Modello atomico di Thomson: differenze tra le versioni

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[[Image:Plum_pudding_atom.svg|right|thumb|250x|Una rappresentazione schematica del modello adomicoatomico di ThompsomThomson, anche detto modello a panettone. Nel modello di ThompsonThomson i "corpusolicorpuscoli" (ovvero le particelle cariche negativamente, i moderni [[elettrone|elettroni]]) erano sistemati in maniera non casualeordinatamente, in anelli rotanti.]]
 
Il '''modello atomico di ThompsonThomson''' anche, detto 'anche ''modello atomico a [[panettone]]''', (inè ingelse, 'un'plumipotesi puddingsulla model'')struttura dell'[[atomo]] propostoproposta da [[J.Joseph J.John Thomson]], che scoprì l'[[elettrone]] nel 18971904, fu proposto nel 1904 prima della scoperta del [[nucleo atomico]]. In questo modello, l'[[atomo]] è costituito da una distribuzione di [[carica positiva]] diffusa all'interno della quale sono inserite le cariche negative. Nel complesso l'atomo è elettricamente neutro.
 
Secondo questo modello l'atomo dunque sarebbe sostanzialmente pieno.
Thomson chiamava queste cariche negative "corpuscoli", nonostante [[G. J. Stoney]] propose nel 1894 di chiamare elettroni gli "atomi di elettricità"<ref>{{cita pubblicazione
|autore=G. J. Stoney,
|anno=1984
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}}</ref>.
 
==Descrizione del modello==
Il nome "''a panettone''" derivadal fatto che le cariche negative sono inserite all'interno della distribuzione di carica positiva come i canditi in un panettone, allo stesso modo in inglese il modello è conosciuto come modello "''plum pudding''" (il ''pudding'' è un dolce natalizio inglese). Altri nomi del modello sono "''biscotto con scaglie di ciocolato''" (''chocolate chip cookie model'') o modello "muffin ai mirtilli" (''blueberry muffin model'').
 
La [[Elettrone#La_scoperta|scoperta]] dell'[[elettrone]] pose il problema della definizione di un nuovo modello di atomo. Thomson chiamava queste cariche negative "corpuscoli", nonostante [[George Johnstone Stoney]] avesse proposto nel 1894 di chiamarli "atomi di elettricità".<ref>{{cita pubblicazione|autore=G. J. Stoney,|anno=1984|titolo=Of the "Electron" or Atom of Electricity|rivista=[[Philosophical Magazine]], Series 5|volume=38|url=http://dbhs.wvusd.k12.ca.us/webdocs/Chem-History/Stoney-1894.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050808081957/http://dbhs.wvusd.k12.ca.us/webdocs/Chem-History/Stoney-1894.html|dataarchivio=8 agosto 2005|urlmorto=sì|pagine=418–420}}</ref> Il lavoro di Thomson fu pubblicato nell'edizione di marzo del 1904 del ''[[Philosophical Magazine]]''.<ref name=":1">
Il modello fu confutato dall'[[esperimento di Geiger e Marsden]] nel 1909, interpretato da [[Ernest Rutherford]] nel 1911<ref>
{{cita pubblicazione|autore=J.J. Thomson|titoletitolo=On the Structure of the Atom: an Investigation of the Stability and Periods of Oscillation of a number of Corpuscles arranged at equal intervals around the Circumference of a Circle; with Application of the Results to the Theory of Atomic Structure|rivista=Philosophical Magazine Series 6|volume=7|numero=39|url=http://dbhs.wvusd.k12.ca.us/webdocs/Chem-History/Thomson-Structure-Atom.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070909091657/http://dbhs.wvusd.k12.ca.us/webdocs/Chem-History/Thomson-Structure-Atom.html|urlmorto=sì}}</ref>
{{cita libro
|autore=Joseph A. Angelo
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|titolo=Nuclear Technology
|editore=[[Greenwood Publishing]]
|isbn=1573563366
}}</ref> che propose un proprio [[modello atomico di Rutherford|modello atomico]] alternativo nel quale la carica positiva era concentrata in un nucleo.
 
In esso Thomson, riprendendo una vecchia idea di [[Lord Kelvin]], propose per l'atomo un modello continuo: '''L'atomo era visto come una nube di carica positiva, e gli elettroni erano disposti al suo interno in modo quasi''' <sup>''(vedi paragrafo successivo)''</sup> '''casuale''' come i canditi nel tipico dolce natalizio britannico, il ''[[Christmas pudding|plum pudding]],'' o come anche l'uvetta nel panettone italiano. Da ciò, si indica colloquialmente il modello atomico di Thomson come ''plum pudding model'', adattato in italiano come ''modello a panettone''. È tuttavia importante notare che gli elettroni, seppur disposti casualmente, NON sono statici, bensì percorrono orbite circolari periodiche attorno al centro della nube.<ref>{{Cita libro|autore=Luigi E. Picasso|titolo=Lezioni di Fisica Generale II}}</ref>
[[Henry Moseley]] nel 1913 che mostrò che la carica nucleare era molto simile al [[numero atomico]], succesivamente [[Antonius Van den Broek]] suggerì che il numero atomico corrisponde alla carica nucleare. Infine [[Niels Bohr]] propose il [[modello atomico di Bohr|modello atomico]] che porta il suo nome, nel quale un nucleo che contiene delle cariche positive è circondato da un ugual numero di elettroni negli [[orbitale atomico|orbitali atomici]].
 
'''Nel modello, gli elettroni sono sottoposti''', per effetto della nube positiva e della [[Legge di Gauss]], '''a una forza di richiamo elastica''' verso il centro (andamento <math display="inline">-k \vec{r}</math>). Così, esso predice con successo l'interazione degli atomi con la [[radiazione elettromagnetica]] a frequenze basse, come quelle della luce visibile e quelle di onde radio e [[Raggi X|raggi x]].<ref>{{Cita libro|autore=Claudio Bonati|titolo=Alcune note per Fisica 3|data=3 giugno 2019|pp=72-74}}</ref>
A dispetto dei nomi precedenti, gli elettroni contenuti all'interno della carica positiva non sono nè statici, nè disposti casualmente. Nel lavoro di Thompson fu pubblicato nell'edizione di marzo del 1904 del [[Philosophical Magazine]]<ref>
{{cita pubblicazione
|autore=J.J. Thomson
|titole=On the Structure of the Atom: an Investigation of the Stability and Periods of Oscillation of a number of Corpuscles arranged at equal intervals around the Circumference of a Circle; with Application of the Results to the Theory of Atomic Structure
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}}</ref>, Thompson affermava che gli elettroni erano liberi di ruotare all'interno della carica positiva. Queste orbite erano stabilizzate nel modello dal fatto che quando un elettrone si allontanava del centro della nuvola di carica positiva sentiva una maggiore attrazione verso il centro a causa della presenza di una maggiore carica positiva all'interno della sua orbita (una conseguenza della [[legge di Gauss]]). Inoltre gli elttroni potevano ruotare in anelli che erano ulteriormente stabilizzati dalle interazioni tra gli elettroni, e gli [[spettro di emissione|spettri di emissione]] delle varie sostanze erano riconducibili alle differenze di energia delle diverse orbite degli anelli.
 
== Confutazione del modello e nuovi modelli atomici ==
Thompson tentò, con scarso successo, si calcolare attraverso il suo modello alcune delle linee spettrali principali conosciute per alcuni elementi. Tuttavia, il modello di Thompson, assieme al simile [[modello atomico ad aneli di Saturno|modello ad anelli di Saturno]] (avanzato nel 1904 da [[Hantaro Nagaoka]] in seguito al lavoro di [[Maxwell]] sugli [[anelli di Saturno]]), erano precursori del successivo modello atomico di Bohr, analogo al [[sistema solare]].
Thomson ebbe anche l'idea di spiegare, invece, gli [[spettro di emissione|spettri di emissione]] (ovvero l'interazione con la radiazione ad alte frequenze, come quella dei [[raggi gamma]]) con la transizione di elettroni tra diversi livelli orbitali.<ref name=":1" /> Ipotizzò, infatti, che per effetto delle interazioni repulsive tra i diversi elettroni, essi organizzassero le loro traiettorie in gusci concentrici ed ordinati, un elettrone per guscio, in modo che non si scontrassero mai. La teoria riuscì (praticamente per caso) a spiegare alcuni spettri atomici, ma fallì con tutti gli altri: gli spettri NON erano riconducibili a questo modello. L'idea dei gusci sarebbe stata riapplicata, con successo, da [[Modello atomico di Bohr|Bohr]] nel perfezionamento del modello atomico di Rutherford, 9 anni più tardi, in cui gli elettroni sono legati all'atomo con una forza newtoniana (andamento <math display="inline">k \frac{\hat{e}_r}{r^2} </math>, come quella di un pianeta attorno al Sole) e non con una [[forza elastica]] (andamento <math display="inline">-k \vec{r}</math>)<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Kenichi Konishi|autore2=Giampiero Paffuti|titolo=Meccanica Quantistica: nuova introduzione}}</ref>.
 
Questo problema, tuttavia, non era il più grande, per questo modello. Piuttosto, le perplessità erano legate ai palesi problemi su stabilità ed instabilità che ha il modello, e dunque l'inspiegabilità della [[radioattività]], senza ricorrere ancora all'esistenza di altri tipi di forze oltre a quella elettromagnetica e gravitazionale. Per questo, nello stesso anno il fisico giapponese [[Hantarō Nagaoka]] propose per l'atomo il [[Modello atomico di Nagaoka|modello saturniano]]; tuttavia questo fu presto confutato perché, sebbene stabile per perturbazioni radiali, si dimostrò instabile per perturbazioni longitudinali.
 
Alla fine, nel 1908 l'[[esperimento di Geiger e Marsden]] confutò definitivamente entrambi i modelli per via sperimentale; come fu interpretato da [[Ernest Rutherford]] nel 1911<ref>{{cita libro|autore=Joseph A. Angelo|titolo=Nuclear Technology|url=https://archive.org/details/nucleartechnolog0000ange|anno=2004|editore=[[Greenwood Publishing Group]]|isbn=1-57356-336-6}}</ref>, dimostrò che la carica positiva era concentrata in un nucleo molto piccolo al centro dell'atomo. Questo diede vita al [[modello atomico di Rutherford|modello atomico]] "planetario", e dimostrò definitivamente l'esistenza di una Forza Nucleare in grado di tenere insieme la carica positiva.
 
In seguito, fu nel 1913 che Bohr e Sommerfeld, partendo dal modello planetario, imposero su di esso [[Quantizzazione del momento angolare|l'assioma di quantizzazione]] per le orbite degli elettroni. [[Modello atomico di Bohr|Questo modello]], tutt'oggi accettato, come sopra riesce a spiegare con successo gli spettri di emissione ed assorbimento atomici, ed anche i legami molecolari ed ogni altro fenomeno della chimica.<ref name=":0" /> Dopo questo traguardo, la [[fisica sperimentale]] di frontiera iniziò a studiare i [[Nucleo atomico|nuclei]].
 
==Note==
<references />
 
== Voci correlate ==
*[[Modello atomico di Bohr]]
*[[Modello atomico di Rutherford]]
*[[Modello atomico di Nagaoka]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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[[Categoria:Storia della fisica]]
[[Categoria:Fisica atomica]]
 
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[[ca:Model atòmic de Thomson]]
[[cs:Thomsonův model atomu]]
[[de:Thomsonsches Atommodell]]
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[[es:Modelo atómico de Thomson]]
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[[fr:Modèle atomique de Thomson]]
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[[hu:Thomson-féle atommodell]]
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[[ro:Modelul atomic Thomson]]
[[sk:Thomsonov model atómu]]
[[fi:Thomsonin atomimalli]]
[[sv:Thomsons atommodell]]
[[tr:Thomson Atom Modeli]]
[[zh:梅子布丁模型]]