Cesare Previti: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il cognome italiano|Preti (cognome)|Previti}}
{{Carica pubblica
|nome = Cesare Previti
|immagine = Cesare Previti 2006.jpg
|didascalia = Previti nel 2006
|carica = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]]
|mandatoinizio = 11 maggio 1994
|mandatofine = 17 gennaio 1995
|primoministro = [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore = [[Fabio Fabbri]]
|successore = [[Domenico Corcione]]
|carica2 = [[Forza Italia (1994)#Coordinatore nazionale|Coordinatore di Forza Italia]]
|mandatoinizio2 = 1994
|mandatofine2 = 1996
|predecessore2 = [[Luigi Caligaris]]
|successore2 = [[Claudio Scajola]]
|carica3 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio3 = 9 maggio 1996
|mandatofine3 = 31 luglio 2007
|legislatura3 = {{NumLegRepubblica|D|XIII|XIV|XV}}
|gruppo parlamentare3 = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|coalizione3 = [[Polo per le Libertà]] <small>(XIII)</small><br/>[[Casa delle Libertà]] <small>(XIV, XV)</small>
|circoscrizione3 = [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]]
|collegio3 = '''XIII-XIV''': [[Collegio elettorale di Roma - Tomba di Nerone|Roma-Tomba di Nerone]]
|incarichi3 = '''XIV legislature:'''
*Membro della [[Commissione Difesa della Camera dei deputati|4ª Commissione Difesa]] <small>(dal 20/06/2001 al 27/04/2006)</small>
|sito3 = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00478
|carica4 = [[Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio4 = 15 aprile 1994
|mandatofine4 = 8 maggio 1996
|legislatura4 = {{NumLegRepubblica|S|XII}}
|gruppo parlamentare4 = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|coalizione4 = [[Polo delle Libertà]]
|circoscrizione4 = [[Circoscrizione Lazio (Senato della Repubblica)|Lazio]]
|collegio4 = [[Collegio elettorale di Roma - Val Melaina (Senato della Repubblica)|Roma-Val Melaina]]
|incarichi4 = *[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] al [[Senato della Repubblica]] <small>(dal 21/04/1994 al 14/06/1994)</small>
*Membro della [[Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica|1ª Commissione Affari costituzionali]] <small>(dal 28/09/1994 al 03/08/1995)</small>
*Membro della [[Commissione Giustizia del Senato della Repubblica|2ª Commissione Giustizia]] <small>(dal 31/05/1994 al 28/09/1994; dal 03/08/1995 al 08/05/1996)</small>
|sito4 = http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Attsen/00001951.htm
|partito = [[Forza Italia (1994)|FI]] <small>(1994-2007)</small><br />''In precedenza'':<br />[[Movimento Sociale Italiano|MSI]] <small>(1956-1994)</small>
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|alma mater = [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
|professione = Ex avvocato
}}
{{Bio
|Nome = Cesare
|Cognome = Previti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Reggio Calabria
|GiornoMeseNascita = 21 ottobre
|AnnoNascita = 1934
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex politico
|AttivitàAltre = ed ex [[avvocato]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , non più abilitato allo svolgimento della professione dal 2011<ref>https://st.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-09/previti-radiato-albo-avvocati-181826.shtml?uuid=AaTQ0gVD&refresh_ce=1</ref>
}} Ha ricoperto la carica di [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|ministro della difesa]] nel [[governo Berlusconi I]]. Condannato in via definitiva nel 2006 per il [[processo IMI-SIR]] e nel 2007 per il processo [[Lodo Mondadori]], è stato anche condannato all'[[interdizione perpetua dai pubblici uffici]].
== Biografia ==
Nato il 21 ottobre del 1934 a [[Reggio Calabria]], era figlio di Umberto Previti, un avvocato [[Calabria|calabrese]] [[Movimento Sociale Italiano|missino]]. Trasferitosi nella [[Roma|Capitale]] per gli studi universitari, in seguito alla [[laurea]] in [[giurisprudenza]] conseguita con [[lode]] all'[[Università La Sapienza]] nel 1956, diviene [[avvocato]] e si iscrive all'albo dell'[[Ordine degli avvocati]] nel 1958<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/04_Aprile/29/schedaimisir.shtml|titolo=Corriere della Sera - Chi è Cesare Previti|sito=www.corriere.it|accesso=2023-01-12}}</ref>. In questo periodo Previti aderisce al [[Movimento Sociale Italiano]].
Nel 1974 assiste professionalmente [[Casati Stampa|Anna Maria Casati Stampa]] nelle complesse questioni ereditarie, compresa la vendita della [[Villa San Martino (Arcore)|villa San Martino]] (villa di Arcore); era appartenuta al padre [[marchese]] Camillo Stampa, il quale era stato protagonista dello "[[delitto Casati Stampa|''scandalo Casati Stampa'']]", nel 1970, per avere ucciso sua moglie, l'amante di lei e se stesso. Tutore della figlia del marchese era stato nominato il senatore [[Giorgio Bergamasco]], amico di famiglia dei Casati Stampa.
Il prezzo della villa fu stabilito in 750 milioni di lire dell'epoca (pagati integralmente ''[[ab initio]]''), in considerazione di alcune circostanze: il tetto era quasi interamente crollato; la villa era stata svuotata di tutti i mobili, gli arredi e le opere d'arte; su di essa era stata iscritta un'ipoteca dal fisco a garanzia del pagamento dell'imposta sulla successione. Per l'immobile era stata avanzata una sola altra proposta di acquisto, per un importo inferiore di 150 milioni di lire<ref>Corte d'Appello - Prima Sezione Civile di Roma - Sentenza nº4705 del 2008</ref>.
Nel 1990 venne eletto Presidente Generale della [[Polisportiva S.S. Lazio]], carica che ha ricoperto fino al 1992.
== Carriera politica ==
=== Senatore di Forza Italia ===
[[File:Cesare Previti 1994.jpg|sinistra|miniatura|Cesare Previti nel 1994]]
Con la [[Ingresso in politica di Silvio Berlusconi|discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi]], è stato uno dei primi esponenti di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] nel [[1994]], con cui alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche di quell'anno]] viene candidato al [[Senato della Repubblica]] nel [[Collegio elettorale di Roma - Val Melaina (Senato della Repubblica)|collegio uninominale di Roma-Val Melaina]], sostenuto dalla [[Coalizione (politica)|coalizione]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] [[Polo del Buon Governo]] in quota ''[[Forza Italia (1994)|forzista]]'', dove viene eletto senatore con il 43,72% dei voti contro i candidati dei [[Alleanza dei Progressisti|Progressisti]], in quota [[Rifondazione Comunista]], [[Franco Russo]] (35,59%) e dei [[Patto per l'Italia]] Vincenzo De Paola (11,4%)<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=12&levsut1=1&lev2=3&levsut2=2&ne1=12&ne2=1203&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Archivio storico elezioni: Collegio Roma - Val Melaina}}</ref>. Nella [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII legislatura della Repubblica]] è stato componente della [[Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica|1ª Commissione Affari costituzionali]] e della [[Commissione Giustizia del Senato della Repubblica|2ª Commissione Giustizia]], oltre ad essere, i primi tempi per un breve periodo, [[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] di Forza Italia al Senato.<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Attsen/00001951.htm|titolo=senato.it - Scheda di attività di Cesare PREVITI - XII Legislatura|sito=www.senato.it|accesso=2023-01-12}}</ref>
Dopo la vittoria elettorale del centro-destra alle politiche del 1994 e il successivo [[Presidente del Consiglio incaricato|incarico di formare un governo]] affidato a [[Silvio Berlusconi]], lo stesso Berlusconi volle Previti come [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|ministro di grazia e giustizia]], ma trovando l'opposizione del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]]<ref>[http://www.youreporter.it/video_Scalfaro_Berlusconi_voleva_Previti_Ministro_Giustizia_1 Video con dichiarazione di Scalfaro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100105032334/http://www.youreporter.it/video_Scalfaro_Berlusconi_voleva_Previti_Ministro_Giustizia_1 |data=5 gennaio 2010 }}, 29 giugno 2009</ref> lo propose come [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|ministro della difesa]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/21/cesare-previti-operato-durgenza-era-in-barca-nel-mare-di-ischia-quando-ha-avuto-un-malore/5401232/|titolo=Cesare Previti operato d'urgenza. Era in barca nel mare di Ischia quando ha avuto un malore|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2019-08-21|lingua=it-IT|accesso=2023-01-12}}</ref>. Il giorno successivo Previti giurò nelle mani del Presidente della Repubblica Scalfaro come Ministro nel [[Primo Governo Berlusconi|primo governo Berlusconi]], incarico che mantiene fino alla sua fine il 17 gennaio 1995.
La sua entrata nel governo rischiò di essere minata da uno scandalo che lo coinvolse: qualche sera dopo la conclusione delle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche]], si fece sorprendere in un'[[osteria]] [[roma]]na mentre intonava canzoni del [[ventennio fascista]]<ref>Andrea Colombo, ''Le due crociate del Cavaliere'' pag. 42, Manifestolibri, 2005</ref>. Quando si scoprì la vicenda, Berlusconi lo difese.
=== Deputato alla Camera ===
Viene eletto [[deputato]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] nel [[Collegio elettorale di Roma - Tomba di Nerone|collegio di Roma-Tomba di Nerone]], sempre per Forza Italia, alle [[Elezioni politiche in Italia del 1996|politiche del 1996]] e [[Elezioni politiche in Italia del 2001|del 2001]], si trova al centro di un numero crescente di vicende giudiziarie relative a illeciti commessi in qualità di avvocato di [[Fininvest]] (ad esempio quelle correlate al cosiddetto ''[[Processo SME]]'').<ref>{{Cita libro|nome=Previti,|cognome=Stefano.|titolo=Le prove civili|url=http://worldcat.org/oclc/1044779971|accesso=2022-01-18|data=2018|editore=CEDAM|OCLC=1044779971|ISBN=978-88-13-36499-1}}</ref>
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]] viene ricandidato alla Camera, tra le liste di Forza Italia nella [[circoscrizione Lazio 1]], venendo rieletto per la terza volta deputato.
=== Dimissioni da deputato ===
Il 31 luglio 2007, la Camera dei deputati si riunisce per discutere la relazione della Giunta delle elezioni nella quale si proponeva di annullare, per motivi di ineleggibilità sopravvenute (in seguito alla condanna per il [[processo IMI-SIR]] di interdizione perpetua dai pubblici uffici<ref>[http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/previti-giunta/previti-dimissioni/previti-dimissioni.html Imi-Sir, Previti gioca d'anticipo: si dimette ed evita di essere dichiarato decaduto] da Repubblica.it</ref>), l'elezione del deputato Previti. Durante il dibattito Previti comunica ''[[in extremis]]'' di voler rassegnare le proprie dimissioni. L'assemblea ha sospeso l'esame della proposta della Giunta delle elezioni per discutere e accogliere con voto segreto le dimissioni.<ref>[http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed198/pdfsomm.pdf Resoconto Sommario della seduta del 31 luglio 2007], da camera.it</ref>
Dal 29 agosto 2007 Previti può svolgere servizi sociali anziché stare agli arresti domiciliari, per la disposizione del tribunale di sorveglianza di Roma in applicazione del condono della pena consentito dall'[[Indulto|indulto approvato nel 2006]]. Come attività può svolgere il servizio di consulente legale al Centro italiano di solidarietà (CEIS) dalle 7 alle 23.<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=7837 Previti riammesso ai servizi sociali] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927204317/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=7837 |data=27 settembre 2007 }} da Il messaggero</ref>
=== Radiazione e revoca del vitalizio ===
A maggio 2011 è stato radiato dall'Ordine degli avvocati, in seguito a un procedimento disciplinare cominciato nel [[1999]] e terminato con una [[sentenza]] della [[Corte suprema di cassazione]].<ref name="radiato">{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-09/previti-radiato-albo-avvocati-181826.shtml?uuid=AaTQ0gVD&refresh_ce=1|titolo=Previti radiato dall'albo degli avvocati|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=9 maggio 2011}}</ref>
Il 4 ottobre 2016 l'ufficio di [[Presidenza della Camera]] gli revoca il [[Vitalizio del parlamentare in Italia|vitalizio parlamentare]] di cui aveva goduto fino ad allora, in base a una delibera assunta nel 2015 in materia, assieme ad altri 5 deputati ([[Toni Negri]], [[Giuseppe Astone]], [[Giuseppe Del Barone]], [[Luigi Farace]] e [[Luigi Sidoti]]).<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2016/10/04/news/revocati_vitalizi_toni_negri_previti-149090976/|titolo=Camera, via vitalizi a sei deputati condannati. Tra loro Toni Negri e Cesare Previti|editore=''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''|data=4 ottobre 2016|accesso=9 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161005065347/https://www.repubblica.it/politica/2016/10/04/news/revocati_vitalizi_toni_negri_previti-149090976/|dataarchivio=5 ottobre 2016|urlmorto=no|pubblicazione=}}</ref>
Ad agosto 2019 è stato operato d'urgenza nell'ospedale Rizzoli di [[Ischia (comune)|Ischia]] per una [[occlusione intestinale]], mentre era in vacanza in barca al largo dell'[[Isola d'Ischia|isola]], a seguito di un intervento chirurgico per una [[appendicite acuta]] due settimane prima a Roma.<ref name=":0" />
== Procedimenti giudiziari ==
=== Processo SME ===
{{vedi anche|Processo SME}}
[[File:CesarePreviti.jpg|thumb|Cesare Previti]]
Nel 2000 Previti viene coinvolto in un'[[inchiesta]] per la [[corruzione]] di [[Giudice|giudici]] del [[tribunale]] di [[Roma]] nel 1985, per far rigettare i ricorsi giudiziari del gruppo [[CIR (azienda)|CIR]] nell'ambito della [[vicenda SME]], i quali se accolti avrebbero danneggiato la cordata composta da [[Barilla]], [[Ferrero (azienda)|Ferrero]] e [[Fininvest]].
Il 22 novembre 2003, dopo molti rinvii (comunque ininfluenti nel computo della prescrizione), il processo giunge alla sentenza di primo grado, in cui Previti viene condannato a 5 anni di reclusione, a fronte di una richiesta da parte dell'accusa di 11 anni.
Il 2 dicembre 2005 la [[Corte d'appello]] di [[Milano]] emette la sentenza di secondo grado, riconoscendolo colpevole di corruzione semplice e confermando la condanna di primo grado a 5 anni di reclusione.
Infine, il 30 novembre 2006 la [[Corte suprema di cassazione]] annulla entrambe le precedenti sentenze di merito relative al processo SME emesse dal tribunale di [[Milano]], per incompetenza territoriale, ritenendo la commissione del fatto corruttivo verificatosi in Roma. Viene quindi disposto il trasferimento degli atti al tribunale di [[Perugia]] competente a giudicare i reati di competenza ordinaria del tribunale di Roma nei quali siano però coinvolti magistrati della capitale. L'anno seguente, su richiesta della procura competente, il GIP di Perugia archivia la vicenda per intervenuta prescrizione<ref>{{Cita news|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/02/Previti_Squillante_sono_prove_troppo_co_9_071002061.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620034743/http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/02/Previti_Squillante_sono_prove_troppo_co_9_071002061.shtml|titolo=«Previti e Squillante, ci sono le prove. Ma è troppo tardi»|data=2 ottobre 2007|accesso=11 gennaio 2011|urlmorto=sì|dataarchivio=20 giugno 2015}}</ref>.
=== Processo IMI-SIR ===
{{S sezione|politici|italiani}}
La sentenza di primo grado, emessa dalla IV sezione penale del Tribunale di Milano il 29 aprile 2003 lo ha riconosciuto colpevole condannandolo alla pena di undici anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La sentenza è stata appellata e il 23 maggio 2005 la Corte di Appello di Milano lo ha condannato a sette anni di reclusione.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/24/imi-sir-sette-anni-previti-assoluzione-per-il.html|titolo=Imi-Sir, sette anni a Previti assoluzione per il Lodo - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-01-18}}</ref>
Il 4 maggio 2006 la Cassazione emette la sentenza definitiva, condannando Previti a 6 anni di reclusione per l'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'ambito del processo IMI-SIR. Di fatto, Previti scontò a [[Rebibbia]] solo pochi giorni per effetto della [[legge ex Cirielli]] (approvata qualche mese prima, quando Previti era ancora effettivamente in carica).
Il 19 gennaio 2010 la [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Previti.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2010/01/19/news/previti_strasburgo-2003256/|titolo=Imi-Sir, la Corte europea di Strasburgo"Inammissibile il ricorso di Previti"|sito=la Repubblica|data=2010-01-19|lingua=it|accesso=2022-01-18}}</ref>
=== Compatibilità con la carica di deputato ===
In base alla sentenza di primo grado del processo IMI-SIR, Previti è stato condannato all'''interdizione perpetua dai pubblici uffici''<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/online/politica/imisirnove/dispositivo/dispositivo.html|titolo=La Repubblica/politica: Il dispositivo della sentenza che ha condannato Previti|accesso=2022-01-18}}</ref>, pena accessoria lasciata intatta dalla sentenza d'appello e confermata in via definitiva il 4 maggio 2006 dalla VI sezione della Corte di Cassazione<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/cronaca/imi-sir/dispositivo-sentenza/dispositivo-sentenza.html|titolo=Imi-Sir, il dispositivo della sentenza della sesta sezione della Cassazione - cronaca - Repubblica.it|accesso=2022-01-18}}</ref>.
Poiché il deputato Previti, al mese di luglio 2007, non ha mai presentato le sue dimissioni, è stato riconosciuto compito della Camera deliberare sulla sua deposizione dalla carica di deputato. Il 9 luglio la giunta per le elezioni della Camera, con il voto contrario dei rappresentanti dell'opposizione, ha approvato la proposta di decadenza, da sottoporre entro 20 giorni al voto dell'aula per la decisione finale<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/09/previti_mandato_giunta.shtml|titolo=Previti, Giunta Camera propone decadenza - Corriere della Sera|accesso=2022-01-18}}</ref>.
La proposta di decadenza era in calendario per essere votata il 31 luglio 2007, ma prima che la votazione avesse inizio, il deputato forzista [[Elio Vito]] ha letto una dichiarazione di Previti che annunciava le proprie dimissioni. A questo punto la Camera dei deputati non ha più votato la decadenza del deputato, ma le sue dimissioni; queste sono state accettate con 462 voti favorevoli, 66 voti contrari e 6 astenuti<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/previti-giunta/previti-dimissioni/previti-dimissioni.html|titolo=Imi-Sir, Previti gioca d'anticipo: si dimette ed evita di essere dichiarato decaduto - Politica - Repubblica.it|accesso=2022-01-18}}</ref>.
=== Processo ''Lodo Mondadori'' ===
{{vedi anche|Lodo Mondadori}}
Il 13 luglio 2007, la II sezione penale della [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] ha reso definitiva la condanna a un anno e sei mesi per Cesare Previti, e altri imputati, inflitta in secondo grado.
Dopo aver beneficiato dell'[[indulto]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto-di-pietro/scalfari-indulto/scalfari-indulto.html|titolo=Un ricatto in nome di Previti|accesso=20 settembre 2013}}</ref>, Cesare Previti ha scontato la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. Ha prestato la sua opera presso il CeIS, il Centro italiano di solidarietà di don [[Mario Picchi]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/imi-sir-3/affidato-servizi-sociali/affidato-servizi-sociali.html|titolo=Imi-Sir, Previti affidato a don Picchi/Farà l'avvocato in un centro sociale|accesso=20 settembre 2013}}</ref>
=== Causa contro Wikipedia ===
Il 30 gennaio 2013 Previti avvia una causa di [[querela]] contro la [[Wikimedia Foundation]], [[Organizzazione non a scopo di lucro|fondazione senza fini di lucro]] che, tra le altre cose, gestisce [[Wikipedia]], presso il [[tribunale]] [[Diritto civile|civile]] di [[Roma]], sostenendo che nella relativa voce enciclopedica che lo riguarda ci fossero informazioni inesatte e [[Diffamazione (ordinamento italiano)|diffamanti]], un "''[[pettegolezzo]] [[Fake news|pseudo]] [[giornalistico]] alimentato dall'opera di soggetti assolutamente inattendibili''" (Wikimedia non dà informazioni più dettagliate su quale parte della voce fosse ritenuta diffamante).<ref name=":1">{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilpost.it/2013/06/27/previti-causa-wikipedia-wikimedia/|titolo=Previti ha perso contro Wikipedia - Il Post|pubblicazione=Il Post|data=2013-06-27|accesso=2023-01-12}}</ref>
Il 20 giugno 2013 il tribunale di Roma ha stabilito che Wikimedia non può essere ritenuta responsabile per la diffusione di contenuti presumibilmente diffamanti, come aveva richiesto Previti. Per la legge italiana, infatti, la fondazione è un [[fornitore]] di [[hosting]] – cioè di uno spazio online per pubblicare cose – e non di contenuti, per i quali la responsabilità cade sui singoli utenti che compilano e integrano le voci di Wikipedia.<ref name=":1" /><ref name=":2" />
Il 27 giugno Previti ha perso definitivamente la causa contro Wikipedia con effetto immediato.<ref name=":1" /><ref name=":2">{{cita web | url = https://www.ilgiornale.it/news/interni/wikipedia-beffa-previti-931206.html | titolo = Wikipedia beffa Previti | data = 28 giugno 2013 | urlarchivio = https://archive.is/20130709233246/http://www.ilgiornale.it/news/interni/wikipedia-beffa-previti-931206.html | dataarchivio = 9 luglio 2013 | urlmorto = no | accesso = 2 maggio 2020 }}</ref>
=== Altri procedimenti giudiziari ===
L'11 dicembre 2006 viene stabilita la data di un nuovo processo per calunnia a carico di Previti e di Giacomo Borrione, presidente del Comitato Nazionale per la Giustizia (organismo vicino a Forza Italia in Umbria). La vicenda riguarda una querela rivolta dai due presso il tribunale di [[Brescia]] contro i [[Pubblico ministero|magistrati]] del tribunale di Milano, accusandoli di aver nascosto prove dell'innocenza di Silvio Berlusconi e altri imputati nella vicenda "toghe sporche".
In seguito all'indagine risultata nel proscioglimento dei magistrati, è stata disposta l'apertura di un fascicolo a carico di Previti e Borrione per il reato di [[calunnia]], che ha portato al rinvio a giudizio di Previti con sentenza del Gip Eliana Genovese in data 16 novembre 2007.
== Vita privata ==
È sposato dal 1982 in seconde nozze con Silvana Pompili, ex [[attrice]], nota come [[Silvana Panfili]], sorella di [[Mirella Pamphili]], a sua volta attrice. Ha due figli: Umberto (1990), ex [[calciatore]] (nel ruolo di [[portiere (calcio)|portiere]]) ed ex-componente della formazione [[Campionato Primavera|Primavera]] della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/sport/13_gennaio_19/previti-figlio-portiere_b34e77fc-6216-11e2-a69b-1ca806f8d8c9.shtml|titolo=Il figlio di Previti acquistato dal Milan|autore=Redazione Online|sito=Corriere della Sera|data=2013-01-19|lingua=it|accesso=2022-01-18}}</ref>, e Stefano, avvocato e titolare dello [[studio legale]] di famiglia.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/27/comunali-roma-virginia-raggi-e-lomissione-sullo-studio-previti/2501641/|titolo=Blog {{!}} Comunali Roma: Virginia Raggi e l'omissione sullo studio Previti|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2016-02-27|lingua=it-IT|accesso=2022-01-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.previti.it/single-team/stefano-previti|titolo=Studio Previti Associazione Professionale {{!}} Stefano Previti|sito=Studio Previti Associazione Professionale|lingua=it|accesso=2022-01-18}}</ref>
Ha una stretta amicizia con [[Nitto Palma]], [[magistrato]] e [[politico]], [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|sottosegretario]] all'[[Ministero dell'interno|interno]] e [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|ministro della giustizia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2011/07/27/chi-e-nitto-francesco-palma/|titolo=Il nuovo ministro della Giustizia|sito=Il Post|data=2011-07-27|lingua=it-IT|accesso=2023-01-12}}</ref>
== Onorificenze ==
=== Come ministro della difesa ===
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cancelliere e Tesoriere dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare d'Italia
|motivazione=
|luogo=Dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995
}}
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
*
* [[Peter Gomez]]{{–}}Marco Travaglio, ''[[Lo chiamavano Impunità]]'', Editori Riuniti, [[2003]], ISBN 88-359-5437-1.
== Voci correlate ==
* [[Forza Italia (1994)]]
* [[Governo Berlusconi I]]
* [[Lodo Mondadori]]
* [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana]]
* [[Processo IMI-SIR]]
* [[Silvio Berlusconi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Processo SME condannato Previti a 5 anni 2005|data=2 dicembre 2005}}
{{Interprogetto/notizia|Pubblicate le motivazioni della sentenza SME|data=28 marzo 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Imi-Sir: Cassazione, 6 anni a Previti|data=4 maggio 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Previti ammesso a Rebibbia|data=5 maggio 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Previti è ancora in carcere: attende gli arresti domiciliari|data=8 maggio 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Accettate le dimissioni di Previti dalla Camera|data=31 luglio 2007}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Camera.it|00478|13}}
* {{Camera.it|50095|14}}
* {{Camera.it|50095|15}}
{{Box successione
|tipologia = Incarico governativo
|carica = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 11 maggio 1994 – 17 gennaio 1995
|precedente = [[Fabio Fabbri]]
|successivo = [[Domenico Corcione]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = Deputato del [[Collegio elettorale di Roma - Tomba di Nerone|Collegio elettorale di Roma-Tomba di Nerone]]
|periodo = 1996 – 2006
|precedente = [[Enzo Savarese]]
|successivo = ''Nuova legge elettorale''
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Forza Italia (1994)#Senato della Repubblica|Capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica]]
|immagine = Logo Forza Italia.svg
|periodo = 21 aprile 1994 – 14 giugno 1994
|precedente = ''gruppo istituito''
|successivo = [[Enrico La Loggia (1947)|Enrico La Loggia]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Forza Italia (1994)#Coordinatore nazionale|Coordinatore nazionale di Forza Italia]]
|immagine = Logo Forza Italia.svg
|periodo = 1994 – 1996
|precedente = [[Luigi Caligaris]]
|successivo = [[Claudio Scajola]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|diritto|politica}}
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[[Categoria:Senatori della XII legislatura della Repubblica Italiana]]
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