Contrada della Pantera: differenze tra le versioni

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{{Contrada di Siena
{{Contrada_di_Siena|
|nomecontrada =Contrada della Pantera
|stemma =Una [[panthera|pantera]] maculata rampante al naturale su stemma d'argento, con un quarto di bianco e di azzurro recante l'iniziale "U" ([[Umberto I]]) nell'angolo superiore sinistro |
colori =[[AzzurroCeleste (colore)|Celeste]] e [[rosso]] listati di [[bianco]]
|compagnie =Stalloreggi di Dentro, Stalloreggi di Fuori
|motto =- ''Il mio slancio ogni ostacolo abbatte''<br>- ''La pantera ruggì e il popolo si scosse''
|capitano =Franco Ghelardi
|nometerzo =Terzo di Città
|annoCapitano = 2022
|compagnie =Stalloreggi di Dentro, Stalloreggi di Fuori
|capitanopriore =Paolo GianniniVannuccini
|annoPriore= 2021
|priore =Franco Pepi
|ultimavittoria =2 luglio 2006
|sede =Via San Quirico, 26
|contradealleate ={{Chiocciola}} (dal 1813)<br/>{{Civetta}} (dal 1794)<br/>{{Giraffa}} (dal 1781)<br/>{{Leocorno}} (dal 1792)
|chiesa =[[Chiesa e Convento di San Niccolò del Carmine|Chiesa del Carmine]] - Via Pian dei Mantellini
|contradeavversarie ={{Aquila}} (dal 1947)
|nomepatrono =[[Giovanni Battista|San Giovanni Decollato]]
|nomeabitanti =Panterini
|datapatrono =[[29 agosto]]
|periodico = [http://www.contradadellapantera.it/grattapassere.htm Il Grattapassere]
|vittoriecontrada =29
|vittoriecomune =26
|ultimavittoria =[[2 luglio]] [[2006]] con [[Andrea Mari]] detto ''Brio'' su ''Choci''
|museo =Via San Quirico, 26; per la visita è necessario contattare la contrada
|contradealleate =[[Contrada della Chiocciola|Chiocciola]]<br>[[Contrada Priora della Civetta|Civetta]]<br>[[Imperiale Contrada della Giraffa|Giraffa]]<br>[[Contrada del Leocorno|Leocorno]]
|contradeavversarie =[[Nobile Contrada dell'Aquila|Aquila]]
|nomeabitanti =Panterini
|numero = [[sessantotto|68]]
|sito =[http://www.contradadellapantera.it/ Contrada della Pantera]
|siti =
|periodico =''[http://www.contradadellapantera.it/grattapassere.htm Il Grattapassere]''
}}
La '''contrada della Pantera''' è una delle [[contrada di Siena|diciassette suddivisioni storiche]] della città [[toscana]] di [[Siena]]. Prende parte al [[Palio di Siena]].
:"''Pantera. n. 2 - Dal campanile de Padri del Carmine prenda tutta la piazza detta il Pian de Mantellini, tutto Laterino e strada di Sant'Ansano fino al [[Chiesa di San Sebastiano|convento di San Sebastiano]] esclusive, e per la via delle Due Porte arrivi all'imboccatura della piazzetta di [[Postierla]], esclusa però detta piazza e case all'intorno, ed abbraccia la strada che dalla Madonna del Corvo va alla [[Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Siena)|chiesa di San Quirico]].''"
 
== Territorio ==
== Le strade ai nostri giorni ==
=== Le strade all'epoca del Bando ===
*via di Stalloreggi
Il ''[[nuova divisione dei confini delle Contrade|Bando di Violante di Baviera]]'' (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette [[Contrada di Siena|Contrade di Siena]] facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il ''[[nuova divisione dei confini delle Contrade|Bando]]'' relativo alla ''nuova divisione dei confini delle Contrade'' il territorio della Contrada della Pantera è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:
*via di San Quirico (parte)
 
:"''Pantera. n. 2 - Dal campanile de Padri del Carmine prenda tutta la piazza detta il [[Pian dei Mantellini|Pian de Mantellini]], tutto Laterino e strada di Sant'Ansano fino al [[Chiesa di San Sebastiano (Siena)|convento di San Sebastiano]] esclusive, e per la via delle Due Porte arrivi all'imboccatura della piazzetta di [[Postierla]], esclusa però detta piazza e case all'intorno, e abbraccia la strada che dalla [[Madonna del Corvo]] va alla [[Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Siena)|chiesa di San Quirico]].''"
 
=== Le strade ai nostri giorni ===
Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:
*[[via di Stalloreggi]]
*Madonna del Corvo
*via di San Quirico
*Fosso di Sant'Ansano
*via Paolo Mascagni
*via Ettore Bastianini
*via del Nuovo Asilo (parte)
*via del Nuovo Asilo
*Pian dei Mantellini (parte)
*[[Pian dei Mantellini]]
*piazza del Conte
*vicolo del Contino
*[[piazzetta delle Due Porte]]
 
== La storia ==
La Contrada prende probabilmente il nome dallo stemma di [[Lucca]], per la significativa presenza di mercanti di quella città nel suo territorio intorno al [[XV secolo]].
 
== La Pantera nel Palio ==
Alla Pantera sono riconosciute 26 vittorie (29 secondo l'Archivio interno della Contrada), l'ultima delle quali riportata il [[2 luglio]] [[2006]] con il fantino Andrea Mari detto ''Brio'' sul cavallo Choci.
 
Il periodo più lungo senza vittorie della Pantera è di 42 anni, durato dal [[2 luglio]] [[1702]] al [[16 agosto]] [[1744]]. In quel periodo la Pantera fu anche la [[Contrada nonna|''nonna'']], a partire dal [[1731]], quando tornò alla vittoria il [[Nobile Contrada del Nicchio|Nicchio]].
 
La Pantera è stata la ''nonna'' anche in altre due occasioni: dal [[3 luglio]] [[1892]] al [[3 luglio]] [[1904]] e dal [[16 agosto]] [[1962]] al [[2 luglio]] [[1963]]. Quest'ultima carriera, appunto vittoriosa, vide capitano della Contrada di Stalloreggi il celeberrimo ed indimenticato baritono Ettore Bastianini, panterino fin dalla nascita.
 
== Gli aneddotiAneddoti ==
[[File:Via san quirico, sede della contrada della pantera 01.JPG|thumb|La sede della Pantera]]
Nel luglio [[1930]] la Pantera ebbe in sorte una cavalla di scarsissimo valore. Considerata anche la recente vittoria del 2 luglio [[1926]], la dirigenza di Stalloreggi decise di puntare su un fantino di poche pretese.
Nel luglio del 1930 alla Pantera toccò un cavallo di non eccelso valore, persino leggermente zoppo (un baio di proprietà di Adamo Lunghi). Considerata anche la recente vittoria del 2 luglio 1926, la dirigenza di Stalloreggi decise di puntare su un fantino di modeste pretese.
 
La scelta iniziale fu per Primetto Cortigiani detto ''Ciambella'', il quale corse le prime tre prove<ref>Nella scheda delle prove del Palio del 3 luglio 1930 [http://www.ilpalio.siena.it/Palio/193007030/Prove.ashx su ilpalio.siena.it], il fantino che disputò le prime prove risulta essere ''Ciambella''. Il supplemento de [[La Nazione]], riportato in bibliografia, indica invece un fantino soprannominato ''Moro''.</ref>. Egli era però talmente inviso ai contradaioli panterini, che la contrada cambiò monta, optando per Alfredo Iacopini detto ''Grattapassere''. Egli era un fantino inesperto, che fino ad allora aveva corso un solo - deludente - Palio (16 agosto 1925, per il [[Contrada del Drago|Drago]]); pur tuttavia risultava molto simpatico ai contradaioli panterini.
Per le prime prove fu ingaggiato un fantino maremmano, conosciuto come Moro: costui, oltre ad avere notevoli difficoltà a montare il cavallo, risultava anche particolarmente antipatico ai panterini.
Si decise allora di cambiare monta e la scelta cadde su Alfredo Iacopini detto Grattapassere. Questi era un fantino senza molte qualità, che aveva corso solo un Palio, senza successo, nell’agosto [[1925]] per il Drago. Ma ai panterini Grattapassere risultava molto simpatico, forse per il suo soprannome che lasciava intuire la sua abilità con le donne.
[[immagine:Fontanina battesimale Pantera.JPG|thumb|right|250px|La fontanina battesimale della contrada, in Piazza del Conte.]]
Il Moro, vistosi escluso per la sua presunta antipatia, protestò in modo assai vivace e la Contrada decise di risolvere la questione stabilendo per sorteggio quale dei due fantini avrebbe corso al Palio. Ma il panterino incaricato di gestire le operazioni del sorteggio, per favorire Grattapassere, ebbe la brillante idea di scrivere in entrambi i biglietti il suo nome. E al Moro non restò che rassegnarsi all’esito di un “regolare” sorteggio, mentre Grattapassere corse per la sua seconda ed ultima volta il Palio.
 
''Ciambella'' protestò molto per l'esclusione e spinse la contrada all'effettuazione di un sorteggio che stabilisse quale fantino dovesse correre il Palio. Ma l'incaricato del sorteggio, al fine di favorire ''Grattapassere'', scrisse il suo nome su entrambi i biglietti; per lui sarebbe stata la seconda presenza in [[Piazza del Campo|Piazza]], sebbene stavolta con l'inganno.
Com’era prevedibile, durante la corsa la Pantera rimase sempre nelle retrovie, ma a Grattapassere furono tributati grandi onori: ormai era entrato nel cuore dei panterini.
 
Durante la corsa la Pantera rimase sempre in coda; tuttavia ''Grattapassere'' venne celebrato ugualmente ed entrò nel cuore dei panterini. Il ricordo è così forte che dal 1974 il periodico della Contrada porta proprio il suo soprannome.
Ancora oggi il nome di Grattapassere è legato alla Pantera: dal [[1974]] il periodico della Contrada porta il nome di questo bizzarro fantino, passato alla storia per la sua fama di “playboy” [[anni 1930|anni trenta]] e non per le sue imprese nel Campo.
 
==La rivalitàAlleanze consciolte l'Aquila==
* {{Aquila}}, dal 1730 al 1947
[[immagine:Cavallo_scosso_al_Palio_di_Siena.jpg|thumb|right|250px|Choci al Palio di agosto 2006.]]
* {{Selva}}, dal 1780 al 1789
[[Nobile Contrada dell'Aquila|L'Aquila]] e la Pantera sono divise da un'accesa rivalità, anche se recente e alquanto anomala. Non è infatti nata per le classiche questioni di confine, bensì per motivi palieschi, non riconducibili a degli incidenti fra le Contrade, ma addirittura ad un’inimicizia fra fantini.
In occasione del Palio del [[16 agosto]] [[1936]], la Pantera ebbe in sorte il portentoso Ruello e ne affidò la monta a [[Corrado Meloni]] detto ''Meloncino'': la Contrada di Stalloreggi ambiva ovviamente alla vittoria e contava sull’appoggio dell’Aquila, che all’epoca le era addirittura alleata. La Contrada del Casato aveva ricevuto in sorte Rondinella e aveva chiamato a montarla il blasonato [[Fernando Leoni]] detto ''Ganascia''. Il problema era che i due fantini nutrivano un forte odio reciproco. Nel palio di luglio del [[1933]] infatti ''Ganascia'' aveva duramente nerbato il padre di ''Meloncino'', il grande fantino [[Angelo Meloni]] detto ''Picino'', ormai vecchio e al suo ultimo Palio. Per tale motivo (ma anche per una presunta rivalità in amore) ''Meloncino'' non sopportava ''Ganascia'', che a sua volta ricambiava il forte astio. Com'era prevedibile ''Ganascia'' ostacolò in maniera dura e decisiva ''Meloncino'' e i sogni di gloria della Pantera finirono con una rovinosa caduta.
 
== Rivalità ==
Da questo episodio i rapporti fra le due Contrade si fecero tesi, anche se continuava a sussistere sulla carta la preesistente alleanza: ma i contrasti continuarono anche nel [[1939]] e nel [[1946]]. Fino ad arrivare all’episodio decisivo avvenuto durante la festa titolare dell'Aquila, l'[[8 settembre]] [[1947]]: da un altoparlante qualcuno rivolse delle pesanti offese nei confronti della Contrada della Pantera, i cui dirigenti, non soddisfatti dalle mancate scuse dalla controparte, decisero di sciogliere l’alleanza dando vita alla rivalità che ancora oggi contrappone le due Contrade.
=== Rivalità passate ===
* {{Selva}}, almeno dal 1745 al 1900 circa
 
===La rivalità con la Selva===
Un episodio eloquente di quanto aspra sia la rivalità tra le due Contrade si ebbe in occasione del Palio del [[2 luglio]] [[1992]]. L'Aquila aveva ricevuto in sorte il miglior cavallo, Galleggiante, e aveva deciso di affidarsi all'esperienza del grande [[Andrea Degortes]] detto ''Aceto''. Per ostacolare la nemica, la Pantera si affidò invece a Sebastiano Deledda detto ''Legno'': al fantino la dirigenza di Stalloreggi spiegò che la priorità, più ancora che tirare a vincere, era ostacolare ''Aceto'' e farlo perdere. ''Legno'' seguì alla lettera le indicazioni impartitegli e fin dalle fasi dell'ingresso in pista, prima ancora della mossa, provocò ripetutamente ''Aceto''. I due in breve si scambiarono furiose nerbate: era la prima volta che due fantini si nerbavano prima della mossa, anche perché proibito dal regolamento (infatti a Palio concluso ''Aceto'' verrà punito con un Palio di squalifica e ''Legno'' addirittura con cinque). Alla mossa ''Legno'' ostacolò duramente ''Aceto'', facendolo partire ultimo. Grazie a tale episodio e a un pizzico di fortuna il fantino panterino riuscì addirittura a rimontare portandosi in testa. Nelle retrovie però la classe di ''Aceto'' fece la differenza e l'Aquila riuscì a portarsi in seconda posizione, lanciandosi all'inseguimento della Pantera. Al secondo giro tuttavia ''Legno'' commise una grave ingenuità, cadendo clamorosamente in prossimità della [[Fonte Gaia]] a causa di uno spettatore che si sporgeva troppo e permettendo il sorpasso di ''Aceto'', che vinse così con l'Aquila il suo quattordicesimo e ultimo Palio.
La prima vicenda rilevante si lega al Palio straordinario del 4 ottobre 1745: la cavalla della Selva, che era prima, fu fermata dalle bastonate della Grifa, una panterina scesa in pista per favorire la sua Contrada, che infatti si aggiudicò la vittoria con il fantino ''[[Tommaso Masini (fantino)|Masino]]''. La Grifa fu arrestata e i rapporti tra le due contrade rimasero immutati fino al 1786: in quell'anno sorsero dei problemi riguardanti l'utilizzo della Chiesa dei Tessitori, sede della Selva dal 1778, che si trovava però in territorio panterino. Nel luglio 1786 accadde che la Pantera fu costretta ad abbandonare la propria sede presso la Cappella di San Giovanni Decollato (inglobata nel nuovo cimitero).
 
Le autorità cittadine decisero di attribuire alla contrada la nuova sede della Chiesa dei Tessitori, sottraendola pertanto alla Selva, alla quale fu assegnata la Chiesa di San Desiderio.
Il riscatto panterino si è avuto nel Palio del [[2 luglio]] [[2006]], con il Capitano Andrea Mori Pometti. Le due contrade parevano sulla carta sfavorite, avendo ricevuto in sorte due giovani cavalli alla loro seconda esperienza in piazza (entrambi avevano esordito l'anno prima con l'[[Contrada Capitana dell'Onda|Onda]]): la Pantera affidava la monta di Choci ad Andrea Mari detto ''Brio'', mentre l'Aquila chiamava Virginio Zedde detto ''Lo Zedde'' per guidare la cavalla Ellery. Sovvertendo i pronostici, alla mossa l'Aquila è partita nettamente prima conducendo la gara con grande tranquillità. Per contro la Pantera era partita ultima, ma una strepitosa rimonta di Choci l'ha catapultata in terza posizione, dietro Aquila e [[Nobile Contrada dell'Oca|Oca]]. Superata anche l'Oca, la Pantera si è lanciata all'inseguimento della nemica e, complice la stanchezza di Ellery ma soprattutto la grande determinazione di Andrea Mari, è riuscita a beffarla a un soffio dal bandierino, tra la disperazione degli aquilini scesi in pista ed ormai pronti a festeggiare.
 
L'inimicizia fra le due contrade divenne accesa; nel 1813 la Pantera lasciò volontariamente la Chiesa dei Tessitori trasferendosi presso San Quirico. Nonostante ciò la Chiesa dei Tessitori non venne riassegnata alla Selva, ma fu sconsacrata e allestita a magazzino.
==Gemellaggi==
* [[Lucca]]
 
Negli anni successivi la rivalità fu spesso molto accesa anche sul tufo di Piazza del Campo. L'inimicizia non si placò: nel 1867 nacque uno scontro molto violento presso il "Fosso di Sant'Ansano", che portò a una serie di vendette e ripicche. Quattro anni più tardi, un tale Antonio Mancianti, calzolaio selvaiolo, venne assassinato da un certo Bifino, contradaiolo della Pantera. Lo stesso Bifino fu trovato morto tre anni più tardi.
== Altri progetti ==
{{Interprogetto/notizia|Palio di Siena, vince la Pantera}}
 
Dopo questi eventi tragici le acque si placarono: la fine del secolo fu caratterizzata dall'attenuarsi graduale della rivalità, della quale rimane traccia ormai nei racconti dei contradaioli più anziani.
== Collegamenti esterni ==
 
*{{en}}, {{it}} [http://www.ocaioloextramoenia.it/Palio/Contrade/PANTERA/panterahome.htm Contrada della Pantera. ''Cenni storici, Territorio e Vittorie.'']
===La rivalità con l'Aquila===
*[http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/PA.ashx Contrada della Pantera. ''Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze, rivalità e Vittorie'' su www.ilpalio.siena.it];
[[File:Cavallo_scosso_al_Palio_di_Siena.jpg|thumb|Choci al Palio di agosto 2006]]
 
[[Nobile Contrada dell'Aquila|L'Aquila]] e la Pantera sono divise da un'accesa rivalità, anche se recente e alquanto anomala. Non è infatti nata per le classiche questioni di confine, bensì per motivi palieschi, e nemmeno riconducibili a incidenti fra le Contrade, ma addirittura a un'inimicizia tra fantini.
In occasione del Palio del 16 agosto 1936 la Pantera ebbe in sorte il portentoso Ruello e ne affidò la monta a [[Corrado Meloni]] detto ''Meloncino'': la Contrada di Stalloreggi ambiva ovviamente alla vittoria e contava sull'appoggio dell'Aquila, che all'epoca le era addirittura alleata. La Contrada del Casato aveva ricevuto in sorte Rondinella e aveva chiamato a montarla il blasonato [[Fernando Leoni]] detto ''Ganascia''. Il problema era che i due fantini nutrivano un forte odio reciproco. Nel palio di luglio del 1933 infatti ''Ganascia'' aveva duramente nerbato il padre di ''Meloncino'', il grande fantino [[Angelo Meloni]] detto ''Picino'', ormai vecchio e al suo ultimo Palio. Per tale motivo (ma anche per una presunta rivalità in amore) ''Meloncino'' non sopportava ''Ganascia'', che a sua volta ricambiava il forte astio. Com'era prevedibile ''Ganascia'' ostacolò in maniera dura e decisiva ''Meloncino'' e i sogni di gloria della Pantera finirono con una rovinosa caduta.
 
Da questo episodio i rapporti fra le due Contrade si fecero tesi, anche se continuava a sussistere sulla carta la preesistente alleanza: ma i contrasti continuarono anche nel 1939 e nel 1946. Fino ad arrivare all'episodio decisivo avvenuto durante la festa titolare dell'Aquila, l'8 settembre 1947: da un altoparlante qualcuno rivolse delle pesanti offese nei confronti della Contrada della Pantera, i cui dirigenti, non soddisfatti dalle mancate scuse dalla controparte, decisero di sciogliere l'alleanza dando vita alla rivalità che ancora oggi contrappone le due Contrade.
 
Un episodio eloquente di quanto aspra sia la rivalità tra le due Contrade si ebbe in occasione del Palio del 2 luglio 1992. L'Aquila aveva ricevuto in sorte il miglior cavallo, Galleggiante, e aveva deciso di affidarsi all'esperienza del grande [[Andrea Degortes]] detto ''Aceto''. Per ostacolare la nemica la Pantera si affidò invece a Sebastiano Deledda detto ''Legno'': al fantino la dirigenza di Stalloreggi spiegò che la priorità, più ancora che tirare a vincere, era ostacolare ''Aceto'' e farlo perdere. ''Legno'' seguì alla lettera le indicazioni impartitegli e fin dalle fasi dell'ingresso in pista, prima ancora della mossa, provocò ripetutamente ''Aceto''. I due in breve si scambiarono furiose nerbate: era la prima volta che due fantini si nerbavano prima della mossa, anche perché proibito dal regolamento (infatti a Palio concluso ''Aceto'' verrà punito con un Palio di squalifica e ''Legno'' addirittura con cinque). Alla mossa ''Legno'' ostacolò duramente ''Aceto'', facendolo partire ultimo. Grazie a tale episodio e a un pizzico di fortuna il fantino panterino riuscì addirittura a rimontare portandosi in testa. Nelle retrovie però la classe di ''Aceto'' fece la differenza e l'Aquila riuscì a portarsi in seconda posizione, lanciandosi all'inseguimento della Pantera. Al secondo giro tuttavia ''Legno'' commise una grave ingenuità, cadendo clamorosamente in prossimità della [[Fonte Gaia]] a causa di uno spettatore che si sporgeva troppo e permettendo il sorpasso di ''Aceto'', che vinse così con l'Aquila il suo quattordicesimo e ultimo Palio.
 
Il riscatto panterino si è avuto nel Palio del 2 luglio 2006, con il Capitano Andrea Mori Pometti. Le due contrade parevano sulla carta sfavorite, avendo ricevuto in sorte due giovani cavalli alla loro seconda esperienza in piazza (entrambi avevano esordito l'anno prima con l'[[Contrada Capitana dell'Onda|Onda]]): la Pantera affidava la monta di Choci ad [[Andrea Mari]] detto ''Brio'', mentre l'Aquila chiamava Virginio Zedde detto ''Lo Zedde'' per guidare la cavalla Ellery. Sovvertendo i pronostici, alla mossa l'Aquila è partita nettamente prima conducendo la gara con grande tranquillità. Per contro la Pantera era partita ultima, ma una rimonta di Choci l'ha catapultata in terza posizione, dietro Aquila e [[Nobile Contrada dell'Oca|Oca]]. Superata anche l'Oca la Pantera si è lanciata all'inseguimento della nemica e, complice la stanchezza di Ellery ma soprattutto la grande determinazione di Andrea Mari detto Brio, la riuscì a sopravanzare a pochi metri dal Bandierino.
 
== Vittorie ==
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 100%; "
|-
!width="10%" |N° vittoria
!width="15%" |Data
!width="40%" |Fantino
!width="35%" |Cavallo
|-
| 1 || 2 luglio 1691 || ''Sciano'' o [[Giuseppe Galardi]] detto ''Pelliccino'' ||
|-
| 2 || 3 luglio 1696 || [[Benedetto Bartaletti]] detto ''Stregone'' || Grigio della Posta di Siena
|-
| 3 || 2 luglio 1697 || [[Pavolo Roncucci]] detto ''Pavolino'' || Baio dorato
|-
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Vincitori del Palio di Siena (XVII secolo)|Vittorie nel XVII secolo]]: 3'''''
|-
| 4 || 2 luglio 1702 || [[Giuseppe Galardi]] detto ''Pelliccino'' || Naviglio
|-
| 5 || 16 agosto 1744 || [[Domenico Laschi]] detto ''Bechino'' || Morello del Maddali
|-
| 6 || 4 ottobre 1745 || [[Tommaso Masini (fantino)|Tommaso Masini]] detto ''Masino'' || Baio scuro della Scala
|-
| 7 || 2 luglio 1759 || [[Antonio Vigni]] detto ''Luchino'' || Baio scuro del Ricci
|-
| 8 || 2 luglio 1764 || [[Francesco Manganelli (fantino)|Francesco Manganelli]] detto ''Checchino'' || Stornello del Falorsi
|-
| 9 || 18 agosto 1788 || [[Agostino Lippi]] detto ''Groppasecca'' || Baio sfacciato del Morichetti
|-
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Vincitori del Palio di Siena (XVIII secolo)|Vittorie nel XVIII secolo]]: 6'''''
|-
| 10 || 8 settembre 1803 || [[Matteo Marzi]] detto ''Mattiaccio'' || Stornello del Pasquini
|-
| 11 || 16 agosto 1808 || [[Niccolò Chiarini]] detto ''Caino'' || Baio del Batazzi
|-
| 12 || 16 agosto 1821 || [[Francesco Morelli]] detto ''Ferrino'' || Stornello del Felli
|-
| 13 || 2 luglio 1835 || [[Francesco Bianchini (fantino)|Francesco Bianchini]] detto ''Campanino'' || Morello dello Iacopi
|-
| 14 || 18 agosto 1839 || ''[[Palio di Siena#Il Palio straordinario|Palio straordinario]] corso con [[Cavallo scosso|cavalli scossi]]'' || Cavallo del Bianchi
|-
| 15 || 2 luglio 1863 || [[Pietro Locchi]] detto ''Paolaccino'' || Storno del Grandi
|-
| 16 || 2 luglio 1874 || [[Dante Tavanti]] detto ''Il Citto'' || Storno del Pisani
|-
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Vincitori del Palio di Siena (XIX secolo)|Vittorie nel XIX secolo]]: 7'''''
|-
| 17 || 3 luglio 1904 || [[Alfonso Menichetti]] detto ''Nappa'' || Ida
|-
| 18 || 2 luglio 1926 || [[Aldo Mantovani]] detto ''Bubbolo'' || [[Giacca (cavallo)|Giacca]]
|-
| 19 || 2 luglio 1951 || [[Giuseppe Gentili]] detto ''Ciancone'' || Archetta
|-
| 20 || 2 luglio 1963 || [[Leonardo Viti]] detto ''Canapino'' || [[Topolone|Eucalipto]]
|-
| 21 || 2 luglio 1971 || [[Leonardo Viti]] detto ''Canapino'' || [[Mirabella (cavallo)|Mirabella]]
|-
| 22 || 16 agosto 1978 || [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] detto ''Cianchino'' || [[Urbino de Ozieri]]
|-
| 23 || 16 agosto 1987 || [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] detto ''Cianchino'' || Benito III
|-
| 24 || 16 agosto 1991 || [[Giuseppe Pes]] detto ''Il Pesse'' || Pitheos
|-
| 25 || 2 luglio 1994 || [[Massimo Coghe]] detto ''Massimino'' || Uberto
|-
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Vincitori del Palio di Siena (XX secolo)|Vittorie nel XX secolo]]: 9'''''
|-
| 26 || 2 luglio 2006 || [[Andrea Mari]] detto ''Brio'' || Choci
|-
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Vincitori del Palio di Siena (XXI secolo)|Vittorie nel XXI secolo]]: 1'''''
|-
|}
 
La Pantera si attribuisce altre tre vittorie, non riconosciute dal Comune:
 
#15 agosto 1643: [[bufalata]]
#15 agosto 1646: bufalata
#1667
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Per il paragrafo ''La rivalità con l'Aquila'': [https://web.archive.org/web/20110907231050/http://www.ilpaliodisiena.com/ITALIA/SIENA/contrade/1aquila.htm ilpaliodisiena.com] (testi di Roberto Filiani).
*Per il paragrafo ''La Rivalità con la Selva'': {{cita libro|autore= Roberto Filiani|coautori=Natale Zaffaroni| titolo= Con la rivale in Campo | anno= 2001/2002| editore= Il Leccio| città=|url=http://www.ilpalio.org/rivali_pansel.htm}}
*La fonte del paragrafo ''Gli aneddoti'' è il supplemento de "[[La Nazione]]" del 29 giugno 2004, dal titolo "Aspettando il Palio". Consultabile su: [http://www.ilpalio.org/aneddoti_pantera01.htm ilpalio.org.]
 
== Voci correlate ==
*[[Arte dei Medici e Speziali (Siena)]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto/notizia|Palio di Siena, vince la Pantera|data=2 luglio 2006}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url = https://www.ilpalio.siena.it/5/Contrade/Pantera|titolo = Contrada della Pantera|sito = ilpalio.siena.it}}
 
{{ContradePalio di Siena}}
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Contrade di Siena|Pantera]]
[[Categoria:Palio di Siena|Contrada Pantera]]