Ferdinando III d'Asburgo: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Ferdinando III d'Asburgo
|immagine = Frans Luycx 002 - Emperor Ferdinand III.jpg
|
|titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore Eletto dei Romani]]
|sottotitolo =
|stemma = Coat of Arms of Ferdinand III, Holy Roman Emperor.svg
|inizio regno = 15 febbraio [[1637]]
|fine regno = 2 aprile [[1657]]
|incoronazione = 18 novembre [[1637]]
|predecessore = [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]]
|
|titolo1 = [[Sovrani d'Ungheria|Re d'Ungheria]] [[Regno di Croazia (Asburgo)|e Croazia]]<br/>[[Re di Boemia]]
|inizio regno1 = 15 febbraio [[1637]]
|
|predecessore1 = [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]]
|successore1 = [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]]
|incoronazione1 = 8 dicembre [[1625]] (Ungheria)<br/>21 novembre [[1627]] (Boemia)
|altrititoli = [[Sovrani di Germania|Re in Germania]]<br />[[Sovrani d'Austria|Arciduca d'Austria]]
|luogo di nascita = [[Graz]]
|data di nascita = 16 luglio [[1608]]
|luogo di morte = [[Vienna]]
|data di morte = {{Calcola età3|1657|4|2|1608|7|16}}
|luogo di sepoltura = [[Cripta Imperiale (Vienna)|Cripta imperiale]]
|dinastia = [[Asburgo d'Austria]]
|padre = [[Ferdinando II d'Asburgo]]
|madre = [[Maria Anna di Baviera (1574-1616)|Maria Anna di Baviera]]
|coniuge 1 = [[Maria Anna d'Asburgo (1606-1646)|Maria Anna d'Asburgo]]
|coniuge 2 = [[Maria Leopoldina d'Asburgo]]
|coniuge 3 = [[Eleonora Gonzaga-Nevers]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cristianesimo Cattolico]]
|firma = Signatur Ferdinand III. (HRR).PNG
| figli = '''di primo letto:'''<br/>[[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando]]<br/>[[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna]]<br/>Filippo Augusto<br/>Massimiliano Tommaso<br/>[[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo]]<br/>Maria<br/>'''di secondo letto:'''<br/>[[Carlo Giuseppe d'Asburgo|Carlo Giuseppe]]<br/>'''di terzo letto:'''<br/> Teresa Maria<br/>[[Eleonora Maria Giuseppina d'Austria|Eleonora Maria]]<br/>[[Maria Anna Giuseppina d'Asburgo|Maria Anna Giuseppina]]<br/>Ferdinando Giuseppe
|}}
{{Asburgo (1519-1740)}}
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|GiornoMeseMorte = 2 aprile
|AnnoMorte = 1657
|Attività = imperatore
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[imperatore del
}}
Salì al trono nel bel mezzo della [[guerra dei trent'anni]] e nel [[1648]] la portò finalmente a conclusione. Il suo periodo di regno vide il declino del potere imperiale e la necessità anche per il potente imperatore di piegarsi di fronte alle necessità di una guerra senza fine che richiedeva compromessi su ambo le parti contendenti. La [[pace di Vestfalia]], a ogni modo, rafforzò il potere di Ferdinando III in [[Boemia]], in [[Ungheria]] e nel patrimonio familiare in Austria.
Tra le qualità personali, Ferdinando emerse quale abile compositore<ref name="Weaver2016">{{Cita libro|cognome=Andrew H. Weaver |url=https://books.google.com/books?id=S8rsCwAAQBAJ&pg=PR4 |titolo=Sacred Music as Public Image for Holy Roman Emperor Ferdinand III: Representing the Counter-Reformation Monarch at the End of the Thirty Years' War |data=8 aprile 2016 |editore=Routledge |isbn=978-1-317-06028-4 |p=4}}</ref>.
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Ferdinando III era figlio di [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]], e della sua prima moglie, [[Maria Anna di Baviera (1574-1616)|Maria Anna di Baviera]]. Cresciuto in [[Carinzia]] sotto l'amorevole cura da parte dei suoi genitori, sviluppò un grande affetto per i suoi fratelli e suo padre. Alla corte di suo padre ricevette una formazione religiosa e accademica dai gesuiti. I cavalieri maltesi [[Johann Jacob von Dhaun]] (membro della nobiltà della Bassa Austria) e [[Christoph Simon Thun]] (capo della corte imperiale e della famiglia di Ferdinando) ebbero altrettanta influenza nella formazione del giovane arciduca<ref>{{Cita web|titolo=Johann Jakob von Daun, Reichsgraf |url=http://worldhistory.de/wnf/navbar/wnf.php?oid=12271&sid=F |editore=Worldhistory |accesso=5 marzo 2020}}</ref>. Simon von Thun istruì Ferdinando in questioni militari. Si dice che Ferdinando imparò sette lingue: tedesco, latino, italiano, spagnolo, francese, ceco e ungherese, parlandole tutte fluentemente<ref>Gli storici moderni, analizzando la corrispondenza imperiale, sono più cauti nel descrivere gli studi del giovane Ferdinando asserendo che sicuramente eccellesse nel tedesco, nell'italiano, nel latino e nello spagnolo, mentre le sue conoscenze del ceco e dell'ungherese erano meno perfette.</ref>. Dopo la morte dei suoi fratelli Carlo (1603) e Giovanni Carlo (1619), fu designato come successore di suo padre e sistematicamente preparato a prendere il regno. Come suo padre, era un cattolico devoto, ma aveva una certa avversione per l'influenza dei gesuiti che avevano governato la corte di suo padre<ref>{{Cita libro|curatore=Vacha |titolo=Die Habsburger. Eine europäische Familiengeschichte. |editore=Styria |città=Wien |anno=1992 |isbn=978-3222121074 |p=221}}</ref>.
Ferdinando divenne arciduca d'Austria nel [[1621]]. L'8 dicembre [[1625]] fu incoronato re d'Ungheria, il 27 novembre [[1627]] re di Boemia<ref name="Hengerer2019"/>. Ferdinando rafforzò la sua autorità e stabilì un importante precedente legale e militare emanando un'ordinanza sulla terra rivista che privava le tenute boeme del diritto di reclutare soldati, riservando questo potere esclusivamente al monarca<ref name="Rothenberg1998">{{Cita libro|cognome=Rothenberg |nome=Gunther E. |url=https://books.google.com/books?id=Zk_NjPQuNXYC |titolo=The Army of Francis Joseph |editore=Purdue University Press |anno=1998 |isbn=978-1-55753-145-2}}</ref>. Suo padre non fu in grado di assicurargli l'elezione a re romano alla Dieta di Ratisbona del [[1630]]. Dopo aver fatto domanda senza successo per il comando supremo dell'esercito imperiale e la partecipazione alle campagne di [[Albrecht von Wallenstein|Wallenstein]], si unì agli oppositori di Wallenstein alla corte imperiale di [[Vienna]] e fu coinvolto negli accordi sulla sua seconda deposizione all'inizio del [[1634]]<ref name="Hengerer2019">{{Cita libro|cognome=Mark Hengerer |url=https://books.google.com/books?id=L3i-DwAAQBAJ |titolo=Making Peace in an Age of War: Emperor Ferdinand III (1608–1657) |data=15 novembre 2019 |editore=Purdue University Press |isbn=978-1-61249-592-7}}</ref>.
==Regno==
=== Guerra dei trent'anni e successione al trono imperiale ===
Dopo l'assassinio di Wallenstein, Ferdinando prese personalmente il comando dell'esercito imperiale il 2 maggio [[1634]], sostenuto dai generali [[Mattia Galasso|Gallas]] e [[Ottavio Piccolomini|Piccolomini]], dal consigliere militare [[Johann Kaspar von Stadion]] e dal consigliere politico [[Maximilian von und zu Trauttmansdorff]]. Ottenne i suoi primi grandi successi militari nel luglio [[1634]] riconquistando la città di [[Ratisbona]], che era stata conquistata e occupata dagli svedesi nel novembre [[1633]]. Nell'agosto [[1634]] fu riconquistata la città di [[Donauwörth]], che era stata occupata dalla Svezia dall'aprile 1632. Nel settembre 1634 questi successi furono superati dalla decisiva vittoria nella [[Battaglia di Nördlingen (1634)|battaglia di Nördlingen]], uno sforzo congiunto con l'aiuto delle forze spagnole sotto il cardinale l'Infante [[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]]<ref name="max">{{Cita web|titolo=Kurfürst Maximilian I. von Bayern, die Habsburger und die Reichsstadt Regensburg im Ringen um ihre Hoheit |url=https://epub.uni-regensburg.de/30102/1/Max%20Neubauer%2C%20Kurf%C3%BCrst%20Maximilian%20von%20Bayern%2C%20die%20Habsburger%20und%20die%20Reichsstadt%20Regensburg%20im%20Ringen%20um%20ihre%20Hoheit%20%28Ges~2.pdf |cognome=Max Neubauer |editore=Uni Regensburg |accesso=5 marzo 2020}}</ref>.
Di conseguenza, gli svedesi persero il controllo sulla Germania meridionale e si ritirarono a nord. Ferdinando ottenne un'influenza politica più ampia, anche se il suo contributo personale a Nördlingen fu piuttosto limitato. La sua influenza aumentò ulteriormente dopo la caduta del potente ministro imperiale [[Giovanni Ulrico di Eggenberg]], che aveva dominato la politica di Ferdinando II. Nel [[1635]] Ferdinando lavorò come commissario imperiale nei negoziati per la [[Pace di Praga (1635)|pace di Praga]], cercando di persuadere i principi elettori ad adottare l'idea della guerra centralista. Sostenne anche l'inclusione delle proprietà protestanti ancora riluttanti nel processo di pace. Anche dopo le dimissioni del comando supremo, Ferdinando continuò a occuparsi di questioni militari teoriche. [[Raimondo Montecuccoli]] in seguito gli dedicò una sua opera<ref name="Hengerer2019" /><ref name=max/><ref name="AsbachSchröder2016">{{Cita libro|cognome1=Olaf Asbach |url=https://books.google.com/books?id=WcvOCwAAQBAJ&pg=PT277 |titolo=The Ashgate Research Companion to the Thirty Years' War |cognome2=Peter Schröder |data=23 marzo 2016 |editore=Routledge |isbn=978-1-317-04134-4 |p=277}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Ferdinand III. |url=https://www.deutsche-biographie.de/sfz69770.html |editore=Deutsche Biographie |accesso=5 marzo 2020}}</ref>.
Ferdinando III fu eletto Re dei Romani alla Dieta di Ratisbona il 22 dicembre [[1636]]. Alla morte del padre, il 15 febbraio [[1637]], Ferdinando divenne imperatore. Il suo consigliere politico Trauttmansdorff avanzò alla carica di primo ministro austriaco e capo diplomatico, ma fu sostituito da [[Johann Ludwig von Nassau-Hadamar]] nel [[1647]] poiché la sua salute aveva cominciato a peggiorare. A Trauttmansdorff successe come ''Obersthofmeister'' il successivo primo ministro [[Johann Weikhard di Auersperg]], che insegnò anche all'erede reale [[Ferdinando IV d'Asburgo|Ferdinando IV]]. A differenza di suo padre, Ferdinando III non impiegava alcun consigliere spirituale<ref name="books.google.com">{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=cvtSAAAAcAAJ&pg=PA1 |titolo=Ferdinand III., der Wiederhersteller der Prager Universität. Eine hist. Skizze |editore=na |anno=1835 |p=1}}</ref>.
Quando Ferdinando divenne imperatore, vaste sezioni dei territori imperiali erano state assolutamente devastate da due decenni di guerra. La popolazione era completamente esausta e diminuita in modo massiccio, innumerevoli persone erano impoverite, disabili, ammalate, senzatetto, molti avevano perso le loro famiglie e avevano abbandonato ogni standard morale. Ferdinando non si sforzò di continuare la guerra. Ma le circostanze politiche e la sua riluttanza ad agire impedirono una rapida fine della guerra<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Peter H. Wilson |data=1º giugno 2008 |titolo=The Causes of the Thirty Years War 1618–48 |rivista=The English Historical Review |editore=Oxford University Press |volume=CXXIII |numero=502 |pp=554-586 |doi=10.1093/ehr/cen160}}</ref>. Ogni speranza di fare presto la pace con [[Francia]] e [[Svezia]] non si concretizzò<ref name="Wilson2009">{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5}}</ref>.
Con l'intervento della [[Francia]] nel [[1635]], la guerra si riaccese. Dopo il successo iniziale e una campagna combinata ispano-imperiale nel cuore della Francia nel [[1636]]<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=563-564 }}</ref>, la situazione militare dell'imperatore si deteriorò fortemente. Gli svedesi ripresero l'iniziativa con la [[Battaglia di Wittstock|vittoria a Wittstock]] nel 1636 e minacciarono i suoi alleati recentemente acquisiti [[Brandeburgo]] e [[Sassonia]]<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=580-583 }}</ref>. Ferdinando reagì reindirizzando il suo esercito principale sotto Gallas dalla Francia alla Germania settentrionale nel [[1637]]. Gallas riuscì a contenere gli svedesi in [[Pomerania]] fino a quando la grave mancanza di rifornimenti lo costrinse a ritirarsi in [[Boemia]] alla fine del [[1638]]<ref name="Wilson596">{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=596-598 }}</ref>. Allo stesso tempo, [[Bernardo di Sassonia-Weimar]], protestante tedesco al servizio della Francia, conquistò i possedimenti asburgici in [[Alsazia]] e la roccaforte di [[Breisach am Rhein|Breisach]] dopo un lungo assedio<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=606-611 }}</ref>. Per frenare l'avanzata del generale svedese [[Johan Banér|Banér]], che invase la Boemia attraverso la Sassonia nel 1639<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|p=615 }}</ref>, Ferdinando dovette richiamare l'esercito di Piccolomini dai [[Paesi Bassi spagnoli]], ponendo fine in gran parte alla cooperazione militare diretta con la Spagna<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=661-662 }}</ref>. Sebbene Piccolomini e il fratello dell'imperatore, l'arciduca [[Leopoldo Guglielmo d'Austria|Leopoldo Guglielmo]], come nuovo comandante imperiale, potessero respingere Banér sul [[Weser]] nel 1640, le terre boeme subirono d'ora in poi continue minacce e l'imperatore perse definitivamente il controllo sulla Germania settentrionale<ref>{{Cita libro|cognome=Peter H. Wilson |url=https://books.google.com/books?id=XgtpAl8HzjcC |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2009 |isbn=978-0-674-03634-5|pp=618-621 }}</ref>.
Fu organizzata una dieta imperiale per il 1641 a [[Ratisbona]], dove si discussero possibili accordi di pace. Fu firmata ad [[Amburgo]] una pace preliminare tra Ferdinando, Spagna, Francia e Svezia e un congresso di pace finale doveva essere convocato a [[Osnabrück]] e [[Münster]]. Un'alleanza tra Svezia e Francia era pienamente efficace dal 1642. Gli svedesi vinsero la [[Battaglia di Breitenfeld (1642)|battaglia di Breitenfeld]] nel 1642. Un anno dopo, la Francia sconfisse definitivamente la Spagna a [[Battaglia di Rocroi|Rocroi]], consentendo loro di dedicare più truppe sul territorio tedesco<ref>{{Cita web|titolo=The Preliminaries of Hamburg |url=http://mateo.uni-mannheim.de/camenaref/cmh/cmh414.html#398 |editore=Uni Mannheim |accesso=7 marzo 2020}}</ref><ref name="Ph.D.2014">{{Cita libro|cognome=David T. Zabecki Ph.D. |url=https://books.google.com/books?id=rCWMBQAAQBAJ&pg=PA415 |titolo=Germany at War: 400 Years of Military History [4 volumes]: 400 Years of Military History |data=28 ottobre 2014 |editore=ABC-CLIO |isbn=978-1-59884-981-3 |p=415}}</ref>.
===Negoziati di pace===
I negoziati per un accordo di pace iniziarono nel [[1644]] a [[Münster]] e [[Osnabrück]] e durarono fino al [[1648]] mentre la guerra continuava.
I negoziati in [[Vestfalia]] si rivelarono difficili, a cominciare da una disputa sulle regole di procedura. L'imperatore dovette cedere alle pressioni di Francia e Svezia e ammettere al congresso tutti i possedimenti imperiali e ricevere lo ''ius belli ac pacis''. Oltre alla pace tra le parti coinvolte, anche la costituzione interna dell'impero fu nuovamente regolata. La corte imperiale riceveva rapporti settimanali sui negoziati. Anche se i rapporti erano stati prodotti da funzionari, il processo si rivelò anche un periodo estremamente impegnativo per l'imperatore, poiché nonostante tutti i consiglieri, doveva prendere le decisioni. Lo studio dei documenti suggerisce che Ferdinando fosse un monarca esperto con senso di responsabilità e disponibilità a prendere decisioni difficili. Nel corso dei negoziati, Ferdinando dovette riconsiderare i suoi obiettivi originari in base al deterioramento della situazione militare. Il suo consigliere [[Maximilian von und zu Trauttmansdorff]] suggerì una grande battaglia per concludere favorevolmente la guerra<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Heinhard Steiger |anno=1998 |titolo=Das "ius Belli AC Pacis" des Alten Reiches Zwischen 1645 und 1801 |rivista=Der Staat |editore=jstor |volume=37 |numero=4 |pp=493-520 |jstor=43642919}}</ref>.
L'imperatore prese parte personalmente alla campagna contro gli svedesi, che si concluse con una sconfitta nella [[battaglia di Jankov]] il 6 marzo [[1645]]. L'esercito svedese al comando di [[Lennart Torstenson]] avanzò quindi verso [[Vienna]]. Per sollevare il morale della città, l'imperatore fece il giro della città in una grande processione con un'immagine della Vergine Maria. Mentre l'esercito svedese si avvicinava, Ferdinando lasciò la città. L'arciduca [[Leopoldo Guglielmo d'Austria|Leopoldo Guglielmo]] riuscì a scacciare gli avversari. A volte Ferdinando riuscì a portare dalla sua parte il principe [[Giorgio I Rákóczi]], alleato di Francia e Svezia. Nella [[pace di Linz]] del [[1645]] l'Imperatore doveva garantire ai possedimenti ungheresi il diritto di rappresentanza imperiale e la libertà di religione per i protestanti, cosa che impediva la Controriforma e il futuro dominio assolutista in [[Ungheria]]<ref name="Hengerer2019" /><ref name="Worthington2004">{{Cita libro|cognome=D. C. Worthington |url=https://books.google.com/books?id=6juROi0C39MC&pg=PA261 |titolo=Scots in Habsburg Service: 1618 - 1648 |editore=BRILL |anno=2004 |isbn=90-04-13575-8 |p=261}}</ref>.
Gli Asburgo non potevano più vincere la guerra senza il sostegno degli alleati spagnoli. A causa di difficoltà interne, il sostegno finanziario e militare spagnolo a Ferdinando fu completamente interrotto nel [[1645]]. Senza fondi militari stranieri, le truppe imperiali erano incapaci di operazioni offensive, il che indebolì la posizione di Ferdinando nei negoziati. L'imperatore riformulò le istruzioni per i colloqui di pace per Trautmannsdorf, che partì per la Vestfalia come capo negoziatore. Questi documenti furono tenuti rigorosamente segreti e furono pubblicati solo nel [[1962]]. Le recensioni rivelarono che Ferdinando aveva rinunciato a numerose rivendicazioni precedenti ed era pronto per maggiori concessioni di quanto alla fine fosse necessario<ref name="rep">{{Cita web|titolo=Ferdinand III. (1637–1657) |url=https://www.schoeningh.de/view/book/edcoll/9783657779598/B9783657779598-s015.xml |cognome=Konrad Repgen |editore=Verlag Ferdinand Schöningh |accesso=19 marzo 2020}}</ref>.
===Esito finale===
L'impero subì notevoli perdite territoriali. I [[Tre Vescovadi]], di fatto sotto il controllo francese dal [[1552]], furono ufficialmente ceduti alla [[Francia]]. I [[Paesi Bassi spagnoli|Paesi Bassi]] e la [[Svizzera]] ottennero la completa indipendenza. All'interno dell'Impero, la [[Svezia]] ricevette [[Rügen]] e la [[Pomerania Occidentale|Pomerania occidentale]], nonché i vescovadi di [[Brema-Verden]] e la città di [[Wismar]] come feudi imperiali. La linea cadetta tirolese degli Asburgo perse il [[Sundgau]] e il [[Breisach am Rhein|Breisach]] nell'Alto Reno alla Francia, nonché la supremazia sulla [[Decapoli (Alsazia)|Décapole]]. Ulteriori trasferimenti di proprietà ebbero luogo in varie regioni dell'impero. La [[Baviera]] mantenne la sua dignità elettorale conquistata all'inizio della guerra, nel [[Elettorato del Palatinato|Palatinato]] fu creato un ulteriore - ottavo - ceto elettorale.
Fu sancita l'attuazione della Controriforma nei paesi centrali di Ferdinando. Solo in alcune parti della [[Slesia]] furono fatte alcune concessioni ai protestanti. D'ora in poi, le istituzioni dell'impero dovettero essere ugualmente occupate da cattolici e protestanti. Le tenute imperiali erano in grado di far valere diritti considerevoli. Ciò includeva il diritto di stringere alleanze con potenze straniere, anche se non potevano essere dirette contro l'imperatore e l'impero. I territori più grandi beneficiarono maggiormente di questi regolamenti. Il tentativo di Ferdinando di governo assolutista del Reich fallì, sebbene l'impero e la carica imperiale rimasero significativi<ref name="rep"/>.
L'imperatore considerò l'accordo di pace una sconfitta catastrofica e grazie alle capacità negoziali di Trautmannsdorff si poteva evitare il peggio. In realtà le conseguenze per i paesi ereditari austriaci furono relativamente favorevoli. Così gli espropri in [[Boemia]] e il Verneuerte Landesordnung (Rinnovato Ordine Regionale) del [[1627]] rimasero intatti. L'Alta Austria, precedentemente impegnata in Baviera, rimase sotto il dominio della casa asburgica senza pagare alcun rimborso<ref name=rep/><ref name="Duchhardt2014">{{Cita libro|cognome=Heinz Duchhardt |url=https://books.google.com/books?id=NyI_CwAAQBAJ&pg=PA143 |titolo=Der Westfälische Friede: Diplomatie - politische Zäsur - kulturelles Umfeld - Rezeptionsgeschichte |data=24 marzo 2014 |editore=De Gruyter |isbn=978-3-486-83074-3 |p=143}}</ref>.
Nonostante molte perdite, la posizione costituzionale dell'imperatore dopo la [[pace di Vestfalia]] consentì un'attiva politica imperiale in collaborazione con parti dei possedimenti. Nella monarchia asburgica rimasero intatti i presupposti per lo sviluppo di uno stato assolutista uniforme. Pertanto, le politiche imperiali dei negoziati di pace ebbero successo in questo senso, nonostante il fallimento nel raggiungere alcuni degli obiettivi negoziali originali<ref name="ScheutzKeller2019">{{Cita libro|cognome1=Martin Scheutz |url=https://books.google.com/books?id=BkDCDwAAQBAJ&pg=PA167 |titolo=Die Habsburgermonarchie und der Dreißigjährige Krieg |cognome2=Katrin Keller |data=9 dicembre 2019 |editore=Böhlau Verlag Wien |isbn=978-3-205-20952-2 |p=167}}</ref><ref name="DingelPaulmann2018">{{Cita libro|cognome=Irene Dingel, Johannes Paulmann, Matthias Schnettger, Martin Wrede |url=https://books.google.com/books?id=pKagDwAAQBAJ&pg=PA131 |titolo=Theatrum Belli – Theatrum Pacis: Konflikte und Konfliktregelungen im frühneuzeitlichen Europa |data=12 novembre 2018 |editore=Vandenhoeck & Ruprecht |isbn=978-3-647-37083-5 |p=131}}</ref>.
===Dopoguerra===
Al congresso di pace di Norimberga del 1649/1650 avvenne il definitivo ritiro delle truppe straniere e la sistemazione politica dei rapporti con Svezia e Francia durante i quali le ostilità quasi ripresero.
Il potere sovrano di Ferdinando nelle terre ereditarie austriache, così come il suo potere reale in Ungheria e Boemia, era significativamente maggiore di quello del suo predecessore prima del [[1618]]. Il potere principesco fu rafforzato, mentre l'influenza delle tenute fu notevolmente ridotta. La riforma della chiesa verso la Controriforma continuò. Ferdinando fu in grado di formare un esercito permanente dai resti dell'esercito imperiale, che presto avrebbe mostrato grande efficacia sotto il successore di Ferdinando, [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]]. Sotto Ferdinando le fortificazioni di Vienna furono massicciamente ampliate e aggiornate poiché l'imperatore investì una somma totale di oltre 80.000 fiorini<ref>{{Cita web|titolo=Die Bautätigkeit der Habsburger im 17. Jahrhundert in Wien |url=https://core.ac.uk/download/pdf/11582357.pdf |cognome=Petra Locher |editore=Core |accesso=19 marzo 2020}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Kaiser Ferdinand III. (1608-1657) |url=https://epub.ub.uni-muenchen.de/17491/1/Hengerer_Ferdinand_17491.pdf |editore=Uni München |accesso=19 marzo 2020}}</ref>.
Nonostante una notevole perdita di autorità nell'impero, Ferdinando rimase attivo nella politica imperiale. Avrebbe anche ristabilito le sue posizioni nelle istituzioni dell'impero. Ferdinando fece ristrutturare il [[Consiglio aulico]], che faceva concorrenza alla [[Tribunale della Camera imperiale|Corte della Camera Imperiale]] ed era già stato riconosciuto nella pace di Vestfalia. Rimase in vigore fino al [[1806]]. Alla fine del [[1652]] convocò un [[Reichstag (Sacro Romano Impero)|Reichstag]] a [[Ratisbona]], che durò fino al [[1654]]. L'evento fu l'ultima dieta imperiale tradizionale e fu sostituito dal futuro Reichstag perpetuo con il suo congresso permanente di emissari. Il Reichstag decise che il contenuto dei trattati di pace di Münster e Osnabrück secondo la legge del Reich dovettero entrare a far parte della costituzione del Reich<ref name="Wilson2011">{{Cita libro|cognome=Peter Hamish Wilson |url=https://books.google.com/books?id=567MDwAAQBAJ |titolo=The Thirty Years War: Europe's Tragedy |editore=Harvard University Press |anno=2011 |isbn=978-0-674-06231-3}}</ref>.
L'imperatore riuscì a rinviare alcune delle questioni costituzionali particolarmente pericolose per il suo potere. In questo Reichstag fece anche un'alleanza con la [[Polonia]] contro la [[Svezia]]. L'impero venne in aiuto della Polonia durante la [[Grande guerra del Nord|Seconda Guerra del Nord]]. Ferdinando determinò anche l'elezione reale del figlio [[Ferdinando IV d'Asburgo|Ferdinando IV]], che però morì nel [[1654]]. Poiché il suo secondogenito Leopoldo era ancora troppo giovane per essere eletto Re dei Romani, Ferdinando ritardò l'apertura e la conclusione del Deputationstag dopo il Reichstag per guadagnare tempo fino alle prossime elezioni<ref>{{Cita libro|cognome=Hengerer |nome=Mark |titolo=Kaiser Ferdinand III. (1608-1657): Eine Biographie |url=https://archive.org/details/kaiserferdinandi0000heng |editore=Böhlau Verlag |anno=2012 |isbn=978-3-205-77765-6 |città=Wien - Köln - Weimar |p=[https://archive.org/details/kaiserferdinandi0000heng/page/322 322] |lingua=de}}</ref>. Dopo tutto, Leopoldo fu incoronato re d'Ungheria e di Boemia. Nel [[1656]] Ferdinando inviò un esercito in [[Italia]] per assistere la [[Spagna]] nella sua lotta con la [[Francia]].
==Matrimoni==
===Primo matrimonio===
Il 20 febbraio [[1631]] sposò dopo anni di trattative con i parenti spagnoli sua cugina, l'Infanta [[Maria Anna d'Asburgo (1606-1646)|Maria Anna di Spagna]] (1606–1646), figlia di [[Filippo III di Spagna]] e [[Margherita d'Austria-Stiria|Margherita d'Austria]]. Erano cugini di primo grado, poiché la madre di Maria Anna era sorella del padre di Ferdinando. La sua amorevole e intelligente moglie e suo fratello, il cardinale [[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]], ebbero una grande influenza su Ferdinando e costituirono il collegamento più importante tra le corti asburgiche di Madrid, Bruxelles e Vienna nel difficile periodo della guerra per gli Asburgo dopo la morte di Wallenstein. Ebbero sei figli:
* [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV d'Asburgo]] (8 settembre 1633-9 luglio 1654);
* [[Maria Anna d'Austria (1634-1696)|Marianna d'Asburgo]] (24 dicembre 1635-16 maggio 1696), sposò [[Filippo IV di Spagna]];
* [[Filippo Augusto d'Asburgo]] (15 luglio 1637-22 giugno 1639);
* [[Massimiliano Tommaso d'Asburgo]] (21 dicembre 1638-29 giugno 1639);
* [[Leopoldo I d'Asburgo]] (9 giugno 1640-5 maggio 1705);
* Maria d'Asburgo (nata e morta il 13 maggio 1646).
===Secondo matrimonio===
Il 2 luglio [[1648]] a [[Linz]] Ferdinando III sposò l'arciduchessa [[Maria Leopoldina d'Asburgo]] (6 aprile 1632 – 7 agosto 1649), figlia dell'arciduca [[Leopoldo V d'Austria]] e di [[Claudia de' Medici]]. I due erano cugini di primo grado ed entrambi erano nipoti di [[Carlo II d'Asburgo]] e di [[Maria Anna di Baviera (1574-1616)|Maria Anna di Baviera]]. Ebbero un figlio:
* [[Carlo Giuseppe d'Asburgo]] (7 agosto 1649-27 gennaio 1664); Vescovo di [[Olmütz]], [[Passavia]] e [[Breslavia]], Gran Maestro dell'[[Ordine Teutonico]].
===Terzo matrimonio===
Il 30 aprile [[1651]] Ferdinando III sposò [[Eleonora Gonzaga-Nevers]] (18 novembre 1630–6 dicembre 1686), figlia di [[Carlo di Gonzaga-Nevers|Carlo Gonzaga]], duca di Rethel. Ebbero quattro figli:
* Teresa Maria Giuseppina d'Asburgo (27 marzo 1652-27 giugno 1653);
* [[Eleonora Maria Giuseppina d'Austria|Eleonora Maria Giuseppina d'Asburgo]] (31 maggio 1653-17 dicembre 1697), sposò in prime nozze [[Michele Korybut|Michele Koribut Wisniowiecki]] e in seconde nozze [[Carlo V di Lorena]];
* [[Maria Anna Giuseppina d'Asburgo]] (20 dicembre 1654-4 aprile 1689), sposò [[Giovanni Guglielmo del Palatinato]];
* Ferdinando Giuseppe Aloisio d'Asburgo (11 febbraio 1657-16 giugno 1658).
== Mecenate dell'arte e della cultura ==
Compositore, favorì la diffusione della musica e dell'opera italiana in [[Austria]]. [[maestro di cappella|Maestri di Cappella]] alla sua corte furono [[Giovanni Valentini (poeta)|Giovanni Valentini]], dal [[1629]] al [[1649]], e [[Antonio Bertali]], dal 1649. Inoltre, si ritiene che [[Claudio Monteverdi]], che gli dedicò il suo VIII libro di [[madrigale|madrigali]], ''Madrigali guerrieri, et amorosi'', abbia composto per la sua elezione, verso la fine dell'anno [[1636]], il ballo ''Volgendo il ciel per l'immortal sentiero''.
Ferdinando III morì il 2 aprile [[1657]] e venne sepolto nella cripta imperiale di [[Vienna]].
== Albero genealogico ==
{{Ascendenza
| 1 = Ferdinando III d'Asburgo
| 2 = [[Ferdinando II d'Asburgo]]
| 4 = [[Carlo II d'Austria]]
| 8 = [[Ferdinando I d'Asburgo]]
|16 = [[Filippo I di Castiglia]]
|17 = [[Giovanna di Castiglia]]
| 9 = [[Anna Jagellone]]
|18 = [[Ladislao II di Boemia]]
|19 = [[Anna di Foix-Candale]]
| 5 = [[Maria Anna di Wittelsbach]]
|10 = [[Alberto V di Baviera]]
|20 = [[Guglielmo IV di Baviera]]
|21 = [[Maria Giacomina di Baden]]
|11 = [[Anna d'Asburgo (1528-1590)|Anna d'Asburgo]]
|22 = [[Ferdinando I d'Asburgo]]
|23 = [[Anna Jagellone]]
| 3 = [[Maria Anna di Baviera (1574-1616)|Maria Anna di Baviera]]
| 6 = [[Guglielmo V di Baviera]]
|12 = [[Alberto V di Baviera]]
|24 = [[Guglielmo IV di Baviera]]
|25 = [[Maria Giacomina di Baden]]
|13 = [[Anna d'Asburgo (1528-1590)|Anna d'Asburgo]]
|26 = [[Ferdinando I d'Asburgo]]
|27 = [[Anna Jagellone]]
| 7 = [[Renata di Lorena]]
|14 = [[Francesco I di Lorena (duca)|Francesco I di Lorena]]
|28 = [[Antonio di Lorena]]
|29 = [[Renata di Borbone-Montpensier]]
|15 = [[Cristina di Danimarca]]
|30 = [[Cristiano II di Danimarca]]
|31 = [[Isabella d'Asburgo]]
}}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Toson d'Oro
|collegamento_onorificenza=Toson d'Oro
|motivazione=
}}
== Opere ==
* {{Cita libro|titolo=Privilegium comitatus palatinus et militiae auratae a Ferdinando Tertio|editore=|città=Regensburg|anno=1653|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15136770}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Matthias Koch: ''Geschichte des Deutschen Reichs unter der Regierung Ferdinands III. Nach handschriftlichen Quellen''. 2 Bde. Wien (1865/66).
* [[Konrad Repgen]]: "Ferdinand III.", in: Anton Schindling; Walter Ziegler (Hrsg.): ''Die Kaiser der Neuzeit. 1519–1918. Heiliges Römisches Reich, Österreich, Deutschland.'' C.H. Beck, München (1990), S. 142–168.
* Brigitte Vacha (Hrsg.): ''Die Habsburger. Eine europäische Familiengeschichte.'' Wien (1992), S. 220–228.
* Walter Kalina: ''Ferdinand III. und die bildende Kunst. Ein Beitrag zur Kulturgeschichte des 17. Jahrhunderts'', Dissertation Universität Wien (2003).
* Richard Reifenscheid: "Kaiser Ferdinand III.", in: Gerhard Hartmann; Karl Schnith (Hrsg.): ''Die deutschen Kaiser. 1200 Jahre europäische Geschichte'', Wiesbaden (2006), S. 551–557.
* Mark Hengerer: ''Kaiser Ferdinand III. (1608-1657). Vom Krieg zum Frieden'', Böhlau Verlag, Wien (2008). ISBN 3-205-77765-4 bzw. ISBN 978-3-205-77765-6
* [[Lothar Höbelt]]: ''Ferdinand III. Friedenskaiser wider Willen.'' Ares Verlag, Graz 2008 ISBN 978-3-902475-56-5
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione multiplo
|tipologia = regnante
|carica = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore del Sacro Romano Impero]]<br /><small>[[Sovrani di Germania|Re in Germania]]</small>
|periodo = [[1637]] – [[1657]]
|precedente = [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]]
|successivo = [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]]
|tipologia2 = titolo nobiliare
|carica2 = [[Re dei Romani]]
|periodo2 = [[1636]] – [[1637]]
|precedente2 = [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]] (fino al [[1576]])
|successivo2 = [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]]
|tipologia3 = regnante
|
|periodo3 = [[1627]] – [[1654]]<br />''con [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]] dal 1647 al 1654''
|
|
|carica4 = [[Sovrani d'Ungheria|Re d'Ungheria, Croazia e Slavonia]]
|periodo4 = [[1627]] – [[1654]]<br />''con [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]] dal 1646 al 1654''
|precedente4 = idem
|successivo4 = idem
|tipologia5 = titolo nobiliare
|carica5 = [[Sovrani d'Austria|Arciduca d'Austria]]
|periodo5 = [[1637]] – [[1657]]
|precedente5 = idem
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|carica6 = [[Ducato di Teschen|Duca di Teschen]]
|periodo6 = [[1654]] – [[1657]]
|precedente6 = [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]]
|successivo6 = idem
}}
{{Re d'Italia}}{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Asburgo|biografie|storia}}
[[Categoria:Casa d'Asburgo|Ferdinando 03]]
[[Categoria:Cavalieri del Toson d'oro]]
[[Categoria:Duchi di Teschen]]
[[Categoria:Imperatori del Sacro Romano Impero]]
[[Categoria:
[[Categoria:Re di Boemia]]
[[Categoria:Re d'Ungheria]]
[[Categoria:Coniugi dei Gonzaga-Nevers]]
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