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{{Minerale
|nomeminerale = Schoepite
|immagine = Schoepite-Rutherfordine-214963.jpg
|classificazione = 4.GA.05
|edizionestrunz = 9
|formula = (UO<sub>2</sub>)<sub>8</sub>O<sub>2</sub>(OH)<sub>12</sub>·12(H<sub>2</sub>O)
|gruppo =
|sistema = [[Sistema ortorombico|ortorombico]]<ref name = "Peruzzo">{{Cita libro|titolo = Come collezionare i minerali dalla A alla Z|nome1 = Francesco|cognome1= Demartin| nome2= Matteo |cognome2=Boscardin|editore = Alberto Peruzzo Editore|città = Milano|anno = 1988|volume = 2|p = 385}}</ref><ref name = "Webmin">{{Cita web|url=http://webmineral.com/data/Schoepite.shtml#.YG9RhugzbIU|titolo=Schoepite|accesso=3 giugno 2024|lingua=en}}</ref>
|classe = piramidale<ref name = "Webmin"/>
|parametri =
|puntuale = mm2<ref name = "Webmin"/>
|spaziale = P2<sub>1</sub>ca<ref name = "Webmin"/>
|valoredensita = 4,83<ref name = "Peruzzo"/>, 4,8<ref name = "Webmin"/>
|densitamisurata = da 4,8 a 4,96<ref name="Handbook" />
|densitacalcolata = 4,87<ref name="Handbook" />
|valoredurezza = 2,5<ref name = "Peruzzo"/><ref name = "Webmin"/>, 2-3
|tiposfaldatura = sfaldatura basale perfetta<ref name = "Peruzzo"/>, perfetta secondo (001), indistinta secondo {010}<ref name = "Webmin"/>
|tipofrattura = fragile<ref name = "Webmin"/>
|coloreminerale = da giallo a giallo-bruno<ref name = "Peruzzo"/>; da giallo-limone a giallo paglierino, ambra<ref name = "Webmin"/>
|tipolucentezza = adamantina, grassa<ref name = "Peruzzo"/>
|tipoopacita = da trasparente a translucida<ref name = "Webmin"/>
|coloreriflessi = giallo chiaro<ref name = "Webmin"/>
|tipodiffusione = molto rara<ref name = "Peruzzo"/>
}}
La '''schoepite''' (simbolo IMA: ''Sho''<ref>{{cita pubblicazione|autore=Laurence N. Warr|titolo=IMA–CNMNC approved mineral symbols|rivista=Mineralogical Magazine|volume=85|anno=2021|lingua=en|pp=291-320|doi=10.1180/mgm.2021.43|url=https://www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/62311F45ED37831D78603C6E6B25EE0A/S0026461X21000438a.pdf/imacnmnc-approved-mineral-symbols.pdf|accesso=18 luglio 2024}}</ref>) è un [[minerale]] molto raro appartenente alla classe degli '"ossidi e idrossidi". La sua composizione chimica è [(UO<sub>2</sub>)<sub>4</sub>|(OH)<sub>6</sub>]'''·'''6H<sub>2</sub>O.<ref name="StrunzNickel">{{cita|Strunz&Nickel |p. 249}}.</ref>
== Etimologia e storia ==
La schoepite fu scoperta per la prima volta nel 1922 nella "miniera di Shinkolobwe" (miniera di Kasolo) nella [[provincia del Katanga]], che ora si trova nella [[Repubblica Democratica del Congo]] e descritta nel 1923 da Thomas Leonard Walker, che la chiamò che lo chiamò così in onore del geografo e mineralogista belga [[Alfred Schoep]].<ref>
{{cita pubblicazione|autore=T.L. Walker|titolo=Schoepite, a new uranium mineral from Kasolo, Belgian Congo|rivista=American Mineralogist|anno=1923|volume=8|pp=67-69|url=http://www.minsocam.org/ammin/AM8/AM8_67.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
Il [[campione tipo]] si trova nel [[Royal Ontario Museum]] di [[Toronto]], in [[Canada]].
== Classificazione ==
Nell'ormai obsoleta ma ancora in uso 8ª edizione della sistematica minerale secondo [[Karl Hugo Strunz|Strunz]], lo schoepite apparteneva alla classe minerale degli "ossidi e idrossidi" e lì alla sottoclasse degli "idrossidi e idrati di uranile", dove formava un gruppo indipendente insieme a [[ianthinite]], [[metaschoepite]], [[metastudtite]], [[paraschoepite]] e [[studtite]].
La [[Classificazione Nickel-Strunz|9ª edizione della sistematica minerale di Strunz]], valida dal 2001 e utilizzata dall'International Mineralogical Association (IMA), classifica schoepite nella classe degli "ossidi e idrossidi" e nella divisione degli "[[Classificazione Nickel-Strunz#4.G Idrossidi di uranile|4.G Idrossidi di uranile]]". Tuttavia, questa divisione è ulteriormente suddivisa in base all'eventuale presenza di ulteriori [[Catione|cationi]], in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "[[Classificazione Nickel-Strunz#4.GA Senza cationi aggiuntivi|4.GA Senza cationi aggiuntivi]]" in base alla sua composizione, dove forma solo il "gruppo della schoepite" con il sistema nº 4.GA.05 insieme a [[metaschoepite]] e [[paraschoepite]].
Anche la sistematica dei minerali secondo [[James Dwight Dana|Dana]] classifica la schoepite nella classe degli "ossidi e idrossidi", ma anche nella divisione degli "ossidi contenenti uranio e torio". Qui può anche essere trovata insieme a metaschoepite e paraschoepite nel gruppo senza nome 05.02.01 all'interno della sottodivisione "Ossidi contenenti uranio e torio con carica cationica di 6+ (AO<sub>3</sub>), e contenenti acqua".
== Abito cristallino ==
La schoepite cristallizza nel [[sistema ortorombico]] nel [[gruppo spaziale]] ''P2<sub>1</sub>ca'' (gruppo nº 29, posizione 4) con i [[Costante di reticolo|parametri reticolari]] a = 14,34 [[Ångström|Å]], b = 16,81 Å e c = 14,73 Å oltre a 8 [[unità di formula]] per [[cella unitaria]].<ref name="StrunzNickel"/>
La struttura cristallina della schoepite è topologicamente identica a quella della [[fourmarierite]]. L'atomo di uranio ha una geometria pentagonale-bipiramidale, con gli atomi di uranile di ossigeno che si trovano sugli assi e il piano equatoriale che forma strati di atomi di ossigeno legati ai bordi e ai vertici.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=R.J. Finch|etal=sì|titolo=The crystal structure of schoepite, [(UO<sub>2</sub>)<sub>8</sub>O<sub>2</sub>(OH)<sub>12</sub>](H<sub>2</sub>O)<sub>12</sub>|rivista=The Canadian Mineralogist|anno=1996|volume=34|pp=1071-1088|url=https://rruff.info/uploads/CM34_1071.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
== Proprietà ==
Il minerale è classificato come altamente [[Radioattività|radioattivo]] a causa del suo contenuto di uranio fino al 72,9% e ha un'attività specifica di circa 130,5 k[[Becquerel|Bq]]/g<ref name = "Webmin"/> (per confronto: il [[potassio]] naturale ha un'attività specifica 0,0312 Bq/g).
Sotto la [[luce ultravioletta]], alcuni schoepiti mostrano una [[fluorescenza]] verde.<ref name="Handbook">{{cita web|opera=Handbook of Mineralogy|titolo=Schoepite|url=https://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/schoepite.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
== Modificazioni e varietà ==
Nel loro studio di diversi idrati di ossido di uranile, Christ e Clark notarono che il modello di diffrazione dei cristalli di schoepite mostra la presenza di tre diverse fasi.<ref name="Clark">{{cita pubblicazione|autore1=C. L. Christ|autore2= Joan R. Clark|titolo=Chrystal Chemical Studies of Some Uranyl Oxide Minerals|rivista=The American Mineralogist|anno=1960|volume=45|pp=1026-1061|url=http://www.minsocam.org/ammin/AM45/AM45_1026.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref> Nel loro studio, gli autori concludono che queste fasi sono schoepite ("schoepite I"), metaschoepite ("schoepite II") e paraschoepite ("schoepite III"). È possibile specificare i seguenti parametri cristallografici:
* Schoepite I: cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale ''Pbca'' (nº 61) con i parametri di reticolo a = 14,33 Å, b = 16,79 Å e c = 14,73 Å.
* Schoepite II: cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale ''Pbna'' (nº 60, posizione 5) con i parametri di reticolo a = 13,99 Å, b = 16,72 Å e c = 14,73 Å.
* Schoepite III: cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale ''Pbca'' (gruppo nº 61) con i parametri di reticolo a = 14,12 Å, b = 16,83 Å e c = 15,22 Å.<ref name="Clark"/>
Alcuni dei cristalli esaminati presentavano un nucleo bruno-ambrato (schoepite I) circondato da cristalli gialli aghiformi (schoepite II o schoepite III) la cui morfologia corrisponde a quella del cristallo originale. Il modello di diffrazione di schoepite III concorda con quello che Schoep e Stradiot avevano già trovato per la paraschoepite nel 1947. Anche i cristalli bruno-ambrati otticamente molto puri (schoepite I) mostrano la presenza di schoepite II nell'esperimento a [[raggi X]]. Le date di schoepite sono d'accordo con quelle che Billiet e de Jing stabilirono per schoepite nel 1935. La trasformazione di schoepite I in schoepite II e schoepite III è attribuita alla progressiva perdita di acqua cristallina. Ripetuti studi su questi cristalli hanno dimostrato che la trasformazione passa continuamente dalla Fase I alla Fase II e/o alla Fase III, anche in un'atmosfera satura di vapore acqueo. Anche i cristalli completamente gialli di schoepite III non si riconvertono in schoepite I. È stato anche osservato che quando un cristallo di schoepite marrone ambrato viene diviso al microscopio con un ago, le superfici di sfaldatura diventano gialle a causa dell'acqua cristallina che fuoriesce. Questa disidratazione potrebbe anche essere rilevata conservando un cristallo marrone ambrato sopra acido solforico concentrato. Dopo alcune ore si è formata una polvere gialla.<ref name="Clark"/>
== Origine e giacitura ==
La Schoepitesi può essere trovata in zone di ossidazione delle miniere di uraninite o in alcune [[arenaria|arenarie]]<ref name = "Peruzzo"/>.
* A Shinkolobwe si rinviene associata a [[becquerelite]], [[curite]], [[vandendriesscheite]].
* A
* A Margnac II ([[Haute Vienne]]), si rinviene associata a [[pechblenda]] e [[gummite]].
La schoepite è un raro prodotto di trasformazione dell'uraninite formata da processi idrotermali nei depositi di uranio ed è quindi solitamente in [[paragenesi]] con l'[[uraninite]], ma anche con [[arsenuranilite]], [[becquerelite]], [[billietite]], [[curite]], fourmarierite, ianthinite, [[metazeunerite]], [[nováčekite]], paraschoepite, rutherfordite, [[soddyite]], [[uranofane]], [[uranospinite]] e [[vandendriesscheite]].
La schoepite si trova spesso come prodotto di conversione diretta della ianthinite, che è instabile nell'aria. Gli pseudomorfismi completi dopo la ianthinite sono anche chiamati "epi-ianthinite".<ref>{{cita pubblicazione|autore1=P.C. Burns|etal=sì|titolo=The crystal structure of ianthinite, [U<sup>4+</sup><sub>2</sub>(UO<sub>2</sub>)<sub>4</sub>O<sub>6</sub>(OH)<sub>4</sub>](H<sub>2</sub>O)<sub>5</sub>: a possible phase for Pu<sup>4+</sup> incorporation during the oxidation of spent nuclear fuel|rivista=Journal of Nuclear Materials|anno=1997|volume=249|pp=199-206|lingua=en|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0022311597002122|accesso=3 giugno 2024}}</ref> La schoepite stessa si trasforma lentamente in metaschoepite ((UO<sub>3</sub>)'''·'''nH<sub>2</sub>O n≈2) nell'aria, prima fuoriuscendo dall'acqua cristallina tra gli strati del reticolo cristallino, causando infine il collasso del reticolo e poi riorganizzandosi in una struttura più stabile. Di solito, i cristalli della schoepite mostrano aderenze di entrambi i minerali. In questo contesto, si discute che la metaschoepite si trasforma ulteriormente in "schoepite disidratata" ((UO<sub>3</sub>)'''·'''nH<sub>2</sub>O n≈ 0.75 - 1).<ref>{{cita pubblicazione|autore1=R.J. Finch|autore2= F.C. Hawthorne|autore3= R.C. Ewing|titolo=Structural relations among schoepite, metaschoepite, and "dehydrated schoepite|rivista=The Canadian Mineralogist|anno=1998|volume=36|pp=831-845|url=https://rruff.info/uploads/CM36_831.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
Essendo una formazione minerale rara, la schoepite è stata rilevata solo in pochi siti, anche se a partire dal 2013 sono noti circa 90 siti. Oltre alla [[località tipo]], la "Miniera di Shinkolobwe", il minerale è stato trovato anche nella [[Repubblica Democratica del Congo]] nella "Miniera di Musonoi" vicino a [[Kolwezi]] e nella miniera di uranio a cielo aperto a est di Kamoto.<ref name="Atlas">{{cita web|url=http://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralDataShow?mineralid=3436§ions=12|titolo=Schoepite|accesso=3 giugno 2024|lingua=de}}</ref><ref name="Localities">{{cita web|url=https://www.mindat.org/show.php?id=3574&ld=1#themap|titolo=Locality List|accesso=3 giugno 2024|lingua=en}}</ref>
In [[Italia]] la schoepite è stata trovata nella miniera di Novazza a [[Valgoglio]] (in [[provincia di Bergamo]]); a [[Roburent]] ([[provincia di Cuneo]]); a [[Capoterra]] ([[Città metropolitana di Cagliari]]); in [[Trentino-Alto Adige]] è stata trovata a [[Bocenago]], [[Borgo Chiese]] e [[Daone]].<ref name="Atlas"/><ref name="Localities"/>
In [[Germania]], la schoepite è stata trovata, tra l'altro, nel "Kirchheimerstollen" vicino a [[Baden-Baden]]-Müllenbach, sui cumuli di scorie ormai inaccessibili del deposito di uranio di Krunkelbachtal vicino a Menzenschwand, e nella cava di Clara vicino a Oberwolfach nel [[Baden-Württemberg]]; nel "Johannesschacht" vicino a Wölsendorf in [[Baviera]]; al Bühlskopf vicino a [[Ellweiler]] in [[Renania-Palatinato]] e vicino a [[Schneeberg (Sassonia)|Schneeberg]] nei [[Monti Metalliferi]] della [[Sassonia]].<ref name="Atlas"/><ref name="Localities"/>
L'unico sito conosciuto in [[Svizzera]] è una [[Diaclasi|fessura]] sul ghiacciaio dell'Albigna nel [[Canton Grigioni]].
Altre località sono sparse in tutto il mondo.<ref name="Atlas"/><ref name="Localities"/>
== Forma in cui si presenta in natura ==
La schoepite forma piccoli cristalli prismatici tabulari, talvolta lamellari, oppure fibre raggiate e aggregati microcristallini<ref name = "Peruzzo"/>.
La schoepite sviluppa anche cristalli per lo più trasparenti e diamantati con un habitus tabulare ma anche prismatico corto secondo {001} e di colore giallo limone, giallo zolfo o giallo-brunastro con striature giallo chiaro.<ref>{{cita web|url=https://www.mindat.org/min-3574.html|titolo=Schoepite|accesso=3 giugno 2024|lingua=en}}</ref> Anche gli aggregati minerali microcristallini si verificano raramente.
== Caratteristiche chimico-fisiche ==
* Indici di [[rifrazione]]<ref name = "Peruzzo"/>:
** α: 1,690
** β: 1,714
** γ: 1,735
* I campioni vanno attentamente curati dalla polvere<ref name = "Peruzzo"/>.
* [[Pleocroismo]]: (x), (y), (z): incolore<ref name = "Webmin"/>
* Densità di elettroni: 4,16 [[grammomolecola|gm]]/cc<ref name = "Webmin"/>
* [[Fotoelettricità]]: 813,18 [[barn]]/elettroni
* Indice di [[fermione|fermioni]]: 0,0053735882<ref name = "Webmin"/>
* Indice di [[bosone (fisica)|bosoni]]: 0,9946264118<ref name = "Webmin"/>
* [[Radioattività]]<ref name = "Webmin"/>:
** GRapi: {{formatnum:5270032.39}} (Gamma Ray American Petroleum Institute Units)
** Concentrazione di unità GRapi per la schoepite: 189,75 (PPB)
** La radioattività della schoepite è definita in 49 CFR 173,403 come maggiore di 70 [[becquerel|bq]]/gr
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*
* {{cita libro| autore1= Paul Ramdohr|autore2=[[Karl Hugo Strunz]] | titolo= Klockmanns Lehrbuch der Mineralogie | edizione= 16 | editore= Ferdinand Enke Verlag | anno= 1978 | p= 559 | ISBN= 3-432-82986-8 | lingua = de}}
* {{cita web|titolo=Schoepite|opera=Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America|anno=2001|url=https://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/schoepite.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}
* {{cita libro| autore1= Karl Hugo Strunz|autore2= Ernest Henry Nickel|wkautore1= Karl Hugo Strunz| titolo= Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System | edizione= 9 | editore= E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller) | città= Stoccarda | anno= 2001 | ISBN= 3-510-65188-X|cid=Strunz&Nickel|lingua=de}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://webmineral.com/data/Schoepite.shtml|titolo=Schoepite Mineral Data|lingua=en}}
{{Gruppo della schoepite}}
{{Portale|mineralogia}}
[[Categoria:Ossidi e idrossidi (minerali)]]
[[Categoria:Idrossidi (minerali)]]
[[Categoria:Minerali dell'uranio]]
[[Categoria:Minerali radioattivi]]
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