Caracollo: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Reiter gdanski 2.1.jpg|thumb|200px|right''[[Raitri|Reiter]]'' tedesco. Il caracollo era una tipica tattica di queste truppe a cavallo]]
Il '''Caracollocaracollo''' (dallo [[lingua spagnola|spagnolo]] ''caracol'', spirale"chiocciola"), anche detto '''chiocciola''', è una manovra militare sviluppata appositamente per le forze di [[cavalleria]] sviluppataarmate circadi [[pistola a ruota]] e/o [[archibugio]] intorno alla metà del [[XVI secolo]].
 
==Descrizione==
ConsistevaIl caracollo consisteva in una serie di complicate manovre effettuate dalla [[cavalleria pesante]] armata di una[[pistola]] oa dueruota pistole(''[[Raitri|Reiter]]'' ao ruota[[corazzieri]]). I cavalieri avanzavano ad andatura lenta, minore del [[galoppo]], verso il nemico, disposti tipicamente in formazioni profonde circa una dozzina di linee e con un fronte di 20-30 uomini. Una volta che la prima linea arrivava a portata di tiro delle pistole, i cavalieri scaricavano la propria pistola disponendosi di lato, per poi eventualmente disporsi nella direzione opposta per scaricare una seconda pistola; queste manovre, inevitabilmente, significavano presentare al nemico un bersaglio praticamente immobile per un certo lasso di tempo, per cui molto spesso il cavaliere, per ridurre al minimo il tempo di esposizione al fuoco, tirava con le proprie armi senza prendere accuratamente la mira. Una volta che la prima linea aveva scaricato le pistole, ruotava verso sinistra e si ritirava sul retro della formazione per ricaricare; nel frattempo, ogni linea successiva seguiva questa procedura. Generalmente, dopo un certo periodo di tiro con le armi da fuoco, in cui il contatto diretto veniva evitato, la manovra veniva conclusa con una carica all'arma bianca contro i ranghi nemici disorganizzati.
 
A volte è stato erroneamente identificata come caracollo una carica abortita da parte della cavalleria, che, a causa del basso morale, si fermava a poca distanza del nemico scaricando le pistole per poi ritirarsi;. tuttaviaUna in talesimile manovra mancava laperò chiaramente della successione di scariche e movimenti tipici del caracollo.
Questa tattica non fu mai molto efficace, e venne spesso criticata dagli storici. Fu sviluppata essenzialmente come tattica per la cavalleria leggera, da utilizzare in combinazione con formazioni di cavalieri più pesanti armati di lancia tipici dell'epoca, ed era una risposta alla predominanza dei [[picca|picchieri]] nella fanteria dell'epoca, fatto che rendeva generalmente molto rischiosa una carica diretta. Nonostante i suoi difetti, venne utilizzata più volte nel periodo che va dalla seconda metà del sec. XVI alla prima metà del sec. XVII, accompagnata dalla crescente popolarità dei [[Reiter]] tedeschi nelle armate occidentali; un caso di impiego del caracollo coronato da successo si ebbe nella [[battaglia di Pinkie Cleugh]], avvenuta nel 1547 tra [[Inghilterra|inglesi]] e [[Scozia|scozzesi]]. È da notare che il caracollo è stato impiegato molto raramente contro truppe nemiche montate, in quanto, con la loro mobilità, avrebbero potuto caricare nel mezzo della manovra con effetti potenzialmente devastanti.
 
L'esecuzione delle manovre del caracollo, inevitabilmente, trasformava i pistolieri in un facile bersaglio per gli archibugieri del quadrato di fanteria nemico. Ne conseguiva che, molto spesso, il cavaliere, per ridurre al minimo il tempo di esposizione al fuoco, tirava con le proprie armi senza prendere accuratamente la mira. Principalmente per questo motivo, il caracollo non fu mai una tattica molto efficace. Fu sviluppata essenzialmente come tattica per la [[cavalleria leggera]], da utilizzare in combinazione con formazioni di [[cavalleria pesante]] tenute poi a caricare all'[[arma bianca]] i quadrati di [[picchieri]] scompaginati dalle scariche dei pistolieri e quindi incapaci di opporre il consueto muro di lance all'assalto pesante. È inoltre importante ricordare che il caracollo è stato impiegato molto raramente contro truppe nemiche montate, in quanto, con la loro mobilità, avrebbero potuto caricare nel mezzo della manovra con effetti potenzialmente devastanti.
Il caracollo cadde in progressivo disuso a partire dagli anni '80 del sec. XVII, a causa del sempre maggiore aumento della potenza di fuoco della fanteria provocato dall'introduzione del [[moschetto]] e del fuoco di fila, introdotti prima dagli [[Olanda|olandesi]] durante la [[Guerra degli ottant'anni]], e poi adottati dagli [[Svezia|svedesi]] di [[Gustavo II Adolfo di Svezia|Gustavo Adolfo]] durante la [[Guerra dei trent'anni]]. Ciò rese progressivamente più rischiosa la manovra, che venne definitivamente abbandonata nei primi decenni del sec. XVII, sostituita da cariche di cavalleria all'arma bianca, eventualmente precedute da una sola scarica di armi da fuoco a breve distanza, per disorganizzare il nemico prima dello scontro diretto.
 
==Storia==
A volte è stato erroneamente identificata come caracollo una carica abortita da parte della cavalleria, che, a causa del basso morale, si fermava a poca distanza del nemico scaricando le pistole per poi ritirarsi; tuttavia in tale manovra mancava la successione di scariche e movimenti tipici del caracollo.
Nonostante i suoi difetti, il caracollo venne utilizzato più volte nel periodo che va dalla seconda metà del sec. XVI alla prima metà del sec. XVII, accompagnata dalla crescente popolarità dei ''[[Raitri|Reiter]]'' tedeschi nelle armate occidentali.
 
Un caso di impiego del caracollo coronato da successo si ebbe nella [[Battaglia di Pinkie Cleugh]], avvenuta nel [[1547]] tra [[Inghilterra|inglesi]] e [[Scozia|scozzesi]]: nello specifico, la manovra venne eseguita da archibugieri spagnoli a cavallo, guidati dal capitano mercenario di origini basche [[Pedro de Gamboa]]<ref>''Cit.'' in Taylor, James [et al.] (1859), ''The pictorial history of Scotland'', Londra, v. I, p. 607; Tytler, Patrick Fraser (1842), ''History of Scotland'', Edimburgo, v. VI, p. 607; Wright, Thomas (1852), ''The history of Scotland'', Londra [e] N.Y., p. 463</ref>. Il successo della carica di Gamboa, decisiva per le sorti della battaglia, fu forse cagione del diffondersi nel [[Regno d'Inghilterra]] di appositi corpi di archibugieri a cavallo, gli ''[[harquebusier]]s'', che nel resto d'Europa erano genericamente ammassati nel novero dei ''Reiter'' armati di pistola.
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://www.warfare.it/tattiche/caracollo.html La tattica del caracollo su Warfare: arte militare, storia, cultura strategica]
Il caracollo cadde in progressivo disuso a partire dagli anni '80 del sec. XVII, a causa del sempre maggiore aumento della potenza di fuoco della fanteria provocato dall'introduzione del [[moschetto]] e del fuoco di fila, introdotti prima dagli [[OlandaPaesi Bassi|olandesi]] durante la [[Guerra degli ottant'anni]], e poi adottati dagli [[Svezia|svedesi]] di [[Gustavo II Adolfo di Svezia|Gustavo Adolfo]] durante la [[Guerra dei trent'anni]]. Ciò rese progressivamente più rischiosa la manovra, che venne definitivamente abbandonata nei primi decenni del sec. XVII, sostituita da cariche di cavalleria all'arma bianca, eventualmente precedute da una sola scarica di armi da fuoco a breve distanza, per disorganizzare il nemico prima dello scontro diretto.
 
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Witold Biernacki, ''Biała Góra 1620'', Gdańsk 2006. ISBN 83-89929-90-2
* Włodzimierz Kwaśniewicz, ''Leksykon dawnej broni palnej'', Varsavia 2004.
* Paweł Skworoda, ''Hammerstein 1627'', Varsavia 2006. ISBN 83-11-10324-0
* Thomas F. Arnold, ''The Renaissance at War'', Lontoo 2002. ISBN 0-304-36353-7
* John Childs, ''Warfare in the Seventeeth Century'', Lontoo 2002. ISBN 0-304-36373-1
 
== Voci correlate ==
* [[Cerchio cantabrico]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.warfare.it/tattiche/caracollo.html |La tattica del caracollo su Warfare: arte militare, storia, cultura strategica]}}
 
{{Arte militare}}
{{Portale|Guerra|Storia}}
 
 
[[Categoria:Tattica militare]]