Vampiro: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Vampiri (disambigua)|Vampiri}}
{{F|mitologia|dicembre 2008|commento="Alcuni affermano anche..." vasta bibliografia, ma troppe affermazioni non circostanziate}}
[[File:Burne-Jones-le-Vampire.jpg|thumb|Philip Burne-Jones, ''The Vampire'', 1897]]
{{nota disambigua|altri significati del termine vampiro|[[Vampiro (disambigua)]]}}
Il '''vampiro''' è un essere [[mitologia|mitologico]] o [[Folclore|folcloristico]] che sopravvive nutrendosi dell'essenza vitale (generalmente del [[sangue]]) di altre creature, nonché una delle figure dominanti del [[Orrore (genere)|genere horror]].<ref name=Levkievskaja>{{Cita|Levkievskaja 1997}}.</ref><ref name="Cremene89">{{Cita|Créméné 1981|p. 89}}.</ref><ref name="Bunson, p. 219">{{Cita|Bunson 1993|p. 219}}.</ref><ref>{{cita|Dundes 1998|p. 13}}.</ref><ref>{{cita libro|lingua=inglese|voce = Vampire|volume = 27| pagine = 876|titolo = Encyclopaedia Britannica Company| anno = 1911}}</ref>
 
Nonostante entità di tipo vampirico siano diffuse in numerose culture ed epoche,<ref>{{Cita libro|titolo=Luca Irwin Fragale, Disseppellimento e vilipendio di salme nel Cinquecento. Un raro documento italiano, in «Archivum Mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica», a. 13, 2024, pp. 329-334, ISSN 2281-3667}}</ref> il termine "vampiro" divenne popolare solo agli inizi del [[XVIII secolo]], in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'[[Europa dell'est|Europa del sud-est]] e nei [[Penisola balcanica|Balcani]], dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse,<ref name="SU223">{{Cita|Silver e Ursini|pp. 22-23}}.</ref><ref>{{Cita|Frost|pp. 3 e 36-38}}.</ref> sebbene fosse noto anche con altri termini, come βρυκόλακας (''[[brucolaco|vrikòlakas]]'') in [[Grecia]] e [[strige|strigoi]] in [[Romania]]. La [[superstizione]] nei confronti dei vampiri crebbe a tal punto da far nascere una grave [[isteria collettiva]] che in alcuni casi portò a piantare paletti nei cadaveri e ad accusare alcune persone di vampirismo.
[[File:FestadiSangue.jpg|thumb|300px|right|Il Vampiro di solito è raffigurato come una pallida creatura notturna, dagli occhi malvagi e dai lunghi denti canini.]]
 
I folcloristici vampiri dell'[[Penisola balcanica|Europa del sud-est]] presentavano una notevole varietà di rappresentazioni, dal simile agli umani al cadavere putrefatto. La voce vampiro è presente nel dizionario filosofico di Voltaire. Fu il successo del romanzo ''[[Il vampiro (romanzo)|Il vampiro]]'' di [[John Polidori]] ([[1819]]) a instaurare la carismatica e sofisticata figura del vampiro nelle arti che influenzò le opere vampiresche del [[XIX secolo]] e ispirò personaggi come [[Varney il vampiro]] ([[1845]]) e [[Carmilla]] ([[1872]]).<ref>{{Cita TV|lingua=en|autore=Christopher Frayling|trasmissione=Nightmare: The Birth of Horror; Dracula|canale=BBC|data=1996}}</ref>
Il '''vampiro''' è una figura [[mostro|mostruosa]] presente, sotto le più varie forme, nel [[folclore]] di tutti i continenti. È, quasi sempre, un [[Morto vivente|non-morto]] che per varie ragioni [[risurrezione|ritorna dalla tomba]] per tormentare e uccidere i vivi, molto spesso succhiando il loro [[sangue]]. La figura del vampiro ha subito molte modifiche nei secoli e solo recentemente ha acquisito un certo fascino sinistro che ci è tramandato dalla letteratura e dal cinema.
 
È il romanzo ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'', scritto nel [[1897]] da [[Bram Stoker]], a essere considerato la quintessenza del romanzo vampiresco e ad aver fornito le basi per le opere moderne.<ref>{{Cita web|url=https://www.bari-e.it/storie-di-puglia/i-vampiri-di-trani/|titolo=I vampiri di Trani}}</ref> ''Dracula'' trattò una mitologia costituita da [[licantropo|lupi mannari]] e altri [[demone|demoni]] dando voce «allo stato d'ansia di un'epoca» e «alla paura della società patriarcale [[età vittoriana|vittoriana]]».<ref name=Sellers>{{cita libro|lingua=inglese|autore=Susan Sellers|titolo=Myth and Fairy Tale in Contemporary Women's Fiction|url=https://archive.org/details/mythfairytaleinc0000sell|anno=2001|pagine=85}}</ref> Il successo di questo libro fece nascere un distintivo genere vampiresco che è ancora popolare nel [[XXI secolo]], con un'impressionante collezione di [[libri]], [[film]], [[videogiochi]] e [[serie televisive]].
È stata avanzata l'ipotesi che la figura del vampiro sia l'interpretazione fantastica della malattia oggi nota come [[porfiria]]<ref>http://www.cosenascoste.com/vampiri/</ref>.
 
Una necropoli in un insediamento greco sull'isola di [[Sicilia]] è ritenuta molto peculiare perché detiene i resti di redivivi, una figura non-morta simile a un vampiro o zombi. Gli antichi greci credevano che alcuni corpi morti potessero rianimarsi e che per tenerli nelle loro tombe, dovessero essere ritualmente uccisi o intrappolati all'interno in qualche modo, come bloccare il corpo con frammenti di anfora o grandi pietre, come è stato fatto nella necropoli di Passo Marinaro in Sicilia.<ref>{{Cita web|url=https://www.archaeology.org/news/3432-zombie-sicily-greek-living-dead|titolo=Ancient Greek Zombies Discovered - Archaeology Magazine|sito=www.archaeology.org|accesso=2022-08-11}}</ref>
 
== Etimologia ==
L'esatta [[etimologia]] del termine vampiro non è chiara.<ref name=Tokarev>{{cita libro |lingua=russo|autore= Sergei Aleksandrovich Tokarev |titolo=Mify Narodov Mira|titolotradotto=Miti dei popoli del mondo|anno=1982|editore=Moscow |città=Sovetskaya Entsiklopediya|oclc=7576647}}</ref>
I vampiri, come tramandato dalla tradizione, sono morti che tornano dalla tomba e succhiano ai viventi l'essenza vitale (preferibilmente il [[sangue]]). Il termine vampiro ha origine slava: riconducibile alla radice ''-pi'', [[mago]], stregone, e al verbo lituano ''wempti'', bere, succhiare. Chiamati ''vampir'' in [[Serbia]], ''wampyr'' in [[Bulgaria]], ''upiór'' in [[Polonia]], ''upyr''' in [[Russia]], si distinguono non solo per i nomi, ma anche per caratteristiche e ''modus operandi'' e, per lungo tempo, sono stati considerati tutt'altro che un parto fantastico di leggende perse nel tempo.
 
In [[Lingua albanese ghega]] "Dham-(dente)+Pirs(che beve)" significa "che beve per mezzo del dente".<ref>"dhampir" in "Marrëdhëniet gjuhësore shqiptaro-serbe" (Engl.: 'the albano-serbian linguistical relationship'), by Anila Omari, Tirana (Albania), Year 2012, Page 133-134</ref><ref>“dhampir” in "Fjalor Etimologjik i Gjuhës Shqipe" (Engl.: 'Etymological Dictionary of the Albanian language'), by Kolec Topalli, Durrës (Albania), Year 2017, Page 1544</ref>
{{C|ripetizioni, talvolta contraddittorie, nonché errori ortografici e di sintassi|mitologia|aprile 2009}}
 
Molto probabilmente deriva dal [[Lingua serba|serbo]] вампир/''vampir''<ref name=Grimm>{{cita web|lingua=de|url=http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/wbgui?lemid=GV00025|titolo=Deutsches Wörterbuch von Jacob Grimm und Wilhelm Grimm. 16 Bde. (in 32 Teilbänden). Leipzig: S. Hirzel 1854–1960|accesso=13 giugno 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070926215950/http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/wbgui?lemid=GV00025|dataarchivio=26 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref><ref name=MW>{{cita web |lingua=en |titolo=Vampire |editore=Merriam-Webster Online Dictionary |url=http://www.merriamwebster.com/dictionary/vampire |accesso=13 giugno 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060614081137/http://www.merriamwebster.com/dictionary/vampire |dataarchivio=14 giugno 2006 }}</ref><ref name=Tresor>{{cita web|lingua=fr|url=http://atilf.atilf.fr/dendien/scripts/fast.exe?mot=vampire|titolo=Trésor de la Langue Française informatisé|accesso=13 giugno 2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120526220130/http://atilf.atilf.fr/dendien/scripts/fast.exe?mot=vampire|dataarchivio=26 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita libro |lingua=francese|autore=Albert Dauzat|titolo=Dictionnaire étymologique de la langue française |anno=1938 |editore=Librairie Larousse |città=Paris |oclc=904687}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=Peter Weibel|titolo=Phantom Painting&nbsp;– Reading Reed: Painting between Autopsy and Autoscopy|editore=David Reed's Vampire Study Center|url=http://thegalleriesatmoore.org/publications/vampirestudy/weiben12.shtml|accesso=23 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927172528/http://thegalleriesatmoore.org/publications/vampirestudy/weiben12.shtml|dataarchivio=27 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> e che sia successivamente passato al tedesco ''Vampir'', al francese ''vampyre'', all'inglese ''vampire'' (la cui prima apparizione del termine nell{{'}}''[[Oxford English Dictionary]]'' risale al [[1734]]) e all'italiano ''vampiro''. Un'altra teoria, meno popolare, sostiene che il termine slavo derivi dal [[lingua turca|turco]] ''ubyr'', che significa "strega".<ref name=Tresor/><ref>{{cita libro|autore=[[Stefan Mladenov]]|data=1941|titolo=Etimologičeski i pravopisen rečnik na bǎlgarskiya knižoven ezik}}</ref> In russo antico, il vampiro è detto inoltre Упирь (''Upir<nowiki>'</nowiki>'').
== Poteri dei vampiri ==
Ai vampiri la tradizione secolare ha attribuito, oltre all'[[immortalità]], altri poteri: alcuni di loro sarebbero dotati di [[ipnosi|poteri ipnotici]] che consentirebbero di annullare la volontà delle loro vittime. Credenza largamente diffusa è quella che siano in grado di assumere forma di animali quali pipistrello, lupo o ratto e che possano tramutarsi in nebbia.
 
Numerose lingue slave presentano forme parallele del termine serbo: il bulgaro вампир (''vampir''), il croato ''upir/upirina'', il ceco e slovacco ''upír'', il polacco ''upiór, upir'', l'ucraino упир (''upyr''), il russo упырь (''upyr<nowiki>'</nowiki>''), il bielorusso упыр (''upyr''), e lo [[slavo orientale antico]] упирь (''upir<nowiki>'</nowiki>''). Da notare che successivamente la maggior parte di queste lingue adottarono forme come "vampir/wampir" dall'Occidente.
Nel [[folklore]] [[Cina|cinese]] i vampiri hanno la capacità di volare e di uccidere con il soffio, nutrendosi, anche a distanza, con il sangue.
 
== Folclore ==
Si sostiene poi che siano quasi del tutto [[invulnerabilità|invulnerabili]] alle ferite e che la loro carne si rigeneri durante il sonno diurno, permettendo guarigioni rapidissime; inoltre il vampiro può guarire le ferite umane con alcune gocce del proprio sangue.
{{vedi anche|#La figura del vampiro nel folclore mondiale}}
[[File:Moraine le vampire.jpg|thumb|R. de Moraine, ''Le Vampire'', 1864]]
Il concetto di vampirismo esiste da millenni; culture come quella [[Mesopotamia|mesopotamica]], [[Ebraismo|ebraica]], [[Antica Grecia|greca]] e [[Antica Roma|romana]] concepirono demoni e spiriti che possono essere considerati precursori dei moderni vampiri. In tutte le leggende di ogni civiltà passata e presente però, i diversi tipi di vampiri vengono tutti accomunati da una caratteristica chiave, cioè quella di nutrirsi in qualsiasi diversa maniera dei loro simili. A ogni modo, nonostante la presenza di creature simili ai vampiri in queste antiche civiltà, il folclore sui vampiri così come lo conosciamo oggi si è originato esclusivamente nell'Europa dell'est<ref name="SU223"/> quando i miti della tradizione orale di numerosi gruppi etnici vennero messi per iscritto e pubblicati. Nella maggior parte dei casi, i vampiri sono creature malvagie redivive, vittime suicide o streghe, ma possono anche essere cadaveri posseduti da spiriti malevoli o umani trasformati dopo essere stati morsi da altri vampiri. La credenza in tali leggende divenne così persuasiva da causare isteria di massa e pubbliche esecuzioni di persone credute vampiri.<ref name="Cohen2">{{Cita libro|cognome=Cohen|nome=Daniel|titolo=Encyclopedia of Monsters: Bigfoot, Chinese Wildman, Nessie, Sea Ape, Werewolf and many more...|anno=1989|pagine=95-96|editore=Michael O'Mara Books Ltd|città=Londra|isbn=0-948397-94-2}}</ref>
 
=== Descrizione e attributi comuni ===
I vampiri non possono vedere la loro immagine riflessa poiché la [[luce]] del [[sole]], così facendo, si rifletterebbe su di loro. Di notte, tuttavia, il vampiro non teme il riflesso dello specchio, poiché ovviamente non c'è luce solare. Secondo la credenza popolare piu antica gli specchi sono in grado di riflettere l'anima delle persone, e il vampiro, non possedendo piu un'anima dal momento della sua trasformazione in non-morto, non potrà mai vedersi riflesso, né di giorno né di notte. Si ritiene che il vampiro abbia la possibilità di girare di giorno, nonostante (secondo alcune fonti) il sole lo renderebbe più debole (cosa che sembra rafforzare la credenza che il vampiro eviti gli specchi per via del riflesso della luce solare).
Nonostante sia difficile dare un'unica, definitiva descrizione del vampiro folcloristico, vi sono tuttavia alcuni elementi che sono comuni a molte delle leggende europee. I vampiri erano generalmente descritti come ''gonfi'', con una carnagione scura, o sanguigna; queste caratteristiche erano spesso attribuite alla nutrizione a base di sangue. Il vampiro, nella sua tomba, tendeva a perdere sangue dalla bocca e dal naso mentre il suo occhio sinistro rimaneva spesso aperto.<ref name="Barb412">{{Cita|Barber 1988|pp. 41-42}}.</ref> Veniva seppellito rivestito con un telo di lino, e i suoi denti, capelli e unghie continuavano a crescere dopo la morte. Le zanne (i [[canini]] superiori) invece, non facevano parte delle sue caratteristiche.<ref name="Barb2">{{Cita|Barber 1988|p. 2}}.</ref>
 
==== Creazione ====
La leggenda riporta inoltre che il vampiro generalmente ha bisogno di un aiutante umano, per poter risolvere problemi e difficoltà altrimenti insormontabili; i vampiri venivano tenuti lontani dall'[[aglio]], il cui odore, secondo la credenza contadina, era insopportabile (teoria molto discussa e talvolta smentita) e avevano paura delle [[Rosa (botanica)|rose]] e dell'[[acqua]] corrente in quanto segni di pura vita.
Le cause della vampirizzazione (la nascita o creazioni di un nuovo vampiro) erano molte e varie nel folclore originario. Secondo la tradizione slava e cinese, qualsiasi cadavere che veniva scavalcato da un animale, particolarmente un cane o un gatto, aveva la possibilità di diventare un [[non morto]].<ref name="Barb30">{{Cita|Barber 1988|p. 3}}.</ref> Anche i cadaveri che non venivano trattati con acqua in ebollizione erano considerati a rischio. Nel folclore russo si diceva che i vampiri fossero un tempo streghe o persone che si erano ribellate contro la [[Chiesa ortodossa russa|Chiesa]] quando erano ancora in vita.<ref name="Strange & Amazing">{{cita libro|autore=Reader's Digest Association |titolo=The Reader's Digest Book of strange stories, amazing facts: stories that are bizarre, unusual, odd, astonishing, incredible ... but true |anno=1988 |editore=Reader's Digest |città=Londra |isbn=0-949819-89-1 |pagine=432–433 |capitolo=Vampires Galore!}}</ref>
 
Alcune pratiche popolari erano utilizzate per scongiurare il ritorno nel mondo dei vivi di un caro estinto in qualità di non morto. Era assai diffuso seppellire i morti a testa in giù e collocare oggetti terreni, come [[Falce (attrezzo)|falci]] o [[Falcetto|falcetti]],<ref name="Barb5051">{{Cita|Barber 1988|pp. 50-51}}.</ref> vicino alla tomba per soddisfare i demoni che tentavano di possedere il morto o per mitigare quest'ultimo e prevenire la sua risurrezione dalla tomba. Questo metodo assomiglia alla pratica greca di appoggiare un [[obolo]] sulla bocca del defunto per pagare il dazio e poter attraversare il [[Stige (fiume)|fiume Stige]] nell'oltretomba; è stata sostenuta la possibilità che in realtà la moneta servisse a scacciare spiriti maligni intenzionati a entrare in possesso del corpo, e che questo possa avere influenzato il folclore sui vampiri. Questa tradizione persiste nel folclore greco del ''vrykolakas'', in cui una croce di cera e un pezzo di porcellana con l'iscrizione "Gesù Cristo vince" erano posizionati sul corpo del defunto per prevenire che questi diventasse un vampiro.<ref>{{cita libro |autore=John Cuthbert Lawson|titolo=Modern Greek Folklore and Ancient Greek Religion |url=https://archive.org/details/moderngreekfolkl00laws|pagine=405–06 |anno=1910 |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge |oclc=1465746}}</ref>
Inoltre, secondo altre versioni, il vampiro potrebbe essere nato da un'[[anima]] oscura (forse demoniaca) [[reincarnazione|reincarnata]] in un corpo corrotto, e per questo è spaventato dagli oggetti di carattere religioso, soprattutto quelli [[religione cristiana|cristiani]].
 
Altri metodi usati frequentemente in Europa includevano la rottura dei tendini all'altezza del ginocchio o il posizionamento di semi di [[papavero]], di [[Panicum miliaceum|miglio]] o di sabbia sul terreno sopra la tomba di un presunto vampiro; questa pratica intendeva lasciare i vampiri occupati tutta la notte a contare i granelli che cadevano all'interno della bara, e li associava quindi all'[[aritmomania]].<ref name="Barb49">{{Cita|Barber 1988|p. 49}}.</ref> Secondo una leggenda cinese, se una creatura simile a un vampiro si trovasse davanti a un sacco di riso, si metterebbe a contare tutti i chicchi; altre leggende simili, che riguardano streghe o altri esseri malvagi, sono presenti sia nel [[subcontinente indiano]] così come nell'[[America del Sud]].<ref name="Jaramillo">{{cita libro|lingua=es|autore=Agustín Jaramillo Londoño|titolo=Testamento del paisa |anno=1986 |annooriginale=1967 |editore=Susaeta Ediciones |città=Medellín |isbn=958-95125-0-X}}</ref>
== Le origini del mito ==
[[File:Burne-Jones-le-Vampire.jpg|thumb|right|Philip Burne-Jones, ''Il vampiro'', 1897.]]
 
==== Identificazione ====
Stando alle informazioni sulle antiche civiltà di cui siamo in possesso tramite i ritrovamenti archeologici, la paura che un morto possa tornare a tormentare un vivo è antichissima. Ad esempio, in molte necropoli [[preistoria|preistoriche]] sono stati rinvenuti resti con pietre piantate sul corpo.{{citazione necessaria}} Questa pratica è ancora oggi diffusa in alcune regioni a influsso [[Vodun]] per impedire al morto di tornare dall'aldilà.
Erano utilizzati molti rituali per identificare un vampiro. Un metodo per trovare la tomba di un vampiro consisteva nel far cavalcare un ragazzo vergine su uno stallone nero vergine all'interno di un cimitero: il cavallo si sarebbe fermato sopra la tomba in questione.<ref name="Strange & Amazing"/> Generalmente era necessario un cavallo nero, con l'eccezione dell'[[Albania]] dove doveva essere bianco.<ref name="Barb6869">{{Cita|Barber 1988|pp. 68-69}}.</ref> Inoltre, l'apparizione di buchi sul terreno sopra una tomba era considerato segno di vampirismo.<ref name="Barb125">{{Cita|Barber 1988|p. 125}}.</ref>
 
Cadaveri creduti vampiri erano generalmente descritti come più sani del dovuto, gonfi ma con pochi o nessun segno di decomposizione.<ref name="Barb109">{{Cita|Barber 1988|p. 109}}.</ref> In alcuni casi, quando una tomba sospetta veniva aperta, i presenti descrivevano il cadavere con la faccia ricoperta del sangue di una sua vittima.<ref name="Barb1145">{{Cita|Barber 1988|pp. 114-115}}.</ref> La morte di bestiame, pecore, parenti o vicini di casa era la prova dell'attività di un vampiro nella zona. Alcuni vampiri folcloristici, inoltre, potevano testimoniare la propria presenza tramite attività simili a quelle dei [[poltergeist]], come scagliando pietre sui tetti o muovendo piccoli oggetti,<ref name="Barb96">{{Cita|Barber 1988|p. 96}}.</ref> e provocando incubi a chi dormiva.<ref name="Bun1689">{{Cita|Bunson 1993|pp. 168-169}}.</ref>
Il più antico testo vampirico di cui si è a conoscenza è una tavoletta [[Babilonia|babilonese]] conservata al [[British Museum]] su cui è incisa una formula magica che serve a proteggere dai demoni succhia sangue, gli ''etimmé''.
 
==== Protezione ====
Risalendo la storia dei popoli troviamo, nella tradizione ebraica antica, l'''aluka'' cioè il "succhiasangue".
[[File:Verbena stricta NPS-001.jpg|thumb|Pianta della verbena, letale contro i vampiri (un esempio degli effetti ci viene illustrato nella serie televisiva ''[[The Vampire Diaries]]'').]]
Quest'essere assale i viandanti che si sono persi nel [[deserto]] e ne beve il sangue. Non a caso, tra i precetti della [[Torah]], c'è anche il divieto di bere il sangue, veicolo dell'essenza vitale degli esseri viventi.
Oggetti [[apotropaici]] in grado di scacciare entità redivive sono molto diffusi nel folclore sui vampiri. L'[[aglio]] è un classico esempio,<ref name="Barb96" /> ma si dice che anche la [[rosa selvatica]], [[biancospino]] e principalmente la [[Verbena (botanica)|verbena]] siano dannosi nei confronti dei vampiri. In [[Europa]], inoltre, si credeva che spargere semi di [[senape (piante)|senape]] sul tetto di una casa li avrebbe tenuti lontani.<ref>{{cita libro|autore=Jenni Mappin|titolo=Didjaknow: Truly Amazing & Crazy Facts About... Everything |anno=2003 |editore=Pancake |città=Australia|isbn=0-330-40171-8|pagine=50}}</ref> Altri oggetti esorcizzanti potevano essere ad esempio [[crocifissi]], [[rosario|rosari]] o [[acqua santa]]. Si dice che i vampiri non siano in grado di camminare su un terreno consacrato, come quelli di chiese e templi o attraversare acqua corrente (come quella dei fiumi).<ref>{{Cita libro|cognome=Burkhardt|nome=Dagmar|titolo=Beiträge zur Südosteuropa-Forschung: Anlässlich des I. Internationalen Balkanologenkongresses in Sofia 26. VIII.-1. IX. 1966|capitolo=Vampirglaube und Vampirsage auf dem Balkan|anno=1966|editore=Rudolf Trofenik |pagine=221|città=Munich|oclc=1475919}}</ref> Anche gli specchi venivano usati per allontanare i vampiri, ad esempio posizionandone uno sulla porta d'ingresso (secondo alcune culture, i vampiri non possono riflettersi e talvolta non proiettano la propria ombra, forse per via della mancanza dell'anima).<ref name="EoOc">{{cita libro |autore=Lewis Spence|titolo=An Encyclopaedia of Occultism |url=https://archive.org/details/encyclopaediaofo1960spen|anno=1960 |editore=University Books |città=New Hyde Parks|oclc=3417655}}</ref> Questa caratteristica, sebbene non universale (il greco ''vrykolakas/tympanios'' era in grado sia di riflettersi sia di proiettare un'ombra), venne usata da [[Bram Stoker]] nel romanzo ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''; divenne popolare e venne ripresa da numerosi scrittori e registi.<ref name="SU25">{{Cita|Silver e Ursini|p. 25}}.</ref> Altre leggende sostengono che un vampiro non possa entrare in un'abitazione se non invitato dal padrone di casa, ma una volta invitato possa entrarvi e uscirvi a piacimento.<ref name="EoOc" /> I vampiri folcloristici erano più attivi la notte, ma non erano considerati vulnerabili alla luce del sole.<ref name="SU25" />
 
[[File:Vampire killing kit - Ripley's Believe It or Not! - Fisherman's Wharf, San Francisco, California, USA.jpg|thumb|left|Un presunto "kit per uccidere vampiri", esposto a [[Fisherman's Wharf]], [[San Francisco]]]]
La stessa figura [[Bibbia|biblica]] di [[Lilith]], che riprende il demone [[assiro]] ''lilitu'', era un demone di genere ''[[succubo|succubus]]'' (la versione femminile degli ''[[incubo (mitologia)|incubus]]'', demoni dalla forma spettrale piuttosto che corporea). Prima e malvagia moglie di [[Adamo]], Lilith è ritenuta nella tradizione ebraica la madre di tutti i vampiri: come tutte le ''succubi'', è golosa di seme umano e per questo entra di notte nel letto degli uomini per prosciugarli della loro forza vitale. Da Lilith discendono anche le ''lilin'', che succhiano il sangue dei bambini. Secondo la tradizione, se un bambino sorride nel sonno durante la notte del [[sabato]] ebraico, si dice che sta ''giocando con Lilith'': per salvarlo, gli si strofina il naso per tre volte e si dice la frase augurale: ''Adamo, [[Eva]], fuori Lilith!''. Foglietti con questa stessa frase augurale vengono appesi nella stanza e nella casa delle partorienti.
Uno dei metodi spesso definiti efficaci per uccidere un vampiro è impalarlo, specialmente nella cultura slava.<ref name="Barber73">{{Cita|Barber 1988|p. 73}}.</ref> In [[Russia]] e negli stati Baltici si preferiva il legno di [[fraxinus|frassino]],<ref>{{cita libro|autore=Marija Alseikaite-Gimbutiene |linkautore=Marija Gimbutas |titolo=Die Bestattung in Litauen in der vorgeschichtlichen Zeit |anno=1946 |città=Tübingen|oclc=1059867}}</ref> in [[Serbia]] quello di biancospino,<ref name="Vuk59">{{cita libro |autore=T.P. Vukanović |anno=1959 |titolo=The Vampire |editore=Journal of the Gypsy Lore Society |volume=38 |pagine=111–18}}</ref> e quello di quercia in [[Slesia]].<ref>{{cita libro|autore=Joseph Klapper|titolo=Die schlesischen Geschichten von den schädingenden Toten |editore=Mitteilungen der schlesischen Gesellschaft für Volkskunde |volume=11 |pagine=58–93 |anno=1909}}</ref> Potenziali vampiri venivano spesso impalati attraverso il cuore, con l'eccezione di [[Russia]] e [[Germania]], dove venivano impalati attraverso la bocca,<ref>{{cita libro |autore=A. Löwenstimm|titolo=Aberglaube und Stafrecht |pagine=99 |anno=1897 |editore=Berlin}}</ref><ref>{{cita libro |autore= H. Bachtold-Staubli|titolo=Handwörterbuch des deutschen Aberglaubens |anno=1934–35 |editore=Berlin}}</ref> e della [[Serbia]], dove venivano impalati attraverso lo stomaco.<ref>{{cita libro |autore= Milenko Filipovic |anno=1962 |titolo=Die Leichenverbrennung bei den Südslaven |editore=Wiener völkerkundliche Mitteilungen |volume=10 |pagine=61–71}}</ref> Bucare la pelle del petto era un modo per "sgonfiare" i vampiri; i cadaveri venivano talvolta seppelliti con oggetti pungenti, di modo che se il corpo si fosse trasformato in vampiro gli oggetti lo avrebbero bucato e sgonfiato.<ref name="Barb158">{{Cita|Barber 1988|p. 158}}.</ref> La [[decapitazione]] era il metodo più usato in [[Germania]] e nelle aree slave dell'ovest, con la testa seppellita tra i piedi, dietro le natiche o lontano dal corpo,<ref name="Barber173">{{Cita|Barber 1988|p. 173}}.</ref> di modo che l'anima non si attardasse nella sua dipartita indugiando nel corpo terreno. Talvolta la testa, il corpo o i vestiti di un vampiro venivano inchiodati al terreno, per prevenire la rinascita.<ref name="Barb117">{{Cita|Barber 1988|p. 157}}.</ref>
 
I nomadi schiacciavano aghi di acciaio o di ferro nel cuore dei cadaveri e infilavano pezzi di ferro nella bocca, sugli occhi, nelle orecchie e tra le dita nel momento della sepoltura. A volte mettevano del biancospino in una calza del defunto o trafiggevano le sue gambe con un paletto di legno. In una tomba risalente al [[XVI secolo]], ritrovata nei pressi di [[Venezia]] nel [[2006]], gli archeologi trovarono un cadavere di donna con un mattone conficcato a forza nella bocca; l'atto venne considerato come un rituale contro i vampiri.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.usatoday.com/tech/science/discoveries/2009-03-13-italy-vampire_N.htm|titolo=Italy dig unearths female 'vampire' in Venice|data=15 marzo 2009|accesso=29 dicembre 2011|autore=Ariel David}}</ref> Altre misure contro i vampiri includevano bagnare la tomba con acqua bollente o la completa incinerazione del corpo. Nei Balcani un vampiro poteva anche essere ucciso con un colpo di pistola o affogato, ripetendo la sua cerimonia funebre, spruzzando acqua santa sul suo corpo o con un esorcismo. In [[Romania]] poteva essere inserito dell'aglio in bocca, e fino al [[XIX secolo]] veniva presa la precauzione di sparare al corpo nella bara. In casi eccezionali, il cadavere veniva dismembrato e i pezzi bruciati, mischiati ad acqua e somministrati ai membri della famiglia come cura. Nella regione della [[Sassonia]], in Germania, veniva messo un limone nella bocca dei sospetti vampiri.<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 154}}.</ref>
Anche greci e romani avevano una loro mitologia vampirica, perlopiù rappresentata da vampiri di sesso femminile, che si unisce con una certa tradizione sciamanica europea.
La [[lamia]], ad esempio, regina dei succubi, è una sorta di strega, che a volte appare in forma di bella fanciulla, a volte come vecchia donna, a volte anche con sembianze animali, preferibilmente un [[serpente]] con la testa di donna.
Nella [[Roma]] antica si aggiunge anche la [[strige|strix]], diretta antenata delle [[strie]] italiane e degli [[strigoi]] rumeni. Questo essere dalla forma d'uccello rapace assetato di sangue, che beveva con un lungo e affilato becco, viene così descritta da [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]:
:''Si dice che strazino i fanciulli ancora lattanti''
:''e pieno di sangue tracannato abbiano il gozzo''
:''Hanno nome di strigi: causa del nome''
:''è che sogliono di notte orribilmente stridere''
 
=== Antiche credenze ===
Altra letale fanciulla era l<nowiki>'</nowiki>[[empusa]], che per una particolare malia, appare come una splendida fanciulla, quando in realtà nasconde mostruose e ripugnanti fattezze: ha un piede di bronzo ed uno di sterco d'[[asino|asina]].
[[File:Luxor Sekhmet New Kingdom.JPG|thumb|upright=0.6|Secondo la mitologia egiziana, la dea [[Sekhmet]] beveva sangue<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ancientegyptonline.co.uk/Sekhmet.html|titolo=God of Ancient Egypt: Sekhmet|editore=Ancient Egypt Online|accesso=28 dicembre 2011}}</ref>]]
Racconti di esseri soprannaturali che si nutrono di sangue o di carne fresca di esseri viventi fanno parte di quasi tutte le culture del mondo da diversi secoli.<ref>{{cita libro|autore=Raymond T. McNally|autore2=Radu., Florescu|titolo=In Search of Dracula|url=https://archive.org/details/insearchofdracul00mcna|anno=1994|editore=Houghton Mifflin|isbn=0-395-65783-0|pagine=117}}</ref> Oggi assoceremmo queste creature ai vampiri, ma nei tempi antichi il termine ''vampiro'' non esisteva; bere sangue e simili attività erano attribuite a demoni o spiriti; persino il [[Diavolo]] era considerato sinonimo di vampiro.<ref name="Marigny1">{{Cita|Marigny 1993|pp. 24-25}}.</ref> Quasi tutte le culture associano il bere sangue con demoni o creature redivive, o in alcuni casi con divinità. In [[India]], ad esempio, alcuni racconti sui [[Baital]], esseri simili ai [[ghoul]] che possono entrare in possesso dei corpi, sono stati raccolti nel libro ''[[Baital Pachisi]]''; un racconto del libro ''[[Kathāsaritsāgara]]'' narra di come il Re Vikramāditya intraprenda una ricerca per trovarne uno particolarmente elusivo.<ref>{{cita libro |autore=Sir Richard R. Burton|linkautore=Richard Francis Burton |titolo=Vikram and The Vampire:Classic Hindu Tales of Adventure, Magic, and Romance |annooriginale=1870 |anno=1893 |editore=Tylston and Edwards |città=Londra|url=http://www.sacred-texts.com/goth/vav/vav00.htm |accesso=28 settembre 2007}}</ref> Anche ''Pishacha'', lo spirito di malfattori o di coloro che morirono pazzi, rispecchia alcune caratteristiche dei vampiri<ref name="Bun200">{{Cita|Bunson 1993|p. 200}}.</ref> e all'antica dea indiana [[Kālī]], con zanne e una ghirlanda di cadaveri o teschi, venne attribuito il nutrirsi di sangue.<ref name="Bun1401">{{Cita|Bunson 1993|pp. 140-141}}.</ref>
 
I Persiani furono una delle prime civiltà a tramandare racconti di demoni bevitori di sangue: sono stati portati alla luce dei cocci di porcellana su cui erano state raffigurate creature che tentano di bere il sangue degli uomini.<ref name="Marigny3">{{Cita|Marigny 1993|p. 14}}.</ref> L'antica [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] e l'[[Assiria]] possiedono racconti della figura mitica [[Lilith#Mitologia babilonese|Lilitu]], che nella [[demologia]] ebraica diede vita a [[Lilith]] ([[Ebreo]] לילית), un demone che si nutriva di sangue di bambino, e a sua figlia [[Lilith|Lilu]].
Infine ricordiamo le ''mormos'', vampire un po' più ''gradevoli'', al servizio di [[Ecate]], dea della notte, della magia nera e protettrice delle streghe.<br />
 
La [[mitologia greca]] e [[mitologia latina|latina]] descrivono creature come le [[empuse]],<ref name="GraveEmp">{{Cita|Graves 1990|"The Empusae", pp. 189-190}}.</ref> le [[lamie]]<ref name="Gravlam">{{Cita|Graves 1990|"The Lamia", pp. 205-206}}.</ref> e le [[Strige|strigi]]. Col passare del tempo, le prime due divennero termini generali rispettivamente per indicare streghe e demoni. Empusa era la figlia della dea [[Ecate]] ed era descritta come una creatura demoniaca dai piedi di bronzo: si trasformava in una giovane donna e seduceva gli uomini per bere il loro sangue.<ref name="GraveEmp"/> Lamia banchettava sui letti dei bambini la notte, succhiando il loro sangue, così come faceva la figura mitologica Gello.<ref name="Gravlam"/> Come Lamia, la Strige si cibava di bambini, ma anche di giovani uomini. Erano descritte come aventi il corpo di corvo o d'uccello in generale, e successivamente vennero identificate nella mitologica romana nella [[strige]], un uccello notturno che si ciba di sangue e carne umana.<ref>{{cita libro |autore=Samuel Grant Oliphant|data=1º gennaio 1913|titolo=The Story of the Strix: Ancient |url=https://jstor.org/stable/282549 |editore=Transactions and Proceedings of the American Philological Association |volume=44 |pagine=133–49 |doi=10.2307/282549 |issn=0065-9711}}</ref>
=== I primi esempi di letteratura sui vampiri ===
Il primo racconto compiuto sui vampiri a noi pervenuto è di [[Filostrato]].
Questi riporta, nella ''Vita di Apollonio di Tiana'', la storia del giovane Menippo che salva il suo maestro [[Apollonio di Tiana|Apollonio]] dalle terribili trame di una ''empusa'', utilizzando una lingua sciolta e tanta fantasia.
 
=== Credenze europee ===
Testimonianze ancora più importanti sui non-morti dell'antica Roma ci pervengono dal resoconto di un certo [[Flegone Tralliano]], [[liberto]] dell'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]], che narra la vicenda di Philinnio, giovane fanciulla da poco morta. Philinnio torna dalla tomba per amore di Machate, giovane ospite nella casa dei genitori di lei. Svegliata da rumori notturni la vecchia balia della ragazza si alza e la scorge nel letto del giovane. Scoperta quindi dai genitori ansiosi di riabbracciarla, Philinnio deve fare ritorno al suo stato di morta e crolla sul letto senza vita. Sconvolti per l'accaduto gli abitanti del villaggio si rivolsero al saggio Ryllus che ''ordinò loro che per nessuna ragione permettessero che il corpo di Philinnio fosse ricollocato nel sepolcro, ma si assicurassero che fosse immediatamente incenerito in un luogo lontano, fuori dalle mura della città.''
Molti dei miti riguardanti i vampiri nacquero durante il [[medioevo]]. Gli storici e [[cronaca (genere letterario)|cronisti]] del [[XII secolo]] [[Walter Map]] e [[Guglielmo di Newburgh]] collezionarono numerosi racconti sui redivivi (morti viventi),<ref name="Cohen"/><ref>{{cita web |autore=Guglielmo di Newburgh |autore2=Paul Halsall |linkautore=Guglielmo di Newburgh |titolo=Historia rerum Anglicarum |editore=Fordham University |anno=2000 |accesso=16 ottobre 2007 |url=http://www.fordham.edu/halsall/basis/williamofnewburgh-five.html |dataarchivio=19 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219150159/http://www.fordham.edu/halsall/basis/williamofnewburgh-five.html |urlmorto=sì }}</ref> ma altre testimonianze di leggende inglesi simili sono scarse.<ref name="Jones121">{{Cita|Ernest 1931|p. 121}}.</ref> Questi racconti erano simili al folclore ampiamente sviluppatosi nell'Europa dell'est nel tardo [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] e che fu alla base delle leggende sui vampiri che successivamente si diffusero in Germania e in Inghilterra, dove furono abbellite e rese popolari.
Al vedere bruciare il corpo della sua giovane amata, il povero Machate si suicida.
 
Una delle prime testimonianze del vampirismo in Europa è quella riportata alla luce da Luca Irwin Fragale sulla base di manoscritti inediti che testimoniano tale attività nel Molise del Cinquecento.<ref>{{Cita libro|titolo=Luca Irwin Fragale, La superstiziosa religione. Storia e antropologia tra manoscritti inediti. Vampirismo, trom-be d’aria e formulari di magia, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni 2016, ISBN 9788899627119}}</ref> Altra testimonianza risale al [[1672]], nella regione dell'[[Istria]], al confine tra [[Impero d'Austria|Austria]] e [[Repubblica di Venezia]] (oggi [[Croazia]]).<ref name="Istria">{{cita libro |autore=Leslie Klinger|titolo=The New Annotated Dracula |url=https://archive.org/details/newannotateddrac0000stok|anno=2008|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=570 |editore=W.W. Norton & Company, Inc.|città=New York|isbn=978-0-393-06450-6}}</ref> Cronache locali citano il vampiro [[Jure Grando]] del villaggio di Corridico vicino [[Antignana]] come la causa del panico tra i paesani.<ref name="Grando">{{cita libro |autore=Steve Pile|titolo=Real cities: modernity, space and the phantasmagorias of city life|url=https://archive.org/details/realcitiesmodern0000pile|anno=2005|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=570 |editore=Sage Publications Ltd|città=Londra|isbn=0-7619-7041-X}}</ref> Grando, un ex bracciante, morì nel 1656, ma i paesani del posto dichiararono che era tornato dal mondo dei morti, che aveva iniziato a bere sangue umano e che molestava sessualmente le donne del villaggio. Il capo del villaggio ordinò che gli si piantasse un paletto nel cuore, ma quando questo metodo non sembrò bastare, il corpo di Grando venne decapitato.<ref name="Giure">{{cita libro |autore=Richard Caron|titolo=Ésotérisme, gnoses & imaginaire symbolique: mélanges offerts à Antoine Faivre|anno=2001|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=598 |editore=Peteers, Bondgenotenlaan 153|città=Belgium|isbn=90-429-0955-2}}</ref>
Questa vicenda fu ripresa, in [[poesia]], da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], che l'ambientò a [[Corinto]]. Fu, probabilmente, anche la fonte del racconto ''[[Arria Marcella]]'' di [[Théophile Gautier]].
 
Durante il [[XVIII secolo]], vi fu un impeto frenetico di avvistamenti di vampiri nell'[[Europa dell'est]], con frequenti rituali (che comprendevano impalare o disseppellire un corpo) per individuare potenziali morti viventi, a cui partecipavano anche ufficiali del governo.<ref name=Barb5to9>{{Cita|Barber 1988|pp. 5-9}}.</ref> Nonostante si trattasse dell'era dell'[[Illuminismo]], durante il quale numerose leggende folcloristiche vennero domate, la credenza nei vampiri aumentò drasticamente, creando un'isteria di massa in tutta Europa.<ref name="Cohen">{{Cita libro|cognome=Cohen|nome=Daniel|titolo=Encyclopedia of Monsters: Bigfoot, Chinese Wildman, Nessie, Sea Ape, Werewolf and many more...|anno=1989|editore=Michael O'Mara Books Ltd|pagine=271-274|città=Londra|isbn=0-948397-94-2}}</ref> Il panico nacque con la notizia di attacchi di vampiri nella [[Prussia]] occidentale nel [[1721]] e nei domini asburgici dal [[1725]] al [[1734]]: da lì si diffuse in altre località. Due casi famosi di vampirismo, i primi a essere ufficialmente documentati, furono quelli dei cadaveri dei serbi [[Peter Plogojowitz]] e [[Arnold Paole]]. Plogojowitz era morto all'età di 62 anni, ma si credeva fosse tornato nel mondo dei vivi e avesse chiesto al figlio del cibo. Il figlio si rifiutò di sfamarlo, e fu trovato morto il giorno seguente. Plogojowitz sarebbe poi tornato e avrebbe attaccato alcuni suoi vicini di casa che morirono per gravi perdite di sangue.<ref name=Barb5to9/> Paole, invece, un ex soldato divenuto contadino che era stato attaccato da un vampiro anni prima, morì mentre era impegnato nella [[Maggengo|fienagione]]. Dopo la sua morte, delle persone morirono nei paraggi e si credette che Paole fosse tornato e avesse iniziato a cibarsi dei suoi vicini.<ref name=Barb1521>{{Cita|Barber 1988|pp. 15-21}}.</ref> Un'altra famosa leggenda serba riguarda un tale [[Sava Savanović]], che viveva in un mulino e uccideva e beveva il sangue dei mugnai. Questo personaggio folcloristico venne poi ripreso in un racconto scritto dal serbo [[Milovan Glišić]] e nel [[cinema horror|film horror]] serbo del [[1973]] ''[[Leptirica]]'' a esso ispirato.
=== Le epidemie ===
Da questi primi miti greco-romani, probabilmente influenzati da miti più antichi provenienti dall'Oriente, la leggenda del vampiro si è diffusa nell'Europa dell'Est e da qui in tutto l'Occidente. Questa, però, si rivelò molto più di una semplice leggenda, ma una vera e propria epidemia, che venne documentata fin dal [[XVII secolo|Seicento]]. Si parte dal [[1672]] in [[Istria]] con il vampiro [[Giure Grando]] di [[Coriddigo]], quindi in [[Grecia]] ([[1701]]), [[Prussia]] Orientale ([[1710]] e [[1721]]), [[Ungheria]] ([[1725]]-[[1730|30]]), [[Serbia]] (1725-[[1732|32]]), [[Slesia]] ([[1755]]), [[Valacchia]] ([[1756]]), [[Russia]] ([[1772]]) e via discorrendo. In ognuno di questi casi, gli inquisitori produssero una vasta e dettagliata documentazione, in cui venivano descritte esumazioni di cadaveri, che presentavano crescita di capelli e unghie dopo la morte, colorito acceso e che emettevano urla strazianti e inumane una volta che veniva tagliata loro la testa e infilato un paletto nel [[cuore]], il tutto rilasciando dalle ferite così inferte fiotti di sangue fresco (per chiunque abbia una minima base di [[tanatologia]] sarà facile riconoscere i classici segni della decomposizione, infatti la crescita di capelli, unghie e denti è dovuta al ritiro dei tessuti, così come il fluido rosso, erroneamente scambiato per sangue, non è nient'altro che un classico prodotto provocato dalla decomposizione degli organi interni, per quanto riguarda la temperatura elevata dei liquidi putrescenti invece, si deve sapere che durante il processo ''post-mortem'' di "digestione batterica" viene prodotto calore).
 
I due incidenti furono ben documentati: ufficiali governativi esaminarono i cadaveri, fecero rapporto e pubblicarono libri in tutta [[Europa]].<ref name=Barb1521/> L'isteria, comunemente conosciuta come la "Controversia sui vampiri del XVIII secolo", infuriò per una generazione. Il problema fu aggravato dalle epidemie rurali di acclamati attacchi di vampiri, causati indubbiamente dalla superstizione presente nelle comunità dei villaggi, dove venivano disseppelliti cadaveri e trafitti con paletti di legno. Nonostante molti studiosi dichiarassero che i vampiri non esistevano, e attribuissero gli eventi a [[sepoltura da vivo|sepolture premature]], la superstizione aumentò. [[Antoine Augustine Calmet|Don Augustine Calmet]], un rispettato studioso e teologo francese, compose un esauriente saggio nel [[1746]], in cui però rimase ambiguo circa l'esistenza dei vampiri. Calmet raccolse testimonianze di incidenti riguardanti i vampiri; numerosi lettori, tra cui un critico [[Voltaire]] e [[demonologia|demonologhi]] convinti, interpretarono il saggio come una dichiarazione di esistenza dei vampiri.<ref name="Hoyt84"/> Nel suo ''[[Dizionario filosofico]],'' Voltaire scrisse:<ref>{{cita libro|titolo=Philosophical Dictionary |autore=Voltaire |anno=1984 |annooriginale=1764 |editore=Penguin|isbn=0-14-044257-X}}</ref>
Molte furono le personalità che si occuparono di vampiri, ottenendo, a buon diritto, il titolo di vampirologi ([[Dom Augustin Calmet]], [[Collin De Plancy]], [[Montague Summers]]), ma la ''summa'' sull'argomento è un'opera di oltre 900 pagine redatta dall'abate [[Augustin Calmet]], ''Dissertation sur les Apparitions des anges, des démons e des esprits et sur les revenants et vampires de Hongrie''.
<!-- Questa è una mia traduzione personale dall'inglese. Sarebbe meglio inserirne una "ufficiale", ma io non ne sono in grado per mancanza di materiale. -->
{{citazione|Questi vampiri erano cadaveri, che uscivano dalle loro tombe la notte per succhiare il sangue dei vivi, sia dalle loro gole che dai loro stomachi, e poi tornavano nei loro cimiteri. Le persone a cui succhiarono il sangue si indebolivano, divenivano pallide e iniziavano a consumarsi, mentre i cadaveri che succhiavano il sangue prendevano peso, la loro carnagione si faceva rosea e godevano di un grande appetito. Fu in [[Polonia]], [[Ungheria]], [[Slesia]], [[Moravia]], [[Austria]] e nella [[Lorena (regione francese)|Lorena]] che i morti poterono così gioire.}}
La controversia cessò solamente quando l'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] mandò il suo medico personale, [[Gerard van Swieten]], a investigare sulle acclamazioni di entità vampiresche. Egli concluse che i vampiri non esistevano e l'Imperatrice approvò una legge che proibiva l'apertura e la profanazione delle tombe e dei cadaveri, ponendo fine alla controversia. Nonostante ciò, i vampiri continuarono a esistere nelle arti e in alcune superstizioni locali.<ref name="Hoyt84">{{cita libro |autore=Olgee Hoyt |titolo=Lust for Blood: The Consuming Story of Vampires |anno=1984 |capitolo=The Monk's Investigation |pagine=101–06 |editore=Scarborough House |città=Chelsea |isbn=0-8128-8511-2}}</ref>
 
Il tema del vampirismo interessò anche teologi e naturalisti italiani nel corso del XVIII secolo.<ref>{{cita web |url=http://santamiracolierivoluzione.it/santi-vampiri/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 gennaio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130120060555/http://santamiracolierivoluzione.it/santi-vampiri/ |dataarchivio=20 gennaio 2013 }}</ref> Una delle opere più discusse fu la "Dissertazione sopra i vampiri" di Giuseppe Davanzati, data alle stampe per la prima volta a Napoli nel 1774, nella nota e attivissima tipografia dei fratelli Raimondi. Il testo era stato già letto, in forma manoscritta, da esperti di medicina, teologia, diritto canonico, già all'inizio degli anni quaranta del XVIII secolo. Il marchese [[Scipione Maffei]] ne aveva tratto ispirazione per le sue riflessioni; il [[papa Benedetto XIV]] lo aveva apprezzato «sì per la dottrina, che per la vasta erudizione».
Calmet raccolse nel suo tomo tutte le testimonianze e le leggende sui vampiri (denominati ''revenants'', [[fantasma|spettri]] che ritornano), cercando anche di dare spiegazioni razionali ai fenomeni: morti apparenti, differenti gradi di decomposizione, e altre ancora. La spiegazione che però l'abate proponeva più spesso era quella soprannaturale: i vampiri erano, infatti, considerati da Calmet dei veri e propri demoni, che conservavano dopo la morte una vera esistenza. Essi erano in grado di uscire dalle tombe attraverso dei fori praticati sulla bara, probabilmente smaterializzandosi e rimaterializzandosi, e quindi andavano tra i vivi in caccia del sangue necessario per proseguire la loro immonda esistenza.
 
Prima di diventare arcivescovo di Trani, l'autore aveva viaggiato a lungo, in costante contatto con la corte pontificia. A Roma aveva frequentato l'accademia del cardinale Gualtieri, studiando il pensiero di Locke, Leibniz, Spinoza e Cartesio, e verificando per via sperimentale le teorie di Newton.
A questa maledizione ci si poteva opporre solo con la ''Magia Postuma'', dal titolo di un trattato del [[1706]] di [[Ferdinand De Schertz]]: come già descritto, consisteva nel mutilare ed aggredire il cadavere del sospetto vampiro tramite la decapitazione e la distruzione del suo cuore. Questa pratica imperversò un po' in tutta Europa e solo nel [[1755]] si ebbe un freno grazie a [[Maria Teresa d'Asburgo]] (arciduchessa regnante d'Austria, regina di Ungheria, Boemia, Croazia, Slavonia, e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero) che con una legge imperiale ne impedì l'applicazione nei territori da lei retti: già questo semplice divieto fece terminare le epidemie di vampirismo.
 
Aveva dimorato a Firenze e Venezia, fino ad arrivare nelle terre dell'Europa centrale e orientale, dove aveva sviluppato la sua curiosità per la credenza popolare nel vampirismo, che creava gravi problemi di ordine pubblico. Soprattutto nelle aree rurali, si pensava che alcuni defunti riuscissero a tornare in vita per compiere scorribande notturne, molestare i vivi, abbeverarsi del loro sangue, danneggiare il bestiame con morsi e violenze.<ref>P. Palmieri, La santa, i miracoli e la Rivoluzione. Una storia di politica e devozione, Bologna, Il Mulino, 2012. ISBN 978-88-15-24107-8, pp. 29-34</ref>
I vampiri, però, continuarono ad essere oggetto dell'attenzione del popolo: nel [[1816]], ad esempio, [[Prosper Mérimée]], l'autore di ''[[Carmen (novella)|Carmen]]'', fu testimone di un caso di vampirismo in [[Serbia]], assistendo all'esumazione e alla distruzione del [[cadavere]], mentre nel [[1909]], in [[Transilvania]], venne dato alle fiamme il castello di un altro ''vampiro''.
 
==== LeCredenze epidemienon inglesieuropee ====
==== Africa ====
[[File:Varneythevampire.jpg|thumb|400px|right|Particolare del frontespizio di ''Varney the Vampire, or the Feast of Blood'', una storia gotica pubblicata a Londra nel 1847. È uno dei primi romanzi inglesi ad avere come tema il vampirismo.]]
Varie regioni [[africa]]ne possiedono racconti folcloristici di esseri con caratteristiche simili a quelle dei vampiri: nell'Africa occidentale il [[Ashanti (popolo)|popolo degli Ashanti]] narra dell{{'}}''[[asanbosam]]'', una creatura dai denti di ferro che abita sugli alberi,<ref name="Buns11">{{Cita|Bunson 1993|p. 11}}.</ref> mentre il [[Ewe (popolo)|popolo Ewe]] narra dell{{'}}''[[adze]]'', che può prendere le sembianze di una lucciola e dà la caccia ai bambini.<ref name="Buns2">{{Cita|Bunson 1993|p. 2}}.</ref> La regione orientale del Capo tramanda la leggenda dell{{'}}''impundulu'', che può prendere le sembianze di un grosso uccello con gli artigli e può evocare tuoni e lampi, mentre il popolo [[Betsileo]] del [[Madagascar]] narra la leggenda del ''ramanga'', un bandito o vampiro vivente che beve e si ciba delle unghie dei ricchi.<ref name="Bunson, p. 219"/>
 
Il termine ''Loogaroo'', che indica una creatura mitologica simile a un vampiro, probabilmente deriva dal francese ''loup-garou'' (che significa "[[licantropo]]") ed è molto comune nella cultura di [[Mauritius]].
Come detto già nel [[Regno Unito]] del [[XII secolo]] si iniziavano ad avere resoconti di casi di vampirismo. In questi primi resoconti ci si riferisce alla creatura (generalmente un morto ritornato alla vita) come ad una ''[[sanguisuga]]''. Un esempio sono i numerosi casi che si riscontrano a [[Newburg]], tutti riportati da tal [[Guglielmo di Newburg]]. Ad esempio, un uomo, seppellito alla vigilia dell'ascensione, a partire dalla notte successiva e per tre notti di seguito si presenta alla moglie e le si getta addosso, lasciandola praticamente senza fiato. La moglie, però, la terza notte si fa trovare preparata e si organizza con un gruppo di amici, la cui presenza spinge il morto a fuggire urlante. Nelle notti successive il povero morto inizia a spaventare gli abitanti del villaggio, anche in pieno giorno: a quel punto gli abitanti chiedono consiglio alle autorità religiose, che propongono una soluzione:
:''I teologi raccomandano al [[vescovo]] di far bruciare il corpo, ma questo metodo sembra al prelato "del tutto indesiderabile e sconveniente". Preferisce scrivere di suo pugno un decreto di assoluzione per il morto. Aperta la [[tomba]], il corpo è trovato incorrotto "precisamente com’era il giorno della sepoltura", e da quel momento gli incidenti cessano completamente.''
Molte altre di queste apparizioni si verificano un po' in tutta l'[[Inghilterra]] e non risparmiano nessuno: basta semplicemente morire senza essere stati confessati, come un altro eminente cittadino di Newburg che, caduto dal tetto della sua casa mentre cercava le prove del tradimento della moglie, continuerà a terrorizzare, dopo morto, i cittadini. Il suo corpo si dice sia stato ritrovato in parte gonfio e decomposto, con il viso florido. Quando questi venne colpito, ne fuoriuscì una gran quantità di sangue caldo, a dimostrazione del fatto che il morto si era nutrito del sangue succhiato da molte vittime. Il corpo venne, quindi, portato fuori dalle mura del paese per essere bruciato.
 
==== L'attaccoLe al villaggio serbo di MedvedjaAmeriche ====
[[File:MercyBrownGravestone.jpg|thumb|left|upright=0.6|La tomba di Mercy Brown]]
Dicono le cronache che nel [[1731]] il villaggio di Medveđa (Medvedja), in [[Serbia]], venne attaccato dai vampiri, provocando la morte di parecchie persone. Venne inviato a compiere le indagini l'ufficiale medico [[Johannes Fluchinger]], che redasse un dettagliato resoconto. Quelli che seguono sono dei semplici estratti, tratti dal servizio in terza di copertina del numero 6 di ''[[Dampyr]]'':
I racconti sui ''[[loogaroo]]'' sono diffusi anche nelle [[isole caraibiche]] e in [[Louisiana]], negli [[Stati Uniti]].<ref name="Buns1623">{{Cita|Bunson 1993|pp. 162-163}}.</ref> Simili mostri femminili sono la ''[[Soucouyant]]'' di [[Trinidad (isola)|Trinidad]], la ''Tunda'' e la ''Patasola'' del folclore [[colombia]]no, mentre i miti [[Mapuche]] narrano di ''Peuchen'', un serpente succhiatore di sangue.<ref>{{cita libro|lingua=es|autore=Oscar Martinez Vilches|titolo=Chiloe Misterioso: Turismo, Mitologia Chilota, leyendas |anno=1992 |pagine=179 |editore=Ediciones de la Voz de Chiloe |città=Chile |oclc=33852127}}</ref> Secondo alcune superstizioni sudamericane dell'[[aloe vera]] appesa sulla porta d'ingresso avrebbe la capacità di scacciare i vampiri.<ref name=Jaramillo/> La [[mitologia azteca]] narra dei ''[[Civatateo|Cihuateteo]]'', spiriti dal viso scheletrico di coloro che sono morte di parto, che rubano bambini e intraprendono relazioni sessuali con i vivi, portandoli alla pazzia.<ref name="Strange & Amazing432">{{cita libro|autore=Reader's Digest Association |titolo=The Reader's Digest Book of strange stories, amazing facts: stories that are bizarre, unusual, odd, astonishing, incredible... but true |anno=1988 |editore=Reader's Digest |città=Londra|isbn=0-949819-89-1 |pagine=432–433 |capitolo=Vampires Galore!}}</ref>
 
Durante il tardo XVIII e [[XIX secolo]] le credenze sui vampiri si diffusero in parti del [[New England]], specialmente nel [[Rhode Island]] e nel [[Connecticut]] orientale. Vi sono numerosi casi documentati di persone che dissotterravano i propri cari per rimuovere il loro [[cuore]] nella convinzione che il defunto fosse un vampiro e che fosse responsabile di morti e malattie in famiglia. In realtà non veniva mai usato il termine ''vampiro'' per indicare la malattia. Si credeva che la malattia mortale della [[tubercolosi]], nota all'epoca come "consunzione", fosse causata dalle visite notturne da parte di un membro della famiglia morto anch'egli della stessa malattia.<ref name=sledzik>{{cita libro |autore=Paul S. Sledzik |coautore=Nicholas Bellantoni |data=giugno 1994 |titolo=Bioarcheological and biocultural evidence for the New England vampire folk belief |editore=American Journal of Physical Anthropology |volume=94 |numero=2 |pagine=269–274 |doi=10.1002/ajpa.1330940210 |url=http://www.ceev.net/biocultural.pdf |pmid=8085617 |issn=0002-9483 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031004001708/http://www.ceev.net/biocultural.pdf |dataarchivio=4 ottobre 2003 }}</ref>
:''Ho condotto l'indagine con la consulenza di altri due ufficiali medici, in presenza del capitano della locale compagnia di [[hajduk]]'' (fanteria serba) ''e degli hajduci più anziani del villaggio. I quali mi hanno riferito ciò che segue: cinque anni fa un hajduk locale, Arnold Pavle, si ruppe il [[collo]] cadendo da un carro. Lo stesso Pavle, in vita, aveva detto di essere stato morso da un vampiro, presso [[Gossowa]] nella [[Turchia]] serba. Per liberarsi dall'influsso maligno, aveva mangiato terra presa dalla tomba del presunto vampiro. Tuttavia, una ventina di giorni dopo la sua morte, alcune persone dissero che Pavle era tornato a tormentarle ed, in effetti, quattro di loro morirono. I paesani disseppellirono Pavle quaranta giorni dopo la sepoltura e trovarono il suo corpo intatto. Sangue fresco era colato da occhi, orecchie, bocca; camicia, [[sudario]] e bara erano pieni di sangue; le unghie delle mani e dei piedi erano ricresciute. Da ciò si dedusse che Arnold Pavle era un vampiro e, secondo l'usanza, gli fu piantato un paletto nel cuore. In quello stesso istante, egli emise un forte gemito e un fiotto di sangue schizzò fuori dal suo corpo. Indi, il cadavere fu arso e ridotto in cenere. Così si dispose anche dei quattro uccisi da Pavle.'' (...)
:''Quindici giorni fa una ragazza di nome Stanacka si svegliò a mezzanotte gridando di essere stata aggredita da un certo Miloje, che era stato sepolto nove settimane prima.'' (...)
 
Il più recente e documentato caso di sospetto vampirismo fu quello della diciannovenne Mercy Brown, che morì a [[Exeter (Rhode Island)|Exeter]], [[Rhode Island]], nel [[1892]]. Suo padre, assistito dal medico di famiglia, la rimosse dalla tomba due mesi dopo la sua morte, le tagliò via il cuore e lo bruciò riducendolo in cenere.<ref>{{cita web |url=http://seacoastnh.com/Places_&_Events/The_Grave_Site/Real_Vampires_in_New_England?/ |titolo=Interview with a REAL Vampire Stalker |editore=SeacoastNH.com |accesso=14 giugno 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100419234525/http://www.seacoastnh.com/Places_%26_Events/The_Grave_Site/Real_Vampires_in_New_England?%2F |dataarchivio=19 aprile 2010 }}</ref>
Il [[12 dicembre]] del [[1731]] gli abitanti di Medvedja si recarono al locale cimitero per riesumare le salme e distruggere tutti i presunti vampiri presenti. Con sommo orrore dell'ufficiale, si constatò che molti corpi erano in buono stato di conservazione:
 
==== Asia ====
:''Le teste dei vampiri furono fatte tagliare da degli zingari di passaggio e poi bruciate con i corpi. Le ceneri furono gettate nel fiume [[Morava]].''
[[File:Yumoto C Nukekubi.jpg|thumb|Nukekubi in un’illustrazione del periodo [[Edo (città)|Edo]]]]
Radicate in vecchi folclori, moderne credenze si sono diffuse in tutta l'[[Asia]], dai ''[[ghoul]]'' della terraferma fino agli esseri vampireschi delle isole del [[Sudest asiatico]]. Anche in [[India]] sono nate nuove leggende sui vampiri. Il ''bhūta'' o ''prét'' è l'anima di un uomo morto prematuramente. Si muove di notte, animando cadaveri e attaccando i vivi, similmente a un ''ghoul''.<ref>{{Cita|Bunson 1993|pp. 23-24}}.</ref> Nell'India del nord viene narrato di una creatura simile ai vampiri, il ''brahmarākŞhasa'', caratterizzato dalla testa cinta di interiora e un teschio da cui beve sangue. Secondo la fede [[induismo|induista]], queste creature sono reali. Il loro corpo è costituito da quattro dei cinque elementi: Aria, Materia Oscura (Spazio), Fuoco e Terra. L'assenza dell'acqua indica l'imperitura ricerca da parte del vampiro di soddisfare la sua sete con il sangue. I vampiri sono inoltre esseri demoniaci condannati a bere sangue umano, anatema compensato però da altri poteri oscuri. La forza e la durezza dei loro corpi è dovuta alla mancanza di liquidi.
 
Nonostante i vampiri appaiano nel cinema giapponese sin dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], il folclore alla base ha origini occidentali.<ref name=Buns378>{{Cita|Bunson 1993|pp. 137-138}}.</ref> La creatura più simile al vampiro è forse il [[nukekubi]], la cui testa e collo sono in grado di staccarsi dal corpo per volare via e andare a caccia di prede umane.<ref>{{cita libro |titolo=Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things |url=https://archive.org/details/kwaidanstories00hearrich |autore=Lafcadio Hearn|linkautore=Lafcadio Hearn |anno=1903 |editore=Houghton, Mifflin and Company |città=Boston}}</ref>
Questi brani, che sembrano tratti da un racconto del terrore, provengono in realtà da un resoconto di un ufficiale dell'[[Impero Austro-Ungarico]].
[[File:Manananggal of Philippine Mythology Commons.jpg|thumb|left|Il Manananggal della mitologia filippina]]
In realtà, probabilmente è quasi tutto vero, e si può interpretare così:
Leggende di esseri femminili simili a vampiri esistono però nelle [[Filippine]], in [[Malaysia]] e in [[Indonesia]]. Nelle Filippine, le due maggiori creature sono il ''mandurugo'' (letteralmente "succhia-sangue") del popolo dei [[Tagalog]] e il ''[[manananggal]]'' ("creatura che si divide in parti") dei [[Visayan]]. La prima è una variazione dell{{'}}''[[aswang]]'', che prende le sembianze di un'attraente ragazza di giorno, mentre di notte le crescono ali e una lunga lingua concava e fine. La lingua viene usata per succhiare sangue dalle proprie vittime addormentate. La seconda, invece, è descritta come una più matura ma comunque bellissima donna, capace di prendere il volo grazie a enormi ali di pipistrello, che si nutre di donne incinte addormentate e inconsapevoli. Usa una lingua lunga quanto una proboscide per succhiare via i feti dai grembi materni. Talvolta si cibano di interiora (specialmente cuore e fegato) e del muco delle persone malate.<ref name="ramos">{{cita libro |autore=Maximo D. Ramos |titolo=Creatures of Philippine Lower Mythology |annooriginale=1971 |anno=1990 |editore=Phoenix Publishing |città=Quezon |isbn=971-06-0691-3}}</ref>
* 1. Il fatto che i corpi siano quasi intatti dipende probabilmente dal clima e dalla temperatura che sono diversi di paese in paese. Probabilmente nella zona dove è avvenuto il fatto la temperatura è abbastanza bassa, è ciò ha impedito ai batteri decompositori di consumare il corpo.
* 2. Il sangue trovato sul corpo e nella bara proviene dal cadavere. Il sangue al suo interno è fuoriuscito quando la pelle, dopo la morte, si è ritirata, facendo uscire la sostanza ematica dalle aperture presenti (bocca, naso, occhi, orecchie).
* 3. L'urlo che il cadavere ha lanciato quando è stato trafitto è in realtà, il rumore dei gas provenienti dalla decomposizione del corpo che sono fuoriusciti con forza quando è stato trafitto, facendolo rizzare in piedi e facendo schizzare il sangue fuori.
* 4. Certe persone sono affette da rare malattie genetiche e cromosomiche che li rendono sensibili alla luce ([[fotofobia]]), pallidissimi di carnagione e allergici all'aglio. È probabile che da qui sia nato il mito del vampiro.
 
Il malese ''penanggalan'' potrebbe essere una giovane o vecchia donna, in ogni caso attraente, che ha ottenuto la sua bellezza per mezzo della [[magia nera]] ed è spesso descritta nel folclore come un essere oscuro o demoniaco. È in grado di staccare dal corpo la sua testa zannuta e di farla volare nella notte in cerca di sangue, in genere di donne incinte.<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 197}}.</ref> I malesi spesso attaccano ''jeruju'' ([[Carduus|cardi]]) sulle porte e sulle finestre delle case, sperando di scacciare il ''penanggalan''.<ref>{{cita libro |autore=Olgee Hoyt |titolo=Lust for Blood: The Consuming Story of Vampires |anno=1984 |capitolo=The Monk's Investigation |pagine=34|editore=Scarborough House |città=Chelsea |isbn=0-8128-8511-2}}</ref> Il ''leyak'' è un essere simile del folclore di [[Bali]].<ref>{{cita libro|titolo=Witchcraft, Grief, and the Ambivalence of Emotions |editore=American Ethnologist |volume=26 |numero=3 |data= agosto 1999 |pagine=711–737 |doi=10.1525/ae.1999.26.3.711 |nome=Michele|cognome=Stephen | issn=0094-0496 }}</ref> Un ''kuntilanak'' o ''matianak'' in Indonesia,<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 208}}.</ref> o un ''pontianak'' o ''langsuir'' in Malesia,<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 150}}.</ref> è una donna morta di parto divenuta una non morta, che in cerca di vendetta terrorizza villaggi. Appare come una donna attraente con lunghi capelli neri che ricoprono un buco sulla base della nuca, col quale succhia il sangue dei bambini. Ricoprire il buco con i suoi capelli la farebbe scappare via. Alcuni cadaveri potrebbero inoltre avere perle di vetro infilate nella bocca, uova sotto ciascuna ascella, e aghi conficcati nei palmi delle mani per prevenire che si trasformino in ''langsuir''.<ref>{{cita libro |autore=Olgee Hoyt |titolo=Lust for Blood: The Consuming Story of Vampires |anno=1984 |capitolo=The Monk's Investigation |pagine=35 |editore=Scarborough House |città=Chelsea |isbn=0-8128-8511-2}}</ref>
Si può quindi ben osservare come molte delle situazioni e delle atmosfere della letteratura vampirica non sono delle esclusive invenzioni degli autori, ma spesso dei semplici adattamenti delle oscure atmosfere che si respiravano negli sperduti villaggi dell'[[Europa Orientale]].
 
Gli ''jiang shi'' (僵屍 o 殭屍, 僵尸; letteralmente "cadavere rigido"), chiamati anche "vampiri cinesi" dagli occidentali, sono cadaveri rianimati che uccidono i vivi per assorbire la loro linfa vitale (''qì''). Si dice che nascano quando un'anima non è in grado di vivere nel corpo del defunto.<ref>{{cita libro |autore=Nigel Suckling|titolo=Vampires |url=https://archive.org/details/vampires0000suck|anno=2006 |editore=Facts, Figures & Fun |città=Londra |isbn=1-904332-48-X |pagine=31}}</ref> A differenza dei vampiri, gli ''jiang shi'' sono creature senza mente e non hanno ragionamenti propri.<ref>{{cita libro |autore=天賜 劉|titolo=僵屍與吸血鬼 |anno=2008 |editore=Joint Publishing (H.K.) |città=Hong Kong |isbn=978-962-04-2735-0 |pagine=196}}</ref>
== La teoria dei ''risurgenti'' ==
 
=== Credenze moderne ===
Riportata in un testo italiano dal titolo "Vampiri Risurgenti" che raccoglie brani e documenti in forma organica esplicativa di Don Calmet, monsignor Davanzati, Cornelio Agrippa, Helena Blavatsky, tende invece a sottolineare un'esistenza reale e peculiare di queste rare creature, la cui azione viene collegata a fenomeni che coinvolgono il corpo astrale, doppio eterico, fantasma ovvero corpo sottile in determinate condizioni di grave degradazione. Questa argomentazione prende dunque una netta distanza dalle ipotesi di mito, folclore e cinematografia fantastica (sempre più in voga e sempre più attribuenti qualità addirittura desiderabili e sensuali a questo evento ascrivibile invece all'orrore demoniaco), sottolineando invece un evento concreto e comprovato, seppure assai infrequente. Da notare che lo stesso autore Bram Stoker, che presentò al grosso pubblico una figura romanzata nota come Dracula il Vampiro, ebbe sicuramente contatti con la nota associazione esoterica e magica Golden Dawn, della quale probabilmente fu anche membro. Lo stesso Stoker scrisse: "La forza del vampiro è che nessuno crede nella sua esistenza".
[[File:James Randi and Chupacabra Trap.jpg|thumb|[[James Randi]], razionalista e oppositore delle pseudoscienze, prepara una trappola per catturare un [[chupacabra]] durante una dimostrazione]]
Nella moderna finzione, il vampiro tende a essere raffigurato come un personaggio malvagio dalla personalità suadente e carismatica.<ref name="Barb2"/> Nonostante il generale scetticismo nei confronti di queste entità, vengono occasionalmente riportati avvistamenti di vampiri. Naturalmente, le società cacciatrici di vampiri esistono ancora, ma sono tuttavia create solo per ragioni sociali.<ref name="Cohen"/> Dichiarazioni di attacchi da parte dei vampiri vennero formulate nel paese africano del [[Malawi]] tra il [[2002]] e il [[2003]], quando una folla tumultuosa lapidò a morte una persona e ne attaccò altre quattro, incluso il governatore [[Eric Chiwaya]], che secondo le dicerie si era accordato con dei vampiri.<ref>{{cita news |autore=Tenthani Raphael |titolo='Vampires' strike Malawi villages |editore=BBC News |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/2602461.stm |data=23 dicembre 2002 |accesso=29 dicembre 2007}}</ref>
 
Nei primi [[anni 1970|anni settanta]] la stampa locale diffuse voci secondo le quali un vampiro aveva infestato il cimitero londinese di [[Highgate]]. Cacciatori di vampiri amatoriali si riunirono in gran numero nel cimitero. Numerosi libri vennero scritti sul caso, fra gli altri quello di Sean Manchester, un londinese che fu uno dei primi a suggerire l'esistenza del vampiro di Highgate e che dichiarò successivamente di aver esorcizzato e distrutto un intero covo di vampiri della zona.<ref>{{cita libro |titolo=The Highgate Vampire: The Infernal World of the Undead Unearthed at London's Highgate Cemetery and Environs |autore=Sean Manchester |anno=1991 |città= London |editore=Gothic Press |isbn=1-872486-01-0}}</ref> Nel gennaio 2005, circolò una diceria di un attacco avvenuto a [[Birmingham]], in [[Inghilterra]], seguito dall'ipotesi della presenza di un vampiro che circolava libero per le strade. In quel caso, come dichiarò la polizia, si trattò di una [[leggenda metropolitana]].<ref name=guardian1>{{cita news |titolo=Reality Bites |editore=The Guardian |url=http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,3604,1392607,00.html |data=18 gennaio 2005 |accesso=29 dicembre 2007 | città=Londra |autore=Jeffries Stuart}}</ref>
== La figura del vampiro nel folklore mondiale ==
Creature mitologiche e mostruose riconducibili al vampiro sono presenti pressoché ovunque.
 
Nel 2006, un professore di fisica alla [[University of Central Florida]] scrisse un saggio in cui spiegò che è matematicamente impossibile che esistano i vampiri basandosi sulla [[progressione geometrica]]. Secondo questo saggio, se il primo vampiro fosse apparso il 1º gennaio del 1600 e si fosse nutrito una volta al mese (cioè meno frequentemente di quanto avvenga nelle leggende folcloristiche) e tutte le sue vittime fossero divenute vampiri, allora in soli due anni e mezzo tutta la popolazione mondiale dell'epoca sarebbe stata vampirizzata.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.world-science.net/othernews/061024_vampire.htm|titolo=Math vs. vampires: vampires lose,|data=25 ottobre 2006|accesso=28 dicembre 2011|dataarchivio=28 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170428005334/http://www.world-science.net/othernews/061024_vampire.htm|urlmorto=sì}}</ref>
Per un approfondimento si rimanda alla lettura delle voci relative:
* [[Il vampiro nel folklore europeo‎]]
* [[Il vampiro nel folklore africano]]
* [[Il vampiro nel folklore mediorientale]]
* [[Il vampiro nel folklore orientale]]
* [[Il vampiro nel folklore dell'oceania]]
* [[Il vampiro nel folklore americano]]
 
Uno dei più famosi casi di entità vampiriche nell'età moderna è quello dei ''[[chupacabra]]'' di [[Porto Rico]] e del [[Messico]]. È leggenda che siano creature che si nutrono di carne fresca e di sangue di animali domestici. L'isteria per i ''chupacabra'' venne spesso associata a profonde crisi economiche e politiche, in particolare durante gli [[anni 1990|anni novanta]].<ref name="trail">{{cita web| autore=Stephen Wagner| url=http://paranormal.about.com/library/weekly/aa051898.htm| titolo=On the trail of the Chupacabras| accesso=5 ottobre 2007| dataarchivio=19 settembre 2005| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050919215215/http://paranormal.about.com/library/weekly/aa051898.htm| urlmorto=sì}}</ref>
== Letteratura, arti e cinema ==
Una figura tanto forte non poteva mancare di influenzare profondamente le arti. Tra queste, specie negli ultimi due secoli, soprattutto la letteratura e il cinema.
Ovvio nella letteratura ispirata al Vampiro è il contributo di autori come [[Bram Stoker]], [[Anne Rice]], [[Jeanne Kalogridis]]. È discussa l'importanza di [[Stephenie Meyer]] con la saga di [[Twilight]], perché la quadrilogia stona con molte delle caratteristiche conferite solitamente al personaggio del Vampiro, quali malvagità, sterilità.
{{Vedi anche|Il vampiro nelle arti}}
 
In Europa, dove la maggior parte del folclore vampiresco ebbe origine, il vampiro viene considerato una creatura di fantasia, nonostante alcune comunità abbiano accettato l'idea di fantasma redivivo per scopi economici. In alcuni casi, specialmente in piccole comunità, la paura per i vampiri è ancora radicata e avvistamenti o rivendicazioni di attacchi di vampiri accadono frequentemente. In [[Romania]], nel febbraio [[2004]], numerosi parenti di Toma Petre ebbero il timore che questi fosse divenuto un vampiro. Fecero quindi dissotterrare il corpo, gli bruciarono il cuore e mischiarono le ceneri ad acqua per poi berle.<ref>{{cita news |autore=Taylor T |data=28 ottobre 2007 |titolo=The real vampire slayers |editore=The Independent |url=http://news.independent.co.uk/europe/article3096920.ece |accesso=14 dicembre 2007 |città=Londra |pubblicazione= |dataarchivio=19 dicembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071219095645/http://news.independent.co.uk/europe/article3096920.ece |urlmorto=sì }}</ref>
== Giochi di ruolo ==
La figura del vampiro ha influenzato anche molto i [[giochi di ruolo]], alcuni dei quali hanno creato una vera e propria storia sulle loro origini facendoli discendere da [[Caino]], che fu maledetto da [[Dio]] per aver ucciso [[Abele]]. <br />
Nell'epoca moderna il gioco li divide in clan, che a loro volta fanno parte di varie organizzazioni.
{{Vedi anche|Vampiri: la masquerade|Ravenloft}}
 
Il vampirismo e lo stile gotico rappresentano una parte rilevante dei moderni movimenti dell'occulto. Il mito del vampiro, le sue qualità magiche, il fascino e l'archetipo del predatore esprimono un forte simbolismo che può essere utilizzato nei rituali e negli atti di magia e può perfino essere adottato come sistema spirituale.<ref>Hume, L., & Kathleen Mcphillips, K. (Eds.). (2006). Popular spiritualities: The politics of contemporary enchantment. Burlington, Ashgate Publishing.</ref> Il vampiro è stato parte della società paranormale europea per secoli e da decenni ormai si è allo stesso modo inserito anche nella sub-cultura americana, mischiandosi all'estetica [[neogotico|neogotica]].<ref>Young, T. H. (1999). Dancing on Bela Lugosi's grave: The politics and aesthetics of Gothic club dancing. ''Dance Research'', 17(1), 75–97.</ref>
== Il vampiro moderno ==
Grazie a film (talvolta tratti da fumetti e da libri) come ''[[Buffy]]'', ''[[Angel (serie televisiva)|Angel]]'', ''[[True Blood]]'',''[[Intervista col vampiro]]'',''[[Blade]]'', ''[[Underworld]]'', ''[[Moonlight]]'', ''[[Twilight (film 2008)|Twilight]]'', ''[[30 giorni di buio]]'' la figura del vampiro ha assunto una forma ben diversa dal "non-morto" che attaccava freddi e dispersi villaggi. Sempre più frequentemente infatti, i vampiri vengono rappresentati come aristocratici, organizzati in una precisa gerarchia, che vivono di notte, in continua ricerca di vittime.
 
== Origini delle credenze sui vampiri ==
Il loro aspetto e il loro comportamento sono apparentemente umani, in quanto svelano la loro vera forma solo nei momenti di caccia o di difesa. <br />
Molte teorie per le origini delle credenze sui vampiri sono state offerte come spiegazione per la superstizione, e talvolta isteria di massa, causata dai vampiri: sono state citate la sepoltura prematura e in particolar modo la grave ignoranza circa ciò che avviene al corpo umano dopo la morte (mala interpretazione del ciclo di [[Decomposizione (biologia)|decomposizione]]).
Spesso questi vampiri sono orgogliosi del loro stato, disprezzano i "mezzo-sangue" (cioè umani diventati vampiri a causa di un morso) e cacciano spesso e volentieri solo per divertimento.
 
=== Spiritualismo slavo ===
In altre produzioni cinematografiche, come ''[[Dal tramonto all'alba]]'', i vampiri sono raffigurati come rozzi camionisti e motociclisti, che si riuniscono in posti abituali all'apparenza normali. Il loro scopo è quello di attirare degli umani che diventeranno poi delle facili vittime.
[[File:Kikimora.jpg|thumb|left|upright=0.7|Una [[kikimora]] illustrata da [[Ivan Bilibin]]]]
Nonostante molte altre culture tramandino superstizioni riguardanti non morti o altri spiriti [[Morto vivente|redivivi]], quello concepito dalla [[mitologia slava]] è considerato il vampiro per eccellenza.<ref>T. Braccini, ''Prima di Dracula. Archeologia del vampiro'', Bologna, [[Il Mulino]], 2011.</ref> Le radici della convinzione dell'esistenza dei vampiri in questa cultura sono basate sulle credenze e pratiche pre-cristiane del popolo slavo e sulla loro concezione di [[oltretomba]]. Nonostante la mancanza di scrittori slavi pre-cristiani che descrivessero i dettagli della "vecchia religione", molte credenze spirituali pagane e rituali sono rimasti radicati nel popolo slavo anche dopo l'avvento del Cristianesimo. Esempi di queste credenze includono il [[culto degli antenati]], delle divinità protettrici della casa e la convinzione che l'anima sopravviva alla morte terrena.
 
Demoni e spiriti ebbero importanti funzioni nella società slava pre-industriale e si credeva che potessero interagire con la vita degli uomini. Alcuni spiriti erano benevoli e aiutavano l'uomo, mentre altri erano pericolosi e potenzialmente distruttivi. Alcuni esempi di questi spiriti sono il [[domovoj]], le [[rusalki]], le [[vila (folclore)|vila]], la [[kikimora]], la [[poludnitsa]] e il [[Vodyanoy (mitologia)|vodyanoy]]. Si pensava inoltre che questi spiriti derivassero dagli avi o altri umani deceduti. Potevano apparire in diverse forme, compresa quella animale o umana. Gli spiriti malevoli partecipavano in crudeli attività, come l'affogamento di umani, la distruzione del raccolto, o il succhiare il sangue del bestiame e talvolta degli umani. Gli slavi erano dunque obbligati ad appagare tali spiriti per prevenire il loro comportamento distruttivo.<ref name=Perk23>{{Cita|Perkowski 1976|p. 23}}.</ref>
Nel film ''[[30 giorni di buio]]'', ambientato in Alaska, i vampiri approfittano del mese in cui manca il sole per attaccare un piccolo paese, abitato in gran parte dai lavoratori della vicina base di estrazione di petrolio. In questo caso, le creature hanno un aspetto umano, ma comunicano con una lingua propria.
 
Secondo le credenze slave, vi era una netta distinzione tra corpo e anima. Questa era imperitura e alla morte del corpo avrebbe vagato per quarant'anni prima di trovare pace nell'oltretomba eterno.<ref name=Perk23/> Per questo motivo, alla morte di un parente, veniva lasciata una finestra aperta, di modo che l'anima potesse entrare e uscire a suo piacimento. Si credeva che durante questo periodo l'anima avesse la capacità di rientrare nel corpo del defunto. Così come per i demoni, anche le anime potevano avere un effetto sia positivo sia negativo a seconda della loro natura. Molti riti sepolcrali avevano lo scopo di assicurare la purezza dell'anima, ora che si era separata dal corpo. La morte di un bambino non battezzato, una morte violenta o prematura, la morte di un grave peccatore (come uno stregone o un assassino) o una sepoltura non appropriata erano tutte cause di impurità dell'anima. Un'anima impura era molto temuta dagli slavi, poiché era potenzialmente vendicativa.<ref name="Perk21-25">{{Cita|Perkowski 1976|pp. 21-25}}.</ref>
Alcune caratteristiche generali restano quelle classiche dei vampiri, come la vulnerabilità ai paletti nel cuore e alla luce solare; altre invece assumono un ruolo minore, come la debolezza all'aglio.
 
Da queste credenze riguardo alla morte e all'anima deriva il concetto slavo di ''vampiro''. Un vampiro è la manifestazione di uno spirito impuro che sta possedendo un corpo in decomposizione. Questa creatura non morta è vendicativa e gelosa nei confronti dei vivi, da cui succhia sangue per sopravvivere.<ref name="Barb197">{{Cita|Barber 1988|p. 197}}.</ref>
In ''[[Legacy of Kain]]'', i vampiri all'inizio avevano un aspetto angelico con ali nere piumate, pelle azzurra, 3 falangi al posto delle 5 dita e 2 artigli ai piedi, in seguito alla maledizione i vampiri assumono un aspetto umano con i canini aguzzi, lunghi artigli apparentemente indistruttibili (come si nota in Blood Omen 2), 2 artigli nei piedi e colorito molto pallido, in seguito i vampiri si evolveranno in mostruose creature potentissime e quasi invincibili, i più potenti vampiri sono Kain (evoluto in un vampiro con forza fisica immensa e molto resistente), Raziel (divenuto uno spettro di vampiro e praticamente immortale), Vorador (primo umano vampirizzato), Janos Audron (ultimo vampiro angelico sopravvissuto), Dumah, Turel e Rahab (figli di Kain, quasi invulnerabili e con capacità estremamente potenti) e Magnus (campione di Kain, quasi invulnerabile e capace di carbonizzare il nemico col solo pensiero).
Nel recente film ''[[Twilight (film 2008)|Twlight]]'', il concetto di vampiro viene allontanato da tutte le caratteristiche leggendarie, infatti questi esseri non si trasformano in pipistrelli, non sono intolleranti all'aglio,sono inoltre immuni alle croci (anzi, ne hanno una appesa in casa), non soffrono la luce del sole (sebbene la loro pelle se illuminata da fonte solare si accenda come se al posto della cute fossero presenti tanti piccoli diamanti), possono riflettersi allo specchio, e non possono dormire. <br />
 
=== Patologia ===
Inoltre, sebbene molti di loro si nutrano di sangue umano, esistono alcuni clan che per il rifiuto di considerarsi mostri, riescono a sopravvivere bevendo sangue animale.
==== Decomposizione ====
Paul Barber nel suo libro ''Vampires, Burial and Death'' illustra come la credenza nei vampiri tragga origine dal tentativo delle società pre-industriali di spiegare il naturale processo di decomposizione di un corpo dopo la morte.<ref name="Barb1to4">{{Cita|Barber 1988|pp. 1-4}}.</ref>
 
Spesso le persone ritenevano che un cadavere si fosse trasformato in vampiro, quando non aveva un aspetto che loro ritenevano congruo con lo stato di morte. La decomposizione dipende dalla temperatura, dalla composizione chimica del terreno, dal tipo di sepoltura e da altri fattori, allora poco conosciuti. All'epoca i cacciatori di vampiri sospettavano di vampirismo un corpo che presentava i segni della decomposizione e ciò nasceva, sempre secondo Barber,<ref>{{cita web |autore=Paul Barber |titolo=Staking claims: the vampires of folklore and fiction |editore=Skeptical Inquirer |data=1º marzo 1996 |url=http://www.csicop.org/si/show/staking_claims_the_vampires_of_folklore_and_fiction/ |accesso=27 gennaio 2012 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150701000450/http://www.csicop.org/si/show/staking_claims_the_vampires_of_folklore_and_fiction/ |dataarchivio=1º luglio 2015 |urlmorto=sì}}</ref> dall'erronea conclusione che quest'ultima attività, appunto perché tale, indicava una sorta di vita post-mortem.
 
I cadaveri si gonfiavano di gas accumulati nel tronco e la pressione forzava il sangue a uscire dal naso e dalla bocca, per questo motivo il corpo sembrava gonfio, ben nutrito e dalla carnagione sanguigna, caratteristiche che potevano spaventare, soprattutto se il defunto in vita era stato magro e pallido. Nel caso di Arnold Paole, il cadavere riesumato di una donna sembrò ai paesani più sano di quanto la donna lo fosse stata in vita.<ref name="Barb117"/> Il trasudare sangue venne interpretato come prova di attività vampiresca.<ref name="Barb1145"/> Anche il divenire scuro della pelle è causato dalla decomposizione,<ref name="Barb105">{{Cita|Barber 1988|p. 105}}.</ref> ma all'epoca veniva interpretato come uno dei numerosi indizi di vampirismo. Il rigonfiamento del cadavere in decomposizione poteva causare la sfuggita di gas dal corpo: se questo fosse passato attraverso le [[corde vocali]] avrebbe potuto produrre suoni simili a gemiti o [[flatulenza]] nel caso fosse passato attraverso l'ano.<ref name="Barb119">{{Cita|Barber 1988|p. 119}}.</ref>
 
Dopo la morte, la pelle e le gengive perdevano liquidi e si contraevano, esponendo alla vista le radici di capelli, unghie e denti. Questo fenomeno fece credere che i capelli, le unghie e i denti stessero continuando a crescere dopo la morte.<ref name="Barb119"/> Tutto ciò contribuiva a confermare una ricca attività post-mortem e rendeva sospetta la vera natura del cadavere dissotterrato.
 
==== Sepoltura prematura ====
[[File:Wiertz burial.jpg|thumb|[[Antoine Wiertz]], ''The Premature Burial'', 1854]]
È anche stato ipotizzato che le leggende sui vampiri fossero influenzate da singoli individui [[Sepoltura da vivo|sepolti vivi]] a causa delle mancate conoscenze mediche dell'epoca. In alcuni casi in cui delle persone avevano sentito dei rumori provenire dall'interno di una tomba, si erano poi scoperti, scoperchiandola, segni di unghiate sulla bara, da cui la vittima aveva tentato di fuggire. In altri casi la persona sepolta viva aveva battuto la testa contro la bara, sanguinando dal naso e dalla bocca; il sangue fece credere a chi aveva dissotterrato la bara che il cadavere si fosse "nutrito".<ref name="Marigny2">{{Cita|Marigny 1993|pp. 48-49}}.</ref> Altre volte i rumori erano causati, come già spiegato, dalla fuoriuscita di gas durante la decomposizione.<ref name="Barber128">{{Cita|Barber 1988|p. 128}}.</ref> Un'altra causa di tomba trovata incomposta erano inoltre le frequenti profanazioni.<ref name="Barber13738">{{Cita|Barber 1988|pp. 137-138}}.</ref>
 
==== Contagio ====
Il vampirismo folcloristico è stato associato alle morti per misteriose o non identificabili malattie, spesso presenti in una particolare famiglia o comunità.<ref name=sledzik/> L'allusione all'epidemia è palese nei casi di [[Peter Plogojowitz]] e Arnold Paole, e ancor di più nel caso di [[Caso Mercy Brown|Mercy Brown]] e nelle credenze sui vampiri del New England in generale, dove una specifica malattia, la [[tubercolosi]], era associata agli attacchi dei vampiri. Così come la [[peste#Peste polmonare|forma polmonare]] della peste bubbonica, questa malattia causava danni ai polmoni e faceva uscire sangue dalla bocca.<ref>{{Cita|Barber 1988|p. 115}}.</ref>
 
==== Porfiria ====
Nel [[1985]] il biochimico [[David Dolphin]] propose un collegamento tra la rara malattia del sangue [[porfiria]] e il folclore sui vampiri. Notando che la condizione viene trattata con [[eme]] intravenoso, egli suggerì che la consumazione di grandi quantità di sangue potesse in qualche modo trasportare l'eme attraverso la parete dello stomaco fino al circolo del sangue. I vampiri non erano quindi che malati di porfiria che bevevano sangue a sufficienza da alleviarne i sintomi.<ref>Dolphin D (1985) ''Werewolves and Vampires,'' annual meeting of American Association for the Advancement of Science.</ref> La teoria fu successivamente respinta, poiché si scoprì che il sangue non alleviava affatto i sintomi né tantomeno i malati di questa malattia sentivano l'urgenza impellente di nutrirsi di sangue. Inoltre, Dolphin aveva confuso i vampiri della finzione con quelli del folclore, la maggior parte dei quali non si nutrivano di sangue.<ref>{{Cita|Barber 1988|p. 100}}.</ref> Similmente, viene fatto un parallelismo tra la sensibilità alla luce del sole dei vampiri e la [[fotofobia]] causata dalla porfiria; anche in questo caso, si tratta di una caratteristica che non era presente nel folclore originale, ma nacque solo successivamente. In ogni caso, Dolphin non proseguì nel diffondere le sue scoperte.<ref>{{cita web |autore=Cecil Adams |titolo=Did vampires suffer from the disease porphyria—or not? |editore=The Straight Dope |data=7 maggio 1999 |accesso=25 dicembre 2007 |url=http://www.straightdope.com/classics/a990507.html |dataarchivio=20 luglio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080720115852/http://www.straightdope.com/classics/a990507.html |urlmorto=sì }}</ref> Nonostante sia stato rigettato dalla comunità scientifica, il collegamento alla porfiria ottenne l'attenzione dei media<ref>{{cita web |autore=Claus A. Pierach |titolo=Vampire Label Unfair To Porphyria Sufferers |editore=New York Times |data=13 giugno 1985 |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpagina.html?res=9C04E4D71239F930A25755C0A963948260 |accesso=25 dicembre 2007 |urlmorto=sì }}</ref> ed entrò a far parte del moderno folclore popolare.<ref>{{cita web |autore=Peter W. Kujtan|titolo=Porphyria: The Vampire Disease|editore=The Mississauga News online |data=29 ottobre 2005 |url =http://www.bydewey.com/drkporphyria.html |accesso=9 novembre 2009}}</ref>
 
==== Rabbia ====
La malattia della [[Rabbia (malattia)|rabbia]] è stata collegata al folclore vampiresco. Il dottor Juan Gómez-Alonso, un neurologo all'Ospedale Xeral a [[Vigo (Spagna)|Vigo]], in [[Spagna]], scrisse di questa possibilità nella rivista scientifica ''Neurology''. La suscettibilità all'aglio e alla luce potrebbero essere dovute a una [[ipersensibilità]], che è sintomo della rabbia. La malattia può inoltre attaccare parti del cervello e causare [[disturbi del sonno]] (schemi del dì e della notte ribaltati) e [[ipersessualità]]. Secondo una diceria, se il paziente riusciva a riflettersi nello specchio, allora non era malato di rabbia. [[Lupo|Lupi]] e [[pipistrello|pipistrelli]], che sono spesso associati ai vampiri, possono essere entrambi portatori di rabbia. Questa malattia, inoltre, può portare a mordere altre persone e a perdere sangue dalla bocca.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=inglese|autore=Juan Gómez-Alonso |data= settembre 1998|titolo=Rabies: a possible explanation for the vampire legend |editore=Neurology |volume=51 |numero=3 |pp=856-9|pmid=9748039|issn=0028-3878}}</ref><ref>{{Cita news |data=24 settembre 1998 |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/178623.stm |titolo=Rabies-The Vampire's Kiss |editore=BBC news |accesso=18 marzo 2007}}</ref>
 
=== Interpretazione psicoanalitica ===
Nel suo trattato del [[1931]] ''On the Nightmare'', lo psicoanalista gallese [[Ernest Jones]] scrisse che i vampiri sono il simbolo di numerosi [[meccanismo di difesa|meccanismi di difesa]] inconsci. Amore, senso di colpa e odio sono emozioni che spingono il defunto a uscire dalla propria tomba. Poiché coloro che si ritrovano in lutto desiderano ricongiungersi con i propri cari estinti, potrebbero [[Proiezione (psicologia)|aver proiettato l'idea]] che anche il defunto voglia lo stesso. Di qui sarebbe quindi nata la credenza che i vampiri facciano visita ai loro familiari, in primis le mogli.<ref>{{Cita|Ernest 1931|pp. 110-112}}.</ref> Nei casi però in cui si era radicato nel rapporto un profondo senso di colpa, il desiderio di riunificazione venne sostituito da uno stato d'ansia, che portò a una [[rimozione]], meccanismo psicologico che lo stesso [[Sigmund Freud]] collegò alla paura dell'occulto.<ref>{{cita libro |autore=Ernest Jones |data=febbraio 1911 |titolo=The Pathology of Morbid Anxiety |editore=Journal of Abnormal Psychology |volume=6 |numero=2 |pagine=81–106 |url=http://content.apa.org/journals/abn/6/2/81 |doi=10.1037/h0074306 |pmid=17296997 |issn=0195-6108}}</ref> Jones suppose che in questo caso l'originale desiderio di un riavvicinamento (sessuale) si fosse tramutato drasticamente in paura; l'amore è sostituito dal sadismo, e l'oggetto o la persona amata è sostituita da un'entità sconosciuta. L'aspetto sessuale potrebbe essere presente come non esserlo.<ref>{{Cita|Ernest 1931|p. 116}}.</ref>
 
L'innata sessualità del succhiare il sangue è legata al [[cannibalismo]] e a comportamenti simili a quelli dei [[incubo (mitologia)|demòni incubi]]. Molte leggende narrano di esseri che succhiano i liquidi ad altre creature, e sembra palese un'associazione con lo [[sperma]]. Infine Jones notò che, mentre normali aspetti della sessualità sono repressi, forme regresse, come il sadismo, vengono invece espresse; e che il sadismo orale in particolare fosse parte integrante dei vampiri.<ref>{{Cita|Ernest 1931|pp. 116-120}}.</ref>
 
=== Interpretazione politica ===
La reinvenzione del mito del vampiro nell'era moderna non esclude sfumature politiche.<ref>{{cita libro |autore=David Glover |data=1996 |titolo=Vampires, Mummies, and Liberals: Bram Stoker and the Politics of Popular Fiction |anno=1996 |url=https://archive.org/details/vampiresmummiesl0000glov |editore=Duke University Press |città=Durham, NC.}}</ref> L'aristocratico [[Conte Dracula]], solo nel suo castello fatta eccezione di alcuni servitori pazzi, apparendo solo di notte per nutrirsi dei suoi compaesani, simboleggia il parassitico ''[[ancien régime]]''. Nel film ''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' di [[Werner Herzog]], il giovane agente immobiliare protagonista del film diventa vampiro lui stesso, portando il [[capitalismo]] borghese a essere la nuova classe parassita.<ref>{{cita libro |autore=Tom Brass |editore=Dialectical Anthropology |volume=25 |pagine=205–237 |anno=2000 |titolo=Nymphs, Shepherds, and Vampires: The Agrarian Myth on Film |doi=10.1023/A:1011615201664}}</ref> Già Voltaire d'altronde aveva notato, riportandolo nella voce "Vampiri" all'interno del suo "Dizionario filosofico" (1764), come la fine del diciottesimo secolo avesse coinciso con l'indebolimento della credenza folclorica nel vampiro come creatura magica ma non con la fine dello sfruttamento e del parassitismo sociale che erano da considerare alla base di quella credenza. Ora "ci sono finanzieri, faccendieri e uomini d'affari che succhiano il sangue del popolo in pieno giorno; ma non sono morti, anche se corrotti. Questi parassiti non vivono in cimiteri, ma in confortevoli palazzi".<ref>{{Cita libro|voce=Vampiro|titolo=Dictionnaire philosophique|autore=Voltaire|volume=VII|anno=1764|url=http://oll.libertyfund.org/?option=com_staticxt&staticfile=show.php%3Ftitle=1660&chapter=202474&layout=html&Itemid=27}}</ref> Marx a sua volta definirà notoriamente il capitale come "“lavoro morto che, come un vampiro, vive soltanto succhiando lavoro vivo, e tanto più vive tanto più è in grado di succhiare”.<ref>Un'attenta discussione degli usi marxiani della metafora vampirica è disponibile in Policante, A. [http://clogic.eserver.org/2010/Policante.pdf "Vampires of Capital: Gothic Reflections between horror and hope"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120128025458/http://clogic.eserver.org/2010/Policante.pdf |data=28 gennaio 2012 }} in [http://clogic.eserver.org/2010/2010.html Cultural Logic] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151206054043/http://clogic.eserver.org/2010/2010.html |data=6 dicembre 2015 }}, 2010.</ref> In ''Das Kapital'' Marx più volte fa riferimento al vampiro come [[metafora]] del capitale, sottolineando come entrambi siano accomunati da un metabolismo mostruoso e innaturale. Tramite i riferimenti al vampiro, Marx mostra come il capitale non solo si nutra del lavoro vivo estratto dalla classe lavoratrice, ma in questo modo cresca e si moltiplichi, tendendo a ridurre la classe operaia a una parte integrante del proprio processo riproduttivo.<ref>Policante, A. [http://clogic.eserver.org/2010/Policante.pdf "Vampires of Capital: Gothic Reflections between horror and hope"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120128025458/http://clogic.eserver.org/2010/Policante.pdf |data=28 gennaio 2012 }} in [http://clogic.eserver.org/2010/2010.html Cultural Logic, 2010] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151206054043/http://clogic.eserver.org/2010/2010.html |data=6 dicembre 2015 }}.</ref>. Una interpretazione del vampiro come ritratto in chiave moderna dalla serie [[Twilight (serie)|Twiliight]] è stata data dalla filosofa [[Monia Andreani]] nel suo "Twilight. Filosofia della vulnerabilità".
 
=== Subculture gotiche ===
Lo stile di vita dei vampiri si identifica in una subcultura di persone, spesso legata al [[movimento gotico]]; Attingendo dalla ricca storia recente di cultura popolare del simbolismo di culto, dei film horror, da [[universo immaginario|universi fantastici]] creati da scrittori come [[Anne Rice]] e dallo stile dell'[[Inghilterra vittoriana]].<ref>{{Cita|Skal 1993|pp. 342-343}}.</ref> Il vampirismo moderno è di due tipi: uno legato al sangue (il ''vampirismo sanguigno'') e uno legato a una cosiddetta [[Prana|energia pranica]] (''vampirismo psichico'').<ref>{{cita libro|autore=A. Asbjorn Jon|titolo=The Psychic Vampire and Vampyre Subculture|data=2002|editore=Australian Folklore|volume=12|pagine=143–148|issn=0819-0852|ISBN=1-86389-831-X}}</ref>
 
=== Pipistrelli vampiri ===
{{vedi anche|Vampiro (disambigua)#Zoologia}}
[[File:Desmodus rotundus A Catenazzi.jpg|thumb|Il ''[[Desmodus rotundus]]'' ha abitudini [[ematofagia|ematofaghe]]]]
Nonostante molte culture abbiano storie al riguardo, i pipistrelli vampiri sono divenuti parte integrante del folclore popolare dei vampiri solo recentemente. Miti sui pipistrelli vampiri risalgono al XVI secolo, quando ne furono scoperti nel sud America.<ref name="Cohen2" /> Anche in Europa pipistrelli e uccelli [[strigiformi]] (gufi, civette, barbagianni) sono sempre stati associati al soprannaturale e a [[presagio|presagi]], specialmente per le loro abitudini notturne.<ref name="Cohen2" /><ref name="Cooper92">{{cita libro |lingua=en |autore=J.C. Cooper |titolo=Symbolic and Mythological Animals |pagine=25–26 |anno=1992 |editore=Aquarian Press |città=Londra |ISBN=1-85538-118-4}}</ref> Nella tradizione inglese [[araldica]] il pipistrello è simbolo di "conoscenza dei poteri dell'oscurità e del caos".<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=Heraldic "Meanings" |editore=American College of Heraldry |accesso=30 aprile 2006 |url=http://www.americancollegeofheraldry.org/achsymbols.html |dataarchivio=19 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719030400/http://www.americancollegeofheraldry.org/achsymbols.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
Le tre specie dei veri pipistrelli vampiri sono tutti originari dell'America Latina e nessuna prova suggerisce che possano aver avuto parenti alla lontana nel [[Continente Antico]]. È dunque impossibile che il vampiro folcloristico rappresenti una distorta rappresentazione della memoria di un pipistrello vampiro. I pipistrelli vennero chiamati così per via del personaggio del folclore e non viceversa. Nonostante questa specie di pipistrelli non sia pericolosa per l'uomo, è noto che l'animale si sia nutrito di bestiame e talvolta di sangue umano, lasciando il segno di due fori sul collo della sua vittima.<ref name="Cohen2" />
 
Il letterario [[Conte Dracula]] è in grado di trasformarsi in un pipistrello, e i pipistrelli vampiri sono citati due volte nel romanzo.
 
== Vampiri nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Vampiri nella cultura popolare}}
La figura del vampiro è oggetto di numerose [[fiction|opere di fantasia]] sin dal [[XIX secolo]]: il primo racconto breve di una certa influenza fu ''[[Il vampiro (romanzo)|Il vampiro]]'' di [[John Polidori]], pubblicato nel [[1819]]; la figura del vampiro venne in seguito ripresa in opere teatrali e in pubblicazioni seriali di [[dime novel]] finché nel [[1897]] [[Bram Stoker]] scrisse il romanzo vampiresco più celebre di tutti i tempi, ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''.<ref name="Christopher">{{Cita|Frayling 1992}}.</ref>
 
Col passare del tempo, alcune caratteristiche non presenti nel folclore originale sono state incorporate nel profilo del vampiro: canini appuntiti apparirono per la prima nel XIX secolo con i denti sporgenti di [[Varney il vampiro]] e del [[Conte Dracula]]<ref name="Skal99">{{Cita|Skal 1996|p. 99}}.</ref> e la paura della luce del giorno venne introdotta con il vampiro [[Nosferatu il vampiro|Nosferatu]] di [[Friedrich Wilhelm Murnau]] (1922).<ref name="Skal104">{{Cita|Skal 1996|p. 104}}.</ref> Il mantello apparve in produzioni teatrali degli anni venti del [[XX secolo]], con un alto collare bianco introdotto dallo sceneggiatore Hamilton Deane per aiutare Dracula a svanire dal palcoscenico.<ref name="Skal62">{{Cita|Skal 1996|p. 62}}.</ref> L'immortalità infine è un attributo presente nel folclore originario, anche se non sempre in modo esplicito, ed è largamente usato nelle opere cinematografiche e letterarie moderne.<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 131}}.</ref>
 
Sono famose le moderne saghe cinematografiche di ''[[Underworld (film 2003)|Underworld]]'' (primo film della saga nel 2003) e di ''[[Twilight (film 2008)|Twilight]]'' (primo film della saga nel 2008), o come il ciclo di film sul personaggio [[Marvel Comics]] ''[[Blade (Marvel Comics)|Blade]]'', interpretato da [[Wesley Snipes]], detto "il Diurno" è un semi-vampiro che può agire di giorno e che aiuta gli umani dando la caccia agli altri vampiri (il primo film della saga è del 1998); nonché serial televisivi di grande fortuna come ''[[True Blood]]'', ''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'', ''[[The Originals (serie televisiva)|The Originals]]'', ''[[The Vampire Diaries]]'' e ''[[The Strain]]''.
 
La figura del vampiro è inoltre molto presente nel mondo dei manga. In [[Le bizzarre avventure di JoJo|''Le Bizzarre Avventure di JoJo'']] esistono numerosi vampiri, primo tra tutti l’antagonista principale della saga, ovvero [[Dio Brando]], tutti accomunati dalla vita eterna e dalla debolezza alla luce del sole e alle onde concentriche. I vampiri in JoJo sono caratterizzati da una forza e una resistenza sovrumana, oltre che da una notevole capacità di rigenerazione delle ferite. Alcuni vampiri possono inoltre sviluppare poteri e caratteristiche peculiari, come il congelamento, la possibilità di sparare veri e propri raggi laser dagli occhi, l'essere in grado di dislocare i propri arti o la capacità di sviluppare un secondo volto sul retro della testa.
 
== Filmografia ==
* [[Nosferatu il vampiro]], di [[Friedrich Wilhelm Murnau]] - (1922).
* [[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]], di [[Tod Browning]] - (1931).
* [[Dracula il vampiro]], di [[Terence Fisher]] - (1958).
* [[Nosferatu, il principe della notte]], di [[Werner Herzog]] - (1979).
* [[Miriam si sveglia a mezzanotte]], di [[Tony Scott (regista)|Tony Scott]] - (1983).
* [[Ammazzavampiri]], di [[Tom Holland (regista)|Tom Holland]] - (1985).
* [[Il buio si avvicina]], di [[Kathryn Bigelow|Kathryn Ann Bigelow]] (1987).
* [[Ragazzi perduti]], di [[Joel Schumacher]] - (1987).
* [[Dracula di Bram Stoker]], di [[Francis Ford Coppola]] - (1992).
* [[Intervista col vampiro (film)|Intervista col vampiro]], di [[Neil Jordan]] - (1994).
* [[The Addiction - Vampiri a New York]], di [[Abel Ferrara]] - (1995).
* [[Lasciami entrare (film)|Lasciami entrare]], di [[Tomas Alfredson]] - (2008).
* [[Solo gli amanti sopravvivono]], di [[Jim Jarmusch]] - (2013).
* [[Buffy l'ammazzavampiri]], 7 stagioni - (1997-2003).
* [[The Twilight Saga]] (2008-2012): [[Twilight (film 2008)|Twilight]], [[The Twilight Saga: New Moon|New Moon]], [[The Twilight Saga: Eclipse|Eclipse]], [[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1|Breaking Dawn - Parte 1]], [[The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2|Breaking Dawn - Parte 2]].
* [[The Vampire Diaries]], 8 stagioni (2008-2017) tratto dai romanzi di [[L. J. Smith|Lisa J. Smith]] e diretta da [[Kevin Williamson]] con [[Julie Plec]].
* [[True Blood]], 7 stagioni - (2008-2014).
* [[Chica Vampiro]], 1 stagione (2013) ideato da [[Marcela Citterio]].
* [[The Originals (serie televisiva)|The Originals]], 5 stagioni (2013-2018) ideata da Julie Plec, è uno [[Spin-off (mass media)|spin-off]] di The Vampire Diaries.
* [[Dracula (miniserie televisiva)|Dracula]], una stagione (2020), di [[Steven Moffat]] e [[Mark Gatiss]] è un adattamento dell'omonimo romanzo di [[Bram Stoker]].
* [[Nosferatu (film 2024)|Nosferatu]], di [[Robert Eggers]], [[remake]] del classico ''[[Nosferatu il vampiro]]'' - (2024).
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Luca Irwin Fragale, ''Disseppellimento e vilipendio di salme nel Cinquecento. Un raro documento italiano'', in «Archivum Mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica», a. 13, 2024, pp. 329-334, ISSN 2281-3667
;Testi storici
* Luca Irwin Fragale, La superstiziosa religione. Storia e antropologia tra manoscritti inediti. Vampirismo, trom-be d’aria e formulari di magia, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni 2016, ISBN 9788899627119
''(in ordine cronologico di pubblicazione)''
* {{Cita libro|autore=Renato Agazzi|titolo=Il mito del vampiro in Europa|anno=1979|editore=Antonio Lalli|città=Poggibonsi}}
* Phillipe Rohrius. ''De masticatione mortuorum'', 1679
* {{Cita libro|cognome=Barber|nome=Paul|titolo=Vampires, Burial and Death: Folklore and Reality|url=https://archive.org/details/vampiresburialde0000barb|anno=1988 |editore=Yale University Press |città=New York |cid=Barber 1988|isbn=0-300-04126-8|lingua=en}}
* Michael Ranft. ''De masticatione mortuorum in tumulus'', 1728
* {{Cita libro|autore=Mario Barzaghi|titolo=Il mito del vampiro|editore=Rubbettino|anno=2010|isbn=978-88-498-2709-5}}
* Gottlob Heinrich Vogt: ''Kurtzes Bedencken Von denen Acten-maeßigen Relationen Wegen derer Vampiren, Oder Menschen- Und Vieh-Aussaugern''. Martini, Leipzig 1732 ([http://www-gdz.sub.uni-goettingen.de/cgi-bin/digbib.cgi?PPN513665579 Testo digitalizzato])
* {{Cita libro|autore=Carlo Bordoni|titolo=Conversazioni sul vampiro. Seduzione, malinconia, trasgressione nel mito letterario da Potocki a King|città=Palermo|editore= Neopoiesis|anno=1995}}
* Michael Ranft, Nicolaus Equiamicus. ''Traktat von dem Kauen und Schmatzen der Toten in Gräbern'', 1734, deutsche Übersetzung aus dem Lateinischen 2006 im UBooks-Verlag. ISBN 3-86608-015-8
* {{Cita libro|autore=Bram Stoker|titolo=Dracula|editore=Rizzoli|anno=2008}}
* Dom Augustin Calmet. ''Traité sur les apparitions des anges, des démons et des esprits et sur les revenants, et vampires de Hongrie, de Bohème, de Moravie et de Silésie'', 1751
* {{Cita libro|cognome=Bunson|nome=Matthew|titolo=The Vampire Encyclopedia|anno=1993|editore=Thames & Hudson|città=Londra|cid=Bunson 1993|isbn=0-500-27748-6|lingua=en}}
* Montague Summers. ''The Vampire. His Kith and Kin''. London 1928
* {{Cita libro|cognome=Burkhardt|nome=Dagmar|titolo=Beiträge zur Südosteuropa-Forschung|conferenza=Anlässlich des I. Internationalen Balkanologenkongresses in Sofia 26. VIII.-1. IX. 1966|capitolo=Vampirglaube und Vampirsage auf dem Balkan|anno=1966|editore=Rudolf Trofenik |città=Munich|oclc=1475919|lingua=de}}
* Montague Summers. ''The Vampire in Europe'', Londra 1929 (ristampato come ''The Vampire in Lore and Legend'', New York 2002)
* {{Cita libro|cognome=Cohen|nome=Daniel|titolo=Encyclopedia of Monsters: Bigfoot, Chinese Wildman, Nessie, Sea Ape, Werewolf and many more...|anno=1989|editore=Michael O'Mara Books Ltd|città=Londra|isbn=0-948397-94-2|lingua=en}}
* Montague Summers. ''Vampires and Vampirism''. Dover Publications, 2005. ISBN 0-486-43996-8
* {{Cita libro|cognome=Créméné|nome=Adrien|titolo=La mythologie du vampire en Roumanie|url=https://archive.org/details/lamythologieduva0000crem|anno=1981|editore=Rocher|città=Monaco|isbn=2-268-00095-8|lingua=fr|cid=Créméné 1981}}
 
* (IT) Francesco Paolo de Ceglia, ''Vampyr. Storia naturale della resurrezione'', Torino, Einaudi, 2023, ISBN 9788806256647
;Testi critici contemporanei
* {{cita libro|autore= Alan Dundes| titolo= The Vampire: A Casebook|url= https://archive.org/details/vampirecasebook00dund| editore = University of Wisconsin Press| anno= 1998| isbn= 0-299-15924-8|lingua=en|cid=Dundes 1998}}
''(in ordine alfabetico per autore)''
* {{Cita libro|cognome=Faivre|nome=Antoine|titolo=Les Vampires. Essai historique, critique et littéraire|anno=1962|città=Paris |editore= Eric Losfeld|oclc=6139817|lingua=fr}}
* Renato Agazzi, ''Il mito del vampiro in Europa'', Poggibonsi, Antonio Lalli, 1979
* {{Cita libro|curatore=Miriam Ferraris|titolo=Vampiri. Narrazioni e realtà sui Risurgenti|città=Roma|editore=Draconis|anno=1993}}
* Ioanna Andreesco, ''Où sont passés les vampires ?'', éditions Payot 2004 ISBN 2-228-89913-5
* {{Cita libro|cognome=Féval|nome=Paul|titolo=Les tribunaux secrets: ouvrage historique|anno=1851–1852|città=Paris |editore= E. et V. Penaud frères|lingua=fr}}
* Basil Copper, ''Der Vampir in Legende, Kunst und Wirklichkeit'', Leipzig 2007 ISBN 978-3-86552-071-5
* {{Cita libro|cognome=Frayling|nome=Christopher|titolo=Vampyres, Lord Byron to Count Dracula|url=https://archive.org/details/isbn_9780571167920|anno=1992 |città=Londra|editore=Faber|isbn=0-571-16792-6|lingua=en|cid=Frayling 1992}}
* Mario Barzaghi, ''Il vampiro o il sentimento della modernità'', Monteleone, Vibo Valentia 1996, pp.352, 100 tavole (o illustrazioni) in bianco e nero fuori testo, ISBN 88-8027-019-2
* {{cita libro |autore= Brian Frost |anno= 1989|titolo=The Monster with a Thousand Faces: Guises of the Vampire in Myth and Literature|lingua=inglese|isbn=0-87972-459-5|cid=Frost}}
* Carlo Bordoni, Conversazioni sul Vampiro, Palermo, Neopoiesis, 1995, ISBN 88-86355-06-8
* {{cita libro |autore=Robert Graves |linkautore=Robert Graves|titolo=[[I miti greci|The Greek Myths]] |annooriginale=1955 |anno=1990 |editore=Penguin |città=Londra |isbn=0-14-001026-2 |lingua=en|cid=Graves 1990}}
* Norbert Borrmann, ''Vampirismus oder die Sehnsucht nach Unsterblichkeit'', 1999 ISBN 3-424-01351-X
* {{Cita libro|cognome=Introvigne|nome=Massimo|titolo=La stirpe di Dracula: Indagine sul vampirismo dall'antichità ai nostri giorni |anno=1997 |città=Milano|collana=Antropologia |editore=Mondadori |isbn=88-04-42735-3}}
* Jean-Paul Bourre, ''Le culte du vampire aujourd'hui'', Éditions INRI
* {{Cita libro|autore=Stefan Hock|titolo=Die Vampyrsagen und ihre Verwertung in der deutschen Literatur|anno=1900|editore=Verlag von Alexander Duncker|città=Berlin|lingua=de}}
* Matthew Bunson, ''The Vampire Encyclopedia''. Gramercy, 2000. ISBN 0-517-16206-7
* {{Cita libro |cognome=Hurwitz |nome=Siegmund |traduttore=Gela Jacobson|anno=1992 |annooriginale=1980 |titolo=Lilith, the First Eve: Historical and Psychological Aspects of the Dark Feminine |url=https://archive.org/details/lilithfirstevehi0000hurw |città=Einsiedeln|editore=Daimon Verlag|isbn=3-85630-522-X|lingua=en}}
* Françoise Dupeyron-Lafay (a cura di), ''Les Représentations du corps dans les œuvres fantastiques et de science-fiction, figures et fantasmes'', Michel Houdiard Éditeur, 2006
* {{Cita libro |cognome=Jennings |nome=Lee Byron |capitolo=An Early German Vampire Tale: Wilhelm Waiblinger's 'Olura' |curatore=Reinhard Breymayer|curatore2=Hartmut Froeschle|anno=2004 |annooriginale=1986 |titolo=In dem milden und glücklichen Schwaben und in der Neuen Welt: Beiträge zur Goethezeit |città=Stuttgart |editore=Akademischer Verlag Stuttgart |pagine=295–306|isbn=3-88099-428-5|lingua=en}}
* Tony Faivre [alias Antoine Faivre], ''Les Vampires. Essai historique, critique et littéraire'', Paris: Le Terrain Vague - Eric Losfeld 1962.
* {{Cita libro|cognome=Jones|nome=Ernest |titolo=On the Nightmare |capitolo=The Vampire |anno=1931 |editore=Hogarth Press and Institute of Psycho-Analysis |città=Londra |oclc=2382718|cid=Ernest 1931|lingua=en}}
* Harald Gebhardt, Mario Ludwig, ''Von Drachen, Yetis und Vampiren – Fabeltieren auf der Spur''. BLV-Verlag, München, 2005, ISBN 3-405-16679-9
* {{cita libro |lingua=francese |autore=E.E. Levkievskaja |data=settembre 1997 |titolo=La mythologie slave: problèmes de répartition dialectale (une étude de cas: le vampire) |editore=Cahiers Slaves |volume=1 |url=http://www.recherches-slaves.paris4.sorbonne.fr/Cahier1/Levkievskaja.htm |accesso=29 dicembre 2007 |cid=Levkievskaja 1997 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112192340/http://www.recherches-slaves.paris4.sorbonne.fr/Cahier1/Levkievskaja.htm |dataarchivio=12 gennaio 2008 }}
* Jean Goens, ''Loups-garous, vampires et autres monstres'', CNRS éditions, Parigi, 1993, 144 pp. ISBN 2-271-05085-5
* {{Cita libro|titolo=Colloque de Cerisy. Les Vampires|anno=1993|editore=Albin Michel|città=Paris|lingua=fr|ISBN=2-226-06611-X|curatore=Jean Marigny|curatore2=Antoine Faivre}}
* Massimo Introvigne, ''La stirpe di Dracula. Indagine sul vampirismo dall'antichità ai nostri giorni''. Mondadori, Milano, 1997
* {{Cita libro|cognome=Marigny|nome=Jean|titolo=Vampires: The World of the Undead |anno=1993 |editore=Thames & Hudson |città=Londra |isbn=0-500-30041-0|lingua=en|cid=Marigny 1993}}
* Peter Kremer, ''Draculas Vettern. Auf den Spuren des Vampirglaubens in Deutschland'', Düren 2006.
* {{Cita libro|cognome=McNally |nome=Raymond T. |titolo=Dracula Was a Woman |anno=1983 |editore=McGraw Hill |isbn=0-07-045671-2|lingua=en}}
* Peter Mario Kreuter, ''Der Vampirglaube in Südosteuropa. Studien zur Genese, Bedeutung und Funktion. Rumänien und der Balkanraum'', Berlino 2001
* {{Cita libro|autore=J. Gordon Melton|titolo=The Vampire Book. The Encyclopedia of the Undead|url=https://archive.org/details/vampirebookencyc0000melt|anno=1994|editore=Visible Ink Press|città=Detroit|lingua=en}}
* Jean Marigny, ''Sang pour Sang, Le Réveil des Vampires'', Coll «Découvertes» n. 161, Gallimard éditeur
* {{Cita libro|autore=Carla Corradi Musi|titolo=Vampiri europei e vampiri dell'area sciamanica|anno=1995|editore=Rubbettino|città=Messina}}
* J. Gordon Melton, ''The Vampire Book - The Encyclopedia of the undead'', Visible Ink Press. ISBN 1-57859-076-0
* {{Cita libro|autore=P. Palmieri|titolo=La santa, i miracoli e la Rivoluzione. Una storia di politica e devozione|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2012|ISBN=978-88-15-24107-8}}
* Erberto Petoia, ''Vampiri e Lupi Mannari'', Newton Compton Editori, Roma, 2006. ISBN 88-8289-882-2
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Jan L. Perkowski|titolo=Vampires of the Slaves|pagine=21-25|editore=Slavica Pub|data=1976|cid=Perkowski 1976|isbn=0-89357-026-5}}
* Britta Radkowsky, ''Moderne Vampire'', UBooks-Verlag 2005. ISBN 3-86608-006-9
* {{Cita libro|autore=Jean L. Perkowaski|titolo=The Darkling. A Treatise on Slavic Vampirism|anno=1989|editore=Slavica Publishers|città=Columbus, Ohio|lingua=en}}
* Thomas Schürmann, ''Der Nachzehrerglauben in Mitteleuropa'', Marburg 1990
* {{Cita libro|autore=Erberto Petoia|titolo=Vampiri e lupi mannari|anno=1991|editore=Newton Compton|città=Roma}}
* Dieter Sturm, Klaus Völker (Hg.), ''Von denen Vampiren und Menschensaugern. Dichtungen und Dokumente'', Hanser, München 1968
* {{Cita libro|autore=Monica Petronio|titolo=Dai vampiri al Conte Dracula. Un viaggio nell'immaginario occidentale|anno=1999|editore=Sellerio|città=Palermo}}
* Roland Villeneuve, ''Loups-Garous et vampires'', Éditions «J'ai Lu» A235
* {{Cita libro|cognome=Schwartz |nome=Howard |titolo=Lilith's Cave: Jewish tales of the supernatural |url=https://archive.org/details/lilithscavejewis00schw |editore=Harper & Row |anno=1988 |città=San Francisco|lingua=en|isbn=0-06-250779-6 }}
* Ornella Volta, ''Il Vampiro'', Sugar, Milano, 1964.
* {{Cita libro|cognome=Skal|nome=David J.|titolo=The Monster Show: A Cultural History of Horror |url=https://archive.org/details/monstershowcultu0000skal_z3p3|anno=1993 |editore=Penguin|città=New York |cid=Skal 1993|lingua=en|isbn=0-14-024002-0}}
* AA.VV., ''Vampiri Risurgenti - La Verità sull'esistenza reale'', ArteOggi, Milano, 2007.
* {{Cita libro|cognome=Skal|nome=David J.|titolo=V is for Vampire |anno=1996 |città=New York |editore=Plume |isbn=0-452-27173-8|lingua=en|cid=Skal 1996}}
* {{Cita libro|cognome=Silver|nome= Alain|autore2=James Ursini|titolo=The Vampire Film: From Nosferatu to Bram Stoker's Dracula|url=https://archive.org/details/vampirefilmfromn0000silv|anno=1993|editore=Limelight|città=New York|isbn=0-87910-170-9|lingua=en|cid=Silver e Ursini}}
* {{Cita libro |cognome=Summers |nome=Montague |wkautore=Montague Summers |anno=2005 |annooriginale=1928 |titolo=Vampires and Vampirism |url=https://archive.org/details/vampiresvampiris0000summ |città=Mineola, NY |editore=Dover |isbn=0-486-43996-8|lingua=en}} (Originariamente pubblicato come ''The Vampire: His Kith and Kin'')
* {{Cita libro |cognome=Summers |nome=Montague |anno=1996 |annooriginale=1929 |titolo=The Vampire in Europe |url=https://archive.org/details/vampireineurope0000summ_s8q8 |città=Gramercy Books |editore=New York |isbn=0-517-14989-3|lingua=en }}
* {{Cita libro|autore=Vito Teti|titolo=La melanconia del vampiro|anno=1994|editore=Manifestolibri|città=Roma}}
* {{cita pubblicazione| cognome = Tiziani| nome = Moreno| titolo = Vampires and vampirism: pathological roots of a myth| giornale = Antrocom| volume = 5| numero = 2| pp = 133-137| data = Dec., 2009| url = http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/050209/09-Antrocom.pdf| lingua = en| accesso = 13 ottobre 2013| dataarchivio = 14 ottobre 2013| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014173411/http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/050209/09-Antrocom.pdf| urlmorto = sì}}
* {{Cita libro|cognome=Vuković|nome=Milan T.|titolo=Народни обичаји, веровања и пословице код Срба|editore=Сазвежђа|anno=2004|città=Belgrade|isbn=86-83699-08-0|lingua=sr}}
* {{cita pubblicazione| cognome = Wilson | nome = Katharina M | titolo = The History of the Word "Vampire"| giornale= Journal of the History of Idea | volume = 46 | numero = 4| pp = 577-583| data = ottobre&nbsp;– Dec., 1985| url = https://jstor.org/stable/2709546| doi = 10.2307/2709546|lingua=en}}
* {{Cita libro |cognome=Wright |nome=Dudley |titolo=The Book of Vampires |url=https://archive.org/details/bookofvampires0000wrig_l1b7 |anno=1973 |città=New York |editore=Causeway Books |annooriginale=1914 |isbn=0-88356-007-0|lingua=en }}
* Jacques A. S. Collin de Plancy, ''Storia dei vampiri e degli spiriti malefici'', Luni Editrice, Milano, 2023.
 
== Voci correlate ==
* [[Vampiri nel folclore europeo]]
* [[Elenco di creature leggendarie non umane]]
* [[:Categoria:Vampiri Filmnel difolclore vampiriafricano]]
* [[VladVampiri IIInel difolclore Valacchiamediorientale]]
* [[Vampiri nel folclore orientale]]
* [[Erzsébet Báthory]]
* [[Vampiri nel folclore oceaniano]]
* [[Carmilla]]
* [[Vampiri nel folclore americano]]
* [[Brahmaparush]]
* [[CronacheVampiri deinella vampiricultura popolare]]
* [[Saga di Twilight]]
* [[Peter Plogojowitz]]
* [[Vampire Knight]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{fr}} [http://www.ceev.net/bibfranc.htm Bibliografia sui vampiri]
* {{cita web | url = http://www.stnatura.it/Pubblicazioni%20di%20Renato%20Agazzi.htm | titolo = Il mito del vampiro in Europa | accesso = 14 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081221174631/http://www.stnatura.it/Pubblicazioni%20di%20Renato%20Agazzi.htm | dataarchivio = 21 dicembre 2008 | urlmorto = sì}}
* {{fr}} [http://sparks.free.fr/vampires.htm Bibliografia sui vampiri]
* {{cita web|http://www.ceev.net/bibfranc.htm|Bibliografia sui vampiri|lingua=fr}}
 
* {{cita web|http://sparks.free.fr/vampires.htm|Bibliografia sui vampiri|lingua=fr}}
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