Cronaca di Peterborough: differenze tra le versioni

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{{Manoscritto|immagine=Peterborough.Chronicle.firstpage.jpg|opera=[[Cronaca anglosassone]]|didascalia=Prima pagina della Cronaca|lingua=[[Lingua inglese antica|inglese antico]]|epoca=XI secolo|provenienza=[[Inghilterra]]|ubicazione=[[Bodleian Library]]|classificazione=Cronaca di Peterborough}}
{{T|lingua=francese|argomento=storia|data=ottobre 2009}}
[[Image:Peterborough.Chronicle.firstpage.jpg|thumb|Prima pagina della ''Cronaca di Peterborough''.]]
 
La '''''Cronaca di Peterborough''''' (detta anche '''''Manoscritto di Laud''''') è una delle versioni della ''[[Cronaca anglosassone]]''. Essa contieneContiene elementi unici in riferimento alla [[storia dell'Inghilterra]] dopo la [[Conquista normanna dell'Inghilterra|conquista normanna]]. Secondo il filologo J. A. W. Bennett, sarebbe il solo testo di storia in prosa in lingua inglese conosciuto tra il 1066 e il [[XIV secolo]].
 
Le ''Cronache anglosassoni'' furono redatte e aggiornate in diversi monasteri inglesi. Essi e rappresentavano un tentativo di riassumere la storia dell'isola dalla sua cristianizzazione. InizzianoIniziano generalmente con la nascita di [[Cristo]], presa dalla [[Bibbia]] e dalla storia della Roma antica, per poi risalire cronologicamente fino dallaalla data di stesura. Tutte le principali abbazie dell'epoca possedevano un proprio volume delle Cronache, questo ne faceva dei testi unici, difficilmente comparabili tra di loro non essendo uniformi in nessuna parte. Vi era invece una riproduzione di testi più antichi: ogni qual volta, un nuovo monastero veniva fondato, esso riceveva dai conventi più antichi un testo da copiare, che quindi era identico per la parte iniziale, e chema poi di anno in anno veniva redatto autonomamente, divergendo quindi, dall'originale a partire dalla data di fondazione del monastero. Questo è evidente per Peterborough, dove un incendio, costrinse i redattori a riprendere le cronache di altri monasteri fino al 1120.
 
LorsqueQuando [[GuillaumeGuglielmo leil ConquérantConquistatore]] s'emparasi deimpadronì ldell'Angleterre[[Inghilterra]] et quee l'[[lingua anglo-normand (langue)normanna|anglo-normandnormanno]] devintdivenne la languelingua officielleufficiale, lasi misesmise àdi jouraggiornare desle ''ChroniquesCronache anglo-saxonnesanglosassoni''. cessa,Nello enstesso règletempo générale. Cependantperò, lesi moinesmonaci de ldell'[[abbayeabbazia dedi Peterborough]] continuèrentcontinuarono àa ajouterscrivere denuovi nouveauxcapitoli élémentsnella à la leurloro. SiSe lale ''ChroniqueCronache de Peterboroughanglosassoni'' n'estnon passono uneuna histoirerigorosa professionnelleopera storica, obligeanted obbligano dunque a riferirsi donca àlibri sedi référerstoria auxscritti histoiresin [[latinLingua latina|latino]]es (commecome la ''[[Gesta Regum Anglorum]]'' dedi [[WilliamGuglielmo dedi Malmesbury]]), c'estsi l'untratta despur raressempre compte-rendusdi deuno premièredei mainprimi pourresoconti laper périodequanto 1070–1154riguarda enil Angleterreperiodo 1070-1154 in [[Inghilterra]], écritscritto enin anglais[[Lingua etinglese|inglese]] e da d'un pointpunto dedi vuevista extérieuresterno àrispetto laalla courcorte.
 
La Cronaca è anche una preziosa fonte di informazioni sulla nascita del medio-inglese. Per esempio, la prima continuazione è scritta in tardo inglese-antico, ma la seconda inizia a presentare forme miste, fino alla sua conclusione, che viene redatta in una forma primitiva, ma chiara, di medio-inglese. Le novità linguistiche presenti nella seconda continuazione sono numerose, e vi si trova almeno una grande innovazione: il pronome femminile ''she'' appare per la prima volta nella ''Cronaca di Peterborough'', nella forma di ''scæ'' (Bennett).
Elle forme aussi une source précieuse d'informations sur les origines du [[moyen anglais]]. Par exemple, la première continuation est écrite en [[vieil anglais]] tardif, mais la seconde continuation commence à présenter des formes mixtes, jusqu'à sa conclusion, qui passe à une forme primitive mais distincte de moyen anglais. Les nouveautés linguistiques présentes dans la seconde continuation sont nombreuses, et on y trouve au moins une véritable innovation : le pronom féminin « ''she'' » apparaît pour la première fois dans la ''Chronique de Peterborough'', sous la forme ''scæ'' (Bennett).
 
== L'incendieincendio ete lesle continuationscontinuazioni ==
La ''Cronaca di Peterborough'' è oggi riconosciuta come una delle quattro versioni della ''Cronaca anglosassone'', insieme alla ''Cronaca di Winchester'', la ''Cronaca di Abingdon'' e la ''Cronaca di Worcester'', ma da queste non è totalmente distinta (Bennet, "Early"). Un incendio a Peterborough devastò la biblioteca del monastero, e la prima parte della ''Cronaca anglosassone'' della città è dunque una copia della ''Cronaca di Winchester'' (Ramsay). Per l'XI secolo, i due testi invece divergono, e si presume che una proto ''Cronaca del Kent'', portavoce di interessi nazionalisti e regionalisti, fu la fonte per quanto riguarda quegli anni; ma tale dato resta un'ipotesi ([[Cambridge]]). I cronisti di Peterborough impiegarono certamente molteplici fonti per coprire gli anni mancanti, ma lo scioglimento dei monasteri rende qualsiasi dato molto incerto. Comunque sia, le interpolazioni sul XII secolo, fino al 1122, sono un mix di testi tratti da altre cronache, mescolate e inframezzate tra loro. Tale complessità dà dunque adito all'ipotesi di un'unica cronaca che fece da fonte.
 
A partire dal 1122 il manoscritto di Peterborough diviene unico. Il documento della cronaca viene dunque diviso in "prima continuazione" e "seconda continuazione", quest'ultima parte dal momento dell'incendio e della copia. Le due parti sono ''sui generis'', sia per i contenuti che per lo stile. La "prima continuazione" copre il periodo 1122-1131, la seconda quello tra il 1132 e il 1154 e il regno di re [[Stefano di Inghilterra]].
La ''Chronique de Peterborough'' est aujourd'hui reconnue comme l'une des quatre versions distinctes de la ''Chronique anglo-saxonne'', avec la ''Chronique de Winchester'', la ''Chronique d'Abingdon'' et la ''Chronique de Worcester'', mais elle n'est pas totalement distincte (Bennett, "Early"). Un incendie à Peterborough ravagea la bibliothèque du monastère, et la première partie de la ''Chronique anglo-saxonne'' de Peterborough est donc une copie de la ''Chronique de Winchester'' (Ramsay). Pour le {{XIe siècle}}, la ''Chronique de Peterborough'' diverge de celle de Winchester, et on a présumé qu'une proto-« ''Chronique kentique'' », pleine d'intérêts nationalistes et régionalistes, fut employée pour ces années ; mais cette source reste spéculative (Cambridge). Les copistes de Peterborough employèrent sans doute de multiples sources pour les années manquantes, mais la [[dissolution des monastères]] rend tout cela incertain. Quoi qu'il en soit, les entrées du {{XIIe siècle}} jusqu'à 1122 sont un mélange des textes d'autres chroniques, la moitié des entrées correspondant à telle source et l'autre moitié à telle autre, allant d'une source à une autre, puis revenant à la première. Ces allées et venues font renaître l'hypothèse d'une chronique perdue ayant servie de source unique et commune.
 
=== PremièrePrima continuationcontinuazione (1122–1131) ===
C'est à partir de 1122 que le manuscrit de Peterborough devient unique. Le document qu'on appelle ''Chronique de Peterborough'' est donc divisé entre la « première continuation » et la « seconde continuation » à partir du moment de l'incendie et de la copie. Les deux continuations sont ''[[sui generis]]'', tant par les informations qu'elles rapportent que par le style et le langage qu'elles emploient. La première continuation couvre les années 1122–1131, et la seconde, les années 1132–1154 et le règne du roi [[Étienne d'Angleterre|Étienne]].
Se la "seconda continuazione" è la più importante, la prima include delle testimonianze uniche circa gli avvenimenti nella regione di Peterborough, e offre una panoramica sulla vita del popolo. La "prima continuazione" riguarda la conquista, l'incursione di [[Sven di Danimarca]] e le voci di altre insidie intorno al trono. Allo stesso tempo, non si fa riferimento a nessun tentativo di spodestare o cacciare Guglielmo e i suoi figli. Una testimonianza incerta parla proprio dell'incendio dell'abbazia di Peterborough, e fa risalire la sua causa alla vita peccaminosa dei monaci. Questa sezione tratta inoltre di scandali ecclesiastici, come il ricorso, da parte dell'[[abate di Glastonbury]], a truppe mercenarie per controllare la sua zona di influenza. Peraltro, la lingua inizia a cambiare significativamente, mischiando vocaboli e sintassi dell'inglese antico con quelli del medio (quindi semplificazione dei pronomi e dei verbi forti, diminuzione delle declinazioni).
 
Gli autori di entrambe le sezioni nutrono simpatia per l'uomo comune. Come suggerisce Bennet, quella di Peterborough è l'unica cronaca del tempo in cui traspare la compassione dei religiosi. Nella "prima continuazione" traspare inoltre l'indignazione per l'impiccagione di 44 ladri nel 1122, alcuni dei quali innocenti, oltre che per l'incendio del monastero di [[Gloucester]]. L'autore suggerisce che le imposte erano troppo elevate, e questo costringeva i poveri contadini a scegliere tra la morte per fame e il furto. I nobili appaiono dunque come doppiamente colpevoli: uccisori crudeli di poveri innocenti, e colpevoli del peccato di [[avarizia]]. Quando re [[Enrico I d'Inghilterra]] nominò un suo parente abate di Peterborough (questi aveva già ricoperto tale incarico a [[Saint-Jean-d'Angély]]<ref>Cecily Clark, ''This Ecclesiastical Adventurer: Henry of Saint-Jean d'Angély'', in ''The English Historical Review'' 84, n° 332 (luglio 1969), pp. 548-560.</ref>), l'autore si sofferma sull'illegalità e l'ingiustizia di tale nomina. L'autore dice inoltre che la ''caccia selvaggia'' in quegli anni era molto praticata, e questo rappresentava un cattivo augurio. Quando l'[[abate]] nominato morì, il [[Monachesimo|monaco]] dice che si tratta del castigo divino, poiché aveva tentato di riunire il [[monastero]] alla [[Congregazione cluniacense]] e di fare di suo nipote il suo successore, « ''oc Crist it ne uuolde'' » ("ma il [[Cristo]] non lo permise affatto").
=== Première continuation (1122–1131)===
 
=== SecondeSeconda continuationcontinuazione (1132–1154) ===
Si la seconde continuation est la plus importante, la première inclut des témoignages uniques sur les événements de la région de Peterborough, et fournit un aperçu de la vie des petites gens. La première continuation relate la Conquête, l'incursion de [[Sven III de Danemark|Sven]] de [[Danemark]], et les rumeurs d'autres troubles autour du trône. Cependant, il ne présente aucune preuve d'opposition ou de rébellion saxonne contre Guillaume et ses fils. Un témoignage discutable décrit le propre incendie de l'abbaye de Peterborough, dû à l'ivresse des moines. Elle traite également de scandales ecclésiastiques, comme le recours à des mercenaires par l'abbé de [[Glastonbury]] pour contrôler sa maison religieuse. Par ailleurs, la langue commence à changer significativement, avec des mélanges de vocabulaire et de syntaxe (simplification des pronoms et des verbes forts, diminution des [[déclinaison (grammaire)|déclinaison]]s) vieil anglais et moyen anglais.
La seconda continuazione è sintetizzabile in una solo voce: quella che riguarda la [[Guerra civile inglese]] (1135-1154). Si presume che il testo sia stato dettato (visto che la lingua riflette una forma di alto medio-inglese che la situa dopo l'epoca di Stefano e Matilde) o scritto come i ricordi di un solo vecchio monaco. Si tratta di una narrazione a tinte forti, che richiama la tortura, la paura, la confusione e la carestia.
 
[[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]] morì nel 1135, e sia [[Stefano d'Inghilterra]] che l'[[Imperatrice Matilde]] avevano dei diritti sul trono. L'autore descrive la rivolta dei baroni contro Stefano, l'evasione di Matilde, e le malefatte commesse a danni del popolo da parte dei soldati dei baroni. L'autore biasima Stefano, "dolce e buono" quando invece era il momento di dimostrarsi duri e forti. Quando questi catturò i baroni rivoltosi infatti, li liberò subito dopo in cambio di un giuramento di alleanza. Così l'autore:
L'auteur de la première continuation et celui de la seconde ont tous deux de la sympathie pour l'homme du commun. Comme le suggère Bennett, Peterborough est l'unique source contemporaine où apparaît la compassion des [[laïcs]]. La première continuation est également outrée par la pendaison de quarante-quatre voleurs en 1122, dont certains étaient innocents, que par l'incendie du monastère de [[Gloucester]]. L'auteur suggère que les impôts étaient trop élevés, forçant les villageois appauvris à choisir entre voler ou mourir de faim. Les nobles étaient donc doublement coupables, en exécutant innocents comme coupables avec une cruauté excessive, et en pratiquant le péché d'avarice. Lorsque le roi [[Henri Ier d'Angleterre|Henri {{Ier}}]] nomma son parent abbé de Peterborough (il était déjà abbé de [[Saint-Jean d'Angély]]<ref>Cecily Clark, « ''This Ecclesiastical Adventurer': Henry of Saint-Jean d'Angély'' » ,''The English Historical Review'' 84, n° 332 (juillet 1969), pp. 548-560.</ref>), le chroniqueur proteste sur une certaine longueur de l'illégalité et de l'impiété de cette nomination. Il mentionne également que la ''[[chasse-galerie|Wild Hunt]]'' fut visible à la même période, présage de mauvais augure. Lorsque l'abbé Henri mourut, le moine déclara que c'était là châtiment divin, car il avait tenté de rattacher Peterborough à l'[[ordre de Cluny]] et de faire de son propre neveu le prochain abbé, « ''oc Crist it ne uuolde'' » (« mais le Christ ne le permit point »).
 
=== Seconde continuation (1132–1154)===
 
La seconde continuation est notable en ce qu'elle est d'une seule voix, et relate la [[Guerre civile anglaise (1135-1154)|Guerre civile anglaise]]. On présume qu'elle a été dictée (car la langue reflète une forme du haut moyen anglais que l'on place après l'époque d'Étienne et Mathilde), ou écrite comme souvenirs d'un seul vieux moine. C'est un récit très fort évoquant la torture, la peur, la confusion et la famine.
 
Henri {{Ier}} mourut en [[1135]], et [[Étienne d'Angleterre|Étienne]] comme [[Mathilde l'Emperesse|Mathilde]] avaient des droits sur le trône. L'auteur décrit la révolte des barons contre Étienne, l'évasion de Mathilde, et les méfaits commis par les soldats des barons sur le peuple. L'auteur blâme Étienne, « doux et bon » quand la période nécessitait de la fermeté et de la rudesse. Lorsqu'il captura les barons révoltés, il les laissa partir en échange d'un serment d'allégeance. D'après l'auteur,
 
: « ''Þa the suikes undergæton ðat he milde man was and softe and god, and na iustise ne dide, þa diden hi alle wunder'' » (1137)
:: («Quando Lorsquequesti cesuomini hommescompresero comprirentche qu'il [Étienne]Stefano étaitera un hommeuomo courtoiscortese, etsia douxdolce etche bonbuono, ete nenon rendaitvoleva pointcommettere justiceingiustizie, alors ils furentrimasero stupéfaitsstupefatti. ») [''Cecily Clarke Ed, Oxford 1958'']
 
I baroni tentarono allora di racimolare la maggior quantità di denaro nel minor tempo possibile: necessitavano di soldi e braccia per costruire dei castelli (che l'autore considera edifici nuovi e rari), e derubavano quindi chiunque capitasse nella loro strada:
Les barons tentèrent alors d'amasser de l'argent aussi vite que possible : ils avaient besoin d'argent et de bras pour bâtir des châteaux (que l'auteur considère comme nouveaux et rares), et volèrent donc quiconque ils rencontraient :
 
: « ''æuric rice man his castles makede and agænes him heolden; and fylden þe land ful of castles. Hi suencten suyðe þe uurecce men of þe land mid castelweorces; þa þe castles uuaren maked, þa fylden hi mid deoules and yuele men. Þa namen hi þa men þe hi wendan ðat ani god hefden, bathe be nihtes and be dæies, carlmen and wimmen, and diden heom in prisun and pined heom efter gold and syluer untellendlice pining; for ne uuaeren naeure nan martyrs swa pined alse hi waeron.'' »
:: («Ogni nobile costruì dei castelli e li eresse contro il re; essi riempirono il Paese di castelli. Per costruirli oppressero peccaminosamente la povera gente del popolo; e quando gli edifici furono costruiti, riempirono il Paese di demoni e uomini malvagi. Allora i baroni si impossessarono di chi stava peggio, di notte come di giorno, uomini come donne, li gettarono in prigione e li torturarono con pene indicibili per avere il loro [[oro]], il loro [[argento]], e mai vi furono martiri torturati come loro».)
: (« Chaque chef bâtit des châteaux et les tint contre le roi ; et ils emplirent le pays de châteaux. Ils oppressèrent vicieusement les pauvres hommes du pays avec la construction des châteaux ; quand les châteaux furent bâtis, alors ils emplirent le pays de démons et d'hommes mauvais. Alors ils s'emparèrent de ceux qui avaient le moindre bien, de nuit comme de jour, hommes comme femmes, et les jetèrent en prison et les torturèrent pour de l'or et de l'argent par des tortures innombrables, car jamais n'y eut-il de martyr aussi torturé que ces hommes le furent. »)
 
L'autore simpatizza per contadini e artigiani ed evoca la devastazione del Paese, egli è indignato per il racconto colmo di torture che deve riportare, e si lamenta:
L'auteur sympathise avec les fermiers et artisans et évoque la dévastation du pays. Il est outré par les récits de torture qu'il rapporte et se lamente :
 
: « ''Me henged up bi the fet and smoked heom mid ful smoke. Me henged bi the þumbes other bi the hefed and hengen bryniges on her fet. Me dide cnotted strenges abuton here hæued and uurythen it ðat it gæde to þe haernes… I ne can ne I ne mai tellen alle þe wunder ne all þe pines ðat he diden wrecce men on þis land.'' »
:: («Questi, appendendone uno per i piedi, gli riempirono i polmoni di fumo. Un altro lo appesero per i pollici, e un altro ancora per la testa e questi ebbe delle cotte di maglia appese ai piedi. Poi misero una corda a nodi intorno alla testa di uno, e la strinsero così bene che questa penetrò fino alle sue cervella... Non posso ricordare tutte le atrocità e i delitti che compirono contro gli infelici uomini di questo Paese.»)
:: (« Ils en pendirent un par les pieds et emplirent ses poumons de fumée. Ils en pendirent un par les pouces et un autre par la tête et il eut des cottes de mailles pendues à ses pieds. Ils placèrent une corde à nœuds autour de la tête d'un et la serrèrent si bien qu'elle s'enfonça dans le cerveau... Je ne peux rappeler toutes les atrocités ni toutes les tortures qu'ils commirent sur les malheureux hommes de ce pays. »)
 
Morte e carestia si susseguivano, le fattorie venivano saccheggiate e i contadini uccisi. Se due o tre cavalieri entravano in un villaggio, racconta il monaco, tutti fuggivano, per paura che fosse un ladro. I commerci quindi, calarono nettamente, e i viaggiatori che possedevano denaro venivano derubati o uccisi durante il cammino. I baroni si dichiaravano « senza [[Dio]]". Il cronista riporta che il popolo diceva apertamente che [[Cristo]] si era addormentato, e con lui i santi; e prosegue dicendo che "soffrimmo diciannove inverni per i nostri peccati ».
Mort et famine s'ensuivirent, les fermes ayant été pillées et les fermiers assassinés. Si deux ou trois cavaliers entraient dans un village, déclare le moine, tous fuyaient, de peur qu'il s'agisse de voleur. Le commerce décrut donc sérieusement, et les voyageurs transportant de l'argent étaient volés ou tués sur leur chemin. Les barons déclaraient qu'il n'y avait pas de Dieu. Le chroniqueur rapporte que le peuple déclara ouvertement que le Christ dormait, ainsi que les saints ; il affirme que « nous souffrîmes 19 hivers pour nos péchés ».
 
Dopo il racconto dell'[[anarchia]], il cronista prosegue con gli avvenimenti ecclesiastici. Parla dell'abate Martino, che rimpiazzò l'illegittimo Enrico, come di un buon [[abate]]. Egli fece ricostruire il tetto del [[monastero]] e traslocò i monaci in un nuovo edificio. A detta dell'autore, l'[[abate]] riguadagnò anche alcune terre monastiche fino a quel momento trattenute dai nobili con la forza. La ''Cronaca'' termina con l'arrivo di un nuovo [[abate]] alla morte di Martino, un tale William, che senza dubbio pose fine alla stesura della ''Cronaca''.
Après le récit de l'Anarchie, le chroniqueur poursuit avec les événements ecclésiastiques. Il parle de l'abbé Martin, remplaçant de l'illégitime Henri, comme d'un bon abbé. Il remplaça le toit du monastère et installa les moines dans un nouveau bâtiment. D'après l'auteur, il reprit également certaines terres monastiques que des nobles avaient jusqu'alors tenues « par la force ». La ''Chronique'' s'achève sur l'arrivée d'un nouvel abbé à la mort de Martin, un certain William, qui mit sans doute fin à l'écriture de la ''Chronique''.
 
== AuteurAutore uniqueunico ==
Le due continuazioni di Peterborough simpatizzano con i poveri, e questo le rende uniche o quasi nell'ambito delle cronache storiche latine e inglesi. Esse sono inoltre maggiormente incentrate sulla vita all'esterno dell'[[abbazia]] rispetto alle altre ''Cronache''. La ''Cronaca'' generale è un po' isolata. Se la maggior parte delle versioni riportano gli avvenimenti nazionali, come il succedersi dei re o lo scorrere dei regni, le informazioni riguardanti i dintorni del [[monastero]] sono limitate. Presagi e auguri sono coperti, ma i cronisti parlano raramente delle alleanze politiche (come fa il cronista della seconda continuazione denunciando i vescovi alleatisi con Matilde) o la legalità della sovranità monastica (come si legge nella prima continuazione riguardo all'arrivo dell'abate Enrico). I monaci che scrissero la continuazione a [[Peterborough]] stavano sia prendendo deliberatamente un nuovo orientamento (forse sotto l'influsso dell'abate Martino), sia proseguendo un tipo di cronaca tipico del loro [[monastero]] (e che fu perso durante l'incendio). Sembra poco probabile che [[Peterborough]] abbia avuto un monastero lassista o secolare, dato che la descrizione della vita peccaminosa come causa dell'incendio non avrebbe comunque reso l'[[abbazia]] unica al suo tempo.
 
Le continuazioni sono inoltre uniche per quanto riguarda i loro cambiamenti stilistici. Copiando la versione di Winchester, l'ortografia e la sintassi dell'inglese antico sono preservate, ma giungendo alla parte originale, la lingua passa immediatamente a forme più recenti. Visto che il prestito deve avere avuto luogo subito prima della stesura delle continuazioni, le modificazioni possono riflettere sia un tentativo massiccio da parte degli autori di avvicinarsi al [[volgare]], sia rapidi cambiamenti linguistici avvenuti sotto l'influenza normanna. Essendo la cronaca in [[prosa]], non vi è alcun aspetto artificiale dei versi che intacchi il preservarsi degli arcaismi linguistici, e gli storici della lingua inglese possono scoprire in queste pagine le origini del medio-inglese.
Les deux continuations de Peterborough sympathisent avec les pauvres, ce qui les rend presque uniques dans l'histoire latine ou anglaise. Elles sont également plus centrées sur la vie hors de l'abbaye que d'autres ''Chroniques''. La ''Chronique'' générale est quelque peu isolée. Si la plupart des versions notent les événements nationaux, comme les progrès des rois ou les changements de règne, les informations concernant les terres aux alentours du monastère sont limitées. Présages et augures sont couverts, mais les chroniqueurs débattent rarement des alliances politiques (comme le fait l'auteur de la seconde continuation en dénonçant les évêques alliés à Mathilde) ou la légalité de la souveraineté monastique (comme le fait l'auteur de la première avec l'affaire de l'abbé Henri). Les moines qui compilèrent la continuation à Peterborough étaient soit en train de prendre délibérément une nouvelle orientation (peut-être sous la direction de l'abbé Martin), soit en train de poursuivre un type de chronique qui était propre à leur monastère (et qui fut perdu lors de l'incendie). Il semble peu probable que Peterborough ait été un monastère laxiste ou séculaire, étant donné que la description de l'ivresse à l'origine de l'incendie n'aurait pas rendu l'abbaye singulière à l'époque.
 
== Storia del manoscritto ==
Les continuations sont également uniques dans leurs changements linguistiques. En copiant la version de Winchester, l'orthographe et la syntaxe du vieil anglais tardif sont préservés, mais en arrivant aux événements originaux, la langue passe subitement à une forme plus neuve. Étant donné que l'emprunt dut avoir lieu juste avant les continuation, le changement linguistique reflète soit une tentative massive de la part des auteurs subséquents pour être plus [[vernaculaire]]s, ou des modifications rapides dans la langue elle-même sous l'influence normande. La chronique étant en [[prose]], l'aspect artificiel des vers n'entache pas la préservation des archaïsmes linguistiques, et les historiens de la langue anglaise peuvent déceler dans ces pages les débuts du moyen anglais.
Il manoscritto della ''Cronaca'' si trova attualmente alla [[Bodleian Library]]. Fu donato alla biblioteca da [[William Laud]], a quel tempo cancelliere della [[Oxford university]] e [[arcivescovo di Canterbury]], il 28 giugno 1639. Il manoscritto appartiene ad un gruppo di altri documenti che a loro volta fanno parte della terza donazione che Laud fece alla biblioteca negli anni precedenti alla [[Rivoluzione Inglese|Prima rivoluzione inglese]].
 
== Histoire du manuscrit ==
 
Le manuscrit de la ''Chronique'' se trouve actuellement à la [[Bodleian Library]]. Il fut donné à la bibliothèque par [[William Laud]], alors chancelier de l'[[université d'Oxford]] et [[archevêque de Cantorbéry]], le {{date|28|juin|1639}}. Le manuscrit appartient à un ensemble d'autres documents qui font partie de la troisième donation qu'il fit à la bibliothèque dans les années précédant la [[Première révolution anglaise|Guerre civile]]. Dans le catalogue de la bibliothèque, il est identifié comme ''Laud Misc. 636''.
 
== Notes ==
 
== NotesNote ==
<references />
 
== RéférencesBibliografia ==
* J. A. W. Bennett, ''Middle English Literature'', Oxford UP Londra 1989
 
* J. A. W. Bennett e G. V. Smithers, ''Early Middle English LiteratureVerse and Prose'', Oxford UP Londra 1989
* J.A.W.Cecily Bennett e G.V. SmithersClark, ''Early Middle English VersePeterborough andChronicle, Prose1070-1154'', Oxford UP 19891970
* Seth Lerer, ''Inventing English: A Portable History of the English Language'', Columbia UP 2007
* Cecily Clark ''Peterborough Chronicle, 1070-1154'' Oxford UP 1970
* James H. Ramsay, ''The Foundations of England or, Twelve Centuries of British History (B.C. 55-A.D. 1154)'', Swan Sonnenschein & Co. 1898
* Seth Lerer ''Inventing English: A Portable History of the English Language'' Columbia UP 2007
* A. W. Ward, A. R. Waller, W. P. Trent, J. Erskine, S. P. Sherman, C. Van Doren (éd.), ''The Cambridge History of English and American Literature: An Encyclopedia in Eighteen Volumes'', Cambridge University 1907–21}}1907&nbsp;– 21 [http://www.bartleby.com/211/0701.html Bartleby.com].
* James H. Ramsay ''The Foundations of England or, Twelve Centuries of British History (B.C. 55-A.D. 1154)'' Swan Sonnenschein & Co. 1898
* A.W. Ward, A. R. Waller, W. P. Trent, J. Erskine, S.P. Sherman, C. Van Doren (éd.) ''The Cambridge History of English and American Literature: An Encyclopedia in Eighteen Volumes'' Cambridge University 1907–21}} [http://www.bartleby.com/211/0701.html Bartleby.com].
* {{Traduction/Référence|en|Peterborough Chronicle|185708593}}
 
== LiensVoci externescorrelate ==
* [[Cronaca anglosassone]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[ {{cita web|http://www.bodley.ox.ac.uk/dept/scwmss/wmss/medieval/mss/laud.htm |Bodleian Library : histoirestoria dedella ladonazione collectiondi Laud]}}
*[http://sunsite.berkeley.edu/OMACL/Anglo/ Traduction des Chroniques anglo-saxonnes, dont la Chronique de Peterborough]
* {{cita web |1=http://sunsite.berkeley.edu/OMACL/Anglo/ |2=Traduzione delle Cronache anglosassoni, fra cui quella di Peterborough |accesso=4 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051214192112/http://sunsite.berkeley.edu/OMACL/Anglo/ |dataarchivio=14 dicembre 2005 |urlmorto=sì }}
*[ {{cita web|http://www.georgetown.edu/labyrinth/library/oe/texts/asc/index.html|Testo Texte dudel manuscritmanoscritto Parker enin vieilinglese anglaisantico (sanssenza lesle continuationscontinuazioni dedi Peterborough)]}}
 
{{portale|letteratura|lingua latina|Regno Unito}}
[[Catégorie:Chronique médiévale]]
[[Catégorie:Œuvre littéraire médiévale en anglais]]
[[Catégorie:Œuvre médiévale anglaise]]
 
[[Categoria:Cronache inglesi|Peterborough]]
[[de:Peterborough Chronicle]]
[[Categoria:Annali]]
[[en:Peterborough Chronicle]]
[[Categoria:Cronache medievali]]
[[fr:Chronique de Peterborough]]
[[io:Kroniko di Peterborough]]
[[no:Peterborough-krøniken]]