Organisation armée secrète: differenze tra le versioni
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{{Gruppo armato
[[Immagine:Oas logo public.png|thumb|Logo dell'Organisation armée secrète]]▼
|Immagine = Emblème de l'OAS.svg
|Dimensioni imm =
|Didascalia =
|Attiva = 11 febbraio 1961-1962
|Nazione = {{FRA}}
|Contesto = [[Guerra d'Algeria]]
|Ideologia = [[Estrema destra]]<br />[[Nazionalismo francese]]
|Fondatori = [[Pierre Lagaillarde]]<br />[[Raoul Salan]]<br />[[Jean-Jacques Susini]]
|Componenti principali =
|Simbolo =[[File:Oas logo public.svg|150px]]
|Descr simbolo =
|Azioni =
|Alleanze =
|Affinità pol =
|Tipo = paramilitare
|Ref =
}}
L''''Organisation de l'armée secrète''' o '''Organisation armée secrète''' ('''OAS''') era un'[[organizzazione paramilitare]] clandestina [[Francia|francese]], attiva durante la [[guerra d'Algeria]].
Creata il 20 gennaio 1961, dopo un incontro a [[Madrid]] da [[Jean-Jacques Susini]] e [[Pierre Lagaillarde]], operò fino all'anno successivo in [[Algeria]] e anche nella [[Francia metropolitana]]. La sigla OAS, il cui slogan era "''L'Algérie française''", comparve la prima volta sui muri di [[Algeri]] il 16 marzo 1961. L'organizzazione attuò numerosi [[attacchi terroristici]], fra cui attentati dinamitardi e [[Omicidio|assassinii]], nel tentativo di impedire il conseguimento dell'[[indipendenza dell'Algeria]] e la sua liberazione dal [[Algeria francese|dominio coloniale francese]]. Tra il maggio 1961 ed il settembre 1962 l'OAS uccise 2.700 persone, di cui 2.400 algerini.
L'organizzazione raggruppava i fautori del mantenimento della presenza coloniale francese in [[Algeria]] e i veterani della guerra già perduta in [[Indocina]] nel [[1954]]. Susini stesso era un francese nato in Algeria, convinto che un fronte di resistenza civile dovesse affiancare i generali ribelli.▼
== Storia ==
▲L'organizzazione raggruppava i fautori del mantenimento della presenza coloniale francese in [[Algeria]] e i veterani della guerra già perduta in [[Indocina]] nel
<br>Le violenze si moltiplicarono nel febbraio del [[1962]] e poi al momento della firma degli ''accordi di Évian'' per il cessate il fuoco ([[18 marzo]] [[1962]]): il [[13 marzo]] l'OAS cercò di organizzare l'insurrezione dei coloni dal quartiere europeo di Bab El-Mandeb, e la repressione costò più di 20 morti. Altri morti vi furono il [[26 marzo]], in una manifestazione di sostegno alla protesta dei [[Pieds-noirs|Pieds-Noirs]].▼
▲
Incurante del fatto che dal 19 marzo il [[Fronte di Liberazione Nazionale]] (FLN) algerino era diventato un partito legale, e le azioni di repressione contro l'OAS cominciavano ad essere coordinate tra la polizia, il CRS (''Compagnie républicaine de sécurité'', corpo speciale antisommossa della polizia francese) e l'esercito, l'organizzazione continuò ad opporsi con la violenza all'applicazione degli accordi di Évian, ancora convinta di riuscire a dissuadere i francesi d'Algeria dall'andarsene. Al momento dell'indipendenza i coloni in Algeria erano circa un milione, il 10% della popolazione totale, e molti di loro consideravano la rinuncia all'Algeria da parte della madrepatria un vero e proprio tradimento.▼
▲Incurante del fatto che dal 19 marzo il [[Fronte di Liberazione Nazionale (Algeria)|Fronte di Liberazione Nazionale]] (FLN) algerino era diventato un partito legale
Ma proprio l'ondata terrorista (e la constatazione della sua inutilità) convinsero gli europei a partire e segnarono la sconfitta dell'OAS, la cui strategia non ebbe in definitiva alcuna influenza sulla soluzione prescelta per la decolonizzazione algerina, nonostante i colpi di coda rappresentati dai falliti attentati al presidente [[Charles de Gaulle|de Gaulle]]: aprì la campagna che puntava direttamente al Capo dello Stato l'attentato a [[Pont-sur-Seine]] dell'8 settembre 1961 e la chiuse l'attentato di [[Petit-Clamart]] del [[22 agosto]] [[1962]], anche se la fantasia letteraria arricchì la saga con un terzo attentato che avrebbe dovuto aver luogo direttamente sugli Champs Élysées (così ne [[Il giorno dello sciacallo]], di [[Frederick Forsyth]]).▼
▲
Il [[17 giugno]] [[1962]] Susini firmò un accordo di cessate il fuoco con il GPRA (il ''Gouvernement Provisiore de la République Algérienne'', braccio politico del Fronte di Liberazione Nazionale e negoziatore degli accordi di Évian), che consentì a diversi aderenti all'OAS di fuggire. Molti di loro, contumaci in Francia, si rifugiarono nella Spagna di [[Francisco Franco|Franco]]; altri scelsero il Portogallo di [[António de Oliveira Salazar|Salazar]] (dove fra l'altro gli ex militari costituirono un'agenzia internazionale - l'[[Aginter Press]] - implicata, negli anni successivi, nelle manovre delle destre eversive e stragiste di tutta Europa). ▼
▲Il
In Francia la vicenda si concluse con 44 condanne a morte, di cui solo 4 eseguite. Tutti i condannati superstiti (tra cui lo stesso Susini) ottennero nel [[1968]] l'amnistia generale da [[Charles de Gaulle|de Gaulle]].▼
▲In Francia la vicenda si concluse con 44 condanne a morte, di cui solo 4 eseguite. Tutti i condannati superstiti,
== Nella cultura di massa ==
*''[[La battaglia di Algeri]]'', 1966
*''[[Il giorno dello
*''[[Il giorno dello sciacallo (film)|Il giorno dello sciacallo]]'', 1973 – film di [[Fred Zinnemann]]
*''[[Le Petit Soldat]]'', 1963 – film di [[Jean-Luc Godard]]
*Michou d'Auber, 2007 – film di Thomas Gilou
*''[[La professione del padre (libro)|Profession du pére]]'', 2015 – libro di [[Sorj Chalandon]]
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==▼
* {{cita libro | nome= Benjamin| cognome= Stora| titolo= La guerra d'Algeria| anno= 2009| editore= Il Mulino| città= [[Bologna]]}}
== Voci correlate ==
*Per le intrusioni dell'OAS nella politica energetica italiana, vedi [[Enrico Mattei]]
*[[Terrorismo]]
==
{{interprogetto}}
▲*''[[La battaglia di Algeri]]'', 1966 - regia di [[Gillo Pontecorvo]], musica di [[Ennio Morricone]]
== Collegamenti esterni ==
▲==Bibliografia==
*{{Collegamenti esterni}}
▲*[[Il giorno dello Sciacallo (romanzo)|''Il giorno dello Sciacallo'']], romanzo di [[Frederick Forsyth]] del [[1971]]
{{Guerra d'Algeria}}
[[Categoria:Quinta Repubblica francese]]▼
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Algeria|Francia|guerra|storia}}
▲[[Categoria:Quinta Repubblica francese]]
[[Categoria:Guerra d'Algeria]]
[[Categoria:Pieds-noirs]]
[[Categoria:Unità paramilitari europee]]
▲[[fr:Organisation armée secrète]]
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