Lisignago: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
BotSimo82 (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo categorie ridondanti come da discussione
Storia: Creato collegamento
 
(100 versioni intermedie di 48 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Lisignago
|Nome ufficiale =
|linkStemma = Lisignago-Stemma.png
|Panorama = Lisignago-panorama from Albiano.jpg
|siglaRegione = TAA
|Didascalia = Lisignago visto da [[Albiano (Italia)|Albiano]]
|siglaProvincia = TN
|Bandiera =
|latitudineGradi = 46
|Voce bandiera =
|latitudineMinuti = 10
|Stemma = Lisignago-Stemma.png
|latitudineSecondi = 0
|Voce stemma =
|longitudineGradi = 11
|Stato = ITA
|longitudineMinuti = 11
|Grado amministrativo = 4
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Trentino-Alto Adige
|altitudine = 582
|Divisione amm grado 2 = Trento
|superficie = 7
|Divisione amm grado 3 = Cembra Lisignago
|abitanti = 504
|Amministratore locale =
|anno = 31-08-2007 ( ISTAT )
|densitaPartito = 72
|frazioniData elezione =
|Lingue =
|comuniLimitrofi = [[Albiano]], [[Cembra]], [[Giovo]]
|Data istituzione =
|cap = 38030
|Altitudine =
|prefisso = [[0461]]
|istatAbitanti = 022105538
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bil2015/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2015 (il dato si riferisce a quello dell'ex comune di Lisignago).
|fiscale = E614
|nomeAbitanti = <!-- nome degliAggiornamento abitanti minuscolo= 31-12->2015
|Sottodivisioni = Maderlina, loc. Bedin
|patrono = [[San Biagio vescovo e martire|San Biagio]]
|Divisioni confinanti =
|festivo = [[3 febbraio]]
|Zona sismica = 4
|sito = http://www.comunelisignago.it/
|Gradi giorno = 3299
|Nome abitanti = lisignaghesi (IT); ''lisgnagheri''
|Patrono = [[San Biagio vescovo e martire|san Biagio]], [[Leonardo di Noblac]]
|Festivo = 3 febbraio e 6 Novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Lisignago''' è un comune di 504 abitanti della [[provincia di Trento]].
 
'''Lisignago''' (''Lisgnàc'' in [[dialetto trentino]]<ref name=stenico24>{{cita|Stenico|pp. 24-25|Stenico}}.</ref>) è una frazione del comune di [[Cembra Lisignago]], in [[provincia di Trento]]; è stato comune autonomo fino al 1º gennaio 2016, data in cui si è fuso con [[Cembra]] formando il nuovo comune<ref name=folgheraiter88>{{cita|Folgheraiter, Zotta|pp. 88-93|Folgheraiter}}.</ref>.
== Geografia ==
 
== Origini del nome ==
Lisignago è un centro abitato situato sulla strada delle Dolomiti fra Cembra e Ceola, nella bassa valle dell'Avisio, sulla sponda destra del torrente omonimo.
La forma più antica del [[toponimo]] di Lisignago, attestata nel documento del 1166, è ''Lisignacum''; il nome è successivamente riportato in varie altre forme, come fra cui ''Lisignago'' (1201, 1210, 1212), ''Lisegnagno'' (1214), ''Lysignago'' (1236), ''Lesegnago'' (1265); all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]], quando i nomi cominciarono ad essere "riletti" cercando un'etimologia latina, comincia ad apparire la forma ''Lisiniacum'' o ''Liciniacum'', che viene fatta derivare da un nome romano come ''Lisius'' o ''[[Licia (nome)|Licius]]''; tuttavia è molto più probabile che il toponimo sia di origine preromana, non interpretabile<ref name=stenico24/>.
 
==Geografia fisica==
Sorge su di un terrazzo morenico, alle falde del monte Vason, ad un'altitudine di m 582 e dista circa 19&nbsp;km da Trento.
[[File:LISIGNAGO SS612.jpg|sinistra|miniatura|Uno scorcio del paese: la "stretta" del passaggio della Strada Statale 612]]
Lisignago sorge su un terrazzo [[morena|morenico]] alle falde del monte Vason, ad un'altitudine di 582 [[metri sul livello del mare]]. Il paese è situato nella bassa [[valle di Cembra]], lungo la [[strada statale 612 della Val di Cembra]] che segue la sponda destra del torrente [[Avisio]], e dista circa 19&nbsp;km da [[Trento]]; esso è separato dai due paesi più vicini, Cembra e [[Ceola]], da due profonde incisioni torrentizie, la Valle dell'Ischiele e la Valle dello Scorzai.
 
Verso la Vallevalle dell'Ischiele, il Dossodosso di S.San Leonardo e la Val Bona digradano le coste di alluvioni interglaciali intensa­menteintensamente coltivate a viti con infiniti terrazziterrazzamenti sostenuti da [[muro a secco|muri a secco]]; verso nord si estendono i boschi e i prati.
 
==Storia==
Da una parte e dall'altra del territorio comunale (km². 7,16), due profonde incisioni torrentizie (la Valle dell'Ischiele e la Valle dello Scorzai) isolano il paese dagli abitati vicini: Cembra a nord-est e Ceola di Giovo a ovest.
[[File:Chiesa di San Biagio (Lisignago) 04.jpg|thumb|left|La [[chiesa di San Biagio (Cembra Lisignago)|chiesa di San Biagio]]]]
La zona era probabilmente già frequentata da popolazioni [[liguri]]-[[illirici|illiriche]], seguite poi da abitanti [[reti]]<ref name=zanettin28>{{Cita|Zanettin|p. 28|Zanettin}}.</ref>.
 
Il primo documento che contiene il nome del paese (''villa'') di Lisignago è stato redatto nel [[abbazia di San Lorenzo (Trento)|monastero benedettino di San Lorenzo]] a [[Trento]] il giorno 30 agosto [[1166]], giunto a noi solo tramite una copia del 7 ottobre [[1222]], e riguarda i diritti sulle rendite del paese<ref name=stenico11>{{cita|Stenico|pp. 11-16|Stenico}}.</ref>. A questo seguono numerosi altri documenti che citano il paese, sempre riguardanti principalmente diritti sulle terre e suoi guadagni<ref name=stenico11/>. Da un unico documento redatto a Cembra nel 1262, si apprende che gli abitanti di Cembra avevano assaltato e distrutto il "castello di Lisignago"; non sono note le ragioni di questo gesto, né altri dettagli su questo castello, ma si ritiene che potesse essere un piccolo fortilizio situato nel luogo dove sorge ora la [[Chiesa di San Leonardo (Cembra Lisignago)|chiesetta di San Leonardo]]<ref>{{cita|Stenico|pp. 185-186|Stenico}}.</ref>. Nel 1296 è citata l'esistenza della primitiva [[Chiesa di San Biagio (Cembra Lisignago)|chiesa di San Biagio]], mentre risale al 1444 il primo documento che cita la chiesetta di San Leonardo.
==Cenni storici==
 
{{cn|Per quanto riguarda la struttura politico-amministrativa interna, il paese godeva di una certa autonomia, minuziosamente regolamentata dallo statuto comunale chiamato [[Carta di regola]]. Le decisioni che concernevano l'organizzazione della campagna, dei boschi, dei prati, delle strade, delle fontane e via dicendo venivano prese a maggioranza, con la presenza di almeno due terzi dei capofamiglia, i quali avevano il diritto e il dovere di intervenire nell'assemblea pubblica. La Carta di Regola non è giunta fino a noi perché il documento, conservato in un sacchetto depositato nella sacrestia della chiesa di S. Biagio, è andato perduto.}}
Il paese di Lisignago fece parte dell'impero romano e del ducato longobardo di Trento, fondato nel 1004 o 1027 dagli imperatori del Sacro Romano Impero e soppresso il 26 dicem­bre 1802.
 
Fino alla fine del XVIII secolo il paese godette di pace e di tranquillità. Fra il [[1797]] e il [[1803]] dovette subire la bufera dei vari passaggi dell'esercito napoleonico che, il 20 marzo 1797, depredò anche la chiesa di vari oggetti liturgici<ref>{{cita|Stenico|pp. 172-173|Stenico}}.</ref>. Nel 1803 il principato vescovile di Trento, di cui Lisignago faceva parte, venne incorporato nella Contea del Tirolo, che nel [[1805]] venne tolta all'[[Austria]] e annessa alla [[Baviera]]. Nel [[1810]] il Tirolo meridionale fu ceduto al Regno italiano dei Francesi per ritornare all'Austria nel 1814 e infine nel [[1918]] il paese, assieme al resto del [[Trentino-Alto Adige]], entrò a far parte dell'[[Italia]].
La giurisdizione di Cembra, di cui Lisignago faceva parte, fu incorporata in quella di Königsberg (Montereale), usurpata dai conti del Tirolo nel 1276 nella prima metà del secolo XIV.
 
Il comune di Lisignago venne soppresso e aggregato a quello di [[Cembra]] una prima volta dal 1810 al 1818, e poi una seconda volta nel 1928, assieme a quello di [[Faver]], ma entrambi vennero ricostituiti nel 1952<ref>{{Cita|Zanettin|p. 38|Zanettin}}.</ref><ref>{{cita|Stenico|p. 47|Stenico}}.</ref>; è tornato a fondersi con Cembra, formando il nuovo comune di [[Cembra Lisignago]], nel 2016<ref name=folgheraiter88/>.
Il primo documento che contiene il nome del paese (villa) è stato redatto nel monastero dei monaci benedettini di S. Lorenzo a Trento il giorno 30 agosto 1166 e di esso a noi è giunta una copia del 7 ottobre 1222. Vi si parla chiaramente di diritti che esistevano a proposito delle rendite del paese, inteso come gruppo di case con fondi coltivati ed incolti.
 
===Simboli===
È invece in un atto di compravendita del 9 dicembre 1201 che troviamo il nome di un abitante: Zucco da Lisignago.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Lisignago sono stato approvati con deliberazione della Giunta provinciale n. 70 del 19 gennaio 2007.<ref>''Approvazione nuovo stemma e gonfalone del Comune di Lisignago'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' n. 6 del 06/02/2007, pp. 54-55.</ref>
;Stemma
{{Citazione|Effige di S. Biagio Vescovo martire e protettore contro il male della gola, patrono della Parrocchia di Lisignago, fregiato dei suoi attributi, cioè la spada, il pastorale e la mitria vescovili, nonché il piviale rosso in memoria del martirio, che campeggia in una [[Pala d'altare|ancona]] lignea dal fondo d'argento, posta sullo sfondo dorato dello scudo. Il tutto, accostato dalle fronde al naturale di alloro e di quercia, legate da un nodo bianco e rosso e dalla argentea corona murale spettante ai comuni, si blasona come segue: ''"D'oro alla ancona d'argento, sagomata in legno naturale, recante al centro l'effige di S. Biagio"''.}}
Lo stemma è riprodotto nell'[[Cembra Lisignago#Simboli|emblema civico di Cembra Lisignago]].
Una precedente versione era stata approvata con D.G.P. del 29 ottobre 1982, n. 14855/2-B<ref>''Approvazione stemma del Comune di Lisignago'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' n. 54 del 23/11/1982, pp. 2092-2093.</ref>: ''Scudo sormontato da corona, fregiato da un ramo di alloro e un ramo di quercia e così distinto: S. Biagio vescovo racchiuso in una pala lignea su sfondo giallo.''
 
;Gonfalone
In un documento del 1210 viene chiaramente detto "comunitas", cioè comune, distretto amministrativo indipendente.
{{Citazione|Drappo rettangolare cadente a coda di rondine, bordato e frangiato d'oro, partito in bianco e rosso caricato al centro con lo stemma del Comune munito dei suoi ornamenti e, nella parte superiore la scritta "COMUNE DI" e nella parte inferiore "LISIGNAGO", in canuttiglia oro.}}
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Il 9 gennaio 1296 sulla piazza davanti alla chiesa di S. Biagio si tenne un'assemblea generale di tutta la Comunità per eleggere un procuratore per trattare nella vertenza con Oluradino Malvasio di Cembra.
===Chiesa di San Biagio===
{{vedi anche|Chiesa di San Biagio (Cembra Lisignago)}}
La chiesa parrocchiale di Lisignago, dedicato a [[san Biagio]], sorge all'interno del centro abitato; una prima cappella sul sito era sicuramente già presente alla fine del [[XIII secolo]], e venne poi riedificata nel [[XIV secolo|XIV]]-[[XV secolo]]. La struttura odierna risale invece al 1866-1868.
 
===Chiesa di San Leonardo===
Per quanto riguarda la struttura politico-amministrativa interna, il paese godeva di una certa autonomia, minuziosamente regolamentata dallo statuto comunale chiamato Carta di Regola. Attraverso la sua elaborazione la comunità assumeva una propria identità con determinate caratteristiche legate alla posizione geografica, alle risorse, alla produzione agricola e alle attivi­tà economiche principali.
{{vedi anche|Chiesa di San Leonardo (Cembra Lisignago)}}
[[File:Lisignago - Chiesa di San Leonardo.JPG|thumb|upright=1.3|left|La [[chiesa di San Leonardo (Cembra Lisignago)|chiesa di San Leonardo]]]]
Una piccola chiesetta situata su un dosso di roccia porfirica tra il torrente [[Avisio]] e il paese di Lisignago. Costruita forse fra nel XIV o nel XV secolo, al suo interno è conservato un notevole ciclo di affreschi realizzato tra il 1450 e il 1475<ref>{{Cita web|url=https://necrologie.corrierealpi.gelocal.it/chiese/provincia-98-trento/55349-chiesa-di-san-leonardo/notizie-storiche#tab|titolo=Chiesa di San Leonardo|sito=Necrologie Corriere delle Alpi - Luoghi di culto|accesso=7 luglio 2019}}</ref>.
 
===Capitelli votivi===
Le decisioni che concernevano l'organizzazione della campagna, dei boschi, dei prati, delle strade, delle fontane ecc. venivano prese a maggioranza, con la presenza di almeno due terzi dei capofamiglia, i quali avevano il diritto e il dovere di intervenire nell'assemblea pubblica.
{{Doppia immagine|destra|Lisignago - Cappella.JPG|160|Lisignago - Capitello di San Luigi 02.jpg|160|Il capitello della Madonna a sinistra, e il capitello di San Luigi a destra}}
In località "Gorch", lungo la strada per Cembra, sorge un grande capitello votivo dedicata alla [[Madonna Immacolata]]; costruito nel periodo immediatamente successivo alla proclamazione del dogma dell'[[Immacolata Concezione]] (1858) e poi restaurato nel 1887, conserva un altare con statua della Vergine Immacolata. Nelle due nicchie ai lati dell'altare vennero poste altre due statue, raffiguranti [[san Sebastiano]] e [[san Rocco]], realizzate da uno scultore locale nel [[XVII secolo]]; queste vennero trafugate a fine 1960, e successivamente venne recuperata la sola statua di san Sebastiano, ricollocata nel capitello<ref name=capitelli>{{cita|Stenico|pp. 296-300|Stenico}}.</ref>.
 
Al capo opposto del paese, lungo la vecchia strada per Giovo (al di sotto dell'odierna [[Strada statale 612 della Val di Cembra|SS 612]]) sorge un capitello dedicato a san [[Luigi Gonzaga]]; costruito nel 1891, in occasione del terzo centenario della morte del santo, venne restaurato nel 1912 e poi ancora nel 1990. Al suo interno è conservata una statua del santo titolare<ref name=capitelli/>.
Non possediamo purtroppo la Carta di Regola di Lisignago perché il documento, conservato in un sacchetto depositato nella sacrestia della chiesa di S. Biagio, è andato perduto.
 
===Altopiano della Maderlina e Piz delle Agole===
Le norme in esso contenute, integrate e modificate, sono state nei secoli costante punto di riferimento e attraverso di esse si concretizzò una presa di coscienza, da parte degli uomini del Comune, della propria autorità e autonomia.
[[File:Chiesa Maderlina.jpg|thumb|upright=1|La chiesa della Regina della Pace in località Maderlina]]
L'altopiano della Maderlina si estende a monte dell'abitato di Lisignago, ad un'altitudine di 800-1000 metri. È raggiungibile a piedi dal paese tramite due strade forestali, oppure con veicolo da [[Cembra]], tramite la strada provinciale per il [[Lago Santo (Cembra)|Lago Santo]]. L'altopiano è caratterizzato dalla presenza di prati e boschi rigogliosi, attraversati da sentieri e strade forestali percorribili anche in mountain bike, che permettono di raggiungere innumerevoli luoghi d'interesse. Fra questi citiamo: il Piz delle Agole (pizzo delle aquile), il Lago Santo, l'altopiano di Masen, il [[biotopo Lagabrun]] e il [[Roccolo del Sauch]]. In località Maderlina sono presenti alcune case d'abitazione e diverse baite private, oltre che la capanna sociale gestita dalla [[Società degli alpinisti tridentini|SAT]] di Lisignago e alla chiesetta in porfido intitolata alla [[Regina della Pace]].
[[File:Piz delle Agole .jpg|thumb|upright=1|Piz delle Agole]]
 
Il Piz delle Agole, con i suoi 1092 metri d'altezza circa è un punto panoramico caratterizzato dalla presenza di una croce lignea posta su uno sperone roccioso a strapiombo sulla zona di Predole di [[Cembra]]. Il panorama visibile è su quasi tutta la valle di Cembra incluso il [[lago di Lases]], l'[[altopiano di Piné]] e le vette circostanti, i monti [[Vigolana]] e [[Monte Bondone|Bondone]] e in lontananza parte della [[val di Fiemme]]. Il Piz delle Agole è raggiungibile a piedi in circa 50 minuti partendo dal parcheggio presso la capanna sociale Maderlina, mentre dal paese di Lisignago un'ora e mezza circa.
Fino alla fine del XVIII secolo il paese godette di pace e di tranquillità. Fra il 1797 e il 1803 dovette subire la bufera dei vari passaggi dell'esercito napoleonico. Nel 1803 il Princi­pato vescovile di Trento, di cui Lisignago faceva parte, venne incorporato nella Contea del Tirolo, che nel 1805 venne tolta all'Austria e annessa alla Baviera.
 
==Società==
Nel 1810 il Tirolo meridionale fu ceduto al Regno italiano dei Francesi per ritornare all'Austria nel 1814.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Lisignago}}
 
== Amministrazione ==
Nel 1918 il paese, assieme al resto del Trentino-Alto Adige, entrava a far parte dell'Italia.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec
==Amministrazione comunale==
|9 maggio [[2005]]
{{ComuniAmministrazione
|15 maggio [[2010]]
|NomeSindaco=Mariano Ferretti
|Mariano Ferretti
|DataElezione=09/05/2005
|partito=[[listaLista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|TelefonoComune=0461 683063
|
|EmailComune=c.lisignago@comuni.infotn.it
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 maggio [[2010]]
|31 dicembre [[2015]]
|Maria Rita Cattani
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
==Evoluzione demografica==
<references/>
{{Demografia/Lisignago}}
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Folgheraiter|nome=Alberto|cognome2=Zotta|nome2=Gianni|titolo=La Comunità della val di Cembra|editore=FZ Edizioni|città=Trento|anno=2018|isbn=979-12-200-2410-5|cid=Folgheraiter}}
*{{cita libro|cognome=Stenico|nome=Remo|titolo=Lisignago nella storia|anno=1991|editore=Grafiche Artigianelli|cid=Stenico}}
*{{cita pubblicazione|cognome=Zanettin|nome=Giovanni Paolo|titolo=Lisignago: note ed appunti riassuntivi|pubblicazione=Lisignago: note storiche|editore=Associazione culturale lavisana|anno=1981|cid=Zanettin}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Provincia di Trento}}
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Trento]]
{{Portale|Trentino-Alto Adige|Trento}}
 
[[Categoria:Comuni del Trentino-Alto Adige soppressi]]
[[ca:Lisignago]]
[[enCategoria:Frazioni di Cembra Lisignago]]
[[eo:Lisignago]]
[[fr:Lisignago]]
[[id:Lisignago]]
[[ja:リジニャーゴ]]
[[nap:Lisignago]]
[[nl:Lisignago]]
[[pl:Lisignago]]
[[pms:Lisignago]]
[[pt:Lisignago]]
[[uk:Лізіньяго]]
[[vi:Lisignago]]
[[vo:Lisignago]]