Max Biaggi: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
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|Didascalia = Biaggi nel 2007
|
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Disciplina=motociclismo
|RigaVuota=
{{Sport motoristici
|categoria= Motomondiale
|data= [[Motomondiale 1991|1991]] in [[
|anni= dal [[Motomondiale 1991|1991]] al [[Motomondiale 2005|2005]]
|mondiali = 4
|disputati= 215
|vinti= 42
|podi= 111
|giriveloci= 42
|pole= 56
|puntiottenuti= 2892
|note=
{{Sport motoristici
|categoria= Superbike
|data= [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]]
|anni= dal [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]]
|mondiali = 2
|disputati= 159
|
|
|
|
|puntiottenuti=2102
{{Bio
|Nome = Massimiliano
|Cognome = Biaggi
|PostCognomeVirgola = detto '''Max'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 26 giugno
|AnnoNascita = 1971
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = pilota motociclistico
|Attività2 = dirigente sportivo
|Nazionalità = italiano
}}
Tra i piloti più vittoriosi della sua generazione, è stato quattro volte campione del mondo nella [[classe 250]] (consecutivamente dal [[Motomondiale 1994|1994]] al [[Motomondiale 1997|1997]]) e due volte campione [[mondiale Superbike]] ([[Campionato mondiale Superbike 2010|2010]] e [[Campionato mondiale Superbike 2012|2012]]). Detiene con il britannico [[Phil Read]] il primato assoluto di titoli conquistati nella 250, mentre con gli allori conseguiti nelle derivate di serie è stato il primo italiano a trionfare in questa categoria; con lo statunitense [[John Kocinski]] e con lo spagnolo [[Álvaro Bautista]] condivide l'essere riuscito a vincere un campionato mondiale sia con motociclette prototipo sia con le Superbike.
== Carriera ==
=== Pilota ===
==== Gli esordi e le prime vittorie ==== Una casa costruttrice, l'[[Aprilia Racing|Aprilia]] di [[Noale]], lo nota e, pensando che il ragazzo avesse la stoffa per diventare campione, immediatamente dopo lo ingaggiò; così Biaggi si trasferisce nella [[classe 250]]. Nel [[Campionato Europeo Velocità 1991|1991]] divenne [[Campionato Europeo Velocità|campione europeo]] e concluse terzo nel [[campionato italiano velocità|campionato italiano]] alla guida di un'Aprilia del Team Italia.
==== Motomondiale ====
===== Classe 250 =====
[[File:Gran Premio motociclistico d'Italia 1995 (Classe 250) - Max Biaggi.jpg|thumb|left|Biaggi sul gradino più alto del podio nel [[Gran Premio motociclistico d'Italia 1995|Gran Premio d'Italia 1995]] della classe 250]]
Sempre nel 1991 arrivò 27º nel [[Motomondiale|campionato mondiale]], disputando però solo quattro gare<ref>{{cita web|url=http://racingmemo.free.fr/MOTO-GP-classements_91-250.htm|titolo=Classifica Motomondiale 250 1991|autore=Vincent Glon|lingua=fr}}</ref>. Nel [[Motomondiale 1992|1992]] Biaggi partecipò al suo primo intero campionato mondiale della [[classe 250
La stagione seguente, Biaggi passò alla [[Honda Racing Corporation|Honda]] classificandosi quarto, vincendo a [[Barcellona]], nel [[Gran Premio motociclistico di Catalogna|Gran Premio di Catalogna]]. Nel [[Motomondiale 1994|1994]] tornò alla guida dell'[[Aprilia
Max Biaggi si aggiudicò così il suo primo titolo mondiale, con 22 punti di vantaggio sul secondo classificato [[Tadayuki Okada]]<ref>{{cita web|url=http://racingmemo.free.fr/MOTO-GP-classements_94-250.htm|titolo=Classifica Motomondiale 250 1994|autore=Vincent Glon|lingua=fr}}</ref> e fu anche il primo mondiale nella classe 250 vinto dall'[[Aprilia Racing|Aprilia]]. Nel [[Motomondiale 1995|1995]] ha vita più semplice, concludendo con ben 83 punti di vantaggio sul secondo classificato; ma non mancarono certo grandi duelli, tra lui, il debuttante [[Ralf Waldmann]] e il giapponese [[Tetsuya Harada]], suoi più acerrimi rivali per quella stagione e per quelle a venire. In quell'anno si impose in ben 8 Gran Premi (Malesia, Germania, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Argentina e Catalogna), concludendo solo una gara fuori dal podio, quella in Giappone.
Il [[Motomondiale 1996|1996]] è l'anno della consacrazione, data l'esperienza e il talento dimostrati in precedenza, e infatti la stagione inizia nel migliore dei modi per Biaggi: ottiene 5 vittorie nelle prime 6 gare, tanto da far sembrare già chiuso il campionato. Ma una serie di errori, conditi da molta sfortuna, come la caduta in prova ad Assen (che lo costringe a fare due gare non al 100% della forma fisica), il contatto con [[Olivier Jacque|Jacque]] a Zeltweg e la caduta a Rio, unite alla grande velocità e determinazione di Waldmann e della sua Honda, fanno sì che il mondiale si decida all'ultima gara: a Eastern Creek, Biaggi vince e si porta a casa il titolo con soli 6 punti di vantaggio, migliorando il record dell'anno prima totalizzando 9 vittorie: Shah Alam, Suzuka, Jerez, Mugello, Paul Ricard, Donington Park, Brno, Catalunya e la sopracitata Eastern Creek.
[[File:Honda NSR250 1997.jpg|thumb|left|La [[Honda RS 250 R|Honda NSR250]] del Marlboro Team Kanemoto, con la quale Biaggi vinse il titolo mondiale nel [[Motomondiale 1997|1997]]]]
Nel [[Motomondiale 1997|1997]], dopo il divorzio dall'[[Aprilia Racing|Aprilia]], approda alla Honda del [[Kanemoto Racing|Marlboro Team Kanemoto Honda]] di [[Erv Kanemoto]]. In questa stagione conquista 5 vittorie (Malesia, Italia, San Marino, Repubblica Ceca, Indonesia) ma, malgrado i cinque successi, dovrà lottare fino all'ultima gara per conquistare il suo 4º titolo iridato, che arriverà con appena 2 punti di vantaggio su Waldmann. Dopo questo trionfo, Biaggi passò alla [[classe 500]], lasciando la 250 dove rimane apprezzato per il suo stile di guida efficace e pulito nonché per alcuni record tuttora imbattuti: unico pilota nella storia della ''quarto di litro'' a vincere 4 mondiali consecutivi con due moto diverse ([[Aprilia Racing|Aprilia]] e Honda) oltre che primatista per numero di ''pole position'' e di podi.
===== Classe 500 e MotoGP =====
====== Honda (1998) ======
Nonostante un esordio trionfale e un'ottima prima stagione, nel prosieguo i suoi risultati complessivi nella 500 furono meno brillanti rispetto a quanto fatto registrare in 250. Nella [[motomondiale 1998|stagione 1998]] Biaggi, rimasto alla Honda, sempre nel team satellite di Kanemoto, debuttò con successo vincendo il [[Gran Premio motociclistico del Giappone 1998|Gran Premio del Giappone]] disputato a [[Circuito di Suzuka|Suzuka]], essendo partito dalla ''pole position'' e avendo effettuato il [[giro più veloce]] in gara: un ''[[Hat trick (sport)|hat trick]]'' riuscito, oltre che a lui, solo al finlandese [[Jarno Saarinen]] venticinque anni prima. Nel corso della stagione vinse anche il [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca 1998|Gran Premio della Repubblica Ceca]], ma l'evento ''clou'' del campionato fu a [[Barcellona]] il 20 settembre 1998 durante il [[Gran Premio motociclistico di Catalogna 1998|Gran Premio di Catalogna]].
A nove giri dal termine una caduta coinvolse la [[Yamaha Motor|Yamaha]] del francese [[Jean-Michel Bayle]] e la Honda dello spagnolo [[Àlex Crivillé]]; i commissari di gara esposero le bandiere gialle (indicanti divieto di sorpasso per ragioni di sicurezza) mentre Biaggi si contendeva con [[Alex Barros]] il comando della corsa. Nella zona dell'incidente Biaggi sorpassò il brasiliano, che lo risopravanzò immediatamente: entrambi furono sanzionati con uno ''stop and go'' (una sosta forzata di dieci secondi ai box, senza poter apportare modifiche all'assetto della moto). Barros rientrò per scontare la penalità e chiuse poi al 7º posto; invece Biaggi decise di proseguire come se nulla fosse, sicché fu squalificato da una gara che fu vinta dal suo diretto avversario in classifica generale, l'australiano [[Michael Doohan|Mick Doohan]], che prima di Barcellona era secondo nel mondiale proprio dietro all'italiano. Biaggi e Barros fecero ricorso, sostenendo che nel punto dove erano avvenuti i reciproci sorpassi fosse stato per loro impossibile vedere le bandiere gialle, ma la giuria internazionale li respinse entrambi, infliggendo inoltre a Biaggi un'ammenda di {{formatnum:5000}} [[franchi svizzeri]] (circa {{formatnum:6000000}} di [[Lira italiana|lire]]) dell'epoca<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/21/Rossi_eroe_Biaggi_ingenuo_ga_0_9809216511.shtml|titolo=Rossi eroe, Biaggi ingenuo|autore=Gianluca Gasparini|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=21 settembre 1998}}</ref>.
Con questa bandiera nera subìta, Biaggi stabilisce il poco lusinghiero record di squalifiche in carriera nel [[motomondiale]]: 3<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/maggio/07/Biaggi_gia_terza_volta_che_ga_0_0205071774.shtml|titolo=Biaggi, è già la terza volta che ci caschi!|autore=Giorgio Specchia|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=7 maggio 2002}}</ref>. Al termine della stagione Biaggi chiuderà al secondo posto nella classifica mondiale, dietro a Doohan con 52 punti di distacco; terzo Crivillé a 10 punti dal romano<ref>{{cita web|url=https://www.motogp.com/en/gp-results/1998/ARG/500cc/WorldStanding|titolo=Motomondiale 1998 classe 500 - Classifica Mondiale|lingua=en|editore=Dorna Sports S.L.|data=25 ottobre 1998|accesso=9 aprile 2023|dataarchivio=9 aprile 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230409151459/https://www.motogp.com/en/gp-results/1998/ARG/500cc/WorldStanding|urlmorto=sì}}</ref>.
====== Yamaha (1999-2002) ======
[[File:2001 Yamaha YZR500 (OWL6).JPG|thumb|La [[Yamaha YZR 500]] del Team Marlboro, con la quale Biaggi corse il motomondiale del [[Motomondiale 2001|2001]], cogliendo al [[Sachsenring]] l'ultima vittoria Yamaha nella [[classe 500]]]]
Nel 1999 Biaggi decise allora di lasciare la [[Honda]], con la quale aveva iniziato ad avere qualche screzio, per entrare a far parte del meno competitivo team [[Yamaha Motor|Yamaha]]. Non inizia bene la stagione, col ritiro in Malesia; successivamente Biaggi conquisterà in dieci gare due secondi posti a Jerez e al Mugello, due quarti posti a Donington e in Repubblica Ceca e un quinto posto ad [[Gran Premio motociclistico d'Olanda|Assen]]. L'unica vittoria stagionale arriverà in Sudafrica e Biaggi concluderà la stagione, segnata nelle prime gare dall'infortunio di Doohan che lo costringe al ritiro, in quarta posizione dietro ad [[Àlex Crivillé]], [[Kenny Roberts Junior]] e [[Tadayuki Okada]]. Nel 2000 ancora con la Yamaha si ritirò quattro volte nelle prime cinque gare. Nella seconda parte della stagione riuscirà a conquistare diversi podi e anche due successi, in Repubblica Ceca e Australia, piazzandosi a fine stagione in terza posizione dietro a Roberts Junior e al debuttante [[Valentino Rossi]].
Il 2001 fu sicuramente una delle stagioni più avvincenti, sin dalla prima gara in Giappone, dove si accese la rivalità Biaggi-Rossi: una gomitata del romano fece andare fuori pista il pesarese; subito dopo arriverà la risposta di Rossi il quale, sorpassando il connazionale, gli mostrerà il [[dito medio]]. La gara si concluse con la vittoria di Rossi e col terzo posto di Biaggi. Ma Max in quella stagione fu protagonista di diversi buoni risultati oltre che di tre vittorie in Francia, Olanda e Germania. Biaggi e Rossi furono i protagonisti della stagione e il romano si presentò all'appuntamento di [[circuito di Brno|Brno]] da secondo in classifica, a 10 lunghezze di distacco dal pesarese, dopo aver recuperato parecchi punti nelle gare precedenti. Paradossalmente, in questo che è sempre stato il circuito preferito di Max, la stagione svoltò definitivamente a favore di Rossi: Biaggi cadde in Repubblica Ceca e suo malgrado incapperà nello stesso epilogo anche nei successivi fine settimana del Pacifico e della Malesia; complessivamente sbagliò più del rivale e alla fine Rossi prese il largo. Il campionato, l'ultimo nella storia delle ''mezzo litro'', si concluderà con Biaggi in seconda posizione dietro a Rossi, staccato di 106 punti.
Il 2002 vide l'avvicendamento come [[classe regina]] tra la 500 e la [[MotoGP]], con moto 4 tempi dalla cilindrata di 990 cm³. Alla stagione di debutto con le nuove ''mille'' Biaggi vinse in [[Repubblica Ceca]] e in [[Malaysia]], nel [[circuito di Sepang]]. La stagione iniziò male per Biaggi, che colleziona solo 7 punti nei primi tre Gran Premi, ma riesce poi a proseguirla ad alti livelli, ottenendo otto podi e confermando il secondo posto dell'anno precedente a 140 punti da Rossi.<ref>{{cita web|url=https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/moto-gp/2021/12/10-5008605/motogp_story_il_2002_l_alba_di_una_nuova_era|titolo=MotoGP Story: il 2002, l'alba di una nuova era|data=10 dicembre 2021|editore=Conti Editore S.r.l.|autore=Giovanni Cortinovis}}</ref>.
====== Ritorno in Honda (2003-2005) ======
[[File:2005 0429 Max Biaggi.jpg|thumb|left|Biaggi ai box nel 2005, in sella alla [[RC211V]] del [[Repsol Honda Team]]]]
Convinto che la Yamaha non fosse competitiva, nel 2003 Biaggi tornò alla Honda nel [[Pons Racing|team Camel Pons]], che non godeva di tutti gli aggiornamenti tecnici apportati alle moto della casa madre, terminando la stagione in terza posizione con 228 punti conquistati. Con la scuderia di [[Sito Pons]], nel 2003 ottenne buoni risultati sin dalla prima gara, riuscendo a vincere due Gran Premi nella stagione in Gran Bretagna e a Motegi, contro le 4 vinte dall'emergente [[Sete Gibernau]], che concluse secondo in classifica generale con 277, punti e le 9 vinte da Valentino Rossi, vincitore del titolo.
Il 2004 sembra l'anno buono: si ben comporta nei test, e nella prima metà di stagione centra numerosi podi nonché una vittoria in [[Sachsenring|Germania]], dopo una lotta all'ultima curva con [[Alex Barros]], che lo porta al secondo posto della classifica, a un solo punto da Rossi passato in quell'anno alla Yamaha. Nelle gare successive però un dodicesimo posto a [[Circuito di Donington Park|Donington]], dovuto a delle noie al cambio, e due ritiri consecutivi all'[[Circuito di Estoril|Estoril]] e a [[Circuito di Motegi|Motegi]] (entrambi causati da contatti con [[Loris Capirossi]] nelle prime battute) lo allontanano dalla lotta per il titolo. Giungerà alla fine terzo a 87 punti di distacco da Rossi, e dietro a Gibernau. Chiuse tra l'altro la stagione fratturandosi un piede, in seguito a una caduta in un test sulla pista di Latina con una moto [[supermotard]], il che gli impedì di partecipare ad alcuni test invernali.
Nel 2005 passò al team [[Repsol]] [[Honda Racing Corporation|HRC]] e poté così gareggiare con una moto Honda "ufficiale", ma disputò la sua peggior stagione in MotoGP, dato che non riuscì a vincere nessuna gara, riuscì a conquistare solo 4 podi, tra cui quello al Mugello dopo una lotta con il rivale Valentino Rossi. La stagione fin dall'inizio non fu delle migliori, anche se Biaggi fu per lungo tempo secondo in classifica generale, seppur molto lontano da Rossi. L'involuzione principale avviene dopo il gp di Motegi (nel quale era arrivato secondo): da lì in poi Biaggi cade due volte ed è sempre molto lontano dai primi. Alla fine conclude la stagione in quinta posizione, dietro a Valentino Rossi, [[Marco Melandri]], [[Nicky Hayden]] e [[Colin Edwards]].
In seguito alle sue dichiarazioni sulla deludente stagione<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/sport/motomondiale6/motomondiale6/motomondiale6.html|titolo=Porte chiuse per Biaggi
Rischia di non correre più|autore=Corrado Zunino|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.|data=1 novembre 2005}}</ref>, i dirigenti [[Honda Racing Corporation|Honda HRC]] decisero di non affidargli una moto ufficiale per il 2006<ref>{{cita web |url=https://www.motoblog.it/post/1197/la-honda-ha-spinto-fuori-max-biaggi|titolo=La Honda ha “spinto fuori” Max Biaggi|autore=Gianluca|data=16 dicembre 2005|editore=T-Mediahouse}}</ref>, vietando al team di [[Sito Pons]], con il quale Biaggi aveva già un precontratto, di includere Biaggi nel team stesso. Questa decisione scatenò la ritorsione della [[Camel (sigarette)|Camel]], sponsor principale della squadra, che, a causa della mancata conferma di Biaggi, decise di rompere il contratto di sponsorizzazione con la [[Honda]]<ref>{{cita web|url=https://www.motoblog.it/post/1223/la-camel-lascia-la-motogp-e-max-biaggi|titolo=La Camel lascia la MotoGP e Max Biaggi|autore=Gianluca|data=21 dicembre 2005|editore=T-Mediahouse}}</ref>.
====== La rivalità con Valentino Rossi ======
{{vedi anche|Rivalità Biaggi-Rossi}}
[[File:2005 0409 Valentino Rossi.jpg|thumb|[[Valentino Rossi]] è stato il principale rivale in pista di Biaggi: i due piloti italiani hanno dato vita per anni a un'[[Rivalità Biaggi-Rossi|accesa sfida sportiva]]]]
Durante la seconda parte della sua carriera, Biaggi ha avuto un'accesa rivalità con l'altro principale pilota italiano dell'epoca, [[Valentino Rossi]]. Il loro rapporto, dentro e fuori la pista, è stato per anni al centro dell'attenzione degli appassionati e della stampa specializzata internazionale, contribuendo non poco a tener viva la popolarità della disciplina<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/moto/200107/09/3b49ee9a04b6a/|titolo=Spaghetti Duel|editore=RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A.|data=9 luglio 2001|accesso=11 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131111175932/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/moto/200107/09/3b49ee9a04b6a/|dataarchivio=11 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
Nei primi tempi, la rivalità Biaggi-Rossi fu caratterizzato da forti scontri, sia verbali che durante lo svolgimento delle gare, con comportamenti anche piuttosto duri da parte dei due piloti. Negli ultimi anni della loro coesistenza in pista, tuttavia, questi dissidi hanno finito per affievolirsi sempre più, tanto che, dopo il ritiro agonistico di Biaggi, entrambi si sono lasciati alle spalle gli attriti del passato rendendosi protagonisti di una certa distensione nei confronti del rispettivo rivale<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Motomondiale/MotoGP/19-04-2011/biaggi-basta-attriti-rossi-80903654425.shtml|titolo=Biaggi: "Basta attriti con Rossi, ora adulti, e lui ha fatto meglio"|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=19 aprile 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/vari/2011/04/19/news/biaggi_rivalit_rossi-15141954/|titolo=Biaggi: "Io e Valentino
come Coppi e Bartali"|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.|data=19 aprile 2011}}</ref>.
==== Campionato mondiale Superbike ====
===== Suzuki (2007) =====
Dopo un anno sabbatico, il 15 settembre 2006 viene annunciato il suo ingaggio con la [[Suzuki]] per partecipare nella stagione [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]] al [[Campionato mondiale Superbike]], in sella a una [[Suzuki GSX-R 1000|GSX-R 1000 K7]] del [[Team Alstare Suzuki Corona Extra]] che, pur essendo una struttura privata, era da anni il team di riferimento della casa giapponese per la categoria. Il 24 febbraio [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]] fa il suo esordio nel GP del [[Qatar]], vincendo la prima manche e piazzandosi 2º nella prova pomeridiana<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Altri_Motori/Superbike/Primo_Piano/2007/02_Febbraio/24/garauno.shtml|titolo=Biaggi, è un esordio strepitoso|autore=Paolo Gozzi|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=24 febbraio 2007}}</ref>.
[[File:Max biaggi wk sbk assen 2007.jpg|thumb|left|Biaggi nel 2007 in [[Campionato mondiale Superbike|SBK]], ad [[TT Circuit Assen|Assen]], con la [[Suzuki GSX-R 1000|Suzuki GSX-R]] del [[Team Alstare]]]]
Nei successivi gran premi sale diverse volte sul podio, ottenendo discreti risultati, che lo tengono in corsa per il Mondiale. Sul tracciato di [[Autodromo di Vallelunga|Vallelunga]], Biaggi, che ha parecchi punti di ritardo su Toseland, vince la prima manche e si piazza secondo nella successiva, rimandando così il verdetto sul titolo all'ultimo Gran Premio, che si disputa in Francia e che vedrà il titolo andare a [[James Toseland]], davanti a [[Noriyuki Haga]] e allo stesso Biaggi. Biaggi conclude un'ottima stagione d'esordio in terza posizione, con 397 punti ottenuti soprattutto grazie a 3 vittorie (Qatar, Brno e Vallelunga) e a 17 podi. Sulla lotta all'iride, conclusasi a favore di Toseland, pesano alcuni errori commessi dal romano, i quali gli hanno tolto qualche punto che poteva decidere il mondiale a favore suo.
Il 18 ottobre [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]] viene resa nota la notizia che la Suzuki non può rinnovare il contratto di Biaggi per la stagione [[Campionato mondiale Superbike 2008|2008]] perché, dopo aver perso il suo sponsor principale, non ha più le possibilità economiche per pagare uno stipendio così alto<ref>{{cita web|url=https://www.dueruote.it/sport/sbk/2007/10/19/biaggi-suzuki-divorzio-definitivo.html|titolo=Biaggi-Suzuki: divorzio definitivo|autore=Luigi Rovola|editore=Editoriale Domus S.p.A.|data=19 ottobre 2007}}</ref>.
===== Ducati (2008) =====
Il 30 ottobre [[Campionato mondiale Superbike 2007|2007]], in un comunicato congiunto, il [[Team Sterilgarda]] del manager-pilota [[Marco Borciani]] e Max Biaggi annunciano di aver trovato l'accordo per la stagione agonistica [[Campionato mondiale Superbike 2008|2008]]; pertanto il pilota romano, svanita l'ipotesi di un ritorno in MotoGP con il team [[Honda Gresini]], continua la sua avventura nel [[mondiale Superbike]] con una [[Ducati 1098|Ducati 1098R]] versione clienti del Team Sterilgarda Go Eleven. Nel team italiano trova come compagno di squadra lo spagnolo [[Rubén Xaus]].
[[File:3 Max Biaggi 2008 Aug 1.jpg|thumb|Biaggi nel 2008, in piega con la [[Ducati 1098]] del [[Team Sterilgarda]]]]
La stagione è nel complesso peggiore della precedente: Biaggi non riesce a imporsi su nessun tracciato, ma colleziona comunque 7 podi (3 secondi e 4 terzi posti) e chiude il campionato [[Campionato mondiale Superbike 2008|2008]] al settimo posto in classifica generale<ref>{{cita web|url=https://resources.worldsbk.com/files/results/2008/POR/SBK/002/STD/ChampionshipStandings.pdf|data=2 novembre 2008|titolo=SBK 2008 - Championship Standings|editore=Dorna Sports S.L.|lingua=en}}</ref>, risultando il migliore tra i privati.
Da segnalare l'infortunio capitatogli nel Gran premio in Australia, che ha condizionato il proseguimento della stagione, nella quale fino ad allora (anche se c'erano stati solo due appuntamenti) Biaggi aveva dimostrato di essere molto competitivo, imponendo al pilota romano uno stop di circa un mese a causa di una [[Frattura (medicina)|frattura]] del [[Radio (anatomia)|radio]] del [[Arto superiore|braccio sinistro]]<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Motori/Altri_Motori/Superbike/Primo_Piano/2008/03_Marzo/02/australia.shtml|titolo=Biaggi cade e si frattura
Phillip Island a Bayliss|autore=Paolo Gozzi|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=2 marzo 2009}}</ref>.
===== Aprilia (2009-2012) =====
====== 2009 ======
Il 19 settembre 2008, sfumata la possibilità di salire sulla Ducati ufficiale (dalla quale si sente tradito poiché, a quanto diceva, aveva già un precontratto), viene annunciato il suo ingaggio da parte dell'[[Aprilia Racing|Aprilia]] per guidare la nuova [[Aprilia RSV4|RSV4]], con la quale si presenta al via del [[campionato mondiale Superbike 2009|mondiale 2009]]<ref>{{cita web|url=https://www.nextmoto.it/articolo/aprilia-rsv4-sbk-e-max-biaggi-insieme-nel-2009/656/|data=19 settembre 2008|titolo=Aprilia RSV4 SBK e Max Biaggi – Insieme nel 2009|editore=Web 365 S.r.l.}}</ref> con lo scopo di sviluppare la moto e renderla abbastanza competitiva per provare a conquistare il titolo mondiale nella [[Campionato mondiale Superbike 2010|stagione 2010]].
[[File:Biaggi RSV4.jpg|thumb|left|Biaggi in azione sull'esordiente [[Aprilia RSV4]] nel 2009]]
Dopo un inizio non positivo in Australia, ottiene due terzi posti in Qatar. Nelle gare successive riesce a ottenere discreti risultati con un'[[Aprilia Racing|Aprilia]] ancora molto acerba e difficile da guidare, con la quale commette molti errori. Dopo due pessime manche a Misano, la stagione di Biaggi cambia radicalmente faccia nella gara successiva a Donington, dove ottiene il secondo posto. Da lì in poi Biaggi e la sua [[Aprilia Racing|Aprilia]] si trovano costantemente nella parte alta della classifica, ottenendo altri sei podi, fra i quali una vittoria a [[Gran Premio di superbike di Brno 2009|Brno]] in gara 1<ref>{{cita web|url=http://resources.worldsbk.com/files/results/2009/CZE/SBK/001/CLA/Results.pdf|data=26 luglio 2009|titolo=SBK2009 Brno - Results Race 1|editore=Dorna Sports S.L.|lingua=en}}</ref> e un podio a Portimao in gara 1, podio insperato, visto l'infortunio riportato in una caduta nelle prove libere. Biaggi migliora i risultati della stagione precedente in Ducati, arrivando quarto nella classifica mondiale piloti.
====== 2010 ======
Il 2010 lo affronta sempre con l'[[Aprilia RSV4|RSV4]] colorata con i nuovi colori dello [[sponsor]] [[Alitalia]]. Nella prima metà di stagione i protagonisti assoluti sono i due principali contendenti al titolo: Max Biaggi e la rivelazione [[Leon Haslam]] con la [[Suzuki]]. I due si rivelano veloci e costanti e pian piano scavano un pesante distacco con il resto della classifica, formata da piloti veloci ma non costantemente competitivi, sfortunati e inclini all'errore.
Il centauro romano è costretto a un non facile inseguimento dopo il primo appuntamento in Australia, dove perde 26 punti da Leon Haslam. Biaggi si dimostra sicuro della sua forza e della forza dell'Aprilia, non facendosi prendere dalla frenesia, senza prendere rischi e accontentandosi nei circuiti un po' meno favorevoli alla sua moto (i tracciati lenti tipo [[Valencia]], [[Assen]] e [[Kyalami]]), e sfruttando invece tutte le potenzialità del suo mezzo nei circuiti più favorevoli (i tracciati veloci o misto-veloci come [[Portimão]], [[Monza]] e [[Salt Lake City]]), migliorando sempre la posizione ottenuta in Superpole e senza mai ritirarsi. Nelle tre doppiette ottenute sin qui ottiene sempre un primato: la prima doppietta la ottiene nel secondo appuntamento a Portimao, battendo entrambe le volte in volata il rivale britannico Haslam: questa in [[Portogallo]] è la prima doppietta della carriera nel romano; nel [[fine settimana]] di Monza, oltre ai 50 punti, ottiene la prima superpole e la 50ª vittoria in carriera; nell'appuntamento di metà stagione a Salt Lake City, dopo un lungo tira e molla in classifica con Haslam, il centauro romano si porta in testa alla classifica iridata grazie alla doppietta, facilitata dai ritiri di [[Carlos Checa]] per guasti della sua [[Ducati]] e al primo ritiro stagionale del britannico in gara 2 a causa di una caduta. Al giro di boa della stagione (14 gare su 26) Biaggi culmina la rimonta, passando in testa con 257 punti, 15 di vantaggio su Leon Haslam e 106 di vantaggio su [[Jonathan Rea]].
[[File:Max Biaggi 2010 SBK Misano.jpg|thumb|Biaggi nel 2010 sulla RSV4 del Team [[Aprilia Alitalia Racing]]]]
Il week end di Misano Adriatico rappresenta il secondo round italiano nel tabellone del Mondiale e per il binomio Aprilia/Biaggi non si preannuncia una gara semplice, viste le caratteristiche lente e i pessimi risultati dello anno precedente. L'esame Misano viene però superato brillantemente: Biaggi vince entrambe le gare, impressionando in gara 2, nella quale rifila otto secondi di distacco al secondo dopo aver rimontato dal quarto posto; l'Aprilia si dimostra competitiva anche nei circuiti lenti e la graduatoria vede Biaggi allungare su Haslam, secondo in gara 2, ma ottavo in gara 1 dove non trova il settaggio ideale.
Due settimane dopo si va a Brno, circuito storicamente favorevole al pilota romano. Biaggi non centra la doppietta e divide il bottino con Rea, vincendo gara 2 e arrivando secondo in gara 1. Il week-end è disastroso per il rivale Haslam, prima ottavo e poi decimo, e Biaggi si ritrova con l'enorme vantaggio di 68 punti a 4 appuntamenti dalla fine. Biaggi controlla senza prendere troppi rischi nei week-end a Silverstone (quinto e sesto) e al Nurburbring (dove vince la seconda superpole in carriera, ma non va oltre il quarto e il quinto posto, peggiorando per la prima volta stagionale in gara il risultato della superpole), perdendo in totale solo 10 punti da Haslam.
[[File:Max Biaggi 2010 SBK Miller 2.jpg|thumb|left|Biaggi festeggia la vittoria al [[Miller Motorsports Park]] che lo proiettò in testa alla classifica del mondiale SBK [[Campionato mondiale Superbike 2010|2010]], conclusosi con il suo successo finale]]
Il week-end che può incoronare il Corsaro è quindi quello del 24-26 settembre di [[Imola]], nel quale gli basterebbe perdere meno di 9 punti da Haslam per incoronarsi campione. La gara 1 è per Biaggi piena di difficoltà: il romano appare molto "impiccato" e non a suo agio fra i saliscendi imolesi e, a causa di due contatti con [[Luca Scassa]], termina la gara in undicesima posizione. La gara nelle posizioni di testa è molto accesa e si riduce all'ultimo giro al duello Checa-Haslam: il britannico non s'accontenta della piazza d'onore e prova un sorpasso impossibile, finendo lungo e arrivando quinto anziché secondo, guadagnando così solo sei punti sul romano. Gara 2 inizia con tutt'altro piglio per il romano, molto veloce fin dalle prime battute e in piena lotta per il podio davanti ad Haslam, ma l'emozionante duello iridato viene bruscamente interrotto da un problema al motore della Suzuki dell'inglese, che è costretto a dire addio ai sogni iridati, consegnando il mondiale a Biaggi che, ormai matematicamente campione, finisce la gara al quinto posto. Max Biaggi diventa così il primo italiano campione del mondo in Superbike,<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Moto/Superbike/26-09-2020/max-biaggiil-26-settembre-2010-imola-primo-titolo-mondiale-sbk-3802296354218.shtml|titolo=Max Biaggi: il 26 settembre 2010 a Imola il primo titolo mondiale SBK|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=26 settembre 2020|autore=Massimo Falcioni}}</ref> conseguendo il suo quinto titolo iridato (a 13 anni di distanza dal quarto) e diventando così il secondo pilota vincitore di un titolo sia in Superbike sia nel [[Motomondiale]], dopo lo statunitense [[John Kocinski]].
Il Mondiale 2010 si conclude sul tracciato francese di [[Magny-Cours]], dove Biaggi, febbricitante ma ora senza pressione, ottiene il 4º posto in gara 1 e la vittoria in gara 2; piazzamenti che di fatto consegnano all'Aprilia il titolo mondiale costruttori.<ref>{{cita web|url=https://www.motociclismo.it/sbk-2010-magny-cours-gara1-vince-crutchlow-con-la-yamaha-ad-aprilia-il-mondiale-costruttori-moto-9747|titolo=SBK 2010 Magny-Cours Gara1: vince Crutchlow con la Yamaha, ad Aprilia il mondiale costruttori|editore=Sportcom S.r.l.|data=3 ottobre 2010|autore=Lorenzo Motta}}</ref> Per Biaggi la stagione si conclude senza alcun nessun ritiro e con 10 vittorie e 14 podi, che fruttano 451 punti: 75 in più rispetto al secondo, Leon Haslam, e, complice l'infortunio di Rea, ben 154 punti in più rispetto al terzo, [[Carlos Checa]].
====== 2011 ======
[[File:Aprilia - Flickr - driver Photographer.jpg|thumb|Biaggi nel 2011 col n. 1 sulla RSV4 del Team Aprilia Racing]]
Per la stagione 2011 rimane nello stesso team e con lo stesso compagno di squadra, ma torna a correre dopo 14 anni con il numero 1 sul cupolino. La stagione parte con due secondi posti nelle due ''manche'' australiane di [[Phillip Island]], dietro solo a [[Carlos Checa]], ma già al secondo ''round'' nella rientrante Donington, Biaggi (eloquente il litigio con [[Marco Melandri|Melandri]] dopo la ''superpole'') commette numerosi errori in gara 1 che lo relegano al settimo posto, mentre in gara 2 viene addirittura squalificato dopo non aver rispettato il ''drive trough'' combinatogli per essersi mosso sulla casella di partenza.
Il pilota romano sembra riprendersi nella prova olandese di Assen con due secondi posti dietro [[Jonathan Rea]] e Checa, ma poi ricade in una gara interlocutoria a [[Monza]]: dopo aver ottenuto la ''superpole'', in gara 1 i troppi errori gli fanno cedere la prima posizione in favore di [[Eugene Laverty]], mentre poi in gara 2, quando è in testa, gli viene assegnata una penalità per taglio di ''chicane''.
Dopo la trasferta americana di [[Salt Lake City]] e la seconda prova italiana di [[Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini|Misano]], Carlos Checa prende il largo con quattro vittorie ma Biaggi, più immediato inseguitore dopo un ritiro (contatto con Rea) e un terzo posto a Miller Park, e doppia piazza d'onore al Santa Monica, recupera nella esordiente prova spagnola di [[Aragona|Aragón]] e a [[Brno]], dove si divide con Melandri le ''superpole'' e i primi due gradini del podio. Il mondiale sembra riaperto, ma a [[Silverstone]] Checa caccia indietro uno spento Biaggi (undicesimo e quarto).
Biaggi abdica nel successivo appuntamento tedesco del [[Nürburgring]] a causa di uno infortunio al piede occorsogli durante le prove libere, che lo costringe a saltare tre appuntamenti.<ref>{{cita web|url=https://www.worldsbk.com/it/notizie/2011/Biaggi%20salta%20anche%20la%20gara%20di%20MagnyCours|titolo=Biaggi salta anche la gara di Magny-Cours|editore=Dorna Sports S.L.|data=28 settembre 2011}}</ref> Si ripresenta al ''round'' conclusivo di [[Portimão]] dove con un quarto e un settimo posto riesce a recuperare il terzo posto, ottenuto ai danni di Laverty per il maggior numero di secondi posti (nove). Biaggi chiude così il mondiale 2011 con 303 punti, frutto di due vittorie e dodici podi.<ref>{{cita web|url=https://resources.worldsbk.com/files/results/2011/POR/SBK/002/STD/ChampionshipStandings.pdf|titolo=SBK 2011 - Championship Standings|editore=Dorna Sports S.L.|data=16 ottobre 2011|lingua=en}}</ref>
====== 2012 ======
[[File:Autódromo Internacional do Algarve (2012-09-23), by Klugschnacker in Wikipedia (67).JPG|thumb|left|Biaggi precede [[Brett McCormick|McCormick]] e [[Jonathan Rea|Rea]] a [[Autódromo Internacional do Algarve|Portimão]] durante la stagione 2012]]
Per il 2012 rimane nello stesso team, ma con [[Eugene Laverty]] come compagno di squadra. Nella prima corsa lotta nei primi giri con [[Carlos Checa]], che cade rendendo facile la vittoria a Max. In gara 2, con un gran recupero dopo un errore, riesce a concludere la gara in seconda posizione, preceduto solo dallo spagnolo. Il prosieguo della stagione lo vede piazzarsi sempre fuori dal podio ma, grazie ai vari errori degli avversari, riesce a restare in testa al mondiale. A Donington, precisamente in gara 2, riesce a tornare sul podio, piazzandosi al secondo posto, e ci riesce anche nella gara successiva negli Stati Uniti. A Misano torna a vincere, mettendo a segno una doppietta che gli permette di allungare sugli avversari. Ad Aragon riesce nuovamente a vincere, in gara 1, davanti a [[Marco Melandri]] sfiorando la terza piazza nella successiva manche. Nelle gare successive non riesce più ad andare a podio, perdendo tutto il vantaggio che aveva accumulato sui suoi avversari.
Torna sul podio solo nella gara 1 di Mosca, cadendo però in gara 2 e regalando la ''leadership'' del mondiale a Melandri. Si rifà al Nürburgring, dove vince gara 1 e, approfittando di due cadute di Melandri, ritorna in testa al campionato. Al penultimo appuntamento di Portimao, in gara 1 Biaggi è quarto dopo una gara sul bagnato, mentre in gara 2 ottiene il terzo gradino del podio; questi piazzamenti, complici i guai occorsi in terra portoghese agli inseguitori Melandri e [[Tom Sykes]], gli permettono di allungare in classifica.
Nell'ultimo appuntamento mondiale, a Magny Cours, Biaggi si laurea al ''fotofinish'' campione del mondo Superbike per la seconda volta in carriera: in una domenica rocambolesca – nonostante una caduta in gara 1 e il quinto posto in gara 2 – il pilota romano ha la meglio su Sykes, che lo tallonava in classifica, per appena mezzo punto di vantaggio (il distacco più ridotto nella storia della categoria). Max Biaggi conquista così all'età di 41 anni il suo 6º alloro mondiale (tra prototipi e derivate di serie); a questo si aggiungono il 50º e 51º titolo per [[Aprilia (azienda)|Aprilia]] e il 100º e 101º per il [[Gruppo Piaggio]], conquistati rispettivamente nelle categorie costruttori e piloti<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Altri_Motori/Superbike/07-10-2012/biaggi-cade-gara-1-sykes-1-riapre-giochi-912834428226.shtml|titolo=Biaggi si riprende il Mondiale, dopo due anni torna sul trono|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|autore=Paolo Gozzi|data=7 ottobre 2012}}</ref>.
Il 7 novembre 2012, con una conferenza stampa all'[[autodromo di Vallelunga]], Biaggi annuncia il suo ritiro dall'attività agonistica.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/moto-gp/2012/11/07/news/biaggi-46090686/|titolo=Max Biaggi, addio alle gare
"Ora corro per i miei figli"|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.|data=7 novembre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_novembre_07/biaggi-ritiro-corse_e32506da-28be-11e2-9e66-88ac4e174519.shtml|titolo=L'addio di Biaggi: "Mi ritiro da campione"|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=7 novembre 2012}}</ref>
==== Dopo il ritiro ====
Lasciate le competizioni motociclistiche, nel 2013 collabora con [[Mediaset]] come seconda voce nelle telecronache delle gare del campionato mondiale Superbike.<ref>{{Cita web|url=https://www.insella.it/news/max-biaggi-telecronista-mediaset|titolo=Max Biaggi telecronista per Mediaset?|editore=Unibeta S.r.l.|data=9 gennaio 2013}}</ref> Negli anni seguenti diventa commentatore tecnico per [[Sky Sport]] nelle gare del motomondiale.
Nel 2015, dopo due anni e mezzo di lontananza dalle corse, torna in sella, divenendo collaudatore del team [[Aprilia Racing]] per quel che concerne i test di sviluppo della [[Aprilia RSV4|RSV4 RF]].<ref>{{Cita web|url=https://motograndprix.motorionline.com/superbike-max-biaggi-nel-2015-faro-solo-il-collaudatore/|titolo=Superbike: Max Biaggi “Nel 2015 farò solo il collaudatore”|autore=Michela Alitta|editore=Motorionline s.r.l.|data=8 febbraio 2015}}</ref> Sempre nella stessa stagione torna a competere nel campionato mondiale Superbike, partecipando come ''[[Wild card (sport)|wild card]]'' ai Gran Premi di [[Gran Premio di superbike di Misano Adriatico 2015|Misano]] e di [[Gran Premio di superbike di Sepang 2015|Sepang]], e cogliendo il podio nella prova malese.<ref>{{Cita web|url =https://www.motoblog.it/post/724877/superbike-sepang-2015-max-biaggi-aprilia|titolo=Max Biaggi: “Podio a Sepang un risultato incredibile”|autore=Adriano Bestetti|editore=T-Mediahouse|data=3 agosto 2015}}</ref>
Il 9 giugno 2017, durante un allenamento al circuito "Il Sagittario" di [[Latina]], subisce un grave incidente, riportando fratture multiple e un trauma cranico;<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2017/06/09/sport/motociclismo/incidente-in-pista-per-max-biaggi-grave-ycUwxX3ImzJ7BU8nc5xUGP/pagina.html|titolo=Incidente in pista per Max Biaggi, nove costole rotte e trauma cranico|autore=Matteo Aglio|data=10 giugno 2017|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.}}</ref> in seguito alle conseguenze di tale infortunio e allo shock subito, il successivo 18 luglio decide di ritirarsi definitivamente dall'agonismo.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/vari/2017/07/18/news/biaggi_addio_alle_moto_basta_gare_faro_l_allenatore_-171057752/|titolo=Biaggi, addio alle moto: ''Ho rischiato di morire, basta gare, farò l'allenatore''|data=18 luglio 2017|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.}}</ref>
==== Altri sport ====
[[File:Violent Violet (Nardò, 1994) - Fabio Fazi, Max Biaggi.jpg|thumb|Biaggi sulla [[pista di Nardò]] nel 1994, in sella al prototipo Violent Violet dell'ingegnere Fabio Fazi (in piedi), con cui il pilota stabilì diversi record di velocità per la categoria [[Motoveicolo elettrico|elettrica]]]]
Per quanto concerne le moto, è rilevante il legame di Biaggi con il mondo dell'[[Motoveicolo elettrico|elettrico]]. Nel 1994, ancora nella fase sperimentale di questa propulsione, partecipa allo sviluppo della Violent Violet, un prototipo realizzato su base [[Gilera SP]] dall'ingegnere Fabio Fazi, e con cui il pilota romano il 2 giugno dello stesso anno stabilisce sulla [[pista di Nardò]] cinque record per la categoria, compreso quello della velocità massima (168 km/h)<ref>{{cita web|autore=William Toscani|url=https://www.gpone.com/it/2018/02/07/news/moto-elettrica-fabio-fazi-e-quel-record-con-max-biaggi.html|titolo=Moto Elettrica: Fabio Fazi e quel record con Max Biaggi|data=7 febbraio 2018|editore=Buffer Overflow S.r.l.}}</ref>. Nel 2019 inizia la collaborazione con Voxan, marchio della casa monegasca [[Venturi Automobiles]], per lo sviluppo di un prototipo da corsa derivato dal modello di serie Wattman. In sella a questa, tra il 31 ottobre e il 1º novembre 2020 stabilisce all'aeroporto di [[Châteauroux]] undici nuovi primati per una moto elettrica, su tutti quello della velocità assoluta (408 km/h)<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.venturi.com/en/news/voxan-wattman-the-fastest-electric-motorcycle-in-the-world/|titolo=Voxan Wattman: the fastest electric motorcycle in the world|data=3 novembre 2020|editore=Venturi}}</ref>; record ulteriormente migliorati tra il 18 e il 23 novembre 2021 al [[John F. Kennedy Space Center]] in [[Florida]],<ref>{{cita web|autore=Samuele Prosino|url=https://www.formulapassion.it/automoto/mondomoto/max-biaggi-e-voxan-motors-nuovo-record-velocita-moto-elettrica-456-kmh-595605.html|titolo=Max Biaggi e Voxan Motors, nuovo record di velocità: 456 km/h|data=2 dicembre 2021|editore=GEDI Digital S.r.l.}}</ref> quando Biaggi e Voxan hanno stabilito la nuova velocità massima (470 km/h) e altri venti nuovi primati per moto elettriche semi-aerodinamiche sotto i 300 chilogrammi<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.venturi.com/en/salar-de-uyuni/|titolo=Mission 05: Salar de Uyuni|editore=Venturi|accesso=2 dicembre 2021|dataarchivio=2 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211202163912/https://www.venturi.com/en/salar-de-uyuni/|urlmorto=sì}}</ref>.
Sempre nelle due ruote, il 28 settembre 2015 vince entrambe le sfide dell'ultima prova del [[Campionato Italiano Supermoto|Campionato Italiano e Internazionali d'Italia Supermoto]] a [[Ottobiano]], categoria "On Road": piazzatosi secondo in qualifica, in gara-1 stava mantenendo tale posizione fino a che la caduta del leader gli apre le strade del successo; in gara-2 invece domina dal primo all'ultimo giro<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Moto/28-09-2015/supermoto-biaggi-gran-protagonista-ottobiano-130299799585.shtml|titolo=Biaggi non si ferma mai: correrà l'ultima in Qatar. Intanto vince in Supermoto|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|autore=Paolo Gozzi|data=28 settembre 2015}}</ref>.
Biaggi vanta anche divagazioni nell'ambito delle quattro ruote. Nel 1999 prova sul [[circuito di Fiorano]] la [[Ferrari F399]], monoposto di [[Formula 1]], ottenendo ottimi riscontri cronometrici quantificati, ufficiosamente, in soli 5" in più della migliore prestazione ottenuta dal pilota titolare [[Michael Schumacher]]<ref name=F1>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/Primo_Piano/2006/01_Gennaio/18/biaggi.shtml|titolo=Biaggi prova la Midland|editore=RCS MediaGroup S.p.A.|data=18 gennaio 2006}}</ref>. Il 18 gennaio 2006, anno nel quale Biaggi non partecipa ad alcuna competizione ufficiale, prova durante una sessione di tre giorni di test privati a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]] una [[Midland F1]] con motore [[Toyota]]<ref name=F1 />; in seguito a ciò, alcuni giornali danno la notizia di un'offerta della scuderia russa al pilota romano come ''test driver'' per la stagione 2006, ma la cosa si rivela essere esclusivamente una trovata promozionale<ref>{{cita web|url=http://newsonf1.net/2006/news/01/jan18mid.htm|titolo=Max Biaggi to test Midland Formula 1 Car|editore=WordPress|data=18 gennaio 2006|lingua=en}}</ref>.
=== Dirigente ===
{{vedi anche|Max Racing Team}}
Dal 19 dicembre 2016 veste i panni del team manager, fondando una squadra motociclistica denominata [[Max Racing Team]].<ref>{{Cita web|url=http://www.max-biaggi.com/html_it/notizie.html|titolo=Max-Biaggi.com {{!}} Pronti per il 2017 con un Team tutto mio!|data=19 dicembre 2016|editore=Max Biaggi}}</ref> Iscritta per il biennio [[Campionato Italiano Velocità 2017|2017]]-[[Campionato Italiano Velocità 2018|2018]] al [[Campionato Italiano Velocità]], dal [[Motomondiale 2019|2019]] compete nella classe [[Moto3]] nel [[motomondiale]]; nello stesso anno ottiene il suo migliore risultato con il secondo posto di [[Arón Canet]] nella classifica piloti. L'avventura nella classe minore del motomondiale procede fino al termine della stagione [[Motomondiale 2022|2022]], dove ottiene la doppietta al [[Gran Premio motociclistico della Malesia 2022|Gran Premio della Malesia]],<ref>{{cita web|url=https://www.motorbox.com/moto/sport/motogp/news/motomondiale-la-cronaca-del-gran-premio-della-malesia-2022-della-classe-moto3|titolo=Moto3 Malesia 2022: vince "nonno" McPhee! Sasaki completa la doppietta del team di Biaggi|autore=Simone Valtieri|data=23 ottobre 2022|editore=Boxer S.r.l.}}</ref> quando viene annunciato che il team non parteciperà alla stagione successiva.<ref>{{Cita web|url=https://www.maxracingteam.com/gran-premio-motul-de-la-comunitat-valenciana-2022-preview/|titolo=A Valencia per l’ultima gara del Max Racing Team|data=3 novembre 2022|editore=White Honey Promotion S.r.a.l.}}</ref>
== Vita privata ==
Risiede nel [[Principato di Monaco]]<ref>{{cita web|url=https://www.golssip.it/news/topflop/biaggi-montecarlo-sereno/|titolo=Max Biaggi: “Qui a Monte Carlo la situazione è serena, bisogna saper controllare…”
|data=1º aprile 2020|editore=AMALA S.n.c.}}</ref> ed è [[soprannominato]] ''il Corsaro''<ref>{{cita web|url=https://footballnews24.it/motogp-max-biaggi-la-carriera-del-corsaro-romano/|titolo=MotoGP, Max Biaggi: la carriera del corsaro romano|editore=Footballnews24|data=10 giugno 2022|autore=Filippo Natalucci}}</ref>.
In passato sono state spesso attribuite a Biaggi relazioni con donne famose, tra le quali le supermodelle internazionali [[Naomi Campbell]]<ref>{{cita web|url=https://tvzap.kataweb.it/news/230966/max-biaggi-e-naomi-campbell-di-nuovo-insieme-dopo-ventanni/|editore=GEDI Digital S.r.l.|data=13 giugno 2018|titolo=Max Biaggi e Naomi Campbell di nuovo insieme dopo vent’anni}}</ref>, [[Claudia Schiffer]] e la showgirl e attrice [[Anna Falchi]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/giugno/30/Falchi_Biaggi_sposiamo_presto_Max_ga_0_9906306530.shtml|titolo=La Falchi: "Io e Biaggi ci sposiamo presto" * Max non ci sente: "Prima c' e' la mia carriera"|data=30 giugno 1999|autore=Gianluca Gasparini|editore=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref>. È stato legato per undici anni alla showgirl ed ex [[Miss Italia]] [[Eleonora Pedron]], dalla quale ha avuto due figli<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/29-09-2015/biaggi-pedron-rottura-max-difficile-dirlo-finita-130313502633.shtml|titolo=Biaggi-Pedron, è rottura. Max: "Fa male dirlo, è finita|data=29 settembre 2015|editore=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref>. Dal 2015<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Moto/24-11-2015/max-biaggi-bianca-atzei-inizio-una-love-story-1301054320748.shtml|titolo=Max Biaggi e Bianca Atzei: l'inizio di una love story|data=24 novembre 2015|editore=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref> al 2017<ref>{{cita web|autore=Massimo Galanto|url=https://www.donnamoderna.com/news/cultura-e-spettacolo/max-biaggi-fine-storia-damore-bianca-atzei|titolo=Max Biaggi racconta la fine della sua storia d’amore con Bianca Atzei|data=8 dicembre 2017|autore2=Alessia Sironi|editore=Periodici S.r.l.}}</ref> è stato legato alla cantante [[Bianca Atzei]].
Anche suo nipote, [[Federico Mandatori]], è un pilota motociclistico professionista.<ref>{{cita web|url=http://racingmemo.free.fr/MOTO-GP-FAMILLE.htm|titolo=La course moto en Famille...|lingua=fr|autore=Vincent Glon|data=2011-04-23}}</ref>
== Risultati in gara ==
=== Motomondiale ===
{{RisMoto|Anno=1991|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|8R=Rit|10R=13|11R=Rit|12R=12|Punti=7|Pos=27}}{{RisMoto|Anno=1992|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=Rit|2R=8|3R=Rit|4R=10|5R=3|6R='''3'''|7R='''2'''|8R='''Rit'''|9R=Rit|10R=NP|11R=Rit|12R='''2'''|13R=1|Punti=78|Pos=5}}
{{RisMoto|Anno=1993|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Honda Racing Corporation|Honda]]|1R=3|2R=17|3R=Rit|4R=2|5R=5|6R=4|7R=Rit|8R='''''1'''''|9R=5|10R=6|11R=2|12R='''Rit'''|13R=Rit|14R=3|Punti=142|Pos=4}}
{{RisMoto|Anno=1994|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=''1''|2R='''''1'''''|3R='''''4'''''|4R=Rit|5R='''2'''|6R=2|7R='''''1'''''|8R='''''Rit'''''|9R=3|10R=Rit|11R='''''1'''''|12R=''2''|13R=2|14R='''''1'''''|Punti=234|Pos=1}}
{{RisMoto|Anno=1995|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R='''3'''|2R='''''1'''''|3R=9|4R=2|5R='''''1'''''|6R='''''1'''''|7R='''''1'''''|8R='''2'''|9R='''''1'''''|10R='''1'''|11R='''2'''|12R=''1''|13R=''1''|Punti=283|Pos=1}}
{{RisMoto|Anno=1996|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R='''''1'''''|2R=2|3R=''1''|4R='''''1'''''|5R='''''1'''''|6R='''''1'''''|7R=3|8R=4|9R=''1''|10R=Rit|11R='''''1'''''|12R=Rit|13R='''''1'''''|14R=Rit|15R='''''1'''''|Punti=274|Pos=1}}
{{RisMoto|Anno=1997|Ritiro=2005|Classe=250|Moto=[[Honda Racing Corporation|Honda]]|1R='''''1'''''|2R=7|3R=3|4R=1|5R=3|6R=2|7R=SQ|8R=1|9R=4|10R=5|11R=Rit|12R=1|13R=2|14R='''''1'''''|15R='''2'''|Punti=250|Pos=1}}
{{RisMoto|Anno=1998|Ritiro=2005|Classe=500|Moto=[[Honda Racing Corporation|Honda]]|1R='''''1'''''|2R=3|3R=3|4R=2|5R=5|6R=6|7R=2|8R=6|9R='''2'''|10R=1|11R=3|12R=SQ|13R=8|14R=5|Punti=208|Pos=2}}
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{{RisMoto|Anno=2000|Ritiro=2005|Classe=500|Moto=[[Yamaha Racing|Yamaha]]|1R=Rit|2R=4|3R=Rit|4R='''Rit'''|5R='''Rit'''|6R=9|7R=5|8R=4|9R=9|10R=4|11R='''''1'''''|12R=4|13R=3|14R='''5'''|15R=3|16R=1|Punti=170|Pos=3}}
{{RisMoto|Anno=2001|Ritiro=2005|Classe=500|Moto=[[Yamaha Racing|Yamaha]]|1R=3|2R=8|3R=11|4R='''''1'''''|5R=3|6R=2|7R=1|8R='''2'''|9R='''1'''|10R='''10'''|11R='''5'''|12R='''10'''|13R=Rit|14R='''''2'''''|15R=Rit|16R=3|Punti=219|Pos=2}}
{{RisMoto|Anno=2002|Ritiro=2005|Classe=MotoGP|Moto=[[Yamaha Racing|Yamaha]]|1R=Rit|2R=9|3R=SQ|4R=3|5R=2|6R='''4'''|7R=4|8R=2|9R=2|10R='''''1'''''|11R=6|12R='''2'''|13R=Rit|14R=''1''|15R=6|16R='''3'''|Punti=215|Pos=2}}
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{{RisMoto|Anno=2004|Ritiro=2005|Classe=MotoGP|Moto=[[Honda Racing Corporation|Honda]]|1R=''2''|2R=2|3R=''3''|4R=3|5R=8|6R=4|7R=2|8R='''1'''|9R=12|10R=3|11R=Rit|12R=Rit|13R=6|14R=2|15R=7|16R=''2''|Punti=217|Pos=3}}
{{RisMoto|Anno=2005|Ritiro=2005|Classe=MotoGP|Moto=[[Honda Racing Corporation|Honda]]|1R=7|2R=3|3R=5|4R=5|5R=''2''|6R=6|7R=6|8R=4|9R=Rit|10R=4|11R=3|12R=2|13R=6|14R=Rit|15R=Rit|16R=12|17R=6|Punti=173|Pos=5|LEG=1}}
=== Campionato mondiale Superbike ===
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{{RisSBK|Anno=2008|Moto=[[Ducati Corse|Ducati]]|1R=2|2R=3|3R=Rit|4R=''Rit''|5R=16|6R=8|7R=10|8R=12|9R=5|10R=Rit|11R=9|12R=4|13R=13|14R=7|15R=Rit|16R=2|17R=4|18R=3|19R=3|20R=12|21R=3|22R=6|23R=2|24R=Rit|25R=4|26R=6|27R=Rit|28R=13|Punti=238|Pos=7}}
{{RisSBK|Anno=2009|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=11|2R=15|3R=3|4R=3|5R=8|6R=8|7R=5|8R=Rit|9R=11|10R=5|11R=5|12R=5|13R=6|14R=4|15R=13|16R=10|17R=2|18R=21|19R=1|20R=''2''|21R=5|22R=4|23R=2|24R=4|25R=3|26R=2|27R=3|28R=6|Punti=319|Pos=4}}
{{RisSBK|Anno=2010|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=5|2R=8|3R=''1''|4R=1|5R=2|6R=''3''|7R=6|8R=4|9R='''1'''|10R='''1'''|11R=4|12R=3|13R=1|14R=1|15R=1|16R=1|17R=2|18R=1|19R=5|20R=6|21R='''4'''|22R='''5'''|23R=11|24R=5|25R=4|26R=1|Punti=451|Pos=1}}
{{RisSBK|Anno=2011|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=''2''|2R=''2''|3R=7|4R=SQ|5R=2|6R=2|7R='''2'''|8R='''''8'''''|9R=Rit|10R=3|11R=2|12R=''2''|13R=2|14R=1|15R='''2'''|16R='''1'''|17R=11|18R=''4''|19R=NP|20R=NP|21R=Inf|22R=Inf|23R=Inf|24R=Inf|25R=4|26R=7|Punti=303|Pos=3}}
{{RisSBK|Anno=2012|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|1R=''1''|2R=2|3R=4|4R=4|5R=4|6R=8|7R=AN|8R=5|9R=''5''|10R=''2''|11R=3|12R=3|13R=1|14R=''1''|15R=1|16R=4|17R=6|18R=4|19R=Rit|20R=11|21R=3|22R=Rit|23R='''''1'''''|24R='''13'''|25R=4|26R=3|27R=Rit|28R=5|Punti=358|Pos=1}}
{{RisSBK|Anno=2015|Moto=[[Aprilia Racing|Aprilia]]|15R=6|16R=6|19R=3|20R=Rit|Punti=36|Pos=20|LEG=1}}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Nastrino Stella Merito sportivo 2008.svg
|nome_onorificenza = Collare d'oro al merito sportivo
|collegamento_onorificenza = Collare d'oro al merito sportivo
|motivazione = Campione mondiale velocità cl. 250 cc
|luogo = Roma, 1995.<ref name=DecoratoCONI>{{DecoratoCONI|114396|Massimiliano Biaggi|22 gennaio 2018}}</ref>
}}
== Opere ==
* {{cita libro|titolo=OL3 Oltre. Nelle pieghe della mia vita|altri=con Paolo Scalera|città=Milano||editore=Rizzoli|anno=2013|isbn=978-88-17-06733-1}}
== Note ==
== Voci correlate ==
* [[Max Racing Team]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Campioni Mondiali 250}}
{{Campioni del mondo di Superbike}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|moto}}
[[Categoria:Piloti del mondiale Superbike]]
[[Categoria:Piloti della classe 250
[[Categoria:Piloti della classe 500
[[Categoria:Piloti della MotoGP]]
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