Extraterrestre: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua
{{F|esobiologia|gennaio 2012}}
Il termine '''extraterrestre''' o '''alieno''' indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al [[pianeta]] [[Terra]]. Può essere riferito a
L'esistenza (presente o passata) di forme di
Nella cultura popolare l'extraterrestre
==Possibili basi e origini di vita extraterrestre==
{{vedi anche|Biochimiche ipotetiche|Esobiologia|Equazione di Drake}}
Tutta la vita sulla [[Terra]] è basata su [[carbonio]], [[idrogeno]], [[azoto]] e [[ossigeno]], e questo fatto potrebbe essere una costante anche per quanto riguarda altri pianeti alieni. Ci sono però altri [[elemento chimico|elementi chimici]] che potrebbero ipoteticamente costituire la base per la vita, come ad esempio il [[silicio]]. Il punto di vista secondo il quale il carbonio è necessariamente la base di tutta la vita sugli altri pianeti, in quanto le sue proprietà chimiche e termodinamiche lo rendono di gran lunga superiore a tutti gli altri elementi, è stato soprannominato ''[[sciovinismo del carbonio]]''.
Lo studio scientifico sulla possibile base biomeccanica della vita extraterrestre è noto con il nome di [[esobiologia]] o ''xenobiologia''. Per alcuni la vita nell'universo è nata e si è evoluta autonomamente in punti diversi, differenziandosi. Mentre per altri, sostenitori della teoria detta [[panspermia]], la vita è stata generata da un unico tipo di spore che hanno provveduto a inseminare dallo spazio ogni pianeta. Una variante della panspermia vuole che il passaggio della vita sia dovuto non solo a schianto su un certo pianeta "vergine" di meteoriti "viventi", ma anche di interi pianeti "viventi".<ref>{{Cita web|url=https://news.harvard.edu/gazette/story/2019/07/harvard-study-suggests-asteroids-might-play-key-role-in-spreading-life/|titolo=Harvard study suggests asteroids might play key role in spreading life|nome=Peter Reuell|sito=Harvard Gazette|data=2019-07-08|lingua=en|accesso=2019-09-29}}</ref>
==Sull'esistenza di forme di vita aliene==
{{vedi anche|Pluralità dei mondi}}
{{Citazione|Osiamo sperare che verrà il giorno in cui mezzi sconosciuti alla nostra scienza attuale ci daranno testimonianze dirette circa l'esistenza di abitanti di altri mondi.|[[Camille Flammarion]], ''La Planète Mars et ses conditions d'habitabilité'', 1892}}
La questione dell'esistenza di altri mondi come luoghi abitabili si è dibattuta prevalentemente solo dopo l'invenzione del [[telescopio]] e la sua diffusione a partire dal [[XVII secolo]]: l'idea generale in precedenza era infatti che le stelle e i pianeti - che apparivano come semplici punti luminosi fissati nel [[firmamento]] - non fossero veri e propri [[Corpi celesti|corpi fisici]]. Malgrado questo, già nell'[[Antica Grecia]], nel [[VII secolo a.C.]], alcuni filosofi intuirono che nell'infinita estensione dell'universo sarebbe stato possibile imbattersi in altri mondi popolati. [[Diogene Laerzio]] riferisce ad esempio come [[Anassagora]] ritenesse la [[Luna]] abitata. Nella sua opera ''De Rerum Natura'' (circa [[70 a.C.]]), [[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]] speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi:
{{citazione|Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.}}
[[Aristotele]] e [[Platone]] tuttavia propugnavano l'unicità metafisica del mondo (inteso come creato). Dopo che il [[Cristianesimo]] ebbe preso piede, sulla scorta di Aristotele l'idea di vita su altri mondi venne prevalentemente rigettata, in quanto era vista in contraddizione con la pretesa centralità dell'uomo nel piano della [[Creazione (teologia)|creazione divina]], ma rimase comunque oggetto di dibattito nel corso del tempo. Il [[arcidiocesi di Parigi|vescovo di Parigi]] [[Étienne Tempier]] nel 1277, nell'intento di portare un po' di quiete nel mondo intellettuale assai vivace e per questo propenso a litigi e agli scontri, nell'elenco di 219 proposizioni da rigettare poneva anche quella - di tradizione aristotelica - che negava a Dio la possibilità di aver creato o di creare altri mondi diversi dal nostro (art 34).
Significativa la testimonianza di [[Basilio di Cesarea]] che riteneva gli antichi Egizi essere la progenie di una civiltà proveniente da luoghi collocabili "fuori dalle sfere abitate dagli uomini o dai demoni" alludendo inequivocabilmente a esseri non terrestri né divini, aggiungendo che quella dei faraoni fu una "stirpe non discendente da Adamo" e dotata di poteri superumani ("διὰ ὑπερανθρωπίνης δυνάμεως") grazie ai quali fu possibile edificare le piramidi.<ref>Basilius Caesariensis, "Quod Deus non est auctor malorum" [[Patrologia Graeca]] vol. 31 p.338-9.</ref>
L'ammissione, dunque, di tale possibilità appare indirettamente una condizione per poter operare nell'ambito degli istituti della cultura del tempo. [[Tommaso d'Aquino]], in piena egemonia tolemaica, ventilò l'ipotesi di più mondi abitati e perciò bisognosi di redenzione (cfr. III libro delle Sentenze), negando invece quella di altri universi (diversi dall'unico creato da Dio).<ref>''Summa Theologiae'', I parte, questione 47, art. 3</ref> Il cardinale e teologo [[Nicola Cusano]], nella sua opera più importante ''[[De docta ignorantia]]'' del 1440, ammetteva la possibilità che Dio potesse avere creato altri mondi con altri esseri razionali in uno spazio senza limiti. Anche questi esseri razionali, egli scriveva, sono creati ad immagine di Dio ed eredi delle promesse di [[Cristo]].
Il filosofo e frate domenicano [[Giordano Bruno]], condannato come eretico e messo al rogo nel 1600, certamente ammetteva questa possibilità di altri mondi. Bruno in realtà non fu condannato per tale idea (che non è annoverata tra i capi d'accusa della sentenza) che però interessò teologi e filosofi per una certa confusione o identificazione tra mondo e Dio.
La possibilità di vita extraterrestre era un luogo comune del discorso dotto nel [[XVII secolo]], grazie soprattutto alla diffusione del telescopio di [[Galileo Galilei|Galileo]].
Nel Sette-Ottocento l'idea che la Luna e gli altri pianeti del [[sistema solare]] fossero abitati si era abbastanza diffusa a livello popolare e anche nell'ambito del mondo accademico era una questione seriamente dibattuta, anche da numerosi religiosi e teologi.<ref name="teologia">{{cita web|autore=Giuseppe Tanzella-Nitti|titolo=Pluralità dei mondi e teologia|url=http://www.disf.org/Editoriali/Editoriale0710.asp|editore=Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede|data=ottobre 2007|accesso=21 aprile 2014}}</ref><ref>Come ad esempio: {{Cita libro|editore= Giuseppe Lucca Rocchi
|cognome= Vincenzo da Sant'Eraclio
|titolo= Esame teologico-fisico del sistema di chi sostiene abitati da ragionevoli creature i pianeti
|città= Lucca
|accesso= 23 aprile 2015
|data= 1760
|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1514900&search_terms=DTL4
}}</ref>
Il continuo miglioramento della tecnologia dei [[telescopio rifrattore|telescopi rifrattori]], inoltre, faceva presagire nuove imminenti scoperte. L'astronomo francese [[Camille Flammarion]] (1842-1925), ad esempio, rimase convinto per tutta la vita che vi fossero altri pianeti abitati, concetto che divulgò nei suoi libri.<ref>[[Camille Flammarion]], ''La Planète Mars et ses conditions d'habitabilité'', Paris: Gauthier-Vallars et Fils, 1892. ([https://www.archive.org/details/laplantemarset01flam Testo originale completo])</ref><ref>P. Chambers - ''Life on Mars; The Complete Story'', Blandford, Londra, 1999, ISBN 0-7137-2747-0</ref> Flammarion fu anche tra i primi a proporre l'idea che gli esseri [[extraterrestri]] fossero davvero alieni, e non semplicemente variazioni delle creature terrestri.<ref>[http://www.daviddarling.info/encyclopedia/F/Flammarion.html Flammarion, (Nicolas) Camille (1842–1925)]— The Internet Encyclopedia of Science</ref>
La presunta scoperta dei [[canali di Marte]] nel [[1877]] da parte di [[Giovanni Virginio Schiaparelli]] condusse alcuni astronomi, come [[Percival Lowell]], a sostenere la loro origine artificiale e quindi l'esistenza di vita senziente sul pianeta Marte. L'esistenza dei canali venne confutata da osservazioni successive, pur rimanendo viva a livello popolare. Nel 1961 l'astronomo [[Frank Drake]] propose, in modo puramente speculativo, l'[[equazione di Drake|equazione che prende il suo nome]], come tentativo di stimare il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti nella [[Via Lattea]].Dalla fine degli anni quaranta, il dibattito sull'esistenza degli extraterrestri si è ulteriormente diffuso a livello popolare con la nascita dell'[[ufologia]]: molti ufologi sostengono infatti che gli alieni visitino regolarmente il nostro pianeta, e gli [[UFO]] sarebbero i loro mezzi di trasporto. Le missioni spaziali dalla fine degli anni sessanta hanno mostrato all'opinione pubblica ciò che gli scienziati già sapevano, cioè che la superficie degli altri pianeti del sistema solare è troppo inospitale per sostenere esseri viventi complessi. Più realisticamente l'unico contatto possibile con la vita extraterrestre all'interno del [[sistema solare]] sarebbe quello con ipotetici [[microorganismi]] su altri pianeti e sulle loro lune. Questo ha spostato il dibattito verso i [[pianeti extrasolari|mondi extrasolari]].
Secondo l'ipotesi degli astrobiologi dell'Università Nazionale Australiana, gli alieni non contatterebbero la vita umana perché estinti. Nella teoria pubblicata sulla rivista Astrobiology, si giustifica la mancanza di segnali da parte degli extraterrestri ritenendo che le forme di vita più primitive, una volta comparse, appaiono molto fragili e per questo il coordinatore dello studio Aditya Chopra, pensa che difficilmente queste vite riescano ad evolversi abbastanza velocemente per sopravvivere alle condizioni ambientali in rapido cambiamento<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2016/01/24/caccia-agli-alieni-sempre-piu-difficile-forse-sono-estinti-_04cdf38e-d53d-41f0-9576-6bfa5cd536ed.html|titolo=Caccia agli alieni sempre più difficile, 'forse sono estinti'|editore=ansa.it|data=24 gennaio 2016|accesso=28 gennaio 2016}}</ref>.
In uno studio del 2020 due ricercatori britannici dell'[[Università di Nottingham]] hanno calcolato che nella [[Via Lattea]] esisterebbero {{M|36|175|32}} civiltà aliene intelligenti nell'era attuale e in grado di comunicare. La più vicina potrebbe però essere a 17.000 anni luce di distanza dalla Terra e ciò renderebbe comunque problematiche le comunicazioni con le attuali tecnologie.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Tom Westby, Christopher J. Conselice|url=https://iopscience.iop.org/article/10.3847/1538-4357/ab8225|titolo=The Astrobiological Copernican Weak and Strong Limits for Intelligent Life|rivista=[[The Astrophysical Journal]]|volume= 896|numero= 1|data=2020|arxiv=2004.03968}}</ref><ref>{{cita web|url=https://tg24.sky.it/scienze/2020/06/16/via-lattea-civilta-intelligenti|titolo=Nella Via Lattea esisterebbero 36 civiltà intelligenti e comunicanti: lo studio|data=giugno 2020|sito=tg24.sky.it}}</ref>
==Ricerca scientifica==
===Diretta===
Gli scienziati sono alla ricerca di una qualche prova dell'esistenza di vita unicellulare sui pianeti del [[sistema solare]], portando avanti gli studi sulla superficie di [[Marte (astronomia)|Marte]] ed esaminando i meteoriti caduti sulla Terra. È stata proposta anche una missione per [[Europa (astronomia)|Europa]], una luna del pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]], che
Nel
Nel maggio del 2001 il geologo [[Bruno D'Argenio]] e il biologo molecolare Giuseppe Geraci, accomunati da un progetto svolto per il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], hanno annunciato di aver scoperto - all'interno di alcuni [[meteoriti]] - dei [[batteri]], dalla stampa ribattezzati ''batteri alieni'', i quali, rimasti immobili e inattivi per 2,3 miliardi di anni nelle [[rocce]], una volta estratti si sarebbero risvegliati e [[riproduzione|riprodotti]].<ref>Cfr., oltre al comunicato officiale ([http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=825 online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121114182339/http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=825 |data=14 novembre 2012 }}) del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], gli articoli di P.Greco, ''Batteri alieni o "bufale" pseudoscientifiche'', ([http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510a.htm online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070412202252/http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510a.htm |data=12 aprile 2007 }}) in «[[L'Unità]]» del 10.05.2001 e di P. Bianucci, ''Questi batteri sono alieni'', ([http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510.htm online] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041028205222/http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010510.htm |data=28 ottobre 2004 }}) in «[[La Stampa]]» sempre del 10.05.2001.</ref> L'annuncio ha immediatamente suscitato incertezza nel mondo scientifico in merito all'attendibilità dei risultati del progetto. Tant'è vero che parte della stampa ha lealmente rilevato che "''la maggioranza degli scienziati ritiene che si tratti di una contaminazione avvenuta sulla Terra. Ed è l'obiezione con cui gli esobiologi hanno accolto l'annuncio''".<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/10/batteri-alieni-nelle-meteoriti-gia-polemica.html|titolo=Batteri alieni nelle meteoriti è già polemica - la Repubblica.it|accesso=27 agosto 2016}}</ref>
Nel febbraio del 2005, due scienziati della [[NASA]] avevano inizialmente riferito di aver trovato quella che essi definivano una possibile prova della presenza di vita su Marte.<ref>{{cita pubblicazione| url=http://www.space.com/scienceastronomy/mars_life_050216.html| titolo= Exclusive: NASA Researchers Claim Evidence of Present Life on Mars|cognome=Berger|nome=Brian|anno=2005}}</ref> In particolare, i due scienziati, Carol Stoker e Larry Lemke, si erano basati sul fatto che alcuni segni spettrografici di [[metano]] nell'[[atmosfera]] marziana sono molto simili al metano prodotto da alcune forme di vita primitive sulla Terra; tuttavia i vertici della NASA smentirono la notizia, e i due scienziati in seguito ritrattarono le loro affermazioni.<ref>{{cita pubblicazione| url=http://www.spacetoday.net/Summary/2804| titolo= NASA denies Mars life reports| editore=spacetoday.net| anno=2005}}</ref> Nonostante questo alcuni scienziati considerano ancora plausibile l'ipotesi riportando alcune rilevazioni che potrebbero essere compatibili con un'origine biologica del metano su Marte.<ref>{{cita pubblicazione| cognome= Spotts|nome= Peter N.| titolo= Sea boosts hope of finding signs of life on Mars| editore= The Christian Science Monitor| data = 28 febbraio 2005| url = https://www.csmonitor.com/2005/0228/p02s02-usgn.html| accesso = 18 gennaio 2011}}</ref>
[[File:Arecibo Observatory Aerial.jpg|thumb|Parte dell'antenna del radiotelescopio di [[Arecibo]] usato per il programma SETI]]
===Indiretta===
È stato teorizzato che una società altamente tecnologica comunichi attraverso lo spazio grazie alla trasmissione di informazioni in molteplici forme. Progetti come il [[SETI]] conducono attualmente ricerche in questo senso, vagliando le informazioni che vengono ricevute dallo spazio attraverso i [[radiotelescopio|radiotelescopi]], in cerca di onde radio anomale che possano confermare la presenza di vita intelligente.<ref>{{cita web|url=http://www.coseti.org/|editore=The Columbus [[Optical SETI]] Observatory|titolo=The Search for Extraterrestrial Intelligence (SETI) in the Optical Spectrum|accesso=18 gennaio 2011}}</ref> Sia il SETI che il sistema [[ARCADE]] in tempi diversi hanno registrato due diversi segnali radio, tra cui il [[Segnale Wow!]], provenienti dallo spazio, entrambi di forma e natura tale da non potere escludere, allo stato attuale delle conoscenze, che possano provenire da fonte artificiale.
==
{{vedi anche|Primo contatto|Linguaggio alieno}}
Come ci viene mostrato in opere di [[fantascienza]] quali ad esempio ''[[Contact (romanzo)|Contact]]'' di [[Carl Sagan]], se anche incontrassimo una forma di vita intelligente, dovremmo tener conto di alcune difficoltà tra cui:
*superare la notevole distanza interstellare per scambiare i messaggi (un messaggio impiegherebbe anni, se non secoli, prima di poter raggiungere anche le stelle più vicine, con i mezzi a noi noti): infatti, secondo la teoria della relatività di Einstein, nessun corpo può viaggiare alla velocità della luce, perché a quella velocità la materia viene interamente convertita in energia e lo spazio-tempo si contrae fino ad azzerarsi; e siccome potrebbe essere possibile che non esistano forme di vita intelligente nel raggio di qualche decina di anni luce dalla Terra, un contatto fisico tra due civiltà aliene, alla luce delle conoscenze attuali, appare quantomeno improbabile, se non addirittura impossibile; solo per scambiarci un semplice segnale radio, impiegheremmo millenni, con il verosimile rischio che una delle due civiltà si sia nel frattempo estinta;
*stabilire se gli alieni siano abbastanza evoluti da poter comunicare con noi (e viceversa);
*trovare un [[linguaggio]] comune per poterci comprendere.
==Ufologia e incontri ravvicinati==
{{vedi anche|UFO|Incontro ravvicinato|Rapimento alieno|Lista di presunte creature extraterrestri}}
L'[[ufologia]] è un variegato movimento d'opinione, sorto dopo la seconda guerra mondiale, i cui sostenitori professano in genere che gli [[UFO|oggetti volanti non identificati]] (UFO) siano di origine extraterrestre. È stata anche studiata una classificazione per discriminare i diversi tipi di avvistamenti di UFO, chiamata [[classificazione Hynek]] (dal nome dell'astrofisico [[Josef Allen Hynek]]). Un buon numero tra i sostenitori dell'ufologia credono che si siano verificati vari casi di [[incontro ravvicinato|contatto più o meno ravvicinato]] tra esseri umani ed entità extraterrestri, e addirittura casi di [[rapimento alieno|rapimento]].
In base ai racconti di presunti testimoni di incontri ravvicinati e presunti rapiti, sostenitori dell'esistenza degli extraterrestri ne hanno descritto diversi tipi, tra cui: i [[Alieni grigi|grigi]] provenienti da [[Zeta Reticuli]], esseri umanoidi con la pelle generalmente di colore grigiastro, da cui il nome, ritenuti i primi responsabili dei rapimenti; i [[Rettiliani]], esseri dalle sembianze di [[rettile|rettili]], provenienti da [[Alpha Draconis]], muscolosi, costituirebbero una minaccia per l'uomo in quanto avrebbero schiavizzato i grigi; gli [[Insettoidi]], dalle sembianze di [[insetto|insetti]], come l'[[uomo falena]]; i [[Alieni nordici|Nordici]], esseri dalle fattezze umane caucasiche, ma molto più alti. Basandosi su tali descrizioni, alcuni ufologi hanno elaborato classificazioni delle tipologie di extraterrestri. Una delle classificazioni più note è quella dell'ufologo [[Brad Steiger]], che divide le presunte razze extraterrestri in quattro categorie: ''Alfa'', che comprende i grigi; ''Beta'', che comprende i Nordici; ''Gamma'', che comprende umanoidi dall'aspetto selvaggio, come [[Yeti]] e [[Chupacabras]], creati da alieni; ''Delta'', che comprende gli extraterrestri dall'aspetto non umano, tra cui i Rettiliani e gli Insettoidi. Il maggior numero di avvistamenti di razze aliene riguarderebbe le categorie ''Alfa'' e ''Beta''.<ref>Roberto Malini, ''UFO Il dizionario enciclopedico'', Giunti, Firenze, 2003</ref>
L'astronomo [[Carl Sagan]], studioso di [[esobiologia]], ha espresso scetticismo sui tipi di extraterrestri descritti dall'ufologia, che assomiglierebbero troppo agli esseri umani o ad animali terrestri come gli insetti e i rettili; secondo lo scienziato, è improbabile che la vita su altri mondi si possa sviluppare in maniera così simile a quella del nostro pianeta<ref>Carl Sagan, ''Il mondo infestato dai demoni'', Baldini e Castoldi, 1997</ref>.
==Aspetti teologici==
In merito agli [[extraterrestri]], don [[Piero Coda]], segretario della [[Commissione Teologica Internazionale]], ha dichiarato che anch'essi pongono il problema del [[libero arbitrio]], del [[peccato originale]] e della necessità della [[Redenzione (cristianesimo)|Redenzione]] in Cristo per la loro [[vita eterna]], dato che Dio non vuole escludere nessuna creatura cosciente e libera dalla salvezza. Sarebbe quindi prevedibile che esse siano già “in rapporto con l’opera salvifica di Gesù Cristo".<ref>{{cita web|url=https://www.agensir.it/quotidiano/1995/10/17/il-teologo-don-coda-lesistenza-degli-ufo-non-e-un-problema-per-la-fede/|titolo=Il teologo don Coda: l’esistenza degli ufo non è un problema per la fede|data=17 ottobre 1995}}</ref>
{{passo biblico|Ebrei|,27-28}} stabilisce l'unicità, singolarità e irrepetibilità dell'[[Incarnazione (cristianesimo)|Incarnazione]] del Verbo, della sua morte in croce e [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione]]. I teologi dibattono sul fatto che come Cristo ha rivelato in parte Dio in molteplici modi alle religioni non cristiane, Egli non possa essersi manifestato senza Incarnazione anche in pianeti diversi dalla Terra, costituendosi come Redentore del [[cosmo]] e dei suoi peccati.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/teologi-sul-disco-volante|titolo=Il teologo sale sul disco volante|data=22 novembre 2012|sito=[[Avvenire]]}}</ref>
==Extraterrestri nella letteratura e nei media==
{{vedi anche|Extraterrestri nella fantascienza}}
[[File:Alienigena.jpg|thumb|upright=0.6|Rappresentazione di un tipo di alieno popolare nell'immaginario ufologico e fantascientifico ("[[Alieni grigi|grigio]]")]]
Le rappresentazioni di personaggi extraterrestri compaiono nella letteratura fin dall'antichità, nel racconto ''[[La storia vera|Una storia vera]]'' di [[Luciano di Samosata]] (120-190 d.C.), o più avanti, nel ''[[Somnium]]'' di [[Giovanni Keplero|Keplero]], ne ''[[Savinien Cyrano de Bergerac#L.27altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna|Gli stati e gli imperi della luna]]'' di [[Savinien Cyrano de Bergerac|Cyrano de Bergerac]], nel ''[[Micromégas]]'' di [[Voltaire]]. È soprattutto a partire dal XVII secolo, con l'invenzione del [[telescopio]], che si crea un interesse diffuso per il tema della vita negli altri mondi.
Con il romanzo del 1898 ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'' di [[H.G. Wells]], che rappresenta realisticamente un'[[Invasione aliena|invasione della Terra]] da parte dei [[Marte nella fantascienza|marziani]], l'idea di abitanti di altri mondi entra prepotentemente a far parte dell'[[immaginario collettivo]]. L'elenco dei libri di narrativa che contengono descrizioni di extraterrestri o di forme di vita aliene, da quel momento in poi, è sterminato. Le opere di questo tipo vanno dalla narrativa di anticipazione o di speculazione (''[[Infinito (Stapledon)|Infinito]]'' di [[Olaf Stapledon]], ''[[La nuvola nera]]'' di [[Fred Hoyle]]), al [[racconto filosofico]] (come in alcune opere di [[Stanisław Lem]], dove l'alieno è solitamente un enigma: ad esempio ''[[Solaris (romanzo)|Solaris]]'', ''[[Il pianeta del silenzio]]''), agli horror (molti dei racconti di [[H. P. Lovecraft|Lovecraft]]) fino alla [[space opera]] e alle [[Fiaba|fiabe]] per bambini.
Extraterrestri - più o meno pittoreschi - compaiono abitualmente (anche come personaggi principali) in film, serie televisive e fumetti. La prima pellicola cinematografica in cui appaiono extraterrestri (per la precisione si tratta di [[Luna nella fantascienza|seleniti]]) è, con tutta probabilità, il ''[[Viaggio nella Luna]]'' di [[Georges Méliès]] (1902). In questo viaggio fantastico gli abitanti della Luna sono rappresentati come creature grottesche simili a folletti, senza nessuna pretesa di scientificità. Segue il meno noto film danese ''[[Himmelskibet]]'' di [[Holger-Madsen]] (1918), dove compaiono dei [[Marte nella fantascienza|marziani]], l'inglese ''The First Men in the Moon'' di Bruce Gordon and J.L.V. Leigh (1919; abitanti della luna) e il film sovietico ''[[Aėlita (film)|Aėlita]]'' diretto da [[Jakov Aleksandrovič Protazanov]] (1924; marziani).
Dagli anni cinquanta in poi la presenza di extraterrestri diventa un tema fisso per il cinema e gli [[show televisivo|show televisivi]], e i film in cui compaiono extraterrestri (anche a scopo parodistico) sono ormai centinaia; così come le [[serie televisiva|serie televisive]]. Per queste ultime, i primi titoli - in ordine cronologico - sono la serie inglese ''[[Doctor Who]]'' (dal 1963) e le serie americane ''[[Lost in Space (serie televisiva 1965)|Lost in Space]]'' (1965 - 1968), ''[[Star Trek]]'' (dal 1966).
Per altri esempi, e serie successive, si rimanda alla pagina sugli [[Extraterrestri nella fantascienza#Serie televisive|Extraterrestri nella fantascienza: serie televisive]].
Negli anni ottanta, uscì un film del regista [[Steven Spielberg]], ''[[E.T. l'extra-terrestre]]'', il film fu il più grande incasso di quell’anno ([[1982]]) e parla di un Alieno che si ritrova bloccato sul pienate terra e tramite l’aiuto del ragazzino Eliot, dovrà ritornare a casa, evitando però gli adulti, i quali voglio farne esperimenti su di lui. Il film è considerato uno dei più grandi successi del regista, il quale ne fu molto orgoglioso del suo film, e del personaggio di ''[[E.T. (personaggio)|E.T.]]''. Ad oggi ''E.T.'' è uno degli alieni più influenti nella cultura di massa ed il suo film è uno dei più famosi del genere [[Fantascienza|fantascientifico]].
===Aspetto delle specie extraterrestri nella cultura di massa===
L'aspetto delle forme di vita extraterrestri è stato argomento sia di riflessioni scientifiche sia di moltissima fiction. Attraverso i [[mass media|mezzi di comunicazione di massa]], come [[film]] e spettacoli televisivi, gli extraterrestri dotati di intelligenza vengono solitamente dipinti come [[umanoide|umanoidi]], cioè di forma somigliante a quella umana (quattro arti, simmetria, stazione eretta ecc.); un esempio di questo tipo è costituito dagli esseri denominati ''[[Alieni grigi|grigi]]'', che costituiscono un popolare tipo di ipotetico alieno.
Tuttavia molti scienziati sostengono che ci siano pochissime possibilità che una forma di vita aliena possa somigliare minimamente a noi, considerate tutte le possibili variabili che potrebbero fare la differenza, come quelle ambientali, riferite alla particolare conformazione geologica, atmosferica e meteorologica del pianeta, quelle fisiche (prima fra tutte la forza di [[gravità]] differente da quella terrestre), quelle planetarie, ad esempio un pianeta vivibile potrebbe avere un'orbita e una geografia spaziale più complesse di quella terrestre, e quelle biologiche legate al processo evolutivo e alla selezione naturale. Tra gli anni sessanta e gli anni settanta [[Carl Sagan]] e altri calcolarono le condizioni per la formazione di vita macroscopica, basata sugli [[amminoacido|amminoacidi]], relativamente all'atmosfera del pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]], in base alle osservazioni svolte di detta atmosfera.
Questo ha influenzato a sua volta la fantascienza che è arrivata a immaginare forme di vita non umanoide o persino decisamente esotiche, come nuvole di gas<ref>[[Fred Hoyle]], [[La nuvola nera]]. Può interessare il fatto che Hoyle era soprattutto un [[astronomo]].</ref> o forme di vita basate sulla chimica del [[silicio]] anziché del [[carbonio]].<ref>Una forma di vita basata sul silicio compare già nella prima serie di "[[Star Trek]]", nell'episodio "''Il demone dell'oscurità''".</ref>
La fantascienza più tradizionale tende a dare per scontate alcune condizioni improbabili a ripetersi quando raffigura esseri extraterrestri senzienti: la simmetria bilaterale, la presenza di occhi, orecchie, bocca ed altri organi concentrati in una testa, le dimensioni contenute in un range umano (o comunque raramente sotto i 50 cm e sopra i 2,5 m), la presenza di 5 sensi (ed in particolare della vista), la presenza di quattro arti, la respirazione aerobica (e specificatamente in atmosfere dominate dall'ossigeno, mentre, per esempio, anche la stessa atmosfera terrestre negli ultimi 300 milioni di anni ha cambiato diverse volte la propria composizione chimica). Gli alieni più raffigurati nella fantascienza camminano, parlano, manipolano gli strumenti con delle mani, non vivono in acqua o nell'aria, guardano il mondo con gli occhi e sarebbero in grado di vedere e leggere questa voce. Viceversa ipotizzando scientificamente forme di vita, anche intelligenti, aliene, è necessario abbandonare tutti i preconcetti antropocentrici ed accettare creature differenti da noi in tutti i parametri. La convergenza è molto diffusa nell'evoluzione, ma difficilmente riproporrebbe tutte queste caratteristiche in un'altra creatura.
==Note==
<references/>22. [https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/pentagono-rilascia-ufficialmente-tre-video-con-ufo-f669bc1f-a1b7-4189-be3b-4e252e2fab20.html Conferma della marina di un avvistamento ufo.]
== Bibliografia ==
;Bibliografia scientifica
* Gene Bylinsky, ''La vita nell'universo di Darwin'', 1981 Ediz. Mondadori. 1983 CDE (esaurito).
* {{en}} Gene Bylinsky, ''Life in Darwin's Universe'' 1981, Doubleday editions. ISBN
;Aspetti culturali
* Pino Blasone, [https://web.archive.org/web/20090911064831/http://www.intercom.publinet.it/2000/alieno1.htm ''Io, l'altro, l'alieno''], in [[Intercom (rivista)|Intercom]], 2000
* Roy Menarini, ''Il cinema degli alieni'', Falsopiano, Alessandria, 1999 [http://www.griseldaonline.it/percorsi/menarini_roy.htm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081231044650/http://www.griseldaonline.it/percorsi/menarini_roy.htm |data=31 dicembre 2008 }}
* Luigi Pachì, [http://www.delos.fantascienza.com/delos24/alieni.html ''Alieni al cinema''], in ''Delos Science Fiction'' n. 24 - anno IV / marzo 1997
==Voci correlate==
{{div col}}
*[[Specie aliena]]
*[[Contattista]]
*[[Equazione di Drake]]
*[[Esobiologia]]
*[[
*[[Alieni grigi]]
*[[Invasione aliena]]
*[[Lista di presunte creature extraterrestri]]
*[[Panspermia]]
*[[Paradosso di Fermi]]
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*[[Xenoarcheologia]]
*[[Xenofiction]]
*[[Zona abitabile]]
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{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{it}} [https://www.ufopedia.it/Extraterrestre.html Ufopedia] - voce di Ufopedia sulle razze aliene
{{Ufologia}}
{{Vita extraterrestre}}
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[[Categoria:Ufologia]]
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