Operazione Crossroads: differenze tra le versioni
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{{Test di armi nucleari
|nome = Operazione Crossroads
|immagine = Operation Crossroads Baker Edit.jpg
|didascalia = La foto più famosa della detonazione ''Baker''. Si è formata una [[Camera a nebbia|nuvola di Wilson]] rivelando la colonna d'acqua nebulizzata. L'area in nero a destra della colonna segna la posizione della corazzata ''[[USS Arkansas (BB-33)|Arkansas]]'' (e forse corrisponde alla nave stessa).
|nazione = USA
|nazione_del_test = MHL
| localita = [[Atollo di Bikini]]
| altitudine =
|latitudine = 11.6
|longitudine = 165.5
|numero_di_test = 3 (di cui uno cancellato)
|periodo = 1946
|tipo_di_test= Atmosferico, Sottomarino
|potenza_massima = 0,023
| serie_precedente = Trinity (test nucleare)
| serie_successiva = Operazione Sandstone
}}
La serie di [[Test nucleare|test nucleari]] denominati '''operazione Crossroads''' si riferisce alle [[Bomba atomica|detonazioni nucleari]] condotte dagli [[Stati Uniti d'America]] nell'[[atollo di Bikini]] nell'estate del [[1946]]. Lo scopo era quello di indagare l'effetto delle bombe nucleari sul mare e su isole, su navi militari e civili, e di determinare la possibilità di ripararle e decontaminarle.
La serie di esplosioni consisteva di due detonazioni, ognuna con una potenza di 23 [[Kilotone|kilotoni]]:<ref name="proceedings">{{cita|Daly 1986}}. Note: the bomb yields are often reported as 21 kilotons, but the figure of 23 kilotons is used consistently throughout this article.</ref> ''Able'' esplose ad un'altezza di 151 m il primo luglio del 1946; ''Baker'' venne fatta esplodere sotto l'acqua a 27 m di profondità il 25 luglio del 1946. Il terzo scoppio, denominato ''Charlie'', pianificato per il [[1947]] venne cancellato a causa dell'impossibilità della [[United States Navy]] di decontaminare le [[Nave bersaglio|navi bersaglio]] dopo il test ''Baker''.
I test ''Crossroads'' hanno rappresentato rispettivamente la 4ª e la 5ª esplosione nucleare nella storia, condotte dagli Stati Uniti dopo il [[Trinity (test nucleare)|Trinity test]] e i [[bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki]]. Sono stati il primo dei molti test nucleari nelle [[Isole Marshall]], e sono stati i primi ad essere annunciati in anticipo ai mezzi informativi, osservati da un pubblico di invitati, tra questi [[Giornalista|giornalisti]] di molti paesi.
Il risultato più importante di ''Crossroads'', anche se non ampiamente capito e divulgato al momento, è stato l'enorme [[contaminazione radioattiva]] di tutte le navi bersaglio causate dall'esplosione subacquea ''Baker''. Si trattava del primo caso di [[Fallout nucleare|fallout radioattivo]] immediato e concentrato causato da un'esplosione nucleare. Di solito infatti il ''fallout'' di un'esplosione atmosferica ad alta quota (air burst) è globale, trattenuto nella [[stratosfera]] per giorni e viene ampiamente disperso.<ref name="trinity">The height-of-burst for the first nuclear explosion [[Trinity (nuclear test)|Trinity]], in New Mexico on July 16, 1945, was 100 feet; the device was atop a tower. It made a crater 6 feet deep and 500 feet wide, and there was some [[Trinity (nuclear test)#Test results|local fallout]], {{cita|Hansen 1995|p. 154, vol. 8, tavola A-1.}} and {{cita|Glasstone e Dolan 1977|pp. 409, 622.}} To be a true air burst with no local fallout, the Trinity height-of-burst needed to be 580 feet, {{cita|Fletcher 1977}}. However, the test was conducted in secret, and the world at large learned nothing about radioactive fallout at the time.</ref> Il chimico [[Glenn Theodore Seaborg|Glenn Seaborg]], direttore della [[Commissione per l'energia atomica degli Stati Uniti d'America]], dichiarò che ''Baker'' era stato "il primo disastro nucleare del mondo".<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. ix.}}</ref>
Per preparare l'atollo alla ''operazione Crossroads'', i residenti delle Bikini vennero [[Deportazione|deportati]] su isole disabitate, molto più piccole, prive della laguna centrale, protetta da barriere coralline, dove non poterono sviluppare la loro pesca tradizionale.<ref>[[#Bikini after Crossroads|See: "Bikini after Crossroads" section in this article.]]</ref> Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] potentissime [[Bomba termonucleare|bombe termonucleari]] giunsero a cancellare alcune isole delle Bikini, oltre a rendere l'atollo del tutto inadatto all'[[agricoltura di sussistenza]] e alla [[pesca (attività)|pesca]]. A causa della contaminazione radioattiva, le isole Bikini rimangono inabitabili ancora nel 2010, anche se vengono visitate sporadicamente da [[Subacqueo|subacquei]]. Fonti governative USA dichiarano che il personale partecipante ai test ''Crossroads'' è stato protetto efficacemente contro la [[malattia da radiazione]] acuta, e che la loro aspettativa di vita è stata ridotta di circa 3 mesi.<ref>[[#Actual film badge readings (R gamma)|See: "Exposure to personnel" section in this article.]]</ref>
== Precedenti ==
{{dx|[[File:Able crossroads.jpg|thumb|upright=1.6|Esplosione ''Able'' dell'operazione Crossroads, una detonazione in aria da 23 kilotoni, del 1º luglio 1946. Questa bomba fu alimentata con il famigerato ''[[demon core]]'', una massa critica di [[plutonio]] che uccise due scienziati in due distinti incidenti critici.]]}}
La prima proposta per collaudare armi nucleari contro le navi da guerra venne presentata il 16 agosto 1945 da Lewis Strauss, futuro presidente della Commissione per l'energia atomica statunitense. In un appunto interno a [[James Forrestal]], segretario dell'US Navy, Strauss argomentava: "Se una prova di questo genere non venisse effettuata, ci saranno interminabili discussioni sul fatto che la flotta di superficie è obsoleta di fronte a questa nuova arma e questo costituirà un ostacolo per l'assegnazione di stanziamenti adeguati a conservare nel dopoguerra, una marina delle dimensioni che abbiamo pianificato."<ref>{{cita|Strauss 1962|pp. 208-209}}.</ref> Dal momento che all'epoca erano disponibili poche bombe nucleari (10 in tutto<ref>http://blog.nuclearsecrecy.com/2016/07/25/operation-crossroads-70/</ref>, Strauss suggeriva di disporre un gran numero di navi disperse in una vasta area, in modo da simulare sia gli effetti di una esplosione portuale sia quelli su una flotta in mare aperto.
Un quarto di secolo prima, nel [[1921]], la [[United States Navy|marina militare statunitense]] aveva sofferto un grave smacco nelle [[pubbliche relazioni]] quando alcuni [[Bombardiere|bombardieri]] (tra questi i biplani italiani [[Caproni Ca.33]]) del generale [[Billy Mitchell]] (che riprendeva teorie del generale del [[Regio Esercito]] [[Giulio Douhet]]) riuscirono ad affondare ogni nave nel corso dell'[[esercitazione "Project B"]]. Il test di Strauss pretendeva dimostrare la [[capacità di sopravvivenza]] delle navi, almeno teoricamente; in effetti, l'intera flotta venne affondata o resa inerme dalle atomiche, le navi fortemente danneggiate o immobilizzate persero la capacità di combattere, e i loro rottami divennero così radioattivi da diventare delle bare galleggianti in soli quattro giorni.
La Marina vinse il concorso per progettare e controllare i test e l'11 gennaio del 1946, l'ammiraglio [[William Blandy]] venne nominato capo dell'unità operativa congiunta (JTF-1) Marina\Esercito, appena creata, con lo scopo di effettuare le prove che vennero denominate ''operazione Crossroads''<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 31}}.</ref>. Il candidato proposto dall'esercito per dirigere le prove, generale [[Leslie Groves]], già a capo del [[Progetto Manhattan]] che aveva diretto la costruzione delle prime bombe atomiche, non ottenne l'incarico<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 30}}.</ref>.
Sotto pressione dall'esercito, l'ammiraglio Blandy acconsentiva ad aggiungere più navi nella zona dell'obiettivo rispetto ai desideri della Marina, ma rifiutava la richiesta fatta dal generale dell'USAAF [[Curtis LeMay]] riguardo al fatto che "ogni nave deve avere il suo carico completo di [[petrolio]], [[munizioni]] e [[benzina avio|carburante avio]]"<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 126}}.</ref>. L'argomento portato avanti da Blandy era che gli incendi e le esplosioni interne potevano affondare le navi che al contrario dovevano rimanere galleggianti in modo da poter eseguire un'accurata valutazione del danno. Quando Blandy propose una commissione formata soltanto da ammiragli della Marina per valutare i risultati, il senatore McMahon inviò un esposto al presidente [[Harry Truman]] lamentandosi che non era possibile che la Marina "fosse l'unico responsabile della conduzione di test che potevano effettivamente determinare la fine della sua stessa esistenza"<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 67}}.</ref>. Il presidente [[Harry Truman]] riconobbe che "i rapporti stavano dimostrando che i test progettati non sarebbero stati del tutto bilanciati nello stabilire la vulnerabilità della flotta". Infine Truman impose una commissione civile di revisione che indagasse l'esecuzione della ''Operazione Crossroads'' "per convincere il pubblico che era una prova condotta con obiettività"<ref>{{cita|Weisgall 1994|pp. 68, 69.}}</ref>.
== Opposizione ai test ==
[[File:Bikini Atoll Operation Crossroads.svg|thumb|upright=1.4|Mappa dell'[[atollo di Bikini]], che evidenza l'area del bersaglio. Tutti i 167 residenti vennero spostati nell'atollo disabitato [[Rongrik]] a 206 km ad est di Bikini.]]
La pressione per cancellare la operazione Crossroads veniva principalmente da scienziati e diplomatici. Gli scienziati del [[Progetto Manhattan]] che in precedenza propugnavano un test pubblico della bomba invece del suo lancio su una città giapponese, ora sostenevano che ulteriori prove erano inutili e costituivano un pericolo per l'ambiente. Uno studio dei laboratori di [[Los Alamos National Laboratory|Los Alamos]] avvertiva che "l'acqua vicino ad un'esplosione di superficie recente sarebbe diventata una birra delle streghe radioattiva".<ref>{{cita|Newson 1945|p. 4}}, citato da {{cita|Weisgall 1994|p. 216}}.</ref> Quando osservarono che le prove potevano dimostrare la capacità di sopravvivenza delle navi, pur rimanendo all'oscuro sull'effetto potenzialmente letale delle radiazioni sui marinai,<ref>{{cita|Bulletin Editors 1946|p. 1}}.</ref> l'ammiraglio [[William Blandy|Blandy]] decise di aggiungere alcuni animali sopra e sotto coperta in alcune delle navi, cosa che generò proteste tra gli [[Animalismo|animalisti]].<ref>{{cita|Delgado 1991|cap. 2.}}</ref>
Il segretario di Stato [[James F. Byrnes|James Byrnes]], che un anno prima aveva espresso al fisico [[Leó Szilárd]] la sua convinzione che una dimostrazione pubblica della bomba poteva rendere "più malleabile la Russia" rispetto ai suoi atteggiamenti autoritari in Europa,<ref>{{cita|Szilard 1978|p. 184}}.</ref> ora affermava esattamente l'opposto: quell'ulteriore esposizione di forza atomica da parte degli Stati Uniti avrebbe predisposto la Russia contro l'accettazione del [[piano Acheson-Lilienthal]]. Ad una riunione di gabinetto del 22 marzo riferiva: "dal punto di vista dei rapporti internazionali sarebbe molto utile il posporre la prova, oppure se si potesse, non effettuarla affatto."<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 90}}.</ref>
== Preparazione ==
Gli studiosi che prepararono l'esperimento consigliarono una serie di tre test per studiare gli effetti delle armi nucleari sulle navi, sull'equipaggiamento, e sui materiali. Vennero date le seguenti specifiche per il sito richiesto:
* un luogo di [[ancoraggio]], protetto o chiuso, ampio almeno 10 km.
* una distanza minima di almeno 300 [[Miglio (unità di misura)|miglia]] (480 km) dalla città più vicina
* [[clima]] senza tempeste violente né freddo intenso
* venti facilmente prevedibili, con direzione uniforme dal livello del mare fino a 18.000 m.
* una [[corrente marina]] prevedibile, lontana dalle [[Rotta navale|rotte di navigazione]], dalle aree di pesca, e da luoghi abitati
* zona controllata dagli Stati Uniti
Il 24 gennaio, l'Ammiraglio Blandy decise che la laguna dell'[[atollo di Bikini]], un atollo delle [[Isole Marshall]] facente parte dei [[Pacific Proving Grounds]], sarebbe stata il sito per le due detonazioni del [[1946]], ''Able'' e ''Baker''. Il test sottomarino profondo ''Charlie'', previsto per la primavera del 1947, doveva avvenire nell'oceano ad ovest delle isole.<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 117}}.</ref> Le Bikini avevano venti di superficie "quasi costanti" che soffiano verso occidente con venti stratosferici verso oriente, e una piccola popolazione facile da muovere. Era sotto il controllo esclusivo degli USA dal 15 gennaio, quando il presidente [[Harry S. Truman]] dichiarò gli Stati Uniti come unico affidatario di tutte le isole del Pacifico catturate ai Giapponesi.<ref>The Navy had been studying test sites since October 1945 and was ready to announce its choice of Bikini soon after Truman's declaration of U.S. control over it. {{cita|Weisgall 1994|pp. 31-33}}.</ref>
I 167 isolani delle Bikini vennero a conoscenza del loro destino 4 giorni più tardi, la domenica del 10 febbraio, quando il commodoro Ben H. Wyatt, [[governatore]] militare delle [[isole Marshall]], giunse in [[idrovolante]] dalle [[Kwajalein]]. Riferendosi alle storie bibliche che avevano imparato dai missionari protestanti, il commodoro li paragonò ai "bambini di Israele salvati da Dio dal loro nemico e condotti nella [[Terra di Israele|Terra promessa]]." Non era stato firmato alcun accordo, ma il commodoro riferì per [[telex]] che "il loro [[cacicco]] locale, denominato in codice "King Juda", si alzò in piedi e disse che i nativi delle Bikini erano molto orgogliosi dell'essere parte di questa meravigliosa procedura."<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 107}}.</ref>
Il commodoro Wyatt cercò di far filmare una riproduzione, sotto forma di messinscena pilotata, del meeting del 10 febbraio nel quale i nativi delle Bikini avevano consegnato il loro atollo. Nonostante le sette riprese, Juda accettò soltanto di affermare: "Siamo disposti a partire. Tutto è nelle mani di Dio." Il giorno dopo gli isolani vennero trasferiti 18 miglia ad est all'[[atollo di Rongerik]], disabitato, cominciando così un esilio che sarebbe divenuto permanente.<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 113}}.</ref> Tre famiglie delle Bikini tornarono sull'atollo nel [[1974]], ma vennero evacuate nuovamente nel [[1978]] a causa della radioattività presente nei loro corpi, frutto dei quattro anni di ingestione di cibi contaminati. Nel [[2010]], l'atollo rimane del tutto disabitato.<ref name="bikiniatoll.com">{{cita|Niedenthal 2008}}.</ref>
=== Navi ===
Venne assemblata una flotta di 95 natanti bersaglio, posti nella laguna di Bikini. Al centro del gruppo bersaglio, la densità delle navi era 7,7 navi per km², da tre a cinque volte più grande di quello che la [[dottrina militare]] consentirebbe. Si dichiarava esplicitamente di volere soltanto in parte duplicare un ancoraggio realistico, ma di volere misurare piuttosto il danno su diversi tipi di nave come funzione della distanza dall'[[epicentro]] dell'esplosione, avendo a disposizione molte possibili distanze (che replicassero ad esempio l'avvicinarsi di navi al porto).<ref>{{cita|Shurcliff 1946|p. 119}}.</ref> La disposizione rifletteva anche il reciproco disaccordo Army/Navy su quante navi ci si poteva permettere di affondare.<ref>{{cita|Weisgall 1994|p. 124}}.</ref>
Il gruppo includeva le seguenti unità obsolete della U.S. Navy: quattro [[Corazzata|corazzate]], due [[portaerei]], due [[Incrociatore|incrociatori]], undici [[cacciatorpediniere]], otto [[Sommergibile|sommergibili]], numerose navi ausiliarie e anfibie, e tre navi tedesche e giapponesi che erano state consegnate in base ai trattati di pace.<ref name="proceedings"/> Le navi portavano una quantità ridotta di munizionamento e di carburante, più strumenti scientifici per misurare la [[Pressione atmosferica|sovrappressione]], il movimento delle navi e la [[radiazione]]. Vennero messi animali vivi in alcune delle navi bersaglio<ref name="CrossroadsFactSheet">{{cita|Navy History and Heritage Command 2002}}.</ref> tra questi 200 [[Maiale|maiali]], 204 [[Capra (zoologia)|capre]], 5.000 [[Ratto|ratti]] e [[granaglie]] contenenti insetti per permettere lo studio degli effetti genetici da parte del [[National Cancer Institute]].<ref name="proceedings"/>
=== Soprannomi ===
"Able" e "Baker" sono le prime due lettere del [[Joint Army/Navy Phonetic Alphabet]], utilizzato dal [[1941]] fino al [[1956]]. "Alfa" e "Bravo" sono gli equivalenti nell'attuale [[alfabeto fonetico NATO]]. "Charlie" è la terza lettera in entrambi i sistemi. Testimoni affermano che l'ora della detonazione per ogni test era annunciata come "H" o "How hour";<ref>{{cita|Cunningham 1946}} e {{cita|Bradley 1948|pp. 40, 91.}}</ref> ma nella storia ufficiale JTF-1, viene utilizzato il termine "ora M" oppure "ora Mike".<ref>{{cita|Shurcliff 1947|pp. 109, 155.}}</ref>
Le due bombe erano copie della bomba a implosione di [[plutonio]] "[[Fat Man]]" sganciata su [[Nagasaki]] nel [[1945]]. La bomba ''Able'' era chiamata ''Gilda'' ad era stata decorata con un disegno raffigurante [[Rita Hayworth]], stella del film del 1946 ''[[Gilda (film)|Gilda]]''. La bomba ''Baker'' venne chiamata ''Helen of Bikini.'' Il tema della ''[[femme fatale]]'' per chiamare armi nucleari, combinante seduzione e distruzione, viene continuato dall'utilizzo in molte lingue del termine [[bikini]], che sin dal [[1946]] è l'indiscutibile parola per intendere un [[costume da bagno]] femminile a due pezzi che esisteva sicuramente già all'epoca dell'[[Impero romano]], dal momento che è raffigurato in un mosaico [[Scavi di Pompei|pompeiano]].
Il [[Nocciolo (arma nucleare)|nucleo al plutonio]] usato per la bomba ''Gilda'' era stato soprannominato "[[Demon core]]" dagli scienziati di Los Alamos, dopo che ben due volte divenne [[Massa critica (fisica)|critico]] in esperimenti del 1945 e del 1946. In entrambi gli incidenti uccise uno scienziato, i morti sono stati Harry K. Daghlian, Jr. e [[Louis Slotin]].
==Test ''Able'' – 1º luglio 1946==
=== Lo sgancio della bomba ===
[[File:CrossroadsAble2.gif|thumb|300px|L'esplosione del test ''Able'']]
Alle ore 09:00 locali<ref name="proceedings"/> la bomba venne sganciata dal bombardiere [[B-29 Superfortress]] ''Dave's Dream'' (che prima si chiamava ''[[Big Stink (B-29)]]'' del [[509th Operations Group]]) ed esplose 520 piedi (160 metri) sopra la flotta bersaglio, con una potenza di 23 kilotoni. Vennero affondate cinque navi. Due trasporti d'attacco affondarono immediatamente, due [[cacciatorpediniere]] in poche ore, e un [[incrociatore]] giapponese il giorno seguente. Alcuni dei 114 osservatori della stampa espressero delusione dall'apparente scarso effetto sulle navi<ref>{{cita|Delgado 1991|p. 26}}.</ref>. Il ''New York Times'' riferì prematuramente, che "soltanto due vennero affondate, una rovesciata, e 18 erano state danneggiate"<ref>''New York Times,'' July 1, 1946, p 1.</ref>.
Il giorno dopo, il giornale ''Times'' riportava le spiegazioni del Segretario della Marina [[James Forrestal]] che adduceva che "navi pesantemente costruite e corazzate sono difficili da affondare a meno che subiscano un danneggiamento sotto la linea di galleggiamento"<ref>''New York Times,'' 2 luglio 1946, p. 3.</ref>. Comunque, la maggiore causa della minore devastazione era stata il fatto che la bomba mancò il suo obiettivo di circa 649 metri, colpendo il trasporto d'attacco USS ''Gilliam'' (APA-57)<ref>{{cita|Delgado 1991|p. 86}}.</ref>. La nave designata, non affondata, era la [[corazzata]] ''[[USS Nevada (BB-36)|Nevada]]'', che era stata dipinta di rosso, e che si trovava a meno di 366 metri da altre 8 navi. Se avesse colpito l'obiettivo sarebbe stato probabile l'affondamento di 9 navi, tra queste due corazzate e una portaerei. Si scoprì che un difetto nello stabilizzatore di coda della bomba aveva causato l'errore, fatto che scagionò l'equipaggio del bombardiere dall'incriminazione per imperizia e negligenza.
=== Disposizione dei bersagli nel test ''Able'' ===
[[File:USS Nevada (BB-36) Operation Crossroads Target Ship.jpg|thumb|upright=1.4|Immagine della [[USS Nevada (BB-36)|USS ''Nevada'']], bersaglio principale del test, dipinta di rosso]]
In aggiunta alle cinque navi affondate, 14 vennero giudicate aventi seri danni o peggio, generalmente a causa della sovrappressione causata dall'onda d'urto. Tutte eccetto tre delle navi affondate si trovavano entro 1000 [[Iarda|iarde]] (914 m) dal punto di detonazione; all'interno di quel raggio, era importante la direzione dell'asse della nave rispetto all'impatto dell'[[onda d'urto (fluidodinamica)|onda d'urto]]: ad esempio, la nave #6, il cacciatorpediniere ''[[USS Lamson (DD-367)|Lamson]]'', affondò perché venne colpita dal lato destro, anche se si trovava più lontana rispetto alle altre sette navi con la [[poppa]] verso l'esplosione, che rimasero a galla.
L'unica grossa nave all'interno del raggio di 1.000 iarde che ebbe danni moderati fu la corazzata giapponese {{nave||Nagato|nave da battaglia|2}}, contrassegnata dal numero #7: costruita in modo da essere resistente, l'orientamento di poppa le fornì una certa protezione. La ''Nagato'' era stata la [[nave ammiraglia]] della [[Flotta Combinata]] giapponese all'epoca dell'[[attacco di Pearl Harbor]] e cedette tale ruolo alla celebre {{nave||Yamato|nave da battaglia|2}} nei primi mesi del 1942. Dal momento che la bomba sganciata da ''Able'' fallì il suo bersaglio, quell'affondamento simbolico divenne compito dell'esplosione ''Baker'', tre settimane più tardi.
La nave #10, la [[portaerei]] ''[[USS Saratoga (CV-3)|Saratoga]]'', che si trovava lontana a più di 1.6 km dall'esplosione, ebbe un grave principio di incendio. Per eseguire un test abbastanza realistico, tutte le navi portavano piccole quantità di carburante e di esplosivi, oltre agli aeroplani. Molte corazzate portavano un [[idrovolante]] sul ponte, che poteva essere deposto in mare con una gru<ref>{{cita|Shurcliff 1946|pp. 165, 166, 168.}}</ref>, ma la ''Saratoga'' portava diversi aerei da combattimento, con [[benzina avio|carburante avio]] molto volatile, sia sul ponte che negli [[hangar]] sottostanti. Il fuoco venne estinto e la ''Saratoga'' venne mantenuta a galla per essere usata nello scoppio ''Baker''.
Se lo paragoniamo a un "[[soft target]]" urbano come [[Hiroshima]], qualsiasi cosa così vicina alla detonazione della bomba come la ''Saratoga'' si troverebbe sul bordo dell'area letale di 5 psi (forza che demolisce una casa di mattoni, lasciando le fondamenta), all'interno di una [[tempesta di fuoco]] ampia circa 3,2 km<ref>Cfr. {{cita|Fletcher 1977}}, per una spiegazione in inglese dell'area letale a 5 psi.</ref>. Bisogna ricordare che l'acqua vaporizzata fa da schermo a tutte le radiazioni (luminose, termiche, infrarosse) e che le navi da guerra, rispetto alle strutture civili a terra, sono molto resistenti a esplosioni e fuoco (con l'eccezione della maggior parte delle portaerei).
[[File:Crossroads Able Target Ship Map.png|thumb|upright=1.4|La disposizione delle navi bersaglio nella laguna di Bikini per la detonazione ''Able'' della "operazione Crossroads". Metà delle navi bersaglio si trovavano fuori dall'area di questa mappa. Le cinque X rosse marcano le navi affondate. Le tabelle sottostanti contengono la connessione al nome delle navi. Il cerchio, con un raggio di 1000 iarde (914 m) dal punto di detonazione, evidenzia l'area di grave danno alle navi. Il centro del bersaglio per la bomba aviolanciata "Able" era la nave #32, la corazzata ''[[USS Nevada (BB-36)|Nevada]]'', che era stata dipinta di rosso per aiutare la mira del bombardiere. La bomba esplose più vicino alla nave #5, il trasporto d'attacco ''[[USS Gilliam (APA-57)|Gilliam]]''. Tutti i sommergibili si trovavano sulla superficie.]]
{| class="wikitable"
|+
|-
! #
!
!
! Distanza
|-
|align="center"|5
|align="center"|'' [[USS Gilliam (APA-57)|
|align="center"|
|-
|align="center"|9
|align="center"|''[[
|align="center"|
|-
|align="center"|4
|align="center"|''[[USS Carlisle (APA-69)|
|align="center"|
|-
|align="center"|1
|align="center"|''[[USS Anderson (DD-411)|
|align="center"|
|-
|align="center"|6
|align="center"|''[[USS Lamson (DD-367)|
|align="center"|
|}
{| class="wikitable"
|+ Navi gravemente danneggiate – Distanza dal punto di detonazione
|-
! #
!
!
! Distanza
|-
|align="center"|40
|align="center"|''[[USS Skate (SS-305)|
|align="center"|
|-
|align="center"|12
|align="center"|
|align="center"|
|-
|align="center"|28
|align="center"|''[[USS Independence (CVL-22)|
|align="center"|
|-
|align="center"|22
|align="center"|''[[USS Crittenden (APA-77)|
|align="center"|
|-
|align="center"|32
|align="center"|''[[USS Nevada (BB-36)|
|align="center"|
|-
|align="center"|3
|align="center"|''[[USS Arkansas (BB-33)|
|align="center"|
|-
|align="center"|35
|align="center"|''[[USS Pensacola (CA-24)|
| align="center" |
|-
|align="center"|11
|align="center"|[[Drydock#Floating|''ARDC-13'']]
|align="center"|
|-
|align="center"|23
|align="center"|''[[USS Dawson (APA-79)|
|align="center"|
|-
|align="center"|38
|align="center"|''[[USS Salt Lake City (CA-25)|
|align="center"|
|-
|align="center"|27
|align="center"|''[[USS Hughes (DD-410)|
|align="center"|
|-
|align="center"|37
|align="center"|''[[USS Rhind (DD-404)|
|align="center"|
|-
|align="center"|49
|align="center"|''[[Landing Ship, Tank|
|align="center"|LST ||align="center"|1,530
|-
|align="center"|10
|align="center"|''[[USS Saratoga (CV-3)|
|align="center"|
|-
|}
=== Radiazioni ===
[[File:Crossroads Able Goats.jpg|thumb|upright=1.4|Gli animali per i test vennero deliberatamente confinati nelle navi dell'operazione Crossroads. La capra #53, sistemata come questa a bordo della corazzata ''[[USS Nevada (BB-36)|Nevada]]'', morì per l'esposizione alle radiazioni due giorni dopo l'esplosione ''Able''.<ref>{{cita|Life Editors 1947|p. 77}} These two goats, on the attack transport ''[[USS Niagara (APA-87)|Niagara]]'', may have been far enough away to survive. {{cita|Delgado 1991|p. 22}}.</ref>]]
Come le tre precedenti detonazioni nucleari – ''[[Trinity (test nucleare)|Trinity]]'', [[Little Boy]] ([[Hiroshima]]), e [[Fat Man]] ([[Nagasaki]]) – il test ''Able'' consistette in una detonazione in aria (''air burst''),<ref name="trinity"/> che venne eseguita ad un'altezza sufficiente per prevenire che i materiali della superficie venissero risucchiati nella palla di fuoco. Quando si esegue un "air burst", i [[prodotti di fissione]] radioattivi salgono nella [[stratosfera]] e si mescolano all'ambiente globale. Con un certo pressappochismo gli "air bursts" erano ufficialmente descritti come "auto-pulenti" (''self-cleansing'').<ref>{{cita|Shurcliff 1946|p. 143}}.</ref> Non vi fu un fallout locale significativo.
Vi fu comunque, un transitorio ma intenso flusso di radiazioni proveniente dalla palla di fuoco incandescente dove avveniva la fissione nucleare, che durò per alcuni secondi. Molte delle navi più vicine ricevettero dosi di [[radiazione neutronica]] e [[Raggio gamma|raggi gamma]] che potevano essere letali per chiunque si trovasse a bordo delle navi, ma le stesse navi non divennero radioattive, eccetto che per [[attivazione neutronica]] dei materiali nelle navi, che all'epoca era giudicato un problema minore. Un marinaio nella nave di supporto USS Haven (AH-12) venne scoperto mentre "dormiva in una doccia di raggi gamma" proveniente da un [[souvenir]] illegale di metallo che aveva sottratto da una nave bersaglio. I neutroni della nube di fuoco avevano reso particolarmente radioattivo quel pezzo di metallo.<ref>{{cita|Bradley 1948|p. 70}}.</ref> Dopo un giorno quasi tutte le navi sopravvissute erano state rioccupate. Le ispezioni sulle navi, il recupero della strumentazione, e la mobilizzazione e ri-ormeggio delle navi per il test ''Baker'' test procedevano spediti.
57 [[Cavia|cavie]], 109 topi, 146 [[Maiale|maiali]], 176 capre, e 3.030 topolini bianchi erano stati posti su 22 navi bersaglio in postazioni normalmente occupate dalla gente.<ref>{{cita|Shurcliff 1946|p. 108}}.</ref> 10% degli animali morì per l'onda d'urto, 15% venne ucciso dalla radioattività, e un ulteriore 10% venne sacrificati in studi di laboratorio. All'incirca il 35% degli animali morì come diretto risultato dell'esplosione o dell'esposizione alle radiazioni.<ref>{{cita|Shurcliff 1947|p. 140}}.</ref>
Anche se la bomba ''Able'' fallì il suo bersaglio (la corazzata ''[[USS Nevada (BB-36)|Nevada]]''), di circa un miglio, e non riuscì ad affondare o a contaminare fortemente il battello, la capra #119, appesa all'interno di una [[Torretta (cannone)|torretta di cannone]] protetta da una forte [[corazzatura]], ricevette una quantità di radiazioni dalla nube di fuoco sufficiente a farla morire quattro giorni dopo di [[malattia da radiazione]] (sopravvisse due giorni in più rispetto alla capra #53 che si trovava sul ponte, non protetta).<ref>{{cita|Life Editors 1947|p. 76}}.</ref> Se il ''Nevada '' avesse avuto la sua ciurma completa, sarebbe diventata una bara galleggiante, una nave fantasma alla deriva in mare per la mancanza di marinai viventi. In teoria, ogni parte esposta nella nave ricevette circa 10.000 rem di radiazione nucleare iniziale dalla palla di fuoco.<ref>{{cita|Fletcher 1977}}.</ref>. Anche le persone all'interno delle parti più protette della nave (con una riduzione delle radiazioni del 90%) avrebbero ricevuto una dose letale di circa 1.000 rem.<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 580}} [[Bulletin of the Atomic Scientists]]: "…a large ship, about a mile away from the explosion, would escape sinking, but the crew would be killed by the deadly burst of radiations from the bomb, and only a ghost ship would remain, floating unattended in the vast waters of the ocean." {{cita|Bulletin Editors 1946|p. 1}}.</ref>
== Test ''Baker'' – 25 luglio 1946 ==
[[File:Crossroads Arkansas Toss.jpg|thumb|''Battleship Arkansas Being Tossed in Giant Pillar'', acquarello di Grant Powers, U.S.M.C, 1946]]
Nel test ''Baker'', la bomba venne appesa sotto la nave da sbarco ''[[LSM-60]]'' ancorata nel mezzo della flotta bersaglio. ''Baker'' venne detonata 27 m sott'acqua, a metà della profondità massima nella zona (54 m). L'ora "How/Mike Hour" venne fissata alle 08:35.<ref name="proceedings"/> Non venne mai trovata una singola parte identificabile della ''LSM-60''; presumibilmente, venne vaporizzata dalla sfera incandescente. Vennero affondate 10 navi, tra questi l'incrociatore pesante germanico [[Prinz Eugen]] che però non affondò subito, ma dopo mesi dal test, per l'accumulo di falle nello scafo della nave (non riparabili per l'eccessiva radioattività).
Le fotografie di ''Baker'' sono tra le più interessanti tra le immagini di detonazioni nucleari. Il poderoso flash accecante che usualmente illumina l'area bersaglio si verificò sott'acqua, divenendo poco visibile. La chiara immagine delle navi davanti all'esplosione e sullo sfondo danno il senso della scala. La grossa [[nube di Wilson]] e la colonna verticale sono le caratteristiche distintive dell'esplosione ''Baker'', che rendono queste foto facilmente identificabili. La foto più famosa mostra un segno dove si trovava la corazzata ''[[USS Arkansas (BB-33)|Arkansas]]'', da 27.000 tonnellate.
=== Disposizione dei bersagli nel test ''Baker'' ===
[[File:Crossroads Baker Target Ship Map.png|thumb|upright=2.3|La disposizione delle navi bersaglio nella laguna di Bikini per la detonazione ''Baker'' dell{{'}}'''operazione Crossroads'''.
La metà delle navi bersaglio erano al di fuori dell'area di questa mappa.
Le dieci "X" rosse contraddistinguono le dieci navi che affondarono.
La tabella (a sinistra) contiene la legenda della numerazione delle navi.
Il cerchio nero, con un raggio di 1.000 iarde dal punto di detonazione, delinea l'area di grave danno alle navi.
Il cerchio azzurro, con un raggio di 330 iarde, segna sia il bordo del cratere poco profondo creato nell'acqua dall'esplosione che la circonferenza esterna della colonna cava d'acqua che avvolse la ''[[USS Arkansas (BB-33)|Arkansas]]''.
I sottomarini affondarono, il ''[[USS Pilotfish (SS-386)|Pilotfish]]'' (nave n. 8) ad una profondità di 56 piedi e l'''[[USS Apogon (SS-308)|Apogon]]'' (nave n. 2) ad una profondità di 100 piedi.]]
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L'[[incrociatore pesante]] ''[[Prinz Eugen]]'' requisito alla [[Kriegsmarine]] della [[Germania nazista]], riuscì a sopravvivere sia al test ''Able'' che a ''Baker'' ma divenne troppo radioattivo per poter essere riparato dalle varie falle. Nel settembre del 1946 venne rimorchiato all'[[atollo di Kwajalein]] dove si rovesciò in acque poco profonde il 22 dicembre del 1946, cinque mesi dopo ''Baker''. Da allora rimane in quella laguna.<ref>{{cita|Delgado 1991|pp. 60-64}} Nel 1978, una delle sue eliche venne ricuperata e viene preservata nel [[Laboe Naval Memorial|Laboe]] dell'allora [[Repubblica Federale Tedesca]].</ref>
Il sommergibile ''[[USS Skipjack (SS-184)|Skipjack]]'' è stata l'unica nave affondata che si riuscì a recuperare con pieno successo nell'atollo delle Bikini.<ref>{{cita|Delgado 1996|p. 83}}.</ref> Venne rimorchiato fino alla [[California]] ma due anni dopo venne affondato di nuovo perché utilizzato come [[nave bersaglio]] nella costa nei pressi delle [[isole Farallon]].
=== Sequenza degli eventi esplosivi ===
[[File:Crossroads_Baker.gif|thumb|300px|L'esplosione del test ''Baker'']]
[[File:Crossroads baker explosion.jpg|thumb|upright=1.4|Effetti della [[singolarità di Prandtl-Glauert]] durante l'esplosione Baker]]
L'esplosione ''Baker'' produsse molti fenomeni inusuali, spiegati in una conferenza per standardizzare la nomenclatura e definire nuovi termini da usare correntemente nelle descrizioni e analisi.<ref>{{cita|Shurcliff 1947|p. 151}}.</ref>
La sfera incandescente sottomarina formò una "bolla di gas" che spingeva l'acqua, generando un'[[onda di impatto]] idraulica supersonica, che diffondendosi colpì le navi vicine. Dopo qualche chilometro rallentò alla velocità del suono in acqua, pari a circa un miglio per secondo (1600 m/s).<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 244}}.</ref> Sulla superficie, quest'onda era visibile come il bordo di un anello di acqua scura in rapida espansione, simile a una macchia di olio scuro ("slick").<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 48}}.</ref> Dopo la slick si aveva un'increspatura bianca della superficie dell'acqua, più spettacolare ma meno distruttiva, denominata la "crack."<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 49}}.</ref>
Quando il diametro della bolla eguagliò la profondità dell'acqua (54 m), colpì il fondo marino e la superficie marina simultaneamente. Cominciò a scavare un cratere profondo 9 metri e largo più di 660.<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 251}}.</ref> All'apice spinse l'acqua su di esso in una "cupola nebulizzata", che esplose attraverso la superficie come [[geyser]]. Questo si verificò 4 millisecondi dopo la detonazione.<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|pp. 49, 50.}}</ref>
Durante l'intero primo secondo, la bolla di gas rimosse tutta l'acqua entro un raggio di 152 metri sollevando in aria due milioni di tonnellate<ref>{{cita|Shurcliff 1947|p. 156}}.</ref> di acqua nebulizzata supersonica ([[singolarità di Prandtl-Glauert]]) e sabbia del fondo marino. Quando la velocità di espansione della bolla arrivò a 762 m/s (circa [[numero di Mach|Mach]] 2,2),<ref>{{cita|Glasstone e Dolan 1977|p. 50}}.</ref> la cupola si restrinse in un cilindro cavo o camino di spray denominato "la colonna", alto circa 2 chilometri, e largo circa 700 metri, con pareti d'acqua spesse 91 metri.
Non vi fu la nube a forma di [[fungo atomico]]; nessun materiale raggiunse la [[stratosfera]].
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Meanwhile, lagoon water rushing back into the space vacated by the rising gas bubble started a [[tsunami]]-like water wave which lifted the ships as it passed under them. At 11 seconds after detonation, the first wave was {{convert|1000|ft|0}} from surface zero and 94 feet high.<ref name="Glasstone, Effects, p 52">{{
Twelve seconds after detonation, falling water from the column started to create a {{convert|900|ft|0|adj=on}} tall "[[base surge]]" resembling the mist at the bottom of a large [[waterfall]]. Unlike the water wave, the base surge rolled over rather than under the ships. Of all the bomb's effects, the base surge had the greatest consequence for most of the target ships, because it painted them with radioactivity that could not be removed.<ref name="Glasstone, Effects, p 52"/>
-->
=== Corazzata ''Arkansas'' ===
La ''[[USS Arkansas (BB-33)|Arkansas]]'' era la nave più vicina alla bomba (620 [[Iarda|iarde]]). L'onda di sovrappressione sottomarina schiantò il lato della chiglia rivolto verso l'esplosione e fece capovolgere la nave verso sinistra. Portò via anche le [[Elica|eliche]] di [[dritta]] e i loro giranti assieme al [[timone]]. Alla chiglia venne asportato un pezzo di 25 piedi. Alcune navi bersaglio avevano dei registratori del [[rollio]] e dell'inclinazione basati sul [[giroscopio]]. Quelli a bordo dell'Arkansas non vennero mai ritrovati<ref>{{cita|Shurcliff 1946|p. 151}}.</ref>.
La nave era lunga 562 piedi, tre volte più lunga della profondità dell'acqua nella laguna dell'atollo. Quando la nube di Wilson la sollevò, la corazzata ''Arkansas'' si piantò sul fondo marino per poi ricadere all'indietro.<ref name=Arkansas>
Il capovolgimento è stato riferito dai presenti e raffigurato in due disegni contemporanei (vedi [http://www.history.navy.mil/ac/bikini/bikini4.htm Battleship Arkansas Being Tossed in Giant Pillar] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100710143229/http://www.history.navy.mil/ac/bikini/bikini4.htm |data=10 luglio 2010}}),
ma due autori hanno suggerito che quella che appare come la sagoma verticale dello scafo di una corazzata è in realtà una lacuna nella colonna d'acqua, l'[[ombra pluviometrica]] rovesciata causata dalla non visibile carena dell{{'}}''Arkansas'', ancora orizzontale, che blocca l'ascesa dell'acqua nella colonna.
Questa spiegazione è stata descritta come una possibilità in {{cita|Shurcliff| 1947|pp. 155, 156}}. Delgado la considera una certezza in {{cita|Delgado 1991|pp. 55, 88}} e di nuovo in {{cita|Delgado 1996|p. 75}}.
</ref>
La sovrastruttura non venne mai trovata, si pensa che sia stata asportata di netto o che giaccia sotto alla chiglia, sepolta sotto la sabbia che occupò il cratere, riempiendolo parzialmente. La nave ha soltanto uno stretto accesso sottomarino dal lato di sinistra nella [[casamatta]], parte nota come "aircastle".<ref>{{cita|Delgado 1996|p. 117}}.</ref>
=== Portaerei ===
La ''[[USS Saratoga (CV-3)|Saratoga]]'' affondò 8 ore dopo che l'onda d'urto sottomarina aprì falle nello scafo. Immediatamente dopo il passaggio dell'onda di shock, l'acqua innalzò la [[prora]] di 43 piedi e la [[poppa]] di 29 piedi, fece ondeggiare la nave, spazzando tutti i 5 aeroplani sul [[ponte di volo]].<ref>{{cita|Delgado 1991|p. 101}}.</ref> Rimase dritta e fuori dalla colonna d'acqua, ma la sua vicinanza all'acqua radioattiva della nuvola a cavolfiore che collassava la rese estremamente radioattiva.
La ''[[USS Independence (CVL-22)|Independence]]'' sopravvisse all'esplosione ''Able'' riportando danni spettacolari al ponte di volo.<ref>{{cita|Shurcliff 1946|pp. 154-157}}.</ref> Venne rimorchiata sufficientemente lontana dall'esplosione ''Baker'' in modo da evitare ulteriori danni, ma venne severamente contaminata. Venne rimorchiata fino a [[San Francisco]], dove in 4 anni di esperimenti di decontaminazione allo [[Hunters Point Naval Shipyard]] non si riuscì a ottenere risultati soddisfacenti. Il 29 gennaio del [[1951]], venne affondata nell'[[Oceano Pacifico]] vicino alle [[isole Farallon]].
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=== Radioattività derivata da sottoprodotti della fissione ===
L'esplosione ''Baker'' è stata la prima detonazione nucleare abbastanza vicina alla superficie da causare la permanenza dei [[prodotti di fissione]] radioattivi nell'ambiente locale.<ref name="trinity"/> Dunque non si trattò di un'esplosione "autopulente". Il risultato è stata la [[contaminazione radioattiva]] della laguna dell'[[atollo]] e delle navi bersaglio. Anche se questo era stato in parte [[Previsione scientifica|anticipato dagli scienziati]], causò molti più problemi rispetto a quelli attesi.<ref>Memorandum, Col. A. W. Betts, USACOE, to Brig. Gen. K. D. Nichols, MED, USACOE, August 10, 1946, citato in {{cita|Delgado 1996|p. 87}}.</ref>
Lo standard ammissibile per l'esposizione radioattiva era stato stabilito allo stesso livello del [[Progetto Manhattan]], 0,1 roentgens/giorno.<ref>{{cita|Delgado 1996|p. 85}}.</ref> A causa di questa limitazione, soltanto 5 navi molto distanti poterono essere ispezionate il primo giorno.<ref>{{cita|Delgado 1991|p. 28}}.</ref> Le navi più vicine vennero irrorate da battelli antincendio con acqua salata e [[Potassio-allume|foamite]]. La prima irrorazione ridusse la radioattività alla metà, ma le successive furono inefficaci.<ref name="Delgado, p 29">{{cita|Delgado 1991|p. 29}}.</ref> Per la maggior parte delle navi, si dovette aspettare fino a che gli isotopi a più breve vita ([[sodio]]-24 e [[iodio-131]]) decaddero. L'ultima tra le navi bersaglio ancora galleggianti ad essere abbordata era così radioattiva che venne rioccupata dopo ben 10 giorni.<ref>{{cita|Shurcliff 1947|p. 168}}.</ref>
Nei primi sei giorni dopo ''Baker'', quando i livelli di radiazione erano altissimi, 4.900 uomini abbordarono le navi bersaglio.<ref>{{cita|Delgado 1996|p. 175}}.</ref> I marinai cercarono di grattare via la radioattività con spazzole, acqua, sapone e [[liscivia]]. Nulla funzionò, ad eccezione della [[Sabbiatura (metalli)|sabbiatura]] fino alla lamiera nuda di metallo.<ref name="Delgado, p 29"/>
=== Radioattività indotta e plutonio ===
L'esplosione ''Baker'' rilasciò nell ambiente circa il doppio di neutroni liberi rispetto agli eventi di fissione.<ref>Un evento di fissione del plutonio produce, all'incirca, 2,9 neutroni, la maggior parte consumati in ulteriori fissioni, fino a che la fissione si ferma e i neutroni non catturati sfuggono. {{cita|Glasstone 1967|p. 486}}.</ref> Nelle esplosioni in quota, molti di questi neutroni ambientali sono assorbiti dall'aria surriscaldata che sale nella [[stratosfera]], assieme a [[prodotti di fissione]] e a plutonio non fissionato. Nell'esplosione sottomarina ''Baker'', vengono catturati dall'[[acqua marina]] della laguna. Dei quattro principali elementi nell'acqua di mare – [[idrogeno]], [[ossigeno]], [[sodio]], e [[cloro]] – soltanto il sodio diventa intensamente radioattivo a corto termine, per via della cattura di un singolo neutrone nel suo nucleo: il sodio-23 naturale diventa l'isotopo radioattivo [[Sodio#Isotopi|sodio-24]], con emivita di 15 ore. (In sei giorni la sua intensità diminuisce di mille volte, ma con lo svantaggio di un'elevatissima radioattività in rapporto alla sua iniziale corta emivita radioattiva.)<ref>Altri radioisotopi si producono nell'acqua di mare: [[Trizio|idrogeno-3]] dai pochi atomi di [[deuterio]] in mare, [[carbonio-14]] dall'[[ossigeno-17]], e [[cloro-36]] dal [[Cloro|cloro-35]], ma a causa della scarsa abbondanza e/o lieve intensità a breve termine (lunga emivita) vennero considerati dei pericoli insignificanti rispetto al sodio-24. {{cita|Delgado 1996|p. 86}}.</ref>
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A small fraction of one pound of radioactive sodium was produced,<ref>If all the neutrons released by the fission of two pounds of plutonium-239 were captured by sodium-23, 0.4 pounds of sodium-24 would result, but sodium did not capture all the neutrons.</ref> but unlike fission products, which are heavy and eventually sank to the bottom of the lagoon, the sodium stayed in solution. It contaminated the hulls and onboard saltwater systems of support ships that entered the lagoon, and it contaminated the water used in decontamination.<ref name="Delgado, Ghost Fleet, p 86">{{cita|Delgado 1996|p. 86}}.</ref>
Finally, the 11.6 pounds of plutonium which did not undergo fission<ref>The total amount of plutonium in the core, later called the [[plutonium pit|pit]], was 13.6 pounds, two pounds of which fissioned. {{cita|Coster-Mullen 2003|p. 45}}.</ref> were mixed in with the two pounds of fission products. Plutonium produces [[alpha radiation]] which cannot penetrate skin, and is not a biological hazard unless ingested or inhaled. It could not be detected by the film badges and [[Geiger counter]]s used by people who boarded the target ships, but the assumption was made that if the gamma rays coming from fission products were not detected, no plutonium would be present either. This was discovered not to be the case. Plutonium turned up on the ''[[German cruiser Prinz Eugen|Prinz Eugen]]'' in places not contaminated by fission products.<ref name="Delgado, Ghost Fleet, p 86"/>
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=== Animali usati nei test ===
Soltanto [[Maiale|maiali]], capre e [[rattus|ratti]] vennero usati nel test ''Baker''. Tutti i maiali e la maggior parte dei ratti morirono. La radiazione presente in un ambiente contaminato è continua e cumulativa. Nel caso del test ''Able'', la letalità venne determinata dalla vicinanza alla sfera di gas incandescente e al picco di radiazioni che emise. Nel caso di ''Baker'', la letalità era determinata dalla quantità di tempo a bordo delle navi contaminate. Trascorsero alcuni giorni prima che i marinai potessero salire a bordo delle navi bersaglio per ricuperare gli animali; in quel periodo di pochi giorni la [[dose cumulativa]] divenne letale per quasi tutti gli animali.<ref>{{cita|Shurcliff 1947|pp. 166-167}}.</ref>
== Test ''Charlie'': cancellato ==
Il test ''Charlie'' era inteso come un'esplosione sottomarina profonda alle falde dell'[[atollo di Bikini]], che doveva testare l'effetto delle atomiche su navi non alla fonda.<!--<ref name="p2"/>--> ''Charlie'' era stato programmato per il [[1947]], ed avrebbe testato l'effetto delle armi nucleari come [[bomba di profondità]]. Il personale di supporto tecnico non era disponibile per via del ritardo alle impreviste operazioni di decontaminazione rese necessarie dal test ''Baker''.<ref name="proceedings"/> Non vi erano navi bersaglio non contaminate utilizzabili per il test ''Charlie''. Ufficialmente venne addotta come ragione per la cancellazione di ''Charlie'', il fatto di essere diventato un test non necessario dopo i successi di ''Able'' e ''Baker'', oltre alla scarsità delle armi nucleari. Nel [[1955]] il test che si voleva fare con ''Charlie'' venne eseguito con una [[bomba termonucleare]] dell'[[operazione Wigwam]].
== ''Crossroads'' follow-up ==
L'impossibilità di completare le ispezioni su buona parte della flotta bersaglio metteva a repentaglio il successo dell'operazione dopo ''Baker''. Il programma di [[decontaminazione]] dei vascelli bersaglio cominciò il primo agosto. Questo implicava lavare l'esterno delle navi con ciurme prese dagli equipaggi delle navi, sotto supervisione radiologica di ispettori equipaggiati con dispositivi per il rilevamento e misura della radiazione. Inizialmente, la decontaminazione era lenta perché il tempo di sicurezza permesso sulle navi era di minuti.<ref name="CrossroadsFactSheet" /> [[File:Crossroads Radioactive Puffy Surgeon Fish.jpg|thumb|Inquinamento della laguna. Questa immagine è stata ottenuta semplicemente lasciando un [[Acanthuridae|pesce chirurgo]] appoggiato sopra una lastra radiografica per una notte. L'area brillante è un pranzo di alghe fresche. Il resto del organismo del pesce ha assorbito e distribuito sufficiente radioattività dei prodotti da fissione per rendere l'intero pesce radioattivo. Il pesce era in vita e apparentemente in salute quando venne catturato.]]
Il 10 agosto, si decise di fermare i lavori nell'atollo delle Bikini e di rimorchiare i resti della flotta bersaglio verso l'[[atollo di Kwajalein]] dove si poteva proseguire il lavoro in acque non contaminate.<ref>{{cita|Delgado 1991|p. 31}}.</ref> Uno dei principali e più pericolosi compiti svolti a Kwajalein, dopo l'abbandono del lavoro di decontaminazione, era quello di scaricare le [[Munizione|munizioni]] immagazzinate a bordo delle navi bersaglio. Questo lavoro continuò nell'autunno del [[1946]]. Molto personale continuò a lavorare nelle navi bersaglio alla fonda di Kwajalein fino al [[1947]].
Otto tra le maggiori navi e due sottomarini vennero rimorchiati verso gli Stati Uniti e le [[Hawaii]] per l'ispezione radiologica. 12 navi bersaglio erano così poco contaminate che si procedette a ridare loro un equipaggio e navigarono con i propri mezzi verso gli USA. Alla fine, soltanto nove navi bersaglio vennero rottamate piuttosto che lasciate affondare <!--scuttled-->. Le rimanenti navi bersaglio furono distrutte affondandole al largo degli atolli di Bikini o di Kwajalein, oppure vicino alle isole Hawaii o al largo della costa della [[California]] durante il 1946-1948 (tra [[Point Reyes]] e le [[isole Farallones]], dove hanno causato un grave inquinamento radioattivo, e nella zona si registra la maggior incidenza del [[cancro al seno]] degli USA).<ref>{{cita|Delgado 1991|pp. 32, 33.}}</ref>
Finalmente, venne ricondotta un'indagine formale per studiare gli effetti a lungo termine dei test ''Crossroads''. Secondo il rapporto ufficiale, gli sforzi di decontaminazione "rivelarono conclusivamente che la rimozione della contaminazione radioattiva del tipo riscontrato nei vascelli bersaglio del test ''Baker'' non poteva essere compiuta con successo."<ref>Director of Ship Material, JTF-1, "Technical Inspection Report, Radiological Inspection of Target and Non-Target Vessels," Armed Forces Special Weapons Project, 1947, National Archives, citato in {{cita|Delgado 1996|p. 86}}.</ref>
Il giorno 11 agosto del 1947, la rivista ''[[Life (rivista)|Life]]'' elaborò un riassunto del rapporto in un articolo di 14 pagine con 33 foto. L'articolo affermava, "Se tutte le navi nell'atollo delle Bikini fossero state complete dei loro equipaggi, la bomba Baker avrebbe ucciso 35.000 marinai. Se questo tipo di [[bomba atomica]] fosse stato sganciato a sud della New York's Battery (punta di [[Manhattan]]) in presenza di un vento costante da sud, sarebbero morte 2 milioni di persone."<ref>{{cita|Life Editors 1947|p. 75}}.</ref> Anche se era stato scritto accuratamente, un lettore casuale dell'articolo poteva confondere gli effetti della radiazione della palla di fuoco di ''Able'' sugli animali da esperimento con la ugualmente letale ma più estesa e persistente contaminazione dall'esplosione di ''Baker'' (in modalità denominata [[base surge]]). A parte della rivista ''Life'', il rapporto ricevette poca attenzione dall'[[opinione pubblica]].
== Esposizione del personale ==
Tutte le operazioni di ''Crossroads'' erano state progettate per mantenere il personale sotto un'esposizione di 0,1 [[röntgen (unità di misura)|röntgen]] (R) per giorno. All'epoca, questa era considerata una dose di radiazioni tollerabile per lunghi periodi senza alcun effetto dannoso per la salute. Dal momento che non era disponibile alcun tipo di tuta, scudo o protezione dalle radiazioni, il piano di protezione cercava di gestire chi andava sul luogo dell'esperimento, quando, e per quanto tempo.
Le aree radioattivamente "calde" erano state predette in anticipo, e in seguito controllate con l'utilizzo del [[contatore Geiger]], spesso a controllo remoto, per vedere se erano sicure. Il livello di [[raggi gamma]] misurato determinava quanto a lungo il personale poteva operare nella località senza eccedere la dose giornaliera ammissibile.
Letture istantanee del livello di raggi gamma venivano eseguiti da specialisti nella sicurezza della radiazione, ma a tutti i presenti erano consegnati quotidianamente dei [[dosimetro|dosimetri]] a film-badge, che potevano essere letti alla fine della giornata. Qualsiasi persona con un badge che mostrasse un'esposizione superiore ai 0,1 Röntgen/giornalieri veniva rimossa per uno o più giorni dalle aree e dalle attività che potevano causare esposizione alle radiazioni. La massima esposizione radioattiva accumulata registrata è stata di 3,72 R, ricevuta da uno specialista della sicurezza rispetto alle radiazioni.<ref name="CrossroadsFactSheet" />
Della massa totale di [[particelle radioattive]] disseminate da ogni esplosione, attorno all'85% era [[plutonio]] non fissionato, che produce [[radiazione alfa]] non rilevabile dai "[[badge]]" o dal [[contatore Geiger]]. All'epoca non esisteva un metodo pratico per rilevare il plutonio in modo veloce, e il personale coinvolto non è stato monitorato per l'ingestione o inalazione di esso.
Nel [[1996]], il governo sponsorizzò uno studio della mortalità dei veterani della ''Operazione Crossroads''<ref name=NAS_Study>{{
== Destino degli abitanti di Bikini dopo ''Crossroads'' ==
I 167 residenti alle Bikini vennero spostati all'atollo disabitato di [[Rongrik]] prima di ''Crossroads'', ma erano impossibilitati a nutrirsi nel nuovo ambiente. I visitatori a Rongerik riferirono delle condizioni di [[inedia]] nel gennaio 1947, che portarono gli abitanti ad essere [[Cachessia|defedati]] nel gennaio 1948. In marzo vennero evacuati all'atollo di [[Kwajalein]] e destinati all'isola disabitata di [[Kili]], che ha un 1/20 dell'area di Bikini, senza laguna né porto protetto. Impossibilitati a pescare, da allora dipendono da forniture di cibo. I loro 4000 discendenti vivono in diverse isole del Pacifico e in paesi stranieri.<ref name="bikiniatoll.com"/>
Il breve tentativo di ripopolare le isole Bikini dal [[1974]] al [[1978]] venne abortito quando i problemi di salute causati dalla radioattività nella catena alimentare forzarono ad una nuova evacuazione. I [[Pesca subacquea|pescatori subacquei]] che visitano le Bikini per esplorare i [[Relitto|relitti]] delle navi militari devono consumare cibi importati. La laguna è piena di pesci, tutti estremamente radioattivi e cancerogeni.
== Crossroads nella cultura di massa ==
* ''[[Crossroads (film 1976)|Crossroads]]'', film del [[1976]] diretto da [[Bruce Conner]], che utilizza filmati realizzati a scopo di ricerca assieme ad una [[colonna sonora]] composta da [[Terry Riley]].
* ''[[Radio Bikini]]'', film del [[1988]] diretto da [[Robert Stone]], sull'operazione Crossroads e sugli effetti per la salute dei marinai coinvolti nel test.
* Alcune immagini dei test sono utilizzate nel cartone animato [[SpongeBob|Spongebob]] ambientato proprio alle isole Bikini.
* I test nucleari dell'operazione Crossroads hanno portato alla mutazione di [[Godzilla]] nel film ''[[Godzilla Minus One]]'' del [[2023]].
== Note ==
{{
== Bibliografia
* {{
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|
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|
|lingua = inglese
|titolo = No Place to Hide
|anno = 1948
|url = https://archive.org/details/noplacetohide00brad
|città = Boston
|editore = Little, Brown
|cid= Bradley 1948
}}
* {{cita pubblicazione
|
|lingua = inglese
|
|titolo = Operation Crossroads: The effect of the Atomic Bomb on Naval Power
|rivista = [[Bulletin of the Atomic Scientists]]
|città= Chicago
|volume = 1
| numero= 5
|url = http://books.google.com/books?id=GAwAAAAAMBAJ&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false
|p= 1
|accesso=5 dicembre 2009
|cid= Bulletin Editors 1946}}
* {{cita libro
|cognome = Coster-Mullen
|lingua = inglese
|
|wkautore= Little_Boy#External_links
|data= 2003
|titolo = Atom Bombs: The Top Secret Inside Story of Little Boy and Fat Man (Spiral-bound)
|città = [[Milwaukee]]
|editore = Self published
|cid= Coster-Mullen 2003
}}
* {{cita libro
|cognome = Cunningham
|
|lingua = inglese
|data = 1946
|titolo = Notes from Operation Crossroads
|editore = The Atomic Heritage Foundation
|url = http://www.atomicheritage.org/index.php?option=com_content&task=view&id=306
|accesso = 8 novembre 2009
|cid = Cunningham 1946
|urlmorto = sì
}}
* {{cita pubblicazione
| cognome = Daly
| nome = Thomas N.
| data = luglio 1986
|titolo = Crossroads at Bikini
|rivista = Proceedings of the U.S. Naval Institute
|città= Annapolis, Maryland
|lingua = inglese
| volume= 112
| numero = 7
| pp = 65-74
|issn= 0041-798X
| cid= Daly 1986
}}
* {{cita news
| cognome = Davis
| nome = Jeffrey
| data= 1994
| titolo = Bombing Bikini Again (This Time With Money): Decades after their atoll was nearly vaporized by nuclear tests, Bikinians consider selling their home to Americans - as an atomic theme park
| url = https://www.bikiniatoll.com/NYTM.html
| accesso=8 novembre 2009
| pubblicazione = [[New York Times]] Magazine
| città = New York
| mese = maggio
| giorno = 1
|lingua = en
| issn = 0028-7822
}}
* {{cita libro
|cognome = Delgado
|nome = James P.
|etal = s
|wkautore = James P. Delgado
|data= 1991
|titolo = The Archeology of the Atomic Bomb: A Submerged Cultural Resources Assessment of the Sunken Fleet of Operation Crossroads at Bikini and Kwajalein Atoll Lagoons
|città = Santa Fe, New Mexico
|editore = National Park Service
|url = http://www.nps.gov/history/history/online_books/swcrc/37/index.htm
|accesso=8 novembre 2009
|lingua = inglese
|cid= Delgado 1991
|OCLC = 25079770
}}
* {{cita libro
|cognome = Delgado
|nome = James P.
|wkautore = James P. Delgado
|data= 1996
|titolo = Ghost Fleet: The Sunken Ships of Bikini Atoll
|anno = 1996
|url = https://archive.org/details/ghostfleet00jame
|città = Honolulu
|editore = University of Hawaii Press
|cid=Delgado 1996|isbn= 978-0-8248-1864-7
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Delgado
|nome = James P.
|linkautore = James P. Delgado
|anno = 2006
|titolo = America at a Crossroads 60 Years Later
|periodico= Proceedings of the U.S. Naval Institute
|città= Annapolis, Maryland
|numero = Vol. 132, No. 7, July 2006
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* {{Cita pubblicazione
|
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|capitolo= Nuclear Bomb Effects Computer
|url =
|accesso=16 dicembre 2009
|curatore= Samuel Glasstone
|curatore2= Philip Dolan
|anno = 1977
|titolo = The Effects of Nuclear Weapons
|edizione= 3
|editore = U.S. Government Printing Office: 1977 O-213-794
|cid= Fletcher 1977
}}
* {{cita libro
| cognome = Glasstone
| nome = Samuel
|wkautore = Samuel Glasstone
|dataoriginale = 1967
|data= 1979
|titolo = Sourcebook on Atomic Energy
| anno = 1979
| url = https://archive.org/details/sourcebookonatom0000glas
|
|città = Huntington, New York
|editore = Robert E. Krieger Publishing Company, Inc.
|isbn= 978-0-88275-898-5
|cid= Glasstone 1967 }}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Glasstone
|nome = Samuel
|wkautore = Samuel Glasstone
|cognome2 = Dolan
|nome2 = Philip
|
|anno = 1977
|titolo = The Effects of Nuclear Weapons
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|url = https://www.princeton.edu/sgs/publications/articles/effects/
|accesso = 16 dicembre 2009
|editore = U.S. Government Printing Office: 1977 O-213-794
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090821200512/http://www.princeton.edu/sgs/publications/articles/effects/
|dataarchivio = 21 agosto 2009
|cid = Glasstone e Dolan 1977
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Hansen
|nome = Chuck
|wkautore = Chuck Hansen
|anno = 1995
|titolo = The Swords of Armageddon: U.S. Nuclear Weapons Development since 1945
|città= Sunnyvale, California
|editore = Chucklea Productions
|cid= Hansen 1995
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Institute of Medicine
|nome = [[United States National Academy of Sciences|National Academy of Sciences]]
|anno = 1996
|titolo = Mortality of Veteran Participants in the CROSSROADS Nuclear Test: Study pursuant to 1983 Public Law 98–160
|url = http://www.nap.edu/catalog.php?record_id=5428
|
|
|accesso=16 maggio 2009
|cid= Institute of Medicine 1996
|lingua= en}}
* {{Cita pubblicazione
|autore = Life Editors
|
|titolo = What Science Learned at Bikini |periodico= [[Life (periodico)|Life]]
|città= New York
|volume= 23
|numero = 16
|data= 11 agosto 1947
|url = http://books.google.com/books?id=V04EAAAAMBAJ&pg=PA74&source=gbs_toc_r&cad=1#v=onepage&q=&f=true
|
|accesso=5 dicembre 2009
|cid= Life Editors 1947}}
* {{Cita pubblicazione
|autore = Navy History and Heritage Command
|
|
|città = Washington
|url = http://www.history.navy.mil/faqs/faq76-1.htm
|accesso = 24 gennaio 2008
|urlmorto = sì
|
|dataarchivio = 24 ottobre 2012
|cid= Navy History and Heritage Command 2002
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Niedenthal
|
|anno = 2008
|titolo = A Short History of the People of Bikini Atoll
|url = https://www.bikiniatoll.com
|accesso=5 dicembre 2009
|cid= Niedenthal 2008
|lingua= en }}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Niedenthal
|nome = Jack
|anno = 2009
|titolo = The world's debt to Bikini
|periodico = [[Bulletin of the Atomic Scientists]] Web Edition
|città = Chicago
|numero = March 11, 2009
|url = http://www.thebulletin.org/web-edition/op-eds/the-worlds-debt-to-bikini
|accesso = 5 dicembre 2009
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100106011153/http://www.thebulletin.org/web-edition/op-eds/the-worlds-debt-to-bikini
|dataarchivio = 6 gennaio 2010
|cid= Niedenthal 2009
|lingua= en
}}
* {{cita testo
| cognome = Newson
| nome = Henry W.
| capitolo =Possible Difficulties in Naval Tests
| titolo = Memorandum to Norris Bradbury
| data= 1945
| mese= dicembre
| giorno = 17
| editore = Los Alamos National Laboratory, DOE/CIC 120851
|cid= Newson 1945
|lingua= en
}}
* {{Cita testo
| autore = Howard C. Peterson
| capitolo = Memorandum to General J. Lawton Collins
| giorno=12
| mese= febbraio
| data= 1946
| titolo = Records of the Office of the Secretary of War, RG 107 (Atomic Energy Folder)
| editore=National Archives
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Shurcliff
|nome = William A.
|anno = 1946
|titolo = Operation Crossroads: The Official Pictorial Record
|url = https://www.archive.org/details/operationcrossro00unit
|città= New York
|editore = William H. Wise and Co.
|accesso=14 dicembre 2009
|cid= Shurcliff 1946
|lingua= en
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Shurcliff
|nome = William A.
|anno = 1947
|titolo = Bombs at Bikini: The Official Report of Operation Crossroads
|url = https://www.archive.org/details/bombsatbikinioff00unit
|città= New York
|editore = William H. Wise and Co.
|accesso=14 dicembre 2009
|cid= Shurcliff 1947
|lingua= en
}}
* {{cita testo
| cognome = Strauss
| nome = Lewis
| wkautore = Lewis Strauss
| data= 1962
| titolo = Men and Decisions
| città = Garden City, New York
| editore = Doubleday
| cid= Strauss 1962
| lingua= en
}}
* {{Cita pubblicazione
|cognome = Szilard
|nome = Leo
|linkautore = Leo Szilard
|curatore= Weart
|curatore-nome= Spencer R.
|wkcuratore= Spencer R. Weart
|curatore-cognome2= Szilard
|curatore-nome2= Gertrude Weiss
|anno = 1978
|titolo = Leo Szilard: his version of the facts : selected recollections and correspondence
|città= Cambridge, Massachusetts
|editore = MIT Press
|isbn = 978-0-262-69070-6
|cid= Szilard 1978}}
* {{cita news
| nome = Warren
| cognome = Stanford L.
| data= 1947
| titolo = Conclusions: Tests Proved Irresistible Spread of Radioactivity
| pubblicazione = [[Life (rivista)|Life]]
| città = New York
| volume= 23
| numero = 16
| mese = agosto
| giorno= 11
| url = http://books.google.com/books?id=V04EAAAAMBAJ&pg=PA86&source=gbs_toc_r&cad=1#v=onepage&q=&f=true
| pagine = 86, 88
| accesso=5 dicembre 2009}}
* {{cita testo
|cognome = Waters
|nome = Odale D., Jr.
|data= 1986
|mese = luglio
|titolo = Crossroads: A Tin Can Perspective
|pubblicazione = Proceedings of the U.S. Naval Institute
|città = Annapolis, Maryland
| volume = 112
| numero = 7
| lingua = en
|pp = 72-74
|ISSN= 0041-798X }}
* {{Cita testo
|autore = Jonathan Weisgall
|data= 1994
|titolo = Operation Crossroads: The Atomic Tests at Bikini Atoll
|città = Annapolis, Maryland
|editore = Naval Institute Press
|ISBN = 978-1-55750-919-2
|cid= Weisgall 1994
|lingua= en}}
== Voci correlate ==
* [[Dose assorbita]]
* [[Guerra nucleare]]
* [[Incidente nucleare]]
* [[Malattia acuta da radiazione]]
* [[Radioprotezione]]
* [[Trinity test]]
* [[
* [[Atollo di Bikini]]
* [[Test di armi nucleari degli Stati Uniti d'America]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20000521071018/http://history.navy.mil/ac/bikini/bikini1.htm A series of watercolour paintings], made by U.S. Military combat artists, as a report of the tests.
* {{cita web | 1 = http://www.history.navy.mil/faqs/faq4-1.htm | 2 = US Navy and Nuclear Weapons Testing | accesso = 27 febbraio 2010 | dataarchivio = 6 febbraio 1997 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/19970206084507/http://www.history.navy.mil/faqs/faq4-1.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.mbe.doe.gov/me70/manhattan/crossroads.htm | 2 = Manhattan Project – Operation Crossroads (DOE History) | accesso = 27 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100222232849/http://www.mbe.doe.gov/me70/manhattan/crossroads.htm | dataarchivio = 22 febbraio 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.nv.doe.gov/library/films/film.aspx?ID=63|titolo=Links to a clip from a film from the U.S. Department of Energy about the ''Able'' shot.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100226141515/http://www.nv.doe.gov/library/films/film.aspx?ID=63|dataarchivio=26 febbraio 2010}}
* {{cita web|url=http://www.nv.doe.gov/library/films/film.aspx?ID=66|titolo=Links to a clip from a film from the U.S. Department of Energy about the ''Baker'' shot.|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100226140456/http://www.nv.doe.gov/library/films/film.aspx?ID=66|dataarchivio=26 febbraio 2010}}
* {{cita web|https://www.archive.org/details/1946-07-08_First_Pictures_Atomic_Blast|Newsreel footage of the Able blast.}}
*
* {{cita web |1=http://www.dtra.mil/documents/rd/DNATR8205V2.pdf |2=dtra.mil: Analysis of Radiation Exposure for Naval Units of Operation Crossroads – Volume II-(Appendix A) Target Ships |accesso=27 febbraio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091229212253/http://www.dtra.mil/documents/rd/DNATR8205V2.pdf |dataarchivio=29 dicembre 2009 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.nps.gov/history/history/online_books/swcrc/37/index.htm|The Archeology of the Atomic Bomb – A Submerged Cultural Resources Assessment of the Sunken Fleet of Operation Crossroads at Bikini and Kwajalein Atoll Lagoons (1991)}}
* {{cita web |1=http://www.dtra.mil/documents/rd/DNATR84119.pdf |2=dtra.mil: Internal Dose Assessment – Operation Crossroads |accesso=27 febbraio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090327054256/http://www.dtra.mil/documents/rd/DNATR84119.pdf |dataarchivio=27 marzo 2009 |urlmorto=sì }}
* [http://www.wikimapia.org/#y=11695693&x=165279007&z=14&lm=0&m=h Wikimapia link] showing Bikini Atoll and, particularly, the Castle Bravo crater.
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?NR=1&v=aWOONz0g5F0|titolo=Inquinamento a lungo termine ed effetti sulla fauna e alla flora nell'atollo delle Bikini, causate da questi e dai successivi 65 test atomici}}
{{Test nucleari USA}}
{{Armi nucleari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|energia nucleare|mare|storia}}
[[Categoria:Armi nucleari|Crossroads]]
[[Categoria:Disastri ambientali]]
[[Categoria:Test nucleari degli Stati Uniti d'America|Crossroads]]
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