Terni: differenze tra le versioni

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{{AvvisounicodeNota disambigua}}
{{W|Umbria|maggio 2017}}
{{Nota disambigua|altri significati del termine|[[Interamna (disambigua)]]|Interamna}}
{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Terni
|Panorama = Terni panorama visto da sant erasmo di cesi.jpg
|panorama = Terni_panorama_1.jpg
|linkStemmaDidascalia = Terni-Stemma.png vista dall'alto
|Voce bandiera =
|siglaRegione = UMB
|Voce stemma =
|siglaProvincia = TR
|Stato = ITA
|latitudineGradi = 42
|Grado amministrativo = 3
|latitudineMinuti = 34
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Terni
|longitudineGradi = 12
|Amministratore locale = [[Stefano Bandecchi]]
|longitudineMinuti = 39
|Partito = [[Alternativa Popolare|AP]]
|longitudineSecondi = 0
|Data elezione = 29-5-2023
|altitudine = 130
|Data istituzione =
|superficie = 211,90
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|abitanti = 112.589
|Divisioni confinanti = [[Acquasparta]], [[Arrone]], [[Colli sul Velino]] ([[Provincia di Rieti|RI]]), [[Labro]] (RI), [[Montecastrilli]], [[Montefranco]], [[Narni]], [[Rieti]] (RI), [[San Gemini]], [[Spoleto]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), [[Stroncone]]
|anno = 30-09-2009
|densitaZona sismica = 5312
|Gradi giorno = 1650
|frazioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Nome abitanti = ternani
|comuniLimitrofi = [[Acquasparta]], [[Arrone]], [[Colli sul Velino]] (RI), [[Labro]] (RI), [[Montecastrilli]], [[Montefranco]], [[Narni]], [[Rieti]] (RI), [[San Gemini]], [[Spoleto]] (PG), [[Stroncone]]
|Patrono = [[Valentino di Terni|san Valentino]]<ref>Fino al 1600 era compatrono insieme a sant'Anastasio e san Procolo.</ref>
|cap = 05100
|Festivo = 14 febbraio
|prefisso = [[0744]]
|istatPIL = 055032
|PIL procapite =
|fiscale = L117
|Mappa = Map of comune of Terni (province of Terni, region Umbria, Italy).svg
|zonaSismica = 2
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Terni all'interno della provincia omonima
|gradiGiorno = 1650
|nomeAbitanti = ternani
|patrono = [[San Valentino]]
|festivo = [[14 febbraio]]
|sito = http://www.comune.terni.it/
}}
'''Terni''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[Provincia di Terni|omonima provincia]] in [[Umbria]].
'''Terni''' è una città di 112.589<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Bilancio demografico mensile, 31 agosto 2009, dati]</ref> abitanti dell'[[Umbria]], capoluogo della [[provincia di Terni|provincia omonima]] e 41º [[comune]] italiano per popolazione.
 
L'area della valle di Terni risulta interessata da insediamenti stabili già in età protostorica, come è testimoniato dalla necropoli delle Acciaierie, utilizzata a partire dall'ultima fase dell'Età del Bronzo finale fino a tutta la fase iniziale della prima Età del Ferro
Città ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal [[XIX secolo]], quando furono costituite le [[acciaierie di Terni|acciaierie]], ha subito pesanti bombardamenti nel corso della [[seconda guerra mondiale]], che però non le hanno impedito di rimanere uno dei fulcri dell'economia dell'Umbria.
da una comunità cospicua, riconducibile alla ''facies'' protostorica detta ''[[Cultura di Terni]]''.
 
L'abitato pertinente alla necropoli era posto nella fascia collinare e pedemontana a nord dell'attuale città, probabilmente nella zona della Civitella, mentre solo in età più tarda (VII sec. a.C.) si avrà la nascita di un vero e proprio centro protourbano nell'area posta alla confluenza tra fiume Nera e torrente Serra. I dati archeologici sembrano confermare, quindi, la tradizionale data di fondazione della città, collocata al [[672 a.C.]] in base ad un'iscrizione del 32 d.C. (''Corpus Inscriptionum Latinarum'' XI, 4170) . Le genti preromane che abitavano tali insediamenti nelle fonti latine sono chiamate ''Nahartes'' (da cui il nome della città, ''Interamna Nahartium'', ossia dei Naharti), etnonimo che accomuna tutte le popolazioni umbre che vivevano lungo il corso del fiume Nahar (il Naia) in fondo alla valle.
Terni è anche nota come la "Città degli Innamorati", dato che [[San Valentino]] ne fu vescovo e le sue spoglie sono ivi custodite.
 
Città ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal medioevo, quando era un ricco e combattivo [[Comune medievale|libero Comune]] con decine e decine di mulini ad acqua, nel [[XIX secolo]] vide crescere la sua potenzialità industriale nella [[seconda rivoluzione industriale]], tanto da essere soprannominata "La Città d'Acciaio" e la "[[Manchester]] italiana".<ref>{{Cita web |url=http://www2.stile.it/viaggi/citta/umbria-terni-manchester-italiana/ |titolo=Terni, la Manchester italiana |sito= Stile.it |accesso=22 novembre 2013 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131203000142/http://www2.stile.it/viaggi/citta/umbria-terni-manchester-italiana/ |dataarchivio=3 dicembre 2013 |urlmorto=sì }}</ref> Ospita le famose [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]] fondate nel 1884 e dal 1875 un'importante Fabbrica d'Armi, tuttora attiva, oltre ad impianti idroelettrici e opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Prima città industriale in Italia dopo quelle del famoso [[Triangolo industriale|Triangolo]], ha subìto pesantissimi bombardamenti nel corso della [[seconda guerra mondiale]] da parte degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
{{quote|riscopro che Terni... è fra le più celebri e illustri città d'Italia, per cagione di antichità, per dignità sua, pe'magistrati, per grandezza e nobiltà delle pubbliche fabbriche, per gli onori ricevuti e pe' grandi e prodi e santi uomini prodotti|[[Francesco Angeloni]], ''[[Historia di Terni]]'', 1646}}
 
Nel [[XXI secolo]], Terni conserva soprattutto una struttura moderna, sorta con le ricostruzioni post-belliche. Nonostante ciò, sono ancora rintracciabili nella città rinvenimenti archeologici dell'età del ferro, monumenti romani, medievali e barocchi.<ref>{{cita web|url= http://www.logitravel.it/guida-turistica/terni-664.html |titolo= Guida turistica Terni: una città, mille sfaccettature |sito= Logitravel.it }}</ref> Alle zone urbane moderne si alternano paesaggi verdi (in primis la [[cascata delle Marmore]], il [[Lago di Piediluco]] e la campagna ternana), e anche nel circondario numerose sono ancora le testimonianze di resti romani ([[Carsulae]]), medievali, rinascimentali e barocchi.
== Geografia fisica ==
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Terni}}
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1650 GR/G
Terni è attraversata dal fiume [[Nera (Italia)|Nera]].
 
Una tradizione tarda, rifacendosi a un passo dell'[[Historia Augusta]], attribuisce alla città umbra i natali del celeberrimo storico [[Publio Cornelio Tacito]], al quale è intitolata una delle principali piazze cittadine e un monumento.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Terni}}
=== Preistoria ===
La città, posta in una pianura alluvionale tra il fiume [[Nera (Italia)|Nera]] e il torrente [[Serra (torrente)|Serra]], vide il suo territorio abitato già nell'[[età del bronzo]] e del [[Età del ferro|ferro]], come testimoniano numerosi rinvenimenti.
L'[[età del Bronzo]] medio ([[XVI secolo a.C.|XVI]]–[[XIII secolo a.C.]]) è segnata da un'attività pastorale, di tipo transumante, contraddistinta da insediamenti in capanne e grotte. Questa attività di tipo caseario è testimoniata dai vari manufatti ceramici, ad essa connessi, rinvenuti presso [[Titignano]], [[Avigliano Umbro]] e [[Narni]]
Con gli inizi dell'[[età del Ferro]] ([[X secolo a.C.]]), il territorio accresce la propria importanza, come attestato dalla grande [[necropoli]] delle [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]]. In questo periodo si afferma un modello di insediamento stabile ed organizzato, supporto fondamentale per lo sviluppo della cultura ternana, una delle più importanti dell'[[Italia]] protostorica.
 
Terni è anche nota come “città degli innamorati” poiché presso l'omonima basilica sono custodite le spoglie di [[Valentino di Terni|San Valentino]] che fu vescovo della città.
In base alla tipologia dei corredi funerari è possibile distinguere tre fasi: ''Terni I'', ''Terni II'' e ''Terni III''.
 
[[File:La città di Terni all'alba.jpg|thumb|upright=1.2|sinistra|La conca di Terni all'alba, con la città e sullo sfondo i Monti Martani e della Valnerina]]
Alla prima fase, la più antica, appartengono le tombe ad incinerazione, formate da un pozzetto per lo più cilindrico. Le analogie culturali sono con l'area laziale, soprattutto [[Latini|Roma-Colli Albani e Allumiere]]. L'abitato corrispondente alla necropoli di questo periodo era probabilmente situato sul Colle di Pentima, lungo il margine orientale della conca ternana.
 
== Geografia fisica ==
La fase ''Terni II'', databile al IX secolo a.C., è caratterizzata dalla sostituzione del rito funerario dell'incinerazione con quello dell'inumazione. Le [[sepoltura|sepolture]] ad inumazione sono formate da fosse rettangolari, riempite con terra e pietrame oltre il livello del suolo, alcune con circolo di pietre a delimitarne il perimetro, a volte con fondo pavimentato da ciottoli di fiume. Le evidenze culturali di questa fase ricollegano la necropoli ternana all'area [[Umbri|umbra]], [[Sabini|sabina]] e [[Piceni|picena]], ma con apporti dalla fase laziale di [[Latini|Roma-Colli Albani II]], soprattutto nella ceramica.
Terni sorge sulle rive del fiume [[Nera (Italia)|Nera]] e del fiume [[Serra (torrente)|Serra]], in una vasta e fertile valle circondata dall'[[Appennino umbro-marchigiano]] e dal [[Subappennino laziale]]. È situata al centro della penisola italica e dista 80 chilometri da [[Perugia]], 90 da [[L'Aquila]] e 100 da [[Roma]].
 
=== Territorio ===
Alla fase ''Terni III'', databile fra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[VI secolo a.C.]], appartengono le tombe di S. Pietro in Campo, poco più ad occidente della necropoli delle Acciaierie, e quelle rinvenute nell'area dell'ex poligrafico Alterocca. Le sepolture sono tutte ad inumazione, particolarmente ricche, quelle maschili, di armi in ferro, fra cui le lance a foglia, giavellotti, spade e [[pugnale|pugnali]], in quelle femminili, lebeti, bacili, attingitoi, [[anfora|anfore]], oltre alle [[fibula|fibule]].
{{vedi anche|Conca Ternana}}
I più recenti scavi, in località Maratta Bassa ed in contesto urbano, hanno confermato un processo di proto urbanizzazione, decisamente precoce rispetto ad altre realtà umbre.
[[File:Campagna ternana.jpg|thumb|Campagna ternana a nord-ovest della città, panorama delle colline nella zona detta di Valle Antica]]
Il territorio comunale è ampio (212,43&nbsp;km²), e si estende intorno alla città di Terni, ([[conca ternana|Val Ternana]]) fino alla [[Valnerina]] ad est e alle [[Terre Arnolfe]] a nord/nord-ovest.
La densità abitativa è abbastanza elevata, per la notevole presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale.
Il territorio si è formato a causa dell'erosione dovuta al mare presente durante la [[preistoria]]. Anche per questo elemento il sottosuolo è sabbioso e quindi riduce la possibile devastazione dei [[Terremoto|terremoti]] che spesso si scatenano nelle zone appenniniche.
 
=== Orografia ===
In epoca storica, secondo le [[Tavole eugubine]], il popolo dei Naharti (''Naharkum..Numen'') era considerato nemico dell'arce umbra di Gubbio, al pari degli [[Etruschi]] e degli [[Castellieri|Jabusci]]. È probabile che i Naharti abitassero proprio lungo il corso del Nera, la cui radice idronimica ''Nahar-'' è in comune con l'appellativo ''Naharkum''.
Il territorio comunale ha un dislivello di 1.017&nbsp;{{m s.l.m.}}: si passa infatti dai 104 di Vocabolo Pantano, ai 1.121 del [[Monte Torre Maggiore]] ed è composto per il 52,6% da montagna, per il 31,6% da collina, per il 13,4% da pianura e per il 2,4% da laghi.
 
=== Idrografia ===
Alcune sommità che circondano la piana di Terni continuarono ad essere abitate, come le propaggini meridionali dei monti Martani, disseminate di piccoli insediamenti, posti fra i 700 e i 1.000 m di altezza, non tutti a scopo abitativo, di cui il più importante è il sito fortificato di S. Erasmo di [[Cesi]], databile almeno al [[V secolo a.C.]]
I fiumi presenti nel territorio sono il Nera, il Serra, il [[Tescino]], l'Aia e il canale di Recentino. Le [[Cascate delle Marmore]] sono formate dal [[Velino (fiume)|fiume Velino]] che compie interamente il suo corso attraversando la [[provincia di Rieti]] e il suo capoluogo, gettandosi poi nel fiume Nera.
 
=== Clima ===
La notizia non provata che al di sopra di [[Rocca San Zenone]] si trovasse l'[[oppidum]] [[Umbri|umbro]] di ''Vindena'' si riferisce probabilmente alla memoria di questi insediamenti di altura.
[[File:Temporale sulla campagna ternana verso Torre Maggiore.jpg|destra|miniatura|Temporale sulla campagna ternana, verso Torre Maggiore]]
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], Terni appartiene alla fascia [[Clima mediterraneo#Csa|Csa]], ossia al clima mediterraneo. La città gode di un clima mite e confortevole nei periodi primaverili ed autunnali.
 
Le stagioni più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di novembre e aprile. L'autunno tende inoltre a essere più caldo della primavera a causa del lento rilascio del calore assorbito dal suolo nel corso dei mesi estivi.
L'origine della città viene dunque fatta risalire al [[672 a.C.]], come si evince da un'[[iscrizione]] [[Lingua latina|latina]] di età [[Tiberio (imperatore romano)|tiberiana]]. Il nome ''Interamna Nahars'' ha fatto pensare che il Nera e il Serra e le loro derivazioni circondassero la città, costituendo una difesa naturale. Il nome ''Interamna'' si è poi evoluto in ''Teramna'', ''Terani'' e, infine, ''Terni''.<ref> Laura Bonomi Ponzi, ''L'Età Preistorica, in '' Storia Illustrata delle città dell'Umbria '' a cura di Raffaele Rossi, '' Terni '', a cura di Michele Giorgini, Elio Sellino Editore, Milano 1993, pp. 37-46</ref>
 
Per la loro posizione in una piana alluvionale intermontana, sia la città che i centri limitrofi sono soggetti a forti escursioni termiche annue: cosicché l'estate è estremamente calda, umida, poco ventilata e perciò afosa, condizione che espone il territorio a forte rischio di siccità.
=== La conquista romana ===
Viceversa, gli inverni sono freddi e piovosi, con notevoli picchi rigidi e intervallati fenomeni nevosi di una certa consistenza.
[[File:Carsulae Arco d'ingresso.jpg|thumb|right|Rovine di ''Carsulae''.]]
Le fonti classiche non citano quando Terni entrò a far parte delle strutture amministrative romane. Nel [[290 a.C.]], o poco dopo, [[Manio Curio Dentato]] promosse la costruzione della [[Via Curia]], collegando Terni a [[Rieti]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''Ρωμαιχή Ἁρχαιολόγια'', I, 14.4</ref> e, nel [[271 a.C.]], realizzò il taglio del costone delle [[Marmore]], per facilitare il deflusso delle acque del [[Velino (fiume)|Velino]] nel [[Nera (Italia)|Nera]]<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], ''Epistulae ad Atticum, Liber'' IV, 15, 5</ref>; è, quindi, probabile che già all'epoca ''Interamna'' fosse romanizzata.
 
In generale, il clima è moderatamente ventilato, poiché i venti tendono a diminuire d'intensità incontrando le alture circostanti. Pertanto, in assenza di vento, è frequente che la nebbia, talvolta molto fitta, ricopra la valle per buona parte della giornata, soprattutto durante la stagione fredda, con elevati valori di umidità dell'aria. {{vedi anche|Stazione meteorologica di Terni}}
Durante la [[guerre puniche|seconda guerra punica]], nel [[214 a.C.]], ''Interamna'', insieme ad altre undici colonie latine, non si trovò nelle condizioni di fornire il suo contingente di armati per formare le due legioni urbane che i [[console (storia romana)|consoli]] di quell'anno, [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso]] e [[Marco Claudio Marcello]], ebbero intenzione di arruolare; quest'azione, giudicata dal [[Senato romano|Senato di Roma]] come tradimento, fu severamente punita qualche anno dopo con l'emanazione di una legge apposita, che nella giurisdizione delle colonie latine si chiamò ''ius XII coloniarum''.<ref>[[Tito Livio]], ''Ab Urbe condita'', XXVII, 9; [[Tito Livio]], ''Ab Urbe condita'', XXIX, 15. Per una critica complessiva sull'accaduto e l'importanza della sentenza definitiva del Senato si veda Gaetano De Santis, ''Storia dei Romani'', vol. III, parte II, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1968, pp. 448-449 e vol. IV, parte I, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1969, pp. 553-554.</ref> Tra l'altro, a questo periodo risalgono le mura che circondarono il perimetro dell'abitato romano.
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1650 GR/G
{{ClimaAnnuale
| nome = Terni
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 10.2
| tempmax02 = 12.6
| tempmax03 = 16.1
| tempmax04 = 19.7
| tempmax05 = 24.6
| tempmax06 = 28.9
| tempmax07 = 32.7
| tempmax08 = 32.2
| tempmax09 = 27.9
| tempmax10 = 21.8
| tempmax11 = 15.3
| tempmax12 = 10.8
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.4
| tempmin02 = 3.5
| tempmin03 = 5.6
| tempmin04 = 8.1
| tempmin05 = 11.9
| tempmin06 = 15.7
| tempmin07 = 18.3
| tempmin08 = 18.3
| tempmin09 = 15.5
| tempmin10 = 10.8
| tempmin11 = 6.6
| tempmin12 = 3.5
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 66
| pioggia02 = 68
| pioggia03 = 63
| pioggia04 = 65
| pioggia05 = 69
| pioggia06 = 60
| pioggia07 = 26
| pioggia08 = 57
| pioggia09 = 83
| pioggia10 = 102
| pioggia11 = 110
| pioggia12 = 83
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 8
| giornipioggia05 = 8
| giornipioggia06 = 7
| giornipioggia07 = 4
| giornipioggia08 = 5
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 9
| giornipioggia12 = 8
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 3.3
| elio02 = 4.2
| elio03 = 4.8
| elio04 = 5.5
| elio05 = 6.9
| elio06 = 7.9
| elio07 = 9.4
| elio08 = 8.8
| elio09 = 7.1
| elio10 = 5.6
| elio11 = 3.8
| elio12 = 3.0
<!-- Venti prevalenti ed intensità media da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| vento01 = E
| intensità01 = 3.3
| vento02 = E
| intensità02 = 3.3
| vento03 = SW
| intensità03 = 3.1
| vento04 = SW
| intensità04 = 3.2
| vento05 = SW
| intensità05 = 3.2
| vento06 = SW
| intensità06 = 3.2
| vento07 = SW
| intensità07 = 3.3
| vento08 = SW
| intensità08 = 3.2
| vento09 = SW
| intensità09 = 2.9
| vento10 = E
| intensità10 = 3.1
| vento11 = E
| intensità11 = 3.1
| vento12 = E
| intensità12 = 3.3
}}
 
== Storia ==
Alla fine del [[II secolo a.C.|secondo secolo a.C.]] sono databili alcuni lavori di riassetto del ramo orientale della [[via Flaminia]], che collegava (e collega) [[Narni]] a [[Spoleto]], per riallacciarsi all'originario tracciato della consolare all'altezza di ''[[San Giovanni Profiamma|Forum Flaminii]]'', poco a nord di [[Foligno]].
{{Vedi anche|Storia di Terni}}
===La nazione dei Naharki===
[[File:Tavola eugubina (III-II secolo a. C.).jpg|thumb|upright=0.4|Tavola eugubina (III-II secolo a. C.)]]La città, posta in una pianura alluvionale tra il fiume [[Nera (Italia)|Nera]] e il [[Serra (torrente)|torrente Serra]], vide il suo territorio abitato già nel neolitico nell'età del rame, nell'età del bronzo e del ferro, come testimoniano numerosi rinvenimenti. L'età del Bronzo medio ([[XVI secolo a.C.|XVI]]–[[XIII secolo a.C.]]) fu segnata da un'attività pastorale, di tipo transumante, contraddistinta da insediamenti in capanne e grotte. Questa attività di tipo caseario è testimoniata dai vari manufatti ceramici, ad essa connessi, rinvenuti presso [[Titignano (Orvieto)|Titignano]], [[Avigliano Umbro]] e [[Narni]].{{Senza fonte}}
 
Con gli inizi dell'[[età del Ferro]] ([[X secolo a.C.]]), il territorio accrebbe la propria importanza, come attestato dalla grande [[necropoli]] delle [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]]. In questo periodo si affermò un modello di insediamento stabile ed organizzato, supporto fondamentale per lo sviluppo della cultura ternana, una delle più importanti dell'[[Italia]] protostorica. La Necropoli dei ''Naharki'' di Terni che fu scoperta nel 1884 è la più grande dell'Europa meridionale: 2500 tombe<ref>Maria Cristina De Angelis, La necropoli delle Acciaierie di Terni. X-VII sec. a.C., in Gens antiquissima Italiae. Antichità dell’Umbria in Vaticano, Perugia 1988.</ref>
Dopo la [[Guerra sociale]] ''Interamna'' divenne ''[[municipio|municipium]]'', non si sa se con le caratteristiche della piena [[cittadinanza (storia romana)|cittadinanza]] o come ''civitas sine suffragio''.<ref> Claudia Andreani, ''La città romana'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '', Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 1997, p. 139</ref>
<ref>Laura Bonomi Ponzi, La necropoli delle Acciaierie di Terni. VII-VI a.C., in Gens antiquissima Italiae. Antichità dell’Umbria in Vaticano, Perugia 1988.</ref>
<ref>Valentina Leonelli, Necropoli della prima Età del Ferro delle Acciaierie a Terni, in Grandi contesti e problemi della protostoria italiana, 7, Firenze 2003.</ref>.
 
=== L'ImperoEpoca Romanoromana ===
[[File:G.C.TacitoArco di San Damiano a Carsulae (poco fuori Terni).jpg|thumb|rightupright=1.2|La statuasinistra|Arco di GaioSan Cornelio TacitoDamiano a Terni.[[Carsulae]]]]
[[File:EmpereurTacite.jpg|thumb|upright|Busto di [[Marco Claudio Tacito]]]]
Con la sistemazione amministrativa dell'Italia, ''Interamna'' fu iscritta alla [[tribù]] ''Clustumina'' e fu inclusa nella ''[[Regio VI Umbria]]''.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia'', III, 12, 107</ref> Si colloca nel periodo fra la fine del [[I secolo a.C.]] e la prima metà del [[I secolo d.C.]] la strutturazione definitiva della Terni romana. In questo periodo furono edificati [[Tempio|templi]], il [[Teatro (architettura)|teatro]], due [[terme]] e l'[[anfiteatro]].<ref> Claudia Andreani, ''Il municipio romano '', op. cit., pp. 139-168</ref>
Le fonti classiche non citano quando Terni (in latino ''Interamna Nahars'' o semplicemente ''Interamna'') entrò a far parte delle strutture amministrative romane. Nel [[290 a.C.]], o poco dopo, [[Manio Curio Dentato]] promosse la costruzione della [[Via Curia]] (di cui non resta traccia), collegando Terni a [[Rieti]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''Ρωμαιχή Ἁρχαιολόγια'', I, 14.4</ref> e realizzò il taglio del costone delle [[Cascata delle Marmore|Marmore]], per facilitare il deflusso delle acque del [[Velino (fiume)|Velino]] nel [[Nera (Italia)|Nera]];<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], ''Epistulae ad Atticum, Liber'' IV, 15, 5</ref> è, quindi, probabile che già all'epoca ''Interamna'' fosse romanizzata. Dopo la [[Guerra sociale]], ''Interamna'' divenne ''[[municipio (storia romana)|municipium]]''.<ref>Claudia Andreani, ''La città romana'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '', Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 1997, p. 139</ref> Con la sistemazione amministrativa dell'Italia, ''Interamna'' fu iscritta alla [[tribù]] ''Clustumina'' e fu inclusa nella ''[[Regio VI Umbria]]''.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia'', III, 12, 107</ref> Si colloca nel periodo fra la fine del [[I secolo a.C.]] e la prima metà del [[I secolo d.C.]] la strutturazione definitiva della Terni romana. In questo periodo furono edificati [[Tempio|templi]], il [[Teatro (architettura)|teatro]], due [[terme]] e l'[[anfiteatro]].<ref>Claudia Andreani, ''Il municipio romano '', op. cit., pp. 139-168</ref>
 
Durante l'Impero fu teatro di alcuni avvenimenti significativi: la resa delle ultime truppe di [[Vitellio]] alle legioni di [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]] nel [[69]],<ref>[[Publio Cornelio Tacito]] ''Historiae, Liber III, LXI''</ref> l'attribuzione, da parte del [[Senato]], dell{{'}}''auctoritas'' imperiale a [[Settimio Severo|L. Settimio Severo]], già acclamato Imperatore dalle legioni d'Illiria, nel [[193]],<ref> Elio Sparziano ''[[''Historia Augusta]], Vita Severi'', 6</ref> e l'uccisione, nel [[253]], nelle campagne vicine, dell'imperatore [[Gaio Vibio Treboniano Gallo|V. Treboniano Gallo]] e di suo figlio [[Volusiano|G. Vibio Volusiano]], mentre si apprestavano a combattere contro le legioni dell'usurpatore [[Emiliano (imperatore romano)|M. Emilio Emiliano]], acclamato Imperatore dalle truppe della [[Mesia]].<ref>''Epitome De Caesaribus'', XXX</ref>
 
Nel 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano venne martirizzato il primo vescovo interamnate [[Valentino di Terni|san Valentino]]<ref>{{Cita libro|lingua=it|autore=Edoardo D'Angelo|titolo=Terni medievale. La città, la chiesa, i santi, l'agiografia|pubblicazione=Fondzione Cisam|anno=2015|p=|cid=}}</ref>. Egli fu consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Egli è il patrono della città di Terni e degli epilettici. Non sappiamo con certezza la sua origine, se fosse ternano o romano, fatto certo e sicuro che egli fu il vescovo di Terni per tutta la sua vita, sin dalla sua ordinazione. La tradizione orale e storiografica ternana antica lo vuole originario di Terni.
Risale all'inizio del [[III secolo d.C.]] la testimonianza della [[Tavola Peutingeriana|''Tabula Peutingeriana'']] che il tracciato di riferimento della Via Flaminia non è più quello occidentale, da ''Narnia'' a ''Mevania'', ma quello orientale, che passa per Terni, contrariamente all'''itinerarium Gaditanum'' di due secoli prima, che indica il primo come percorso preferito.<ref>Sulla viabilità romana extra-urbana si veda Paul Fontaine, ''Citès et enceintes de l'Ombrie antique'', Institut Historique Belge de Rome, Bruxelles-Rome 1990, pp. 111-114</ref>
 
Nel 275 d.C., a seguito dell'assassinio di Aureliano, un ternano divenne imperatore di Roma: prima il Senato e poi l’esercito decisero che il successore dovesse essere [[Marco Claudio Tacito]], che fu richiamato dalla sua casa interamnate e incoronato:
La diffusione del [[Cristianesimo]] è attestata dall'area cimiteriale, databile al [[IV secolo]], sorta su una necropoli pagana, alla sommità di un colle poco a sud della città, lungo la ''via Interamnana''. Il luogo principale di culto fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, a ridosso dell'anfiteatro, nel luogo dove ora sorge la cattedrale e fu dedicato inizialmente a S. Maria Assunta.<ref>Cristina Ranucci, ''Interamna Nahars nella tarda antichità: l'avvento del Cristianesimo'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '' op. cit., pp. 171-202</ref>
 
<small>''«Nella bontà, nella clemenza, nella giustizia, nell’equità, nella prudenza, nelle liberalità e nell’altre virtù a’ Principi convenevoli, superò molti dei suoi migliori predecessori...»''</small><ref>Racconta [[Francesco Angeloni]] nella sua ''[[Historia di Terni]]''.</ref>.
Dopo la [[Guerra Gotica (535-553)|Guerra Gotica]], durante la quale è probabile che anche ''Interamna'' sia stata, prima occupata dagli [[Ostrogoti]], poi ripresa dai [[Impero bizantino|Bizantini]],<ref>Per i movimenti degli eserciti, gotico e bizantino, nell'attuale Umbria meridionale vedi [[Procopio di Cesarea]],'' Ὑπὸν τὼν πολεμὼν'', V, 16; VI, 11; VII, 12; VIII, 23</ref> la conquista più significativa fu quella [[Longobardi|longobarda]], avvenuta ad opera dei [[Ducato di Spoleto|Duchi di Spoleto]] alla fine del [[VI secolo]] e compiuta già al tempo di [[Autari]]. Terni assunse il carattere di città di frontiera, trovandosi a poca distanza da Narni bizantina, posta a guardia della via Flaminia, nel suo tratto occidentale. Sebbene il limite esatto fra le due aree nemiche sia molto difficilmente identificabile, si ritiene che esso fosse compreso fra la consolare Flaminia, nel suo percorso più antico, in mano ai Bizantini, e la ''via Interamnana'', in mano ai Longobardi, che la utilizzarono per l'occupazione della Sabina occidentale, fino a [[Farfa]].<ref>Pier Maria Conti, ''Genesi, fisionomia e ordinamento territoriale del ducato di Spoleto'', in ''Spoletium'', XVII, 1975</ref>
 
Egli punì i responsabili della morte di Aureliano, riordinò la rete stradale, si rivolse contro gli Eruli e i Goti che saccheggiavano i territori dell'Asia Minore; dopo averli battuti, affidò la continuazione dell'impresa al suo fratellastro [[Marco Annio Floriano]], suo prefetto del pretorio. Nonostante l’età si impegnò nella guerra contro i persiani che Aureliano aveva avviato. La chiuse vittorioso, ma fu l’ultima soddisfazione per lui. Aveva già la ragguardevole età di 75 anni, Marco Claudio, dopo aver ricoperto importanti cariche pubbliche (fu anche Console) si ritirò a vita privata ritornando nella sua casa natia di Interamna. Una casa che, come le altre dei Tacito, si trovava secondo gli studi e le ricerche dello storico ternano [[Francesco Angeloni]], in quella che oggi è via Manassei: i Manassei (una delle nobili famiglia ternane più importanti nel Medioevo e Rinascimento) avrebbero appunto costruito il loro palazzo, sulla preesistente casa di Tacito. Morì nel 276, circa un anno dopo la sua nomina ad imperatore, forse a causa di febbri contratte nell'affrontare il viaggio di ritorno. Tuttavia le testimonianze degli storici latini sono insufficienti rispetto a quest'ultimo particolare. Si sa solo che a succedergli fu il fratellastro Annio Floriano. Secondo la [[Historia Augusta]] a Marco Claudio Tacito, Marco Annio Floriano e a Gaio Cornelio Tacito (loro avo), era dedicata una tomba detta: ''Tre Monumenti'', che sorgeva nella zona di porta Spoletina, prima delle invasioni barbariche.
Durante la prima fase del dominio longobardo la diocesi ternana fu soppressa da [[Gregorio Magno]], forse più per mancanza di fedeli che per riduzione della popolazione, e fu assorbita da quella di Narni.
 
La diffusione del [[Cristianesimo]] è attestata dall'area cimiteriale, databile al [[IV secolo]], sorta su una necropoli pagana. Il luogo principale di culto dedicato inizialmente a S. Maria Assunta, fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, nel luogo dove ora sorge la cattedrale.<ref>Cristina Ranucci, ''Interamna Nahars nella tarda antichità: l'avvento del Cristianesimo'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '' op. cit., pp. 171-202</ref>
Il passaggio ai [[Franchi]] non mutò radicalmente la situazione, poiché Terni continuò a dipendere dal Ducato di Spoleto, pur essendo sede di un [[Conte|''comes'']]. La diocesi, alla fine dell'[[VIII secolo]], fu annessa a quella di Spoleto, ristabilendo così, ma a favore del Regno, un'anomalia istituzionale. Proprio per questo motivo il Papato e la diocesi narnese non smisero mai di rivendicare la sovranità su Terni, facendosi forti della ''[[Promissio Carisiaca]]'' e dei [[capitolare|capitolari]] successivi, che affermavano la volontà dell'Impero di restituire Narni al Papa.<ref>Nonostante i fondati dubbi di autenticità e l'equivoco sull'oggetto della restituzione al Papato, dopo le guerre del re longobardo [[Desiderio]], la documentazione può essere reperita nei vari Diplomi imperiali editi in [[Monumenta Germaniae Historica]] [http://www.dmgh.de]</ref>
 
Dopo la [[Guerra Gotica (535-553)|Guerra Gotica]], durante la quale è probabile che anche ''Interamna'' sia stata, prima occupata dagli [[Ostrogoti]], poi ripresa dai [[Impero bizantino|Bizantini]],<ref>Per i movimenti degli eserciti, gotico e bizantino, nell'attuale Umbria meridionale vedi [[Procopio di Cesarea]],'' Ὑπὸν τὼν πολεμὼν'', V, 16; VI, 11; VII, 12; VIII, 23</ref> la conquista più significativa fu quella [[Longobardi|longobarda]], avvenuta ad opera dei [[Ducato di Spoleto|Duchi di Spoleto]] alla fine del [[VI secolo]] e compiuta già al tempo di [[Autari]].
=== Il Basso Medioevo ===
Nel [[1174]] le soldataglie del vescovo [[Cristiano di Magonza]] la presero e la distrussero con l'accusa di non pagare le gabelle dovute.<ref>''Die Chronic des Popstes Burchard von Ursberg'' in ''Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum germanicarum in usum scholarum separatim editi'', p. 52; Johan Friederich Bohmer, ''Regesta Imperii IV. Lothar III und åltere Staufer 1125-1197. 2 Abt.: Die Regesten des Kaiserreiches unter Friederich I 1152(1122)-1190. Lief 1168-1180'', Wien 2001, IV, 2,3, n.2070 [http://www.regesta-imperii.de]</ref>
 
=== Il comune nel Medioevo e nel Rinascimento ===
Nonostante i Diplomi imperiali dei secoli precedenti, la cessione del territorio e della diocesi ternani al potere temporale dei Papi non si realizzò, probabilmente per le resistenze dei duchi e dei vescovi di Spoleto, e soltanto la decisa opera di annessione dell'intero Ducato di Spoleto da parte di [[Innocenzo III]], nel [[1198]], riuscì a fare di Terni un pezzo del Patrimonio di S. Pietro in ''Tuscia''. Nel [[1218]], [[Papa Onorio III|Onorio III]] ricostituì il Capitolo Cattedrale nella chiesa di S. Maria Assunta, ma dotandola di una competenza territoriale molto esigua, esposta alle rivendicazioni di Narni, da una parte, e di Spoleto, dall'altra.<ref>''[[Monumenta Germaniae Historica]], Epistulae saeculi XIII e regestis Pontificum Romanorum selectae'', Tomus I, Weidmannos, Berolini MDCCCLXXXIII, pp. 33-34</ref>
[[File:Fronte e retro di un Crocifisso astile (Duomo di terni, XIII secolo).jpg|sinistra|thumb|Fronte e retro di Crocifisso astile (Duomo di Terni, XIII secolo)]]
[[File:Dettaglio di Terni e del suo contado nella Mappa d'Italia (Ignazio Danti, XVI secolo, Musei Vaticani).jpg|destra|miniatura|Dettaglio di Terni e del suo contado nella ''Mappa d'Italia'' (Ignazio Danti, XVI secolo, Musei Vaticani)]]
 
Nel [[1174]] le soldataglie del vescovo [[Cristiano di Magonza]] presero e distrussero la città con l'accusa di non pagare le presunte gabelle dovute all'imperatore<ref>''Die Chronik des Propstes Burchard Von Ursberg'' in ''Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum germanicarum in usum scholarum separatim editi'', p. 52; Johan Friederich Bohmer, ''Regesta Imperii IV. Lothar III und ältere Staufer 1125-1197. 2 Abt.: Die Regesten des Kaiserreiches unter Friederich I 1152(1122)-1190. Lief 1168-1180'', Wien 2001, IV, 2,3, n.2070 [http://www.regesta-imperii.de Startseite: Regesta Imperii]</ref>.
Quando Terni entrò a far parte del [[potere temporale]] dei Papi era già un [[Comune medievale|Comune]], con la magistratura dei due [[Console (storia medievale)|consoli]] e il [[Parlamento]], ma con una storia di lotte per la stessa sopravvivenza.
[[File:Insegne di Terni a Montaperti (1260).png|miniatura|Insegne di Terni a Montaperti (1260)]]
 
Alla fine del 1100 e agli inizi del 1200 Terni aveva una magistratura composta da due [[Console (storia medievale)|consoli]] e un [[Parlamento]], e al momento in cui riebbe la diocesi (1218), ebbe anche un [[Podestà (medioevo)|Podestà]] e un [[Capitano del Popolo]]. Nel 1240 Terni fu premiata da [[Federico II di Svevia|Federico II]] con l'aquila nera in campo oro nel proprio gonfalone cittadino: «per la fedeltà e la gagliardia dei suoi uomini» e comandata da un'antica, solida e orgogliosa aristocrazia di origine germanica, la famiglia Castelli in primis, discendente dalla stirpe di un principe [[Franchi|franco]] di Terni, ma anche quella dei Camporeali, dei Cittadini. Nel 1260 partecipò vittoriosamente alla [[battaglia di Montaperti]] al fianco dei Ghibellini Senesi contro la Guelfa Firenze. Nel [[1294]], il Comune si dotò di una nuova carica, i "quattro di credenza" o difensori del Popolo e, nel [[1307]], dei Priori. Terni entrò a far parte del [[potere temporale]] dei papi (e di conseguenza allo Stato Ponticio), in maniera definitiva, solo nel 1564, dopo il tragico evento della Strage dei [[Banderari]].
Al momento in cui gli fu restituita la diocesi, Terni ebbe anche il [[Podestà]] e il [[Capitano del Popolo]], apparentemente in anticipo di qualche decennio rispetto ad altri comuni umbri.
 
Agli inizi del Quattrocento, Terni aveva tra i sei e i settemila abitanti, 300 torri cittadine e una cinta muraria completa e in fase di miglioramento per le artiglierie. Era una città di medie dimensioni, più grande di Narni, urbanisticamente parlando, e poco più grande di Spoleto. Era una città-stato molto sviluppata e ricca grazie alla spinta di fiorenti commerci e di una crescente attività manifatturiera. A parte un piccolo censo alla chiesa e a un governatore pontificio come Andrea Tomacelli nel primo decennio del secolo, la cui rocca di controllo venne sistematicamente abbattuta più volte dai ternani stessi, nella seconda metà del secolo i governatori di Roma si vedranno costretti spesso a risiedere altrove, la città era libera politicamente e militarmente dal papato. La sua ricchezza nel [[XV secolo]] era favorita dalla sua presenza accanto ai fiumi Nera e Serra, con una serie di corsi d’acqua minori, le cosiddette ''forme'', che attivavano un numero cospicuo di: mulini, ramiere e cartiere. Gran parte dell’attività del governo cittadino era riservata a questioni di natura idrologica (Marmore, fiumi e canali cittadini). Di pari passo la città pullulava sempre più di una borghesia mercantile ([[Banderari]]) assai industriosa e che pareggiava in fasto e ricchezza la sua controparte: i nobili.
Nel giugno del [[1241]] Terni si sottomise spontaneamente a [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]], che la individuò, forse per le sue vie di comunicazione con Roma, come base della sua presenza nell'Italia Centrale durante il conflitto che lo oppose, nel [[1244]], al [[papa Innocenzo IV]] e, come sede, nel [[1247]], della [[dieta]] che avrebbe dovuto ridisegnare l'assetto amministrativo e politico dell'Italia.<ref>''[[Monumenta Germaniae Historica]], Constitutiones et acta publica Imperatorum et Regum'', Tomus II, Impensis Bibliopoli Hahniani, Hannoverae MDCCCXCVI, pp. 341, 347 e 354; Johan Friedrich Bohmer, ''op.cit.'', RI V 1, 1, 3609a</ref> Ma con la morte del sovrano, Terni tornò all'obbedienza papale, anche se lo fece molto tardivamente, nel [[1252]].
 
A capo della macchina comunale ternana stavano sei [[Priori]] (in carica mensile), con ampi poteri politici e amministrativi. Gli organi legislativi e consultivi erano: il [[Consiglio di Credenza]] (o di Cerna), composto, oltre che dai Priori, dai Ventiquattro del popolo (tanti per borgo, o rione, che erano sei: Fabri, Castello, Rigoni, Aultrini, Disotto, Amingoni), che portando ognuno una bandiera furono detti [[Banderari]]; e ventiquattro ''Boni viri'' (su base censuaria e imbussolati). Grande personaggio ternano di questo secolo fu il [[Barnaba da Terni|Padre Barnaba Manassei]], beato francescano di nobile lignaggio, inventore dei Monti di Pietà nel mondo contro l'usura ebraica<ref>(Mariano da Firenze, Compendìum Chronìcarum 1281-1520, "frater Barnaba inventor Montis pietatis vir quidem doctor in seculo et in religione sanctus")</ref>.
Nel [[1294]] il Comune si dotò di una nuova carica, i 'quattro di credenza' o difensori del Popolo e, nel [[1307]], dei Priori.
 
La storia cinquecentesca del comune si caratterizzerà ancora di più per la fecondità di ottimi e illustri uomini: condottieri (i fratelli [[Alessandro da Terni|Alessandro]] e [[Lucantonio Tomassoni]] e altri numerosi capitani, [[Ludovico Aminale da Terni|Ludovico Aminale]], uno dei tredici soldati di ventura italiani che parteciparono alla [[Disfida di Barletta]]), grandi mecenati come il conte Michelangelo Spada (coppiere, [[cameriere pontificio|cameriere segreto]] di [[Papa Giulio III]], segretario apostolico, cavaliere di San Pietro, di Loreto e di San Paolo e conservatore capitolino<ref>Giovanna Sapori (''Fiamminghi nel cantiere Italia, 1560-1600''): «Nel chirografo papale del 1552 Michelangelo Spada è definito "cubicularis noster secretus et familiaris continuus, commensalis antiquus"», 2007.</ref>), poeti avventurieri (Orazio Nucula, cavaliere di San Pietro, diplomatico, dotto letterato e anch'egli intimo amico di [[Papa Giulio III]]) e affermati scrittori come Ercole Barbarasa (eccelso latinista e traduttore del [[Simposio (dialogo)|Convivio di Platone]] e delle Antichità di Roma - di [[Bartolomeo Marliani]] - in lingua volgare).
Durante la [[Cattività avignonese]] continuò la resistenza al potere papale e, schiacciata fra due fortissimi Comuni, come Spoleto e Narni, fu costretta ad allearsi con Todi, che nominò fra il [[1338]] e il [[1354]] sette Podestà su dieci.<ref>Dario Ottaviani, ''Dal Comune all'Albero della Libertà'', Terni 1974, pp. 185-186</ref> Nel [[1354]] si sottomise al legato Papale, il cardinale [[Egidio Albornoz]].<ref>Daniel Waley, '' Lo Stato papale dal periodo feudale a Martino V'', in ''Storia d'Italia'', a cura di Giuseppe Galasso, UTET, Torino 1987, p. 297</ref>
 
La politica militare della città, soprattutto dall'inizio del XVI secolo, si orienterà in maniera qualificata ed esperta, nell'arte della guerra, e continuerà nel solco delle tradizionali campagne militari contro le rivali: Narni, Spoleto e Rieti. Terni, con l'aiuto di spagnoli, tedeschi e colonnesi, riuscirà a porre fine, in maniera irreversibile, alla secolare politica aggressiva di Narni, devastandola e ponendola sotto saccheggio, tale evento passerà alla storia come il famoso sacco di Narni (del 1527), da cui peraltro i narnesi non si ripresero più nei secoli a venire. Tuttavia già dalla seconda metà del XV secolo, Terni, aveva sviluppato un esercito in grado di muovere offensive o resistenti difese, era già annoverata tra la rosa delle prime città dell'Umbria per importanza, prestigio e soprattutto ricchezza, pur mantenendo uno dei contadi più piccoli dell'Umbria, aveva un'economia assai sviluppata e ricca, ma soprattutto un'estensione urbanistica importante.
Nel [[1416]] fu soggetta alla signoria di [[Braccio da Montone]],<ref>Ludovico Silvestri, ''Collezione di Memorie Storiche'', parte I, Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 2004, p. 50</ref> ma nel [[1420]] i mercenari al soldo di [[Martino V]] la ricondussero sotto il potere papale.<ref> ''ibidem'', p. 55</ref>
 
Era una città mercantile e assai industriosa come ci riporta l'Angeloni, il Passavanti, il Silvestri e le ''Antiche Riformanze'' del Comune. La sua attività manifatturiera e la sua posizione, posta lungo la Via Flaminia, la rendeva meta costante di andirivieni per chi si dirigeva a Roma, o da Roma andava nel nord. La città, pur limitata nei suoi possedimenti, si era circondata di numerose rocche difensive, all'avanguardia, per quanto concerne l'edilizia e la difesa del contado. Fra queste fortezze fortemente presidiate si annoverano: ''Rocca Sant'Angelo'', ''Colleluna'', ''Rocca di San Giovanni a Piedimonte'', ''Rocca di Casale Rinaccio'', ''Papigno'', ''Rocca di Fava'', la ''Rocca di Monte di Valle'' presso Miranda, ''Rocchetta'', ''Miranda'' stessa (dal 1453) e Acquapalombo.
Fra il [[1444]] e il [[1448]], prima [[Papa Eugenio IV|Eugenio IV]] e poi [[Niccolò V]], modificarono gli statuti comunali ed introdussero a Terni, come in altre parti del Patrimonio, il [[governatore|Governatorato]], dando così un'impronta accentratrice all'amministrazione pontificia.<ref>Sulla figura storica dei governatori pontifici in questo periodo vedi Niccolò Del Re, ''Monsignor Governatore di Roma'', Istituto di Studi Romani, Roma 1972, pp. 11 e sgg; Lodovico Silvestri, op. cit., p. 109</ref>
 
{{Citazione|''Terni (sin dall'inizio del XVI secolo n.d.r.) si dotò di una consistente artiglieria a suo presidio. La rinascita ternana non si avvalse solo della difesa dei cannoni, ma di un'armata permanente di soldati e vide nascere capitani e avventurieri di professione, magari in ritardo sull'epoca di Braccio da Montone e di Gattamelata, ma che parteciparono alle guerre fra l'Impero e la Francia e alle spedizioni contro i corsari di Solimano''|Pompeo de Angelis, ''L'Impresa di Orazio Nucula Ternano nel Mediterraneo dei corsari all'epoca di Carlo V''<ref>Terni, settembre 2014, p.8</ref>}}
=== Il dominio papale ===
[[File:Terni Duomo.jpg|thumb|right|Il duomo.]]
 
[[Francesco Sansovino]], insigne storico romano, ci dice che la città possedeva poco meno di un centinaio di mulini (dei quali alcuni, del 1500, ancora si possono ammirare diroccati e abbandonati nella campagna, vicino alle strade o nei sobborghi di Terni), una gloriosa città umbra, la cui caratteristica era la bellicosità e la prestanza alle armi dei suoi abitanti, primi in Italia come combattenti e armigeri<ref>Francesco Sansovino, ''Della Cronica Universale del mondo''</ref>. Alla città di Terni e al suo consiglio cittadino si rivolgeranno con rispetto e ammirazione, non solo papi, ma anche principi come [[Cosimo I de' Medici]], [[Filippo II di Spagna]], [[Francesco d'Este]], [[Pierluigi Farnese]] e tanti altri.
Nel luglio del [[1527]] Terni accolse con favore i [[Lanzichenecchi]], di ritorno dal [[sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]], e si schierò poco dopo con i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] nella lotta che oppose [[Papa Clemente VII|Clemente VII]] a gran parte della nobiltà dello Stato, refrattaria ad accettare l'autoritarismo della Curia.<ref>Ludovico Silvestri, op. cit., pp.219-222</ref>
Nel 1564, dopo la Strage dei Banderari, Terni diventa di dominio assoluto dello Stato Pontificio.
In questo periodo si ebbero anche guerre intestine tra nobili e borghesi, che culminarono nel sanguinoso episodio del [[25 agosto]] del [[1564]], in cui avvenne la strage dei nobili ad opera della fazione dei [[Banderari]], soffocata dalla repressione del commissario apostolico, il cardinale Monte Valenti, inviato da [[papa Pio IV]]. La durezza della repressione fu proporzionale alla volontà del Papa di imporre una volta per tutte la sua autorità.<ref>Lodovico Silvestri, ''op. cit.'', pp. 304-308; Vincenzo Pirro, ''La rivolta dei Banderari'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 115-124</ref>
 
=== Il Barocco ===
Dopo il [[Concilio di Trento]] iniziò un'epoca, di circa due secoli, in cui Terni, avendo perduto una sua precisa identità, trovò in Roma un punto di riferimento. Gli [[Aldobrandini]] e i [[Barberini]] furono per molti anni, nel corso del [[XVII secolo]], patroni della città: ternani, come [[Francesco Angeloni]], si recarono a Roma e si legarono a queste due famiglie. Viceversa, importanti personaggi dell'arte e della cultura approdarono, da Roma, a Terni: [[Antonio da Sangallo il Giovane]] per dirigere i lavori della ''cava paolina'' alla cascata delle Marmore (proprio a Terni trovò la morte); [[Jacopo Barozzi da Vignola]] e [[Carlo Fontana]] per la riedificazione del Ponte Romano, [[Carlo Maderno]] per la ''cava clementina'' e Girolamo Troppa come decoratore di ville e palazzi cittadini.<ref> Maria Laura Moroni, ''La città pontificia'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria, op. cit., pp. 125-146</ref>
 
Il seicento sarà un'epoca di pace e dominio papale, in cui molti edifici cittadini fra chiese e palazzi nobiliari rinnoveranno la loro struttura esteriore e interna. Celebri personaggi di questo secolo furono soprattutto commediografi di levatura nazionale, famosi soprattutto nel centro nord e a Venezia, come: Paolo Rossi, Rubino Orlandi e [[Francesco Angeloni]]. Quest'ultimo non fu solo commediografo, ma anche insigne umanista, storico e antiquario. Nel campo delle scienze vi fu [[Anastasio De Filiis]] (astronomo e uno dei soci fondatori dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]]). Non mancarono neanche personaggi nell'ambito della santità: [[Madre Maria Eletta di Gesù]], al secolo Caterina Tramazzoli, Serva di Dio. Numerose furono le testimonianze che si diffusero in merito alla sua santità in Nord Europa. A 24 anni, ancora giovane gli venne affidato l'incarico di dirigere la fondazione di un Carmelo a Vienna. Dopo quattordici anni, l'imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo]], che la teneva in gran stima e ammirazione, gli chiese di fondarne un altro a Praga, era tenuta in gran stima anche da [[papa Alessandro VII]], il quale ebbe a dire così della Madre: {{Citazione|''Questa lucerna, un giorno, sarà posta sopra il candeliere della Chiesa di Dio''}} Numerosi sono i manoscritti dedicati alla sua vita e alle sue opere, sia in lingua italiana che tedesca. Tre anni dopo la morte e la sepoltura, le consorelle ottennero il permesso di riesumare il corpo che venne trovato incorrotto. Ora è venerato nella chiesa del Carmelo, in cima al Castello di Praga. Un altro personaggio degno di memoria di questo secolo fu il padre francescano Lattanzio Mazzancolli, beato sacerdote dell'ordine minore, facente parte di una delle storiche famiglie nobili più antiche e importanti di Terni, a cui vengono accreditati numerosi miracoli<ref>Padre Marcellino da Mascon e Padre Antonio Olgiati da Como, ''Annali de' frati Minori Capuccini: Tomo terzo, parte prima'', 1708.</ref>.
=== Da Napoleone al Risorgimento ===
[[File:Terni mappa fine XVIII secolo.png|thumb|300px|Mappa di Terni alla fine del [[XVIII secolo]]]]
Il sonno di questa piccola comunità fu bruscamente interrotto il [[16 febbraio]] del [[1797]], quando il generale [[Louis Alexandre Berthier]] da Spoleto dettò le condizioni di resa all'Armata Francese. Nel marzo dello stesso anno, Terni fu dichiarato Municipio cantonale urbano appartenente al [[Dipartimento]] del Clitumno, con capoluogo Spoleto.<ref>Giorgio Brighi, ''Terni giacobina. Dalla Repubblica Spoletina alla Repubblica Romana'', in 'Memoria Storica', 18, 2001, pp. 7-16</ref> Geograficamente si trovava a poca distanza dal confine fra il territorio della Repubblica Romana, termine con cui fu ridenominato il vecchio [[Stato Pontificio]], in mano ai francesi, e il [[Regno delle due Sicilie]], nelle mani dei [[Borbone di Napoli]]. Una sollevazione popolare contro gli occupanti ed un vano tentativo di reprimerla precedettero soltanto di poche settimane l'arrivo, il [[14 agosto]] del [[1799]], delle truppe austro-russe del generale Gerlanitz, che di fatto pose fine alla breve esperienza napoleonica.<ref>Giorgio Brighi, ''Terni giacobina. La Repubblica Romana'', in 'Memoria Storica', 20, 2002, 55-68</ref> Dal luglio del [[1809]] Terni, come parte del Circondario di Spoleto,<ref>Lodovico Silvestri, ''op.cit.'', p. 618, 633, 635</ref> entrò nel Dipartimento del Trasimeno, non accorpato al Regno d'Italia, ma, insieme al Dipartimento del Tevere, dipendente direttamente dalla corona imperiale.
 
=== Da Napoleone al Regno d'Italia ===
Nel febbraio del [[1831]] Terni accolse le avanguardie dell'esercito del generale Sercognani, che scendeva dalle Legazioni e dalla Marca, deciso a dirigersi su Roma ed entrò a far parte del territorio delle 'Province Unite', formalmente distaccatosi dal resto dello Stato Pontificio. Per circa un mese le truppe raccogliticce dei rivoltosi usarono Terni come base per le imprese contro [[Rieti]] e [[Civita Castellana]], ma la resistenza papalina, il mancato aiuto della Francia e la reazione dell'Austria, che nel frattempo aveva ripreso le Legazioni, indussero Sercognani ad abbandonare l'impresa.<ref>Vincenzo Pirro, ''Terni e la rivoluzione del 1831'', in 'Memoria Storica', 2, 1992, pp. 5-28</ref>
 
[[File:Thomas Patch - The Falls of Terni.jpg|destra|upright|miniatura|''Cascata di Terni'' ([[Thomas Patch]], 1767)]]
Il ritorno di Terni al Papa fu immediato e ne seguì un periodo di relativo benessere: nel [[1842]] fu ammodernata la ferriera, nel [[1846]] fu inaugurato un moderno cotonificio, arrivò la [[ferrovia]] che la collegava a Roma e ad Ancona.<ref>Vincenzo Pirro, ''Cultura e struttura a Terni nell'Ottocento. II parte: Il tramonto dello Stato Pontificio (1831-1846)'', in 'Memoria Storica', 3, 1993, pp. 5-26</ref>
[[File:Immagine0013 - Copia.JPG|destra|upright|miniatura|Lavori pubblici disposti dal Commissario generale Pepoli.]]
[[File:Terni mappa fine XIX secolo.png|upright|miniatura|Mappa di Terni alla fine del [[XIX secolo]]|alt=|sinistra]]
Il "quieto vivere valligiano" di questa medio-grande comunità umbra fu bruscamente interrotto il 16 febbraio [[1797]], quando il generale [[Louis Alexandre Berthier]] da Spoleto dettò le condizioni di resa all'Armata Francese. Nel marzo dello stesso anno, Terni fu dichiarato municipio cantonale urbano appartenente al [[Dipartimento del Clitunno]], con capoluogo Spoleto.<ref>{{cita libro|Giorgio|Brighi|Terni giacobina. Dalla Repubblica Spoletina alla Repubblica Romana|2001||collana=Memoria Storica|volume= 18|pp= 7-16}}</ref> Al ritorno di Terni al Papa seguì un periodo di relativo benessere: nel [[1842]] fu ammodernata la ferriera, nel [[1846]] fu inaugurato un moderno cotonificio, arrivò la [[Ferrovia Roma-Ancona|ferrovia Pio Centrale]] che la collegava a Roma e ad Ancona.<ref>[[Vincenzo Pirro]], ''Cultura e struttura a Terni nell'Ottocento. II parte: Il tramonto dello Stato Pontificio (1831-1846)'', in 'Memoria Storica', 3, 1993, pp. 5-26</ref>
 
Il 20 settembre [[1860]] i [[bersaglieri]] piemontesi del colonnello Brignone entrarono a Terni attraverso la Porta Spoletina. Il [[Plebisciti risorgimentali|Plebiscito]] che seguì e formalizzò l'annessione al [[Regno d'Italia]] vide 1 solo voto contrario a fronte di 3.461 voti favorevoli.<ref>[[Vincenzo Pirro]], «Terni politica. Dalla restaurazione all'annessione (1850-1861)», in ''Memoria Storica'', 8, 1996, pp. 7-26</ref> Il primo sindaco post-unitario fu eletto il 1º dicembre [[1860]]. Illustri personaggi ternani di questo secolo furono: [[Paolano Manassei]], nobile ternano, storico, politico e imprenditore, Pietro Antonio Magalotti, dottore in legge e fine letterato, Sante Possenti, nobile ternano e governatore pontificio, dal quale nacque [[Gabriele dell'Addolorata|San Gabriele dell'Addolorata]], il musicista [[Giulio Briccialdi]], grande compositore e miglior virtuoso flautista italiano del suo secolo, stretto amico e compagno di lavoro di [[Giuseppe Verdi]] e l'imprenditore [[Virgilio Alterocca]] (che fu anche insegnante, editore, politico e benefattore) che introdusse sulla scena italiana la [[cartolina illustrata]]<ref name=citazione>{{cita|Molaioli|p. 316}}.</ref>.
L'esperienza della [[Storia della Repubblica Romana|Repubblica Romana]], del [[1848]], segnò l'inizio di una svolta politica: al contrario dei [[moti rivoluzionari|moti]] del [[1831]], l'adesione popolare fu piuttosto consistente, tanto che Terni divenne sede del 'Corpo di osservazione degli Appennini'. Nel luglio di quell'anno, però, anche questa breve fase di liberazione dal giogo pontificio si esaurì. Alcuni ternani seguirono [[Giuseppe Garibaldi]] che scappava verso la [[Romagna]]; uno di essi, [[Collescipoli|Giovanni Froscianti]], diventerà uno dei suoi più fidati collaboratori.<ref>Vincenzo Pirro, ''Il primo Risorgimento'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria, op. cit., pp. 253-262</ref>
 
=== AnnessioneEpoca al Regno d'Italiacontemporanea ===
Dopo l'annessione al Regno d'Italia, la volontà del Ministero della Guerra, del Commissario per l'Umbria [[Gioacchino Napoleone Pepoli]] e degli amministratori locali di fare di Terni un centro industriale e militare portò all'edificazione della Fabbrica d'Armi nel [[1875]]<ref>''L'Umbria, Manuali per il territorio, Terni'', Edindustria, Roma 1980, pp. 642-646</ref> e alla"'Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni", nel [[1881]], su iniziativa di un imprenditore belga, Cassian Bon, che aveva rilevato una fonderia locale specializzata nella fusione di tubi e di [[Vincenzo Stefano Breda]], titolare della Società Veneta per le Imprese e le Costruzioni Pubbliche; l'obiettivo dell'impresa era quello di produrre corazze per le [[nave da battaglia|navi da guerra]].<ref>Franco Bonelli, ''Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962'', Einaudi, Torino 1975, pp. 13-16; Renato Covino,''Lo sviluppo industriale'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp 285-296</ref>
[[File:Immagine0013 - Copia.JPG|thumb|Lavori pubblici disposti dal Commissario generale Pepoli.]]
I nuovi sentimenti popolari di chiara ribellione al potere papale, alimentati soprattutto dai [[Giuseppe Mazzini|mazziniani]], sfociarono in dimostrazioni contro la tassa sul macinato nel [[1850]] e contro la tassazione delle attività artistiche ed artigiane nel [[1852]].<ref>Andrea Giardi, ''La città nel Risorgimento'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 263-267</ref> Il [[20 settembre]] [[1860]] i [[bersaglieri]] piemontesi del colonnello Brignone, dopo lo scontro di [[Battaglia di Castelfidardo|Castelfidardo]] e la liberazione di Perugia e Spoleto, entrarono a Terni, attraverso la Porta Spoletina, e vi rimasero, poiché Terni diventò sede del comando della XV divisione. Il [[Plebiscito]] che seguì e formalizzò l'annessione al [[Regno d'Italia]] vide 1 solo voto contrario a fronte di 3.461 voti favorevoli.<ref>Vincenzo Pirro, Terni politica. Dalla restaurazione all'annessione (1850-1861)'', in 'Memoria Storica', 8, 1996, pp. 7-26</ref> Il primo sindaco post-unitario fu eletto il [[1º dicembre]] del [[1860]].
 
Nel [[1884]] il romano Angelo Sinigaglia acquistò ed ammodernò la ferriera;<ref>Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca, ''Guida di Terni e dintorni con indicatore commerciale e industriale umbro e adorna di 30 incisioni'', Terni 1899, pp. 97-102</ref> nel [[1885]] il genovese [[Alessandro Centurini]] iniziò la costruzione di un lanificio e jutificio;<ref>Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Direzione generale della Statistica, ''Notizie sulla condizione industriale della Provincia di Perugia (Umbria). Con una carta stradale e industriale'', in 'Annali di Statistica Industriale', Fascicolo XLVI, Roma 1893, pp. 72-73</ref> nel [[1890]] il torinese Antonio Bosco costruì uno stabilimento per la produzione di attrezzi agricoli;<ref>Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca, ''Terni industriale'', op. cit., p. 118</ref> nel [[1896]] si costituì la Società Italiana del Carburo di Calcio, Acetilene ed altri Gas, che gestiva non solo stabilimenti per la produzione del [[carburo di calcio]] ma anche [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]].<ref>''ibidem'', pp. 111-115</ref> Terni fu la quarta città italiana, in ordine di tempo, ad avere l'illuminazione pubblica ad elettricità. Nel [[1901]], dopo le leggi [[Luigi Pelloux|Pelloux]], fu ricostituita la Camera del Lavoro, mentre il 26 dicembre del 1904 venne fondata a Terni la [[Partito Repubblicano Italiano|Federazione Giovanile Repubblicana d'Italia]].<ref>AA VV, ''L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni'', op. cit., pp. 698-702</ref>
La sua posizione di città di confine fra il Regno d'Italia e lo Stato Pontificio la fece diventare ben presto la base di appoggio per le iniziative politiche e militari tese alla [[questione romana|liberazione di Roma]]. Fra il giugno e l'ottobre del [[1867]] partirono da Terni vari tentativi in questo senso; prima quello di un centinaio di patrioti ternani, poi quello di [[Menotti Garibaldi]], che riuscì a prendere [[Montelibretti]], l'impresa di [[Fratelli Cairoli|Enrico e Giovanni Cairoli]], che fu fermata dai papalini a [[scontro di Villa Glori|Villa Glori]] e il tentativo di [[Giuseppe Garibaldi]], che svanì a [[battaglia di Mentana|Mentana]] <ref>http://www.museomentana.it</ref>. Nel Museo nazionale di Mentana sono presenti, tra gli altri, divisa, berretto e medaglie del ternano Anselmo Massarelli, nato nel [[1844]], uno dei Mille presente con Garibaldi anche a [[Bezzecca]] nel [[1866]]. Quello che non poterono i volontari garibaldini e mazziniani lo fecero la diplomazia e le truppe del generale [[Raffaele Cadorna]], che il [[6 settembre]] [[1870]] organizzò a Terni il suo quartiere generale, mentre i soldati del IV Corpo d'armata piemontese prendevano posizione ai confini; in città fu organizzato un ospedale militare e il necessario per il vettovagliamento giornaliero delle truppe, tramite ferrovia. L'[[11 settembre]] [[1870]] Cadorna lanciò il Proclama con cui iniziava la campagna di guerra; il 20 settembre, esattamente dieci anni dopo l'entrata a Terni, i bersaglieri sabaudi varcavano [[Porta Pia]].<ref>Fiorella Bartoccini, ''L'Umbria nella Questione Romana'', in 'Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria', XLVIII, fas. II, 1971, pp. 107-149; Vincenzo Pirro, ''Terni politica: l'ultimo Risorgimento (1860-1870)'', in 'Memoria Storica', 16, 2000, pp. 7-36</ref>
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File:Piazza Vittorio Emanuele (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Piazza Vittorio Emanuele'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Regia Fabbrica d’Armi di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Regia Fabbrica d’Armi'' di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
File:Terni, la grande Acciajeria (Stampa a xilografia, 1895).jpg|Terni, la grande ''Acciajeria'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Terni, la Nuova Fabbrica d'Armi inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875).jpg|Terni, la nuova ''Fabbrica d'Armi'' inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875)
File:Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo).jpg|Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo)
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Durante la [[prima guerra mondiale]] la Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni aumentò notevolmente la produzione, oltre che delle corazze per le navi da battaglia, anche di componenti dei cannoni e dei proiettili, almeno fino all'apertura degli stabilimenti [[Ansaldo]] di Genova.<ref>''La Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni e i cantieri navali F.lli Orlando & C. di Livorno, N. Odero & C. Genova (Foce), N. Odero fu A. & C. Sestri Ponente'', Roma 1914</ref> La Fabbrica d'Armi produceva armi di vario tipo, fra le quali il fucile [[Carcano Mod. 91]] che equipaggiò l'esercito italiano per molti anni: durante il primo conflitto mondiale raggiunse la produzione di duemila fucili al giorno.<ref>Attilio Iacoboni, ''L'industria meccanica italiana'', Centro di studi e piani tecnico-economici istituito dal CNR e dall'IRI, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1949, p. 150</ref>
=== L'industrializzazione ===
All'inizio del 1917 nasceva la Sezione Difesa di Terni con 3 [[Farman 14]] e 3 piloti e dal 6 settembre 1918 diventa [[306ª Squadriglia]].
[[File:Terni - Panorama 1900.jpg|thumb|400px|Terni, vista panoramica, 1900 circa]]
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Dopo l'annessione al Regno d'Italia, la volontà del Ministero della Guerra, del Commissario per l'Umbria [[Gioacchino Napoleone Pepoli]] e degli amministratori locali di fare di Terni un centro industriale e militare portò all'edificazione della 'Fabbrica d'Armi' nel [[1875]]<ref>''L'Umbria, Manuali per il territorio, Terni'', Edindustria, Roma 1980, pp. 642-646</ref> e alla 'Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni', nel [[1881]], su iniziativa di un imprenditore belga, Cassian Bon, che aveva rilevato una fonderia locale specializzata nella fusione di tubi e di Vincenzo Stefano Breda, titolare della 'Società Veneta per le Imprese e le Costruzioni Pubbliche ', un'azienda che utilizzava capitali dello Stato per le opere di edificazione e di impiantistica; l'obiettivo dell'impresa era quello di produrre corazze per le [[nave da battaglia|navi da guerra]].<ref> Franco Bonelli, ''Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962'', Einaudi, Torino 1975, pp. 13-16; Renato Covino,''Lo sviluppo industriale'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp 285-296</ref>
File:Palazzina della Banca Popolare di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Palazzina della Banca Popolare di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
 
File:La Stazione ferroviaria di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|La ''Stazione ferroviaria di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
Nel [[1884]] il romano Angelo Sinigaglia acquistò ed ammodernò la ferriera;<ref>Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca,''Guida di Terni e dintorni con indicatore commerciale e industriale umbro e adorna di 30 incisioni'', Terni 1899, pp. 97-102</ref> nel [[1885]] il genovese [[Alessandro Centurini]] iniziò la costruzione di un lanificio e jutificio;<ref> Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Direzione generale della Statistica,'' Notizie sulla condizione industriale della Provincia di Perugia (Umbria). Con una carta stradale e industriale'', in 'Annali di Statistica Industriale', Fascicolo XLVI, Roma 1893, pp. 72-73</ref> nel [[1890]] il torinese Antonio Bosco costruì uno stabilimento per la produzione di attrezzi agricoli;<ref> Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca,''Terni industriale'', op. cit., p. 118</ref> nel [[1896]] si costituì la 'Società Italiana del Carburo di Calcio, Acetilene ed altri Gas', che gestiva non solo stabilimenti per la produzione del [[carburo di calcio]] ma anche [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]].<ref>''ibidem'', pp. 111-115</ref> Terni fu la quarta città italiana, in ordine di tempo, ad avere l'illuminazione pubblica ad elettricità.
File:Chiesa di S. Francesco (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Chiesa di S. Francesco'' (Stampa a xilografia, 1895)
 
File:Cascata di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Cascata di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
L'[[industrializzazione]] creò, tuttavia, dei grossi problemi logistici per la scarsa disponibilità di case e l'inadeguatezza dei servizi pubblici, a cui si aggiunsero i pregiudizi della gente locale contro gli immigrati e la riottosità dei titolari di fondi a concedere le aree necessarie ed i diritti di sfruttamento delle acque per l'impiantistica e gli edifici.<ref>Renato Covino e Giampaolo Gallo, ''Terni. Insediamenti industriali e struttura urbana fra Otto e Novecento'', in 'Archeologia Industriale', 2, 1983, pp. 17-24</ref> All'inizio del [[XX secolo]] Terni era, comunque, fra le prime città industriali italiane.
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==== L'istituzione della provincia ====
Con l'industrializzazione della seconda metà dell'Ottocento fu necessario istruire i giovani nelle attività professionali di tecnico. La situazione dell'istruzione a Terni risultava in questo periodo estremamente grave, mancando un qualsiasi tipo di scuola professionale. A tal fine, nel [[1861]], fu istituito il [[Regio Istituto Tecnico]] (in seguito Istituto Industriale e Liceo Scientifico), uno dei primi quattro in Italia, che verso la fine dell'Ottocento, sotto la guida del prof. [[Luigi Corradi]], divenne rinomato attraendo giovani da ogni parte d'Italia.<ref> Telesforo Nanni, Osvaldo Panfili, ''L'istruzione tecnica'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria, op. cit., pp. 407-415</ref>
 
Nel [[1889]] Terni si trovò ad ospitare i vescovi della [[Chiesa vetero-cattolica italiana|Chiesa Cattolica Nazionale]] partecipanti al [[Sinodo di Arrone]] (in cui si sarebbe cambiato il nome della chiesa in Chiesa Cattolica Riformata d'Italia, esempio italiano di [[Vetero-cattolicesimo|Chiesa vetero-cattolica]])
 
=== Fra i due conflitti mondiali ===
[[File:Terni - Viale Brin k 1938.jpg|thumb|Alloggi costruiti per gli operai della 'Terni', 1938]]
Durante la [[Prima guerra mondiale]] la 'Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni' aumentò notevolmente la produzione, oltre che delle corazze per le navi da battaglia, anche di componenti dei cannoni e dei proiettili, almeno fino all'apertura degli stabilimenti [[Ansaldo]] di Genova.<ref>''La Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni ed i cantieri navali F.lli Orlando & C. di Livorno, N. Odero & C. Genova (Foce), N. Odero fu A. & C. Sestri Ponente '', Roma 1914</ref> La 'Fabbrica d'Armi' produceva armi di vario tipo, fra le quali il fucile [[Carcano Mod. 91]] che equipaggiò l'esercito italiano per molti anni: durante il primo conflitto mondiale raggiunse la produzione di duemila fucili al giorno.<ref> Attilio Iacoboni, ''L'industria meccanica italiana '', Centro di studi e piani tecnico-economici istituito dal CNR e dall'IRI, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1949, p. 150</ref> La 'Bosco' si affermò nelle costruzioni per i rimessaggi aeronautici e, nel [[1924]], iniziò la costruzione di manufatti metallici, come idroestrattori, [[autoclave|autoclavi]] e bollitori.<ref> Valter Borgami,''La 'Bosco Industrie Meccaniche - SpA' '', in 'Rassegna Economica', 1978, XIV, 6, pp. 31-36</ref> Nel [[1927]] il 'Lanificio e Jutificio Centurini' era, per dipendenti e produzione, il secondo opificio italiano del settore;<ref> Gino Papuli,''L'industria prima e dopo l'Unità'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., p. 354; Roberto Monicchia,''Lo Jutificio Centurini'',''ibidem'', pp. 587-598</ref> nel [[1910]] il 'Tipografico Alterocca' immetteva sul mercato il 30% delle cartoline illustrate che si stampavano in Italia.<ref>Carlo Faina,''L'Umbria ed il suo sviluppo industriale. Studio economico-statistico con prefazione del Conte Eugenio Faina Senatore del Regno'', Il solco, Città di Castello 1922, pp. 129-130; Gino Papuli, ''L'Industria prima e dopo l'Unità'', op. cit., p. 356</ref>
 
La presenza degli operai nel tessuto sociale cittadino fu enorme, se si considera che questa categoria costituiva, all'inizio del secolo, il 70% della popolazione residente. Nel [[1901]], dopo le leggi [[Luigi Pelloux|Pelloux]], fu ricostituita la 'Camera del Lavoro'.<ref> AA VV,''L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni'', op. cit., pp. 698-702</ref> Nelle elezioni politiche del [[1919]] i [[socialismo|socialisti]] riscossero una maggioranza del 71%. Nonostante nel [[1921]] vi operassero circa cinquecento [[Arditi del Popolo]], Terni rimase l'unico comune umbro ad amministrazione socialista fino al [[17 ottobre]] [[1922]].<ref>Roberto Rago, ''Il Fascismo a Terni. Prima parte'', in 'Memoria Storica', 14/15, 1999, pp. 77-98</ref>
 
Sotto la spinta politica del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] la '[[Acciaierie di Terni|Terni]]', come era più brevemente chiamata, finanziò, soprattutto negli [[anni 1930|anni trenta]], la costruzione di alloggi per gli operai, fino ad interi quartieri.<ref> Renato Covino, ''Il Fascismo'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 523-534</ref> La concessione dello sfruttamento dell'intero sistema idrico Nera-Velino e le notevoli commesse militari spinsero la 'Terni' ad essere uno dei maggiori gruppi industriali italiani: entrata nell'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale|IRI]] nel [[1933]], oltre a sfornare acciaio, produceva in un anno circa un miliardo di [[wattora|kilowattora]] di energia elettrica dalle [[centrale idroelettrica|centrali]] del sistema dei fiumi [[Salto (fiume)|Salto]] e [[Turano]] nel Lazio, e del [[Vomano]] in Abruzzo; produceva in esclusiva, negli stabilimenti chimici di Nera Montoro, l'[[ammoniaca]] secondo il processo Casale,<ref> Turreno Gemma, ''Le origini dell'Ammoniaca Sintetica a Terni'', in 'Rassegna Economica', 1955, II, 11-12, pp. 3-5</ref> carburo di calcio e composti azotati nel nuovo stabilimento di [[Papigno]].<ref> Franco Bonelli, op. cit., pp. 130-145</ref> Nel [[1927]] la 'Società Umbra Prodotti chimici', modificatasi poi in 'Viscosa Umbra', iniziò la produzione di [[solfuro di carbonio]].<ref> Elia Rossi Passavanti, ''La città dinamica. Sommario della storia di Terni dalle origini all'Impero Fascista'', Roma 1940, pp. 507-508</ref> Nel [[1939]] fu costruito lo stabilimento della 'Società Anonima Industria Gomma Sintetica' (SAIGS), su iniziativa dell'IRI e della [[Pirelli&C|Pirelli]], per la sintesi del [[butadiene]] dal carburo di calcio.<ref> Pasquale Saraceno, ''L'Istituto per la ricostruzione industriale - I.R.I. - III. Origini, ordinamento e attività svolte'', Ministero dell'Industria e del Commercio, Torino 1956, pp. 46-47</ref>
 
=== L'istituzione della provincia ===
{{vedi anche|Provincia di Terni}}
[[File:Terni, vista panoramica, 1900 circa.jpg|thumb|Terni, vista panoramica (cartolina, 1900 circa]]
[[File:Terni - Piazza Cornelio Tacito 1939.jpg|Piazza Tacito negli anni '30. L'istituzione della provincia di Terni nel 1927 portò alla realizzazione di diversi edifici importanti: Palazzo del Governo, Banca d’Italia, Palazzo Inam, Albergo Savoia.|thumb|300px]]
[[File:Medaglia al merito del comune di Terni.jpg|thumb|Medaglia al merito del comune di Terni (bronzo, 1900-1943)]]
Nel [[1926]] fu istituita la [[Provincia]] di Terni e il territorio comunale fu ampliato fino a comprendere ben sette comuni precedenti.<ref> Cesare Massoli, Rossella Natalini, ''La Provincia di Terni'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 511-522</ref> Decisivi in questo senso i buoni rapporti che il podestà della città, [[Elia Rossi Passavanti]], aveva con il governo fascista.
Nel [[1927]] fu istituita la [[provincia di Terni]]<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1]]</ref> e il territorio comunale fu ampliato con l'aggregazione dei comuni limitrofi di [[Cesi (Terni)|Cesi]], [[Collescipoli]], [[Collestatte]], Stroncone, [[Papigno]], Marmore, [[Piediluco]] e [[Torre Orsina]].<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 3]]</ref> Decisivi in questo senso i buoni rapporti che il podestà della città, [[Elia Rossi Passavanti]], aveva con il governo fascista.
 
Nodo industriale di primaria importanza, Terni fu oggetto di oltre cento bombardamenti da parte degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] durante la loro [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna di guerra in Italia]]: l'11 agosto del [[1943]] un bombardamento aereo, senza che l'[[UNPA]] facesse in tempo a lanciare l'allarme, provocò un numero elevatissimo di vittime<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.terni.it/news/bombe-11-agosto-il-sindaco-ricorda-le-famiglie-sterminate|titolo=Bombe 11 agosto: il sindaco ricorda le famiglie sterminate}}</ref>, quasi tutte civili, e la distruzione di numerosi edifici della città vecchia. Gli inglesi del generale [[Harold Alexander|Alexander]] entrarono in città il 13 giugno del [[1944]].<ref>Angelo Bitti, ''La guerra nella provincia di Terni: sfollamento, bombardamenti, distruzioni e ricostruzione'', in Angelo Bitti e Stefano De Cenzo, ''Distruzioni belliche e ricostruzione economica in Umbria. 1943-1948'', Crace, Perugia 2005, pp. 1-45</ref> In riconoscimento delle vittime civili e delle distruzioni subite a causa dei bombardamenti Terni è stata insignita della [[Città decorate al valor civile|Medaglia d'Argento al Valore Civile]]<ref>{{Cita web|url=https://umbriasud.com/2016/05/07/alla-citta-di-terni-medaglia-al-valor-civile/|titolo=Alla città di Terni medaglia al valor civile|autore=Red UmbriaSud|sito=umbriasud 2.0|data=7 maggio 2016|accesso=23 febbraio 2017}}</ref> e, per la sua attività partigiana, della [[Croce di Guerra al Valor Militare]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/comunediterni.html|titolo=Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni Decorate di Croce di Guerra al Valor Militare Comune di Terni|accesso=23 febbraio 2017}}</ref>.
Nel [[1943]], con l'apporto di molti operai, fu costituita la [[Brigata Garibaldina Antonio Gramsci|brigata partigiana 'Antonio Gramsci']], che durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]] operò sull'Appennino umbro-marchigiano.<ref>Vincenzo Pirro, ''Il Partito Comunista a Terni: dalla clandestinità al governo della città'', in 'Memoria Storica', 21, 2002, pp. 5-28 e ''idem'', in 'Memoria Storica', 24, 2004, pp. 7-44</ref>
Dal 1944 al 1946 la città ha ospitato tre campi di internamento per prigionieri fascisti, gestiti dagli anglo-americani: il Civil Internee Camp di Piazzale Donegani, il campo [[R707|R707 "Recalcitrant Camp"]] di Strada dei Laghetti e il centro detentivo ricavato dai capannoni della Società Prodotti Esplodenti Autarchici (SPEA) a Narni Scalo.
 
=== Resistenza e Liberazione dal nazifascismo ===
Nodo industriale di primaria importanza, Terni fu oggetto di oltre cento bombardamenti da parte degli [[Alleati]] durante la loro [[campagna d'Italia (seconda guerra mondiale)|campagna di guerra in Italia]]: l'[[11 agosto]] del [[1943]] un bombardamento aereo, senza che l'[[UNPA]] facesse in tempo a lanciare l'allarme, provocò un numero elevatissimo di vittime, quasi tutte civili, e la distruzione di gran parte degli edifici. Gli inglesi del generale [[Harold Alexander|Alexander]] entrarono in città il [[13 giugno]] del [[1944]].<ref>Angelo Bitti, ''La guerra nella provincia di Terni: sfollamento, bombardamenti, distruzioni e ricostruzione'', in Angelo Bitti e Stefano De Cenzo, ''Distruzioni belliche e ricostruzione economica in Umbria. 1943-1948'', Crace, Perugia 2005, pp. 1-45</ref> Per i motivi di cui sopra, Terni è stata insignita della [[Croce di Guerra al Valor Militare]].
Subito dopo l'arresto di Mussolini il 25 luglio 1943 gli operai delle fabbriche organizzarono i primi nuclei di resistenza a Terni. Nel febbraio 1944 nacque dalla banda ''Spartaco Lavagnini'', la [[Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" (Italia centrale)|Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci"]] che riunì diversi gruppi ribelli partigiani, fu la prima formazione garibaldina attiva nel centro Italia. Alfredo Filipponi, dirigente comunista di Terni, partigiano con il nome di battaglia ''Pasquale,'' fu [[commissario politico]] e poi comandante militare, Gildo Bartolucci vice comandante<ref>{{Cita web|url=https://umbriasud1.altervista.org/partigiano-gildo-riabbraccia-telma-moglie-creduta-morta/|titolo=Il partigiano Gildo riabbraccia Telma, la moglie creduta morta|autore=umbriasud1|sito=UmbriaSud|data=15 novembre 2014|lingua=it|accesso=3 novembre 2021}}</ref>. La Brigata Garibaldi "''Antonio Gramsci''" era composta dai battaglioni ''Spartaco Lavagnini'', ''Giovanni Manni'', ''Morbidoni'', ''Calcagnetti'', ''Tito 1'' e ''Tito 2'' tra l'autunno 1943 e la primavera 1944 insieme a formazioni ribelli e bande autonome, Liberarono vasti territori dall'occupante nazifascita, dichiarando la Repubblica, riuscirono a controllare diversi comuni del centro Italia, dagli Appennini alla [[valle del Tevere]]. Gli stessi territori, furono bersaglio di brutali restrellamenti nazifascisti che causarono la morte di civili e la distruzione di beni materiali. Il cuore operaio e popolare della città di Terni fu fulcro di tali attivita' di resistenza. Determinante per la liberazione della città che avvenì il 13 e il 14 giugno 1944 furono le operazioni messe in campo dall'ottava armata dell'esercito britannico a cui erano aggregate truppe del ''Commowealth'' in particolare indiani e sudafricani.
 
=== La Ricostruzionericostruzione ===
Le dismissioni belliche risultarono deleterie per l'acciaio ternano: fra il [[1947]] e il [[1952]] furono licenziati quattromila e settecento lavoratori.<ref>Renato Covino, ''I licenziati di Terni (1952-1953)'', in 'Annali di Storia d'Impresa', 15/16, 2004-2005, pp. 119-139</ref> Tuttavia, la capacità produttiva e le competenze delle maestranze sopravvissute alla guerra permisero di recuperare tutto il sistema idroelettrico e di installare una linea diretta con [[Genova]] per l'alimentazione del nuovo stabilimento siderurgico dell'[[Ilva]] di [[Cornigliano]]. Nel [[1962]], con l'istituzione dell'[[Enel]], tutte le fonti energetiche della società ternana furono nazionalizzate. Seguì, a breve, lo scorporo delle altre attività: l'elettrochimico di Nera Montoro fu ceduto all'[[Anic]], nel [[1967]] lo stabilimento di Papigno passò all'[[Eni]]; le attività siderurgiche furono incorporate nella [[Finsider]].<ref>Francesco Chiapparino, ''La 'Terni' siderurgica dal 1922 ad oggi'', in ''Storia illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 604-610</ref>
[[File:Terni 18.JPG|thumb|right|300px|Vista del centro storico.]]
Le dismissioni belliche risultarono deleterie per l'acciaio ternano: fra il [[1947]] e il [[1952]] furono licenziati quattromila e settecento lavoratori.<ref>Renato Covino, ''I licenziati di Terni (1952-1953)'', in 'Annali di Storia d'Impresa', 15/16, 2004-2005, pp. 119-139</ref> Tuttavia, la capacità produttiva e le competenze delle maestranze sopravvissute alla guerra permisero di recuperare tutto il sistema idroelettrico e di installare una linea diretta con [[Genova]] per l'alimentazione del nuovo stabilimento siderurgico dell'[[Ilva]] di [[Cornigliano (quartiere di Genova)|Cornigliano]]. Ma nel [[1962]], con l'istituzione dell'[[ENEL]], tutte le fonti energetiche della società ternana furono nazionalizzate. Seguì, a breve, lo scorporo delle altre attività: l'elettrochimico di Nera Montoro fu ceduto all'[[Anic]], nel [[1967]] lo stabilimento di Papigno passò all'[[ENI]]; le attività siderurgiche furono incorporate nella [[Finsider]].<ref> Francesco Chiapparino, ''La 'Terni' siderurgica dal 1922 ad oggi'', in ''Storia illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 604-610</ref>
 
Seguirono numerose chiusure di stabilimenti industriali e riconversioni, che durarono dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] agli [[Anni 1980|anni ottanta]]. Dai primi anni novanta non si sono fermati i lavori di ristrutturazione dell'impianto urbano del centro cittadino, imperniato sui "tre centri storici" del Quartiere Clai come centro della città romana, del Quartiere Duomo come centro della città medioevale e dell'asse Piazza Europa-Piazza della Repubblica-Corso Tacito come centro della città moderna<ref>Per la precedente vicenda urbanistica, v. Ciuffetti, Augusto, ''Terni dal piano di ricostruzione del secondo dopoguerra al piano regolatore del 1960'', Storia e problemi contemporanei: 65, 1, 2014 (Milano: Franco Angeli, 2014).</ref>.
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] fu chiuso lo stabilimento della Viscosa, nel [[1970]] cessò l'attività il 'Lanificio e Jutificio Centurini' e nel giugno del [[1985]] chiuse i battenti la SIRI, nonostante i grandi successi industriali degli anni cinquanta. Nel [[1949]] la SAIGS fu ceduta alla [[Montecatini]], che ricovertì gli impianti per la produzione dei polimeri sintetici. Nel [[1960]] iniziò la produzione del [[Polipropilene|'Meraklon']], seguita dal 'Montivel'e dal 'Moplefan', suddivisi, agli inizi degli anni settanta, in varie sub-unità, imperniate sul polipropilene in granuli, fiocco, film, filo.<ref> AA VV, ''L'Umbria - Manuali per il territorio'', op. cit., pp. 489-491</ref> La 'Fabbrica d'Armi', pur subendo un inevitabile ridimensionamento dopo il secondo conflitto mondiale, con la denominazione di 'Stabilimento Militare Armamento Leggero', ha continuato ad essere uno dei siti nazionali per la manutenzione delle armi dell'[[esercito italiano]] e della [[NATO]].
 
La città, nel secondo dopoguerra, ha avuto una forte espansione ben oltre i villaggi operai d'inizio secolo, sviluppandosi su quattro assi a raggiera intorno al nucleo centrale e ponendo al nuovo piano regolatore [[Mario Ridolfi|Ridolfi]] (e sue successive varianti) il problema della vivibilità delle periferie e del loro collegamento con il resto della città.<ref>Aldo Tarquini, ''La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia'', De Luca Editori d'Arte, Roma 2006</ref> La viabilità ha dovuto superare l'antico schema dell'unico asse preferenziale della Flaminia, contestualizzando i progetti in un ambito interregionale, come la direttrice [[Strada statale 675 Umbro-Laziale|Rieti-Terni-Civitavecchia]], la [[SS 3 bis]], tutte essenziali per le industrie del ternano.
La riconversione di alcuni impianti industriali, dopo gli [[anni 1980|anni ottanta]], non è stata meno importante: la vecchia società 'Terni', sotto la denominazione di '[[Acciai Speciali Terni]]', un insieme di attività siderurgiche ad alta specializzazione, è stata acquistata nel [[1994]] dalla multinazionale tedesca [[ThyssenKrupp AG|Thyssen Krupp]], l'area della 'Bosco' ospita il 'Centro Multimediale', lo stabilimento di Papigno è stato riconvertito a studi cinematografici e museo, l'ex-SIRI è stata destinata al terziario.
 
Negli ultimi quindici anni, Terni è diventata una città-cantiere: dai primi anni novanta non si sono fermati i lavori che via via stanno portando ad un radicale cambiamento del centro cittadino, imperniato sui "tre centri storici" del Quartiere Clai come centro della città romana, del Quartiere Duomo come centro della città medioevale e dell'asse Piazza Europa-Piazza della Repubblica-Corso Tacito come centro della città moderna.
 
Nel gennaio [[2006]] sono iniziati i lavori, con quasi venti anni di ritardo (il progetto preliminare era infatti del [[1987]]), di Corso del Popolo, dove al posto di un terrapieno adibito a parcheggio sorgerà un centro direzionale, un moderno parcheggio multipiano interrato, edifici residenziali e un parco che farà da ''continuum'' tra i Giardini della Passeggiata e il fiume [[Nera (Italia)|Nera]].
 
La città, nel secondo dopoguerra, ha avuto una forte espansione ben oltre i villaggi operai d'inizio secolo, sviluppandosi su quattro assi a raggiera intorno al nucleo centrale e ponendo al nuovo piano regolatore [[Mario Ridolfi|Ridolfi]] (e sue successive varianti) il problema della vivibilità delle periferie e del loro collegamento con il resto della città.<ref>Aldo Tarquini, ''La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia'', De Luca Editori d'Arte, Roma 2006</ref> La viabilità ha dovuto superare l'antico schema dell'unico asse preferenziale della Flaminia, contestualizzando i progetti in un ambito interregionale, come la direttrice [[Strada Statale 675 Umbro-Laziale|Rieti-Terni-Civitavecchia]], la [[SS 3 bis]] e la [[piattaforma logistica]], ancora non realizzata, tutte essenziali per le industrie del ternano.
 
=== Simboli ===
La leggenda legata alla città di Terni e al suo stemma narra che molti anni fa, la presenza nel territorio di un terribile [[drago]] chiamato ''Tiro'' o [[''Thyrus]]'' provocava paura e apprensione tra la cittadinanza, e che neanche i più coraggiosi, chiamati dal Consiglio degli Anziani, osavano avventurarsi in quei territori e nessuno riusciva a risolvere la questione. Quando il Consiglio era sul punto di rinunciare alla battaglia, si fece avanti un giovane ternano della nobile famiglia dei Cittadini: si dice che indossasse una lucente armatura e che sfoderasse tutta la sua fierezza e la sua voglia di sfidare l'orribile drago: ''"Vado io a fare una visita a quel mostro. Cosa ne dite?"'', sembra che disse presentandosi agli Anziani, i quali accettarono e lo benedironobenedissero augurandogli ogni fortuna.
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File:Il drago Thyrus, simbolo della città di Terni (Altorilievo sulla facciata della Porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo).jpg|Il drago ''Thyrus'', simbolo della città di Terni (altorilievo sulla facciata della porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo)
File:Stemma di Terni (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600).png|''Stemma di Terni'' (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600)
File:Thyrus il drago di Terni (statua di età comunale, 1300-1400).jpg|''Thyrus'' (statua in travertino, XVI secolo)
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Il coraggioso sorprese il mostro addormentato e la cosa sembrava facilitare il suo ardito compito. Ma mentre stava per colpirlo con la sua lancia, il drago si alzò e gli balzò contro. Da qui ne seguì una spaventosa battaglia, durante la quale la bestia aveva la meglio.
Ma un certo punto, il bagliore di un raggio di sole riflesso nell'armatura accecò il drago: fu l'occasione giusta, il giovane scagliò la sua lancia e trafisse a morte il mostro.
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Seguirono giorni di festa per celebrare il giovane, che fu premiato con dei terreni che un tempo erano di appartenenza del mostro.
 
==== Stemma, gonfalone e gonfalonebandiera ====
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Il drago della leggenda, che aveva per nome [[Thyrus]] (Tiro), è riportato sullo stemma della città di Terni.
File:Terni-Stemma.svg|Lo stemma
Sul gonfalone della città invece, campeggia la scritta ''Thyrus et amnis dederunt signa Teramnis''.
File:Gonfalone della Terni Comunale(1300-1400).png|L'antico gonfalone di Terni
File:Terni-Gonfalone.png|Il gonfalone moderno
File:Flag of Terni (City).svg|alt=bandiera moderna[43]|bandiera moderna<ref>{{Cita web|url=http://www.rbvex.it/province/comunali/marcheumbriacitta.html#tr|titolo=Marche Umbria città|sito=www.rbvex.it|accesso=16 maggio 2023}}</ref>
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Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 4 maggio 1936.<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/5ce81320-ad2d-43ca-b5e7-28c95f2eba35/1745-terni|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Terni|accesso=27 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref> Il drago della leggenda, che aveva per nome ''[[Viverna|Thyrus]]'' (o ''Tiro'', italianizzato), è riportato sullo stemma della città:
{{Citazione|Di rosso, al Tiro alato di verde, squamato, linguato e coronato d'oro, rampante a destra. Motto: TIRVS ET AMNIS DEDERVNT SIGNA TERAMNIS. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Città.}}
Sul gonfalone, costituito da un drappo di rosso<ref name="Bozzetti"/>, campeggia la scritta ''Thyrus et amnis dederunt signa Teramnis'', che significa: "Tiro e il fiume hanno dato le insegne a Terni".
 
=== Onorificenze ===
Con decreto dell'allora presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] il 13 gennaio 1960 venne conferita la [[Medaglia d'argento al valor civile]] alla Città di Terni per i 108 bombardamenti subiti e per il contributo offerto alla lotta per la liberazione. L'onorificenza venne consegnata dall'allora prefetto Ferro al sindaco Ottaviani durante un consiglio comunale straordinario che vide la presenza delle massime autorità e di numerosi cittadini<ref>Volume realizzato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Terni per i 60 anni di Consiglio Comunale (1946 - 2006) pp.42-43</ref>:
 
{{cn|Il [[13 gennaio]] [[1960]] venne conferita la [[Medaglia d'argento al valor civile]] alla Città di Terni.}}
 
{{Onorificenze
Riga 202 ⟶ 299:
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor civile
|collegamento_onorificenza = valor civile
|motivazione = Centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, sopportava con sereno coraggio ben 108 bombardamenti che la radevano quasi completamente al suolo e che uccidevano numerosi dei suoi figli migliori. Teneva, nei confronti del nemico invasore, sereno e dignitoso contegno, offrendo un notevole contributo alla lotta per la liberazione.
|luogodata = 13 gennaio 1960
}}
 
Terni è inoltre tra le [[città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la Guerra di Liberazione]], insignita della [[croce di guerra al valor militare]] per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/comunediterni.html|titolo=Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni Decorate di Croce di Guerra al Valor Militare Comune di Terni|accesso=5 dicembre 2018}}</ref>:
 
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al valor militare BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce di guerra al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Terni, centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, fin dall'8 settembre 1943 sostenne con animo indomito la guerra partigiana. La sua popolazione incurante delle rappresaglie, distruzioni e sacrifici opponeva fiera resistenza allo strapotere militare nazifascista, offrendo alla causa della Resistenza un valido contributo di sangue e di eroismo. Terni, 8 settembre 1943 - 13 giugno 1944
|data = 30 ottobre 1992
}}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Terni}}
=== I resti archeologici ===
* I resti dell'[[Anfiteatro Fausto]] del [[32 d.C.]], ubicato all'interno del parco cittadino "La Passeggiata". Di questa struttura si possono notare parti di ''opus reticulatum'' in blocchetti bicolori. Fu eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale, durante il regno di [[Tiberio]], e poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, essendo una parte occupata dalla chiesa del Carmine; tuttavia, se ne può vedere l'ellisse originaria. Periodicamente è adibito a sito per eventi culturali e concertistici.
[[File:Museo Archeologico di Terni.jpg|thumb|200 px|Museo Archeologico SIRI]]
* I resti dell'[[Anfiteatro Fausto]] del [[32 a.C.]], ubicato all'interno del parco cittadino "La Passeggiata". Di questa struttura si possono notare parti di ''opus reticulatum'' in blocchetti bicolori. Fu eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale, durante il regno di [[Tiberio]], e poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, essendo una parte occupata dalla chiesa del Carmine; tuttavia, si può vedere l'ellisse originaria. Periodicamente è adibito a sito per eventi culturali e concertistici.
* I resti dell'antica cinta muraria romana.
* I resti archeologici di palazzo Carrara, ex biblioteca civica, consistenti per la maggior parte in epigrafi romane.
* I resti della città romana di [[Carsulae]], di probabile origine celtica, dove ancora è visibile un tratto della antichissima [[Via Flaminia]], che da Roma portava all'Adriatico.
* Il [[Museo Archeologicoarcheologico di Terni]] (area ex-SIRI), dove sono raccolti i resti pre-romani e romani recuperati dai numerosi scavi cittadini. Di notevole interesse l'esposizione dei corredi tombali rinvenuti nelle necropoli dell'età del ferro delle Acciaierie, di S. Pietro in Campo e di Alterocca.
 
=== La città medioevalemedievale ===
[[File:Terni - Palazzo Spada.jpg|thumb|200 px|Palazzo Spada]]
* Porta Sant'Angelo (XIV secolo), era l'ingresso nord-occidentale della città.
* Porta Spoletina (XIV secolo), sulla via Flaminia; era l'ingresso settentrionale.
* La torre romanica dei Barbarasa, situata in via Roma, è la meglio conservata tra le case-torri medievali. Una lapide in alto ricorda che da qui venne esposta la reliquia del Preziosissimo Sangue, conservata nel Duomo, per allontanare dalla città un'epidemia di peste.
* La cripta del [[Duomo (Terni)|Duomo]] (VI secolo).
* La [[torre romanica dei Barbarasa]], situata in via Roma, è la meglio conservata tra le case-torri medievali. Una lapide in alto ricorda che da qui venne esposta la reliquia del Preziosissimo Sangue, conservata nel Duomo, per allontanare dalla città un'epidemia di peste.
* La [[torre dei Castelli]], situata in via dei Castelli.
 
=== LuoghiArchitetture di cultoreligiose ===
[[File:ConventoDuomo di SanTerni, FrancescoS. (Terni)Maria Assunta.jpg|thumb|200px|[[ConventoIl duomo di San Francesco (Terni)|Chiesa di San Francesco]] (XIII secolo)]]
* La cripta del [[Duomo di Terni|Duomo]] (VI secolo).
* [[Chiesa di San Francesco (Terni)|Chiesa di San Francesco]] (XIII secolo), in stile gotico. La chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata presenta un portale gotico sovrastato da un oculo, mentre le parti laterali sono del XV secolo. L'abside e il campanile, decorato con bifore, sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene dantesche di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
* [[Duomo di Terni]], dedicato a Santa Maria Assunta, di origine romanica, fu ristrutturato nel XVII secolo. La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione", del [[1560]]; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica cittadina più importante tra quelle del XVIII secolo.
* [[Chiesa di San Salvatore(Terni)|Chiesa di San Salvatore]] (XI secolo): è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo ed un altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da una monofora e da archetti.
* [[Chiesa di San Francesco (Terni)|Santuario di San Francesco]] (XIII secolo), in stile gotico. La chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata presenta un portale gotico sovrastato da un oculo, mentre le parti laterali sono del XV secolo. L'abside e il campanile, decorato con bifore, sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene di argomento escatologico opera di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
* Chiesa di [[Chiesa di Sant'Alò|Sant'Alò]] (XI secolo), appartenuta all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni cinquanta, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
* [[Chiesa di San Salvatore (Terni)|Chiesa di San Salvatore]] (XI secolo): è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo ed un altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da una monofora e da archetti.
* Chiesa di [[chiesa di San Pietro (Terni)|San Pietro]], appartenuta agli Agostiniani fin dal [[1267]], la chiesa presenta nella facciata un portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato con bifore nella parte inferiore.
* [[Chiesa di Sant'Alò]] (XI secolo), appartenuta all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni cinquanta, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
* Il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, di origine romanica, fu ristrutturato nel XVII secolo. La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione", del [[1560]]; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica cittadina più importante tra quelle del XVIII secolo.
* [[Chiesa di San Pietro (Terni)|Chiesa di San Pietro]], appartenuta agli Agostiniani fin dal [[1267]], la chiesa presenta nella facciata un portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato con bifore nella parte inferiore.
* Chiesa di [[San Lorenzo]], costruita nel XIII secolo, su un edificio molto più antico, e quindi ampliata nel XVII secolo; restaurata dopo i bombardamenti, attualmente presenta una facciata con trifore e portale cieco, e una bella abside; l'interno è a due navate, con la particolarità che la parte destra è ad un livello più basso.
* Chiesa di [[San Cristoforo]], risalente al XIII secolo. La chiesa è stata ristrutturata nel dopoguerra e divisa in una parte nuova e in una vecchia: nella parte vecchia vi sono affreschi e resti dei secoli XIV e XV; la parte nuova è stata ricavata dalla canonica, luogo in cui, secondo un'antica tradizione, san Francesco operò un miracolo. Nella chiesa viene anche conservato il cippo dal quale il Santo parlava ai fedeli.
[[File:Basilica del Santo patrono Valentino.jpg|thumb|La basilica di San Valentino]]
* La [[Basilica di San Valentino]], antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel [[273]] e portato su tale collina della periferia ternana dai suoi seguaci; la forma attuale risale al [[1618]] ed il convento e le spoglie del Santo sono state conservate dai Carmelitani fino al XX secolo, quando il comune di Terni ne prese l'eredità.
* [[Basilica di San Valentino]], antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel [[273]] e portato su tale collina della periferia ternana dai suoi seguaci; la forma attuale risale al [[1618]] ed il convento e le spoglie del Santo sono state conservate dai Carmelitani fino al XX secolo, quando il comune di Terni ne prese l'eredità.
* [[Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Terni)|Santuario di Sant'Antonio di Padova]], inaugurato nel [[1935]] e ricostruito dopo i bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] è abitato dai [[Ordine francescano|Frati Francescani]]. Dal [[2010]] la chiesa diventa santuario poiché vi sono custodite le spoglie dei [[protomartire|protomartiri]] [[francescani]] ([[Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto]]) uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220 e venerati santi da [[papa Sisto IV]] nel 1481.
* Chiesa San Giuseppe Lavoratore, la cui prima pietra fu benedetta di persona da [[papa Giovanni Paolo II]] durante la sua storica visita a Terni e alle acciaierie, giovedì 19 marzo 1981 (solennità di [[san Giuseppe]] sposo di Maria),<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1981/march/documents/hf_jp-ii_spe_19810319_autorita-terni.html|titolo=Discorso alle autorità (Terni, 19 marzo 1981) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=14 novembre 2019}}</ref> a margine della Santa Messa per le famiglie officiata dal pontefice presso lo [[Stadio Libero Liberati]].<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1981/documents/hf_jp-ii_hom_19810319_terni.html|titolo=Omelia, Santa Messa per le famiglie {{!}} Giovanni Paolo II|accesso=14 novembre 2019}}</ref> La posa della prima pietra sarebbe avvenuta l'anno successivo mentre si sarebbe dovuto attendere il 1984 per l'inizio dei lavori. Il 26 settembre 1987 il Vescovo [[Franco Gualdrini]] benedisse la nuova chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Il progetto del nuovo complesso (chiesa, convento e aree adiacenti) appartiene all'architetto [[Franco Maroni]]. La sua idea è quella di creare un'area da vivere al di là degli appuntamenti pastorali o liturgici:
{{q|Nel progetto, la scelta iniziale vuole proporre uno scambio di servizi tra la comunità ecclesiale e la comunità urbana: nella chiesa anche funzioni profane legate alla vita giornaliera della comunità, nello spazio civile anche funzioni religiose|arch. Franco Maroni, estratto dalla Relazione di presentazione del progetto}}
:La struttura è moderna, in cemento con infissi in metallo. Il complesso è costituito dai due edifici principali, chiesa e convento, con campanile e cortile aperto utilizzato sia come passaggio pedonale che come anfiteatro esterno. La chiesa è concepita come spazio polifunzionale con due parti principali, quella festiva ad anfiteatro e quella feriale classica. Nella parte grande un maxischermo avvolto ed un proiettore cinematografico consentono lo svolgimento di appuntamenti culturali. Nell'altare della chiesa sono deposte le reliquie riconosciute di [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]], san [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] e [[Valentino di Terni|san Valentino]], chiuse col suggello del vescovo [[Giuseppe Piemontese]] nella messa di Consacrazione della chiesa tenutasi solo nel 2015, a distanza di trent'anni dall'inaugurazione del convento.
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Terni)|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]], nel parco archeologico dell'antica città romana di [[Carsulae]].
* All'incrocio tra via Castello e via Sant'Andrea sono visibili i ruderi della chiesa di Sant'Andrea, risalente al XVII secolo e distrutta durante la seconda guerra mondiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.terniturismo.it/cosa-visitare-a-terni-chiesa-di-santandrea/|titolo=Cosa visitare a Terni - CHIESA DI SANT'ANDREA|sito=Terni Turismo|data=30 settembre 2021|accesso=5 agosto 2022|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Chiesa di Santa Maria del Monumento]]: nei pressi del [[Cimitero Comunale (Terni)|cimitero Comunale]], possiede alcuni affreschi rinascimentali
* [[Cimitero Comunale (Terni)|Cimitero Comunale]]
 
=== I palazzi cittadini ===
[[File:Palazzo Spada (Antonio da Sangallo, 1555, Terni).jpg|thumb|Palazzo Spada]]
* [[Palazzo Spada (Terni)|Palazzo Spada]] - sede del Comune (corso Vecchio) del XV secolo, progettato da [[Antonio da Sangallo il Giovane]] (fu terminato nel [[1576]], forse sua ultima opera), imponente edificio, antica sede della famiglia Spada, è a due piani e un mezzanino.
* Palazzo Fabrizi (sec.- secolo XVII (via XI Febbraio).
* [[Palazzo Mazzancolli]] (XV- secolo),sec. inXV (via Cavour), sede attuale dell'Archivio di Stato.
* Palazzo Rosci (ora Bianchini-Riccardi) (XVI- secolo), inXVI Piazza(piazza Duomo), forse edificato su progetto di B.Baldassarre Peruzzi.
* [[Palazzo Gazzoli]] - (fine secolo XVIII secolo(via del Teatro Romano). Lo schema tipologico del palazzo deriva da quello del palazzo tardo-rinascimentale romano, con una corte interna su cui si affaccia un loggiato a doppio ordine, con volte affrescate a grottesche. Oggi è sede della pinacoteca comunale, di svariate attività culturali, una grande sala per le conferenze nonché della rappresentanza della Regione Umbria.
* Palazzo Manassei (XV- secolo XV (via Manassei).
* Palazzo Mariani-Giocosi (XVI- secolo XVI (via del Tribunale), sede dell'Istituto Musicale Briccialdi e presenza di numerosi affreschi di artisti fiamminghi.
* Ex Palazzo del Comune - secoli XIV/XX (piazza della Repubblica), dal 2004 sede della bibliomediateca comunale (BCT).
* Palazzo Filerna-Perotti-Montani (XVII secolo), con significativi affreschi di Girolamo Troppa.
* [[Palazzo PierfeliciFilerna-Perotti]] (XVpoi Montani) - secolo XVII (via Garibaldi), con unsignificativi affreschi notevoledi portaleGirolamo cinquecentescoTroppa.
* Palazzo PossentiPierfelici (XVIII- secolo XV (Corso Vecchio), con un notevole portale cinquecentesco.
* Palazzo Possenti - secolo XVIII (via Cavour).
* Palazzo Corradi-Maroni, già Carrara (XV-XIX secolo), con un significativo portale cinquecentesco in travertino.
* Palazzo FaustiniCorradi-Maroni, (XIXgià Gigli - secolo XV-XIX (via dei Carrara), con numeroseun significativo portale iscrizionicinquecentesco romanein nell'andronetravertino.
* Palazzo Faustini - secolo XIX (Corso Tacito), con numerose iscrizioni romane nell'androne.
* Palazzo Cittadini-Cesi (XVIII-XIX secolo).
* Palazzo Cittadini - secoli XVIII-XIX (Corso Vecchio).
* Palazzo Carrara (sec.XVI-XVIII), ivi è presente una serie di elementi lapidei romani e rinascimentali (stemmi, sarcofagi, iscrizioni).
* Palazzo Carrara - secolo XVI-XVIII (piazza dei Carrara), ivi è presente una serie di elementi lapidei romani e rinascimentali (stemmi, sarcofagi, iscrizioni).
* Palazzo Sciamanna - secolo XVII (via tre colonne).
* Palazzo Pressio-Colonnese (già Spada e Graziani) - secolo XVI (via Silvestri).
* Palazzo Canale - secolo XVII (via Silvestri), sede dell'antico Circolo del Drago, con una galleria interamente affrescata nel Settecento.
 
=== Vie e piazze storiche ===
* Viale Benedetto Brin, lungo 1,8&nbsp;km, è il cuore pulsante della storia di Terni come città industriale. Qui hanno luogo le Acciaierie e il complesso della ex Fabbrica d'Armi
[[File:Piazza Tacito.jpg|thumb|right|200 px|Piazza Tacito]]
* Piazza della Repubblica, conche occupa lo spazio dell'antico foro della città romana, rappresenta da sempre il principale spazio pubblico cittadino. Vi si affaccia l'antico palazzo comunale che ora è sede della biblioteca comunale (bct). Con la ristrutturazione, l'antica torre civica distrutta dai bombardamenti è stata sostituita da una moderna torre di vetro che richiama la cascataCascata delle Marmore. Di fronte si trova il vecchio palazzo delle poste opera dell'architetto Bazzani che occupa il sito dell'antica chiesa di San Giovanni Decollato, demolita agli inizi del Novecento.
* Piazza SolferinoCornelio Tacito, Piazzarealizzata Europa,nei Piazzaprimi Claidecenni edel PiazzaNovecento Tacitocome (quest'ultimacentro ideatadella dall'architettonuova Ridolfi)città industriale, dovesi troviamotratta ildi un vasto spazio quadrangolare di cui uno dei lati è occupato dall'imponente Palazzo del Governo, ideatoopera dall'architetto Cesare Bazzani tra il 1930 e alil 1936. Al centro ladella piazza è una monumentale [[Fontana dello Zodiaco (Terni)|fontana]], opera dell'architetto [[Mario Ridolfi]], simbolo della forza delle acque che producono energia elettrica, decorata con i mosaici rappresentanti i dodici [[Zodiaco|segni zodiacali]], di [[Corrado Cagli]].
* Piazza Solferino, (opposta a piazza della Repubblica, dietro la Bibliomediateca Comunale) era l'antica piazza del mercato, per questo conosciuta anche come Piazza delle Erbe. Per un breve periodo ha assunto la denominazione di Piazza dei Bambini e delle Bambine. Il suo assetto attuale è opera dell'architetto Carlo Aymonino, che ne ha progettato la pavimentazione e la scultura in travertino di una balena.
* Piazza Europa, si tratta di un ampio spazio quadrangolare che si apre sul fianco di palazzo Spada, sede municipale. La piazza venne alla luce durante la ricostruzione nel dopoguerra, rimuovendo le macerie degli edifici ivi distrutti dai bombardamenti.
* Piazza Mario Ridolfi, si tratta di un ampio slargo irregolare che si apre di fronte a palazzo Spada, sede municipale, in gran parte circondata da edifici moderni quasi tutti realizzati su progetto dell'architetto Mario Ridolfi. È anche conosciuta con il nome di Piazza del Popolo.
* Piazza Clai, si tratta di una delle piazze più antiche della città, la sua origine risale al medioevo anche se il suo assetto attuale è in gran parte opera della ricostruzione post-bellica realizzata in chiave post-moderna alla fine del [[XX secolo]]
* Piazza Duomo, si tratta di una tra le più belle piazze storiche cittadine, uno dei lati è occupato dal portico seicentesco della cattedrale di Santa Maria Assunta, che raccorda la chiesa con gli edifici del Vescovado e dell'ex Seminario, oggi sede del Museo Diocesano e Capitolare.
* Piazza San Francesco, di fronte al [[Santuario di San Francesco (Terni)|Santuario di San Francesco]].
* Piazza Bruno Buozzi, detta Valnerina a causa della [[porta cittadina]] (porta Valnerina) che collegava la città con la [[Valnerina]].
* Piazza Dante Alighieri, antistante alla [[Stazione di Terni|stazione]], qui è stata posizionata la pressa da 12.000 tonnellate
 
=== I monumenti di archeologia industriale ===
[[File:Lancia di Luce (o Obelisco), ternidi Arnaldo Pomodoro.jpg|thumb|200 px|L'obelisco "'Lancia di Luce"'' (o ''Obelisco''), di Arnaldo Pomodoro]]
* Obelisco "[[Lancia di Luce]]" di [[Arnaldo Pomodoro]], che si trova alla fine di Corso del Popolo. L'opera rappresenta contemporaneamente i traguardi tecnologici e i moniti verso gli stessi; la miriade di fratture, gli inserti e gli effetti [[chiaroscuro|chiaroscurali]] rappresentano il dramma della loro scoperta e dei loro relativi poteri. Assemblata con tecniche industriali, si slancia nella sezione terminale e un suo fascino lo trova nel mutamento che assume il suo aspetto in base all'angolo visuale dell'osservatore e della differente luce dei momenti della giornata.<ref>Mini documentario sulla realizzazione dell'obelisco: https://www.youtube.com/watch?v=gjLL_Io66qc</ref>.
* La "Pressa" di Piazza Dante.
* Il [[Grande Hyperion]].
* La [[centrale idroelettrica]] di [[Galleto]].
* Complesso dell'ex fabbrica chimica Siri: ospita il CAOS (Centro per le Arti Opificio Siri),<ref name="caos.museum|titolo=Centro">{{cita web|url=http://www.caos.museum|titolo=Centro Arti Opificio Siri}}</ref> un complesso architettonico e spazio culturale sede di due musei - il [[Museo archeologico di Terni|museo archeologico]] e il [[Museo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice]], di uno spazio per mostre e del [[Teatro Sergio Secci]].
* Complesso ex-Siri.
* [[Termovalorizzatore]] Maratta.
* Il Ponte di Ferro.
* Monumento ai Partigiani d'Italia.
* La [[Stella di Miranda]], una stella artificiale posizionata tra le frazioni di Larviano e Miranda, ed è la più grande del mondo.
* La "[[Stella di Miranda]]", una stella artificiale posizionata tra le frazioni di Larviano e Miranda, ed è una delle più grandi in Italia, dopo la stella cometa di [[Torrebelvicino]]
* Gli [[Studi cinematogradici di Papigno]].
* Gli [[Umbria Studios]], appartenenti a [[Cinecittà]], chiamati scherzosamente "PapignHollywood".
 
* E-Terni alla rotonda all'entrata dello stadio Liberati
=== Musei ===
* Lo stelo della Fontana dello Zodiaco
* CAOS (Centro Arti Opificio Siri): [http://www.caos.museum] Complesso artistico dotato di musei, mostre e teatro. In particolare il museo archeologico con una sezione preromana ed una edicata all'illustrazione della vita cittadina in epoca romana e tardoantica; Il Museo d'arte moderna e contemporanea "Aurelio De Felice": al suo interno trovano spazio il rinnovato allestimento della pinacoteca comunale (ospitata precedentemente a Palazzo Gazzoli) e una nuova area dedicata interamente all'arte contemporanea (dal dopoguerra ai giorni nostri) con particolare attenzione agli artisti del territorio. Sono presenti i dipinti della "Pala dei Francescani" di [[Piermatteo d'Amelia]] e lo "Sposalizio mistico di Santa Caterina d'Alessandria" di [[Benozzo Gozzoli]], lo "Stendardo" di [[Niccolò Alunno]].
* Composizione di Forme <ref>{{Cita web|url=https://www.movemagazine.it/monumenti-acciaio-terni/|titolo=I 7 principali monumenti all’acciaio a Terni}}</ref>
* Il parco "A. De Felice" a [[Torreorsina]].
* Tre monumenti in travertino <ref>{{Cita web|url=https://umbria7.it/2024/05/piazza-tre-monumenti-avra-i-suoi-tre-monumenti/|titolo=Piazza Tre Monumenti avrà i suoi tre monumenti}}</ref>
* Mostra permanente di paleontologia (ex-chiesa di San Tommaso).
* Thyrus il Drago d'acciaio<ref>{{Cita web|url=https://www.umbria24.it/attualita/thyrus-a-terni-fissata-linaugurazione-del-drago-alato-da-10-tonnellate-di-acciaio/|titolo=Thyrus a Terni, fissata l’inaugurazione del drago alato da 10 tonnellate di acciaio}}</ref>
* Centro di visita e documentazione di Carsulae.
* Lapide commemorativa Libero Liberati<ref>{{Cita web|url=https://terninrete.it/notizie-di-terni-libero-liberati-un-uomo-semplice-un-campionissimo-59-anni-fa-lincidente-mortale/|titolo=Libero Liberati, un uomo semplice, un campionissimo. 59 anni fa l’incidente mortale}}</ref>
* Museo Anfiteatro Romano.
* Centro Di Documentazione Sul Patrimonio Industriale Locale Antenna Pressa.
 
=== Luoghi naturali ===
[[File:Cascata delledi MarmoreTerni 2(durante l'orario odierno di chiusura serale).JPGjpg|thumb|200La px|[[Cascatacascata delle Marmore]].]]
* La [[cascata delle Marmore]], opera romana d'idraulica del III secolo, voluta dal console [[Curio Dentato]]. Si trova sulla [[Strada statale 209 Valnerina|S.S. ''Valnerina'']] a 7&nbsp;km da Terni.
* Il [[lago di Piediluco]], piccolo specchio d'acqua adagiato sulle colline umbre a 13&nbsp;km da Terni.
* La [[Valserra]], bagnata dal [[Serra (torrente)|torrente Serra]] e con suggestivi borghi fortificati che vi si affacciano.
* L'area dei [[monti Martani]], dominata dal monte [[Torre Maggiore]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
 
Già dagli ultimi anni del [[XIX secolo]] con l'espansione della grande industria la città passò dai 30.000 abitanti ai circa sessantamila in poco tempo.
A partire dalla seconda metà del [[XIX secolo]], con l'espansione della grande industria, la città raddoppiò i propri abitanti, passando da trentamila a circa sessantamila. La presenza degli operai nel tessuto sociale cittadino era enorme all'inizio del [[XX secolo]]: il 70% della popolazione residente.
Dopo la seconda guerra mondiale, la seconda ondata di immigrazione interna fece superare la cifra dei centomila abitanti negli anni sessanta, e allora nel nuovo Piano Regolatore degli architetti Ridolfi e Franckl, si pensò che la città raggiungesse facilmente i 200.000 in pochi decenni. Con la crisi della [[siderurgia]] degli anni settanta e ottanta, il numero degli abitanti si è stabilizzato sugli odierni 113.000.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], la seconda ondata di immigrazione interna fece raggiungere i centomila abitanti all'inizio degli anni sessanta, inducendo a pensare che Terni avrebbe raggiunto i duecentomila entro il 2000. Con la crisi della [[siderurgia]] degli anni settanta e ottanta, il numero degli abitanti si è invece stabilizzato sugli odierni 110.000, soprattutto per l'apporto dell'immigrazione dall'estero che è aumentata in modo esponenziale a partire dagli anni novanta.
L'area urbana rappresentata dalla [[Conca Ternana|conca ternana]], per la quale esiste un "Accordo di pianificazione"<ref>http://www.provincia.terni.it/urbanistica/accordi/Accordo%20Pianificazione%20Conca%20Ternano-Narnese.pdf</ref>, raggiunge all'incirca 160.000 abitanti
 
L'andamento demografico della città di Terni ha attraversato diverse fasi nel secondo dopoguerra. In particolare, a partire dalla fine degli anni cinquanta troviamo:
 
* 1960&nbsp;–1974: gli ultimi anni di sviluppo demografico espansivo, con la popolazione che passò da 94.825 a 111.043 unità.
Il saldo demografico, tranne che nel 1961 e 1967, si mantenne costantemente superiore alle mille unità e generò un tasso medio annuo di crescita attorno al 13 per mille.
Elementi portanti dell'esplosione demografica furono innanzitutto gli elevati valori della natalità (fenomeno del “baby boom”) con il relativo tasso che oscillava fra il 12,7 ed il 16,2 per mille, raggiungendo quest'ultimo valore, (massimo storico non più registrato) in corrispondenza del 1965 con 1645 nati.
Più uniforme l'andamento della mortalità il quale, nonostante qualche oscillazione, procedeva secondo una tendenza di lieve ma costante crescita, muovendosi in un intervallo di valori compresi tra il 7,9 e 9,8 per mille.
In valore assoluto, furono più gli anni nei quali si registrò un numero di morti inferiore a 1000 che non quelli con valori superiori.
Non meno sostenuto risultò il livello dei movimenti migratori: sull'onda non ancora esaurita della favorevole congiuntura degli anni dello sviluppo economico (1951-1963), alimentati da massicci trasferimenti verso il nord Italia e dai processi di urbanizzazione, i flussi migratori dimostrarono di avere considerevole vitalità e consistenza.
 
* 1975 - 1979: gli anni dello sviluppo moderato con la popolazione che invecchia ma continua ad aumentare raggiungendo il picco storico di 113.241 unità nel 1979.
Sebbene caratterizzato da valori positivi tanto del saldo demografico quanto dei differenziali del movimento naturale (ad eccezione del 1979) e migratorio, lo sviluppo della popolazione segnalò un cambio di marcia nei suoi ritmi espansivi con l'inizio di una decelerazione che ridusse notevolmente la velocità di crescita.
A determinare questo rallentamento contribuì in primo luogo il progressivo venir meno dell'apporto fino ad allora fornito allo sviluppo del movimento naturale, la cui costante riduzione in termini di saldo giunse per la prima volta a mostrare nel 1979 un valore negativo.
È conseguenza di ciò il costante attenuarsi dei livelli di natalità (9,1 per mille) contrapposti a valori lievemente crescenti della mortalità (9,7 per mille)
Anche i movimenti migratori diedero il loro apporto, sebbene in tono minore, al rallentamento della crescita della popolazione: meno consistenti rispetto al passato, soprattutto quelli in entrata, i flussi dimostrano una accentuata tendenza ad avvicinare i propri valori così da produrre differenziali sempre più ridotti.
 
* 1980 - 1986: gli anni della caduta frenata vedono consolidarsi il modello a bassa natalità della società ternana che porta come risultato l'invecchiamento della popolazione e quindi il suo progressivo decremento.
In termini assoluti la consistenza della popolazione scende da 113.108 a 111.162 unità, caduta che corrisponde ad un tasso medio annuo dell'1,35 per mille.
Il differenziale del movimento naturale, a partire dal 1979, diventa definitivamente negativo e determinato in ciò dal persistente prevalere dei decessi sulle nascite.
I 785 nati (7,1 per mille) rapportati coi 1084 morti (9,7 per mille) nel corso del 1986, sostanziano assai eloquentemente il divario crescente in seno alla componente naturale della popolazione; se tuttavia la negatività crescente del saldo naturale non si riflette per intero sul saldo demografico, ciò è dovuto al solo fatto che almeno in questo periodo l'effetto delle determinazioni biologiche viene in parte controbilanciato dai differenziali dei movimenti migratori, limitati ma ancora positivi.
 
* 1987-1992: gli anni della popolazione in caduta libera; nulla più si oppone al continuo e crescente decremento della popolazione e tutti i fenomeni del precedente periodo si presentano su scala allargata.
La popolazione scende fino alle 108.138 unità nel 1992 e i movimenti migratori esauriscono la loro funzione di contrappeso degli esiti negativi della componente biologica.
 
* 1993-1999: anni di sostanziale equilibrio con la popolazione che si assesta sulle 108.000 unità.
Un anno a sé stante è il 1994, in quanto è stata fatta una sanatoria che ha caratterizzato il saldo migratorio di 1129 unità e ha permesso un saldo demografico in attivo di 634 unità; è proprio in questi anni che si riscontra il maggior divario fra tassi di natalità (media del 6,9 per mille) e tassi di mortalità (media dell'11,3 per mille).
 
L'[[Agglomerazione|agglomerato urbano]] è rappresentato dalla [[Conca ternana]], dalla [[Valnerina|Valnerina Ternana]], dalla [[Provincia di Rieti]] e dalla città di [[Spoleto]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), per il quale esiste un "Accordo di pianificazione",<ref>{{cita web |url=http://www.provincia.terni.it/urbanistica/accordi/Accordo%20Pianificazione%20Conca%20Ternano-Narnese.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=28 novembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150323170359/http://www.provincia.terni.it/urbanistica/accordi/Accordo%20Pianificazione%20Conca%20Ternano-Narnese.pdf |dataarchivio=23 marzo 2015 }}</ref> raggiunge i 372.782 abitanti.
 
{{Demografia/Terni}}
 
* [[Comuni italiani per popolazione]]
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:12978}}, ovvero il 12,19% della popolazione.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=22 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=22 luglio 2025}}</ref>
 
* [[Romania]]: {{formatnum:3743}}
* [[Albania]]: {{formatnum:1270}}
* [[Ucraina]]: {{formatnum:1119}}
* [[Filippine]]: 684
* [[Nigeria]]: 672
* [[India]]: 590
* [[Marocco]]: 500
* [[Pakistan]]: 498
* [[Cina]]:350
* [[Bangladesh]]: 316
 
=== Dialetto ===
Il dialetto tradizionale ternano fa parte del gruppo dei [[Dialetti italiani mediani|dialetti mediani]] propriamente detti (in opposizione ai dialetti "perimediani" più prossimi alla Toscana). Alcune delle caratteristiche più notabili:
* la conservazione della differenza tra /u/ ed /o/ finali atoni romanzi ({{maiuscoletto|lupum}} > ''lupu'', {{maiuscoletto|melius}} > ''mejo'', laddove in italiano /u/ finale si è aperto in /o/);
* l'articolo forte ''lu'' (< {{maiuscoletto|(il)lum}});
* la categoria morfologica del [[Neutro (linguistica)|neutro]] di massa (il "neoneutro romanzo", consimile al neutro napoletano ed asturiano), che marca la non contabilità dei maschili ed è distinta dal maschile dall'articolo ''lo'';
* la desinenza plurale ''-e'' dei femminili di seconda classe: ''la notte, le notte'' (< {{maiuscoletto|noctes}});
* il pronome personale ''issu'' (< {{maiuscoletto|ipsum}}) e i corrispettivi ''essa, issi, esse'';
* la tripartizione dei dimostrativi in ''quistu'' "questo", ''quillu'' "quello" e ''tistu'' "codesto";
* l'apocope degli infiniti (''cantà, piacé, ride, capì'' "cantare, piacere, ridere, capire");
* il possessivo enclitico inalienabile (''fratimu'' "mio fratello");
* la fusione della seconda e della terza coniugazione verbale;
* le [[metafonesi]] sabina /ɛ, ɔ/ > /e, o/ e centro-meridionale /e, o/ > /i, u/ (''béllu, bélli'' ma ''bèlla, bèlle''; ''niru, niri'' ma ''nera, nere'');
* la [[lenizione]] delle [[Consonante occlusiva|occlusive]] sorde intervocaliche;
* l'eliminazione frequente di /v, d, g/ intervocalici;
* la sonorizzazione delle sorde se precedute da nasale (''campu, infernu, cantà'' che si realizzano circa ['kambu, iɱ'vernu, kan'da]).
 
== Cultura ==
[[File:Nuova_biblioteca_comunaleBiblioteca comunale di Terni.jpg|thumb|left|200px|La nuova Biblioteca Comunale. costruita sul vecchio palazzo medievale del Municipio]]
===Musei===
[[File:Pinacoteca Comunale di Terni.jpg|thumb|La Pinacoteca comunale, nella vecchia sede (oggi nel complesso CAOS).]]
*CAOS (Centro per le Arti Opificio Siri),<ref name="caos.museum|titolo=Centro"/>
**[[Museo archeologico di Terni|Museo archeologico]] <ref>{{Cita web |url=https://caos.museum/musei/museo-archeologico-claudia-giontella/ |titolo=museo archeologico Claudia Giontella |accesso=18 giugno 2021 |dataarchivio=11 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210711214413/https://caos.museum/musei/museo-archeologico-claudia-giontella/ |urlmorto=sì }}</ref>
**[[Museo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice]]<ref>[http://www.museodefelice.comune.terni.it/ Museo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice]</ref>
*[[Museo diocesano e capitolare di Terni|Museo diocesano e capitolare]]
*HYDRA - Museo multimediale Cascata delle Marmore<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attractions-g580242-Activities-c49-Terni_Province_of_Terni_Umbria.html|titolo=Hydra - Museo Multimediale Cascata Delle Marmore}}</ref>
* Parco "A. De Felice" a [[Torreorsina]]
* Paleolab - museo delle raccolte paleontologiche dell'Umbria meridionale<ref>{{Cita web |url=https://caos.museum/musei/museo-paleontologico/ |titolo=Copia archiviata |accesso=18 giugno 2021 |dataarchivio=13 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210613113359/https://caos.museum/musei/museo-paleontologico/ |urlmorto=sì }}</ref> (ex-chiesa di San Tommaso)
* Centro di visita e documentazione Umberto Ciotti di [[Carsulae]]
* Centro di documentazione dell'Area naturale protetta del Parco Fluviale del Nera, con il Museo Ornitologico e Micologico nel palazzo Magalotti di Collestatte.
* Centro di Documentazione sul Patrimonio Industriale Locale "Antenna Pressa"
* Museo delle armi della città di Terni
* Museo del motorismo ternano
* Museo del flipper e del modernariato Dino Merluzzi<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attractions-g580242-Activities-c49-Terni_Province_of_Terni_Umbria.html|titolo=Museo Del Flipper e Del Modernariato Dino Merluzzi}}</ref>
* Pinacoteca Comunale O.Metelli<ref>{{Cita web|url=https://www.minube.it/posto-preferito/pinacoteca-comunale-o-metelli-e-museo-a-de-felice--a113095|titolo=Pinacoteca comunale O. Metelli e museo A. de Felice}}</ref>
* Rifugi antiaereo della II guerra mondiale<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/umbria/terni_rifugi_anti_aereo_bombe-|titolo=A Terni cento rifugi antiaereo, all'interno ancora i sacchi di sale e le scritte d'amore}}</ref>
* Casa museo Elio Rossi Passavanti<ref>{{Cita web|url=https://terninrete.it/notizie-di-terni-terni-40-anni-fa-moriva-elia-rossi-passavanti-ancora-chiusa-la-sua-casa-museo/|titolo=Terni. 40 anni fa moriva Elia Rossi Passavanti. Ancora chiusa la sua casa museo}}</ref>
* Sala espositiva Garibaldina<ref>{{Cita web|url=https://www.ternitoday.it/attualita/sala-espositiva-garibaldina-cimeli-collescipoli-2025.html|titolo=Collescipoli, sala espositiva ‘garibaldina’ ed i cimeli storici: “Progetto ambizioso. Confidiamo nelle tante associazioni”}}</ref>
* Il Paese dei Balocchi, con al suo interno le scene del film "Pinocchio"<ref>{{Cita web|url=https://www.allwebitaly.it/v/paese-dei-balocchi-papigno-terni-benigni|titolo=IL PAESE DEI BALOCCHI}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://cinecittanews.it/museo-negli-studios-di-papigno/|titolo=Museo negli studios di Papigno}}</ref>
'''Teatro'''
 
Teatro Secci<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.terni.it/luoghi/teatro/teatro-secci|titolo=Teatro Secci}}</ref>
 
'''Biblioteca'''
 
Biblioteca Comunale<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/search?q=biblioteca+terni&rlz=1C1CHBD_itIT926IT926&oq=biblioteca+tern&gs_lcrp=EgZjaHJvbWUqBwgAEAAYgAQyBwgAEAAYgAQyDQgBEC4YrwEYxwEYgAQyBggCEEUYOTIHCAMQABiABDIHCAQQABiABDIHCAUQABiABDIHCAYQABiABDIHCAcQABiABKgCCLACAQ&sourceid=chrome&ie=UTF-8|titolo=biblioteca comunale terni}}</ref>
 
=== Università ===
Già nel 1974 l’[[Università degli Studi di Perugia]] ha reso Terni sede di alcuni corsi universitari, che successivamente, nel 1997, sono stati organizzati nel Polo Scientifico Didattico di Terni, sempre sotto la giurisdizione dell'Università di Perugia. Attualmente sono presenti i corsi di laurea in Economia e direzione aziendale, in Ottica e optometria, in Ingegneria industriale, in Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili, in Medicina e chirurgia, in Infermieristica, in Scienze per l'investigazione e la sicurezza ed in Scienze socio-antropologiche per l'integrazione e la sicurezza sociale.
 
Dal 2018 è attiva una sede dell'[[Università telematica "Pegaso"|Università Telematica "Pegaso"]]<ref>{{Cita news|url=http://www.comune.terni.it/evento/universita-telematica-pegaso-inaugurazione-sede-di-terni|titolo=Università Telematica Pegaso: inaugurazione sede di Terni|pubblicazione=Portale Istituzionale del Comune di Terni|data=8 gennaio 2018|accesso=11 gennaio 2018}}</ref>.
Con l'apertura del triennio clinico della facoltà di [[Medicina]], nel [[1974]], l'[[Università di Perugia]] compiva uno dei suoi primi decentramenti sulla città di Terni. Seguì, negli [[Anni 1990|anni novanta]], l'apertura della facoltà di Ingegneria, il completamento del ciclo unico di Medicina e l'avvio del Diploma Universitario in Economia Aziendale (DUEC), che diedero nuovo impulso alla vita universitaria: sono stati avviati nuovi corsi di laurea, che ospitano 5.000 iscritti nelle cinque facoltà riunite nel ''Polo scientifico e didattico di Terni'' dell'Università degli studi di Perugia:
 
=== Centri di ricerca ===
* Facoltà di Medicina (sede di "Via Otto Marzo", in costruzione la nuova sede in Viale Trieste);
* Centro Europeo di Ricerca sulle [[cellule staminali]] - Diretto da Angelo Vescovi, da ubicare presso la restaurata caserma dell'ex-milizia, nei pressi dell'ospedale. Dall'[[estate]] [[2006]] è attiva la Banca delle Cellule Staminali, ovvero una struttura in cui vengono prodotte e conservate cellule del cervello umano per curare, in futuro, le malattie neurodegenerative.<ref>[http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=4313 Nasce a Terni banca delle cellule staminali cerebrali] su [[MolecularLab]]</ref> Il 26 agosto [[2011]] il [[comitato etico]] regionale dell'Umbria ha dato via libera alla sperimentazione delle cellule staminali sull'uomo.<ref>{{Cita web |url=http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=298617 |titolo=Si Alla Sperimentazione Delle Cellule Staminali :: Informazione :: Sanità<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 agosto 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110915045851/http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=298617 |dataarchivio=15 settembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
* Facoltà di Ingegneria (sede di "Pentima", dove sono anche le segreterie amministrative);
* Centro di eccellenza sui materiali innovativi nanostrutturali per applicazioni chimiche, fisiche e biomediche.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/13/nanotecnologie-innovazione-umbria-sceglie-il-suo-futuro.html|titolo=Articolo La Repubblica}}</ref>
* Facoltà di Economia (sede di "Collescipoli");
* Human Health Foundation - Laboratorio di ricerca sul cancro.
* Facoltà di Scienze Politiche (sede di "San Valentino");
* T.E.R.N.I. - Terni Enterprise for Research and New Industries (meglio nota come ''Terni Research''): centro di ricerca e produzione di fonti energetiche alternative. Gestore di diversi complessi fotovoltatici ed eolici nella provincia di Terni ed in altre zone d'Italia, studia nuove tecnologie di smaltimento e di conversione dei rifiuti in bio combustibili.
* Facoltà di Scienze delle Formazione (sede di "Maratta").
 
=== Media ===
Nell'anno accademico [[2002]]-[[2003]] avrebbe dovuto inaugurarsi anche la facoltà di Biotecnologie, ma disguidi e ritardi burocratici tra le varie istituzioni (Comune, Regione e Università) ne hanno bloccato l'avvio. Già alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]], si parlava di collaborazioni con gli [[Roma#Università|atenei romani]]. Nell'estate 2006, la Regione, dopo vari ritardi, ha finalmente posto la firma allo Statuto che sancisce il ''Consorzio per Terni città Universitaria'', soggetto destinato a raccogliere i fondi per lo sviluppo del Polo ternano.
==== Televisione ====
* [[Radio Galileo|Tele Galileo]] (riaperta nel 2024 dopo tre anni)
* [[TeleTerni|Umbria + TRT - TeleTerni]]
*AM Terni Channel
 
==== Centri di RicercaStampa ====
* [[Il Corriere dell'Umbria]]
* [[La Nazione]] - Edizione di Terni
* [[Il Messaggero]] - Edizione di Terni
 
==== Radio ====
* Centro Europeo di Ricerca sulle cellule staminali - Diretto da Angelo Vescovi, sarà ubicato presso la restaurata caserma dell'ex-milizia, nei pressi dell'ospedale. Dall'[[estate]] [[2006]] è attiva la Banca delle Cellule Staminali, ovvero una struttura in cui vengono prodotte e conservate cellule del cervello umano per curare, in futuro, le malattie neurodegenerative<ref>[http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=4313 Nasce a Terni banca delle cellule staminali cerebrali] su [[MolecularLab]]</ref>.
* [[Radio Galileo]]
* Centro di eccellenza sui materiali innovativi nanostrutturali per applicazioni chimiche, fisiche e biomediche<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/13/nanotecnologie-innovazione-umbria-sceglie-il-suo-futuro.html Articolo La Repubblica]</ref>.
* Radio Incontro
* Human Health Foundation - Laboratorio di ricerca nel campo della scienza medica. Dal [[2009]] la sede dovrebbe sorgere presso Villa Palma, immersa nel verde dei colli che circondano la città<ref>[http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=4429 A Terni la sede della Human Health Foundation] su [[MolecularLab]]</ref>
* Radio T.N.A.
* ISRIM - Istituto Superiore di Ricerca e Formazione sui Materiali Speciali per Tecnologie Avanzate, costituito nel [[1989]] nell'ambito del programma di diversificazione produttiva dell'area ternana. L'istituto opera nei settori delle biotecnologie e ambiente, nei beni culturali e nei materiali e tecnologie industriali.
* '''T.E.R.N.I.'''-'''T'''erni '''E'''nterprise for '''R'''esearch and '''N'''ew '''I'''ndustries: centro di ricerca e produzione di fonti energetiche alternative.Gestisce molti complessi fotovoltatici ed eolici nella provincia di Terni ed oltre, costruisce gli stessi ne promuove lo sviluppo, studia nuove tecnologie di smaltimento e di conversione dei rifiuti in bio combustibili.
 
=== Cinema ===
The Space<ref>{{Cita web|url=https://www.thespacecinema.it/i-nostri-cinema/terni/al-cinema|titolo=the space cinema}}</ref>
{{Vedi anche|Cinema a Terni}}
Alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], [[Roberto Benigni]] decise di girare nei dintorni della città, e più precisamente presso la vecchia zona industriale dismessa di [[Papigno]], il suo film ''[[La vita è bella|La Vita è Bella]]'', vincitore di diversi [[Premio Oscar|premi Oscar]]: i capannoni abbandonati della vecchia fabbrica della calciocianamide si adattavano perfettamente all'ambientazione delle vicende del film in un campo di concentramento nazista (anche il film ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' fu completamente girato negli studi di Papigno). In conseguenza di questo episodio, e dell'esistenza del CentroMultiMediale (CMM), che ospita teatri di posa dove vengono girate scene sia di lungometraggi che cortometraggi, si parlò tra il [[1997]] e il [[1998]] di fare dell'impianto industriale un sorta di Città del Cinema (pubblicizzata all'epoca come "Papignolliwood"). Il progetto è stato realizzato e ora gli studi di Papigno vantano teatri di posa tra i più grandi in Europa, una piscina con oblò per le riprese e un teatro di posa, fornito di un enorme [[blue screen]], destinato esclusivamente alla ripresa di scene a cui dovranno essere aggiunti effetti speciali. Recentemente, grazie ad un patto stipulato con il comune di Terni, gli studi di Papigno sono gestiti da [[Cinecittà]].
 
Cityplex politeama Lucioli<ref>{{Cita web|url=https://www.cinemapoliteamaterni.it/|titolo=cinema politeama lucioli}}</ref>
Nel corso di quasi tutto il Novecento (e non solo) diversi film, sceneggiati televisivi, spot pubblicitari e videoclip musicali sono stati ambientati nella zona. Tra questi, si citano ''[[Acciaio (film 1933)|Acciaio]]'' di Walter Ruttmann ([[1933]]), ''[[La caduta degli dei]]'' di [[Luchino Visconti]] ([[1969]]), ''[[Inferno (film 1980)|Inferno]]'' di [[Dario Argento]] ([[1980]]), ''[[Intervista (film)|Intervista]]'' di [[Federico Fellini]] ([[1987]]) e ''[[La ragazza di Bube (film)|La ragazza di Bube]]'' di [[Luigi Comencini]] ([[1963]]).
 
Alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], [[Roberto Benigni]] decise di girare nei dintorni della città, e più precisamente presso la vecchia zona industriale dismessa di [[Papigno]], il suo film ''[[La vita è bella]]'', vincitore di tre [[Premio Oscar|premi Oscar]]: i capannoni abbandonati della vecchia fabbrica della calciocianamide si adattavano perfettamente all'ambientazione delle vicende del film in un campo di concentramento nazista (anche il film ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' fu completamente girato negli [[Umbria Studios|studi di Papigno]]). In conseguenza di questo episodio, e dell'esistenza del CentroMultiMediale (CMM) - struttura produttiva ora dismessa per totale inutilizzo, che ospita teatri di posa dove sono state occasionalmente girate scene sia di lungometraggi che cortometraggi, si parlò tra il 1997 e il 1998 di fare dell'impianto industriale una sorta di città del cinema (pubblicizzata all'epoca come "Papignolliwood"). Il progetto è stato realizzato solo in parte e senza una reale bonifica dell'area, pesantemente inquinata. Gli studi di Papigno, che sulla carta vantano teatri di posa tra i più grandi in Europa, una piscina con oblò per le riprese e un teatro di posa, fornito di un enorme [[blue screen]], destinato alla ripresa di scene a cui dovranno essere aggiunti effetti speciali, sono stati utilizzati solo in modo sporadico e occasionale. Recentemente, grazie a un patto stipulato con il comune di Terni, gli studi di Papigno sono passati sotto la gestione di [[Cinecittà]] che nonostante la promessa di svolgervi almeno 150 giorni di lavoro annui, li ha di fatto adibiti al ruolo di magazzino, svolgendovi solo occasionalmente (pochi giorni negli anni) qualche attività lavorativa.
Nel [[1999]], presso l'ospedale cittadino Santa Maria, ebbero luogo le riprese della [[fiction]] [[Titanus]]-[[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] ''"L'amore oltre la vita"'' con [[Monica Guerritore]], [[Adriano Pappalardo]] ed altri. La stessa [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]], al termine delle riprese, regalò all'ospedale una statua in gesso di [[Santa Maria]] utilizzata nello sceneggiato ed oggi posta all'interno della cappella dell'ospedale con tanto di targhetta attestante la donazione.
 
Diversi film, sceneggiati televisivi, spot pubblicitari e videoclip musicali sono stati ambientati nella zona. Tra questi, ''[[Acciaio (film 1933)|Acciaio]]'' di Walter Ruttmann (1933), ''[[La caduta degli dei]]'' di [[Luchino Visconti]] (1969), ''[[Inferno (film 1980)|Inferno]]'' di [[Dario Argento]] (1980), ''[[Intervista (film)|Intervista]]'' di [[Federico Fellini]] (1987) e ''[[La ragazza di Bube (film)|La ragazza di Bube]]'' di [[Luigi Comencini]] (1963).
Nel [[2001]] fu completamente ambientata a Terni la fiction [[Sei forte maestro]].
 
Nel 1999, presso l'ospedale cittadino Santa Maria, ebbero luogo le riprese della [[fiction]] [[Titanus]]-[[Rai]] ''L'amore oltre la vita'' con [[Monica Guerritore]] e [[Adriano Pappalardo]]. La stessa Rai, al termine delle riprese, regalò all'ospedale una statua in gesso di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] utilizzata nello sceneggiato e oggi posta all'interno della cappella dell'ospedale con tanto di targhetta attestante la donazione.
Negli studios di Papigno è stato girato ''La Terza Madre'' di Dario Argento.
 
Nel 2001 fu completamente ambientata a Terni la [[Fiction televisiva|fiction]] ''[[Sei forte maestro]]''.
Inoltre, proprio nel CMM, nella primavera del [[2004]], fu realizzata la prima edizione del [[reality show]] ''[[Music Farm]]''.
 
Negli studios di Papigno è stato girato ''[[La terza madre]]'' di [[Dario Argento]].
Il [[29 novembre]] [[2007]], presso gli studi di Papigno si è svolto lo spettacolo di Roberto Benigni ''Quinto dell'Inferno'', basato sulla [[Divina Commedia]] di [[Dante]].
 
Inoltre, proprio nel CMM, nella primavera del 2004 fu realizzata la prima edizione del [[reality show]] ''[[Music Farm]]''.
=== Eventi ===
 
Nel 2007 è stato girato il film ''[[Lezioni di cioccolato]]'' con [[Luca Argentero]] e [[Violante Placido]].
* Ultima settimana di [[Gennaio]] - ''Contrometraggi'' - rassegna di [[cortometraggi]] organizzata dall'[http://www.asscontromano.it Associazione Contromano]
* [[14 febbraio]] - ''[[San Valentino]]'' vescovo e martire, patrono della Città e protettore degli innamorati, la basilica è situata a 2,5&nbsp;km dal centro e conserva il corpo del martire. Per tutto il mese di febbraio la città è ricca di [[Eventi Valentiniani]] dedicati al patrono della città e a tutti gli innamorati del mondo. Agli eventi religiosi vengono affiancati concerti, mostre, conferenze, sagre, seminari, spettacoli teatrali, sport, premiazione, fiere ecc. Inoltre dal 2005 gli eventi si sono arricchiti con gli stand di Cioccolentino, dove il cioccolato e la tradizione della pasticceria ternana animano le vie del centro.
* [[Aprile]] - ''Certamen Taciteum'', concorso letterario riservato agli studenti delle scuole secondarie italiane, che consiste in una prova di traduzione di un testo latino dello storico Gaio Cornelio Tacito, (che si pensa) nativo della città.
* [[30 aprile]] - [[1º maggio]] - ''[[Cantamaggio Ternano]]'' sfilata di carri allegorici, antica tradizione legata al risveglio della primavera
* Ultima domenica di [[Giugno]] - ''[[Festa delle acque]]'' - alla [[cascata delle Marmore]] e al [[lago di Piediluco]]
* Intero mese di giugno - ''[[Giugno Cesano]]'', nel piccolo paese di Cesi vengono svolte varie manifestazioni teatrali, musicali affiancate alle taverne di cucina tipica. le manifestazioni si concludono con un lungo Serpentone, dove è possibile mangiare camminando per le vie del paese.
* [[Giugno]]- ''[[Ephebia Rock Festival]]'', manifestazione musicale che dopo un anno di selezione si conclude a Terni con l'esibizione dei migliori gruppi giovanili locali e non solo. Inoltre, partecipano gruppi già conosciuti. Negli anni hanno suonato tra gli altri: [[Linea 77]], [[The Ark]], [[Moltheni]], [[Afterhours]], [[Tre Allegri Ragazzi Morti]], [[Casino Royale (gruppo musicale)|Casino Royale]]
* [[settembre]] - ''es.terni'', [http://www.ternifestival.it] festival internazionale della creazione contemporanea
* [[Ottobre]] - ''Onu dei Giovani'', programma d'azione per la promozione e la difesa dei diritti umani e della pace.<ref>http://www.onudeigiovani.org</ref>
* [[Novembre]] - ''CortoFonino Film Festival'', manifestazione che premia i migliori [[cortometraggi]] girati con i moderni [[telefoni cellulari]], organizzata dall'Associazione Culturale Libera Ilota e fondata da Giovanni Menicocci, Federico Moracci e Roberto Papi. È il primo festival in Italia di cortometraggi girati con il cellulare<ref>http://www.cortofoninofilmfestival.eu</ref>
* [[novembre]] - ''Filmfestival popoli e religioni'', festival cinematografico dedicato al dialogo interreligioso. Ideato dal vescovo Vincenzo Paglia, la direzione artistica è affidata a Matteo Ceccarelli e Alessandro Minestrini, è organizzato dall'ISTESS (Istituto di studi teologici e storico-sociali) diretto da Stefania Parisi nell'ambito del progetto cinema "Cielo e Terra".
* Vari periodi dell'anno - ''[[Terniinjazz]]'', manifestazione jazzistica nata nel [[2001]]
 
Il 29 novembre 2007, presso gli studi di Papigno si è svolto lo spettacolo di Roberto Benigni ''Quinto dell'Inferno'', basato sulla [[Divina Commedia]] di [[Dante]].
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina umbra|Prodotti agroalimentari tradizionali umbri}}
Terni è una città che, pur risentendo notevolmente l'influenza dei piatti tipici della vicinissima [[Valnerina]] (soprattutto per quanto riguarda legumi, salumi, olio, funghi e tartufi), è riuscita nel tempo a caratterizzarsi per alcune prelibatezze autoctone. I ternani sono degli ottimi consumatori di carne (di ogni genere, maiale soprattutto) abbinata a dei vini rossi, oltre che dei primi e dei dolciumi segnati. Di norma continuano a prediligere la pizza al taglio rispetto a quella al piatto, sebbene alcune pizzerie (al taglio) storiche del centro cittadino abbiano chiuso l'attività negli ultimi anni. La stragrande maggioranza dei paesi ai dintorni di Terni organizza nei periodi estivi delle sagre, tanto che, ormai si parla di vero e proprio ''circuito gastronomico'' del comprensorio. Ecco un elenco di piatti tipicamente ternani e di piatti abitualmente consumati dalle famiglie di Terni:
 
Nel 2008 è stato interamente girato a Terni il film ''[[Alice (film 2010)|Alice]]'' per la regia del ternano Oreste Crisostomi, distribuito da [[Medusa Film]] nel 2010.
*''il [[Pane di Terni]]'': non salato, facilmente digeribile, è tipico del luogo.
*''bruschetta'': utilizzata spesso come antipasto, viene degustata semplicemente con l'olio umbro (di pregevole fattura anche in paesi del ternano che fanno parte del circuito delle "Città dell'olio", come [[Stroncone]], [[Sangemini]], [[Ferentillo]] e [[Cesi]], che si ergono su colline piene di ulivi), con olio e pomodoro, oppure con patè a base di olive, di carciofi o di cacciagione.
*''le ciriole'': primo piatto di pasta, più spessa degli spaghetti, che ben si combina con un sugo a base di funghi o a base di asparagi. La variante ''ciriola alla ternana'' viene servita in molti ristoranti del luogo. Ciriola in romanesco vuol dire ''anguilla''.
*''spaghetti o tagliatelle al tartufo''.
*''pappardelle al cinghiale'': un altro primo piatto.
*''lasagne'' abbinate solitamente al sugo di carne o alla besciamella ed asparagi/funghi.
*''tagliolini cacio e pepe'': altro primo piatto, notevolmente saporito come lascia intendere il nome stesso. Il pepe è un ingrediente usato spesso nella cucina ternana.
*''gnocchi fatti in casa'': abbinati con il sugo di carne. Sono comunque famosi anche gli ''gnocchetti alla Collescipolana'' (dalla forma più quadrata ed abbinati con fagioli e sugo), che prendono il nome dalla frazione di Collescipoli.
*''la pizza di formaggio'': sempre presente in tavola nel periodo pasquale, per una tradizione che coinvolge tutto il territorio umbro.
*''la pizza sotto lu focu'': è una sorta di focaccia cotta a legna dall'aspetto simile ad una piadina ben più robusta. All'interno la si farcisce solitamente con prosciutto, formaggio e prosciutto, formaggio, salsiccia, verdura cotta e salsiccia, verdura cotta o anche con il solo olio. È un piatto che si consuma prevalentemente in inverno. Particolarmente famosa è la pizza sotto lu focu di [[Portaria]], paese a Nord della conca ternana e attualmente frazione del comune di [[Acquasparta]], situato sulla collina di fronte alle antiche rovine romane di [[Carsulae]] e vicino a [[Cesi]] e [[Sangemini]]. Nella provincia di [[Perugia]] questo piatto è conosciuto come torta al testo (ci sono, comunque, delle piccole differenze).
*''la cacciagione'': famosi sono i piatti come il cinghiale alla cacciatora, o la polenta cucinata con la cacciagione (allodole, tordi).
*''il [[pampepato]]'': dolce natalizio composto di una quantità notevole di ingredienti (tra cui miele, cioccolato, pinoli, nocciole, noci, pepe ecc..), viene cucinato anche in alcune zone del Lazio (Lazio Settentrionale e Roma stessa) e dell'Umbria Orientale, nonostante sia riconosciuta soprattutto la qualità di quello ternano (che ha il marchio D.O.P.). Nel periodo natalizio è usanza comune cucinare parecchi pampepati per poterli anche regalare agli amici o ai parenti (anche lo scambio di pampepati tra famiglie non si disdegna). È considerata una finezza tagliare a fette sottili il pampepato da offrire.
*''le paste e le crostate delle pasticcerie ternane'': nelle pasticcerie di Terni vengono preparati dei dolci di altissima qualità, come crostate alla crema o alla cioccolata e come, soprattutto, le paste (dalla ampia gamma di scelta: si parla di crema, panna, crema al cioccolato e frutta). La crema è particolarmente curata nella lavorazione (spesso fatta a mano). È consuetudine del luogo prendere le paste la domenica mattina per poi degustarle come dessert del pranzo. Anche nelle occasioni in cui si viene ospitati si usa comprare le paste e degustarle con la famiglia (o gli amici) ospitante. Rinomati anche i cornetti della mattina (vuoti, alla marmellata, alla crema, integrali al miele), da non gustare mai freddi, possibilmente, ma ben fumanti. Anche le gelaterie del centro cittadino offrono ''gelati'' di ottima qualità.
*''gli amari'': particolarmente conosciuti quelli a base di erbe (''Thyrus'' e ''Viparo''), dalle notevoli proprietà digestive e dall'ottimo retrogusto dolciastro.
 
Nel gennaio 2011 cominciano le attività della Funfactory Entertainment che produrranno al CentroMultiMediale svariati [[Format televisivo|Format]], [[Sitcom]], una [[Fiction]] e un [[Film]].<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/umbria/2011/01/05/visualizza_new.html_1643991789.html]</ref><ref>[http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=262743 TERNI, CMM: FICTION E SIT COM. DAL 15 GENNAIO FUNFACTORY NEGLI STUDIOS:: Informazione:: Economia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
=== Personalità legate a Terni ===
==== Personaggi storici ====
* [[Tacito|Gaio Cornelio Tacito]], storico romano.
* [[Marco Claudio Tacito]], imperatore romano.
* [[Manio Curio Dentato]], console Romano.
* [[Gaio Vibio Treboniano Gallo]], imperatore romano.
 
Nel 2012 sono state fatte alcune riprese per la miniserie ''[[La vita che corre]]'' andata in onda su [[Rai 1]].
==== Militari e Forze armate ====
* [[Alvaro Leonardi]], militare ed aviatore.
* [[Roberto Antiochia]], poliziotto.
 
Nel 2016 vi sono state effettuate parte delle riprese del film Tv ''[[In arte Nino]]''; altre riprese sono state effettuate anche a Carsulae, Narni, Amelia e Avigliano Umbro. Il film è incentrato sulla vita di [[Nino Manfredi]] prima di ottenere il successo con [[Canzonissima]], l'attore ciociaro è interpretato da [[Elio Germano]], mentre la regia è del figlio di Manfredi, [[Luca Manfredi|Luca]]. Il film è andato in onda il 25 settembre 2017.
==== Arte e cultura ====
* [[Francesco Angeloni]], scrittore e storico.
* [[Cesare Bazzani]], architetto.
* [[Luigi Corradi]], insegnante e ingegnere.
* [[Giuseppe Petroni]], patriota.
* [[Antonio da Sangallo il Giovane]], architetto rinascimentale.
* [[Mario Ridolfi]], architetto.
* [[Orneore Metelli]], importante pittore del genere [[naïf]].
* [[Aurelio De Felice]], scultore.
* [[Alessandro Casagrande]], musicista.
* [[Elia Rossi Passavanti]], storico e podestà.
* [[Virgilio Alterocca]], inventore della cartolina illustrata, industriale, politico, insegnante.
* [[Camillo Brunori]], medico e poeta italiano.
* [[Giancarlo De Carlo]], architetto.
* [[Vincenzo Pirro]], storico.
* [[Alberto Mario Moriconi]] avvocato, professore.
* [[Luigi Marras]], artista
* [[Francesco Lana de Terzi]], matematico e gesuita.
* [[Carlo Aymonino]], architetto.
* [[Emma Marpillero]], artista
* [[Giancarlo De Carlo]], architetto
 
==== ReligioneMusica ====
C'è l'Istituto Superiore di Studi musicali "G. Briccialdi" situato sui tre piani di un prestigioso edificio rinascimentale al centro storico della città il Palazzo Giocosi Mariani.
* [[San Valentino]], patrono degli innamorati.
* [[Luigi Gazzoli]], cardinale delle Chiesa Cattolica.
*[[Pietro Gianelli]], cardinale
* [[Valentino Mastrozzi]], cardinale
* [[Vincenzo Paglia]], vescovo e consigliere spirituale della [[Comunità di Sant'Egidio]].
* [[Franco Gualdrini]], vescovo.
* [[Giovanni Battista Dal Prà]], vescovo.
* [[Santo Bartolomeo Quadri]], vescovo.
* [[Felice Bonomini]], vescovo.
 
==== PoliticaGruppi musicali provenienti da Terni ====
* [[Synthesis]] - Gruppo heavy metal attivo dal 1978.
* [[Antonio Baldassarre]], politico. Nato a [[Foligno]] ha studiato e vissuto a Terni.
* [[My Mine]] - Gruppo musicale di genere elettronica/Sinth-pop.
* [[Enrico Micheli]], politico
* [[Warhead]] - Gruppo musicale di genere punk attivo dal 1982.
* [[Claudio Petruccioli]], giornalista.
* [[Dante Sotgiu]], professore liceo classico, politico, dal 1970 al 1978 sindaco della città.
* [[Gianfranco Ciaurro]], parlamentare e sindaco della città.
* Torquato Secci, presidente associazione familiari delle vittime della [[strage di Bologna]] ([[2 Agosto]] [[1980]]).
* [[Paolo Raffaelli]], politico, dal 1999 al 2009 sindaco della città.
* [[Leopoldo Di Girolamo]], politico, dal [[2009]] sindaco della città.
* [[Franco Maria Malfatti]], politico e deputato
 
==== SportTeatro ====
Teatro Verdi<ref>{{Cita web|url=https://turismo.comune.terni.it/musei|titolo=Teatro Verdi}}</ref>
* [[Riccardo Zampagna]], calciatore.
* [[Alessandro Grandoni]], calciatore.
* [[Marco Di Loreto]], calciatore.
* [[Giampiero Bandini]], calciatore tra gli anni 50 e 60.
* [[Baconin Borzacchini|Mario Umberto "Baconin" Borzacchini]], pilota.
* [[Libero Liberati]], motociclista campione del mondo classe 500cc nel 1957.
* [[Paolo Pileri]], motociclista, campione del mondo classe 125cc nel 1975.
* [[Mirko Giansanti]], motociclista.
* [[Danilo Petrucci]], motociclista.
* [[Paolo Tagliavento]], arbitro di [[calcio (sport)|calcio]].
* [[Francesco Biribanti]], pallavolista.
* [[Margherita Granbassi]], schermitrice, vive a [[Narni]] e si allena a Terni insieme alla sua collega [[Valentina Vezzali]].
* [[Jenson Button]], pilota di [[Formula Uno|F1]] campione del mondo 2009, ha vissuto a Terni durante l'adolescenza.
* [[Randy Orton]] wrestler della WWE, ha vissuto a Terni per dieci mesi.
 
Teatro Secci<ref>{{Cita web|url=https://turismo.comune.terni.it/musei|titolo=Teatro Secci}}</ref>
==== Musica e spettacolo ====
* [[Mogol]], musicista, è legato alla città per aver composto gli inni della [[Ternana|Ternana Calcio]].
* [[Emanuela Aureli]], imitatrice.
* [[Gastone Moschin]], attore. Ha fondato una scuola di teatro a Terni.
* [[Sara Tommasi]], showgirl, nata a Narni, ha sempre vissuto a Terni, frequentando qui le scuole.
* [[Valter Vincenti]], musicista. arrangiatore.
* [[Camilla Ferranti]], attrice
 
[[Ascanio Celestini]], nello spettacolo teatrale Fabbrica, cita Terni e la vita operaia delle [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]], inoltre fa riferimento agli episodi della morte di Luigi Trastulli durante le proteste contro l'adesione dell'[[Italia]] alla [[NATO]] e della marcia contro i licenziamenti per la riduzione del personale dell'Acciaieria avvenuta nei primi anni '50.
== Geografia antropica ==
=== [[Circoscrizioni di Terni]] ===
[[File:circoscrizioni tr.png|thumb|right|200px|Suddivisione in circoscrizioni del territorio del comune di Terni (Fino al 23 giugno 2009).]]
[[File:Nuovo piano circoscrizionale Terni.png|thumb|right|200px|Nuova ripartizione territoriale secondo la delibera della Commissione Statuto del Comune; divisione operativa dalle elezioni comunali 2009 (Dal 23 giugno 2009).]]
 
Sempre l'autore romano, insieme alla cantautrice ternana [[Lucilla Galeazzi]], a Marco Gatti e alla Fisiorchestra, inscenarono, per la stagione 2002/03 del [[Teatro Stabile dell'Umbria]], lo spettacolo "Sirena dei Mantici".
La città è suddivisa in tre circoscrizioni, a seguito di una riforma amministrativa avvenuta nel 2009.<ref>'Le Circoscrizioni di Terni? Ne basterebbero 3!' - Corriere dell'Umbria, 29 ottobre 2008. 'Solo tre circoscrizioni a Terni?' - Giornale dell'Umbria, 15 ottobre 2008</ref>. In precedenza le circoscrizioni erano nove, e il loro numero è mantenuto dal'istituto del collegio di circoscrizione:
 
L'esibizione ricostruiva le storie degli operai della Terni intrecciate con la vita dei cittadini e delle cittadine ternane dal sorgere dell'industria sino al secondo dopoguerra, raccontando le esperienze dei movimenti operai ternani.
Circoscrizione:
 
=== Cucina ===
'''[[Circoscrizione I Est (Terni)|I "Est"]]''' (26.498 abitanti)
{{vedi anche|Cucina umbra|Prodotti agroalimentari tradizionali umbri}}
*'''Tacito''', 12.142 (comprende i quartieri: S.Agnese, Clai, Tacito, Brin, EX Ferrovieri, Campofregoso, Cervara, Pentima)
[[File:Maiali Cinturini in affreschi del '400 (Vallo di Nera).jpg|sinistra|thumb|upright=1|''Maiali Cinturini'' in affreschi del '400 (Vallo di Nera)]]
*'''Valserra''', 10.013 (comprende i quartieri: [[Borgo Bovio]], S. Giusta, Toano, Prisciano, S. Carlo, Trevi, [[Rocca San Zenone]], Collelicino, Castagna, Romita, Cecalocco, [[Battiferro]], [[Valserra]]);
[[File:Maiali cinturini a Porta Garibaldi (Terni).jpg|thumb|upright=2|''Maiali Cinturini'' a Porta Garibaldi (Terni, cartolina dei primi del '900)]]
*'''Valnerina''', 2.031 (comprende i quartieri: [[Collestatte]], Collestatte Piano, San Liberatore, [[Torreorsina]]);
{{C|Nella sezione vanno riportate le specialità eno-gastronomiche peculiari del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza...questa pare una sezione "generalista" frutto di ricerca originale.|cucina|novembre 2016}}
*'''Velino''', 2.312 (comprende i quartieri: [[Miranda (Terni)|Miranda]], [[Papigno]], [[Marmore]], [[Piediluco]], Casali di Papigno, [[Larviano]]);
Terni è una città che, pur risentendo notevolmente l'influenza dei piatti tipici della vicinissima [[Valnerina]] (soprattutto per quanto riguarda legumi, salumi, olio, funghi e tartufi), è riuscita nel tempo a caratterizzarsi per alcune prelibatezze autoctone. I ternani sono sempre stati degli ottimi consumatori di carne (di ogni genere, ma di maiale soprattutto). Questo grazie anche alla zona geografica, storicamente abbontandante, sin dall'antichità, di querceti di varie specie e di allevatori di maiali. La razza suina tipica del territorio ternano è l'antico ''Maiale Cinturino'', utilizzato fino al tardo 1800; dopo l'industrializzazione e con l'avvento del grande ''Maiale Rosa dello Yorkshire'' (inglese) nel mercato italiano, preferito per la sua mole e per la maggiore quantita di carne, ne è stato quasi del tutto abbandonato l'allevamento.
 
Per quanto riguarda la pizza, i ternani continuano a prediligere quella al taglio rispetto a quella al piatto, sebbene alcune pizzerie (al taglio) storiche del centro cittadino abbiano chiuso l'attività negli ultimi anni. Tuttavia un paio di storiche tradizioni di panettieri e pizzettari di pruduzione artigianale sopravvivono allo scorrere del tempo e delle mode, continuando ad alimentare fama e curiosità culinaria dalle città limitrofe e lontane; per quanto riguarda lo ''streetfood'' di Terni alcuni tipi di pizza particolari danno lustro, tipicità e unicità alla cucina ternana: la ''Pizza Grassa de Elio'' e le ''Ciambelle Grasse de Colasanti ''.
'''[[Circoscrizione II Nord (Terni)|II "Nord"]]''' (40.579 abitanti)
*'''Interamna''', 18.649 (comprende i quartieri: [[Centro storico di Terni|Centro Storico]], Tacito, Battisti, Cardeto, Cardeto-Uffici Finanziari, Dalmazia, Roma, San Martino, Zona Fiori);
*'''Colleluna''', 21.930 (comprende i quartieri: [[Campitello (quartiere di Terni)|Campitello]], [[Gabelletta]], [[Borgo Rivo]], Colle Dell'Oro, Collerolletta, Campomaggiore, [[Cesi]]);
 
La stragrande maggioranza dei paesini e castelli nei dintorni di Terni organizza ogni anno, periodi estivi e autunnali di sagre, tanto che, ormai si parla di vero e proprio circuito gastronomico del comprensorio. Ecco un elenco di piatti tipicamente ternani e di piatti abitualmente consumati dalle famiglie di Terni:
'''[[Circoscrizione III Sud (Terni)|III "Sud"]]''' (55.492 abitanti)
*'''Cervino''', 27.351 (comprende i quartieri: Quartiere Cesure, [[Campomicciolo]], Le Grazie, Matteotti, Metelli, [[Qartiere San Valentino]], San Rocco, Valenza, Vallecaprina, Santa Maria Maddalena, Perticara);
*'''Ferriera''', 24.130 (comprende i quartieri: Quartiere Italia, [[San Giovanni (Terni)|San Giovanni]], [[Quartiere Cospea]], Città Giardino, Staino);
*'''Collescipoli''', 4.011 (comprende i quartieri: Polymer, [[Sabbione]] e [[Collescipoli]]).
 
=== Il Pane Sciapo di Terni ===
===Frazioni===
[[File:Pane sciapo di Terni.jpg|sinistra|thumb|upright=0.6|''Pane sciapo di Terni'']]
Acquapalombo, [[Appecano]], [[Battiferro]], Cecalocco, [[Cesi]], Collegiacone, [[Collescipoli]], [[Collestatte]], Giuncano Alto, Giuncano Scalo, [[Marmore]], [[Miranda (Terni)|Miranda]], [[Papigno]], [[Piediluco]], Poggio Lavarino, Polenaco, Porzano, Pracchia, [[Rocca San Zenone]], San Liberatore, Titurano, [[Torreorsina]]
* [[Pane di Terni]]: non salato, facilmente digeribile, è tipico del luogo.
* [[Bruschetta]]: utilizzata spesso come antipasto, viene degustata semplicemente con l'olio umbro (di pregevole fattura anche in paesi del ternano che fanno parte del circuito delle "Città dell'olio", come [[Stroncone]], [[Sangemini]], [[Ferentillo]] e [[Cesi (Terni)|Cesi]], che si ergono su colline piene di ulivi), con olio e pomodoro, oppure con paté a base di olive, di carciofi o di cacciagione.
* Pizza grassa Ternana <ref>{{Cita web|url=https://www.dueamicheincucina.it/2023/03/pizza-grassa-ternana-con-gli-sfrizzoli.html|titolo=PIZZA GRASSA TERNANA CON GLI SFRIZZOLI}}</ref>
 
=== EconomiaPrimi piatti ===
[[File:TerniPappardelle Piazzaternane delal Popolocinghiale.jpg|thumb|Piazzaupright=0.6|''Pappardelle ternane Marioal Ridolficinghiale'']]
* [[Ciriole]]: primo piatto di pasta, più spessa degli spaghetti, che ben si combina con un sugo a base di funghi o a base di asparagi. La variante ciriola alla ternana viene servita in molti ristoranti del luogo.
[[Image:Terni visuale.jpg|thumb|left|Panorama di Terni.]]
* spaghetti o tagliatelle al tartufo.
Tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e i primi del [[XX secolo|Novecento]] la città conobbe un importante processo di industrializzazione con la creazione di numerose fabbriche.
* [[Pappardelle al cinghiale]]: un altro primo piatto.
* [https://www.dueamicheincucina.it/2024/03/gnocchetti-alla-collescipolana-ricetta-umbra.html Gnocchi alla Collescipolana:] i famosi gnocchetti alla Collescipolana, dalla forma più quadrata e dalla consistenza più tosta e al dente rispetto a quelli di patate classici del nord Italia, sono conditi con fagioli e sugo di salsiccia di maiale sono una vera prelibatezza di Terni. Questo piatto prende il nome dalla frazione del castello ternano di Collescipoli.
 
=== Secondi piatti ===
Questo processo di industrializzazione ed un parallelo sviluppo economico-imprenditoriale hanno portato la città a diventare un importante polo siderurgico, metallurgico e chimico dell'economia italiana.
[[File:Faraona alla Leccarda.jpg|thumb|upright=0.6|''Faraona alla Leccarda'']]
* [[Pizza di Pasqua|Pizza di formaggio pasqualina]]: sempre presente in tavola nel periodo pasquale, per una tradizione ternana ormai estesa a tutto il territorio umbro.
* Pizza sotto lu focu: è una sorta di focaccia cotta a legna dall'aspetto simile ad una piadina ben più robusta, tipica dell'ancestrale tradizione culinaria della città di Terni. All'interno la si farcisce solitamente con prosciutto, formaggio, erbe di campo cotte e salsiccia, o anche con il solo olio. È un piatto che si consuma prevalentemente in inverno. Particolarmente famosa è la pizza sotto lu focu di [[Portaria]], castello a nord della conca ternana e attualmente frazione del comune di [[Acquasparta]], situato sulla collina di fronte alle antiche rovine romane di [[Carsulae]] e vicino ai castelli di [[Cesi (Terni)|Cesi]] e [[Sangemini]]. Nella [[provincia di Perugia]] questo piatto è conosciuto come torta al testo (ci sono, comunque, piccole differenze).
* Cacciagione: famosi sono i piatti come il Cinghiale alla cacciatora, la Faraona alla leccarda (piatti tipici di Terni, risalenti al Medioevo) o la polenta cucinata con la cacciagione (allodole, tordi, ecc.).
 
=== La pasticceria ===
Nel secondo dopoguerra, il nuovo Centro Ricerche della fabbrica chimica della Polymer iniziava a studiare le fibre poliestere e acrilica, protette dal segreto durante la guerra e delle quali pertanto ben poco si conosceva. Il Centro Ricerche studiava, inoltre, la fibra clorovinilica di cui iniziava a la produzione industriale. Oggetto di ricerca era il processo di produzione del polimero clorovinilico (PVC). In questo centro lavorava nel [[1954]] [[Giulio Natta]], quando riuscì a mettere a punto i [[catalizzatore|catalizzatori]] per la polimerizzazione stereochimica selettiva delle [[Alfa-olefina|alfa-olefine]]: nove anni dopo, nel 1963, Natta fu insignito del Premio Nobel per la chimica, unico finora in Italia.
[[File:La pasticceria Pazzaglia (primo edificio sulla sinistra, cartolina del primo '900).jpg|thumb|La pasticceria Pazzaglia (primo edificio sulla sinistra, cartolina del primo '900)]]
[[File:Panpepato di Terni.jpg|sinistra|thumb|upright=0.6|''Panpepato di Terni'']]
Il primo laboratorio di pasticceria di Terni sorse ad opera di Spartaco Pazzaglia nel 1913. Egli fu l’antesignano di maestri della pasticceria che producono ancora squisiti dolci, tanto che è ancora usuale che in molti giungano a Terni da Roma e da altre città, per gustare la bontà di questa dolce cucina artigianale. L'innovazione di Pazzaglia fu di prendere l'antica ricetta, risalente al Rinascimento (secolo XVI), del panpepato ternano e metterci il cioccolato, invece che solo il miele; questa miglioria lo rese famoso.
 
* [[pampepato|Panpepato (o pampepato) di Terni]]: dolce natalizio composto di una quantità notevole di ingredienti (tra cui miele, cioccolato, pinoli, nocciole, noci, pepe ecc.), è tipico anche in alcune zone dell'alto Lazio e della [[valle del Tevere]], ma anche nell'Umbria orientale. Tuttavia il panpepato non ha perso la sua tradizionale origine ternana che ha il marchio D.O.P. Nel periodo natalizio è usanza comune per i ternani di cucinare parecchi pampepati per poterli anche regalare agli amici o ai parenti. È considerata una finezza tagliare a fette sottili il pampepato da offrire.
Il fucile [[Mannlicher-Carcano|Carcano]], modello 91/38 matricola C2766, con il quale [[Lee Oswald]] avrebbe assassinato il presidente Usa [[John Fitzgerald Kennedy]], fu costruito nel 1940 nella Regia fabbrica d'Armi di Terni.
* Paste e crostate delle pasticcerie ternane: nelle pasticcerie di Terni vengono preparati dei dolci di altissima qualità, come crostate alla crema o alla cioccolata e come, soprattutto, le paste (dall'ampia gamma di scelta: si parla di crema, panna, crema al cioccolato e frutta). La crema è particolarmente curata nella lavorazione (spesso fatta a mano). È consuetudine del luogo prendere le paste la domenica mattina per poi degustarle come dessert del pranzo. Anche nelle occasioni in cui si viene ospitati si usa comprare le paste e degustarle con la famiglia (o gli amici) ospitante. Rinomati anche i cornetti della mattina (vuoti, alla marmellata, alla crema, integrali al miele), da gustare ben fumanti. Anche le gelaterie del centro cittadino offrono gelati di ottima qualità.
 
=== Gli alcolici ===
Nel [[1992]] alle acciaierie di Terni fu sequestrata la culatta del famoso "super cannone" commissionato da [[Saddam Hussein]].
[[File:Metello Morganti (Ritratto fotografico, primo '900).jpg|sinistra|thumb|upright=0.5|''Metello Morganti'']]
[[File:Viparo (tipico liquore amaro di Terni).png|thumb|upright=0.4|''Viparo'' (tipico liquore amaro di Terni)]]
* Amari: particolarmente conosciuti quelli a base di erbe come il "Viparo". Ad inventarlo fu un farmacista ternano, Metello Morganti, nei primi del '900, il quale ottenne questo "elisir", frutto di un infuso alcolico di erbe, radici, fiori e legni aromatici in botti di castagno, cui venne aggiunto zucchero caramellato che gli conferì il caratteristico colore. Dopo cinque anni di invecchiamento il liquore ternano è pronto per essere venduto. Il Viparo è una bevanda che va degustata come aperitivo puro o con soda, o a fine pasto per le sue eccellenti qualità digestive. L'originale nome «Viparo» deriva dal latino «vis-paro», ossia «genera forze», ed è per questo motivo che ad esso sono legati numerosi aneddoti: negli anni '30, infatti, gli operai delle Acciaierie di Terni erano soliti entrare in farmacia a corroborarsi con un bicchierino prima di iniziare i pesanti turni di lavoro, grazie anche alla bassa gradazione alcolica (20,9°), e durante la seconda guerra mondiale furono numerose le testimonianze di soldati che si rigeneravano con un sorso di Viparo. Altre bevande tipiche ternane sono: "Amaro Vecchia Umbria" e il "Thyrus", dalle notevoli proprietà digestive e dall'ottimo retrogusto dolciastro.
 
=== Eventi ===
Oggi l'economia cittadina è ancora imperniata sull'acciaieria, che dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] è totalmente in mano della multinazionale tedesca [[ThyssenKrupp AG|Thyssen-Krupp]]. Dopo le dure trattative del [[2004]] e [[2005]], terminate con la chiusura del reparto di produzione dell'[[acciaio magnetico]], unico sito in Italia, il trend sembra essere positivo, con nuovi investimenti della proprietà specialmente nella produzione dell'[[acciaio inossidabile|inossidabile]].
{{C|La sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza. Le feste popolari religiose vanno collocate nella sezione [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore|"Tradizioni e folclore" opportunamente fontate se rilevanti]]. Alcune voci ancillari non sembrano avere rilevanza enciclopedica. Da ristrutturare come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi]].|Eventi|novembre 2016}}
* Da gennaio a marzo - Visioninmusica, stagioni di spettacoli e concerti di musica classica a livello internazionale.
* Da gennaio ad aprile - Araba Fenice, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
* Da ottobre ad aprile - Filarmonica Umbra, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
* Febbraio - [[San Valentino (festa)|Giorno di San Valentino]] vescovo e martire, nativo e patrono della città e protettore degli innamorati, la basilica è situata a 2,2&nbsp;km dal centro e conserva il corpo del martire. Per tutto il mese di febbraio la città ospita gli [[Eventi Valentiniani]] dedicati al patrono della città e a tutti gli innamorati del mondo. Agli eventi religiosi vengono affiancati concerti, mostre, conferenze, sagre, seminari, spettacoli teatrali, sport, premiazioni, fiere. Dal 2005 gli eventi si sono arricchiti con gli stand di Cioccolentino, dove il cioccolato e la tradizione della pasticceria ternana animano le vie del centro.
* [[Aprile]] - ''[[Certamen Taciteum]]'', concorso letterario riservato agli studenti delle scuole secondarie italiane, che consiste in una prova di traduzione di un testo latino dello storico Gaio Cornelio Tacito, (che si pensa) nativo della città.
* Aprile - tre giorni di Regata Internazionale di Canottaggio "Memorial Paolo D'Aloya" al [[lago di Piediluco]].
* Aprile - '''Terni Influencer & Creator Festival''' (TIC Festival), una tre giorni dedicata al mondo degli Influencer e dei Creator con incontri, panel, workshop e molte altre attività distribuite in tante ___location del centro città.
* 30 aprile e 1º maggio - Il Cantamaggio ternano, una festa popolare che si svolge ogni anno. Secondo una consuetudine gruppi di "maggiaioli" (così vengono definiti coloro che partecipano attivamente alla festa) nella notte del 30 aprile si recano di [[casa]] in casa, fino al mattino, cantando [[Canto|canti]] allegri, [[Primavera|primaverili]], di saluto, e canzoni d'[[amore]] per celebrare il [[maggio]]. Gruppi di persone allestiscono [[Carro allegorico|carri allegorici]] a tema, che sfilano per le vie di Terni le sere del 30 aprile e del 1º maggio per concorrere alla premiazione dell'ultima sera. Prima della sfilata gli organizzatori, in collaborazione con le associazioni culturali e i gruppi teatrali, organizzano molte rappresentazioni, mostre e spettacoli vari. Una tradizione di queste è la gara di canti [[Dialetto|dialettali]]. La festa del Cantamaggio originariamente si svolgeva nelle campagne limitrofe alla città di Terni. La trasformazione della città, da agricola a industriale, portò ad una crescita demografica vertiginosa che a sua volta influenzò anche l'aspetto urbanistico della città. Iniziarono ad essere costruiti edifici con capienze maggiori per poter soddisfare la grande richiesta di un alloggio. Tra questi edifici che iniziarono a sorgere, vi era il "Palazzone" o casone Spadoni, struttura abitativa modello per la nuova comunità operaia, la quale si costituì come modello di inurbamento e punto di incontro e di passaggio tra città e borgo rurale. Così negli anni venti e più ancora nei trenta del Novecento essa divenne la sede del Cantamaggio, sottratta alla campagna così come lo era stata la gente. Nel palazzone la festa veniva preparata accuratamente e con attiva partecipazione di tutti; questo edificio veniva trasformato in un vero e proprio teatro all'aperto con addobbi floreali che facevano da cornice agli spettacoli in cui si esibivano i maggiaioli. Durante il [[Fascismo|periodo fascista]] tale festa, che si svolgeva tra il 30 aprile e il 1º maggio, dava la possibilità di festeggiare parallelamente in modo camuffato la festa dei lavoratori, abolita dal [[Regime Fascista|regime]].
* [[Giugno]] - ''Concorso Internazionale Pianistico "Alessandro Casagrande"''.
* Ultima domenica di giugno - ''Festa delle acque'' - alla [[cascata delle Marmore]] e al lago di Piediluco.
* Giugno - ''Giugno Cesano'', nella frazione di [[Cesi (Terni)|Cesi]] vengono svolte varie manifestazioni teatrali, musicali affiancate alle taverne di cucina tipica. le manifestazioni si concludono con un lungo Serpentone, dove è possibile mangiare camminando per le vie del paese.
* [[Luglio]] - ''Ephebia Festival'', manifestazione musicale che dopo un anno di selezione si conclude a Terni con l'esibizione dei migliori gruppi giovanili selezionati da tutta Italia. Negli anni hanno suonato tra gli altri: [[Linea 77]], [[Statuto (gruppo musicale)|Statuto]], [[The Ark]], [[Moltheni]], [[Afterhours]], [[Il Teatro degli Orrori]], [[Tre Allegri Ragazzi Morti]], [[Casino Royale (gruppo musicale)|Casino Royale]], [[Cosmetic]], [[Zen Circus]], [[Meganoidi]], [[Paolo Benvegnù]], [[Dente (cantante)|Dente]], [[Massimo Volume]], [[Stato Sociale]] e [[Gazebo Penguins]]. Dal 2014 Ephebia si è allargato anche oltre i confini italici. Infatti si sono esibiti, tra gli altri, i britannici [[65daysofstatic]].
* Settembre - "Tributo a [[Sergio Endrigo]] - Città di Terni", manifestazione musicale che celebra la figura e il valore artistico di Sergio Endrigo, che sposo' una cittadina ternana ed è sepolto nel [[Cimitero Comunale (Terni)|cimitero civico]]. Negli anni, dal 2012, sono stati ospiti dell'evento [[Simone Cristicchi]], [[Francesca Michielin]], [[Morgan (cantante)|Morgan]].
* Settembre - ''[[Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea|Terni Festival]]'', festival internazionale della creazione contemporanea. Il festival propone un cartellone di spettacoli teatrali di artisti italiani e stranieri.
* Settembre - ''Terni On-Notte Bianca'', [[notte bianca]] dove si svolgono concerti, spettacoli, manifestazioni, fiere ed altro nei tre giorni (e notti) di un fine settimana.
*Ottobre - ''[http://ternihorrorfest.it/ Terni e Narni Horror Fest]'', festival di cinema e letteratura nella settimana di Halloween. Il festival comprende presentazioni di libri e fumetti e proiezioni cinematografiche, nonché reading teatrali.
* Novembre - ''Popoli e Religioni - Terni Film Festival'', festival cinematografico dedicato al dialogo interreligioso.
* Vari periodi dell'anno - ''Hermans Festival'', concerti d'organo.
 
== Geografia antropica ==
Inoltre la città si sta sempre più specializzando nel settore terziario, grazie alla posizione geografica che ne fa una cerniera tra l'[[Umbria]], [[Roma]] e il [[Italia Centrale|Centro Italia]]; e della ricerca, grazie allo sviluppo universitario e al costituendo Centro di ricerca per le [[cellule staminali]], progetto curato dallo scienziato [[Angelo Vescovi]], e dal centro di ricerca per le [[Nanotecnologie]]. In tutto il territorio sono presenti ben 17 multinazionali, operanti soprattutto nei settori della chimica e della tecnologia.
=== Suddivisioni di Terni ===
{{vedi anche|Suddivisioni di Terni}}
[[File:Nuovo piano circoscrizionale Terni.png|thumb|Ripartizione territoriale delle 3 circoscrizioni esistite dal 2009 al 2014]]
 
La città è stata suddivisa in 9 [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]] comprendenti più quartieri e frazioni fino al 2009, quando, anche a seguito della legge finanziaria del 2008, è stata avviata una riforma che ne ha ridotto il numero a 3<ref>{{Cita web|url=https://www.progettointeramna.it/circoscrizioni.htm|titolo=Vecchie Circoscrizioni del Comune di Terni|sito=www.progettointeramna.it|accesso=23 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.progettointeramna.it/circoscrizioni%20nuove.htm|titolo=Nuovo assetto delle circoscrizioni a Terni|sito=www.progettointeramna.it|accesso=23 gennaio 2023}}</ref>. La seguente ripartizione territoriale è stata pertanto in vigore dal 2009 fino al 2014, quando la legge 42/2010 ha soppresso le circoscrizioni per i comuni con una popolazione inferiore ai 250.000 abitanti<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.terni.it/news/dopo-le-circoscrizioni-i-consigli-territoriali|titolo=“Dopo le circoscrizioni, i consigli territoriali”|sito=Portale Istituzionale del Comune di Terni|data=2 maggio 2017|lingua=it|accesso=23 gennaio 2023}}</ref>:
== Infrastrutture e trasporti ==
 
{| class="wikitable"
[[File:TulipanoTerni.JPG|thumb|left|Complesso 'Le Terrazze', situato accanto al raccordo [[Strada statale 675 Umbro-Laziale|RATO]] e alla stazione suburbana 'Le Cave'.]]
![[Circoscrizione di decentramento comunale|Circoscrizione]]!![[Superficie]]!!Residenti!!Distretti-[[Quartieri]]
 
{| style="background-color:#f8fcff; float:right"
|'''Distanza dalle <br /> principali città italiane'''
|-
|[[Bari]]
|505&nbsp;km
|-
|[[Bologna]]
|335&nbsp;km
|-
|[[Firenze]]
|230&nbsp;km
|-
|[[Genova]]
|465&nbsp;km
|-
|[[Milano]]
|530&nbsp;km
|-
|[[Napoli]]
|305&nbsp;km
|-
| style="background:#ffa500" |[[Circoscrizione I Est (Terni)|I Est]]||118,23&nbsp;km²||29.257||Quartieri: Centro Storico (parte est), Achille Grandi, Bovio, Campofregoso-Brin, Casali di Papigno, Cervara, Ex Ferrovieri, Pentima, Rosaro, San Carlo, Sant'Agnese, Toano, Trevi, Tuillo, Volghe-Prisciano.<br />
|[[Palermo]]
Frazioni: [[Collestatte]], Collestatte Piano, Larviano, [[Marmore (Terni)|Marmore]], Miranda, [[Papigno]], [[Piediluco]], San Liberatore, [[Torreorsina]], [[Valserra]] ([[Rocca San Zenone]], Collelicino, Castagna, Romita, Appeccano, Poggio Lavarino, Cecalocco, [[Battiferro]], Acquapalombo, Colle Giacone, Giuncano, Polenaco, Pracchia, Porzano).
|1010&nbsp;km
|-
| style="background:#0f0" |[[Circoscrizione II Nord (Terni)|II Nord]]||60,72&nbsp;km²||39.605||Quartieri: Centro Storico (parte ovest), [[Circoscrizione II Nord (Terni)#Campitello|Campitello]], Cardeto-Uffici Finanziari, Campomaggiore, Cinque Strade, Colle Dell'Oro, Collerolletta, Dalmazia-San Martino, Fiori, Fonderia, Gabelletta, Maratta, Palma, Piedimonte, Pozzo Saraceno, [[Circoscrizione II Nord (Terni)#Rivo|Rivo]].<br />
|[[Roma]]
Frazioni: [[Cesi (Terni)|Cesi]]
|105&nbsp;km
|-
| style="background:#ffd800" |[[Circoscrizione III Sud (Terni)|III Sud]]||32,95&nbsp;km²||44.551||Quartieri: Campomicciolo, Cesure, Cospea, Giardino, Italia, Le Grazie, Matteotti, Perticara-San Rocco, Polymer-Campomaggio, Sabbione-Pantano, San Lucio (Ex Shanghai), San Giovanni, San Valentino, Staino, Valenza, Vallecaprina-Boccaporco.<br />Frazioni: [[Collescipoli]]
|[[Torino]]
|650&nbsp;km
|-
|[[Venezia]]
|490&nbsp;km
|}
 
=== StradeFrazioni ===
Acquapalombo, [[Appecano]], [[Battiferro]], Cecalocco, [[Cesi (Terni)|Cesi]], Collegiacone, Colle Sant'Angelo, [[Collescipoli]], [[Collestatte]], Giuncano, La Castagna, Larviano, [[Marmore (Terni)|Marmore]], [[Miranda (Terni)|Miranda]], [[Papigno]], [[Piediluco]], Poggio Lavarino, Polenaco, Porzano, Pracchia, [[Rocca San Zenone]], [[San Liberatore (Terni)|San Liberatore]], Titurano, [[Torreorsina]], San Carlo.<ref>{{cita web|url=http://www.comuniecitta.it/frazioni-localita/55032-comune-di-terni|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>
La [[Strada Statale 675 Umbro-Laziale|SS 675 Umbro-Laziale]] collega Terni all'[[Autostrada A1 (Italia)|autostrada del Sole A1]] attraverso il casello di [[Orte]]; la collega, inoltre, alla città di [[Viterbo]] e, in attesa che venga completato il tratto a quattro corsie, a [[Civitavecchia]]. La SS 675 fa parte dell'itinerario europeo E45, che proseguendo attraverso la [[SS 3bis Tiberina]], la collega con Perugia, [[Cesena]] e la [[Autostrada A14 (Italia)|A14 Adriatica]].
 
== Economia ==
Verso il resto dell'Umbria si utilizza la [[Strada Statale 209 Valnerina|SS 209 Valnerina]] verso [[Cascia]] e [[Norcia]]; oppure la vecchia [[Strada Statale 3 Flaminia|Statale n. 3 Flaminia]], verso [[Spoleto]], [[Foligno]] e le [[Marche]] (strada che necessita di essere ammodernata nel tratto Terni-Spoleto). Una strada della quale si è iniziata la costruzione è quella per [[Rieti]]; per raggiungere il capoluogo sabino ad oggi esiste solamente la [[Strada Statale 79 Ternana|SS 79 Ternana]] che attraversa tutta la città. È inoltre in progetto la costruzione di una superstrada verso il casello di Roma Nord attraverso la bassa Sabina.
Tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e i primi del [[XX secolo|Novecento]] la città conobbe un importante processo di industrializzazione con la creazione di numerose fabbriche.
Un ulteriore restauro dovrà subire il raccordo fra E45, [[Strada statale 675 Umbro-Laziale|RATO]] e la nuova tangenziale in direzione della zona industriale Sabbione, a causa della riconversione della E45 in autorstrada Mestre-Civitavecchia.
Questo processo di industrializzazione e un parallelo sviluppo economico-imprenditoriale hanno portato la città a diventare un importante polo siderurgico, metallurgico e chimico dell'economia italiana.
 
Sotto la spinta politica del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] "la [[Acciaierie di Terni|Terni]]", come erano più brevemente chiamate le acciaierie, finanziò, soprattutto negli [[anni 1930|anni trenta]], la costruzione di alloggi per gli operai, fino ad interi quartieri.<ref>Renato Covino, ''Il Fascismo'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 523-534</ref> La concessione dello sfruttamento dell'intero sistema idrico Nera-Velino e le notevoli commesse militari spinsero la 'Terni' ad essere uno dei maggiori gruppi industriali italiani: entrata nell'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale|IRI]] nel [[1933]], oltre a sfornare acciaio, produceva in un anno circa un miliardo di [[wattora|kilowattora]] di energia elettrica dalle [[centrale idroelettrica|centrali]] del sistema dei fiumi [[Salto (fiume)|Salto]] e [[Turano (fiume)|Turano]] nel Lazio, e del [[Vomano]] in Abruzzo; produceva in esclusiva, negli stabilimenti chimici di Nera Montoro, l'[[ammoniaca]] secondo il processo Casale,<ref>Turreno Gemma, ''Le origini dell'Ammoniaca Sintetica a Terni'', in 'Rassegna Economica', 1955, II, 11-12, pp. 3-5</ref>. Nel 1922 assorbì la Società Italiana del Carburo di Calcio<ref>[http://ternistoria.blogspot.com/2011/12/archeologia-industriale-la-carburo-di.html sito Ternistoria]</ref> che produceva carburo di calcio e composti azotati nel nuovo stabilimento di [[Papigno]].<ref>Franco Bonelli, op. cit., pp. 130-145</ref> Nel [[1927]] la 'Società Umbra Prodotti chimici', modificatasi poi in 'Viscosa Umbra', iniziò la produzione di [[solfuro di carbonio]].<ref>Elia Rossi Passavanti, ''La città dinamica. Sommario della storia di Terni dalle origini all'Impero Fascista'', Roma 1940, pp. 507-508</ref> Nel [[1939]] fu costruito lo stabilimento della 'Società Anonima Industria Gomma Sintetica' (SAIGS), su iniziativa dell'IRI e della [[Pirelli&C|Pirelli]], per la sintesi del [[butadiene]] dal carburo di calcio.<ref>Pasquale Saraceno, ''L'Istituto per la ricostruzione industriale - I.R.I. - III. Origini, ordinamento e attività svolte'', Ministero dell'Industria e del Commercio, Torino 1956, pp. 46-47</ref>
=== Autobus ===
A Terni l'[[ATC (Terni)|ATC]], gestisce tutte le linee di autobus urbani ed extraurbani.
Le linee urbane hanno frequenze medie di 5-10 minuti per direzione, e sono quasi totalmente servite da autobus a metano(eccetto corse speciali come bus-scolastici).
Le linee sono differenziate per colore e numero e hanno tutte come capolinea la stazione di Terni Dante(eccetto la linea 3 che ha come capolinea via mazzini). Di notevole utilità è da segnalare, inoltre, la navetta istituita nel 2006 che dal parcheggio dello Staino, sito nella zona di Viale Centurini, con una frequenza andata-ritorno di 15 minuti, raggiunge Piazza San Francesco attraversando il centro storico cittadino; i servizi di parcheggio e navetta sono gratuiti.
 
Nel secondo dopoguerra, il nuovo Centro Ricerche della fabbrica chimica della Polymer iniziava a studiare le fibre poliestere e acrilica, protette dal segreto durante la guerra e delle quali pertanto ben poco si conosceva. Il Centro Ricerche studiava, inoltre, la fibra clorovinilica di cui iniziava a la produzione industriale. Oggetto di ricerca era il processo di produzione del polimero clorovinilico (PVC). In questo centro lavorava nel [[1954]] [[Giulio Natta]], quando riuscì a mettere a punto i [[catalizzatore|catalizzatori]] per la polimerizzazione stereochimica selettiva delle [[Alfa-olefina|alfa-olefine]]: nove anni dopo, nel 1963, Natta fu insignito del Premio Nobel per la chimica, unico finora in Italia.
=== Ferrovie ===
Terni è capolinea di una linea regionale (la [[Ferrovia Centrale Umbra]]), di una linea interregionale ([[Ferrovia Terni-Sulmona]]) e del servizio [[Treno Alta Frequentazione|TAF]] con l'aeroporto Leonardo da Vinci. Inoltre Terni è servita dalla linea ferroviaria Orte - Falconara, sulla direttrice Roma - Ancona.
 
Il fucile [[Mannlicher-Carcano|Carcano]], modello 91/38 matricola C2766, con il quale [[Lee Oswald]] avrebbe assassinato il presidente Usa [[John Fitzgerald Kennedy]], fu costruito nel 1940 nella Regia fabbrica d'Armi di Terni.
==== Trasporto passeggeri ====
La [[Stazione di Terni|stazione centrale]] è situata sulla linea primaria Orte-[[Ancona]], ed è capolinea delle due linee secondarie gestite entrambe dalla [[Ferrovia Centrale Umbra|FCU]].
La prima linea secondaria (in fase di elettrificazione) è la Terni-Perugia-[[Borgo San Sepolcro|Sansepolcro]], utilizzata soprattutto dagli studenti universitari. Il servizio è accusato di eccessiva lentezza: quasi due ore per collegare i due capoluoghi, anche perché la maggior parte dei treni ferma in quasi tutte le stazioni (molto frequenti) che incontra.
La seconda linea secondaria è la Terni-Rieti-[[L'Aquila]], sulla quale sono attive le stazioni di Terni Cospea, Marmore e Stroncone: in questo tratto c'è un progetto di trasformazione in metropolitana di superficie.
È in fase di progetto una nuova galleria ferroviaria che collegherà le stazioni di Terni e [[Spoleto]] in soli 10 minuti, e che sarà parte del riammodernamento della linea [[Orte]]-[[Falconara Marittima|Falconara]] <ref>La galleria Terni-Baiano sarà la galleria ferroviaria più lunga d'Italia - Corriere dell'Umbria, 30 ottobre 2008</ref>.
 
Nel [[1992]] alle acciaierie di Terni fu sequestrata la culatta del famoso "super cannone" commissionato da [[Saddam Hussein]].
==== Trasporto merci ====
La [[stazione di Terni]] è uno degli scali merci più importanti non solo del centro Italia ma di tutto il [[Italia|paese]]. Del milione e ottocentomila tonnellate di merci movimentate in tutta l'[[Umbria]], quasi due terzi (ovvero circa un milione e duecentomila) riguardano il bacino [[Conca Ternana|ternano]] <ref>Corriere dell'Umbria, [[18 luglio]] [[2007]]</ref>.
 
Oggi l'economia cittadina è ancora imperniata sull'acciaieria, che dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] è totalmente in mano della multinazionale tedesca [[ThyssenKrupp]]. Dopo le dure trattative del [[2004]] e [[2005]], terminate con la chiusura del reparto di produzione dell'[[acciaio magnetico]], unico sito in Italia, il trend sembra essere positivo, con nuovi investimenti della proprietà specialmente nella produzione dell'[[acciaio inossidabile|inossidabile]].
Nel corso del [[2006]]-[[2007]] alla parte esterna della stazione è stata aggiunta una nuova pensilina, più moderna e funzionale. Dalla primavera del [[2008]] la stazione sarà ampiamente ristrutturata anche internamente, e c'è in progetto di adibire a parcheggio multipiano lo spazio che verrà lasciato libero dallo scalo merci, una volta che questo verrà trasferito presso la costruenda [[piattaforma logistica]].
 
Inoltre la città si sta sempre più specializzando nel settore terziario, grazie alla posizione geografica che ne fa una cerniera tra l'[[Umbria]], [[Roma]] e il [[Italia Centrale|Centro Italia]]; e della ricerca, grazie allo sviluppo universitario e al costituendo Centro di ricerca per le [[cellule staminali]], progetto curato dallo scienziato [[Angelo Vescovi]], e dal centro di ricerca per le [[Nanotecnologie]]. In tutto il territorio sono presenti 17 multinazionali, operanti soprattutto nei settori della chimica e della tecnologia.
=== Servizio ferroviario suburbano ===
 
Al [[2015]], il totale delle imprese presenti nel territorio ammonta a 10.590, di cui: il 39% è rappresentato da commercio e trasporti, il 25,3% dai servizi, il 12,3% dalle costruzioni ed il 9,1% dall'industria e produzione energetica.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://comune.terni.it/portaldata/UserFiles/Pagina/Statistica/2015/8_Imprese.pdf |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
[[File:Stazione Le_cave terni.JPG|thumb|right|Stazione 'Ponte le Cave'.]]
 
=== Fonti di energia ===
In futuro sarà attivato il [[servizio ferroviario suburbano di Terni|servizio ferroviario suburbano]] (utilizzando i binari della ferrovia Terni-Perugia), che collegherà la popolosa circoscrizione Colleluna al centro città, e conterà otto nuove stazioni. Sono stati proposti due progetti: uno include la costruzione di una nuova linea che passi dalla stazione Dante, sotto la città, per arrivare fino a Colle Obito, dove c'è l'ospedale; un altro prevede di sfruttare la linea ferroviaria Terni-Rieti fino alla stazione di [[Stroncone]].
Nel comune di Terni è presente una centrale idroelettrica (Galleto), controllata da [[Enel Green Power]] che produce 530&nbsp;MW.
Due sono le [[Centrale termoelettrica|centrali termoelettriche]], entrambe controllate da [[Edison|Edison S.p.A.]].
Nell'ambito delle [[energie rinnovabili]] si annovera TerniEnergia (installazione di [[Impianto fotovoltaico|impianti fotovoltaici]], [[Parco eolico|parchi eolici]]) e Genera (progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, a biomasse e parchi eolici).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Tram ===
=== Strade ===
Fino a gli anni sessanta, era in esercizio una linea di tram che collegava la [[Stazione di Terni|stazione Dante]] e la centrale Piazza Tacito con il paese di [[Ferentillo]], attraversando tutta la [[Valnerina]], con fermate presso l'Acciaieria, la cascata delle Marmore e il paese di [[Arrone]]. Fu soppressa, anche se oggi rimane traccia sia dei binari presso Viale Brin che della stazione di Arrone-[[Montefranco]], a causa del miglior servizio che all'epoca offrivano gli autobus.
Per la sua posizione strategica, Terni è collegata a tutte le maggiori città del centro Italia con tempi di percorrenza piuttosto brevi. Il sistema viario di Terni è composto da:
 
* La cosiddetta "trasversale nord del Lazio", formata dalle strade statali [[Strada statale 675 Umbro-Laziale|675 Umbro-Laziale]] e [[Strada statale 79 Ternana|79 bis Ternana]], che costituisce la tangenziale della città e la collega in direzione ovest a [[Viterbo]], [[Civitavecchia]] ed il [[mar Tirreno]], e in direzione sud alla città di [[Rieti]], all'[[Abruzzo]] ed alle [[Marche]] meridionali (attraverso l'avveniristico [[Ponte delle Marmore|ponte sulla Valnerina]]).
* L'itinerario europeo [[Strada europea E45|E45]] formato in direzione ovest dalla succitata statale 675 che va dal nodo viario di Terni al casello autostradale di [[Orte]] collegandola all'[[Autostrada A1 (Italia)|A1]] e in direzione nord dalla [[strada statale 3 bis Tiberina]], che la collega all'[[Umbria]] settentrionale fino alla [[Romagna]].
* La [[strada statale 3 Flaminia]] che ripercorre il percorso della vecchia [[Via Flaminia]] e dallo svincolo di Terni est prosegue fino a [[Fano]].
* La [[strada statale 209 Valnerina]] che collega Terni alle località della [[Valnerina]], e si connette alla [[Strada statale 79 Ternana|SS79 bis]] all'altezza del quartiere di Cervara.
 
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Terni.jpg|thumb|La stazione di Terni]]
La [[Stazione di Terni]], situata sulla [[ferrovia Roma-Ancona]], è servita da treni regionali e a lunga percorrenza, ed è interessata anche da alcuni treni merci, soprattutto in relazione alla presenza degli stabilimenti siderurgici e chimici raccordati. La stazione funge altresì da capolinea di due linee secondarie, a binario unico e trazione diesel, entrambe gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana|Rete Ferroviaria Italiana (RFI)]] e servite dai treni regionali di [[Busitalia-Sita Nord]]:
 
* La [[Ferrovia Centrale Umbra|ferrovia Terni-Sansepolcro]] (chiusa al traffico dal 2017 per lavori di manutenzione), lungo la quale si trovano le fermate suburbane di ''Terni-Borgo Rivo'', ''Cesi'' e ''Sangemini''.
* La [[ferrovia Terni-Sulmona|ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila]], lungo la quale si trovano le fermate suburbane di ''[[Stazione di Terni Cospea|Terni Cospea]]'' e ''[[Stazione di Marmore|Marmore]]''; fino al 2014 era attiva anche quella di ''[[Stazione di Stroncone|Stroncone]]'', oggi soppressa.
 
=== Mobilità urbana ===
[[File:Terni - Acciaierie.jpg|thumb|Convoglio in sosta davanti alle acciaierie (cartolina d'epoca)]]
I trasporti urbani e interurbani di Terni vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da [[Busitalia-Sita Nord]].
 
Fra il [[1901]] ed il [[1933]] fu attiva a Terni una [[Tram|linea tranviaria urbana]] che collegava la [[Stazione di Terni|stazione Dante]] e la centrale piazza Tacito fino a raggiungere piazza Vittorio Emanuele, poi piazza della Repubblica. Una diramazione di tale linea conduceva presso le [[Acciaierie di Terni]], dove sorgeva anche il deposito della società esercente, la STET. Quest'ultima esercì anche, fino al [[1960]], la [[tranvia Terni-Ferentillo]], una linea extraurbana costruita prevalentemente per il trasporto delle merci lungo la Valnerina.
 
=== Aeroporti ===
La città dispone dell'[[aviosuperficie Alvaro Leonardi]] (ICAO: LIAA), presso la zona di Maratta, per piccoli aerei, adibita a scuola di volo nonché a servizio delle forze di sicurezza e protezione civile e alla pratica del [[paracadutismo]].
La città non dispone di un aeroporto, anche se in passato ci sono stati alcuni progetti per la sua costruzione in località San Liberato. Oggi esiste una aviosuperficie, presso la zona di Maratta, per piccoli aerei, adibita a scuola di volo nonché a servizio delle forze di sicurezza e protezione civile. Con la costruzione di una piastra logistica nelle immediate vicinanze, un programma ne prevederebbe l'ampliamento, con l'allungamento della pista fino a 1.200 m, la costruzione di hangar e dei servizi necessari, nonché di una torre di controllo, che ne farebbero un piccolo aeroporto per l'atterraggio velivoli privati e aerotaxi, soprattutto ad uso dei dirigenti delle numerose multinazionali presenti nel territorio<ref>http://www.comune.terni.it/canale.php?id=190&idc=103&mod=pagina</ref>.
Gli scali passeggeri più vicini rimangono quelli di [[Aeroporto di Roma-Fiumicino|Fiumicino]] (120&nbsp;km), di [[Aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]] (100&nbsp;km), di [[Aeroporto di Perugia-Sant'Egidio|Sant'Egidio]] (90&nbsp;km) e di [[Aeroporto di Viterbo|Viterbo]] (55 chilometri), che secondo alcuni programmi dovrebbe entrare in funzione nel [[2010]], diventando di fatto lo scalo ad uso dell'intera provincia.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Terni}}
{{ComuniAmministrazione
Dal 1946 al 1993, Terni è stata guidata da sindaci del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], del [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] e del [[Partito Socialista Italiano|PSI]]. Con l'introduzione dell'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini avvenuta nel 1993 è stata eletta la prima giunta di [[centrodestra]], guidata dal forzista [[Gianfranco Ciaurro]]. Dal 1999 al 2018 si sono poi succedute altre giunte di [[centrosinistra]] e [[centrodestra]].
|NomeSindaco = [[Leopoldo Di Girolamo]]
 
|DataElezione = 22/06/2009
Nel 2018 si è insediata un’amministrazione di centrodestra a trazione leghista e sostenuta dai principali partiti di centrodestra. Con l’elezioni amministrative del 2023 viene eletto Stefano Bandecchi, che con Alternativa Popolare, sconfigge il centrodestra e il centrosinistra.
|mandato=1
 
|partito= [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
La sede del comune è a [[Palazzo Spada (Terni)|palazzo Spada]]. In precedenza era presso il palazzo comunale di piazza della Repubblica, dove dal 2004 è stata trasferita la bibliomediateca comunale.
|TelefonoComune = 0744 5491
|EmailComune = sportello.cittadino@comune.terni.it
}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|SpagnaESP|Cartagena (Spagna){{!}}Cartagena}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Ouen (SeineSenna-Saint-Denis){{!}}Saint-Ouen}}
* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Praga{{!}}Praga 8}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Dunaújváros}}
 
=== Patti di amicizia ===
* {{Gemellaggio|Giappone|KobeKōbe}}
* {{Gemellaggio|Sahara Occidentale|Auserd{{!}}Wilaya di Auserd}}
 
== Sport ==
Terni ha ospitato otto volte l'arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1926|1926]], [[Giro d'Italia 1940|1940]], [[Giro d'Italia 1951|1951]], [[Giro d'Italia 1957|1957]], [[Giro d'Italia 1976|1976]], [[Giro d'Italia 1978|1978]], [[Giro d'Italia 1987|1987]], [[Giro d'Italia 1995|1995]]) ed una volta (nel [[Giro d'Italia 2023|2023]]) è stata partenza di tappa.<br>La città vanta inoltre lo svolgimento della prima maratona internazionale della regione, la Maratona di San Valentino<ref>{{Cita web|url=http://maratonasanvalentino.wixsite.com/runforlove|titolo=Maratona di San Valentino|sito=Maratona di San Valentino|lingua=en|accesso=8 aprile 2018|dataarchivio=14 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180214143809/http://maratonasanvalentino.wixsite.com/runforlove|urlmorto=sì}}</ref>, organizzata dal gruppo dell'Amatori Podistica Terni.<ref>{{Cita news|url=http://amatoripodisticate.wixsite.com/amatoripodistica|titolo=amatori podistica terni|pubblicazione=amatori podistica terni|accesso=8 aprile 2018}}</ref>
=== Ciclismo ===
Il [[13 maggio]] [[1995]] la 1^ tappa del [[Giro d'Italia]] [[1995]] si è conclusa a Terni con la vittoria di [[Mario Cipollini]].
 
=== Calcio ===
{{vedi anche|Ternana Calcio}}
La squadra di calcio locale è la [[Ternana Calcio|Ternana]], esistente dal [[1925]] e militante in [[serie B]] fino al campionato 2005-2006, quando è retrocessa in [[serie C1]].
Attualmente la seconda squadra della città è l'ASD Sporting Terni, militante nel girone E della [[serie D]], nata nel [[2009]] dalla fusione tra Arrone, Gabelletta e Nuova Virgilio Maroso.
In [[Eccellenza Umbria|Eccellenza Umbra]] vi partecipa l'ASD Campitello, squadra cittadina dell'[[Campitello (Quartiere di Terni)|omonimo quartiere]].
 
;Città europea dello Sport 2021
=== Calcio a 5 ===
La città è stata ufficialmente proclamata ''Città europea dello Sport'' per l'anno [[2021]] dall'ACES ([[Capitale europea dello sport|''Associazione delle Capitali Europee dello Sport'']]). Nello stesso anno il riconoscimento è stato conferito ad altre città italiane come [[Potenza (Italia)|Potenza]], [[Rieti]] e [[Siena]]<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/umbria/notizie/2021/01/15/terni-citta-europea-dello-sport_11835d2f-4132-486a-b35b-5c0fd1184753.html |titolo=Ansa.it. Terni Città europea dello sport|accesso=22 novembre 2023}}</ref>.
La principale squadra locale è l'A.S.D. Terni Calcio a 5. Attualmente iscritta nel campionato di serie B girone C, nasce dalle ceneri della [[Circolo Lavoratori Terni|Thyssen-Krupp Terni]]. Questa squadra fino alla stagione 2008-2009 ha militato per diversi anni in serie A1 vantando uno dei migliori settori giovanili d'Italia, avendo conquistato negli ultimi anni due Coppe Italia Under 21 (2006 e 2007) e tre campionati nazionali Juniores (dal 2005 al 2007).
 
=== PallacanestroPrincipali società sportive ===
[[File:Associazione Calcio Ternana 1972-1973.jpg|miniatura|La squadra della [[Ternana Calcio|Ternana]] nella stagione 1972-1973, quando le "Fere" furono la prima squadra a rappresentare l'Umbria nella storia della [[Serie A]]]]
La squadra maggiore della città nell'ambito della [[pallacanestro]] è la [[Leo Basket Terni]] impegnata nel campionato di [[Serie C Dilettanti]] (ex serie C1). Ha giocato per diversi anni nelle serie B1 e B2.
A Terni vi sono diverse società sportive che gareggiano, anche con risultati eccellenti<ref>{{Cita news|url=http://www.terninrete.it/Notizie-di-Terni/canottaggio-matteo-mulas-e-campione-deuropa-478177|titolo=CANOTTAGGIO, MATTEO MULAS È CAMPIONE D'EUROPA|pubblicazione=Terni in Rete|accesso=31 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilmessaggero.it/umbria/alessio_foconi_scherma_fioretto_medaglia_oro_mondiali-3874828.html|titolo=Scherma, Alessio Foconi medaglia d'oro ai mondiali nel fioretto
 
Sua anche la Coppa del mondo|accesso=31 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.umbria24.it/sport24/ternana-doppietta-sinigaglia-serie-esplode-gioia-liberati|titolo=Ternana, la doppietta di Sinigaglia vale la serie B: esplode la gioia al Liberati - Umbria24.it|pubblicazione=Umbria24.it|data=25 aprile 2012|accesso=31 ottobre 2018}}</ref>, nei livelli nazionali e internazionali delle rispettive discipline, tra le quali:
=== Motociclismo ===
* la {{Calcio Ternana|N}} ([[Calcio (sport)|calcio]]), prima formazione cittadina e la prima squadra umbra a raggiungere la [[Serie A]], massima divisione del calcio italiano;
È l'unica città italiana ad aver dato i natali a due campioni del mondo di motociclismo: [[Libero Liberati]], primo campione mondiale italiano di [[motociclismo]] nella [[classe 500]] nel [[1957]], e [[Paolo Pileri]], campione del mondo nella [[classe 125]] nel [[1975]]. Altri motociclisti di spessore a livello mondiale sono [[Mirko Giansanti]] ex pilota della [[classe 125]] e [[classe 250|250]] e il giovanissimo [[Danilo Petrucci]].
* la [[Ternana Calcio Femminile]], la Ternana calcio a 5 ed il [[Terni Calcio a 5]] ([[calcio a 5]]);
 
* il [[Circolo Lavoratori Terni]] ([[pallavolo]], [[calcio a 5]], [[canottaggio]], [[tennis]], [[ginnastica artistica]], [[nuoto]] ed altri sport);
=== Automobilismo ===
*il Circolo Scherma Terni, storica società della tradizione schermistica italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.circoloschermaterni.it/storia.aspx|titolo=La nostra storia - Circolo Scherma Terni|accesso=31 ottobre 2018|dataarchivio=31 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181031174110/https://www.circoloschermaterni.it/storia.aspx|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sporterni.it/notizia.php?id=13744|titolo=Settanta candeline per il Circolo Scherma Terni}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tuttoggi.info/scherma-terni-straordinario-alessio-foconi-sul-tetto-del-mondo-parigi/436420/|titolo=Scherma Terni, straordinario Alessio Foconi sul tetto del mondo a Parigi - Tuttoggi|sito=tuttoggi.info|accesso=31 ottobre 2018}}</ref>;
Ha vissuto a Terni nel quartiere di [[Campomicciolo]], per un breve periodo, anche l'attuale campione del mondo di [[Formula Uno]] [[Jenson Button]].<ref>http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/18-10-2009/quando-button-guidava-italia-501663749045.shtml</ref>
* la LEO Basket Terni, nata nel 1961, che ha raggiunto nel corso della sua storia la [[Serie B (pallacanestro maschile)|serie B maschile]] e la [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|pool A2 femminile]];
 
* la Ternana Pallavolo;
=== Canottaggio ===
* la Ternana Basket;
Il [[lago di Piediluco]] è uno dei centri principali della Federazione Italiana [[Canottaggio]], dove si svolgono anche meeting a livello nazionale ed internazionale.
* la Ternana Rugby;
 
* il Terni Rugby;
=== Altri Sport ===
* il Terni Steelers American Football Team;
Nelle altre discipline figurano la Nuova Terni Volley in C, la Ternana [[pallavolo]] (femminile) in B2 e la 'Central Motor' Terni Rugby nel campionato di Serie C.
* l'INTERAMNA basket;
 
* l'Union Basket Terni.
Fino alla stagione 2005-2006, era presente anche la squadra del CLT [[pallamano]], che negli ultimi anni aveva spesso militato in A2.
* Terni pallanuoto<ref>{{Cita web|url=https://www.umbriaon.it/per-la-pallanuoto-a-terni-e-un-ritorno-in-grande-stile/|titolo=Per la pallanuoto a Terni è un ritorno in grande stile}}</ref>
 
* Arcieri Terni
Nel [[nuoto]] sono presenti due delle maggiori società regionali, l'Umbria Nuoto e il Nuoto Club Terni.
* Tennis - Padel club Terni
* Golf club La Romita<ref>{{Cita web|url=http://www.tennisclubterni.it/chi-siamo#tennis|titolo=GOLF}}</ref>
* Athletic Terni, atletica leggera<ref>{{Cita web|url=https://athleticterni.it/|titolo=ATHLETIC TERNI}}</ref>
* Accademia Pugilistica Ternana<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/search?rlz=1C1CHBD_itIT926IT926&si=ACC90nwLLwns5sISZcdzuISy7t-NHozt8Cbt6G3WNQfC9ekAgI1qJOgFp8f153qCBy7rhbjzTCSwUPA8QHkywtiubgIwgaJUe3OCs7q8yvp_d9mzKv-9Vinxm3gkarpbtfUgKyQMYNWjTYV4HIUSDC7JU05huCZtOA%3D%3D&q=A.S.D%20(APT)%20ACC.%20PUGIL.%20TERNANA&hl=it&sa=X&ved=0CCgQ_oMLahcKEwi4_7-mrryHAxUAAAAAHQAAAAAQBw&biw=1600&bih=773&dpr=1|titolo=A.S.D (APT) ACC. PUGIL. TERNANA}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
I più importanti impianti sportivi della città di Terni sono:<ref>Vedi anche [http://www.comune.terni.it/canale.php?idc=317 http://www.comune.terni.it/canale.php?idc=317] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101202102931/http://comune.terni.it/canale.php?idc=317 |data=2 dicembre 2010 }}.</ref>
[[File:JoggingPasseggiataTerni.JPG|thumb|right|300 px|Il parco per il jogging "La Passeggiata".]]
[[File:Stadioliberatiterni.jpg|thumb|Lo stadio [[Libero Liberati]]]]
Questi sono i più importanti impianti sportivi della città di Terni<ref>Vedi anche [http://www.comune.terni.it/sport_impianti.asp http://www.comune.terni.it/sport_impianti.asp].</ref>:
* [[Stadio Libero Liberati]] ([[calcio (sport)|calcio]]), che ospita le partite interne della {{Calcio Ternana|N}};
 
* PalaTerni (pallacanestro, pallavolo, scherma, ginnastica artistica, pugilato, sport da combattimento <ref>{{Cita web|url=https://www.confindustria.umbria.it/iniziativa_associati/283059/|titolo=Terni ospita il match per il titolo mondiale di kick boxing K-1 Style}}</ref>,concerti);
* [[Stadio "Libero Liberati" di Terni|Stadio Libero Liberati]] ([[calcio (sport)|calcio]]);
* [[PalaDiVittorio]] ([[pallacanestro]], [[pallavolo]], [[pallamano]], [[calcio a 5]]);
* Stadio Mirko Fabrizi ([[Calcio (sport)|calcio]]) ospita le partite casalinghe dello Sporting Terni;
* [[PalaDeSantis]] ([[tennistavolo]], [[arti marziali]]); è Centro Federale del tennistavolo;
* [[PalaDiVittorio]] ([[pallavolo]], [[pallamano]], [[calcio a 5]]); ospita le partite interne della [[Leo Basket Terni]];
* PalaITIS (pallavolo, pallacanestro);
* [[PalaDeSantis]] ([[tennistavolo]], [[arti marziali]]); è Centro Federale del [[tennistavolo]];
* [[PalasportPalazzetto La Cupola]], ([[pallacanestro]]);
* Palazzetto della Scherma (scherma);
* PalaItis, ([[pallavolo]]);
* Stadio "A.Mario Casagrande"Cicioni ([[atletica leggera]]calcio);
* Stadio Mirko Fabrizi (calcio);
* Velodromo "R. Perona" ([[ciclismo]], [[hockey su pista]], [[pattinaggio]]);
* Camposcuola Casagrande (atletica);
* Stadio "Sabotino" ([[Calcio (sport)|calcio]]);
* Piscina olimpionica CLT (nuoto);
* Campo Comunale Campitello; ([[Calcio (sport)|calcio]]);
* Piscina olimpionica Viale dello Stadio (nuoto,pallanuoto);
* Campo "Nuova Maroso"; ([[Calcio (sport)|calcio]]);
*Centro tecnico sportivo federale Piediluco (canottaggio); è il Centro di preparazione sportiva della nazionale italiana di canottaggio
* Campo "Terni Est" ([[Calcio (sport)|calcio]]);
*Centro Tiro con l'arco<ref>{{Cita web|url=https://www.arcierithyrusterni.it/|titolo=La Società}}</ref>
* Campo "Bernardini" ([[Calcio (sport)|calcio]]);
*Campo Golf
* Centro Sportivo Salesiani PGS E. Bosico ([[Calcio (sport)|calcio]]);
* Centro Sportivo [[Circolo Lavoratori Terni]] ([[nuoto]], [[pallavolo]], [[calcio a 5]], [[tennis]], [[arti marziali]]);
* Piscine Comunali via Trieste, via delle Palme, via Vulcano, Piediluco ([[nuoto]]);
* Piscina Comunale via dello Stadio ([[nuoto]]);
* Campo rafting e hydrospeed "Le Marmore";
* Pista da jogging parco "La Passeggiata" ([[atletica leggera]]);
* Pista da jogging parco "Viale Trento" ([[atletica leggera]]);
* [http://www.circoloschermaterni.it/ Palazzetto della Scherma Waro Ascenzioni].
 
== Note ==
{{references|3Note strette}}
 
== Bibliografia ==
[[File:Satiro cacciatore 2 con cane e poiana (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|thumb|Satiro cacciatore con cane e poiana (dettaglio, ''Sala dell'Olimpo'', Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, ''Palazzo Giocosi'', Terni)]]
* [[Alessandro Portelli]], ''Biografia di una città, storia e racconto: Terni 1830-1985''. Einaudi Microstorie, Torino 1985
[[File:Antico battente con volto grottesco (Terni, 1500 circa).jpg|thumb|upright=0.7|Antico battente con volto grottesco (Terni, XVI-XVII secolo circa)]]
* Sergio Bellezza, ''Terni a Giuseppe Garibaldi: 1807-2007'', Terni, s.e., 2007
*[[Alessandro Portelli]], ''Biografia di una città, storia e racconto: Terni 1830-1985'', [[Torino]], Einaudi Microstorie, 1985
*Sandro Tomassini, ''Il Sacro Monte di Pietà della Vergine Maria sorto in Terni nel 1464'', Ed. Tyrus
*[[Elia Rossi Passavanti]], ''Terni'', Terni, [[Alterocca]], 1974
*[[Alessandro Portelli]], ''Acciai Speciali. Terni, la [[Acciaierie di Terni|ThyssenKrupp]], la globalizzazione''. Donzelli Editore, Roma 2008 ISBN 978-88-6036-261-2
*[[Alessandro Portelli]], ''La Città dell'acciaio. Due secoli di storia operaia''. Donzelli Editore, Roma 2017 ISBN 9788868436025
* Luigi Lanzi, ''Terni, la città e i dintorni''. Edizioni Thyrus, Terni 2002
* Sergio Bellezza, ''Dal fascismo alla Repubblica: appunti per una storia dell'antifascismo e della guerra di liberazione a Terni'', Terni, Tipolitografia Massei, 2008 (Sulla cop.: Associazione Garibaldina "[[Pietro Faustini]]")
* Elia Rossi Passavanti, ''Terni''. Alterocca, Terni 1974
* AAVVAA. VV., ''Storia Illustrata delle Città dell'Umbria'', a cura di M. Giorgini. Elio Sellino Editore, Milano 1994
* ''L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni''. Edindustria, Roma 1980
* Franco Bonelli, ''Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962''. Einaudi, Torino 1975
* Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, (a cura di Vincenzo Pirro) ''Interamna Nahartium - Materiali per il Museo Archeologico di Terni''. Edizioni Thyrus, Terni 1997
* Marcello Gaggiotti, Dorica Manconi, Liliana Mercando, Monika Verzàr, ''Guide Archeologiche Laterza, Umbria Marche''. Laterza, Roma-Bari 1980
* Lodovico Silvestri, ''Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816''. Edizioni Thyrus, Terni 1977
* Francesco Angeloni, ''Historia di Terni''. Roma 1666. III ed. Terni 1966
* Renato Covino (a cura di), ''Le industrie di Terni''. Giada, Perugia 2002
* Renato Covino (introduzione) e Gianni Bovini (apparati), "''Le industrie di Terni. Schede su aziende, infrastrutture e servizi". Giada'', Perugia, Giada, 2002
* Paolo Rinaldi (a cura di), "''L'iconografia francescana a Terni, nel sud Umbria e nella Sabina".'', Terni, Comune di Terni, Terni febbraio 1983
* Paolo Rinaldi, "''Materiali per il museo archeologico di Terni"''. Comune di Terni, Terni
* Adriano Andreani con presentazione di Alighiero Maurizi, "''Historie Ternane"''. Edizioni APE, Terni 2000
* Simonetta Neri, "''Terni. Guida della città e dei dintorni"''. edilmond, Città di Castello (PG) 1998
* Enzo Simula - Paola Biribanti (a cura di), "''Cento anni cento scatti. Una città si racconta"''. Edizioni Thyrus, Terni 2005
* Marcella Arca Petrucci (editeda bycura di), "''Il patrimonio della cultura termale. Per una rete europea di ecomusei"''. Edizioni 2005
* 'Rassegna Economica', periodico trimestrale della CCIA di Terni, varie annate
* 'Memoria Storica', Rivista del Centro di Studi Storici di Terni, Direttore [[Vincenzo Pirro]]. Edizioni Thyrus, Arrone (TR), varie annate, ISSN [tel:1125-3886&nbsp;1125-3886 (sito web: [http://www.centrostudistoriciterni.it]
* Aldo Tarquini, ''La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia''. De Luca editori d'Arte, Roma 2006, ISBN 88-8016-705-7
* Roberto Fabrini, ''La piccola grande storia della medicina a Terni,'' Stella editore 2005
* Tommaso Dore, ''Misteri di ieri e di oggi a Terni e nella Bassa Umbria'', Italus Edizioni / Associazione Italus, Roma 2012.
* a cura di Cecilia Cristofori, ''Operai senza Classe. La fabbrica globale e il nuovo capitalismo. Un viaggio nella ThyssenKrupp Acciai Speciali di Terni'', Franco Angeli Milano 2009, ISBN 978-88-568-0633-5
* Walter Mazzilli, ''Da Piazza Maggiore alla rotonda dell'Obelisco. Le vie e le piazze di Terni'', Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2009.
*Progetto UNESCO Liceo Artistico O. Metelli, ''Palazzo Giocosi e il mondo alla rovescia - i fiamminghi a Terni.''
 
== Voci correlate ==
* [[Cascata delle Marmore]]
* [[Fontana dello Zodiaco (Terni)]]
* [[Umbri]]
*[[Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci" (Italia centrale)|Brigata Garibaldi ''Antonio Gramsci'']]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.terni.it/ Comune di Terni]
* [http://www.provincia.terni.it/ Provincia di Terni]
* [http://www.terni.unipg.it/ Polo scientifico e didattico di Terni]
* [http://www.aospterni.it/ Azienda Ospedaliera]
* [http://www.atcterni.it/ Azienda Trasporti Consorziali]
* [http://www.tr.camcom.it/ Camera di Commercio]
* [http://www.umbriafilcommission.org/ Umbria Film Commission]
* [http://www.marmore.it/index.php I.A.T. Terni]
* [http://www.diocesi.terni.it/ Diocesi di Terni - Narni - Amelia]
* [http://www.ternanacalcio.it/ Ternana Calcio]
* [http://www.aeroclubterni.com/ Aero Club Terni]
* [http://www.isrim.it/ Istituto di Ricerca]
* [http://www.centrostudistoriciterni.it/ Associazione Centro Studi Storici Terni]
 
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