Tetano: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Tetano (disambigua)}}
{{S|medicina}}
{{Disclaimer|medico}}
{{disclaimer soccorso}}
{{Infobox Malattia}}
|Immagine = Opisthotonus_in_a_patient_suffering_from_tetanus_-_Painting_by_Sir_Charles_Bell_-_1809.jpg
|Didascalia = [[Charles Bell (medico)|Charles Bell]], 1809, raffigurazione artistica di soggetto affetto da tetano generalizzato.
|Specialità = [[infettivologia]]
}}
 
Il '''tetano''' (dal greco τέτανος, ''tétanos'', "tensione, rigidezza delle membra", derivato di un tema affine a τείνω, ''téinō'', "tendere") è una [[malattia infettiva]] non [[contagio]]sa provocata dalla tossina prodotta da un [[batterio]], il ''[[Clostridium tetani]]''. Si presenta come una [[paralisi]] [[spasmo|spastica]] che inizia dal viso e collo, per poi procedere in torace e addome, ed alla fine diffondersi anche agli arti. L'infezione è innescata dalla contaminazione di tagli o ferite da parte delle [[spora|spore]] di ''Clostridium tetani'' che nella profondità dei tessuti, a causa della [[anaerobiosi]], trova l'ambiente adatto per la crescita e la produzione di tossina.
 
== Storia ==
Vorrei offrirvi un piccolo avviso di tre righe. Ci sono disquisizioni sul tetano e sul suo vaccino, come su tutti i vaccini in generale. Per sospette ragioni, molto probabilmente fondate, la versione ufficiale dei fatti tende sempre a dire che le malattie, pandemie ecc.. siano più pericolse di quello che sono realmente. Uno dei motivi è per vendere più prodotti farmaceutici e avere un guadagno maggiore. Qui se ne parla anche inq uesti termini http://www.forumetici.it/viewtopic.php?f=8&t=10611
Venne descritto per la prima volta da [[Ippocrate di Coo]]: già ai suoi tempi era molto conosciuta come "il flagello delle partorienti". A lungo i medici hanno ritenuto che il tetano fosse una malattia di natura neurologica e solamente nel [[1884]], due ricercatori [[patologia|patologi]] italiani, [[Antonio Carle]] e [[Giorgio Rattone]], operanti presso l'[[Università di Torino]], scoprirono l'origine infettiva della malattia, provocando il tetano in alcuni [[conigli]] cui furono inoculate sostanze prese dalle [[Pustola|pustole]] di un uomo morto per tetano.
Per esempio una seconda versione dei fatti dice che non è possibile prendere il tetano con un piccolo taglietto, e che basta un richiamo per essre immuni a vita.
 
Con ciò non dobbiamo dimenticarci di portare sempre la dovuta attenzione a questa infezione. Queste sono semplicemente ALTRE VERSIONI DEI FATTI, non bisogna subito CREDERE o a questo o a quello.
Poco dopo, in [[Germania]], il medico Arthur Nicolaier scoprì il batterio - con la struttura di un bacillo allungato - caratterizzato dalla presenza di una spora alla sua estremità che gli fa assumere una forma a clava, a cui deve il nome ''clostridium''<ref name="T">{{Cita pubblicazione|nome=Giampietro|cognome=Schiavo|anno=1993|mese=12|titolo=Le basi molecolari del tetano e del botulismo|rivista=[[Le Scienze]]|numero=304|pp=40-48|nome2=Ornella|cognome2=Rossetto|nome3=Cesare|cognome3=Montecucco|linkautore3=Cesare Montecucco}}</ref>.
 
Nel [[1889]], sia [[Shibasaburo Kitasato]] a [[Berlino]] sia Guido Tizzoni e [[Giuseppina Cattani]] a [[Bologna]] idearono una procedura che consentì di realizzare [[Coltura cellulare|colture]] pure di un batterio con spore. Nel [[1890]] gli stessi Tizzoni e Cattani, contemporaneamente a Knut Faber in [[Danimarca]], scoprirono la tossina proteica tetanica. Agli inizi degli [[Anni 1920|anni venti]] del [[Novecento]], Gaston Ramon, all'[[Istituto Pasteur]] di [[Garches]], mescolando la tossina con [[formaldeide]], ottenne un derivato non pericoloso ma in grado di attivare il [[sistema immunitario]]; questo fu il passo decisivo per l'utilizzo di un vaccino utilizzante il [[anatossina|tossoide]] tetanico.<ref name="T"/>
[[File:Tetanos.png|thumb|Prevalenza di tetano.<br />{{legenda|#800000|Prevalenza molto elevata}}{{legenda|#FF0000|Prevalenza elevata}}
{{legenda|#E08040|Prevalenza intermedia}}
{{legenda|#E0C000|Casi rari}}{{legenda|#E0E080|Casi molto rari}}
]]
 
== Epidemiologia ==
 
Il ''Clostridium tetani'' è un commensale del tratto gastroenterico di molti mammiferi erbivori, soprattutto [[equini]] e [[ovini]]. L'eliminazione delle spore con le feci di questi animali fa sì che il rischio di infezione sia massimo nei "campi tetanigeni", zone umide e argillose concimate, o dove avviene l'allevamento di questi animali. Le ferite penetranti, soprattutto da filo spinato, o quelle lacero-contuse (cadute, vetri, pietre, attrezzi agricoli) sono le maggiori responsabili di tossinfezione tetanica nei paesi industrializzati. Ulteriore attenzione deve essere posta alle punture da spina di rosa, a causa dell'abitudine di concimare questi fiori con il concime di cavallo. Le spore possono però essere ritrovate anche nel pulviscolo, nell'acqua, nelle abitazioni e negli ospedali.
 
Tra il 2002 e il 2005 sono stati registrati in [[Italia]] una media di 62 casi annui, con massima incidenza nelle donne (la vaccinazione era obbligatoria all'entrata del servizio militare) e nei tossicodipendenti.<ref name="moroni">{{cita libro | cognome= Moroni| nome= Mauro| cognome2=Esposito| nome2= Roberto|cognome3= De Lalla|nome3= Fausto| titolo= Malattie infettive|edizione= 7| editore= [[Elsevier]] Masson| città= Milano | anno= 2008| isbn= 978-88-214-2980-4|pp=730-735}}</ref> Nel mondo è stato registrato circa 1 milione di casi per anno, con una mortalità del 45%. La massima incidenza si ha nei Paesi in via di sviluppo dove, a causa delle scarse misure igieniche, è tra le cause più frequenti di morte nel primo anno di vita ("classica" morte al 7º giorno); il tetano neonatale è sovente causato dal taglio del [[cordone ombelicale]] con uno strumento contaminato.
 
[[File:Clostridium tetani 01.png|thumb|Bacilli del tetano, osservazione in microscopia ottica dopo colorazione.<br />Si noti la particolare forma "a bacchetta di tamburo", dovuta alla presenza di una spora in formazione in una delle estremità del batterio.]]
 
== Eziologia ==
{{Vedi anche|Clostridium tetani}}
 
Il tetano è provocato da una [[tossina]] prodotta da ''[[Clostridium tetani]]'', un [[batterio|bacillo]] lungo circa 2-5 [[micrometri|μm]], [[colorazione di Gram|Gram positivo]], [[anaerobiosi|anaerobio]], [[capsula batterica|acapsulato]], [[Flagello (biologia)|mobile]] e [[spora|sporigeno]]. Quest'ultima proprietà rende ragione della capacità di questo batterio di rimanere in ambienti ostili (terreno, metallo) per anni, senza perdere la capacità di [[sporulazione]]. La spora è in grado di resistere all'ebollizione per 15-90 minuti, all'essiccamento e a moltissimi disinfettanti quali [[formaldeide]], [[fenolo]] e [[etanolo]]. Le spore sono tuttavia inattivate dal caldo umido (1 ora a 150&nbsp;°C) o da disinfettanti come lo [[iodopovidone]], il [[perossido di idrogeno]], l'[[ossido di etilene]] e la glutaraldeide. Ferite contaminate da terriccio, frammenti di legno e metallo, soprattutto se profonde o lacero-contuse, costituiscono l'ambiente ideale per la trasformazione della spora nella forma vegetativa in grado di produrre due tossine, la tetanolisina e la [[tetanospasmina]] (o tossina tetanica). Mentre la prima non ha un ruolo patogenetico chiaro, la seconda è la responsabile del tipico quadro clinico, con una dose letale inferiore a 130 [[grammi|μg]]. Viene secreta come un'unica catena di 150 [[Unità di massa atomica|kD]], scissa poi in due frammenti di 100 e 50 kD legate da un [[ponte disolfuro]]. La tossina viene inattivata dal calore (anche da 5 minuti a 65&nbsp;°C) e dagli [[enzimi]] proteolitici, come quelli contenuti nel [[succo gastrico]]. Inoltre, posta in contatto con [[formalina]], si [[denaturazione delle proteine|denatura]], perdendo completamente il suo potere tossico; questo effetto viene utilizzato per la produzione del [[anatossina|tossoide]] tetanico il cui potere immunogeno è alla base del [[vaccino]] attualmente utilizzato.
 
[[File:Diagram_of_structure_of_tetanospasmin.png|upright=1.4|thumb|Struttura della tetanospasmina, principale tossina secreta dal ''[[Clostridium tetani]]''.]]
 
== Patogenesi ==
{{Vedi anche|Tetanospasmina}}
 
Come già spiegato, le spore tetaniche germinano nelle ferite profonde, soprattutto in quelle lacero-contuse ove, contestualmente all'ampia [[necrosi]] tissutale, si stabiliscono condizioni di [[anaerobiosi]] favorenti. Punture da filo spinato, da spine di rosa, lacerazioni da legno, metallo, vetro, incidenti stradali o bellici, amputazioni praticate con materiale non sterile e la contaminazione della ferita ombelicale in neonati, ferite con fasciature che non lasciano passare l'ossigeno sono le lesioni più tipicamente associate alla genesi del tetano. Una volta penetrate in una ferita adatta, le spore germinano, dando origine alla forma vegetativa del ''[[Clostridium tetani]]'' in grado di produrre la [[tetanospasmina]]. I [[batteri]] non sono in grado di formare [[ascessi]], suppurazione o invasione locale e per questo una ferita "pulita" non identifica una lesione a basso rischio per contaminazione tetanica. Si deve ricordare che dalla ferita alla manifestazione dei sintomi possono trascorrere pochi giorni o diverse settimane. Può succedere infatti che le spore tetaniche non trovino nel punto di inoculazione le condizioni adatte per sporulare e produrre la tossina e rimangano per molto tempo indisturbate nel sito. Tuttavia, altri traumi, infezioni da [[Infiammazione purulenta|piogeni]] o utilizzo di sostanze contenenti ioni di [[calcio (metallo)|calcio]] o [[chinidina]] (usata dai tossicodipendenti per tagliare l'[[eroina]]), possono innescare condizioni favorenti di anaerobiosi e riattivare l'infezione.<br />Una volta stabilita l'anaerobiosi, il batterio comincia a produrre le due tossine: la tetanolisina e la [[tetanospasmina]], responsabile dei sintomi e per questo definita "tossina tetanica". Questa proteina, formata da 2 porzioni, si lega alle terminazioni dei [[motoneuroni]] α, innescando un primissimo e talora trascurato meccanismo di tossicità motoria che si manifesta con debolezza o paralisi locale. Una volta penetrata nell'[[assone]], la tossina risale verso i [[neuroni]] del [[midollo spinale]] e del [[tronco cerebrale]] ove esplica la sua azione principale. Infatti, giunta in questi siti, la tossina è in grado di migrare verso le terminazioni inibitorie del movimento che secernono [[glicina]] e [[GABA]], provocando la distruzione degli apparati [[proteina|proteici]] preposti alla liberazione di questi due neurotrasmettitori. Il risultato è la paralisi [[spasmo|spastica]] per mancanza di inibizione motoria, con contrazione contemporanea dei muscoli antagonisti ed agonisti, evento drammatico che, oltre a poter aver un esito mortale in caso di interessamento dei muscoli respiratori, è responsabile delle manifestazioni cliniche.<br />La tossina può colpire anche la sostanza grigia laterale (preposta al controllo del [[sistema nervoso autonomo]]) scatenando un'iperattività [[sistema simpatico|simpatica]] responsabile di alcune manifestazioni del tetano grave.
Il '''tetano''' è un'infezione provocata dalla tossina prodotta dal ''[[Clostridium tetani]]''.
Si presenta come una paralisi spastica che inizia da viso e collo, per poi procedere in torace e addome, ed alla fine diffondersi anche agli arti. L'infezione è possibile attraverso tagli o ferite, anche di lieve entità, attraverso cui il ''Clostridium tetani'' può introdursi nell'organismo ospite.
 
[[File:Lock-jaw 2857.jpg|thumb|Trisma tetanico, contrattura spastica del muscolo massetere con impossibilità di apertura delle fauci.]]
Questa malattia provoca la morte per collasso cardio-respiratorio, causando la contrazione con paralisi della muscolatura, poiché localizza la sua azione a livello dei nervi. In un caso su dieci porta a morte per l'impossibilità di respirare. La malattia di per sé non è infettiva. In Italia ogni anno si registrano circa 100 morti, tra adulti ed anziani.
[[File:PHIL tetanus.jpg|thumb|Opistotono per contrattura spastica della muscolatura del tronco.]]
[[File:Neonatal tetanus 6374.jpg|thumb|Marcatissima rigidità della muscolatura dell'intero corpo nel tetano neonatale.]]
 
== DiffusioneProfilo clinico ==
Il periodo di incubazione (il periodo che intercorre tra la ferita e le prime manifestazioni della malattia) dura circa 4-15 giorni, potendo tuttavia spaziare dalle poche ore ad alcune settimane. In questo periodo possono comparire leggera [[febbre]], [[cefalea]], irritabilità e dolore nel sito di inoculazione. L'inizio del periodo di stato (periodo delle manifestazioni cliniche) viene identificato dalla comparsa di contratture toniche; nel tetano generalizzato, il più comune, inizia sovente con trisma tetanico, ovvero fauci serrate e incapacità di aprire la bocca per paralisi spastica del [[muscolo massetere]]. Al trisma si aggiunge anche lo spasmo della muscolatura mimica facciale, configurando un'espressione definita ''[[riso sardonico|risus sardonicus]]''. All'interessamento della muscolatura del [[cranio]] fanno seguito contratture dolorose a livello della muscolatura [[collo|cervicale]] e del tronco con contrattura in iperestensione e tipico atteggiamento posturale ([[opistotono]]). L'interessamento della muscolatura addominale può essere talmente intenso da simulare un quadro di [[addome acuto]]. Gli arti inferiori, più spesso interessati rispetto a quelli superiori, sono iperestesi, i superiori flessi. In questo contesto si manifestano le cosiddette ''crisi spastiche accessionali'', caratterizzate da intensissima contrattura di tutta la muscolatura, con proiezione in estensione degli arti. Si presentano inoltre spasmi [[torace|toracici]] e [[laringe]]i, con [[insufficienza respiratoria]] e crisi [[asfissia|asfittiche]]. In questo periodo può comparire [[febbre]] elevata accompagnata a [[ipertensione]] e [[tachicardia]], talora alternati ad episodi di [[ipotensione]] e [[bradicardia]]. Questi episodi, unitamente alle crisi asfittiche e alla presenza di [[aritmie]], sono i responsabili dell{{'}}''[[exitus]]'' per [[arresto cardiaco]]. Deve essere ricordato che le prime crisi sono di breve durata e poco frequenti, ma con il tempo divengono più durature e frequenti. Il soggetto, cosciente, vigile ed orientato, vive perciò in uno stato ansioso, attendendo la prossima crisi accessionale, spesso scatenata da suoni, luci, movimenti o stimoli tattili.<br />Di estrema importanza è il tempo che intercorre tra le prime manifestazioni del tetano e la prima crisi spastica accessionale; questo periodo è definito ''onset'' e più è breve più grave sarà il tetano. Infatti, le forme lievi vengono definite da un onset superiore alle 72 ore; in questa categoria rientra anche il '''tetano localizzato''' (escluso il cefalico, vedi oltre) ove le contratture interessano solo le porzioni di soma viciniori al sito di inoculazione. Le forme gravi hanno invece un onset inferiore alle 48 ore e si caratterizzano per contratture generalizzate intense, per crisi asfittiche e per disturbi del ritmo cardiaco. In questa categoria rientra anche il '''tetano cefalico''', dovuto a ferite contaminate di cavo orale, testa o collo e che si manifesta con [[disfagia]], [[disfonia]], [[paralisi]] del [[nervo faciale]], del [[nervo ipoglosso]] e per frequenti crisi asfittiche.
Nei paesi sottosviluppati è la prima causa di morte nel primo anno di vita ("classica" morte al 7° giorno); il tetano neonatale è infatti causato dal taglio del [[cordone ombelicale]] con un arnese contaminato, oppure dalla cicatrizzazione con sterco di animale, praticata sovente in Africa.
 
== Prognosi e complicanze ==
== Meccanismo d'azione della tossina [[tetanospasmina]] ==
All'interno di ferite poco ossigenate il batterio germina, e produce le tossine che, liberate per lisi della cellula, entrano in circolo raggiungendo le giunzioni neuro-muscolari; da qui la tossina risale lungo gli assoni fino al midollo spinale, per poi migrare negli interneuroni inibitori, dove svolge la propria azione tossica inibendo il rilascio del neurotrasmettitore inibitore [[GABA]]. L'assenza di questo intermediario porta alla simultanea contrazione dei muscoli agonisti ed antagonisti, e quindi alla paralisi, che può essere mortale in caso di interessamento dei muscoli respiratori.
 
Nelle forme lievi, il periodo di risoluzione inizia intorno al 7º giorno e si protrae per circa 2-4 settimane. Se non viene iniziata una terapia adeguata, la [[prognosi]] è ben più grave nelle forme con breve ''onset'' e nelle forme cefaliche, con letalità vicino al 50% per asfissia od arresto cardiaco. Altre cause di mortalità sono le [[polmoniti]] ''ab ingestis'' (deviazione del contenuto orale ricco di [[batteri]], soprattutto anaerobi, verso la [[laringe]] e poi nei [[polmoni]]), le infezioni dell'apparato urogenitale per paralisi delle vie urinarie, [[sepsi]], [[embolia polmonare|embolie]], disordini idro-elettrolitici, strappi tendinei e muscolari, [[frattura (medicina)|fratture]], [[lussazioni]].
== Quadro Clinico ==
La [[Tetanospasmina]] agisce a livello delle sinapsi, bloccando il rilascio di nuerotrasmettitori dagli interneuroni inibitori dei muscoli antagonisti, determinando così lo spasmo muscolare. Di conseguenza avviene una contrazione dei muscoli molto dolorosa; nella maggior parte dei casi inizia dai muscoli masticatori, e ciò fa sì che il paziente assuma la cosiddetta sintomatologia del [[trisma]]. Poi seguono altri muscoli del capo, che danno luogo al fenomeno del "riso sardonico" (aspetto tipo iena). Dopo il capo, l'azione tetano-discendente coinvolge tutti gli altri muscoli degli arti, fino a condurre all'assunzione forzata della poisizione a "cane di fucile" (tutto rannicchiato). La morte insorge per asfissia da spasmo dei muscoli respiratori.
 
== Prevenzione ==
{{vedi anche|Vaccino antitetanico}}
 
La prevenzione si attua principalmente attraverso la somministrazione di un [[vaccino]].
 
=== Prescrizioni vaccinali ===
La vaccinazione consiste nell'iniezione di un'[[anatossina]], che stimola l'organismo a produrre anticorpi contro la tossina del tetano. Tutti i neonati vengono vaccinati per legge secondo una schedula vaccinale predeterminata (1° dose al terzo mese di vita, 2° dose al quinto mese e 3° al 12 mese di vita); una dose di richiamo viene effettuata a distanza di 4-5 anni dall'ultima dose, prima dell'inizio del ciclo scolastico primario; si effettuano in seguito i richiami ogni 10 anni.
La vaccinazione consiste nell'iniezione di un'[[anatossina]], che stimola l'organismo a produrre anticorpi contro la tossina del tetano. Tutti i neonati vengono invitati alla vaccinazione secondo un calendario vaccinale predeterminato (1° dose al terzo mese di vita, 2° dose al quinto mese e 3° al 12 mese di vita); una [[dose di richiamo]] viene effettuata a distanza di 4-5 anni dall'ultima dose, prima dell'inizio del ciclo scolastico primario; di norma, si effettuano in seguito i richiami, facoltativi, ogni 10 anni.
 
Dopo l'effettuazione della dose di richiamo a circa 15 anni di età, èci unsi buonpuò truccosottoporre mnemonicospontaneamente ricordarsi di effettuarea una dose di richiamo in ogni anno in cui la propria età finisce per 5 (25, 35, 4510 anni, etc.). Le dosi di richiamo sono in concentrazione minore rispetto alle 3 iniziali.
 
Per chi non fosse stato precedentemente vaccinato (la legge prevede l'obbligo finprevedeva, dal [[1968]], l'obbligo, solo per i neonati), la vaccinazione degli adulti si esegue somministrando due dosi di vaccino per via [[intramuscolare]], ad una distanza di 4-8 settimane, seguita da una terza dose dopo 6-12 mesi. La protezione non è permanente, e per restare adeguatamente protetti occorre una dose di richiamo ogni dieci anni.
 
In caso di ferita, per ridurre il rischio tetanico puòè esseresicuramente utile anzitutto pulirla e disinfettarla con [[perossido di idrogeno|acqua ossigenata]], che in primo luogo crea uno stato di aerobiosi che è sfavorevole al batterio, e poi tramite la sua effervescenza espelle i batteri e lo sporco dalla ferita; tramiteinoltre l'acqua ossigenata sviluppa radicali liberi dell'ossigeno che contribuiscono ad accelerare e potenziare la risposta infiammatoria, rendendo così più difficile l'attecchimento azionedelle meccanicaspore; è fondamentale controllare il proprio stato vaccinale e, se è il caso, richiedere la somministrazione di vaccino e/o di immunoglobuline antitetaniche, il prima possibile (nello stesso giorno in cui ci si è feriti), secondo il seguente schema:
 
{| class="wikitable"
{|border=1
!colspan=4 align=center|+ Guida alla profilassi antitetanica d’urgenzad'urgenza
|-
!| Storia vaccinale (dosi)
!| Anni dall'ultima dose
!| Vaccino
!| Immunoglobuline
|-
| ≥ 3
Riga 48 ⟶ 80:
| ≥ 3
| 5 - 10
| NO, se piccola ferita superficiale pulita ;<br /> dose di richiamo, in tutte le altre ferite
| NO
|-
Riga 54 ⟶ 86:
| > 10
| dose di richiamo
| NO
|-
| < 3 o sconosciuta
|
| iniziare o completare ciclo vaccinale.
| SI
|}
 
Se il ciclo vaccinale di base (3 dosi) è stato completato non è mai necessario riprenderlo dall’iniziodall'inizio, qualunque sia l’intervallol'intervallo trascorso dall’ultimadall'ultima dose.
 
{{Citazione|''Per quanto riguarda le dosi di richiamo, queste potranno essere somministrate, senza necessità di cominciare un nuovo ciclo, anche ad intervalli superiori a dieci anni''. Circolare Min. Salute n. 16, Prot. I.400.2/19/6367 dell'11.11.1996}}
Se l’intervallo di tempo dopo la 1ª dose supera un anno e dopo la 2ª dose 5 anni, il ciclo vaccinale va ripreso dall’inizio.
 
Le immunoglobuline specifiche antitetaniche umane si ottengono raccogliendo plasma da un gruppo selezionato di donatori con alti livelli di anticorpi antitetanici; un tempo si usava siero di animale, di [[cavallo]] o di [[Bos taurus|bue]]. Il siero animale può dare reazioni allergiche, e per questo motivo si somministrava in maniera frazionata.
 
Gli effetti collaterali relativi al vaccino antitetanico sono rari e molto lievi: reazioni allergiche, reazioni locali (edema, dolore, ipersensibilità nella zona di iniezione) ed eritema (arrossamento). Sono state descritte eccezionalmente [[Sindrome di Guillain-Barré]] (SGB) e [[neurite brachiale]], ma sono estremamente rare (rispettivamente 0,4 casi per milione di dosi e da 0,5 a 1 caso per {{formatnum:100000}}).
== Quando vaccinarsi? ==
La protezione dal tetano e dalla [[difterite]] è efficace eseguendo un corretto e completo ciclo di vaccinazione. Per questo, tutti i bambini ricevono 3 dosi di vaccino nei primi mesi di vita, ed una quarta a distanza di 4-5 anni; successivamente è opportuno praticare una dose di richiamo ogni 10 anni. Le tre dosi di vaccino sono:
 
=== Orientamento vaccinale moderno ===
* Tempo 0
Uno studio compiuto dall'[[Università degli Studi di Firenze]] evidenzierebbe la difficoltà di contrarre il tetano per un soggetto con titolazione ≥ 0,01 (il valore minimo al quale corrisponde protezione contro la malattia<ref name="Pontecorvo">{{Cita libro||autore= Michele Pontecorvo|titolo=
* 1-2 mesi
Vaccini e immunoglobuline|anno=2000|città=Torino|autore2= Marcello Piazza|editore=Minerva Medica|ed=8|isbn=9788877113436|p=140}}</ref>).
* 6 mesi-1 anno.
 
{{Citazione|...in tutti gli studi effettuati...con qualsiasi metodo di determinazione non è mai stato trovato un caso di tetano in soggetti > o uguale a 0,01}}
È essenziale verificare sempre il proprio stato vaccinale. Se sono trascorsi 10 anni dall'ultima dose di vaccino antitetanico, è importante recarsi presso i centri vaccinali cittadini (ASL), dove si possono chiedere chiarimenti ed eventualmente procedere alla vaccinazione, che consiste in un'iniezione intramuscolo.
 
== Terapia ==
== Chi non deve vaccinarsi? ==
In caso di manifestazione clinica conclamata è opportuno innanzitutto porre sotto controllo la sintomatologia muscolare onde scongiurare la morte per asfissia e/o arresto cardiaco. Porre il paziente lontano da stimoli rumorosi, visivi ed emozionali che possono scatenare violente crisi convulsive, dopodiché sono da preferire [[benzodiazepine]] o [[barbiturici]] a breve durata d'azione a piccole dosi fino al controllo dei sintomi, se è compromessa una ventilazione ottimale può risultare utile la ventilazione meccanica, ma solo dopo essere intervenuti sulla sintomatologia muscolare, pena violenti sintomi convulsivi.
Chi ha presentato gravi reazioni allergiche o convulsioni in occasione di una precedente vaccinazione; la vaccinazione deve essere rimandata in caso di febbre. Importante in questo caso consultarsi con il proprio medico di base.
 
Il ''[[Clostridium tetani]]'' è sensibile ad antibiotici tra i quali quello d'elezione è solitamente il [[metronidazolo]], ma anche [[tetracicline]] o [[macrolidi]]. Sebbene Clostridium tetani sia sensibile alle [[Penicillina|penicilline]], è bene non utilizzarle in quanto le interazioni ad effetto GABA-inibitore di questi antibiotici, hanno conseguenze convulsivanti.
== Storia ==
La malattia venne descritta per la prima volta da [[Ippocrate di Coo]]: già ai suoi tempi era molto conosciuta come "il flagello delle partorienti", e d'altronde la parola tetano deriva proprio dal greco ''τέτανος'' ("contrattura"). A lungo i medici hanno ritenuto che il tetano fosse una malattia di natura neurologica, e solamente nel [[1884]], due ricercatori [[patologia|patologi]] italiani, Antonio Carle e Giorgio Rattone, operanti presso l'[[Università di Torino]] scoprirono l'origine infettiva della malattia, provocando il tetano in alcuni [[conigli]] cui furono inoculate sostanze prese dalle pustole di un uomo morto per tetano.
 
Particolare attenzione va posta anche ad eventuali tossicosi da [[cataboliti]] accumulatisi a seguito delle violente e protratte contrazioni muscolari, fornendo un adeguato supporto di nutrienti e di fluidi.{{Senza fonte}}
Poco dopo, in [[Germania]], il medico Arthur Nicolaier scoprì il batterio - con la struttura di un bacillo allungato - caratterizzato dalla presenza di una spora alla sua estremità che gli fa assumere una forma a clava, a cui deve il nome ''clostridium''<ref name="T">"Le basi molecolari del tetano e del botulismo", di Giampietro Schiavo, Ornella Rossetto e Cesare Montecucco, pubbl, su "Le Scienze (Scientific American)", num.304, dic.1993, pag.40-48</ref>.
 
Nel [[1889]], sia a [[Berlino]] Shibasaburo Kitasato, sia a [[Bologna]] Guido Tizzoni e Giuseppina Cattani, idearono una procedura che consentì di realizzare colture pure di un batterio con spore. Nel [[1890]] gli stessi Tizzoni e Cattani, contemporaneamente a Knut Faber in [[Danimarca]], scoprirono la tossina proteica tetanica. Agli inizi degli [[Anni 1920|anni venti]] del [[Novecento]], Gaston Ramon, all'Istituto Pasteur di [[Garches]], mescolando la tossina con [[formaldeide]], ottenne un derivato non pericoloso ma in grado di attivare il [[sistema immunitario]]; questo fu il passo decisivo per l'utilizzo di un vaccino utilizzante il tossoide tetanico.<ref name="T"/>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Moroni| nome= Mauro| cognome2=Esposito| nome2= Roberto|cognome3= De Lalla|nome3= Fausto| titolo= Malattie infettive|edizione= 7| editore= Elsevier Masson| città= Milano | anno= 2008| isbn= 978-88-214-2980-4}}
* {{cita libro|curatore= Massimo Vanoli|curatore2=Piersandro Riboldi|titolo=[[Harrison - Principi di medicina interna|Harrison. Principi di medicina interna]] - Il manuale|ed=16|editore=[[McGraw-Hill, Publishing Group Italia|McGraw-Hill]]|città= Milano | anno=2006|isbn=88-386-2459-3}}
* {{cita libro|cognome=Rugarli|nome=Claudio|titolo=Medicina interna sistematica|ed=5|editore=Masson|anno=2005|isbn=978-88-214-2792-3}}
* {{cita libro|autore=Patrick R. Murray|autore2= Ken S. Rosenthal|autore3= Michael A. Pfaller|anno=2010|città=Milano|titolo=Microbiologia medica|ed=6|editore=Elsevier Masson|isbn=978-88-214-3169-2|id=.}}
* {{cita libro|cognome=Molina Romanzi|nome=Anna M.|titolo= Microbiologia clinica|editore= [[UTET]]| città= Torino |anno=2002|isbn=88-7933-251-1}}
 
== Voci correlate ==
* ''[[Clostridium tetani]]''
* [[Contrazione tetanica]]
* [[Stimolazione tetanica]]
* [[Tetanospasmina]]
* [[Vaccino antitetanico]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=tetano}}
{{Interprogetto|commons=Tetanus}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez13/1571267b.html Malattie batteriche - Tetano]
*[https://web.archive.org/web/20071228053315/http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez13/1571267b.html Malattie batteriche - Tetano] dal sito della MSD Italia.
 
{{Controllo di autorità}}
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