Giorgio Scerbanenco: differenze tra le versioni

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[[File:Scerbanenco.jpg|thumb|upright=1.5|Giorgio Scerbanenco]]
{{Bio
|Nome = GiorgioVolodymyr-Džordžo
|Cognome = ScerbanencoŠčerbanenko
|PostCognomeVirgola = {{ucraino|Володимир-Джорджо Щербаненко}}, per l'anagrafe italiana '''Wladimiro Giorgio Scerbanenko'''<ref name=anagr>Archivio di Stato di Milano, Fondo Stato Civile Italiano, Registro Cittadinanze 7440 suppl. 2, ''Atto di cittadinanza n. 135-Scerbanenko Wladimiro Giorgio''.</ref>
|PreData=italianizz. di '''Vladimir Giorgio Šerbanenko'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Kiev
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|GiornoMeseMorte = 27 ottobre
|AnnoMorte = 1969
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Epoca = 1900
|Attività = giornalista
|Nazionalità = italiano
|Attività2 = scrittore
|PostNazionalità = {{sp}}di origine [[ucraina]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = di origine [[Ucraini|ucraina]]
}}
Fu direttore del periodico ''[[Novella 2000|Novella]]'' e fondatore della rivista ''Bella''. Ha scritto romanzi [[western]], di [[fantascienza]] e [[letteratura rosa|rosa]], oltre che di genere [[Giallo (genere)|poliziesco]], genere per il quale è considerato uno degli autori italiani più importanti.
 
== Biografia ==
Nacque a [[Kiev]], nell'allora [[Impero russo|Russia zarista]], da Valeriano Ščerbanenko e dall'italiana Leda Giulivi. I suoi genitori si erano conosciuti quando il padre era studente in [[Italia]]. Sposatisi a [[Roma]] il 28 aprile 1908 con [[rito greco-ortodosso]]<ref name=io />, i coniugi si trasferirono a Kiev nell'estate successiva<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 24}}.</ref>. Qui nacque una prima figlia, morta dopo pochi mesi, e poi il futuro scrittore. Questi all'età di sei mesi, fu condotto dalla madre a Roma per il clima migliore. Nel frattempo il padre era rimasto a Kiev, ad insegnare latino e greco. La famiglia si ricongiunse una sola volta, in quella che è l'attuale [[Ucraina]] tra l'aprile e il novembre 1913<ref name=alb>{{cita|A. Scerbanenko}}.</ref>, ma poi con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]], i contatti si interruppero definitivamente.
Nato a [[Kiev]] nell'allora [[Russia imperiale]] da padre ucraino e madre italiana, in tenera età si trasferì in [[Italia]], dapprima a [[Roma]], poi a 16 anni a [[Milano]], al seguito della madre. Il padre fu ucciso durante la [[rivoluzione russa]], la madre morì pochi anni più tardi. Costretto per motivi economici ad abbandonare gli studi (non completò nemmeno le elementari), praticò molti mestieri, dall'operaio al conduttore di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell'editoria. Collaborò a numerose riviste, tra cui noti settimanali femminili, come [[correttore di bozze]], [[redattore]], persino come titolare di una [[rubrica]] di "[[posta del cuore]]". Sempre ritenendosi di [[Lingua (idioma)|lingua]] madre italiana e soffrendo l'essere considerato "straniero"<ref>''Io, Vladimir Scerbanenko'', racconto autobiografico, Milano, 1966</ref>.
 
Tornati madre e figlio in Russia nell'estate del 1920, scoprirono che l'anno prima Valeriano Ščerbanenko era stato fucilato dai [[Bolscevismo|bolscevichi]]<ref name=alb /> nel cortile dell'[[Università nazionale Taras Ševčenko di Kiev|Università di Kiev]], insieme a tutti i suoi studenti<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 26}}.</ref>. Le autorità rivoluzionarie sequestrarono loro i passaporti, costringendoli a mescolarsi tra i profughi di varie nazionalità che tentavano di lasciare il Paese. Solo dopo un pericoloso viaggio in nave da [[Odessa]], via [[Istanbul]], i due riuscirono a rientrare in Italia, prima a [[Trieste]] e poi a [[Roma]]. Il [[governo italiano]] però riconobbe loro lo ''status'' di [[Apolidia|apolidi]], non la [[cittadinanza italiana]]<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 33}}.</ref>. Giorgio Scerbanenco la otterrà soltanto nel 1935 per il requisito della residenza ininterrotta dal 1921 e non per ''[[ius sanguinis]]''<ref name=anagr />. Italiano di [[madrelingua]], l'essere considerato "straniero" fu il grave cruccio che lo accompagnò durante tutta l'esistenza. Di tale situazione parlò diffusamente nell'autobiografia ''Io, Vladimir Scerbanenko''<ref name="io">''Io, Vladimir Scerbanenko'', in ''Venere privata'', Milano, Garzanti, 1966 (appendice).</ref>.
Scrittore di incredibile prolificità e versatilità, ha spaziato in ogni campo della [[narrativa]] di [[Generi letterari|genere]]: [[western]], [[fantascienza]], [[letteratura rosa]], ma fu con il [[Letteratura gialla|giallo]] che raggiunse una discreta fama, fino ad essere da taluni indicato come uno degli scrittori più importanti di questo genere. Non vi è dubbio infatti che sia da considerare tuttora il maestro ideale dei giallisti italiani, almeno a partire dagli anni settanta. I suoi romanzi, oltre ad essere dei piccoli gioielli del noir, riletti oggi appaiono anche come uno spaccato umano e amaro dei nostri anni '60, che rivelano una Italia difficile, persino cattiva, ansiosa di emergere ma disincantata, certo lontana dalla immagine edulcorata e brillante che spesso viene data degli anni del boom economico.<ref>"Lavora per i periodici Rizzoli e collabora ad alcuni diffusi periodici “rosa”: “Novella”, “Bella”, “Annabella”, per cui tiene una rubrica diventata famosa, La posta di Adrian dove i lettori, in maniera diretta, esplicita gli espongono i propri casi personali… E sono spesso i casi difficili di vite difficili, quelle della gente comune che tenta, attraverso le lettere inviate a uno sconosciuto redattore di un settimanale, di esprimere la propria angoscia, se non urlare la propria rabbia. E’ a contatto in questi materiali densi, veri, caldi di vita vissuta e di dolori sofferti che Scerbanenco matura il nucleo della propria ispirazione “noir”, una modalità del racconto poliziesco particolarmente dura, amara, cinica, disillusa." ''Luciano Luciani su: Libere Recensioni, 14 aprile 2009''.</ref>
<ref>"La scrittura di Scerbanenco mette fine al processo di americanizzazione che fino ad allora era stato necessario nella letteratura gialla per dare una certa dignità ad autori e pubblicazioni nostrane. Il suo stile, caratterizzato dal ritmo incalzante e dalla cura nei particolari, fu molto amato pubblico di allora e riuscì a riabilitare il genere poliziesco che in Italia fino ad allora dipendeva da stereotipi.
Le sue storie sono ambientate in una Milano dove dilaga la delinquenza e l'indifferenza". ''Andrea D'Amico, su: www.ilportoritrovato.net - sito rilevato il 23/9/2009''</ref>
 
Tali difficoltà, unite a motivi economici, non gli consentirono di conseguire un'istruzione regolare, ma soltanto da autodidatta. La scrittura fu però da subito una sua passione. Lui stesso racconta che la madre "''all'ospedale era molto felice che io scrivessi, non doveva avere alcun senso pratico e non si preoccupava che io non avessi in mano nessun mestiere''"<ref name=io />. Nel 1927 madre e figlio si trasferirono a [[Milano]]. Nel 1930 fu ricoverato nel sanatorio di [[Cuasso al Monte]] per una forma di infezione polmonare<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 32}}.</ref>.<br /> L'anno dopo Wladimiro Scerbanenko si sposò con [[Teresa Bandini]]<ref>Archivio di Stato di Milano, Fondo Stato Civile Italiano, ''Registro Atti di Matrimonio-Parte II, Serie A, n. 1831'', p. 26.</ref> ed andarono ad abitare al 12 di via Orti. La coppia ebbe una prima figlia che morì dopo pochi mesi<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 34}}.</ref>. Il futuro scrittore fu quindi assunto come fresatore alla [[Fratelli Borletti|Borletti]] e poi come autista della [[Croce Rossa Italiana|Croce Rossa]], prima di arrivare al mondo dell'editoria.
Il suo primo [[romanzo]] giallo fu ''Sei giorni di preavviso'', del [[1940]], in cui ideò la figura di ''Arthur Jelling''; il successo arrivò però con la serie dedicata a [[Duca Lamberti]], un giovane [[medico]] radiato dall'[[Ordine dei Medici|Ordine]] e [[condanna]]to al [[carcere]] per aver praticato l'[[eutanasia]] su una [[donna]] in [[agonia]]. Lamberti in seguito diventa una sorta di [[investigatore privato]] che collabora con la questura di via Fatebenefratelli a Milano, in particolare con il commissario di origini sarde Càrrua. La serie di ''Duca Lamberti'', iniziata con ''Venere privata'' nel [[1966]], porta all'autore successo, grazie alle molte versioni [[cinema]]tografiche della stessa e ai riconoscimenti internazionali. Nel [[1968]] ''[[Traditori di tutti]]'' viene riconosciuto quale miglior romanzo straniero dal prestigioso premio [[Francia|francese]] ''[[Grand prix de littérature policière]]''.
 
Nel 1934 entrò come redattore nel settore dei periodici [[Rizzoli]], cominciando a firmare decine di racconti e di articoli con il nome di Giorgio Scerbanenco. Alla fine del 1937 passò alla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] come "praticante giornalista"<ref>{{cita|C. Scerbanenco|p. 54}}.</ref> e nel 1939 fu ammesso all'albo dei giornalisti professionisti<ref>{{cita testo|autore=Roberto Pirani|titolo=Tre tempi in Noir|editore=Sellerio|città=Palermo|formato=PDF|url=https://sellerio.it/upload/assets/files/841,it,4817/2207-att.pdf|accesso=13 maggio 2024|via=''sellerio.it''}}</ref>. Assunse poi l'incarico di caporedattore dei periodici Mondadori.
L'anno successivo, nel momento culminante della sua carriera, morì improvvisamente a [[Milano]].
Alla sua memoria è dedicato il più importante [[premio]] per la [[Letteratura gialla|narrativa gialla]] italiana, il [[Premio Scerbanenco]].
 
A partire dal 1939, con lo pseudonimo di Luciano, tenne sul periodico ''[[Grazia (periodico)|Grazia]]'' la [[Rubrica (giornalismo)|rubrica]] ''Posta del cuore''. Nello stesso anno nacque il secondo figlio, Alberto (detto ''Alan''), ma il matrimonio era ormai finito. Già nel 1940 Scerbanenco lasciò la moglie per andare a vivere con un'altra donna<ref>{{cita|C. Scerbanenco|pp. 38 e 70}}.</ref>. Scrisse per l'[[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|EIAR]] cinque radiodrammi di discreto successo<ref>{{cita|C. Scerbanenco|pp. 56-60}}.</ref>. Collaborò anche con importanti quotidiani: ''[[L'Ambrosiano]]'', la ''[[Gazzetta del Popolo]]'', il ''[[Il Resto del Carlino|Resto del Carlino]]'' e il ''[[Corriere della Sera]]'' (1941-1943).
Nel 2006 è stata realizzata una [[docufiction]] sulla sua vita, con interviste e testimonianze di chi l'ha conosciuto, ad opera del regista [[Stefano Giulidori]]. È stata presentata con successo al [[Courmayeur Noir in festival|Noir in Festival]] di [[Courmayeur]] 2006.
[[File:Scerbanenco Monanni.jpg|thumb|Giorgio Scerbanenco con [[Nunzia Monanni]]]]
Nel 2007 l'editore [[Garzanti]] pubblica una [[antologia]] di racconti di alcuni tra i più noti scrittori noir italiani dedicata al personaggio più famoso di Scerbanenco, [[Duca Lamberti]], intitolandola ''[[Il ritorno del Duca]]''.
Nel settembre 1943 Scerbanenco fuggì in [[Svizzera]], insieme a buona parte della redazione del ''Corriere''<ref>{{cita|C. Scerbanenco|pp. 99 e ss.}}</ref>. Vi rimase fino alla fine della guerra. Nel gennaio 1946 si separò legalmente da Teresa Bandini.
 
Nel dopoguerra tornò alla Rizzoli come direttore del periodico letterario femminile ''[[Novella 2000|Novella]]'', curando anche qui la rubrica della ''Posta del cuore''. Sempre per Rizzoli fondò e diresse la rivista ''Bella'', curando la rubrica ''La posta di Valentino'' e, per ''[[Annabella (periodico)|Annabella]]'', la sua rubrica di maggior successo, ''La Posta di Adrian''<ref>{{cita|C. Scerbanenco|pp. 130 e ss.}}</ref>.
== Bibliografia ==
<small>N.B. data la vastità dell'opera di Giorgio Scerbanenco, questa sezione va considerata un ''work in progress''.</small>
 
Dall'ultima sua compagna, la giornalista di ''Bella'' [[Nunzia Monanni]], Scerbanenco ebbe nel 1963 la figlia Germana e nel 1964 Cecilia. Trascorse gli ultimi anni a [[Lignano Sabbiadoro]]. All'inizio del 1969 iniziò la collaborazione con [[Stampa Sera]]: gli venne affidata una pagina settimanale, ''I gialli del sabato'', in cui pubblicò racconti gialli e noir ambientati nel torinese, a volte tratti da fatti di cronaca<ref>{{cita news|url=https://www.lastampa.it/torino/2013/12/10/news/i-torinesi-di-scerbanenco-1.35944980/|titolo=I Torinesi di Scerbanenco|autore=Giorgio Ballario|data=10 dicembre 2013|accesso=13 maggio 2024|pubblicazione=[[La Stampa]]}}</ref>.
* Romanzi della serie "[[Duca Lamberti]]"
**[[1966]] ''[[Venere privata]] (Garzanti)'' dal quale il film ''[[Il caso "Venere privata"]]'', regia di [[Yves Boisset]] ([[1970]])
(Titolo originale: ''Cran d'arrêt'') (1970)
**[[1966]] ''[[Traditori di tutti]] (Garzanti)''
**[[1968]] ''[[I ragazzi del massacro (romanzo)|I ragazzi del massacro]] (Garzanti)'' dal quale il film ''[[I ragazzi del massacro (film)|I ragazzi del massacro]]'' di [[Fernando Di Leo]] (1969)
**[[1969]] ''[[I milanesi ammazzano al sabato]] (Garzanti)'' dal quale il film ''[[La morte risale a ieri sera]]'' di [[Duccio Tessari]] (1970)
 
Morì nell'ottobre del 1969, all'apice del suo successo, in seguito ad un arresto cardiaco. Fu sepolto al [[cimitero maggiore di Milano]].<ref>{{Sepolture Milano}}</ref>
* I romanzi del ciclo del "Nuovo Messico"
**[[1948]] ''Il grande incanto (Rizzoli)''
**[[1949]] ''La mia ragazza di Magdalena (Rizzoli)''
**[[1949]] ''Luna messicana (Rizzoli)''
**[[1951]] ''Innamorati (Rizzoli) ("Rossa" (Sellerio) in successiva edizione)''
 
Cecilia Scerbanenco ha donato alla biblioteca comunale di Lignano l'archivio dello scrittore. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio italiano per la [[letteratura poliziesca]] e [[noir]]: il [[premio Scerbanenco]].
* Altri romanzi
**[[1935]] ''Gli uomini in grigio''
**[[1938]] ''Il terzo amore (Rizzoli)''
**[[1939]] ''Il paese senza cielo ([[Aliberti editore]])''
**[[1940]] ''Sei giorni di preavviso (Mondadori)''
**[[1941]] ''La bambola cieca (Mondadori)''
**[[1941]] ''[[Nessuno è colpevole]] (Mondadori)''
**[[1941]] ''L'amore torna sempre (Sacse)''
**[[1941]] ''Oltre la felicità (Sacse)''
**[[1941]] ''Quattro cuori nel buio (Sacse)''
**[[1942]] ''È passata un'illusione (Sacse)''
**[[1942]] ''Il cane che parla (Mondadori)''
**[[1942]] ''Cinema delle ragazze''
**[[1942]] ''Fine del mondo''
**[[1942]] ''Infedeli innamorati''
**[[1942]] ''L'antro dei filosofi (Mondadori)''
**[[1943]] ''Cinque in bicicletta (Mondadori)''
**[[1943]] ''Il bosco dell'inquietudine''
**[[1943]] ''Si vive bene in due'' (Mondadori)
**[[1943]] ''La notte è buia''
**[[1942]] ''L'isola degli idealisti''
**[[1942]] ''Viaggio in persia''
**[[1944]] ''Tecla e Rosellina (Sellerio [[2007]])''
**[[1944]] ''Il mestiere di uomo (Aragno [[2006]])''
**[[1944]] ''Annalisa e il passaggio a livello (Sellerio 2007)''
**[[1944]] ''Il cavallo venduto (Rizzoli)''
**[[1944]] ''Lupa in convento (Theoria)''
**[[1945]] ''Johanna della foresta (Rizzoli)''
**[[1945]] ''Le spie non devono amare (Garzanti)''
**[[1945]] ''Luna di miele (Baldini & Castoldi)''
**[[1945]] ''[[Non rimanere soli]] (B.Gnocchi)''
**[[1947]] ''Ogni donna è ferita (Rizzoli)''
**[[1948]] ''Quando ameremo un angelo (Rizzoli)''
**[[1949]] ''La sposa del falco (Rizzoli)''
**[[1949]] ''Luna messicana (Rizzoli)''
**[[1950]] ''Al mare con la ragazza (Garzanti)''
**[[1950]] ''Anime senza cielo (Rizzoli)''
**[[1952]] ''I giorni contati (Rizzoli)''
**[[1952]] ''Il fiume verde'' (Rizzoli) a puntate su [[Annabella]] (1952)
**[[1952]] ''Il nostro volo è breve'' (Rizzoli) a puntate su Annabella (1951)
**[[1953]] ''Amata fino all'alba (Rizzoli)''
**[[1953]] ''Appuntamento a Trieste (Rizzoli)''
**[[1953]] ''Uomini e colombe'' (Rizzoli) a puntate su Annabella (1954)
**[[1954]] ''Desidero soltanto'' (Rizzoli) a puntate su Annabella (1953)
**[[1954]] ''La mano nuda (Rizzoli)''
**[[1955]] ''Mio adorato nessuno (Rizzoli)''
**[[1956]] ''I diecimila angeli (Rizzoli)''
**[[1956]] ''La ragazza dell'addio (Rizzoli)'' dal quale è stato tratto il film ''[[La ragazza dell'addio (film)|La ragazza dell'addio]]'' di [[Daniele D'Anza]] (1984)
**[[1956]] ''Via dei poveri amori (Rizzoli)''
**[[1957]] ''Cristina che non visse (Rizzoli)''
**[[1958]] ''Elsa e l'ultimo uomo (Rizzoli)''
**[[1958]] ''Europa molto amore (Garzanti)'', a puntate su Annabella (1961)
**[[1958]] ''Il tramonto è domani (Rizzoli)''
**[[1959]] ''Noi due e nient'altro (Rizzoli)''
**[[1961]] ''Viaggio di nozze in grigio (Rizzoli)''
**[[1963]] ''[[La sabbia non ricorda]] (Rizzoli)''
**[[1967]] ''L'anaconda (La Tribuna)''
**[[1970]] ''[[Al servizio di chi mi vuole]] (Longanesi)''
**[[1970]] ''Le principesse di Acapulco (Garzanti)''
**[[1971]] ''Ladro contro assassino (Garzanti)''
**[[1974]] ''Né sempre né mai (Sonzogno)''
**[[1975]] ''Dove il sole non sorge mai (Garzanti)''
**[[1985]] ''Romanzo rosa (Rizzoli)''
* Racconti e raccolte
**[[1956]] ''Voce di Adrian (Rizzoli)''
**[[1969]] ''Milano calibro 9 (Garzanti)'' ha ispirato i film ''[[Milano calibro 9]]'' di [[Fernando Di Leo]] (1972), ''[[Liberi armati pericolosi]]'' di [[Romolo Guerrieri]] (1976), e ''[[Spara che ti passa]]'' (Titolo originale: ''¡Dispara!'') di [[Carlos Saura]] (1993)
**[[1970]] ''Il centodelitti (Garzanti)'' dal quale è stata tratta la miniserie ''[[Centodelitti]]'' di [[Alberto Sironi]] (1978)
**[[1974]] ''I sette peccati capitali e le sette virtù capitali (Rizzoli)''
**[[1975]] ''La notte della tigre (Rizzoli)''
**[[1977]] ''I sette peccati capitali e le sette virtù capitali la notte della tigre (Rizzoli)''
**[[1976]] ''L'ala ferita dell'angelo (Rizzoli)''
**[[1989]] ''La vita in una pagina (Mondadori)''
**[[1993]] ''Il falcone e altri racconti inediti (Frassinelli)''
**[[1994]] ''Il Cinquecentodelitti (Frassinelli)''
**[[1995]] ''Cinque casi per l'investigatore Jelling (Frassinelli) ''
**[[1996]] ''Millestorie (Frassinelli)''
**[[1997]] ''Storie dal futuro e dal passato (Frassinelli)''
**[[2000]] ''Basta col cianuro (Cartacanta)''
**[[2002]] ''Uccidere per amore (Sellerio)''
**[[2005]] ''Racconti neri (Garzanti)''
**[[2006]] ''Uomini Ragno (Sellerio)''
**[[2007]] ''Annalisa e il passaggio a livello (Sellerio)''
 
== VociAttività correlateletteraria ==
Scrittore di incredibile prolificità e versatilità, Scerbanenco ha spaziato magistralmente in ogni campo della [[narrativa]] di [[Generi letterari|genere]]: [[western]], [[fantascienza]] (''[[Il paese senza cielo]]'', ''Il cavallo venduto'', ''L'anaconda'') e [[letteratura rosa|rosa]], ma fu con il [[Giallo (genere)|giallo]] che raggiunse una discreta fama, fino ad essere da taluni indicato come uno degli scrittori più importanti di questo genere. Infatti non vi è dubbio che sia da considerare tuttora il maestro ideale di tutti i giallisti italiani, almeno a partire dagli anni settanta.
*[[Romanzo poliziesco]]
 
I suoi romanzi, riletti oggi, appaiono, al di là di alcune trovate 'ad effetto' e delle trame talvolta semplicistiche, uno spaccato umano e amaro dei nostri anni sessanta e rivelano un'Italia difficile, contraddittoria, persino cattiva, ansiosa di emergere, ma disincantata, certo lontana dalla immagine edulcorata e brillante che spesso viene data degli anni del [[miracolo economico italiano|boom economico]]. Secondo Andrea D'Amico, «La scrittura di Scerbanenco mette fine al processo di americanizzazione che fino ad allora era stato necessario nella letteratura gialla per dare una certa dignità ad autori e pubblicazioni nostrane. Il suo stile, caratterizzato dal ritmo incalzante e dalla cura nei particolari, fu molto amato dal pubblico di allora e riuscì a riabilitare il genere ''noir'' che in Italia fino ad allora dipendeva da stereotipi. Le sue storie sono ambientate in una [[Milano]] dove dilaga la delinquenza e l'indifferenza».<ref>Andrea D'Amico, su ''www.ilportoritrovato.net''. URL consultato il 23 settembre 2009.</ref>
 
Esordì nella carriera letteraria nel 1936-1937, durante il periodo alla Rizzoli, scrivendo, nella rubrica di narrativa "Gangsters e GMen" de ''[[Il Secolo (quotidiano)|Il Secolo Illustrato]]'', storie di azione ambientate nelle città americane. In particolare, su questa rubrica Scerbanenco pubblicò sette racconti con lo pseudonimo Denny Sher (Sheer nel primo racconto). In quel periodo, mentre a Milano stava traslocando da una casa all'altra, cominciò a frequentare assiduamente [[Canzo]], [[Villa Magni-Rizzoli]], il [[lago del Segrino]] e il [[Triangolo Lariano]] – classiche località della villeggiatura milanese dell'epoca – da cui trasse molta dell'ispirazione per i suoi romanzi e in cui ambientò la gran parte delle scene fuori Milano.
 
Il suo primo [[romanzo]] giallo fu ''Sei giorni di preavviso'', del 1940, in cui ideò la figura di [[Arthur Jelling]]. Tutta la serie di romanzi fu pubblicata da Mondadori<ref>{{cita|C. Scerbanenco|pp. 74 e ss.}}</ref>.
 
Scerbanenco venne a contatto con le angosce e la rabbia della gente comune leggendo la posta diretta alle sue rubriche, in cui le lettrici raccontavano i propri casi personali e spesso difficili. Questa esperienza di storie vissute e dolorose ha avuto una importanza decisiva nella maturazione del suo stile ''noir'', particolarmente crudo e amaro<ref>Luciano Luciani, su ''Libere Recensioni'', 14 aprile 2009.</ref>.
 
Il successo letterario arrivò con la quadrilogia dedicata a [[Duca Lamberti]], un giovane [[medico]] di origini romagnole radiato dall'[[Ordine dei Medici|Ordine]] e condannato al carcere per aver praticato l'[[eutanasia]] ad una vecchia signora, malata terminale. Lamberti in seguito diventò una sorta di [[investigatore privato]] che collaborava con la [[questura]] di via Fatebenefratelli a Milano, in particolare con il commissario di origini sarde Luigi Càrrua, poi promosso alla carica di [[Questore (ordinamento italiano)|questore]].
 
La serie sul personaggio Duca Lamberti, iniziata con ''Venere privata'', nel 1966, portò l'autore a un successo di critica<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Carloni|titolo=L'artigianato letterario di Scerbanenco|rivista=Il belpaese|data=ottobre 1984}}</ref> e di pubblico, grazie anche alle molte versioni [[cinema]]tografiche e ai riconoscimenti internazionali. Nel 1968 ''[[Traditori di tutti]]'' venne riconosciuto quale miglior romanzo straniero dal prestigioso premio [[Francia|francese]], [[Grand prix de littérature policière]]. I romanzi raccontano di una Milano e di un'Italia che sta cambiando e in cui si mischiano in modo inestricabile il nuovo benessere e i disagi sociali, i vecchi quartieri a cavallo con la campagna e i luoghi simbolo della ricca città<ref>{{Cita libro|autore = Gloria Corbucci|titolo = Il romanzo giallo nella didattica dell'italiano: Giorgio Scerbanenco|anno = |editore = Università per stranieri di Perugia|città = |ISBN = }}</ref>. A conferma della fama raggiunta, tre dei romanzi della serie sono stati portati sullo schermo cinematografico.
 
Negli ultimi anni trascorsi a [[Lignano Sabbiadoro]] scrisse e ambientò alcuni romanzi (''La sabbia non ricorda'', ''Al mare con la ragazza'') e moltissimi racconti.
 
Molte sue opere sono state ripubblicate dopo la sua morte: nel 1994 uscirono ''I milanesi ammazzano al sabato'', ''Noi due e nient'altro'', ''Appuntamento a Trieste'' e ''Cinquecentodelitti''. Nel 1995 furono dati alle stampe ''Lupa in convento'', ''Cinque casi per l'investigatore Jelling'', ''Le principesse di Acapulco'', ''Le spie non devono amare'', ''Al mare con la ragazza'' e ''Non rimanere soli''.
 
Nel 1996 uscirono ancora ''Ladro contro assassino'', ''Millestorie'', ''Storie del futuro e del passato''. Nel 1999 uscirono ''I ragazzi del massacro'', ''Al servizio di chi mi vuole'', ''La ragazza dell'addio''.
 
Nel 2006 venne realizzata dal regista Stefano Giulidori una [[docufiction]] sulla sua vita, con interviste e testimonianze di chi l'ha conosciuto. Venne presentata al [[Courmayeur Noir in festival|Noir in Festival]] di [[Courmayeur]] 2006. Nel 2007 l'editore [[Garzanti Editore|Garzanti]] pubblicò una [[antologia]] di racconti di alcuni tra i più noti scrittori noir italiani dedicata al personaggio più famoso di Scerbanenco, Duca Lamberti, intitolandola ''[[Il ritorno del Duca]]''.
 
Infine nel 2018, per l'editore La nave di Teseo, venne pubblicato ''L'isola degli idealisti'', scritto in gioventù e conservato per cinquant'anni dalla moglie Teresa Bandini, prima di entrare in possesso del figlio Alan Scerbanenko, che lo passò alla sorella Cecilia<ref>{{Cita news|autore=Piero Colaprico|url=https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/07/03/news/il_romanzo_inedito_di_giorgio_scerbanenco-200776548/|titolo=Un signore in giallo chiamato Scerbanenco|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=7 luglio 2018|accesso=13 maggio 2024}}</ref>.
 
== Opere ==
=== Romanzi ===
==== Serie di Arthur Jelling ====
* ''[[Sei giorni di preavviso]]'', Milano, Mondadori, 1940. Riedizioneː Palermo, Sellerio, 2008.
* ''[[La bambola cieca]]'', Milano, Mondadori, 1941. Riedizioneː Palermo, Sellerio, 2008.
* ''[[Nessuno è colpevole]]'', Milano, Mondadori, 1941. Riedizioneː Palermo, Sellerio, 2009.
* ''[[L'antro dei filosofi]]'', Milano, Mondadori, 1942. Riedizioneː Palermo, Sellerio, 2010.
* ''[[Il cane che parla]]'', Milano, Mondadori, 1942. Riedizioneː Palermo, Sellerio, 2011.
* ''[[Lo scandalo dell'osservatorio astronomico]]'', 1943. Pubblicazioneː Palermo, Sellerio, 2011.
* ''[[La valle dei banditi]]'', circa 1942-1944. Pubblicazioneː Milano, La nave di Teseo, 2020.
* ''[[Cinque casi per l'investigatore Jelling]]'', Milano, Frassinelli, 1995.
 
==== Ciclo del Nuovo Messico ====
* ''[[Il grande incanto]]'', Milano, Rizzoli, 1948.
* ''[[La mia ragazza di Magdalena]]'', Milano, Rizzoli, 1949. Riedizione a cura di Roberto Pirani, Palermo, Sellerio, 2004.
* ''[[Luna messicana]]'', Milano, Rizzoli, 1949.
* ''[[Innamorati]]'', Milano, Rizzoli, 1951. Riedizione col titolo ''Rossa'', a cura di Roberto Pirani, Palermo, Sellerio, 2004.
 
==== Quadrilogia di Duca Lamberti ====
* ''[[Venere privata]]'', Milano, Garzanti, 1966. In appendiceː ''[[Io, Vladimir Scerbanenko]]''.
* ''[[Traditori di tutti]]'', Milano, Garzanti, 1966.
* ''[[I ragazzi del massacro (romanzo)|I ragazzi del massacro]]'', Milano, Garzanti, 1968.
* ''[[I milanesi ammazzano al sabato]]'', Milano, Garzanti, 1969.
 
==== Altri romanzi ====
* ''[[Il terzo amore]]'', Milano, Rizzoli, 1938; Milano, La nave di Teseo, 2019.
* ''[[Quattro cuori nel buio]]'', Sacse, 1941.
* ''[[L'amore torna sempre]]'', Sacse, 1941.
* ''[[Oltre la felicità]]'', Sacse, 1941.
* ''[[In cerca dell'unica donna]]'', Sacse, 1941
* ''[[È passata un'illusione]]'', Sacse, 1942.
* ''[[Fine del mondo (romanzo)|Fine del mondo]]'', 1942.
* ''[[Infedeli innamorati]]'', 1942.
* ''[[Viaggio in Persia]]'', 1942. [perduto]
* ''[[L'isola degli idealisti]]'', [scritto tra il 1942-43, considerato perduto, ma poi ritrovato in Svizzera] Prefazione di Cecilia Scerbanenco, Milano, La nave di Teseo, 2018.
* ''[[Il bosco dell'inquietudine]]'', Milano, Ultra, 1943.
* ''[[Si vive bene in due]]'', Milano, Mondadori, 1943; Prefazione di Cecilia Scerbanenco, Milano, La nave di Teseo, 2022, ISBN 978-88-346-1081-7.
* ''[[La notte è buia]]'', Milano, Mondadori, 1943.
* ''[[Annalisa e il passaggio a livello, Tecla e Rosellina]]'', 1944; a cura di C. Scerbanenco, Palermo, Sellerio, 2007.
* ''Lupa in convento'', [scritto nel 1944, uscito postumo] a cura di [[Oreste Del Buono]], Roma-Napoli, Edizioni Theoria, novembre 1984; Collana Adularia Minima, Milano, La Vita Felice, 1995, ISBN 978-88-779-9040-2; riedito con ''[[Al servizio di chi mi vuole]]'', Collana gli Elefanti, Milano, Garzanti, 1999, ISBN 978-88-116-6869-5; Prefazione di Andrea G. Pinketts, Collana Elefanti Bestseller, Garzanti, 2017, ISBN 978-88-116-7386-6.
* ''[[Non rimanere soli]]'', [uscì prima sul ''Corriere del Ticino'' nel 1945 a puntate] Milano, B. Gnocchi, 1945; Genova, Il Melangolo, 1995; Prefazione di [[Ermanno Paccagnini]], Appendiceː ''Giorgio Scerbanenco: una cronologia'' di Nunzia Monanni, Milano, Garzanti, 2003.
* ''[[Luna di miele (romanzo)|Luna di miele]]'', Milano, Baldini & Castoldi, 1945; Milano, La nave di Teseo, 2018.
* ''[[Ogni donna è ferita]]'', Milano, Rizzoli, 1947.
* ''[[Quando ameremo un angelo]]'', Milano, Rizzoli, 1948.
* ''[[La sposa del falco]]'', Milano, Rizzoli, 1949.
* ''[[Anime senza cielo]]'', Milano, Rizzoli, 1950.
* ''[[I giorni contati (romanzo)|I giorni contati]]'', Milano, Rizzoli, 1952.
* ''[[Amata fino all'alba]]'', Milano, Rizzoli, 1953.
* ''[[Appuntamento a Trieste (romanzo)|Appuntamento a Trieste]]'', Milano, Rizzoli, 1953; Prefazione di Cecilia Scerbanenco, Milano, La nave di Teseo, 2019.
* ''[[La mano nuda]]'', Milano, Rizzoli, 1954.
* ''[[Johanna della foresta]]'', Milano, Rizzoli, 1955.
* ''[[Mio adorato nessuno]]'', Milano, Rizzoli, 1955.
* ''[[I diecimila angeli]]'', Milano, Rizzoli, 1956.
* ''[[La ragazza dell'addio]]'', Milano, Rizzoli, 1956.
* ''[[Via dei poveri amori]]'', Milano, Rizzoli, 1956.
* ''[[Cristina che non visse]]'', Milano, Rizzoli, 1957.
* ''[[Elsa e l'ultimo uomo]]'', Milano, Rizzoli, 1958.
* ''[[Il tramonto è domani]]'', Milano, Rizzoli, 1958.
* ''[[Noi due e nient'altro]]'', Milano, Rizzoli, 1959.
* ''[[Viaggio di nozze in grigio]]'', Milano, Rizzoli, 1961.
* ''[[Il cavallo venduto]]'', Milano, Rizzoli, 1963. [romanzo breve fantascientifico]
* ''[[La sabbia non ricorda]]'', Milano, Rizzoli, 1963; Milano, La nave di Teseo, 2024.
* ''[[Al mare con la ragazza]]'', Milano, Rizzoli, 1965.
* ''[[Al servizio di chi mi vuole]]'', Milano, Longanesi,1970.
* ''[[Le principesse di Acapulco]]'', Milano, Garzanti, 1970.
* ''[[Le spie non devono amare]]'', Milano, Garzanti, 1971.
* ''[[Ladro contro assassino]]'', Milano, Garzanti, 1971.
* ''[[Né sempre né mai]]'', Milano, Sonzogno, 1974.
* ''[[Dove il sole non sorge mai]]'', Milano, Garzanti, 1975.
* ''[[Romanzo rosa (romanzo)|Romanzo rosa]]'', Milano, Garzanti, 1985.
 
===== Raccolte di romanzi =====
* ''Metropoli del delitto'', Milano, Garzanti Vallardi, 1980. [contiene: ''Le principesse di Acapulco'', Ladro contro assassino'', Le spie non devono amare'', Europa molto amore'', ''Al mare con la ragazza'', ''Dove il sole non sorge mai'']
 
=== Raccolte di racconti ===
* ''Voce di Adrian'', Milano, Rizzoli, 1956.
* ''[[Milano calibro 9 (racconti)|Milano calibro 9]]'', Milano, Garzanti, 1969.
* ''[[Il centodelitti]]'', Milano, Garzanti, 1970.
* ''I sette peccati capitali e le sette virtù capitali'', Milano, Rizzoli, 1974; Collana Nuova Biblioteca, Milano, Garzanti, 2010; Introduzione di Cecilia Scerbanenco, Milano, La nave di Teseo, 2021, ISBN 978-88-939-5100-5.
* ''La notte della tigre'', Milano, Rizzoli, 1975.
* ''L'ala ferita dell'angelo'', Milano, Rizzoli, 1976.
* ''I 7 peccati & le 7 virtù capitali. La notte della tigre'', Milano, Club Italiano dei Lettori, 1977.
* ''La vita in una pagina'', Milano, Mondadori, 1989.
* ''Il falcone e altri racconti inediti'', Milano, Frassinelli, 1993.
* ''Il Cinquecentodelitti'', Milano, Frassinelli, 1994.
* ''Millestorie'', Milano, Frassinelli, 1996.
* ''Storie dal futuro e dal passato'', Milano, Frassinelli, 1997.
* ''Basta col cianuro'', Cartacanta, 2000.
* ''Uccidere per amore'', Palermo, Sellerio, 2002.
* ''[[Racconti neri (raccolta di racconti)|Racconti neri]]'', Milano, Garzanti, 2005.
* ''Uomini Ragno'', Palermo, Sellerio, 2006.
* ''Nebbia sul Naviglio e altri racconti gialli e neri'', Palermo, Sellerio, 2011.
 
=== Romanzi o racconti pubblicati anche a puntate su periodici e quotidiani ===
* ''[[Gli uomini in grigio]]'', apparso in 20 puntate su ''Il Novellino'' dal 21 aprile al 1º novembre 1935.
* ''[[Il paese senza cielo]]'', a puntate su ''[[L'Audace]]'', 1939. (fantascienza)
* ''[[Cinema fra le donne]]'', apparso a puntate sull'edizione pomeridiana de ''Il Corriere della Sera'' dal 9 dicembre 1942 al 19 gennaio 1943; Prefazione di Cecilia Scerbanenco, Collana Oceani, Milano, La nave di Teseo, 2024, ISBN 978-88-346-1885-1.
* ''[[Cinque in bicicletta]]'', apparso a puntate nell'edizione pomeridiana de ''Il Corriere della Sera'' nel 1942; Milano, Mondadori, 1943.
* ''[[Il mestiere di uomo]]'', a puntate su ''Il Grigione Italiano'', 1944; a cura di Andrea Paganini, Torino, Aragno, 2006.
* ''[[Okay. piccola!]]'', con lo pseudonimo di Adrian, a puntate su ''Annabella'', Milano, 1949.
* ''[[Il nostro volo è breve]]'', a puntate su ''Annabella'' (1951), Milano, Rizzoli, 1952.
* ''[[Il fiume verde]]'', a puntate su ''[[Annabella (periodico)|Annabella]]'', Milano, Rizzoli, 1952.
* ''[[Desidero soltanto]]'', a puntate su ''Annabella'', Milano, Rizzoli, 1953.
* ''[[Uomini e colombe]]'', a puntate su ''Annabella'', Milano, Rizzoli, 1954.
* ''[[La luna sulla pineta]]'', con lo pseudonimo di Cristina Doria, serializzato su ''Gioia'', 1958; Milano, Rusconi e Paolazzi Editori, 1961; Prefazione di Cecilia Scerbanenco, Milano, La nave di Teseo, 2021, ISBN 978-88-346-0626-1.
* ''[[Europa molto amore]]'', a puntate su ''Annabella'', 1961; Milano, Garzanti, 1966.
* ''[[L'anaconda]]'', La Tribuna, 1967 (romanzo breve fantascientifico); ill. [[Giorgio Carpinteri]], Metrolibri, 1992.
 
=== Saggi ===
* ''Patria mia'', scritto nel 1945; col titolo ''Patria mia. Riflessioni e confessioni sull'Italia'', a cura di Andrea Paganini, Torino, Aragno, 2011.
 
== Adattamenti cinematografici e televisivi ==
*''[[I ragazzi del massacro]]'', regia di [[Fernando Di Leo]] (1969)
*''[[Il caso "Venere privata"]]'', regia di [[Yves Boisset]] (1970)
*''[[La morte risale a ieri sera]]'', regia di [[Duccio Tessari]] (1970)
*''[[Milano calibro 9]]'', regia di Fernando Di Leo (1972)
*''[[La mala ordina]]'', regia di Fernando Di Leo (1972)
*''[[L'assassino è costretto ad uccidere ancora]]'', regia di [[Luigi Cozzi]] (1975)
*''[[Liberi armati pericolosi]]'', regia di [[Romolo Guerrieri]] (1976)
*''[[Quattro delitti]]'', regia di [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]], [[Gian Pietro Calasso]] e [[Vittorio Melloni]] – film TV (1979)
*''[[La ragazza dell'addio]]'', regia di [[Daniele D'Anza]] – film TV (1984)
*''[[Appuntamento a Trieste]]'', regia di [[Bruno Mattei]] – film TV (1989)
*''[[L'uomo che non voleva morire]]'', regia di [[Lamberto Bava]] – film TV (1989)
*''[[Spara che ti passa]]'', regia di [[Carlos Saura]] (1993)
* ''[[Occhio di falco (serie televisiva)|Occhio di falco]]'' – serie TV (1996)
 
==Prosa radiofonica Eiar==
*''Spiegazione del mondo a mio figlio'', commedia in tre atti di Giorgio Scerbanenco, regia di [[Enzo Ferrieri]], trasmessa il 4 aprile 1942.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Cecilia|Scerbanenco|Giorgio Scerbanenco. Il fabbricante di storie|2018|La Nave di Teseo|Milano|isbn=978-88-934-4591-7|cid=C. Scerbanenco}}
* {{cita libro|Alberto|Scerbanenko|Le cinque vite di Giorgio Scerbanenko|Feltrinelli|Feltrinelli|città=Milano|anno=2019|isbn=978-88-074-9243-3|cid=A. Scerbanenko}}
 
== Voci correlate ==
* [[Poliziesco]]
* [[Storia della fantascienza italiana]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.garzantilibri.it/autori_main.php?page=schedaautore&CPID=522 Scheda e bibliografia parziale su garzantilibri.it]
* {{cita web|url=http://www.garzantilibri.it/autori_main.php?page=schedaautore&CPID=522|titolo=Scheda e bibliografia parziale di Scerbanenco su garzantilibri.it|accesso=2 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006063441/http://www.garzantilibri.it/autori_main.php?page=schedaautore&CPID=522|dataarchivio=6 ottobre 2007|urlmorto=sì}}
* [http://www.giorgioscerbanenco.it/ Sito non ufficiale]
* [{{cita web | 1 = http://www.ilportoritrovato.net/html/biblioscerba.html | 2 = Biografia di Scerbanenco su ilportoritrovato.net] | accesso = 2 agosto 2008 | dataarchivio = 12 ottobre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081012072648/http://www.ilportoritrovato.net/html/biblioscerba.html | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=342&Itemid=79|titolo=Scerbanenco al cinema|pubblicazione=davinotti.com|data=22 marzo 2010}}
* {{cita libro|titolo=Dizionario bibliografico del giallo|volume=vol. III|curatore=R. Pirani, M. Mare e M.G. de Antoni|editore=Pirani Bibliografica Editrice|anno=1998}}
 
{{Giorgio Scerbanenco}}
{{thriller}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|giallo|letteratura}}
 
[[Categoria:ScrittoriAutori italianidi delgialli XX secolo|Scerbanenco,Giorgioitaliani]]
[[Categoria:Autori di gialli|Scerbanenco,Giorgioromanzi rosa]]
[[Categoria:Giorgio Scerbanenco]]
 
[[Categoria:Scrittori di fantascienza italiani]]
[[de:Giorgio Scerbanenco]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero maggiore di Milano]]
[[en:Giorgio Scerbanenco]]
[[Categoria:Ucraino-italiani]]
[[fr:Giorgio Scerbanenco]]
[[la:Vladimirus Georgius Scerbanenco]]
[[lmo:Giorg Scerbanenco]]
[[pl:Giorgio Scerbanenco]]
[[uk:Джорджо Щербаненко]]