Avetrana: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Avetrana - ''l'Aitrana''
|Panorama = Avetrana_panorama_notturno.jpg
|linkBandiera = Avetrana-Gonfalone.png
|Didascalia = Vista aerea notturna del centro abitato
|linkStemma = Avetrana-Stemma.png
|Bandiera = Avetrana-Gonfalone.png
|siglaRegione = PUG
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = TA
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 40
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 21
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|longitudineGradi = 17
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|longitudineMinuti = 44
|Amministratore locale = Antonio Iazzi
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[lista civica]]
|altitudine = 62
|Data elezione = 4-10-2021
|superficie = 73
|Data istituzione =
|abitanti = 7.114
|Sottodivisioni = [[Urmo Belsito]]
|anno = (31-12-07)
|Divisioni confinanti = [[Erchie]] (BR), [[Manduria]], [[Nardò]] (LE), [[Porto Cesareo]] (LE), [[Salice Salentino]] (LE), [[San Pancrazio Salentino]] (BR)
|densita = 97
|Zona sismica = 4
|frazioni = Urmo Belsito
|Gradi giorno = 1147
|comuniLimitrofi = [[Erchie]] (BR), [[Manduria]] (TA), [[Nardò]] (LE), [[Porto Cesareo]] (LE), [[Salice Salentino]] (LE), [[San Pancrazio Salentino]] (BR)
|Nome abitanti = avetranesi
|cap = 74020
|Patrono = [[san Biagio]] e [[sant'Antonio di Padova]] compatrono
|prefisso = [[099]]
|Festivo = 28-29 aprile e 12-13 giugno
|istat = 073001
|fiscalePIL = A514
|PIL procapite =
|nomeAbitanti = avetranesi
|Mappa = Map of comune of Avetrana (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|patrono = [[san Biagio]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Avetrana all'interno della provincia di Taranto
|festivo =
|sito = http://www.comune.avetrana.ta.it
}}
'''Avetrana''' (''L'Aitrana'' in [[dialetto salentino]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 49}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Taranto]] in [[Puglia]], situato nel [[Salento]] settentrionale.
'''Avetrana''' (''l'Aitrana'' in [[Dialetto brindisino|avetranese]]) è un [[comune italiano]] di 7.114 abitanti della [[Provincia di Taranto]], in [[Puglia]]. Situato nel [[Salento]], ha una posizione particolare: al confine delle tre province salentine ([[provincia di Taranto|di Taranto]], [[provincia di Brindisi|di Brindisi]] e [[provincia di Lecce|di Lecce]]) nel cuore culturale di tale subregione. Ciò si evince soprattutto dal dialetto peculiare del comune, a tratti simile al [[dialetto leccese|leccese]], con una forte impronta [[dialetto brindisino|brindisina]] e con alcune influenze del [[dialetto tarantino|tarantino]].
 
== Geografia fisica ==
==Storia==
[[File:Castello Avetrana.JPG|thumb|Castello di Avetrana (torrione)]]
[[File:Torrione avetrana 2014-06-20 18-55.jpeg|thumb|upright|Torrione]]
L'abitato è posto nel [[Salento]], in provincia di Taranto, ma al confine con quelle di [[provincia di Brindisi|Brindisi]] e [[provincia di Lecce|Lecce]]. L'abitato sorge a 62 metri [[Livello del mare|s.l.m.]] in una zona collinare detta [[Murge tarantine|Murge Tarantine]], più precisamente nella cosiddetta "area delle Serre tarantine". La massima altitudine, 117 metri [[Livello del mare|s.l.m.]], si raggiunge a Monte dei Diavoli, una modesta altura posta in direzione di Manduria; il cosiddetto Monte della Marina raggiunge invece i 100 metri.
 
Il concentrico urbano dista solo 5 km dalla linea di costa del Golfo di [[Porto Cesareo]], ciononostante il territorio comunale non possiede sbocchi sul mare essendovi interposta una protuberanza del territorio comunale di [[Manduria]], la quale arresta la linea del territorio comunale di Avetrana a soli 1,5 km dal mare escludendo dai possedimenti comunali l'area delle Saline dei Monaci, Specchiarica e Torre Colimena.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Salento|Storia della Puglia}}
Fino agli inizi del XIX secolo, il nome di questo centro, così come riportato in molteplici documenti storici, era quello di "Vetrana". L'etimologia, invece, è tuttora incerta, mentre la sua origine può farsi risalire con probabilità all'epoca romana.
 
Il suo territorio di Avetrana era già abitato durante il Neolitico, infatti sulla via Tarantina in località Masseria della Marina, a sud dell'abitato, sono venuti alla luce tracce di un villaggio preistorico capannicolo del VI millennio a.C. Altro luogo frequentato nel neolitico sono le grotte nel Canale di San Martino, i cui reperti sono custoditi nel Museo nazionale di Taranto.
Altro luogo frequentato nel neolitico sono le grotte nel Canale di San Martino, i cui reperti sono custoditi nel Museo nazionale di Taranto.
 
Importanti ritrovamenti nel XIX secolo sono relativi a numerose armi dell'età del bronzo in zona Strazzati-Sinfarosa, a nord del paese.
 
Nei pressi del più antico tracciato della via Sallentina, in località di San Francesco, a nord del paese, durante i lavori per la costruzione di un acquedotto, sono stati rinvenuti i resti di una villa rustica romana del II secolo a.C. La via Sallentina, (convenzionalmente detta) era quella strada messapica che univa Taranto a Otranto, passando per Manduria, Nardò, Alezio ed Ugento, molto importante fino al medioevo. Nel tratto avetranese, la strada da Manduria giungeva alle spalle della masseria Sinfarosa, passava nei pressi di masseria Strazzati, si dirigeva verso la parte nord del rione Casasana, curvando proseguiva per masseria Noa, continuava sulla attuale via Montebianco, passava a sud del bosco di Modunato, fiancheggiava masseria Abbatemasi e si dirigeva all'interno dell'attuale Pista di Nardò per proseguire verso Nardò.
Nei pressi del più antico tracciato della via via Traiana (detta anche via Sallentina), in località di San Francesco sono stati rinvenuti i resti di una villa rustica romana.
Numerosi erano poi i casali o microinsediamenti insediamenti dapprima messapici, poi romani ed infine medievali abbandonati a seguito delle incursioni saracene.
 
Numerosi erano poi i casali, piccoli insediamenti dapprima messapici, poi romani ed infine medievali abbandonati a seguito delle incursioni saracene: ''Monte d'Arena'', [[Ruggiano]], ''Frassanito'', ''Modunato'', ''Santa Maria della Vetrana'', ''Vetrana'', ''San Giorgio'', ''San Martino'', ''San Giuliano'' ecc.
Il paese attuale sorge vicino sul secondo tracciato (tardo impero) dell'importante arteria stradale che in epoca messapica prima e successivamente in quella romana collegava Taranto, Manduria, Nardò, Leuca e Otranto: La "Via Traiana Messapica", detta anche da alcuni storici "via Sallentina".
 
All'origine l'attuale territorio comunale avetranese, era diviso in tre (e forse più) feudi: Vetrana, Ruggiano e Modunato. Il feudo ed il casale di Ruggiano probabilmente distrutto dalle varie invasioni saracene, venne accorpato con quello di Vetrana forse già dal XIV secolo. Mentre il feudo ed il casale di Modunato fu annesso al Comune di Avetrana nel XIX secolo.
Con il nome di "Vetrana" fu [[Feudalesimo|feudo]] di diverse famiglie durante la tirannide feudale. Nel [[1481]] passò alla signoria dei [[Pagano (famiglia)|Pagano]], come dote di Colella o Ippolita, figlia di Francesco [[Montefuscoli]], sposa a Galeotto Pagano. Sotto i Pagano si iniziò la costruzione della nuova chiesa matrice (prima chiesa) e delle mura, di cui oggi rimangono visibili solo pochi resti.
 
Il paese attuale sorge sul secondo tracciato (tardo impero) dell'importante arteria stradale che, in epoca messapica prima e successivamente in quella romana, collegava Taranto, Manduria, Nardò, Leuca e Otranto: La "Via Traiana Messapica", detta anche da alcuni storici "via Sallentina". Probabilmente la modifica al vecchio tracciato della via Sallentina, fu opera di Traiano. Accorciare la strada aveva un problema: zone che con la pioggia diventavano paludose. Ma il problema fu risolto con un canale di circa due chilometri e la nuova strada romana fu deviata più a sud. Sempre alle spalle della masseria Sinfarosa, il nuovo tracciato percorreva l'attuale strada secondaria per Manduria, giungeva ad Avetrana, attraversava l'attuale stazione di servizio sbucando nella attuale piazza Chiesa, proseguiva per via Campanile, incrociava l'attuale via Roma per poi proseguire su via XXIV Maggio e all'altezza della Masseria Abbatemasi riprendeva il vecchio percorso per Nardò. Nel XVI secolo con le nuove mura e l'allargamento più a nord del paese, la strada fu fatta passare per l'attuale via Leonardo da Vinci. Nel XIX secolo con la costruzione della nuova Avetrana-Nardò la vecchia via Traiana perse molti tratti.
Durante la signoria dei Pagano il territorio fu teatro di alcuni scontri: presso il casale di San Giuliano (probabilmente l'odierna "masseria San Paolo"), truppe imperiali di [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] furono sconfitte da un contingente [[Francia|francese]]. Nel [[1547]] pirati [[Impero ottomano|turchi]] sbarcarono presso [[Torre Columena]]<ref>Il Marsella{{citazione necessaria}} riporta che fosse un tal Chria, di origine avetranese, a guidare l'assalto turco.</ref>.
 
Una traccia di epoca romana, probabilmente del primo secolo, è il "canale romano" ("fratello" dell'omonimo canale di Manduria). È un canale lungo circa due chilometri, largo tre metri e profondo un paio, perfettamente diritto in direzione nord-sud, si trova a est del paese e faceva defluire le acque pluviali nel canale naturale di San Martino. Oggi il tratto nord è stato quasi del tutto cancellato dalle cave di estrazione di conci di tufo, invece a sud, nonostante in parte affogato da pietrisco è tuttora evidente. Attraversa la strada di Nardò e in quel tratto è denominato "Ponte Rescio" (dalla omonima vicina masseria). Come si è detto prima la funzione di questo canale era di evitare l'impaludamento lungo la nuova via Traiana, nel tratto tra Avetrana e masseria Abbatemasi.
Nel [[1587]] Avetrana fu venduta da Carlo Pagano a Giovanni Antonio [[Albrizi]], che diventò il signore di Avetrana. Il castello nel [[1644]] era in proprietà del [[vescovo]] Geronimo di Martino e nel [[1656]] passò ai [[Romano (famiglia)|Romano]] e successivamente, divenne proprietà di Michele [[Imperiale (famiglia)|Imperiale]], marchese di [[Oria]] e principe di [[Francavilla]]<ref>Lo "''Status Animarum''" del [[1654]] attribuisce in quel tempo ad Avetrana 684 abitanti. La proprietà del feudo in quest'epoca è incerta: alcuni documenti sembrano attribuire il feudo alla famiglia Romano (il "''liber mortuorum''" cita Angela Greco, deceduta il 28 agosto del [[1658]], come moglie di Giuseppe Romano, "barone di questa terra”, mentre il Foscarini ed altri autori{{citazione necessaria}} sostengono che il feudo fosse passato ai Romano solo nel [[1769]]). Altri documenti dell'archivio ecclesiastico sembrano suggerire che in un primo momento la famiglia Imperiale avesse in possesso solo il feudo di [[Modonato]].</ref>.
 
Con il nome di "Vetrana" fu [[Feudalesimo|feudo]] di diverse famiglie durante la tirannide feudale. Nel [[1481]] passò alla signoria dei [[Pagano (famiglia)|Pagano]], come dote di Colella o Ippolita, figlia di Francesco [[Montefuscoli]], sposa a Galeotto Pagano. Sotto i Pagano si iniziò la costruzione della nuova chiesa matrice (prima chiesa) e delle mura, di cui oggi rimangono visibili solo pochi resti.
 
Durante la signoria dei Pagano il territorio fu teatro di alcuni scontri: presso il casale di San Giuliano (probabilmente l'odierna "masseria San Paolo"), truppe imperiali di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] furono sconfitte da un contingente [[Francia|francese]]. Nel [[1547]] pirati [[Impero ottomano|turchi]] sbarcarono presso [[Torre Columena]]<ref>Il Marsella{{citazione necessaria}} riporta che fosse un tal Chria, di origine avetranese, a guidare l'assalto turco.</ref>.
 
Nel [[1587]] Avetrana fu venduta da Carlo Pagano a Giovanni Antonio [[Albrizzi]], che diventò il signore di Avetrana. Il castello nel [[1644]] era in proprietà del [[vescovo]] Geronimo di Martino e nel [[1656]] passò ai [[Romano (famiglia)|Romano]] e successivamente, divenne proprietà di Michele [[Imperiale (famiglia)|Imperiale]], marchese di [[Oria]] e principe di [[Francavilla Fontana|Francavilla]]<ref>Lo "''[[Status Animarum]]''" del [[1654]] attribuisce in quel tempo ad Avetrana 684 abitanti. La proprietà del feudo in quest'epoca è incerta: alcuni documenti sembrano attribuire il feudo alla famiglia Romano (il "''liber mortuorum''" cita Angela Greco, deceduta il 28 agosto del 1658, come moglie di Giuseppe Romano, "barone di questa terra”, mentre il Foscarini ed altri autori{{citazione necessaria}} sostengono che il feudo fosse passato ai Romano solo nel 1769). Altri documenti dell'archivio ecclesiastico sembrano suggerire che in un primo momento la famiglia Imperiale avesse in possesso solo il feudo di [[Modonato]].</ref>.
Non si può escludere che in un primo momento i Romano potessero essere stati i conestabili degli Imperiali e poi successivamente, con acquisizione diretta, i Signori di Avetrana.
 
Il 20 febbraio 1743 un violento [[Terremoto di Nardò del 1743|terremoto, detto di Nardò]], colpì gran parte del Salento da Brindisi a Nardò. In molti grossi centri come Francavilla Fontana e Nardò si ebbero gravi perdite umane e architettoniche.
Ad Avetrana, oltre alla chiesa matrice colpita gravemente, il sisma provocò il crollo di alcuni edifici e ne lesionò gravemente molti altri, come il Torrione che subì delle gravi lesioni alla struttura poi restaurate alla fine del XX secolo. Il terremoto non risparmiò neanche la chiesa del Casale di Santa Maria, molte masserie, e buona parte delle abitazioni del paese. Le abitazioni di Avetrana, come nel resto del Salento, avevano in maggior parte i tetti in legno coperti da coppi o tegole, come in legno erano anche i piani interni. Dal dopo terremoto in poi si costruì unicamente con volte a stella in muratura, più resistenti e privi di tetti, trovandosi così un'area solare calpestabile detta nel locale dialetto "lamia".
 
[[Immagine:Balcone_palazzo_Torricelli_Avetrana.jpg|thumb|left|250px|Balcone del palazzo Torricelli]]
Nel [[1782]], estintasi la famiglia Imperiale, Avetrana passò al fisco regio e da questo venduta a Massenzio Filo, rimanendo in proprietà della famiglia fino all'abolizione della feudalità nel [[1806]]. Rimasero di proprietà della famiglia fino agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] diversi possedimenti, tra cui il palazzo, in seguito ceduti al loro amministratore e frazionati in numerose proprietà.
 
Nel [[1929]] una rivolta contadina fu duramente repressa dal regime fascista.
 
All'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] Avetrana fu sede di manifestazioni del [[movimento antinucleare]], in opposizione alla volontà, manifestata da parte della regione Puglia e del governo nazionale, di impiantare una [[centrale nucleare]] nel territorio avetranese. Volontà troncatastroncata dal Referendum[[referendum Popolareabrogativi in Italia del 1987|referendum del 1987]] che sancì l'abbandono della tecnologia nucleare per la produzione di corrente elettrica in Italia.
 
Nel [[2010]] Avetrana ebbe una notevole eco mediatica per effetto di un fatto di cronaca, la scomparsa e l'omicidio della giovane [[Delitto di Avetrana|Sarah Scazzi]]<ref name="croni">[http://notizie.virgilio.it/cronaca/dalla-scomparsa-alla-verita-tragedia-di-sarah-scazzi.html Dalla scomparsa alla verità, la tragedia di Sarah Scazzi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101114120314/http://notizie.virgilio.it/cronaca/dalla-scomparsa-alla-verita-tragedia-di-sarah-scazzi.html |data=14 novembre 2010 }} virgilionews.it</ref>.
== Monumenti e luoghi di interesse ==
[[Immagine:Campanile_Chiesa_Avetrana.jpg|thumb|left|200px|Campanile della chiesa Madre]]
 
Nell'ottobre del [[2012]] il [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei Ministri]] approvò il [[decreto]] sulla riforma delle province e fu decretato il passaggio di Avetrana alla [[Provincia di Lecce]], assieme ai comuni [[Provincia di Brindisi|brindisini]] di Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna. Suddetto decreto, nel dicembre del 2012, non venne poi convertito in legge per l'eccesso di [[Emendamento|emendamenti]] conseguenti al riordino delle province ed alla [[crisi di governo]] in atto, tramontò quindi il passaggio da [[Taranto]] a [[Lecce]].
*"Torrione, resti di un [[castello]] di poco probabili origini [[Normanni|normanne]] ([[1050]]-[[1070]], durante la conquista normanna della Puglia), ma attestato con sicurezza solo a partire dal [[XIV secolo]].
*Chiesa Madre", ricostruita tra il [[1743]] ed il [[1756]], dopo che un più antico edificio con pianta absidata (del [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]]) era stato distrutto dal [[terremoto di Nardò]].
*Palazzo [[Imperiali]], il cui primo nucleo venne edificato dai Pagano e fu ampliato in seguito dagli Albrizzi: questa parte più antica si affaccia su largo Cavallerizza e presenta uno stemma gentilizio su uno degli accessi. La famiglia Imperiali aggiunse l'ala orientale nel [[XVIII secolo]], più sontuosa.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nel territorio esistono grotte di natura [[carsismo|carsica]] e alcuni resti archeologici.
[[File:Chiesamadreavetranan.jpg|thumb|Chiesa Madre]]
*In corrispondenza della "masseria della Marina" sono stati rinvenuti i resti di un villaggio e di un'area sepolcrale risalenti al [[Neolitico]] antico ([[VI millennio a.C.]] Il sito è stato indagato dalla [[Soprintendenza archeologica]] della Puglia e dal dipartimento di beni culturali dell'[[Università degli Studi di Lecce]]. Una mostra archeologica permanente è allestita dal [[2003]] nella casamatta del Torrione medioevale, mentre dal [[2006]] è stato alletito un percorso per rendere fruibile l'area di scavo.
[[File:Campanile Chiesa Avetrana.jpg|thumb|Campanile della Chiesa Madre]]
*Le "grotte di San Martino", situata a sud dell'abitato, lungo la strada provinciale verso Torre Colimena, presentano tracce di frequentazione dal Neolitico antico all'epoca [[Roma antica|romana]].
[[File:Balcone palazzo Torricelli Avetrana.jpg|thumb|Balcone del palazzo Torricelli]]
*Nella località di San Francesco sono stati rinvenuti i resti di una [[Villa romana|villa]] rustica romana.
[[File:Masseria-grottella.jpg|thumb|Masseria Grottella]]
*I casali di Santa Maria e di Modunato presentano tracce di frequentazione risalenti all'epoca [[Impero bizantino|bizantina]].
===Architetture religiose===
Infine nella località "La Crava" è in corso di studio da parte dell'[[Università degli studi di Roma "La Sapienza"]] un giacimento [[Fossile|fossilifero]].
La Chiesa Madre fu ricostruita tra il [[1743]] ed il [[1756]], dopo che un più antico edificio con pianta absidata (del [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]]) era stato distrutto dal [[terremoto di Nardò]].
 
=== Architetture civili ===
==Società==
* Resti di un [[castello]] attestato con sicurezza solo a partire dal [[XIV secolo]], al quale sono tuttavia attribuite poco probabili origini [[Normanni|normanne]] ([[1050]]-[[1070]], durante la conquista normanna della Puglia).
===Evoluzione demografica===
* Complesso del Palazzo Baronale - Palazzo [[Imperiali (famiglia)|Imperiali]], il cui primo nucleo venne edificato dai Pagano e fu ampliato in seguito dagli Albrizzi: questa parte più antica si affaccia su largo Cavallerizza e presenta uno stemma gentilizio su uno degli accessi. La famiglia Imperiali aggiunse l'ala orientale nel [[XVIII secolo]], più sontuosa.
{{Demografia/Avetrana}}
 
==== Pietre d'inciampo ====
==Cultura==
{{Vedi anche|Pietre d'inciampo in Puglia#Avetrana}}
===Eventi===
Avetrana accoglie ufficialmente 6 pietre d'inciampo e tali pose sono frutto di un'iniziativa realizzata da Parisi Giancarlo autore del libro "I.M.I. - Un NO per la Libertà" in collaborazione con [[Associazione Nazionale Combattenti e Reduci]] (sezione di Avetrana) e l'Amministrazione Comunale.
[[Immagine:Torreorologio_Avetrana.jpg|thumb|right|200px|Torre dell'orologio]]
 
==== Piazza Giovanni XXIII ====
* [[17 gennaio]] il "falò di [[sant'Antonio abate]]" e la benedizione degli animali domestici.
{{Riquadro
* [[19 marzo]] la "Tria di [[san Giuseppe]], in cui si organizzano le tavolate nella piazza principale, offrendo agli avventori il piatto tipico della festa, la "tria" (tagliatelle fatte in casa) con il pesce.
|titolo = Caratteristiche
* [[25 aprile]] Passeggiata Ecologica
|contenuto = '''Localizzazione:''' Zona urbana <br/>'''Superficie totale:''' 765,63 m²<br/>'''Coordinate''' {{coord|40.34999162399081|17.727445955364242|}}<br/>
* [[28 aprile|28]] e [[29 aprile]] festa patronale in onore di [[san Biagio]].
'''Fisonomia area verde:'''
Alberi di ghianda sono posti intorno al giardino, invece
delle palme sono poste nelle fioriere<br/>
'''Sistema Fontaniero:''' Ubicazione Centro del parco, bacino con cascata d’acqua dal fontanino centrale, Teste leonine sul fontanino
|col1 = #6699CC
|col2 = #E0F0FF
|col3 = white
|larghezza = 450px
}}
 
In origine si chiamava Largo Osanna, poi successivamente fu denominata Piazza dei Martiri ed oggi ha il nome
==Geografia antropica==
di Piazza Giovanni XXIII, nasce come giardino pubblico in epoca fascista.
===Frazioni===
 
In origine Sul luogo in cui sorge il giardino pubblico era posta la [[Colonna dell'Osanna]] dando origine alla denominazione Largo Osanna, nel 1930 viene presentato un progetto di risanamento igienico di Largo Osanna.
'''Urmo Belsito''' (o semplicemente ''Urmo'') è una località sita tra Avetrana (da cui dista 4 km.)ed il mare (da cui dista circa 2 km).
Fra il 1934 ed il 1939 avvengono i lavori di sistemazione di Piazza dei Martiri, durante questi lavori viene inserita la fontana monumentale.
Suggetivo il panorama che si può ammirare che spazia su un pezzo di specchio di mare e di costa tra [[Gallipoli]] e [[Maruggio]]. Il villaggio è abitato prevalentemente in estate.
 
Nel 1960/61 viene installata la pubblica illuminazione e nel 1964, con Delibera di Consiglio Comunale n. 2 del 20 gennaio 1964 il luogo viene denominato Piazza Giovanni XXIII.
==Economia==
 
Nel corso degli anni a seguire si sono tenuti dei lavori di miglioramento, ad esempio viene eliminata la recinzione.Gli ultimi restauri sono stati eseguiti nel 1953 e nel 2010 i lavori hanno riguardato la fontana
Recentemente si è sviluppato il settore [[Turismo|turistico]], sfruttando la vicinanza alla costa, distante 5 km, con un'offerta di strutture ricettive di tipo [[agriturismo|agrituristico]] o [[Bed & Breakfast]].
 
====Piazza Vittorio Veneto====
==Infrastrutture e trasporti==
{{Riquadro
===Strade===
|titolo = Caratteristiche
|contenuto = '''Localizzazione:''' Zona urbana <br>'''Superficie totale:''' 700,63 m²<br>'''Coordinate''' {{coord|40.3491552|17.7236716}}<br>
'''Fisonomia area verde:'''
Alberod' Ulivo , alberi d'arancio<br>
'''Sistema Fontaniero:''' Ubicazione sul lato destro della piazza , Fontana a doppia curva alta 5 m, l’acqua scorre sul triangolo nero in basalto che si raccoglie a terra in una polla a cucchiaio
|col1 = #6699CC
|col2 = #E0F0FF
|col3 = white
|larghezza = 450px
}}
Il progetto di riqualificazione della Piazza Vittorio Veneto, detta anche "piazza del popolo", nasce nal 1993 e termina nel 2005.
 
<gallery widths="180" heights="180">
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
File:Le vele vita dall'alto.png
*[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (uscita di [[Massafra]]),
File:Tavola disegno 19.png
*[[Strada Statale 7 ter Salentina|strada statale 7 ter Salentina]],
</gallery>
*[[Via Appia]] verso [[Brindisi]].
 
===AeroportiArchitetture rurali===
====Casale medievale di Modunato====
 
Il territorio di Avetrana è caratterizzato inoltre da numerose masserie, tra le quali si ricordano quelle fortificate di Frassanito (sul sito dello scomparso omonimo casale) e La Marina, ed inoltre Abbatemasi, Bosco, Cannelle, Centonze, Granieri, Grottelle, Monte la Conca, Mosca (in origine Torre Mosca, contraddistinta da una torre circolare oggi scomparsa), Nuova, Quarto Grande, Rescio, Ruggiano (masseria moderna sul sito dello scomparso omonimo casale), Sinfarosa e Strazzati. Alcune masserie (Pastori, Porticella, Porcile e la scomparsa Palommaro), un tempo in posizione agreste, sono state inglobate nel centro abitato. La masseria Monte d'Arena è scomparsa, mentre si conservano solo dei ruderi della masseria Quartulli e della masseria Torre di Pierri.
L'[[Aeroporto di Taranto-Grottaglie|aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta"]] effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Altri aeroporti nelle vicinanze sono l'[[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyla"]] e l'[[aeroporto del Salento]] a [[Brindisi]].
 
===Aree archeologiche===
Nel territorio esistono grotte di natura [[carsismo|carsica]] e alcuni resti archeologici.
* A sud della masseria della Marina, sulla strada Tarantina (provinciale Nardò-Maruggio) sono stati rinvenuti i resti di un villaggio e di un'area sepolcrale risalenti al [[Neolitico]] medio ([[VI millennio a.C.|V millennio a.C.]] Il sito è stato indagato dalla [[Soprintendenza Archeologica]] della Puglia e dal dipartimento di beni culturali dell'[[Università degli Studi di Lecce]]. Una mostra archeologica permanente è allestita dal [[2003]] nella casamatta del Torrione medioevale, mentre dal [[2006]] è stato allestito un percorso per rendere fruibile l'area di scavo.
* Le "grotte di San Martino", situate a sud dell'abitato, lungo la strada provinciale verso Torre Colimena, presentano tracce di frequentazione dal Neolitico antico all'epoca [[Roma antica|romana]].
* Nella località di San Francesco sono stati rinvenuti i resti di una [[Villa romana|villa]] rustica romana.
* I casali di Santa Maria e di Modunato presentano tracce di frequentazione risalenti all'epoca [[Impero bizantino|bizantina]].
* "La Crava" è un giacimento [[Fossile|fossilifero]] in corso di studio da parte dell'[[Università degli studi di Roma "La Sapienza"]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Avetrana}}
Al 1-1-2022 risiedevano ad Avetrana 118 cittadini stranieri.
 
Il dialetto parlato ad Avetrana è il [[dialetto salentino|salentino]] con influenze di lessico leccese con alcune cadenze brindisine. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.
 
=== Tradizioni e folclore ===
* Festa di san Antonio abate (17 gennaio), contraddistinta da una breve processione con la banda cui segue la benedizione del pane e degli animali e l'accensione di un grande falò fuori dall'abitato(d'onde l'espressione dialettale "Sant'Antoni ti lu fuecu") : si tratta di un enorme piramide di tralci di vite appena potata a cui si dà fuoco la sera della festa per ottenere la protezione del santo.
* Carnevale avetranese, con mascherine e carri allegorici
* ''Tria di san Giuseppe'' (19 marzo), con la processione sino alla piazza centrale, dove sono state allestite delle tavolate imbandite di ''tria'' (una specie di tagliatella) che viene benedetta dal sacerdote e distribuita ai presenti. Il termine dialettale tria è antichissimo e deriva dall'arabo ''itrya'', che significa ''pasta secca''. Questa tradizione nasce come distribuzione di un pasto ai poveri del paese organizzato dai benestanti del luogo. Successivamente diviene dono alimentare per sfamare i forestieri presenti e offerta per ottenere la protezione del santo.
* Festa patronale di san Biagio, protettore della gola e di Avetrana, celebrata in modo solenne dopo l’apparizione del santo sulla porta del paese durante il terremoto di Nardò (1743). Da allora gli avetranesi dedicano ai suoi festeggiamenti gli ultimi giorni di aprile (27, 28, 29, 30) in cui ha luogo la processione con la statua del santo (insieme al compatrono Sant’Antonio di Padova) e quattro giorni di spettacoli tra le luminarie per le strade principali, concerti bandistici e i fuochi pirotecnici.
[[File:FestasanbiagioAvetranan.jpg|miniatura|Processione della festa di San Biagio]]
* Festa di san Antonio da Padova (12 e 13 giugno). La tradizione popolare è caratterizzata da una processione di carretti trainati da cavalli dalle grandi ruote di legno, colmi di covoni di grano appena mietuto e addobbati con altarini e immagini del santo; sull’ultimo carro è issata la statua di sant’Antonio. La processione viene aperta dai bambini vestiti con saio di tela ed un giglio in mano, seguiti dalle donne con abiti d’epoca delle contadine dei decenni trascorsi, attraversando le principali vie del paese fino ad arrivare allo stadio, in cui avviene la rievocazione del “miracolo del [[Animale da soma|giumento]]” compiuto da sant'Antonio per convertire un eretico, nonché la suggestiva “Ballata dei cavalli” di Angelo Macripò, addestratore di cavalli per il cinema internazionale.
* ''Giostra dei rioni'' durante la quale si organizzano dei giochi che coinvolgono i quattro rioni storici del paese (Castello, San Martino, Saraceno e San Francesco).
* Varie Feste dedicate alla Madonna durante l'anno: quali i festeggiamenti in onore alla [[Madonna del Carmine]] o all'[[Addolorata]] o alla [[Madonna del Rosario]]
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Urmo Belsito (o semplicemente ''l'Urmo'') è una località situata tra Avetrana (da cui dista 4&nbsp;km.) e il [[mar Ionio]] (da cui dista circa 2&nbsp;km). Il panorama visibile da Urmo spazia su un pezzo di specchio di mare e di costa tra [[Gallipoli]] e [[Maruggio]]. Il villaggio, in cui si trovano strutture come un campo sportivo e una chiesa all'aperto, è abitato prevalentemente in estate.
 
== Economia ==
Dagli anni '90 si è sviluppato ad Avetrana il settore [[Turismo|turistico]], sfruttando la vicinanza alla costa, distante 5&nbsp;km, con un'offerta di strutture ricettive di tipo [[agriturismo|agrituristico]] o [[bed and breakfast]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
* [[Strada statale 174 Salentina di Manduria]],
* [[Strada statale 7 ter Salentina]] (uscita Avetrana).
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Mario De Marco <!--nome, cognome SENZA titoli-->
 
|DataElezione= 28/05/2006 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
|partito=[[Casa delle Libertà|CdL]]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Scarciglia |Inizio = 9 agosto 1988 |Fine = 6 marzo 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
|TelefonoComune= 099 9707766<!--TELEFONO DEL CENTRALINO, prefisso spazio numero telefonico-->
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Scarciglia |Inizio = 2 maggio 1992 |Fine = 7 giugno 1993 |Partito = Democrazia Cristiana |Note = <ref name=interno />}}
|EmailComune=non_disponibile <!--E-MAIL del comune-->
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Scarciglia |Inizio = 7 giugno 1993 |Fine = 28 aprile 1997 |Partito = Democrazia Cristiana |Note = <ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Conte |Inizio = 28 aprile 1997 |Fine = 14 maggio 2001 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luigi Conte |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = L'Ulivo |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario De Marco |Inizio = 30 maggio 2006 |Fine = 16 maggio 2011 |Partito = [[La Casa delle Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario De Marco |Inizio = 15 maggio 2011 |Fine = 5 giugno 2016 |Partito = [[Lista civica]] L'Impegno Continua |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Minò |Inizio = 5 giugno 2016 |Fine = 17 settembre 2021 |Partito = Lista civica Per Avetrana |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Iazzi |Inizio = 4 ottobre 2021 |Fine = in carica|Partito = Lista civica R-Innoviamo Avetrana |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{bandiera|ITA}} [[Maratea]], dal 28 aprile 2010.<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.maratea.pz.it/archivio2_notizie-ed-eventi_0_60_0_1.html |titolo=Gemellaggio Maratea-Avetrana. |accesso=10 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304085627/http://www.comune.maratea.pz.it/archivio2_notizie-ed-eventi_0_60_0_1.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Sport ==
Nel comune hanno sede due società dilettantistiche di calcio, l'ASD Nuova Avetrana, che milita in prima categoria pugliese girone C e l'ASD Città di Avetrana che milita in seconda categoria pugliese girone B
 
== Note ==
<references/>
 
== CollegamentiVoci esternicorrelate ==
* [http://www.comune.avetrana.ta.it Il sito ufficiale[Delitto di Avetrana]]
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Taranto/Localit%c3%a0/Avetrana/}}
*[http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=21&latsec=0&longdeg=17&longmin=44&longsec=0&zoom=5 Collegamenti stradali sul sito MapQuest]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Avetrana}}
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Provincia di Taranto}}
* {{cita web|http://www.comune.avetrana.ta.it|Il sito ufficiale di Avetrana}}
{{Salento}}
 
[[Categoria:{{Comuni della provincia di Taranto]]}}
{{Salento}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Puglia}}
 
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