Ottone Penzig: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome =
|Cognome = Penzig
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Samitz
|LuogoNascitaLink = Zamienice
|GiornoMeseNascita = 25 marzo
|AnnoNascita = 1856
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 6 marzo
|AnnoMorte = 1929
|Attività = botanico▼
|AttivitàAltre = {{sp}} e ricercatore scientifico▼
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
▲|Attività = botanico
|Nazionalità = tedesco
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|PostNazionalità =
}}
==Biografia==▼
Nacque a Samitz (allora circondario di Haynau) in Slesia, allora territorio tedesco, attualmente territorio [[Polonia|polacco]], il 25 marzo 1856. Figlio di un [[Protestantesimo|diacono evangelico]] si laureò a Breslau (oggi [[Wroclaw]]) il 24 settembre 1877. Per motivi di salute dopo un periodo di studio a Karlruhe, si trasferì nel Sud dell'Europa, sulla [[Costa azzurra]] francese e poi in Italia; a Pavia, dopo la guarigione, ottenne un impiego presso il Laboratorio [[Crittogame|Crittogamico]] della [[Università degli studi di Pavia]]; in seguito passò a Padova▼
▲== Biografia ==
Nel 1882 Otto Penzig - divenuto Ottone Penzig - ottenne la cittadinanza italiana e la libera docenza; nel 1883 vinse il concorso per l’incarico di direttore della Regia Stazione Agraria di Modena e nel 1886 conseguì, sempre per concorso, la cattedra di Botanica presso l’[[Università degli Studi di Genova|Università di Genova]], che tenne per oltre quarant’anni, ed eccettuato il periodo bellico della [[prima guerra mondiale]], pressoché fino alla morte.▼
▲
▲Nel 1882 Otto Penzig - divenuto Ottone Penzig - ottenne la cittadinanza italiana e la libera docenza; nel 1883 vinse il concorso per
Acuto e volonteroso
In seguito al matrimonio con Lucia Ottini, di [[
Nella sua permanenza in [[Liguria]] ed a [[Genova]] produsse una notevole ricerca botanica e raccolta di campioni della Flora ligure; purtroppo i reperti ed una parte della documentazione furono poi persi in seguito al bombardamento dell'Istituto genovese nella [[seconda guerra mondiale]].
La conoscenza
Fondò e diresse
In base alla sua dedizione alla ricerca, ed alla capacità di ottenere adeguati finanziamenti,
Tra il 1896 e il 1897 egli compì un lungo viaggio in [[Indonesia]] con permanenza a [[Giava]], e per più brevi periodi di soggiorno a [[Singapore]] e [[Sri Lanka]] (Ceylon).
La sua ricerca riguardante il ripopolamento botanico dei suoli, si estese da quel fenomeno specifico e sulla
Ritornato in Italia aderì alla [[Teosofia]], e fu uno dei fondatori, della [[Società Teosofica]] Italiana, a cui conferì personalità con la sua indiscussa autorevolezza, ne fu Segretario Generale dal 1905 al 1918, ottenendone infine riconoscimento giuridico presso il governo italiano, e ne pubblicò il ''Bollettino della Società Teosofica Italiana''. Con l'approssimarsi della [[prima guerra mondiale]] lasciò la Segreteria Generale, per evitare che la sua origine tedesca potesse nuocere alla diffusione della Teosofia in Italia, a causa del nascente nazionalismo.
La sua vita accademica proseguì serenamente in Genova, ma fu pure funestata
▲Acuto e volonteroso ricercature fu inoltre noto per la sua infaticabile capacità organizzativa, che gli permetteva una eccellente capacità espositiva dei risultati ottenuti, ma soprattutto di tenere una fitta rete di contatti e relazioni reciprocamente fruttuose con altri studiosi, ed una elevata produttività personale.
Ritornato a Genova a guerra finita, pubblicò la sua monumentale
▲In seguito al matrimonio con Lucia Ottini di [[Breno]] in [[Valle Camonica]], ed alla conseguente frequenza in quella valle, Ottone divenne amico di escursionisti del luogo e lui stesso fu escursionista, fatto al quale diede immediatamente significato scientifico, preparando per la flora e per altri reperti naturali (soprattutto fossili), specifiche ricerche e pubblicazioni, nonché raccolte di campioni.
Nel 1928
▲Nella sua permanenza in [[Liguria]] ed a [[Genova]] venne in contatto con sir Thomas Hanbury, un ricco gentiluomo inglese appassionato di botanica che aveva fondato alla Mortola, vicino a [[Ventimiglia]], un suo giardino di acclimatazione nei cosiddetti [[Giardini botanici Hanbury]], (attualmente in gestione alla [[Università degli Studi di Genova]]).
Ottone Penzig morì a [[Genova]] il 6 marzo 1929.
▲La conoscenza divenne stretta collaborazione e poi viva amicizia, tanto che Hanbury finanziò all'interno del vecchio Orto Botanico di Genova la costruzione della struttura (fabbricati) del nuovo Istituto di Botanica (1892) che poi donò all’Università.
== Opere (parziale) ==
▲Fondò e diresse '''Malpighia''' che restò per lungo tempo la più importante rivista di botanica in Italia.
* {{de}} ''Pflanzen-Teratologie systematisch geordnet'', 2 Vol., Genova, 1890–1894; 3 Vol., Berlino, 1921–1922.
* {{it}} ''Flora popolare italiana. Raccolta dei nomi dialettali delle principali piante indigene e coltivate in Italia'', 2 Vol. Genova, 1924 (541+615 pagine, Vol. 1: nomi scientifici-popolari; Vol. 2: nomi popolari-scientifici).
== Note ==
▲In base alla sua dedizione alla ricerca, ed alla capacità di ottenere adeguati finanziamenti, inizio notevoli spedizioni esplorative in paesi equatoriali e tropicali. Nel 1891 fu in Eritrea, dove individuò e classificò numerose specie, identificandone molte di nuove.
<references />
== Bibliografia ==
▲Tra il 1896 e il 1897 egli compì un lungo viaggio a Ceylon, Sumatra, Giava. Questa esplorazione fu considerata ''l’opus maximum'' della sua attività di scienziato: riguardava lo studio del ripopolamento vegetale sui resti degli affioramenti della piccola isola di Krakatoa, dove nel 1893 la esplosione del vulcano omonimo aveva completamente ricoperto di lava, di ceneri e pomici quanto restava delle parti emerse, distruggendo ogni traccia di vita, flora e fauna.
* {{de}} [[Augusto Béguinot]], ''Otto Penzig'', in ''Berichte der Deutschen Botanischen Gesellschaft'' 47, 12, maggio 1929, p. 96–102.
* {{de}} Lothar Voetz, 133. Wörterbücher von Tier- und Pflanzenbezeichnungen, in: ''Wörterbücher. Dictionaries. Dictionnaires. Ein internationales Handbuch zur Lexikographie. Zweiter Teilband'', a cura di Franz Josef Hausmann, Oskar Reichmann, Herbert Ernst Wiegand e Ladislav Zgusta, Berlin. New York 1990, p. 1254–1258.
== Altri progetti ==
▲La sua ricerca si estese da quel fenomeno specifico e sulla sue evoluzione, al contorno culturale ed umano delle popolazioni con cui venne in contatto e che puntigliosamente annotò.
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
▲La sua vita accademica proseguì serenamente in Genova, ma fu funestata con l'approssimarsi della [[Prima Guerra Mondiale]] dai nazionalismi fanatici italiani, ed essendo di origine tedesca, (anche se naturalizzato e fedele cittadino italiano da più trent'anni), fu costretto, dopo aggressioni e minacce, ad abbandonare l'insegnamento ed a ritirarsi a [[Losine]], in Valle Camonica.
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.teosofica.org/it/societa-teosofica/origine-e-storia/teosofia-in-italia/,29 Ottone Penzig, su Teosofia in Italia]
{{botanici}}
▲Ritornato a Genova a guerra finita, pubblicò la sua monumentale '''Flora popolare italiana''', per la quale ebbe a dire che la solitudine obbligata gli aveva permesso di lavorare più intensamente.
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|botanica}}
[[Categoria:Micologi italiani]]
▲Nel 1928 morì la figlia Berta che lo aveva assistito amorevolmente nella solitudine. Ottone Penzig morì il 6 marzo 1929.
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Genova]]
[[Categoria:Teosofi italiani]]
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