Cirillo e Metodio: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicodend}}
{{Santo
|nome = Santi Cirillo e Metodio
|immagine = KyrilMethodCyril Methodius25K.jpg|thumb|tight|250px
|didascalia = Icona raffigurante i santi Cirillo e Metodio
|note = Compatroni d'Europa
|nato = San Cirillo: [[Tessalonica]], [[IX827]]; secoloSan Metodio: [[Tessalonica]], ca. [[825]]
|morto = San Cirillo: [[Roma]], [[14 febbraio]] [[869]]; San Metodio: [[Velehrad]], [[6 aprile]] [[885]]
|venerato da = ChiesaTutte le Chiese che ammettono cattolicail eculto Chiesadei ortodossasanti
|beatificazione =
|canonizzazione =
|santuario principale =
|ricorrenza = [[14 febbraio]], [[7 luglio]] ([[Messa tridentina]])
|attributi =
|patrono di = [[Bulgaria]], [[Europa]], [[Macedonia del Nord]], [[Montenegro]], [[Moravia]], [[Repubblica Ceca]], [[Russia]]
|patrono di= [[Europa]]
}}
 
{{Bio
|Nome = Costantino
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = meglio noto con il nome monastico di '''Cirillo'''
|ForzaOrdinamento = Cirillo e Metodio
|PreData = in [[Lingua greca|greco]]: {{lang|grc|Κύριλλος}}; in [[Alfabeto cirillico|cirillico]]: Кирилъ
|Sesso = M
|PostCognomeVirgola = meglio noto con il nome monastico di '''''Cirillo''''' ([[lingua greca|greco]]: Κύριλλος , [[alfabeto cirillico|cirillico]]: Кирилъ)
|LuogoNascita = Tessalonica
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 815826 o 827
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|AnnoMorte = 869
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|FineIncipit = fu [[evangelizzatore]] di [[Pannonia]] e [[Moravia]] nel [[IX secolo]] ed inventore dell'[[alfabeto cirillico]]
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|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[evangelizzatore]] di [[Pannonia]] e [[Moravia]] nel [[IX secolo]] e inventore dell'[[alfabeto glagolitico]]
|ForzaOrdinamento = Cirillo e Metodio
}}
}} È venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa Cattolica]] e dalla [[Chiesa Ortodossa]] assieme al [[fratello]] {{Bio
È venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]] e dalla [[Chiesa ortodossa]] assieme al [[fratello]]'' ''{{Bio
|Nome = Metodio
|Cognome =
|Sesso = M
|PostCognomePreData = (greco: Μεθόδιος, cirillico:; Меѳодїи)
|LuogoNascita = Tessalonica
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 826815 o 825
|LuogoMorte = Velehrad
|GiornoMeseMorte = 6 aprile
|AnnoMorte = 885
|Epoca = 800
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|FineIncipit = anch'egli evangelizzatore [[Impero bizantino|bizantino]] dei popoli [[Slavi]]
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}}
 
== VitaBiografia ==
Le poche notizie scritte relative ai due santi provengono principalmente da due ''Vite'' scritte in [[antico slavo ecclesiastico]]. Data la scarsità di fonti, grande è il numero di leggende fiorite intorno alle figure di Cirillo e Metodio.
 
I due fratelli nacquero a [[Tessalonica]] (oggi [[Salonicco]] in Grecia). Erano figli di Leone, [[drungario]] della città, dunque governatore militare del [[thema]] di Tessalonica. La città a quell'epoca contava una forte presenza [[Slavi|slava]]. I fratelli Cirillo e Metodio acquisirono così dimestichezza con la lingua dei popoli migrati da nord-est.
Le poche notizie scritte relative ai due santi provengono principalmente da due ''Vitæ'' scritte in [[antico slavo ecclesiastico]], chiamate anche ''Leggende Pannoniche'', e dalla ''Leggenda italica'', redatta in [[lingua latina|latino]] dal [[Diocesi di Velletri|vescovo di Velletri]] [[Gauderico]], sulla vita di [[San Clemente]], le cui [[reliquie]] furono portate in [[Italia]] proprio da Cirillo e Metodio. Conserviamo poi le lettere inviate dai [[Papa|papi]] a Metodio. Data la scarsità di fonti, grande è il numero di leggende fiorito intorno alle figure di Cirillo e Metodio.
 
Cirillo era il più giovane di sette fratelli e fu battezzato con il nome di Costantino (prese il nome di Cirillo poco prima della sua morte).
I due fratelli nacquero in Macedonia, a [[Tessalonica]], seconda città dell'[[Impero bizantino]]. Di nobile famiglia, erano figli di Leone, [[drungario]] della città e governatore militare del [[thema]] [[Thessalonike]].
La città a quell'epoca contava una forte presenza slava, dovuta alla massiccia invasione che poco tempo prima aveva investito le terre bizantine, provocando l'insediamento di numerose [[tribù]] nelle campagne e in numerosi centri e fortezze minori. I fratelli Cirillo e Metodio acquisirono così dimestichezza con la lingua dei popoli calati da nord.
 
Già in giovane età Costantino sembrava desideroso di dedicarsi al conseguimento della completa sapienza, almeno secondo quanto riportato, in un convenzionale [[agiografiaSapienza (teologia)|canone agiograficosapienza]], nella ''[[Vita Cyrilli]]''. Sta di fatto, comunque, che egliEgli si trasferì presto, attorno all'[[842]], a [[Costantinopoli]] per perfezionare gli studi di [[teologia]] e [[filosofia]], sotto l'egida del potente [[eunuco]] di corte [[Teoctisto]], [[logoteta del dromo]] e [[reggente]] per il ''[[basileus]]'' [[Michele III]]. Nella capitale Costantino venne consacrato [[sacerdoteprete]], entrando a far parte del [[clero]] della [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|basilica di Santa Sofia]].
A Costantinopoli conobbe anche [[Fozio]], uomo di cultura e politico di spicco, che divenne suo [[precettore]]. [[Anastasio Bibliotecario]] ci informa dell'amicizia che intercorreva tra loro così come di una disputa dottrinaria. La curiosità di Costantino dimostrava il suo eclettismo: coltivò infatti nozioni di [[astronomia]], [[geometria]], [[retorica]] e [[musica]].
In ogni caso, fu nel campo della [[linguistica]] che Cirillo diede prova del suo genio: oltre alla lingua greca ed a quella slava, parlava correntemente anche il [[lingua latina|latino]], il [[siriaco]], l'[[lingua araba|arabo]] e l'[[lingua ebraica|ebraico]]. Assieme a Fozio viaggiò in Oriente per importanti incarichi diplomatici presso gli [[Arabi]] di [[Samarra]] e i [[Cazari]]. Proprio durante un viaggio in [[Crimea]] Costantino avrebbe rinvenuto le reliquie di [[papa Clemente I]], lì esiliato e morto nell'anno [[97]]. Nella stessa missione Costantino trovò anche un [[Vangelo]] e un [[salterio]], come ci informa la ''Vita Methodii'' <ref>Un passo del racconto, fino agli anni '50 del [[XX secolo]] è stato interpretato come se il vangelo fosse ''scritto in lettere russe'': nel clima nazionalistico instaurato da [[Stalin]], si giunse alla conclusione che l'[[alfabeto cirillico]] - le ''lettere russe'' del testo - sia nato proprio in [[Russia]]. In realtà, oggi questa tesi è stata smentita da una nuova teoria: molto più probabilmente, infatti, c'è stata un'inversione tra le lettere [[R]] e [[S]], per cui il termine ''russe'', in slavo diventa siriache, forse perché a quel tempo i Siriaci erano già [[cristiani]] e avevano già un Vangelo tradotto.</ref>.
 
A Costantinopoli conobbe anche [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]], uomo di cultura e politico di spicco, che divenne suo [[precettore]]. La curiosità di Costantino dimostrava il suo [[eclettismo]]: coltivò infatti nozioni di [[astronomia]], [[geometria]], [[retorica]] e [[musica]].
Divenuto Fozio [[patriarca di Costantinopoli]] nell'[[858]] per volontà dell'imperatrice [[Teodora (IX secolo)|Teodora]], la Chiesa bizantina cercò di contrastare l'espansionismo della [[Chiesa latina]] e dei [[Franchi]] presso gli [[Slavi]]. Cirillo venne dunque inviato, assieme al fratello Metodio ad evangelizzare la [[Pannonia]].
Soprattutto nel campo della [[linguistica]] Cirillo diede prova del suo genio: oltre allo [[Lingua proto-slava|slavo]] e al [[greco bizantino|greco]], parlava correntemente anche il [[Lingua siriaca|siriaco]], l'[[Lingua araba|arabo]] e l'[[Lingua ebraica|ebraico]].
 
Assieme a Fozio viaggiò in Oriente per importanti incarichi diplomatici. Durante un viaggio in [[Penisola di Crimea|Crimea]] Costantino avrebbe rinvenuto le reliquie di [[papa Clemente I]], lì esiliato e morto nell'anno [[97]]. Nella stessa missione Costantino trovò anche un [[Vangelo]] e un [[Salterio (liturgia)|salterio]].
Quando il [[re]] della [[Grande Moravia]], [[Rastislav]], chiese all'imperatore di [[Bisanzio]] di inviare [[missionari]], la scelta ricadde ancora una volta su di loro. In realtà la richiesta celava un motivo politico perché Rastislav trovava preoccupante la presenza tedesca sul suo territorio. Infatti la Pannonia era già stata evangelizzata dalla precedente missione di [[Salisburgo]].
 
Divenuto Fozio [[patriarca di Costantinopoli]] nell'[[858]] per volontà dell'imperatrice [[Teodora (IX secolo)|Teodora II]], la Chiesa bizantina cercò di contrastare l'espansionismo della [[Chiesa latina]] e dei [[Franchi]] presso gli [[Slavi]]. Costantino venne dunque inviato assieme al fratello Metodio a evangelizzare la [[Pannonia]].
Cirillo dunque si recò nel regno di Rastislav e incominciò a tradurre brani dal [[Vangelo di Giovanni]] inventando un nuovo [[alfabeto]], detto [[glagolitico]] (da глаголь ''glagol<nowiki>'</nowiki>'' che significa ''parola''). Probabilmente già da anni stava elaborando un alfabeto per la lingua slava.
Dal Vangelo di Giovanni, venne tradotta una serie di passi scelti che entrò a far parte dell'[[Aprakos]].
 
Quando il [[re]] della [[Grande Moravia]], [[Rastislav di Moravia|Rastislav]], chiese all'[[imperatore di Bisanzio]] di inviare [[missionari]], la scelta ricadde ancora una volta su di loro.
Nel regno di Rastislav entrarono in contrasto con il [[clero]] tedesco che rivendicava quel dominio, essendo stato evangelizzato dalla missione di Salisburgo.
Costantino dunque si recò nel regno di Rastislav (863) e incominciò a tradurre brani dal [[Vangelo di Giovanni]] inventando un nuovo [[alfabeto]], detto [[glagolitico]] (da глагол ''glagol'' che significa ''verbo''). Probabilmente già da anni stava elaborando un alfabeto per la lingua slava.
Sull'onda del crescente scontro tra [[Patriarcato di Costantinopoli|Chiesa d'Oriente]] e [[Patriarcato di Roma|d'Occidente]] per il controllo dei nuovi fedeli moravi, nell'[[867]] i due vennero convocati a Roma per discutere con [[papa Niccolò I]] dell'uso cultuale della lingua slava. Lungo il viaggio sostarono nel [[Ducato di Venezia]], dove si scontrarono con il [[clero]] locale, che rivendicava come lecite tre sole lingue sacre: [[lingua latina|latino]], [[lingua greca|greco]] ed [[lingua ebraica|ebraico]]: le lingue parlate in [[Palestina]] all'epoca di [[Gesù]]. Costantino e Metodio opposero invece a queste argomentazioni il consolidato uso che si faceva in oriente di altre lingue liturgiche.
Dal Vangelo di Giovanni venne tradotta una serie di passi scelti che entrò a far parte dell{{'}}''[[Aprakos]]''.
A Roma, invece, i due trovarono una buona accoglienza. Portarono al pontefice in dono le reliquie di [[papa Clemente I]], morto in [[Crimea]] nel [[97]] e venerato come [[santo]]. Niccolò I consacrò prete Metodio e approvò la traduzione della [[Bibbia]] in slavo, a patto che la lettura dei brani fosse preceduta dagli stessi passi espressi in [[Latino]]. A Roma Costantino si ammalò e assunse l'[[monachesimo|abito monastico]], prendendo il nome di Cirillo. Venne inumato presso la [[basilica di San Clemente]].
 
Nel regno di Rastislav entrarono in contrasto con il [[clero]] franco-tedesco che rivendicava quel territorio, essendo stato evangelizzato dalle missioni di [[Salisburgo]] e [[Passavia]].
Metodio ritornò in [[Moravia]]. In un altro viaggio a [[Roma]] venne nominato [[vescovo]] e assegnato alla sede di Sirmiun (oggi [[Sremska Mitrovica]]).
Intanto in Pannonia a Rastislav successe il nipote, [[Sventopelk]], favorevole alla presenza tedesca che circondava il regno.
Iniziò così la persecuzione dei discepoli di Cirillo e Metodio, visti come portatori di un'[[eresia]]. Metodio stesso fu incarcerato per due anni in [[Baviera]].
Nel [[885]] anche Metodio morì; i suoi discepoli vennero incarcerati o venduti come schiavi a [[Venezia]]. Una parte di essi riuscì a fuggire in Bulgaria e in [[Dalmazia]].
 
Sull'onda del crescente scontro tra [[Patriarcato di Costantinopoli|Chiesa d'Oriente]] e [[Patriarcato di Roma|d'Occidente]] per la giurisdizione dei nuovi fedeli slavi, nell'[[867]] Costantino e Metodio vennero pure convocati a Roma per discutere con [[papa Niccolò I]] dell'uso cultuale della [[Lingua slava ecclesiastica antica|lingua slava]].
I santi Cirillo e Metodio sono considerati patroni di tutti i popoli slavi; nell'ambito della [[Chiesa cattolica]] sono molto venerati in [[Slovenia]], [[Slovacchia]], in [[Croazia]] e nella [[Repubblica Ceca]]. [[Giovanni Paolo II]] li elevò a patroni dell'[[Europa]], assieme a [[San Benedetto da Norcia]].
A Roma i due fratelli trovarono una buona accoglienza da parte del successore, cui portarono in dono le reliquie di [[papa Clemente I]], morto e sepolto in Crimea nel [[97]] e venerato come [[santo]]. Niccolò I approvò la traduzione della [[Bibbia]] in slavo, a patto che la lettura dei brani fosse preceduta dagli stessi passi espressi in [[Lingua latina|latino]]. A Roma Metodio fu consacrato prete, mentre Costantino si ammalò e assunse l'[[monachesimo|abito monastico]], prendendo il nome di Cirillo. Quando morì, venne inumato presso la [[basilica di San Clemente]]. Trafugati i suoi resti mortali, vennero successivamente in parte ritrovati e nuovamente inumati sempre presso la basilica di San Clemente.
 
Metodio ritornò in [[Grande Moravia|Moravia]]. Nominato vescovo in un altro viaggio a [[Roma]] venne inviato quale [[Arcivescovo pannoniensis e marabensis|arcivescovo ''pannoniensis'' e ''marabensis'']], e poi titolare della [[diocesi di Sirmio|sede di Sirmio]] (oggi [[Sremska Mitrovica]]).
Intanto in [[Grande Moravia|Pannonia]] a Rastislav successe il nipote, [[Svatopluk I]] ([[871]]-[[894]]), con problemi coi regnanti vicini e favorevole alla presenza franco-tedesca che circondava il regno.
Iniziò così la persecuzione dei discepoli di Cirillo e Metodio, visti come portatori di un'[[eresia]] (la liturgia slava). Metodio stesso fu incarcerato per due anni in [[Baviera]], e liberato solo per insistenza del Papa ([[873]]).
 
Nell'[[880]] Metodio tornò a Roma, per contrastare le maldicenze degli avversari, e nell'[[881]]-[[882]] anche a Costantinopoli, per cercare forse un appoggio politico ed ecclesiale — dopo quasi venti anni — anche dal patriarca Fozio. Poi ritornò ancora nella Grande Moravia, dove nell'[[885]] morì, a [[Velehrad]], dove tuttora è sepolta e venerata sua salma.
 
Dopo la sua scomparsa i suoi discepoli, perseguitati dal vescovo [[Wichingo di Nitra|Wichingo]] (che si recò subito a Roma per diffamarne l'operato), vennero incarcerati o venduti come schiavi a [[Venezia]]. Ma parte di essi riuscì a fuggire nella [[Bulgaria]] occidentale (sotto protezione del [[impero bulgaro|primo impero bulgaro]]) ed in [[Dalmazia]], ove poterono continuare la loro attività in favore della cultura slava.
 
Durante il concilio di [[Preslav]] dell'[[893]], l'[[impero bulgaro]] adottò l'[[alfabeto glagolitico]] e l'[[antico slavo ecclesiastico]], nella variante bulgara, come lingua ufficiale della chiesa e dello stato ed espulse il clero bizantino. Quindi nell'[[893]] l'[[antico slavo ecclesiastico]] divenne la terza lingua ufficiale, dopo il greco antico ed il latino, riconosciuta dalle Chiese ed utilizzata durante le funzioni religiose e nella letteratura cristiana.
 
== Culto ==
I santi Cirillo e Metodio sono considerati patroni di tutti i popoli [[slavi]]; nell'ambito della [[Chiesa cattolica]] sono molto venerati in [[Slovenia]], [[Slovacchia]], in [[Croazia]], [[Repubblica Ceca]] e [[Repubblica di Macedonia|Repubblica di Macedonia del Nord]]. Nel [[1980]] [[papa Giovanni Paolo II]] con la [[Lista di lettere apostoliche|lettera apostolica]] del 31 dicembre [[1980]] ''Egregiae virtutis'' li elevò a compatroni dell'[[Europa]], assieme a [[san Benedetto da Norcia]].
 
Nell'Enciclica ''[[Slavorum Apostoli]]'' Giovanni Paolo II afferma che "Cirillo e Metodio sono come gli anelli di congiunzione, o come un ponte spirituale tra la tradizione occidentale e quella orientale, che confluiscono entrambe nell'unica grande Tradizione della Chiesa Universale. Essi sono per noi i campioni ed insieme i patroni dello sforzo ecumenico delle Chiese sorelle d'Oriente e d'Occidente, per ritrovare mediante il dialogo e la preghiera l'unità visibile nella comunione perfetta e totale".
 
La Chiesa Cattolica fa oggi memoria comune dei due santi il 14 febbraio, ma in passato essi sono stati festeggiati anche in altre date. La Chiesa Ortodossa festeggia il 14 febbraio solo Cirillo, mentre Metodio è commemorato il 6 aprile; i due santi sono inoltre ricordati insieme il 24 maggio e il 7 luglio (nel Calendario Cattolico fino al 1970).<ref name=HO>{{cita web|url=https://www.heiligenlexikon.de/BiographienC/Cyrillus_von_Saloniki.htm|titolo=Cyrillus von Saloniki|sito=Ökumenisches Heiligenlexikon|lingua=de|autore=Joachim Schäfer|data=3 settembre 2015|accesso=14 febbraio 2016 |postscript=nessuno}} e {{cita web|url=https://www.heiligenlexikon.de/BiographienM/Methodius_von_Maehren.htm|titolo=Methodius von Mähren|sito=Ökumenisches Heiligenlexikon|lingua=de|autore=Joachim Schäfer|data=11 settembre 2015|accesso=14 febbraio 2016}}</ref> Anglicani e luterani ricordano entrambi i santi il 14 febbraio, con qualche eccezione.<ref name=HO/>
 
Le reliquie di San Cirillo furono perse a Roma durante la rivoluzione francese. Tuttavia, nel 1960, un piccolo frammento delle reliquie è stato ritrovato ed è ora conservato a Roma presso la basilica di San Clemente.<ref>{{Cita web|url=https://basilicasanclemente.com/eng/index.php/history/st-cyril|titolo=Basilica San Clemente - St. Cyril|sito=basilicasanclemente.com|accesso=2022-04-18|dataarchivio=25 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220425020232/https://basilicasanclemente.com/eng/index.php/history/st-cyril}}</ref>
 
== Anniversario ==
[[File:2_euro_CC_2013_Slovacchia.jpg|thumb|Moneta commemorativa di 2 euro]]
 
Nel [[2013]] la zecca slovacca ha dedicato una [[2 euro commemorativi|moneta commemorativa]] da [[2 euro commemorativi emessi nel 2013|2 euro]] al 1150º anniversario dell'avvento di Cirillo e Metodio nella [[Grande Moravia]] con una tiratura di 1.000.000 di pezzi.<ref>{{cita web|lingua=sk|http://www.nbs.sk/sk/informacie-pre-media/tlacove-spravy/spravy-vseobecne/detail-tlacovej-spravy/_emisny-den-pamatnej-dvojeurovej-mince-k-1150-vyrociu-prichodu-konstantina-a-metoda|titolo=Banca Nazionale Slovacca: giorno dell'emissione di moneta da due euro in memoria del 1150º anniversario dell'arrivo di Constantino e Metodo|sito=nbs.sk|data=5 luglio 2013|accesso=25 dicembre 2014}}</ref>
 
Nel 2013, in occasione del 1150º anniversario, è uscita inoltre una miniserie televisiva di produzione ceca e slovacca intitolata ''[[Cirillo e Metodio - Apostoli degli slavi]]'', che narra la vita dei due fratelli.<ref>{{cita web|url=http://www.filmcyrilametodej.cz/en/about-film/about-project/|titolo=Cyril and Methodius: The Apostles of the Slavs - About the Project|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160406214308/http://www.filmcyrilametodej.cz/en/about-film/about-project/}}</ref>
 
== Note ==
<references />
Secondo la fonte già annotata nella bibliografia, "A.-E. N. Tachiaos: Cyril and Methodius of Thessalonica. The Acculturation of the Slavs" che contiene la "Vita Costantini", Costantino (che assunse in seguito il nome monastico Cirillo) nacque ultimo di sette figli e pertanto non può essere maggiore di Michele (Metodio). La fonte prima indicata non è stata seguita fedelmente.
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Pietro Paleologo Mastrogiovanni Principe di Bisanzio |titolo=I cento anni dei Paleologo a San Mauro Cilento |editore=Centro Promoz. Cultur. Cilento |data=2021}}
*Tachiaos Anthony-Emil N., ''Cirillo e Metodio. Le radici cristiane della cultura slava'', Jaca Book, 2005
* {{cita libro|autore=Antony Emil N. Tachiaos |titolo=Cirillo e Metodio. Le radici cristiane della cultura slava |editore=Jaca Book |altri=ed. italiana a cura di M. Garzaniti |anno=2005}}
* {{cita libro |autore=I. Sevcenko |titolo=Byzantium and the Slavs in letters and culture |editore=Ed. Sevcenko |anno=1971 e 1991 |lingua=en}}
* {{cita news |url=http://www.europaorientalis.it/uploads/files/2007/1.%20koch%20%287-46%29.pdf |cognome=Koch |nome=C. |titolo=Zur Entstehungsgeschichte der slavischen Schriften |rivista=Europa Orientalis |anno=XXVI (2007) |pagine=7-46 |lingua=de}}
 
== Voci correlate ==
* [[Alfabeto cirillico]]
* [[Letteratura paleoslava]]
* [[Proglas]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
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{{santiebeati|22800|San Cirillo}}
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[[Categoria:Biografie di santi|Cirillo e Metodio]]
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[[fi:Kyrillos ja Metodios]]
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[[hr:Ćiril i Metod]]
[[id:Siril dan Metodius]]
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[[la:Cyrillus et Methodius]]
[[mk:Св. Кирил и Методиј]]
[[pl:Cyryl i Metody]]
[[ru:Кирилл и Мефодий]]
[[sk:Cyril a Metod]]
[[sl:Sveti Ciril in Metod]]
[[sr:Ћирило и Методије]]
[[tr:Kiril ve Metodius]]
[[uk:Кирило і Мефодій]]