Luftwaffe (Wehrmacht): differenze tra le versioni
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| Traduzione = Aeronautica militare
| Immagine = COA_Luftwaffe_eagle_gold.svg
| Didascalia = Emblema della Luftwaffe
| Categoria = aeronautica militare
| Attiva = 3 ottobre [[1935]]<ref>{{Cita|Stedman 2005|p. 5}}.</ref> - 30 ottobre [[1945]]
| Nazione = {{Bandiera|DEU 1933-1945|nome}}
| Servizio = [[Forza armata]]
| Tipo = [[Aeronautica militare]]
| Dimensione = {{formatnum:119871}} aerei<ref>{{cita web|url=http://www.taphilo.com/history/WWII/Production-Figures-WWII.shtml|titolo=WWII production figures|autore=Tom Philo|sito=Taphilo.com|accesso=12 marzo 2019|dataarchivio=26 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170326230732/http://www.taphilo.com/history/WWII/Production-Figures-WWII.shtml|urlmorto=sì}}</ref><br />~{{formatnum:3400000}} uomini <small>(dal 1939 al 1945)</small><ref>{{cita web|url=https://www.feldgrau.com/WW2-Germany-Statistics-and-Numbers/|titolo=Statistics and Numbers|autore=Jason Pipes|sito=Feldgrau.com|anno=2008|accesso=12 marzo 2019}}</ref>
|
| Guarnigione = [[Reichsluftfahrtministerium|Ministero dell'Aria]], [[Berlino]]
| Descrizione_equipaggiamento = Velivoli utilizzati
| Equipaggiamento = [[Aerei della Luftwaffe nella seconda guerra mondiale|Vedi lista]]
| Battaglie = [[Guerra civile spagnola]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
| Reparti_dipendenti = <div align="center"> [[Fallschirmjäger]]<br />[[arma contraerea|FlaK]]<br />[[Luftwaffen-Feld-Division]]</div>
| Comandanti_degni_di_nota = [[Hermann Göring]]<br />[[Robert Ritter von Greim]]<br />[[Albert Kesselring]]<br />[[Hugo Sperrle]]<br />[[Adolf Galland]]<br />[[Kurt Student]]
| Descrizione_simbolo = [[Coccarda]] alare e di fusoliera
| Simbolo = [[File:Balkenkreuz.svg|center|100px]]
| Descrizione_simbolo2 = [[Distintivo di coda]]
| Simbolo2 = [[File:Luftwaffe swastika.svg|center|100px]]
| Descrizione_simbolo3 = Fregio da elmetto
| Simbolo3 = [[File:COA Luftwaffe eagle silver (looking left).svg|100px|center]]
| Ref = Fonti citate nel corpo del testo
| Struttura_di_comando = <div align="center">[[Wehrmacht]]</div>
}}
La '''
Coinvolta in tutti i teatri di guerra, contribuì, soprattutto durante i primi anni del conflitto, alla buona riuscita della tattica della "[[guerra lampo]]" adottata dalle forze armate tedesche. Vittoriosa in [[campagna di Polonia|Polonia]] e in [[Campagna di Francia|Francia]], subì una prima battuta d'arresto nella [[battaglia d'Inghilterra]] scontrandosi contro la [[Royal Air Force]] [[Regno Unito|britannica]] nei cieli della [[La Manica|Manica]] e del [[Regno Unito]] ed in [[Campagna del Nordafrica|Nord-Africa]], per poi rivolgere gran parte della sua attenzione al [[fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]], dove durante l'[[operazione Barbarossa]] conquistò in un primo tempo la superiorità aerea sull'inesperta [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|aviazione sovietica]].
Il procedere del conflitto e il rovesciamento delle sorti della guerra significarono per la Luftwaffe la progressiva concentrazione delle forze nella difesa dello spazio aereo tedesco minacciato dai bombardieri britannici e statunitensi. L'avanzata Alleata fu però inesorabile e l'aviazione tedesca, in crescente inferiorità numerica e con insufficienti quantità di carburante, perse progressivamente il controllo dei cieli su tutti i fronti e non riuscì ad arginare l'offensiva Alleata nonostante l'impiego congiunto dei reparti [[arma contraerea|contraerei]] (FlaK) e di rivoluzionari caccia a reazione, la cui produzione non fu mai numericamente sufficiente a influire realmente sui combattimenti contro le soverchianti forze aeree degli avversari.
La Luftwaffe ebbe sotto il proprio controllo anche le unità di paracadutisti ([[Fallschirmjäger]]) e altre formazioni terrestri.
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== Nomenclatura ==
[[File:Luftwaffe Organization.jpg|thumb|Schema riportante l'organizzazione parziale della Luftwaffe]]
La lista seguente illustra il significato di alcune sigle di seguito utilizzate per descrivere i reparti della Luftwaffe e i loro aerei.
* Riguardo alle sigle
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== Catena di comando ==
{{vedi anche|Organizzazione della Luftwaffe (Wehrmacht)}}
[[File:Goeringcaptivity.jpg|thumb|[[Hermann Göring]], capo della Luftwaffe dalla sua istituzione fino al 25 aprile 1945]]
Durante la sua vita sotto il [[Germania nazista|Terzo Reich]], la Luftwaffe ebbe solo due comandanti in capo. Il primo fu [[Hermann Göring]], il secondo [[Robert Ritter von Greim]], ultimo ufficiale tedesco della seconda guerra mondiale ad essere promosso [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generalfeldmarschall]] ([[feldmaresciallo]]). Al livello più alto nell'organizzazione della Luftwaffe erano il ''[[Reichsluftfahrtministerium]]'' (RLM – Ministero dell'aria) e l'[[Oberkommando der Luftwaffe]] (OKL – Alto comando della Luftwaffe). Queste istituzioni avevano il controllo della ricerca, della produzione e della manutenzione dell'aeronautica tedesca, con la seconda che faceva riferimento all'OKW, [[Oberkommando der Wehrmacht]] (Alto comando delle forze armate tedesche). L'OKL era quindi allo stesso livello dell'[[Oberkommando des Heeres]] (OKH) e dell'[[Oberkommando der Marine]] (OKM).
Nel settembre 1939 la Luftwaffe era composta da quattro flotte aeree (''Luftflotte''); a queste se ne aggiunsero altre quattro nel corso della guerra, di cui una, la [[Luftflotte Reich]], creata appositamente per la difesa del territorio tedesco. Ogni flotta contava fino a 1.250 aerei raggruppati in ''Fliegerkorps'' o nelle più piccole ''Flieger-Division'' a seconda della dimensione, entrambe suddivise a loro volta in ''Geschwader'' (l'equivalente degli stormi per la [[Regia Aeronautica]]) composti solitamente da tre ''Gruppe'' (gruppi) formati da tre o quattro ''Staffel'' (squadriglie) di circa dodici aerei ciascuna.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 10}}.</ref>
Un Geschwader era comandata da un ''[[Geschwaderkommodore]]'', che poteva essere un maggiore, un tenente colonnello o un colonnello assistito da un suo [[stato maggiore]]. Forte di circa 120-125 aerei, i Geschwader avevano un proprio modo di abbreviare i nomi delle unità dei documenti ufficiali: "JG 1" (con la sigla "JG" a caratterizzare un ''Jagdgeschwader'', cioè uno stormo di caccia) nel caso degli stormi, "I./JG 1" indicava il 1º gruppo del 1º stormo caccia, "1./JG 1" era usato invece per riferirsi alla 1ª squadriglia del 1º gruppo caccia.<ref name="Luftwaffe Tactical Organisation">{{Cita web|url=https://www.feldgrau.com/WW2-German-Luftwaffe-High-Command/|titolo= Luftwaffe Tactical Organisation|sito=feldgrau.com| lingua=en |accesso= 26 giugno 2011}}</ref> Ogni Gruppe era alle dipendenze di un ''Gruppenkommandeur'', così come una squadriglia era diretta da uno ''Staffelkapitän''. Questi comunque non erano gradi veri e propri, bensì nomine.
== Aerei in dotazione ==
{{vedi anche|Aerei della Luftwaffe nella seconda guerra mondiale}}
== Storia ==
=== Origini ===
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A seguito della sconfitta nella [[prima guerra mondiale]] e alla firma del [[trattato di Versailles]], alla Germania fu imposto lo scioglimento dell'aviazione militare ([[Luftstreitkräfte]]) e lo smantellamento di tutti gli aerei rimasti. Ciononostante, il governo tedesco riuscì a mantenere segretamente una propria forza aerea che divenne sempre più forte con il passare degli anni. L'addestramento clandestino dei piloti iniziò dal 1926 grazie a club privati e compagnie aeree civili che fornirono addestratori veterani della prima guerra mondiale e aerei militari come lo [[Junkers Ju 86]] e l'[[Heinkel He 111]] camuffati da aerei di linea o da trasporto, [[Aliante|alianti]] e [[Ultraleggero|ultraleggeri]] su cui i piloti della futura Luftwaffe poterono fare pratica. Nel 1930 il partito nazista si dotò di un proprio organo di volo, il [[Nationalsozialistisches Fliegerkorps]], per dare ulteriore impulso all'addestramento dei piloti, rafforzato tre anni dopo dalla neo-costituita [[Deutsche Luftsportverband]] (associazione aerea sportiva tedesca).<ref>{{Cita|Stedman 2005|p. 6}}.</ref>
La vera svolta arrivò in seguito alla decisione di [[Adolf Hitler]] di riarmare la Germania. La Luftwaffe venne fondata clandestinamente nel 1933 con circa {{formatnum:4000}} addetti<ref>{{Cita|Silvestri 2002|p. 1071}}.</ref> mentre erano già da tempo in produzione vari tipi di aerei militari; il 1º gennaio 1934 nacque a [[Aeroporto di Berlino-Tempelhof|Berlino-Tempelhof]] il [[Bombengeschwader 1]], la prima unità da bombardamento della Luftwaffe e un documento dello stesso anno propose la costruzione di {{formatnum:4021}} aerei entro il 30 settembre 1935.<ref name="Smith p. 6">{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 6}}.</ref> Il 1º marzo 1935 la creazione della nuova forza aerea tedesca venne resa pubblica a tutto il mondo.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 5}}.</ref> A capo dell'[[Oberkommando der Luftwaffe]] (OKL) nel 1935 fu incaricato l'ex [[asso dell'aviazione]] tedesca, nonché ministro dell'aviazione, [[Hermann Göring]], il quale si circondò di collaboratori come [[Erhard Milch]] (ispettore generale della Luftwaffe), [[Hans Jeschonnek]] (responsabile dei rifornimenti, dell'addestramento, della telecomunicazione e delle azioni di guerra) ed [[Ernst Udet]] (capo dell'ufficio tecnico).<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 9}}.</ref>
Le strategie di attacco erano ancora in fase di sperimentazione; in particolare, vi erano due linee di pensiero distinte: [[Walther Wever]], comandante dello stato maggiore generale dell'aviazione fino al 1936, sostenne l'importanza dei bombardamenti strategici compiuti da aerei quadrimotore; Ernst Udet invece era convinto che l'aviazione dovesse essere usata solamente a supporto delle truppe a terra e per contrastare i velivoli nemici. Forte dell'esperienza bellica in Spagna dove i [[Bombardiere in picchiata|bombardieri in picchiata]] svolsero egregiamente il loro compito, e complice la morte accidentale di Wever avvenuta nel giugno 1936, Udet riuscì a convincere l'intero comando della Luftwaffe che la sua linea di pensiero era quella da seguire. I progetti per i grandi aerei da bombardamento, come il [[Dornier Do 19]] e lo [[Junkers Ju 89]], vennero quindi abbandonati.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 8 e 10}}.</ref>
{{vedi anche|Legione Condor}}
[[File:Bundesarchiv Bild 183-C0214-0007-013, Spanien, Flugzeug der Legion Condor.jpg|thumb|Un [[Heinkel He 111|He 111]] della [[Legione Condor]] ]]
La prima azione in cui fu coinvolta la Wehrmacht fu la [[rimilitarizzazione della Renania]], iniziata il 7 marzo 1936. La Luftwaffe entrò in gioco con un'unità di caccia e una di bombardieri in picchiata, il III./JG 134 e il I./StG 165, ma quando alcuni rapporti ipotizzarono che l'[[Armée de l'air|aeronautica francese]] era pronta ad intervenire con dei bombardieri, il I./KG 753 venne allertato per colpire [[Parigi]] con i suoi Ju 52, senza che tuttavia ve ne fosse bisogno. Per la fine del mese tutta la Renania era tornata in mano alla Wehrmacht.<ref name="Smith p. 6"/>
Quando il futuro dittatore spagnolo [[Francisco Franco]] chiese aiuto a Hitler per proseguire e vincere la [[guerra civile spagnola|guerra civile]] che infuriava in Spagna, il 22 luglio 1936 il dittatore nazista rispose inviando le prime aliquote di aerei "clandestini" composti da personale volontario in abiti civili.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 23}}.</ref> Dopo che agli inizi di novembre l'[[Unione Sovietica]] inviò in Spagna aerei e piloti, la Germania reagì facendo giungere nel teatro di guerra la [[Legione Condor]] forte di {{formatnum:4500}} volontari<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 23 e 25}}.</ref> posti inizialmente sotto il comando del [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generalmajor]] ([[generale di brigata aerea]]) [[Hugo Sperrle]], sostituito in seguito dai parigrado [[Hellmuth Volkmann]] e [[Wolfram von Richthofen]].<ref>{{Cita|Silvestri 2002|p. 933}}.</ref> Le operazioni di bombardamento erano svolte dal K/88 (88º gruppo da bombardamento), mentre la caccia e gli aerei d'attacco al suolo erano presenti con il J/88 (88º gruppo caccia),<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=235|titolo=Legion Condor|lingua=en|autore=Axis History Factbook|accesso=17 novembre 2009}}</ref> così come la ricognizione era di competenza dell'A/88 (88º gruppo ricognizione) e dell'AS/88 (88º gruppo ricognizione marittima).<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 25}}.</ref> Largamente impegnata in ogni genere di missione (tra cui una delle più note è il [[bombardamento di Guernica]] dell'aprile 1937), l'andamento della guerra favorevole a Franco comportò una riduzione delle attività dal gennaio 1939, cessate del tutto il 27 marzo seguente.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 37}}.</ref>
La guerra civile spagnola fu un ottimo banco di prova per la giovane Luftwaffe che ebbe modo di constatare l'efficacia del bombardamento convenzionale e del [[bombardamento in picchiata]] effettuato dagli [[Junkers Ju 87]] e dagli [[Heinkel He 51]],<ref>{{cita|Weal 2003|pp. 9-12}}; {{Cita|Smith, Creek 2004|p. 37}}.</ref> mettere alla prova i piloti (il migliore [[asso dell'aviazione]] fu il capitano [[Werner Mölders]], con quattordici vittorie all'attivo tutte ottenute a bordo di un [[Messerschmitt Bf 109]]),<ref>{{cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=6806|titolo=Aces of the Legion Condor|editore=Axis History Factbook|lingua=en|accesso=28 luglio 2012}}; {{Cita|Weal 2003|p. 15}}.</ref> e testare l'incredibile versatilità del cannone [[8,8 cm FlaK]], usato contro obiettivi aerei e terrestri.
=== Austria e occupazione della Cecoslovacchia ===
{{vedi anche|Anschluss|Occupazione tedesca della Cecoslovacchia}}
Nel 1938 Hitler ritenne i tempi maturi per [[Anschluss|annettere la vicina Austria]]. Per prevenire le mosse naziste il capo del governo austriaco, [[Kurt Alois von Schuschnigg]], indisse un plebiscito per il 13 marzo. La Luftwaffe mobilitò allora per ogni evenienza tre gruppi da bombardamento provenienti dai KG 155 e KG 255 dotati di [[Dornier Do 17]] e pose al comando delle proprie forze dislocate lungo il confine austriaco Hugo Sperrle. Il 12 marzo la Wehrmacht entrò in Austria, mentre due dei tre già citati gruppi della Luftwaffe atterrarono a [[Vienna]], imitati il giorno dopo da due loro squadriglie volate a [[Klagenfurt]]. Terminato l'Anschluss, l'unico stormo da bombardamento dell'[[Heimwehr Flieger Korps|aeronautica austriaca]] venne incorporato nel I. e III./KG 155 (rinominato per l'occasione KG 158) che vennero trasferiti rispettivamente a [[Aeroporto di Wiener Neustadt-Ovest|Wiener Neustadt]] e [[Wels]].<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 42 e 45}}.</ref>
Le successive mire espansionistiche del Führer verso la [[Cecoslovacchia]] imposero alla Luftwaffe di spiegare diverse unità, oltre quaranta Gruppe, lungo il confine con questo paese, ma gli [[Conferenza e accordo di Monaco|accordi di Monaco]] del settembre 1938 resero marginale l'intervento delle forze armate ed i [[Sudeti]] vennero annessi senza scontri, con gran parte dei Gruppe impegnati rispediti nelle basi originarie.<ref>{{Cita|Weal 2003|pp. 15-16}}.</ref> Il 15 marzo 1939 infine la Germania occupò l'intera Cecoslovacchia incontrando scarsa resistenza e con il supporto di 500 aerei ma, a differenza di quello che accadde in Austria, pochi piloti si unirono alla Luftwaffe, preferendo invece l'aeronautica britannica o francese.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 48}}.</ref>
=== Seconda guerra mondiale ===
==== Mobilitazione ====
Nell'estate 1939 la Luftwaffe contava 9 Jagdgeschwader in gran parte equipaggiati con i Bf 109, 4 Zerstörergeschwader dotati dei Bf 110, 11 Kampfgeschwader montati su He 111 o Dornier Do 17, e 4 Sturzkampfgeschwader.<ref>{{Cita|Hooton 2007|p. 79}}.</ref> Lo Junkers Ju 88 era disponibile in soli dodici esemplari per via di problemi nello sviluppo. Gli aerei operativi erano {{formatnum:4021}} ({{formatnum:1191}} bombardieri, 361 bombardieri a tuffo, 788 caccia, 431 caccia pesanti e 488 velivoli da trasporto).<ref>{{Cita|Corum 1997|p. 271}}.</ref>
La Luftwaffe in ogni caso non venne mobilitata al completo prima della primavera del 1940, momento in cui, grazie alle disposizioni di Ernst Udet tese ad aumentare la produzione di aerei, erano attive 51 squadriglie in più dall'inizio della guerra (30 di bombardieri, 16 di caccia e 5 di caccia pesanti).<ref>{{Cita|Hooton 2007|p. 23}}.</ref> La Luftwaffe espanse anche del 42% il numero di scuole di addestramento portandole ad un totale di 63. Queste strutture vennero collocate in massima parte nella Germania orientale, al riparo da eventuali minacce Alleate. Sempre considerando la primavera 1940 rispetto agli albori della seconda guerra mondiale, le file del personale di volo arrivarono a contare {{formatnum:4727}} uomini (+ 31%), anche se si contarono 997 morti e 700 feriti nei corsi di addestramento, durante i quali vennero persi anche 946 aerei. La forza totale della Luftwaffe era ora di {{formatnum:2200000}} uomini.<ref>{{Cita|Hooton 2007|p. 24}}.</ref>
==== L'invasione della Polonia ====
{{vedi anche|Campagna di Polonia}}
[[
Il 1º settembre 1939 la Germania dette inizio all'[[Fall Weiß|operazione Fall Weiss]] invadendo il territorio della [[Polonia]] con il supporto di circa 520 caccia, 800 bombardieri, 340 Ju 87 e 250 aerei da trasporto.<ref>{{Cita|Zaloga 2008|p. 33}}.</ref> La prima missione di attacco al suolo della guerra ebbe inizio prima dell'alba del 1º settembre, quando gli [[Henschel Hs 123]] del II.(Schl)./LG 2 attaccarono con successo una base dell'esercito polacco a [[Przystajń]].<ref>{{Cita|Weal 2003|pp. 17-18}}.</ref> L'obiettivo principale della Luftwaffe era comunque quello di distruggere a terra l'aviazione polacca, ma, complice la fitta nebbia che caratterizzò i primi giorni di guerra e l'abile mossa dei comandanti nemici che spostarono ad est i campi d'aviazione in luoghi nascosti, durante tutta la campagna l'aviazione tedesca riuscì a distruggere al suolo solo 24 aerei,<ref>{{Cita|Zaloga 2008|p. 50}}.</ref> anche se su questo numero non c'è accordo tra le fonti.<ref>Si legga ad esempio la trattazione della campagna di Polonia fatta da {{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 62-64}}.</ref> Gli aerei della [[Luftflotte 1]] (assegnata come supporto al [[Heeresgruppe Nord|gruppo d'armate Nord]]) e della [[Luftflotte 4]] (assegnata al [[Heeresgruppe Süd|gruppo d'armate Sud]]) inoltre non avevano ancora sperimentato attacchi a supporto della fanteria, e si limitarono a colpire obiettivi strategici scelti dai generali dell'aviazione; le prime vere missioni di [[Close Air Support|supporto aereo ravvicinato]] iniziarono solo durante la [[battaglia del fiume Bzura]], e si rivelarono determinanti per la vittoria sul campo.<ref>{{Cita|Weal 2003|pp. 20-21}}.</ref> L'intervento della Luftwaffe si rivelò prezioso per la Wehrmacht in molte altre occasioni, ma non sempre l'esito finale fu il successo, come nel caso dell'attacco del 1º settembre al ponte di [[Tczew]], che i polacchi riuscirono a minare e a far esplodere impedendo il passaggio dei mezzi corazzati avversari. In ogni caso, per il 6 settembre la [[Brygada Pościgowa]], la principale formazione della caccia polacca, era rimasta con soli sedici aerei mentre le forze da bombardamento erano state praticamente annientate.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 62}}.</ref>
Varsavia venne attaccata per la prima volta il 1º settembre, ma la reazione della caccia polacca non permise ai bombardieri tedeschi di sganciare le bombe. Il 12 settembre, constatata l'ormai scarsa opposizione nemica, diverse unità della Luftwaffe vennero riportate in Germania, lasciando alle ultime il compito di colpire la capitale polacca, bombardata duramente il 13 settembre e in misura ancora maggiore, da 400 aerei, il 25 settembre.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 62-63}}.</ref> Vista persa ogni speranza di vittoria, il centro di comando polacco chiese infine il "cessate il fuoco" che entrò in vigore il 28 settembre.
Durante la campagna la Luftwaffe registrò la perdita di 285 aerei, dei quali 126 abbattuti dai caccia polacchi,<ref>{{Cita|Zaloga 2008|p. 52}}.</ref> troppo inferiori di numero per imporre la propria volontà. Perirono inoltre 239 uomini degli equipaggi di bordo e altri 88 risultarono dispersi.<ref name=smith69/> L'inizio della guerra fu comunque favorevole all'aviazione tedesca, che ebbe modo di perfezionare le tecniche di assalto aereo e prepararsi per le operazioni future.
==== ''Sitzkrieg'' ====
{{vedi anche|Strana guerra}}
Una volta occupata la Polonia, ci fu un periodo di stallo delle operazioni terrestri (chiamato dai tedeschi "''[[Strana guerra|Sitzkrieg]]''", "guerra seduta", nota anche come "strana guerra") che durò fino al maggio 1940. Eccetto che per le operazioni in mare, nel [[fronte occidentale (1939-1945)|fronte occidentale]] non ci furono movimenti di truppe o azioni militari. In questo periodo, la Luftwaffe fu impegnata in molte missioni di carattere aeronavale (compresa la posa di mine in mare) nonché in lanci di volantini propagandistici<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 64 e 69}}.</ref> e occasionali intercettazioni di bombardieri britannici, che culminarono nella [[battaglia della Baia di Helgoland (1939)|battaglia della Baia di Helgoland]].
Di pari passo cominciarono, il 16 ottobre 1939, i raid tedeschi sul Regno Unito ad opera di alcuni Ju 88 ed He 111 che attaccarono le navi britanniche a [[Rosyth]], nel [[Firth of Forth]], perdendo uno<ref name=smith65>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 65}}.</ref> o tre velivoli abbattuti dagli Spitfire che segnarono in ogni caso la prima vittoria per il [[Fighter Command]].<ref name=smith65/> Il giorno successivo, in un'analoga azione a [[Scapa Flow]], un Ju 88 venne fatto precipitare dalla contraerea sull'[[Hoy (isola)|isola di Hoy]]. Il primo aereo della Luftwaffe a schiantarsi nell'isola principale del Regno Unito fu invece un Heinkel He 111 caduto nelle [[Lammermuir Hills]], ad [[Haddington]], il 28 o 29 novembre 1939.<ref>{{cita web|url=http://www.deltaweb.co.uk/spitfire/into_act.htm|titolo=The Spitfire - An Operational History - 2. Into Action|sito=deltaweb.co.uk|lingua=en|accesso=22 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716093922/http://www.deltaweb.co.uk/spitfire/into_act.htm|urlmorto=sì}}; {{cita web|url=http://www.peakdistrictaircrashes.co.uk/pages/scotland/scotland4dek.htm|titolo=Junkers Ju88 4D+EK|sito=peakdistrictaircrashes.co.uk|lingua=en|accesso=22 giugno 2011}}; {{Cita|Smith, Creek 2004|p. 73}}.</ref> Le operazioni dei bombardieri contro il naviglio britannico continuarono anche durante i primi mesi del 1940, ma per la fine di febbraio la caccia britannica era ormai presente in forze lungo le proprie coste ed i successi della Luftwaffe, peraltro modesti (a livello di naviglio maggiore vennero solamente danneggiati la vecchia corazzata {{nave|HMS|Iron Duke|1912|2}} e l'[[incrociatore pesante]] {{nave|HMS|Norfolk|78|2}}), calarono drasticamente.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 65 e 68}}.</ref> Durante questo periodo le relazioni tra la Luftwaffe e la [[Kriegsmarine]], la marina militare tedesca, non furono delle migliori: la marina infatti deplorò azioni come quella del KG 26 del 12 gennaio contro battelli leggeri non armati temendo ritorsioni britanniche, e i rapporti tra le due forze armate peggiorarono ulteriormente quando alla fine di febbraio la 4ª e 6ª squadriglia del KG 26 attaccarono per errore un gruppo di cacciatorpediniere tedesche affondando la ''[[Z1 Leberecht Maass|Leberecht Maass]]'', causando indirettamente anche l'affondamento della ''[[Z3 Max Schultz|Max Schultz]]'' che colò a picco dopo aver urtato una mina nel tentativo di soccorrere la nave amica.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 68}}.</ref>
Sempre fra il 1939 ed il 1940, numerosi scontri aerei avvennero sopra la [[linea Maginot]] e la [[linea Sigfrido]], tra i caccia e i ricognitori dell'[[Armée de l'air]] francese e della Luftwaffe, nel tentativo di entrambi gli schieramenti di spiare dal cielo le truppe avversarie posizionate al confine.
Nel periodo che va dal 1º settembre 1939 alla fine del marzo 1940 e per quel che riguarda solamente la ''Sitzkrieg'', la Luftwaffe perse 520 uomini degli equipaggi di bordo e ne ebbe altri 298 dispersi, cifre superiori alle perdite patite durante la campagna di Polonia.<ref name=smith69>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 69}}.</ref>
==== Le offensive in Scandinavia e Francia ====
{{vedi anche|Campagna di Norvegia|Campagna di Francia}}
[[File:Weserübung-Süd Ju-52.PNG|thumb|left|9 aprile 1940: [[Junkers Ju 52]] sorvolano il suolo danese durante l'[[operazione Weserübung]] ]]
In aprile la Wehrmacht prese l'iniziativa e, sotto il comando di [[Nikolaus von Falkenhorst]], invase [[Danimarca]] e [[Norvegia]]; Göring, a causa dei rischi per la sua forza armata, si rifiutò di porre la Luftwaffe (mobilitata per l'occasione con l'intero [[X Fliegerkorps]] del [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generalleutnant]] – [[generale di divisione aerea]] – [[Hans Geisler]]) sotto il comando di von Falkenhorst, affidandola invece al generale [[Erhard Milch]], subordinato comunque a livello operativo a Geisler.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 78}}.</ref> All'avvio delle ostilità, la Wehrmacht poteva contare su un supporto di 39 Ju 87R, 419 bombardieri, 38 Bf 109E, 21 aerei antinave ([[Focke-Wulf Fw 200|Fw 200]] e [[Junkers Ju 52|Ju 52]]) e 548 aerei da trasporto.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 19}}.</ref>
Dopo aver conquistato in un solo giorno il territorio danese, la Luftwaffe poté usufruire dell'aeroporto di [[Aalborg]] come base per le future operazioni in Norvegia, che si materializzarono in azioni di attacco al suolo, scorta ai bombardieri, trasporto truppe aviotrasportate e difesa antinave. Il 9 aprile il KG 4 attaccò il [[forte di Kvarven]] che con i suoi cannoni aveva da poco danneggiato l'incrociatore ''[[Königsberg (incrociatore)|Königsberg]]''; qualche momento prima aerei dello stesso stormo avevano bombardato l'[[aeroporto di Stavanger-Sola]], mentre il KG 26 colpì alcuni forti attorno [[Kristiansand]]. Questo genere di operazioni, unitamente al bombardamento di aeroporti e ad operazioni contro la [[Royal Navy]] britannica, proseguì per tutta la durata della campagna, conclusasi agli inizi di giugno. Prima, il 12 aprile, fu creata la nuova [[Luftflotte 5]], posta agli ordini di Milch, in cui vennero inquadrate tutte le unità di stanza in Norvegia.<ref name=smith8083>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 80-83}}.</ref>
Quando le azioni belliche terminarono, la RAF aveva perso 70 aerei contro i 117 della Luftwaffe, che mise però in campo un numero di forze maggiore rispetto all'aviazione nemica.<ref>{{Cita|Silvestri 2002|p. 1263}}.</ref>
Il 10 maggio 1940 la Wehrmacht lanciò un'offensiva con tre gruppi d'armate contro la [[Francia]], il [[Belgio]] ed i [[Paesi Bassi]]. La Luftwaffe entrò in azione con le Luftflotte 2 e [[Luftflotte 3|3]] (comandate rispettivamente da [[Albert Kesselring]] e [[Hugo Sperrle]]) schierando {{formatnum:1100}} bombardieri a medio raggio e 400 ''Stuka'' scortati da 1.200 tra Bf 109 e Bf 110,<ref name="ReferenceA">{{Cita|Bishop 2008|p. 21}}.</ref> attaccando principalmente nelle [[Ardenne]]. La tecnica fu simile a quella adottata in Polonia: i KG e gli StG attaccarono i campi d'aviazione nemici e bombardarono i centri di comunicazione, di rifornimento e numerose città. Nel frattempo, circa 500 aerei da trasporto,<ref name="ReferenceA"/> seppur con gravi perdite, paracadutarono unità di [[Fallschirmjäger]] in obiettivi strategici come i ponti sul [[Canale Alberto]] e il [[forte Eben-Emael]], catturato con successo l'11 maggio. Nelle prime ore dell'offensiva vennero bombardati gli aeroporti di [[Aeroporto di Rotterdam-Waalhaven|Rotterdam-Waalhaven]] e di [[Aeroporto di Amsterdam-Schiphol|Amsterdam-Schiphol]] così come, non senza reazione della caccia anglo-francese, la [[Linea Maginot]], mentre l'[[Reale aeronautica militare belga|aeronautica belga]] venne per metà distrutta al suolo.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 87-88}}.</ref> Nei giorni seguenti la Luftwaffe bombardò 47 aeroporti, 17 stazioni ferroviarie, 16 fabbriche e 45 concentrazioni di truppe avversarie. Venne [[Bombardamento di Rotterdam|colpita anche Rotterdam]] dal [[Kampfgeschwader 54|KG 54]], che non ricevette l'ordine di annullamento dell'operazione, con gravi danni e centinaia di vittime.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 90 e 92}}.</ref> Le operazioni aeree proseguirono per tutta la durata della campagna.
I caccia tedeschi si rivelarono superiori ai loro avversari francesi e agli [[Hawker Hurricane|Hurricane]] britannici, che comunque segnarono notevoli vittorie a loro favore: il 20 maggio la Luftwaffe aveva perso 547 aerei, pari al 20% della forza con cui aveva iniziato la campagna dieci giorni prima. La rapida avanzata delle forze di terra provocò problemi dal punto di vista logistico e costrinse molte unità a sostare negli aeroporti avanzati con problemi di sovraffollamento che causarono alcuni incidenti, inoltre, avvicinandosi al [[La Manica|canale della Manica]], gli uomini della Luftwaffe incontrarono più frequentemente i caccia della [[Royal Air Force]] (RAF), inclusi gli ottimi [[Supermarine Spitfire|Spitfire]].<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 93}}.</ref> Nonostante tutto la campagna proseguì felicemente per le truppe tedesche e le forze Alleate vennero [[Battaglia di Dunkerque|accerchiate a Dunkerque]]. La Luftwaffe iniziò quindi, dal 27 maggio e nonostante il parere contrario di Kesselring che denunciò la debolezza dei suoi Gruppe, ad ostacolare l'[[operazione Dynamo]], il piano Alleato di rimpatrio dei propri soldati rimasti in Francia. L'aviazione tedesca riuscì ad affondare varie navi e vi furono numerosi scontri tra i caccia di entrambi gli schieramenti, ma gli Alleati riuscirono alla fine a salvare dalla prigionia circa 338.000 uomini.<ref>{{cita|Silvestri 2002|p. 1290}}; {{Cita|Smith, Creek 2004|pp. 93-96}}.</ref>
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-058-1784A-14, Frankreich, Jagdflugzeuge Me 109 auf Feldflugplatz.jpg|thumb|Piloti e [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] del JG 51 si riposano nell'agosto 1940, ad operazioni belliche terminate]]
Con il Regno Unito fuori dai giochi la Wehrmacht si concentrò sull'offensiva finale contro la Francia, denominata in codice "[[Fall Rot]]". La Luftwaffe impostò il suo piano d'azione in due fasi: dal 1º giugno vennero attaccati obiettivi sensibili lungo la valle del [[Rodano]] e attorno [[Marsiglia]] con l'intento di prevenire arrivi di truppe fresche francesi dall'Africa settentrionale, ma a partire dall'8 giugno, quando fu ormai chiaro che l'Italia sarebbe entrata in guerra a breve, le operazioni cessarono per far posto alla [[Regia Aeronautica]] italiana; il 3 giugno era intanto iniziata la seconda fase dell'offensiva aerea, chiamata in codice [[operazione Paula]], il cui scopo era quello di distruggere aeroporti e fabbriche aeronautiche attorno Parigi. Le perdite tedesche furono irrisorie, ma di fatto nessuna fabbrica rimase fuori uso per più di 24 ore e solamente meno della metà degli aeroporti bombardati ebbe danni gravi. L'appoggio all'offensiva dell'esercito tedesco continuò quindi fino al 21 giugno, data in cui la Germania presentò le condizioni armistiziali alla Francia.<ref name=smith96>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 96}}.</ref>
I rapporti tedeschi indicano la perdita di {{formatnum:1428}} aerei dal 3 settembre 1939 al 25 giugno 1940, distrutti per opera dell'aviazione francese, belga, olandese e britannica.<ref name=smith96/>
==== La battaglia d'Inghilterra ====
{{vedi anche|Battaglia d'Inghilterra}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-402-0265-03A, Flugzeug Junkers Ju 88, Startvorbereitung.jpg|thumb|Aviatori del KG 51 si preparano per una missione di bombardamento sull'Inghilterra. L'aereo è un [[Junkers Ju 88|Ju 88]] ]]
Dopo Polonia, Scandinavia, Paesi Bassi, Belgio e Francia, solo la Gran Bretagna poteva opporsi all'avanzata tedesca in Europa. Hitler decise così di dare il via alla preparazione dell'[[operazione Seelöwe]], ma prima bisognava neutralizzare l'aviazione britannica, la [[Royal Air Force]] (RAF) per assicurare protezione totale alle navi della [[Kriegsmarine]] che avrebbero dovuto attraversare [[La Manica]].
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Nel giugno e luglio del
Il vero attaccò iniziò
[[File:Coventry bomb damage H5600.jpg|thumb|Effetti del [[bombardamento di Coventry]] nel centro storico della città]]
È da tenere presente che i piloti della RAF erano avvantaggiati rispetto ai loro colleghi tedeschi perché operavano da basi molto vicine ai teatri di battaglia, dunque potevano caricare meno carburante con un vantaggio in termini di agilità; inoltre, se venivano abbattuti e non morivano, venivano recuperati e reintrodotti nelle loro squadriglie, mentre un pilota tedesco abbattuto o veniva catturato o periva in mare se i soccorsi tardavano ad arrivare. Per quanto riguarda gli aerei, i bombardieri tedeschi non erano stati progettati per condurre bombardamenti strategici a lungo raggio, inoltre si rivelarono vulnerabili agli attacchi aerei nemici, complice anche la scarsa protezione offerta loro dai Bf 110 o dai Bf 109 (la cui scarsa autonomia li costringeva a rientrare alla base prematuramente); i Ju 87 ''Stuka'' erano efficaci e precisi nel bombardamento, ma in scontri con altri caccia di solito aveva la peggio; l'unico elemento di parità era quando si scontravano Bf 109 e Spitfire, comunque inferiore di numero rispetto all'Hawker Hurricane. Da non dimenticare, inoltre, è il fatto che i britannici disponevano del "''Chain Home''", un sistema di stazioni radar posto sulle coste che permetteva di avvistare con largo anticipo le formazioni aeree tedesche.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1969-094-18, Dornier Do 17 und Supermarine Spitfire.jpg|thumb|left|Uno [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] fa manovra dopo un attacco fallito ad un [[Dornier Do 17|Do 17]] nel dicembre 1940, quando l'offensiva della Luftwaffe era da tempo nella fase discendente]]
La battaglia d'Inghilterra fu la prima grande battuta d'arresto per le forze armate tedesche, con la Luftwaffe che perse un totale di {{formatnum:1789}} velivoli, dei quali {{formatnum:1385}} in combattimento.<ref>
==== Mediterraneo e Africa settentrionale ====
{{vedi anche|Africa settentrionale italiana}}
{{vedi anche|Campagna
[[File:Me 109Es in flight over North Africa 050613-F-1234P-040.jpg|thumb|[[Messerschmitt Bf 109]] in volo nel Nordafrica. La banda bianca vicina alla coda era il simbolo di riconoscimento per gli aerei che prestavano servizio nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ]]
La prima presenza di aerei tedeschi nel [[mar Mediterraneo]] si ebbe nel giugno 1940, quando la Luftwaffe stipulò un accordo con la Regia Aeronautica per trasportare truppe italiane in [[Albania]]; solo alla fine di quell'anno, quando fu inviato il [[X Fliegerkorps]], si poté parlare di una "vera" Luftwaffe nel Mediterraneo. Il compito principale di questa unità era l'attacco alla base britannica di [[Malta]] e alle navi in una zona che comprendeva l'intero Mediterraneo centrale, inclusa la [[Sicilia]], la [[Sardegna]] e il Nordafrica. Due iniziali successi furono il danneggiamento della [[portaerei]] {{nave|HMS|Illustrious|R87|2}} e l'affondamento dell'[[incrociatore]] {{nave|HMS|Southampton|83|2}}.
Nel febbraio 1941 venne istituita in [[Libia]] con i Bf 110 (VII./ZG 26 e VIII./ZG 26) e gli ''Stuka'' (I./StG 1 e II./StG 2)<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 51}}.</ref> la nuova [[Fliegerführer Afrika]] per supportare direttamente l'[[Deutsches Afrikakorps|Afrikakorps]] di [[Erwin Rommel|Rommel]]. Con l'arrivo ad aprile di nuovi Bf 109 dotati di filtri antisabbia la Fliegerführer Afrika si scontrò subito con i più numerosi caccia Hurricane e [[Curtiss P-40]], riportando importanti vittorie grazie alla superiorità tecnica dei loro aerei e all'esperienza dei piloti. Dopo una breve pausa per entrambi gli schieramenti durante l'estate, l'attività della Luftwaffe riprese anche se limitata dalla penuria di carburante e pezzi di ricambio per gli aerei. A dicembre, dopo il fallimento dell'[[operazione Crusader]] iniziata dalla Gran Bretagna, l'OKL inviò 400 aerei tolti al fronte orientale e nel gennaio 1942 spostò la Luftflotte 2, ancora al comando di [[Albert Kesselring|Kesselring]], in Sicilia.
A gennaio le forze del X e [[II Fliegerkorps]] e della Fliegerführer Afrika ammontavano a circa 650 velivoli, ed era giunto anche un convoglio di rifornimenti e carburante dall'Italia.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 59}}.</ref> Tuttavia, la sabbia e il vento logorarono velocemente gli aeroplani in volo, cosicché a febbraio ci fu un nuovo stop, e fino a maggio le azioni si materializzarono in voli di caccia libera sopra [[Tobruch]] e bombardamenti su Malta.
[[File:Jagdgeschwader 53.svg|thumb|L'asso di picche era il ''Geschwaderzeichen'' (simbolo di stormo) del [[JG 53]], uno dei migliori stormi che la Luftwaffe schierò in Africa]]
Il 26 maggio 1942 Rommel si decise a [[Battaglia di Ain el-Gazala#La caduta di Tobruch|conquistare Tobruk]]. Preceduto da un intenso bombardamento aero-terrestre (compiuto dai soliti Ju 87 e Ju 88), le forze italo-tedesche fecero breccia nella città che si arrese il giorno dopo. Il successo venne coronato dalla cattura di enormi quantità di mezzi, viveri e carburante, elementi che nell'Afrikakorps non erano mai in abbondanza. Fiduciose della vittoria, le potenze dell'Asse iniziarono una nuova veloce avanzata nel deserto conquistando territori e catturando rifornimenti mentre i soldati britannici si ritirarono in tutta fretta; fortunatamente per loro però, l'avanzata di Rommel si allungò troppo verso est, con il risultato che i rifornimenti di gasolio ai [[panzer]] erano lenti ad arrivare. Le forze del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]], ora sotto il comando del generale [[Claude Auchinleck]], si riorganizzarono in fretta a [[El Alamein]] (avvantaggiati anche dall'abbondanza di risorse a loro disposizione) e la RAF iniziò a rendere la vita dura ai piloti dei cacciabombardieri della Luftwaffe, che non poté così più garantire una valida copertura aerea. Nonostante l'arrivo di qualche nuovo Bf 109 e un Geschwader di Ju 88 da [[Creta (Grecia)|Creta]],<ref name="ReferenceB">{{Cita|Bishop 2008|pp. 64-65}}.</ref> gli inglesi non cedettero e anzi bloccarono le truppe tedesche e italiane.
Alla fine di agosto Rommel attaccò le linee difensive britanniche del nuovo generale [[Bernard Law Montgomery|Montgomery]] con la RAF che non dette tregua agli aeroporti tedeschi e la Luftwaffe che perse, a causa di un guasto al suo Bf 109, [[Hans-Joachim Marseille]], in assoluto il migliore pilota tedesco di tutto il fronte occidentale durante la guerra.<ref>Robert Tate, ''Hans-Joachim Marseille, an illustrated tribute to the Luftwaffe's "Star of Africa"'', Atglen, PA, Schiffer Military History Book, 2008.</ref> In ottobre Montgomery contrattaccò e costrinse Rommel a ritirarsi con gli ultimi 30 Stuka e 60 Bf 109 rimasti.<ref name="ReferenceB"/> Quando gli statunitensi sbarcarono in [[Marocco]] e [[Algeria]] ([[operazione Torch]]), l'ombra di un annientamento totale si riversò sui pochi superstiti dell'Afrikakorps, ma Hitler, deciso a resistere fino all'ultimo, ordinò di inviare ingenti quantità di rinforzi in [[Tunisia]], ultima roccaforte dell'Asse in Africa. La Luftflotte 2 si ritrovò così, nel dicembre 1942, con {{formatnum:1220}} velivoli da combattimento tra cui i nuovi [[Focke-Wulf Fw 190]] che si alzarono in volo dalla Sicilia; la Fliegerführer Afrika venne sostituita con la [[Fliegerführer Tunisien]]. L'inesorabile perdita di territori costrinse la Luftwaffe a operare quasi esclusivamente dalla Sicilia, e neanche l'ultimo contrattacco compiuto con i rimanenti Bf 109, Ju 87, Fw 190 e [[Henschel Hs 129|Hs 129]] ribaltò la situazione.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 70}}.</ref>
Nel maggio 1943 la quasi totalità della Fliegerführer Tunisien venne trasferita in altre zone di guerra.
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{{vedi anche|
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-160-0178-23, Balkan, Flugzeug Me 109.jpg|thumb|Come dimostrano i simboli sulla coda di questo [[Messerschmitt Bf-109|Bf 109E-7]] dello JG 27, il pilota di questo aereo aveva all'attivo 21 vittorie. Il JG 27 partecipò sia alla [[campagna dei Balcani]] che all'[[operazione Marita]] ]]
Lasciata alle spalle la battaglia d'Inghilterra, Hitler focalizzò l'attenzione verso i [[Penisola balcanica|Balcani]] per assicurarsi il fianco meridionale in vista dell'[[operazione Barbarossa]]. Senza aspettare troppo, la Wehrmacht iniziò l'[[invasione della Jugoslavia]] affidando alla sua forza aerea la completa distruzione della capitale [[Belgrado]]. Il 6 aprile le bombe tedesche colpirono pesantemente la città e la base aerea di [[Zemun]] per tutto il giorno, riducendola ad un cumulo di macerie. Per le truppe a terra non fu difficile completare l'opera di occupazione.
Nonostante i Ju 87 si fossero dimostrati vulnerabili, in Grecia non incontrarono un'opposizione degna di tale nome perché l'esercito e l'[[Polemikí Aeroporía|aviazione greca]] non avevano sufficienti mezzi da dispiegare. Insieme ai bombardieri medi, questi aerei sganciarono sul [[Pireo]] [[Mina navale|mine navali]] e bombe su navi e depositi. Fu colpita anche una nave trasportante materiale bellico, la ''Clan Fraser'', che con la sua esplosione rase al suolo l'intero porto.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 45}}.</ref> Le azioni di attacco proseguirono con attacchi al suolo contro i mezzi degli Alleati.
La Wehrmacht iniziò ad impossessarsi anche delle [[Isole egee|isole dell'Egeo]] controllate da piccole guarnigioni della [[Regia Marina]] che avevano deciso di restare fedeli al re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] dopo l'8 settembre 1943. Preceduti dai britannici a [[Coo]], [[Samo (isola)|Samo]] e [[Lero]], i tedeschi sbarcarono invece a [[Rodi]] con la protezione aerea del III./JG 27 e del III./StG 3,<ref name="ReferenceC"/> e da qui ripartirono alla volta di Coo sopraffacendo il presidio anglo-italiano in breve tempo. Nel frattempo gli ''Stuka'' bombardarono anche Lero e a novembre i Ju 52 vi paracadutarono un gruppo di paracadutisti, che ebbero la meglio dell'avversario dopo cinque giorni di duro combattimento.
N.B.: riguardo alla [[battaglia di Creta]], vedi più sotto, nel paragrafo "Forze ed operazioni terrestri della Luftwaffe".
==== La parentesi irachena ====
{{vedi anche|Guerra anglo-irachena del 1941}}
Nell'aprile 1941 l'ex primo ministro [[Regno dell'Iraq|iracheno]] [[Rashid Ali al-Kaylani]], approfittando delle recenti vittorie tedesche in Africa e nei Balcani e appoggiato dai tedeschi, interessati ad accedere ai pozzi petroliferi mesopotamici,<ref>{{Cita|Sgarlato 2010|p. 50}}.</ref> organizzò con successo un colpo di Stato contro il primo ministro [[Taha al-Hashimi]] e il reggente [[Abd al-Ilah]], filo-britannici. Rashid chiese aiuto all'Italia e alla Germania, che risposero entrambe inviando reparti aerei nel teatro. La Luftwaffe, in particolare, fece arrivare agli inizi di maggio il Sonderkommando Junck (dal cognome del suo comandante [[Werner Junck]]) composto da undici Bf 110 D-3 della 4./ZG 76 e sette He 111 H-6 della 4./KG 4 o del [[Organizzazione della Luftwaffe (Wehrmacht)#Gruppe|Gruppenstab]] del II./KG 4, tutti portanti le insegne dell'[[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-'Iraqiyya|aeronautica irachena]] per nascondere il più possibile l'intervento.<ref>{{Cita|Sgarlato 2010|p. 51}}.</ref><ref name=sgarlato0933>{{Cita|Sgarlato 2009|p. 33}}.</ref> L'unità era abbastanza disorganizzata (mancavano persino carte geografiche attendibili), ma gli equipaggi cominciarono comunque le operazioni contro gli aeroporti britannici il 10 maggio, anche se la controffensiva del generale [[Archibald Wavell, I conte Wavell|Archibald Wavell]] spinse i tedeschi a ritirarsi già alla fine del mese, quando si arresero anche le truppe irachene.<ref name=sgarlato0933/>
==== Le ostilità con l'Unione Sovietica ====
{{vedi anche|Operazione Barbarossa|Operazione Blu}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-390-1220-19, Russland, Flugzeug Me 109 des JG 54, Wartung.jpg|thumb|left|Agosto 1941, vicino a [[Leningrado]]: manutenzione di un [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] del JG 54]]
La Luftwaffe si stava da tempo preparando all'invasione del territorio sovietico sorvolando con degli [[Aereo da ricognizione|aerei da ricognizione]] le basi dell'[[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|aeronautica sovietica]] (VVS), che al momento dell'invasione, il 22 giugno 1941, aveva piloti inesperti e aerei inadatti a fronteggiare un potente attacco. Con oltre {{formatnum:1945}} aerei,<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 80}}.</ref> tra cui i vecchi [[Henschel Hs 123]] per ingrossare le file, per i piloti tedeschi fu dunque facile spazzare via dai cieli e dalle basi a terra il nemico: in un solo giorno la Luftwaffe distrusse {{formatnum:1800}} aerei perdendone solo 35.<ref>{{Cita|Silvestri 2002|p. 1404}}.</ref> Anche qui, come in Africa, il simbolo di riconoscimento degli aeroplani germanici era una banda verticale dipinta sulla [[fusoliera]], ma era gialla anziché bianca.
Agli inizi di ottobre, con l'[[Battaglia di Mosca|operazione Tifone]], la Wehrmacht si accinse ad accerchiare e conquistare [[Mosca (Russia)|Mosca]] le cui vie di comunicazione sarebbero state interrotte dall'aviazione. Ma il freddo intenso (che congelava il carburante all'interno dei velivoli) e l'arrivo di rinforzi all'[[Armata Rossa]], costrinsero le forze della Germania a fermarsi. L'avanzata riprese lentamente a novembre, con la Luftwaffe impegnata anche nel trasporto dei rifornimenti alle truppe, ma, ancora una volta, l'inverno pose non pochi problemi ai piloti.
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-325-2780-10, Russland, Flugzeug Junkers Ju 88.jpg|thumb|Un [[Junkers Ju 88|Ju 88]] del KG 3 sorvola il territorio sovietico nel 1942]]
Fino all'inizio della primavera del 1942 la Luftwaffe supportò con lanci di rifornimenti e paracadutisti le unità della Wehrmacht assediate dai soldati dell'Unione Sovietica, e non appena iniziò il disgelo ricominciarono le azioni di supporto al suolo, caccia libera e bombardamento. Questa volta il principale aereo schierato al fronte era il [[Focke-Wulf Fw 190]], che eccelleva sia nel ruolo di caccia che in quello di cacciabombardiere.
Con {{formatnum:1500}} aeroplani alle dipendenze della Luftflotte 4 nel settore [[Don (fiume Russia)|Don]]-[[Caucaso]] e altri 600 inquadrati nel Luftgaukommando-Ost, la Luftwaffe tornò in massa a supportare l'[[operazione Blu]] e l'attacco a [[Battaglia di Sebastopoli|Sebastopoli]], dove in sole tre settimane fu sganciata una quantità di bombe superiore a quella lanciata in Gran Bretagna nel 1940,<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 88}}.</ref> spezzando così l'ultima resistenza della città. In assenza di una valida opposizione di caccia, gli ''Stuka'' ritornarono alla loro funzione principale di eliminare il nemico per liberare la strada alla Wehrmacht. Dopo i successi di [[Rostov sul Don|Rostov]] e [[Voronež]], la Luftwaffe si impegnò nell'[[Battaglia di Stalingrado|attacco a Stalingrado]] con i Fliegerkorps I, IV e VIII conducendo massicci bombardamenti che rasero al suolo la città.
==== Controffensive Alleate ====
===== Campagna d'Italia =====
{{vedi anche|Campagna d'Italia (1943-1945)}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-478-2162-32A, Italien, Soldaten an Vierlingsflak.jpg|thumb|A causa dell'inesperienza e della penuria di uomini e mezzi, i soldati tedeschi durante la [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna d'Italia]] dovettero affidarsi prevalentemente sulla [[contraerea]] per fronteggiare le aviazioni nemiche]]
Prima di far sbarcare le truppe in Sicilia, il generale statunitense [[George Smith Patton|Patton]] si accordò con l'[[United States Army Air Forces]] (USAAF – forze aeree dell'esercito USA) per farsi precedere da un devastante attacco contro le ormai esigue forze aeree dell'Asse, colpendo ripetutamente gli aerei a terra conquistando la totale supremazia del cielo. La Luftwaffe fu costretta a spostare la maggior parte dei suoi equipaggi lontano dal raggio d'azione dei bombardieri quadrimotore statunitensi e britannici, tanto che al momento dell'[[sbarco in Sicilia]] poteva schierare solo 25 dei suoi ultimi 625 aerei presenti nel Mediterraneo.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 71}}.</ref> Mentre la [[Regia Aeronautica]] fece quel che poté, a terra l'esercito tedesco (compresa la [[1. Fallschirmjäger-Division|1ª divisione paracadutisti]]) evitò una completa catastrofe grazie anche all'abilità del generale [[Albert Kesselring]].
Il 23 agosto l'aeronautica tedesca bombardò [[Palermo]] dove il 3 settembre affondò anche due sommergibili, il 25 agosto insieme alla Regia Aeronautica colpì [[Siracusa]], il 28 seguente fu la volta di [[Augusta (Italia)|Augusta]], rivisitata il 3 settembre così come [[Catania]], colpita già il 29 agosto.<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 263}}.</ref> Dopo la [[Armistizio di Cassibile|capitolazione]] dell'Italia resa nota l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], la Wehrmacht invase rapidamente tutto il territorio italiano e si preparò a respingere in mare le truppe statunitensi sbarcate a [[Salerno]] in seguito all'[[sbarco a Salerno]]. La rinforzata Luftwaffe attaccò con i suoi cacciabombardieri e bombardieri medi le navi e le forze terrestri Alleate, anche con buoni risultati, ma la Wehrmacht non riuscì nel suo intento. D'ora in poi, la presenza di aerei tedeschi fu minima e non influì più in maniera significativa sulle sorti della campagna italiana. Il 23 ottobre venti Ju 88 bombardarono [[Napoli]] in rappresaglia alla [[Quattro giornate di Napoli|rivolta che aveva scacciato la Wehrmacht dalla città]].<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 287}}.</ref>
Nel febbraio 1944, durante il [[Operazione Shingle|contrattacco tedesco su Anzio]], la Luftwaffe riuscì ad eseguire circa 600 sortite al giorno,<ref name="ReferenceC">{{Cita|Bishop 2008|p. 76}}.</ref> ma già a [[Battaglia di Montecassino|Montecassino]] i velivoli in grado di volare erano decisamente pochi, per di più i piloti non potevano vantare una grande esperienza di combattimenti alle spalle.
===== Stalingrado, Kursk e ultime azioni in territorio sovietico =====
{{vedi anche|Battaglia di Stalingrado|Battaglia di Kursk|Operazione Bagration}}
{| class="wikitable"
|+ GLI 11 MIGLIORI ASSI DELLA LUFTWAFFE NEL FRONTE ORIENTALE<ref>{{Cita web|url=http://luftwaffe.cz/eastern.html|titolo=Assi della Luftwaffe nel fronte orientale|sito=luftwaffe.cz|lingua=en|accesso=23 ottobre 2010|dataarchivio=4 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120204065728/http://www.luftwaffe.cz/eastern.html|urlmorto=sì}}</ref>
|-
| '''Pilota''' || '''Vittorie'''<ref>Riferito alle sole vittorie sul fronte orientale.</ref>
|-
| [[Erich Hartmann (militare)|Erich Hartmann]] || 350
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| [[Günther Rall]] || 271
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| [[Heinrich Ehrler]] || 198
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Euforici della vittoria a Stalingrado, i
Nonostante le enormi perdite subite, l'Armata Rossa
[[File:Henschel Hs 129B.jpg|thumb|left|Neanche il [[cacciabombardiere]] pesante [[Henschel Hs 129|Hs 129]] riuscì ad arrestare l'avanzata sovietica]]
Di fronte all'inarrestabile avanzata dell'Armata Rossa, la Wehrmacht non poté fare altro che ritirarsi ritardando il più possibile l'ingresso in territorio tedesco ai nemici. Nel luglio 1944 anche la Luftwaffe era in affanno, con soli {{formatnum:1700}} aerei disponibili, la maggior parte stanziati a sud per difendere i campi petroliferi rumeni.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 104}}.</ref> Nello stesso mese i sovietici, con una produzione mensile di migliaia di aerei e carri armati, iniziarono ad attaccare il [[Heeresgruppe Mitte|gruppo d'armate Centro]]. L'aviazione tedesca concentrò i suoi sforzi nel settore spostando aerei da sud e richiamando unità di caccia dalla Germania (III./[[JG 52]] e IV./JG 51) e cacciabombardieri dall'Italia (I./SchG 4 e II./SchG 4),<ref name=bishop168>{{Cita|Bishop 2008|p. 168}}.</ref> ma queste mosse non impedirono al gruppo d'armate Centro di essere spazzato via in pochi giorni. Avendo lasciato scoperti i pozzi petroliferi rumeni, la Luftwaffe inoltre non riuscì a contenere i bombardamenti che vi effettuarono i quadrimotori dell'USAAF, e nulla poté contro la deposizione del dittatore rumeno [[Ion Antonescu|Antonescu]].
Nell'agosto 1944 I cittadini di [[Varsavia]] approfittarono della situazione per tentare un'insurrezione nei confronti di Hitler, ma gli ''Stuka'' e i bombardieri medi distrussero completamente la città dando alle SS un aiuto significativo nel riprendersi la capitale polacca. Nel frattempo i sovietici continuarono la loro avanzata con la Luftwaffe che, nonostante l'introduzione del [[Messerschmitt Me 410]] per sostituire i Bf 110, non riuscì a contrastare la schiacciante superiorità della [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|VVS]].
Ad ottobre, causa mancanza di carburante, tutte le operazioni aeree vennero sospese. A dicembre la Luftflotte 4, guidata dal [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generaloberst]] ([[generale d'armata aerea]]) [[Otto Dessloch]], era stanziata nella Polonia meridionale insieme al Luftwaffen-Kommando Südost proveniente dai Balcani; la Luftflotte 6 invece affrontò i sovietici in Polonia settentrionale sotto il comando del Generaloberst [[Robert Ritter von Greim]].<ref name=bishop168/>
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{{vedi anche|Operazione Steinbock|Battaglia di Normandia|Operazione Market Garden}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-676-7972A-04, Heinkel He 177.jpg|thumb|Un [[Heinkel He 177|He 177]] decolla per una sortita nel 1944]]
Il primo passo della Luftwaffe nel gennaio 1944 fu quello di attuare l'[[operazione Steinbock]] (stambecco), un'offensiva notturna attuata fino a maggio con lo scopo di distruggere obiettivi militari e civili nell'Inghilterra meridionale. Hitler ordinò al generale [[Dietrich Peltz]] di organizzare l'operazione in risposta ai continui bombardamenti che il [[Bomber Command]] effettuava sulla Germania. Peltz riuscì a raccogliere, anche sottraendoli al fronte orientale e italiano, 499 bombardieri tra [[Heinkel He 177|He 177]], [[Heinkel He 111|He 111]], [[Junkers Ju 88|Ju 88]], [[Junkers Ju 188|Ju 188]], [[Dornier Do 217|Do 217]] e [[Messerschmitt Me 410|Me 410]] e 25 cacciabombardieri [[Focke-Wulf Fw 190|Fw 190]].<ref>{{cita|Boog, Krebs, Vogel 2001|p. 377}}.</ref> Il primo attacco della serie partì la notte del 21-22 gennaio 1944. Novantacinque aerei tedeschi puntarono su Londra riuscendo ad appiccare qualche incendio e a distruggere numerosi edifici, ma la contraerea e i [[caccia notturno|caccia notturni]] britannici riportarono venticinque vittorie.<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 319}}.</ref> Al secondo attacco sulla capitale britannica, la notte del 29-30 gennaio, parteciparono 285 bombardieri ma 18 vennero abbattuti e i restanti non fecero gravi danni.<ref name=bonacina320>{{Cita|Bonacina 1975|p. 320}}.</ref> A febbraio la Luftwaffe tornò su Londra le notti del 18-19, 20-21, 22-23, 23-24 e 24-25 con un totale di circa {{formatnum:1300}} aerei che però non riuscirono a far lievitare in maniera significativa i danni procurati a terra, mentre al contrario aumentarono le loro perdite.<ref name=bonacina320/> Londra tornò ad essere oggetto di attacchi nelle notti dall'1 al 2, 14-15, 21-22 e 24-25 marzo 1944. La notte del 20-21 marzo fu invece colpita [[Kingston upon Hull]] e in quella del 27-28 il [[Galles]].<ref name=bonacina320/> Il "baby blitz", come lo definirono i britannici paragonandolo alla ben più grande sciagura che si riversò su di loro durante il biennio 1940-1941, nell'ambito della [[battaglia d'Inghilterra]], era già nella sua fase discendente. La Luftwaffe aveva subito perdite ingenti senza che al nemico fosse stato arrecato nessun danno di una certa entità.
Al momento dello [[sbarco in Normandia]] Hitler aveva trasferito {{formatnum:200000}} uomini della Luftwaffe sul fronte orientale, sicuro che le difese terrestri avrebbero contenuto l'avanzata Alleata. Contro lo strapotere statunitense in cielo, il 6 giugno 1944, giorno dell'invasione Alleata, almeno in un primo tempo si alzarono in volo solo due aerei tedeschi: i Fw 190 di [[Josef Priller]] e [[Heinz Wodarczyk]].<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 334}}.</ref> In seguito l'aviazione tedesca poté contrapporre circa 300 aerei, ma neanche quando giunsero i rinforzi le sorti della battaglia cambiarono.
Nell'autunno del 1944 furono apportate modifiche agli He 111 del III./KG 3 per permettere il trasporto e il lancio delle nuove armi [[V1 (Fieseler Fi 103)|V1]]; il numero degli aerei impegnati salì circa fino a cento grazie anche ad aerei del KG 53,<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 170}}.</ref> con l'ultimo missile fu lanciato nel marzo 1945. Nel settembre 1944 il generale britannico Montgomery diede il via all'[[operazione Market Garden]] con l'obiettivo di conquistare ponti strategici per permettere una rapida avanzata delle forze britanniche nei Paesi Bassi e quindi in Germania. Gli scontri nei cieli si fecero immediatamente molto duri con perdite non indifferenti per entrambi gli schieramenti, ma la Luftwaffe riuscì ad abbattere ugualmente un discreto numero di [[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|C-47]] trasportanti i paracadutisti della [[1st Airborne Division|1ª divisione aviotrasportata]] britannica.
==== L'attacco nelle Ardenne e l'ultima resistenza ====
{{vedi anche|offensiva delle Ardenne}}
[[File:Fw190D crashed1945.jpg|thumb|left|Un [[Focke-Wulf Fw 190]]D-9 del JG 54 (tenente Theo Nibel) abbattuto da un [[Impatto con volatili|impatto]] con una [[pernice]] che rimase incastrata nel [[Raffreddamento a liquido|radiatore]] non lontano da Bruxelles il 1º gennaio 1945]]
La Germania preparò un ultimo attacco nella zona delle [[Ardenne]] che prese il via nel dicembre 1944. L'intento era quello di respingere gli Alleati oltre [[Anversa]] e impadronirsi dei magazzini di rifornimento incontrati lungo il percorso. Le poche centinaia di aerei del Luftwaffen-Kommando West furono rinforzati per l'occasione da {{formatnum:1200}} caccia della [[Luftflotte Reich]] e della Luftflotte 6 che supportarono l'avanzata tedesca.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 176}}.</ref> Il maltempo complicò le cose rendendo frammentarie le azioni militari dell'aviazione di entrambi gli schieramenti, ma non appena migliorò la superiorità numerica dell'USAAF e della RAF si fece sentire di nuovo. Nonostante gli sforzi delle unità della Luftwaffe, che subirono gravi perdite, alla fine di dicembre la Wehrmacht dovette sospendere l'avanzata.
Il 1º gennaio 1945 la Luftwaffe era pronta a scatenare la sua ultima offensiva ad occidente per ridurre drasticamente l'attività della caccia nemica colpendo a sorpresa gli aerei mentre erano ancora a terra negli aeroporti; all'operazione fu dato il nome di "Bodenplatte", e vi presero parte circa 800 aerei appartenenti a vari JG della 5ª Jagddivision insieme ad altri caccia notturni, aerei da ricognizione e [[Messerschmitt Me 262]] del I./KG 51.<ref name=bishop178>{{Cita|Bishop 2008|p. 178}}.</ref> Alla mattina i caccia germanici si alzarono in volo con una debole nebbia che causò dei ritardi, fatto che provocò episodi di [[fuoco amico]] dato che gli operatori della FlaK si videro venire incontro decine di aerei ad un orario diverso da quello prestabilito. Nonostante questo imprevisto il fattore sorpresa non saltò, e 196 velivoli Alleati vennero messi fuori uso, per la maggior parte a terra; tale successo venne però ridimensionato dalle perdite subite dalla Luftwaffe: 300 aerei persi, 170 piloti uccisi e 67 catturati.<ref name=bishop178/> In definitiva, l'operazione Bodenplatte risultò essere un fallimento.
{| class="wikitable"
|+ ULTIME VITTORIE LUFTWAFFE CONFERMATE<ref>
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| 1º maggio ||
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La situazione della Luftwaffe si fece di giorno in giorno più disperata, con la RAF e l'USAAF che bombardavano i depositi di rifornimento protetti da una numerosa scorta di Spitfire e [[North American P-51 Mustang|Mustang]]. Il 14 gennaio 1945 un'imponente flotta di quadrimotori Alleati diresse verso [[Magdeburgo]], [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Stendal]] con la loro scorta che abbatté ben 161 aerei tedeschi (appartenenti quasi tutti al JG 300 e al JG 301) perdendone solo 15.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 180}}.</ref> Il 7 aprile si alzarono in volo, con il suono della marce militari trasmesso via radio, 183 Bf 109 del Sonderkommando Elbe con l'ordine di distruggere più aerei nemici possibile: al termine della giornata le perdite Alleate furono minime, mentre 70 piloti tedeschi non fecero ritorno a casa.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 182}}.</ref>
All'[[Oberkommando der Wehrmacht]] e all'[[Oberkommando der Luftwaffe]] preoccupò molto di più l'avanzata sovietica a est, ed entro la fine di gennaio circa venti Jagdgruppe furono trasferiti nel settore. Il 12 aprile 1945 [[Robert Ritter von Greim|von Greim]] riuscì a riunire {{formatnum:1850}} caccia della Luftflotte 6 da impiegare nella difesa di Berlino,<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 184}}.</ref> anche se il carburante era scarsissimo e l'aviazione sovietica numericamente superiore. Il 30 aprile Hitler si suicidò, ma alcuni piloti tedeschi volarono sino al termine ultimo per deporre le armi, cioè fino al 9 maggio.
Dal 1º settembre 1939 gli arruolati nella Luftwaffe furono più di {{formatnum:3400000}}; andarono persi in totale {{formatnum:95000}} aerei e più di {{formatnum:512000}} uomini ({{formatnum:165014}} morti, {{formatnum:155450}} feriti, {{formatnum:192594}} dispersi e 120 disertori).<ref>{{cita|Silvestri 2002|p. 1493}}; {{Cita web|url=https://www.feldgrau.com/WW2-Germany-Statistics-and-Numbers/|titolo=Statistiche e numeri|sito=feldgrau.com|lingua=en|accesso=8 dicembre 2010}}</ref>
== Propulsione a reazione ==
[[File:Bundesarchiv Bild 141-2497, Flugzeug Me 262A auf Flugplatz.jpg|thumb|L'[[Messerschmitt Me 262|Me 262]] fu il primo [[Aereo da caccia|caccia]] della storia con [[motore a reazione]] ad entrare in servizio operativo]]
La Luftwaffe fu la prima forza aerea del mondo ad impiegare in missioni di guerra [[Aereo a reazione|aerei a reazione]].
Il primo fu il [[Messerschmitt Me 262]], prodotto in tante versioni come caccia classico, caccia notturno, bombardiere leggero e cacciabombardiere.<ref>{{Cita|Chant 1977|p. 28}}.</ref> Capace di toccare gli {{M|870|u=km/h}}, l'Me 262 entrò nei ranghi nel luglio 1944<ref>{{Cita|Chant 1977|pp. 28-29}}.</ref> con il Kommando Nowotny, che prese il nome dall'asso che la comandava, [[Walter Nowotny]]. Dopo la morte del comandante avvenuta durante un atterraggio, l'unità costituì il nuovo JG 7<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 164}}.</ref> che chiamò a sé svariati assi dell'aviazione. Gli Me 262 erano estremamente vulnerabili in fase di atterraggio e decollo, perciò gli aviatori britannici e statunitensi si specializzarono a colpirli proprio in queste due situazioni.
Il [[Messerschmitt Me 163]] iniziò anch'esso ad essere operativo nel luglio 1944, con i primi prototipi testati dallo speciale squadrone Erprobungskommando 16. Con una velocità massima di {{M|960|ul=km/h}}, una [[quota di tangenza]] di {{M|12040|u=m}} e una maneggevolezza fuori dal comune,<ref>{{Cita|Chant 1977|p. 26}}.</ref> l'Me 163 era di gran lunga superiore a qualunque caccia a [[Pistone (meccanica)|pistoni]] dell'epoca. I suoi punti deboli erano una limitatissima autonomia che lo costringeva, dopo l'eventuale attacco ad un bombardiere, a planare fino a terra esposto agli attacchi dei caccia di scorta, e al propellente che poteva esplodere in seguito agli scossoni prodotti in fase di atterraggio. La prima unità ad essere equipaggiata interamente con questo aereo fu il I./JG 400, che compì la sua prima azione di guerra il 28 luglio 1944.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 157}}.</ref>
La Luftwaffe fu anche la prima ad impiegare in missioni di guerra un bombardiere a reazione, l'[[Arado Ar 234]], operativo dall'estate 1944.<ref>{{Cita|Chant 1977|p. 4}}.</ref> Un altro aereo a reazione ad essere effettivamente usato fu il caccia [[Heinkel He 162]], mentre altri progetti vennero abbandonati o rimasero allo stadio di [[prototipo]].
== La Luftwaffe sul mare ==
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1978-043-02, Focke-Wulf Fw 200 C Condor.jpg|thumb|upright|left|[[Focke-Wulf Fw 200]], [[Aereo da pattugliamento marittimo|pattugliatore marittimo]] a lungo raggio della Luftwaffe]]
Le forze di mare della Luftwaffe (''Seeluftstreitkräfte'', forze aeree navali) erano organizzate in ''Küstenfliegergruppe'' (Kü.Fl.Gr.) principalmente con aerei [[Dornier Do 18|Do 18]], [[Heinkel He 59|He 59]], [[Heinkel He 60|He 60]] ed [[Heinkel He 115|He 115]]. Le loro missioni, sempre in collaborazione con la [[Kriegsmarine]], erano di ricognizione o di posa di [[Mina navale|mine navali]], vi era inoltre il Bordfliegergruppe (BFGr) 196 che si era addestrato per operazioni di [[Aerosilurante|siluramento]]. Nel 1939 tutte le unità aeronavali (300 aerei)<ref>{{Cita|Silvestri 2002|p. 1141}}.</ref> vennero rese indipendenti dalla Kriegsmarine e inquadrate sotto la 10ª Flieger-Division della Luftflotte 2.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 112}}.</ref>
Per le operazioni di ricognizione a lungo raggio la Luftwaffe adottò nella primavera del 1940<ref>{{Cita|Chant 1977|p. 10}}.</ref> il [[Focke-Wulf Fw 200]] Condor, che con la sua elevata autonomia poteva avvisare il comando dell'avvistamento di un convoglio di navi nemiche e condurre lui stesso operazioni di bombardamento. La prima unità a ricevere l'aereo fu il KG 40.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 114}}.</ref>
Altri aerei adottati dalla Luftwaffe per operazioni marittime furono gli [[Junkers Ju 188]], Ju 88, Ju 52 e [[Junkers Ju 290|Ju 290]], l'[[Arado Ar 196|Ar 196]], gli [[Heinkel He 177]] ed He 111, ed i [[Dornier Do 24]] e [[Dornier Do 217|Do 217]].
=== Operazioni artiche ===
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-331-3045-17, Russland, Ju 52 mit Minensprengring.jpg|thumb|Un [[Junkers Ju 52|Ju 52]] MS (''MagnetSpule'') dotato del dispositivo di individuazione delle mine conosciuto come [[anello Mausi]] ]]
Le unità Küstenflieger furono di vitale importanza per l'[[operazione Weserübung]], in quanto garantirono le comunicazioni, attaccarono il naviglio britannico e si preoccuparono di rendere inoffensive le mine antinave. Gli equipaggi atti a quest'ultimo scopo avevano aerei in cui era montato il ''[[anello Mausi|Minensprengring]]'', una struttura metallica che faceva detonare le mine grazie ad un campo magnetico indotto nell'anello (in cui scorreva corrente) dalla struttura metallica delle mine stesse, ed erano soprannominati ''Mausiflugzeug'' (cacciatopi). Due delle unità più coinvolte nelle operazioni furono i Küstenflieger 606 e 806, dotati rispettivamente di Do 17 Z e He 111 J. L'8 aprile, un giorno prima dell'inizio della guerra in Scandinavia, il Kü.Fl.Gr. 506 eseguì estese ricognizioni sul [[Mare del Nord]] mentre il [[KG 26]] effettuò un raid nella base britannica di Scapa Flow, senza tuttavia provocare alcun danno.<ref>{{Cita|Smith, Creek 2004|p. 78 e 80}}.</ref> Il giorno seguente i Ju 88 e gli He 111 danneggiarono la [[nave da battaglia]] {{nave|HMS|Rodney|29|6}} e gli incrociatori {{nave|HMS|Glasgow|C21|2}}, {{nave|HMS|Southampton|83|2}} e {{nave|HMS|Devonshire|39|2}}, mentre fu affondato il [[cacciatorpediniere]] {{nave|HMS|Gurkha|F20|2}}; nell'azione i tedeschi dichiararono di aver perso quattro aerei. Il 10 aprile ci furono due attacchi contro il naviglio britannico al largo delle [[Isole Shetland]] di scarso successo, a cui seguì una pausa per il giorno 11 per riprendere poi l'attività antinave al largo di [[Trondheim]]. L'attenzione della Luftwaffe si concentrò quindi sul porto di [[Narvik]], dove tre giorni prima aveva fallito l'obiettivo di affondare un gruppo di navi britanniche a causa del cattivo tempo. Dalla metà di aprile alla fine delle operazioni la Luftwaffe riuscì ad affondare il cacciatorpediniere polacco {{nave|ORP|Grom|1936|2}}, la nave da trasporto polacca ''[[MS Chrobry|Chrobry]]'' e la {{nave|HMS|Curlew|D42|6}}, danneggiando inoltre la {{nave|HMS|Suffolk|55|6}}, la {{nave|HMS|Furious|47|6}}, il cacciatorpediniere francese ''[[Émile Bertin (incrociatore)|Émile Bertin]]'', la {{nave|HMS|Aurora|12|6}} e la {{nave|HMS|Resolution|09|6}}.<ref name=smith8083/>
Nel 1942 Göring ordinò alla Luftwaffe di cooperare con la Kriegsmarine per effettuare dei lanci di siluri ostacolando le navi Alleate che portavano rifornimenti all'Unione Sovietica, così il I./KG 26, dotato di Ju 88 e He 111 iniziò ad addestrarsi per tale compito. Da marzo ad aprile, coordinati dagli Fw 200, gli aerei tedeschi affondarono due [[Incrociatore|incrociatori]] e 15 mercantili.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 118}}.</ref>
=== La battaglia dell'Atlantico ===
{{vedi anche|Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
[[
Fallita la battaglia d'Inghilterra, la Germania provò a bloccare i rifornimenti diretti verso l'isola servendosi della Luftwaffe. Nel marzo 1941 fu creato il [[Fliegerführer Atlantik]] con il compito di controllare le coste che si affacciavano sull'oceano, mentre all'XI Fliegerkorps nei Paesi Bassi fu chiesto di posare mine antinave.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 122}}.</ref> Anche se lo scopo principale era quello di individuare le navi e trasmettere le [[Coordinate geografiche|coordinate]] ai sommergibili, spesso i piloti tedeschi si cimentarono in attacchi contro i porti delle città inglesi e contro le navi stesse.
Una zona operativa molto calda durante la guerra fu il [[golfo di Biscaglia]], dove le Küstenflieger furono costantemente impegnate a difendere gli [[U-Boot]] che dovevano obbligatoriamente passare in queste acque per raggiungere la loro zona d'operazioni. A loro difesa furono poste pattuglie di Ju 88 che scrutarono il cielo alla ricerca di aerei nemici (solitamente [[Bristol Beaufighter|Beaufighter]] o [[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]]); i risultati ottenuti furono soddisfacenti, ma le perdite furono alte anche per la Luftwaffe.
Negli ultimi anni di guerra le risorse destinate alle unità aeree navali vennero ridotte, e l'introduzione di nuovi aerei come lo [[Junkers Ju 290]] non portò a nessun cambiamento dato che le unità dovettero controllare migliaia di [[chilometri|km]] di coste con un numero insufficiente di aerei; la superiorità numerica degli Alleati fece il resto.
=== Operazioni nel mar Baltico e nel Mar Nero ===
{{vedi anche|Teatro del mar Baltico (1939-1945)}}
Le unità navali della Luftwaffe stanziate nel [[mar Baltico]] iniziarono ad essere operative dal 1º settembre 1939, effettuando missioni di ricognizione per conto della Kriegsmarine. Durante l'invasione della Scandinavia da parte della Wehrmacht queste unità si resero utili anche per il trasporto truppe.
Una volta che il teatro di guerra si spostò a ovest, le unità nel Baltico rimasero sostanzialmente inattive, monitorando solamente le navi sovietiche. Quando però Hitler decise di intraprendere l'[[operazione Barbarossa]] l'attività riprese in pieno: passando sotto il controllo della Luftflotte 1, le unità navali intrapresero attacchi contro la [[Voenno Morskoj Flot SSSR|marina sovietica]], ricognizioni e missioni di [[ricerca e salvataggio]].<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 120}}.</ref> Negli anni futuri l'attività aumentò proporzionalmente all'avanzata dell'Armata Rossa; nel 1945 le unità navali della Luftwaffe aiutarono ad evacuare la Wehrmacht dai [[Paesi Baltici]] e dalla [[Curlandia]] servendosi anche dei Ju 52 e del [[Blohm & Voss BV 222|BV 222]].
Nel [[Mar Nero]] le forze aeree navali operarono in maniera ridotta rispetto ad altri fronti. Le azioni si limitarono a ricognizioni e recuperi assistendo le navi colpite da mine o gli equipaggi di aerei abbattuti, anche se col passare del tempo furono intraprese missioni di attacco ad obiettivi costieri, navi e sommergibili della marina sovietica.
=== Operazioni nel Mediterraneo ===
{{vedi anche|Teatro del Mediterraneo (seconda guerra mondiale)}}
A supporto dell'Italia di [[Benito Mussolini|Mussolini]] la Germania inviò, nel 1941, l'[[Deutsches Afrikakorps|Afrikakorps]], e con esso giunsero anche reparti aerei antinave del X Fliegerkorps. Poco esperti nella pratica del siluramento aereo, così importante nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], i tedeschi chiesero aiuto agli italiani, che addestrarono il I./KG 26 e il III./KG 26 a [[Grosseto]].<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 128}}.</ref>
I reparti aerei della Luftwaffe, insieme a quelli della Regia Aeronautica, condussero una [[Battaglia di mezzo agosto|campagna aerea contro l'isola di Malta]] e inflissero pesanti perdite alla Royal Navy fino al
== La difesa del Reich ==
{{vedi anche|
La Germania possedeva un sistema di stazioni [[radar]] che andava dalla costa francese fino alla [[Danimarca]], ma non era presente un comando centrale che
Fino al
Durante l'ultimo anno di guerra ai caccia che
=== La difesa diurna ad Occidente ===
[[
Finché la Gran Bretagna fu l'unica a condurre operazioni sul territorio tedesco la Luftwaffe riuscì ad arginare i suoi attacchi, rendendo un incubo il viaggio di andata e ritorno ai piloti britannici. Nell'agosto 1942 entrò però in scena l'[[VIII Bomber Command]] degli [[Stati Uniti d'America]] con i suoi [[Boeing B-17 Flying Fortress|B-17]], e per la Luftwaffe iniziò una nuova sfida.
La RAF e l'USAAF si accordarono per compiere bombardamenti senza sosta (''Round the Clock Bombing''), e decisero che di giorno sarebbero intervenuti i B-17 e i [[Consolidated B-24 Liberator|B-24]] statunitensi, mentre di notte avrebbero preso il volo i [[Avro 683 Lancaster|Lancaster]] e gli [[Handley Page Halifax|Halifax]] britannici. Prima dell'introduzione del [[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]], cioè fino al 1944, i bombardieri Alleati non ebbero una valida scorta capace di compiere lunghe distanze, dunque adottarono formazioni di volo molto serrate in modo da coprirsi a vicenda in caso di attacco tedesco. Questo fatto spinse la Luftwaffe ad istituire un nuovo sistema di assegnazione punti per i piloti: 3 punti per chi abbatteva un bombardiere quadrimotore, 2 per isolarne uno dalla formazione (rendendolo quindi vulnerabile) e 1 per chi abbatteva un caccia; con 20 punti si otteneva la [[Ordine militare della Croce Tedesca|Croce Tedesca d'oro]] e con 40 la [[Croce di Ferro]].<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 144}}.</ref>
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1980-113-04, Jägerleitstelle.jpg|thumb|left|Postazione d'avvistamento tedesca per le squadriglie di [[Aereo da caccia|caccia]] ]]
[[File:B-17G Destroyed by Flak.jpg|thumb|left|Anche se non riuscirono a cambiare le sorti della guerra, i [[Cannone|cannoncini]] del [[Messerschmitt Me 262]] erano molto efficaci contro i bombardieri Alleati, in questo caso un [[Boeing B-17|B-17]] [[United States Army Air Forces|USAAF]] ]]
Almeno in un primo momento, la Luftwaffe sembrò avere la meglio anche sull'
All'inizio del
Forti della nuova scorta, i bombardieri strategici USAAF iniziarono ad effettuare attacchi "triangolari" partendo dall'Inghilterra e rifornendosi nelle basi
A lungo andare comunque la Luftwaffe non
=== Caccia notturna e guerra elettronica ===
{{vedi anche|Nachtjagd}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-594-0266-30A, Im Westen, "Würzburg"-Gerät.jpg|thumb|upright|left|Operatori della Luftwaffe presso un radar [[Würzburg (radar)|Würzburg]] ]]
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-659-6436-12, Flugzeug Messerschmitt Me 110.jpg|thumb|Molto usato dalla [[caccia notturna tedesca]] era il [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]], qui dotato di radar e antenna]]
Il sistema di difesa radar tedesco era chiamato [[linea Kammhuber]], dal nome del generale che lo dirigeva ([[Josef Kammhuber]]), ed era composta principalmente da radar [[Würzburg (radar)|Würzburg]] ognuno dei quali copriva un'area di circa {{M|30|u=km²}}. Se una formazione di aerei veniva avvistata, si avvertivano gli aerei e si azionavano, al momento più opportuno, riflettori e artiglieria contraerea.
Le unità notturne della Luftwaffe erano riunite in ''Nachtjagdgeschwader'' (NJG, stormi da caccia notturna), il primo dei quali (I./NJG 1) istituito nel luglio 1940. Questi stormi svilupparono tattiche di attacco particolari per abbattere i bombardieri nemici: la più comune era avvicinarsi da dietro e mettere fuori uso la postazione del mitragliere di coda e poi l'intero aereo, ma il IV./NJG 1 introdusse un nuovo metodo di combattimento: siccome i bombardieri britannici non avevano mitragliatrici ventrali, i piloti si avvicinavano dal basso per poi alzare il muso a una distanza di circa {{M|45|u=m}} e sparare a volontà.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 150}}.</ref> In un attacco su [[Magdeburgo]] i piloti dei bombardieri britannici riferirono di aver visto esplodere parecchi aerei per cause ignote. Probabilmente la colpa era degli ''[[Schräge Musik]]'', dei cannoncini installati sulla parte superiore della fusoliera dei caccia notturni tedeschi che facevano fuoco verso l'alto, dando la possibilità al pilota di non essere visto. Tutto ciò era parte integrante della ''Zahme Sau'', una tattica che guidava i piloti contro gli aerei nemici grazie alle segnalazioni da terra. Nell'agosto 1943 arrivò la ''[[Wilde Sau]]'' teorizzata dal [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Major]] [[Hajo Herrmann]], consistente nell'inviare ad intercettare le formazioni nemiche, oltre che i classici caccia notturni, normali caccia diurni alle stesse quote, se necessario, battute dalla [[arma contraerea|FlaK]].<ref name=bonacina257>{{Cita|Bonacina 1975|p. 257}}.</ref> Tale tattica venne però abbandonata perché generava caos e costringeva la contraerea a trattenere il fuoco.<ref name=bonacina290>{{Cita|Bonacina 1975|p. 290}}.</ref>
Il primo sistema radar montato sugli aerei notturni fu il [[Lichtenstein (radar)|Lichtenstein CN-2]] con un raggio minimo di {{M|200|u=m}}, seguito dallo "SN-2", che però aveva una portata minima di {{M|400|u=m}}, troppo per individuare un bombardiere ad occhio nudo, perciò molti piloti rimasero fedeli al primo sistema radar.
All'inizio del 1944 lavoravano alla difesa dei cieli del Reich circa {{formatnum:889000}} uomini.<ref name=bonacina290/> Nel settembre dello stesso anno i NJG disponevano di circa {{formatnum:1018}} caccia notturni inquadrati principalmente nel I Jagdkorps della Luftflotte Reich, e benché prive dei sistema radar sofisticati montati sui bombardieri Alleati, essi abbatterono un consistente numero di velivoli. Equipaggiate solitamente con Messerschmitt Bf 110, Junkers Ju 88 o [[Heinkel He 219]], da gennaio a marzo 1944 le unità notturne tedesche abbatterono un totale di 595 bombardieri sopra i cieli berlinesi.<ref>{{Cita|Bishop 2008|pp. 150-171}}.</ref>
== Forze ed operazioni terrestri ==
=== Paracadutisti ===
{{vedi anche|Fallschirmjäger}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-720-0344-09, Frankreich, Fallschirmjäger mit Fallschirmjägergewehr.jpg|thumb|Un [[Fallschirmjäger]] con il tipico fucile [[FG 42]] appostato in Francia nel 1944]]
A differenza di quello che avveniva negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i paracadutisti tedeschi (''[[Fallschirmjäger]]'') erano sotto il diretto comando della Luftwaffe. Nel 1933 fu istituita la [[1. Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring|divisione corazzata paracadutisti Hermann Göring]], e a partire dal 1942 furono costituite quindici ''Fallschirmjäger-Division'' (divisioni paracadutisti).<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2624|titolo=Fallschirmjäger-Divisionen|lingua=en|autore=Axis History Factbook|accesso=21 luglio 2012}}</ref> Erano disponibili anche ventidue ''Luftwaffen-Feld-Division'' (divisioni campali).<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2678|titolo=Luftwaffen-Feld-Divisionen|lingua=en|autore=Axis History Factbook|accesso=21 luglio 2012}}</ref>
All'inizio della seconda guerra mondiale i paracadutisti erano inquadrati nella 7. Flieger-Division (7ª divisione dell'aria,<ref name=mitcham291>{{Cita|Mitcham 2007|vol. 2, p. 291}}.</ref> non ancora ad organici completi), comandata dal generale [[Kurt Student]], ma dopo che questo fu ferito accidentalmente nell'[[Battaglia di Rotterdam|occupazione di Rotterdam]] il comando fu assunto dal generale [[Richard Putzier]], seguito da altri quattro generali prima che l'unità cambiasse nome.<ref name=7flieger>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2485|titolo=7. Flieger-Division|lingua=en|autore=Axis History Factbook|accesso=21 luglio 2012}}</ref> La divisione aveva unicamente compiti amministrativi e di supporto, in quanto non era previsto che le unità dipendenti operassero congiuntamente. Gli uomini che ne facevano parte erano altamente addestrati e capaci, e presero parte a numerose battaglie come la [[campagna di Norvegia]], la presa del [[forte Eben-Emael]], l'occupazione del ponte sul [[Canale di Corinto]] e la [[Operazione Quercia|liberazione di Benito Mussolini]] prigioniero sul [[Gran Sasso]].<ref>A quest'ultima operazione, chiamata "operazione Quercia", presero parte dieci alianti [[DFS 230]] trainati da altrettanti [[Henschel Hs 126|Hs 126]]. A bordo vi erano una novantina di uomini, principalmente facenti parte della [[2. Fallschirmjäger-Division|2ª divisione paracadutisti]]. Vedere {{Cita|Patricelli 2009|pp. 209, 231}}.</ref> La divisione venne utilizzata al completo per il [[Battaglia di Creta|lancio su Creta]], dove rappresentò un elemento critico nel raggiungimento del successo di tutta l'operazione. Tuttavia, proprio le perdite subite a Creta spinsero l'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]] a rinunciare all'impiego della divisione nel suo ruolo naturale, ma unicamente come fanteria scelta. I superstiti della divisione operarono in Unione Sovietica fino al 1943, dopo di che furono inviati in Francia, dove la divisione fu rinominata [[1. Fallschirmjäger-Division]] (in precedenza, nel 1942, parte del personale della divisione era stato trasferito alla [[2. Fallschirmjäger-Division]]).<ref name=mitcham291/><ref name=7flieger/>
Con questo nuovo nome l'unità combatté, tra l'altro, a [[Battaglia di Montecassino|Montecassino]]<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2625|titolo=1. Fallschirmjäger-Division|autore=Axis History Factbook|lingua=en|accesso=24 giugno 2011}}</ref> insieme alla [[Fallschirm-Panzer-Division 1 "Hermann Göring"|Panzer-Division Hermann Göring]] e alla [[4. Fallschirmjäger-Division]] che contrastarono con efficacia le unità Alleate in avanzata attraverso la penisola italiana.<ref>{{Cita|Ford 2009|p. 26}}.</ref>
==== Attacco su Creta ====
{{vedi anche|Battaglia di Creta}}
[[
A capo dell'operazione era il [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generaloberst]] [[Alexander Löhr]] con la Luftflotte 4, che propose di lanciare la 7ª divisione dell'aria a ovest per poi proseguire verso est. Kurt Student, capo dell'XI Fliegerkorps, era invece dell'idea di aviolanciare gli uomini in tre punti a ovest e al centro dell'isola. Si giunse così al compromesso di lanciare i paracadutisti prima su Maleme/[[La Canea]] la mattina del 20 maggio 1941, e poi altri a [[Retimo]] e [[Candia]]. All'XI Fliegerkorps composto dalla 7. Flieger-Division fu affidato il compito di trasportare circa {{formatnum:8000}} paracadutisti avvalendosi di 500 Junkers Ju 52 e 72 alianti [[DFS 230]], il tutto con il supporto aereo dell'VIII Fliegerkorps composto da 180 caccia, 200 Ju 87 e 200 bombardieri a medio raggio.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 47}}.</ref>
I piloti tedeschi si misero subito in volo iniziando a colpire ogni cosa sulle coste e all'interno per agevolare l'imminente sbarco di uomini. Il 22 maggio furono affondati gli incrociatori britannici {{nave|HMS|Gloucester|62|2}} e {{nave|HMS|Fiji|58|2}}, il 23 i [[cacciatorpediniere]] ''[[HMS kelly|HMS]] {{nave|HMS|Kelly|F01|2}}'' e ''[[HMS Kashmir|HMS]] {{nave|HMS|Kashmir|F12|2}}''.<ref>{{Cita|Silvestri 2002|pp. 1360-1361}}.</ref> Ciò nonostante molti alianti e aerei da trasporto vennero abbattuti in volo, e le truppe [[Nuova Zelanda|neozelandesi]] a terra falciarono numerosi parà prima ancora che toccassero terra. I tedeschi riuscirono comunque a conquistare parte degli obiettivi previsti, e, grazie anche a rinforzi arrivati due giorni dopo, la conquista dell'isola fu completa.
La vittoria costò molto cara alla Luftwaffe: quasi metà degli aerei da trasporto andarono distrutti e circa {{formatnum:3400}} Fallschirmjäger persero la vita.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 49}}.</ref> Da questo momento in poi, i paracadutisti non furono mai più impiegati in attacchi di queste dimensioni.
==== Le divisioni paracadutisti corazzate ====
La divisione Hermann Göring (o, per darne il nome completo, la [[Fallschirm-Panzer-Division 1 "Hermann Göring"]] – 1ª divisione corazzata paracadutisti Hermann Göring) fu un'unità composta totalmente da volontari, eccetto gli stranieri che non potevano farne parte.<ref>{{Cita|Mitcham 2007|vol. 3, p. 87}}.</ref> Date le caratteristiche la denominazione di "paracadutisti" era puramente onoraria, fu creata a livello divisionale nel 1942 in Belgio con il nome di "Division Hermann Göring", organizzandola attorno al Flakregiment Hermann Göring (reggimento contraerea Hermann Göring) che aveva combattuto in Polonia, in Francia e nell'operazione Barbarossa (in quest'ultimo caso con funzioni anticarro). Alcuni reparti operarono in Tunisia, mentre la divisione al completo, dal maggio 1943 rinominata "Panzer-Division Hermann Göring", operò in Italia e, con l'ultimo nome definitivo, al fronte orientale.<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2639|titolo=Fallschirm-Panzer-Division 1. Hermann Göring|autore=Axis History Factbook|lingua=en|accesso=10 giugno 2012}}</ref>
Ugualmente onorario era l'appellativo di "paracadutisti" assegnato all'altra divisione corazzata della Luftwaffe, la [[Fallschirm-Panzergrenadier-Division 2 Hermann Göring]] (2ª divisione [[panzergrenadier]] paracadutisti Hermann Göring) creata nel tardo settembre 1944 per combattere i sovietici in Polonia. Venne successivamente accerchiata nel gennaio 1945 nella [[Prussia Orientale]] e dovette essere evacuata via mare dalla Kriegsmarine a marzo. Trasferita a Berlino e in [[Slesia]], continuò a fronteggiare l'Armata Rossa fino a quando non venne accerchiata ed annientata a [[Dresda]] alla fine della guerra.<ref>{{Cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=2640|titolo=Fallschirm-Panzergrenadier-Division 2. Hermann Göring|autore=Axis History Factbook|lingua=en|accesso=10 giugno 2012}}</ref>
=== Le divisioni campali della Luftwaffe ===
{{vedi anche|Luftwaffen-Feld-Division}}
A partire dal 1942, su autorizzazione di Hitler, la Luftwaffe cominciò a costituire divisioni campali (''Feld-Division''), praticamente divisioni di fanteria, col personale in eccesso.<ref>Uomini impiegati nei servizi a terra, nella logistica, in compiti di rappresentanza ecc. Vedi {{Cita|Mitcham 2007|vol. 2, p. 299}}.</ref> La decisione fu presa essenzialmente per motivi politici, su esplicita richiesta di Göring, perché la Luftwaffe era (a torto o a ragione) considerata più fedele dell'[[Heer (Wehrmacht)|esercito]] al [[NSDAP|Partito Nazionalsocialista]],<ref>{{cita|Mitcham 2007|vol. 2, p. 299}}, cita Göring: «their fine National Socialist attitudes would be contaminated», «i loro [dell'esercito] begli atteggiamenti nazionalsocialisti potrebbero essere contaminati».</ref> e questo portò Hitler a costituire una serie di divisioni poco addestrate per operazioni di fanteria. Le Feld-Division della Luftwaffe furono ventidue<ref>{{Cita|Mitcham 2007|vol. 2, p. 321}}.</ref> tra le cui la famose ed elitaria [[Divisione Hermann Göring|Divisione "Hermann Göring"]], che rimasero sotto il diretto comando dello stesso Göring fino al luglio del [[1944]].<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.wehrmacht-awards.com/war_badges/luftwaffe/ground_assault_badge.htm|titolo=Ground Assault Badge|accesso=16 ottobre 2017}}</ref> Le Feld-Division operarono in massima parte sul [[fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]], le uniche che operarono nel Mediterraneo o sul [[fronte occidentale (1939-1945)|fronte occidentale]] furono la [[Luftwaffen-Feld-Division#11. Luftwaffe-Feld-Division|11. Luftwaffe-Feld-Division]] ([[Mar Egeo|Egeo]] e [[Grecia]]), la [[Luftwaffen-Feld-Division#14. Luftwaffe-Feld-Division|14. Luftwaffe-Feld-Division]] ([[Norvegia]] e [[Danimarca]]), la [[Luftwaffen-Feld-Division#16. Luftwaffe-Feld-Division|16. Luftwaffe-Feld-Division]] ([[Paesi Bassi]] e [[Normandia]]), la [[Luftwaffen-Feld-Division#17. Luftwaffe-Feld-Division|17. Luftwaffe-Feld-Division]] ([[Francia]]), la [[Luftwaffen-Feld-Division#18. Luftwaffe-Feld-Division|18. Luftwaffe-Feld-Division]] (Francia e [[Belgio]]), la [[Luftwaffen-Feld-Division#19. Luftwaffe-Feld-Division|19. Luftwaffe-Feld-Division]] (Francia e Belgio) e la [[Luftwaffen-Feld-Division#20. Luftwaffe-Feld-Division|20. Luftwaffe-Feld-Division]] (Danimarca e Italia).
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-635-3999-24, Deutschland, Flak-Batterie in Feuerstellung.jpg|thumb|upright|Il cannone [[8,8 cm FlaK]] ]]
L'utilizzazione di queste divisioni era molto controverso poiché molti nel [[Oberkommando der Wehrmacht|comando della Wehrmacht]] pensavano che sottraessero preziose risorse che avrebbero potuto essere meglio utilizzate se impiegate nelle forze terrestri, ma nonostante questo scetticismo, si può affermare che le divisioni terrestri della Luftwaffe meglio addestrate hanno dato buoni risultati nei combattimento terrestri accanto ai soldati delle forze terrestri.<ref name=":0"/>
=== FlaK ===
Molto temuta dai piloti sovietici, britannici e statunitensi era anche la FlaK (''Fliegerabwehrkanonen'', [[arma contraerea|artiglieria antiaerea]]), la contraerea posta a difesa del Terzo Reich, delle basi della Luftwaffe e piazzata direttamente sul campo per supportare le unità di fanteria. Allo scoppio della guerra, circa {{formatnum:800000}} uomini erano assegnati alla FlaK, e nel 1944 la cifra salì a 1,25 milioni.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 136}}.</ref>
Il cannone usato più noto è il [[calibro (arma)|calibro]] [[8,8 cm FlaK|{{M|8.8|u=cm}}]]. Mentre le divisioni FlaK erano organiche alla Luftwaffe e comprendevano calibri fino a {{M|12.8|u=cm}}, nelle divisioni dell'esercito erano presenti batterie antiaeree con pezzi di calibro fino a {{M|8.8|u=cm}}, ma con una netta prevalenza dei pezzi di calibro minore ({{M|2|u=cm}}).
Inizialmente la FlaK era organizzata in comandi locali nelle principali città della Germania, che nel 1938 furono trasformati in divisioni, operanti nella maggior parte dei casi con l'esercito di campagna. Le divisioni FlaK erano numerate da 1 a 31. Diverse di queste divisioni operarono anche come supporto ad operazioni terrestri, in quanto i cannoni {{M|8.8|u=cm}} FlaK erano ottimi anche come artiglieria controcarro e i vari modelli di [[2 cm FlaK]] erano estremamente efficaci contro uomini e mezzi leggeri. Oltre alle Flak-Division furono costituite due Flakscheinwerfer-Divisionen destinate ad appoggiare la difesa antiaerea notturna con riflettori.
== Decorazioni ==
{| class="wikitable"
|-
! Nome
! Data di istituzione<ref>{{Cita web|url = http://www.axishistory.com/index.php?id=760| titolo = Military Awards |editore=Axis History Factbook |sito= axishistory.com |lingua=en |accesso = 23 luglio 2012}}</ref>
! Requisiti
! Note
! Immagine
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| [[Distintivo di paracadutista]] (''Fallschirmschützenabzeichen'') || 1º gennaio 1935 || Aver preso parte al corso di paracadutista, aver eseguito 5 lanci con il paracadute e 6 in un anno || Ne esisteva anche una versione in tessuto da cucire nella divisa || [[File:Fallschirmschützenabzeichen der Luftwaffe.png|150px|center]]
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| Distintivo di equipaggio aereo (''[[Fliegerschaftsabzeichen]]'') || 19 gennaio 1935 || Assegnato ai nuovi aviatori e [[Navigatore (aeronautica)|navigatori]] || Sostituito dal distintivo di pilota nel 1936 || [[File:Fliegerschaftsabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| [[Distintivo di osservatore]] (''Beobachterabzeichen'')<ref name=stedman19>{{Cita|Stedman 2005|p. 19}}.</ref> || 27 novembre 1935 || Avere completato il corso di osservatore || Ne esisteva anche una versione in tessuto da cucire nella divisa || [[File:Luftwaffe Navigator.png|150px|center]]
|-
| Distintivo di operatore radio di bordo (''[[Bordfunkerabzeichen]]'')<ref name=stedman19/> || 1936 || Aver completato il corso di operatore radio, motorista o mitragliere di bordo || Indossato fino al 22 giugno 1942, oltre che dagli operatori radio, anche dai mitraglieri e dai motoristi di bordo || [[File:Bordfunkerabzeichen.png|150px|center]]
|-
| [[Distintivo di pilota]] (''Flugzeugführerabzeichen'')<ref name=stedman19/> || 19 gennaio 1936 || Avere completato il corso di pilota || || [[File:Flugzeugführerabzeichen.jpg|150px|center]]
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| [[Distintivo unificato di pilota e osservatore]] (''Flugzeugführer- und Beobachterabzeichen'')<ref name=stedman19/> || 26 marzo 1936 || Avere completato il corso sia di pilota che di osservatore || Sottoposto a verifica annuale; uguale al distintivo di pilota ma con la ghirlanda oro anziché argento; ne esisteva anche una versione con diamanti; noto anche come "doppio distintivo della Luftwaffe" (''Luftwaffendoppelabzeichen'') || [[File:FFundBeob.JPG|150px|center]]
|-
| [[Distintivo a memoria di un aviatore]] (''Flieger-Erinnerungsabzeichen'') || 26 marzo 1936 || 4 anni di servizio per piloti e veterani della [[prima guerra mondiale]], 15 anni di servizio per gli altri || Poteva essere assegnato anche alla memoria || [[File:Fliegererinnerungsabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| [[Coppa d'onore della Luftwaffe]] (''Ehrenpokal für besondere Leistung im Luftkrieg'') || 27 febbraio 1940 || Distinguersi in maniera eccezionale nel corso della guerra || Onorificenza sia al merito che al valore, intermedia fra la [[Croce di Ferro|Croce di Ferro di Prima Classe]] e la [[Ordine militare della Croce Tedesca|Croce Tedesca]] o l'ancora superiore [[Croce di Cavaliere della Croce di Ferro]]. Vennero decorati non solo i piloti, ma tutti i membri degli equipaggi aerei meritevoli || [[File:Ehrenpokal.jpg|150px|center]]
|-
| [[Distintivo di combattimento della contraerea]] (''Flak-Kampfabzeichen'') || 19 luglio 1940 || Doti di coraggio in servizio o essere diventato comandante di una batteria dove la metà degli uomini ha ricevuto il riconoscimento o avere raggiunto 16 punti<ref>4 punti per un aereo distrutto senza aiuto, 2 con l'aiuto, 1 per aver individuato per primo un aereo.</ref> || || [[File:Flak-Kampfabzeichen der Luftwaffe.jpg|150px|center]]
|-
| [[Distintivo di pilota di alianti]] (''Segelflugzeugführerabzeichen'') || 16 dicembre 1940 || Aver volato su un aliante || || [[File:Segelflugzeugführerabzeichen II.jpg|150px|center]]
|-
| [[Distintivo di combattimento a terra]] (''Erdkampfabzeichen der Luftwaffe'') || 31 marzo 1942 || Aver partecipato a tre combattimenti ed essere stati feriti durante uno di essi o aver meritato una medaglia in uno di essi || Dall'11 novembre 1944 divisa anche per 25, 50, 75 e 100 combattimenti || [[File:Luftwaffe Ground-Attack Badge.jpg|150px|center]] Distintivo per 100 combattimenti
|-
| Distintivo di mitragliere e motorista di bordo (''[[Fliegerschützenabzeichen für Bordschützen und Bordmechaniker]]'')<ref name=stedman19/> || 22 giugno 1942 || Aver completato il corso di motorista o mitragliere di bordo || Prima della creazione di questo distintivo queste due categorie di specialisti indossarono il distintivo di operatore radio di bordo ||
|-
| [[Barretta per citazione nell'albo d'onore]] (''Ehrenblattspange'') || 5 luglio 1944 || Possedere la [[Croce di Ferro|Croce di ferro di 1ª classe]] e aver eseguito azioni coraggiose || Comune a tutta la Wehrmacht, cambia la forma della barretta a seconda che si tratti dell'esercito, della marina o dell'aeronautica || [[File:Ehrenblattspange Luftwaffe.jpg|150px|center]] A destra la versione originale, a sinistra quella modificata successivamente
|-
| [[Barretta per aviatore combattente]] (''Nahkampfspange der Luftwaffe'') || 3 novembre 1944 || Bronzo: 15 giorni di combattimento corpo a corpo o 10 giorni in combattimento ravvicinato<br />Argento: 30 giorni di combattimento corpo a corpo o 20 giorni in combattimento ravvicinato<br />Oro: 50 giorni di combattimento corpo a corpo o 40 giorni in combattimento ravvicinato || ||
|-
|
|-
| Distintivo di guerra navale (''[[Seekampfabzeichen der Luftwaffe]]'') || 27 novembre 1944 || Aver partecipato ad azioni congiunte con la Kriegsmarine || Mai assegnato || [[File:Seekampfabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| Barretta di servizio operativo (''[[Frontflugspange]]'')<ref name=stedman19/> || 1941<br />30 gennaio: cacciatore diurno, bombardiere in picchiata o bombardiere leggero o medio e ricognitore o missioni di recupero in mare<br />19 novembre: aerei da trasporto o alianti<br />----<br />1942<br />13 maggio: cacciatore diurno (caccia pesante)<br />14 agosto: cacciatore notturno, anche caccia pesante<br />----<br />12 aprile 1944: cacciabombardiere || Bronzo: 20 voli<br />Argento: 60 voli<br />Oro: 110 voli || || [[File:Strike fighter clasp luftwaffe.jpg|150px|center]] Barretta di servizio operativo per piloti di cacciabombardiere<br />[[File:Frontflugspange.jpg|150px|center]] Barretta di servizio operativo per piloti di bombardieri in picchiata, bombardieri leggeri o medi<br />[[File:Aliante spilletta.jpg|150px|center]] Barretta di servizio operativo per piloti di aerei da trasporto o alianti
|}
== Gradi ==
{{vedi anche|Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)}}
==Assi della caccia==
Durante tutto il conflitto la Luftwaffe abbatté un totale di circa {{formatnum:70000}} aerei, e furono moltissimi gli [[Asso dell'aviazione|assi]] che superarono le 100 vittorie personali. Questo, per vari motivi:
* Dall'autunno 1942, la Luftwaffe combatté sempre in inferiorità numerica poiché dovette diluire le sue forze contro ben tre grandi aviazioni nemiche: la britannica [[Royal Air Force]] (RAF), la statunitense [[United States Army Air Forces]] (USAAF) e la sovietica [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily]] (VVS), su almeno tre fronti: occidentale, Mediterraneo e orientale, accumulando una media di {{formatnum:1500}} missioni operative e 500 combattimenti aerei.<ref name=mattioli2>{{Cita|Mattioli 2008|p. 2}}.</ref> Ne conseguì che i piloti tedeschi erano costretti ad uscire in missione molto più spesso dei loro avversari, con turni di riposo molto più brevi. Ad esempio, nel 1944 i piloti da caccia tedeschi arrivarono ad effettuare due, tre o quattro missioni al giorno mentre, nello stesso periodo, i piloti da caccia americani effettuavano una missione ogni due, tre o quattro giorni.
* Come ulteriore conseguenza del punto precedente, i piloti da caccia della Luftwaffe erano sempre "nella mischia": incontravano spesso aerei nemici con cui ingaggiare battaglia. Al contrario, numerosi piloti alleati o sovietici si ritrovavano a volare diverse missioni "a vuoto", ovvero senza riuscire ad individuare un solo aereo tedesco.
* I piloti della caccia (e non solo loro) della Luftwaffe erano tenuti a combattere a tempo indeterminato. A parte brevi licenze e permessi per riposare, il servizio della maggior parte dei piloti tedeschi durò fino alla fine della guerra, oppure fino al ricovero in ospedale, o ancora fino alla morte, senza possibilità di ritiro. Nelle altre aeronautiche militari, invece, le cose andavano diversamente.<ref name=mattioli2/> Nell'[[United States Army Air Forces|USAAF]], ad esempio, il pilota era tenuto ad effettuare un minimo di 25 missioni di guerra (circa tre mesi), dopodiché (salvo rinuncia) veniva assegnato ad incarichi di terra; inoltre era possibile che non venisse più richiamato ad effettuare un altro ciclo di 25 missioni. Ciò, unito ai punti precedenti, spiega perché nessuno degli assi USAAF ebbe mai occasione di raggiungere un numero eccezionalmente elevato di vittorie aeree: il maggiore "asso" dell'USAAF che combatté contro la Luftwaffe fu [[Gabby Gabreski|"Gabby" Gabreski]] con 34½ vittorie aeree che fu anche l'unico pilota americano a superare le 30 vittorie nel teatro occidentale. Nella Luftwaffe, invece, per i motivi sopra descritti, furono centinaia gli assi tedeschi con oltre 30 vittorie aeree.
I 35 migliori aviatori tedeschi, che registrarono ognuno più di 150 vittorie, abbatterono un totale di {{formatnum:6916}} aerei, cioè circa il 10% di quelli distrutti dall'intera forza aerea tedesca.
Anche se non prestò servizio come pilota di caccia, [[Hans-Ulrich Rudel]] fu senza dubbio il miglior pilota di cacciabombardieri della Luftwaffe: tra gli aviatori più decorati della seconda guerra mondiale (oltre ad essere l'unico in tutta la Wehrmacht a vedersi appuntata la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia in Oro, Spade e Diamanti), nel corso della sua carriera fu abbattuto 30 volte ma riuscì a distruggere circa {{formatnum:2000}} veicoli corazzati e blindati, oltre a diverse navi.<ref>{{Cita libro|Corrado | Ricci | Hans-Ulrich Rudel, il pilota di ferro | 1956 | Longanesi | Milano}}</ref>
== Note ==
{{Note strette}}
== Bibliografia ==
=== Libri specifici sulla Luftwaffe ===
* {{cita libro|cognome=Bishop |nome=Chris |titolo=Gli squadroni della Luftwaffe |anno=2008 |editore=L'airone Editrice | * {{cita libro|cognome=Buckley |nome=John |titolo=Air Power in the Age of Total War |anno=1999 |editore=UCL Press |lingua=en |isbn=1-85728-589-1 |cid=Buckley 1999}}
* {{cita libro|cognome=
* {{cita libro|cognome=Hooton |nome=E.R |titolo=Luftwaffe at War; Gathering Storm 1933-39: Volume 1 |url=https://archive.org/details/gatheringstorm190001hoot |anno=2007 |editore= Chervron/Ian Allan |lingua=en |città=Londra |isbn=1-903223-71-7 |cid=Hooton 2007}}
* {{cita libro|cognome=Hooton |nome=E.R |titolo=The Luftwaffe: A Study in Air Power, 1933-1945 |url=https://archive.org/details/luftwaffestudyin0000hoot |anno=2010 |editore= Classic Publications |lingua=en |città=Londra |isbn=978-1-906537-18-0 |cid=Hooton 2010}}
* {{cita pubblicazione | autore =Marco Mattioli | data = gennaio 2008 | titolo = Assi tedeschi | rivista = Supplemento alla rivista ''Aerei nella storia'' | numero = 63 | ISSN=1591-1071 | cid =Mattioli 2008}}
* {{cita libro|cognome=McNab|nome=Chris|titolo=Le aquile di Hitler. La Luftwaffe 1933-1945|anno=2013|editore=Libreria Editrice Goriziana|città=Gorizia|isbn=978-88-61022-25-6|cid=}}
* {{cita libro|cognome=Murray |nome=Williamson |titolo=Strategy for Defeat: The Luftwaffe 1933–1945 |anno=1983 |editore= United States Government Printing |lingua=en |isbn=978-9997393487 |cid=Murray 1983}}
* {{cita pubblicazione | autore =Nico Sgarlato | data = maggio-giugno 2009 | titolo = La Luftwaffe in guerra – 1939-1945 | rivista = Supplemento alla rivista ''Aerei nella storia'' | numero = 51 | ISSN=0390-1173 | cid =Sgarlato 2009}}
* {{cita pubblicazione | autore =Nico Sgarlato | data = aprile-maggio 2010 | titolo = La guerra aerea in Nord Africa | rivista = Supplemento alla rivista ''Aerei nella storia'' | numero = 1 | ISSN=2037-4771 | cid =Sgarlato 2010}}
* {{cita libro|autore=Robert Stedman |titolo=Kampfflieger: Bomber Crewman of the Luftwaffe 1939 – 1945 |anno=2005 |editore= Osprey Publishing |lingua=en |isbn=1-84176-907-X |cid=Stedman 2005}}
* {{cita libro |autore=J. Richard Smith |coautori= Eddie J. Creek |titolo=Kampfflieger: Bombers of the Luftwaffe 1933-1940 |volume= vol. 1 |anno=2004 |editore= Ian Allan Publishing |lingua=en |isbn=1-903223-42-3 |cid=Smith, Creek 2004}}
* {{cita libro|autore=John Weal |titolo=Luftwaffe Schlachtgruppen |anno=2003 |editore= Osprey Publishing |lingua=en |isbn=1-84176-608-9 |cid=Weal 2003}}
=== Libri di carattere generale ===
* {{cita libro|cognome=Bonacina |nome=Giorgio |titolo=Comando Bombardieri - Operazione Europa |anno=1975 |editore=Longanesi & C. |città=Milano |isbn=no |cid=Bonacina 1975 }}
* {{cita libro|cognome=Chant |nome=Christopher |titolo=Aerei della seconda guerra mondiale |anno=1977 |editore=Istituto geografico De Agostini|isbn=no| cid=Chant 1977}}
* {{cita libro|cognome=Ford|nome=Ken|titolo=Le quattro battaglie di Cassino |anno=2009 |editore=RBA Italia| città=Milano|isbn=no|cid=Ford 2009 }}
* {{cita libro|cognome=Mitcham |nome=Samuel W. Jr. |titolo=German Order of Battle |anno=2007 |città= Mechanisburg (PA-USA) |editore=Stackpole Books|isbn=0-8117-3416-1 |cid=Mitcham 2007}}
* {{cita libro|cognome=Patricelli |nome=Marco |titolo=Settembre 1943 |anno=2009 |città= Bari |editore= Laterza|isbn=978-88-420-8827-1 |cid=Patricelli 2009}}
* {{cita libro|cognome=Silvestri |nome=Mario |titolo=La decadenza dell'Europa occidentale |anno=2002 |editore=Rizzoli|isbn=88-17-11750-1|cid=Silvestri 2002}}
* {{cita libro|cognome=Zaloga |nome=Steven J. |titolo= L'invasione della Polonia|anno= 2008 |città= Madrid |editore= Osprey Publishing|ISSN=1974-9414|cid=Zaloga 2008}}
* {{cita libro|cognome=Horst Boog, Gerhard Krebs, Vogel Detlef |titolo=Das Deutsche Reich under der Zweite Weltkrieg Band 7: Das Deutsche Reich in der Defensive: Strategischer Luftkrieg in Europa, Krieg im Westen und in Ostasien, 1943-1944/45 |anno=2001 |editore=Deutsche Verlags-Anstalt |città=Stoccarda |lingua=de |isbn=3-421-05507-6 |cid=Boog, Krebs, Vogel 2001}}
== Voci correlate ==
* [[Assi tedeschi della seconda guerra mondiale]]
* [[Amerikabomber]]
* [[Dornier Do 19]]
* [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)]]
* [[Lotfernrohr 7]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web
* {{cita web|autore=Tod Rathbone|url=http://www.rathbonemuseum.com/GERMANY/GERMain.html|titolo=Luftwaffe|accesso=15 dicembre 2009|lingua=en|editore=http://www.rathbonemuseum.com/MAIN/main.html|sito=Rathbone Museum of WWII Air Force Uniforms and Insignia}}
* {{cita web|
* {{cita web
{{Wehrmacht}}
{{Assi dell'aviazione tedeschi della seconda guerra mondiale con più di 100 vittorie}}
{{Stormi caccia Luftwaffe (Wehrmacht)}}
{{Stormi bombardamento Luftwaffe (Wehrmacht)}}
{{Divisioni terrestri della Luftwaffe (Wehrmacht)}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aviazione|seconda guerra mondiale}}
{{Voce di qualità|valutazione=Wikipedia:Voci di qualità/Segnalazioni/Luftwaffe (Wehrmacht)|arg=esercito e armamenti|arg2=|giorno=3|mese=luglio|anno=2011}}
[[Categoria:Forze aeree|Germania]]
[[Categoria:
[[Categoria:Aviazione militare tedesca]]
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