Test HIV: differenze tra le versioni

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{{stub medicina}}
[[File:Tobias-AIDS-test.jpg|thumb|Randall L. Tobias, U.S. Global AIDS Coordinator, mentre si sottopone pubblicamente al test]]
 
Il '''test HIV''', comunemente conosciuto anche come "test dell'AIDS" o(dicitura testimpropria, dell'nel caso della ricerca degli anticorpi anti-[[HIV]], se la persona non è ilmalata testdi [[ELISAAIDS]], che rivelainfatti rappresenta solo la presenzafase nelterminale sanguedell'infezione dida Hiv), può essere un test [[anticorpoELISA (biochimica)|anticorpiELISA]] "combinato" ricerca gli anticorpi anti-HIV prodotti dall'organismodall’individuo pernonché contrastareparti ildi virus, come l'[[P24 (HIV)|antigene p24]].
Precisamente, quando si parla di test [[ELISA]] riferendosi al comune test dell'HIV, ci si riferisce al test che ricerca nel sangue [[anticorpo|anticorpi]] diretti contro gli [[antigene|antigeni]] gp41 e gp120, due glicoproteine presenti nell' ''envelope'' del virus, cioè nella sua parte esterna.
Questo test non può essere eseguito subito dopo il possibile contagio.
Infatti, quando il virus HIV dell'AIDS penetra nell'organismo, gli anticorpi anti-HIV non si formano subito: esiste il cosiddetto ''periodo finestra'', periodo durante il quale si è stati contagiati e si può anche contagiare qualcun altro, ma non è ancora avvenuta la [[sieroconversione]], ossia non si e' ancora diventati sieropositivi, ossia non si sono ancora formati gli anticorpi speccifici anti-HIV. Dunque, ovviamente, durante il periodo finestra,
il test ELISA risulta negativo (nonostante si sia stati infettati) e, di conseguenza, basandosi solo sul comune test per rilevare la
sieroposità, chiunque, potrebbe essere stato contagiato anche se ciò non viene rilevato.
Il periodo finestra dura mediamente 4-6 settimane, ma può durare fino a 6 mesi, anche se, nella stragrande maggioranza dei casi dura meno di 3 mesi.
Ecco perchè il risultato del test è considerato definitivo dopo 6
mesi dall'evento a rischio, consultare per esempio la
[http://www.ministerosalute.it/faqGenerale/faqGeneraleAperta.jsp?id=7&area=aids&paginaprovenienza=null FAQ del Ministero della Salute]
(trascorsi questi 6 mesi, si sono sicuramente formati gli anticorpi
specifici). Il test può essere effettuato anche dopo 3 mesi ma, in tal caso, l'attendibilità di un risultato negativo e' del 95-98%.
(Molti parlano di test definitivo a 3 mesi, tuttavia, gli stessi sostengono che se l'esposizione al virus è avvenuta con una persona "certamente" sieropositiva, occorre ripetere il test a 6 mesi.)
Dunque, di solito,
 
Può mettere in evidenza l'avvenuta infezione già dopo 20 giorni e il periodo finestra è di 40 giorni dall’ultimo comportamento a rischio.<ref name="MinSalute">{{cita web |url=https://www.salute.gov.it/portale/hiv/dettaglioContenutiHIV.jsp?lingua=italiano&id=185&area=aids&menu=vuoto |titolo=Test Hiv |editore=ISS |accesso=25 giugno 2021 |citazione=Possono mettere in evidenza l’avvenuta infezione già dopo 20 giorni. Il periodo finestra è di 40 giorni dall’ultimo comportamento a rischio}}</ref>
- si effettua un primo test dopo un mese-un mese e mezzo (4-6
settimane, tempo medio per la sieroconversione), in modo che un risultato negativo cominci a dare un po' di tranquillità ed in modo che un risultato positivo permetta di agire subito;
 
== I principali tipi di test==
- si effettua un secono test dopo 3 mesi, per il quale, per quanto
[[File:HIV Antigen Antibody de.svg|thumb|l'andamento durante le settimane dei livelli dell'[[P24 (HIV)|antigene p24]] e degli anticorpi avverso l'antigene p24 e [[gp41]], rilevabili dai test ELISA combinati]]
detto in precedenza, un risultato negativo ha un valore quasi definitivo
=== Il test ELISA ===
Il test più utilizzato prima del 2010 come test HIV è il test "HIV-Ab", che rivela la presenza nel sangue di [[anticorpo|anticorpi]] "anti-HIV", prodotti dall'organismo per contrastare il virus. Poiché il test HIV Ab viene spesso eseguito con il metodo ELISA, esso viene comunemente indicato come "test ELISA HIV1-2 Ab" (di III generazione) dove "Ab" sta per ''Antibody'', ovvero anticorpo. Precisamente questo tipo di test cerca nel sangue gli [[anticorpo|anticorpi]] diretti contro gli [[antigene|antigeni]] [[gp41]] e [[gp120]] per l'HIV-1, o [[gp36]] e [[gp105]] per l'HIV-2. Tali antigeni sono [[Glicoproteina|glicoproteine]] presenti nell'''envelope'' del [[Virus (biologia)|virus]], cioè nella sua parte esterna.
- si effettua un terzo test a 6 mesi, per il quale un risultato
negativo ha valore definitivo.
 
Al posto del test ELISA, si possono effettuare il test [[ELFA]] o il test [[MEIA]], i quali hanno la stessa affidabilità. Il test ELISA presenta alcune sottovarianti, e spesso viene chiamato anche "test EIA", a seconda dell'acronimo utilizzato: ''Enzime Linked Immuno Sorbent Assay'' oppure ''Enzime-Linked Immunosorbent Assay''.
(Aggiungiamo che, se si sono avuti già in precedenza dei comportamenti a rischio, viene consigliato anche un test subito dopo, cioè senza aspettare un mese, 3 mesi, ecc., il comportamento a rischio in questione, per stabilire se si era sieropositivi già in partenza.)
Comunque, un risultato positivo del test ELISA necessita di un test di conferma, noto come test [[Western-Blot]], per una diagnosi con assoluta certezza.
Il test ELISA, eseguito privatamente, ha un costo modesto che si aggira sui 15-20 euro, ma, come prevede la [http://www.infettivibrescia.it/schede_HIV/attualità/diritti/DirittiSieropositivi.html legge 135/'90], presso alcune strutture pubbliche può essere effettuato gratuitamente, anonimamente e senza impegnativa del medico.
Inoltre, questo test è diffusissimo, e un qualunque grosso centro di analisi, non necessariamente specializzato in infettivologia, consente di effettuarlo (mentre per altri test, tipicamente, occorrono strutture specializzate).
(Al posto del test ELISA, si possono effettuare il test ELFA o il test MEIA, i quali hanno la stessa affidabilità.
Inoltre, il test ELISA presenta alcune sottovarianti e spesso viene chiamato anche "test EIA" a seconda dell'acronimo utilizzato:
''Enzime Linked Immuno Sorbent Assay'' oppure ''Enzime Linked Immunosorbent Assay'').
 
Attualmente (2021) i test ELISA ematici usualmente utilizzati nei laboratori analisi sono di tipo "combinato", detti anche "test ELISA HIV1-2 Ab/Ag" (di IV generazione) dove Ag sta per antigene, ossia con la ricerca anche di proteine virali, come l'[[P24 (HIV)|antigene p24]], mentre i gli "autotest" (test eseguibili privatamente), disponibili nelle farmacie, sono di tipo anticorpale (di III generazione), ossia con la sola ricerca degli anticorpi.
In realtà, si deve precisare che, a patto di ricorrere ad altri test, non occorre necessariamente aspettare 3-6 mesi.
A parte quanto detto in precedenza sul fatto che un test ELISA già dopo 4-6
settimane puo' dare delle indicazioni, esistono altri test più sofisticati:
 
Il test ELISA, eseguito privatamente, ha un costo modesto che si aggira sui 15-20 euro, ma presso alcune strutture pubbliche può essere effettuato gratuitamente, anonimamente e senza impegnativa del medico.<ref>{{Cita web |url=http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1654_allegato.pdf |titolo=Legge 135/'90 |accesso=15 gennaio 2013 |dataarchivio=20 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170120203945/http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1654_allegato.pdf |urlmorto=sì }}</ref> In ogni caso, anche quando il test non è anonimo, è strettamente confidenziale, cioè il nome non viene pubblicizzato in alcun modo. Inoltre, questo test è diffusissimo e un qualunque grosso centro di analisi, non necessariamente specializzato in [[infettivologia]], consente di effettuarlo (mentre per altri test più sofisticati, come la [[Reazione a catena della polimerasi|PCR]], tipicamente, occorrono strutture specializzate).
- c'è il test dell'antigene p24, il quale e' una proteina presente nel core del virus, cioè nella sua parte interna; la presenza di questa proteina nel sangue è indice di una elevata replicazione virale ed è rilevabile nel periodo immediatamente successivo al contagio (e nelle fasi avanzate della malattia); questo test può essere effettuato 2-6 settimane dopo il possibile contagio, e mediamente diventa positivo dopo soli 16 giorni dal contagio; però un risultato negativo di questo test non ha un valore definitivo ed occorre comunque effettuare il test ELISA dopo 3-6 mesi
 
Precisamente, il test può essere eseguito:
- ci sono dei test per valutare la viremia o carica virale, cioè per valutare quante copie del virus ci sono nell'unita' di volume di sangue; questi test si basano su una tecnica nota come [[PCR]] (Polymerase Chain Reaction) o su altre tecniche.
* nelle strutture pubbliche e private dove si effettuano prelievi
Per la diagnosi precoce vengono spesso utilizzati test combinati
* nei Reparti Malattie Infettive degli Ospedali pubblici, anche senza impegnativa del medico
ELISA-p24 o ELISA-PCR o, meglio ancora, ELISA-p24-PCR.
* nei Centri di cura delle M.S.T. ([[Malattia sessualmente trasmissibile|Malattie Sessualmente Trasmissibili]]), dove, spesso, non viene richiesta l'impegnativa del medico
Un test ELISA-p24-PCR ha un costo di 200-300 euro (costo legato essenzialmente alla PCR), però un suo
risultato negativo dopo 28 giorni ha un'attendibilità superiore al 99% ed è considerato dalla grande maggioranza dei medici già attendibile molto prima (15 giorni dopo l'evento a rischio). Tuttavia, SOLO PER PRECAUZIONE, si consiglia ugualmente il test ELISA dopo [3-]6 mesi
 
==== Il periodo finestra ====
Il test ELISA non può essere eseguito subito dopo il possibile contagio; infatti, quando il virus [[HIV]] penetra nell'organismo, gli anticorpi anti-HIV non si formano subito: esiste il cosiddetto "periodo finestra", durante il quale si è stati contagiati e si è contagiosi, ma nell'organismo non è ancora avvenuta la [[sieroconversione]], ossia «non si è ancora diventati [[sieropositivo|sieropositivi]]», cioè non si sono ancora formati gli anticorpi specifici anti-HIV, né vi è in circolo nel sangue una quantità sufficiente di proteine virali come l'antigene p24.
 
Dunque il periodo finestra il test ELISA combinato risulta negativo sebbene si sia stati infettati, e di conseguenza, basandosi solo su di esso per rilevare la sieropositività, chiunque potrebbe essere contagiato dal virus anche se ciò non viene momentaneamente rilevato.
Altre informazioni sui test, sono disponibili ai seguenti link esterni:
[http://www.helpaids.it/prevenzione/testHIV.php Informazioni per i test su HELPAIDS]
 
Il periodo finestra per il test ELISA combinato dura mediamente:
[http://www.aids.ch/i/fragen/hivtest.php Informazioni per i test sul sito dell'Aiuto AIDS Svizzero]
* 40 giorni, secondo l'[[Istituto superiore di sanità]]<ref name="MinSalute"/>
* 18-45 giorni, secondo i [[Centers for Disease Control and Prevention]] (CDC) di Atlanta e secondo la [[Food and Drug Administration]] (FDA), con i test ELISA attualmente in uso nella maggior parte dei laboratori.<ref>{{cita web|url=http://www.cdc.gov/ncidod/eid/vol7no3_supp/chamberland.htm|titolo=CDC}}</ref><ref name="fda.gov">[http://www.fda.gov/bbs/topics/ANSWERS/2001/ANS01103.html FDA]</ref>
 
IL periodo finestra per il test ELISA anticorpale (come i gli autotest disponibili in farmacia) è invece 90 giorni.
[http://www.paginemediche.it/areapubblica/aree/infopagine/scheda.asp?id=16&catb=Infettivologia&catc=AIDS&canale=1 Pagine Mediche: Diagnosi di AIDS]
 
==== Procedure di indagine e risultati definitivi dei test ====
Aggiunte:
 
Si effettua un primo test dopo almeno un mese-un mese e mezzo, al fine di superare la durata media del periodo finestra, in modo che un risultato negativo cominci a dare un po' di tranquillità ed in modo che un risultato positivo permetta di agire tempestivamente.
1) Ormai, la grande maggioranza dei laboratori, quando si richiede un test HIV, non effettua più solo il comune test ELISA, bensì un test combinato ELISA-p24.
 
Un risultato positivo del test ELISA necessita sempre di un test di conferma, noto come test [[Western Blot]], per una diagnosi con assoluta certezza.
2) Il test dell'antigene p24 ricerca direttamente tale antigene nel sangue. E' possibile anche ricercare gli anticorpi diretti contro tale antigene, i quali sono chiamati "anticorpi anti-HIV core" (dato che, come già detto, l'antigene p24 è una proteina del "core" cioè della parte interna del virus).
 
In sintesi, si ritiene quanto segue:
3) I test come la [[PCR]] che misurano la carica virale, non trovano impiego semplicemente per accertare un avvenuto contagio e per poter formulare una diagnosi precoce di infezione da HIV, ma principalmente per valutare l'evoluzione della malattia e l'efficacia della terapia adottata. Periodicamente, nel tempo, la determinazione della carica virale è affiancata dalla conta dei linfociti CD4, cioè dalla determinazione del numero di linfociti CD4 presenti nell'unità di volume di sangue: se la carica virale scende e la conta dei CD4 sale, allora significa che la terapia adottata si sta rilevando efficace.
*un test ELISA negativo, concluso il periodo finestra, indica definitivamente che non è avvenuto il contagio
*un test ELISA positivo, confermato successivamente da un test Western Blot positivo, indica definitivamente che è avvenuto il contagio
 
== Test antigenici ==
4) altri importanti test, i quali non servono ad accertare l'avvenuto contagio, ma servono a stabilire quale terapia adottare successivamente, sono i test di resistenza, che valutano a quali farmaci sono divenuti resistenti i ceppi di HIV presenti nell'organismo.
 
=== Test dell'antigene p24 ===
Il test dell'[[p24 (HIV)|antigene p24]] ricerca nel sangue tale antigene, una proteina presente del ''core'' del virus HIV-1, cioè nella sua parte interna; la presenza di questa proteina nel sangue è indice di una elevata [[replicazione virale]] ed è rilevabile nel periodo immediatamente successivo al contagio (e nelle fasi avanzate della malattia); questo test può essere effettuato 2-6 settimane dopo il possibile contagio, poiché successivamente potrebbe anche negativizzarsi; mediamente diventa positivo dopo ''16 giorni'' dal contagio.<ref name="fda.gov"/> È da precisare però che, anche nel periodo indicato, la positività di questo test è ''frequente ma non certa'', di conseguenza un suo risultato negativo non ha un valore definitivo ed occorre comunque effettuare il test ELISA.
 
C'è inoltre da precisare che questo test è relativo solo all'HIV-1 e non all'HIV-2. Tuttavia, è anche da ricordare che l'HIV-2, a causa della sua minore contagiosità, risulta diffuso solo in Africa occidentale, pertanto la sua presenza in [[Italia]] è ridotta a casi isolati.
 
== Test genetici ==
=== Test di tipo NAT: la PCR qualitativa ===
Ci sono test, noti con l'acronimo '''NAT''' ([[Nucleic Acid Test]]), in grado di evidenziare direttamente la presenza di materiale genetico del virus, come HIV-RNA o HIV-DNA, nel sangue, mediante tecniche in grado di moltiplicare (amplificare) anche quantità estremamente piccole di tale materiale, per poi identificarlo e quantificarlo.
 
Una di queste tecniche, usata molto spesso, è nota come PCR (''Polymerase Chain Reaction'' o [[reazione a catena della polimerasi]]). Esistono due tipi di test PCR per l'HIV: la [[Real time PCR|PCR quantitativa]], per misurare la viremia o carica virale, cioè per misurare quante copie virali ci sono nell'unità di volume di sangue, e la [[PCR qualitativa]], che si limita soltanto a rilevare la presenza del materiale genetico del virus; mentre con la PCR qualitativa si può identificare o l'HIV-DNA provirale o HIV-RNA virale, la PCR quantitativa determina il numero di copie per unità di volume di HIV-RNA. La PCR per HIV-1 e la PCR per HIV-2 necessitano di [[Reazione a catena della polimerasi#I primer|primer]] distinti.
Anche se la PCR qualitativa non opera una quantificazione, in caso di possibile esposizione all'HIV, per stabilire se sia avvenuto il contagio si preferisce utilizzare la PCR qualitativa, poiché quella quantitativa può dar luogo a [[Falso positivo|false positività]], per cui è meglio utilizzarla solo in caso di contagio già precedentemente accertato.
 
Secondo i [[Centers for Disease Control and Prevention|CDC]] di Atlanta e secondo la [[Food and Drug Administration|FDA]], con la PCR qualitativa ed in generale con i test di tipo [[Nucleic Acid Test|NAT]], la durata media del periodo finestra si riduce a ''12 giorni''.<ref>[http://www.cdc.gov/ncidod/eid/vol7no3_supp/chamberland.htm CDC] [http://www.fda.gov/bbs/topics/ANSWERS/2001/ANS01103.html FDA]</ref>
 
Inoltre un risultato negativo della PCR qualitativa dopo 28 giorni ha un'attendibilità superiore al 99%, ed è considerato dalla grande maggioranza dei medici già attendibile molto prima (15-20 giorni dopo l'evento a rischio). Tuttavia, solo per precauzione, si consiglia ugualmente il test ELISA dopo 3 mesi.
 
== Test di controllo ==
Una volta che sia stato accertato il contagio, la persona HIV+ deve monitorare nel tempo le proprie condizioni. Per valutare l'evoluzione della malattia e l'efficacia della terapia adottata, in particolare, sono due i test da affiancare, eseguendoli periodicamente: la ''determinazione della carica virale nel sangue'' e la ''conta dei linfociti CD4''; se la carica virale scende e la conta dei CD4 sale, allora significa che la terapia adottata si sta rivelando efficace.
 
Altri importanti test sono i test di resistenza, che valutano a quali farmaci sono divenuti resistenti i ceppi di HIV presenti nell'organismo e, quindi, servono a stabilire quale terapia adottare successivamente.
 
=== Determinazione della carica virale nel sangue ===
La carica virale nel sangue, o viremia, è rappresentata dal numero di copie virali presenti nell'unità di volume di sangue. Tipicamente, questo valore viene espresso in numero di copie per ml (millilitro) di sangue.
I test, tutti di tipo [[Nucleic Acid Test|NAT]], usati per la misura della viremia sono:
 
* la [[Reazione a catena della polimerasi|PCR]] quantitativa, o Q-PCR (''Quantitative Polymerase Chain Reaction''), usata molto frequentemente che, come già detto in precedenza, quantifica l'HIV-RNA
* il test bDNA (''branched-chain DNA'')
* il test [[NASBA]] (''Nucleid Acid Sequence-Based Amplification'')
 
Essi consentono di misurare valori di viremia compresi tra qualche decina di copie ed un milione di copie per ml.
Se il valore di viremia, pur non essendo nullo, è al di sotto di tale intervallo (per cui questi test non sono in grado di misurarlo), si dice che la viremia non è rilevabile. Valori di viremia non rilevabili si riscontrano, di solito, in pazienti trattati con la HAART (''Highly Active Antiretroviral Therapy''); valori di viremia dell'ordine delle centinaia di migliaia di copie per ml si riscontrano spesso durante la [[Sindrome retrovirale acuta|sindrome similmononucleosica]], che corrisponde alla ''infezione acuta primaria'', la prima fase dell'infezione da HIV che si manifesta nelle prime settimane successive al contagio.
 
==== Carica virale in forma logaritmica ====
I valori della carica virale del sangue possono oscillare di molti ordini di grandezza. Per ridurre tali oscillazioni, rendendo più agevole la lettura del valore ottenuto, spesso si utilizza la carica virale in forma [[Logaritmo|logaritmica]] (''Log Viral Load''), che è il logaritmo in base 10 del valore di carica virale. Per esempio, se la carica virale è 100 copie/ml, la ''Log Viral Load'' vale 2 (log<sub>10</sub>100 = 2); se la carica virale è {{formatnum:1000000}} copie/ml, la ''Log Viral Load'' vale 6 (log<sub>10</sub>1.000.000 = 6).
 
=== La conta dei linfociti CD4 ===
I linfociti CD4 sono particolari [[linfociti T]]. La conta dei linfociti CD4 è la determinazione del numero di linfociti CD4 presenti nell'unità di volume di sangue. Tipicamente, questo valore viene espresso in numero di linfociti CD4 per µl (microlitro) di sangue. Le persone non infette da HIV presentano un numero di linfociti CD4 per µl di sangue uguale mediamente a 1.100. Nelle persone con infezione da HIV tale valore può calare drammaticamente, provocando la possibile comparsa delle infezioni opportunistiche, dalle quali, con un numero ridotto di linfociti CD4, l'organismo non è più in grado di difendersi.
 
Quando il valore della conta dei CD4 scende al di sotto di 200, è raccomandato l'inizio della profilassi contro alcune di tali infezioni.
 
Oltre al valore "assoluto" dei linfociti CD4, è importante controllare la percentuale di linfociti CD4 rispetto a tutti i linfociti T, quindi il rapporto tra numero di linfociti T CD4 e numero di linfociti T CD8. Nelle persone non infette, il valore di questo rapporto oscilla tra 1 e 2, mentre in quelle infette esso può scendere molto al di sotto di 1.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[HIV]]
* [[AIDS]]
* [[Sieroconversione]]
* [[Sieropositività]]
* [[Storia dell'epidemia di HIV/AIDS]]
* [[ELISA (biochimica)]]
* [[ELFA]]
* [[MEIA]]
* [[Western blot]]
* [[p24 (HIV)]]
* [[Reazione a catena della polimerasi]]
* [[Nucleic Acid Test]]
* [[Profilassi post-esposizione ad HIV]]
* [[Sieroreversione]]
* [[Esame della saliva]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web | 1 = http://www.iss.it/ccoa/ | 2 = Centro Operativo AIDS (Istituto Superiore di Sanità) | accesso=17 novembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111116082944/http://www.iss.it/ccoa/ | dataarchivio = 16 novembre 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.hivmedicine.com/textbook/testing.htm | 2 = HIV Medicine: HIV Testing | accesso = 5 ottobre 2006 | dataarchivio = 30 ottobre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061030020013/http://www.hivmedicine.com/textbook/testing.htm | urlmorto = sì }}
* Documenti ufficiali dei Centers for Diseases Control di Atlanta: [https://web.archive.org/web/20130118032241/http://www.cdc.gov/hiv/resources/guidelines/#counseling Counselling and Testing]
 
{{Portale|medicina}}
 
[[Categoria:HIV]]
[[Categoria:Medicina di laboratorio]]