Leone Caetani: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{Bio
|nome = Leone Caetani
|immagine = Photo of Prince Leone Caetani.jpg
|didascalia =
|carica = [[Camera dei deputati (Italia)|Deputato del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|mandato =
|vice di =
|cotitolare =
|capo di stato =
|presidente =
|vicepresidente =
|primoministro =
|viceprimoministro =
|vice =
|predecessore =
|successore =
|legislatura = {{NumLegRegno|D|XXIII}}
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito = {{Deputati Regno}}
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito =
|titolo di studio = laurea in lettere e filosofia
|alma mater = [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
|professione = storico
|firma =
}}
{{Aristocratico
|nome = Leone Caetani, XV duca di Sermoneta
|immagine = LeoneCaetani1915.jpg
|legenda = Il principe Leone Caetani, duca di Sermoneta, in uniforme militare di ufficiale di artiglieria, col lutto al braccio per la morte del padre [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato Caetani]]
|stemma = Coa_fam_ITA_gaetani2.jpg
|titolo = XV [[Caetani|Duca di Sermoneta]]<br />VI [[Caetani|Principe di Teano]]
|sottotitolo =
|periodo =
|inizio reggenza = 2 settembre [[1917]]
|fine reggenza = 25 dicembre [[1935]]
|investitura =
|sistema nobiliare =
|predecessore = [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato Caetani, XIV duca di Sermoneta]]
|erede =
|successore = [[Onorato Caetani, XVI duca di Sermoneta]]
|nome completo =
|prefisso onorifico = ''[[Don (trattamento)|Don]]''
|suffisso onorifico =
|altrititoli = Duca di San Marco<br />Marchese di Cisterna<br />Signore di Ninfa<br />Signore di San Donato<br />Signore di Bassano<br />Nobile romano<br />Nobile di Velletri<br />Patrizio napoletano
|data di nascita = 12 settembre [[1869]]
|luogo di nascita = [[Roma]]
|data di morte = {{Calcola età3|1935|12|25|1869|9|12}}
|luogo di morte = [[Vancouver]]
|sepoltura =
|luogo di sepoltura =
|dinastia = [[Caetani]]
|padre = [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato Caetani, XIV duca di Sermoneta]]
|madre = Ada Constance Bootle-Wilbraham
|consorte = Vittoria Colonna
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli = Onorato<br/>Sveva
|religione = [[Cattolicesimo]]
|motto =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Leone
|Cognome = Caetani
|PostCognomeVirgola = 15°'''XV principeduca di TeanoSermoneta, eVI 5° ducaprincipe di SermonetaTeano'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
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|GiornoMeseMorte = 25 dicembre
|AnnoMorte = 1935
|Attività = storico
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = islamista
|Attività2 = orientalista
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato = canadese
|PostNazionalità =&nbsp;del primo [[Islam]]
|PostNazionalità = , eminente studioso del primo [[Islam]]
|Immagine = LeoneCaetani1915.jpg
|Didascalia = Leone Caetani durante la Prima guerra mondiale (il lutto al braccio è motivato dalla morte del [[Onorato Caetani (1842-1917)|padre]]).
}}
 
==Biografia==
Nato dalla nobile famiglia [[Caetani]], che aveva dato al Papato due Pontefici ([[Gelasio II]] (m. 1119) e [[Bonifacio VIII]] (1235-1303), diventato Papapapa nel 1294), Leone Caetani era figlio di Ada Constance Bootle-Wilbraham e di [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato Caetani]], che era stato nel [[1896]] Ministro degli Esteri nel secondo governo del marchese [[Antonio di Rudinì]], nonché 16° sindaco di [[Roma]] e Presidente della ''[[Società Geografica Italiana'']] dal [[1879]] al [[1887]]. EraIl inoltrenonno nipote dipaterno [[Michelangelo Caetani]] (1804-1882), un noto [[Dante Alighieri|dantista]], efu Governatore di Roma nel [[1870]], allorché, con plebiscito, la Città Eterna aveva aderito al [[Regno d'Italia]]. La nonna paterna [[: pl :Kaliksta Teano|Kaliksta Rzewuska]] era figlia del conte [[Wenceslas Seweryn Rzewuski]], rinomato orientalista e nipote dello scrittore e conte polacco [[Jan Potocki]].
 
Nel [[1915]], allorchénel momento in cui l'Italia decise di intervenire nella [[prima guerra mondiale]], partì volontario per il fronte come ufficiale di artiglieria assegnato alla zona delle [[Dolomiti]].
Aveva sposato nel [[1901]] Vittoria Colonna, figlia di Marcantonio VI Colonna, principe di Paliano, dalla quale ebbe un figlio che ebbe il nome del nonno, Onorato (Roma, [[1902]] - [[1942]]). Durante la Grande Guerra, essendo lui impegnato al fronte, Vittoria iniziò un'assidua frequentazione con il pittore [[Umberto Boccioni]], per cui, al suo ritorno, i due si separarono. In seguito, Leone intraprese una relazione con [[Ofelia Zenoni Fabiani]].
Si separò dalla moglie Vittoria Colonna (che aveva sposato nel [[1901]]) a causa della sua relazione con Ofelia Fabiani, dalla quale ebbe la figlia Sveva (Roma, [[6 agosto]] [[1917]] - Vernon, [[28 aprile]] [[1994]]; fu insegnante e pittrice); l'impossibilità di sposare la nuova compagna e di riconoscere la figlia lo costrinse nel [[1927]] alla decisione di partire in esilio volontario in [[Canada]], nella [[British Columbia]], dove si stabilì a [[Vernon (Canada)|Vernon]], presso [[Vancouver]].
 
Da quest'ultima ebbe la figlia [[Sveva Caetani]] (Roma, 6 agosto [[1917]] - Vernon, 28 aprile [[1994]]), insegnante e pittrice. L'impossibilità di sposare la nuova compagna e di riconoscere legalmente la figlia lo indusse nel [[1927]] a partire in esilio volontario alla volta del [[Canada]], nella [[Columbia Britannica]], dove si stabilì a [[Vernon (Canada)|Vernon]], presso [[Vancouver]]. Qui morì, nel [[1935]], a causa di una [[neoplasia]] alla gola<ref>{{Cita web |url=https://www.iluoghideicaetani.it/la-fondazione/le-ultime-generazioni-dei-caetani/ |titolo=Le ultime generazioni dei Caetani |accesso=5 novembre 2017 |dataarchivio=23 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171023063356/https://www.iluoghideicaetani.it/la-fondazione/le-ultime-generazioni-dei-caetani/ |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/leone-caetani_%28Dizionario-Biografico%29/] CAETANI, Leone, in Dizionario Biografico degli Italiani</ref>.
Morì nel [[1935]], a causa di una [[neoplasia]] alla gola.
 
Alla fine degli [[anni 1990|anni novantaNovanta]], gli è stata titolataintitolata una [[scuola]] nel comune di [[Cisterna di Latina]], città a lungo sottoposta al dominio feudale dei [[Caetani]].
 
==Gli studi==
Laureato a Roma in Lettere[[lettere e Filosofiafilosofia]] nel [[1892]] dopo aver studiato l'[[lingua araba|Araboarabo]], l'[[lingua ebraica|Ebraicoebraico]], il [[lingua persiana|Persianopersiano]], il [[lingua sanscrita|sanscrito]] e l'[[lingua assira|Assiroassiro]] (forse anche il [[lingua turca|Turcoturco]]) con vari docenti, fra cui [[Ignazio Guidi]] e [[Giacomo Lignana]], Leone Caetani avviò presto il suo ambizioso piano di scrivere una storia del primo [[Islam]], con un'introduzione sul periodo precedente lall'azione politica e spirituale di [[Maometto]], basato su tutte le fonti islamiche (arabe innanzi tutto) fino ad allora edite o accessibili, collazionate con le più autorevoli opere degli studiosi orientalisti maggiormente accreditati, grazie a una squadra di giovanistudiosi e di giovani, ma per lo più affidabili collaboratori (tra essi [[Giuseppe Gabrieli]], [[Giorgio Levi Della Vida]], [[Gerardo Meloni]] e [[Michelangelo Guidi]]) che lavorava alle sue dirette dipendenze nel Palazzopalazzo romano delle [[Via delle Botteghe Oscure|Botteghe Oscure]], allora proprietà dei Caetani.
 
Degli ''Annali dell'Islam'' uscirono solo 10 volumi, in grado di coprire però il significativo periodo di attività del [[Maometto|Profeta dell'[[Islam]] e quello dei primi quattro [[Califficaliffi]] "ortodossiben guidati". Le vicende politiche e umane lo distrassero definitivamente dall'obiettivo inizialmenteche si era propostoprefisso.
 
Fu accolto come membroSocio dellcorrispondente dall'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] (di cui faceva già parte la zia [[Ersilia Caetani Lovatelli]], la prima donna ada essere accolta nella prestigiosa Accademia che fu già di [[Galileo Galilei]]). e,Prima allorchédi maturòattuare l'ideala sua decisione di abbandonarelasciare la patria nel 1926,<ref>[[Giorgio Levi Della Vida]], "La soffitta delle Botteghe Oscure", in: ''Fantasmi Ritrovati'', Napoli, 2004 , p. 41 (ristampa della prima edizione, edita a Venezia da Neri Pozza nel 1966.</ref> istituì il [[6 gennaio]] del [[1924]] al suo interno una "Fondazione diCaetani Studiper Islamici che è agli luistudi intitolatamusulmani", dotata dell'intero suo prezioso patrimonio librario, e che è ancor oggi attiva nell'ambito linceo.
 
Caetani resta ancortuttora oggiuno ildei miglioremigliori storicostorici italianoitaliani sulldell'Islam, tanto che la sua opera è stata riprodotta da una casa editrice [[USAStati Uniti d'America|statunitense]] a(Georg vantaggioHolms) per sovvenire alle richieste degli studiosi che non avrebbero altrimenti alcuna possibilità di reperire l'originale, altrose chenon nelle Bibliotechebiblioteche dei migliori centri di ricerche, universitari e non, italiani o esteri.
 
==L'attività politica==
Fu deputato dal [[Elezioni politiche italiane del 1909|1909]] al [[1913]] per il IV collegio di Roma, nelle file del [[Partito Democratico Costituzionale (Italia)|Partito Democratico Costituzionale]], di orientamento [[Liberal-democrazia|liberal-democratico]].
 
La sua non rielezione nelle elezioni politiche del 1913 fu rivendicata da [[Vincenzo Ottorino Gentiloni]] in un'intervista al giornalista A. Benedetti, pubblicata su ''[[Il Giornale d'Italia (1901-1976)|Il Giornale d'Italia]]'' del 7 novembre 1913, come uno straordinario successo del [[Patto Gentiloni|patto]] da lui concluso con [[Giovanni Giolitti]], che permise la mancata rielezione del sacerdote [[scomunica]]to [[Romolo Murri]], del socialista [[Guido Podrecca]] e di esponenti dell'[[anticlericalismo]], quali [[Antonino Campanozzi]], e della [[massoneria in Italia|massoneria]], come lo stesso Caetani, e che segnò l'ingresso ufficiale dei [[Movimento cattolico in Italia|cattolici]] nell'attività politica del [[Regno d'Italia]].
Come deputato di simpatie [[Socialismo|socialiste]] si mise in luce per il suo profondo dissenso - insieme a [[Gaetano Salvemini]] - nei confronti della [[guerra italo-turca]] del [[1911]] voluta da [[Giovanni Giolitti]], cosa che gli procurò l'ostilità della nobiltà (che lo considerava un traditore della sua classe) e, più tardi, del [[fascismo]] che lo farà espellere nel [[1935]] dall'[[Accademia dei Lincei]] (che stava per sostituire con l'[[Accademia d'Italia]]) e lo privò della cittadinanza italiana poco prima della morte.
 
Come deputato di simpatie [[Socialismo|socialiste]] si mise in luce per il suo profondo dissenso - insieme a [[Gaetano Salvemini]] - nei confronti della [[guerra italo-turca]] del [[1911]] voluta da Giolitti, cosa che gli procurò l'ostilità della nobiltà (che lo considerava un traditore della sua classe e che lo qualificò sprezzantemente come "Principe turco") e, più tardi, del [[fascismo]] che lo farà espellere "per indegnità" nel [[1935]] dall'[[Accademia dei Lincei]] (che stava per sostituire con l'[[Accademia d'Italia]]), quando egli rifiutò esplicitamente di giurare fedeltà al regime, insieme a [[Benedetto Croce]], [[Gaetano de Sanctis]] e ad altri quattro accademici; lo stesso regime lo privò della [[cittadinanza]] italiana poco prima della morte, come punizione per aver assunto la cittadinanza canadese.
Ciò nondimeno Leone Caetani ebbe appieno la solidarietà scientifica e l'ammirazione di tutto il mondo degli studiosi, in Italia e all'estero, tanto che i suoi ''Annali dell'Islam'' sono ancor oggi una delle poche opere redatte in lingua italiana ad essere regolarmente studiata e citata in ambiti linguistici non-italiani.
 
Ciò nondimeno Leone Caetani ebbe appieno la solidarietà scientifica e l'ammirazione di tutto il mondo degli studiosi, in Italia e all'estero, tanto che i suoi ''Annali dell'Islām'' sono ancor oggi una delle poche opere redatte in lingua italiana a essere regolarmente studiata e citata in ambiti accademici e storici non-italiani.
 
==L'ambiente esoterico-pagano==
 
Come documentato storicamente, fu attivo nel [[Gran Consiglio del Sinedrio]] di un Rito massonico di tradizione egizia in ambito napoletano fino al 1910, data della morte del Gran Maestro e Gran Hyerophante [[Giustiniano Lebano]]. A seguire diede vita ad una rivisitazione "romulea" del corpus dottrinario della rito egiziano,<ref>{{Cita web |url=http://www.ritoegiziotradizionale.it/unicum/ |titolo=Unicum |editore=Rito Egizio Tradizionale}}</ref> con conseguente filiazione, con lo Jeronimo di ''Ekatlo Ecatlon,'' il Sommo Hierophante Pontefice<ref>Riccardo Donato, ''La chiave della Sapienza Ermetica'', Vol. II - Rebis Viareggio 2014 - Allegato n° 3 pag. 308</ref> del supremo collegio, o Sinedrio Ammonio, o come N.R. Ottaviano. Dopo la sua morte sua figlia Sveva spedì tutti i vari documenti relativi all'Ordine a [[Pasquale Del Pezzo]], che Caetani aveva nominato reggente.<ref>{{Cita web|url=http://antiquusordoaegypti.blogspot.com|titolo=ANTIQUUS ORDO AEGYPTI|sito=antiquusordoaegypti.blogspot.com|lingua=it|accesso=2021-11-21}}</ref>
 
È stata proposta l'identificazione di Caetani con due misteriosi personaggi che agirono nell'ambiente [[Via Romana agli Dèi|pagano romano]] alla vigilia della [[prima guerra mondiale]].
 
Il primo di questi personaggi firmò con lo pseudonimo di ''Ekatlos'' un articolo pubblicato nel dicembre [[1929]] sull'ultimo numero della rivista ''[[Gruppo di Ur|Krur]]'' diretta da [[Julius Evola]]. In questo articolo, intitolato ''La grande orma: la scena e le quinte'', si rendono noti gli atti di un gruppo di persone che intendevano riattivare un collegamento con la [[religione romana]].

Questi atti furono:
* Il ritrovamento di un antico scettro romano in un sepolcro durante il periodo [[natale|natalizio]] del 1913 (secondo Del Ponte il ritrovamento sarebbe avvenuto nella notte del solstizio d'inverno e il sepolcro si sarebbe trovato sulla [[via Appia Antica]]). Il ritrovamento sarebbe avvenuto su indicazioni ricevute da una donna che nel gruppo aveva la funzione di "pupilla", ossia di medium tra gli dèi e gli uomini: l'ipotesi più accreditata sulla sua identificazione sembra essere quella che indica Cesarina Ribulsi ([[Torino]], [[9 marzo]] [[1892]] - [[Viterbo]], [[1963]]), ma sono state anche proposte Camilla Calzone e Ofelia Fabiani.
* La celebrazione, nelle notti dei mesi successivi, di un rito eseguito secondo le indicazioni scritte nelle bende che avvolgevano lo scettro stesso e avente lo scopo di propiziare la vittoria italiana nell'imminente conflitto mondiale. Secondo la testimonianza di Ekatlos, durante questi riti il gruppo avrebbe assistito a diverse visioni, tra le quali quelle di antichi eroi romani, che avrebbero preannunciato l'entrata in guerra dell'Italia e la sua vittoria finale.
* La visione di un'[[Aquila chrysaetos|aquila]] e dei [[Dioscuri]], avvenuta nel cielo di [[Roma]], sul [[Campidoglio]], all'alba di un giorno di poco seguente la [[battaglia di Caporetto]] ([[24 ottobre]] - [[19 novembre]] [[1917]]). Tale visione fu interpretata dal gruppo di Ekatlos come un segno preannunciante la vittoria finale italiana nella guerra (nonostante si fosse appena verificato il disastro di Caporetto).
* L'attribuzione del titolo di [[Console (storia romana)|Console]] d'Italia a [[Benito Mussolini]] da parte di ununa componente del gruppo, [[Regina Terruzzi]]. Il fatto sarebbe avvenuto a [[Milano]], in [[Piazza San Sepolcro]] il [[23 marzo]] [[1919]], il giorno e il luogo stesso della fondazione dei [[fasci di combattimento]], ma anche giorno della festività del ''[[Tubilustrium]]'' secondo il [[calendario romano]].
* La consegna allo stesso Mussolini di quella che nell'articolo di Ekatlos viene definita come ''formula rituale etrusca di purificazione'' e cioè la frase augurale [[lingua latina|latina]] ''Quod bono faustumque sit''.
* La consegna, sempre a Mussolini, di un [[fascio littorio]] ricostruito, avvenuta al [[Palazzo del Viminale]] il [[19 maggio]] [[1923]] da parte della professoressa Cesarina Ribulsi, vestita di rosso (colore augurale nell'antica Roma) e presentata a Mussolini da Regina Terruzzi. Sia Ribulsi chesia Terruzzi facevano parte delle persone convenute a Roma per il [[Congresso Femminile Internazionale]], le cui partecipanti furono ricevute da Mussolini proprio in quell'occasione.
* La realizzazione dell'immagine di una [[fenice]] coronata, con intorno l'iscrizione ''R.R.R.I.A.T.C.P.'', e la sua collocazione in un piccolo edificio della vecchia Roma. Tale immagine avrebbe avuto lo scopo di evocare la risorgenza della romanità pagana e la ricostituzione dell'impero.
 
Il testo dell'articolo subì poi diverse modifiche ad opera di Evola nelle edizioni successive apparse in ''Introduzione alla magia'', ma sembra che avesse subito rimaneggiamenti già nell'edizione di ''Krur 1928'': secondo Baistrocchi infatti il nome originale dell'autore doveva essere Ekatlo, al quale poi Evola avrebbe aggiunto una "s" finale, mentre l'iscrizione che fa da contorno alla fenice sarebbe in realtà ''R.R.R.J.A.P.T.C.''.
 
L'attribuzione a Leone Caetani dell'identità di Ekatlos è proposta da Marco Baistrocchi, Sandro Consolato, [[Renato Del Ponte]]<ref>Renato Del Ponte. ''Evola e il magico Gruppo di Ur''. Scandiano, SeaR, 1994, p. 179.</ref>, [[Massimo Introvigne]]<ref>Massimo Introvigne. ''Il cappello del mago''. Milano, SugarCo, 1990, p. 345.</ref>, [[Claudio Mutti]]<ref>Transilvanus (pseudonimo di Claudio Mutti). ''A propos de l'article d'Ekatlos'', in Julius Evola. ''Tous les écrits de Ur et Krur'', III. Milano, Arché, 1985, pp. 475-486.</ref>, ma è contestata da alcuni che invece propendono per l'identificazione con una donna: [[Julius Evola]] parlava di una signora [[antroposofia|antroposofa]]: e, secondo Consolato, Evola si sarebbe riferito a Camilla[[Maria Calzone Mongenet]], che all'epoca sarebbe stata presidente di un circolo [[Giuliano Kremmerz|kremmerziano]] di Roma.<ref>[https://www.ereticamente.net/2019/07/ekatlos-e-la-grande-orma-anatomia-di-un-mito-intervista-a-cristian-guzzo.html Ekatlos e la grande orma: Anatomia di un mito - Intervista a Cristian Guzzo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190716161448/https://www.ereticamente.net/2019/07/ekatlos-e-la-grande-orma-anatomia-di-un-mito-intervista-a-cristian-guzzo.html |date=16 luglio 2019 }} su ereticamente.net</ref>
 
L'altro personaggio in questione si faceva chiamare Ottaviano e firmò con questo pseudonimo alcuni articoli di carattere pagano apparsi sulla rivista kremmerziana ''Commentarium''; nell'ultimo articolo da lui scritto, dal titolo ''Gnosticismo e Iniziazione'', dichiarò apertamente di essere pagano.
 
Secondo la testimonianza dell'esoterista Marco Daffi<ref>Marco Daffi. ''Giuliano Kremmerz e la Fr+Tm+ di Miriam''. Genova, Alkaest, 1981, pp. 62 e 84.</ref> (pseudonimo del barone Ricciardo Ricciardelli) anche dietro tale pseudonimo si sarebbe celato Leone Caetani mentre secondo altre fonti Ottaviano sarebbe da identificarsi con tale ingegner Koch, all'epoca proprietario della sede del circolo [[Fratellanza di Myriam|kremmerziano]] di Roma.<ref>[http://www.kremmerz.it/sphci_3_3.html Documenti, terzo quesito] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071215073845/http://www.kremmerz.it/sphci_3_3.html |data=15 dicembre 2007 }}</ref>.
 
==Note Ascendenza ==
{{Ascendenza
<references/>
| 1 = Leone Caetani, XV duca di Sermoneta
| 2 = [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato Caetani]], XIV duca di Sermoneta
| 4 = [[Michelangelo Caetani]], XIII duca di Sermoneta
| 8 = [[Enrico Caetani, XII duca di Sermoneta]]
|16 = [[Francesco Caetani, XI duca di Sermoneta]]
|17 = Anna Maria Meucci
| 9 = Teresa de Rossi
|18 = [[Giovanni Gherardo de Rossi]]
|19 = Clementina Ingami
| 5 = Kaliksta Rzewuska
|10 = Wacław Seweryn Rzewuski, conte Rzewuski
|20 = Seweryn Rzewuski, conte Rzewuski
|21 = Konstancja Lubomirska
|11 = Aleksandra Franciszka Rozalia Teofila Lubomirska, principessa
|22 = Aleksander Lubomirski
|23 = [[Rozalia Lubomirska|Rozalia Chodkiewicz]]
| 3 = Ada Constance Bootle-Wilbraham
| 6 = Charles Bootle-Wilbraham
|12 = Edward Bootle-Wilbraham, I barone Skelmersdale
|24 = Richard Bootle-Wilbraham
|25 = Mary Bootle
|13 = Mary Elizabeth Taylor
| 7 = Emily Ramsbottom
|14 = James Ramsbottom
|28 = John Ramsbottom
|29 = Sophia Pryor
|15 = Emma Batson
}}
 
==Opere scelte==
*Leone Caetani, ''Annali dell'Islam'', Milano-Roma, U. Hœpli-Fondazione Caetani della Reale Accademia dei Lincei, 1905-1926, 10 voll. (repr. Georg Olms, New York, 1972).
*Leone, Caetani, ''Studi di storia orientale'', Milano, U. Hœpli, 1911-1914, vol. I e III (rist. in 2 voll., Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2012).
*Leone, Caetani, ''La funzione dell'Islam nell'evoluzione della Civiltà'', Bologna, Zanichelli, Estratto da ''Scientia Rivista di Scienza'', Vol. XI, Anno VI (1912), XXIII-3
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Marella Caracciolo Chia, ''Una parentesi luminosa - L'amore segreto fra Umberto Boccioni e Vittoria Colonna'', Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2268-8.
* [[Francesco Gabrieli|F. Gabrieli]], «CAETANI, Leone». In : ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Vol. XVI , Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana, 1973 ([http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL16/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_vol16_008629.xml on-line])
*Francesco Gabrieli (a cura di), ''Giornata di studio nel cinquantenario della morte di Leone Caetani - (Roma 16-XII-1985)'', Fondazione Leone Caetani dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 1985 (con saggi di F. Gabrieli ("Leone Caetani linceo"); [[Alessandro Bausani|A. Bausani]] ("Leone Caetani e l'Islam"); [[Renato Traini|R. Traini]] ("Leone Caetani e la sua biblioteca"); [[Claudio Lo Jacono|C. Lo Jacono]] ("I «Romanzi [[al-Waqidi|Waqidei]]» e l'opera di [[Ibn A'tham al-Kufi|Ibn Aʿtham al-Kūfī]]"); [[Biancamaria Scarcia Amoretti|B. Scarcia Amoretti]] ("I materiali onomastici di Caetani e le attuali ricerche di onomastica araba").
*Francesco Gabrieli, ''Orientalisti del Novecento'', Roma, Istituto per l'Oriente, 1993
*[[Giorgio Levi Della Vida]], ''Fantasmi ritrovati'', Napoli, Liguori, 2004 (II ed.)
*[[Francesco Gabrieli]], ''Orientalisti del Novecento'', Roma, Istituto per l'Oriente, 1993
*[[Fulvio Tessitore]], ''Schizzi e schegge di storiografia arabo-islamica italiana'', Bari, Palomar, 1995
*Claudio Lo Jacono, "''Leone Caetani attraverso il suo Archivio"'', in: ''Archivio di storia della cultura'', XIX (2006), Napoli, Liguori, pp.&nbsp;335–348
(su Caetani esoterista)
*Stefano Arcella, ''L'enigma della Grande Orma'', in [[Gianfranco de Turris]] (curatore). ''Esoterismo e fascismo''. Roma, Edizioni Mediterranee, 2006. pp.&nbsp;125&nbsp;– 145. ISBN 8827218319.
*Stefano Arcella, ''L'enigma della Grande Orma'', in [[Gianfranco de Turris]] (curatore). ''Esoterismo e fascismo''. Roma, Edizioni Mediterranee, 2006. pp.&nbsp;125&nbsp;– 145. ISBN 88-272-1831-9.
*Marco Baistrocchi, "Il Genio di Roma". ''Politica Romana'' 3, 1996.
*Sandro Consolato, "Giacomo Boni, il veggente del Palatino". ''Politica Romana'' 6, 2004.
*Renato Del Ponte, ''Il movimento tradizionalista romano nel Novecento''. Scandiano, SeaR, 1987.
* Christian Guzzo, ''Ekatlos e la Grande Orma: Anatomia di un mito'', introd. di Luca Valentini, Progetto Ouroboros, 2019. pp.&nbsp;128&nbsp; ISBN 978-1095404973
*N.R. Caesar Augustus, ''NON CONFUNDITUR - Ovvero se debba avere fine la polemica sull'identità di N.R. Ottaviano con Leone Caetani''. ''Elixir'' n° 2, Ed. Rebis, 2006.
*N. R. Caesar Augustus, ''NON CONFUNDITUR - Ovvero se debba avere fine la polemica sull'identità di N.R. Ottaviano con Leone Caetani''. ''Elixir'' n. 2, Ed. Rebis, 2006.
* H. Caelicus, "Il Rumon di Ignis: la scena e le quinte", Prefazione a ''Ignis, Rumon sacrae Romae origines'', Roma, ediz. del Graal, 1997 ISBN 88-7950-067-8
* Q. Marullus Catulus, ''Rumon e i segni del Fuoco perenne'', Postfazione a Ignis, ''Rumon sacrae Romae origines'', Roma, ediz. del Graal, 2009 ISBN 88-7950-067-8
*G. F. Maddalena Capiferro, Cristian Guzzo, ''Le Quinte, La Scena, La Grande Orma'', su ''Politica Romana'' n.7, 2005-2007.
*G. F. Maddalena Capiferro, ''Agitata Crescunt. Ulteriori documenti sulla vera identità di N.R. Ottaviano'', su ''Elixir'' n. 9. Ediz. Rebis, 2010.
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.lincei-celebrazioni.it/ifondazione_caetani.html Profilo della Fondazione L. Caetani dell'Accademia dei Lincei]
*[ {{cita web|http://www.vernonmuseumlincei-celebrazioni.cait/caetani/part2ifondazione_caetani.php Sintesihtml|Profilo della vita e dell'opera diFondazione L. Caetani, curato dalladell'Accademia figliadei Sveva]Lincei}}
* {{cita web | 1 = http://www.vernonmuseum.ca/caetani/part2.php | 2 = Sintesi della vita e dell'opera di L. Caetani, curato dalla figlia Sveva | accesso = 17 maggio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051215235711/http://www.vernonmuseum.ca/caetani/part2.php | dataarchivio = 15 dicembre 2005 | urlmorto = sì }}
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* Leone Caetani, [https://www.archive.org/stream/olapsicologiade00caetgoog#page/n7/mode/1up La psicologia delle grandi vittorie arabe]
 
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