Numero irrazionale: differenze tra le versioni

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In [[matematica]], un '''numero irrazionale''' è un [[numero reale]] che non è un [[numero razionale]], cioè non può essere scritto come una [[frazione (matematica)|frazione]] ''a / b'' con ''a'' e ''b'' [[numeri interi|interi]], cone ''b'' diverso da [[zero|0]]. I numeri irrazionali sono esattamente quei numeri la cui espansionerappresentazione in qualunquequalsiasi [[Base (aritmetica)|base]] ([[Sistema numerico decimale|decimale]], [[Sistema numerico binario|binaria]], ecc.) non terminaha mai etermine noned formaallo unastesso sequenzatempo periodica.non presenta sequenze periodiche.
 
L'introduzione di questi numeri nel panorama matematico è iniziata con la scoperta da parte dei greci delle grandezze incommensurabili, ossia prive di un sottomultiplo comune.
 
Alcuni numeri irrazionali sono [[numero algebrico|numeri algebrici]] come <math>\sqrt{2}</math> (la [[radice quadrata]] di [[due|2]]) e <math>\sqrt[3]{5}</math> (la [[radice cubica]] di [[cinque|5]]); altri sono [[numero trascendente|numeri trascendenti]] come [[Pi greco|π]] ed [[E (costante matematica)|e]].
 
== Cenni storiciStoria ==
 
La scoperta dei numeri irrazionali viene tradizionalmente attribuita a [[Pitagora]], o più precisamente al [[Scuola pitagorica|pitagorico]] [[Ippaso di Metaponto]],<ref>Kurt von Fritz, "The discovery of incommensurability by Hippasus of Metapontum", ''Annals of Mathematics'', Second Series, Vol. 46, No. 2 (April, 1945), pp. 242-264.</ref> che produsse una argomentazione (probabilmente con considerazioni geometriche) dell'irrazionalità della [[radice quadrata di 2]]. Secondo la tradizione Ippaso scoprì i numeri irrazionali mentre tentava di rappresentare la radice quadrata di 2 come frazione (vedi la dimostrazione sotto). Tuttavia Pitagora credeva nell'assolutezza dei numeri, e non poteva accettare l'esistenza dei numeri irrazionali. Egli non era in grado di confutare la loro esistenza con la logica, ma le sue credenze non potevano tollerarne l'esistenza e, secondo una leggenda, per questo condannò Ippaso a morire annegato.
 
Il XVI secolo vide infine l'accoglienza favorevole da parte della comunità matematica dei numeri negativi, interi e [[frazione (matematica)|frazionari]]. IlNel XVII secolo videvi fu, da parte didei matematici, l'uso sempre più frequente delle frazioni decimali con la notazione moderna. I successivi cento anni videro i numeri immaginari diventare un potente strumento nelle mani di [[Abraham de Moivre]], e specialmente di [[Leonhard Euler]]. Per il XIX secolo rimase da completare la teoria dei [[numeri complessi]], dimostrare l'esistenza dei numeri trascendenti, dividere gli irrazionali in algebrici e trascendenti, e compiere uno studio scientifico su un argomento che era rimasto quasi in letargo dai tempi di [[Euclide]], la teoria degli irrazionali. L'annoNel [[1872]] videvi fu la pubblicazione delle teorie di [[Karl Weierstrass]] (tramite il suo allievo [[Jerzy Kossak|Kossak]]), [[Eduard Heine]] (Crelle, 74), [[Georg Cantor]] (Annalen, 5), e [[Richard Dedekind]]. [[Charles Méray|Méray]] aveva preso nel 1869 lo stesso punto di partenza di Heine, ma generalmente si attribuisce tale teoria all'anno 1872. Il metodo di Weierstrass fu completamente avviato da [[Salvatore Pincherle|Pincherle]] (1880), e quello di Dedekind ricevette maggiore risalto tramite il successivo lavoro dell'autore (1888) e il più recente appoggio di [[Paul Tannery|Tannery]] (1894). Weierstrass, Cantor, e Heine basarono le loro teorie sulle serie infinite, mentre Dedekind, riallacciandosi a Euclide, fondò la sua sull'idea di un taglio (Schnitt) nel sistema dei numeri razionali, cioè nella bipartizione della totalità dei numeri razionali in due classi caratterizzate da proprietà contrastanti. L'argomento ricevette successivi contributi per mano di Weierstrass, [[Leopold Kronecker|Kronecker]] (Crelle, 101), e Méray.
 
Le [[frazione continua|frazioni continue]], strettamente collegate ai numeri irrazionali (e dovute a Cataldi, 1613), furono prese in considerazione da parte di [[Eulero]], e all'inizio del XIX secolo ebbero maggior rilievo grazie agli scritti di [[Joseph Louis Lagrange]]. Altri notevoli contributi furono dati da [[Druckenmüller]] (1837), [[Kunze]] (1857), [[Lemke]] (1870) e [[Günther]] (1872). [[Peter Ramus]] (1855) per la prima volta collegò l'argomento con i determinanti, dando vita, con i successivi contributi di Heine, [[August Ferdinand Möbius]] e Günther, alla teoria dei determinanti delle frazioni continue. Anche [[Peter Gustav Lejeune Dirichlet|Dirichlet]] contribuì alla teoria generale.
 
I numeri trascendenti furono per la prima volta distinti dagli irrazionali algebrici da Kronecker. [[Johann Heinrich Lambert|Lambert]] provò (1761) che <math>\pi</math> non può essere razionale, e che ''e''<sup>''n''</sup> è irrazionale se ''n'' è razionale (eccetto ''n'' = 0), dimostrazione, comunque, che lasciò molto a desiderare. [[Adrien-Marie Legendre|Legendre]] (1794) completò la dimostrazione di Lambert, e mostrò che <math>\pi</math> non è la radice quadrata di un numero razionale. [[Joseph Liouville]] (1840) mostrò che né ''e'' né ''e''<sup>2</sup>² possono essere radici di un'[[equazione quadratica]] intera. Ma l'esistenza di numeri trascendenti fu per la prima volta stabilita da Liouville (1844, 1851); una proposizione più forte, che afferma che gli irrazionali e i trascendenti hanno [[cardinalità]] maggiore di quella degli algebrici, fu trovata da [[Georg Cantor]] nel 1873. [[Charles Hermite]] (1873) provò per primo la trascendenza di ''e'', e [[Ferdinand von Lindemann]] (1882), partendo dalle conclusioni di Hermite, mostrò lo stesso per <math>\pi</math>. La dimostrazione di Lindemann fu molto semplificata da Weierstrass (1885), e ulteriormente da [[David Hilbert]] (1893); infine fu resa quasi elementare da [[Adolf Hurwitz|Hurwitz]] e [[Paul Gordan|Gordan]].
 
== Esempi ==
=== Irrazionalità della radice quadrata di 2 ===
 
Una dimostrazione dell'irrazionalità della [[radice quadrata di due]] (trasmessa da [[EuclideArchita]]) è la seguente, che procede [[Dimostrazione per assurdo|per assurdo]]., Laovvero proposizione è provata assumendosupponendo l'opposto della proposizione iniziale e mostrando che è falso,: checiò implica che la proposizione iniziale debba essere vera.
 
Supponiamo che <math>\sqrt{2}</math> sia un numero razionale. Ciò comporta che esistono due interi ''a'' e ''b'' [[interi coprimi|privi di fattori comuni]] tali che <math>\frac{a}{b} = \sqrt{2}</math>. Elevando al quadrato ad ambo i membri, si ha <math>\frac{a^2}{b^2} =2</math>, cioè <math>a^2=2b^2</math>.
 
Questo implica che ''a''<supmath>a^2</supmath>, èessendo pari,il edoppio chedi quindi ''a''<math>b^2</math>, è pari, ossia esiste ''k'' intero tale che ''a''=2''k''. Sostituendo abbiamo
 
Poiché il quadrato di un [[Numeri pari e dispari|numero pari]] è pari (<math>(2k)^2=2(2k^2)</math>), mentre il quadrato di un numero dispari è dispari (<math>(2k+1)^2=2(2k^2+2k)+1</math>), ne deriva che ''a'' è pari, ossia esiste ''k'' intero tale che ''a''=2''k''.
 
Sostituendo abbiamo
:<math>a^2=(2k)^2=4k^2=2b^2 \Longrightarrow b^2=2k^2</math>
cioè risulta che anche ''b'' è pari,. eRisulta quindi che ''a'' e ''b'', essendo entrambi pari, hanno in comune unil fattoredivisore 2, il che è impossibile perché lierano avevamostati assunti privi di fattori comuni.
 
PoichéEssendo abbiamostata ottenutoottenuta una contraddizione con l'assunzione che <math>\sqrt 2</math> sia un numero razionale, essa deve essere falsa. Dunque abbiamosi è dimostrato l'opposto, cioè che <math>\sqrt{2}</math> è irrazionale, che era la proposizione di partenza.
 
Questa dimostrazione si può generalizzare per dimostrare che qualunque radice di qualunque [[numero naturale]] è un numero naturale o è irrazionale.
 
Un'altra dimostrazione per assurdo che dimostra l'irrazionalità di <math>\sqrt 2</math> è meno conosciuta ma interessante. Essa procede osservando che se <math>\sqrt 2 = \frac{m}{n}</math> allora sfruttando il fatto che <math>2 = \frac{m^2}{n^2}</math> si ottiene <math>\sqrt 2 = \frac{2n - m}{m - n}</math>, quindi una frazione ai minimi termini viene ridotta in termini ancora minori. Questa è una contraddizione se <math>n</math> e <math>m</math> sono interi positivi, dunque l'assuzioneassunzione che <math>\sqrt 2</math> sia razionale deve essere falsa. Da un [[triangolo rettangolo]] isoscele di cui i [[Cateto|cateti]] e l'[[ipotenusa]] abbiano rispettivamente lunghezze <math>n</math> e <math>m</math>, tramite una classica costruzione con riga e compasso, è possibile costruire un [[triangolo isoscele]] rettangolo più piccolo tale che i cateti e l'ipotenusa abbiano rispettivamente lunghezze <math>m - n</math> e <math>2n - m</math>. Questa costruzione dimostra l'irrazionalità di <math>\sqrt 2</math> con lo stesso tipo di metodo che fu impiegato dagli antichi geometri greci.
 
=== Irrazionalità dei logaritmi ===
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:<math>a^m=b^n</math>
 
Se ora ad esempio il numero primo ''p'' divide ''a'' ma non ''b'', allora divide ''a<sup>m</sup>'' ma non ''b<sup>n</sup>'', e quindi i due numeri non possono essere uguali, e il logaritmo non è razionale.
 
Un esempio può essere log<sub>2</sub>3: se fosse uguale a ''m/n'' si avrebbe 2<sup>m</sup> = 3<sup>n</sup>, il che è impossibile perché il primo è pari (ossia divisibile per 2) e il secondo no.
 
=== Altri irrazionali ===
Altri esempi notevoli di numeri irrazionali sono [[e (costante matematica)|e]], [[pi greco]] e i valori delle funzioni [[funzione seno|seno]] e [[funzione coseno|coseno]] di numeri razionali. L'irrazionalità di ''e'' è facile da dimostrare, per assurdo usando le [[serie di Taylor]]: infatti
:<math>e=e^1=\sum_{n=0}^\infty\frac{1}{n!}</math>
dove ''n''! indica il [[fattoriale]] di ''n''; se ''e'' fosse razionale sarebbe possibile scriverlo come ''e''=''a/b'',. Troncando allorala troncandoserie dopo ''b'' termini si avrebbe
:<math>\frac{a}{b}=\sum_{n=0}^kb\frac{1}{n!}+R_kR_b</math>
dove ''R<sub>kb</sub>'' comprende la somma per n che va da ''kb''+1 a infinito, ed è compreso tra 0 e 1/''b''!. Moltiplicando per ''b''! si ha
:<math>b!\sum_{n=0}^kb\frac{1}{n!}<a(b-1)!<b!\sum_{n=0}^kb\frac{1}{n!}+1</math>
dove <math>c=b!\sum_{n=0}^kb\frac{1}{n!}</math> è un intero. Quindi ''a(b-1b−1)''! dovrebbe essere compreso tra ''c'' e ''c'' + 1 e dovrebbe essere un intero, il che è impossibile. Quindi ''e'' è irrazionale.
 
Un altro modo di costruire numeri irrazionali è come [[numero algebrico|numeri algebrici]] irrazionali, cioè zeri di [[polinomio|polinomi]] a coefficienti interi: iniziamo con un'equazione polinomiale:
 
:<math>p(x) = a_nx^n + a_{n-1}x^{n-1} + \cdots + a_1x + a_0 = 0 \, </math>
:''p''(''x'') = ''a<sub>n</sub> x<sup>n</sup>'' + ''a''<sub>''n''-1</sub> ''x''<sup>''n''−1</sup> + ... + ''a''<sub>1</sub> ''x'' + ''a''<sub>0</sub> = 0
 
dove i coefficienti ''a''<sub>''i''</sub> sono interi. Supponiamo di sapere che esistono numeri reali ''x'' tali che ''p''(''x'') = 0 (per esempio se il polinomio è di grado dispari). Le uniche possibile radici razionali di quest'equazione polinomiale sono della forma ''r''/''s'' dove ''r'' è un [[divisore]] di ''a''<sub>0</sub> ed ''s'' è un divisore di ''a''<sub>''n''</sub>; c'è solo un numero finito di questi candidati che è facile controllare a mano. Se nessuno di loro è una radice di ''p'', allora ''x'' deve essere irrazionale. Per esempio, questa tecnica può essere usata per mostrare che ''x'' = (2<sup>1/2</sup> + 1)<sup>1/3</sup> è irrazionale: abbiamo (x<sup>3</sup>³ − 1)<sup>2</sup>² = 2 e quindi x<sup>6</sup> − 2x<sup>3</sup>³ − 1 = 0, e quest'ultimo polinomio non ha alcuna radice razionale (gli unici candidati possibili sono ±1).
 
Poiché i numeri razionali formano un [[Campo (matematica)|campo]], molti numeri irrazionali possono essere costruiti combinando razionali e irrazionali. Numeri come <math>e+2</math>, <math>5\pi-3</math>, <math>2-\log_3 10</math> non possono essere razionali, perché altrimenti lo sarebbero, rispettivamente, ''e'', π e <math>\log_3 10</math>.
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== Irrazionali e trascendenti ==
 
I [[numero trascendente|numeri trascendenti]] sono quei numeri che non sono zeri di alcun [[polinomio]] a coefficienti interi (o razionali: le due affermazioni sono equivalenti). Poiché ogni razionale ''<math>a/b''</math> è la soluzione di ''bx<math>b x - a'' = 0</math>, tutti i trascendenti sono anche irrazionali. Esistono, tuttavia, irrazionali che non sono trascendenti: è il caso delle radici (ad esempio <math>\sqrt{2}</math> è soluzione di ''x''<supmath>x^2</sup>-2=0</math>). Solitamente provare l'irrazionalità di un numero è più facile che provare la sua trascendenza; ad esempio la cosiddetta [[costante di Apéry]], ovvero il numero
:<math>\zeta(3)=\sum_{n=1}^\infty \frac{1}{n^3}=\frac{1}{1}+\frac{1}{8}+\frac{1}{27}+\cdots</math>
è stata dimostrata essere irrazionale, ma nessuno ha ancora trovato una prova della sua trascendenza.
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== Numeri irrazionali ed espansioni decimali ==
 
Spesso si crede che i matematici definiscano "numero irrazionale" in termini di [[espansione decimale]], chiamando un numero ''irrazionale'' se la sua espansione decimale non si ripete né termina. Nessun matematico utilizza tale definizione, in quanto la scelta della [[Sistema di numerazione|base 10]] sarebbe arbitraria e la definizione tipica è più semplice e più motivata. Tuttavia è vero che un numero èrazionale si può esprimere nella forma <math>n /m</math>, dove <math>n</math> ed <math>m</math> sono [[Numero intero|interi]], [[se e solo se]] la sua espansione decimale si ripete o è finita. Quando l'[[algoritmo di divisione]] ("in colonna") viene applicato alla divisione di <math>n</math> per <math>m</math>, sono possibili solo <math>m</math> [[Resto|resti]]. Se <math>0</math> appare come resto, l'espansione decimale si conclude. Se <math>0</math> non compare, allora l'algoritmo può richiedere al massimo <math>m - 1</math> passi senza usare ogni resto più di una volta. Dopodiché, un resto deve ricomparire, e quindi l'espansione decimale si ripete. Al contrario, supponiamo di essere di fronte ad un decimale periodico, ad esempio:
 
:<math>A=0,7\,162\,162\,162\,\dots</math>
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== Numeri di cui non è accertata l'irrazionalità ==
 
{{senza fonte|Non si sa ancora se <math>\pi + e</math> o <math>\pi - e</math> siano irrazionali o no. Infatti, non c'è nessuna coppia di interi non nulli ''<math>m''</math> ed ''<math>n''</math> per cui si sappia se <math>m \pi + n e</math> è irrazionale o no. Non si sa neanche se <math>2^e</math>, <math>\pi^e</math>, <math>\pi^\sqrt{2}</math> o la [[costante di Eulero-Mascheroni]] siano irrazionali.}}
 
== Topologia ==
Riga 104 ⟶ 108:
 
La somma di un razionale più un irrazionale è irrazionale.
Il prodotto di un razionale per un irrazionale è irrazionale, a meno che il razionale non sia <math>0</math>.
 
== Note ==
Il prodotto di un razionale per un irrazionale è irrazionale, a meno che il razionale non sia 0.
<references />
 
== Altri progetti ==
La somma di due irrazionali x,y è razionale se e solo se x=-y+r con r razionale.
{{interprogetto|preposizione=sui|etichetta=numeri irrazionali}}
 
== Collegamenti esterni ==
Il prodotto di due irrazionali x,y è razionale se e solo se x=r/y con r razionale.
* {{Collegamenti esterni}}
* {{FOLDOC|irrational number|irrational number}}
 
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