Camiti: differenze tra le versioni

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{{F|gruppi etnici|novembre 2011}}
{{S|antropologia|}}
[[File:T and O map Guntherus Ziner 1472.jpg|thumb|Schematica rappresentazione del mondo indicante i discendenti di [[Noè]]]]
I '''camiti''' sono l'insieme di popolazioni che popolarono l'[[Africa]] e di cui fanno parte i [[Berberi]], gli [[Etiopi]], gli [[Egizi]] e i [[Cananei]].
Secondo la storiografia biblica, i '''Camiti''', ortografati anche come '''Chamiti''' o '''Kamiti''', chiamati anche '''Hamiti''', sono l'insieme delle popolazioni che discendono da [[Cam (Bibbia)|Cam]], il figlio di [[Noè]]. Esse popolano l'[[Africa]] e ne fanno parte i [[Berberi]], gli [[Etiopia|Etiopi]], gli [[Antico Egitto|Egizi]], i [[Canaan|Cananei]] e tutte le popolazioni nere dell'Africa settentrionale. Dagli altri figli di [[Noè]] sarebbero discesi altri importanti gruppi umani: i [[Semiti]] da [[Sem (Bibbia)|Sem]] e gli [[Europa|Europei]] da [[Jafet]].
Dal punto di vista linguistico vengono spesso racchiusi nel grande gruppo delle lingue [[Lingue afro-asiatiche|camito-semitiche]].
Tuttavia non tutti accettano l'unione tra le [[lingue camitiche]] con quelle [[Lingue semitiche|semitiche]] in quanto alcune ipotesi sostengono che originariamente le due lingue non fossero imparentate.
 
==La «razza maledetta»==
L'origine del nome è biblico in quanto le genti che popolarono l'[[Africa]] (appunto i camiti) furono i discendenti di [[Cam (Bibbia)|Cam]] che era il secondogenito di [[Noè]]. Gli altri figli di [[Noè]] si suppone siano stati i progenitori delle popolazioni dei [[Semiti]], i discendenti di [[Sem]], e degli [[Europei]] o degli abitanti dell'estremo Oriente, i discendenti di [[Jafet]].
Secondo la storiografia [[Bibbia|biblica]] tutti i popoli della terra discendono da Noè e dai suoi figli, gli unici sopravvissuti al [[diluvio universale]]. Mentre da Sem discesero i Semiti e da Jafet gli Europei (o Jafetiti o Giapetiti), da Cam discesero gli uomini dalla pelle scura, i Camiti, che popolarono l'[[Africa]].
 
{{Citazione|Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scoperto all'interno della sua tenda. Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori. Allora Sem e Jafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto. Quando Noè si fu svegliato dall'ebbrezza, seppe quanto aveva fatto il figlio minore; allora gli disse: "Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!" E aggiunse: "Benedetto il Signore, Dio di Sem, Canaan sia tuo schiavo! Dio dilati Iafet e questi dimori nelle tende di Sem, Canaan sia tuo schiavo!"|''[[Genesi]]'' 9,20-27}}
Nella raccolta dei [[Midrash|Midrashim]] [[Midrash Rabbah]], nel [[Talmud]] ed in altri testi si afferma che, oltre agli Africani, come discendenti di Cam tra gli abitanti originari di [[Canaan]] vi sono le sette Nazioni dei [[Cananei|Cananèi]], [[Gherghesèi]], [[Chittèi]], [[Emorrèi]], [[Chivvèi]], [[Ghevussèi]] e [[Perizzèi]].
 
Siccome Cam vide il proprio padre nudo, ricevette una maledizione e per questo i suoi discendenti erano considerati degenerati, impuri e maledetti.
== Voci correlate ==
 
La nozione della "razza maledetta dei figli di Cam" venne comunemente accettata fino al XVII secolo, tanto da giustificare persino la [[schiavismo|schiavitù]]. I "negri" erano visti alla stregua di animali, privi di intelligenza e di pudore. Talvolta vi venivano compresi tutti i popoli pagani che vivevano alla periferia del mondo cristiano<ref>Mirella Zecchini, ''Oltre lo stereotipo nei media e nelle società'', Armando editore, 2005, pag. 113.</ref>.
 
Sempre secondo la storiografia biblica, Cam ebbe quattro figli: Mizraim, da cui discesero gli [[Antico Egitto|Egizi]], Cus, da cui discesero i Cusciti o [[Nubia|Nubi]], Put da cui discesero gli [[Etiopia|Etiopi]] e Canaan da cui discesero i [[Canaan|Cananei]]. Nella raccolta dei [[Midrash|Midrashim]]im [[Midrash|Midrash Rabbah]], nel [[Talmud]] ed in altri testi si afferma che, oltre agli Africani, come discendenti di Cam tra gli abitanti originari di [[Canaan]] vi sono le sette Nazioni dei [[Cananei|Cananèi]], [[Gherghesèi]], [[Chittèi]], [[Emorrèi]], [[Chivvèi]], [[Ghevussèi]] e [[Perizzèi]].
 
==L'ipotesi hamitica==
[[File:Bonaparte ante la Esfinge, por Jean-Léon Gérôme.jpg|thumb|''[[Napoleone Bonaparte]] davanti alla Sfinge di Giza'' di [[Jean-Léon Gérôme]]]]
Con la [[Campagna d'Egitto]] del [[1798]] di [[Napoleone Bonaparte]] ci si trova di fronte ad un paradosso: anche i "maledetti" Camiti potevano raggiungere un elevato grado di civiltà. Fu così che il conte De Volney arrivò a sostenere che gli [[Antico Egitto|Egizi]] non erano "negri", ma negroidi, cioè camiti imparentatesi con i [[Greci]] e con i [[Roma antica|Romani]]<ref>Mirella Zecchini, ''Oltre lo stereotipo nei media e nelle società'', cit., pag. 114.</ref>.
 
Nel [[XIX secolo]], come applicazione del [[razzismo scientifico]], la "razza camitica" è diventata un sottogruppo della [[Europoide|razza caucasica]], a fianco della [[Semiti|razza semitica]], raggruppando le popolazioni originarie del [[Nord Africa]] non-semitiche, del [[Corno d'Africa]] e Sud [[Penisola araba|Arabia]], tra cui gli antichi Egizi. La teoria hamitica ha suggerito che questa "razza camita" era superiore o più avanzata rispetto alle popolazioni negroidi dell'Africa sub-sahariana. Nella sua forma più estrema, negli scritti di [[Charles Gabriel Seligman]], essa affermava che tutti i risultati significativi nella storia africana erano opera di "Camiti" che migrarono in Africa centrale, come pastori, portando con loro tecnologie ed abilità civilizzatrici.
 
A metà Ottocento [[Joseph Arthur de Gobineau]], nel suo ''[[Essai sur l'inégalité des races humaines]]'', sostiene l'idea di una diffusione antica della razza bianca nel continente africano, che avrebbe dato vita ad importanti civiltà e che si sarebbe poi mischiata con i neri.
 
L'esploratore [[John Hanning Speke]], nel suo diario del viaggio nella terra centrafricana del 1864, di fronte alla sofisticata organizzazione politica del [[Regno del Burundi]] sostenne e divulgò l'idea di una certa parentela razziale tra gli europei ed alcune popolazioni africane<ref>Ugo Fabietti, ''Elementi di antropologia culturale'', Mondadori, 2004, pag. 154.</ref>.
 
Prende così via l'ipotesi di una razza hamitica<ref>J. P. Chrétien, ''Le deux visage de Chan'', Paris, 1977, pag. 191.</ref>, ramo camita della razza bianca, di cui i [[Berberi]], gli [[Etiopia|Abissini]], i [[Tutsi]] avrebbero fatto parte. La parola ''hamita'' sostituisce il ''camita'' per designare un africano "superiore"<ref>J. L. Amselle e E. M'Bokolo, ''L'invenzione dell'etnia'', Paris, 1985, pag. 167.</ref>, talvolta definito "[[Nilotici|nilota]]" o [[Oromo|galla]], di origine [[Europoide|caucasica]] o [[semiti]]ca. Si constata quindi una opposizione tra "hamita" e "negro": il primo sarebbe il discendente di una più recente ondata migratoria di genti semitiche camitizzate, originaria dal l'[[Egitto]] o dell'[[Etiopia]]. Questa sarà la teoria dei missionari Van der Burgt nel [[1903]] e del vescovo Gorju nel [[1920]] per spiegare l'origine dei [[Tutsi]], del [[Burundi]] e del [[Ruanda]].
 
Nel [[1948]] un medico di ritorno dal [[Ruanda]] scriveva<ref>J. L. Amselle e E. M'Bokolo, ''L'invenzione dell'etnia'', cit., pag. 169.</ref>: "...li si chiama [[Tutsi|batutsi]]. In realtà sono degli hamiti, probabilmente di origine semitica o, seguendo talune ipotesi, hamiti o meglio adamiti. Rappresentano circa un decimo della popolazione e formano nella realtà una razza di signori"; ed ancora: "Gli hamiti sono alti 1,90 metri. Sono slanciati. Possiedono un naso diritto, la fronte alta e le labbra sottili. Si intravede in loro una sorta di furbizia, celata da una certa raffinatezza. Le donne giovani sono davvero molto belle e di una tinta talvolta leggermente più chiara di quella degli uomini".
 
Dal punto di vista linguistico, così come in altri campi, è stata ormai dimostrata la completa ascientificità di questo raggruppamento: "non si parla più ormai di lingue camitiche (le lingue africane, in senso proprio) in giustapposizione alle lingue semitiche come l'ebraico, l'arabo e le lingue etiopiche derivate dal geez": la vecchia famiglia camito-semitica viene modernamente riconsiderata nella famiglia delle [[lingue afro-asiatiche]].<ref>{{cita|Novati e Valsecchi|pp. 14-15}}.</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{EI
|nome = CAMITI
|nomeurl = camiti
|autore =
|anno = 1930
|pagine =
|volume =
|accesso = 30-04-2014
|citazione =
}}
* {{Cita libro |autore = [[Giampaolo Calchi Novati]] |autore2 = Pierluigi Valsecchi |titolo = Africa: la storia ritrovata |città = Roma |editore = [[Carocci Editore|Carocci]] |anno = 2010 |isbn = 978-88-430-3324-9 |cid = Novati e Valsecchi}}
* Peter Rohrbacher: ''Die Geschichte des Hamiten-Mythos.'' (Veröffentlichungen der Institute für Afrikanistik und Ägyptologie der Universität Wien; 96 ''Beiträge zur Afrikanistik''; Bd. 71). Afro-Pub, Wien 2002. ISBN 3-85043-096-0
 
== Voci correlate ==
*[[Cam (Bibbia)]]
*[[Jafet]]
*[[Noè]] ed [[Arca di Noè]]
*[[Figli di Noè]]
*[[Sem (Bibbia)]]
*[[Semiti]]
*[[Origini di Hutu e Tutsi]]
*[[Genocidio del Ruanda]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Figli di Noè}}
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Popoli dell'Africa antichi del Nordafrica]]
[[Categoria:Gruppi etnici]]
[[Categoria:Definizioni storiche di razza]]
[[Categoria:Razze umane nelle teorie razziste]]