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{{Testata giornalistica
|nome = Sovremennik
|prezzo =
|paese = {{RUS Impero}}
|lingua = [[lingua russa|russo]]
|periodicità = trimestrale (1836-1843)<br/>[[mensile]] (1843-1866)
|genere = critica letteraria
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|fondazione = [[1836]]
|chiusura = [[1866]]
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|direttore = [[Aleksandr Sergeevič Puškin|Aleksandr S. Puškin]] (1836-1837)<br/>[[Pëtr Aleksandrovič Pletnëv|Pëtr A. Pletnëv]] (1838-1846)<br/>[[Nikolaj Alekseevič Nekrasov|Nikolaj A. Nekrasov]] (1847-1866)
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}}
Dopo vari tentativi di portare alle stampe una rivista che, nell'idea del poeta, si contrapponesse alla cultura al ribasso strettamente collegata al successo di pubblicazioni quali « [[Severnaja Pčela]] » (L'ape del Nord), diretta da [[Faddej Bulgarin]], Puškin riuscì nell'impresa con Sovremennik. Con l'intenzione di realizzare una rivista di buon livello letterario, il fondatore riuscì ad ospitare sul periodico le firme di [[Nikolaj Vasil'evič Gogol'|Gogol']], [[Vladimir Fëdorovič Odoevskij|Odoevskij]], [[Pëtr Andreevič Vjazemskij|Vjazemskij]], [[Evgenij Abramovič Baratynskij|Baratynskij]], [[Aleksej Vasil'evič Kol'cov|Kol'cov]] e riuscì a portare all'attenzione del pubblico le prime liriche di [[Fëdor Ivanovič Tjutčev|Tjutčev]]; ciò nonostante il progetto non ebbe la fortuna sperata, arrivando ad avere non più di settecento abbonati.<ref>[[Jurij Michajlovič Lotman]], in ''Storia della civiltà letteraria russa'', I, p. 428.</ref>
▲Fondata nel 1836 da [[Aleksandr Sergeevič Puškin]], per l'intero ventennio a cavallo della metà dell'ottocento è stata la più importante rivista del panorama della critica letteraria russa.<ref>Colucci - Picchio, Storia della civiltà letteraria russa, Dizionario - Cronologia, p. 297, UTET, Torino, 1997</ref>
[[File:Russian writers by Levitsky 1856.jpg|thumb|left|Alcuni redattori del Sovremennik, nel 1856. In piedi (da sinistra): Lev Tolstoj e Grigorovič. Seduti (da sinistra): Gončarov, Turgenev, [[Aleksandr Vasil'evič Družinin|Družinin]] e Ostrovskij]]
Nella dinamica delle collaborazioni Sovremennik subì una sempre maggiore influenza dell'ala radicale rappresentata da Černyševskij e Dobroljubov, a scapito di quella liberale, che portò, nel [[1858]], all'allontanamento dei membri di quest'ultima dalla redazione, perdendo collaboratori quali Turgenev, Lev e [[Aleksej Konstantinovič Tolstoj|Aleksej Tolstoj]], [[Dmitrij Vasil'evič Grigorovič|Grigorovič]] e [[Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij|Ostrovskij]]. Nel fisiologico ricambio delle firme, a questi ultimi si sostituirono scrittori di minor fama, tra cui [[Aleksandr Nikolaevič Pypin|Pypin]], [[Nikolaj Gerasimovič Pomjalovskij|Pomjalovskij]], e il più noto [[Michail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin|Saltykov-Ščedrin]]. Con i rimanenti redattori impostarono la linea politico-letteraria della rivista, abbracciando in toto le istanze [[Socialismo rivoluzionario|socialiste rivoluzionarie]].
La pubblicazione ospitava una rubrica, ''Obličitel'naja literatura'' (Letteratura d'accusa), che divenne il fulcro della strategia editoriale della stessa. In quel periodo divenne la rivista letteraria più diffusa,<ref>M. Colucci - R. Picchio, ''Storia della civiltà letteraria russa'', Dizionario - Cronologia, p. 298.</ref> e di riflesso attirò continuamente le attenzioni della [[censura]], col sospetto di creare diffidenza rispetto alla politica di [[Riforme nell'Impero russo|riforme]] volute dal governo dell'epoca.
== Note ==▼
Nel [[1863]], contestualmente alla pubblicazione del romanzo ''[[Che fare? (romanzo)|Che fare?]]'' di Černyševskij (all'epoca agli arresti, con l'accusa di essere l'organizzatore di un partito rivoluzionario) iniziarono i veri problemi con la censura. Una serie di articoli pubblicati l'anno successivo e aventi come tema le miserie della classe contadina, fecero infine scattare una diffida ufficiale.
A seguito dell'attentato allo [[Alessandro II di Russia|zar]], nel [[1866]], l'attività antisovversiva del governo si inasprì, e Sovremennik entrò nel mirino della strategia di contenimento e soppressione delle voci critiche. Nel tentativo di accattivarsi la benevolenza della classe dirigente, Nekrasov, vista la minaccia incombente sulla sua rivista, compose una lirica dedicata al potente ministro [[Michail Nikolaevič Murav'ëv-Vilenskij|Murav'ëv-Vilenskij]], che però non sortì l'effetto sperato, così la rivista fu soppressa nell'estate del [[1866]].
Neanche la morte di Nekrasov, avvenuta nel [[1878]], rese possibile una nuova vita per la pubblicazione, che fu realizzata solo più di trenta anni dopo, nel [[1911]], ma senza i successi del periodo precedente, così da essere definitivamente chiusa nel [[1915]].
== Curiosità ==
Lo scrittore russo [[Fëdor Dostoevskij]], in uno dei suoi primi romanzi, [[Il sosia (Dostoevskij)]], cita la rivista "Ape del Nord", diretta dal barone Brambeus, pseudonimo dello scrittore e giornalista russo [[Osip Ivanovič Senkovskij]]. "Quasi tutte le notizie, gli aneddoti e i riferimenti storici che ricorrono nei dialoghi del signor Goljadkin, protagonista del romanzo, sono ripresi da questa rivista e dalla "Biblioteca per la lettura", due riviste che fornivano le notizie al ceto medio, soprattutto impiegatizio" (Milano, Feltrinelli Editore, 2003, p.118, nota).
▲== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|editoria|letteratura|Russia}}
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[[Categoria:Periodici russi del passato]]
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