Castelsardo: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Comune
|nomeComuneNome = Castelsardo
|linkStemmaNome ufficiale = {{it}}Castelsardo-Stemma.png<br/>{{sdc}}Castheddu Sardhu
<small>[[Dialetto castellanese|Castellanese]]: Calteddu</small>
|panorama = Castelsardo01.jpg
|Panorama = Castelsardo01.jpg
|siglaRegione = SAR
|Didascalia =
|siglaProvincia = SS
|Bandiera = Castelsardo-Gonfalone.png
|latitudineGradi = 40
|Voce bandiera =
|latitudineMinuti = 54
|Stemma = Castelsardo-Stemma.png
|latitudineSecondi = 49
|Voce stemma =
|longitudineGradi = 8
|Stato = ITA
|longitudineMinuti = 42
|Grado amministrativo = 3
|longitudineSecondi = 48
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|altitudine = 114
|Divisione amm grado 2 = Sassari
|superficie = 45,48
|Amministratore locale = Maria Lucia Tirotto
|abitanti = 5.795
|Partito = [[lista civica]]
|anno = 31-10-2008
|Data elezione = 9-6-2024
|densita = 127,4
|Data rielezione =
|frazioni = Lu Bagnu, Multeddu, San Giovanni, Terra Bianca
|Data istituzione =
|comuniLimitrofi = [[Sedini]], [[Sorso]], [[Tergu]], [[Valledoria]]
|capAltitudine = 07031
|Sottodivisioni = [[Lu Bagnu]], Multeddu, San Giovanni, Terra Bianca, Punta Tramontana, Lu Romasinu, Pedrasciolta
|prefisso = [[079]]
|Divisioni confinanti = [[Sedini]], [[Sorso]], [[Tergu]], [[Valledoria]]
|istat = 090023
|Zona sismica = 4
|fiscale = C272
|Gradi giorno =
|nomeAbitanti = castellanesi
|Nome abitanti = {{it}}castellanesi<br/>{{sdc}}''casthiddani''<br/><small>([[Dialetto castellanese|castellanese]]: ''caltiddani'')</small>
|patrono = [[sant'Antonio abate]]
|festivoPatrono = [[17sant'Antonio gennaioabate]]
|Festivo = 17 gennaio
|sito = http://www.comunedicastelsardo.it
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Castelsardo (province of Sassari, region Sardinia, Italy) - until 2016.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Castelsardo nella città metropolitana di Sassari
}}
'''Castelsardo''', talvolta '''Castel Sardo'''<ref>La dizione Castel Sardo è utilizzata anche per una strada che attraversa questo comune [[Strada statale 134 di Castel Sardo]], nonché dalla [[Capitaneria di porto]]</ref> (''Castheddu Sardhu'' in [[Lingua sassarese|sassarese]], ''Calteddu'' nella parlata locale in [[Dialetto castellanese|castellanese]], ''Casteddu Sardu'' in [[Lingua sarda|sardo]]), è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, facente parte della [[Rete metropolitana del Nord Sardegna]], della [[città metropolitana di Sassari]] in [[Sardegna]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/luoghi/nord-ovest/castelsardo|titolo=Castelsardo}}</ref>.
'''Castelsardo''' (in [[lingua sassarese|sassarese]], talvolta '''Castel Sardo''', '''''Caltheddu Saldhu''''', in [[Lingua sarda|sardo]] ''Casteddu Sardu'') è un [[comune italiano]] di 5.795 abitanti in [[provincia di Sassari]].
 
La città è inserita in diverse liste, fra le quali "[[I borghi più belli d'Italia]]"<ref>{{Cita web|url=https://borghipiubelliditalia.it/borgo/castelsardo/|titolo=Castelsardo}}</ref>, "[[Les Plus Beaux Villages de la Terre]]", "[[città regie della Sardegna]]" e la "Conferenza permanente delle città storiche del Mediterraneo".
Castelsardo si affaccia con il suo borgo medievale al centro del [[Golfo dell'Asinara]], nel nord della [[Sardegna]], nella regione storica dell'[[Anglona]] in un susseguirsi di coste rocciose trachitiche con piccole insenature, se si eccettua la spiaggia di Lu Bagnu. Grazie a questa posizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico e gradevolissimo su tutte le coste del Golfo, comprese quelle della [[Corsica]].
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
Castelsardo si affaccia al centro del [[golfo dell'Asinara]], nella regione storica dell'[[Anglona]] nel nord della [[Sardegna]], in un susseguirsi di coste rocciose [[Trachite|trachitiche]] con piccole insenature, eccetto la spiaggia di [[Lu Bagnu]]. Grazie a questa posizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico spaziando su tutte le coste del golfo, comprese quelle della [[Corsica]].<br>Appartengono al territorio di Castelsardo l'[[isola di Molino]] e gli [[scogli Forani]]<ref>{{Cita web|url=https://www.flagnordsardegna.it/territorio/comune-di-castelsardo|titolo=Comune diCastelsardo}}</ref>.
===Fiumi e torrenti===
*[[Frigiano]]; è un torrente lungo 13 [[Chilometri|km]] e sfocia nel porto;
*Salvino; sfocia nella spiaggia de La Marina.
 
==Clima==
La presenza del [[mare]] rende gli inverni miti: le temperature non scendono quasi mai sotto lo zero<ref>Nel [[2012]] c'è stata una grande nevicata che ha colpito Castelsardo.</ref>. Le estati sono calde e secche. Le temperature estive superano normalmente i 30 °C e raggiungono anche i 45 °C.
 
== Storia ==
[[File:Roccia dell'elefante (multeddu), domus de janas, rilievo di testa taurina.JPG|destra|miniatura|Testa taurina all'interno della [[domus de janas]] della roccia dell'Elefante]]
Tale posizione, oltre all'esistenza di piccoli approdi naturali, contribuì sicuramente alla scelta del luogo come sede di antichi centri abitati. Senza approfondire le motivazioni e le dislocazioni dei numerosi insediamenti pre-nuragici e [[Civiltà nuragica|nuragici]] (di cui proprio in questi anni si sta riscrivendo la storia, legandola vieppiù alla storia del Mediterraneo), già i [[romani]] vi costruirono le loro abitazioni nelle vicinanze dell'odierno porto turistico: a quei tempi l'approdo era situato su una spiaggia denominata ''Fritum Janii'' (porto di Giano) da cui l'odierno nome del porto e della collina sovrastante, Frigiano.
 
===Preistoria e storia antica===
Detto approdo fungeva da scalo commerciale per la cittadina di Tibula, mai individuata con certezza, ma che probabilmente si componeva di poche unità abitative. Vi erano anche altri approdi, come il portum granaticum (Lu Grannadu) e Cala Lagustina o Hostilia (Baia Ostina). Il toponimo "Cala Augustina" invece, nonostante raccolga molte simpatie tra gli abitanti, non può essere indicato come probabile nome latino originario, in quanto di etimo scorretto (in pratica si tratterebbe di una latinizzazione basata su errate supposizioni).
La particolare posizione, oltre all'esistenza di piccoli approdi naturali, contribuì sicuramente alla scelta del luogo come sede di antichi insediamenti [[Sardegna prenuragica|pre-nuragici]] e [[Civiltà nuragica|nuragici]], oggetto di studi sempre più approfonditi, anche in relazione con la storia del [[Mediterraneo]]. Il sito fu frequentato in periodo [[Civiltà romana|romano]] di cui rimangono numerose testimonianze<ref name=Melis>[http://paolomelis.altervista.org/CastelsardoASS.pdf Paolo Melis, ''antichità romane del territorio di Castelsardo (Sassari)'']</ref>. A quei tempi l'approdo era situato su una spiaggia denominata ''Fritum Janii'' (porto di Giano) da cui il nome del villaggio che vi si trovava sino alla fine del Medioevo e l'odierno nome del porto e della collina sovrastante, ''Frigiano''.
 
Detto approdo fungeva da scalo commerciale per la cittadina di [[Tibula]], mai individuata con certezza, ma collocata da alcuni in territorio di Castelsardo<ref name=Melis/>. Vi erano anche altri approdi, come il ''portum granaticum'' (Lu Grannadu) e ''Cala Lagustina'' o ''Hostilia'' (Baia Ostina).
Con la [[caduta dell'Impero Romano]] e la presa di potere da parte dei vari [[Giudici]], con l'andare degli anni molte terre vennero donate alla [[chiesa cattolica|Chiesa]] e a vari ordini monastici (si deve tener conto che nel periodo fra il [[XVI secolo|Cinquecento]] e [[XVII secolo|Seicento]] la Sardegna era una regione ricchissima di terre e bestiame e l'entità di quelle donazioni era notevole).
 
===Storia medievale===
A pochi chilometri verrà fondato l'importantissimo monastero benedettino di Tergu, ora in fase di studio archeologico, mentre sul colle di Frigiano vi era già un monastero probabilmente di eremiti antoniani, intorno a cui si aggregò la popolazione locale, per lo più dispersa in focolai rurali. Tale centro di aggregazione perse di importanza, per divenire poi un lazzareto, quando nel [[1102]] venne fondato il castello della [[personalità legate a Genova|famiglia genovese]] dei [[Doria]], battezzato Castelgenovese. Questa è considerata la data ufficiale di fondazione del castello, ma studi successivi indicano come data ben più probabile il [[1270]], periodo principe dell'incastellamento feudale nel Nord-Sardegna.
Con la [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero Romano]] e la presa di potere da parte dei vari ''[[Giudice (Storia della Sardegna)|giudici]],'' negli anni molte terre vennero donate dai [[Giudici di Torres|giudici turritani]] a vari ordini monastici.
[[File:Rocca di castelsardo.JPG|thumb|upright=1.6|left|Il [[castello di Castelsardo]]]]
A pochi chilometri fu fondato l'importantissimo monastero [[Oridine di San Benedetto|benedettino]] di [[Tergu]], ora in fase di studio archeologico, mentre sul colle di Frigiano vi era già un monastero probabilmente di eremiti antoniani, intorno a cui si unì la popolazione locale, per lo più sparsa in focolai rurali. Tale centro di aggregazione perse di importanza, per divenire poi un lazzaretto, quando nel [[1102]] venne fondato il [[Castello di Castelsardo|castello]] della famiglia genovese dei [[Doria]], battezzato ''Castelgenovese'' (da non confondere con ''Castel Doria)''<ref>Giuseppe Meloni, ''Casteldoria: processo per una resa'', in ''Archivio Storico Sardo'', XXXV, Cagliari, 1986.</ref>. A questa data, riportata dallo storico del Cinquecento [[Giovanni Francesco Fara]], in passato veniva fatta risalire la fondazione del castello, così come al 1111 quella del suo borgo, sulla base della lettura della scritta nell'antica campana del campanile del Comune. Invece gli scavi dell'[[Università di Sassari]], guidati dal professor [[Marco Milanese (archeologo)|Marco Milanese]], hanno determinato che il castello fu costruito nella seconda metà del Duecento. Giuseppe Piras, epigrafista, ha studiato e riletto l'epigrafe della campana stabilendo in modo indiscutibile che l'anno riportato è il 1604 e non il 1111.
 
GliCostruito il castello, gli abitanti della zona, si trasferirono progressivamente all'interno della rocca, dotata di un approdo indipendente e di numerose vasche per la raccolta dell'acqua; importante fu anche l'afflusso di famiglie [[Còrsi|còrse]] e [[Liguria|liguri]]<ref>LIVI C., ''La popolazione della Sardegna nel periodo aragonese'', in ''Archivio Storico Sardo'', vol. XXXIV, fasc. II, Cagliari, 1984, p. 95.</ref>. Quella fu la nascita del paese così come ancorasi oggipresenta possiamoancora vederlo noioggi, nonostante l'urbanizzazione avvenuta a partire dal [[1950]] ad oggi. Esso fu, conCon qualche breve parentesi, fu la sede dei Doria in Sardegna durante le varie lotte per il possesso dell'isola che portarono allo sfinimento di tutte le forze in campo. A cominciare dai Doria, passando per i [[Giudicato di Arborea|Giudicigiudici di Arborea]] del(la casatomoglie deidi [[Cappai deBrancaleone BauxDoria]] (, [[Eleonora D'Arborea]], moglie di [[Brancaleone Doria]], vi abitò per anni), fino agli [[AragonesiCorona d'Aragona|aragonesi]], che uscirono vincitori dagli ultimi conflitti, ma dopo aver pagato un alto prezzo in termini di vite, denari e tempo.
 
Castelsardo fu l'ultima città dell'isola a venir inglobata dal [[Regno di Sardegna (1324-1720)|Regno di Sardegna]] aragonese nel [[1448]], lo stesso anno in cui fu nominata [[Città regie della Sardegna|Città Regia]].<ref>{{cita libro|cognome=Casula |nome=Francesco Cesare|titolo=La Storia di Sardegna|anno=1998|mese=marzo|editore=Carlo Delfino Editore|città=Sassari|isbn= 88-7741-760-9|p=389}}</ref> Dai confini del Regno sardo restò fuori solo l'[[arcipelago della Maddalena]], annesso da [[Carlo Emanuele III di Savoia]] nel [[1767]]-[[1769|69]].<ref name=":0">{{cita libro|cognome=Casula |nome=Francesco Cesare|titolo=La Storia di Sardegna|anno=1998|mese=marzo|editore=Carlo Delfino Editore|città=Sassari|isbn= 88-7741-760-9|p=464}}</ref>
La rocca, così come era stata concepita, risultò imprendibile fino all'avvento delle armi moderne. Dal [[1520]] (la data non è certa) il paese venne rinoniminato Castel Aragonese; nel frattempo divenne sede vescovile, sostituendo così l'ormai scomparsa ''Ampurias'', di cui però conservò la denominazione; nel [[1586]] si ha l'inizio della costruzione della cattedrale.
 
===Storia moderna e contemporanea===
Nel [[1767]] Castelsardo, ormai sotto dominio [[Casa Savoia|sabaudo]], assunse l'attuale denominazione per volontà di [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]].
[[File:Madonnadelmaestrodicastelsardo.jpg|thumb|left|Pala d'altare del [[Maestro di Castelsardo]] (XVI sec.), cattedrale di Sant'Antonio Abate]]
La rocca, così come era stata concepita, rimase imprendibile fino all'avvento delle armi moderne. Nel [[1520]] (la data non è certa) il paese fu rinominato ''Castellaragonès'' (''Castelaragonese''); nel frattempo divenne sede vescovile, sostituendo l'ormai scomparsa ''Empúries'', di cui però conservò la denominazione. Nel [[1586]] iniziò la costruzione della cattedrale. Nel romanzo di [[Giulio Angioni]] ''[[Le fiamme di Toledo]]'' ([[2006]]) l'autore mette in scena sugli spalti del castello una lunga disputa teologica, verosimilmente svoltasi verso il 1550 tra Gaspar Centelles, allora governatore del castello, e il giovane magistrato cagliaritano [[Sigismondo Arquer]]. Ambedue finirono sul rogo per eresia in Spagna ai tempi di Filippo II.<ref>[[Giulio Angioni]], ''Le fiamme di Toledo'', Palermo, Sellerio, 2006, 265-281; Antonello Mattone, ''Castellaragonese. Una città fortezza nel Mediterraneo moderno (XVI-XVIII secolo)'', in AA. VV. (a cura di Antonello Mattone e Alessandro Soddu), ''Castelsardo. Novecento anni di Storia'', Roma, Carocci, 2007, pp. 458-464.</ref>
 
Sotto la dinastia [[Casa Savoia|sabauda]] Castelsardo assunse l'attuale denominazione nel [[1767]], durante il regno di [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]], ma a differenza di altre città regie, come [[Alghero#Stemma e gonfalone|Alghero]], [[Bosa]], [[Stemma di Cagliari|Cagliari]], [[Oristano]] e [[Sassari#Simboli|Sassari]], conservò nel proprio stemma le [[barre d'Aragona]] del passato regime, invece di sostituirle con la [[croce di San Giovanni Battista|croce dei Savoia]].
Il paese cominciò a perdere di importanza verso la prima metà dell [[XIX secolo|Ottocento]], schiacciato da dei proprietari terrieri troppo autoritari e da un impoverimento della vita culturale e sociale, unica alternativa alle poche terre coltivabili, dovuta al progressivo allontanarsi dei seminaristi, dei frati, del vescovo.
 
La città cominciò a perdere di importanza nella prima metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], schiacciata da proprietari terrieri troppo autoritari e da un impoverimento della vita culturale e sociale, dovuta al progressivo allontanarsi dei seminaristi, dei frati, del vescovo.
La peste di fine secolo, arrivata con notevole ritardo rispetto al resto dell'isola, completò l'opera condannando il paese al periodo più povero della propria storia, superato grazie ai molti figli emigrati e poi rientrati, ai finanziamenti delle varie amministrazioni, all'industria del turismo, sempre attenta ai luoghi ricchi di mare, fascino e storia.
 
La [[peste]] di fine secolo, arrivata con notevole ritardo rispetto al resto dell'isola, completò l'opera condannando il paese al periodo più povero della sua storia, superato grazie ai molti figli emigrati e poi rientrati, ai finanziamenti delle varie amministrazioni, all'industria del turismo, possibile grazie ai luoghi ricchi di mare, fascino e storia.
Attualmente è in corso un adeguamento delle infrastrutture atte alla ricezione di un turismo attento e colto, nonché un rilancio delle iniziative culturali tra cui non ultima la riqualificazione della biblioteca.
 
È in corso un adeguamento delle infrastrutture che mirano alla ricezione di turisti attenti e colti, nonché un rilancio delle iniziative culturali, tra cui la riqualificazione della biblioteca, recentemente trasferita, assieme al prezioso archivio storico, in un palazzo posto a ridosso del Castello dei Doria<ref name=":0" />.
==Evoluzione demografica==
[[File:Duomo di castelsardo, campanile del xiii-xiv sec. 03.JPG|thumb|Il campanile della [[Concattedrale di Sant'Antonio Abate|cattedrale]]]]
{{Demografia/Castelsardo}}
[[File:Castelsardo,_santa_maria_delle_grazie,_int._03.JPG|thumb|La chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
[[File:Torre di Frigiano, Castelsardo (SS) 1.JPG|thumb|La torre costiera di Frigiano]]
 
=== LinguaSimboli ===
Lo stemma e il gonfalone di Castelsardo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1994.<ref name="AraldicaCivica">{{cita web|url= http://www.araldicacivica.it/comune/Castelsardo/ |titolo= Città di Castelsardo |accesso= 16 settembre 2022 }}</ref>
{{Vedi anche|Lingua sassarese|Gallurese|Lingua corsa}}
{{citazione|D'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] di argento, murato di nero, fondato in punta, aperto del campo, il fastigio privo di merli, esso castello munito di tre torri merlate di tre alla guelfa, la torre centrale più alta e più larga, cimata dalla bandiera bifida, di rosso, astata di nero, caricata dell'[[Aquila (araldica)|aquila]] di nero e sventolante [[Sinistra (araldica)|a sinistra]]; il tutto sotto il [[Pali d'Aragona|capo d'oro, caricato da quattro pali di rosso]] ed ornamenti esteriori da Comune, con sottostante il motto {{maiuscoletto|Pax et bonum Rem Publicam conservant – AD 1102}}.}}
Il Castellanese odierno (parlato in una fascia compresa tra Castelsardo, [[Tergu]], [[Sedini]] e La Muddizza di [[Valledoria]]) viene da una commistione tra il [[substrato (linguistica)|substrato]] dell'antico [[sardo logudorese]] con il dialetto pisano il catalano e il castigliano , reso spurio dalle influenze [[dialetto genovese|genovesi]] , avutesi nei periodi del dominio dei [[Malaspina]] e in quello successivo al dominio dei [[Doria]].
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di rosso.
 
Nel XVIII secolo lo stemma si presentava: ''D'azzurro al [[Mastio (araldica)|mastio]] al naturale, movente dalla punta dello scudo, torricellato di tre pezzi, quello di mezzo più alto e cimato con bandiera di rosso, svolazzante a sinistra, caricata di un'aquila d'argento, sopraccaricata in petto da uno scudetto di Savoia''.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Manno|titolo=Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |volume= 4|anno= 1892 |editore=Fratelli Bocca Editori|città=Torino |url= https://www.museotorino.it/resources/pdf/books/338.1/#202 |voce= Castelsardo = Castell'Aragonese |p=192}}</ref>
Nell'ultimo secolo la parlata si è italianizzata, riassumendo così cadenze tipiche [[Lingua sassarese|sassaresi]] e rimanendo nel contempo particolare rispetto ai dialetti della zona circostante. Costituisce la cosiddetta "zona grigia" di transizione con il sassarese e il logudorese(che lo ha influenzato maggiormente come è accaduto per il sassarese), restando però particolare è ricco di particolarità lessicali e specificità fonetiche a causa dell'antico ruolo mercantile della città .
 
=== GastronomiaOnorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Titolo di città in Italia
|motivazione= Titolo del 1448 rilasciato dalla corona di Aragona<ref name="AraldicaCivica"/>
|luogo=
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Castelsardo ha una ristorazione di qualità nei suoi 58 ristoranti, aperti tutto l'anno, con punte di eccellenza in almeno 5-6 ristoranti ubicati nel centro e sulla costa.
===Architetture religiose===
Tipiche di Castelsardo sono tutte le pietanze a base di pesce, in particolare le aragoste alla castellanese (con una salsa fatta con le uova delle aragoste), astici, granseole, triglie, zerri, pesci di S.Pietro, ricci e frutti di mare.
* la [[Concattedrale di Sant'Antonio Abate]], con la pala d'altare del [[maestro di Castelsardo]] e il campanile culminante in una cupola maiolicata di diversi colori;
* le cripte sottostanti la concattedrale, nelle quali è ubicato il museo [[Maestro di Castelsardo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegne.com/it/blog/notizie/256-castelsardo-le-opere-del-maestro-nella-cripta-della-cattedrale/|titolo=Castelsardo: le opere del Maestro nelle cripte}}</ref>;
* la Chiesa di Santa Maria delle Grazie con il ligneo ''Cristo nero'';
* il monastero dei Benedettini, acquisito al patrimonio comunale ed in fase di restauro, che ospiterà il centro di documentazione sulla storia della città regia;
* l'episcopio, sede del vescovo di Ampurias dal [[1503]], restaurato.
 
===Architetture civili===
== Eventi e monumenti ==
* il palazzo dei Doria;
=== Eventi ===
* il palazzo "La Loggia" (restaurato), sede del Consiglio comunale;
L'evento più importante e famoso che caratterizza il paese è l'insieme dei riti della settimana santa. Esiste a Castelsardo una tradizione secolare, portata avanti dalla [[Confraternita di Santa Croce]] fin dal [[XVI secolo]]. La giornata più pittoresca e interessante è il [[lunissanti]] in cui oltre a varie processioni, viene praticato un pellegrinaggio alla vicina basilica di [[Tergu]].
* il palazzo Eleonora d'Arborea (restaurato), sede di rappresentanza del sindaco e della vetrina telematica dalla quale è possibile partire con visite teleguidate per il borgo antico;
L'evento è noto in tutto il mondo e la confraternita è oggetto di studio da parte dei [[musicologia|musicologi]]. Fra gli eventi minori, la festa del patrono del 17 gennaio, la processione in mare con la Madonna dei pescatori il 15 agosto, la festa di San Giovanni del 24 giugno (consuetudine questa che prende origine dai riti pagani di inizio estate, in cui i "compari" e le "comari" saltavano in coppia i falò) ormai quasi del tutto in disuso.
* la sede dell'archivio storico, restaurata, con un doppio accesso da via Vittorio Emanuele e da via Marconi.
===Architetture militari===
[[File: Castelsardo 2019 (4).jpg|thumb|right|Interno del [[castello di Castelsardo]]]]
L'intero borgo, edificato sulla rocca e interamente circondato da possenti mura (con 17 torri, delle quali solo tre a pianta quadra) è costituito di case antiche di secoli:
* [[Castello di Castelsardo|castello dei Doria]] del [[1102]], sede del rinnovato Museo dell'intreccio mediterraneo (MIM), il sito museale più visitato della Sardegna, recentemente oggetto di lavori di restauro delle sale e di modernizzazione museografica<ref>{{Cita web|url=https://www.portodiolbia.info/it/directory/castello-di-castelsardo|titolo=Castello di Castelsardo}}</ref>;
* la cinta muraria a mare ed il percorso di sentinella (ripristinato nell'area di Manganella, con l'accesso al mare "Mandracho del soccoro", da cui si gode di una splendida vista sull'intero [[golfo dell'Asinara]];
* il ponte levatoio e la porta Pisana, uno dei due accessi alla città, recuperati.
 
=== Siti archeologici ===
Negli ultimi anni Castelsardo è diventata teatro di importanti eventi culturali e di spettacolo che ne fanno una delle realtà cittadine più vivaci. In particolare, da sei anni si tengono importanti manifestazioni in occasione del [[Natale]] e soprattutto del [[Capodanno]] in Piazza, che hanno visto la partecipazione nelle ultime edizioni, fra gli altri, di: Raf (2009), Max Pezzali (2008), Tazenda, Max Gazzè, Paola Turci e Marina Rei (2007), [[Neffa]] ([[2006]]), [[Negramaro]] ([[2005]]), [[Le Vibrazioni]] ([[2004]]), [[Alex Britti]] ([[2003]]), [[Francesco Renga]] ([[2002]]). Assai significativi anche gli eventi collaterali organizzati dall'amministrazione comunale in occasione della [[Settimana Santa]], in particolare la "Pasquetta in Musica", che si tiene sui prati dove sorgono le mura a mare verso il Ponte levatoio è caratterizzata negli ultimi anni soprattutto da artisti [[jazz]] e [[Musica pop|pop]], con la partecipazione, fra i tanti, di: Eugenio Finardi, [[Eugenio Bennato]], [[Sergio Cammariere]], [[Franca Masu]], [[Paolo Fresu]], [[Giorgio Conte]], [[Avion Travel]], [[Jono Manson]], [[Max Gazzè]], [[Ginevra di Marco]], [[Piero Marras]], [[Irio di Paula]].
[[File:Nuraghe Paddaggiu (Castelsardo).JPG|thumb|Nuraghe Paddaju]]
[[File:Roccia Elefante.jpg|thumb|Roccia dell'Elefante.]]
Fra i siti archeologici:
* la [[roccia dell'Elefante]], situata al km 4,3 della SS 134 che porta a [[Sedini]]. È una roccia di [[trachite]] color ruggine, staccatasi in antichità dal massiccio di monte ''Castellazzu'' e rotolata a valle. Qui gli agenti atmosferici hanno provveduto a modellarla nella forma attuale<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/roccia-dellelefante|titolo=Roccia dell'Elefante}}</ref>;
* la [[muraglia di Monte Ossoni|muraglia megalitiche prenuragiche di monte Ossoni]], vicino Multeddu;
* il [[nuraghe]] Paddaju<ref>{{Cita web|url=https://www.donnanuragica.com/siti-archeologici-sardi/nuraghi/casteddu-sardu-castelsardo-nuraghe-paddaggiu-o-paddaju/|titolo=Castelsardo: nuraghe Paddaggiu o Paddaju}}</ref>, più vari altri nuraghi difficilmente raggiungibili o ancora in fase di censimento;
* la [[torre di Frigiano]]<ref>{{Cita web|url=https://thesilentube83.wordpress.com/2016/06/26/torre-spagnola-di-frigiano-a-castelsardo/|titolo=Torre spagnola di Frigiano a Castelsardo}}</ref>.
 
== Società ==
Nel mese di settembre viene organizzato il premio "Navicella Sardegna", riproduzione di un bronzetto votivo nuragico, in argento, realizzato a mano dal maestro orafo cagliaritano [[Bruno Busonera]], per premiare i sardi e non, che hanno dato lustro all’isola nel mondo. Le prime tre edizioni si sono svolte a Cagliari. Nelle diverse edizioni, di Cagliari e Castelsardo, sono stati premiati,fra gli altri: [[Paolo Fresu]], [[Caterina Murino]], Erminio Costa, [[Vittorio Sgarbi]], [[Gianfranco Zola]], [[Giovanni Floris]], [[Elisabetta Canalis]], Guido Melis, Nicola Lecca, [[Francesco Cossiga]], [[Antonello Salis]], Sergio Mei, Giacomo Tanchis, Francesco Cucca, Carlo Saudella, Gennaro Pesce, F.A.S.I., Paolo La Colla, Edoardo Tusacciu, [[Antonio Marras]], Franca Pinna, Gianfranco Cabiddu, Andrea Mura, Antonio Mascia, [[Tenore di Bitti Remunnu 'e Locu]], [[Ettore Sequi]], [[Salvatore Mannuzzu]], [[Antonello Grimaldi]], [[Gianfrancesco Siazzu]], [[Barbara Serra]], [[Bianca Pitzorno]], Angelo Loi, [[Anna Tifu]], monsignor Angelo Becciu, [[Valeria Marini]], [[Salvatore Mereu]], [[Maria Giacobbe]], Giorgio Aru, Paolo Mancosu, [[Flavio Manzoni]], [[Bianca Berlinguer]] e [[Salvatore Sechi]].
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Castelsardo}}
 
=== Lingua e dialetti ===
Altri importanti eventi si tengono durante tutto il corso dell'anno, in particolare d'estate. Inoltre le sale del Castello, le cripte della Concattedrale, il seminario vescovile e l'episcopio ospitano interessanti esposizioni permanenti ed allestimenti tematici.
{{Vedi anche|Dialetto castellanese}}
Il [[Dialetto castellanese| castellanese]] è parlato nel capoluogo e nella frazione di [[Lu Bagnu]]. È una varietà di transizione tra il [[gallurese]]
e il [[sassarese]]. Ha una base morfologica e lessicale di origine corsa, mentre la sintassi è condivisa col sardo<ref name="isula">{{Cita web|url=https://isula.forumactif.com/t743-a-lingua-corsa-in-sardegna&ved=2ahUKEwi7gNGIurCHAxWz3QIHHXR7ALoQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw1k4O-cFzWoqjrKpj2lQ1i-|titolo=Castellanese}}</ref>.
 
=== MonumentiReligione ===
{{Vedi anche|Concattedrale di Sant'Antonio Abate}}[[File:Mestre Castelsardo 8562.jpg|thumb|L'[[Arcangelo Michele]] opera del Maestro di Castelsardo]]
[[Immagine:Elefantenfels01.jpg|thumb|right|300px|Roccia dell'Elefante.]]
Il paese è sede della Confraternita di Santa Croce che ha la propria sede nell'oratorio di Santa Maria. La sua storia prosegue ininterrotta dalla fondazione ([[XVI secolo]]), così come ininterrotto è stato il tramandarsi dei canti e delle relative tecniche. La confraternita, pur essendo composta da laici, ha carattere religioso e dipende direttamente dal [[vescovo]], che ha facoltà di legittimarne il priore (eletto ogni anno), come anche di sciogliere la confraternita stessa. Questo perché, essendo stata per lunghi periodi l'unico centro di aggregazione e di affermazione sociale, molto spesso ha contribuito alla formazione di gruppi di potere all'interno del paese e della [[diocesi]], a volte in aperto contrasto con il vescovo stesso<ref>{{Cita web|url=https://www.santantonioabate.afom.it/castelsardo-ss-concattedrale-di-santantonio-abate/|titolo=Concattedrale di Sant'Antonio Abate}}</ref>.
Fra i siti archeolgici segnaliamo:
*la [[domus de janas]] '''"roccia dell'elefante"''', situata sulla strada per la fraz. di S. Giovanni, molto pittoresca;
*le mura megalitiche [[prenuragico|prenuragica]] del monte Ossoni, vicino Multeddu;
*il [[nuraghe]] Paddaju, più vari altri nuraghi difficilmente raggiungibili o ancora in fase di censimento.
 
===Tradizioni e folclore===
Nel centro storico, oltre al '''Castello dei Doria del 1102''', sede del Museo dell'intreccio mediterraneo, il museo più visitato della sardegna, si trovano:
L'evento più importante e famoso che caratterizza il paese è l'insieme dei riti della settimana santa. La tradizione secolare è portata avanti dalla Confraternita di Santa Croce fin dal [[XVI secolo]]. La giornata più pittoresca e interessante è il lunissanti, in cui, oltre a varie processioni, viene praticato un pellegrinaggio alla vicina basilica di [[Tergu]]. L'evento è noto in tutto il mondo e la confraternita viene studiata dai [[musicologia|musicologi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nikonschool.it/life/lunissanti.php|titolo=Il Lunissanti a Castelsardo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.homesinsardinia.com/lunissanti-la-settimana-santa-a-castelsardo-secondo-la-tradizione/|titolo=Lunissanti : La Settimana Santa a Castelsardo secondo la tradizione}}</ref>.
*la '''[[Concattedrale di Sant'Antonio abate|Concattedrale]]''' intitolata a [[Sant'Antonio abate]], con la pala d'altare del [[maestro di Castelsardo]] e il campanile culminante in una cupola maiolicata;
*le cripte sottostanti la concattedrale, nelle quali è ubicato il bellissimo museo "Maestro di Castelsardo";
*la chiesa di S. Maria con il '''Cristo nero''', ligneo;
*il palazzo dei Doria;
*il Palazzo "La Loggia" (recentemente restaurato), palazzo civico fin dal 1111 (la campana civica reca questa data) ed oggi sede del Consiglio comunale;
*il Palazzo Eleonora d'Arborea (recentemente restaurato), sede di rappresentanza del Sindaco e sede della vetrina telematica dalla quale è possibile partire con visite teleguidate per il borgo antico;
*la cinta muraria a mare ed il percorso di sentinella (recentemente ripristinato nell'area di '''Manganella''', con l'accesso al mare "Mandracho del soccoro", da cui si gode di una splendida vista sull'intero [[Golfo dell'Asinara]]
*il Ponte levatoio e la Porta pisana, uno dei due accessi alla città, recentemente recuperati;
*il convento dei Benedettini, recentemente acquisito al patrimonio comunale ed in fase di restauro, che ospiterà il centro di documentazione sulla storia della città regia;
*l'episcopio, sede del vescovo di Ampurias dal 1503, recentemente restaurato;
*la bellissima sede dell'archivio storico (recentemente restaurata) in via Vittorio Emanuele
 
Fra gli eventi minori, la festa del patrono del 17 gennaio, la processione in mare con la Madonna dei pescatori il 15 agosto, la festa di san Giovanni del 24 giugno (consuetudine che prende origine dai riti pagani di inizio estate, in cui i "compari" e le "comari" saltavano in coppia i falò), ormai quasi del tutto in disuso.
L'intero borgo, edificato sulla rocca e interamente circondato da possenti mura (con 17 torri, delle quali solo tre a pianta quadra) è costituito di case antiche di secoli.
 
== Cultura ==
===Istruzione===
I servizi scolastici comprendono un istituto comprensivo con [[scuola materna]], [[scuola elementare]] intitolata al "[[Maestro di Castelsardo]]", una [[scuola media]] intitolata ad "[[Eleonora d'Arborea]]", un liceo scientifico nella frazione di [[Lu Bagnu]] e un giardino d'infanzia<ref>{{Cita web|url=http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/SSIC81100B/ic-edacastelsardoosilo/|titolo=I.C.E.DA.Castelsardo-Osilo}}</ref>.
 
===Musei===
Le sale del [[Castello di Castelsardo|Castello]], le cripte della [[Concattedrale di Sant'Antonio Abate|Cattedrale]], il seminario vescovile e l'episcopio ospitano interessanti esposizioni permanenti ed allestimenti tematici. In particolare il Museo dell'Intreccio mediterraneo (MIM), ospitato nel [[Castello di Castelsardo|Castello dei Doria]], con oltre {{formatnum:100000}} visitatori all'anno. Dopo una breve chiusura per lavori di restauro, il Castello ed il MIM hanno riaperto con una nuova gestione, con oltre {{formatnum:120000}} biglietti venduti all'anno<ref>{{Cita web|url=http://www.mimcastelsardo.it/it/index.html|titolo=Museo dell'Intreccio Mediterraneo}}</ref>.
 
=== Cucina ===
Tipiche di Castelsardo sono tutte le pietanze a base di pesce, in particolare le [[aragosta|aragoste]] alla castellanese<ref>{{Cita web|url=https://www.castelsardosardegna.com/it/articles/46/aragosta-alla-castellanese-la-ricetta-della-tradizione.html|titolo=Aragosta alla Castellanese}}</ref> (con una salsa fatta con le uova delle aragoste), [[Homarus|astici]], [[granseola|granseole]], [[triglie]], [[Spicara smaris|zerri]], [[Zeus faber|pesci San Pietro]], [[riccio di mare|ricci]] e [[frutti di mare]].
 
==Eventi==
Castelsardo dal 2000 ospita uno dei concerti di capodanno più importanti della Sardegna e d'Italia, fra i tanti artisti nazionali protagonisti del Capodanno in piazza: Francesco Renga, Le Vibrazioni, Negramaro, Max Pezzali, Negrita, Max Gazzè, Elio e Le Storie Tese, Litfiba, [[Gianna Nannini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/eventi/capodanno-castelsardo-2024|titolo=Capodanno Castelsardo 2024}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/01/01/castelsardoin-25mila-per-gianna-nannini_58c4f884-1e4b-44ef-ad3b-525ca5782e79.html|titolo=Castelsardo, in 25mila per Gianna Nannini}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2012/12/29/news/capodanno-a-castelsardo-arriva-alessandra-amoroso-1.6265572|titolo=Capodanno a Castelsardo: arriva Alessandra Amoroso}}</ref>.
 
== Economia ==
L'economia attuale è basata principalmente sul [[turismo]], sull'edilizia e sulla pesca. Il paese è ben fornito di negozi, fra cui spiccano quelli di [[artigianato|artigianato locale]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=21}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
L'economia attuale è basata principalmente sul turismo, sull'edilizia e sulla pesca. Per quanto riguarda il commercio, il paese è ben fornito di negozi dei vari settori, fra cui spiccano quelli di [[artigianato|artigianato locale]].
=== Strade ===
A Castelsardo termina la [[s.s. 200|S.S. 200]] che collega con [[Sassari]], che dista {{M|32|u=km}}. Da Castelsardo parte la S.S. 134 che collega con Sedini ed altri centri minori dell'Anglona, mentre la S.P. 90 conduce, con una strada panoramica molto suggestiva, a [[Santa Teresa Gallura|Santa Teresa di Gallura]].
 
=== Porti ===
== Infrastrutture e cultura ==
[[File:Castelsardo KW 2016 20 003.jpg|thumb|Porto turistico]]
=== Infrastrutture ===
Castelsardo dispone di un porto turistico dotato di oltre 700 posti barca. Quello di Castelsardo è uno dei porti pilota nel programma europeo ''Odyssea''. Vi hanno base varie attività: vela, pescaturismo, [[diving]] e [[snorkeling]].<ref>{{Cita web|url=https://www.portodicastelsardo.com/|titolo=Porto di Castelsardo}}</ref>
La città è il capoluogo della regione storica dell'Anglona ed è dotato di numerosi servizi ed infrastrutture a rilevanza distrettuale, fra le quali, musei, archivi, biblioteche, ma anche infrastrutture per l'erogazione di servizi sanitari della ASL (poliambulatorio, consultorio, centro di igiene mentale, 118, guardia medica, guardia turistica, centro veterinario, ecc.), per i servizi scolastici: un istituto comprensivo con scuola materna, scuola elementare "Maestro di Castelsardo", scuola media "Eleonora d'Arborea; vi è un Liceo Scientifico e un giardino d'infanzia; sono di recente apertura una [[biblioteca]] e un centro per le politiche sociali. È in fase di realizzazione un [[anfiteatro]], un teatro, un centro di ricerca post universitaria sui saperi locali mediterranei, c'è un [[porto]] turistico attrezzato, uno stadio in erba naturale con tribune coperte,nel quale gioca la locale squadra di calcio che milita nel campionato nazionale dilettanti, ed anche campi da [[calcetto]] e da [[basket]], volley, tennis.
 
=== CulturaMobilità urbana ===
La città dispone di una linea di autobus che attraversa il territorio comunale dal confine con il comune di [[Sorso]] fino a quello con il comune di [[Valledoria]], passando per Peruledda, Lu Bagnu, il centro storico, Multeddu; è stato attivato anche un servizio di bus navetta, che dal parcheggio di interscambio, situato nei pressi dello stadio comunale, conduce al centro storico, dove vige una ZTL ed il divieto di accesso per i bus turistici.<ref>{{Cita web|url=https://moovitapp.com/index/it/mezzi_pubblici-Castelsardo-Cagliari_e_Sardegna-site_30243998-1262|titolo=Come arrivare a Castelsardo in bus?}}</ref>
 
== Amministrazione ==
La città è inserita in diverse reti internazionali, fra le quali "I borghi più belli d'Italia", il "Village Terraneo" (che riunisce 17 fra le più belle città euromediterranee) e soprattutto la Conferenza permanente delle Città storiche del Mediterraneo, nell'ambito della quale vengono organizzate numerose iniziative umanitarie (recentemente è stato donato dalla città di castelsardo un forno per la panificazione ad un'associazione caritatevole che si occupa di assistere le famiglie povere di Betlemme), culturali (convegni, conferenze) ed artistiche (fra le quali in concerto per la Vita e per la Pace, che da sette anni va in onda il giorno di Natale in Mondovisione). Vi si tiene con cadenza annuale la rassegna "Libriincastello"; il Comune offre la possibilità di servizio navetta per gli spettacoli teatrali della vicina Sassari. A Castelsardo risiede l'autore di romanzi e poesie in lingua [[Giuseppe Tirotto]], non è raro assistere a delle presentazioni di suoi libri o a "reading" di poesie in sardo tenuti da lui stesso. Sono attivi dei corsi regionali per i mestieri del comparto turistico e per le [[arti bianche]].
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Il paese è sede della Confraternita di Santa Croce, una delle ultime confraternite ancora esistenti in Europa, che ha la propria sede nell'Oratorio di Santa Maria. La sua storia prosegue ininterrotta dalla fondazione ([[XVI secolo]]), così come ininterrotto è stato il tramandarsi dei canti e delle relative tecniche. In tutta Europa vi sono solo due confraternite che possono vantare una così lunga tradizione. La confraternita, pur essendo composta da laici, è di carattere religioso, e dipende direttamente dal [[Vescovo]], che ha facoltà di legittimarne il priore (che viene eletto ogni anno) come anche di sciogliere la confraternita stessa. Questo perché, essendo stata per lunghi periodi l'unico centro di aggregazione e di affermazione sociale, molto spesso ha contribuito alla formazione di gruppi di potere all'interno del paese e della [[diocesi]], a volte in aperto contrasto con il Vescovo stesso.
{{ComuniAmminPrec|Nome=Angelo Capula|Inizio=21 novembre 1993|Fine=9 giugno 1996|Partito="Eterogenea"|Note=<ref name="93-96">{{Cita web|titolo=Comunali 21/11/1993|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=21/11/1993&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Massimo Pinna|Inizio=9 giugno 1996|Fine=16 aprile 2000|Partito=[[lista civica|liste civiche]] di [[centro-sinistra]]|Note=<ref name="96-00">{{Cita web|titolo=Comunali 09/06/1996|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=09/06/1996&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Franco Cuccureddu|Inizio=16 aprile 2000|Fine=8 maggio 2005|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name="00-05">{{Cita web|titolo=Comunali 16/04/2000|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=16/04/2000&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Franco Cuccureddu|Inizio=8 maggio 2005|Fine=30 maggio 2010|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name="05-10">{{Cita web|titolo=Comunali 08/05/2005|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=08/05/2005&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Matteo Santoni|Inizio=30 maggio 2010|Fine=25 maggio 2014|Partito=[[lista civica]] "Continuiamo Insieme"|Note=<ref name="10-14">{{Cita web|titolo=Comunali 30/05/2010|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=30/05/2010&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Franco Cuccureddu|Inizio=25 maggio 2014|Fine=17 giugno 2019|Partito=[[lista civica]] "Insieme per Crescere"|Note=<ref name="14-">{{Cita web|titolo=Comunali 25/05/2014|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Maria Capula|Inizio=17 giugno 2019|Fine=9 giugno 2024|Partito=[[lista civica]] "Castelsardo Bene Comune"|Note=<ref name="17-">{{Cita web|titolo=Comunali 17/06/2019|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=16/06/2019&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730230&levsut3=3&lev3=230&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=12 aprile 2020}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Lucia Tirotto|Inizio=9 giugno 2024|Fine=in carica|Partito=[[lista civica]] "Ripartiamo Insieme"|Note=<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=09/06/2024&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=20&levsut1=1&lev2=73&levsut2=2&levsut3=3&ne1=20&ne2=73&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=730230&lev3=230|titolo=Comunali 09/06/2024}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
====Calcio a 11====
Fra le più importanti c'è una squadra di livello nazionale:
L'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Castelsardo|ASD Castelsardo]] è la principale squadra della città. Ha militato per dieci stagioni nel campionato di [[Serie D]], massima serie dilettantistica del campionato italiano<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Sardegna/Promozione/GironeB/Squadra/Castelsardo/1100034/Scheda|titolo=Scheda ASD Castelsardo}}</ref>. La seconda squadra della città è l'Atletico Castelsardo, fondata nel 2023 e che milita in [[Seconda Categoria]] nella stagione 2024-25<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Sardegna/SecondaCategoria/GironeH/Squadra/AtleticoCastelsardo/1207901/Scheda|titolo=Scheda ASD Atletico Castelsardo}}</ref>.
*[[Associazione Sportiva Castelsardo Calcio]] è la principale squadra della città.
====Calcio a 5====
La società ha militato nel campionato di Eccellenza Regionale finendo al 3° posto, ma grazie alle semifinali raggiunte nella coppa Italia è stata ammessa al campionato di Serie D. Nella stagione 2007-08 giocò nel campionato di [[Serie D]]. Nella squadra di Castelsardo ha giocato anche il noto calciatore [[Antonio Langella]].
A Castelsardo risiede un'unica squadra di [[calcio a 5]]: il Castelsardo Futsal<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Sardegna/CalcioA5Dilettanti/GironeCoppaItaliaDilettantiCalcioA5/Squadra/CastelsardoFutsal/1213664/Scheda|titolo=Scheda Castelsardo Futsal}}</ref>.
 
=== Trasporti e mobilitàSurf ===
Presso la spiaggia Ampurias (frazione di [[Lu Bagnu]]) è operativa la Bulli Surf Club A.S.D., nata nel [[2013]]. Vanta atleti in ambito nazionale ed internazionale<ref>{{Cita web|url=https://www.bullisurfclub.it/|titolo=Bulli Surf Club Castelsardo}}</ref>.
=== Aeroporti vicini ===
[[Aeroporto di Alghero-Fertilia]], km 50;
[[Aeroporto di Olbia-Costa Smeralda]], km 100.
 
=== PortiImpianti vicinisportivi ===
Castelsardo dispone di un complesso sportivo che comprende lo stadio comunale in erba naturale con tribune coperte, nel quale gioca la locale squadra di calcio ([[Associazione Sportiva Dilettantistica Castelsardo|ASD Castelsardo]]), i campi da tennis, basket e [[calcio a 5|calcetto]] (dove gioca il Castelsardo Futsal). Dispone, inoltre, di un impianto sportivo con campo in erba sintetica in località Lu Ponti e di una palestra di [[pallavolo]] nel complesso scolastico dell'Istituto comprensivo "Eleonora d'Arborea".
Castelsardo dispone di un porto turistico dotato di oltre 700 posti barca, attrezzato con elettricità, acqua e carburante, bar, market, esercizi commerciali. Il porto di Castelsardo è uno dei porti pilota nel programma europeo ''Odyssea''. I porti commerciali più vicini sono: [[Porto Torres]], km 30; [[Olbia]] km 90; [[Golfo Aranci]] km 100.
 
=== CollegamentiNote Stradali ===
<references />
 
==Bibliografia==
Castelsardo si trova sulla s.s. 200 che collega [[Sassari]] a [[Santa Teresa Gallura|Santa Teresa di Gallura]]. Dista 34&nbsp;km dal capoluogo.
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, 1 (A-D)|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589019|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro|1=|2=|3=Grande Enciclopedia della Sardegna|4=2007|5=Newton&ComptonEditori|6=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=4 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
* [[Giulio Angioni]], ''Le fiamme di Toledo'', Palermo, Sellerio, 2006.
* {{cita libro|curatore= Antonello Mattone |curatore2= Alessandro Soddu |titolo= Castelsardo. Novecento anni di Storia |città= Roma |editore= Carocci |anno= 2007 }}
* {{cita libro|autore= Mauro Maxia |titolo= Studi sardo-corsi. Dialettologia e storia della lingua tra le due isole |edizione= 2 |città= Olbia |editore= Taphros |anno= 2010 }}
* Mauro Maxia, ''Fonetica storica del gallurese e della altre varietà sardocorse'', Olbia, Taphros, 2012.
 
==Voci correlate==
=== Trasporti urbani ===
* [[Isola di Molino]]
* [[Lu Bagnu]]
* [[Dialetto castellanese]]
 
==Altri progetti==
Il paese dispone di una linea di autobus che attraversa il territorio comunale dal confine con il comune di [[Sorso]] fino a quello con il comune di [[Valledoria]], passando per Peruledda, Lu Bagnu, il centro storico, Multeddu.
{{interprogetto}}
 
== AmministrazioneCollegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{ComuniAmministrazione
* {{cita web|http://www.comunas.it/castelsardo/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
|NomeSindaco=[http://www.francocuccureddu.com]Angelo Francesco Cuccureddu
|DataElezione=10/05/2005
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune=079 478400
|EmailComune=comcas@tiscali.it
}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Sassari}}
== Galleria immagini ==
<gallery>
Immagine:Madonnadelmaestrodicastelsardo.jpg
Immagine:Castelsardo Street in Castell.jpg
Immagine:Castelsardo Castell.jpg
Immagine:Castelsardo view from Castell with Harbour.jpg
Immagine:Castelsardo.jpg
</gallery>
 
{{interprogetto|commons=Castelsardo}}
{{Provincia di Sassari}}
{{Città regie della Sardegna}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Sardegna}}
 
[[Categoria:ComuniCastelsardo| della provincia di Sassari]]
[[Categoria:Castelli della Sardegna]]
 
[[an:Casteddu Sardu]]
[[ca:Castelsardo]]
[[co:Casteddu Saldu]]
[[de:Castelsardo]]
[[en:Castelsardo]]
[[eo:Castelsardo]]
[[es:Castelsardo]]
[[eu:Castelsardo]]
[[fr:Castelsardo]]
[[gl:Castelsardo]]
[[ja:カステルサルド]]
[[nap:Castelsardo]]
[[nl:Castelsardo]]
[[pl:Castelsardo]]
[[pt:Castelsardo]]
[[roa-tara:Castelsardo]]
[[ru:Кастельсардо]]
[[sc:Casteddu Sardu]]
[[uk:Кастельсардо]]
[[vo:Castelsardo]]