazione]], dalla formatura a cui segue una [[Lievitazione naturale|lievitazione]] e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina (normale o integrale), cereali e acqua, confezionato con diverse modalità, arricchito e caratterizzato frequentemente da ingredienti che si differenziano seguendo le tradizioni locali.
 
Il [[pane azzimo]] non è lievitato e si presta alla conservazione per lunghi periodi. Il biscotto del marinaio, detto anche "galletta", è diverso, e pure questo adatto a lunga conservazione (anche mesi) ed è tipico della marineria a vela. Si tratta di un "bis-cotto", cioè cotto due volte. Anche diversi pani regionali italiani sono azzimi ma è diffuso specialmente in vari paesi medio-orientali ed è maggiormente prodotto senza aggiunta di [[cloruro di sodio|sale]].
Ha un posto fondamentale nella tradizione occidentale come componente primaria dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di ''cibo'' o di ''nutrimento'', non necessariamente fisico. Nella [[cucina]] più antica si usava il termine ''cumpanaticum'' per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale.
 
Quando ha forma di [[pane basso]] è spesso usato come componente di piatti che prevedono la presenza di condimenti (tipici esempi di pane basso regionale [[italia]]no sono la [[pizza napoletana]], la [[focaccia genovese]] e la [[piadina romagnola]]).
In [[Italia]] la legge ne stabilisce chiaramente le caratteristiche e le eventuali denominazioni con il Decreto del Presidente della Repubblica n.502 del 30 novembre 1998<ref>[http://www.ecos.it/alimenti/utente/leggi/1998/dpr502-98.htm Decreto del Presidente della Repubblica n.502 del 30 novembre 1998]</ref> che modifica la Legge n.580 del 4 luglio 1967<ref>[http://www.italgiure.giustizia.it/nir/lexs/1967/lexs_215395.html Legge n.580 del 4 luglio 1967]</ref>.
 
== Storia ==
Il pane può anche essere non lievitato, detto perciò [[pane azimo|azimo]] o azzimo, soprattutto nel caso sia da conservare per lunghi periodi. Tale è ad esempio il biscotto del marinaio, detto anche "galletta", cibo di lunga durata (anche mesi) tipico della marineria a vela; anche diversi pani regionali italiani sono azzimi.
[[File:Modello con scena di panificazione G4 S13271.tif|thumb|left|Modello con scena di panificazione. [[Primo periodo intermedio|primo periodo intermedio dell'Egitto]], Dopo il 2090 a.C. [[Museo Egizio di Torino]].]]
[[File:7-alimenti, pane, Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|thumb|Tacuinum sanitatis ([[XIV secolo]])]]
[[File:Pompei pane.jpg|thumb|Forma di pane rinvenuta negli [[scavi di Pompei]]]]
Il pane più antico di cui si abbia certezza risale circa al 12000 a.C. ed è stato ritrovato in [[Giordania]]: veniva preparato macinando fra due pietre una miscela di cereali e mescolandola con acqua. L'impasto finale veniva cotto su una pietra rovente.<ref>{{cita news|autore=Maria Francesca Fortunato|url=https://www.repubblica.it/scienze/2018/07/18/news/il_primo_pane_della_storia_risale_a_14mila_anni_fa-202068327/|titolo=Ecco il primo pane della storia. Risale a 14mila anni fa|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]||data=18 luglio 2018|accesso=13 maggio 2019}}</ref>
 
Uno dei più antichi pani non cotti e lievitati è stato rinvenuto a [[Çatalhöyük]] nel 2025 e risalente al 6600 a. C.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Sergio Prostak|url=https://www.sci.news/archaeology/catalhoyuk-bread-12858.html#google_vignette|titolo=8,600-Year-Old Bread Found in Türkiye {{!}} Sci.News|sito=Sci.News: Breaking Science News|data=2024-04-15|accesso=2025-05-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aa.com.tr/en/culture/8-600-year-old-bread-found-in-turkiyes-ancient-proto-city-catalhoyuk/3156001#|titolo=8,600-year-old bread found in Türkiye's ancient proto-city Catalhoyuk|sito=www.aa.com.tr|accesso=2025-05-21}}</ref>
Il pane non lievitato è diffuso in diversi paesi medio-orientali.
 
Intorno al 3000 a.C. gli [[Antico Egitto#Periodo arcaico (ca. 3050 - 2686 a.C.)|Egizi]] perfezionarono la [[Lievito naturale|lievitazione]], con cui un impasto lasciato all'aria veniva cotto il giorno dopo; ne risultava un pane più soffice e fragrante.<ref>{{Cita web|url=https://lievital.it/la-storia-del-lievito/|titolo=La storia del lievito|data=26 ottobre 2018|accesso=7 giugno 2021}}</ref> Per gli Egizi il pane non era solo una fonte di cibo ma anche di [[ricchezza]].
== Storia ==
[[File:7-alimenti,pane,Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182..jpg|thumb|right|240px|Tacuina sanitatis (XIV secolo)]]
[[File:Pompei pane.jpg|thumb|right|240px|Forma di pane rinvenuta negli scavi di Pompei]]
Il pane era noto all'[[homo erectus]], veniva preparato macinando fra due pietre dei cereali con acqua, cuocendo poi l'impasto su una pietra rovente.
 
Gli [[Ebraismo|Ebrei]] mangiano [[pane azzimo]], ''[[Matzah]]'', in occasione della commemorazione dell'[[Esodo (racconto biblico)|esodo]] dall'[[Egitto]]: l'uso del pane non lievitato è simbolo dell'accingersi a intraprendere il viaggio, data la rapidità della preparazione e l'ottima possibilità di conservazione di tale tipo di pane.
Intorno al 3500 a.C. gli [[Egizi]] scoprirono la [[fermentazione]], un impasto lasciato all'aria cotto il giorno dopo, risultando un pane più soffice e fragrante. Per gli [[Egizi]] il pane non era solo una fonte di cibo ma anche di [[ricchezza]].
 
In ricordo dell'[[Ultima Cena]] di [[Gesù]] il pane azzimo, sotto forma di [[ostia (liturgia)|ostie]], viene utilizzato nell'[[Eucaristia]] da alcune confessioni cristiane ([[Chiesa cattolica|cattolici]] di [[rito latino]], [[luteranesimo|luterani]]), mentre altre [[Chiesa (comunità)|Chiese]] ([[Chiese riformate|riformate]], [[chiesa ortodossa|ortodosse]], etc.) utilizzano pane lievitato.
Gli [[Ebraismo|Ebrei]] mangiano [[pane azimo]], "[[Matzah]]", in occasione della commemorazione dell'[[Esodo (evento storico)|esodo]] dall'[[Egitto]]: l'uso del pane non lievitato è simbolo dell'accingersi a intraprendere il viaggio, data la rapidità della preparazione e la ottima possibilità di conservazione di tale tipo di pane.
In ricordo dell'[[Ultima cena]] di [[Gesù Cristo]] il pane azimo viene utilizzato nell'[[Eucarestia]] da molte confessioni religiose cristiane.
 
Dall'Egitto l'arte della panificazione passò in [[Antica Grecia|Grecia]]. I greci divennero ottimi panificatori, ne producevano più di 70 qualità. InserironoAggiunsero alle ricette basidi base ingredienti come: latte, olio, formaggio, erbe aromatiche e miele. Furono anche i primi a preparare il pane di notte.
Un tempo nelle campagne ogni famiglia o gruppo di famiglie faceva il pane in casa.
 
== Il pane nel mondo ==
=== Europa ===
Il pane di [[frumento]] è il pane dei paesi occidentali, quindi dell'[[Europa]] temperata e della relativa diffusione etnica verso le Americhe delle popolazioni di origine europea.
È la più importante fonte di [[carboidrati]] della dieta.
 
Ha un posto fondamentale nella tradizione [[Cucina mediterranea|mediterranea]] come componente primario dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di "cibo" o di "nutrimento", non necessariamente fisico. Nella [[cucina (attività)|cucina]] più antica si usava il termine ''cumpanaticum'' (oggi companatico) per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale.
Nei paesi freddi nord europei è spesso diffuso il pane di [[segale]], cereale molto più resistente del frumento al freddo e soprattutto adatto ad estati brevi; il pane di segale ha sapore più grezzo del pane di frumento, ma è molto ricco di [[protidi|proteine]].
 
Nei paesi freddi nord europei è spesso diffuso il pane di [[segale]], cereale molto più resistente del frumento al freddo e soprattutto adatto a estati brevi; il pane di segale ha sapore più grezzo del pane di frumento, ma è molto ricco di [[protidi|proteine]]. La vulnerabilità della segale alla [[segale cornuta]] è una delle cause del [[Claviceps purpurea#Ergotismo|fuoco di sant'Antonio]].
In America l'alimentazione corrispondente da carboidrati di base, prima della conquista europea, era data soprattutto dal granturco o mais [[Zea mays]], in varietà e preparazioni ad alta capacità nutritiva; nelle zone di montagna era ed è presente la [[Chenopodium quinoa|Quinoa]] (Chenopodium quinoa), (pur questa non essendo a rigore un cereale).
 
<gallery>
Altri alimenti americani ricchi di carboidrati ma diversi dai cereali quindi sostanzialmente inadatti alla prarazione del pane erano (ed ancora sono) quelli derivati dalla [[Solanum tuberosum|patata]], dall'[[Ulluco]] e dall'[[Oxalis tuberosa|Oxa (od Oca)]]. La citazione è dovuta dato che l'uso di tali ultimi alimenti è del tutto sostitutiva al pane, rende quindi inutile l'alimentazione a base di pane.
File:Baguette de pain, WikiCheese Lausanne.jpg|[[Baguette]] (Francia)
File:Strucla sweet bread02.jpg|Pane dolce europeo ([[strucla]])
File:Grissini.jpg|[[Grissini]] (Italia)
File:Pa pages.JPG|[[Pan de payés]] (Spagna)
File:Lagana (λαγάνα) (cropped).jpg|Pane tipico della Grecia (lagana)
File:Piadina romagnola 2.jpg|[[Piadina romagnola]] (Italia)
File:BrezelnSalz02 (cropped).JPG|[[Bretzel]] (Germania)
File:„Lāču” lielais rudzu rupjmaizes klaips.jpg|alt=Pane di segale|Pane di segale
</gallery>
==== Consumo del pane ====
La riorganizzazione della filiera alimentare, la costituzione di grandi sistemi distributivi dominanti e l'eliminazione degli anelli distributivi intermedi, risultano un modo potenziale per contenere i prezzi al consumo; tuttavia l'adozione di grandi sistemi integrati e dominanti rende maggiormente possibile l'istituzione di [[cartello|cartelli]] di monopolio che sottraggono al consumatore il controllo del mercato, e quindi ogni influenza virtuosa a sostenere la qualità, e anche a contenere i prezzi.
 
{|class="wikitable"
In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi arabi) spesso è usato il pane di [[Panicum miliaceum|miglio]] o di [[sesamo]], in precise località africane è presente il pane di [[Teff]].
!-align="center" colspan=3 | ''' Consumi di pane in Europa''' - Fonte: [[Institut national de la statistique et des études économiques|Insee]], [[1999]]
L'uso di tali cereali è giustificata dal fatto che questi trovano in quelle regioni le condizioni ottimali di coltivazione.
 
Nel sud est asiatico ([[India]], [[Cina]], [[Giappone]]) esiste l'uso di fare "il pane" (o meglio derivati ricchi di carboidrati più o meno analoghi al pane) con il [[Riso (alimento)|riso]], anche in questo caso per precisi motivi climatici che inducono la coltivazione di questo cereale.
 
Definendo la tipologia di questi "tipi di pane" occorre dire che raramente questi corrispondono al concetto di pane che noi conosciamo. Spesso ne è impossibile la "lievitazione" come noi la intendiamo (formazione di una massa soffice) che è possibile solo con l'equilibrio di carboidrati, proteine ed oli della farina di frumento in presenza di acqua e lieviti.
Si hanno invece pani in forme e contenuto diversi, di forma piatta o di panetti solidi compatti o cremosi o gelatinosi, lievitati o non lievitati, ovvero fermentati da [[batteri]] acidificanti o trasformati da [[miceti]].
 
Le [[fermentazioni]] sono spesso complesse, sorrette da sostanze aggiunte (erbe, fermenti, semi, legumi, proteine da carni o pesce) sulla base di ricette tradizionali gelosamente conservate; le fermentazioni (diversamente dalla lievitazione) hanno una maggiore funzione di arricchimento nutritivo o organolettico, oppure di passaggio di componenti nutritivi importanti (come i derivati di carni o pesce) in un cibo di notevole conservabilità (spesso le fermentazioni acide sono ottimi conservanti).
 
Questo è molto importante in luoghi e situazioni dove i nutrimenti pregiati possono essere molto rari, o non sempre disponibili, ed i sistemi di conservazione molto preziosi in ambienti difficili.
Il "pane" quindi diventa solo una base di partenza di un prodotto spesso molto più complesso.
 
Un elemento importantissimo, ed ad oggi non ancora valorizzato, è l'esame critico dei rendimenti (definibili "notevoli") delle sole trasformazioni, la batterica o la micetica (e non la saccaromicetica) in termini di arricchimento (aumento) in vitamine e proteine, partendo sostanzialmente da semplici carboidrati.
 
Anche la panificazione del Mondo Occidentale, inteso quello che utilizza il frumento, ha la sua "fermentazione arricchente pregiata" nell'uso del [[Lievito naturale]]; purtroppo tale fermentazione anche se è ancora ben possibile in ambito domestico o se è utilizzata per produrre pani di alta qualità, non è possibile che venga economicamente utilizzata a produrre il normale pane commerciale.
La fermentazione con lievito naturale infatti è lenta, e comporta procedimenti biologici naturali più delicati e complessi di quelli di una sola reazione bio-chimica, utilizzata quasi solo a far diventare il pane soffice.
 
== La qualità del pane ==
[[File:Sourdoughbread.jpg|thumb|Pane in diversi formati]]
Nel mondo occidentale la maggiore evoluzione delle tecnologie panificatorie si è avuta grazie all'avvento di sistemi industriali moderni di molitura e spartizione delle frazioni farinose del [[frumento]], (detto anche più comunemente "grano").
 
La [[molitura]] (macinazione) '''tradizionale''' non separava accuratamente tutti i prodotti della macinazione del grano, in particolare non separava le parti oleose e proteiche dai semplici carboidrati (amidi).
 
La conservazione nel tempo di queste farine era limitata poiché essendo queste ricche in proteine, oli e vitamine, queste ultime parti rischiavano nel tempo di alterarsi ed irrancidire. Quindi il sistema tradizionale ovviava a tale fatto con la molitura del grano in moderate quantità, a preparare solo il prodotto per il consumo a breve o medio termine.
 
È da dire peraltro che la conservazione in grandi quantità e per tempi molto lunghi delle farine non era una esigenza molto sentita. Il sistema della macinazione era diffuso in ogni città e spesso in ogni villaggio, in ogni mese dell'anno a preparare il necessario per il mese successivo, senza alcun problema. La conservazione di magazzino si faceva facilmente con la materia prima, il frumento in grani, dato che questo si conserva piuttosto bene e quindi resta sempre a disposizione per essere man mano macinato.
 
Le componenti oleose e proteiche erano però quelle che davano (e danno ancora in alcuni pani tradizionali) aroma e fragranza al pane, fornendo quelle caratteristiche che costituiscono il pane "buono", che spesso si sono perse nel pane corrente.
 
Con la tecnologia '''industriale''' attuale invece la separazione delle frazioni è rigorosa. I vantaggi merceologici sono ovvi, sotto forma della aumentata possibilità di conservazione delle farine (che sono quindi composte pressoché totalmente da amido), questo è vantaggioso per i trasporti su lunghe distanze e soprattutto nella possibilità di conservare le farine in condizioni anche non ottimali per tempi molto lunghi, senza avere perdite.
 
In questa maniera le altre frazioni più "instabili" della molitura sono messe da parte ed alimentano filiere produttive, spesso molto rimunerative, separate dalla panificazione: sono infatti dirottate a preparare prodotti dietetici, oli cosmetici, ecc.
 
Il pane però prodotto dalle farine così ottenute non avrebbe elevate qualità, sarebbe insipido e privo di nutrienti pregiati, di fatto costituito solo da amidi impoveriti, quindi è necessaria l'aggiunta di grassi vegetali, grassi animali, maltizzati, ecc. per raggiungere livelli accettabili di caratteristiche organolettiche. Non si ha peraltro certezza sulla natura e qualità di tali ripristini.
 
Anche le farine "integrali" dal commercio, nel senso corretto del termine, non sono affatto integrali, (perlomeno nel senso di costituzione completa del contenuto); sono solo la parte midollare (solo amido) del chicco con aggiunta della [[crusca]] (che è la parte legnosa e fibrosa esterna), ottima quest'ultima per la sua non digeribilità e per le note attività di promuovere, come sostanza inerte, la motilità intestinale. Mancano però le parti ricche, quelle corticali, con i minerali, gli oli e le vitamine, gli aromi, ed inoltre le parti del germe, ricco di proteine.
 
Ragionando su tabelle di dati circa il contenuto del seme di grano (o di altri cereali), in proteine, vitamine, amidi semplici e complessi ecc., cautelativamente conviene per ora considerare quei dati come non necessariamente attinenti al contenuto delle farine, né tanto meno del pane, salvo che sia specificatamente certificato.
 
D'altra parte la consuetudine di classificare (di fatto) le farine solo con la designazione "0", "00" (zero, doppio zero, a indicare la finezza, cioè durata, della macinazione), è quasi comparabile ad andare a definire le caratteristiche di un vino guardando la forma della bottiglia.
 
La preziosità di alcuni pani tradizionali regionali è proprio legata a questa differenza rispetto ai prodotti industriali, che non è solo di sapore; è noto che l'abuso di carboidrati raffinati (zuccheri e farine) impoveriti negli altri componenti equilibranti è una delle concause delle malattie glicemiche che costituiscono una importante patologia dell'epoca attuale.
 
== Le ricette ==
[[File:Genova-pane-3.jpg|thumb|left|240px|Pani regionali in vetrina]]
Le ricette più diffuse prevedono pressappoco l'impiego di due parti di farina di [[frumento]] e una di acqua, in parte freschi e in parte provenienti da un impasto precedente ([[lievito naturale]] o cosiddetta ''pasta madre''); ne esistono tuttavia innumerevoli varianti in base al tipo di farine usate in aggiunta, oppure in sostituzione, di quella di frumento (ad esempio di [[mais]] o [[segale]], ma anche derivata da [[legume|legumi]] come la [[Glycine max|soia]]), oppure ancora per tipo di condimenti.
 
Quasi sempre al preparato per il pane viene aggiunto del [[sale]] durante la stessa fase di preparazione, eccetto alcuni tipi prodotti in [[Toscana]], nelle [[Marche]] ed in [[Umbria]] (notoriamente privi di questo condimento).
 
{{quote|Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui|[[Dante Alighieri]] nel [[Paradiso - Canto diciassettesimo|XVII canto del Paradiso]]}}
 
Ugualmente possono essere aggiunti anche [[olio]], [[burro]], [[strutto]] e altri grassi.
 
Inoltre in tempi recenti è sempre più diffusa l'abitudine di sostituire il lievito naturale con il [[lievito di birra]] che permette una lavorazione e una lievitazione più rapide.
 
Una volta preparato l'impasto, il pane veniva avvolto in un panno e lasciato lievitare per due o tre giorni in un posto fresco e asciutto. Con la stessa modalità avveniva per alcune settimane la conservazione del pane morbido appena sfornato.
 
Numerosi i tipi di pane riconosciuti in Italia come [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|Prodotti agroalimentari tradizionali]], o con [[Denominazione di Origine Protetta|D.O.P.]], [[Denominazione di Origine Controllata|D.O.C.]] o [[Indicazione Geografica Protetta|I.G.P.]].
 
== Lavorazione e commercializzazione ==
[[File:Vetrina pane.jpg|thumb|right|240px|Pane in vetrina]]
Il D.P.R. 30 novembre 1998, N. 502 che disciplina la lavorazione prevede, fra le altre cose, [[Imposta sul Valore Aggiunto|IVA]] al 4% per il pane normale e quello speciale prodotto con l'aggiunta di (burro, olio di oliva, strutto, latte, zibibbo, uve passe, fichi).<br />
Con altri ingredienti, [[Imposta sul Valore Aggiunto|IVA]] al 10%.<br />
L'[[umidità]] del pane destinato al commercio secondo la legge italiana l'art. 16 della Legge 4.7.67 n. 580 (così modificato dall'art. 22, comma 2, del D.L.vo 27.1.92, n. 109) dice: Il contenuto in [[acqua]] del pane a cottura completa qualunque sia il tipo di sfarinato impiegato nella produzione del medesimo, con la sola eccezione del pane prodotto con [[farina|farina integrale]], per il quale è consentito un aumento del 2 per cento, è stabilito in base alla [[pezzatura]] :
{| {{prettytable}}
! Pezzature !! Umidità massima %
|-
| Sino a 70 grammi || 29
|-
| da 100 a 250 grammi || 31
|-
| da 300 a 500 grammi || 34
|-
| da 600 a 1000 grammi || 38
|-
| Oltre 1000 grammi || 40
|-
|}
 
Per le [[pezzatura|pezzature]] di peso intermedio, tra quelle sopra indicate, il contenuto massimo in [[acqua]] è quello che risulta dalla [[interpolazione]] fra i due valori limite.
 
Le caratteristiche analitiche del pane devono identificarsi coi tipi di [[farina]] con i quali il pane è stato prodotto. È tollerata una maggiorazione di 0,05 sul contenuto in ceneri, rispetto a quello degli sfarinati impiegati nella produzione del pane.
 
Sino al 2006 le aperture di nuovi impianti ([[Panificio|panifici]]) per la produzione del pane erano regolate dalle [[camera di commercio]] che rilasciavano una licenza di esercizio. Col [[Decreto Bersani (2007)|Decreto Bersani]] l'impianto di un nuovo panificio, il trasferimento o la trasformazione di panifici esistenti sono soggetti ad una "Dichiarazione di inizio attività".
 
Il pane è uno degli alimenti, insieme al [[caffè]] sui quali esiste il maggiore [[Margine commerciale|margine di guadagno]].{{cn}}
 
== Consumo ==
La riorganizzazione della filiera alimentare, la costituzione di grandi sistemi distributivi dominanti e l'eliminazione degli anelli distributivi intermedi, risultano un modo potenziale per contenere i prezzi al consumo, ma la adozione di grandi sistemi integrati e dominanti rende però maggiormente possibile la istituzione di [[cartelli]] di monopolio che sottraggono al consumatore il controllo del mercato, e quindi ogni influenza virtuosa a sostenere la qualità, ed anche a contenere i prezzi.
 
{|{{prettytable}}
!-align="center" colspan=3 | ''' Consumi di pane in Europa''' - Fonte: [[Institut national de la statistique et des ètudes èconomiques|Insee]], [[1999]]
|-align="center" rowspan=2 bgcolor="#CCCCCC"
!Paese !! Consumo annuale <br /> (kg annui pro capite)
!ParteQuota della produzione <br />industriale<br /> (in %)
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Moldavia]] ||106 ||47
|-
|[[Germania]] ||84 ||35
Riga 143 ⟶ 78:
|[[Francia]] ||58 ||20
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Norvegia]] ||58 ||?3
|-
|[[Spagna]] || 57 || 20
|-bgcolor="#EFEFEF"
|[[Inghilterra]]|| 37 ||77
|}
 
<br {{clear="all" />}}
 
==== Commercializzazione in Italia ====
{{L|alimentazione|agosto 2022}}
[[File:Vetrina pane.jpg|thumb|Pane in vetrina]]
In [[Italia]] la legge ne stabilisce chiaramente le caratteristiche e le eventuali denominazioni con il [[decreto del presidente della Repubblica]] n. 502 del 30 novembre 1998<ref>{{cita legge italiana |tipo=DPR |anno=1998 |mese=11 |giorno=30 |numero=502 |titolo=Regolamento recante norme per la revisione della normativa in materia di lavorazione e di commercio del pane, a norma dell'articolo 50 della legge 22 febbraio 1994, n. 146.}}</ref> che modifica la [[legge]] n. 580 del 4 luglio 1967<ref>{{cita legge italiana |tipo=legge |anno=1967 |mese=7 |giorno=4 |numero=580 |titolo=Disciplina per la lavorazione e commercio dei cereali, degli sfarinati, del pane e delle paste alimentari.}}</ref>. Tale decreto prevede, fra le altre cose, [[Imposta sul valore aggiunto|IVA]] al 4% per il pane normale e quello speciale prodotto con l'aggiunta di burro, olio d'oliva, strutto, latte, zibibbo, uve passe, fichi.
 
Con altri ingredienti, [[Imposta sul valore aggiunto|IVA]] al 10%. L'[[umidità]] del pane destinato al commercio secondo la legge italiana l'art. 16 della Legge 04.07.1967 n. 580 (così modificato dall'art. 22, comma 2, del D.Lgs. 27.01.1992, n. 109) dice: Il contenuto in [[acqua]] del pane a cottura completa qualunque sia il tipo di sfarinato impiegato nella produzione del medesimo, con la sola eccezione del pane prodotto con [[farina]] integrale, per il quale è consentito un aumento del 2 per cento, è stabilito in base alla [[pezzatura]]:
{| class="wikitable"
! Pezzature !! Umidità massima %
|-
| Sino a {{M|70|u=g}} || 29
|-
| da {{M|100|to|250|u=g}} || 31
|-
| da {{M|30|to|500|u=g}} || 34
|-
| da {{M|600|to|1000|u=g}} || 38
|-
| Oltre {{M|1000|u=g}} || 40
|-
|}
 
Per le [[pezzatura|pezzature]] di peso intermedio, tra quelle sopra indicate, il contenuto massimo in acqua è quello che risulta dalla [[interpolazione]] fra i due valori limite.
 
Le caratteristiche analitiche del pane devono identificarsi coi tipi di [[farina]] con i quali il pane è stato prodotto. È tollerata una maggiorazione di 0,05 sul contenuto in ceneri, rispetto a quello degli sfarinati impiegati nella produzione del pane.
 
Sino al 2006, le aperture di nuovi impianti ([[Panificio|panifici]]) per la produzione del pane erano regolate dalle [[camere di commercio]] che rilasciavano una licenza di esercizio. Col [[Decreto Bersani (2007)|Decreto Bersani]] l'impianto di un nuovo panificio, il trasferimento o la trasformazione di panifici esistenti sono soggetti a una "Dichiarazione di inizio attività".
 
=== America ===
In America l'alimentazione corrispondente da carboidrati di base, prima della conquista europea, era data soprattutto dal granturco o mais (''[[Zea mays]]''), in varietà e preparazioni ad alta capacità nutritiva; nelle zone di montagna era ed è presente la [[Chenopodium quinoa|Quinoa]] (''Chenopodium quinoa''), (pur non essendo questa a rigore un cereale).
 
Altri alimenti americani ricchi di carboidrati, ma diversi dai cereali e quindi sostanzialmente inadatti alla preparazione del pane erano (e ancora sono) quelli derivati dalla [[Solanum tuberosum|patata]], dall'[[Ulluco]] e dall'[[Oxalis tuberosa|Oxa (od Oca)]]. La citazione è dovuta, dato che l'uso di tali ultimi alimenti è del tutto sostitutiva al pane, rende quindi non necessaria l'alimentazione a base di pane.
 
<gallery>
File:Sopaipillas.jpg|Pane tipico cileno ([[sopaipillas]])
File:Pandebono.jpg|Pane tipico colombiano ([[pandebono]])
</gallery>
 
=== Africa ===
In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi arabi) spesso è usato il pane di [[Panicum miliaceum|miglio]] o di [[sesamo]]; in specifiche località africane è presente il pane di [[Teff]].
L'uso di tali cereali è giustificato dal fatto che in quelle regioni si trovano le condizioni ottimali di coltivazione.
 
<gallery>
File:EgFoodAish.jpg|Pane tipico egiziano
File:Himbasha.jpg|Pane tradizionale dell'Etiopia ([[himbasha]])
File:Cooking Taguella in Kel Ahaggar.jpg|Cottura di un pane tipico algerino ([[tanguella]])
</gallery>
 
=== Asia ===
Nel [[Sud-est asiatico]] e in [[India]], [[Corea]], [[Cina]], e [[Giappone]] esiste l'uso di fare "il pane" (o meglio derivati ricchi di carboidrati più o meno analoghi al pane) con il [[Riso (gastronomia)|riso]], anche in questo caso per precisi motivi climatici che inducono la coltivazione di questo cereale.
 
Nel continente asiatico si incontrano pani in forme e contenuto diversi, di forma piatta o di panetti solidi compatti o cremosi o gelatinosi, lievitati o non lievitati, ovvero fermentati da [[batteri]] acidificanti o trasformati da [[miceti]].
 
Le [[fermentazioni]] sono spesso complesse, sorrette da sostanze aggiunte (erbe, fermenti, semi, legumi, proteine da carni o pesce) sulla base di ricette tradizionali gelosamente conservate; le fermentazioni (diversamente dalla lievitazione) hanno una maggiore funzione di arricchimento nutritivo o organolettico, oppure di passaggio di componenti nutritivi importanti (come i derivati di carni o pesce) in un cibo di notevole conservabilità (spesso le fermentazioni acide sono ottimi conservanti).
 
Questo è molto importante in luoghi e situazioni dove i nutrimenti pregiati possono essere molto rari, o non sempre disponibili, e i sistemi di conservazione molto preziosi in ambienti difficili.
Il pane quindi diventa solo una base di partenza di un prodotto spesso molto più complesso.
 
Un elemento importantissimo, e a oggi non ancora valorizzato, è l'esame critico dei rendimenti (definibili "notevoli") delle sole trasformazioni, la batterica o la micetica (e non la saccaromicetica) in termini di arricchimento (aumento) in vitamine e proteine, partendo sostanzialmente da semplici carboidrati.
 
<gallery>
File:Essene flat Bread 100 pct Wheat Sproud.JPG|Galletta di [[pane esseno]]
File:Naan shiva.jpg|[[Naan]]
File:Roti shiva.jpg|[[Roti (gastronomia)|Roti]]
File:Luchi.jpg|[[Luchi (gastronomia)|Luchi]]
File:ClassicwhiteMantou.jpg|[[Mantou]]
File:Woman making flat bread, Tamuz, Iraq.jpg|Preparazione del pane in Iraq
</gallery>
 
== Tecniche di preparazione ==
[[File:Masa madre.jpg|thumb|[[Lievito madre]]]]
{{S sezione|cucina}}
[[File:MasaFreshly madrebaked bread loaves.jpg|thumb|right|240px|[[LievitoForme di madre]]pane]]
[[File:Freshly baked bread loaves.jpg|thumb|right|240px|Forme di pane]]
Non esiste un metodo unico per la preparazione del pane.
 
Vengono riconosciuti tre principali metodi: diretto, semidiretto e indiretto.
* Metodo diretto: consiste nell'impasto di tutti gli ingredienti in un'unica fase.
* Semidiretto: consiste nell'impasto di tutti gli ingredienti in un'unica fase, aggiungendo il lievito o la pasta di riporto ( è un pezzo di pasta lievitata il giorno precedente).
* Indiretto: prevede due fasi, nella prima si prepara un preimpasto di acqua, lievito e farina, chiamato [[Biga (alimento)|biga]] o [[Poolishbiga liquida]] ina baseseconda alladella proporzione degli ingredienti che ne determina la consistenza; nella seconda si aggiungeaggiungono al preimpasto, lasciato fermentare secondo i casi dalle 4 alle 48 ore<ref>Piergiorgio {{cita|Giorilli, ''Pane & Pani'', Gribaudo2017|pp. 200436-37}}.</ref>, tutti gli altri ingredienti.
 
I vantaggi del metodo indiretto sono:
*Il gustoGusto e profumo più intensi.
* Alveolatura più sviluppata (i buchi nella mollica).
*un prodottoUn prodotto più digeribile.
* Durata di conservazione più lunga.
* Riduzione dei tempi di fermentazione dell'impasto finale.
* Migliori caratteristiche strutturali e meccaniche (si ottiene una pasta più facile da lavorare).
 
Gli svantaggi sono:
* Maggiori difficoltà di preparazione.
* Tempi più lunghi.
*Un Richiede un monitoraggio costante delle temperature.
 
=== Processi della produzione ===
{{vedi anche|Fermentazione alcolica}}
{{S sezione|cucina}}
[[File:Work dough.jpg|thumb|right|240px|Preparazione del pane]]
I processi principali della produzione del pane sono:
* '''Impasto'''
: L'impasto è quella operazione che permette di amalgamare tutti gli ingredienti die [[IdratazioneSolvatazione|idratare]] le [[proteine]] della [[farina]], in particolare la [[gliadina]] e la [[glutenina]]. Queste due proteine semplici poste a contatto con l'acqua formano un [[complesso proteico]] detto [[glutine]] che costituisce la struttura portante dell'impasto, rappresentata come forza della farina. Si tratta di una sorta di reticolo all'interno della massa di farina e acqua che la rende compatta, elastica e capace di trattenere gli [[amidi]] ed e i [[gas]] della [[lievitazione]] , che formano così le bolle caratteristiche della struttura spugnosa della mollica. L'impasto si esegue con macchine dette [[impastatrice|impastatrici]]. La [[temperatura]] ottimale dell'impasto, una volta ultimato, è ottimalecompresa tra {{M|22 gradi C e |and|26 gradi |ul=°C}}. Le [[Stagione|stagioni]] calde e le lavorazioni con macchine automatiche richiedono una temperatura più bassa. La temperatura della pasta viene regolata aumentando o diminuendo la temperatura dell'acqua. Nei mesi più caldi si può arrivare a utilizzare il [[ghiaccio]] in scaglie per abbassare la temperatura.
* '''Puntatura'''
: L'impasto viene lasciato riposare. I tempi variano a seconda della ricetta e della forza della farina.
* '''Spezzatura e formatura'''
: In questa fase l'impasto viene diviso in pezzi del peso desiderato. questaQuesta fase viene effettuata a mano o con macchine chiamate spezzatrici o con gruppi automatici che oltre a dividere l'impasto creano le forme.
* '''Lievitazione'''
: In questa fase le forme del pane raddoppiano o triplicano il volume. Il pane viene adagiato su assi in legno o teglie, il tempo varia a seconda della quantità e del tipo di lievito utilizzato. In questa fase avvengono varie reazioni chimiche che, a partire dagli zuccheri, producono alcool e anidride carbonica che viene trattenuta dal glutine. Durante questa fase il pane può essere coperto con dei teli (in lino o plastica) per evitare la formazione di crosta causata dall'evaporazione dell'acqua dalla superficie. Esistono anche delle celle di lievitazione che permettono di regolare e controllare temperatura e umidità dell'aria.
{{vedi anche|Fermentazione alcolica}}
: In questa fase le forme del pane raddoppiano o triplicano il volume. Il pane viene adagiato su assi in legno o teglie, il tempo varia a seconda della quantità e del tipo di lievito utilizzato. In questa fase avvengono varie reazioni chimiche che producono alcol e anidride carbonica che viene trattenuta dal glutine. Durante questa fase il pane può essere coperto con dei teli (in lino o plastica) per evitare la formazione di crosta causata dall'evaporazione dell'acqua dalla superficie. Esistono anche delle celle di lievitazione che permettono di regolare e controllare la temperatura e umidità dell'aria.
* '''Cottura'''
: La [[cottura]] è quel processo che attraverso una serie di [[Reazione chimica|trasformazioni chimiche]], [[biologiche]] e [[Fisica|fisiche]] permette di ottenere un prodotto commestibile. La cottura del pane avviene in [[forno|forni]] che possono essere principalmente di tre tipi: a camere, rotativi e tunnel<ref>G.{{cita|Quaglia, Scienza e tecnologia della panificazione, Chiriotti, 1984, ISBN 88-85022-18-9}}.</ref>.
[[File:Pane cotto al forno elettrico.jpg|miniatura|Pane cotto nel forno elettrico]]
: La [[temperatura]] di cottura varia da 220° C a 275° C e il tempo da 13 a 60 minuti. Indicativamente per [[pezzature]] grandi si utilizza una temperatura più bassa e un tempo maggiore. La pasta assorbe [[calore]] sia dall'aria (induzione) sia dalla piastra di cottura (convenzione). L'acqua presente all'interno evapora in superficie questa dilatazione provoca un aumento del volume e l'[[idratazione]] della superficie permette di non seccare la crosta. Durante tutto il tempo di cottura la pasta al suo interno non supera mai i 98° C. Il riscaldamento dell'interno della pasta avviene in modo graduale. Da 30° C a 40° C continua la fermentazione dei lieviti e la produzione di [[zucchero]] da parte degli [[enzimi]]. Da 40° C a 60° C avviene la morte dei [[saccaromiceti]] e inizia la solidificazione dell'amido. Tra i 60° C e 80° C avviene la completa solidificazione dell'amido la cessazione dell'attività enzimatica e la volatilizzazione dell'[[alcol etilico]]. Tra i 100° C e 140° C in superficie avviene la completa [[evaporazione]] dell'acqua che permette la formazione della crosta e la [[caramellizzazione]] degli zuccheri che conferiscono alla superficie il colore.
:La [[temperatura]] di cottura varia da {{M|180|to|275|u=°C}} e il tempo da 13 a 60 minuti. Indicativamente per pezzature grandi si utilizza una temperatura più bassa e un tempo maggiore. La pasta assorbe [[calore]] dalle pareti (irradiazione), dall'aria (convezione) e dalla piastra di cottura ([[conduzione termica|conduzione]]). L'acqua presente all'interno evapora in superficie; questa dilatazione provoca un aumento del volume e l'idratazione della superficie permette di non seccare la crosta. Durante tutto il tempo di cottura la pasta al suo interno non supera mai i {{M|98|u=°C}}. Il riscaldamento dell'interno della pasta avviene in modo graduale. Da {{M|30|to|40|u=°C}} continua la fermentazione dei lieviti e la produzione di [[zucchero]] da parte degli [[enzimi]]. Da {{M|40|to|60|u=°C}} avviene la morte dei [[saccaromiceti]] e inizia la solidificazione dell'amido. Tra i {{M|60|to|80|u=°C}} avviene la completa solidificazione dell'amido, la cessazione dell'attività enzimatica e la volatilizzazione dell'[[Etanolo|alcol etilico]]. Tra i {{M|100|to|140|u=°C}} in superficie avviene la completa [[evaporazione]] dell'acqua, che permette la formazione della crosta e la [[caramellizzazione]] degli zuccheri che conferisce alla superficie il colore ambrato.
: Una tecnica di cottura innovativa è la cottura a vapore <ref>{{Cita web|url=https://www.panbolla.it/cottura-a-vapore-campana-di-vetro/|titolo=Cottura a Vapore - Campana di vetro|sito=PanBolla - Panini Gourmet|lingua=it|accesso=23 gennaio 2023}}</ref>. Nonostante il vapore crei un ambiente tecnicamente sfavorevole alla cottura, un'azienda italiana ha brevettato un sistema di cottura sotto una campana di vetro con il vapore. A differenza dei metodi di cottura tradizionali, non c'è una vera e propria crosta, ma una pellicina croccante; la mollica è presente, ma è leggera e dotata di scioglievolezza. Il suo ideatore ha anche proposto un metodo per provare a realizzare un prodotto simile a casa.
 
=== Le ricette ===
[[File:Genova-pane-3.jpg|thumb|left|Pani regionali in vetrina]]
Le ricette più diffuse prevedono pressappoco l'impiego di due parti di farina di [[frumento]] e una di acqua, in parte freschi e in parte provenienti da un impasto precedente ([[lievito naturale]] o cosiddetta ''pasta madre''); ne esistono tuttavia innumerevoli varianti in base al tipo di farine usate in aggiunta, oppure in sostituzione, di quella di frumento (ad esempio di [[mais]] o [[segale]], ma anche derivata da [[legume|legumi]] come la [[Glycine max|soia]]), oppure ancora per tipo di condimenti.
 
Quasi sempre al preparato per il pane viene aggiunto del [[sale]] durante la stessa fase di preparazione, eccetto alcuni tipi prodotti in [[Toscana]], nelle [[Marche]] e in [[Umbria]] (notoriamente privi di questo condimento).
 
{{Citazione|Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui|[[Dante Alighieri]] nel [[Paradiso - Canto diciassettesimo|XVII canto del Paradiso]]}}
 
Ugualmente possono essere aggiunti anche [[olio alimentare|olio]], [[burro]], [[strutto]] e altri grassi.
 
Inoltre in tempi recenti è sempre più diffusa l'abitudine di sostituire il lievito naturale con il [[lievito di birra]] che permette una lavorazione e una lievitazione più rapida.
 
Una volta preparato l'impasto, il pane veniva avvolto in un panno e lasciato lievitare per due o tre giorni in un posto fresco e asciutto. Con la stessa modalità avveniva per alcune settimane la conservazione del pane morbido appena sfornato.
 
Numerosi i tipi di pane riconosciuti in Italia come [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|Prodotti agroalimentari tradizionali]], o con [[Denominazione di origine protetta|D.O.P.]] o [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|I.G.P.]]
 
== Valori nutritivi ==
{{S sezione|cucina}}
Il pane, la [[pasta]] e il [[Riso (alimento)|riso]] sono alimenti ricchi di [[carboidrati]], in una [[dieta]] equilibrata i carboidrati dovrebbero fornire il 50-55% delle calorie. Il pane come tutti gli [[alimenti]] presi singolarmente non è un alimento completo, è ricco di [[Fibra alimentare|fibre]] in particolare quello integrale.
 
Il pane, la [[pasta]] e il [[Riso (gastronomia)|riso]] sono alimenti ricchi di [[zuccheri]] (o carboidrati) complessi; in una [[dieta]] equilibrata i carboidrati dovrebbero fornire il 50-55% delle calorie. Il pane come tutti gli [[alimenti]] presi singolarmente non è un alimento completo; è comunque ricco di [[Fibra alimentare|fibre]], in particolare quello [[Pane integrale|integrale]].
{| {{prettytable}}
 
|--- valign="top"
|
|
{|align=left style="border: 2px solid #888; background-color:#f5f8ff"
|-
!colspan=1 | COMPOSIZIONE CHIMICA per 100g
!colspan=9 | COMPOSIZIONE CHIMICA per {{M|100|ul=g}}
|-align="center" bgcolor="#CCCCCC"
!Tipo !!Parte edibile <br /> % !! Acqua <br /> g!!Proteine <br /> g!!Lipidi <br /> g!!Carboidrati <br /> g!!Amido <br /> g!!Zuccheri <br /> solubili <br /> g!!Fibra totale <br /> g
|-align="left"
|'''Pane al malto''' || 100|| 26,0||8,3||2,4 ||56,6||27,7||26,1||0
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane azzimo''' || 100|| 4,5||10,7||0,8||87,1||77,5||1,9||2,7
|-align="left"
|'''Pane di segale'''|| 100|| 37,0||8,3||1,7||45,4||39,5||1,8||4,6
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane tipo 0'''|| 100|| 31,0||8,1||0,5 ||63,5 ||55,9||2,0||3,8
 
|-align="left"
<br clear="all" />
|'''Pane tipo 00'''|| 100|| 29,0||8,6||0,4||66,9||59,1||1,9||3,2
 
|'''Pane tipo 0'''|| 100|| 31,0||8,1||0,5 ||63,5 ||55,9||2,0||3,8
|-align="left"
|'''Pane tipo 00'''|| 100|| 29,0||8,6||0,4||66,9||59,1||1,9||3,2
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane tipo 1''' || 100|| 34,0||8,9||0,6 ||59,7 ||52,3||2,2||
|-align="left"
|'''Pane tipo integrale'''|| 100|| 36,6||7,5||1,3||48,5|| || ||6,5
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane al latte '''|| 100|| 33,5,0||9,0||8,7 ||48,2 ||41,3||2,7||1,9
|-align="left"
|'''Pane all'olio'''|| 100|| 30,8||7,7||5,8||57,5||41,3 ||4,0 ||3,7
|Fonte: [[Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione|INRAN]]''
|}
|}
{{clear}}
 
{| {{prettytable}}
|--- valign="top"
|
|
{|align=left style="border: 2px solid #999; background-color:#f5f8ff"
!colspan=14 | VALORE ENERGETICO per 100g{{M|100|u=g}}
|-align="center" bgcolor="#cccccc"
!Tipo !!Parte edibile <br /> % !! kcal !! kJ
|-align="left"
|'''Pane al malto''' || 100|| 267||1117
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane azzimo''' || 100|| 377||1576
|-align="left"
|'''Pane di segale'''|| 100|| 219||915
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane tipo 0'''|| 100|| 275||1151
|-align="left"
|'''Pane tipo 00'''|| 100|| 289||1209
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane tipo 1''' || 100|| 265||1108
|-align="left"
|'''Pane tipo integrale'''||100 ||224|| 935
|-align="left" bgcolor="#EFEFEF"
|'''Pane al latte '''|| 100|| 295||1234
|-align="left"
|'''Pane all'olio'''|| 100|| 299||1249
|Fonte: [[Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione|INRAN]]''
|}
{{clear}}
 
== Pane rituale ==
<br clear="all" />
{{P|la pressoché totalità della sezione pane rituale non descrive l'oggetto della sezione ma fa pubblicità al museo del pane |storia|marzo 2022 }}
|}
Oltre che come alimento, nel corso della storia il pane ha acquisito anche funzioni rituali, per festeggiare momenti particolari della vita, sia religiosa che civile. Sono numerose le tradizioni dei pani rituali e delle feste, conservatesi nel tempo, in tutta Italia. In Sardegna, questa tradizione è ancora viva e sentita.
 
[[File:Dettaglio pane museo borore.jpg|thumb|Museo del Pane Rituale della Sardegna ([[Borore]])]]
A [[Borore]], piccolo comune della [[Sardegna]] Centrale è ospitato, dal 2006, il ''Museo del Pane Rituale'', che raccoglie una selezione di pani tradizionali e pani delle feste di vari paesi della Sardegna<ref>{{cita web|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=35105&v=2&c=2487&c1=2124&visb=&t=1|titolo=Borore, Museo del pane rituale|sito=Sardegna Cultura|accesso=27 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324184444/http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=35105&v=2&c=2487&c1=2124&visb=&t=1}}</ref>. Nel Museo vengono svolte le attività di laboratorio della panificazione tradizionale e artistica e per visitatori sono possibili le attività di laboratorio della panificazione con la realizzazione dei pani artistici e rituali. Il Museo, inoltre, ospita annualmente il concorso di panificazione artistica "sa coccoi pintada". Al suo interno, la visita parte con la presentazione della trasformazione del grano in farina, per passare alla sala degli strumenti da lavoro (dove sono presenti attrezzi per il lavoro dei campi e attrezzi per la lavorazione domestica del grano, della farina e del pane), alla presentazione di alcuni attrezzi di lavorazione della farina e pannelli descrittivi di alcune fasi di lavorazione del pane. Infine si passa alla sala dei pani quotidiani.
 
Tra le esposizioni dei pani rituali, di particolare interesse sono:
== Pani regionali italiani ==
* la sala dei pani del ciclo pasquale (pani con l'uovo, pani che riproducono le varie fasi della [[passione di Cristo]], ''Su Lazzaru'', ecc.);
{{W|cucina|luglio 2009}}
* l'esposizione dei pani del ciclo dell'anno, che ospita i pani legati alle festività calendariali e agrarie (quali il [[Capodanno]] e la [[trebbiatura]]);
{{S sezione|cucina}}
* le feste dei santi patroni e dei santi guaritori (pani di San Marco, Santa Rita, Sant'Antonio, San Filippo, ecc.);
* la sala dei pani del ciclo della vita, dove sono raccolti i pani che tradizionalmente accompagnavano o accompagnano le tappe di passaggio della vita dell'uomo: la nascita (pani dell'infanzia), il [[matrimonio]] (pani dei fidanzati e degli sposi) e la [[morte]] (pani per la commemorazione dei morti);
* lo spazio dei pani processionali, preparati o addobbati per essere esposti anche nei momenti processionali delle varie feste religiose (pane de ''Is Bagadius di Siurgus Donigala'', ''Su Crispesu di Orroli'', ecc.)<ref>{{cita web|url=http://www.museodelpanerituale.it/ITA/home.html|titolo=Borore Museo del Pane|sito=Museo del Pane Rituale - Borore|accesso=21 novembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120408234230/http://www.museodelpanerituale.it/ITA/home.html}}</ref>.
 
== Alcune varietà di pane ==
=== Abruzzo ===
[[File:3matzot.jpg|thumb|upright=0.7|''Matzah'' di produzione industriale]]
{| class="wikitable"
[[File:Knaeckebroed.jpg|thumb|upright=0.7|Fette di ''knäckebröd'']]
|-
* [[Brezel]]
! width="75px" | Immagine
* [[Pane nero]]
! width="150px"| Tipo,
* [[Focaccia]]
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
* [[Pane arabo]]
tradizionale
* [[Pane esseno]]
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
* ''[[Obwarzanek]]'', tipico pane della [[Polonia]]
! width="225px" | Descrizione
* ''[[Pane azzimo]]''
! width="225px" | Regioni
* ''[[Knäckebröd]]'' è un tipico pane croccante [[Svezia|svedese]]
|-
* La ''[[baguette]]'', è un tipico pane della [[Francia]]
| no foto
* La ''[[rupjmaize]]'' è un pane di segale tradizionale della [[Lettonia]]
| [[Pane casareccio aquilano]]
* ''[[Burebrot]]'' tipico [[Svizzera|svizzero]]
| {{affermazione}}
* ''[[Pane al cardamomo]]'' tipico della [[Svezia]] e della [[Finlandia]]
| ?
* [[Bozza pratese]] tipico pane toscano senza sale
| Filone da 1 o 2 kg
| [[Provincia dell'Aquila]]
|-
| no foto
| [[Pane di Cappella]]
| {{affermazione}}
| ?
| Pagnotta del peso di 500 gr.
| Provincia di [[Chieti]]
|-
| no foto
| [[Pane di Mais]]
| ?
| ?
| pane di farina di mais
| Regionale in particolare la zona di [[Teramo]]
|}
 
=== BasilicataPane dolce ===
Nel mondo esistono molte varietà di pani dolci preparati con ingredienti che spaziano dal burro, alle uova e alla frutta secca.<ref name=BH>{{cita libro|titolo=The Bread Bible: 300 Favorite Recipes|autore=Beth Hensperger|editore=Chronicle|anno=2013|pagine=294|lingua=en|isbn=978-1-4521-3826-8}}</ref> Solitamente hanno una consistenza morbida<ref name=BH/> e, a differenza dei pani classici, che fungono da contorno, vengono consumati come piatto a sé stante. Fra i più celebri esempi di pani dolci consumati in Europa vi sono il ''[[muffin]]'' britannico, con gocce di cioccolato e a volte ripieni di frutta, il ''[[croissant]]'' francese, il ''[[Tortell|roscón de Reyes]]'' spagnolo, a forma di ciambella e guarnito con frutta candita, il [[Chelsea bun]] a Londra, mentre in Italia sono particolarmente celebri il [[panettone]], il [[pandoro]], e la [[colomba pasquale]], divenuti dei classici delle festività cristiane della Penisola.
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Pane di Matera]]
| {{negazione}}
| {{affermazione}}
| Forma a cornetto
| [[Provincia di Matera]]
|-
| no foto
| [[Mescuotte]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| [[Provincia di Potenza]]
|-
| no foto
| [[Pane di Cuddura]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di grano tenero
| Regionale
|-
| no foto
| [[Panella (pane)]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pagnotta
| Regionale
|-
| no foto
| [[Pannarella]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane dolce pasquale
| [[Matera]]
|-
| no foto
| [[Rucculo]] o Ruccùl
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Focaccia condita con olio, aglio e sale
| [[Provincia di Potenza]]
|-
| no foto
| [[U ficcilatìdd]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di grano tenero, lievito naturale, strutto, olio, semi di finocchio
| [[Provincia di Matera]]
|}
 
=== CalabriaNote ===
<references/>
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
 
== Bibliografia ==
| no foto
* {{cita libro|autore=Piergiorgio Giorilli|titolo=Pane & pani|edizione=nuova edizione rivista e aggiornata|città=San Giovanni Lupatoto|editore=Gribaudo|anno=2017|isbn=978-88-580-2100-2|cid=Giorilli 2017}}
| [[Fresa]] o [[Friselle]]
* {{cita libro|autore=Giovanni Quaglia|titolo=Scienza e tecnologia della panificazione|città=Pinerolo|editore=Chiriotti|anno=1984|sbn=MIL0183316|cid=Quaglia 1984}}
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| Regionale
|-
| no foto
| [[Pane a cuddhura]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| Regionale
|-
| no foto
| [[Pane con la giuggiullena]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di farina di grano duro con semi di [[sesamo]]
| [[Provincia di Reggio Calabria]]
|-
| no foto
| [[Pane di castagne]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di farina di [[castagne]] e farina di grano tenero
| [[Provincia di Cosenza]]
|-
| no foto
| [[Pane di patate]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
|
|-
| no foto
| [[Pane di Pellegrina]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di grano tenero con [[crusca]]
| [[Provincia di Reggio Calabria]]
|-
| [[File:Pitta.JPG|75px]]
| [[Pitta]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di farina di grano tenero, forma a ciambella
| Regionale
|-
| no foto
| [[Pitta collura]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane rituale
| [[Umbriatico]]
|-
| no foto
| [[Pizzata]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di [[farina di mais]]
| [[Catanzaro]] e [[Nardodipace]]
|-
| no foto
| [[Pane pizzata]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane di [[farina di mais]]
| [[Mammola]] e Comuni montani limitrofi
|}
 
=== Campania ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Cicenielli (pane)]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
|
|-
| no foto
| [[Pagnotta con l'olio]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
|
|-
| no foto
| [[Pagnotte Santa Chiara]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
|
|
|-
| no foto
| [[Pane di Saragolla]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pane di semola rimacinata del tipo di "saragolla"
| [[Provincia di Benevento]]
|-
| no foto
| [[Pane cafone]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Filone di grano tenero
| Regionale
|-
| no foto
| [[Treccia con pancetta]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| Pane con [[pancetta]]
| [[napoli|Napoletano]]
|-
| no foto
| [[Tarallino di Capri]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
|
|-
| [[File:Tortano.jpg|75px]]
| [[Tòrtano]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
|
|}
 
=== Emilia-Romagna ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Coppia Ferrarese]]
| {{affermazione}}
| {{affermazione}}
|
| Provincia di Ferrara
|-
| no foto
| [[Gnocco fritto]], [[crescentina]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
|
| Province di Ferrara, Bologna e Modena
|-
| [[File:Piadina.jpg|75px]]
| [[Piadina]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
|
| [[Ravenna]], [[Forlì]]-[[Cesena]], [[Rimini]] e [[Bologna]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Cornetti ferraresi]]
*[[Gnocco ingrassato]]
*[[Pane con il bollo]]
{{ColBreak}}
*[[Pane di Pavullo]]
*[[Miseria]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Friuli-Venezia Giulia ===
*[[Biga (pane)|Biga]]
*[[Grispolenta]]
*[[Pan de Frizze]]
 
=== Lazio ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Ciriola romana]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
|
| [[Lazio]]
|-
| no foto
| [[Pane casareccio di Genzano]]
| {{affermazione}}
| {{affermazione}}
|
| [[Lazio]]
|}
*[[Pane casareccio]]
*[[Pane di Lariano]]
*[[Pane salisanese]]
 
=== Liguria ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| [[File:Focaccia.png|75px]]
| [[Focaccia genovese]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| i pane piatto (al massimo 2 cm) condito con olio d'oliva e sale grosso
| [[Liguria]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Carpasina (Pan d'ordiu)]]
*[[Ciappe]]
*[[La galletta]]
*[[Libretto (pane)|Libretto]]
{{ColBreak}}
*[[Pane di Chiavari]]
*[[Pane di Triora]]
*[[Sardenaira]]
*[[Schiacciata con polenta]]
*[[Sciappa]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Lombardia ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Rosetta (pane)|Rosetta o michetta]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| È un tipo di pane soffiato
| [[Lombardia]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Al panon]]
*[[Banane di semola]]
*[[Baule mantovano]]
*[[Brazzadela]]
*[[Chizolina]]
*[[La tera]]
*[[Lüvadel]]
*[[Maggiolino (pane)|Maggiolino]]
*[[Mantovano (pane)|Mantovano]]
{{ColBreak}}
*[[Pane di grano saraceno]]
*[[Pan coi fichi]]
*[[Pane di Como]]
*[[Pane di riso]]
*[[Pane di segale]]
*[[Pane di zucca]]
*[[Pavese o Micone o Micca]]
*[[Stradella (pane)|Stradella]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Marche ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| [[File:Cresciafoje.jpg|75px]]
| [[Crescia]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Tipo di focaccia
| [[Pesaro]] e [[Urbino]], [[Ancona]], [[Macerata]] e [[Perugia]].
|}
{{MultiCol}}
*[[Crostoli di Montefeltro]]
*[[Filone casareccio]]
*[[Pan nociato]]
*[[Pane col mosto]]
{{ColBreak}}
*[[Pane del marinaio]]
*[[Pane di Chiaserna]]
*[[Pane di mais]]
*[[Pane di Pasqua]]
*[[Ungaracci]]
{{EndMultiCol}}
 
 
=== Piemonte ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| [[File:Bread Sticks.jpg|75px]]
| [[Grissino]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pane stirato di farina di grano tenero
| [[Torino]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Biova]]
*[[Gavasot]]
*[[Giaco alimento|Giaco]]
*[[Grissia monferrina]]
{{ColBreak}}
*[[Paisanotte di Druent]]
*[[Magre a mano]]
*[[Mica (pane)|Micha]]
*[[Rubatà]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Puglia ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Focaccia barese]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| Province di [[Bari]], [[Brindisi]] e [[Taranto]].
|-
| [[File:Frisella secca.jpg|75px]]
| [[Frisella]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Tarallo di grano duro cotto al forno
| Provincia di [[Lecce]] , [[Brindisi]], [[Taranto]], [[Bari]] e [[Foggia]].
|-
| no foto
| [[Pane di Altamura]]
| {{affermazione}}
| {{affermazione}}
| Pagnotta dal peso non inferiore a 0,5 kg
| [[Altamura]], [[Gravina_di_Puglia|Gravina in Puglia]], [[Poggiorsini]], [[Spinazzola]] e [[Minervino_Murge|Minervino Murge]]
|-
| [[File:Pittule_cu_li_fiuri_ti_cucuzza.jpg|75px]]
| [[Pettole]] o pittule
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pasta lievitata molto morbida fritte nell'olio bollente
| [[Puglia]] [[Basilicata]]
|-
| [[File:Puccia con le olive nere.jpg|75px]]
| [[Puccia]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
|
| Provincia di [[Lecce]] e [[Brindisi]]
|-
| [[File:Puddhriche.jpg|75px]]
| [[Puddhrica]]
| {{affermazione}}
|
|
| Provincia di [[Lecce]] e [[Brindisi]]
|-
| [[File:Sceblasti piccante alla sagra omonima.jpg|75px]]
| [[Sceblasti]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Caratteristico pane condito di Zollino e, sotto nomi diversi, di tutto il Salento
| Sotto nomi diversi, di tutto il [[Salento]]
|-
| [[File:Taralli.jpg|75px]]
| [[Tarallo]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| [[Puglia]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Pagnotta Pugliese]]
*[[Pane de Sand'Andonie]]
*[[Pane di grano]]
*[[Pane di patate]]
*[[Pane del gargano]]
*[[Panettu]]
*[[Parruozze]]
{{ColBreak}}
*[[Pitilla]]
*[[Pizzi]]
*[[Pizziangulu]]
*[[Puddica]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Molise ===
*[[Pane Spiga]]
*[[Perruozzo]]
*[[Polifemo (pane)|Polifemo]]
*[[Turbo(pane)|Turbo]]
 
=== Sardegna ===
{{MultiCol}}
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Civraxiu]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pane di semola di grano duro, peso non inferiore a 2 kg.
| [[Medio Campidano]]
|-
| [[File:Panevotivoasseminese.jpg|75px]]
| [[Coccoi a pitzus]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pane decorato, di semola di grano duro
| [[Sardegna]]
|-
| [[File:Pane carasau.jpg|75px]]
| [[Pane carasau]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| conosciuto anche col nome di '''carta musica'''
| [[Barbagia]]
|-
| [[File:Tre_Su_pistoccu.jpg|75px]]
| [[Su Pistoccu]]
|
|
|
|
|-
| no foto
| [[Su zichi]]
| {{affermazione}}
| {{negazione}}
| Pane circolare in spianate sottili, morbido o croccante.
| [[Logudoro]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Cavazzas cum belda]]
*[[Pagnotte di Osilo]]
*[[Pane de Kojuandos noos]]
*[[Pane di Villaurbana]]
{{ColBreak}}
*[[Pane d'orzo (s'oriattu)]]
*[[Pan 'ispeli]]
*[[Pistoccu]]
*[[Poddini]]
*[[Spianata di Ozieri]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Sicilia ===
{{MultiCol}}
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Pane di Lentini]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
|
| [[Lentini]] e [[Carlentini]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Cavagneddu]]
*[[Cucciddati ri carrozza]]
*[[U Filuni]]
*[[I uoi]]
*[[Mafarda]]
*[[Pane a birra]]
*[[Pani 'ccu criscenti]]
*[[Pani cà giggiullena (o cimino)]]
{{ColBreak}}
*[[Pane casareccio Siciliano]]
*[[Pane di Monreale]]
*[[Pane del Dittaino]]
*[[Pane forte]]
*[[Pane di Castelvetrano]]
*[[Papalina (pane)|Papalina]]
*[[Pupi 'ccu ll'ova]]
*[[Vastedda]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Toscana ===
{{MultiCol}}
*[[Manine]]
*[[Marocca]]
*[[Pagnotta maremmana]]
*[[Pane cavallo]]
{{ColBreak}}
*[[Pane alle erbe]]
*[[Pane di Cotone]]
*[[Pane di Ramerino]]
*[[Pane toscano]] (o Sciapo)
*[[Panina unta]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Trentino-Alto Adige ===
{{MultiCol}}
*[[Chifel]]
*[[Pagnotta ai 4 tritelli]]
*[[Pane ai 4 semi]]
*[[Pane ai semi di lino]]
*[[Pane al papavero]]
*[[Pane alle mandorle]]
{{ColBreak}}
*[[Pane d'avena]]
*[[Pane di Merano]]
*[[Pane nero#Il pane nero in Alto Adige|Pane di Segale]]
*[[Pane di segale al cumino]]
*[[Schiacciata di Aladino]]
*[[Schiacciatina]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Umbria ===
{{MultiCol}}
*[[Brustengolo]]
*[[Pan Caciato di San Martino]]
*[[Pane aproteico]]
*[[Pane di Strettura]]
{{ColBreak}}
*[[Pane di Terni]]
*[[Pane senza lievito di birra]]
*[[Pani rituali umbri]]
*[[Ruota umbra]]
{{EndMultiCol}}
 
=== Valle d'Aosta ===
{| class="wikitable"
|-
! width="75px" | Immagine
! width="150px"| Tipo,
! width="75px" | Prodotto agroalimentare
tradizionale
! width="75px" | Riconoscimento DOP/IGP
! width="225px" | Descrizione
! width="225px" | Regioni
|-
| no foto
| [[Michetta]]
| {{negazione}}
| {{negazione}}
| È un tipo di pane soffiato
| [[Valle d'Aosta]]
|}
{{MultiCol}}
*[[Pane barbaria]]
*[[Pane di grano saraceno]]
*[[Panet (pane)|Panet]]
*[[Papera (pane)|Papera]]
*[[Raschie]]
{{ColBreak}}
*[[Rubatà]]
*[[Stirate]]
*[[Tirassa]]
*[[Toponin]]
{{EndMultiCol}}
 
 
=== Veneto ===
{{MultiCol}}
*[[Ambrogino]]
*[[Bastone (pane)|Bastone]]
*[[Bovolo]]
*[[Ciabatta (pane)|Ciabatta]]
*[[Cioppa o Cioppetta]]
*[[Focaccia veneta]]
*[[Monta sù]]
*[[Pane azimo]]
*[[Pan biscotto]]
{{ColBreak}}
*[[Panino arabo]]
*[[Pane di mais]]
*[[Pane scafetò]]
*[[Puccia di Cortina]]
*[[Rosette]]
*[[Spaccatina]]
*[[Trionfi(pane)|Trionfi]]
*[[Zaeti]]
*[[Zoccoletti]]
{{EndMultiCol}}
 
== Altri pani ==
[[File:Matzo.jpg|thumb|160px|Una ''matzah'' di produzione industriale]]
[[File:Knaeckebroed.jpg|thumb|right|160px|Fette di ''knäckebröd'']]
*[[Pane nero]]
*[[Focaccia]]
*[[Pane arabo]]
*''[[Obwarzanek]]'', tipico pane della [[Polonia]]
*''[[Matzah]]'', pane rituale ebraico
*''[[Knäckebröd]]'' è un tipico pane croccante [[Svedese]]
*La [[baguette]], è un tipico pane della [[Francia]]
 
== Note ==
<references/>
<!-- IL PANE ARABO è ANCHE DETTO PÃRTESTǗINE OVVERO PRIVILEGIO PER I POVERI , IL PANE NERO E UN PANE PIENO DI PROTEINE è RESISTENTE A L'UMIDITà ED è UN OTTIMO CIBO
-->
== Voci correlate ==
* [[Associazione nazionale città del pane]]
*[[Grissino]]
* [[BruschettaGrissino]]
* [[FarinaBruschetta]]
* [[FrumentoFarina manitoba]]
* [[Lista di pani regionali italiani]]
*[[Farina manitoba]]
* [[Pane integrale]]
* [[Tang Zhong]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul|commons=Category:Bread|commons_preposizione=sul|wikt=pane|etichettapreposizione=panesul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.assopanificatori.it/ Associazione Nazionale dei Panificatori]
{{Controllo di autorità}}
* [http://www.fippa.it/ Fippa - Federazione Italiana Panificatori, Panificatori-Pasticceri ]
* [http://www.pianetapane.it/ Pianetapane : Il Portale del Pane Italiano]
{{Portale|cucina}}
 
[[Categoria:Pane| ]]
 
[[af:Brood]]
[[an:Pan]]
[[ang:Hlāf]]
[[ar:خبز]]
[[arz:عيش]]
[[ast:Pan]]
[[ay:T'ant'a]]
[[az:Çörək]]
[[bar:Brod]]
[[bat-smg:Douna]]
[[bg:Хляб]]
[[br:Bara]]
[[bs:Hljeb]]
[[ca:Pa]]
[[cr:ᐲᐧᓭᐋᐃᐦᑯᓈᐤ]]
[[cs:Chléb]]
[[cv:Çăкăр]]
[[cy:Bara]]
[[da:Brød]]
[[de:Brot]]
[[el:Ψωμί]]
[[en:Bread]]
[[eo:Pano]]
[[es:Pan]]
[[et:Leib]]
[[eu:Ogi]]
[[fa:نان]]
[[fi:Leipä]]
[[fj:Madrai]]
[[fr:Pain]]
[[fur:Pan]]
[[ga:Arán]]
[[gan:麵包]]
[[gd:Aran]]
[[gl:Pan]]
[[got:𐌷𐌻𐌰𐌹𐍆𐍃]]
[[hak:Mien-pâu]]
[[he:לחם]]
[[hi:डबलरोटी]]
[[hr:Kruh]]
[[hu:Kenyér]]
[[ia:Pan]]
[[id:Roti]]
[[io:Pano]]
[[is:Brauð]]
[[iu:ᕿᖂᔭᖅ/qiquujaq]]
[[ja:パン]]
[[jbo:nanba]]
[[jv:Roti]]
[[ka:პური]]
[[kaa:Nan]]
[[ko:빵]]
[[ksh:Brut]]
[[ku:Nan]]
[[la:Panis]]
[[lb:Brout]]
[[lt:Duona]]
[[lv:Maize]]
[[mk:Леб]]
[[ml:റൊട്ടി]]
[[mn:Талх]]
[[mr:पाव (खाद्यपदार्थ)]]
[[ms:Roti]]
[[myv:Кши]]
[[nds-nl:Brood]]
[[nl:Brood]]
[[nn:Brød]]
[[no:Brød]]
[[nv:Bááh]]
[[pdc:Brot]]
[[pl:Chleb]]
[[pt:Pão]]
[[qu:T'anta]]
[[ro:Pâine]]
[[ru:Хлеб]]
[[sah:Килиэп]]
[[scn:Pani]]
[[sco:Breid]]
[[sh:Hljeb]]
[[simple:Bread]]
[[sk:Chlieb]]
[[sl:Kruh]]
[[sq:Buka]]
[[sr:Хлеб]]
[[sv:Bröd]]
[[sw:Mkate]]
[[szl:Chlyb]]
[[ta:வெதுப்பி]]
[[te:రొట్టె]]
[[th:ขนมปัง]]
[[tl:Tinapay]]
[[tr:Ekmek]]
[[uk:Хліб]]
[[uz:Non]]
[[vec:Pan]]
[[vi:Bánh mì]]
[[wa:Pwin]]
[[war:Tinapay]]
[[wo:Mburu]]
[[yi:ברויט]]
[[zh:麵包]]
[[zh-min-nan:Pháng]]
[[zh-yue:包]]