*#RINVIA [[Falcon 91#Lanci]] ▼
{{T|lingua=inglese|argomento=Ingegneria|data=settembre 2009}}
[[File:Falcon 1 Flight 5 rises over Omelek Island.jpg|thumb|300px|right|Foto del quinto lancio del Falcon 1 sull'isola di Omelek]]
{{Torna a|Falcon_1{{!}}Falcon 1}}
Questa è una '''lista dei lanci effettuati dal razzo [[Falcon 1]]''', contenente i loro dettagli ed i risultati. Falcon 1 è un piccolo razzo vettore orbitale, parzialmente riutilizzabile, sviluppato dalla [[SpaceX]]. Volò per la prima volta nel 2006 e, al 2009, ha già compiuto cinque lanci. I primi tre sono falliti, gli ultimi due invece hanno avuto successo. Finora tutti i lanci sono stati effettuati dall'isola di [[Omelek]], parte dell'atollo di [[Kwajalein]] nelle [[Isole Marshall]].
==Primo lancio==
Il volo inaugurale del Falcon 1 fu effettuato il 24 marzo 2006 alle 22:30 [[Tempo_coordinato_universale|UTC]] (9:30 ora locale). Fallì dopo appena un minuto di volo a causa di una perdita in un condotto di carburante ed al conseguente incendio. Il lancio fu eseguito nella base di lancio della SpaceX sull'isola di [[Omelek]], nelle [[Isole Marshall]].
Il lancio fu rinviato diverse volte a causa di vari inconvenienti tecnici. Problemi di pianificazione, a causa del lancio nella base aerea di [[Vandenberg Air Force Base|Vandenberg]] del missile [[Titan]] IV, causarono ulteriori ritardi e lo spostamento del sito al [[Ronald Reagan Ballistic Missile Defense Test Site|Reagan Test Site]] nell'atollo di [[Kwajalein]]. Il primo volo, programmato per il 19 dicembre 2005, fu annullato quando una valvola difettosa causò una depressurizzazione nel serbatoio del carburante del primo stadio ed un conseguente danno strutturale. Dopo la sostituzione del primo stadio, il Falcon 1 potè essere lanciato. Il carico, trasportato per conto della [[Defense Advanced Research Projects Agency|DARPA]], era un [[FalconSat]]-2 della [[United States Air Force Academy]], il cui compito era di misurare i fenomeni che riguardavano il [[Fisica_del_plasma|plasma]] nello spazio.
Il veicolo iniziò un movimento di [[rollio]] dopo il decollo, come si vede dai video, sussultando leggermente, e dopo 26 secondi dalla partenza andò rapidamente in picchiata. Quindici secondi dopo il razzo si schiantò su una scogliera deserta a circa 75 metri dalla zona di lancio. Il carico si separò dal vettore e atterrò sull'isola, con danni, secondo i rapporti, che vanno da ''leggero'' a ''significativo''<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://kwajrockets.blogspot.com/2006/03/someones-looking-out-for-that.html|titolo=Someone's looking out for that satellite… |anno=2006|mese=03|giorno=25 |pubblicazione=Kwajalein Atoll and Rockets}}</ref>.
SpaceX inizialmente attribuì l'incendio a un dado avvitato male nel condotto del carburante. Una successiva analisi da parte della DARPA scoprì invece che il dado era avvitato correttamente, dal momento che il suo filo di bloccaggio era ancora a posto, ma si era rotto a causa della corrosione.
SpaceX implementò numerose modifiche al progetto del razzo ed al software, in modo da prevenire il verificarsi di nuovo di questi malfunzionamenti. Ciò comprese la sostituzione dei componenti meccanici in [[alluminio]] con altri in [[acciaio inossidabile]] (più economici ma meno leggeri) e controlli pre-lancio del computer trenta volte più numerosi rispetto a prima<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.space.com/missionlaunches/060719_falcon1_update.html|titolo=Falcon 1 Failure Traced to a Busted Nut|anno=2006|mese=07|giorno=19|pubblicazione=Space.com}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.spacex.com/updates_archive.php?page=0107-0707#demoflight_2_launch_update_9 |titolo=Demo flight two update |anno=2007|mese=01|giorno=19|pubblicazione=Space.com}}</ref>.
==Secondo lancio==
Il secondo volo di prova fu originariamente previsto per il gennaio 2007, ma fu posticipato per problemi con il secondo stadio. Prima di questa data di lancio, SpaceX ne aveva programmate altre possibili, che andavano dal settembre del 2006 a novembre e a dicembre. A dicembre il lancio fu spostato inizialmente al 9 marzo, ma poi ulteriormente posticipato per problemi di disponibiltà del sito, a causa del volo di prova del [[Minuteman III]] che sarebbe dovuto rientrare su Kjawalein. Il lancio, previsto il 19 marzo alle 23:00 GMT, ebbe un ritardo di 45 minuti, per poi essere annullato un minuto e due secondi prima delle 23:45 per un problema al ripetitore dati, dato il computer di sicurezza aveva erroneamente scambiato per un errore di trasmissione un ritardo [[hardware]] di alcuni millisecondi nel processo. Il tentativo del 20 marzo, programmato per le 23:00 GMT, fu ritardato di 65 minuti per un problema di comunicazioni fra uno dei dispositivi sperimentali [[NASA]] presenti nel carico ed il sistema [[TDRS]]. Il successivo, il 21 marzo alle 00:05 GMT, fu annullato un secondo prima del lancio e dopo che uno dei motori era già stato acceso. Si decise comunque di eseguire un altro lancio lo stesso giorno.
Il razzo fu lanciato con successo alle 01:10 GMT del 21 marzo 2007, trasportando un [[DemoSat]] per conto della [[DARPA]] e della NASA. Tutto andò bene durante il funzionamento del primo stadio, ma durante la separazione di questo, l'anello interstadio all'estremità superiore andò a collidere con il cono di scarico del motore del secondo stadio<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.spacedaily.com/reports/SpaceX_Confirms_Stage_Bump_On_Demoflight_2_999.html |titolo=SpaceX Confirms Stage Bump On Demoflight 2}}</ref>.La collisione avvenne non appena l'ugello del secondo stadio uscì fuori dall'interstadio, con il primo stadio che ruotava molto più velocemente del previsto (una velocità angolare effettiva di 2,5 gradi al secondo contro una prevista di non più di 0,5 gradi al secondo), entrando così in contatto con l'ugello di [[niobio]] del secondo stadio. [[Elon Musk]] riferì che la collisione non sembrava aver causato danni, la ragione per cui si era scelto un rivestimento di [[niobio]] anziché uno di [[carbonio-carbonio rinforzato]] era proprio quella di prevenire danni problematici in tali incidenti. Subito dopo l'accensione del secondo stadio fu sganciato un modulo di stabilizzazione dal cono del motore, come previsto dalla progettazione<ref name="falconf2status">{{cita news|lingua=en|url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/f2/status.html |titolo=Mission Status Center |date=2007-03-20 |pubblicazione=Space Flight Now }}</ref>.
Circa 4 minuti e 20 secondi dopo la partenza, il razzo iniziò un'oscillazione conica circolare che crebbe in ampiezza finché non si perse il segnale video. A 5 minuti e un secondo il veicolo iniziò a rollare e si perse la [[telemetria]].
Secondo Elon Musk, il motore del secondo stadio si spense 7 minuti e 15 secondi dopo il lancio per un problema al controllo di rollio. L'ondeggiamento del propellente nel serbatoio di [[ossigeno liquido]] aveva aumentato le oscillazioni, che normalmente si sarebbero dovute smorzare per mezzo del controllo di [[spinta direzionale]] del secondo stadio; la collisione con il secondo ugello durante la separazione, però, causò una sovracompensazione delle correzioni<ref name="falconf2status"/>.
Il secondo stadio si spense un minuto prima del previsto, ma riuscì a rilasciare comunque il modulo di simulazione della massa del satellite. Nonostante la trasmissione video fosse terminata prematuramente, SpaceX riuscì comunque a recuperare la telemetria dell'intero volo<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nasaspaceflight.com/content/?cid=5056 |titolo=Falcon I flight - preliminary assessment positive for SpaceX |pubblicazione=NASAspaceflight.com |anno=2007|mese=03|giorno=24}}</ref>. La sorte del primo stadio è sconosciuta, in quanto non è stato recuperato per problemi con un dispositivo di rilevamento [[GPS]] difettoso.
Il razzo arrivò ad un'altitudine finale di 289 km e ad una velocità finale di 5,1 km/s, contro i 7,5 km/s necessari a raggiungere l'orbita.
SpaceX considerò il volo di prova come un successo, avendo provato l'efficacia in volo del 95% dei sistemi del Falcon 1. Gli obiettivi primari da raggiungere erano testare procedure di lancio reattive e raccogliere dati<ref name="demoflight_2_launch_update_12">{{cita news|lingua=en |url=http://www.spacex.com/updates_archive.php?page=0107-0707|titolo=Updates Archive |anno=2007|mese=03|giorno=20 |pubblicazione=SpaceX }}</ref>.
Secondo Musk, il team SpaceX decise che esperti di terze parti controllassero la diagnosi e le soluzioni. Egli credeva che il fenomeno dell'ondeggiamento potesse essere corretto aggiungendo dei diaframmi al serbatoio dell'ossigeno liquido del secondo stadio e regolando la logica di controllo. Inoltre, il problema transiente di spegnimento del motore Merlin poteva essere affrontato iniziando la procedura di spegnimento ad un livello di spinta più basso, a prezzo di qualche rischio per la riusabilità del motore. Il team SpaceX volle lavorare sul problema per evitare che si ripetesse passando alla fase operativa del Falcon 1<ref name="Space28">{{cita news|lingua=en |url=http://www.space.com/news/070328_spacex_falc1test_updt.html |pubblicazione=space.com |titolo=SpaceX Declares Falcon 1 Rocket Operational Despite Less than Perfect Test |anno=2007|mese=03|giorno=28}}</ref>.
==Terzo lancio==
SpaceX provò il terzo lancio del Falcon 1 il 3 agosto 2008 da Kwajalein<ref name=autogenerated1>{{cita web|lingua=en|url=http://www.efluxmedia.com/news_SpaceX_Falcon_1s_Third_Launch_Ends_In_Failure_21401.html |titolo=SpaceX Falcon 1's Third Launch Ends In Failure|accesso=03-08-2008|data=03-08-2008}}</ref>. Il carico era un satellite [[Trailblazer (satellite)|Trailblazer]] (''Jumpstart-1'') dell'[[United States Air Force|USAF]]<ref name="launchwindow">{{cita web|lingua=en|url=http://www.spacex.com/press.php?page=43|titolo=SpaceX conducts static test firing of next Falcon 1 rocket|pubblicazione=SpaceX|accesso=26-06-2008}}</ref>, i nanosatelliti [[Vela_solare#Vele_testate_nello_spazio|NanoSail-D]] e [[PREsat]] e un carico di ceneri per la [[sepoltura spaziale]] per conto della [[Celestis]]<ref name="Celestis">{{cita web|lingua=en|url=http://www.memorialspaceflights.com/explorers.asp|titolo=The Explorers Flight|pubblicazione=Space Services Incorporated (Celestis)|accesso=05-06-2008}}</ref>. Il razzo non raggiunse l'orbita, ma comunque il primo stadio, con il nuovo motore Merlin 1C, funzionò correttamente<ref>{{en}}[http://www.nasawatch.com/archives/2008/08/falcon_launch_v.html Video del lancio del Falcon 1 e messaggio di Elon Musk | NASA Watch]</ref>.
Durante la preparazione, un tentativo di lancio iniziale subì un ritardo a causa dell'inaspettata lentezza nel caricamento dell'[[elio]] sul Falcon 1. Così facendo si esposero il carburante e l'ossidante a temperature criogeniche, portando prematuramente il veicolo in condizioni di lancio. Essendo ancora all'interno delle finestra di lancio stabilita, il tentativo venne ripetuto, ma annullato di nuovo circa mezzo secondo prima del decollo per letture errate dei sensori. Il problema venne poi risolto ed il lancio nuovamente ripetuto. Con venticinque minuti ancora disponibili nella finestra di lancio, il Falcon 1 decollò dall'isola di Omelek alle 03:35 UTC. Durante il lancio, erano visibili piccole oscillazioni di rollio.
La separazione degli stadi avvenne come previsto, ma il carburante residuo nel nuovo motore Merlin 1C, evaporando e fornendo una spinta transitoria, portò il primo stadio a collidere con il secondo, compromettendo l'esito della missione<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nasawatch.com/archives/2008/08/spacex_telecon.html|titolo=SpaceX Telecon on Falcon 1 Launch Failure|pubblicazione=NASA Watch|data=06-08-2008}}</ref>.
Il rapporto di missione sul terzo lancio indicò che il quarto avrebbe avuto luogo come previsto e che il fallimento appena avvenuto non aveva comunque reso necessario alcun aggiornamento tecnologico. Fu dichiarato che un intervallo di tempo più lungo tra lo spegnimento del motore e la separazione del primo stadio sarebbe stato sufficiente<ref name="Mission3-Summary">{{cita web|lingua=en|url=http://www.spacex.com/updates.php#Update080608|pubblicazione=Space Exploration Technologies Corporation|titolo=Flight 3 mission summary}}</ref>.
Il video completo del terzo lancio venne pubblicato da SpaceX alcune settimane dopo<ref>{{en}}[http://www.spacex.com/multimedia/videos.php?id=13&cat=recent Il video completo del terzo lancio, inclusa la mancata separazione]</ref>.
==Quarto lancio==
{{S}}
Il Falcon 1 effettuò il quarto lancio il 28 settembre 2008 alle 23:15 GMT dall'isola di Omelek<ref name="MSC">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/status.html|titolo=Mission Status Center|cognome=Ray|nome=Justin|data=28-09-2008|pubblicazione=Spaceflight Now|accesso=28-09-2008}}</ref>. Fu la prima missione del Falcon 1 ad avere successo, oltre ad essere la prima di un [[razzo vettore]] a propellente liquido finanziato da privati.
Dopo il fallimento dei tre lanci precedenti, il razzo questa volta trasportava una replica non funzionante di un satellite, detta ''Ratsat''<ref name="JSR 601">{{cita web|lingua=en |url=http://host.planet4589.org/space/jsr/back/news.601|titolo= Issue 601|accesso= 29-09-2008|cognome=McDowell|nome=Jonathan|data=26-09-2008|formato=html|pubblicazione=Jonathan's Space Report}}</ref>, del peso di 165 kg, usata per simulare la massa di quello reale<ref name="F3">{{cita web|lingua=en| url=http://www.space.com/news/080806-spacex-falcon1-update.html|titolo=SpaceX Traces Third Rocket Failure to Timing Error|cognome=Malik|nome=Tariq|coautori=Brian Berger|data=06-08-2008|pubblicazione=Space.com|accesso=28-09-2008}}</ref> e che rimase imbullonata al secondo stadio del razzo dopo aver raggiunto l'[[Low_earth_orbit|orbita terrestre bassa]]<ref name="SFN preview">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/080927preview.html|titolo=SpaceX to launch its fourth Falcon 1 rocket on Sunday|cognome=Clark|nome=Stephen|data=27-09-2008|pubblicazione=Spaceflight Now|accesso=28-09-2008}}</ref>.
Ha la forma di un [[prisma]] esagonale lungo 1,5 m<ref name="Press release">{{cita web|lang=en |url=http://www.spacex.com/press.php?page=20080928|titolo=Press Release: SpaceX Successfully Launches Falcon 1 to Orbit}}</ref>. Elon Musk stima che il Ratsat rimarrà in orbita per un periodo che va da cinque a dieci anni, prima di rientrare nell'atmosfera incenerendosi.
Il non subì sostanziali modifiche rispetto al volo precedente, a parte l'aumento dell'intervallo di tempo fra lo spegnimento del motore del primo stadio e la separazione del secondo (necessario per evitare la collisione dei due stadi)<ref name="SFN preview" /><ref name="F3" /><ref>{{Cita news | lingua=en| cid={{issn|0362-4331}} | cognome = Schwartz | nome = John | titolo = Private Company Launches Its Rocket Into Orbit | pubblicazione = [[The New York Times]] | accesso = 29-09-2008 |data = 29-09-2008 | url = http://www.nytimes.com/2008/09/29/science/space/29launch.html?_r=1&ref=us&oref=slogin}}</ref>, e ne seguì la stessa traiettoria.
Benché SpaceX intendesse recuperare tutti i primi stadi dei veicoli Falcon 1, fu dichiarato che non era stato possibile farlo in questa occasione<ref name="First stage recovery">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spacexpla.net/blog/?p=79 |titolo=Let’s celebrate a new era!|pubblicazione=SpaceXpla.net| accesso = 18-10-2008 |data = 07-10-2008}}</ref>.
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===Preparations===
When the fourth flight was first announced in August 2008, shortly after the third flight failed, it was planned for launch in September.<ref name="F3" /> The rocket that was used to conduct the test flight was originally built to launch the [[RazakSAT]] satellite. The test flight was introduced into the launch schedule because [[Astronautic Technology (M) Sdn. Bhd]] (ATSB)<ref name="ATSB">{{cite web|url=http://acronyms.thefreedictionary.com/ATSB|title=ATSB|work=The Free Dictionary|publisher=Farlex|accessdate=2008-10-05}}</ref> required a successful flight to be conducted before RazakSAT could be launched.<ref name="F3" />
The schedule left very little time for modifications and testing. The rocket was shipped to the company's testing facilities in Texas where, after less than 24 hours, it was certified for launch. SpaceX chartered a United States Air Force [[C-17 Globemaster III|C-17]] flight on 3–4 September to carry both stages of the rocket 9,700 km (6,000 mi) to the launch facilities at the Kwajalein Atoll. The Falcon 1 rocket was successfully test-fired on 20 September.<ref name="F3"/> Launch preparations on 23 September led the ground crew to replace part of a pipeline supplying [[liquid oxygen]] to the second stage [[SpaceX Kestrel|''Kestrel'']] engine. This work delayed the launch to 28 September.<ref name="SpaceX updates"/>
==Launch==
[[Image:Spacex 067.jpg|thumb|Image from Falcon 1's successful flight]]
The launch occurred at 23:15 [[GMT]] on 28 September, 15 minutes into a five-hour launch window. If the launch had been scrubbed, it could have been conducted during the same window until 1 October.<ref name="SpaceX updates"/> Nine minutes and 31 seconds after launch, the second stage engine shut down, after the vehicle reached orbit.<ref name="MSC"/> The initial orbit was reported to be about 330 x 650 km.<ref>{{cite web|last=Clark|first=Stephen|title=Sweet Success at Last for Falcon 1 Rocket|date=2008-09-28|publisher=Spaceflight Now|url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/index.html|accessdate=2008-09-30}}</ref> Following a coast period, the second stage restarted, and performed a successful second burn, resulting in a final orbit of 621 x 643 km x 9.35°.<ref name="JSR 601"/>
==See also==
{{Wikinews|SpaceX rocket successfully orbits on fourth attempt}}
* [[2008 in spaceflight]]
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==Quinto lancio==
SpaceX annunciò il completamento della costruzione del quinto Falcon 1 ed il suo trasporto al complesso di lancio dell'atollo di Kwajalein, da dove sarebbe stato lanciato il 21 aprile 2009 (il 20 aprile negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])<ref name="MWN">{{cita web | lingua=en | cognome= Musk | nome= Elon | titolo = Flight 4 Launch Update | opera= Updates | pubblicazione = SpaceX | data=17-03-2009 | url = http://www.spacex.com/updates.php | accesso = 23-09-2008 }}</ref>.
Meno di una settimana prima della data programmata per il lancio, un notiziario della [[Malaysia]] riferì che erano stati rilevati nel razzo livelli pericolosi di vibrazioni e che, si supponeva, le riparazioni dovessero durare sei settimane<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://thestar.com.my/news/story.asp?file=/2009/4/18/nation/3723070&sec=nation | titolo=Launch of RazakSAT postponed | pubblicazione=The Star | data=18-04-2009}}</ref>.
Il 20 aprile SpaceX annunciò in una conferenza stampa che il lancio era stato posticipato per una possibile incompatibilità fra il satellite [[Agenzia_Spaziale_Nazionale_Malese#RazakSAT|RazakSAT]] ed il Falcon 1. Un motivo di preoccupazione era il potenziale effetto delle condizioni all'interno del vettore sul satellite<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://www.spacex.com/updates.php | titolo=Launch of RazakSAT postponed | pubblicazione=SpaceX | data=20-04-2009}}</ref>.
Il 1° giugno, SpaceX annunciò che la finestra di lancio successiva si sarebbe aperta il 13 luglio e sarebbe durata fino al 14 luglio, con apertura giornaliera alle 21:00 UTC (ore 9:00 locali)<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://www.parabolicarc.com/2009/06/02/spacex-sets-falcon-1-launch-july-13/ | titolo=SpaceX sets Falcon 1 Launch for July 13 | pubblicazione=Parabolic Arc | data=02-06-2009}}</ref>. Il lancio del 13 luglio ebbe successo, portando il RazakSAT nella sua [[orbita di parcheggio]] iniziale. Trentotto minuti dopo, il motore del secondo stadio del razzo si accese di nuovo per circolarizzare l'orbita. Infine il carico fu dispiegato con successo.<ref>[http://www.spaceflightnow.com/falcon/005/status.html]</ref>.
==Note==
{{references|2}}
==Voci correlate==
*[[SpaceX]]
==Collegamenti esterni==
*{{en}}[https://spacex.com/F1-004.php Foto del quarto lancio del Falcon 1]
[[Categoria:Ingegneria_aerospaziale]]
[[en:List_of_Falcon_1_launches]]
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