François Pouqueville: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = François Charles Hugues Laurent
|Cognome = Pouqueville
|Sesso = M
|LuogoNascita = Le Merlerault
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1770
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 20 dicembre
|AnnoMorte = 1838
|Epoca = 1800
|Attività = diplomatico
|Attività2 = scrittore
|Attività3 = storico
|
|Nazionalità = francese
|Immagine = François Pouqueville.jpg
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}}
== Gioventù: ministro e rivoluzionario ==
François Pouqueville studiò presso il collegio di [[Caen]] prima di entrare nel seminario di [[Lisieux]]. Fu ordinato sacerdote a 21, e fu poi vicario nella sua contea natale di Montmarcé.[[
Noto per le sue convinzioni da giovane prelato fedele alla monarchia, fu protetto e salvato dai massacri dalla sua congregazione dai massacri della
In questi momenti esaltanti, come molti giovani [[aristocrazia|aristocratici]] francesi, sostenne il nascente movimento democratico e, quando il
Fu assistente del sindaco (1793), raggiunti 23 anni trovò la sua vocazione grazie agli eventi della Rivoluzione francese, si dimise
Tuttavia, la sua rinuncia al sacerdozio, i suoi interventi fortemente repubblicani, e le sue critiche aperte al [[Papato]], fece di lui il bersaglio del risorgente movimento monarchico in Normandia, e fu costretto nuovamente a cercare rifugio nella clandestinità - probabilmente in Caen
Quando François Pouqueville tornò a Le Merlerault, il medico della città, il dottor Cochin, che era stato suo collega al collegio di Caen, lo prese come studente-chirurgo. Poi lo presentò al suo amico il professore Antoine Dubois
A 27 anni, François Pouqueville lasciò Le Merlerault per Parigi (1797) dove, sotto la guida del professor Dubois, fece rapidi progressi in medicina e chirurgia. L'anno successivo fu aggregato alla ''[[Description de l'Egypte (1809)|
Con i sogni di gloria e di fortuna, François Pouqueville si imbarcò a [[Tolone]] con la sfortunata flotta francese sotto il comando del generale Bonaparte in navigazione verso l'Egitto. Lungo la rotta, partecipò come testimone alla presa di [[Malta]]
Dopo aver conquistato Malta, i francesi, in un tipico gesto di magnanimità, rimiser in libertà tutti i detenuti nelle prigioni maltesi. Tra questi vi era Orouchs, un noto pirata che dopo essere stato prontamente riarmato dalla flotta inglese, riprese
le sue attività criminali. Fu lui stesso che, meno di un anno dopo essere stato liberato a Malta, attaccò la nave mercantile su cui viaggiava Pouqueville, lo fece prigioniero e lo vendette ai Turchi. ''Note biografiche'' François de Pouqueville (2009).</ref>, e ha trascorso i giorni della traversata di Alessandria insegnando ai soldati e ai marinai francesi il testo della canzone [[La Marsigliese]], il nuovo inno nazionale francese.
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=== Egitto: Bonaparte, Nelson e pirati ===▼
In Egitto, dopo la prima [[Battaglia del Nilo (1798)|battaglia di
Compiuta la sua missione, e colpito da una febbre che gli impedì di continuare le sue ricerche scientifiche, François Pouqueville fu consigliato da
Si imbarcò a bordo della nave mercantile italiana ''La Madonna di Montenegro'' in Alessandria, che veleggiava verso l'Italia quando fu attaccata da
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Portato a [[Navarino (Grecia)|Navarino]], fu inviato in custodia a
▲[[Immagine:Antoine-Jean Gros - Bonaparte visitant les pestiférés de Jaffa.jpg|thumb|175x|Bonaparte visita gli appestati a Jaffa<br>di Antoine-Jean Gros]]
Pouqueville fu poi portato a [[Tripoli (Grecia)|
▲===Egitto: Bonaparte, Nelson e pirati===
Poco dopo, il Pascià fu deposto e sostituito da
▲In Egitto, dopo la prima [[Battaglia del Nilo (1798)|battaglia di Aboukir]] (1798), il generale [[Jean-Baptiste Kléber|Kleber]] affidò a François Pouqueville la negoziazione per lo scambio dei prigionieri con l'[[Horatio Nelson|ammiraglio Nelson]]. Durante l'incontro con le principali figure dell'Ammiragliato britannico, sviluppò rapidamente un grande rispetto per [[William Sidney Smith]] che parlava un francese perfetto e dimostrò di essere cortese, umano, e un uomo d'onore. Invece, il suo incontro con Nelson lo riempì di ripugnanza, a causa della brutalità e crudeltà dimostrata dall'ammiraglio verso gli ufficiali francesi; da allora in poi, Pouqueville si riferì a lui con l'epiteto di "ciclope assetato di sangue".
Avendo appreso che François Pouqueville praticava la medicina, il nuovo Pascià lo trattò bene e, dopo aver visto i successi di
▲Compiuta la sua missione, e colpito da una febbre che gli impedì di continuare le sue ricerche scientifiche, François Pouqueville fu consigliato da Kleber di tornare in Francia per ricevere le migliori cure mediche.
▲Si imbarcò a bordo della nave mercantile italiana ''La Madonna di Montenegro'' in Alessandria, che veleggiava verso l'Italia quando fu attaccata da pirati provenienti dagli [[Stati barbareschi]] in prossimità della [[Calabria]], François Pouqueville fu fatto prigioniero.
▲===Peloponneso: prigioniero del Pasha e medico===
▲Portato a [[Navarino (Grecia)|Navarino]], fu inviato in custodia a Moustafa Pacha, [[vassallo]] del Sultano turco [[Mehmet Ali]], sovrano dell'Impero Ottomano, che era in guerra con la Francia.
▲Pouqueville fu poi portato a [[Tripoli (Grecia)|Tripolitza]], capitale del [[Peloponneso]], per essere imprigionato. Moustafa Pacha lo accolse con una certa indifferenza, ma lo protesse contro le brutalità dei soldati albanesi, che lo sorvegliavano dalla sua cattura, e gli diede un alloggio decente.
▲Poco dopo, il Pascià fu deposto e sostituito da Achmet Pacha <ref>17 anni dopo, Pouqueville trovo Achmet Pacha bandito in Larissa, e gli portò del sostegno finanziario, nonostante ciò l'ex pascià morì di stenti poco dopo.''An unpublished correspondence of François Pouqueville'' Henri Dehérain. Pubblicato da Édouard Champion, Parigi 1921</ref>.
▲Avendo appreso che François Pouqueville praticava la medicina, il nuovo Pascià lo trattò bene e, dopo aver visto i successi di Pouqueville nella guarigione di alcuni membri del suo entourage, lo nominò medico ufficiale della sua [[pashalic]]. Pouqueville approfittò della sua nuova situazione, esplorando le regioni limitrofe e dalla ricerca dei siti della Grecia antica<ref>{{en}}"One can read in Pouqueville an exact description of Tripolitza, capital of the Peloponese." Chateaubriand ''From Paris to Jerusalem''</ref>.
Rimase in Tripolitza durante il duro inverno del 1798.
=== Costantinopoli: prigioni e harem ===
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In primavera, il sultano turco ordinò che venisse trasferito via terra e mare insieme ai suoi co-prigionieri a [[Costantinopoli]], dove furono incarcerati per due anni nella fortezza delle sette torri, [[
Pouqueville tentò di salvare la vita del morente aiutante-generale Rose, ma era troppo tardi. Rose era stato rappresentante della Francia in Epiro e era caduto vittima della crudele perfidia di Ali
Poco dopo l'arrivo a Costantinopoli, François Pouqueville acquisì una certa libertà di movimento, in quanto i suoi carcerieri avevano imparato a conoscere le sue competenze mediche, e riuscì quindi a scoprire i dintorni della fortezza, in particolare i giardini privati del sultano al palazzo di [[Topkapi]], e anche il suo harem, con la complicità del giardiniere del Sultano con cui aveva stretto amicizia.
In alcune occasioni, riuscì a convincere le sue guardie a lasciarlo visitare la città di Costantinopoli e a viaggiare lungo il [[Bosforo]] fino al [[Mar Nero]] per curare altri prigionieri francesi gravemente ammalati in prigioni distanti. Al tempo, la peste era ancora attiva nelle zone orientali del mediterraneo e Pouqueville era molto determinato nel cercare di individuare metodi appropriati per combattere la terribile malattia. Le sue osservazioni in forma di tesi ricevettero apprezzamento quando furono pubblicate a Parigi in seguito al suo ritorno.<br />
Le sue testimonianze scritte di queste escursioni furono le prime descrizioni dettagliate di un occidentale della megalopoli turca e dei suoi abitanti, del loro modo di vita, usi e costumi. Queste descrizioni furono ricevute in Europa con grande stupore e curiosità per 'la porta d'Asia', che precedentemente era rimasta praticamente inesplorata dagli occidentali dalla caduta dell'[[impero bizantino]] nel [[1453]].
[[
Durante tutta la sua prigionia, Pouqueville tenne un diario scritto in un [[Crittografia|codice crittografico]] che aveva appositamente creato e che riuscì a nascondere alle sue guardie, riuscendo a guidarle, durante le perquisizioni periodiche della sua cella, verso altri scritti senza importanza che lasciava trovare e confiscare. È da queste note segrete che attinse in seguito per scrivere, pochi anni dopo il suo rilascio, le 600 pagine delle prime due parti del libro importante
=== Nascita del filellenismo ===
{{vedi anche|Filellenismo}}
Nel 1798, come ostaggio dei turchi nella Grecia occupata, François Pouqueville ebbe
Anche se smorzata da sette generazioni sotto lunga occupazione della Grecia da parte dei sovrani ottomani, l'identità sociale greca apparve molto viva a Pouqueville e, come fervente credente degli ideali [[Umanesimo|umanistici]] della rivoluzione francese, cominciò a sviluppare ben presto una crescente simpatia per il nascente movimento di rinascita nazionale della Grecia. La sua condizione di prigioniero del sultano turco gli impedì di fare altro che portare cure mediche alla popolazione oppressa, ma i suoi scritti crearono
Nel 1801, venticinque mesi dopo essere stato incarcerato a Costantinopoli, sotto l'insistenza del governo francese e con l'aiuto dei diplomatici russi in Turchia, François Pouqueville fu liberato e tornò a Parigi. [13]
== Diplomatico e archeologo ==
[[File:François Pouqueville par Ingres.jpg|thumb|left|upright|''Ritratto di François Pouqueville da Ingres (1834)''<ref>Il suo è tra le carriere più variopinte di quelle dipinte da Ingres. Come la sua lapide in Montparnasse ci dice, fu un membro onorario dell'Accademia di Medidine, un console generale di Francia in Grecia, un membro dell'[[Académie des
▲Accademia di Medidine, un console generale di Francia in Grecia, un membro dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, Cavaliere della Legion d'Onore e l'Ordre du Sauveur. Inoltre ha servito con le forze napoleoniche in Egitto, e fu prigioniero dei pirati barbareschi e Turchi. Visse come un prigioniero in Grecia. Approfittando della sua solitudine, studiò la geografia del paese e delle sue malattie, imparò il greco moderno non trascurando l'antica arte e letteratura greca. Le sue pubblicazioni mediche sono state inoltre degne di nota. Morì a Parigi, il 20 dicembre 1838, senza essersi mai sposato. Ha nominato come suo unico erede, Henriette-Elizabeth-Marthe Lorimier, che ha eretto il monumento al cimitero di Montparnasse alla sua memoria e al quale questo disegno è dedicato. Il suo ritratto di Ingres è nel Museo Puskin a Mosca e porta un'iscrizione a Pouqueville. ''David Daniels, New York, 1967''.</ref>]]
Al suo ritorno a Parigi, presentò la sua tesi di dottorato ''De febre adeno-nevrosa seu de peste Orientali'' un lavoro sulla [[peste]] orientale che lo portò ad essere nominato per i premi del decennio.
Tuttavia, i suoi interessi per la letteratura e l'archeologia sono stati per Pouqueville forti come la sua passione per la medicina. La pubblicazione del suo primo libro "''Viaggio in Epiro, a Costantinopoli, in Albania e di parecchie altre parti dell'Impero ottomano''", dedicata all'imperatore Napoleone e pubblicato nel 1805 fu un grande successo letterario internazionale ed ebbe come conseguenza la sua nomina a console generale di Napoleone presso la corte di [[
== Opere ==▼
▲==Opere==
* ''Voyage en Morée, à Constantinople, en Albanie, et dans plusieurs autres parties de l'Empire Ottoman'' (Paris, 1805, 3 vol. in-8°), tradotta in inglese, tedesco, greco, italiano, svedese, etc. disponibile [http://gallica.bnf.fr/Catalogue/noticesInd/FRBNF31143911.htm on line] su [[Gallica]]
* ''Travels in Epirus, Albania, Macedonia, and Thessaly'' (London: Printed for Sir Richard Phillips and Co, 1820), una versione in Inglese parziale e snaturata è disponibile [http://www.promacedonia.org/en/fp/index.html on line]
* ''Prisonnier ches les Turcs & Le Tigre de Janina'' Romans et Aventures Célèbres - Edition Illustrée - La Librairie Illustrée, Paris 8 c. 1820
* ''Voyage en Grèce'' (Paris, 1820–1822, 5 vol. in-8° ; 20 édit., 1826–1827, 6 vol. in-8°), la sua opera principale
* ''Histoire de la régénération de la Grèce'' (Paris, 1824, 4 vol. in-8°), translated in many languages. Edizione originale francese disponibile su Google books [http://books.google.fr/books?id=kM8GAAAAQAAJ&printsec=titlepage&source=gbs_summary_r&cad=0#PPP9,M1]
* ''Mémoire historique et diplomatique sur le commerce et les établissements français au Levant, depuis
* ''La Grèce, dans
* ''Trois Mémoires sur
* ''Mémoire sur les [[Valachian|colonies valaques]] établies dans les montagnes de la Grèce, depuis Fienne jusque dans la Morée''
* ''Notice sur la fin tragique
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==▼
* Monmerqué, Biographie universelle Michaud▼
* Jules Auguste Lair, La Captivité de François Pouqueville en Morée, Recueil des publications diverses de l'Institut de France, Paris, 1902▼
* Jules Auguste Lair, La Captivité de François Pouqueville à Constantinople, 1800-1801 : (9 prairial, an VII -16 ventôse, an IX), H. *Delesques, Bulletin de la Société des Antiquaires de Normandie, Caen, 1904 ;▼
* Tobias George Smollett, The Critical Review, Or, Annals of Literature ~ online: [6]▼
* J. Rombault, François Pouqueville, membre de l'Institut, Bulletin de la Société historique et archéologique de l'Orne, 1887▼
* Auguste Boppe, L'Albanie et Napoléon, 1914▼
* Henri Dehérain, Revue de l'histoire des colonies françaises, une correspondence inédite de François Pouqueville, Edouard Champion Publisher, Paris 1921▼
* New York Graphic Society, INGRES Centennial Exhibition 1867-1967, Greenwich, Connecticut, 1967▼
== Altri progetti ==
▲==Bibliografia==
{{interprogetto}}
▲*Monmerqué, Biographie universelle Michaud
▲*Jules Auguste Lair, La Captivité de François Pouqueville en Morée, Recueil des publications diverses de l'Institut de France, Paris, 1902
== Collegamenti esterni ==
▲*Jules Auguste Lair, La Captivité de François Pouqueville à Constantinople, 1800-1801 : (9 prairial, an VII -16 ventôse, an IX), H. *Delesques, Bulletin de la Société des Antiquaires de Normandie, Caen, 1904 ;
* {{Collegamenti esterni}}
▲*Tobias George Smollett, The Critical Review, Or, Annals of Literature ~ online: [6]
▲*J. Rombault, François Pouqueville, membre de l'Institut, Bulletin de la Société historique et archéologique de l'Orne, 1887
{{Controllo di autorità}}
▲*Auguste Boppe, L'Albanie et Napoléon, 1914
{{Portale|archeologia|biografie|letteratura}}
▲*Henri Dehérain, Revue de l'histoire des colonies françaises, une correspondence inédite de François Pouqueville, Edouard Champion Publisher, Paris 1921
▲*New York Graphic Society, INGRES Centennial Exhibition 1867-1967, Greenwich, Connecticut, 1967
[[Categoria:Diplomatici francesi]]
[[Categoria:Decorati con la Legion d'
[[Categoria:Membri dell'Académie française]]
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