Condizionale presente: differenze tra le versioni

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Il '''condizionale presente''' è la forma semplice del [[Modo_(linguistica)|modo]] [[condizionale]]. Si adatta principalmente a descrivere situazioni ed abitudini subordinate ad una certa condizione:
 
* ''Con un miliardo, noi '''andremmo''' ad abitare su un'isola del Pacifico''.
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Può anche essere usata quando si desidera indicare un avvenimento irreale. È chiamato, forse più correttamente, anche '''condizionale semplice''', sebbene questa dicitura sia molto meno corrente.
 
==Coniugazione del condizionale presente==
Il condizionale presente italiano si coniuga sostituendo le [[desinenza|desinenze]] dell'[[infinito (modo)|infinito]] (''-are, -ere, -ire'') con quelle previste nel [[Grammatica italiana#Modo_condizionale|sistema verbale italiano]] per il presente nelle tre [[coniugazione (linguistica)|coniugazioni]]:
 
{|{{prettytable}}class="wikitable" width=95%
|- bgcolor=#f0ffff align=center
|
|| 1<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> io
|| 2<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> tu
|| 3<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> egli, ella
|| 1<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> noi
|| 2<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> voi
|| 3<sup>a</sup>ª [[persona (linguistica)|persona]]<br /> essi, esse
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|- align=center bgcolor=#f0f0f0
| 1<sup>a</sup>ª [[coniugazione (linguistica)|coniugazione]]<br />parl'''are''' || parl'''erei''' || parl'''eresti''' || parl'''erebbe''' || parl'''eremmo''' || parl'''ereste''' || parl'''erebbero'''
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|- align=center bgcolor=#f0f0f0
| 2<sup>a</sup>ª [[coniugazione (linguistica)|coniugazione]]<br />ricev'''ere''' || ricev'''erei''' || ricev'''eresti''' || ricev'''erebbe''' || ricev'''eremmo''' || ricev'''ereste''' || ricev'''erebbero'''
|- align=center
|- align=center bgcolor=#f0f0f0
| 3<sup>a</sup>ª [[coniugazione (linguistica)|coniugazione]]<br />dorm'''ire''' || dorm'''irei''' || dorm'''iresti''' || dorm'''irebbe''' || dorm'''iremmo''' || dorm'''ireste''' || dorm'''irebbero'''
|}
 
Le regole di coniugazione di questo tempo ricordano molto da vicino quelle del [[futuro semplice]]. Come nel caso del futuro, in alcune forme verbali della coniugazione in -''ere'', può verificarsi la caduta della ''e'' tematica: il risultato sarà ''vedrò/vedrei'' al posto di ''vederò/vederei''. Similmente, avremo: ''avrei, cadrei, potrei, dovrei, saprei'' ecc. Lo stesso riguarda il verbo ''andare'' (''andrei''). Il fenomeno riguarda in linea di massima i verbi in cui la -''e''- tematica è accentata (''potére, potrei''; ma ''scrìvere, scriverei'').
 
Le analogie tra condizionale e futuro persistono tra tutte le diverse forme irregolari dei verbi, compresi quelli in -''are'' (''farò/farei; darò/darei, starò/starei;'') e si ritrovano nelle particolarità ortografiche dei verbi regolari che terminano per ''-gare, -care, -giare'' o ''-ciare'' (avremo ad esempio ''pag'''h'''erò/pag'''h'''erei; man'''ge'''rò/man'''ge'''rei''). Del resto, il futuro è un tempo assai vicino al condizionale presente tanto per la formazione quanto per il suo significato ed i suoi sviluppi storici.<ref>Coseriu, vedi bibliografia: il condizionale è il membro [[marcatezza (linguistica)|marcato]] dell'opposizione diretta che ritroviamo nella coppia condizionale-futuro</ref>
 
In [[lingua francese|francese]], le due forme verbali sono ancora più vicine tra di loro, tanto che nella catena di suoni lingua parlata non è possibile notare alcuna differenza tra le forme del condizionale e del futuro alla prima persona singolare (''je dormirai, je dormirais''); per questo non è raro che le due forme vengano confuse da parlanti non colti o distratti.
 
Nei corsi di [[dizione]] possono essere oggetto di discussione i gradi di apertura della [[vocale]] ''e'', accentata, nelle desinenze del condizionale. Avremo per esempio, per il verbo ''essere'': ''sarèi, sarésti, sarèbbe, sarémmo, saréste, sarèbbero''.<ref>Serianni, vedi bibliografia.</ref>
 
==Cenni storiciStoria==
Come il [[futuro semplice|futuro]], il [[condizionale]] si è formato a partire dalla fusione del verbo all'infinito con le forme coniugate di un [[verbo ausiliare|ausiliare]], il verbo ''avere'':<ref>Bruni, vedi bibliografia.</ref>
 
:''cantare habet'' > ''cantar ha'' > ''canterà'' (futuro)
:''cantare habuit'' > ''cantar ebbe'' > ''canterebbe'' (condizionale)
 
Mentre nel caso del futuro il verbo ausiliare era coniugato al presente, nel caso del condizionale si è trattato di forme del passato; sono appena riconoscibili, ma comunque sopravvivono nelle [[desinenza|desinenze]]:
 
* ''Con un miliardo, Luigi e Sonia '''partirebbero''' subito per il Pacifico'';
* ''Con un miliardo, noi '''partiremmo''' subito per il Pacifico'';
 
A ''partirebbero'' corrisponde infatti ''partire'' + ''ebbero'' ([[passato remoto]]), mentre la forma ''partiremmo'' corrisponde alla combinazione tra ''partire'' + ''avemmo''.
 
È utile ricordare che in [[lingua francese]], [[lingua spagnola|spagnola]], [[Lingua portoghese|portoghese]], [[Lingua catalana|catalana]] e in diversi [[dialetti italianiitaloromanzi]], il condizionale si è originato in maniera diversa, risultando dalla combinazione tra l'infinito e le forme all'[[imperfetto indicativo|imperfetto]] del verbo ''avere''. In questi idiomi si avranno così delle forme del tipo ''partiria'' (o ''partirait'') al posto di ''partirebbe''. Quest'ultima è comunque la forma - di origine toscana - in uso nell'italiano moderno, dato che ha soppiantato quella del tipo ''partiria''.
 
Tutto ciò non ha impedito il successo secolare di forme del tipo ''avria'' oppure ''dovria'' al posto di ''avrebbe'' e ''dovrebbe''. Nel medioevo, ma anche in seguito, queste forme vantavano un uso assai frequente nella letteratura più prestigiosa (anche in Toscana), anche se talvolta venivano alternate alle forme usate oggi:
 
{{quote|i' mi ristrinsi a la fida compagna:<br />
e come sare' io sanza lui corso?<br />
chi m''''avria''' tratto su per la montagna?}}
:<small> ([[Dante]], ''[[Purgatorio - Canto terzo]]'').</small>
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:<small> ([[Boccaccio]], ''[[Decameron]]'', Quinta giornata, ''Andreuccio da Perugia''.) </small>
 
Si tratta di una diffusione da attribuire tanto all'opera divulgativa della [[scuola siciliana]],<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4111&ctg_id=93 accademiadellacrusca] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080215205633/http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4111&ctg_id=93 |data=15 febbraio 2008 }}</ref> quanto al considerevole numero di dialetti italianid'Italia che hanno utilizzato questa forma, conservandola come pienamente vitale fino al giorno d'oggi.
 
==Usi del condizionale presente==
Come accennato, indica in genere un'azione che dipende da una determinata condizione. Spesso, la condizione viene esplicitamente indicata da un [[complemento (linguistica)|complemento]] (''con un miliardo''):
 
* ''Con un miliardo, '''comprerei''' tutto''
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I due esempi illustrano la distinzione, cara alla grammatica tradizionale, tra periodo ipotetico del secondo o del terzo tipo (della possibilità e dell'irrealtà vera e propria). A differenza del [[condizionale passato]], il costrutto ottenuto con la forma del condizionale presente concede infatti entrambe le interpretazioni.
 
Esiste l'uso erroneo del condizionale al posto del [[congiuntivo imperfetto]]: in questo tipo di costrutto, il condizionale viene usato nella frase secondaria, quella introdotta da ''se'' (''protasi''): ''Se tu mi '''lasceresti''', non saprei cosa fare'': questo uso, spesso sanzionato da chi ascolta, è assai noto. Tutto ciò non vuol dire che l'uso del condizionale, presente o passato, sia escluso dopo la congiunzione ''se''. È infatti possibile se la forma al condizionale indica semplicemente un evento subordinato ad una condizione, senza quindi sostituire il congiuntivo:
 
La regola cara alla tradizione scolastica ("dopo il ''se'' è ammesso solo il congiuntivo imperfetto") ha valore limitato esclusivamente alla subordinata nel periodo ipotetico irreale (laddove il congiuntivo indica l'ipotesi-condizione nella subordinata, mentre il condizionale si usa nella reggente per esprimere la conseguenza). L'uso del condizionale è invece possibile se la forma indica l'evento sottoposto a una condizione, senza quindi sostituire il congiuntivo:
 
* ''Gli indagati vanno tenuti in carcere solo se '''potrebbero''' sparire dalla circolazione '', che corrisponde a
* ''Vanno tenuti in carcere solo gli indagati che (in caso di rilascio) '''potrebbero''' sparire dalla circolazione ''.
 
L'uso del condizionale dopo ''se'' è inoltre frequente nella [[proposizione interrogativa indiretta]], che non ha a nulla che vedere con il costruttoperiodo ipotetico:
 
* ''Ho chiesto a Ida se '''verrebbe''' al pic-nic in caso di bel tempo''.
* ''Tua sorella sa senz'altro dirti se alla mamma '''piacerebbe''' un regalo del genere''.
* ''Indagate se '''sarebbe''' contento di lavorare per noi''.
 
Si ricorda infine l'uso del condizionale nella [[proposizione concessiva]]:
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* '''''Dovresti''' smettere di mangiare tutte quelle patatine''
 
L'utilizzo contemporaneo di interrogativa indiretta e condizionale di cortesia è nelle espressioni del tipo<ref>{{cita web|titolo=Treccani Magazine-Lingua Italiana-Domande e Risposte|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_1476.html|accesso=31 dicembre 2022}}</ref>:
* ''Le scrivo per chiederle '''se sarebbe''' possibile fissare un appuntamento con lei il giorno x''. Il condizionale "sarebbe" attenua il pur idoneo ma più diretto indicativo "è"<ref>La Treccani osserva che è possibile, oltre al condizionale di cortesia, usare "fosse" o anche "sia".</ref> ed è comunque corretto non avendo nulla a che vedere con il [[periodo ipotetico]].
 
===L'informazione non confermata===
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* ''Ah, e così lo stupido '''sarei''' io. Ma ne siamo sicuri?''
 
Per spiegare questo uso è difficile insistere sull'interpretazione (contestata da studiosi come Serianni) di un avvenimento o situazione subordinata ad una certa condizione;<ref>È questa la classica interpretazione del condizionale, ma contestata da studiosi come Serianni, vedi bibliografia.</ref> almeno per quanto riguarda questo tipo di incertezza ci si dovrà limitare a notare comeconsiderare il condizionale restasoltanto semplicemente unacome forma verbale dell'incertezza. In questi casi, ricorda piuttosto il futuro epistemico, cioè quello che indica supposizioni e conclusioni su fatti non sicuri:
 
* ''Gli amici di Ivano '''sarebbero''' degli spacciatori di droga''
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==Il condizionale in alcune lingue straniere==
Il condizionale delle lingue [[lingue romanze|romanze]] e [[lingue germaniche|germaniche]] ha un'importante funzione modale ed indica primariamente ciò che avverrebbe sotto una determinata condizione. La tabella illustra i differenti meccanismi di formazione regolare. A mo' di esempio si propone il verbo ''cantare'', ma le varie [[coniugazione (linguistica)| coniugazioni]] nelle lingue romanze seguono schemi leggermente diversi tra di loro.
 
{| border=1 {{prettytable}}class="wikitable"
!Italiano<br />Condizionale presente!!Francese<br />Conditionnel présent!!Spagnolo<br />Condicional presente!!Inglese<br />Conditional present!!|Tedesco<br />Konditional Präsens
|-
|''io canterei''||''je chanterais''||''yo cantaría'' ||''I would sing''  || ''Ich würde singen''
|--
|''tu canteresti''||''tu chanterais''|| ''tú cantarías'' ||''you would sing''  || ''du würdest singen''
|--
|''egli canterebbe''||''il chanterait''|| ''él cantaría'' ||''he would sing''  || ''er würde singen''
|--
|''noi canteremmo''||''nous chanterions''||''nosotros cantaríamos ''||''we would sing''  || ''wir würden singen''
|--
|''voi cantereste''||''vous chanteriez''||''vosotros cantaríais''  ||''you would sing''  ||'' ihr würdet singen''
|--
|''essi canterebbero''||''ils chanteraient''||''ellos cantarían'' ||''they would sing  ''|| ''sie würden singen''
|-
|}
 
In [[Lingua francese|francese]], le forme ''chanterais, chanterais, chanterait'' mostrano ancora le desinenze verbali del verbo ''avere'' coniugato all'imperfetto, che si sono fuse alle forme dell'infinito (verbo ''avoir'': le forme sono ''avais, avais avait''). L'uso di questa forma è analogo a quello italiano; si adatta ad esempio all'espressione di non fattualità nel [[periodo ipotetico]] e nell'espressione di un desiderio:
 
*''Si j'avais beaucoup d'argent, '''j'achèterais''' une grande maison'' ('se avessi molto denaro, comprerei una grande casa')
* ''J''''aimerais''' bien vivre à Cuba'' ('mi piacerebbe vivere a Cuba').
 
Anche in [[Lingua spagnola|spagnolo]] emergono caratteristiche analoghe: le desinenze ''ía, ías, ía'' ricordano le forme dell'imperfetto di ''haber'' (''había, habiashabías, había''):
 
*''Si tuviera mucho dinero, me '''compraría''' una casa enorme''. ('se avessi molto denaro, comprerei una grande casa')
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Il condizionale spagnolo è talvolta usato anche in luogo del futuro italiano nell'espressione di una supposizione o di un dubbio.
 
In [[Lingua inglese|inglese]], si utilizza il [[verbo ausiliare]] ''to will'' alla forma del passato, ''would''; l'[[verbo ausiliare|ausiliare]] viene accompagnato dall'[[infinito (modo)|infinito]] nella formazione del ''conditional'':
 
*''If I had mucha lot of money, I '''would buy''' a big house'' ('Se avessi molto denaro, comprerei una grande casa')
* ''I '''would like''' to live in Cuba'' ('mi piacerebbe vivere a Cuba').
 
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A differenza di quanto accaduto in tutte le lingue ricordate, in italiano il condizionale presente ha perduto la sua funzione di futuro nel passato, peraltro importantissima nel significato originale di questa forma. Per quanto riguarda questo uso, quelli di cortesia ed altri esempi, vedi la voce sul modo [[condizionale]].
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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* Coseriu, E., ''Das romanische Verbalsystem,'' Tübinger Beiträge zur Linguistik Vol. 66, Tübingen, Gunter Narr 1976.
* Serianni, L., ''Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria,'' Torino, UTET, 1989.
 
 
{{modi e tempi in italiano}}
 
{{portale|linguistica}}
 
[[Categoria:Tempi verbali]]
 
[[de:Konditionalis]]
[[en:Conditional mood]]
[[es:Condicional]]
[[fi:Konditionaali]]
[[fr:Conditionnel]]
[[sv:Konditionalis]]