Silvestro Calandra: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
| (42 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Bio
'''Silversto Calandra''' (ca [[1450]] - ca [[1517]]) fu un [[cortigiano]] italiano, [[segretario]] dei [[Gonzaga|marchesi di Mantova]]▼
|Nome = Silvestro
|Cognome = Calandra
|Sesso = M
|LuogoNascita = Mantova
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1450]] circa
|LuogoMorte = Mantova
|GiornoMeseMorte = 29 aprile
|AnnoMorte = 1503
|Epoca = 1400
|Epoca2 = 1500
|Attività =
|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
▲
}}
== Biografia ==
[[File:48CastelloSGiorgio.jpg|thumb|left|upright=0.8|Il Castello di San Giorgio]]
Di
Nella prima sua lettera conservataci, del
[[File:Raffaello sanzio, ritratto di elisabetta gonzaga, 1503-06 ca. 01.jpg|thumb|upright=0.8|[[Raffaello Sanzio|Raffaello]]: ''[[Ritratto di Elisabetta Gonzaga|Elisabetta Gonzaga]]'']]
Fu sùbito imbarazzante il primo compito che dovette affrontare: gli [[astrologi]] della corte avevano previsto
Dopo aver accompagnato in giugno i duchi di Urbino nelle loro residenze di [[Cagli]] e di [[Gubbio]], Calandra rientrò a Mantova, riferendo al marchese della turbolenta situazione politica della [[Romagna]], dove a [[Forlì]] era stato assassinato [[Girolamo Riario]] e ora [[Caterina Sforza]] teneva il governo di Forlì e di [[Imola]] con l'appoggio dello zio [[Ludovico il Moro|Ludovico]] in chiave anti-veneziana.
Il Calandra tornò a Urbino presso la duchessa Elisabetta più volte: vi fu a lungo nel [[1492]] e nel [[1497]]. Le sue lettere indirizzate a Mantova riferiscono delle mire dei [[Borgia]] sulla signoria di [[Pesaro]], retta da [[Giovanni Sforza]], marito di [[Lucrezia Borgia]], e della decisione di [[Alessandro VI]] di annullare il matrimonio della figlia. Gli intrighi del papa sono elencati nella lettera dell'ottobre 1497 in cui afferma che Alessandro Borgia intendeva togliere il cappello cardinalizio a [[Cesare Borgia|Cesare]] per passarlo all'altro figlio [[Goffredo Borgia|Goffredo]], in cambio della moglie di quest'ultimo, [[Sancha d'Aragona]], da tempo amante di Cesare.
Fu ancora a Urbino nel [[1498]] e dal [[1500]] al [[1501]], informando nell'ottobre del 1500 la corte di Mantova delle iniziative di Cesare Borgia che, dopo essersi impadronito di Pesaro, stava ora volgendo le sue mire a [[Bologna]]. Non risulta conservata altra sua corrispondenza: i suoi figli Federico e [[Giovan Giacomo Calandra|Giovan Giacomo]] informarono il 29 aprile [[1503]] il marchese Francesco della morte del padre: «questa mattina circa le XIII hore l'è piaciuto a Nostro Signore Dio di tuore a sé l'anima di nostro patre».<ref>Lettera in Archivio di Stato di Mantova, ''Archivio Gonzaga'', b. 2461.</ref> Entrambi succedettero nella carica paterna di castellano: prima il fratello maggiore Federico e, alla sua morte avvenuta nel [[1512]], Giovan Giacomo.<ref>Guido Rebecchini, ''Private Collectors in Mantua. 1500-1563'', 2002, p. 151.</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Roberto Zapperi, ''
* Claudia Cieri Via, ''Mantegna'', Firenze, Giunti 1991
* Guido Rebecchini, ''Private Collectors in Mantua. 1500-1563'', Roma, Edizioni di Storia e Letteratura 2002 ISBN 88-8498-049-6
{{Portale|biografie|Storia}}
| |||