Levasseur PL.7: differenze tra le versioni
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{{aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome
|Immagine = Levasseur PL.7 Annuaire de L'Aéronautique
|Didascalia
|Tipo = [[aerosilurante]] [[aereo imbarcato|imbarcato]]<br />[[bombardiere]] leggero imbarcato
|Equipaggio = 3
|Progettista = [[Pierre Levasseur]]
|
|Data_ordine =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = [[1926]] (PL.7)<br />[[1929]] (PL.7 16m50)
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale
|Altri_utilizzatori
|Esemplari
|Costo_unitario
|Sviluppato_dal = [[Levasseur PL.4]] <ref name="aviastar">Levasseur PL 7 in ''Virtual Aircraft
|Altre_varianti = [[Levasseur
|Tavole_prospettiche = Levasseur PL.7T 2-view L'Aéronautique December,1926.png
|Lunghezza = 11,68 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 16,50 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 4,86 m
|Superficie_alare = 71,04 [[metro quadrato|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 2 800 [[chilogrammo|kg]]
|
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = un [[Hispano-Suiza 12L]]br
|Potenza = 600 [[cavallo vapore|CV]] (441 [[Watt|kW]])
|Spinta =
|Velocità_max = 170 [[chilometro orario|km/h]] a livello del mare <ref name="aviafrance16m50">{{Cita web|url=http://www.aviafrance.com/7550.htm|titolo=Levasseur PL 7 16m50|accesso=6 gennaio 2010|lingua=fr|editore=http://www.aviafrance.com/|opera=Aviafrance|data=}}</ref>
|VNE =
|Velocità_crociera = 138 km/h
|Velocità_salita =
|Decollo =
|Atterraggio =
|Autonomia = 645 [[chilometro|km]]
|Raggio_azione =
|Tangenza = 2 900 m
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
|Missili =
|Piloni =
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo = [[siluro|Siluri]]
|
|Note = dati riferiti alla versione Levasseur PL.7 16m50
|Ref = Levasseur PL.7 in ''Уголок неба'' <ref name="airwar">Levasseur PL.7 in ''Уголок неба''.</ref>
}}
Il '''Levasseur PL.7''''<ref group=N>La bibliografia nelle varie lingue non concorda, per la mancanza di una rigida convenzione di designazione richiesta dalle forze armate francesi, nella designazione del modello, '''PL.7''' prevalente in quella in lingua inglese, '''PL-7''' o '''PL 7''' in francese.</ref> ed i suoi derivati erano una famiglia di [[Aerosilurante|aerosiluranti]] monomotori [[aereo imbarcato|imbarcati]] con [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] [[biplano|biplana]] prodotta dall'[[azienda aeronautica]] [[Francia|francese]] [[Sociéte Pierre Levasseur Aéronautique]] nella seconda metà degli [[anni 1920|anni venti]].
Caratterizzati dalla fusoliera a tenuta stagna tipo [[Idrovolante#
== Storia del progetto ==
Nel [[1926]] la Levasseur decise di diversificare l'offerta di propri velivoli avviando la costruzione di diversi modelli destinati, oltre che alla Marina militare francese, ad un uso più specificatamente da base terrestre. Vennero infatti realizzati il [[Levasseur PL.4|PL.4]] [[aereo da ricognizione|da ricognizione]] ed il [[aereo da caccia|caccia]] [[Levasseur PL.5|PL.5]], entrambi aerei destinati ad essere imbarcati sulle unità della Marine nationale, ed il caccia [[Levasseur PL.6|PL.6]] proposto all'[[Armée de l'air]], primo aereo pensato in questo ruolo dall'azienda, nel quale riponeva le speranze di una commessa che la rendesse fornitore anche dell'aeronautica militare.
L'Armée de l'air non ritenne però interessante il PL.6 per cui ne venne cessato lo sviluppo e gli interessi commerciali ritornarono verso un prodotto destinato alla Marina. Si decise allora di avviare un progetto che potesse andare a sostituire gli aerosiluranti [[Levasseur PL.2|PL.2]], il primo velivolo militare fornito alla Marine nationale.
Il [[prototipo]] del PL.7 era basato sul PL.4 introducendo però una struttura in tecnica mista ed una nuova ala [[Biplano#Sesquiplano|sesquiplana]] dall'[[apertura alare|apertura]] di 18,5 m che adottava, al posto di [[montante interalare|montanti]] verticali, una coppia di [[diagonale|diagonali]] per lato. Il PL.7.01 venne portato in volo nel corso del 1926, la prima volta equipaggiato con un motore Farman 12We da 550 CV (405 kW), sostituito con unità [[Hispano-Suiza]] e [[Renault]] nel corso delle prove.<ref name="aviastar"/><ref name="aviafrancePL7">{{Cita web|url=http://www.aviafrance.com/9434.htm|titolo=Levasseur PL 7|accesso=6 gennaio 2010|lingua=fr|editore=http://www.aviafrance.com/|opera=Aviafrance|data=}}</ref>
Lo sviluppo attraversò un periodo di prove e sostituzioni varie che generarono la prima versione di serie, designata PL.7 18 m, avviata alla produzione in serie nel [[1928]] e che differiva da prototipo principalmente per la riduzione dell'apertura alare e per la motorizzazione con un Hispano-Suiza 12Lbr da 600 CV. Realizzata in 9 esemplari, 6 vennero in seguito aggiornati alla versione più recente. La velatura fu comunque oggetto di revisione ed interventi da parte dell'ufficio di progettazione che, attraverso un nuovo prototipo, il PL 7 17m25, che non soddisfaceva pienamente i requisiti preventivati, arrivò al definitivo PL.7 16m50 realizzato in 40 esemplari<ref name="aviafrance16m50"/>.
La produzione complessiva fece del PL.7 e dei suoi derivati il modello di maggior successo commerciale dell'azienda francese.<ref>{{Cita web|url=http://www.aviafrance.com/constructeur.php?ID_CONSTRUCTEUR=816|titolo=Levasseur|accesso=8 gennaio 2010|lingua=fr|editore=http://www.aviafrance.com/|opera=Aviafrance|data=}}</ref>
In seguito venne realizzato anche un modello designato PL.7T, proposta per una variante [[aereo di linea|da trasporto civile]] presentata al [[Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget|salone internazionale dell'aeronautica di Parigi-Le Bourget]] del 1929 in forma statica.<ref name="aviastar"/> Il PL.7T introduceva una nuova fusoliera con un abitacolo a due posti affiancati destinati al pilota ed al meccanico, uno scompartimento per sei passeggeri ed era equipaggiato con la versione del motore [[Bristol Jupiter]] prodotto in Francia su licenza dalla [[Gnome et Rhône]].<ref name="Flight">''Flight'' 1926, 782.</ref> In realtà era stato ottenuto da un PL.4 e appositamente realizzato in sostituzione di un [[Mockup]] pere essere visionato dal pubblico ma, dato lo scarso interesse dimostrato dai potenziali clienti, non venne mai avviato ad un vero e proprio sviluppo venendo smantellato dopo la mostra.<ref name="aviastar"/><ref name="WAIF">World Aircraft Information Files, File 900 Sheet 06.</ref>
== Tecnica ==
Il PL.7 era un velivolo realizzato in tecnica mista e dall'aspetto, tranne che per la fusoliera, tradizionale per l'epoca; monomotore biplano a carrello fisso.
La [[fusoliera]] era del tipo [[Idrovolante#Fusoliere avion marin|avion marin]], a tenuta stagna, una soluzione che permetteva in caso di [[ammaraggio]] forzato la necessaria capacità di galleggiamento, ed includeva tre [[Cabina di pilotaggio|abitacoli]] aperti posti in tandem. Posteriormente terminava in un [[impennaggio]] classico mono[[deriva (aeronautica)|deriva]] con [[piano orizzontale (aeronautica)|orizzontali]] controventati.
La [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] era di tipo [[Biplano#Sesquiplano|biplano-sesquiplana]], con l'ala superiore, di maggior [[apertura alare|apertura]], collegata all'inferiore tramite due coppie di [[diagonale|diagonali]] per lato, la più interna in prossimità della fusoliera, ed alla stessa tramite un castello tubolare centrale.
Il [[carrello d'atterraggio]] era un semplice biciclo fisso ammortizzato, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio. Il [[gancio di coda]], posizionato sotto la parte terminale della fusoliera, veniva estratto nelle operazioni di [[appontaggio]].
La propulsione era affidata, nella versione definitiva, ad un [[motore aeronautico|motore]] [[Hispano-Suiza 12L]]br posizionato sul muso, un [[Motore V12|12 cilindri a V]] a [[ciclo Otto]] [[raffreddamento a liquido|raffreddato a liquido]] in grado di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] pari a {{Converti|600|CV|kW|lk=on|abbr=on|0}} e abbinato ad un'[[elica]] bipala.
== Impiego operativo ==
Le varie versioni del PL.5 vennero destinate alla escadrille 7B1 dell'Aéronavale, che operava a bordo della [[portaerei]] ''[[Béarn (portaerei)|Béarn]]'' della Marine nationale, l'unica unità di questo tipo ad operare nella Marina militare francese prima della [[seconda guerra mondiale]].
Entrata in servizio nel maggio [[1927]], la Béarn era equipaggiata con 40 velivoli tra caccia, aerosiluranti e ricognitori ma date le dimensioni dell'unità solo una parte di questi erano immediatamente disponibili, stivati nell'aviorimessa sotto il ponte di volo, tra i quali 5 esemplari di PL.5.<ref name="portaerei">{{Cita|Galuppini 1979|pp. 190-191}}.</ref>
L'impiego operativo sia della portaerei che della sua flotta aerea furono limitate alle normali operazioni di controllo delle [[acque territoriali]] francesi e allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] venne ritenuta inadeguata a causa delle prestazioni ritenute insufficienti a sostenere operazioni nella nuova realtà bellica. Venne quindi declassata al ruolo di nave da trasporto per aerei ed inviata in [[Martinica]]. Il PL.5 non ebbero quindi mai l'opportunità di operare direttamente in azioni belliche.
== Versioni ==
;PL
:[[prototipo]], realizzato nel [[1926]] in un solo esemplare caratterizzato dall'apertura alare massima (ala superiore) di 18,5 m ed equipaggiato con un motore Farman 12We da 550 [[cavallo vapore|CV]] (405 [[chilowatt|kW]]).<ref name="aviafrancePL7"/>
;PL.7 18 m :prima versione di serie, realizzata nel [[1928]], con ala maggiore dall'apertura alare ridotta a 18,0 m ed equipaggiata con motore Hispano-Suiza 12Lbr da 600 CV, prodotta in 9 esemplari.<ref>{{ ;PL
:
;PL
:
;PL
:variante [[aereo di linea|da trasporto civile]], presentata al [[Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget|salone internazionale dell'aeronautica di Parigi-Le Bourget]] del 1929 in forma statica. Il velivolo non volò mai e venne smantellato dopo la mostra.<ref name="aviastar"/>
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=|titolo=World Aircraft Information Files|editore=Bright Star Publishing|città=London|anno=|lingua=en|ISBN=|cid=World Aircraft Information Files}}
* {{Cita libro|cognome=Galuppini|nome=Gino|wkautore=Gino Galuppini|titolo=La portaerei: storia tecnica e immagini dalle origini alla portaerei atomica|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Roma|anno=1979|ISBN=no|cid=Galuppini 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Taylor|nome=Michael John H.|titolo=Jane's encyclopedia of aviation|editore=Studio Editions|città=London|anno=1989|edizione=2nd Edition|lingua=en|ISBN=0-51710-316-8|cid=Taylor 1989}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|autore=
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/bww1/pl7.html|titolo=Levasseur PL.7|accesso=6 gennaio 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|opera=Уголок неба|data=}}
{{Levasseur}}
{{Portale|aviazione|guerra|marina}}
[[Categoria:Aerei militari dal 1919 al 1930]]
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