National Gallery (Londra): differenze tra le versioni

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{{Coord|51|30|32|N|0|07|39|W|region:GB_type:landmark|display=title}}
{{Museo
|Nome =
|NomeMuseo= National Gallery
|Immagine = Thenationalgallery.jpg
|Indirizzo= [[Trafalgar Square]], WC2N 5DN, [[Londra]], [[Inghilterra]]
|Larghezza =
|Tipologia= [[Pittura]]
|Didascalia = Facciata della National Gallery
|Immagine= Thenationalgallery.jpg
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|Didascalia= Facciata della National Gallery
|Località = [[Londra]]
|Larghezza= 230px
|Indirizzo = [[Trafalgar Square]]
|Orari= Tutti i giorni tranne il mercoledì 10:00 - 18:00
|Tipologia = [[Pittura]]
Mercoledì 10:00 - 21:00
|Telefono= 020 7747 2885 Fax: 020 7747 2423
|Sito= [http://www.nationalgallery.org.uk www.nationalgallery.org.uk]
|Mezzi= Underground: fermate Charing Cross, Leicester Square, Embankment
Bus: Fermate nei paraggi di Trafalgar Square N. 3, 6, 9, 11, 12, 13, 15, 23, 24, 29, 53, 77A, 88, 91, 139, 159, 176, 453.
}}
 
La '''National Gallery''' ("galleria nazionale") di [[Londra]], fondata nel [[1824]], è un [[museo]] che, nella sua sede di [[Trafalgar Square]], ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche, e scuole dalla metà del [[XII secolo]] alall'inizio del secolo scorso<ref> Sculture e opere d'arte funzionali si trovano al [[Victoria and Albert Museum]], il [[British Museum]] ospita le antichità, l'arte di paesi non occidentali, le stampe e i disegni, mentre le opere d'arte contemporanee sono al [[Tate Modern]]. Alla National Gallery sono presenti anche alcuni dipinti di origine britannica, ma la ''National Collection of British Art'' è ospitata principalmente al [[Tate Britain]]</ref>. La collezione appartiene al popolo britannico e l'ingresso alla collezione principale permanente è gratuito, anche se talvolta è richiesto il pagamento di un biglietto per accedere ad alcune esposizionimostre speciali.
 
Inizialmente la collezione della ''National Gallery'' non era piuttostoparticolarmente modestaprestigiosa; a differenza di musei come il [[Museo del Louvre|Louvre]] di [[Parigi]] o del [[Museo del Prado]] di [[Madrid]] non ha avuto origine dalla nazionalizzazione di precedenti collezioni d'arte principesche o reali. Fu invece fondata quando il [[Governo del Regno Unito]] acquistò 3638 dipinti dal banchiere [[John Julius Angerstein]] nel 1824. Dopo quella prima acquisizione il museo fu ampliato e migliorato soprattutto grazie all'opera dei suoi primi direttori, tra i quali si ricorda Sir [[Charles Lock Eastlake]], e a [[donazione (diritto)|donazioni]] da parte di privati, che a tutt'oggi rappresentano i due terzi della collezione<ref name="Gentili">Gentili, Augusto; Barcham, William & Whiteley, Linda (2000). ''Paintings in the National Gallery''. Londra: Little, Brown & Co., p. 7</ref>. Il risultato è una collezione di dimensioni modeste se paragonata a quelle delle gallerie nazionali di altri paesi europei, ma che annovera però tra i propri pezzi un gran numero di opere molto importanti appartenenti a vari periodi artistici, dal [[Rinascimento|primo Rinascimento]] al [[Post-impressionismo]].
 
Col tempo la galleria ha raggiunto risultati straordinari, forte anche degli approfonditi studi inglesi nel campo della storia dell'arte: contando più di duemila opere esposte, ha il punto di forza nel possedere almeno un'opera di praticamente qualsiasi grande maestro europeo, dal medioevo al [[post-impressionismo]], con una panoramica completa negli episodi salienti delle scuole italiana, fiamminga, olandese, spagnola, francese e, naturalmente, inglese. I vari contesti storico-artistici possono inoltre essere pienamente rievocati da una grande ricchezza di opere di maestri "minori" e di scuole locali.
L'edificio che attualmente ospita il museo, sul lato nord di Trafalgar Square, è il terzo ad essere adibito a tale funzione e, come i suoi predecessori, è stato spesso ritenuto inadeguato. L'unica parte ad essere rimasta sostanzialmente inalterata della costruzione originale del [[1832]]-[[1838]] è la [[facciata]] progettata dall'[[architetto]] [[William Wilkins]], mentre tutto il resto della struttura è stato un po' alla volta cambiato ed ampliato nel corso degli anni. Le modifiche più rilevanti sono dovute all'opera di [[Edward Middleton Barry]] e [[Robert Venturi]]. Il direttore attual e' [[storico dell'arte]] [[Nicholas Penny]], che ha assunto l'incarico nella primavera [[2008]]<ref>{{cite news
| first=Louise
| last=Jury
| title = Second time lucky for National Gallery's new director
| publisher =''[[The Evening Standard]]''
| date=[[26 novembre]] [[2007]]
| url =http://www.thisislondon.co.uk/arts/article-23423070-details/Second+time+lucky+for+Gallery%27s+new+director/article.do
| accessdate = 22/02/2008}}</ref>.
 
L'edificio che attualmente ospita il museo, sul lato nord di Trafalgar Square, è il terzo ad essere adibito a tale funzione e, come i suoi predecessori, è stato spesso ritenuto inadeguato. L'unica parte ad essere rimasta sostanzialmente inalterata della costruzione originale del [[1832]]-[[1838]] è la [[facciata]] progettata dall'[[architetto]] [[William Wilkins (architetto)|William Wilkins]], mentre tutto il resto della struttura è stato un po' alla volta cambiato ed ampliato nel corso degli anni. Le modifiche più rilevanti sono dovute all'opera di [[Edward Middleton Barry]] e [[Robert Venturi]]. Il direttore attuale è lo [[storico dell'arte]] [[Gabriele Finaldi]], che ha assunto l'incarico nella primavera 2015<ref>{{Cita news
==Storia==
|nome = |cognome = |titolo = Gabriele Finaldi è il nuovo direttore della National Gallery|editore = ''[[Il Sole 24 ore]]''|data = 19 marzo 2015|url = http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2015-03-19/gabriele-finaldi-e-nuovo-direttore-national-gallery-155854.shtml?uuid=ABLrcvBD|accesso = }}</ref>.
===La richiesta di istituire un museo nazionale===
Il [[Regno Unito]], rispetto alla maggior parte degli stati europei, decise in ritardo di istituire una collezione nazionale d'arte aperta al pubblico. Questo non avvenne perché fosse mancata l'opportunità, dal momento che il governo britannico avrebbe potuto acquistare una collezione privata di livello internazionale sin dalla fine del [[XVIII secolo]], decidendo invece di non farlo. Si trattava della collezione di Sir [[Robert Walpole]], i cui eredi avevano deciso di porre in vendita nel [[1777]]. Il deputato radicale [[John Wilkes]], parlando alla [[Camera dei Comuni]], chiese che venisse realizzata ''"Un'adeguata galleria, nell'ampio giardino del British Museum, per accogliere quell'inestimabile tesoro"''<ref>
{{cite news
| first=Andrew
| last=Moore
| title = Sir Robert Walpoles pictures in Russia!
| publisher =''Magazine Antiques''
| date=2 ottobre 1996
| url =http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m1026/is_n4_v150/ai_18850830/pg_2
| accessdate = 22/02/2008}}</ref>.
 
== Storia ==
Il governo non diede retta all'appello di Wilkes e, 20 anni dopo, la collezione fu acquistata in blocco da [[Caterina II di Russia|Caterina la Grande]]; attualmente si trova al [[Museo dell'Ermitage]] di [[San Pietroburgo]].
=== La richiesta di istituire un museo nazionale ===
[[Immagine:sdelpiombo1.jpg|thumb|220px|''La resurrezione di Lazzaro'' di [[Sebastiano del Piombo]], proveniente della collezione [[John Julius Angerstein|Angerstein]], fu il primo dipinto a fare ufficialmente parte della nuova ''National Gallery'']]
Il [[Regno Unito]], rispetto alla maggior parte degli stati europei, decise in ritardo di istituire una collezione nazionale d'arte aperta al pubblico. Questo avvenne non perché fosse mancata l'opportunità, dal momento che il governo britannico avrebbe potuto acquistare una collezione privata di livello internazionale sin dalla fine del [[XVIII secolo]], decidendo invece di non farlo. Si trattava della collezione di sir [[Robert Walpole]], che gli eredi avevano deciso di porre in vendita nel [[1777]]. Il deputato radicale [[John Wilkes]], parlando alla [[Camera dei Comuni]], chiese che venisse realizzata ''"Un'adeguata galleria, nell'ampio giardino del British Museum, per accogliere quell'inestimabile tesoro"''<ref>{{Cita news
Dopo questi eventi anche artisti come [[James Barry]] e [[John Flaxman]] rinnovarono la richiesta di istituire un museo d'arte nazionale, sostenendo che la scuola britannica di pittura avrebbe potuto svilupparsi bene se solo avesse avuto la possibilità di accostarsi ai capolavori dell'arte europea. La ''[[British Institution]]'' (fondata nel [[1805]]) tentò di ovviare a questa situazione organizzando esposizioni di lavori di grandi maestri del passato prestate da collezionisti privati, ma si trovò in mezzo alle polemiche, in parte dovute alla scarsa qualità delle opere esposte<ref>Fullerton, Peter ([[1979]]). ''Some aspects of the early years of the British Institution for Promoting the Fine Arts in the United Kingdom 1805–1825''. MA dissertation, Courtauld Institute of Art., p. 37</ref>.
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Il governo non diede retta all'appello di Wilkes e, vent'anni dopo, la collezione fu acquistata in blocco da [[Caterina II di Russia|Caterina la Grande]]; attualmente si trova al [[Museo dell'Ermitage]] di [[San Pietroburgo]].
Più tardi, nel [[1811]], Londra diventò la sede una collezione che era stata radunata con l'intento di costituire il nucleo di un mai realizzato museo nazionale [[Polonia|polacco]], quando uno degli uomini che l'avevano raccolta, Sir [[Francis Bourgeois]], la lasciò per volontà [[testamento|testamentaria]] al [[Dulwich College]] (Attualmente si trova nella [[Dulwich Picture Gallery]]). Dal momento però che il ''College'' era un'istituzione privata che si trovava in un sobborgo a sud di Londra, la capitale britannica rimase priva di un museo nazionale di proprietà statale fino alla fine delle [[Guerre napoleoniche]]
[[File:sdelpiombo1.jpg|thumb|La ''[[Resurrezione di Lazzaro (Sebastiano del Piombo)|Resurrezione di Lazzaro]]'' di [[Sebastiano del Piombo]], proveniente dalla collezione [[John Julius Angerstein|Angerstein]], fu il primo dipinto a fare ufficialmente parte della nuova National Gallery]]
 
Dopo questi eventi anche artisti come [[James Barry (pittore)|James Barry]] e [[John Flaxman]] rinnovarono la richiesta di istituire un museo d'arte nazionale, sostenendo che la scuola britannica di pittura avrebbe potuto svilupparsi bene se solo avesse avuto la possibilità di accostarsi ai capolavori dell'arte europea. La ''[[British Institution]]'' (fondata nel [[1805]]) tentò di ovviare a questa situazione organizzando esposizioni di lavori di grandi maestri del passato prestate da collezionisti privati, ma si trovò in mezzo alle polemiche, in parte dovute alla scarsa qualità delle opere esposte<ref>Fullerton, Peter ([[1979]]). ''Some aspects of the early years of the British Institution for Promoting the Fine Arts in the United Kingdom 1805–1825''. MA dissertation, Courtauld Institute of Art., p. 37</ref>.
===La fondazione e i primi anni===
 
Più tardi, nel [[1811]], Londra diventò sede di una collezione che era stata radunata con l'intento di costituire il nucleo di un mai realizzato museo nazionale [[Polonia|polacco]], quando uno degli uomini che l'avevano raccolta, Sir [[Francis Bourgeois]], la lasciò per volontà [[testamento|testamentaria]] al [[Dulwich College]] (attualmente si trova nella [[Dulwich Picture Gallery]]). Dal momento però che il ''College'' era un'istituzione privata che si trovava in un sobborgo a sud di Londra, la capitale britannica rimase priva di un museo nazionale di proprietà statale fino alla fine delle [[Guerre napoleoniche]]
 
=== La fondazione e i primi anni ===
L'inatteso pagamento dei debiti di guerra da parte dell'[[Austria]] finalmente spinse il sino ad allora riluttante governo britannico ad istituire una galleria d'arte nazionale, proprio nel momento in cui veniva messa sul mercato la collezione di [[John Julius Angerstein]], un banchiere di origine [[Russia|russa]] scomparso l'anno precedente. Il 2 aprile [[1824]] la [[Camera dei Comuni]] approvò l'acquisto di 38 dipinti appartenuti ad Angerstein, tra cui opere di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] e la serie dei ''[[Marriage à-la-Mode]]'' di [[William Hogarth|Hogarth]], per una spesa complessiva di [[Sterlina britannica|£]] 57.000.
[[ImmagineFile:National Gallery at 100 Pall Mall.jpg|thumb|left|180pxupright=0.8|100 [[Pall Mall (Londra)|Pall Mall]], sede della National Gallery dal 1824 al 1834.]]
 
La National Gallery fu aperta al pubblico il 10 maggio [[1824]], ospitata nel palazzo di Angerstein al n.100 di Pall Mall. Ai dipinti del banchiere si aggiunsero nel [[1826]] quelli provenienti dalla collezione di Sir [[George Beaumont]], il quale li aveva offerti alla nazione tre anni prima a condizione che venisse trovata una struttura adeguata ad ospitarli e, nel [[1828]] un lascito di altri 34 dipinti da parte del Reverendo William Holwell Carr. Inizialmente fu il ''Custode dei Dipinti'', [[William Seguier]], ad assumersi il compito di gestire la galleria, ma nel luglio 1824 parte di queste responsabilità furono assunte dal neo-formato consiglio di amministrazione.
 
La sede della National Gallery di Pall Mall era spesso sovraffollata di visitatori e per questo fonte di polemiche, inoltre le sue dimensioni davvero ridotte rispetto a quelle del Louvre di Parigi casusavanocausavano imbarazzo a tutta la nazione. Un cedimento strutturale dell'edificio al n.100 costrinse il museo a trasferirsi per qualche tempo al n.105 sempre di Pall Mall, che il romanziere [[Anthony Trollope]] definì ''"un palazzo sporco, grigio e stretto, inadeguato ad esporre i tesori che contiene"''<ref>Taylor, Brandon (1999). ''Art for the Nation: Exhibitions and the London Public, 1747-2001''. [[Manchester]]: Manchester University Press, p. 37</ref> Nel [[1832]] si iniziò a costruire una nuova sede al posto delle vecchie [[Royal Mews|scuderie reali]] nel quartiere di [[Charing Cross]], su di un'area che nel decennio precedente era stata trasformata in Trafalgar Square; il progetto era a cura dell'architetto [[William Wilkins (architetto)|William Wilkins]]. Si trattava di una posizione importante nel contesto cittadino, descritta dal membro del consiglio di amministrazione Sir [[Robert Peel]] come ''" nel cuore di Londra"'' e facilmente raggiungibile da persone di tutte le classi sociali. Più tardi, nel decennio [[1850]], alcuni richiesero un ulteriore trasferimento, in parte a causa dell'eccessivo [[inquinamento]] del centro di Londra, in parte a causa di alcuni difetti di progettazione, ma alla fine si valutò che togliere la National Gallery da Trafalgar Square avrebbe significato rendere più difficile l'accesso al pubblico e il museo non venne più spostato.
 
=== La crescita sotto la guida di Eastlake e dei suoi successori ===
Il fulcro della National Gallery era rappresentato da dipinti di maestri [[Italia|italianiitalia]]ni del [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]] e per i primi trent'anni della sua esistenza gli amministratori si limitarono ad acquisire singole opere di artisti [[Rinascimento italiano|rinascimentali]]. I loro gusti piuttosto conservatori fecero perdere loro diverse buone occasioni e la direzione del museo finì per non acquisire alcuna opera tra il [[1847]] e il [[1850]] a causa dei contrasti tra i membri<ref>Robertson, David (2004). "Eastlake, Sir Charles Lock (1793–1865)", ''[[Oxford Dictionary of National Biography]]'', [[Oxford]]: Oxford University Press.</ref>. Un'analisi piuttosto critica della gestione approntata dalla Camera dei Comuni nel [[1851]] suggerì che venisse nominato un direttore, la cui autorità prevalesse su quella dei consiglieri. Molti pensarono che l'incarico sarebbe andato allo storico dell'arte [[Germania|tedesco]] [[Gustav Friedrich Waagen]], cui erano state in precedenza chieste consulenze sul modo di illuminare ed esporre i dipinti. Invece la [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]], il [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha|Principe Alberto]] e il Primo Ministro [[John Russell, I conte di Russell|Lord John Russell]] scelsero per questo compito l'uomo che già ricopriva il ruolo di ''Custode dei Dipinti'' del museo, Sir [[Charles Lock Eastlake]].
 
Il nuovo direttore preferiva invece i lavori di artisti del [[Primo Rinascimento]], fino ad allora trascurate dalla politica di acquisizioni del museo, ma che lentamente stavano guadagnando consenso tra gli intenditori d'arte. Eastlake fece con cadenza annuale dei viaggi in Europa, e in particolare in Italia, per cercare dipinti adatti ad essere inseriti nella collezione. Complessivamente acquistò 148 dipinti all'estero e 46 in Gran Bretagna<ref>''Grove Dictionary of Art'', Vol. 9, p. 683</ref>, tra cui opere molto importanti come ''La battaglia di San Romano'' di [[Paolo Uccello]]. Eastlake in quel periodo accumulò anche una sua collezione privata, composta di opere che sapeva non avrebbero potuto suscitare l'interesse dei consiglieri. Tuttavia la sua vera intenzione era di far entrare anche queste a far parte della National Gallery, operazione che fu puntualmente portata a termine dopo la sua morte dal suo dall'amico e successore come direttore [[William Boxall]], che gli successe come direttore, e dalla vedova [[Elizabeth Eastlake|Lady Eastlake]].
 
Il terzo direttore, Sir [[Frederick William Burton]], pose le basi per la collezione di opere del [[XVIII secolo]] e fece diverse straordinarie acquisizioni da collezioni private inglesi, tra cui ''[[Gli ambasciatori (Holbein il Giovane)|Gli ambasciatori]]'' di [[Hans Holbein il Giovane]]. Un altro passo fondamentale per lo sviluppo del museo fu l'istituzione della ''National Gallery of British Art'', detta sin da allora [[Tate Gallery]], nel [[1897]]. La decisione di affidare alla Tate i dipinti di artisti britannici nati dopo il [[1790]] permise alla National Gallery di liberarsi di varie opere sostanzialmente superflue della collezione, trattenendo però quelle di [[William Hogarth|Hogarth]], [[William Turner|Turner]] e [[John Constable|Constable]]. Dato poi che all'epoca la sede del museo si componeva di sole 15 stanze, lo sfoltimento si rivelò vantaggioso anche perché permise di esporre i dipinti in modo migliore e dedicando loro un'attenzione e una cura in precedenza non possibili.
 
=== I primi anni del XX secolo ===
[[ImmagineFile:RokebyVenusDiego Velázquez - Rokeby Venus.jpg|thumb|220px|''[[Venere e Cupido (Velázquez)|''Venere e Cupido'']]'' di [[Diego Velázquez]]]]
Nel [[1906]] il dipinto ''[[Venere e Cupido (Velázquez)|''Venere e Cupido'']]'' di [[Diego Velázquez|Velázquez]], la prima acquisizione di alto livello operata dal ''[[The National Art Collections Fund]]'', fu la prima di varie opere che il fondo stesso acquistò per la National Gallery. Nel corso di una delle tante manifestazioni di protesta per cui Trafalgar Square è celebre, il 10 maggio [[1914]] la tela fu danneggiata da [[Mary Richardson]], un'attivista per il [[diritto di voto alle donne]] che stava protestando contro l'arresto di [[Emmeline Pankhurst]] avvenuto il giorno precedente. In seguito, nel corso di quello stesso mese, le suffragette attaccarono anche cinque opere di [[Giovanni Bellini (pittore)|Giovanni Bellini]], provocando la chiusura del museo fino all'inizio della [[prima guerra mondiale]], quando le associazioni femminili decisero l'interruzione delle manifestazioni violente per attirare l'attenzione sulle loro rivendicazioni<ref>Spalding, Frances (1998). ''The Tate: A History''. Londra: Tate Gallery Publishing, p. 39</ref>.
 
Il lascito testamentario di 42 dipinti da parte del Dottor [[Ludwig Mond]] nel [[1909]] fu uno dei più grandi mai ricevuti dal museo e migliorò la sua raccolta di opere di maestri italiani del passato<ref>[http://www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/mond_bequest/default.htm The Mond Bequest] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051102111149/http://www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/mond_bequest/default.htm |data=2 novembre 2005 }} (Official NG website)</ref>. Nel corso del [[XIX secolo]] la National Gallery non aveva mai posseduto opere di artisti contemporanei, ma la mancanza venne seppur tardivamente colmata dal lascito da parte di Sir [[Hugh Lane]] di dipinti della scuola [[Impressionismo|impressionista]] nel [[1917]]. Un fondo dedicato all'acquisto di opere moderne istituito dal collezionista [[Samuel Courtauld]] nel [[1924]] acquistò ''Il bagno[[Bagnanti ad Asnières'']] di [[Georges-Pierre Seurat|Seurat]] ed altri importanti dipinti per donarli alla nazione; nel [[1934]] queste opere furono trasferite dalla Tate alla National Gallery.
 
=== La National Gallery nella Seconda Guerra Mondiale ===
Quando scoppiò la [[seconda guerra mondiale]] i dipinti furono trasportati per ragioni di sicurezza dapprima in varie località [[Galles|gallesigalles]]i e quindi a ''Manod Quarry'', nei pressi di [[Festiniog]], nel [[Galles]] del nord. L'idea iniziale del direttore [[Kenneth Clark]] era di far trasportare i dipinti via nave in [[Canada]] ma ricevette un [[telegramma]] da [[Winston Churchill]] che diceva ''"nascondeteli in qualche grotta o cantina, ma nessun dipinto dovrà lasciare queste isole''"<ref>[[Neil MacGregor|MacGregor, Neil]] (2004). "A Pentecost in Trafalgar Square", pp. 27–49 in Cuno, James (ed.). ''Whose Muse? Art Museums and the Public Trust''. [[Princeton]]: Princeton University Press and Cambridge, MA: Harvard University Art Museums, p.43</ref>. Nel frattempo la [[pianista]] [[Myra Hess]] ogni giorno teneva degli spettacoli nelle sale vuote della sede del museo per tenere alto il morale della gente, proprio in un periodo in cui tutte le sale da concerto di Londra erano chiuse. Nel [[1941]] la richiesta da parte di un artista di poter vedere il ''Ritratto di Margaretha de Geer'' di [[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]] fece prendere l'avvio all'iniziativa del "''Quadro del mese''", in base alla quale ogni mese un dipinto veniva prelevato da ''Manod Quarry'' ed esposto al pubblico all'interno della National Gallery.
 
=== Gli sviluppi del dopoguerra ===
Negli anni che seguirono la fine della guerra lale acquisizioni per il museo si fecero via via più difficili perché le valutazioni per le opere dei maestri del passato - e ancor più quelle di impressionisti e [[Post-impressionismo|post-impressionisti]] - erano cresciute a dismisura. Alcune delle acquisizioni più rilevanti di questo periodo sarebbero state impossibili senza un sostegno pubblico: tra queste si segnalano ''[[Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e San Giovannino]]'' di [[Leonardo da Vinci]] (acquisito nel [[1962]]), la ''[[Morte di Atteone]]'' di [[Tiziano Vecellio|Tiziano]] ([[1972]]) e la ''[[Madonna dei garofani (Raffaello)|Madonna dei garofani]]'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] ([[2004]]), ''[[La Natività con Dio Padre e lo Spirito Santo]]'' di [[Giambattista Pittoni]].
 
Singoli privati continuarono a fornire il loro sostegno, e il più generoso tra questi fu Sir [[Paul Getty]] che, nel [[1985]], donò alla National Gallery 50 milioni di sterline da dedicare alle acquisizioni<ref>[[Mark Fisher|Fisher, Mark]] (2004). ''Britain's Best Museums and Galleries''. Londra: Penguin, p. 789</ref>. Ironicamente, l'istituzione che creò le maggiori difficoltà alla politica di acquisizioni del museo fu (e resta) il facoltosissimo [[Getty Museum]] in [[California]], fondato dall'ivi emigrato padre di Getty. Nel 1985 anche [[John Davan Sainsbury, Barone Sainsbury di Preston Candover|Lord Sainsbury di Preston Candover]] e i suoi fratelli [[Simon Sainsbury]] e Sir [[Timothy Sainsbury]] effettuarono una donazione che permise la costruzione della cosiddetta ''Ala Sainsbury'' del museo. Tuttavia la diminuzione dei fondi messi a disposizione dal governo è stata causa di forte frustrazione per il dimissionario direttore [[Charles Saumarez Smith]] e si ritiene che il museo stia attualmente affrontando la peggior crisi sotto il profilo delle acquisizioni da un secolo a questa parte<ref>{{citeCita news
| firstnome=Martin
| lastcognome=Bailey
| titletitolo = National Gallery faces worst acquisition crisis in over a century
| publishereditore =''[[The Art Newspaper]]''
| datedata=[[2 July]]luglio [[2007]]
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| accessdateaccesso = 14/10/2007 Non più disponibile il 22/02/2008}}</ref>.
 
Nel [[1996]] è stato deciso che il [[1900]] sarebbe stata considerata la data di realizzazione limite per i dipinti conservati nella National Gallery, e negli anni seguenti più di 60 dipinti posteriori a tale data sono stati dati alla Tate Gallery con la formula del prestito a lungo termine in cambio di opere di [[Paul Gauguin|Gauguin]] e altri artisti. L'accordo è significativo perché ha posto fine a circa un secolo di relazioni piuttosto fredde tra i due musei. Una futura nuova espansione della National Gallery potrebbe coincidere con il ritorno tra le sue mura dei capolavori del [[XX secolo]]<ref>
{{citeCita news
| firstnome=Martin
| lastcognome=Bailey
| titletitolo = National Gallery may start acquiring 20th century art
| publishereditore =''[[The Art Newspaper]]''
| datedata=[[2 novembre]] [[2005]]
| url =http://www.theartnewspaper.com/article01.asp?id=55
| accessdateaccesso = 14/10/2007 Non più disponibile il 22/02/2008 }}</ref>.
 
Un'altra carenza della collezione fu colmata nel [[1999]] dal lascito di Sir [[Denis Mahon]], uno storico dell'arte che aveva collezionato dipinti italiani di epoca [[Barocco|barocca]] in un'epoca in cui erano considerati di cattivo gusto dalla maggior parte degli operatori del settore. Il pregiudizio aveva contagiato anche i consiglieri della National Gallery, che nel [[1945]] avevano rifiutato di acquistare per 200 sterline un [[Guercino]] della sua collezione (nel [[2003]] la sua valutazione raggiunse i 4 milioni di sterline)<ref>[http://www.cronaca.com/archives/000503.html Cronaca: Sir Denis Mahon] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081207042707/http://www.cronaca.com/archives/000503.html |data=7 dicembre 2008 }}</ref>. Mahon lasciò al museo 26 dei suoi dipinti, tra cui opere di [[Guido Reni]] e del [[Antonio da Correggio|Correggio]], a condizione che non fossero mai tolti dall'esposizione e non fosse mai richiesto di pagare un biglietto per vederli<ref name="Gaskell, Ivan 2000 pp. 179">Gaskell, Ivan (2000). ''Vermeer's Wager: Speculations on Art History, Theory and Art Museums''. Londra: Reaktion, pp. 179–182</ref>.
 
== L'edificio ==
[[ImmagineFile:National Gallery 1st floor plan.gif|right|325pxupright=1.5|thumb|Pianta del primo piano della National Gallery che mostra come gli ampliamenti siano statioggetto di fattistudio ine manierasviluppo nonfilo organicamanierista]]
 
=== L'edificio di William Wilkins ===
La proposta di realizzare la National Gallery a Trafalgar Square fu avanzata per la prima volta dall'architetto [[John Nash]], che la immaginò al posto delle ''Scuderie Reali'', mentre un edificio simile al [[Partenone]], concepito per ospitare la [[Royal Academy]], avrebbe dovuto occupare il centro della piazza. Un concorso per la riprogettazione dell'area fu indetto nel [[1822]] e Nash presentò un progetto in collaborazione con il suo socio [[Charles Robert Cockerell|C. R. Cockerell]]. La fama di Nash all'epoca era però in fase calante, e l'incarico fu invece conquistato da [[William Wilkins]], che era stato coinvolto nella fase della scelta del sito ed aveva proposto dei disegni realizzati solo all'ultimo momento<ref name="Summerson">[[John Summerson|Summerson, John]] (1962). ''Georgian London''. London: Penguin, pp. 208–9</ref> Wilkins si proponeva di costruire un "''Tempio delle Arti, che alimentasse l'arte contemporanea attraverso i modelli della storia''"<ref>''Grove Dictionary of Art'', Vol. 33, p. 192</ref> ma la realizzazione venne poi impoverita dal contenimento dei costi e dai compromessi cui si dovette cedere: il risultato finale fu giudicato così fallimentare sotto ogni profilo. In realtà l’opera presenta una particolare disposizione che ricorda la basilica di San Marco a Venezia, con il riporto di San Teodoro a parallelo, si ritrova sia l’indiscutibile raccordo con l’epoca del Manierismo Veneto di origine Toscana che non mancando di inventiva e di desideri innovativi, di rapporto con i sepolcri della storia veneziana, completava l’assetto della piazza di San Marco. Forse anche il numero delle colonne del fronte potrebbe alludere ad un rinascimento manierista, sentito come necessario riconoscimento di scuole, resistenza e diaspora dei manieristi dai luoghi maggiormente sottoposti ai termini filo germanici del periodo ducale. Il motivo non si dissolve nemmeno con un riferimento al Pantheon dove, per certi aspetti, tutti i momenti storici si intersecano, in una evoluzione senza fine e di funzione pubblica per atto testamentario di Agrippa. La National Gallery ha tuttavia il ritmo degli spazi nell’accesso, relativi alle quincunxes della basilica di San Marco, unico nella tipologia, e sebbene il rientro delle due grandi aree sia paragonabile proprio all’area dedicata al passaggio, ne traspone poi le figure, con spazi articolati sulla sinistra e dietro, filologicamente interessati a San Teodoro e ad un convento, ora resi del tutto paritetici e sinonimi di San Giorgio e San Martino, rinviando immediatamente al tema navale, al viaggio, alla ricerca visiva, ad origini culturali ben stratificate, all’invenzione e al riconoscimento popolare e culturale, alla difesa del patrimonio. Con il parallelismo nella posizione delle aule originali dedicate a San Teodoro in San Marco, ora sincretico di San Giorgio, stante su un coccodrillo anziché un drago, l’arte si esprime per la riscoperta libertà di ricerca e di innovazione, per i valori i iconici che le sono propri.
 
L'area a disposizione consentiva al palazzo una profondità di appena una stanza, dal momento che immediatamente alle sue spalle sorgevano un ospizio di mendicità e delle caserme<ref>L'ospizio St Martin (verso est) fu abbattuto in occasione della costruzione dell'ampliamento progettato da E. M. Barry, mentre le caserme St George rimasero al loro posto fino al 1911, presumibilmente perché c'era bisogno che le truppe si trovassero nelle immediate vicinanazevicinanze di Trafalgar Square per sedare e contenere le dimostrazioni.(Conlin op. cit., p. 401) Wilkins sperava di avere un maggiore spazio a disposizione verso sud ma gli venne negato perché costruire in quel punto significava oscurare la vista della chiesa[[Chiesa di [[StSan Martin inMartino thenei FieldsCampi]]</ref>. Anche gli spazi concessi alla National Gallery all'interno della costruzione erano davvero modesti, dal momento che l'ala orientale fu occupata dalla Royal Academy fino al [[1868]], quando venne spostata nella sua attuale sede di [[Burlington House]].
[[ImmagineFile:Nat-gall-lond-tr-sq.jpg|left|thumb|225px|La facciata del palazzo progettata da Wilkins illuminata di notte]]
 
Il palazzo fu oggetto di pubblico scherno fin da prima della sua realizzazione, quando una versione del progetto era stato pubblicato dalla ''Literary Gazette'' nel [[1833]]<ref>Conlin, Jonathan (2006). ''The Nation's Mantelpiece: A history of the National Gallery''. Londra: Pallas Athene, p. 60</ref>. Due anni prima del completamento dell'opera il suo tristemente celebre prospetto comparve sul frontespizio di ''Contrasts'' ([[1836]]), un autorevole trattato dell'[[Architettura neogotica|architetto neogotico]] [[Augustus Welby Northmore Pugin|A. W. N. Pugin]], citato come esempio della degenerazione dello stile classico<ref>Conlin op. cit., p. 367</ref>. Anche il Re [[Guglielmo IV del Regno Unito|William IV]] considerava l'edificio "''un bugigattolo brutto e stretto''"<ref>Tyack, Geoffrey (1990). "'A Gallery Worthy of the British People': James Pennethorne's Designs for the National Gallery, 1845-1867", pp. 120–134 in ''Architectural History'', Vol. 33, 1990, p. 120</ref>. I giudizi sulla facciata realizzata da Wilkins sono però poi considerevolmente migliorati con il tempo. A riprova di ciò si può citare un[[Carlo altroIII regale commentatored'Inghilterra]], lall'attualeepoca [[Carlo, principe del Galles|Principe di Galles]], che la citò in un discorso del [[1984]] come "'' un'amica amata ed elegante''".
 
=== Modifiche ed espansione (Pennethorne, Barry e Taylor) ===
La prima modifica significativa all'edificio fu l'ampia galleria aggiunta da Sir [[James Pennethorne]] nel [[1860]]-[[1861|61]]<ref>[http://www.ribapix.com/image.php?i=18983&r=2&t=4&x=1 UnUna disegnostampa d'epoca che la raffigura] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927141054/http://www.ribapix.com/image.php?i=18983&r=2&t=4&x=1 |data=27 settembre 2007 }}</ref>. Rispetto alle stanze realizzate da Wilkins era riccamente decorata, ma finì comunque per peggiorare la situazione dei già ristretti spazi del museo, dal momento che era aveva preso il posto del precedente salone d'ingresso<ref>Conlin op. cit., pp. 384-5</ref>. Naturalmente vi furono diverse proposte tese o a riprogettare completamente la National Gallery ( come quella di Sir [[Charles Barry]] nel [[1853]]) o a spostarla in dei locali più spaziosi nel quartiere di [[Kensington (Londra)|Kensington]], dove tra l'altro l'aria cittadina era migliore. Nel [[1867]] il figlio di Barry, [[Edward Middleton Barry]], propose di sostituire l'edificio progettato da Wilkins con uno più grande, dotato di quattro [[cupola|cupole]] in stile classico. Il progetto fu bocciato e i critici dell'epoca definirono l'aspetto che l'esterno del palazzo avrebbe assunto come "''una sfacciata imitazione della [[Cattedrale di Saint Paul]]''"<ref>Barker, Felix & Hyde, Ralph (1982). ''London as it might have been''. Londra: John Murray, pp. 116—7</ref>.
 
[[ImmagineFile:The National Gallery London; RM36 - (Paintings 1700-1900), British Portraits 1750-1800 ~ The Barry Rooms + View to RM37.3.jpg|right|thumb|200px|I ''Saloni Barry'' , progettati da [[Edward Middleton Barry|E. M. Barry]] (1872–76).]]
 
Con la demolizione dell'ospizio tuttavia, tra il [[1872]] e il [[1876]] Barry riuscì a costruire il primo rilevante ampliamento del museo. Realizzati in un policromo stile [[Neo-rinascimentale]], i ''Saloni Barry'' vennero disposti a [[croce greca]] attorno ad una vasta sala centrale ottagonale. Anche se la loro realizzazione andava a compensare la deludente scelta architettonica del palazzo di Wilkins, la nuova ala costruita da Barry non piacque al personale del museo che valutò che che il suo aspetto sfarzoso e monumentale fosse in conflitto con la sua funzione di semplice spazio espositivo. Inoltre il tipo di decorazioni realizzato non teneva conto dell'uso che intendevano fare delle stanze: ad esempio sul soffitto della sala dedicata alla pittura italiana del XV e XVI secolo vennero scritti i nomi di artisti britannici del XIX secolo<ref>Conlin op. cit., p. 396</ref>. Nonostante questi inciampi i ''Saloni Barry'' rappresentarono per il museo un' importante asse centrale a cui si sono adeguati tutti i progetti d'ampliamento da allora succedutisi per circa un secolo, in modo che il risultato finale è stato un edificio dotato di una chiara simmetria.
 
[[ImmagineFile:P4087982Entrance hall of the National Gallery, London.JPGjpg|left|thumb|180px|La ''Staircase Hall'', progettata da Sir John Taylor.]]
La galleria di Pennethorne venne demolita nel corso della successiva fase di ampliamento, un progetto dell'architetto [[John Taylor (architetto)|John Taylor]], che estese la costruzione nella parte posteriore rispetto all'entrata centrale. Il soffitto del nuovo vestibolo, dotato di una cupola di [[vetro]], fu decorato dall'impresa familiare [[John Dibblee Crace|Crace]], che aveva lavorato anche alla realizzazione dei ''Saloni Barry''.<ref>La decorazione non piaceva affatto al direttore [[Charles Holmes]] e fu distrutta negli [[anniAnni 1920|anni '20venti]] [http://findarticles.com/p/articles/mi_qn4158/is_20040614/ai_n12791111] ma è stata ricreata durante i restauri del [[2005]]</ref>. Un [[affresco]], che secondo le intenzioni avrebbe dovuto decorare il muro meridionale, non venne mai realizzato e il suo posto attualmente è occupato dal dipinto di [[Frederic Leighton]] ''La famosa [[Madonna di Cimabue è portata in processione attraversoper le strade di Firenze]]'' ([[1853]]–[[1855|5]]), prestato dalla Royal Collection negli [[anni 1990|anni '90novanta]]<ref>Conlin op. cit., p. 399</ref>.
 
Dal [[1928]] al [[1952]] il pianterreno del vestibolo fu decorato con una serie di [[mosaico|mosaici]] di [[Boris Anrep]]. Anrep era in rapporti di amicizia con vari membri del [[Bloomsbury Group]] e condivideva il loro disprezzo per gli attegiamentiatteggiamenti e il modo di pensare dell'[[Inghilterra vittoriana|età vittoriana]]. I suoi mosaici possono essere quindi letti come una [[satira]] dei modi di decorare gli edifici pubblici del XIX secolo<ref>Conlin op. cit., pp. 404–5</ref>, perfettamente rappresentati dagli elaborati gruppi scultorei dell'[[Albert Memorial]]. Anrep sovvertì la pomposità e il tono fortemente moralistico di quel tipo di opere, rappresentando nei propri lavori la sua concezione delle ''virtù moderne'' (tra cui il ''senso dell'umorismo'' e l' ''apertura mentale'') al posto delle tradizionali sette virtù [[Cristianesimo|cristiane]]<ref>Oliver, Lois (2004). ''Boris Anrep: The National Gallery Mosaics''. London: National Gallery Company, p. 54</ref>, e celebrando i ''Piaceri della vita'' ( tra cui il [[Christmas pudding]]<ref>N.d.t. Tipico dolce natalizio britannico</ref> e le sue ''Fatiche''. RifutandoRifiutando di ritrarre il ''pantheon'' delle illustri figure del passato, i mosaici pongono su di un piedistallo i contemporanei di Anrep: il mosaico centrale, che rappresenta ''Il risveglio delle Muse'' include i ritratti di [[Virginia Woolf]] e [[Greta Garbo]], mentre Winston Churchill, [[Bertrand Russell]] and [[Thomas Stearns Eliot]] sono ritratti tra le figure allegoriche della serie delle ''Virtù moderne''.
 
=== L'espansione delle ali settentrionale e occidentale ===
La successiva espansione dell'ala occidentale fu portata avanti in modo più regolare, mantenendo la simmetria dell'edificio e riproducendo la planimetria a croce ideata da Barry per quella orientale. Venne mantenuto anche l'impiego di [[marmo|marmi]] di colore scuro per i telai delle porte e di [[ardesia]] per lo zoccolo delle pareti, conferendo alle nuove ali anche una certa continuità stilistica con le parti antecedenti. Lo stile classico fu mentenutomantenuto fino al [[1929]], quando venne costruita la ''galleria [[Joseph Duveen|Duveen]]'', con il suo soffitto a [[volta a botte]] decorato a [[cassettone|cassettoni]]. La simmetria dell'edificio venne spezzata nel [[1975]] con la realizzazione delle ''gallerie nord'', una poco amata aggiunta in stile [[Modernismo (architettura)|modernista]]. "''Mal proporzionate, poveramente illuminate e con un'evidente carenza di stile architettonico''" come sono definite sul ''National Gallery Report'' del [[1997]]<ref> name="Gaskell, Ivan (2000). ''Vermeer's Wager: Speculations on Art History, Theory and Art Museums''. Londra: Reaktion, pp. 179–182<179"/ref>, le gallerie sono state rimodellate negli [[anni 1990|anni 90novanta]] secondo uno stile che va ad imitare quello delle loro antenate del secolo precedente. I lavori fecero parte di un più vasto programma di rinnovamento del piano principale del museo che erano iniziati nel 1985/6 con il restauro delle ''Stanze Barry''.
 
=== L'Ala Sainsbury e ampliamenti successivi ===
[[ImmagineFile:National Gallery London Sainsbury Wing 2006-04-17.jpg|right|thumb|225px|L'Ala Sainsbury vsitavista dal lato di Trafalgar Square]]
Il più importante ampliamento degli ultimi anni è rappresentato dall{{' }}''Ala Sainsbury'', progettata dai celebri architetti postmodernisti [[Robert Venturi]] e [[Denise Scott Brown]] per ospitare la collezione di dipinti [[rinascimento|rinascimentali]], e costruita nel [[1991]]. La realizzazione effettiva è stata ritardata dopo che il [[Carlo, principe del Galles|Principe Carlo]] aveva pubblicamente definito un progetto in corso d'opera di un ampliamento del museo in stile modernista degli architetti Ahrends, Burton e Koralek "''una mostruosa pustola posta sul volto di un amico amato ed elegante''"<ref>[http://www.ribapix.com/image.php?i=17036&r=2&t=4&x=1 Vedi immagine del progetto] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110715183210/http://www.ribapix.com/image.php?i=17036&r=2&t=4&x=1 |data=15 luglio 2011 }}</ref>. Il progetto incluse anche una parte dedicata a uffici, posti sotto la galleria. Si giunse così alla realizzazione di un plastico in scala che venne esposto alla [[Royal Academy of Arts|Royal Academy]] nel [[1983]]. Solo nel [[1985]] però, la donazione di [[John Sainsbury, Barone Sainsbury di Preston Candover]] e dei suoi fratelli rese fattibile la realizzazione di un nuovo edificio dedicato all'uso esclusivo della National Gallery. Data la particolarità della sua posizione, non sorprende che l'Ala Sainsbury si discosti dagli standard dei progetti di Venturi attenuandone le particolarità, riuscendo a fondersi con la facciata di Wilkins e proponendo una scaltra rivisitazione del linguaggio architettonico classico.
 
In contrasto con le ricche decorazionedecorazioni delladelle sale del [[XIX secolo]] o che comunque ne imitano lo stile, le gallerie espositive dell'Ala Sainsbury sono deliberatamente più semplici e di dimensioni più ridotte, per adattarsi alle minori dimensioni dei dipinti in esse esposti. Sono ispirate a quelle ideate da Sir [[John Soane]] per la [[Dulwich Picture Gallery]] e le loro mura bianche con dettagli grigi in ''pietra serena'' (come i contorni delle porte) sono un riferimento allo stile del [[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]]. L'approccio postmodernista di Venturi è pienamente percepibile, grazie alle sue citazioni stilistiche tratte dai palazzi di vari circoli di Pall Mall, dalla [[Scala Regia]] in [[Vaticano]], dai magazzini di epoca vittoriana e dagli antichi templi [[Antico Egitto|egizi]].
 
Dopo la pedonalizzazione di Trafalgar Square, la National Gallery ha varato un progetto per riconvertire gli spazi del piano terra lasciati liberi dagli uffici in spazi aperti al pubblico. Il progetto prevede anche il riutilizzo di cortili attualmente in disuso e l'occupazione di spazi acquistati dall'adiacente [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]] di ''St Martin's Place''. La prima parte di lavori, il progetto ''Ala Est'' disegnato da [[Jeremy Dixon]] e [[Edward Vason Jones|Edward Jones]] ha aperto al pubblico nel [[2004]] e contiene un nuovo ingresso al museo dal pianterreno dal lato di Trafalgar Square. L'ingresso principale è stato riarredato e aperto al pubblico nel settembre [[2005]].
 
== Direttori ==
Questo l'elenco dei direttori della National Gallery dalla fondazione ad oggi:
 
:{| class="wikitable" align="center" style="margin: 0 0 1em 1em; font-size: 95%"
!colspan="2"|Direttori della National Gallery
|-
|Sir [[Charles Lock Eastlake]]||1855&ndash;18651855–1865
|-
|Sir [[William Boxall]]||1866&ndash;18741866–1874
|-
|Sir [[FrederickFrederic William Burton]]||1874–1894
|-
|Sir [[Edward Poynter]]||1894–1904
Riga 156 ⟶ 151:
|Sir [[Michael Levey]]||1973–1986
|-
|Dr [[Neil MacGregor]]||1987–2002
|-
|Dr [[Charles Saumarez Smith]]||2002–2007
|-
|Dr [[Nicholas Penny]]||2008–2008–2015
|-
|[[Gabriele Finaldi]]
|2015-
|}
 
== Gli artisti associati ==
A partire dal [[1989]] il museo ha dato vita ad un progetto che concede uno studio in uso ad un artista affinché possa creare opere proprie ispirate alla collezione permanente. Generalmente il ruolo di artista associato viene mantenuto per due anni e , al termine del periodo, viene organizzata un'esposizione all'interno del museo. Questo l'elenco degli artisti che finora hanno partecipato al progetto:
:{| class="wikitable"
|-
Riga 174 ⟶ 172:
|[[Ken Kiff]]||1991 – 1993
|-
|[[Peter Blake (artista)|Peter Blake]]||1994 – 1996
|-
|[[Ana Maria Pacheco]]||1997 – 1999
Riga 182 ⟶ 180:
|[[John Virtue]]||2003 – 2005
|-
|[[Alison Watt]]||2006 – 2008
|-
|}
 
== Opere principali ==
{{vedi anche|Catalogo della National Gallery}}
[[Immagine:Bellini.doge.600pix.jpg|200px|right|thumb| ''[[Il doge Leonardo Loredan]]'' ([[Giovanni Bellini (pittore)|Giovanni Bellini]], [[1501]])]]
Di seguito sono riportati i trenta capolavori del museo, secondo una classifica stesa dai curatori<ref>[http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/explore-the-paintings/30-highlight-paintings/ 30 Highlights]</ref>:
[[Immagine:Caravaggio.emmaus.750pix.jpg|right|200px|thumb|''[[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)|Cena in Emmaus]]'' ([[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]], [[1601]])]]
{| border="2" align="center" class="wikitable sortable" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|- bgcolor="#eeffee"
! N° !! Img !! Scuola !! Autore !! Soggetto/Titolo !! Data !! Tecnica !! h<ref name=C>In centimetri</ref>!! l<ref name=C/> !! Inventario !! Data di<br />ingresso !! Link
|-
|01 || [[File:Wilton diptych.jpg|100px]] || inglese o francese || Artista inglese o francese || ''[[Dittico Wilton]]'' || 1395-1399 circa || tempera su tavola || 53 || 37 || NG4451 || 1929 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/english-or-french-the-wilton-diptych]
|-
|02 || [[File:Jan van Eyck - Portrait of Giovanni Arnolfini and his Wife - WGA7689.jpg|100px]] || fiamminga || [[Jan van Eyck|Eyck, Jan van]] || ''[[Ritratto dei coniugi Arnolfini]]'' || 1434 || olio su tavola || 82,2 || 60 || NG186 || 1842 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jan-van-eyck-the-arnolfini-portrait]
|-
|03 || [[File:San Romano Battle (Paolo Uccello, London) 01.jpg|100px]] || italiana || [[Paolo Uccello|Uccello, Paolo]] || ''[[Battaglia di San Romano|Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini]]'' || 1438 circa || tecnica mista su tavola || 182 || 320 || NG583 || 1857 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/paolo-uccello-the-battle-of-san-romano]
|-
|04 || [[File:Piero, battesimo di cristo 04.jpg|100px]] || italiana || [[Piero della Francesca]] || ''[[Battesimo di Cristo (Piero della Francesca)|Battesimo di Cristo]]'' || 1448-1450 || tempera su tavola || 167 || 116 || NG665 || 1861 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/piero-della-francesca-the-baptism-of-christ]
|-
|05 || [[File:Venus and Mars.jpg|100px]] || italiana || [[Sandro Botticelli|Botticelli, Sandro]] || ''[[Venere e Marte]]'' || 1483 || tecnica mista su tavola || 69,2 || 173,4 || NG915 || 1874 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/sandro-botticelli-venus-and-mars]
|-
|06 || [[File:Leonardo da Vinci Virgin of the Rocks (National Gallery London).jpg|100px]] || italiana || [[Leonardo da Vinci]] || ''[[Vergine delle Rocce (Londra)|Vergine delle Rocce]]'' || 1495-1508 circa || olio su tavola || 189,5 || 120 || NG1093 || 1880 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/leonardo-da-vinci-the-virgin-of-the-rocks]
|-
|07 || [[File:Michelangelo Buonarroti 045.jpg|100px]] || italiana || [[Michelangelo]] || ''[[Deposizione di Cristo nel sepolcro]]'' || 1500-1501 circa || olio su tavola || 161,7 || 149,9 || NG790 || 1868 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/michelangelo-the-entombment]
|-
|08 || [[File:Giovanni Bellini, portrait of Doge Leonardo Loredan.jpg|100px]] || italiana || [[Giovanni Bellini|Bellini, Giovanni]] || ''[[Ritratto del doge Leonardo Loredan]]'' || 1501-1502 || olio su tavola || 61,6 || 45,1 || NG189 || 1844 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/giovanni-bellini-doge-leonardo-loredan]
|-
|09 || [[File:Raphael Madonna of the Pinks.jpg|100px]] || italiana || [[Raffaello]] || ''[[Madonna dei garofani (Raffaello)|Madonna dei garofani]]'' || 1506-1507 circa || olio su tavola || 27,9 || 22,4 || NG6596 || 2004 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/raphael-the-madonna-of-the-pinks-la-madonna-dei-garofani]
|-
|10 || [[File:Jan Gossaert 001.jpg|100px]] || fiamminga || [[Jan Gossaert|Gossaert, Jan]] || ''[[Adorazione dei Magi (Mabuse)|Adorazione dei Magi]]'' || 1510-1515 || olio su tavola || 177,2 || 161,8 || NG2790 || 1911 || [https://web.archive.org/web/20110705094005/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jan-gossaert-the-adoration-of-the-kings]
|-
|11 || [[File:Titian - Bacchus and Ariadne - Google Art Project.jpg|100px]] || italiana || [[Tiziano]] || ''[[Bacco e Arianna]]'' || 1520-1523 circa || olio su tela || 176,5 || 191 || NG35 || 1826 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/titian-bacchus-and-ariadne]
|-
|12 || [[File:Hans Holbein the Younger - The Ambassadors - Google Art Project.jpg|100px]] || tedesca || [[Hans Holbein il Giovane|Holbein, Hans il Giovane]] || ''[[Ambasciatori (Holbein il Giovane)|Ambasciatori]]'' || 1533 || olio su tavola || 207 || 209,5 || NG1314 || 1890 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/hans-holbein-the-younger-the-ambassadors]
|-
|13 || [[File:Caravaggio - Cena in Emmaus.jpg|100px]] || italiana || [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio, Michelangelo Merisi da]] || ''[[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)|Cena in Emmaus]]'' || 1601 || tecnica mista su tela || 141 || 196,2 || NG172 || 1839 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/michelangelo-merisi-da-caravaggio-the-supper-at-emmaus]
|-
|14 || [[File:Peter Paul Rubens - Samson and Delilah - WGA20266.jpg|100px]] || neerlandese del sud || [[Peter Paul Rubens|Rubens, Peter Paul]] || ''[[Sansone e Dalila (Rubens)|Sansone e Dalila]]'' || 1609-1610 circa || olio su tavola || 185 || 205 || NG6461 || 1980 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/peter-paul-rubens-samson-and-delilah]
|-
|15 || [[File:Anthonis van Dyck - Equestrian Portrait of Charles I - National Gallery, London.jpg|100px]] || neerlandese del sud || [[Anthony van Dyck|Dyck, Anthony van]] || ''[[Ritratto di Carlo I a cavallo]]'' || 1637-1638 || olio su tela || 367 || 292,1 || NG1172 || 1885 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/anthony-van-dyck-equestrian-portrait-of-charles-i]
|-
|16 || [[File:Self-portrait at 34 by Rembrandt (rectangular detail).jpg|100px]] || olandese || [[Rembrandt]] || ''[[Autoritratto con camicia ricamata]]'' || 1640 || olio su tela || 102 || 80 || NG672 || 1861 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/rembrandt-self-portrait-at-the-age-of-34]
|-
|17 || [[File:Lorrain, Claude - Port Scene with the Embarkation of St Ursula - 1641.jpg|100px]] || francese || [[Claude Lorrain|Lorrain, Claude]] || ''[[Porto marino con l'imbarco di sant'Orsola]]'' || 1641 || olio su tela || 112,9 || 149 || NG30 || 1824 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/claude-seaport-with-the-embarkation-of-saint-ursula]
|-
|18 || [[File:Diego Velázquez - Venus del espejo.jpg|100px]] || spagnola || [[Diego Velázquez|Velázquez, Diego]] || ''[[Venere Rokeby]]'' || 1647-1651 || olio su tela || 122,5 || 177 || NG2057 || 1906 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/diego-velazquez-the-toilet-of-venus-the-rokeby-venus]
|-
|19 || [[File:Jan Vermeer van Delft - Lady Standing at a Virginal - National Gallery, London.jpg|100px]] || olandese || [[Jan Vermeer|Vermeer, Jan]] || ''[[Donna in piedi alla spinetta]]'' || 1672 || olio su tela || 51,7 || 45,2 || NG1383 || 1892 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/johannes-vermeer-a-young-woman-seated-at-a-virginal]
|-
|20 || [[File:Canaletto - The Stonemason's Yard.jpg|100px]] || italiana || [[Canaletto]] || ''[[Cortile dello scalpellino]]'' || 1725 circa || olio su tela || 123,8 || 162,9 || NG127 || 1828 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/canaletto-the-stonemasons-yard] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121122025259/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/canaletto-the-stonemasons-yard |data=22 novembre 2012 }}
|-
|21 || [[File:The Nativity with God the Father and the Holy Ghost.jpg|100px]] || italiana || [[Giambattista Pittoni]] || ''[[La Natività con Dio Padre e lo Spirito Santo]]'' || 1740 circa || olio su tela || 222,7 || 153,5 || NG6279 || 1958 || [https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/giovanni-battista-pittoni-the-nativity-with-god-the-father-and-the-holy-ghost]
|-
|22 || [[File:Thomas Gainsborough - Mr and Mrs Andrews.jpg|100px]] || inglese || [[Thomas Gainsborough|Gainsborough, Thomas]] || ''[[Coniugi Andrews]]'' || 1750 circa || olio su tela || 69,8 || 119,4 || NG6301 || 1960 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/thomas-gainsborough-mr-and-mrs-andrews]
|-
|23 || [[File:Whistlejacket by George Stubbs.jpg|100px]] || inglese || [[George Stubbs|Stubbs, George]] || ''[[Whistlejacket]]'' || 1762 circa || olio su tela || 292 || 246,4 || NG6569 || 1997 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/george-stubbs-whistlejacket]
|-
|24 || [[File:François-Hubert DROUAIS 1763-4. London NG. Madame de Pompadour at her Tambour Frame..jpg|100px]] || francese || [[François-Hubert Drouais|Drouais, François-Hubert]] || ''[[Madame de Pompadour al suo telaio da ricamo]]'' || 1763-1764 || olio su tela || 217 || 156,8 || NG6440 || 1977 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/francois-hubert-drouais-madame-de-pompadour-at-her-tambour-frame]
|-
|25 || [[File:John Constable The Hay Wain.jpg|100px]] || inglese || [[John Constable|Constable, John]] || ''[[Il carro da fieno]]'' || 1821 || olio su tela || 130,2 || 185,4 || NG1207 || 1886 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/john-constable-the-hay-wain]
|-
|26 || [[File:Turner temeraire w.jpg|100px]] || inglese || [[Joseph Turner|Turner, Joseph]] || ''[[La valorosa Téméraire]]'' || 1839 || olio su tela || 90,7 || 121,6 || NG524 || 1856 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/joseph-mallord-william-turner-the-fighting-temeraire]
|-
|27 || [[File:Dominique Ingres - Mme Moitessier.jpg|100px]] || francese || [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres, Jean-Auguste-Dominique]] || ''[[Madame Moitessier]]'' || 1856 || olio su tela || 120 || 92,1 || NG4821 || 1936 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jean-auguste-dominique-ingres-madame-moitessier]
|-
|28 || [[File:Monet - Bathers at La Grenouillère.jpg|100px]] || francese || [[Claude Monet|Monet, Claude]] || ''[[Bagnanti a La Grenouillère]]'' || 1869 || olio su tela || 73 || 92 || NG6456 || 1979 || [https://web.archive.org/web/20130105035053/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/claude-oscar-monet-bathers-at-la-grenouillere]
|-
|29 || [[File:Baigneurs a Asnieres.jpg|100px]] || francese || [[Georges Seurat|Seurat, Georges]] || ''[[Bagnanti ad Asnières]]'' || 1884 || olio su tela || 201 || 300 || NG3908 || 1924 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/georges-seurat-bathers-at-asnieres]
|-
|30 || [[File:Vincent Willem van Gogh 127.jpg|100px]] || olandese || [[Vincent van Gogh|Gogh, Vincent van]] || ''[[Girasoli (Van Gogh)|Girasoli]]'' || 1888 || olio su tela || 92,1 || 73 || NG3863 || 1924 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/vincent-van-gogh-sunflowers]
|-
|31 || [[File:Les Grandes Baigneuses, par Paul Cézanne, National Gallery, Yorck.jpg|100px]] || francese || [[Paul Cézanne|Cézanne, Paul]] || ''[[Le grandi bagnanti (Cézanne Londra)|Le grandi bagnanti]]'' || 1894-1905 circa || olio su tela || 127,2 || 196,1 || NG6359 || 1964 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/paul-cezanne-bathers-les-grandes-baigneuses]
|}
 
== Onorificenze ==
*'''Anonimo'''
{{Onorificenze
**''[[Dittico Wilton]]'' ([[1395]] circa)
|immagine=ESP Order of Arts and Letters of Spain.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna
|motivazione=
|data=2010
}}
 
== Note ==
*'''[[Beato Angelico]]
<references/>
**Cinque scomparti della predella e un tondo dalla ''[[Pala di Fiesole]]'' (1424-1425 circa)
 
== Bibliografia ==
*'''[[Giovanni Bellini (pittore)|Giovanni Bellini]]'''
* Louise Govier, ''The National Gallery'', National Gallery Company Ltd., Londra 2010. ISBN 978-1-85709-470-1
**''[[Preghiera nell'orto (Bellini)|Preghiera nell'orto]]'' ([[1459]])
* Ennio Concina, ''San Marco a Venezia: l'architettura'', in ''Arte e architettura: le cornici della storia'', Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-42421-17-7
** ''[[Il doge Leonardo Loredan]]'' ([[1501]])
** ''[[Madonna del prato (Bellini)|La Madonna del prato]]'' ([[1505]])
 
== Voci correlate ==
*'''[[Hieronymus Bosch]]
* [[Trafalgar Square]]
**''[[Incoronazione di spine (Bosch, Londra)|Incoronazione di spine]]
 
== Altri progetti ==
*'''[[Sandro Botticelli]]'''
{{interprogetto|etichetta=National Gallery di Londra}}
** ''[[Venere e Marte (Botticelli)|Venere e Marte]]'' ([[1483]])
** ''[[Natività mistica]]'' ([[1501]])
 
*'''[[Francesco Botticini]]'''
** ''[[Assunzione di Maria (Francesco Botticini)|Assunzione di Maria]]'' (1475-1476)
 
*'''[[Agnolo Bronzino]]'''
** ''[[Allegoria del trionfo di Venere]]'' (1540-[[1545]] circa)
 
*'''[[Robert Campin]]'''
**''[[Madonna del parafuoco]]'' (1430 circa)
 
*'''[[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]]'''
** ''[[Ragazzo morso da un ramarro]]'' ([[1595]] – [[1596]])
** ''[[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)|Cena in Emmaus]]'' ([[1601]])
** ''[[Salomè con la testa del Battista (Caravaggio Londra)|Salomé con la testa del Battista]]'' (circa [[1607]])
 
*'''[[Annibale Carracci]]'''
** ''[[Domine, quo vadis?]]'' ([[1602]] circa)
 
*'''[[John Constable]]'''
** ''[[Il carro da fieno]]'' ([[1821]])
** ''[[Il campo di grano]]'' ([[1826]])
** ''[[La cattedrale di Salisbury vista dai campi]]'' ([[1831]])
** ''[[Il cenotafio]]'' ([[1836]])
 
*'''[[Gentile da Fabriano]]'''
**''Madonna in trono col bambino e angeli'', pannello centrale dal [[Polittico Quaratesi]] ([[1425]])
 
*'''[[Leonardo da Vinci]]'''
** ''[[Vergine delle Rocce (Londra)|Vergine delle Rocce]]'' ([[1495]]-[[1508]])
** ''[[Sant'Anna (Leonardo, 1501)|Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e San Giovannino (Cartone di Burlington House)]]'' ([[1501]]?-[[1505]])
** ''[[Sant’Anna, la Madonna, il Bambino e l'agnellino]]'' (1510-1513 circa)
 
*'''[[Edgar Degas]]'''
** ''[[Giovani spartane]]'' ([[1860]]-[[1862]])
** ''[[Mademoiselle La La al Circo Fernando]]'' ([[1879]])
** ''[[L'acconciatura]]'' ([[1892]]-[[1895]])
 
*'''[[El Greco]]'''
** ''[[La cacciata dei mercanti dal tempio]]'' ([[1600]] circa)
 
*'''[[Francisco Goya]]'''
** ''[[La lampada del diavolo]]'' ([[1798]] circa)
** ''Il Duca di Wellington'' ([[1812]]-[[1814|14]])
 
*'''[[Fra Filippo Lippi]]'''
** ''[[Annunciazione (Filippo Lippi Londra)|Annunciazione]]'' ([[1453]] circa)
** ''[[Sette Santi (Filippo Lippi)|Sette Santi]]'' ([[1460]] circa)
** ''[[Apparizione della Vergine a san Bernardo]]'' ([[1447]])
 
*'''[[Masolino]] e [[Masaccio]]'''
** Due pannelli della ''[[Pala Colonna]]'' ([[1428]] circa)
***''[[Santi Girolamo e Giovanni Battista]]'' (Masaccio)
***''[[Santi Gregorio Magno e Mattia]]'' (Masolino)
**''[[Madonna in trono con Bambino (Masaccio)|Madonna in trono con Bambino]]'' (Masaccio) dal [[Polittico di Pisa]] ([[1426]])
 
*'''[[Michelangelo]]'''
** ''[[Sepoltura (Michelangelo)|Sepoltura di Cristo]]'' ([[1500]]-[[1501]])
 
*'''[[Jean-François Millet]]'''
** ''[[Il vagliatore]]'' ([[1848]])
 
*'''[[Piero della Francesca]]'''
**''[[Battesimo di Cristo (Piero della Francesca)|Battesimo di Cristo]]'' ([[1448]]-[[1450]])
**''[[San Michele Arcangelo (Piero della Francesca)|San Michele Arcangelo]]'' ([[1454]]-[[1469]])
**''[[Natività (Piero della Francesca)|Natività]]'' ([[1470]]-[[1485]])
 
*'''[[Pisanello]]'''
**''[[Visione di Sant'Eustachio]]'' (1436-1438)
**''[[Madonna tra i santi Antonio Abate e Giorgio]]'' (1445 circa)
 
*'''[[Raffaello]]'''
** ''[[Crocefissione Mond|Crocefissione Mond (Crocifissione Gavari)]]'' ([[1502]]-[[1503]])
** ''[[Il sogno del cavaliere (Raffaello)|Il sogno del cavaliere]]'' ([[1504]])
** ''[[Pala Ansidei (Raffaello)|Madonna con il Bambino Fra San Giovanni Battista e San Nicola di Bari (Pala Ansidei)]]'' ([[1505]])
** ''[[Ritratto di papa Giulio II]]'' ([[1511]]-[[1512]])
 
[[Immagine:Rembrandt-Belsazar.jpg|thumb|200px|''[[Il festino di Batassar]]'' ([[Rembrandt]], [[1636]] circa)]]
*'''[[Rembrandt]]'''
** ''[[Saskia in veste di Flora (Londra)|Saskia in veste di Flora]]'' ([[1635]] circa)
** ''Il festino di Batassar'' ([[1636]] circa)
** ''[[Autoritratto con camicia ricamata]]'' ([[1640]])
** ''[[Cristo e l'adultera]]'' ([[1644]])
** ''[[Giovane donna al bagno in un ruscello]]'' ([[1654]])
 
*'''[[Pierre-Auguste Renoir]]'''
** ''[[Il canottaggio]]'' ([[1879]] cr.)
** ''[[Gli ombrelli]]'' ([[1881]]-[[1886]] cr.)
 
*'''[[Henri Rousseau]]'''
** ''[[Sorpresa! (Henri Rousseau)|Sorpresa! (Tigre nella giungla in tempesta)]]'' ([[1891]])
 
*'''[[Pieter Paul Rubens]]'''
** ''[[Sansone e Dalila (Rubens)|Sansone e Dalila]]'' ([[1609]])
** ''[[Ritratto di Suzanne Fourment]]'' ([[1622]])
** ''[[Minerva protegge la Pace da Marte|Minerva protegge la Pace da Marte (Pace e Guerra)]]'' ([[1629]]-[[1630]])
** ''[[Il castello di Steen]]'' ([[1635]] circa)
** ''[[Il serpente di bronzo]]'' ([[1638]]-[[1639]])
 
*'''[[Georges-Pierre Seurat]]'''
[[Immagine:Seurat-baignade.jpg|right|200px|thumb|''[[Une baignade à Asnières]]'' ([[1883]]-[[1884]], [[Georges-Pierre Seurat]])]]
 
** ''[[Une baignade à Asnières]]'' ([[1883]]-[[1884]])
** ''[[Le modelle - versione piccola]]'' ([[1888]])
 
*'''[[Jan Steen]]'''
** ''[[Giocatori di birilli davanti a una locanda]]'' ([[1663]] circa)
 
*'''[[Tintoretto]]'''
** ''[[L'origine della Via Lattea (Tintoretto)|L'origine della Via Lattea]]'' ([[1575]]-[[1580]] circa)
 
*'''[[Tiziano]]'''
** ''[[Ritratto di Ariosto (Tiziano)|Ritratto di Ariosto]]'' ([[1508]] ca)
** ''[[La schiavona]] ([[1510]] ca)
** ''[[Bacco e Arianna (Tiziano)|Bacco e Arianna]]'' ([[1520]]-[[1523]])
** ''[[Ritratto votivo della famiglia Vendramin]]'' ([[1543]]-[[1547]] circa)
 
[[Immagine:Turner, J. M. W. - The Fighting Téméraire tugged to her last Berth to be broken.jpg|right|thumb|200px|''[[La valorosa Téméraire]]'' ([[William Turner]], [[1838]]-[[1839]])]]
*'''[[William Turner]]'''
** ''[[Il molo di Calais|Il molo di Calais, con pescatori francesi che escono in mare mentre arriva la nave postale inglese]]'' ([[1803]])
** ''[[Ulisse schernisce Polifemo]]'' ([[1829]])
** ''[[La valorosa Téméraire]]'' ([[1838]]-[[1839]])
** ''[[Pioggia, vapore e velocità]]'' ([[1844]])
 
*'''[[Paolo Uccello]]'''
**''[[Battaglia di San Romano]]'' (pannello con ''Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini'', 1438 circa)
**''[[San Giorgio e il drago]]'' (1456 circa)
 
*'''[[Jan van Eyck]]'''
**''Ritratto di giovane'' (o ''Timoteo'', 1432)
**''[[Ritratto di uomo con turbante rosso]] (1433)
**''[[Ritratto dei coniugi Arnolfini]]'' (1435)
 
*'''[[Vincent Van Gogh]]'''
[[Immagine:Vincent Willem van Gogh 127.jpg|thumb|200px|''[[Vaso di girasoli]]'' ([[Vincent Van Gogh]], [[1888]])]]
** ''[[Vaso di girasoli]]'' ([[1888]])
** ''[[La sedia (Vincent Van Gogh)|La sedia di Vincent]]'' (1888)
** ''[[Campo di grano con cipressi]]'' ([[1889]])
 
*'''[[Jacob Van Ruisdael]]'''
** ''[[Cascata fra le rocce]]'' ([[1660]]-[[1670]])
** ''[[Paesaggio con rovine di un castello e una chiesa]]'' ([[1665]]-1670)
 
*'''[[Diego Velázquez]]'''
** ''[[Cristo in casa di Marta e Maria (Velázquez)|Cristo in casa di Marta e Maria]]'' ([[1620]] circa)
** ''[[Filippo IV (Velázquez 1632)|Filippo IV]]'' ([[1631]]-[[1632]])
** ''[[Venere e Cupido (Velázquez)|Venere e Cupido]]'' ([[1648]])
 
*'''[[Jan Vermeer]]'''
** ''[[Donna in piedi alla spinetta]]'' ([[1672]])
** ''[[Donna seduta alla spinetta]]'' ([[1675]] circa)
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=National Gallery, London|etichetta=National Gallery di Londra}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{lingue|de|en|fr}} [http://www.nationalgallery.org.uk Sito ufficiale ]
* {{en}}cita [web|1=http://www.insecula.com/us/musee/M0243.html |2=Vedute fotografiche a 360° delle sale del museo]|lingua=en|accesso=10 marzo 2008|dataarchivio=4 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080204140842/http://www.insecula.com/us/musee/M0243.html|urlmorto=sì}}
 
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{{Musei}}
{{Portale|arte|Londra|musei}}
 
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[[zh:国家美术馆 (伦敦)]]