Caracollo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 29457696 di 84.38.48.5 (discussione) |
Annullata la modifica 82978654 di 93.44.67.107 (discussione) |
||
(24 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
<!-- {{nota disambigua|il comune [[bolivia|boliviano]] del [[dipartimento di Oruro]]|[[Caracollo (Bolivia)]]}} -->
[[Immagine:Reiter gdanski 2.1.jpg|thumb|
Il '''
==Descrizione==
A volte è stato erroneamente identificata come caracollo una carica abortita da parte della cavalleria
L'esecuzione delle manovre del caracollo, inevitabilmente, trasformava i pistolieri in un facile bersaglio per gli archibugieri del quadrato di fanteria nemico. Ne conseguiva che, molto spesso, il cavaliere, per ridurre al minimo il tempo di esposizione al fuoco, tirava con le proprie armi senza prendere accuratamente la mira. Principalmente per questo motivo, il caracollo non fu mai una tattica molto efficace. Fu sviluppata essenzialmente come tattica per la [[cavalleria leggera]], da utilizzare in combinazione con formazioni di [[cavalleria pesante]] tenute poi a caricare all'[[arma bianca]] i quadrati di [[picchieri]] scompaginati dalle scariche dei pistolieri e quindi incapaci di opporre il consueto muro di lance all'assalto pesante. È inoltre importante ricordare che il caracollo è stato impiegato molto raramente contro truppe nemiche montate, in quanto, con la loro mobilità, avrebbero potuto caricare nel mezzo della manovra con effetti potenzialmente devastanti.
Il caracollo cadde in progressivo disuso a partire dagli anni '80 del sec. XVII, a causa del sempre maggiore aumento della potenza di fuoco della fanteria provocato dall'introduzione del [[moschetto]] e del fuoco di fila, introdotti prima dagli [[Olanda|olandesi]] durante la [[Guerra degli ottant'anni]], e poi adottati dagli [[Svezia|svedesi]] di [[Gustavo II Adolfo di Svezia|Gustavo Adolfo]] durante la [[Guerra dei trent'anni]]. Ciò rese progressivamente più rischiosa la manovra, che venne definitivamente abbandonata nei primi decenni del sec. XVII, sostituita da cariche di cavalleria all'arma bianca, eventualmente precedute da una sola scarica di armi da fuoco a breve distanza, per disorganizzare il nemico prima dello scontro diretto.▼
==Storia==
▲A volte è stato erroneamente identificata come caracollo una carica abortita da parte della cavalleria, che, a causa del basso morale, si fermava a poca distanza del nemico scaricando le pistole per poi ritirarsi; tuttavia in tale manovra mancava la successione di scariche e movimenti tipici del caracollo.
Nonostante i suoi difetti, il caracollo venne utilizzato più volte nel periodo che va dalla seconda metà del sec. XVI alla prima metà del sec. XVII, accompagnata dalla crescente popolarità dei ''[[Raitri|Reiter]]'' tedeschi nelle armate occidentali.
Un caso di impiego del caracollo coronato da successo si ebbe nella [[Battaglia di Pinkie Cleugh]], avvenuta nel [[1547]] tra [[Inghilterra|inglesi]] e [[Scozia|scozzesi]]: nello specifico, la manovra venne eseguita da archibugieri spagnoli a cavallo, guidati dal capitano mercenario di origini basche [[Pedro de Gamboa]]<ref>''Cit.'' in Taylor, James [et al.] (1859), ''The pictorial history of Scotland'', Londra, v. I, p. 607; Tytler, Patrick Fraser (1842), ''History of Scotland'', Edimburgo, v. VI, p. 607; Wright, Thomas (1852), ''The history of Scotland'', Londra [e] N.Y., p. 463</ref>. Il successo della carica di Gamboa, decisiva per le sorti della battaglia, fu forse cagione del diffondersi nel [[Regno d'Inghilterra]] di appositi corpi di archibugieri a cavallo, gli ''[[harquebusier]]s'', che nel resto d'Europa erano genericamente ammassati nel novero dei ''Reiter'' armati di pistola.
== Collegamenti esterni == ▼
* [http://www.warfare.it/tattiche/caracollo.html La tattica del caracollo su Warfare: arte militare, storia, cultura strategica]▼
▲Il caracollo cadde in progressivo disuso a partire dagli anni '80 del sec. XVII, a causa del sempre maggiore aumento della potenza di fuoco della fanteria provocato dall'introduzione del [[moschetto]] e del fuoco di fila, introdotti prima dagli [[
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Witold Biernacki, ''Biała Góra 1620'', Gdańsk 2006. ISBN 83-89929-90-2
* Włodzimierz Kwaśniewicz, ''Leksykon dawnej broni palnej'', Varsavia 2004.
* Paweł Skworoda, ''Hammerstein 1627'', Varsavia 2006. ISBN 83-11-10324-0
* Thomas F. Arnold, ''The Renaissance at War'', Lontoo 2002. ISBN 0-304-36353-7
* John Childs, ''Warfare in the Seventeeth Century'', Lontoo 2002. ISBN 0-304-36373-1
== Voci correlate ==
* [[Cerchio cantabrico]]
▲*
{{Arte militare}}
{{Portale|Guerra|Storia}}
[[Categoria:Tattica militare]]
|