Gubbio: differenze tra le versioni
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{{NN|Umbria|gennaio 2018}}
{{Divisione amministrativa
|
|Panorama = Gubbio panorama.jpg
|Didascalia = Panorama del centro storico
|Bandiera = Gubbio-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|Divisione amm grado 2 = Perugia
|Amministratore locale = Vittorio Fiorucci
|Partito = [[centro-destra]]
|Data elezione = 24-6-2024
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|
|
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2357
|Nome abitanti = eugubini
|Patrono = [[sant'Ubaldo]]
|Festivo = 16 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Gubbio (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gubbio all'interno della provincia di Perugia
}}
'''Gubbio''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
{{Immagine grande|Panorama verso la valle di Gubbio - panoramio.jpg|800px|Panorama verso la valle di Gubbio}}
Da un punto di vista geologico il territorio Eugubino è stato tra i protagonisti a livello internazionale per le ricerche sul campo di [[Walter Álvarez]] riguardo all'[[Ipotesi Alvarez|estinzione in massa]] dei dinosauri.<ref>{{cita web |nome= Redazione |titolo=Gli Álvarez a Gubbio e l’asteroide che causò l’estinzione dei dinosauri |rivista=The Edge |editore=Wallife |città=Roma |volume= |numero= |anno=2024 |mese=16 luglio|url=https://theedge.wallife.com/gli-alvarez-a-gubbio-e-lasteroide-sulla-terra-che-e-lasteroide-che-causo-estinzione-dei-dinosauri/ |accesso=18 maggio 2024}}</ref>
=== Territorio ===
Il territorio comunale è prevalentemente montuoso e collinare, posto all'estremo est della provincia di Perugia, in parte confinante con la [[provincia di Pesaro-Urbino]] nelle [[Marche]] a nord-est. La città è posizionata alle falde del ''monte Ingino'' ed è attraversata dai torrenti Camignano<ref>{{cita web |nome=Comunicato stampa |titolo=Lavori di Comune di Gubbio, Regione e Forestale su fossi e torrenti locali: consolidamento alveo e prevenzione |rivista=Cronaca Eugubina |città=Gubbio |anno=2025 |mese=21 gennaio |url=https://www.cronacaeugubina.it/2025/01/21/lavori-di-comune-di-gubbio-regione-e-forestale-su-fossi-e-torrenti-locali-consolidamento-alveo-e-prevenzione/ |accesso=20 aprile 2025}}</ref> e Cavarello.<ref>{{cita web |nome=Redazione |titolo=Gubbio, degrado e rifiuti nelle sponde dei fiumi. Un residente: "Il torrente Cavarello va ripulito" |rivista=[[Corriere dell'Umbria]] |città=Perugia |anno=2024 |mese=14 marzo |url=https://corrieredellumbria.it/news/cronaca/12249/gubbio-degrado-e-rifiuti-nelle-sponde-dei-fiumi-un-residente-il-torrente-cavarello-va-ripulito.html |accesso=20 aprile 2025}}</ref> C'è poi il torrente [[Assino]] che «collega la conca di Gubbio con l'alta valle del [[Tevere]], nel quale confluisce sotto Umbertide».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Roberto Ruozi (presidente T.C.I.) |titolo=Umbria |rivista=[[La Repubblica (quotidiano)|Supplemento a La Repubblica]] |città=Roma|volume=L'Italia. 1 L'Umbria|anno=2004 | mese=dicembre |p=255}}</ref>
Nel territorio, di rilevante importanza dal punto di vista geologico,<ref>M. Menichetti, R. Coccioni, A. Montanari, ''The Stratigraphic Record of Gubbio: Integrated Stratigraphy of the Late Cretaceous–Paleogene Umbria-Marche Pelagic Basin'', The Geological Society of America 2016.</ref> è in parte compresa la [[Serra di Burano]], mentre poco più a sud-est è posta l'area del [[Monte Cucco (Umbria)|Monte Cucco]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Gubbio}}
L'inverno ha delle variazioni fra il freddo e il mite, con prevalenza di rigido a causa dell'influenza del vicino [[Appennino Umbro-Marchigiano|Appennino]] e le precipitazioni sono anche di carattere nevoso. L'estate è invece calda ma ventilata, con sporadiche piogge.
== Storia ==
{{Vedi anche|Ikuvium}}
Le prime forme di insediamento nel territorio eugubino
=== Le Tavole eugubine ===
Gubbio fu una città [[Umbri|umbra]] con il nome di ''Ikuvium'' o ''Iguvium'', posta sulle vie di comunicazione tra il [[Mar Tirreno|Tirreno]] e l'[[Mar Adriatico|Adriatico]]. Testimonianze del periodo umbro sono le [[Tavole eugubine]], scoperte intorno metà del [[XV secolo]] e acquistate dal [[Comune medievale|comune]] nel [[1456]], costituite da sette tavole in bronzo, in parte redatte in alfabeto umbro e in parte in alfabeto latino, ma sempre in [[lingua umbra]], scoperte nei pressi del Teatro Romano e poi custodite nel museo civico del [[Palazzo dei Consoli]].<ref>{{cita pubblicazione |nome=[[Achille Bertini Calosso]]|titolo=Prefazione|rivista=Attraverso l'Italia |editore=[[Touring Club Italiano|Consociazione Turistica Italiana]] |città=Milano |volume=Umbria |numero=12 |anno= 1944|mese= |p=7}}</ref>
L'opera di [[Giacomo Devoto]], con le due edizioni di ''Tabulae Iguvinae'' del 1937 e del 1940, ha dato il via a studi sempre più approfonditi nonché all'edizione tascabile del 1977 dello stesso Devoto il cui [[incipit]] suona così: «Le Tavole di Gubbio, scoperte nel 1444, sono il più importante testo rituale di tutta l'antichità classica. Non possediamo nulla di simile né in lingua latina né in lingua greca: per trovare paralleli, bisogna ricorrere a letterature del vicino o lontano Oriente».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Giacomo |cognome=Devoto |titolo=Le Tavole di Gubbio |editore=G.C.Sansoni editore nuova S.p.A |città=Firenze |volume=Sansoni Studio |anno=1977 |mese=ottobre |p=3}}</ref>
=== Periodo romano ===
Alleatasi con [[Roma]] nel [[295 a.C.]], nel [[167 a.C.]] vi fu custodito [[Genzio]], ultimo re dell'[[Illiria]] fatto prigioniero dal pretore [[Lucio Anicio Gallo]].
Gubbio ottenne nell'[[89 a.C.]] la cittadinanza romana: fu eletta a ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]'' e ascritta alla [[tribù]] Clustumina.
=== Alto medioevo ===
Invasa dagli [[Eruli]], fu nel [[552]] distrutta dai [[Goti]] di [[Totila]], ma venne ricostruita con due potenti torri difensive dai [[Impero bizantino|Bizantini]] di [[Narsete]], generale di [[Giustiniano]], non più in pianura, ma alle pendici del monte Ingino. Nel corso dell'[[VIII secolo]], Gubbio fu interessata a più riprese dall'espansione dei re [[longobardi]] [[Liutprando]], [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]] e [[Desiderio (re)|Desiderio]] nei territori bizantini dell'Italia centrale.
=== San Francesco a Gubbio ===
[[
La città di Gubbio è strettamente legata alla storia di [[san Francesco]], in particolar modo a un evento della sua vita citato nel XXI capitolo dei [[I Fioretti di San Francesco|Fioretti di san Francesco]], cioè l'incontro con il "[[Lupo di Gubbio|lupo]]" avvenuto nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria, detta ''della Vittorina''; l'episodio miracoloso è uno dei più conosciuti al mondo e sulla veridicità storica si è dibattuto a lungo: è possibile che il lupo, o la lupa, sia metafora di un bandito riconciliato con la città da Francesco, ma molti studiosi parlano di un animale vero.
Scrivono le fonti francescane: "Francesco gli fa il segno della santissima croce, e chiamollo a sé e disse così «Vieni qui, frate lupo, io ti comando dalla parte di Cristo che tu non facci male né a me né a persona». Mirabile cosa a dire! Immantanente che santo Francesco ebbe fatta la croce, il lupo terribile chiuse la bocca e ristette di correre; e fatto il comandamento, venne mansuetamente come agnello, e gittossi alli piedi di santo Francesco a giacere."
A Gubbio, Francesco si rifugiò dopo essersi allontanato da [[Assisi]], trovando asilo presso la famiglia degli Spadalonga, e proprio qui avvenne la vera conversione, in quanto l'aver vissuto insieme ai poveri e ai lebbrosi del posto cambiò radicalmente la sua vita. Proprio per questo motivo, la città è attraversata da diversi sentieri percorsi ogni anno da migliaia di pellegrini, tutti nel nome del santo. Uno di questi è chiamato il [[cammino di Assisi]].
=== Libero comune ===
[[File:06024 Gubbio, Province of Perugia, Italy - panoramio (31).jpg|sinistra|miniatura|[[Palazzo dei Consoli]]]]
Ceduta alla [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] con le donazioni di [[Pipino il Breve]] e [[Carlo Magno]], la città, pur assoggettata ai vescovi, si costituì in [[Comune medievale|Libero comune]] di fazione [[Ghibellini|ghibellina]] e, nell'[[XI secolo]], iniziò una politica espansionistica. Distrutta [[Luceoli]], posta sulla [[via Flaminia]] nei pressi dell'odierna [[Cantiano]], il suo vasto territorio fu inglobato in quello eugubino e, in posizione più strategica, fu fondata [[Pergola (Italia)|Pergola]] (poi città autonoma dal 1752). La creazione di Pergola fu considerata pericolosa dalla vicina città di [[Cagli]], che già si sentiva minacciata da Gubbio, in quanto gli eugubini avevano ottenuto la concessione imperiale sullo strategico castello di [[Cantiano]], controllando di fatto, agevolmente, i collegamenti sulla [[via Flaminia]]; ne nacquero una serie di scontri che coinvolsero, in forza delle alleanze promosse dai cagliesi, anche [[Perugia]]. Le continue guerre di confine portarono Gubbio ad avere più di cento castelli sotto il suo dominio ma, nello stesso tempo, ad entrare in forte conflitto con Perugia, allarmata dal suo espansionismo.
Nel [[1151]] undici città confederate, capeggiate da Perugia, attaccarono Gubbio con l'intento di spazzarla via. La città resse all'urto e il seguente contrattacco portò ad una schiacciante vittoria degli assediati. L'evento fu attribuito all'intervento ritenuto miracoloso di [[sant'Ubaldo Baldassini|sant'Ubaldo]] ([[1080]]-[[1160]]), allora vescovo della città. La potenza militare e commerciale che Gubbio andava sempre più ostentando portò ad altri scontri con Perugia, finché nel [[1257]] i perugini occuparono parte dei territori eugubini, che furono poi restituiti con il trattato di pace del [[1273]].
L'intervento del vescovo Ubaldo che portò a sbaragliare le undici città capitanate Perugia «parve miracolosa», è scritto in una guida del [[Touring Club Italiano|Touring Club]].<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Umbria |editore=Touring Club Italiano |città=Milano |volume=Guida d'Italia |anno=1966 |mese= |p=150}}</ref> In realtà a Gubbio così come a Perugia e in altre città la figura del vescovo aveva assunto, contemporaneamente alle invasioni barbariche e fino all'età precomunale, «il ruolo di difensore della città, caricandosi di competenze civili, oltre che religiose».<ref>{{cita pubblicazione |nome=M. Grazia |cognome=Nico Ottaviani |titolo=Breve storia di Perugia |editore=Pacini Editore |città=Pisa |volume=Piccola Biblioteca |numero=30 |anno=2009 |mese=giugno |p=19}}</ref> L'aspetto militare è quindi determinante nella celebre vittoria «riportata nel 1151 dagli Eugubini con a capo il vescovo Ubaldo sulle forze di ben 11 città coalizzate».<ref>{{cita pubblicazione |nome=E |cognome=S |titolo=Gubbio |rivista=[[Le Vie del mondo|Le Vie d'Italia e del Mondo]] |editore= Touring Club Italiano|città=Milano |volume=Anno III |numero= numero 2|anno=1935-XIII|mese=Febbraio |p=203}}</ref>
[[File:06024 Gubbio, Province of Perugia, Italy - panoramio (40).jpg|sinistra|miniatura|Via Dante Alighieri]]
Nel [[XIII secolo]] Gubbio prosperò in pace, crescendo dal punto di vista sia urbanistico, sia economico, sia demografico. Nel [[1263]], i [[guelfi]] presero il potere, che detennero fino al [[1350]] tranne brevi parentesi, come quando, il 23 maggio [[1300]], Gubbio fu occupata dalle truppe ghibelline del conte di [[Castello di Giaggiolo|Ghiacciolo]] ([[Uberto Malatesta]]) e di [[Uguccione della Faggiola]], rovesciate il 24 giugno successivo, giorno di san Giovanni, dalle milizie di [[Cante Gabrielli]], affluite nella città in festa sotto le spoglie di pellegrini.
Infine, caduta il 7 agosto [[1350]] sotto la signoria di Giovanni [[Gabrielli]], nel [[1354]] fu assediata ed espugnata dal [[cardinale Albornoz]], legato pontificio, che l'assoggettò alla Chiesa concedendo, però, alla città gli antichi privilegi e statuti propri. La pace fu di breve durata poiché il governo pontificio non mantenne le promesse fatte dal cardinale Albornoz: gli eugubini nel [[1376]] insorsero e instaurarono un autogoverno. La forza dei cittadini veniva dalle loro organizzazioni, le [[Corporazioni delle arti e mestieri|Corporazioni delle Arti]], tra le quali quella dei Fabbri fu la madre di tutte le altre in quanto forniva «gli utensili necessari a tante altre»: falegnami, contadini, muratori e lapicidi, artigiani della lana, calzolai, barbieri, macellai, mobilità.<ref>Mario Tosti, ''Gli Statuti delle Corporazioni delle Arti dei Fabbri'', in AA.VV., ''L'industria meccanica in Altotevere'', Edimond, Città di Castello 2008, p. 23.</ref> Il Breve dei Fabbri di Gubbio (1346) è il più antico dell'Alta Umbria e l'unico consultabile in originale.<ref>Piero Luigi Menichetti, ''L'arte dei Fabbri in Gubbio'', Arti Grafiche Gentile da Fabriano, Comune di Gubbio, 1980.</ref>
Pochi anni dopo, nel [[1381]], il vescovo Gabriello [[Gabrielli]], appoggiato dal [[papa]], si autoproclamò ''signore di Agobbio'', nome medioevale di Gubbio, provocando la ribellione dei cittadini che, ridotti alla fame, nel [[1384]] si levarono in armi contro il vescovo. Impossibilitati a resistere al battagliero vescovo, che non voleva perdere il dominio sulla città, gli eugubini si "consegnarono" spontaneamente ai [[Da Montefeltro|Montefeltro]], duchi di [[Urbino]], perdendo così il titolo di libero comune, ma ottenendo un lungo periodo di tranquillità. I Montefeltro, signori amanti dell'arte, restituirono a Gubbio i privilegi e gli ordinamenti civili, la città tornò così a fiorire culturalmente e artisticamente; in quel periodo fu ricostruito il [[Palazzo dei Consoli di Gubbio|Palazzo dei Consoli]]. Salvo brevi interruzioni per le signorie dei [[Malatesta]] e di [[Cesare Borgia]], la città rimase ai Montefeltro fino al [[1508]] quando subentrarono, nel dominio della città, i [[Della Rovere]], che lo tennero fino al [[1631]] quando, con la morte di [[Francesco Maria II Della Rovere]], ultimo erede della casata, tutti i beni e tutti i feudi passarono, come da volontà testamentaria, allo [[stato pontificio]].
Federico, definito «uno di più grandi capitani del suo tempo» alla ''Storia di Gubbio'' di Mons. Origene Rogari, aveva combattuto contro [[Sigismondo Pandolfo Malatesta|Sigismondo Malatesta]], acerrimo nemico dei Montefeltro, e lo aveva sconfitto nella [[Battaglia del Cesano (1462)|Battaglia del Cesano]] nel 1462. A Gubbio, sua città natale, dove «aveva celebrato il suo primo matrimonio con [[Gentile Brancaleoni]] nel 1437», Federico istituisce, contro l'[[usura]], il «[[Monte di Pietà]], uno dei primissimi della benefica opera che il beato [[Bernardino da Feltre]] aveva fondato in quegli anni e che avrebbe stroncato l'ignobile furto usuraio».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Origene |cognome=Rogari |titolo=Storia di Gubbio |editore=Tipografia "Oderisi" Editrice |città=Gubbio |anno=1964 |mese=maggio |pp=129-145}}</ref>
Vescovo di Gubbio e quindi cardinale, a Gubbio muore [[Federigo Fregoso]], uno dei protagonisti della questione della lingua, preponderante agli inizi del Cinquecento, «prodotto delle riflessioni nate dall'incertezza della norma linguistica nei primi decenni del secolo e dal desiderio di porvi rimedio». Nei Capitoli 28 -39 del [[Il Cortegiano|Cortegiano]] di [[Baldassarre Castiglione]] si immagina «di riferire certi ragionamenti tenuti alla corte di Urbino nel 1507: (...). I principali interlocutori sono il [[Ludovico di Canossa|Conte Ludovico di Canossa]], che interpreta le opinioni del Castiglione, e Federico Fregoso, che sostiene le idee molto affini a quelle del [[Pietro Bembo|Bembo]]».<ref>{{cita pubblicazione |nome=[[Bruno Migliorini]] |titolo=Storia delle lingua italiana |rivista=Universale Sansoni |editore=Sansoni |città=Firenze |numero=11 |anno=1966 |mese=febbraio |pp=321-342}}</ref>
=== Regno d'Italia ===
Nel [[1860]] Gubbio fu annessa al [[Regno d'Italia]] e, per effetto del decreto Minghetti, il 22 dicembre [[1860]] fu distaccata dalle [[Marche]] e aggregata all'[[Umbria]], distaccandola dalla [[Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro]] e aggregandola alla neo-costituita [[Provincia di Perugia]].
A seguito della depressione economica del 1873-1895, conseguente alla crisi agraria che si ebbe in Italia verso il [[1880]], numerosi abitanti [[emigrazione|emigrarono]] alla ricerca di lavoro e migliori condizioni di vita. Tale fenomeno è continuato per circa un secolo, in varie ondate condizionate dalla [[prima guerra mondiale|prima]] e dalla [[seconda guerra mondiale]], per esaurirsi negli [[anni 1970|anni settanta]]. Le mete furono essenzialmente i paesi europei, quali ad esempio [[Lussemburgo]], [[Francia]], [[Belgio]], [[Svizzera]], [[Germania]], i paesi dell'America del Nord ([[Canada]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) e dell'America del Sud ([[Argentina]] e [[Brasile]]), e anche [[Sudafrica]] e [[Australia]].
Durante la [[seconda guerra mondiale]], si verificarono nel territorio di Gubbio alcuni eccidi di civili. Il primo episodio riguarda l'uccisione di tre giovani ebrei livornesi il 27 marzo 1944 catturati durante un rastrellamento nella frazione di Villamagna dove vivevano nascosti con le loro famiglie.<ref>Alberto Guetta (22 anni), Pierluigi Guetta (19 anni) e Piero Viterbo (22 anni). [https://www.comune.gubbio.pg.it/strage-di-villamagna-venerdi-il-ricordo-dei-giovani-uccisi-dai-tedeschi/ Strage di Villamagna].</ref> Di dimensioni ancor più tragiche quanto avvenne il 22 giugno [[1944]]. A seguito dell'assassinio di un ufficiale medico germanico e del ferimento di un altro in un bar cittadino, i tedeschi attuarono una feroce [[rappresaglia]], rastrellando e successivamente trucidando, a colpi di mitragliatrice, 40 cittadini innocenti, nei pressi della chiesa della ''Madonna del Prato'', dove oggi un [[Mausoleo dei Quaranta Martiri|mausoleo ricorda i 40 martiri]]. Inoltre, per circa trenta giorni, fino al 25 luglio [[1944]], giorno della liberazione, la città fu duramente bombardata dalle artiglierie tedesche che, dai monti circostanti, battevano la vallata per contrastare l'avanzata delle truppe di liberazione.
===Simboli===
[[File:Gubbio-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il gonfalone comunale]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con Decreto del Capo del Governo (DCG) del 20 settembre 1934.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1752|titolo=Gubbio|accesso=5 aprile 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Di rosso, al [[Monte (araldica)|monte]] d'argento a cinque cime caricato del [[lambello]] a sei pendenti con cinque [[Giglio (araldica)|gigli]] d'oro in campo azzurro. Ornamenti esteriori da Città }}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Catedral de Gubbio.jpg|thumb|upright=0.7|La Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo]][[File:Chiesa di San Francesco - esterno.jpg|thumb|Chiesa di San Francesco]][[File:Chiesa S. Giovanni.JPG|thumb|La chiesa di San Giovanni]]
* [[Duomo di Gubbio]]. Dedicato ai protomartiri cristiani [[Mariano e Giacomo]], fu costruito su progetto di Giovanni da Gubbio a partire dal 1190 sull'area concessa dal vescovo Bentivoglio. Completata nel 1229 e ampliata una prima volta nel 1336 e una seconda a metà del XVI secolo, ha una facciata molto semplice, caratterizzata da una scalinata e un rosone attorniato dai simboli dei quattro evangelisti e dall'[[Agnus Dei|agnello mistico]], appartenenti alla primitiva cattedrale.
* [[Chiesa di San Francesco (Gubbio)|Chiesa di San Francesco]]. La chiesa fu costruita nella seconda metà del XIII secolo presso il fondaco della famiglia Spadalonga, che avrebbe accolto [[San Francesco d'Assisi]] dopo il suo abbandono della casa paterna. La chiesa è probabilmente opera dell'architetto [[fra Bevignate|frà Bevignate da Perugia]], anche se la sua attribuzione è ancora oggetto di discussione.
* [[Chiesa di San Domenico (Gubbio)|Chiesa di San Domenico]]. La chiesa fu fondata sulla più antica chiesa di San Martino, esistente da prima del 1180, quando i [[domenicani]] si insediarono a Gubbio nel vicino convento (principio del XIV secolo). Fu modificata nel XVI e nel XVIII secolo, ma la facciata rimase incompiuta. L'abside è sorretta da torrioni angolari. Nell'interno fu sepolto [[Mastro Giorgio Andreoli]] e tra altre opere d'arte, sono nelle prime cappelle a destra e a sinistra importanti affreschi tardogotici, come quelli nella seconda cappella sinistra di [[Ottaviano Nelli]] con le ''Storie di san Pietro martire'', dipinti con l'intervento della bottega nel 1445. La sesta cappella sinistra fu realizzata, come si legge nella lapide in marmo nero, dai fratelli Flaminio e Giangiacomo [[Remosetti]] in memoria del padre e dello zio. L'altare reca una tela con la ''Maddalena penitente in meditazione'' di [[Giovanni Baglione]], firmata e datata 1612.<ref>Giorgio Falcidia, ''Giovanni Baglione, Maddalena penitente in meditazione'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pp. 108-110.</ref>
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Gubbio)|Chiesa di San Giovanni Battista]]. La chiesa fu costruita fra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo]], con ogni probabilità sul sito occupato in precedenza dal primitivo Duomo di San Mariano. La chiesa ha una facciata prettamente [[arte gotica|gotica]], mentre il campanile è [[arte romanica|romanico]]. L'interno è costituito da una singola navata con abside quadrata, mentre il tetto è sostenuto da archi in pietra su colonne binate. Molti degli affreschi originari sono andati perduti; rimangono solo alcuni frammenti di una ''Santa Caterina d'Alessandria'' e di uno ''Sposalizio mistico di Santa Caterina''. Questa chiesa è famosa anche per aver ospitato il set della [[fiction]] di [[Rai 1]] [[Don Matteo]] per molti anni.
* [[Chiesa della SS. Trinità detta della Misericordia (Gubbio)|Chiesa della SS. Trinità detta della Misericordia]]. La Confraternita della Misericordia sorse nel 1538 con scopi religiosi e assistenziali e nel 1590 i Confratelli costruirono la chiesa e l’oratorio annesso. La piccola sala voltata è adornata da decorazioni a stucco mentre i dipinti murali sono di [[Francesco Allegrini]], che ha dipinto anche la tela della cimasa dell’altare<ref>Liliana Barroero, ''Francesco Allegrini'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pag. 281.</ref>. Gli ovati sono di autori diversi tra i quali [[Gaetano Lapis]]. All’interno è posto l’Oratorio dei Confratelli, decorato da stucchi, da dipinti su tela e da paramenti lignei.
* [[Chiesa di San Marziale (Gubbio)|Chiesa di San Marziale]]. Già esistente in epoca alto medievale, viene documentata fino al XII secolo come Chiesa di Sant’Andrea. Dal 1533, si trova inglobata fra le mura del Monastero di San Marziale, da cui deriva il nuovo nome. Lo stile dell’edificio è romanico, caratterizzato ulteriormente dalla tipica pietra faccia a vista del territorio umbro.
* [[Chiesa di San Francesco della Pace (Gubbio)|Chiesa di San Francesco della Pace]] (o dei Muratori)<ref>https://www.sanfrancescodellapace.it/</ref>. Costruita nella prima metà del sec. XVII dall'Università dei Muratori nel luogo in cui, secondo la tradizione, si trovava la grotta ove visse il lupo di Gubbio. All'interno è visibile la pietra su cui si dice che avvenne il patto di pace tra San Francesco d'Assisi e il lupo, e il coperchio del sarcofago in pietra della presunta sepoltura dell'animale in questione. Nella chiesa sono inoltre conservate le statuette di [[Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]], [[San Giorgio]] e [[Sant'Antonio abate]] collocate in cima ai [[festa dei Ceri|Ceri]] nella celebre festa del 15 maggio.
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Gubbio)|Chiesa di Sant'Agostino]]. La chiesa, ricca di opere d'arte, conserva il grande ciclo affrescato di [[Ottaviano Nelli]] con il ''[[Giudizio universale|Giudizio Universale]]'' e le ''[[Storie di sant'Agostino e Giudizio universale|Storie di sant'Agostino]]'' nella cappella maggiore.
* Chiesa di Santa Maria Nuova
* [[Chiesa di San Pietro (Gubbio)|Chiesa di San Pietro]]. La chiesa, pertinente ad un'abbazia benedettina cassinese, è esistente almeno dall'XI secolo, seppur la sua origine rimane incerta e l'edificio potrebbe essere molto più antico. Nel Cinquecento passò agli olivetani che la ristrutturarono in senso rinascimentale. La facciata mostra elementi di recupero tardo antichi e cinque archi ciechi di memoria bizantina, mentre l'interno, a navata unica con cappelle, si presenta nel suo aspetto cinquecentesco<ref>Carlo Spaziani, ''L'abbazia di San Pietro – Gubbio'', Gubbio 1976.</ref> e custodisce numerose opere d'arte, tra le quali, al primo altare destro, una tela con il ''Martirio di san Bartolomeo'' firmata dal senese [[Rutilio Manetti]]. Il dipinto è databile alla fine del terzo decennio del Seicento, quando il naturalismo del pittore diventa più crudo e vicino al ''genere'' per l'influsso dato dalla conoscenza dell'[[Gerard van Honthorst|Hontorst]], del [[Valentin de Boulogne|Valentin]] e del [[Dirck van Baburen|Baburen]]. Allo stesso pittore spettano anche le tele laterali con ''Sant'Onofrio'' e ''San Francesco''.<ref>Giordana Benazzi, ''Rutilio Manetti, Martirio di San Bartolomeo'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pagg. 159 - 162.</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria dei Laici (Gubbio)|Chiesa di Santa Maria dei Laici]]. Edificata nel 1313, fu ampliata su disegno di [[Francesco Allegrini]]<ref>Touring Club Italiano, ''Umbria'', Milano 2004</ref>. Conserva tra le altre opere il ciclo pittorico con storie mariane di [[Felice Damiani]]. L'altare maggiore è un pregevole contesto barocco, completato ai lati da due tele di [[Antonio Gherardi]], la ''Natività della Vergine'', del 1692 e l'''Adorazione dei Magi'', del 1693<ref>Vittorio Casale, ''Antonio Gherardi, La Natività della Vergine'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pagg. 311 - 314.</ref>. A metà della navata è un{{'}}''Annunciazione'' di [[Federico Barocci]] completata da [[Ventura Mazza]]. Nel sito sono spesso ospitate mostre di artisti contemporanei.
* [[Chiesa di Santa Maria al Corso (Gubbio)|Chiesa di Santa Maria al Corso]] (o dei Servi), nota anche come Collegiata di Santa Cristina. La chiesa, a navata unica, conserva dietro l'altare maggiore una pala con la ''Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista, Ubaldo, Francesco, Carlo Borromeo ed il committente Giovanni Battista Cristini'', firmata da [[Alessandro Brunelli]].<ref>Giovanna Sapori, ''Alessandro Brunelli, Madonna col Bambino, i Santi Giovanni Battista, Ubaldo, Francesco, Carlo Borromeo e il committente'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pagg. 141 - 144.</ref>
* [[Chiesa di Santa Croce della Foce]]. Già ricordata in un breve del [[Papa Celestino II]], che nel 1143 ne confermava la proprietà alla Cattedrale, l'aspetto attuale della chiesa si deve alla ristrutturazione avvenuta tra gli anni 1642 e 1693. L’interno della chiesa, di aspetto barocco e ornato da un’organica ed elegante decorazione a stucchi, è a navata unica senza transetto con tre altari laterali per lato. Il primo altare a destra custodisce una tela con la ''Madonna col Bambino, i santi Sebastiano, Ubaldo, Cosma e Damiano (?) e le sante Apollonia, Agata ed Orsola'', opera di [[Francesco Allegrini]] e datata 1668<ref>Liliana Barroero, ''Francesco Allegrini, Madonna col Bambino e Santi'', in Liliana Barroero, Vittorio Casale, Giorgio Falcidia, Fiorella Pansecchi, Giovanna Sapori e Bruno Toscano (a cura di), ''Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria'', catalogo di mostra, Venezia, 1989, pp. 281-283.</ref>
* [[Abbazia di San Secondo]]. L'abbazia, importante sede in antichità dei Canonici Regolari di Sant'Agostino e poi di quelli Lateranensi, è un importante luogo di memorie reliugiose eugubine, dal momento che si tramanda che Sant'Ubaldo vi ricevette i suoi primi insegnamenti. La chiesa, costruita nel XIII secolo, fu trasformata nel XVIII secolo ma conserva il coro e l'abside gotici.[[File:187GubbioSUbaldo.jpg|thumb|La facciata e il chiostro della basilica di Sant’Ubaldo]]
* [[Chiesa di Santa Maria della Vittorina]]. La costruzione originaria della piccola chiesa si fa risalire al secolo IX, nel punto in cui gli eugubini avevano battuto i saraceni. Per questo era stata chiamata Vittorina. All'interno le pareti dell'unica navata vengono arricchite, nel quattrocento, con decorazioni a fresco, mentre sono seicenteschi i 14 quadretti con le storie della Madonna. Nel 1213 il beato Villano, vescovo della città, concesse ai frati francescani di stabilire la loro sede nell'antica chiesa. La tradizione vuole che qui San Francesco d'Assisi ammansisce con il segno della croce il lupo feroce che atterriva gli abitanti del contado di Gubbio intorno al 1222.
* [[Basilica di Sant'Ubaldo]]. La basilica, posta sulla cima del monte Ingino a 827 m s.l.m., custodisce il corpo del santo patrono di Gubbio, [[sant'Ubaldo]], da cui prende nome.
* [[Chiesa di San Francesco di Paola (Gubbio)|Chiesa di San Francesco di Paola]] o chiesa di San Felicissimo. Situata alle spalle del cimitero comunale, la piccola chiesa risale al X-XI secolo ed ha una semplice struttura a navata unica.
* Chiesa di San Martino al Colle. Sorta intorno al 1321, fu dipendente da San Bartolo di Petroio; nel 1513, venne unita alla parrocchia di Santa Maria di Narzelle per ordine di [[papa Leone X]], affidandola alle parrocchie unite ai Canonici Regolari di Sant'Ubaldo. Nel 2016 venne realizzata presso la parrocchia una cappella dedicata alla piccola Sara Mariucci ed alla Madonna Morena.
=== Architetture civili ===
[[File:Palazzo ducale di gubbio, cortile 01.JPG|thumb|Il cortile del [[Palazzo Ducale (Gubbio)|Palazzo Ducale]].]]
[[File:Gubbio - palazzo dei Consoli.JPG|thumb|Il [[Palazzo dei Consoli]] visto da Piazza Grande.]]
* [[Palazzo dei Consoli]] fu fatto costruire nel [[XIV secolo]] dal governo della città, che in questo modo voleva testimoniare la grandezza e la potenza raggiunta dalla città. Il palazzo, in stile [[Architettura gotica|gotico]], dal 1901 è sede del [[Pinacoteca e Museo Archeologico Comunale di Gubbio|museo civico]] che, tra le altre cose, custodisce le preziosissime [[Tavole eugubine]].
* [[Palazzo Pretorio (Gubbio)|Palazzo Pretorio]]. Il Palazzo Pretorio si trova in Piazza della Signoria, detta ''Piazza Grande'' di Gubbio, proprio di fronte al Palazzo dei Consoli. La sua costruzione iniziò nel [[1349]] e proseguì fino al [[XVII secolo]], senza mai giungere al completamento. In origine il palazzo aveva tre vaste sale sovrapposte, ognuna con volta a crociera che poggia su un unico pilastro centrale. Attualmente è la sede del comune di Gubbio.
* [[Palazzo Ducale (Gubbio)|Palazzo Ducale]]. All'interno del palazzo si trovava lo [[Studiolo di Guidobaldo da Montefeltro|studiolo del Duca]], con soffitto a cassettoni e pareti coperte da splendide tarsie lignee. Lo studiolo venne realizzato fra il 1479 e il 1482 dalla bottega fiorentina di [[Giuliano da Maiano]], su disegni di [[Francesco di Giorgio Martini]]; l'intero ambiente è stato venduto nel 1939 al [[Metropolitan Museum]] di New York.
* [[Palazzo del Capitano del Popolo (Gubbio)|Palazzo del Capitano del Popolo]]. Il Palazzo sorge nel quartiere di San Martino, risale al XIII secolo e appartenne per un certo periodo di tempo alla famiglia Gabrielli. Ospita ora una piccola mostra con alcuni strumenti di tortura.
* [[Palazzo del Bargello (Gubbio)|Palazzo del Bargello]]. Tipico esempio di [[architettura gotica]] a Gubbio. Sorge nella suggestiva via dei Consoli e fu eretto nei primi anni del 1300. È sede del museo della balestra. Gubbio è tradizionalmente definita la ''città dei matti'', riferendosi alla proverbiale imprevedibilità e ironia degli eugubini. Un’usanza tradizionale è il conferire la ''patente da matto'' a chi compie tre giri interi di corsa intorno alla cinquecentesca ''fontana dei matti'', situata nel largo del Bargello di fronte al Palazzo, per poi ricevere il ''”battesimo”'' dagli schizzi d'acqua della stessa.
[[File:Gubbio, palazzo ranghiasci-brancaleoni, 02.JPG|miniatura|Palazzo Ranghiasci-Brancaleoni]]
* [[Palazzo Ranghiasci-Brancaleoni]]. Il notevole palazzo, inserto neoclassico del 1820-1841, consta di una lunga facciata a tre avancorpi su disegno di Francesco Ranghiasci<ref>''L'Architettura. Guida ai capolavori italiani dal Medioevo a oggi'', a cura di Luigi Vacchi e Nevio Degrassi, vol. 2 Italia Centrale, sta in Supplemento al n. 320 di [[Panorama (rivista)|Panorama]], Direttore [[Lamberto Sechi]], Arnoldo Mondadori Editore, 1972</ref>.
* [[Castello di Petroia]]. Nel 1422 vi nacque [[Federico da Montefeltro]], futuro [[Duca di Urbino]]; l'intero complesso ospita una struttura alberghiera.
* [[Castello]] di [[Baccaresca]]. Se ne hanno notizie a partire dal XII secolo. Nel 1993 è stato acquistato dagli attuali proprietari che, dopo averlo restaurato, l’hanno trasformato in un relais.<ref>{{Cita web |url= https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-baccaresca-gubbio-pg/ |titolo=Castello di Baccaresca Gubbio - (PG) |accesso=10 dicembre 2022}}</ref>
* [[Castello]] di Piazza, risalente al XII secolo.
* [[Castello]] di [[Biscina]], sec XII
* [[Castello]] della Branca, sec XII
* [[Castello di Carbonana]], sec XII
* [[Castello]] di [[Castiglione Ildebrandi]] sec. XI
* [[Castello]] di [[Colmollaro]], notizie
* [[Castello di Vallingegno]], notizie dal sec XIV
=== Siti archeologici ===
'''Teatro romano'''
Appena oltre le mura romane, si trova il ''teatro romano'', risalente al [[I secolo a.C.]] Costruito tra il 55 e il 27 a.C., una lapide qui ritrovata menziona una serie di lavori fatti in epoca augustea da Gneo Satrio Rufo, quattuorviro di Gubbio. Sono ben conservate le arcate inferiori, parte di quelle superiori, la [[cavea]] (che poteva contenere anche 6.000 spettatori) e la scena con nicchie curve e rettangolari.
Scavi e conseguenti opere di recupero e restauro si sono succedute fin dal [[Quattrocento]], e hanno portato alla luce diversi mosaici di pregevole fattura. In particolare un grande ''emblema'' rappresentante un [[leone]] che attacca un [[leopardo]] fu rinvenuto a metà del [[Cinquecento]] durante la campagna di scavi promossa dai conti Gabrielli, proprietari dei terreni su cui sorge il teatro. Trasportato a Roma dal conte Girolamo Gabrielli (1513-1587), il mosaico fu sistemato prima nel giardino del suo [[Palazzo Gabrielli-Mignanelli|palazzo sotto la Trinità dei Monti]], e poi in una sala interna. Descritto in situ fino alla metà del [[Settecento]], fu in seguito acquistato da [[Thomas Coke, I conte di Leicester]] per la propria residenza di [[Holkham Hall]], dove tuttora si trova<ref>Francesco Marcattili, ''Odore pardi coitum sentit in adultera leo'' (Plin., nat., 8, 42). Etologia ellenistica e cultura urbana in un mosaico iguvino ad Holkham Hall. In: ''Archeologia classica'', Vol. LXII - n.s. 1, 2011, pp. 173-202</ref><ref>{{cita web | autore = Federico Fioravanti | url = http://www.unicaumbria.it/storia-e-storie/mosaico-leone-leopardo-gubbio/ | titolo = Il mosaico del leone ruggente}}</ref>.{{Immagine grande|Gubbio banner.jpg|800px}}
'''Antiquarium'''
Vicino al teatro romano si trova un piccolo ma ricco museo archeologico, costruito sui resti di una ''domus'' con bei pavimenti [http://www.sabap-umbria.beniculturali.it/index.php?it/182/gubbio-teatro-romano mosaicati], che custodisce interessanti reperti, provenienti da varie zone di Gubbio, riferibili ad epoca preromana (fase umbra) e romana. Il biglietto di 3,00 € dà diritto all'accesso al museo, al sito del teatro romano e ai mosaici della [https://web.archive.org/web/20160508214402/http://151.12.58.113/wp-content/uploads/2014/10/Guastugliargb.jpg "''domus del banchetto''"] nella vicina area Guastuglia.
;Mausoleo
Si tratta di un rudere di tomba romana, localizzata nei pressi del teatro, originariamente rivestita di grossi blocchi di pietra squadrati, avente una camera sepolcrale ancora ben conservata con volta a botte e una piccola finestra. Fu ritenuta nei secoli passati come il sepolcro di [[Genzio]], ultimo re dell'Illiria. È in realtà il mausoleo di Pomponio Grecino, prefetto di Gubbio nel I° secolo a.C.
=== Gola del Bottaccione ===
La [[Gola del Bottaccione]] è un sito scientifico di rilevanza mondiale.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Gubbio}}
Il comune di Gubbio dal 2001 ad oggi un aumento di {{formatnum:1347}} unità, le famiglie sono {{formatnum:13291}} con 2,47 a componenti.
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 1.862 persone, pari al 6,16% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
== Economia ==
Nel territorio di Gubbio hanno sede medie e piccole attività le cui principali fanno parte del settore turistico e dell'[[artigianato]], quest'ultimo rinomato soprattutto per la tradizionale produzione di [[ceramiche]] (tra cui spicca il ceramista futurista [[Polidoro Benveduti]]), per la lavorazione del [[ferro battuto]] e [[oreficeria|orafa]], oltreché per i laboratori di [[oreficeria]], di [[intarsio]], di [[intaglio]], di [[scultura]], di [[ebanisteria]], di [[restauro]], di [[liuteria]] e di [[modellismo]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=13,14}}</ref> A livello industriale Gubbio, pur essendo una piccola cittadina, presenta molte aziende affermate sul mercato nazionale e internazionale per quanto riguarda principalmente il settore cementiero.<ref>''Studio sull'evoluzione della concentrazione nel settore del cemento in Italia'', Istituto per gli studi sullo sviluppo economico e il progresso tecnico, Commissione delle Comunità europee, 1979; S. Meregalli, G. Salviotti, ''Sistemi ERP e gestione della complessità Casi di aziende italiane in crescita'', Milano, Egea, 2010-11.</ref>
== Cultura ==
[[File:Gubbio 3.JPG|miniatura|Palazzo dei Consoli]]
Molti scrittori hanno lasciato testimonianza su Gubbio. A partire da [[Dante Alighieri|Dante]] che nel Canto XI del [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]], verso 79, ricorda [[Oderisi da Gubbio|Oderisi l'onor d'Agobbio]], Gubbio si ritrova in testimonianze di [[Guido Ceronetti]], [[Gabriele D'Annunzio]], [[Hermann Hesse|Herman Hesse]], [[Giovanni Papini]], [[Guido Piovene]], [[Giacomo Puccini]] e tanti altri.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Lanfranco Bartolini e Giancarlo Sollevanti |titolo=Il fascino di Gubbio |editore=Studio Editing |città=Senigallia |anno=1992 |mese=marzo}}</ref>
=== Istruzione ===
Per la prima infanzia, numerosi sono gli asili nido presenti sul territorio.
Per il Primo Ciclo d’Istruzione vi sono tre Circoli Didattici; è presente inoltre anche la Scuola Secondaria di Primo Grado “Mastro Giorgio – Nelli”.
Per quanto riguarda il Secondo Ciclo d’Istruzione troviamo due istituti: l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Mazzatinti” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cassata Gattapone”.
===
* Museo Diocesano
[[File:Gubbio, porta romana, 00.JPG|miniatura|verticale|Porta Romana]]
* Museo di Palazzo Ducale
* [[Museo civico (Gubbio)|Museo civico di Palazzo dei Consoli]]
* Antiquarium del Teatro Romano
* Museo delle "Memorie Ubaldiane"<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/umbria-musei-monumenti/casa-di-san-ubaldo-gubbio|titolo=Casa di San Ubaldo}}</ref>
* "I CERI - enjoy & share" | Centro promozionale e di documentazione sulla Festa dei Ceri
* Museo - Torre di Porta Romana
* Museo della Balestra presso il Palazzo del Bargello
* Museo - Laboratorio multimediale “Gola del Bottaccione | Archivio della Terra” presso il complesso monastico di San Benedetto.
* Museo della ceramica a lustro<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/umbria-musei-monumenti/museo-della-ceramica-a-lustro|titolo=Museo della Ceramica a Lustro}}</ref>.
* Museo arti e mestieri<ref>{{Cita web|url=https://www.muam.it/|titolo=Museo Arti e Mestieri Palazzo Beni}}</ref>
* Museo della civiltà contadina<ref>{{Cita web|url=https://www.impararealmuseo.it/museo-della-civilta-contadina/|titolo=Museo della Civiltà Contadina}}</ref>
* Museo laboratorio del parco del Monte Cucco<ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-laboratorio-del-parco-del-monte-cucco|titolo=Museo-laboratorio del Parco del Monte Cucco}}</ref>
==
===
Gubbio è stata fino al 2013 la sede principale delle riprese della serie televisiva ''[[Don Matteo]]'', prodotta dalla [[Lux Vide]] in collaborazione con [[Rai Fiction]], con [[Terence Hill]] nel ruolo del protagonista da cui prende il nome. La serie è trasmessa in Italia da [[Rai 1]], [[Rai Premium]] e [[TV2000]].
=== Eventi ===
* Il
* L'ultima domenica di maggio di ogni anno vi si svolge il [[palio della Balestra]], evento folcloristico in onore del patrono della città, sant'Ubaldo. Durante queste «''sagre delle balestre'' (...) si svolgono gare di tiro alla balestra, in costumi medievali, tra i tiratori di Gubbio e i tiratori di un'altra cittadina vicina, [[Sansepolcro|San Sepolcro]]».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Mafra |cognome=Ceolin |titolo=Umbria |rivista=Enciclopedia del tempo libero |editore=R.A.D.A.R. S,p.A. |città=Padova|volume=Le nostre regioni |numero=Serie V n.10 |anno=1971 |mese=novembre |pp=50-51}}</ref> «La seconda domenica di settembre a Sansepolcro, l'ultima di maggio a Gubbio, i balestrieri delle due città di incontrano per effettuare la gara di tiro con la balestra» cui «segue per le vie cittadine un corteo nei costumi ripresi dagli abbigliamenti dei personaggi di [[Piero della Francesca]]».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Antonio |cognome=Brilli |titolo=Borgo Sansepolcro. La città di Piero della Francesca |editore=Comune di Sansepolcro |volume=Guida turistica |anno= 1979|mese=dicembre |pp=74-75}}</ref>
* Dal
* Nel giorno di Venerdì Santo vi si celebra la processione del Cristo Morto, accompagnata dal canto del [[Miserere]].<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.gubbio.pg.it/turismo/processione-del-cristo-morto-venerdi-santo |titolo=Comune di Gubbio - La processione del Venerdì Santo |accesso=1º maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180502064733/http://www.comune.gubbio.pg.it/turismo/processione-del-cristo-morto-venerdi-santo |urlmorto=sì }}</ref>
* Nel mese di settembre viene organizzato il pellegrinaggio "sentiero di Francesco", 40 km da coprire in tre giorni per ripercorrere il percorso fatto da [[San Francesco di Assisi|san Francesco d'Assisi]] nell'inverno tra il 1206 e il 1207.<ref>[http://www.ilsentierodifrancesco.it/public/file/dg/b7c9d76a-cff8-4fcc-9e65-0e253bbab296/120901%20avvenire%20articolo.pdf "Sulla via di Francesco da Assisi a Gubbio..."], ''[[Avvenire]]'', 1 settembre 2012</ref>
* Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre la città ospita il "festival del Medioevo", manifestazione culturale incentrata sulla divulgazione storica e caratterizzata da lezioni magistrali, incontri con gli autori e “faccia a faccia” tra storici e saggisti. Propone inoltre mostre, mercati, una fiera del libro medievale, film, rievocazioni storiche, spettacoli, concerti, laboratori per bambini, erbari, giochi di ruolo e visite culturali guidate.<ref>{{cita web|url=http://www.festivaldelmedioevo.it/portal/|titolo=Festival del Medioevo}}</ref>
===
Il dialetto eugubino appartiene al gruppo dialettale [[Dialetti italiani mediani|mediano italiano]]; è dotato inoltre di cospicui influssi galloitalici ed ha in aggiunta fortemente influenzato, per motivi storici, i vicini centri marchigiani di [[Cantiano]], [[Pergola (Italia)|Pergola]], [[Serra Sant'Abbondio]] e [[Frontone (Italia)|Frontone]], ovvero le uniche zone della Provincia di Pesaro-Urbino dove oggi non si parlano i [[Dialetto gallo-piceno|dialetti gallo-piceni]], ma bensì quelli di origine umbra.
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Il Comune di Gubbio è tra i più [[Comuni d'Italia per superficie|estesi d'Italia per superficie]] e comprende le seguenti frazioni:
Belardello, Bellugello, Belvedere, Birello, Bevelle, Biscina, Borgo Torre, [[Branca di Gubbio|Branca]], Caibelli, Caicambiucci, Caimariotti, Caisabatini, [[Camporeggiano]], Canalecce, [[Carbonesca]], Carestello, Carpiano, Casacce, Casamorcia, Casanova di Torre, Case Colle, Case Fontarcano, Case Mocaiana, Case Monteleto, Case Santa Maria Maddalena, Case Sant'Erasmo, Case Vignoli, Cima San Benedetto, Cipolleto, Colombara, Colonnata, [[Colpalombo]], Corraduccio, Decima, Febino Casacce, Ferratelle, Fontanelle, Fonte Cese, Fonte della Salsa, Ghigiano, Goregge, Intonacato Basso, Lastreto, Le Trosciacce, Loreto Basso, Madonna del Ponte, Mengara, [[Mocaiana]], Molino di Camporeggiano, Montanaldo, [[Monteleto]], Montelovesco, Monteluiano, Morena, Murcie, Nerbisci, Nogna, [[Padule (Gubbio)|Padule]], Padule - San Marco, Palazzaccio, Petazzano, Petroia, Piaggiola, Pian Grande, Piccola Piaggiola, Pieve di Agnano, Pisciano, Ponte D'Assi, Raggio, Raggioli, Ritirata, Salia, Salia Parrocchia, San Bartolo, San Bartolomeo, San Bartolomeo di Burano, San Benedetto Vecchio, Santa Maria di Burano, San Cristoforo Basso, San Marco, San Martino in Colle, Santa Cristina, Santa Margherita di Burano, Sant'Ubaldo, San Vittorino, Scritto, [[Semonte]], Semonte Castello, Serrabrunamonti, Sorbo, Spaccio Monteluiano, Spada, Stazione di Camporeggiano, [[Stazione di Padule]], [[Torre Calzolari]], Torre dell'Olmo, Troppola, Valderchia, Valdichiascio, Vallingegno, Venata, Vignoli, Villamagna, [[Zangolo]], Zappacenere.
== Infrastrutture e trasporti ==
Tre livelli della città sono collegati con ascensori pubblici e una funivia a due posti collega Gubbio (532 m) alla [[Basilica di Sant'Ubaldo]] (803 m).
===
{{Vedi anche|Stazione di Gubbio|Ferrovia Arezzo-Fossato di Vico}}
La città è servita dalla [[stazione di Fossato di Vico-Gubbio]] situata a [[Fossato di Vico]]; fino al [[1945]] era in funzione anche la [[Ferrovia Appennino Centrale]] a [[scartamento ridotto]] che partiva da [[Stazione di Arezzo|Arezzo]] e arrivava fino a [[Stazione di Fossato di Vico (FAC)|Fossato di Vico]] e a Gubbio aveva la sua [[Stazione di Gubbio|stazione ferroviaria]] situata in via Beniamino Ubaldi 2, oggi completamente demolita.
== Amministrazione ==
===Sindaci dal 1946===
{| class="wikitable" style=text-align:center;
! colspan="9" |'''Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1993)'''
|-
! colspan="2" rowspan="2" |Nominativo
! colspan="4" rowspan="2" |Partito
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2" |Elezione
|-
!Inizio
!Fine
|-
!1
|'''Fernando Nuti'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}" |
| colspan="3" |[[Partito Socialista Italiano]]
|1946
|1952
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
! rowspan="2" |2
| rowspan="2" |'''Giuseppe Bei Clementi'''
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| colspan="3" rowspan="2" |[[Partito Comunista Italiano]]
| 1952
|1956
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1952|1952]]
|-
|1956
|1960
|[[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
!3
|'''Fernando Nuti'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}" |
| colspan="3" |[[Partito Socialista Italiano]]
|1960
|1965
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
!4
|'''Giuseppe Bei Clementi'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| colspan="3" |[[Partito Comunista Italiano]]
|1965
|1968
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
!-
|'''Mario Tria'''
| colspan="4" bgcolor="" |''[[Commissario prefettizio]]''
|1968
|1968
| -
|-
!-
|'''Salvatore Ricceri'''
| colspan="4" bgcolor="" |''[[Commissario prefettizio]]''
|1968
|1968
| -
|-
! rowspan="2" |5
| rowspan="2" |'''Pier Luigi Neri'''
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| colspan="3" rowspan="2" |[[Partito Comunista Italiano]]
| 1968
|1973
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1968|1968]]
|-
|1973
|1975
| rowspan="2" |[[Elezioni amministrative in Italia del 1973|1973]]
|-
! rowspan="3" |6
| rowspan="3" |'''Sanio Panfili'''
| rowspan="3" bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| colspan="3" rowspan="3" |[[Partito Comunista Italiano]]
| 1975
|1979
|-
|1979
|1983
|[[Elezioni amministrative in Italia del 1979|1979]]
|-
|1983
|1985
| rowspan="2" | [[Elezioni amministrative in Italia del 1983|1983]]
|-
! rowspan="2" |7
| rowspan="2" |'''Paolo Barboni'''
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| colspan="3" rowspan="2" |[[Partito Comunista Italiano]]
| 1985
|1988
|-
|1988
|1993
|[[Elezioni amministrative in Italia del 1988|1988]]
|-
! colspan="9" |Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
|-
! colspan="2" rowspan="2" |Nominativo
! colspan="2" rowspan="2" |Partito
! colspan="2" rowspan="2" |Coalizione
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2" |Elezione
|-
!Inizio
!Fine
|-
!8
|'''Paolo Barboni'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}" |
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|bgcolor="{{Colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}" |
|PDS
|1993
|1997
|[[Elezioni comunali in Umbria del 1993#Gubbio|1993]]
|-
!9
|'''Ubaldo Corazzi'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}" |
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|bgcolor="{{Colore partito|L'Ulivo}}" |
|PDS/DS-PPI-Lista civica
|1997
|2001
|[[Elezioni comunali in Umbria del 1997#Gubbio|1997]]
|-
! rowspan="2" |10
| rowspan="2" |'''[[Orfeo Goracci]]'''
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
| rowspan="2" |[[Partito della Rifondazione Comunista]]
|bgcolor="{{Colore partito|Sinistra (politica)}}" |
|PRC-FdV-Lista civica
| 2001
|2006
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2001#Gubbio|2001]]
|-
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Sinistra (politica)}}" |
| rowspan="2" |PRC-FdV-Lista civica
|2006
|2010
| rowspan="2" |[[Elezioni comunali in Umbria del 2006#Gubbio|2006]]
|-
!11
|'''Maria Cristina Ercoli'''<br><small>''([[Vicesindaco|Vicesindaca f.f.]])''</small>
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}" |
|[[Partito della Rifondazione Comunista]]
|2010
|2011
|-
!12
|'''Diego Guerrini'''
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Democratico (Italia)}}" |
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|bgcolor="{{Colore partito|Centro-sinistra in Italia}}" |
|PD-FdS-PSI-SEL-IdV
|2011
|2013
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2011#Gubbio|2011]]
|-
!-
|'''Maria Luisa D'Alessandro'''
| colspan="4" bgcolor="" |''[[Commissario prefettizio]]''
|2013
|2014
| -
|-
! rowspan="2" |13
| rowspan="2" |'''Filippo Mario Stirati'''
| rowspan="2" bgcolor="{{Colore partito|Partito Socialista Italiano (2007)}}" |
| rowspan="2" |[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]
|bgcolor="{{Colore partito|Sinistra (politica)}}" |
|Liste civiche-PSI-SEL
| 2014
|2019
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2014#Gubbio|2014]]
|-
|bgcolor="{{Colore partito|Partito Socialista Italiano (2007)}}" |
|Liste civiche-PSI
|2019
|2024
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2019#Gubbio|2019]]
|-
!14
|'''Vittorio Fiorucci'''
|rowspan=1 style="background:{{colore partito|Indipendente}}" |
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[centro-destra]]
|rowspan=1 style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|Liste civiche-FdI-Lega-FI
|2024
|''in carica''
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2024#Gubbio|2024]]
|}
=== Enti e istituzioni ===
* Sezione distaccata del Tribunale Ordinario di [[Perugia]] e gli uffici del [[Giudice di Pace]]
* Sezione dell'[[Archivio di Stato di Perugia]]
* [[Biblioteca Sperelliana|Biblioteca Comunale Sperelliana]], situata nei locali dell'ex-convento di san Pietro.
* [[Ospedale]] Comprensoriale di Gubbio e [[Gualdo Tadino]], situato presso la frazione di [[Branca (Gubbio)|Branca]].
* Comando Compagnia dell'[[Arma dei Carabinieri]].
* Comando della [[Polizia Locale]]
* Sezione Distaccata dei [[Vigili del Fuoco]].
* Coordinamento Distrettuale del [[Corpo Forestale dello Stato]].
* Comando Tenenza della [[Guardia di Finanza]].
* Comando della [[Polizia Provinciale]].
* Sportello Polifunzionale della [[Provincia di Perugia]].
===
Gubbio è gemellata con le seguenti città<ref name=Gemellaggi>{{Cita web|url=https://www.comune.gubbio.pg.it/il-futuro-dei-gemellaggi-si-scrive-a-gubbio/|titolo=Il futuro dei gemellaggi si scrive a Gubbio|lingua=it|data=17 aprile 2023|accesso=8 settembre 2023}}</ref>:
* {{Gemellaggio|Francia|Thann}}<ref>{{Cita web|url=http://www.umbrialeft.it/node/14914|titolo=Il gemellaggio Gubbio-Thann nella rivista del Comune alsaziano|autore=Eugenio Pierucci|sito=umbrialeft.it|data=6 marzo 2009|accesso=22 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221022180910/http://www.umbrialeft.it/node/14914|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|USA|Jessup||Jessup (Pennsylvania)}}<ref>{{Cita web|url=https://www.umbriaon.it/gemellaggio-jessup-gubbio/|titolo= Gemellaggio Gubbio Jessup|sito=umbriaon.it|accesso=22 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221022182655/https://www.umbriaon.it/gemellaggio-jessup-gubbio/|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Livinallongo del Col di Lana}}<ref>{{Cita web|url=http://www.eugubininelmondo.com/Latest/News_166.html|titolo=Firma del Gemellaggio tra Gubbio e Livinallongo del Col di Lana|sito=eugubininelmondo.it|lingua=it|data=1º marzo 2014|accesso=8 settembre 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.trgmedia.it/Gubbio-Livinallongo-Col-di-Lana-un-gemellaggio-ricco-di-significati/news-61693.aspx|titolo=GUBBIO-LIVINALLONGO (COL DI LANA): UN GEMELLAGGIO RICCO DI SIGNIFICATI|sito=trgmedia.it|lingua=it|data=1º marzo 2023|accesso=8 settembre 2023}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Salon-de-Provence}}<ref>{{Cita web|url= https://www.umbriadomani.it/umbria-in-pillole/gubbio-concerto-dellassociazione-mezza-voce-di-salon-de-provence-101485/|titolo =Gubbio, concerto dell’associazione Mezza – Voce di Salon de Provence| data=30 luglio 2016|accesso=22 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160731163145/http://www.umbriadomani.it/umbria-in-pillole/gubbio-concerto-dellassociazione-mezza-voce-di-salon-de-provence-101485/|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Wertheim}}<ref>{{Cita web|url=https://www.eugubininelmondo.com/cronaca2006_marzo.html|titolo=30 Aprile 2006 - Un nuovo gemellaggio: Gubbio e la città tedesca di Wertheim|sito=eugubininelmondo.it|data=30 aprile 2006|accesso=22 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220519151126/https://www.eugubininelmondo.com/cronaca2006_marzo.html|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Ungheria|Szentendre}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.gubbio.pg.it/notizie/cerimonia-ufficiale-del-gemellaggio-tra-le-citta-d| titolo=Cerimonia ufficiale del gemellaggio tra le città di Gubbio e Szentendre|sito=comune.gubbio.pg.it|data=27 aprile 2016|accesso=22 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180502140039/http://www.comune.gubbio.pg.it/notizie/cerimonia-ufficiale-del-gemellaggio-tra-le-citta-d|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|United Kingdom|Huntingdon}}<ref name=Gemellaggi2>{{Cita web|url=https://www.trgmedia.it/Gubbio-firmati-i-gemellaggi-con-Huntingdon-e-Godmanchester-/news-54663.aspx|titolo=GUBBIO, FIRMATI I GEMELLAGGI CON HUNTINGDON E GODMANCHESTER|sito=trgmedia.it|lingua=it|data=9 aprile 2013|accesso=8 settembre 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.trgmedia.it/Gemellaggio-sempre-pi-saldo-tra-Gubbio-e-Huntingdon/video-10194.aspx|titolo=GEMELLAGGIO SEMPRE PIÙ SALDO TRA GUBBIO E HUNTINGDON|sito=trgmedia.it|lingua=it|accesso=8 settembre 2023}}</ref>
* {{Gemellaggio|United Kingdom|Godmanchester}}<ref name = Gemellaggi2/>
==
Tradizionalmente lo [[sport]] più praticato e seguito in città è il [[Calcio (sport)|calcio]]: l{{'}}''[[Associazione Sportiva Gubbio 1910|A.S. Gubbio 1910]]'' che attualmente milita in [[Serie C]]. Il [[Calcio a 5]], era invece rappresentato dalla ''Vis Gubbio Calcio a 5'' che, nel corso della sua esistenza, ha militato nel campionato di [[Serie A2 2020-2021 (calcio a 5)|Serie A2 2020-2021]], la seconda serie del campionato italiano. La [[pallavolo]] è allo stesso modo molto praticata: la squadra femminile più importante è la società ''[[Pallavolo Gubbio]]'', che può vantare anche un suo recente passato nella [[Serie A2 (pallavolo femminile)|Serie A2]], seconda serie del campionato italiano. La [[pallacanestro]] è infine rappresentata dalla ''[[Selex|EMI]] Basket Gubbio,'' che è riuscita a conquistare nell'anno 2010 la promozione in [[Divisione Nazionale C|Divisione C]], mentre il tennis è simboleggiato dal ''Circolo Tennis Gubbio A.S.D.'' che, militante nel [[Campionato degli affiliati|campionato regionale di serie C]], nel 15 giugno 2008 è riuscito a ottenere la promozione nel campionato nazionale di Serie B.<ref>{{Cita web|url=http://ctgubbio.it/il_circolo.aspx?p=1|titolo=Un po’ di storia|accesso=9 settembre|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180901035620/http://ctgubbio.it/il_circolo.aspx?p=1|urlmorto=sì}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
* [[Stadio Pietro Barbetti]]
* Stadio Santa Maria (Fraz. [[Padule (Gubbio)|Padule]])
* Palestra Polivalente
* Circolo Tennis Gubbio
==
<references />
==
* O. Lucarelli, ''Memorie e guida storica di Gubbio'', Città di Castello 1888
* G. Bonarelli, ''Il territorio di Gubbio'', Roma 1891
* O. Rogari, ''Storia di Gubbio'', Gubbio 1964.
* F. Faramelli e D. Clementi, ''Chi uccise i dinosauri? Nelle rocce di Gubbio la chiave del mistero, ''Gubbio 1993.
* AA. VV., ''La ceramica a lustro nell'Ottocento a Gubbio'', Firenze 1998.
* G. C. Bojani, ''Mastro Giorgio'', Firenze 1998.
* P. Micalizzi, ''Gubbio. Storia dell'architettura e della città'', Gubbio 2009.
* G. Loretoni e G. Cardoni, ''Gubbio. I Ceri'', Gubbio 2011.
* G. Presciutti, M. Presciutti, G. Dromedari, ''Il corridoio bizantino al confine tra Marche e Umbria'', Pesaro 2014.
* M. Menichetti, R. Coccioni, A. Montanari, ''The Stratigraphic Record of Gubbio: Integrated Stratigraphy of the Late Cretaceous–Paleogene Umbria-Marche Pelagic Basin'', The
Geological Society of America 2016.
== Voci correlate ==
* [[Tavole eugubine]]
* [[Festa dei Ceri]]
* [[Ducato di Urbino]]
* [[Associazione Sportiva Gubbio 1910]]
* [[Albero di Natale di Gubbio]]
* [[Don Matteo]]
* [[Palio della Balestra]]
* [[Stazione di Gubbio]]
* [[Cammino di Assisi]]
* [[Castello di Vallingegno]]
*[[Via di Francesco]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{
{{Città italiane della ceramica}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Stati italiani dal 1077 al 1156}}
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Umbria}}
[[Categoria:Gubbio| ]]
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