Vitamine: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'album pubblicato nel 1994 di Leandro Barsotti|Vitamina (album)|Vitamina}}
{{Disclaimer|medico}}
[[File:B vitamin supplement tablets.jpg|thumb|upright=1.4|Una bottiglia di integratore vitaminico del complesso B in pillole.]]
Le '''vitamine''' sono un [[composto organico]] e un [[nutriente]] essenziale che un [[organismo]] richiede in quantità limitate.<ref name="Lieberman">{{en}} S. Lieberman & N. Bruning, ''The Real Vitamin & Mineral Book'', New York, Avery Group, 3, 1990, ISBN 0-89529-769-8</ref> Un composto chimico organico (o un gruppo correlato di composti) viene chiamato "vitamina" quando l'organismo non è in grado di [[Sintesi chimica|sintetizzare]] quel composto in quantità sufficiente e pertanto deve ottenerlo attraverso l'[[alimentazione]]; in tal modo, il termine "vitamina" è condizionato dalle circostanze e dal particolare organismo. Ad esempio, l'[[acido ascorbico]] (una forma di [[vitamina C]]) è una vitamina indispensabile per gli esseri umani, ma non per la maggior parte degli altri organismi animali. L'eventuale integrazione può essere importante per la cura di alcuni problemi di salute (come, ad esempio, stati di debilitazione post operatori, forti [[stress (medicina)|stress]] non compensati da sufficiente/corretta [[alimentazione]] e riposo, ecc.), ma vi è una scarsa evidenza di benefici nutrizionali quando viene utilizzata da persone sane.<ref name=Fort2013/>
==
Per convenzione, il termine vitamina non comprende altri nutrienti essenziali, come i [[sali minerali]], gli [[acidi grassi essenziali]] o gli [[amminoacidi essenziali]] (che sono necessari in quantità maggiori delle vitamine), né il gran numero di ulteriori nutrienti necessari per la salute dell'organismo.<ref>{{cita libro|autore =Anthea Maton, Jean Hopkins, Charles William McLaughlin, Susan Johnson, Maryanna Quon Warner, David LaHart, Jill D. Wright |titolo = Human Biology and Health |editore = Prentice Hall |anno = 1993 |città = Englewood Cliffs (New Jersey)|isbn = 0-13-981176-1 |oclc = 32308337|lingua=en}}</ref> Attualmente tredici vitamine sono universalmente riconosciute. Le vitamine sono classificate per la loro attività biologica e chimica, ma non per la loro struttura. Così, per ogni "vitamina" ci si riferisce a una serie di ''[[vitameri]]'' composti che mostrano tutte le attività biologiche associate a una particolare vitamina. Una tale serie di sostanze chimiche viene raggruppata sotto un "descrittore generico" accompagnato da una lettera dell'alfabeto, come "[[Retinolo|vitamina A]]", che comprende i composti [[Retinale|retinali]], il [[retinolo]] e i quattro [[carotenoidi]] conosciuti. I vitameri, per definizione, sono convertibili nella forma attiva della vitamina nel corpo e sono talvolta interconvertibili tra loro.
Le vitamine possiedono diverse funzioni biochimiche. Alcune come la [[vitamina D]], hanno funzioni simili agli [[Ormone|ormoni]] come regolatori del [[metabolismo]] minerale o regolatori della crescita di [[tessuto (biologia)|tessuti]] e [[Cellula|cellule]] e della differenziazione (come ad esempio alcune forme di vitamina A). Altre funzionano come [[Antiossidante|antiossidanti]] (ad esempio, la [[Tocoferolo|vitamina E]] e talvolta la [[Acido ascorbico|vitamina C]]).<ref name= Bender>{{Cita libro |autore =David A. Bender |titolo = Nutritional biochemistry of the vitamins|url =https://archive.org/details/nutritionalbioch0000bend_2ed |anno = 2003|editore = Cambridge University Press|città = [[Cambridge]]|isbn = 978-0-521-80388-5|lingua=en}}</ref> Il maggior gruppo di vitamine, le [[Vitamina B|vitamine B]], funzionano come precursori per [[Cofattore (biologia)|cofattori]] enzimatici, aiutando gli enzimi nel loro lavoro come [[catalisi|catalizzatori]] nel metabolismo. In questo ruolo, le vitamine possono essere strettamente legate agli enzimi come parte di gruppi prostetici: per esempio, la [[biotina]] fa parte degli enzimi coinvolti nella produzione di [[acidi grassi]]. Essi possono anche funzionare da [[Cofattore (biologia)|coenzimi]], molecole staccabili che funzionano per trasportare gruppi chimici o [[Elettrone|elettroni]] tra le [[Molecola|molecole]]. Ad esempio, l'[[acido folico]] può portare gruppi funzionali come il [[metile]] (CH<sub>3</sub>-), il [[Acile#formile|formile]] (CHO-) e il [[Metandiile|ponte metilene]] (-CH<sub>2</sub>-) nella cellula. Anche se questi ruoli di assistenza nelle reazioni enzima-substrato sono le funzioni più note delle vitamine, altri compiti sono ugualmente importanti.<ref>{{cita pubblicazione |autore=F.F. Bolander|titolo=Vitamins: not just for enzymes |rivista=Curr Opin Investig Drugs |volume=7 |numero=10 |pp=912-5|anno=2006 |pmid=17086936|lingua=en}}</ref>
Fino alla metà degli [[anni 1930]], quando furono commercializzati il primo complesso vitaminico B estratto dal lievito e compresse di integratori semisintetici di vitamina C, le vitamine erano assunte esclusivamente attraverso il [[Alimento|cibo]] e i cambiamenti nella [[dieta]] (che, per esempio, potrebbero verificarsi al variare delle colture stagionali) solitamente alteravano il tipo e la quantità di vitamine ingerite. Tuttavia, le vitamine sono state sintetizzate come prodotti chimici di base e rese ampiamente disponibili come integratori multivitaminici e additivi alimentari a partire dalla metà del [[XX secolo]]. Lo studio dell'attività, della funzione strutturale e del loro ruolo nel mantenimento della salute si chiama "''vitaminologia''".<ref>{{Cita web|url = https://medical-dictionary.thefreedictionary.com/vitaminology|titolo = Vitaminology|data = 13 maggio 2015|accesso= |sito = The free dictionary|editore = Mosby's Medical Dictionary|edizione= 8th edition|anno=2009|lingua=en}}</ref>
{{senza fonte|Una delle caratteristiche univoche propria delle vitamine rispetto a qualunque altra molecola è che l'organismo tende a risparmiarle: non esistono percorsi metabolici atti al loro catabolismo; non sono degradate nemmeno da quelli generici ([[citocromi]]). La loro degradazione avviene solamente per reazioni spontanee (con radicali liberi o ioni metallici).}}
== Elenco delle vitamine ==
Ogni vitamina è tipicamente utilizzata in molteplici reazioni e, di conseguenza, la maggior parte hanno funzioni multiple.<ref name="Kutsky">{{en}} R.J. Kutsky, ''Handbook of Vitamins and Hormones'', New York, Van Nostrand Reinhold, 1973, ISBN 0-442-24549-1</ref>
{| class="wikitable sortable" style="margin: 1em auto 1em auto"
|-
! style="width:15%;"|Nome generico delle vitamine
! style="width:125px;"|Nomi chimici dei [[vitameri]] (lista non completa)
! style="width:75px;"|[[Solubilità]]
! class="unsortable" style="width:150px;"|Dose giornaliera raccomandata<br>(maschio, età tra i 19 e i 70)<ref name="RDA">{{en}} [http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx Dietary Reference Intakes: Vitamins] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111002160025/http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx |date=2 ottobre 2011 }}. The National Academies, 2001.</ref>
! class="unsortable" style="width:200px;"| Malattia da mancanza
! class="unsortable" style="width:100px;"| Livello massimo<br> (UL/giorno)<ref name="RDA"/>
! class="unsortable" style="width:250px;"| Malattia da sovradosaggio
! class="unsortable" style="width:200px;"| Fonte nel cibo
|-
! [[Retinolo|Vitamina A]]
| [[Retinolo]] + [[Retinale]] + [[Acido retinoico]] + <br>Quattro [[carotenoidi]] <br>(incluso il [[beta-carotene]])
| Grasso
| 0,9 mg
| [[Cecità notturna]], [[ipercheratosi]], e [[cheratomalacia]]<ref name="GOVa">{{en}} [http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitamina.asp Vitamin and Mineral Supplement Fact Sheets Vitamin A] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090923181436/http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitamina.asp |date=23 settembre 2009 }}. Dietary-supplements.info.nih.gov (5 June 2013). Retrieved on 2013-08-03.</ref>
| 3.000 µg
| [[Ipervitaminosi A]]
| Fegato, arance, frutta gialla matura, ortaggi a foglia, carote, zucca, spinaci, pesce, latte di soia, latte
|-
! [[Tiamina|Vitamina B<sub>1</sub>]]
| [[Tiamina]]
| Acqua
| 1,2 mg
| [[Beriberi]], [[Sindrome di Wernicke-Korsakoff]]
| N/D<ref>{{en}} N/D= "Amount not determinable due to lack of data of adverse effects. Source of intake should be from food only to prevent high levels of intake" (see [http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx Dietary Reference Intakes: Vitamins] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111002160025/http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx |date=2 ottobre 2011 }}. The National Academies, 2001).</ref>
| Sonnolenza o rilassamento muscolare con grandi dosi.<ref>{{cita web |titolo = Thiamin, vitamin B1: MedlinePlus Supplements| url = https://www.nlm.nih.gov/medlineplus/druginfo/natural/patient-thiamin.html|sito=U.S. Department of Health and Human Services, National Institutes of Health|lingua=en}}</ref>
|Maiale, farina d'avena, riso integrale, vegetali, patate, fegato, uova
|-
! [[Riboflavina|Vitamina B<sub>2</sub>]]
| [[Riboflavina]] (FMN e [[Flavina adenina dinucleotide|FAD]])
| Acqua
| 1,3 mg
| [[Ariboflavinosi]], [[glossite]], [[cheilite angolare]]
| N/D
|
|Latticini, banane, popcorn, fagioli verdi, asparagi
|-
! [[Niacina|Vitamina B<sub>3</sub>]]
| [[Niacina]] (o acido nicotinico) + [[nicotinamide|Nicotinammide]] (o niacinammide)
| Acqua
| 16,0 mg
| [[Pellagra]]
| 35,0 mg
| Danni al [[fegato]] (dose > 2g/giorno)<ref>{{cita libro|editore=J.G. Hardman|titolo=Goodman and Gilman's Pharmacological Basis of Therapeutics|edizione=10th|pagina=992|isbn=0-07-135469-7|anno=2001|lingua=en}}</ref> e altri disturbi
|Carne, pesce, uova, molti vegetali, funghi, noci
|-
! [[Acido pantotenico|Vitamina B<sub>5</sub>]]
| [[Acido pantotenico]]
| Acqua
| 5,0 mg<ref>{{en}} Plain type indicates Adequate Intakes (A/I). "The AI is believed to cover the needs of all individuals, but a lack of data prevent being able to specify with confidence the percentage of individuals covered by this intake" (see [http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx Dietary Reference Intakes: Vitamins] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111002160025/http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx |date=2 ottobre 2011 }}. The National Academies, 2001).</ref>
| [[Parestesia]]
| N/D
| [[Diarrea]]; possibile [[nausea]] e bruciore di stomaco.<ref>{{cita web |titolo = Pantothenic acid, dexpanthenol: MedlinePlus Supplements|url = https://www.nlm.nih.gov/medlineplus/druginfo/natural/patient-vitaminb5.html|accesso = 5 ottobre 2009|editore=MedlinePlus|lingua=en}}</ref>
|Carne, broccoli, avocado
|-
! [[Vitamina B6|Vitamina B<sub>6</sub>]]
| [[Piridossina]] + [[Piridossale]] + [[Piridossamina]] + [[Piridossalfosfato]]
| Acqua
| 1,3–1,7 mg
| [[Anemia]]<ref name="GOVb6">{{en}} [http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitaminb6.asp Vitamin and Mineral Supplement Fact Sheets Vitamin B6] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090923181520/http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitaminb6.asp |date=23 settembre 2009 }}. Dietary-supplements.info.nih.gov (15 September 2011). Retrieved on 2013-08-03.</ref> [[neuropatia periferica]].
| 100 mg
| Danneggiamento della [[propriocezione]], danni ai nervi (dosi > 100 mg/day)
|Carne, vegetali, noci, banane
|-
! [[Biotina|Vitamina B<sub>8</sub>]]
| [[Biotina]]
| Acqua
| 30,0 mg
| [[Dermatite]], [[enterite]]
| N/D
|
|Tuorlo d'uovo crudo, fegato, arachidi, verdure a foglia verde
|-
! [[Acido folico|Vitamina B<sub>9</sub>]]
| [[Acido folico]]
| Acqua
| 0,4 mg
| style="text-align:left;"| [[Anemia megaloblastica]] e la carenza durante la [[gravidanza]] è associata a difetti nel nascituro, come difetti al [[tubo neurale]]
| 1.000 µg
| Molti sintomi della mancanza della vitamina B<sub>12</sub>; altri disturbi.
| Ortaggi a foglia, pasta, pane, cereali, fegato
|-
! [[Cobalamina|Vitamina B<sub>12</sub>]]
| [[Cobalamina]] (cianocobalamina, idrossicobalamina e metilcobalamina)
| Acqua
| 2.4 µg
| [[Anemia megaloblastica]]<ref name="GOVb12">{{en}} [http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitaminb12.asp Vitamin and Mineral Supplement Fact Sheets Vitamin B12] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090923181407/http://dietary-supplements.info.nih.gov/factsheets/vitaminb12.asp |date=23 settembre 2009 }}. Dietary-supplements.info.nih.gov (24 June 2011). Retrieved on 2013-08-03.</ref>
| N/D
| Rash simile all'[[acne]] [la causalità non è completamente stabilita].
|Carne, altri prodotti animali, latte di soia e alcuni tipi di burger e yogurt vegetali
|-
! [[Acido ascorbico|Vitamina C]]
| [[Acido ascorbico]]
| Acqua
| 90,0 mg
| [[Scorbuto]]
| 2.000 mg
| [[Megadosi di vitamina C]]
|Molti frutti e vegetali, fegato
|-
! style="whitespace:nowrap;"|[[Vitamina D]]
| [[Colecalciferolo]] (D<sub>3</sub>) + [[Ergocalciferolo]] (D<sub>2</sub>)
| Grasso
| 10 µg<ref>Value represents suggested intake without adequate sunlight exposure (see [http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx Dietary Reference Intakes: Vitamins] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111002160025/http://www.iom.edu/Global/News%20Announcements/~/media/474B28C39EA34C43A60A6D42CCE07427.ashx |date=2 ottobre 2011 }}. The National Academies, 2001).</ref>
| [[Rachitismo]] e [[osteomalacia]]
| 50 µg
| [[Ipervitaminosi D]]
|Pesce, uova, fegato, funghi
|-
! [[Tocoferolo|Vitamina E]]
| [[Tocoferolo|Tocoferoli]] + [[Tocotrienoli]]
| Grasso
| 15.0 mg
|align="left"| La mancanza è estremamente rara; [[sterilità]] nei maschi e [[aborto|aborti]] nelle donne, media [[anemia emolitica]] nei neonati.<ref name="Merck">[http://www.merck.com/mmhe/sec12/ch154/ch154a.html The Merck Manual: Nutritional Disorders: Vitamin Introduction] Please select specific vitamins from the list at the top of the page.</ref>
| 1.000 mg
| Un vasto studio randomizzato ha dimostrato un aumento dell'[[insufficienza cardiaca|insufficienza cardiaca congestizia]]<ref>{{Cita news|url=http://findarticles.com/p/articles/mi_m0ISW/is_262/ai_n13675725|pubblicazione=Townsend Letter for Doctors and Patients|titolo=Does vitamin E cause congestive heart failure?|nome=Alan R.|cognome=Gaby|data=2005}}</ref>
|Molti frutti e verdure, noci e semi
|-
! [[Vitamina K]]
| [[Fillochinone]] (K<sub>1</sub>) + [[menachinone-7|Menachinoni]] (K<sub>2</sub>)
| Grasso
| 120 µg
| [[Diatesi emorragica]]
| N/D
| Incremento della [[coagulazione del sangue]] nei pazienti che assumono [[warfarin|coumadin]].<ref>{{cita pubblicazione |autore=L.E. Rohde, M.C. de Assis, E.R. Rabelo |titolo=Dietary vitamin K intake and anticoagulation in elderly patients |rivista=Curr Opin Clin Nutr Metab Care |volume=10 |numero=1 |pp=1-5|anno=2007|pmid=17143047 |doi=10.1097/MCO.0b013e328011c46c|lingua=en}}</ref>
| Verdure a foglia verde come spinaci, tuorli d'uovo, fegato
|}
== Effetti sulla salute ==
Le vitamine sono essenziali per la normale crescita e per lo sviluppo di un [[Organismo pluricellulare|organismo multicellulare]]. Utilizzando il modello genetico ereditato dai suoi genitori, un [[feto]] inizia a svilupparsi, dal momento del [[concepimento]], grazie alle sostanze nutritive che assorbe. È pertanto necessario che alcune vitamine e minerali siano presenti in determinati momenti. Questi nutrienti facilitano le [[reazioni chimiche]] che formano, tra l'altro, la [[pelle]], le [[ossa]] e i [[muscoli]]. Se vi fosse una grave carenza di uno o più di questi nutrienti, un bambino potrebbe incorrere in una malattia; anche carenze minori possono causare gravi danni permanenti.<ref>{{en}} Leonid A. Gavrilov, [https://www.fightaging.org/archives/2003/02/pieces-of-the-puzzle-aging-research-today-and-tomorrow.php Pieces of the Puzzle: Aging Research Today and Tomorrow]. fightaging.org, 10 febbraio 2003</ref>
Per la maggior parte, le vitamine sono ottenute attraverso l'alimentazione, ma alcune grazie ad altri mezzi. Ad esempio, i microrganismi nell'intestino, comunemente noto come "[[flora intestinale]]", sono in grado di produrre la [[vitamina K]] e la [[biotina]], mentre una forma di [[vitamina D]] è sintetizzata nella pelle con l'aiuto della [[luce solare]] naturale alla [[lunghezza d'onda]] [[luce ultravioletta|ultravioletta]]. Gli esseri umani possono produrre alcune vitamine da precursori che assimilano. Esempi includono la vitamina A, prodotta dal [[beta-carotene]], e la [[niacina]], prodotta dal [[triptofano]].<ref name="RDA"/>
Una volta che la crescita e lo sviluppo sono stati completati, le vitamine rimangono nutrienti essenziali per il sano mantenimento delle [[cellula|cellule]], [[tessuto (biologia)|tessuti]] e [[organo (anatomia)|organi]] che compongono un organismo multicellulare; essi consentono anche ad una forma di vita pluricellulare di utilizzare in modo efficiente l'energia chimica fornita dal cibo che mangia e per aiutare a elaborare le proteine, i carboidrati e grassi necessari per il [[metabolismo]].<ref name= Bender/>
==
[[File:500 mg calcium supplements with vitamin D.jpg|thumb|upright=1.25|left|500 mg di compresse, supplemento di [[calcio (elemento chimico)|calcio]] e [[vitamina D]], a base di [[carbonato di calcio]], [[maltodestrina]], [[olio minerale]], [[idrossipropilmetilcellulosa]], [[glicerina]], [[colecalciferolo]], [[polietilenglicole]] e [[cera carnauba]].]]
In coloro che sono in buona salute, non vi sono prove che gli integratori vitaminici possano comportare alcun beneficio per la salute.<ref name=Fort2013>{{cita pubblicazione|autore=S.P. Fortmann, B.U. Burda, C.A. Senger, J.S. Lin, E.P. Whitlock |titolo=Vitamin and Mineral Supplements in the Primary Prevention of Cardiovascular Disease and Cancer: An Updated Systematic Evidence Review for the U.S. Preventive Services Task Force|rivista=Annals of internal medicine|data=12 novembre 2013|pmid=24217421|doi=10.7326/0003-4819-159-12-201312170-00729|volume=159|numero=12|pp=824-34|lingua=en}}</ref><ref name=Moy2014>{{cita pubblicazione|autore=V.A. Moyer|titolo=Vitamin, Mineral, and Multivitamin Supplements for the Primary Prevention of Cardiovascular Disease and Cancer: U.S. Preventive Services Task Force Recommendation Statement|rivista=Annals of internal medicine|data=25 febbraio 2014|pmid=24566474|doi=10.7326/M14-0198|volume=160|numero=8|pp=558-64|lingua=en}}</ref> Gli integratori di vitamina A ed E, non solo non forniscono benefici per la salute degli individui in buona salute, ma possono aumentare la [[mortalità]], anche se due grandi studi che supportano questa conclusione, comprendono nel campione statistico anche i [[tabagismo|fumatori]], per i quali è già noto che gli integratori di beta-carotene possono essere dannosi.<ref name=Moy2014/><ref>{{cita pubblicazione |doi=10.1001/jama.297.8.842 |titolo=Mortality in Randomized Trials of Antioxidant Supplements for Primary and Secondary Prevention: Systematic Review and Meta-analysis |anno=2007 |autore=Goran Bjelakovic, D. Nikolova, L.L. Gluud, R.G. Simonetti, C. Gluud |rivista=JAMA |volume=297|numero=8 |pmid=17327526 |pp=842-57|lingua=en}}</ref> Mentre altri studi suggeriscono che la tossicità della vitamina E sia limitata soltanto ad una specifica forma, quando vengono assunti in eccesso.<ref name="Tocotrienols: Vitamin E beyond tocopherols.">{{cita pubblicazione|doi=10.1016/j.lfs.2005.12.001 |titolo=Tocotrienols: Vitamin E beyond tocopherols|anno=2006 |autore=Chandan K. Sen, Savita Khanna, Sashwati Roy |rivista=Life Sciences |volume=78 |numero=18 |pp=2088-98|pmid=16458936|pmc=1790869|lingua=en}}</ref>
L'[[Unione europea]] e altri paesi hanno norme che definiscono i limiti dei dosaggi delle vitamine (e minerali) per il loro uso sicuro come integratori alimentari. La maggior parte delle vitamine che vengono venduti come integratori non possono superare una dose massima giornaliera. Preparati che superano questi limiti di legge non sono considerati integratori alimentari e possono essere venduti solamente dietro a prescrizione medica, a causa dei loro potenziali effetti collaterali. Come risultato, la maggior parte delle vitamine liposolubili (come le vitamine A, D, E e K), che contengono una quantità superiore della dose giornaliera sono prodotti [[farmaco|farmaceutici]]. Il dosaggio giornaliero di un integratore vitaminico, per esempio, non può superare il 300% della dose giornaliera raccomandata e, per la vitamina A, questo limite è ancora più basso (200%). Tali regolamenti sono applicabili nella maggior parte dei paesi europei.<ref>{{en}} [https://export.gov/europeanunion/static/MR162-%20FoodSuppsIMIupdate2011_Latest_eg_eu_032796.pdf S. Getman (March 2011). EU Regulations on food supplements, health foods, herbal medicines] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150528233153/http://export.gov/europeanunion/static/MR162-%20FoodSuppsIMIupdate2011_Latest_eg_eu_032796.pdf |data=28 maggio 2015 }}. US Commercial Service. Retrieved February 2014.</ref><ref>{{de}} Schweizerische Eidgenossenschaft. Bundesrecht 817.022.104. [https://www.admin.ch/opc/de/classified-compilation/20050168/index.html Verordnung des EDI über Speziallebensmittel vom 23. Nov. 2005] Art. 22 Nahrungsergänzungsmittel</ref>
Gli integratori alimentari spesso contengono vitamine, ma possono includere anche altri ingredienti, come i minerali, erbe e vegetali. Vi sono prove scientifiche che sostengono i benefici degli integratori alimentari per le persone con determinate condizioni di salute.<ref name= Sup/> In alcuni casi, gli integratori vitaminici possono avere effetti indesiderati, soprattutto se assunti prima di un [[intervento chirurgico]], in concomitanza con altri integratori alimentari o farmaci o se la persona presenta alcune condizioni di salute.<ref name= Sup>{{en}} [http://dietary-supplements.info.nih.gov/Health_Information/ODS_Frequently_Asked_Questions.aspx Use and Safety of Dietary Supplements] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190327061553/https://dietary-supplements.info.nih.gov/Health_Information/ODS_Frequently_Asked_Questions.aspx |date=27 marzo 2019 }} ''NIH office of Dietary Supplements''.</ref> Essi possono anche contenere livelli di vitamine di molte volte superiore, e in forme diverse, di quante se ne possono ingerire attraverso il cibo.<ref name="Higdon">{{en}} Higdon, Jane (2011)[http://lpi.oregonstate.edu/infocenter/vitamins/vitaminE/ Vitamin E recommendations at Linus Pauling Institute's Micronutrient Information Center]</ref>
===Carenze===
Gli esseri umani devono consumare vitamine periodicamente, per evitare di incorrere in carenze. La capacità del corpo umano di immagazzinare le diverse vitamine varia ampiamente; le vitamine A, D e B<sub>12</sub> sono stoccate in quantità significative nel corpo umano, principalmente nel [[fegato]]<ref name="Merck"/> e l'alimentazione di un essere umano adulto può essere carente di vitamine A e D per molti mesi e, in alcuni casi, la B12 per anni, prima che si sviluppi una condizione di carenza. Tuttavia, il corpo umano non è in grado di immagazzinare la vitamina B3 (niacina e niacinamide) in quantità significativa, così le riserve possono durare solo un paio di settimane.<ref name="GOVa"/><ref name="Merck"/> Studi sperimentali sulla carenza di vitamina C, hanno evidenziato che lo [[scorbuto]] insorge dopo un periodo di completa privazione che può variare ampiamente, da un mese a più di sei mesi, a seconda della storia alimentare precedente dell'individuo.<ref>{{cita pubblicazione|autore=J. Pemberton|titolo=Medical experiments carried out in Sheffield on conscientious objectors to military service during the 1939–45 war|url=https://archive.org/details/sim_international-journal-of-epidemiology_2006-06_35_3/page/556|rivista=International Journal of Epidemiology|volume=35|numero=3|pp=556-8|anno=2006|pmid=16510534|doi=10.1093/ije/dyl020|lingua=en}}</ref>
Le carenze di vitamine sono classificate come primarie o secondarie. Un deficit primario si verifica quando un organismo non ottiene una misura sufficiente di questa vitamina dalla sua alimentazione. Una carenza secondaria può essere dovuta ad una patologia sottostante che impedisce o limita l'assorbimento o l'utilizzo della vitamina, a causa di fattori come il [[tabagismo|fumo]], il [[alcolismo|consumo eccessivo di alcol]] o l'uso di farmaci che interferiscono con l'assorbimento o l'utilizzo.<ref name="Merck"/> È improbabile che le persone che assumono una dieta alimentare varia sviluppino una carenza di vitamina primaria grave. Al contrario, le diete restrittive hanno il potenziale di causare deficit di vitamina prolungati, che possono causare malattie spesso dolorose e potenzialmente mortali.
Le condizioni di carenza vitaminica negli umani sono ben note: il deficit della tiamina comporta la [[beriberi]], il deficit di niacina la [[pellagra]], la mancanza di vitamina C lo [[scorbuto]] mentre una carenza di vitamina D il [[rachitismo]]. In gran parte del mondo sviluppato, tali carenze sono rare; questo è dovuto sia ad un adeguato approvvigionamento di cibo e all'aggiunta di vitamine e minerali agli alimenti comuni, spesso chiamato fortificazione.<ref name="GOVa"/><ref name="Merck"/> In aggiunta a queste classiche malattie da carenza di vitamina, alcune prove hanno anche suggerito correlazioni tra la carenza vitaminica e un certo numero di diverse patologie.<ref>{{cita pubblicazione|autore=S.E. Lakhan, K.F. Vieira|titolo=Nutritional therapies for mental disorders|rivista=Nutrition journal|volume=7|pagina=2|anno=2008|pmid=18208598|pmc=2248201|doi=10.1186/1475-2891-7-2|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore =E. Boy, V. Mannar, C. Pandav, B. de Benoist, F. Viteri, O. Fontaine, C. Hotz|titolo = Achievements, challenges, and promising new approaches in vitamin and mineral deficiency control|rivista = Nutr Rev|volume = 67|numero =Suppl 1 |pp =S24–30|anno = 2009|doi = 10.1111/j.1753-4887.2009.00155.x|pmid = 19453674|lingua=en}}
</ref>
===Effetti collaterali===
Sono stati documentati [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] in seguito all'assunzione di grandi dosi di alcune vitamine, che tendono ad essere più gravi con un dosaggio maggiore. La probabilità di incorrere in un consumo esagerato di qualsiasi vitamina dal semplice cibo è una possibilità assai remota, ma un sovradosaggio da supplementazione vitaminica si può verificare. Ad alti dosaggi, alcune vitamine causano effetti collaterali come [[nausea]], [[diarrea]] e [[vomito]].<ref name=GOVa/><ref>{{en}} Institute of Medicine. Food and Nutrition Board. Dietary Reference Intakes for Vitamin A, Vitamin K, Arsenic, Boron, Chromium, Copper, Iodine, Iron, Manganese, Molybdenum, Nickel, Silicon, Vanadium, and Zinc. National Academy Press, Washington, DC, 2001.</ref> Quando gli effetti collaterali emergono, la guarigione viene spesso raggiunta attraverso la riduzione del dosaggio. Le dosi di vitamine si distinguono in quanto le singole tolleranze possono variare molto e sembrano essere correlate all'età dell'individuo e al suo stato di salute.<ref name="Healthier">{{en}} [http://www.healthier-kids.com Healthier Kids] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161028233829/http://www.healthier-kids.com/ |data=28 ottobre 2016 }} '''Section:''' What to take and how to take it.</ref>
Nel 2008, il sovradosaggio a tutte le formulazioni di vitamine e multivitaminici-minerali è stato segnalato in 68.911 casi negli [[Stati Uniti]], quasi l'80% di questi riguardavano bambini sotto i 6 anni, con 8 casi che hanno comportato un pericolo di vita, ma non vi è stato nessun decesso.<ref>{{cita pubblicazione|autore = A.C. Bronstein|titolo = 2008 Annual Report of the American Association of Poison Control Centers' National Poison Data System (NPDS): 26th Annual Report|rivista = Clinical Toxicology|anno = 2009|volume = 47|pp = 911-1084|url = http://www.aapcc.org/dnn/Portals/0/2008annualreport.pdf|formato = PDF|doi = 10.3109/15563650903438566|pmid = 20028214|numero = 10|lingua = en|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101204024651/http://www.aapcc.org/dnn/Portals/0/2008annualreport.pdf|dataarchivio = 4 dicembre 2010}}</ref>
=== Assorbimento ===
L'assorbimento delle vitamine è sensibile a fattori ambientali quali il calore, presenza di aria e luce, pH acido/base, e quindi può variare con la modalità di conservazione del cibo, di cottura e con le associazioni di alimenti all'interno dello stesso pasto.
* Vitamina A: sensibile al calore, alla luce, all'aria e all'acidità.
* Vitamina B12: sensibile alla luce.
* Vitamina C: sensibile al calore (si degrada subito a una temperatura di 40° e dopo due giorni a temperatura ambiente), alla luce, all'aria e all'alcalinità.
* Vitamina D: sensibile all'aria e all'acidità.
* Vitamina E: sensibile al calore, alla luce e all'aria.
* Vitamina K: sensibile alla luce e all'alcalinità.
* Vitamina B1: sensibile al calore, all'aria e alcalinità.
* Vitamina B2: sensibile al calore, alla luce e all'alcalinità.
* Vitamina B3 o PP: resistente in tutte le condizioni.
* Vitamina B5: sensibile al calore.
* Vitamina B6: sensibile alla luce.
* Vitamina B9: sensibile al calore, alla luce, all'aria e all'acidità.
Il caffè riduce l'assorbimento delle vitamine in generale.
==Farmacologia==
Le vitamine sono classificate come idrosolubili (solubili nell'[[acqua]]) o liposolubili (solubili nei [[lipidi]]). Negli esseri umani si trovano 13 vitamine: 4 liposolubili (A, D, E e K) e 9 idrosolubili (8 vitamine B e vitamina C). Le vitamine idrosolubili si sciolgono facilmente in acqua e, in generale, sono facilmente espulse dal corpo e la [[diuresi]] è un forte predittore del consumo di tali vitamine.<ref name="pmid18635909">{{cita pubblicazione |autore=T. Fukuwatari, K. Shibata |titolo=Urinary water-soluble vitamins and their metabolite contents as nutritional markers for evaluating vitamin intakes in young Japanese women |rivista=J. Nutr. Sci. Vitaminol. |volume=54|numero=3 |pp=223-9|anno=2008|pmid=18635909 |doi= 10.3177/jnsv.54.223|lingua=en}}</ref> Poiché esse non sono così facilmente immagazzinabili, l'apporto consistente e giornaliero è importante.<ref name="urlWater-Soluble Vitamins">{{cita web|url=http://www.ext.colostate.edu/PUBS/FOODNUT/09312.html|autore=L. Bellows, R. Moore|sito=Colorado State University|titolo=Water-Soluble Vitamins|accesso=7 dicembre 2008|lingua=en|dataarchivio=25 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150925060831/http://www.ext.colostate.edu/pubs/foodnut/09312.html|urlmorto=sì}}</ref> Sono rari i casi di ipervitaminosi da vitamine idrosolubili. Unica eccezione è la vitamina B12, idrosolubile, ma che viene accumulata nel fegato come le vitamine liposolubili. Molti tipi di vitamine idrosolubili sono sintetizzate da batteri.<ref name="pmid16462170">{{cita pubblicazione|autore=H.M. Said, Z.M. Mohammed |titolo=Intestinal absorption of water-soluble vitamins: an update |pubblicazione=Curr. Opin. Gastroenterol. |volume=22 |numero=2 |pp=140-6|anno=2006 |pmid=16462170|doi=10.1097/01.mog.0000203870.22706.52 |url=http://meta.wkhealth.com/pt/pt-core/template-journal/lwwgateway/media/landingpage.htm?an=00001574-200603000-00011|lingua=en}}</ref> Le vitamine liposolubili vengono assorbite attraverso il [[tratto intestinale]] con l'aiuto dei lipidi (grassi). Poiché è più probabile che si accumulino nel corpo, è più probabile che siano le vitamine liposolubili a causare ipervitaminosi. La regolazione delle vitamine liposolubili è di particolare importanza nella [[fibrosi cistica]].<ref name="pmid18812835">{{cita pubblicazione |autore=A. Maqbool, V.A. Stallings |titolo=Update on fat-soluble vitamins in cystic fibrosis |rivista=Curr Opin Pulm Med |volume=14 |numero=6 |pp=574-81|anno=2008|pmid=18812835 |doi=10.1097/MCP.0b013e3283136787 |url=http://meta.wkhealth.com/pt/pt-core/template-journal/lwwgateway/media/landingpage.htm?an=00063198-200811000-00012|lingua=en}}</ref>
==Storia==
{| class="wikitable sortable" style = "float:right; font-size:90%; margin-left:15px"
|+ Data di scoperta della vitamina e fonte nel cibo
|- class="hintergrundfarbe6"
! Anno di scoperta !! Vitamina !! Fonte nel cibo
|-
| 1913 || Vitamina A ([[Retinolo]]) || [[Olio di fegato di merluzzo]]
|-
| 1910 || Vitamina B<sub>1</sub> ([[Tiamina]]) || [[Crusca]]
|-
| 1920 || Vitamina C ([[Acido ascorbico]]) || Succo di agrumi, la maggior parte dei cibi freschi
|-
| 1920 || [[Vitamina D]] (Colecalciferolo) || [[Olio di fegato di merluzzo]]
|-
| 1920 || Vitamina B<sub>2</sub> ([[Riboflavina]]) || [[Carne]], latticini, [[uovo (alimento)|uova]]
|-
| 1922 || ([[Vitamina E]]) ([[Tocoferolo]])|| Olio di germi di grano, <br> oli vegetali non raffinati
|-
| 1926 || [[Vitamina B12|Vitamina B<sub>12</sub>]] (Cobalamina) || [[Fegato]], uova, prodotti animali
|-
| 1929 || Vitamina K<sub>1</sub> ([[fitomenadione|Fillochinone]]) || Ortaggi a foglia
|-
| 1931 || Vitamina B<sub>5</sub> ([[Acido pantotenico]]) || Carne, grano intero, <br>in molti cibi
|-
| 1931 || Vitamina B<sub>7</sub> ([[Biotina]]) || Carne, [[latticini]], uova
|-
| 1934 || Vitamina B<sub>6</sub> ([[Piridossina]]) || Carne, [[latticini]]
|-
| 1936 || Vitamina B<sub>3</sub> ([[Niacina]]) || Carne, [[grano]]
|-
| 1941 || Vitamina B<sub>9</sub> ([[Acido folico]]) || Ortaggi a foglia
|}
Il bisogno di mangiare un determinato cibo per mantenere la salute è un fatto che era riconosciuto già molto tempo prima dell'identificazione delle vitamine. Gli [[antico Egitto|antichi egizi]] sapevano che mangiare il [[fegato]] poteva aiutare nella cura della [[cecità notturna]], una malattia oggi nota per essere causato da una carenza di vitamina A.<ref name="Challem"/> Durante il [[Rinascimento]], l'inizio dell'era delle navigazioni oceaniche causava ai naviganti prolungati periodi di privazione di frutta fresca e verdure e pertanto le malattie dovute alle carenze di vitamine divennero comuni tra gli equipaggi delle navi.<ref>{{Cita pubblicazione |autore =R.A. Jacob|titolo = Three eras of vitamin C discovery|pubblicazione = Subcell Biochem|volume = 25|pp = 1-16|anno = 1996|pmid = 8821966|doi = 10.1007/978-1-4613-0325-1_1 |serie = Subcellular Biochemistry |isbn = 978-1-4613-7998-0|lingua=en}}</ref>
Nel 1747, il [[chirurgo]] [[scozzesi|scozzese]] [[James Lind]] scoprì che gli [[agrumi]] erano in grado di prevenire lo [[scorbuto]], una malattia particolarmente mortale in cui il [[collagene]] non viene adeguatamente formato, provocando una difficile guarigione delle ferite, sanguinamento delle gengive, dolore e portando, infine, al decesso.<ref name="Challem">{{en}} Jack Challem (1997).[https://web.archive.org/web/20051130103653/http://www.thenutritionreporter.com/history_of_vitamins.html ''The Past, Present and Future of Vitamins'']</ref> Nel 1753, Lind pubblicò il suo trattato sulla scorbuto (''Treatise on the Scurvy''), che raccomandava l'assunzione di limoni per evitare la temibile malattia; tale consiglio venne adottato dalla ''[[British Royal Navy]]''. La scoperta di Lind, tuttavia, non fu ampiamente accettata dai vertici dell'unità militare navale, tanto che durante le spedizioni artiche della ''Royal Navy'' nel XIX secolo, vi era l'opinione diffusa che lo scorbuto potesse essere prevenuto praticando una corretta igiene personale, un regolare esercizio fisico e mantenendo alto il morale dell'equipaggio, piuttosto che per mezzo di una alimentazione di cibi freschi.<ref name="Challem"/> Come risultato, le spedizioni artiche continuarono ad essere afflitte dallo scorbuto e altre malattie da carenza vitaminica. Nel XX secolo, quando [[Robert Falcon Scott]] fece le sue due spedizioni in [[Antartide]], la teoria medica prevalente al momento sosteneva che lo scorbuto fosse causato da [[Conserve alimentari|cibo in scatola]] "contaminato".<ref name="Challem"/>
Durante la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, il ricorso a studi di privazione ha permesso agli scienziati di isolare e identificare una serie di vitamine. Lipidi da olio di pesce sono stati utilizzati per curare il rachitismo nei ratti e nutrienti liposolubili furono chiamati "antirachitici A". Così, la prima "vitamina" bioattiva mai isolata che sanava il rachitismo fu inizialmente chiamata "vitamina A"; tuttavia, la bioattività di questo composto è oggi denominato vitamina D.<ref>{{en}} Mary Bellis, {{collegamento interrotto|1=[http://inventors.about.com/library/inventors/bl_vitamins.htmVitamins – ''Production Methods The History of the Vitamins''] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}. Retrieved 1 February 2005.</ref> Nel 1881, il chirurgo [[russi|russo]] Nikolai Lunin studiò gli effetti dello scorbuto, durante il suo lavoro presso l'[[Università di Tartu]], nell'[[Estonia]] moderna.<ref name="nobel">{{en}} [https://www.nobelprize.org/medicine/laureates/1929/hopkins-lecture.html 1929 Nobel lecture]. Nobelprize.org. Retrieved on 3 August 2013.</ref> Egli alimentò i topi con una miscela artificiale di tutti i componenti separati del latte noti a quel tempo, cioè le proteine, i grassi, i carboidrati e i sali. I topi che ricevettero solo i singoli componenti morirono, mentre quelli alimentati dallo stesso latte si svilupparono normalmente. Egli, dunque, concluse, che "un alimento naturale come il latte deve contenere, oltre a questi principali ingredienti noti, piccole quantità di sostanze sconosciute essenziali per la vita".<ref name="nobel"/> Tuttavia, le sue conclusioni furono respinte da altri ricercatori, quando non fu in grado di riprodurre i risultati. Una differenza sostanziale fu dovuta al fatto che lui aveva usato lo zucchero da tavola ([[saccarosio]]), mentre gli altri ricercatori avevano usato lo zucchero del latte ([[lattosio]]), che conteneva piccole quantità di vitamina B.
In [[Asia orientale]], dove il riso bianco era l'alimento base comune del ceto medio, la malattia [[beriberi]], derivante dalla mancanza di vitamina B<sub>1</sub> era [[endemia|endemica]]. Nel 1884, [[Takaki Kanehiro]], un esperto medico britannico della [[Marina imperiale giapponese]], osservò che la malattia era frequentissima tra i membri dell'equipaggio di basso rango che spesso mangiavano solamente riso, ma non tra gli ufficiali che consumavano una dieta di tipo occidentale. Con il supporto della marina giapponese, egli fece un esperimento con equipaggi di due navi da battaglia; ad un equipaggio venne fornito solo riso bianco, mentre l'altro venne alimentato con una dieta comprendente carne, pesce, orzo, riso e fagioli. Nel gruppo che ebbe solo riso bianco vennero documentati 161 casi di beriberi tra i membri dell'equipaggio, con 25 decessi, mentre il secondo gruppo ebbe solo 14 casi e nessun decesso. Questo convinse Takaki e la Marina giapponese che il tipo di alimentazione fosse la causa della beriberi, ma erroneamente credettero che fosse necessaria solo una sufficiente quantità di proteine.<ref name=Rosenfeld>{{Cita pubblicazione |autore = L. Rosenfeld|titolo = Vitamine—vitamin. The early years of discovery|url = https://archive.org/details/sim_clinical-chemistry_1997-04_43_4/page/680|rivista = Clin Chem|volume = 43|numero = 4|pp = 680-5|anno = 1997|pmid = 9105273|lingua=en}}</ref> Le condizioni patologiche che possono derivare da alcune carenze alimentari, furono ulteriormente studiate da [[Christiaan Eijkman]], che nel 1897 scoprì che il riso integrale al posto del riso bianco per i polli contribuiva a prevenire la beriberi. L'anno seguente, [[Frederick Hopkins]] ipotizzò che alcuni cibi contenessero "fattori accessori" - oltre a proteine, carboidrati, grassi, ecc. - che sono necessari per le funzioni del corpo umano.<ref name="Challem"/> A Hopkins e Eijkman furono insigniti del [[Premio Nobel per la medicina|Premio Nobel per la fisiologia o la medicina]] nel 1929 per la scoperta di numerose vitamine.<ref name=Carpenter>{{cita web |autore =Kenneth Carpenter |titolo = The Nobel Prize and the Discovery of Vitamins|url =https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/articles/carpenter/index.html|editore= Nobelprize.org|data= 22 giugno 2004|accesso = 5 ottobre 2009|lingua=en}}</ref>
Nel 1910, il primo complesso di vitamine è stato isolato dallo scienziato giapponese [[Umetaro Suzuki]], che riuscì ad estrarre un complesso solubile in acqua di micronutrienti dalla crusca di riso. Questa scoperta venne pubblicata in una rivista scientifica giapponese.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Active constituent of rice grits preventing bird polyneuritis|rivista=Tokyo Kagaku Kaishi |anno=1911|autore=U. Suzuki, T. Shimamura|volume=32|pp=4–7; 144–146; 335–358|url=https://www.jstage.jst.go.jp/browse/nikkashi1880/32/1/_contents}}</ref> Quando l'articolo è stato tradotto in tedesco, la traduzione non riuscì a far comprendere che si trattava di una sostanza nutritiva di recente scoperta e, quindi, non suscitò il giusto interesse. Nel 1912 il biochimico polacco [[Casimir Funk]] isolò lo stesso complesso di micronutrienti e propose il complesso denominato "''vitamine''" (da "ammina vitale"). In seguito esso è stato riconosciuto come vitamina B<sub>3</sub> (niacina), anche se all'inizio la ritenne essere la tiamina (vitamina B<sub>1</sub>) e la descrisse come "fattore anti beriberi". Funk propose anche che altre malattie, come il [[rachitismo]], la [[pellagra]], la [[malattia celiaca]] e lo [[scorbuto]] potessero essere curate con le vitamine. Il nome divenne ben presto sinonimo di "fattori accessori" e in seguitò si dimostrò che non tutte le vitamine sono ammine, ma il termine era ormai già onnipresente.<ref name=Rosenfeld/>
Nel 1930, [[Paul Karrer]] chiarì la struttura corretta per il [[beta-carotene]], il precursore principale della vitamina A e individuò altri carotenoidi. Karrer e Norman Haworth confermarono la scoperta di Albert Szent-Györgyi dell'acido ascorbico e dettero un contributo significativo alla chimica delle [[flavine]], che portò alla identificazione della [[riboflavina]]. Per i loro studi sulle carotenoidi, le flavine e le vitamine A e B<sub>2</sub>, entrambi ricevettero il [[Premio Nobel per la Chimica]] nel 1937.<ref>{{en}} Nobelprize.org. The Official Website of the Nobel Prize. [https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/1937/karrer-bio.html Paul Karrer-Biographical]. Retrieved 8 January 2013.</ref>
Nel 1931, Albert Szent-Györgyi e Joseph Svirbely sospettarono che l'acido ascorbico fosse in realtà la vitamina C e ne consegnarono un campione a [[Charles Glen King]], che dimostrò la sua attività anti-scorbuto in un lungo test eseguito su cavie. Nel 1937, Szent-Györgyi fu insignito del Premio Nobel per la Medicina per la scoperta. Nel 1943, Edward Adelbert Doisy e Henrik Dam ricevettero il Premio Nobel per la medicina per la scoperta della vitamina K e della sua struttura chimica. Nel 1967, [[George Wald]] è stato insignito del Premio Nobel (insieme a [[Ragnar Granit]] e [[Haldan Keffer Hartline]]) per la sua scoperta riguardo alla partecipazione diretta della vitamina a un processo fisiologico.<ref name= Carpenter/>
==Norme governative==
La maggior parte dei paesi pongono gli integratori alimentari in una categoria speciale nel quadro generale degli alimenti, ma non li considerano dei [[farmaco|prodotti farmaceutici]]. Ciò prevede che sia il produttore, e non gli enti governativi, ad assumersi la responsabilità di garantire che i suoi integratori alimentari siano sicuri prima di essere commercializzati. I regolamenti su questi aspetti, tuttavia, variano molto da paese a paese. Negli [[Stati Uniti]], un integratore alimentare è definito dal ''Dietary Supplement Health and Education Act'' del 1994.<ref>{{en}} [http://www.fda.gov/opacom/laws/dshea.html Legislation]. Fda.gov (15 September 2009). Retrieved on 2010-11-12.</ref> Inoltre, la ''[[Food and Drug Administration]]'' utilizza un sistema di monitoraggio per rilevare gli eventi avversi che si verificano con gli integratori.<ref>{{en}} [http://www.fda.gov/Drugs/GuidanceComplianceRegulatoryInformation/Surveillance/AdverseDrugEffects/default.htmAdverse Event Reporting System (AERS)]. Fda.gov (20 August 2009). Retrieved on 2010-11-12.</ref> Nel 2007, la ''[[Code of Federal Regulations]]'' (CFR) statunitense, titolo 21, parte III, è entrata in vigore e disciplina le pratiche nella produzione, nell'imballaggio, nell'etichettatura o nelle operazioni di immagazzinamento degli integratori. Anche se non è richiesta la registrazione del prodotto, queste norme impongono la produzione e il controllo degli standard di qualità (compresi i test per l'identità, per la purezza e per le adulterazioni).<ref>{{en}} [https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32002L0046:EN: ''not'' EUR-Lex – 32002L0046 – EN] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130509204539/http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32002L0046:EN: |date=9 maggio 2013 }}. Eur-lex.europa.eu. Retrieved on 12 November 2010.</ref> Nell'[[Unione europea]], la direttiva sugli integratori alimentari richiede che solo i supplementi che si sono dimostrati innocui possono essere venduti senza prescrizione medica.<ref>{{en}} U.S. Food and Drug Administration. [https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfCFR/CFRSearch.cfm?CFRPart=111 CFR - Code of Federal Regulations Title 21]. Retrieved 16 February 2014.</ref> Per la maggior parte delle vitamine, sono state stabilite norme di [[farmacopea]]. Negli Stati Uniti, la ''[[United States Pharmacopeia]]'' (USP) definisce gli standard per le più comuni vitamine e i relativi preparati. Allo stesso modo, monografie della [[Farmacopea europea]] (Ph.Eur.) disciplinano aspetti riguardanti l'identità e la purezza delle vitamine immesse sul mercato europeo.
==Nomenclatura==
{| class="wikitable sortable" style = "float:right; font-size:90%; margin-left:20px"
|+ Nomenclatura delle vitamine riclassificati
|- class="hintergrundfarbe6"
! Nomi precedenti
! Nomi chimico
! Motivo del cambio<ref name="Bennett" />
|-
| Vitamina B<sub>4</sub>
| [[Adenina]]
| Metabolita del DNA; sintetizzato dal corpo
|-
| Vitamina B<sub>8</sub>
| [[Adenosina monofosfato]]
| Metabolita del DNA; sintetizzato dal corpo
|-
| Vitamina F
| [[Acidi grassi essenziali]]
| Necessari in grandi quantità (non si adatta<br> alla definizione di una vitamina).
|-
| Vitamina G
| [[Riboflavina]]
| Riclassificato come [[vitamina B|Vitamina B<sub>2</sub>]]
|-
| Vitamina H
| [[Biotina]]
| Riclassificato come [[vitamina B|Vitamina B<sub>7</sub>]]
|-
| Vitamina J
| [[Pirocatecolo]], [[Flavine]]
| Non essenziale; flavina è stata riclassificata come [[vitamina B|Vitamina B<sub>2</sub>]]
|-
| Vitamina L<sub>1</sub><ref name="VitaminL">{{en}} Michael W.Davidson, (2004) [http://micro.magnet.fsu.edu/vitamins/pages/anthranilic.html Anthranilic Acid (Vitamin L)] [[Florida State University]]. Retrieved 20-02-07.</ref>
| [[Acido antranilico]]
| Non essenziale
|-
| Vitamina L<sub>2</sub><ref name="VitaminL" />
| [[Adenylthiomethylpentose]]
| Metabolita dell'RNA; sintetizzato dal corpo
|-
| Vitamina M
| [[Acido folico]]
| Riclassificato come [[Vitamina B|Vitamina B<sub>9</sub>]]
|-
| Vitamina O
| [[Carnitina]]
| Sintetizzata dal corpo
|-
| Vitamina P
| [[Flavonoidi]]
| Non più classificato come vitamina
|-
| Vitamina PP
| [[Niacina]]
| Riclassificato come [[vitamina B|Vitamina B<sub>3</sub>]]
|-
| Vitamina S
| [[Acido salicilico]]
| Proposta l'inclusione<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Rapid Responses to: Aspirin protects women at risk of pre-eclampsia without causing bleeding|autore=Kamran Abbasi |rivista=British Medical Journal|volume=327|anno=2003|pagina=7424|doi=10.1136/bmj.327.7424.0-h|numero=7424|lingua=en}}</ref> nei sali citati come nutriente essenziale
|-
| Vitamina U
| [[S-metilmetionina]]
| Metabolita delle proteine; sintetizzato dal corpo
|}
La ragione per cui i nomi delle vitamine saltano direttamente da E a K è che le vitamine corrispondenti alle lettere tra F e J sono state, nel tempo, o riclassificate o scartate o rinominate per via della loro relazione con la vitamina B, che è diventato un complesso di vitamine.
Gli scienziati di [[lingua tedesca]] che isolarono e descrissero la vitamina K, la chiamarono così anche perché essa è intimamente coinvolta nella [[coagulazione del sangue]] (dalla parola tedesca ''Koagulation''). A quel tempo, la maggior parte (ma non tutte) le lettere da F a J erano già state designate, quindi l'uso della lettera K fu considerato abbastanza ragionevole.<ref name="Bennett">{{en}} David.Bennett, [http://www.lifeinyouryears.net/everyvitamin.pdf Every Vitamin Page] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191024024839/http://www.lifeinyouryears.net/everyvitamin.pdf |date=24 ottobre 2019 }}. All Vitamins and Pseudo-Vitamins.</ref><ref name="quiz">{{en}} [https://web.archive.org/web/20070704032900/http://www.pubquizhelp.34sp.com/sci/vitamin.html Vitamins and minerals – names and facts]. pubquizhelp.34sp.com</ref>
Ci sono altre vitamine del gruppo B mancanti che sono state riclassificate o determinate come non vitamine. Ad esempio, B<sub>9</sub> è l'[[acido folico]] e cinque dei [[folati]] sono nell'intervallo da B<sub>11</sub> a B<sub>16</sub>; forme di altre vitamine già scoperte non sono richieste come nutriente fondamentale (come la B<sub>10</sub>, l'[[acido 4-amminobenzoico]]<ref name="neurosoup.com">{{en}} http://www.neurosoup.com/supplements-vitamins/b-vitamins/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150818000704/http://www.neurosoup.com/supplements-vitamins/b-vitamins/ |data=18 agosto 2015 }}</ref>), sono biologicamente inattive, tossiche o con effetti inclassificabili nell'uomo, o generalmente non riconosciute come vitamine per la scienza,<ref>{{en}} http://www.medicalnewstoday.com/articles/195878.php</ref>) come quelle con il numero più alto, che alcuni praticanti [[Naturopatia|naturopati]] chiamano B<sub>21</sub> e B<sub>22</sub>. Ci sono anche nove vitamine con l'aggiunta di una lettera del complesso B (ad esempio B<sub>M</sub>). Vi sono anche vitamine D che ora sono riconosciute come altre sostanze.<ref name="neurosoup.com" /> Il controverso [[laetrile]] per il trattamento del [[tumore]] fu ad un certo punto numerata come vitamina B<sub>17</sub>. Non sembra esserci alcun consenso su qualsiasi vitamine Q, R, T, V, W, X, Y o Z, né vi sono sostanze ufficialmente designate come vitamine N o I, anche se quest'ultima potrebbe essere stata un'altra forma di una delle altre vitamine o un nutriente noto e denominata di altro tipo.
==Antivitamine==
Le antivitamine sono composti chimici che inibiscono l'assorbimento o le azioni delle vitamine. Ad esempio, l'[[avidina]] è una proteina che inibisce l'assorbimento della [[biotina]].<ref>{{cita pubblicazione |autore=K.S. Roth |titolo=Biotin in clinical medicine—a review |url=https://archive.org/details/sim_american-journal-of-clinical-nutrition_1981-09_34_9/page/1967 |rivista=Am. J. Clin. Nutr. |volume=34 |numero=9 |pp=1967-74|anno=1981|pmid=6116428|lingua=en}}</ref> La piritiamina è simile alla tiamina, la vitamina B<sub>1</sub> e inibisce gli [[enzimi]] che utilizzano la tiamina.<ref>{{cita pubblicazione |autore=G. Rindi, V. Perri |titolo=Uptake of pyrithiamine by tissue of rats |url=https://archive.org/details/sim_biochemical-journal_1961-07_80_1/page/214 |rivista=Biochem. J. |volume=80 |pp=214-6 |anno=1961 |pmid=13741739 |pmc=1243973 |numero=1|lingua=en}}</ref>
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
* {{en}} Lieberman, S and Bruning, N (1990). The Real Vitamin & Mineral Book. NY: Avery Group, 3, ISBN 0-89529-769-8
* {{Cita libro|cognome= Maton |nome= Anthea |autore2=Jean Hopkins |autore3=Charles William McLaughlin |autore4=Susan Johnson |autore5=Maryanna Quon Warner |autore6=David LaHart |autore7=Jill D. Wright |titolo= Human Biology and Health |anno= 1993 |url= https://archive.org/details/humanbiologyheal00scho |editore= Prentice Hall |data= 1993 |città= Englewood Cliffs, New Jersey, USA |isbn = 0-13-981176-1 |oclc = 32308337|lingua=en }}
* {{Cita libro|cognome1= Bender|nome1= David A.|titolo= Nutritional biochemistry of the vitamins|anno= 2003|url= https://archive.org/details/nutritionalbioch0000bend_2ed|data= 2003|editore= Cambridge University Press|città= Cambridge, U.K. |isbn = 978-0-521-80388-5|lingua= en}}
* {{en}} Kutsky, R.J. (1973). Handbook of Vitamins and Hormones. New York: Van Nostrand Reinhold, ISBN 0-442-24549-1
* {{Cita libro|curatore=Hardman, J.G.|titolo=Goodman and Gilman's Pharmacological Basis of Therapeutics|edizione=10th|isbn=0-07-135469-7|data=2001|lingua=en}}
* {{Cita pubblicazione|cognome1= Jacob|nome1= RA|titolo= Three eras of vitamin C discovery|rivista= Subcell Biochem|volume= 25|pp= 1-16|data= 1996|pmid = 8821966|doi = 10.1007/978-1-4613-0325-1_1 |serie= Subcellular Biochemistry |isbn = 978-1-4613-7998-0|lingua= en}}
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* [[Alimentazione]]
* [[Metabolismo]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.sciencealert.com/are-vitamin-pills-good-or-bad-some-you-should-take-folic-acid-zinc Rischi e utilità degli integratori vitaminici], in sciencealert.con
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