Indoeuropeistica: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''indoeuropeistica''' (
==Storia==
===La fase pionieristica (XVII-XVIII secolo)===
Fin dal [[Medioevo]] viaggiatori e mercanti notarono, casualmente e sporadicamente, alcune somiglianze tra le lingue europee e [[Lingue
[[File:Sir William Jones.jpg|thumb|William Jones]]
Nel corso del [[XVIII secolo]] i progressi nel campo furono limitati, anche se parallelamente si andò approfondendo tra gli europei la conoscenza, fino ad allora assai superficiale, della lingua sanscrita. Decisiva, in questo senso, fu la [[Storia dell'India#La dominazione britannica|dominazione britannica dell'India]]. Il
{{
Limitandosi ad additare l'esistenza di questa [[famiglia linguistica]], Jones aprì la strada affinché altri indagassero sistematicamente tali relazioni linguistiche<ref name=watkins />.
Indipendentemente e contemporaneamente, in Europa importanti contributi vennero dai fratelli Schlegel: [[Wilhelm August von Schlegel|Wilhelm August]] editò il ''[[Bhagavad Gita]]'' e il ''[[
===Nascita e sviluppo dell'indoeuropeistica come scienza (XIX secolo)===
[[File:Franz Bopp (2).
[[File:Rasmus Rask2.jpg|thumb|Rasmus Christian Rask]]
La nascita dell'indoeuropeistica come scienza, e più in generale della [[linguistica comparata]], è datata al [[1816]], anno in cui il [[Germania|tedesco]] [[Franz Bopp]] pubblicò ''Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache'', nel quale per la prima volta venivano studiate sistematicamente le relazioni tra le lingue indoeuropee al di là delle semplici analogie [[Lessico|lessicali]], che potrebbero essere frutto di coincidenze o di [[Prestito linguistico|prestiti]]<ref name=watkins />. Bopp, al contrario, mostrò come i nessi tra le lingue della famiglia coinvolgano anche i sistemi grammaticali e i sistemi morfologici, che non possono essere oggetto di scambi tra le lingue, ma soltanto derivare da un comune antenato<ref name=villar />.
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Cronologicamente anteriore, ma diffuso soltanto dopo il lavoro di Bopp fu quello del [[Danimarca|danese]] [[Rasmus Christian Rask]], ''Undersøgelse om det gamle Nordiske eller Islandske Sprogs Oprindelse'' (redatto nel [[1814]], pubblicato nel [[1818]]). I risultati di Rask sono in gran parte simili a quelli di Bopp; tuttavia, il diverso percorso seguito dai due studiosi (Bopp era orientalista, Rask germanista) portò i due lavori a esiti complementari: se a Bopp si deve l'individuazione delle corrispondenze sistematiche dei sistemi morfologici, a Rask va il merito di aver individuato analoghe corrispondenze nel campo della [[fonetica]]<ref name=villar />.
Con Bopp e Rask furono gettate le fondamenta dell'indoeuropeistica. Grazie al [[metodo comparativo]], tra i più rigorosi e affidabili strumenti a disposizione delle scienze umane, fu immediatamente possibile individuare come membri della famiglia linguistica indoeuropea greco, latino, lingue germaniche e [[lingue indoiraniche]]; l'appartenenza al gruppo delle lingue celtiche, sostenuta da Rask e ipotizzata fin dai primi pionieristici momenti
====Ricostruzionismo====
{{vedi anche|Fonologia dell'indoeuropeo|Morfologia dell'indoeuropeo|Neogrammatici}}
Una volta appurata l'esistenza stessa della famiglia linguistica indoeuropea, la neonata disciplina si indirizzò verso il tentativo di [[Ricostruzione (linguistica)|ricostruire]] la [[protolingua]] comune - l'[[Lingua protoindoeuropea|indoeuropeo]], appunto - attraverso la rigorosa applicazione del [[metodo comparativo]]<ref name=watkins />. I primi indoeuropeisti come Bopp non pensarono nemmeno alla possibilità di tale ricostruzione, ma la generazione successiva di linguisti fu assai più ottimista: [[August Schleicher]] arrivò perfino a comporre in "indoeuropeo" una favola, ''[[La pecora e i cavalli]]''<ref>Villar, pp. 200-201.</ref>.
Al di là degli eccessi di ottimismo, l'opera di ricostruzione fu portata avanti principalmente dalla [[Scuola neogrammaticale]] tedesca (i ''Junggrammatiker'': [[Hermann Osthoff]], [[Karl Brugmann]], [[August Leskien]], [[Berthold Delbrück]], [[Hermann Paul]]), che arrivò a definire una prima, "classica" ricostruzione dell'indoeuropeo. I Neogrammatici, ispirati dalle contemporanee ricerche nel campo della [[filologia germanica]] che approdarono alla definizione della [[
===I dibattiti dell'indoeuropeistica contemporanea (XX secolo)===
====
Nei primi decenni del [[XX secolo]] la sintesi neogrammaticale fu oggetto di ripetuti interventi di riduzionismo: il complesso fonologico e morfosintatticco dell'indoeuropeo ricostruito dai Neogrammatici apparve via via sempre più insoddisfacente, sia per l'eccessiva rigidità, sia per l'eccessiva ricchezza di strutture. Tale tendenza riduzionista ricevette un decisivo impulso dalla decifrazione della [[lingua ittita]], operata dal [[
[[File:Istanbul - Museo archeol. - Trattato di Qadesh fra ittiti ed egizi (1269 a.C.) - Foto G. Dall'Orto 28-5-2006 dett.jpg|thumb|left|Versione in [[Lingua ittita|ittita]] del [[Trattato di Qadeš]]
[[File:Ferdinand de Saussure.jpg|thumb|Ferdinand de Saussure]]
Il riduzionismo operò in tutti gli ambiti della lingua ricostruita. In campo fonetico, interessò sia il [[vocali]]smo sia il [[consonanti]]smo. Il sistema vocalico ricostruito dai Neogrammatici prevedeva dieci vocali (a/e/i/o/u, ognuna nelle due varietà breve e lunga), ma già lo [[Svizzera|svizzero]] [[Ferdinand de Saussure]] in ''Mémoire sur le système primitif des voyelles dans les langues indoeuropéennes'' ([[
L'attenzione dell'indoeuropeistica fu a lungo catalizzata dal dibattito sulla [[
Il paradigma neogrammaticale prevedeva per le [[occlusive]] cinque ordini ([[labiale]], [[dentale]], [[velare]], [[palatale]] e [[labiovelare]]) e quattro serie ([[Consonante sonora|sonora]], [[Consonante sorda|sorda]], [[sonora aspirata]], [[sorda aspirata]]), per un totale di venti fonemi. Anche in questo caso lo spunto riduzionista venne da De Saussure, e portò Kuryłowicz ad escludere dall'inventario le sorde aspirate; anche gli ordini furono oggetto di riduzionismo, con la condivisione dell'esclusione delle palatali proposta dal francese [[Antoine Meillet]]. Il sistema che ne risulta (sonora/sorda/sonora aspirata) presenta però gravi inconvenienti tipologici, ai quali l'indoeuropeistica cercò una soluzione postulando la [[
Riguardo
Attualmente, l'indoeuropeistica non offre un ''corpus'' completo e concluso quale quello fornito dai Neogrammatici. Le varie teorie, in linea generale, appaiono compatibili tra di loro, tuttavia si tende a rinunciare alla formulazione di una
====Dialettologia====
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[[File:August Schleicher.jpg|thumb|August Schleicher]]
Già durante la fase pionieristica della disciplina (XVII secolo), i linguisti indicarono le relazioni dialettali tra le varie lingue indoeuropee attraverso [[Metafora|metafore]] [[Parentela|parentali]], parlando cioè di lingue
Già nel [[1858]], però, [[Carl Lottner]] presentò un albero completamente differente, che come dialetti intermedi postulava un «indopersiano» e un «europeo»; lo stesso Schleicher, nel [[1861]], riformulò il proprio albero teorizzando questa volta un «ario-greco-italo-celtico» e uno «slavo-germanico», mentre altri studiosi proponevo altrettante variazioni. L'instabilità delle rappresentazioni, che portò al definitivo abbandono del modello, fu dovuta a due fattori principali: da un lato, l'approfondirsi delle conoscenze sulle varie lingue sembrò presentare nuovi elementi di affinità dialettale; dall'altro, la differente valutazione degli stessi elementi noti (se cioè arcaismi o innovazioni) portava a conclusioni diametralmente opposte. Il modello ad albero fu inoltre criticato poiché prevedeva implicitamente una frantumazione istantanea dell'unità indoeuropea, mentre tra gli indoeuropeisti si impose progressivamente l'idea, storicamente più verosimile, di una frammentazione scaglionata, con gruppi che si staccavano via via da un tronco comune, per poi magari re-incontrarsi - e quindi re-immettersi in un ''continuum'' linguistico - in sedi diverse da quelle originarie; il tutto in un processo di durata plurimillenaria<ref name=villar3>Villar, pp. 597-616.</ref>.
[[File:IE expansion.png|thumb|left|300px|Schema sommario del processo di indoeuropeizzazione dell'Eurasia tra V e I millennio a.C., secondo la Teoria kurganica]]▼
Un tentativo alternativo di rendere la complessità dei nessi dialettali tra le lingue indoeuropee fu proposto, nel [[1872]], da [[Johannes Schmidt]]: il "modello a onde". Tale schema prevedeva un ''continuum'' dialettale tra tutte le lingue indoeuropee, con alcune più prossime ad altre, ma nel quale una singola innovazione poteva "propagarsi", come i cerchi delle onde, non solo ai dialetti contigui, ma anche - seppure in numero minore - anche a quelli più remoti. Come quello ad albero, anche il modello a onde è teoricamente possibile; tuttavia, il suo impiego per la descrizione dei nessi dialettali indoeuropei si rivleò poco produttivo. Entrambi, in particolare, avevano il difetto di essere sistemi chiusi: la scoperta di una nuova lingua li avrebbe resi inevitabilmente totalmente errati - cosa che accadde in effetti con la decifrazione dell'ittita, nel 1917. L'insieme dei problemi da risolvere - dialettalizzazione scaglionata, contatti secondari tra le lingue, tappe intermedie comuni, valutazione di arcaismi e innovazioni, ecc. - portò gli indaeuropeisti nel XX secolo a operare con modelli radicalmente differenti: quelli della scissione scaglionata. Tali schemi, inoltre, conssentono di inquadrare anche cronologicamente, e non soltanto linguisticamente, la successione del frazionamento dell'insieme indoauropeo nei vari rami della famiglia lingusitica indoeuropea, senza per questo porre alcun vincola a eventuali contatti secondari avvenuti in momenti storici successivi. Tra i primi schemi di questo tipo, quello proposta da [[George L. Trager]] ed [[Henry L. Smith]] nel [[1951]]: una proposta presto rigettata nella sua specifica formulazione, ma ampiamente accettata dal punto di vista dello schema, tutt'oggi quello di uso comune nell'indoeuropestica anche perché perfettamente compatibile con la [[Teoria kurganica]] dell'indoeuropeizzazione dell'[[Eurasia]]<ref name=villar3 />.▼
▲[[File:IE expansion.png|thumb|left|
Un tentativo alternativo di rendere la complessità dei nessi dialettali tra le lingue indoeuropee fu proposto, nel [[1872]], da [[Johannes Schmidt]]: la [[teoria delle onde]]. Tale schema prevedeva un ''continuum'' dialettale tra tutte le lingue indoeuropee, con alcune più prossime ad altre, ma nel quale una singola innovazione poteva «propagarsi», come i cerchi delle onde, non solo ai dialetti contigui, ma anche - seppure in numero minore - anche a quelli più remoti. Come quello ad albero, anche il modello a onde è teoricamente possibile; tuttavia, il suo impiego per la descrizione dei nessi dialettali indoeuropei si rivelò poco produttivo. Entrambi, in particolare, avevano il difetto di essere sistemi chiusi: la scoperta di una nuova lingua li avrebbe resi inevitabilmente totalmente errati - cosa che accadde in effetti con la decifrazione dell'ittita, nel 1917.
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L'ampiezza e i caratteri dei nessi dialettali tra le lingue indoeuropee sono attualmente uno dei temi più dibattuti dall'indoeuropeistica, con poco accordo all'interno della comunità scientifica sui dettagli del complicato e plurimillenario processo di separazione e continuo riavvicinamento tra le lingue. Esistono tuttavia alcuni punti ampiamente, se non addirittura unanimemente condivisi. Uno è la certezza che il [[Lingue anatoliche|gruppo anatolico]] fu il primo ramo a staccarsi dal tronco comune, probabilmente nel [[IV millennio a.C.]]; allo stesso modo, c'è accordo nel considerare il [[Lingue indoiraniche|gruppo indoiranico]] erede dell'indoeuropeo più recente. Sono spesso individuati tratti dialettali specifici condivise dalle lingue indoiraniche con l'[[Lingua armena|armeno]], il [[Lingua frigia|frigio]] e il [[Lingua greca|greco]], il che porta molti indoeuropeisti a concludere che anche queste tre lingue derivino da una varietà tarda di indoeuropeo, parlata nel tardo [[III millennio a.C.]] Per le altre famiglie linguistiche indoeuropee il quadro appare più confuso; la loro origine viene generalmente collocata all'inizio del III millennio, ma con tappe di sviluppo secondarie in parte comuni e in parte originali, ancora oggetto di studio. Ancora allo stadio di ipotesi è poi la proposta di individuare uno strato ancora più antico di lingue indoeuropee, generatosi nel [[V millennio a.C.]] e dunque anteriore perfino alle lingue anatoliche, che avrebbe lasciato alcune testimonianze nell'[[idronomia]] dell'[[Europa]], ma non eredi storiche note<ref>Villar, pp. 617-639; Watkins, pp. 47-51.</ref>.
====
{{vedi anche|Lingue nostratiche}}
Un particolare ramo dell'indoeuropeistica si è incaricato di indagare i possibili legami dell'indoeuropeo con altre protolingue preistoriche, ovvero di inserire lo stesso indoeuropeo all'interno di una famiglia linguistica più ampia. Già lo stesso Bopp ipotizzò, nelle sue prime opere, possibile relazioni tra la famiglia indoeuropea e quella [[Lingue maleo-polinesiane|maleo-polinesiana]] o quella [[lingue caucasiche|caucasica]], salvo poi lasciar cadere lui stesso tali idee, prive di adeguato supporto metodologico. Nel corso del XIX secolo e dei primi decenni del XX furono proposte via via altre possibili parentele per l'indoeuropeo (il [[Lingua coreana|coreano]] per [[Hermann Güntert]] e [[Heinrich Koppelmann]], il [[Lingua sumera|sumero]] per [[Charles Autran]], il [[Lingua cinese|cinese]] per [[Hans Jensen (linguista)|Hans Jensen]], l'[[Lingua ainu|ainu]] per [[Pierre Naert]], ecc.), senza che nessuna superasse lo stadio dell'ipotesi astratta, se non della mera elucubrazione<ref name=villar4>Villar, pp. 643-655.</ref>.
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====Antichità indoeuropee====
{{vedi anche|
Fin dalle origini della scienza, un filone dell'indoeuropeistica tentò, in accordo con la storia e l'archeologia, di individuare le caratteristiche concrete dei parlanti l'indoeuropeo ricostruito - gli
La ricostruzione delle antichità indoeuropee impostata sul [[metodo lessicalistico]] porta allo sviluppo di un'[[archeologia linguistica]] (o
Nella seconda metà del XX secolo il metodo lessicalistico venne perciò affiancato dal [[metodo testuale]], volto a identicare quanto di originariamente indoeuropeo si sia trasmesso non nelle singole parole, quanto piuttosto nelle testimonianze poetiche, mitologiche, religiose e letterarie storicamente attestate. Questo metodo ha registrato particolari sviluppi nella ricerca sulla poetica indoeuropea con gli [[italia]]ni [[Marcello Durante]] ed [[Enrico Campanile]] e con lo statunitense [[Calvert Watkins]], mentre nell'abito della religione e dell'
=====La ricerca della patria ancestrale=====
{{vedi anche|Urheimat proto-indoeuropea}}
[[File:Urheimat ipotesi.png|thumb|
Un altro filone ampiamente percorso dall'indoeuropeistica fin dalle sue origini è stato quella dell'individuazione della patria originaria degli Indoeuropei (''[[Urheimat]]'', come spesso è indicata ricorrendo all'espressione [[Lingua tedesca|tedesca]]), ossia quale sia stato il luogo in cui è stato parlato l'indoeuropeo ricostruito. Il problema è connesso a quello della cronologia (assoluta e relatica) della frammentazione della famiglia linguistica indoeuropea, ed è pertanto strettamente intrecciato agli sviluppi della dialettologia. Inizialmente, ed essendo la nascita stessa dell'indoeuropeistica in gran parte connessa alla
Nel [[1851]] [[Robert Latham]] propose per prima un'ubicazione europea della patria ancestrale: la [[Lituania]]. Inizialmente poco considerata, tale ipotesi fu poi ripresa da [[Theodor Poesche]] nel [[1878]], che l'accompagnò a considerazioni dialettologiche: riteneva, infatti, che il [[Lingua lituana|lituano]] fosse la lingua indoeuropea più arcaica e postulò che ciò fosse dovuto al fatto che i [[Lituani]] fossero gli Indoeuropei che non si erano mai mossi dall
▲Nel [[1851]] [[Robert Latham]] propose per prima un'ubicazione europea della patria ancestrale: la [[Lituania]]. Inizialmente poco considerata, tale ipotesi fu poi ripresa da [[Theodor Poesche]] nel [[1878]], che l'accompagnò a considerazioni dialettologiche: riteneva, infatti, che il [[Lingua lituana|lituano]] fosse la lingua indoeuropea più arcaica e postulò che ciò fosse dovuto al fatto che i [[Lituani]] fossero gli Indoeuropei che non si erano mai mossi dall<nowiki>'</nowiki>''Urheimat''. Poco più tardi, nel [[1883]], [[Karl Penka]] rilanciò la tesi di un insediamento originario europeo, ma questa volta collocandolo nella [[Scandinavia]] meridionale. Nel [[1902]] l'ipotesi fu ripresa dall'autorevole germanista [[Gustaf Kossinna]], che ne decretò un lungo successo. Soltanto nel [[1922]] [[Peter Giles]] rimise in discussione l'ipotesi nordica e si pronunciò, sempre secondo ragionamenti di archeologia lingusitica, per l'area [[Danubio|danubiana]] quale focolare indoeuropeo. Nel secondo dopoguerra, tuttavia, la gran parte degli indoeuropeisti accolse la proposta di identificare l<nowiki>'</nowiki>''Urheimat'' con le steppe del sud della Russia e lasciò cadere le ipotesi di una collocazione europea; tra gli ultimi a sostenere localizzazioni centroeuropee, [[Pere Bosch i Gimpera]] e Giacomo Devoto<ref name=villar5 />.
{{vedi anche|Teoria nordica|Razza ariana}}▼
[[File:Pre-roman iron age (map).PNG|left|
Nella sua ricerca della patria ancestrale degli Indoeuropei, l'indoeuropeistica formulò, nel corso del tempo, numerose ipotesi più o meno fondate. Tutte le teorie furono oggetto di dibattito, anche acceso, all'interno della comunità scientifica, ma non travalicarono mai i limiti del confronto accademico; una soltanto, tuttavia, tracimò dall'ambito scientifico a quello politico, dove contribuì a generare effetti anche gravi. Si trattò della proposta di identificare la patria ancestrale degli Indoeuropei - o, come si usava dire all'epoca, degli
L'identità, stabilita da Kossinna, tra Indoeuropei e Germani si basò su una ripresa di alcune argomentazioni sviluppate da Penka che quindi,
▲=====Il dibattito sugli "Ariani"=====
▲{{vedi anche|Razza ariana}}
▲[[File:Pre-roman iron age (map).PNG|left|300px|thumb|L'area occupata dai Germani durante l'[[Età del ferro]] ([[500 a.C.]]-[[60 a.C.]] circa). In rosso, la loro patria originaria, ove cristallizzarono come popolo ([[Scandinavia]] meridionale e [[Jutland]]), corrispondente a quella dell'[[Età del bronzo nordica]]; in magenta, le regioni precocemente toccate dalla loro espansione e dove si sviluppò la [[Cultura di Jastorf]]]]
▲Nella sua ricerca della patria ancestrale degli Indoeuropei, l'indoeuropeistica formulò, nel corso del tempo, numerose ipotesi più o meno fondate. Tutte le teorie furono oggetto di dibattito, anche acceso, all'interno della comunità scientifica, ma non travalicarono mai i limiti del confronto accademico; una soltanto, tuttavia, tracimò dall'ambito scientifico a quello politico, dove contribuì a generare effetti anche gravi. Si trattò della proposta di identificare la patria ancestrale degli Indoeuropei - o, come si usava dire all'epoca, degli "Ariani" - con quella dei [[Germani]], individuata nel 1902 da Kossinna nella regione compresa tra [[Scandinavia]] meridionale, [[Jutland]] e odierna [[Germania]] settentrionale<ref name=villar6>Villar, pp. 42-47.</ref>.
La [[Seconda guerra mondiale]], con la catastrofe della [[Shoah]], portò al rigetto, anche negli ambienti indoeuropeistici tedeschi più conservatori, della teoria dell'
▲L'identità, stabilita da Kossinna, tra Indoeuropei e Germani si basò su una ripresa di alcune argomentazioni sviluppate da Penka che quindi, per essendo fallaci soprattutto dal punto di vista linguistico (era un archeologo), esercitarono una profonda influenza sull'indoeuropeistica della prima metà del XX secolo: che gli Indoeuropei fossero [[Popoli stanziali|stanziali]] e [[Agricoltura|agricoltori]]; che fossero "[[Razza|razzialmente]]" [[Biondismo|biondi]], [[Dolicocefalia|dolicocefali]] e con gli [[Colore degli occhi#Occhi blu o azzurri|occhi azzurri]]; che nella loro patria originaria ci fosse il [[mare]] e crescesse il [[faggio]] ("argomento del faggio", desunto secondo il metodo lessicalistico dall'esistenza della parola "faggio" in indoeuropeo ma più tardi dimostrato fallace). Penka e Kossinna ritenevano che soltanto i Germani avessero conservato intatte le caratteristiche - fisiche e morali - degli Indoeuropei originari, e che pertanto fossero rimasti di "pura razza ariana"; tutti gli altri popoli indoeuropei, migrando altrove, avrebbero in qualche modo "corrotto" la purezza originaria. Tali teorie, ormai del tutto slegate dal dibattito scientifico interno all'indoeuropeistica, conobbero grande fortuna soprattutto in Germania nei primi decenni del XX secolo ed entrarono a costituire una parte rilevande della cultura che avrebbe originato l'ideologia [[Nazionalsocialismo|nazista]]. Nello stesso ''[[Mein Kampf]]'' di [[Adolf Hitler]] queste tesi vennero ampiamente riprese, costituendo uno dei presupposti teorici della [[politica razziale nella Germania nazista]]<ref name=villar6 />.
▲La [[Seconda guerra mondiale]], con la catastrofe della [[Shoah]], portò al rigetto, anche negli ambienti indoeuropeistici tedeschi più conservatori, della teoria dell'"originarietà" germanica oltre che, ovviamente, delle implicazioni politiche che il nazismo ne aveva fatto derivare; già negli [[anni 1920|anni venti]] il dibattito interno all'indoeuropeistica, al di fuori dell'area germanica, aveva ripreso a dibattere il problema dell<nowiki>'</nowiki>''Urheimat'' indoeuropea, approdando a ipotesi totalmente differenti da quella di Kossinna. Tuttavia, la memoria dell'ideologizzazione nazista gettò ancora a lungo un'ombra di discredito non soltanto sulla localizzazione nordeuropea della patria ancestrale, ma anche sull'intera indoeuropeistica come disciplina. Lo stesso termine "ariano" venne abbandonato come sinonimo di "indoeuropeo" e impiegato soltanto, perlopiù in composti, per definire tutti o alcuni popoli [[indoiranici]]<ref name=villar6 />.
==Metodologia==
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**il criterio dell'"antichità dei testi": si considera più arcaico il tratto di attestazione cronologicamente più antica;
**il criterio dell'"arcaicità della lingua": si considera più arcaico il tratto presente in lingue considerate più arcaiche, ovvero meno innovative rispetto all'indoeuropeo comune (per esempio, il [[Lingua lituana|lituano]]) o alla protolingua di una singola famiglia linguistica (per esempio, l'[[Lingua irlandese|irlandese]] rispetto alla [[lingua protoceltica]]). Tale criterio risente tuttavia delle differenti impostazioni dialettologiche, che assegnano maggior arcaismo all'una piuttosto che all'altra lingua.
*[[Ricostruzione interna]]: a differenza della ricostruzione comparativa, quella interna non si basa sulla comparazione di tratti attestati in diverse lingue, ma sull'analisi di variazioni interne a una stessa lingua, alla ricerca di forme anomale. Tali anomalie, o irregolarità, sono considerate spie di una situazione linguistica antecedente e storicamente perduta attraverso il meccanismo della regolarizzazione tramite [[analogia (linguistica)|analogia]]. Generalmente, le forme anomale sono ritenute arcaismi, e quindi elementi utili a ricostruire la preistoria della lingua, e quindi l'indoeuropeo comune. La ricostruzione interna non offre tuttavia il medesimo grada di affidabilità della ricostruzione comparativa: alcuni indoeuropeisti la rifiutano interamente, mentre quanti vi ricorrono lo fanno comunque con prudenza e appoggiandosi alla tipologia.
*[[Tipologia linguistica]]: applicata all'indoeuropeistica, la tipologia consiste nel valutare la maggiore o minore probabilità che un dato fenomeno compaia nelle lingue reali, e quindi la sua plausibilità se applicato all'indoeuropeo ricostruito. Obiettivo dell'applicazione della tipologia all'indoeuropeistica è pertanto l'esclusione di ricostruzioni (sia comparative sia, soprattutto, interne) meramente speculative di fenomeni fonetici o morfologici, che raramente o mai compaiono nelle lingue concretamente attestate (non necessariamente soltanto le indoeuropee).
Nel tentare di sviluppare di un'[[archeologia linguistica]] (o "paleontologia linguistica") che ricostruisca i caratteri concreti del popolo indoeuropeo preistorico ("Antichità indoeuropee"), i metodi sviluppati sono<ref name=villar7 /><ref>Campanile, pp. 19-23.</ref>:
*[[Metodo lessicalistico]]: mira a ricostruire i caratteri culturali, materiali e immateriali, del popolo indoeuropeo attraverso l'analisi del lessico ricostruito per l'indoeuropeo comune. Tale metodo ha suscitato il massimo interesse alla fine del XIX secolo, per poi essere in seguito fortemente
*[[Metodo testuale]]: anch'esso volto a identicare quanto di originariamente indoeuropeo si sia trasmesso, non lo fa analizzando singole parole (come, appunto, il metodo lessicalistico), quanto piuttosto nelle testimonianze poetiche, mitologiche, religiose e letterarie storicamente attestate.
==Ricerca==
{{S sezione|linguistica}}▼
===Organi accademici===
Dipartimenti, istituti e centri studi universitari dedicati all'indoeuropeistica:
[[Austria]]
*[[Università di Innsbruck]],
*[[Università di Vienna]],
[[Danimarca]]
*[[Università di Copenaghen]],
*[[Università di Copenaghen]],
[[Germania]]:
*[[Università Humboldt di Berlino]],
*[[Libera Università di Berlino]],
*[[Università di Bonn]],
*[[Università di Colonia]],
*[[Università Tecnica di Dresda]],
*[[Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga]],
*[[Università di Francoforte]],
*[[Università di Friburgo in Brisgovia]],
*[[Università Georg-August di Gottinga]],
*[[Università "Martin
*[[Università di Jena]],
*[[Università
*[[Università Luigi e Massimiliano di
*[[Università di
[[Italia]]
*[[Università di Firenze]],
*[[Università di Macerata]],
*[[Università di Padova]],
*[[Università di Palermo]],
*[[Università di Pavia]],
*[[Università di Pisa]],
*[[Università di Verona]], {{cita web|url=http://www.dfll.univr.it/|titolo=Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica http://www.dfll.univr.it/|accesso=24 novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111044537/http://www.dfll.univr.it/|dataarchivio=11 gennaio 2012}}
[[Paesi Bassi]]:
*[[Università di Leida]],
[[Polonia]]:
*[[Università Jagellonica]],
[[Regno Unito]]
*[[Università di Oxford]],
[[Repubblica Ceca]]
*[[Università Carolina di Praga]],
[[Slovenia]]:
*[[Università di Lubiana]],
[[Spagna]]:
*[[Università Complutense di Madrid]],
*[[Università di Salamanca]],
[[Stati Uniti]]
*[[Università Cornell di Ithaca]],
*[[Università di Harvard]],
*[[Università della California
*[[Università del Texas
[[Svizzera]]:
*[[Università di Berna]],
*[[Università di Neuchâtel]],
*[[Università di Zurigo]], {{cita web|url=http://www.indoger.uzh.ch/|titolo=Indogermanisches Seminar|accesso=29 settembre 2009|lingua=de|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091028081728/http://www.indoger.uzh.ch/|dataarchivio=28 ottobre 2009}}
▲*[[Università di Zurigo]], {{de}} {{cita web|url=http://www.indoger.uzh.ch/|titolo=Indogermanisches Seminar|accesso=29 settembre 2009}}
===Riviste===
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*MSS, ''[[Münchner Studien zur Sprachwissenschaft]]'' di [[Monaco di Baviera]], fondata nel [[1952]].
*''[[Die Sprache]]'' di [[Vienna]], fondata nel [[1949]].
*''[[Studia Indo-Europaea]]'' di [[Bucarest]], fondata nel [[2001]].
==Note==
==
*{{cita libro | cognome=Rodríguez Adrados | nome=Francisco |wkautore=Francisco Rodríguez Adrados
*{{cita libro | cognome=Benveniste | nome=Émile | wkautore=Émile Benveniste | titolo=Le vocabulaire des institutions indo-européennes| editore=Les editions de Minuit| città=Parigi| anno=1969| lingua=francese}} Trad. it.: {{cita libro | cognome=Benveniste | nome=Émile | titolo=Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee | editore=Einaudi| città=Torino| anno=1976-1981|pagine=2 voll.}}
*{{cita libro | cognome=Bopp| nome=Franz | wkautore=Franz Bopp| titolo=Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache | editore=Andreaischen Buchhandlung | città=Francoforte sul Meno| anno=1816| lingua= tedesco}} Ora in: {{cita libro | cognome=Bopp| nome=Franz | curatore=Roy Harris |titolo=Über das Conjugationssystem der Sanskritsprache in Vergleichung mit jenem der griechischen, lateinischen, persischen und germanischen Sprache; Uber die celtischen Sprachen | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= tedesco |
*{{cita libro | cognome=Bopp| nome=Franz | wkautore=Franz Bopp| titolo=
Vergleichende Grammatik des Sanskrit, Zend, Griechischen, Lateinischen, Litthauischen, Gothischen und Deutschen | editore=Druckerei der Konigl. Akademie der Wissenschaften| città=Berlino| anno=1833| lingua= tedesco}} Ora in: {{cita libro | cognome=Bopp| nome=Franz | titolo=10: Vergleichende Grammatik. 1, 2 & 3 | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= tedesco |
*{{cita libro | cognome=Bosch i Gimpera| nome=Pere | wkautore=Pere Bosch i Gimpera| titolo=El problema indoeuropeo | editore=Direccion general de publicaciones| città=Città del Messico| anno=1960 |lingua=
*{{cita libro | cognome=Brugmann| nome=Karl| wkautore=Karl Brugmann| titolo=Grundriß der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen | url=https://archive.org/details/grundrissderverg232brug| editore=Trubner| città=Strasburgo| anno=1897-1916| lingua=tedesco|pagine=4 voll.}} Ora in: {{cita libro | cognome=Brugmann| nome=Karl| titolo=Grundriß der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen | editore=W. de Gruyter & Co.| città=Berlino| anno=1967| lingua=tedesco|pagine=4 voll.}}
*{{cita libro|cognome=Campanile|nome= Enrico |wkautore= Enrico Campanile|titolo= Ricerche di cultura poetica indoeuropea|anno= 1977|editore= Giardini|città= Pisa}}
*{{cita libro|cognome=Campanile|nome= Enrico
*{{cita libro | cognome=Colebrooke | nome=Henry Thomas | wkautore=Henry Thomas Colebrooke| titolo=A Grammar of the Sanscrit Language | url=https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.142369 | editore=Honorable Company's Press | città=Calcutta| anno=1805| lingua= inglese}}
*{{cita libro|cognome=Comrie|nome= Bernard |wkautore= Bernard Comrie|curatore= Anna Giacalone Ramat, Paolo Ramat|titolo= Le lingue indoeuropee|anno= 1993|editore= Il Mulino|città= Bologna
*{{cita libro | cognome=Cuny| nome=Albert| wkautore=Albert Cuny| titolo=Études prégrammaticales sur le domaine des langues indo-européennes et chamito-sémitiques| editore=Champion| città=Parigi| anno=1924| lingua=francese}}
*{{cita libro | cognome=Devoto| nome=Giacomo | wkautore=Giacomo Devoto| titolo=Origini indoeuropee| editore=Sansoni| città=Firenze| anno=1962}}
*{{cita libro | cognome=Dolgopol'skij | nome=Aron Borisovič | wkautore=Aron Borisovič Dolgopol'skij | titolo=The Nostratic Macrofamily and Linguistic Palaeontology| editore=McDonald Institute for Archaeological Research| città=Cambridge | anno=1998| lingua=
*{{cita libro|cognome=Dumézil|nome= George |wkautore= George Dumézil|titolo=L'idéologie tripartie des indo-européens|anno= 1958|editore=Latomus|città= Bruxelles |lingua=francese}} Trad. it.: {{cita libro|cognome=Dumézil|nome= George |titolo=L'ideologia tripartita degli Indoeuropei|anno= 2003|editore=Il cerchio|città= Rimini |
*{{cita libro|cognome=Dumézil|nome= George |wkautore= George Dumézil|titolo=Les dieux souverains des indo-européens|anno= 1977|editore=Gallimard|città= Parigi |lingua=francese}} Trad. it.: {{cita libro|cognome=Dumézil|nome= George |titolo=Gli dei sovrani degli Indoeuropei|anno= 1985|editore=Einaudi|città= Torino|
*{{cita libro | cognome=Durante| nome=Marcello | wkautore=Marcello Durante| titolo=Risultanze della comparazione indoeuropea | editore=Edizioni dell'Ateneo| città=Roma| anno=1976}}
*{{cita libro | cognome=Gamkrelidze | nome=Tamaz V.| wkautore=Tamaz V. Gamkrelidze |coautori= [[Vjačeslav Vsevolodovič Ivanov]] |titolo= Indo-European and the Indo-Europeans| editore=Mouton de Gruyter| città=Berlino-New York| anno=1995| lingua=
*{{cita libro | cognome=Giles| nome=Peter | wkautore=Peter Giles| titolo=The Aryans | editore=| città=New York| anno=1922|lingua=
*{{cita libro | cognome=Gimbutas | nome=Marija | wkautore=Marija Gimbutas| titolo=The Kurgan culture and the Indo-Europeanization of Europe: selected articles from 1952 to 1993 | editore=Institute for the Study of Man| città=Washington | anno=1997| lingua=
*{{cita libro|cognome=Haudricourt|nome= André-Georges|wkautore= André-Georges Haudricourt|titolo= Mélanges linguistiques offerts à Émile Benveniste|anno= 1975|editore= Peeters|città= Lovanio
*{{cita libro | cognome=Hübschmann | nome=Heinrich | wkautore=Heinrich Hübschmann | titolo=Zur Casuslehre | url=https://archive.org/details/zurcasuslehre00hbgoog | editore=Ackermann| città=Monaco di Baviera| anno=1875| lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Illič-Svityč| nome=Vladislav Markovič| wkautore=Vladislav Markovič Illič-Svityč | titolo=Opyt sravnenija nostraticeskih jazykov| editore=Nauka Izdatel'stvo| città=Mosca| anno=1971| lingua=russo}}
*{{cita libro | cognome=Kossinna| nome=Gustaf | wkautore=Gustaf Kossinna| titolo=Ursprung und Verbreitung der Germanen in vor- und frühgeschichtlicher Zeit | editore=Kabitzsch| città=Lipsia| anno=1928|lingua=tedesco}}
*{{cita libro|cognome=Kuhn|nome= Adalbert |wkautore= Adalbert Kuhn|titolo= [[Historische Sprachforschung|KZ]]|anno= 1855|editore=|città=
*{{cita libro|cognome=Kuhn|nome= Adalbert |wkautore= Adalbert Kuhn|titolo= [[Indische Studien]]|anno= 1850|editore=|città=
*{{cita libro | cognome=Martinet | nome=André| wkautore=André Martinet | titolo=Des steppes aux oceans: l'indo-europeen et les "Indo-Europeens" | url=https://archive.org/details/dessteppesauxoce0000mart | editore=Payot| città=Parigi| anno=1986| lingua=francese|
*{{cita libro | cognome=Meillet | nome=Antoine | wkautore=Antoine Meillet | titolo=Les dialectes indo-européens| url=https://archive.org/details/lesdialectesindo00meil | editore=Champion| città=Parigi| anno=1908| lingua=francese}}
*{{cita libro | cognome=Meillet | nome=Antoine | wkautore=Antoine Meillet | titolo=Introduction a l'étude comparative des langues indo-européennes| editore=Hachette| città=Parigi| anno=1949| lingua=francese|ed= 8}} Ora in: {{cita libro | cognome=Meillet | nome=Antoine | titolo=Introduction a l'étude comparative des langues indo-européennes| editore=University of Alabama press| città=Tuscaloosa| anno=1978| lingua=francese}}
*{{cita libro | cognome=Meillet | nome=Antoine | wkautore=Antoine Meillet | titolo=La methode comparative en linguistique historique| editore=Champion| città=Parigi| anno=1966| lingua=francese}} Trad. it: {{cita libro | cognome=Meillet | nome=Antoine | titolo=Il metodo comparativo in linguistica storica| editore=Prisma| città=Catania| anno=1991}}
*{{cita libro | cognome=Möller | nome=Hermann | wkautore=Hermann Möller | titolo=Semitisch und Indogermanisch. 1. Teil : Konsonanten | editore=Hagerup| città=Copenaghen| anno=1906| lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Möller | nome=Hermann | wkautore=Hermann Möller | titolo=Vergleichendes indogermanisch-semitisches Worterbuch| editore=Vandenhoeck and Ruprecht| città=Gottinga| anno=1911| lingua=tedesco}} Ora in: {{cita libro | cognome=Möller | nome=Hermann | wkautore=Hermann Möller | titolo=Vergleichendes indogermanisch-semitisches Worterbuch| editore=Vandenhoeck and Ruprecht| città=Gottinga| anno=1970| lingua=tedesco}}
*{{cita libro | autore=Paolino da San Bartolomeo | wkautore=Paolino da San Bartolomeo | titolo=Sidharubam seu Grammatica Samscrdamica | url=https://archive.org/details/bub_gb_GUp29rBN6cwC | editore=Typographia Sacrae Congregationis de Propaganda Fide | città=Roma| anno=1790 |lingua= latino}} Ora in: {{cita libro | autore=Paulinus a S. Bartholomaeo| titolo=Dissertation on the Sanskrit language; a reprint of the original Latin text of 1790, together with an introductory article, a complete English translation, and an index of sources|curatore=Ludo Rocher | editore=J. Benjamin | città=Amsterdam| anno=1977 |lingua= latino
*{{cita libro | cognome=Pedersen | nome=Holger | wkautore=Holger Pedersen | titolo=Die Gemeinindoeuropaischen und die Vorindoeuropaischen Verschlusslaute | editore=Ejnar Munksgaard| città=Copenaghen| anno=1951| lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Penka| nome=Karl| wkautore=Karl Penka| titolo=Origines ariacae: linguistisch-ethnologische Untersuchungen zur altesten Geschichte der arischen Volker und Sprachen | url=https://archive.org/details/originesariacae01penkgoog| editore=Prochaska| città=Vienna| anno=1883|lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Penka| nome=Karl| wkautore=Karl Penka| titolo=Die Herkunft der Arier: neue Beitrage zur historischen Anthropologie der Europaischen Volker | editore=Prochaska| città=Vienna| anno=1886|lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Pictet | nome=Adolphe | wkautore=Adolphe Pictet | titolo=Les origines indo-européennes ou Les Aryas primitifs: essai de paleontologie linguistique | editore=Cherbuliez| città=Parigi| anno=1859-1863| lingua=francese|pagine=2 voll.}}
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*{{cita libro | cognome=Pisani| nome=Vittore | wkautore=Vittore Pisani| titolo=Indogermanisch und Europa | editore=Fink| città=Monaco di Baviera| anno=1974|lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Poesche| nome=Theodor| wkautore=Theodor Poesche| titolo=Die Arier. Ein Beitrag zur Historischen Anthropologie | editore=Cortenoble| città=Jena | anno=1878|lingua=tedesco}}
*{{cita libro | cognome=Rask| nome=Rasmus Christian | wkautore=Rasmus Christian Rask| titolo=Undersøgelse om det gamle Nordiske eller Islandske Sprogs Oprindelse | editore=Gyldendalske Boghandling Forlag | città=Copenaghen| anno=1818| lingua= danese}} Ora in: {{cita libro | cognome=Rask| nome=Rasmus Christian | titolo=Undersøgelse om det gamle Nordiske eller Islandske Sprogs Oprindelse | editore=Routledge | città=Londra-New York| anno=1999| lingua= danese|
*{{cita libro | cognome=Renfrew | nome=Colin| wkautore=Colin Renfrew | titolo=Archaeology and Language: The Puzzle of Indo-European Origins | url=https://archive.org/details/archaeologylangu00renf | editore=Cambridge University Press| città=Cambridge| anno=1987| lingua=
*{{cita libro | cognome=de Saussure | nome=Ferdinand| wkautore=Ferdinand de Saussure | titolo=Mémoire sur le système primitif des voyelles dans les langues indoeuropéennes | editore=| città=Lipsia| anno=1879| lingua=francese}} Trad. it.: {{cita libro | cognome=de Saussure | nome=Ferdinand|curatore=Giuseppe Carlo Vincenzi | titolo=Saggio sul vocalismo indoeuropeo | editore=Clueb | città=Bologna| anno=1978}}
*{{cita libro | cognome=von Schlegel | nome=Friedrich | wkautore=Friedrich Schlegel | titolo=Über die Sprache und Weisheit der Indier | editore=| città=| anno=1808| lingua=tedesco}} Trad. it.: {{cita libro | cognome=von Schlegel | nome=Friedrich | curatore=Sara Fedalto e Anna Zagatti | titolo=Sulla lingua e la sapienza degli Indiani: nel bicentenario della pubblicazione di Über die Sprache und Weisheit der Indier | editore=Il calamo | città=Roma| anno=2008|
*{{cita libro | cognome=Schleicher| nome=August | wkautore=August Schleicher| titolo=Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen | url=https://archive.org/details/compendiumderve00schlgoog| editore=Bohlau | città=Weimar | anno=1876| lingua= tedesco}} Ora in: {{cita libro | cognome=Schleicher| nome=August | wkautore=August Schleicher| titolo=Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen | editore=G. Olms | città=Hildesheim-New York | anno=1974| lingua= tedesco|
*{{cita libro | cognome=Schmidt| nome=Johannes | wkautore=Johannes Schmidt| titolo=Zur Geschichte des indogermanischen Vocalismus | url=https://archive.org/details/bub_gb_XggSAAAAIAAJ| editore=Bohlau| città=Weimar| anno=1871-1875| lingua=tedesco|pagine=2 voll.}}
*{{cita libro | cognome=Villar| nome=Francisco| wkautore=Francisco Villar | titolo=Los Indoeuropeos y los origines de Europa: lenguaje e historia | editore=Gredos| città=Madrid| anno=1991| lingua=
*{{cita libro|cognome=Watkins |nome= Calvert|wkautore= Calvert Watkins|curatore= Edgar C. Polomé|titolo= The Indo-Europeans in the fourth and third millennia|url=https://archive.org/details/indoeuropeansinf0000unse |anno= 1982|editore= Karoma Publishers|città= Ann Arbor
*{{cita libro|cognome=Watkins |nome= Calvert|wkautore= Calvert Watkins|curatore= Anna Giacalone Ramat, Paolo Ramat|titolo= Le lingue indoeuropee|anno= 1993|editore= Il Mulino|città= Bologna|
==Voci correlate==
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*[[Metodo comparativo]]
*[[Ricostruzione (linguistica)]]
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