San Donaci: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{S|comuni|Puglia}}
|Nome = San Dònaci
{{Comune
|Panorama =
|nomeComune = San Donaci
|Didascalia =
|linkStemma = San Donaci-Stemma.png
|Bandiera = San Donaci-Gonfalone.png
|siglaRegione = PUG
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = BR
|Stemma = San Donaci-Stemma.png
|latitudineGradi = 40
|Voce stemma =
|latitudineMinuti = 27
|Stato = ITA
|latitudineSecondi = 0
|Grado amministrativo = 3
|longitudineGradi = 17
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|longitudineMinuti = 55
|Divisione amm grado 2 = Brindisi
|longitudineSecondi = 0
|Amministratore locale = Giancarlo Miccoli
|altitudine =
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]]
|superficie = 34
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2023#San Donaci|15-5-2023]]
|abitanti = 7.090
|Data istituzione =
|anno = 30-06-2009 (ISTAT)
|Sottodivisioni =
|densita = 210
|Divisioni confinanti = [[Brindisi]], [[Cellino San Marco]], [[Guagnano]] (LE), [[Mesagne]], [[San Pancrazio Salentino]]
|frazioni =
|Zona sismica = 4
|comuniLimitrofi = [[Brindisi]], [[Cellino San Marco]], [[Guagnano]] (LE), [[Mesagne]], [[San Pancrazio Salentino]]
|Gradi giorno = 1133
|cap = 72025
|Nome abitanti = sandonacesi, sandonaciari (in dialetto locale)
|prefisso = [[0831]]
|Patrono = [[Madonna delle Grazie|santa Maria delle Grazie]], san [[Vincenzo Ferrer]]
|istat = 074013
|fiscaleFestivo = H822;5 agosto
|PIL =
|nomeAbitanti = sandonacesi
|PIL procapite =
|patrono = [[Santa Maria]]
|Mappa = Map of comune of San Donaci (province of Brindisi, region Apulia, Italy).svg
|festivo = [[5 agosto]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di San Donaci nella provincia di Brindisi
|sito = http://www.comune.sandonaci.br.it/
}}
 
'''San Donaci''' è un [[comune italiano]] di 7.090 abitanti della [[provincia di Brindisi]], in [[Puglia]]. È situato in [[Salento]] lungo la direttrice fra [[Lecce]] e [[Taranto]].
'''San Dònaci'''<ref>{{DOP|id=1078446}}</ref> è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Brindisi]] in [[Puglia]].
 
È situato nel [[Salento]] lungo la direttrice fra [[Lecce]] e [[Taranto]].
 
== Origini del nome ==
Il nome del paese, secondo un'ipotesi di [[Giacomo Arditi]]<ref>G. Arditi, ''Corografia di Terra d'Otranto'', Lecce 1879, p. 530).</ref>, sarebbe un'abbreviazione di ''Donatoci'', participio passato del verbo ''donare''<ref>{{cn|Potrebbe anche derivare dall'idronimo indoeuropeo ''San'' o ''Sand'' e dal vocabolo greco ''Donakeus'' per significare la vita tra le paludi, ossia l'acqua che scorre nel luogo ove c'è il canneto}}</ref>. Più probabilmente il nome potrebbe fare riferimento a un santo particolarmente venerato nel Medioevo nel Salento, [[san Dana]], chiamato anche san Danatte e san Danax (Dànace). Una valenza storico-economica avrebbe invece la proposta etimologica pubblicata di recente sulla rivista linguistica ''RIOn'': ''donaci'' deriva dal latino ''dominicum'', diventato ''donicum'' e quindi ''donaci''. L'espressione iniziale doveva essere all'incirca "(casale) del terreno di proprietà o dominicato", cioè non concesso in feudo; il proprietario era probabilmente un ente ecclesiastico e questo fatto avrebbe generato l'aggettivo "santo". Si tratterebbe, dunque, di uno pseudo [[agiotoponimo]].
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia|Storia del Salento}}
Ci sono stati ritrovamenti di oggetti preistorici nella grotta in contrada Mariana (alcuni vasi e rudimentali armi litiche).
I ritrovamenti della grotta Mariana (alcuni vasi e rudimentali armi litiche); In contrada "Cuciulina" (una piccola necropoli di 4 tombe ed alcune epigrafi) ed in contrada Palazzo (resti di una villa prediaria. fanno pensare ad una presenza sporadica dell'uomo in età classica e romana, probabilmente [[Messapi]] poi sconfitti e colonnizzati dai coloni [[Taranto|tarantini]] ed infine inglobati nella [[Regio II Apulia et Calabria]] dall'[[Impero Romano]]. La struttura urbanistica a [[castra]] latina nel centro storico indica la presenza di un piccolo borgo nel periodo delle invasioni barbariche.
 
Resti romani emersi in contrada Cuciulina (una piccola necropoli di quattro tombe ed alcune epigrafi), in contrada Palazzo (resti di una villa prediaria) e in contrada Mea (villa rustica) fanno pensare ad una presenza sporadica dell'uomo in età preclassica e poi romana, probabilmente popolazioni [[messapi]]che poi colonnizzate dai [[Taranto|tarantini]] e infine inglobate nella [[Regio II Apulia et Calabria]] dall'[[Impero romano]].
Le prime tracce di un insediamento consistente risalgono al [[X secolo]], quando il territorio del [[Salento]] era sotto la benevola protezione dell'[[Impero Romano d'Oriente]], vi si trovano i resti un limes bizzantino (detto paretone dei greci) e di [[Specchia (megalite)|Specchie]]. Nel casale di San Misirino, è sita una chiesa vetero-cristiana di origine bizantina. la palude che caratterizza il territorio comunale è stata sede di una colonia rupestre di Monaci di [[San Basilio]] avezzi al concubinato.
 
Le prime tracce di un insediamento consistente risalgono al [[X secolo]], quando il territorio del [[Salento]] era sotto il dominio dell'[[Impero bizantino]]. Molti ritengono che San Donaci sia stata originariamente un casale della Foresta oritana, prima di essere data in feudo dai conti di Conversano all'[[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|arcivescovo di Brindisi]], Bailardo, nel [[XII secolo]]. Tale rimase fino alla fine del [[XVIII secolo]], quando [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]] la assegnò insieme al feudo di [[San Pancrazio]] ad un governatore regio.
La struttura architettonica di carattere storico più rilevante è Il castello, poi palazzo arcivescovile della [[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|diocedi di Brindisi]] e della [[diocesi di Oria]] (unite dall'arrivo dei normanni [[XI secolo]] sino al [[XVII secolo]]) di cui il borgo di San Donaci costituiva parte del Feudo. Per tutto il medioevo fino alla metà del Novecento gli abitanti hanno dovuto lottare contro la [[malaria]].
 
La feudalità arcivescovile su San Donaci subì una interruzione formale e non sostanziale, nel [[1461]], allorché [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando d'Aragona]] assegnò a [[Giorgio Castriota Scanderbeg]] parecchi feudi in Puglia, tra cui San Donaci, in compenso dell'aiuto nella guerra contro [[Giovanni II di Lorena]]. Ma lo Scanderbeg e la colonia albanese che aveva preso possesso di San Donaci preferirono lasciare il feudo all'arcivescovo di Brindisi.
 
=== Simboli ===
Lo stemma comunale, concesso il 27 maggio 1929, raffigura un albero di palma alla cui base vi sono tre spighe di grano e un tralcio di vite.<ref>{{cita web |url= https://www.comune.sandonaci.br.it/vivere-il-comune/territorio/stemma.html |sito= Comune di San Donaci |titolo= Stemma |accesso= 29 maggio 2022 |dataarchivio= 3 ottobre 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20221003235959/https://www.comune.sandonaci.br.it/vivere-il-comune/territorio/stemma.html |urlmorto= sì }}</ref> Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
La struttura architettonica di carattere storico più rilevante è il '''Castello''', o Palazzo arcivescovile dell'[[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|arcidiocesi di Brindisi]] di cui il borgo di San Donaci costituiva parte del Feudo.
 
La '''Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta''' è un esempio di attardato neoclassicismo architettonico. Costruita nel [[1899]] su una precedente chiesa, mostra sulla piazza la facciata elegante e sobria, con l'alto campanile visibile da ogni parte. All'interno l'altare in pietra dedicato all'Addolorata.
 
Nella chiesetta di '''Santa Maria delle Grazie''', ora cappella del cimitero (a 300 metri dall'abitato), è conservata la venerata immagine ad affresco di una ''Madonna col Bambino (Madonna delle Grazie)'' del [[XV secolo]], certamente ridipinta successivamente.
[[File:Edificio di San Miserino a San Donaci.JPG|thumb|left|Complesso di San Miserino nell'agro di San Donaci (BR)]]
In contrada ''Monticello'' (sulla strada per [[Mesagne]]) è presente il rudere abbandonato del [[Tempietto di San Miserino]], considerato il luogo di culto paleocristiano tra i più antichi dell'intera regione (VI-VIII secolo). È un edificio di grande interesse architettonico per la sua pianta centrale a forma ottagonale con copertura a cupola, che richiama la tradizione costruttiva romana. Per secoli abbandonato e quasi distrutto, è stato solo in piccola parte ripristinato; mostra ancora la tipica copertura a cupola (in ''opus cementicium'') che poggia su otto pilastri e capitelli in stucco decorati con foglie d'acanto. L'interno è a circa 2 metri sotto il piano di campagna con quattro piccole absidi contrapposte; sulle pareti rimangono tracce di intonaco rosso, ma sono del tutto scomparsi gli affreschi di epoca bizantina e le decorazioni in stucco, mentre il pavimento conserva ancora parti del mosaico bicromo, probabilmente di epoca romana. Si accede da un pronao affiancato da due piccoli ambienti in buona parte demoliti. Probabilmente nato, in età romana, come tempio pagano (o ninfeo), fu successivamente utilizzato come battistero dai primi cristiani. Il monumento è a circa 100 metri a sud del ''[[Limitone dei greci]]'', un antico muro di divisione tra la zona bizantina (a sud) e quella Longobarda (a nord)<ref>''Il tempietto di San Miserino nel territorio di San Donaci'', Mesagne 1997.</ref>.
 
Il paesaggio circostante è contornato dal parco naturale '''Li Paduli''' e l’agro di San Dònaci si caratterizza per la presenza di una cospicua falda acquifera sotterranea, fondamentale per la fertilità del terreno. Il paese, infatti, è un importante coacervo di viticoltura. L’elemento essenziale dell’economia è l’agricoltura (vino, olio extravergine d’oliva, cereali, frutta e ortaggi. La zona delle '''Paludi''', un tempo sede di un insediamento rupestre di [[monaci di san Basilio]], è oggi in parte coltivata; è luogo di passaggio di uccelli migratori. In progetto il ripristino dell'area naturalistica e la realizzazione di un parco protetto. Le paludi un’area naturale sterrata con molte buche che si allagano durante il periodo delle precipitazioni. La zona è stata bonificata nel 1922 ed oggi viene assistita durante le forti precipitazioni all’impaludamento della zona.
 
Gli acquitrini che si formano nell’area delle paludi sono importanti, dal punto di vista ecologico, perché creano il giusto ecosistema. Le paludi possono essere sia d'acqua dolce che salata, nel caso delle paludi sandonacesi, dolce, estendendosi lungo le sponde di fiumi e laghi o delle coste marine.
 
La vegetazione tipica delle paludi presenta canne, giunchi e alberi in grado di sopravvivere con un '''suolo intriso d'acqua'''. Molti uccelli acquatici vivono nelle aree paludose, oltre a topi muschiati, rane e insetti.
 
Nelle paludi di acqua salmastra, d'inverno, si fermano oche, anatre delle nevi e aironi.<ref>{{Cita web|url=http://terradeimessapi.it/li-paduli/|titolo=Li Paduli|sito=GAL Terra dei Messapi|data=2015-05-15|lingua=it-IT|accesso=2021-05-13}}</ref>
 
==Attività economiche==
La componente essenziale dell'economia sandonacese è l'agricoltura (vino, olio, cereali, frutta, bambagia); piuttosto diffusi l'allevamento degli ovini, gli stabilimenti vinicoli, i frantoi e gli stabilimenti per la lavorazione dei fichi secchi.
San Donaci è un importante centro di viticoltura.
 
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Donaci}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2014]] nel territorio comunale si registrava la presenza di 98<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html}}</ref> stranieri residenti (37 maschi e 61 femmine) pari circa all'1,44% della popolazione totale residente. La più grande comunità è di gran lunga quella [[Marocchini|marocchina]].
 
Si riportano le nazionalità più rappresentate:
 
* [[Marocco]]: 51
* [[Romania]]: 29
* [[Germania]]: 5
 
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
L'economia è basata in maniera quasi totale sull'[[agricoltura]] caratterizzata da [[olivoculturaolivicoltura]] (principalmente piante giovani) e [[viticoltura]], sono presenti alcune piccolediverse aziende vinicole e centri di assistenza fiscale.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Domenico Serio
|DataElezione=15/04/2008
|mandato=1
|partito=[[lista civica]] ''L'Unione per Sandonaci''
|TelefonoComune=0831 631211
|EmailComune=info@sandonaci.net
}}
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
== Voci correlate ==
{{ComuniAmminPrec|Nome=Vito Punzi|Inizio=2 agosto 1988|Fine=16 giugno 1993|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]], [[Partito Comunista Italiano]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
* [[Dialetto salentino]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carmine Lolli|Inizio=23 febbraio 1990|Fine=18 agosto 1991|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
* [[Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni|Arcidiocesi di Brindisi - Ostuni]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Michele De Filippis|Inizio=16 giugno 1993|Fine=28 aprile 1997|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
* [[Elenco strade provinciali della Provincia di Brindisi]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Gagliani|Inizio=28 aprile 1997|Fine=13 dicembre 1999|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Vincenzo Elia|Inizio=17 aprile 2000|Fine=27 novembre 2002|Partito=[[centro-destra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Michele Lastella|Inizio=27 novembre 2002|Fine=27 maggio 2003|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mariangela Presta|Inizio=27 maggio 2003|Fine=15 aprile 2008|Partito=[[Casa delle Libertà]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Serio|Inizio=15 aprile 2008|Fine=28 maggio 2013|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Fina|Inizio=28 maggio 2013|Fine=10 giugno 2018|Partito=[[lista civica]]: il sole|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine|Nome=Angelo Marasco|Inizio=10 giugno 2018|Fine=in carica|Partito=[[lista civica]]: San Donaci futura|Note=<ref name=interno />}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[[Giacomo Arditi]], ''Corografia fisica e storica della Provincia di Terra d'Otranto'', stab. Scipione Ammirato, Lecce 1879, p.&nbsp;530.
* ''San Donaci: natura e cultura'', a cura dell'Amministrazione comunale, San Donaci s.d. (1960 circa)
* Dolores Bardicchia e Francesco Panna, ''Le masserie di San Donaci nell'alto Salento'', a cura del Laboratorio di studi salentini, Latiano 2008.
* Giovanni Matichecchia, ''Il tempietto di San Miserino nel territorio di San Donaci'', a cura di Antonio Nitti, Centro studi G. Antonucci, Mesagne 1997.
* Giuseppe Baldassarre, ''Per l'etimologia di un toponimo salentino'': San Dònaci, "Rivista Italiana di Onomastica" RIOn, XX (2014), 2 , pp.&nbsp;589–592.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.brindisiweb.com/provincia/sandonaci/ |Descrizione ed immagini di SandonaciSan Donaci (su Brindisiweb.com)]}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Brindisi}}
 
{{Salento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Puglia}}
[[Categoria:San Donaci]]
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Brindisi]]
 
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[[fr:San Donaci]]
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[[ja:サン・ドーナチ]]
[[nap:San Donaci]]
[[nl:San Donaci]]
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[[pt:San Donaci]]
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[[uk:Сан-Доначі]]
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