Palagiano: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Puglia|luglio 2010}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
 
|nomeComune = Palagiano
{{Divisione amministrativa
|linkStemma = Palagiano-Stemma.png
|Nome = Palagiano
|siglaRegione = PUG
|Panorama = Palagianopiazza.jpg
|siglaProvincia = TA
|Didascalia =
|latitudineGradi = 40
|Bandiera = Palagiano-Bandiera.png
|latitudineMinuti = 35
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|latitudineSecondi = 0
|Stemma = Palagiano-Stemma.png
|longitudineGradi = 17
|Voce stemma =
|longitudineMinuti = 3
|Stato = ITA
|longitudineSecondi = 0
|Grado amministrativo = 3
|altitudine = 39
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|superficie = 69
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|abitanti = 15.918
|Amministratore locale = Domenico Pio Lasigna
|anno = (30-06-09)
|Partito = [[lista civica]]
|densita = 229
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2017#Palagiano|10-7-2017]]
|frazioni = Chiatona
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2022#Palagiano|27-6-2022]]
|comuniLimitrofi = [[Castellaneta]], [[Massafra]], [[Mottola]], [[Palagianello]]
|Data istituzione =
|cap = 74019
|Latitudine decimale = 40.579261
|prefisso = [[099]]
|Longitudine decimale = 17.036736
|istat = 073021
|fiscaleAltitudine = G25240
|Sottodivisioni = [[Chiatona]], Conca d'Oro, [[Pino di Lenne]]
|nomeAbitanti = Palagianesi
|Divisioni confinanti = [[Castellaneta]], [[Palagianello]], [[Mottola]], [[Massafra]]
|patrono = [[San Rocco]]
|Zona sismica = 3
|festivo = 16-17-18-19-20 agosto
|Gradi giorno = 1162
|sito = http://www.comunepalagiano.it
|Nome abitanti = Palagianesi
|Patrono = [[san Rocco]]
|Festivo = 16 agosto e successivi sabato, domenica e lunedì
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Palagiano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palagiano all'interno della provincia di Taranto
|Sito = http://www.comune.palagiano.ta.it
}}
'''Palagiano''' (''Pala'scen'' o ''Pola'scen'' in dialetto) è un comune di
15.918 abitanti nella ''Terra delle Gravine Joniche'' in [[provincia di Taranto]]
denominata anche "Città delle Clementine", per i suoi agrumi.
 
'''Palagiano''' (''Palascène'' o ''Polascène'' in dialetto locale<ref>{{cita web|url=http://palagianonline.net/index.php/il-dialetto/358-vocabolario-etimologico|titolo=Vocabolario etimologico - Palascène – Palascène.|accesso=1º luglio 2018}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Taranto]] in [[Puglia]]. Nel comune è rilevante la produzione di [[Agrume|agrumi]].
Il comune di Palagiano fa parte attualmente del [[Gruppo di azione locale]] GAL "I luoghi del Mito" e dal 2005 rientra tra i comuni che fanno parte del ''Parco delle Gravine Joniche''.
 
== Geografia fisica ==
Lungo tutto il litorale jonico tarantino, vi è un'area protetta la [[Riserva naturale Stornara]] più conosciuta come la "Pineta dell'Appia''
 
Il comune di Palagiano fa parte del [[Gruppo di azione locale]] (GAL) "I luoghi del Mito" e dal 2005 rientra tra i comuni che compongono il [[Parco naturale regionale Terra delle Gravine|Parco delle Gravine Ioniche]].
Nell'Aprile del [[1967]] il poeta guardando "de visu" Palagiano e i suoi paesaggi in modo particolare ''Pino di Lenne'' ebbe a dire:
 
Nell'aprile del [[1967]], il poeta [[Salvatore Quasimodo]], guardando Palagiano e i suoi paesaggi nella [[Riserva naturale Stornara]] (più nota come "la Pineta dell'Appia"), disse:{{quotecitazione|''Questo, è un paesaggio [[omerico]] della natura, incastonata lungo il corso del fiume Lato e la pineta dell'Appia, esso da sfondi a ricchi racconti d'[[Odissea]]. '' }}
|'''Salvatore Quasimodo'''}}
 
=== StoriaTerritorio ===
[[File:Murge mappa antica.jpg|thumb|Costa ionica e [[Murgia]] meridionale]]
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
Il comune [[Mar Jonio|ionico]] di Palagiano presenta dal punto di vista [[Geomorfologia|morfologico]] molte [[Lama (geologia)|lame]], ovvero ampi e profondi solchi [[Carsismo|carsici]], cioè vie fluviali naturali.
Palagiano è sempre stata considerata una cittadina con una collocazione geografica strategica, situata com'è, all'inizio della piena penetrazione verso l'area urbana del capoluogo e al crocevia di smistamento delle direttrici stradali verso la [[Basilicata]],[[Calabria]] e il nord Italia.
Proprio come sviluppo storico dell'antica presenza romana della via Appia, tanto da rimanere coinvolto a tutto quello che accadeva intorno.
 
Alcune lame si conservano ancora con un buono stato vegetativo, altre sono state invece bonificate con la [[riforma agraria]]; in queste zone sono sorte distese di agrumeti.
Basti ricordare le scorrerie piratesche dei [[saraceni]], che dovevano per forza attraversare il territorio Palagianese come è avvenuto durante la distruzione di [[Mottola]]. Nel 1002 in una altra occasione dovette subire l'assedio di De Comiticchia che voleva conquistare [[Taranto]] in nome dell'[[imperatore]] [[Ottone III]].
Per non parlare di passaggi di molti eserciti quali: quello [[Longobardi|longobardo]], [[greco]], [[bizantino]] e [[romano]] che per conquistare diversi territori limitrofi erano obbligati a passare da Palagiano.
 
Le lame palagianesi sono:
Nel [[1023]] secondo una cronistoria dopo l'assedio a [[Bari]] di un tale Royca si diresse verso la fortezza di Palagiano, espugnandola e ritirandosi sul colle di [[Mottola]]. Probabilmente il toponimo di via le mura potrebbe riferirsi a questo episodio raccontato in questo documemento.
Il territorio di Palagiano appartiene ad un polo di insediamento rupestre nella zona occidentale confinante con in comuni di [[Massafra]] e [[Mottola]] e chiese rupestri.
 
* Lama di Vite
In Palagiano vi è la [[Chiesa]] rupestre Santa Maria di Lenne.
* Lama d'Uva
* Lama di Chiàtone
* Lama di Calzo
* Lama di Lenne
 
=== Fiumi ===
In questa zona intorno all'anno [[1100]] circa doveva essere molto intensa la produzione di sale, in quanto ben trenta [[saline]] del fiume Lato furono donate ad una abbazia bizantina.
Il Comune di Palagiano è attraversato da due fiumi: [[Lato (fiume)|Lato]] e [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]].
Ancora oggi passando dalla [[SS 106]] si può notare a ridosso del Fiume Lato in prossimità del bosco Romanazzi l'area denominata la ''Salina di Lato''.
 
Il [[Lato (fiume)|fiume Lato]] nasce tra le [[Murge]] [[Laterza (Italia)|laertine]] e sfocia nel [[mar Jonio]] nella località chiamata "Ventidue", dal numero del casello ferroviario sulla [[Ferrovia Jonica|linea Taranto-Metaponto]]. Alla foce vi è la Torre Lato, che serviva da avvistamento delle navi pirata.
Nel [[1081]] Palagiano era stato infeudato da parte di [[Roberto il Guiscardo]] e successivamente nel 1250 le terre palagianesi furono acquisite dai [[Casamassima]].
Nel [[1300]] Palagiano si trova sotto i Giordano che lo cedette a Ugo Bilotta e successivamente nel 1332 a Maria Caterina Valois con cui inizierà un periodo travagliato a causa di alcune diatribe baronali.
 
Il fiume [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]] è ricco di storia e di fascino naturalistico. Infatti, già nei tempi antichi, fu citato in un racconto di [[Tito Livio]]. Questo fiume si presenta con una [[flora]] particolare, soprattutto quando attraversa la pineta dell'[[Via Appia Antica|Appia]]. La foce, precedentemente incastonata fra due moli distrutti durante l'alluvione del 2003 e situata nei pressi di una spiaggia, è stata ripristinata e allargata. Nella sezione iniziale della spiaggia vi è un ponte costruito durante il periodo fascista, dove [[Salvatore Quasimodo]] si fermò ad ammirare il paesaggio nel 1967.
Con [[Raimondello Orsini Del Balzo]] Palagiano si trovò inseritò nel [[Principato di Taranto]] insieme a [[Massafra]], [[Mottola]], [[Nardò]] e [[Otranto]]. In successione passò al figlio [[Antonio del Balzo Orsini]] e la città venne infeudata al barone Gabriele Capitignano per, poi, passare ai napoletani Protonobilissimo. Si ha notizia, infatti, che il 15 settembre 1464 Giacomo Faccipecora utile signore di Palagiano e Stefano Domini Roberti utile signore di Palagianello sottoscrissero un concordato sulla fida degli animali nei territori dei due Casali. Giacomo Protonobilissimo, alias Faccipecora, fu consigliere poi traditore di Antonio del Balzo Orsini, per questo forse premiato da Ferrante I, con l'investitura del feudo di Palagiano.Il feudo passò ai Lubelli ai Minutola sino al [[1600]] con i Caracciolo.
 
=== Aree di interesse naturalistico ===
Le proprietà passarono dai Carmignano e subito ai Pappacoda e quindi ai De Marco nel [[1720]] fino a principi Cicinelli di Cursi (una diramazione della famiglia Caracciolo) che vi resto fino agli anni dell'[[800]] e dovette affrontare le controversie derivanti dalle leggi contro la soppressione feudale.
* La [[Riserva naturale Stornara]] è una [[riserva biogenetica]] protetta dallo Stato e dalla regione [[Puglia]]. Essa si estende per 7&nbsp;km sulla fascia costiera ionica. Il suo nome deriva dal ricco movimento di storni migratori. Ha una vegetazione ricca e la pianta principale del posto è il ''[[Pinus halepensis]]'' (pino d'Aleppo), che cresce rigoglioso sulle dune sabbiose. Nella stessa riserva si trova il pino d'Aleppo più vecchio d'Europa.<ref>http://www.palagianonline.net/index.php/pinete/593-il-pino-d-aleppo-piu-vecchio-d-europa</ref>
* [[Gravina (geologia)|Gravina]] di Lamaderchia: a nord-ovest della città, in località Lamaderchia, vi è la gravina di Palagiano, profonda 40 m, larga circa 300 m e lunga circa 1&nbsp;km; all'interno si presenta con scarsa vegetazione e roccia calcarea. La gravina fa parte del Parco "Terra delle Gravine", costituito nel 2005 dalla [[Comunità Europea]]. Nel parco rientrano altri 12 comuni della [[provincia di Taranto]] e uno della [[provincia di Brindisi]].
 
== Storia ==
Nel frattempo Palagiano divenne comune nel 1806 con il primo sindaco Francesco Paolo Calò.
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
All'epoca la cittadina apparteneva alla [[Terra d'Otranto]] una delle dodici circoscrizioni sotto il [[Regno di Napoli]] e solo nel [[1923]], quando divenne capoluogo [[Taranto]], passò dalla provincia di [[Lecce]] a quella jonica di [[Taranto]].
Palagiano è sempre stata considerata una cittadina con una collocazione geografica strategica, situata al crocevia di smistamento delle direttrici stradali verso la [[Basilicata]], la [[Calabria]] e il Nord Italia.
 
Basti ricordare le scorrerie piratesche dei [[saraceni]], che dovevano per forza attraversare il territorio palagianese, come è avvenuto durante la distruzione di [[Mottola]]. Nel 1002, in un'altra occasione, la città dovette subire l'assedio di De Comiticchia, che voleva conquistare [[Taranto]] in nome dell'imperatore [[Ottone III]].
Ad essa, per motivi demografici (art. 2 della Legge 8.12.1806, n. 272) venne aggregato Palagianello che prima aveva autonomia amministrativa quale "Universitas". Dopo lunga battaglia separatista, con legge 6.6.1907, n. 318, Palagianello ritornò Comune autonomo.
Nel [[1023]], dopo l'assedio a [[Bari]] di un tale Royca, questi si diresse verso la fortezza di Palagiano, espugnandola e ritirandosi sul colle di [[Mottola]].
 
Il territorio di Palagiano appartiene ad un polo di insediamento rupestre nella zona occidentale, confinante con i comuni di [[Massafra]] e [[Mottola]].
Intanto l'epoca feudale non era terminata e buona parte della proprietà passò alla famiglia Palomba e poi a quest'ultimo Principe di Palagiano, Gugliemo Romanazzi-Carducci fino a quando nel [[1952]] venne attuata la riforma fondiaria.
 
Qui si trova la chiesa rupestre di Santa Maria di Lenne.
I Palagianesi hanno sempre vissuto i momenti di storia politica e sociale nella speranza di affermare i loro valori e i loro diritti.
 
In questa zona intorno all'anno [[1100]] circa doveva essere molto intensa la produzione di sale, in quanto ben trenta [[Salina|saline]] del fiume Lato furono donate ad un'abbazia bizantina.
Nel [[1952]] vennero scorporati grossi appezzamenti dell'ultimo feudatario il Principe Romanazzi e veniva ripartito per quelle famiglie numerose e povere del paese.
Ancora oggi, passando dalla [[SS 106]], si può notare a ridosso del fiume Lato, in prossimità del bosco Romanazzi e del bosco di Marziotta, l'area denominata ''Salina di Lato''.
 
Nel [[1081]] Palagiano fu infeudata da parte di [[Roberto il Guiscardo]]; successivamente, nel 1250, le terre palagianesi furono acquisite dai [[Casamassima]].
Iniziò cosi una epoca nuova non fatta di povertà ma inizio di crescita economica e culturale.
Nel [[1300]] Palagiano si trovava sotto i Giordano, che lo cedettero a Ugo Bilotta e, successivamente, nel 1332, a Maria Caterina Valois, con cui iniziò un periodo travagliato a causa di alcune diatribe baronali.
 
Con [[Raimondo Orsini del Balzo|Raimondello Orsini Del Balzo]] Palagiano si trovò inserito nel [[Principato di Taranto]] insieme a [[Massafra]], [[Mottola]], [[Nardò]] e [[Otranto]]. In successione passò al figlio [[Giovanni Antonio Orsini del Balzo|Antonio del Balzo Orsini]] e venne poi infeudata al barone Gabriele Capitignano, per poi passare ai napoletani Protonobilissimo. Il 15 settembre 1464 Giacomo Faccipecora, signore di Palagiano, e Stefano Domini Roberti, signore di [[Palagianello]], sottoscrissero un concordato sulla fida degli animali nei territori dei due casali. Giacomo Protonobilissimo, alias Faccipecora, fu consigliere poi traditore di Antonio del Balzo Orsini e per questo fu forse premiato da [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante I]] con l'investitura del feudo di Palagiano. Il feudo passò ai Lubelli, poi ai Minutola e sino al [[1600]] ai [[Caracciolo]].
La gente iniziava a piantare nei propri terreni agrumeti e vigneti che sono stati la fortuna dei proprietari e la preziosità di un territorio che ha dato grandi vantaggi per le qualità del terreno.
 
Le proprietà passarono dai Carmignano ai Pappacoda, quindi ai De Marco nel [[1720]], fino ai principi Cicinelli di Cursi (una diramazione della famiglia Caracciolo), che vi restarono fino agli anni dell'Ottocento e dovettero affrontare le controversie derivanti dalle leggi contro la soppressione feudale.
Palagiano è stata una città con una grande vocazione agricola. Negli ultimi decenni ha visto anche un leggero sviluppo industriale nel territorio con la [[Zona Industriale]] nella parte Nord della città e l'attuale costruzione della [[Zona P.I.P]]
 
Nel frattempo Palagiano divenne comune nel 1806 con il primo sindaco Francesco Paolo Calò.
== Il centro storico ==
All'epoca la cittadina apparteneva alla [[Terra d'Otranto]], una delle dodici circoscrizioni sotto il [[Regno di Napoli]], e solo nel [[1923]], quando divenne capoluogo [[Taranto]], passò dalla [[provincia di Lecce]] a quella di [[Taranto]].
 
Ad esso, per motivi demografici (art. 2 della Legge 8.12.1806, n. 272), venne aggregato Palagianello che prima aveva autonomia amministrativa quale "Universitas". Dopo lunga battaglia separatista, con legge 6.6.1907, n. 318, Palagianello ritornò ad essere un comune autonomo.
Il centro storico di Palagiano è costituito da due rioni: ''La Terra'', che comprende le vie: [[Pagano]], le Mura, [[Roma]], piazza [[Vittorio Veneto]] e via [[De Gasperi]].
 
Intanto buona parte delle proprietà passarono alla famiglia Palomba e poi all'ultimo principe di Palagiano, Guglielmo Romanazzi-Carducci, fino a quando nel [[1952]] venne attuata la riforma fondiaria.
Il secondo rione è il ''Convento'' delimitato dalle vie: Carmignano, Sforza, Mafalda, Petrarca, Duca'd'Aosta, XX Settembre. Sebbene molti palazzi signorili sono stati demoliti, ricostruiti o ristrutturati, i segni della loro origine è ancora presente nella memoria dei più anzini.
 
Nel [[1952]] vennero scorporati grossi appezzamenti dell'ultimo feudatario, il principe Romanazzi, che vennero ripartiti fra le famiglie numerose e povere del paese. Inizio così un periodo di crescita economica e culturale.
Tra gli altri il ''Palazzo Baronale'' (detto castello), situato nella zona centrale della città, nei pressi del [[Municipio]].
Si presenta con forma quadrangolare in stile [[barocco]] pugliese poggiato su fondazioni molto antiche.
 
Palagiano è sempre stata una città con una grande vocazione agricola, come testimoniano le culture di agrumeti e vigneti, tipici del paese. È talvolta soprannominata "città delle clementine", per i suoi [[agrumi]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=WVhTabAYJPQ Palagiano - Piccola Grande Italia - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Negli ultimi decenni ha visto anche un modesto sviluppo industriale nella parte nord-est della città e l'attuale associazione di imprenditori uniti nel "Consorzio Città Imprese".
Il palazzo Sannella risale al XVII e presenta ancora qualche particolare architettonico [[neorinascimentale]]. Poco distante dalla Chiesa dell'Immacolata si vede l'antico palazzo della cancelleria, una volta sede del Decurionato e proseguendo dalla Chiesa dell'Immacolata su Corso Lenne vi sono case appartenenti ai primi anni del [[1900]].
Sulla medesima via la ex caserma dei carabinieri ora adibita ad Auditorium comunale risalente alla fine dell'[[800]].
 
=== Alluvione dell'8 settembre 2003 ===
Decentrati rispetto a questo primo nucleo, troviamo i palazzi delle Famiglie Carano in via dei Mille dei Toria in via [[Trento]], dello scrittore [[Giovanni Maria Sforza]].
La mattina dell'8 settembre 2003 il paese fu soggetto di un'abbondante precipitazione che, per le caratteristiche morfologiche del luogo, causò allagamenti ed ingenti danni, sommergendo gli scantinati. Alle ore 17 la pioggia terminò, lasciando Palagiano sommersa da fango e acqua. Dovettero intervenire la [[protezione civile]] e i [[Esercito|soccorsi militari]], con ausilio di [[Elicottero|elicotteri]], per poter mettere in salvo le persone. Si calcola che il bilancio delle vittime sia stato di due morti e un disperso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Le chiese ==
=== Architetture religiose ===
===Chiesa Matrice Maria Santissima Annunziata===
==== Chiesa Matrice Maria Santissima Annunziata ====
Risalente al [[XVIII secolo]], presenta una semplice facciata, opera di transizione dal [[Architettura barocca|barocco]] al [[Architettura neoclassica|neoclassico]]. All'interno, ad una [[navata]], una tela dell'Annunciazione, di autore ignoto del XVIII secolo, tela ad olio "Madonna dei Miracoli", attribuita a [[Domenico Carella]], sempre del XVIII secolo, la tela "Crocifissione tra le anime purganti", della prima metà del XIX secolo attribuita a [[Gioacchino Toma]] il coro ligneo e uno splendido organo, pure settecentesco, e una pregevole statua lignea raffigurante [[San Francesco]] vestito da conventuale, della prima metà del XVI sec., appartenente al soppresso convento di Santa Maria della Nova.
La Chiesa Matrice di Palagiano<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=INxMdteIiW0 Chiesa Matrice Maria SS Annunziata di PALAGIANO (TA).mp4 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> compare in una pianta topografica del territorio nel 1787. Presenta una semplice facciata, opera di transizione dal [[Architettura barocca|barocco]] al [[Architettura neoclassica|neoclassico]]. La facciata si presenta scandita verticalmente da coppie di lesene con semplici capitelli e segnata orizzontalmente da due cornici marcapiano. Chiude la facciata un fastigio arcuato con pinnacoli laterali. All'interno, a una [[navata]], una tela dell'Annunciazione, di autore ignoto del XVIII secolo, la tela ad olio "Madonna dei Miracoli", attribuita a [[Domenico Carella]], sempre del XVIII secolo, la tela "Crocifissione tra le anime purganti", della prima metà del XIX secolo, attribuita a [[Gioacchino Toma]], il coro ligneo, uno splendido organo, pure settecentesco, e una pregevole statua lignea raffigurante [[san Francesco]] vestito da conventuale, della prima metà del XVI secolo, appartenente al soppresso convento di Santa Maria della Nova. Recentemente sono state restaurate la statua di san Rocco,<ref>[http://www.parrocchiaannunziata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=33:restauro-statua-di-san-rocco&catid=7&Itemid=101 Restauro statua di San Rocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> risalente al 1601, un [[crocifisso]] del XVI secolo e il [[Risurrezione di Gesù|Cristo Risorto]], posto nell'altare [[barocco]] sulla sinistra della navata.
Nella medesima Chiesa, entrando, a destra, vi è l'altare dedicato al Santo Patrono, San Rocco, su cui è posta la nicchia che custodisce la venerata immagine del Santo. Sulla nicchia un'epigrafe recita: “Et eris in peste patronus” (“E sarai nella peste il protettore”). Per antica tradizione i solenni festeggiamenti in onore di San Rocco si svolgono il sabato, la domenica e il lunedì successivi al 16 agosto, solennità liturgica del Santo. La sera del sabato ha luogo la processione della cavalcata, che dà inizio ai festeggiamenti, con la sfilata di cavalli riccamente bardati e montati da bambini vestiti come il Santo Pellegrino.
 
Nella chiesa, sulla destra, vi è l'altare dedicato al santo patrono, san Rocco, su cui è posta la nicchia che custodisce la venerata immagine del santo. Sulla nicchia un'epigrafe recita: “Et eris in peste patronus” (“E sarai nella peste il protettore”). Per antica tradizione i solenni festeggiamenti in onore di san Rocco si svolgono il sabato, la domenica e il lunedì successivi al 16 agosto, solennità liturgica del santo. La sera del sabato ha luogo la processione della cavalcata, che dà inizio ai festeggiamenti, con la sfilata di cavalli riccamente bardati e montati da bambini vestiti come il Santo Pellegrino.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=gvHsJN0zj_s San Rocco 2011 Cavalcata "Scambisciata" - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
===Chiesa dell'Immacolata===
 
==== Chiesa dell'Immacolata ====
La Chiesa dell'[[Immacolata]] è certamente la più antica del paese. Consacrata nel [[1582]] fu sconsacrata agli inizi del XIX secolo, con la soppressione del convento dei francescani conventuali sotto il titolo di Santa Maria della Nova; fu di nuovo consacrata nel [[1938]] e con l'occasione ci furono ristrutturazioni ma anche alcuni danni alle decorazioni del rosone. Fu danneggiato anche il campanile soprastante il presbiterio.
Si presenta con una semplice facciata ingentilita da un rosone (oggi in non buone condizioni); e all'interno conserva una tela dell'[[Immacolata]] della prima metà del [[XVIII]] secolo, e una statua lignea (in pessime condizioni) della seconda metà del [[XVII]] secolo raffigurante San Gaetano, attribuita all'ischitano [[Gaetano Patalano]].
Un tempo l'edificio apparteneva all'ex convento dei francescani conventuali, soppresso agli inizi del [[XIX]] secolo.
 
La chiesa dell'Immacolata è la più antica del paese e sorge a pochi passi dalla Chiesa Matrice. Consacrata nel [[1582]], fu sconsacrata agli inizi del XIX secolo e fu gestita dall'ordine francescano fino al [[1809]], anno della soppressione dei convento da parte dei [[Borbone di Napoli|borbonici]]. La chiesa si sviluppò secondo i canoni francescani, di cui però è rimasta traccia solo del chiostro e della pianta d'aula unica della chiesa. I conventuali le diedero il titolo di Santa Maria della Nova; fu di nuovo consacrata nel [[1938]] e con l'occasione ci furono ristrutturazioni, ma anche alcuni danni alle decorazioni del rosone. Fu danneggiato anche il campanile soprastante il presbiterio.
=== Chiesa di San Nicola ===
Si presenta con una semplice facciata ingentilita da un rosone (oggi non in buone condizioni); all'interno conserva una tela dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], della prima metà del [[XVIII secolo]], e una statua lignea (in pessime condizioni) della seconda metà del [[XVII secolo]] raffigurante {{chiarire|[[san Gaetano]]}}, attribuita all'ischitano [[Gaetano Patalano]].
Per un breve periodo, l'attuale chiesa dell'Immacolata, che fu anche convento, ospitò il francescano [[san Giuseppe da Copertino]].
 
==== Chiesa di San Nicola ====
La Chiesa di [[San Nicola]] è la parrocchia più recente: nasce inizialmente in un luogo di culto con un piccolo salone in viale chiatona(nell'attuale negozio di materiale elettrico)poi nel [[1964]] nel salone adiacente all'attuale chiesa. Negli anni seguenti nasce cosi la Chiesa di San Nicola la più capiente in quanto possiede più di 400 posti a sedere durante le celebrazioni. Essa si presenta in stile Romanico semplice; all'esterno ci sono tre mosaici raffiguranti, da sinistra: l'incontro di Maria con Elisabetta, al centro la Sacra Famiglia, a destra il battesimo di [[Gesù]].
In alto un grande rosone raffigura l'immagine del [[Santo Nicola di Bari]].
Al suo interno vi è un grande mosaico di Gesù e del Padre con la scritta del vangelo di Giovanni: ''Io, sono la vita, la verità e la via.''
 
La chiesa di [[San Nicola]] è la parrocchia più recente. Nacque inizialmente come luogo di culto in un piccolo salone in viale Chiatona (nell'attuale negozio di materiale elettrico), poi nel [[1964]] nel salone adiacente all'attuale chiesa. Nel [[1971]] venne costruita la chiesa di San Nicola, la più capiente del paese, in quanto ha più di 400 posti a sedere. Si presenta in stile romanico semplice; all'esterno ci sono tre mosaici raffiguranti a sinistra l'incontro di Maria con Elisabetta, al centro la Sacra Famiglia e a destra il battesimo di [[Gesù]].
== Le Sorelle Madonne ==
In alto un grande rosone raffigura [[San Nicola di Bari]].
Al suo interno vi è un grande mosaico di Gesù e del Padre con la scritta del [[Vangelo di Giovanni]]: ''Io sono la vita, la verità e la via.''
 
==== Chiesa benedettina di Santa Maria di Lenne ====
Si racconta, che nei tempi remoti le campagne di Palagiano furono invase dall'acqua a causa di una catastrofica [[alluvione]].
Essa è menzionata per la prima volta nel [[1110]]. Presenta all'interno tracce di affreschi che una volta dovevano ricoprirla interamente. Si nota nella nicchia absidale una Madonna con Bambino, in stile bizantino, alquanto rovinata, che il Dalena accosta come tipo iconografico alla Platytera. Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ([[Fondo per l'Ambiente Italiano]]), nel progetto ''[[I luoghi del cuore]]''.
In quel momento nella zona si trovavano due sorelle chiamate '''Lenne''' e '''Stella'''.
La seconda riuscì ad attraversare la lama aiutata da un contadino e Lenne impaurita e timorosa rimase sola pensando di aver perso la sorella annegata.
Stella restò in attesa di Lenne e stanca si addormentò sognando la [[Madonna]].
 
==== Santuario della Madonna della Stella ====
Quando l'[[alluvione]] cessò il [[Vescovo]] e le autorità rimasero sbalorditi dal racconto di Stella, che chiese ed ottene che in quel posto fosse edificata una cappella dedicata alla Madonna della Stella.
Il santuario della Madonna della Stella è stato costruito recentemente in sostituzione di un'altra chiesa riedificata e benedetta nel [[1954]]. Il santuario è situato a 3&nbsp;km fuori dal paese, in aperta campagna. Il santuario è molto semplice e non presenta arricchimenti artistici; vi sono un rosone molto semplice e alcuni quadri disegnati da un artista palagianese.
 
=== Architetture civili ===
Per ricordare la sorella, i fedeli vollero costruire un'altra cappella intitolata alla [[Madonna]] di Lenne.
 
Il centro storico di Palagiano è costituito da due rioni.
A Palagiano si è sviluppata una intensa tradizione religiosa popolare di grande fede intorno alla Madonna della Stella.
''La Terra'' comprende le vie Pagano, le Mura, Roma, piazza Vittorio Veneto e via De Gasperi.
''Il Convento'' è delimitato dalle vie Carmignano, Sforza, Mafalda, Petrarca, Duca d'Aosta, XX Settembre. Sebbene molti palazzi signorili siano stati demoliti, ricostruiti o ristrutturati, i segni della loro origine è ancora presente nella memoria dei più anziani.
Tra gli altri vi è il ''Palazzo Baronale'' (detto "il castello"), situato nella zona centrale della città, nei pressi del [[Municipio (edificio)|municipio]].
Si presenta con forma quadrangolare in stile [[barocco]] pugliese, poggiato su fondazioni molto antiche. Attualmente il "castello" è in una situazione di pesante degrado e abbandono.
Il Palazzo Sannella risale al XVII secolo e presenta ancora qualche particolare architettonico [[neorinascimentale]]. Poco distante dalla chiesa dell'Immacolata si vede l'antico Palazzo della Cancelleria, una volta sede del Decurionato, e, proseguendo su corso Lenne, si trovano case costruite nei primi anni del Novecento.
Sulla medesima via è la ex caserma dei Carabinieri, ora adibita ad auditorium comunale, risalente al 1882.
Decentrati rispetto a questo primo nucleo, troviamo i palazzi delle famiglie Carano in via dei Mille, dei Toria in via Trento e dello scrittore padre Giovanni Maria Sforza.
 
=== Siti archeologici ===
*''' Chiesa benedettina di Santa Maria di Lenne'''
Il territorio ha rivelato una capillare presenza di ville rustiche di [[età romana]] e preromana che testimoniano la fertilità del suolo in epoca antica. Luogo di sosta sul tracciato della [[via Appia]] (''statio ad Canales''), decadde nell'[[Alto Medioevo]] per l'impaludamento della pianura. Riprese a vivere pienamente, come centro demico, alla fine del [[Medioevo]].
Vi sono stati molti rinvenimenti di [[necropoli]], con tombe, corredi funerari, vasi, ceramiche e dipinti del IV-III secolo a.C.
 
==== Villa romana detta "Parete Pinto" ====
Essa è menzionata la prima volta nel [[1110]], presenta all'interno tracce di affreschi che una volta dovevano ricoprirla interamente. Si nota, nella nicchia absidale una Madonna con Bambino, in stile bizantino alquanto rovinata, che il Dalena accosta come tipo iconografico alla Platytera.
La struttura, risalente al I secolo a.C., conserva i resti di un recinto in ''opus reticolatum'' che presenta tre ingressi, due ai vertici del lato nord, e uno, più stretto, al centro del lato sud. Qualche centinaio di metri più a ovest è visibile, nascosta da vigneti, una cisterna coeva e che probabilmente rientrava nella ''pars rustica'' della villa.
Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ''[[Fondo per l'Ambiente Italiano]]'' nel progetto [[I luoghi del cuore]].
 
==== Frantoio ipogeo ====
*'''Santuario Madonna della Stella'''
Lungo corso Lenne vi è un frantoio del 1805 dove si nota ancora la grande ruota di pietra viva che macinava l'olio, con gli attacchi per i cavalli che servivano a far girare la ruota di pietra su un'asse lignea.
Se si eccettua l'attuale meccanizzazione insita nella lavorazione di tipo industriale, la molitura dell'olio avveniva a quei tempi proprio come oggi.
Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ''[[Fondo per l'Ambiente Italiano]]'' nel progetto [[I luoghi del cuore]].
 
==== Necropoli ====
Il Santuario della Madonna della Stella è stata costruita recentemente in sostituzione di un’altra riedificata e benedetta nel [[1954]]. Il Santuario è situato a 3&nbsp;km fuori dal paese in aperta campagna. Prima di essa si suppone che ne esistesse un’altra primitiva, ma non si hanno notizie certe. Il [[Santuario]] è molto semplice, non presenta arricchimenti artistici, vi è un rosone molto semplice ed alcuni quadri disegnati da un'artista palagianese.
Diverse necropoli e tombe sono state rinvenute in varie contrade. Le più significative sono:
 
===== IFontana benidel archeologiciFico =====
Tomba a fossa scavata nel tufo con qualche frammento di pietra tenera. Naistros, che sormontava la sepoltura, e oggetti da corredo, tra cui uno specchio bronzeo, un monile di argilla dorata, [[Fibula (spilla)|fibule]] di bronzo.
 
===== Ponte di Lenne =====
Il territorio ha rivelato una capillare presenza di ville rustiche di [[età romana]] e preromana che testimoniano la fertilità del suolo in epoca antica. Luogo di sosta sul tracciato della via Appia (statio ad Canales), decadde nell'Alto [[Medioevo]] per l'impaludamento della pianura. Riprese a vivere pienamente, come centro demico, alla fine del [[Medioevo]].
Nella lama di Lenne, all'altezza del ponte, vi è un piccolo insediamento medievale dove sono state ritrovate tombe, corredi e manufatti di argilla del V secolo a.C. Fino ai primi anni settanta vi era una torre, poi abbattuta perché fatiscente.
Molti rinvenimenti di [[necropoli]], con tombe, corredi funerari, vasi, ceramiche e dipinti del IV-III sec. a.C.
 
===== Cozzo Marziotta =====
*''' Villa romana detta "Parete Pinto"'''
Nelle campagne di questa contrada gli scavi hanno portato a riconoscere sul lieve rialzo di Cozzo Marziotta un centro [[preistoria|preistorico]], fortificato nell'[[Età del ferro]], con un insediamento capannicolo.
La struttura, risalente al I sec. a.C. conserva i resti di un recinto in ''opus reticolatum'' che presenta tre ingressi, due ai vertici del lato nord, ed uno, più stretto, al centro del lato sud. Qualche centinaio di metri più a ovest è visibile, nascosta da vigneti, un cisterna coeva e che probabilmente rientrava nel ''pars rustica'' della villa.
 
===== Sorgente di Calzo =====
* '''[[Frantoio]] [[Ipogeo]]'''
Necropoli e alcuni arredamenti funebri, vasi e utensili. La sorgente nell'antichità era l'unica fonte da cui i palagianesi potevano attingere acqua potabile.
Nella città di Palagiano lungo Corso Lenne, vi è un frantoio del [[1805]] dove si nota ancora la grande ruota di pietra viva che macina l'olio con gli attacchi per i cavalli che servivano a far girare la ruota di pietra su un asse ligneo.
Se si eccettua l'attuale meccanizzazione insita nella lavorazione di tipo industriale, la molitura dell'olio avveniva a quei tempi proprio come oggi.
 
===== Menhir di San Marco dei Lupini =====
Diverse Necropoli e tombe sono state rinvenute in varie contrade le più significative sono:
Il [[megalito]], ritrovato agli inizi degli anni '60, è adiacente ad una cisterna [[Gallo-romani|gallo-romana]].
 
===== Torre Lato =====
* '''Fontana del Fico'''
Risale al 1500 e fu fatta costruire da [[Carlo V]] insieme a tutte le altre torri di avvistamento per gli attacchi e saccheggi provenienti dal mare in tutta l'area meridionale.
Tomba a fossa scavata nel tufo con qualche frammento di pietra tenera Naistros, che sormontava la sepoltura e oggetti da corredo, tra cui uno specchio bronzeo,monile di argilla dorata, fibule di bronzo e ceramica apula.
Prende nome dall'[[Lato (fiume)|omonimo fiume]] su cui è posizionata e serviva a difendere l'appetibile territorio della conca d'oro con coltivazioni e masserie. La Torre Lato, si trova nella [[Riserva naturale Stornara]], all'altezza del km ferroviario 22, della [[Ferrovia Jonica]] [[Taranto]]-[[Metaponto]].
 
== Società ==
* '''Ponte di Lenne'''
=== Evoluzione demografica ===
Nella lama di Lenne all'altezza del ponte vi è un piccolo insediamento medievale dove sono state ritrovate tombe corredi e manufatti di argilla del V sec. a.C.
{{Demografia/Palagiano}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
* '''Cozzo Marziotta'''
Secondo i dati ISTAT, al 31 gennaio 2022 la popolazione straniera residente era di 810 persone, pari al 4,12% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso }}</ref>
Nelle campagne di questa contrada gli scavi hanno portato a riconoscere sul lieve rialzo di Cozzo Marziotta un centro [[preistorico]] fortificato nell'[[età del ferro]] con un insediamento capannicolo.
 
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* '''Sorgente di Calzo'''
Necropoli ed alcuni arredamenti funebri, vasi e utensili. In oltre la sorgente negli anni più antichi fu l'unica fonte da cui i palagianesi potevano attingere acqua potabile.
 
* [[Nigeria]], {{formatnum:128}}
* '''[[Menhir]] di [[San Marco]] dei Lupini'''
* [[Romania]], {{formatnum:122}}
Il [[Megalito]] ritrovato agli inizi del '60 adiacente ad una cisterna [[gallo romana]] che, scondo alcuni studiosi occultebbe quella della [[cripta]] di S.Marco.
* [[Pakistan]], {{formatnum:53}}
 
=== LameTradizioni e fiumifolclore ===
==== Le Sorelle Madonne ====
Il comune [[jonico]] di Palagiano presenta nel suo aspetto [[morfologico]] molte lame. Le lame si identificano come ampi e profondi solchi [[carsici]], vie fluviali naturali.
 
Si racconta, che nei tempi remoti le campagne di Palagiano furono invase dall'acqua a causa di una catastrofica [[alluvione]].
Alcune lame si conservano ancora con un buono stato vegetativo, altre lame sono state bonificate e con la [[riforma agraria]] dove ora si possono vedere distese di agrumeti.
In quel momento nella zona si trovavano due sorelle chiamate '''Lenne''' e '''Stella'''.
La seconda riuscì ad attraversare la lama aiutata da un contadino e Lenne impaurita e timorosa rimase sola pensando di aver perso la sorella annegata.
Stella restò in attesa di Lenne e stanca si addormentò sognando la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].
 
Quando l'[[alluvione]] cessò il [[Vescovo]] e le autorità rimasero sbalorditi dal racconto di Stella, che chiese e ottenne che in quel posto fosse edificata una cappella dedicata alla Madonna della Stella.
Le lame da sempre sono servite per far scorrere le acque e non per edificare case o terreni, cosi l'8 settembre 2003 per via dell'alluvione molti di questi ha subito ingenti danni, case distrutte e molti alberi divelti.
 
Per ricordare la sorella, i fedeli vollero costruire un'altra cappella intitolata alla Madonna di Lenne.
Le [[lame]] palagianesi sono:
 
A Palagiano si è sviluppata un'intensa tradizione religiosa popolare di grande fede intorno alla Madonna della Stella.
* lama di Vite
* lama d'Uva
* lama di Chiàtone
* lama di Calzo
* lama di Lenne
 
==== La Tagghiarìn ====
I fiumi sono il Lato ed il Lenne.
 
Ad ottobre viene festeggiata la festa della Madonna della Stella. Nella seconda settimana del mese, nel primo mattino del sabato, viene celebrata la [[messa]] e portata l'immagine di Maria dal Paese al Santuario, situato in campagna; la processione è accompagnata da una banda che esegue musiche popolari chiamata ''lu fisc'arule'', solitamente composta da una gran cassa, piatti, rullante e un ottavino, la cui processione di pellegrinaggio parte dalla mattina e prosegue tutto il giorno<ref>{{Cita web|url=https://www.palagianonline.net/index.php/madonna-della-stella|titolo=Madonna della Stella|sito=www.palagianonline.net|accesso=2024-10-17}}</ref>. Il maggior afflusso comincia nel pomeriggio quando c'è l'uscita della pasta, la ''Tagghiarin''. La pasta è fatta dalle tripoline e cucinate con salsa e tanto peperoncino in calderoni di acciaio.
Il '''fiume Lato''' nasce tra le [[murge]] laertine e sfocia nel [[mar jonio]] nella località chiamata: "Ventidue", numero del casello ferrioviario [[Taranto]] - [[Metaponto]].
Alla [[foce]] vi è la Torre Lato, appoggiata sulla riva del fiume che serviva per non subire attacchi dai pirati.
 
La tradizione vuole che la pasta si distribuisca davanti al sagrato del Santuario, e che venga mangiata nelle spatole del fico d'India e utilizzando come forchetta un ramoscello di ulivo che ne assuma le sue sembianze. La pasta anticamente veniva portata dal luogo in cui si cucinava su un carretto.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=8kcRSHVfi_g 1a PARTE La Madonna della Stella Palagiano(Ta), documentario regia di Danilo Termite - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Il '''fiume Lenne''', è più ricco di storia è di fascino naturalistico.
 
== Cultura ==
Esso sin dai tempi antichi fu nominato in un racconto di [[Tito Livio]].
=== Biblioteche ===
Questo fiume si presenta con più [[flora]] soprattutto quando attravesa la pineta dell'[[Appia]], la [[foce]] è stata ripristinata e allargata, prima era incastonata fra i due moli dove vi era una piccola spiaggia e il fiume, ormai distrutti dopo l'alluvione del 2003.
Adiacente alla chiesa dell'Immacolata, vi è la nuova biblioteca e auditorium comunale, dove prima era la caserma dei carabinieri risalente ad una costruzione della fine dell'Ottocento, intitolata all'editore pugliese [[Vito Laterza]].
 
=== Teatri ===
All'inizio della spiaggia vi è un ponte fatto costruire da [[Mussolini]] ove lì, nel 1967 [[Salvatore Quasimodo]] si fermò ad ammirare il paesaggio.
Il Teatro Comunale "Karol Wojtyla" sorge su una vecchia struttura che ospitava il macello, ora riqualificata, con una capienza massima di 110 posti a sedere. È intitolato a [[papa Giovanni Paolo II]].
 
=== Le masserieUrbanLab ===
Il progetto ''The Factory UrbanLab'' nasce dal progetto regionale "Bollenti spiriti", che ha dato la possibilità di trasformare in laboratorio urbano un ex edificio scolastico in disuso. È un luogo di aggregazione e espressione giovanile, promuove la conoscenza, la creatività e la sperimentazione di nuove forme e coesione sociale. Il 26 novembre 2011 è stato fra i pochi UrbanLab della regione [[Puglia]] ad essere presente alla Fiera delle Musiche del Mediterraneo ''Medimex'' presso la [[Fiera del Levante]] di [[Bari]].
 
=== Casa delle Culture ===
* Lamaderchia
Il progetto della Casa delle Culture sorge sull'ex area del vecchio asilo delle suore della congrega di [[Antonia Maria Verna]], 7000 m² di cui 250&nbsp;m² di pineta.
* Frassino Colombo
* Conca D'Oro
* Marziotta
* Latorrata
* Magliari
* Alfonsetti
* Simeone
* Martellotta
* Petrosa
* Torrione
* Lama d'Uva
* Lupoli
* Iazzo
* Rotolo
* De Sinni
 
== Le feste religiose ==
 
I palagianesi festeggiano molte ricorrenze, fin dai tempi antichi. Si racconta che quando qualcuno metteva fuori un'immaginetta di qualche santo, tutto il vicinato festeggiava, si festeggiava sempre in grande ogni ricorrenza, se pur le ristrettezze economiche non lo consentivano ma si accontentavano di poco, un bicchiere di vino e balli popolari.
 
La più suggestiva è la festa della Madonna della Stella, ''La Tagghiarin''
 
* '''La Tagghiarin'''
 
Ad [[ottobre]] viene festeggiata questa festa molto scenografica ma viva anche religiosamente.
Nella seconda settimana del mese, nel primo mattino del sabato alle ore 6 viene celebrata la [[messa]] e portata l'immagine di Maria dal Paese al Santuario in campagna, accompagnati da una banda chiamata ''lu fisc'arule'' un banda di bassa musica, che si fa accompagnare da una gran cassa, piatti, rullante e un ottavino.
All'arrivo in campagna poi inizia il pellegrinaggio per tutto il mattino dei fedeli.
Il maggior afflusso comincia nel pomeriggio quando c'è l'uscita della pasta, la famosa Tagghiarin. La pasta è fatta dalle tripoline e cucinate con salsa e tanto peperoncino in calderoni di acciaio.
 
La tradizione vuole che la pasta si distribuisca davanti il sagrato del Santuario, e che venga mangiato nella spatola del fico d'india e per forchetta un ramoscello di ulivo che ne assuma le sue sembianze.
La pasta anticamente veniva portata dal luogo in cui si cucinava su un carretto del tempo, adesso a quei carretti hanno preso il loro posto i trattore con i rimorchi ad alte sponde, perché la cosa più suggestiva è l'assalto della folla per la distribuzione della pasta.
 
== Processioni ==
 
* '''Marzo'''
 
* [[Annuciazione del Signore]]
 
* '''Aprile'''
 
* [[Giovedi Santo]] Coena Domini
* [[Venerdi Santo]] Processione dei Misteri
 
* '''Maggio'''
 
* Madonna dei Fiori
* [[San Nicola]]
* Il 31 pellegrinaggio al Santuario Madonna della Stella
 
* '''Giugno'''
 
* [[Corpus Domini]]
 
* '''Luglio'''
 
* [[Madonna del Carmine]]
 
* '''Agosto'''
 
* [[San Rocco]]
 
* '''Ottobre'''
 
* [[San Francesco]]
* Madonna della Stella
 
* '''Novembre'''
 
Vi si trovano un centro diurno per disabili, gli uffici dei servizi sociali, l'aula consiliare del comune intitolata a [[Norberto Bobbio]] e l'ex biblioteca, ora diventata un centro polivalente per anziani, ed un campo da bocce.
* 1-2-3 Dalla Chiesa Madre al Cimitero
 
=== Detti palagianesiScuole ===
Hanno sede a Palagiano due scuole dell'infanzia, due scuole primarie, due secondarie di primo grado e inoltre l'Istituto Scientifico - Sportivo, Tecnico Commerciale e per Geometri "Giovanni Maria Sforza", la cui nuova sede, situata in un vasto quartiere residenziale, è stata inaugurata nel 2011.
 
=== Media ===
* ''Alla cannlor ci no nevc e no chiov la v'rnet no jè for'' (Alla candelora se non nevica e non piove, l'inverno non è finito)
==== Radio ====
*''A San Catall pass u fridd e tres u call'' (A San Catado passa il freddo ed arriva il caldo)
*''RSA'', emittente della parrocchia Maria SS. Annunziata, che prevede una programmazione di musica leggera e di musica sacra.
*''Scut n'giel cà m'bacc t'ven'' (Non sputare in cielo perché in faccia ritornerà)
*''Cime di RadioWeb'', emittente on line che ha sede nel "The Factory UrbanLab".
*''No jè semb fest a Palascen'' (Non è sempre festa a Palagiano)
* ''Cì vuò fè na gross appccdett, natèl assut e pasq ammudèt'' (Se vuoi fare una grande campagnata, natale asciutto e pasqua bagnata)
* ''Cì scennèr no sc'nnaresc, fbbrer mal a penz'' (Se gennaio non gela, febbraio pensa male)
* ''Cì fbbrer jer tutt, fascev dvendè ghiacc lu mijr jindr a li vutt'' (Se febbraio fosse tutto, feceva diventare di ghiaccio il vino nelle botti)
* ''Cì marz vol, fesc saltè l'ogn a lù vòvj'' (Se marzo vuole, fa saltare l'unghia al bue)
* ''Rott a capes, ogniun alla ches'' (Rotta la "capasa" (o "capasone" grosso vaso di terracotta che conservava alcuni alimenti) , tutti a casa)
* ''Pass u sand e pass a fest'' (Passa il santo e passa la festa)
* ''Li jirt alli fic li vasc alli zit'' (Gli alti ai fichi i bassi ai fidanzati)
* ''L'arc d la matin o iacqu o vndrrin'' (L'arco della mattina o acqua o vento forte)
 
=== Località turisticheCinema ===
A Palagiano è stata girata parte delle scene dei film:
* [[Il paese delle spose infelici]], di [[Pippo Mezzapesa]] (2011)
* [[La settima onda (film)|La settima onda]], di [[Massimo Bonetti]] (2013)
 
== Geografia antropica ==
=== Altre località ===
Il comune di Palagiano si estende su 7&nbsp;km di litorale lungo la costa jonico tarantina.
==== Chiatona ====
Altra località balneare e turistica di Palagiano è Chiatona.
 
Chiatona è una frazione che appartiene a due comuni. La parte occidentale, sino all'altezza del cavalcavia, appartiene al comune di Palagiano, mentre la restante parte orientale appartiene al comune di [[Massafra]]
* '''Pino di Lenne'''
 
==== Pino di Lenne ====
Il nome di Pino di [[Lenne]] deriva dai suoi boschi di Pino d'Aleppo e dal fiume [[Lenne]].
Il suo nome deriva dai suoi boschi di [[pino d'Aleppo]] e dal fiume [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]]. A Pino di Lenne vi è il pino d'Aleppo più antico d'Europa.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Made in Taranto ®|url=https://www.madeintaranto.org/pino-di-lenne-qui-si-trova-il-pino-aleppo-piu-antico-europa/|titolo=Pino di Lenne, qui si trova il pino d'Aleppo più antico d'Europa|sito=Made in Taranto|data=2021-02-15|accesso=2025-01-02}}</ref>
A Pino di Lenne vi è il ''Pino d'Aleppo'' più antico d'Europa, oltre 300 anni.
 
Pino di Lenne è nominata in un episodio di [[Tito Livio]] nel capitolo 39 della sua opera storica ''Ab Urbe condita'', nel quale si parla di unodue scontronavi, diuna dueromana navi:e una Tarantinatarantina che procedeva cabotando in direzione di [[Metaponto]], e l'altra romana leche si scontraronoaffrontarono in un breve combattimento che terminò con l'incendio e l'affondamento delle due navi a 15 miglia dalla da [[Taranto]]. Tito Livio dice: ''...quindecim milia ferme ad urbe ad Sapriportem obvius fuit...'' (a Sapriporte circa 15 miglia da Taranto). Il luogo ricadrebbe nel territorio di Palagiano e precisamente nella zona costiera denominata ''Palude fetida''. La zona di Pino di Lenne anticamente era una zona putrida paludosa. {{Senza fonte|A qualche metro dal casello ferroviario furono rinvenuti nel 1996 i resti lignei di una imbarcazione, tuttora sommersa, che il Servizio di Archeologia Subacquea in Roma, insieme ai ricercatori prof. A. Di Stefano e dr. A. De Blasi, hanno stimato risalire al X-XI sec. d.C.}}
Calcolando il miglio in itinerario romano di 1471 metri risulta che la località da identificare ricade nel territorio di Palagiano e precisamente nella zona costiera denominata ''Palude Fetida''. La zona di Pino di Lenne anticamente era una zona putrida paludosa.
 
In questa località marina sfocia il fiume Lenne, incastonato tra i due moli. Esso presenta i segni dell'[[alluvione]] del [[dell'8 settembre 2003]]. A Pino di Lenne vi è anche un alaggio per scafi.
Lungo il fiume Lenne è possibile sostare perché attrezzato di area pic nic e godere di un paesaggio che riporta indietro nel tempo.
 
L'area di Pino di Lenne comprende al suo interno il Bosco di Marziotta, che fa parte della [[Riserva naturale Stornara]], istituita dal [[Ministero dell'Ambiente]] nel 1997. Anticamente, sotto il ponte di epoca mussoliniana, vi era un'antica torre saracena, demolita agli inizi degli anni ottanta perché pericolante.
== Sagre ed eventi ==
 
Nel maggio del 2010 la spiaggia del Pino di Lenne ha fatto da scenario per le riprese del film ''[[Il paese delle spose infelici]]'', diretto dal regista [[Pippo Mezzapesa]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=4s-zchuY0ec IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI- clip 4 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* '''[[Marzo]]'''
 
Nella medesima località sono stati girati vari video musicali, tra i quali ''Inizia la serata'' dei FolkaSud, ''Taranta Stomp'' di [[Graziano Galatone]] e ''Freezer'' dei Sud Foundation Kru.
* Falò di [[San Giuseppe]]
* Palo della cuccagna
 
== Infrastrutture e trasporti ==
*'''[[Maggio]]'''
[[File:Taranto mappa.png|thumb|Collegamenti della Provincia di Taranto]]
 
=== Strade ===
* Stra Palagiano
* Palagiano in Fiera
* Festa di [[San Nicola]]
* Ciclo passeggiata
 
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
* '''[[Luglio]]'''
* [[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (barriera di [[Massafra]]) da e per l'[[Italia settentrionale]]<ref>Svincolo in costruzione a Palagiano Nord e a est in direzione di Palagianello</ref>
* [[Strada statale 7 ter Salentina|Strada statale 7 ter "Salentina"]] da e per [[Lecce]]
* [[Strada statale 7 Via Appia]] da [[Roma]] per [[Taranto]] e [[Brindisi]]
* [[Strada statale 106 Jonica]] da [[Taranto]] per [[Reggio Calabria]]
* [[Strada statale 100 di Gioia del Colle]] da [[Bari]] a Palagiano
* [[Strada statale 106 dir Jonica]] da Palagiano a Chiatona
 
=== Ferrovie ===
* Tindarè
* [[Stazione di Palagiano-Mottola]] della linea [[Ferrovia Bari-Taranto|Bari-Taranto]]
* Palagiano Music Festival
* [[Stazione di Palagiano-Chiatona]] della linea [[Ferrovia Jonica|Taranto-Reggio Calabria]]
* Water Games
* Palagiano sotto le stelle
 
== Amministrazione ==
* '''[[Agosto]]'''
[[File:Palagiano-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
* Palagiano in Volley
{{ComuniAmminPrec |Nome = Tito Anzolin Preneste |Inizio = 28 settembre 1983 |Fine = 24 agosto 1987 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
* Cioco Festival
{{ComuniAmminPrec |Nome = Tommaso Surico |Inizio = 24 agosto 1987 |Fine = 15 agosto 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
* Festa Patronale di [[San Rocco]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Gentilucci |Inizio = 15 agosto 1990 |Fine = 30 novembre 1990 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
* Note di Gusto
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pasquale Favale |Inizio = 30 novembre 1990 |Fine = 10 dicembre 1991 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
* Festival della Conca d'oro
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nunzio Scalera |Inizio = 10 dicembre 1991 |Fine = 18 marzo 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
* Raid della Magna Grecia
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Paglialonga |Inizio = 18 marzo 1993 |Fine = 23 novembre 1993 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Stellaccio |Inizio = 23 novembre 1993 |Fine = 17 novembre 1997 |Partito = [[Radicali Italiani]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Stellaccio |Inizio = 17 novembre 1997 |Fine = 28 ottobre 1998 |Partito = [[Radicali Italiani]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 31 ottobre 1998 |Fine = 28 maggio 2002 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 29 maggio 2007 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 29 maggio 2007 |Fine = 30 maggio 2012 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Tarasco |Inizio = 30 maggio 2012 |Fine = 15 giugno 2016 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Lastella |Inizio = 15 giugno 2016 |Fine = 25 giugno 2017 | Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico "Domiziano" Pio Lasigna |Inizio = 25 giugno 2017 |Fine = 24 giugno 2022 | Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico "Domiziano" Pio Lasigna |Inizio = 24 giugno 2022 |Fine = ''in carica'' | Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
* '''[[Ottobre]]'''
Le società sportive di Palagiano sono la squadra di [[pallacanestro]] ''New Basket Palagiano'', che milita nel campionato di Promozione pugliese; e la squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] ''Atletico Palagiano'', che attualmente milita nel campionato di Seconda Categoria pugliese.<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/SecondaCategoria/GironeB/Squadra/AtleticoPalagiano/1201588/Scheda Atletico Palagiano]</ref> Esiste inoltre la Arcieri di Palagiano, scuola Arcieristica settore karmàn csen nata nel 2021.
 
=== Squadra di calcio ed impianti sportivi ===
* La Tagghiarijn
L'attuale squadra di calcio si chiama ASD Atletico Palagiano e milita nel campionato di Seconda Categoria pugliese per la stagione 2025/26.
* Festa Madonna della Stella
 
Lo [[Stadio di calcio]] comunale ''Marco Stea'' è un impianto costruito nel 1966 e ristrutturato nel 2000 con la costruzione di una tribuna coperta, tornata agibile nel 2023. Nello stesso anno sono state apportate delle modifiche al terreno di gioco, trasformato in erba naturale, ma dopo soli due anni è tornato alla sua originaria impostazione in terra battuta.
* '''[[Novembre]]'''
 
== Note ==
* Trofeo Madonna della Stella e delle Clementine
<references/>
 
== Bibliografia ==
* '''[[Dicembre]]'''
 
* Fernando Ladiana - ''Palagiano'' - Scorpione editore.
* Sagra del mandarino
* Vincenzo Cetera - ''S'arrcord li vign d'mizz la chiazz'' - Associazione Pro Loco, Comune di Palagiano.
* Trofeo Mandarin Bowl
*Vittorio Festa - Alluscenne Pruvvedenne
 
== Clementine del Golfo di Taranto ==
 
La [[Clementina del Golfo di Taranto]] sono un incrocio tra il mandarino e l'arancio, caratterizzato dalla forma sferoidale, leggermente schiacciata ai poli, con una buccia liscia o leggermente rugosa, di colore arancio e con una lieve sfumatura verde.
La polpa, anch'essa di colore arancio e molto succosa, ha un sapore dolce ed aromatico e contiene al massimo tre semi. Oltre a possedere un elevato contenuto di [[vitamina C]], è rinfrescante e diuretica, e può essere consumata al naturale o impiegata per preparare succhi, sciroppi, sorbetti, marmellate.
 
Il clima caldo, soleggiato e poco umido del territorio che si affaccia sul [[Golfo di Taranto]], influenza benevolmente la crescita e la maturazione del frutto, conferendogli caratteristiche qualitative eccellenti. L'irrigazione viene praticata quasi tutto dell'anno, e avviene a goccia o a zampillo, in modo diretto ma lontano dalla chioma, per evitare marciume nella zona del colletto della pianta. La raccolta viene effettuata rigorosamente a mano, onde evitare che i frutti si deteriorino.
 
La [[Clementina del Golfo di Taranto]] è coltivata esclusivamente nei comuni della zona occidentale della [[Provincia di Taranto]]. Tra le città che coltivano la clementina c'è anche Palagiano, chiamata anche la città delle clementine, nella quale ogni anno nel periodo di dicembre avviene la sagra del mandarino facendolo diventare il simbolo del paese. Ad esso è stato riconosciuto il marchio [[IGP]].
 
== Sagra del mandarino ==
 
Per celebrare il frutto tipico e simbolo della città di Palagiano, tra la fine di novembre e i primi di dicembre viene celebrata la Sagra del Mandarino.
 
Sagra che dura 3 giorni iniziando dal venerdì pomeriggio con ''stand'', spettacoli ed eventi.
 
L'ultimo giorno della Sagra viene consegnato il premio "Mandarino d'oro" all'azienda agricola che ha il clementino più buono del comune.
 
{{citazione necessaria|Il 22 novembre 2009 Palagiano durante la 20^ Sagra del Mandarino entra far parte del Guinnes world Record con la Spremuta più lunga del mondo}}, il vecchio record era di 101 litri, Palagiano ha totalizzato 692,5 litri.
 
== Alluvione del 8 settembre 2003 ==
 
Per i cittadini di Palagiano la data è memoria di un disastro inaspettato. La mattina dell'8 settembre 2003 il cielo gonfio di nuvole iniziò a mandare acqua in abbondanza sul paese.
Alle ore 10 la città era già bloccata per la forte pioggia. Da premettere che Palagiano trovandosi in una conca offre occasioni per repentini allagamenti.
Verso le ore 14 l'acqua entrava nelle case dei Palagianesi iniziando ad allagare tutto sino a raggiungere il metro d'acqua nelle case a piano terra, sommergendo scantinati in più punti della città.
Alle ore 17 la pioggia terminò, lasciando Palagiano sotto un mucchio di fango e acqua. Dovettero intervenire il genio civile, i soccorsi militari con ausilio di elicotteri, in quanto alcune persone erano in pericolo.
Nelle immediate vicinanze morirono 3 persone e ci fu un disperso.
 
== Radio ==
 
* '''RSA''', Emittente Ecclesiastica della Parrocchia Maria SS. Annunziata, che prevede una programmazione di musica leggera e di musica cristiana.
 
== Compagnie teatrali ==
 
* Luce & Sale
* Menhir
* Heateria
* San Nicola
 
== Nativi di Palagiano ==
 
*'''Kinnamos il Calligrafo''', primo palagianese a essere menzionato in un documento del 1016, conservato nell'Abazia di [[Montecassino]]
 
*'''Eunofrius Sabellus''', [[storico]], che descrisse, insieme a due cronisti tarantini, la distruzione di [[Mottola]] nel 1112 ad opera dei [[Normanni]] di Muarcaldo
 
*'''Padre Giovanni Maria Sforza''', filosofo e teologo, vissuto nel XVII sec., figura di spicco del suo tempo. Tra le sue opere, ''Scotus corroboratus, Aphorismi pro Confessariurum, Meteorologicae lucubrationes ex Aristotelis mentem desumptae, l'Apostolo di Japigia, la Sofronia Romana, Il Pellegrino amante.''
 
== Personalità legate a Palagiano ==
* '''Domenico Latagliata''', giocatore di [[Basket]] A.S.[[Dream Team Taranto]] campione Italiano 2008
*'''Giovanni Laterza''', Campione del Mondo WAKO-pro di Kickboxing cat.85.100&nbsp;kg nel 2008.
* '''Michele Mottolese''', [[pugilato|pugile]] e campione italiano nel 2007
* '''Paolo Mappa''', batterista jazz in [[America]] e [[Italia]]
* '''[[Rocco Buttiglione]]''', deputato dell'[[UDC]], nato a [[Gallipoli]] ma da Padre Palagianese,
* '''Pasquale Buttiglione''', ex Questore nato a Palagiano nel 1922
* '''Pietro Granata (centesimo)''', ex calciatore, poi presidente. Oggi becchino.
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Palagiano}}
 
== Trasporti ==
[[Immagine:Taranto_mappa.png|thumb|left|225px|Collegamenti della Provincia di Taranto]]
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
*[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (barriera di [[Massafra]]) da e per l'[[Italia]] settentrionale
*[[Strada Statale 7 ter Salentina|Strada statale 7 ter "Salentina"]] da e per [[Lecce]]
*[[Strada statale 7 Via Appia]] da [[Roma]] passa da Palagiano a [[Taranto]] e per [[Brindisi]]
*[[Strada Statale 106 Jonica]] da [[Taranto]] e per [[Reggio Calabria]]
*[[Strada Statale 100 di Gioia del Colle]] da [[Bari]] con fine a Palagiano
 
L'[[Aeroporto di Taranto-Grottaglie|aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta"]] effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter.
Gli aeroporti più vicini sono:
*[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyla"]];
*[[aeroporto di Brindisi-Casale]].
 
*[[Stazione di Palagiano - Mottola]] della linea [[Ferrovia Bari-Taranto]]
*[[Stazione di Palagiano - Chiatona]] della linea [[Ferrovia Jonica]]
 
== Amministrazione ==
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Rocco Ressa <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 28/05/2007 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|mandato=2
|partito=[[centrosinistra]]
|TelefonoComune= 099 8886611 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= comunepalagiano@libero.it
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Provincia di Taranto]]
* [[Gravina (geologia)]]
* [[Murgia]]
* [[Elenco delle riserve naturali statali italiane]]
*[[Comunità Montana della Murgia Tarantina]]
* [[AreeComunità naturali protetteMontana della PugliaMurgia Tarantina]]
* [[Aree naturali protette della Puglia]]
*[[Principato di Taranto]]
* [[TerraPrincipato di d'OtrantoTaranto]]
* [[Arco ionicoTerra tarantinod'Otranto]]
* [[RegnoArco diionico Napolitarantino]]
* [[CarsismoRegno di Napoli]]
* [[Carsismo]]
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
 
* Fernando Ladiana - ''Palagiano'' - Scorpione editore.
* Vincenzo Cetera - ''S'arrcord li vign d'mizz la chiazz'' - Associazione Pro Loco, Comune di Palagiano.
* Roberto Marchione - ''La città delle Clementine'' - Dellisanti editore.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=24&latsec=0&longdeg=17&longmin=34&longsec=0&zoom=5|titolo=Collegamenti stradali}}
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Taranto/Località/Palagiano/|Palagiano}}
*[http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=24&latsec=0&longdeg=17&longmin=34&longsec=0&zoom=5 Collegamenti stradali]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Taranto}}
{{Comuni Parco naturale regionale Terra delle Gravine}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|puglia}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Taranto]]
[[Categoria:Palagiano| ]]
 
[[en:Palagiano]]
[[eo:Palagiano]]
[[fr:Palagiano]]
[[hu:Palagiano]]
[[ja:パラジャーノ]]
[[nap:Palagiano]]
[[nl:Palagiano]]
[[pl:Palagiano]]
[[pt:Palagiano]]
[[roa-tara:Palasciane]]
[[scn:Palagianu]]
[[uk:Паладжано]]
[[vo:Palagiano]]