National Gallery (Londra): differenze tra le versioni
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{{Museo
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|Immagine = Thenationalgallery.jpg
|Larghezza =
|Didascalia = Facciata della National Gallery
|Stato =
|Località = [[Londra]]
|Indirizzo = [[Trafalgar Square]]
|Tipologia = [[Pittura]]
}}
La '''National Gallery''' ("galleria nazionale") di [[Londra]], fondata nel [[1824]], è un [[museo]] che, nella sua sede di [[Trafalgar Square]],
Inizialmente la collezione della ''National Gallery'' non era
Col tempo la galleria ha raggiunto risultati straordinari, forte anche degli approfonditi studi inglesi nel campo della storia dell'arte: contando più di duemila opere esposte, ha il punto di forza nel possedere almeno un'opera di praticamente qualsiasi grande maestro europeo, dal medioevo al [[post-impressionismo]], con una panoramica completa negli episodi salienti delle scuole italiana, fiamminga, olandese, spagnola, francese e, naturalmente, inglese. I vari contesti storico-artistici possono inoltre essere pienamente rievocati da una grande ricchezza di opere di maestri "minori" e di scuole locali.
L'edificio che attualmente ospita il museo, sul lato nord di Trafalgar Square, è il terzo ad essere adibito a tale funzione e, come i suoi predecessori, è stato spesso ritenuto inadeguato. L'unica parte ad essere rimasta sostanzialmente inalterata della costruzione originale del [[1832]]-[[1838]] è la [[facciata]] progettata dall'[[architetto]] [[William Wilkins (architetto)|William Wilkins]], mentre tutto il resto della struttura è stato un po' alla volta cambiato ed ampliato nel corso degli anni. Le modifiche più rilevanti sono dovute all'opera di [[Edward Middleton Barry]] e [[Robert Venturi]]. Il direttore attuale è lo [[storico dell'arte]] [[Gabriele Finaldi]], che ha assunto l'incarico nella primavera 2015<ref>{{Cita news
|nome = |cognome = |titolo = Gabriele Finaldi è il nuovo direttore della National Gallery|editore = ''[[Il Sole 24 ore]]''|data = 19 marzo 2015|url = http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2015-03-19/gabriele-finaldi-e-nuovo-direttore-national-gallery-155854.shtml?uuid=ABLrcvBD|accesso = }}</ref>.
== Storia ==
=== La richiesta di istituire un museo nazionale ===
Il [[Regno Unito]], rispetto alla maggior parte degli stati europei, decise in ritardo di istituire una collezione nazionale d'arte aperta al pubblico. Questo avvenne non perché fosse mancata l'opportunità, dal momento che il governo britannico avrebbe potuto acquistare una collezione privata di livello internazionale sin dalla fine del [[XVIII secolo]], decidendo invece di non farlo. Si trattava della collezione di sir [[Robert Walpole]], che gli eredi avevano deciso di porre in vendita nel [[1777]]. Il deputato radicale [[John Wilkes]], parlando alla [[Camera dei Comuni]], chiese che venisse realizzata ''"Un'adeguata galleria, nell'ampio giardino del British Museum, per accogliere quell'inestimabile tesoro"''<ref>{{Cita news
| nome=Andrew
| cognome=Moore
| titolo=Sir Robert Walpoles pictures in Russia!
| editore=''Magazine Antiques''
| data=2 ottobre 1996
| url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m1026/is_n4_v150/ai_18850830/pg_2
| accesso=22/02/2008
| dataarchivio=16 ottobre 2007
| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071016151632/http://findarticles.com/p/articles/la
| urlmorto=sì
}}</ref>.
Il governo non diede retta all'appello di Wilkes e, vent'anni dopo, la collezione fu acquistata in blocco da [[Caterina II di Russia|Caterina la Grande]]; attualmente si trova al [[Museo dell'Ermitage]] di [[San Pietroburgo]].
[[File:sdelpiombo1.jpg|thumb|La ''[[Resurrezione di Lazzaro (Sebastiano del Piombo)|Resurrezione di Lazzaro]]'' di [[Sebastiano del Piombo]], proveniente dalla collezione [[John Julius Angerstein|Angerstein]], fu il primo dipinto a fare ufficialmente parte della nuova National Gallery]]
Dopo questi eventi anche artisti come [[James Barry (pittore)|James Barry]] e [[John Flaxman]] rinnovarono la richiesta di istituire un museo d'arte nazionale, sostenendo che la scuola britannica di pittura avrebbe potuto svilupparsi bene se solo avesse avuto la possibilità di accostarsi ai capolavori dell'arte europea. La ''[[British Institution]]'' (fondata nel [[1805]]) tentò di ovviare a questa situazione organizzando esposizioni di lavori di grandi maestri del passato prestate da collezionisti privati, ma si trovò in mezzo alle polemiche, in parte dovute alla scarsa qualità delle opere esposte<ref>Fullerton, Peter ([[1979]]). ''Some aspects of the early years of the British Institution for Promoting the Fine Arts in the United Kingdom 1805–1825''. MA dissertation, Courtauld Institute of Art., p. 37</ref>.
Più tardi, nel [[1811]], Londra diventò sede di una collezione che era stata radunata con l'intento di costituire il nucleo di un mai realizzato museo nazionale [[Polonia|polacco]], quando uno degli uomini che l'avevano raccolta, Sir [[Francis Bourgeois]], la lasciò per volontà [[testamento|testamentaria]] al [[Dulwich College]] (attualmente si trova nella [[Dulwich Picture Gallery]]). Dal momento però che il ''College'' era un'istituzione privata che si trovava in un sobborgo a sud di Londra, la capitale britannica rimase priva di un museo nazionale di proprietà statale fino alla fine delle [[Guerre napoleoniche]]
=== La fondazione e i primi anni ===
L'inatteso pagamento dei debiti di guerra da parte dell'[[Austria]] finalmente spinse il sino ad allora riluttante governo britannico ad istituire una galleria d'arte nazionale, proprio nel momento in cui veniva messa sul mercato la collezione di [[John Julius Angerstein]], un banchiere di origine [[Russia|russa]] scomparso l'anno precedente. Il 2 aprile [[1824]] la [[Camera dei Comuni]] approvò l'acquisto di 38 dipinti appartenuti ad Angerstein, tra cui opere di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] e la serie dei ''[[Marriage à-la-Mode]]'' di [[William Hogarth|Hogarth]], per una spesa complessiva di [[Sterlina britannica|£]] 57.000.
[[
La National Gallery fu aperta al pubblico il 10 maggio [[1824]], ospitata nel palazzo di Angerstein al n.100 di Pall Mall. Ai dipinti del banchiere si aggiunsero nel [[1826]] quelli provenienti dalla collezione di Sir [[George Beaumont]], il quale li aveva offerti alla nazione tre anni prima a condizione che venisse trovata una struttura adeguata ad ospitarli e, nel [[1828]] un lascito di altri 34 dipinti da parte del Reverendo William Holwell Carr. Inizialmente fu il ''Custode dei Dipinti'', [[William Seguier]], ad assumersi il compito di gestire la galleria, ma nel luglio 1824 parte di queste responsabilità furono assunte dal neo-formato consiglio di amministrazione.
La sede della National Gallery di Pall Mall era spesso sovraffollata di visitatori e per questo fonte di polemiche, inoltre le sue dimensioni davvero ridotte rispetto a quelle del Louvre di Parigi
=== La crescita sotto la guida di Eastlake e dei suoi successori ===
Il fulcro della National Gallery era rappresentato da dipinti di maestri [[
Il nuovo direttore preferiva invece i lavori di artisti del [[Primo Rinascimento]], fino ad allora trascurate dalla politica di acquisizioni del museo, ma che lentamente stavano guadagnando consenso tra gli intenditori d'arte. Eastlake fece con cadenza annuale dei viaggi in Europa, e in particolare in Italia, per cercare dipinti adatti ad essere inseriti nella collezione. Complessivamente acquistò 148 dipinti all'estero e 46 in Gran Bretagna<ref>''Grove Dictionary of Art'', Vol. 9, p. 683</ref>, tra cui opere molto importanti come ''La battaglia di San Romano'' di [[Paolo Uccello]]. Eastlake in quel periodo accumulò anche una sua collezione privata, composta di opere che sapeva non avrebbero potuto suscitare l'interesse dei consiglieri. Tuttavia la sua vera intenzione era di far entrare anche queste a far parte della National Gallery, operazione che fu puntualmente portata a termine dopo la sua morte
Il terzo direttore, Sir [[Frederick William Burton]], pose le basi per la collezione di opere del [[XVIII secolo]] e fece diverse straordinarie acquisizioni da collezioni private inglesi, tra cui ''[[Gli ambasciatori (Holbein il Giovane)|Gli ambasciatori]]'' di [[Hans Holbein il Giovane]]. Un altro passo fondamentale per lo sviluppo del museo fu l'istituzione della ''National Gallery of British Art'', detta sin da allora [[Tate Gallery]], nel [[1897]]. La decisione di affidare alla Tate
=== I primi anni del XX secolo ===
[[
Nel [[1906]] il dipinto ''[[Venere e Cupido (Velázquez)|
Il lascito testamentario di 42 dipinti da parte del Dottor [[Ludwig Mond]] nel [[1909]] fu uno dei più grandi mai ricevuti dal museo e migliorò la sua raccolta di opere di maestri italiani del passato<ref>[http://www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/mond_bequest/default.htm The Mond Bequest] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051102111149/http://www.nationalgallery.org.uk/exhibitions/mond_bequest/default.htm |data=2 novembre 2005 }} (Official NG website)</ref>. Nel corso del [[XIX secolo]] la National Gallery non aveva mai posseduto opere di artisti contemporanei, ma la mancanza venne seppur tardivamente colmata dal lascito da parte di Sir [[Hugh Lane]] di dipinti della scuola [[Impressionismo|impressionista]] nel [[1917]]. Un fondo dedicato all'acquisto di opere moderne istituito dal collezionista [[Samuel Courtauld]] nel [[1924]] acquistò
=== La National Gallery nella Seconda Guerra Mondiale ===
Quando scoppiò la [[seconda guerra mondiale]] i dipinti furono trasportati per ragioni di sicurezza dapprima in varie località [[
=== Gli sviluppi del dopoguerra ===
Negli anni che seguirono la fine della guerra
Singoli privati continuarono a fornire il loro sostegno, e il più generoso tra questi fu Sir [[Paul Getty]] che, nel [[1985]], donò alla National Gallery 50 milioni di sterline da dedicare alle acquisizioni<ref>
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| url =http://www.theartnewspaper.com/article01.asp?id=676
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Nel [[1996]] è stato deciso che il [[1900]] sarebbe stata considerata la data di realizzazione limite per i dipinti conservati nella National Gallery, e negli anni seguenti più di 60 dipinti posteriori a tale data sono stati dati alla Tate Gallery con la formula del prestito a lungo termine in cambio di opere di [[Paul Gauguin|Gauguin]] e altri artisti. L'accordo è significativo perché ha posto fine a circa un secolo di relazioni piuttosto fredde tra i due musei. Una futura nuova espansione della National Gallery potrebbe coincidere con il ritorno tra le sue mura dei capolavori del [[XX secolo]]<ref>
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| url =http://www.theartnewspaper.com/article01.asp?id=55
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Un'altra carenza della collezione fu colmata nel [[1999]] dal lascito di Sir [[Denis Mahon]], uno storico dell'arte che aveva collezionato dipinti italiani di epoca [[Barocco|barocca]] in un'epoca in cui erano considerati di cattivo gusto dalla maggior parte degli operatori del settore. Il pregiudizio aveva contagiato anche i consiglieri della National Gallery, che nel [[1945]] avevano rifiutato di acquistare per 200 sterline un [[Guercino]] della sua collezione (nel [[2003]] la sua valutazione raggiunse i 4 milioni di sterline)<ref>[http://www.cronaca.com/archives/000503.html Cronaca: Sir Denis Mahon] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081207042707/http://www.cronaca.com/archives/000503.html |data=7 dicembre 2008 }}</ref>. Mahon lasciò al museo 26 dei suoi dipinti, tra cui opere di [[Guido Reni]] e del [[Antonio da Correggio|Correggio]], a condizione che non fossero mai tolti dall'esposizione e non fosse mai richiesto di pagare un biglietto per vederli<ref name="Gaskell, Ivan 2000 pp. 179">Gaskell, Ivan (2000). ''Vermeer's Wager: Speculations on Art History, Theory and Art Museums''. Londra: Reaktion, pp. 179–182</ref>.
== L'edificio ==
[[
=== L'edificio di William Wilkins ===
La proposta di realizzare la National Gallery a Trafalgar Square fu avanzata per la prima volta dall'architetto [[John Nash]], che la immaginò al posto delle ''Scuderie Reali'', mentre un edificio simile al [[Partenone]], concepito per ospitare la
L'area a disposizione consentiva al palazzo una profondità di appena una stanza, dal momento che immediatamente alle sue spalle sorgevano un ospizio di mendicità e delle caserme<ref>L'ospizio St Martin (verso est) fu abbattuto in occasione della costruzione dell'ampliamento progettato da E. M. Barry, mentre le caserme St George rimasero al loro posto fino al 1911, presumibilmente perché c'era bisogno che le truppe si trovassero nelle immediate
[[
Il palazzo fu oggetto di pubblico scherno fin da prima della sua realizzazione, quando una versione del progetto era stato pubblicato dalla ''Literary Gazette'' nel [[1833]]<ref>Conlin, Jonathan (2006). ''The Nation's Mantelpiece: A history of the National Gallery''. Londra: Pallas Athene, p. 60</ref>. Due anni prima del completamento dell'opera il suo tristemente celebre prospetto comparve sul frontespizio di ''Contrasts'' ([[1836]]), un autorevole trattato dell'[[Architettura neogotica|architetto neogotico]] [[Augustus Welby Northmore Pugin|A. W. N. Pugin]], citato come esempio della degenerazione dello stile classico<ref>Conlin op. cit., p. 367</ref>. Anche il Re [[Guglielmo IV del Regno Unito|William IV]] considerava l'edificio "''un bugigattolo brutto e stretto''"<ref>Tyack, Geoffrey (1990). "'A Gallery Worthy of the British People': James Pennethorne's Designs for the National Gallery, 1845-1867", pp. 120–134 in ''Architectural History'', Vol. 33, 1990, p. 120</ref>. I giudizi sulla facciata realizzata da Wilkins sono però poi considerevolmente migliorati con il tempo. A riprova di ciò si può citare
=== Modifiche ed espansione (Pennethorne, Barry e Taylor) ===
La prima modifica significativa all'edificio fu l'ampia galleria aggiunta da Sir [[James Pennethorne]] nel [[1860]]-[[1861|61]]<ref>[http://www.ribapix.com/image.php?i=18983&r=2&t=4&x=1
[[
Con la demolizione dell'ospizio tuttavia, tra il [[1872]] e il [[1876]] Barry riuscì a costruire il primo rilevante ampliamento del museo. Realizzati in un policromo stile [[Neo-rinascimentale]], i ''Saloni Barry'' vennero disposti a [[croce greca]] attorno ad una vasta sala centrale ottagonale. Anche se la loro realizzazione andava a compensare la deludente scelta architettonica del palazzo di Wilkins, la nuova ala costruita da Barry non piacque al personale del museo che valutò
[[
La galleria di Pennethorne venne demolita nel corso della successiva fase di ampliamento, un progetto dell'architetto [[John Taylor (architetto)|John Taylor]], che estese la costruzione nella parte posteriore rispetto all'entrata centrale. Il soffitto del nuovo vestibolo, dotato di una cupola di [[vetro]], fu decorato dall'impresa familiare [[John Dibblee Crace|Crace]], che aveva lavorato anche alla realizzazione dei ''Saloni Barry''.<ref>La decorazione non piaceva affatto al direttore
Dal [[1928]] al [[1952]] il pianterreno del vestibolo fu decorato con una serie di [[mosaico|mosaici]] di [[Boris Anrep]]. Anrep era in rapporti di amicizia con vari membri del [[Bloomsbury Group]] e condivideva il loro disprezzo per gli
=== L'espansione delle ali settentrionale e occidentale ===
La successiva espansione dell'ala occidentale fu portata avanti in modo più regolare, mantenendo la simmetria dell'edificio e riproducendo la planimetria a croce ideata da Barry per quella orientale. Venne mantenuto anche l'impiego di [[marmo|marmi]] di colore scuro per i telai delle porte e di [[ardesia]] per lo zoccolo delle pareti, conferendo alle nuove ali anche una certa continuità stilistica con le parti antecedenti. Lo stile classico fu
=== L'Ala Sainsbury e ampliamenti successivi ===
[[
Il più importante ampliamento degli ultimi anni è rappresentato dall{{'
In contrasto con le ricche
Dopo la pedonalizzazione di Trafalgar Square, la National Gallery ha varato un progetto per riconvertire gli spazi del piano terra lasciati liberi dagli uffici in spazi aperti al pubblico. Il progetto prevede anche il riutilizzo di cortili attualmente in disuso e l'occupazione di spazi acquistati dall'adiacente [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]] di ''St Martin's Place''. La prima parte di lavori, il progetto ''Ala Est'' disegnato da [[Jeremy Dixon]] e [[Edward Vason Jones|Edward Jones]] ha aperto al pubblico nel [[2004]] e contiene un nuovo ingresso al museo dal pianterreno dal lato di Trafalgar Square. L'ingresso principale è stato riarredato e aperto al pubblico nel settembre [[2005]].
== Direttori ==
Questo l'elenco dei direttori della National Gallery dalla fondazione ad oggi:
!colspan="2"|Direttori della National Gallery
|-
|Sir [[Charles Lock Eastlake]]||
|-
|Sir [[William Boxall]]||
|-
|Sir [[
|-
|Sir [[Edward Poynter]]||1894–1904
Riga 156 ⟶ 151:
|Sir [[Michael Levey]]||1973–1986
|-
|Dr [[Neil MacGregor]]||1987–2002
|-
|Dr [[Charles Saumarez Smith]]||2002–2007
|-
|Dr [[Nicholas Penny]]||
|-
|[[Gabriele Finaldi]]
|2015-
|}
== Gli artisti associati ==
A partire dal [[1989]] il museo ha dato vita ad un progetto che concede uno studio in uso ad un artista affinché possa creare opere proprie ispirate alla collezione permanente. Generalmente il ruolo di artista associato viene mantenuto per due anni e
:{| class="wikitable"
|-
Riga 174 ⟶ 172:
|[[Ken Kiff]]||1991 – 1993
|-
|[[Peter Blake (artista)|Peter Blake]]||1994 – 1996
|-
|[[Ana Maria Pacheco]]||1997 – 1999
Riga 182 ⟶ 180:
|[[John Virtue]]||2003 – 2005
|-
|[[Alison Watt]]||2006 – 2008
|-
|}
== Opere
{{vedi anche|Catalogo della National Gallery}}
Di seguito sono riportati i trenta capolavori del museo, secondo una classifica stesa dai curatori<ref>[http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/explore-the-paintings/30-highlight-paintings/ 30 Highlights]</ref>:
{| border="2" align="center" class="wikitable sortable" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|- bgcolor="#eeffee"
! N° !! Img !! Scuola !! Autore !! Soggetto/Titolo !! Data !! Tecnica !! h<ref name=C>In centimetri</ref>!! l<ref name=C/> !! Inventario !! Data di<br />ingresso !! Link
|-
|01 || [[File:Wilton diptych.jpg|100px]] || inglese o francese || Artista inglese o francese || ''[[Dittico Wilton]]'' || 1395-1399 circa || tempera su tavola || 53 || 37 || NG4451 || 1929 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/english-or-french-the-wilton-diptych]
|-
|02 || [[File:Jan van Eyck - Portrait of Giovanni Arnolfini and his Wife - WGA7689.jpg|100px]] || fiamminga || [[Jan van Eyck|Eyck, Jan van]] || ''[[Ritratto dei coniugi Arnolfini]]'' || 1434 || olio su tavola || 82,2 || 60 || NG186 || 1842 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jan-van-eyck-the-arnolfini-portrait]
|-
|03 || [[File:San Romano Battle (Paolo Uccello, London) 01.jpg|100px]] || italiana || [[Paolo Uccello|Uccello, Paolo]] || ''[[Battaglia di San Romano|Niccolò da Tolentino alla testa dei fiorentini]]'' || 1438 circa || tecnica mista su tavola || 182 || 320 || NG583 || 1857 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/paolo-uccello-the-battle-of-san-romano]
|-
|04 || [[File:Piero, battesimo di cristo 04.jpg|100px]] || italiana || [[Piero della Francesca]] || ''[[Battesimo di Cristo (Piero della Francesca)|Battesimo di Cristo]]'' || 1448-1450 || tempera su tavola || 167 || 116 || NG665 || 1861 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/piero-della-francesca-the-baptism-of-christ]
|-
|05 || [[File:Venus and Mars.jpg|100px]] || italiana || [[Sandro Botticelli|Botticelli, Sandro]] || ''[[Venere e Marte]]'' || 1483 || tecnica mista su tavola || 69,2 || 173,4 || NG915 || 1874 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/sandro-botticelli-venus-and-mars]
|-
|06 || [[File:Leonardo da Vinci Virgin of the Rocks (National Gallery London).jpg|100px]] || italiana || [[Leonardo da Vinci]] || ''[[Vergine delle Rocce (Londra)|Vergine delle Rocce]]'' || 1495-1508 circa || olio su tavola || 189,5 || 120 || NG1093 || 1880 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/leonardo-da-vinci-the-virgin-of-the-rocks]
|-
|07 || [[File:Michelangelo Buonarroti 045.jpg|100px]] || italiana || [[Michelangelo]] || ''[[Deposizione di Cristo nel sepolcro]]'' || 1500-1501 circa || olio su tavola || 161,7 || 149,9 || NG790 || 1868 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/michelangelo-the-entombment]
|-
|08 || [[File:Giovanni Bellini, portrait of Doge Leonardo Loredan.jpg|100px]] || italiana || [[Giovanni Bellini|Bellini, Giovanni]] || ''[[Ritratto del doge Leonardo Loredan]]'' || 1501-1502 || olio su tavola || 61,6 || 45,1 || NG189 || 1844 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/giovanni-bellini-doge-leonardo-loredan]
|-
|09 || [[File:Raphael Madonna of the Pinks.jpg|100px]] || italiana || [[Raffaello]] || ''[[Madonna dei garofani (Raffaello)|Madonna dei garofani]]'' || 1506-1507 circa || olio su tavola || 27,9 || 22,4 || NG6596 || 2004 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/raphael-the-madonna-of-the-pinks-la-madonna-dei-garofani]
|-
|10 || [[File:Jan Gossaert 001.jpg|100px]] || fiamminga || [[Jan Gossaert|Gossaert, Jan]] || ''[[Adorazione dei Magi (Mabuse)|Adorazione dei Magi]]'' || 1510-1515 || olio su tavola || 177,2 || 161,8 || NG2790 || 1911 || [https://web.archive.org/web/20110705094005/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jan-gossaert-the-adoration-of-the-kings]
|-
|11 || [[File:Titian - Bacchus and Ariadne - Google Art Project.jpg|100px]] || italiana || [[Tiziano]] || ''[[Bacco e Arianna]]'' || 1520-1523 circa || olio su tela || 176,5 || 191 || NG35 || 1826 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/titian-bacchus-and-ariadne]
|-
|12 || [[File:Hans Holbein the Younger - The Ambassadors - Google Art Project.jpg|100px]] || tedesca || [[Hans Holbein il Giovane|Holbein, Hans il Giovane]] || ''[[Ambasciatori (Holbein il Giovane)|Ambasciatori]]'' || 1533 || olio su tavola || 207 || 209,5 || NG1314 || 1890 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/hans-holbein-the-younger-the-ambassadors]
|-
|13 || [[File:Caravaggio - Cena in Emmaus.jpg|100px]] || italiana || [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio, Michelangelo Merisi da]] || ''[[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)|Cena in Emmaus]]'' || 1601 || tecnica mista su tela || 141 || 196,2 || NG172 || 1839 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/michelangelo-merisi-da-caravaggio-the-supper-at-emmaus]
|-
|14 || [[File:Peter Paul Rubens - Samson and Delilah - WGA20266.jpg|100px]] || neerlandese del sud || [[Peter Paul Rubens|Rubens, Peter Paul]] || ''[[Sansone e Dalila (Rubens)|Sansone e Dalila]]'' || 1609-1610 circa || olio su tavola || 185 || 205 || NG6461 || 1980 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/peter-paul-rubens-samson-and-delilah]
|-
|15 || [[File:Anthonis van Dyck - Equestrian Portrait of Charles I - National Gallery, London.jpg|100px]] || neerlandese del sud || [[Anthony van Dyck|Dyck, Anthony van]] || ''[[Ritratto di Carlo I a cavallo]]'' || 1637-1638 || olio su tela || 367 || 292,1 || NG1172 || 1885 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/anthony-van-dyck-equestrian-portrait-of-charles-i]
|-
|16 || [[File:Self-portrait at 34 by Rembrandt (rectangular detail).jpg|100px]] || olandese || [[Rembrandt]] || ''[[Autoritratto con camicia ricamata]]'' || 1640 || olio su tela || 102 || 80 || NG672 || 1861 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/rembrandt-self-portrait-at-the-age-of-34]
|-
|17 || [[File:Lorrain, Claude - Port Scene with the Embarkation of St Ursula - 1641.jpg|100px]] || francese || [[Claude Lorrain|Lorrain, Claude]] || ''[[Porto marino con l'imbarco di sant'Orsola]]'' || 1641 || olio su tela || 112,9 || 149 || NG30 || 1824 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/claude-seaport-with-the-embarkation-of-saint-ursula]
|-
|18 || [[File:Diego Velázquez - Venus del espejo.jpg|100px]] || spagnola || [[Diego Velázquez|Velázquez, Diego]] || ''[[Venere Rokeby]]'' || 1647-1651 || olio su tela || 122,5 || 177 || NG2057 || 1906 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/diego-velazquez-the-toilet-of-venus-the-rokeby-venus]
|-
|19 || [[File:Jan Vermeer van Delft - Lady Standing at a Virginal - National Gallery, London.jpg|100px]] || olandese || [[Jan Vermeer|Vermeer, Jan]] || ''[[Donna in piedi alla spinetta]]'' || 1672 || olio su tela || 51,7 || 45,2 || NG1383 || 1892 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/johannes-vermeer-a-young-woman-seated-at-a-virginal]
|-
|20 || [[File:Canaletto - The Stonemason's Yard.jpg|100px]] || italiana || [[Canaletto]] || ''[[Cortile dello scalpellino]]'' || 1725 circa || olio su tela || 123,8 || 162,9 || NG127 || 1828 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/canaletto-the-stonemasons-yard] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121122025259/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/canaletto-the-stonemasons-yard |data=22 novembre 2012 }}
|-
|21 || [[File:The Nativity with God the Father and the Holy Ghost.jpg|100px]] || italiana || [[Giambattista Pittoni]] || ''[[La Natività con Dio Padre e lo Spirito Santo]]'' || 1740 circa || olio su tela || 222,7 || 153,5 || NG6279 || 1958 || [https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/giovanni-battista-pittoni-the-nativity-with-god-the-father-and-the-holy-ghost]
|-
|22 || [[File:Thomas Gainsborough - Mr and Mrs Andrews.jpg|100px]] || inglese || [[Thomas Gainsborough|Gainsborough, Thomas]] || ''[[Coniugi Andrews]]'' || 1750 circa || olio su tela || 69,8 || 119,4 || NG6301 || 1960 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/thomas-gainsborough-mr-and-mrs-andrews]
|-
|23 || [[File:Whistlejacket by George Stubbs.jpg|100px]] || inglese || [[George Stubbs|Stubbs, George]] || ''[[Whistlejacket]]'' || 1762 circa || olio su tela || 292 || 246,4 || NG6569 || 1997 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/george-stubbs-whistlejacket]
|-
|24 || [[File:François-Hubert DROUAIS 1763-4. London NG. Madame de Pompadour at her Tambour Frame..jpg|100px]] || francese || [[François-Hubert Drouais|Drouais, François-Hubert]] || ''[[Madame de Pompadour al suo telaio da ricamo]]'' || 1763-1764 || olio su tela || 217 || 156,8 || NG6440 || 1977 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/francois-hubert-drouais-madame-de-pompadour-at-her-tambour-frame]
|-
|25 || [[File:John Constable The Hay Wain.jpg|100px]] || inglese || [[John Constable|Constable, John]] || ''[[Il carro da fieno]]'' || 1821 || olio su tela || 130,2 || 185,4 || NG1207 || 1886 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/john-constable-the-hay-wain]
|-
|26 || [[File:Turner temeraire w.jpg|100px]] || inglese || [[Joseph Turner|Turner, Joseph]] || ''[[La valorosa Téméraire]]'' || 1839 || olio su tela || 90,7 || 121,6 || NG524 || 1856 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/joseph-mallord-william-turner-the-fighting-temeraire]
|-
|27 || [[File:Dominique Ingres - Mme Moitessier.jpg|100px]] || francese || [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres, Jean-Auguste-Dominique]] || ''[[Madame Moitessier]]'' || 1856 || olio su tela || 120 || 92,1 || NG4821 || 1936 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jean-auguste-dominique-ingres-madame-moitessier]
|-
|28 || [[File:Monet - Bathers at La Grenouillère.jpg|100px]] || francese || [[Claude Monet|Monet, Claude]] || ''[[Bagnanti a La Grenouillère]]'' || 1869 || olio su tela || 73 || 92 || NG6456 || 1979 || [https://web.archive.org/web/20130105035053/http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/claude-oscar-monet-bathers-at-la-grenouillere]
|-
|29 || [[File:Baigneurs a Asnieres.jpg|100px]] || francese || [[Georges Seurat|Seurat, Georges]] || ''[[Bagnanti ad Asnières]]'' || 1884 || olio su tela || 201 || 300 || NG3908 || 1924 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/georges-seurat-bathers-at-asnieres]
|-
|30 || [[File:Vincent Willem van Gogh 127.jpg|100px]] || olandese || [[Vincent van Gogh|Gogh, Vincent van]] || ''[[Girasoli (Van Gogh)|Girasoli]]'' || 1888 || olio su tela || 92,1 || 73 || NG3863 || 1924 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/vincent-van-gogh-sunflowers]
|-
|31 || [[File:Les Grandes Baigneuses, par Paul Cézanne, National Gallery, Yorck.jpg|100px]] || francese || [[Paul Cézanne|Cézanne, Paul]] || ''[[Le grandi bagnanti (Cézanne Londra)|Le grandi bagnanti]]'' || 1894-1905 circa || olio su tela || 127,2 || 196,1 || NG6359 || 1964 || [http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/paul-cezanne-bathers-les-grandes-baigneuses]
|}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=ESP Order of Arts and Letters of Spain.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine delle Arti e delle Lettere di Spagna
|motivazione=
|data=2010
}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Louise Govier, ''The National Gallery'', National Gallery Company Ltd., Londra 2010. ISBN 978-1-85709-470-1
* Ennio Concina, ''San Marco a Venezia: l'architettura'', in ''Arte e architettura: le cornici della storia'', Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-42421-17-7
== Voci correlate ==
* [[Trafalgar Square]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|Londra|musei}}
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