Operazione Cerberus: differenze tra le versioni
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{{conflitto
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|Parte_di = della [[battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] della [[seconda guerra mondiale]]
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|Didascalia = Mappa dell'operazione
|Tipo = Operazione militare
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|Casus =
|Mutamenti_territoriali =
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|Schieramento1 = {{DEU 1933-1945}}
|schieramento2 =[[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|20px|border]] [[Royal Navy]]▼
|Schieramento2 = {{GBR}}
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▲|
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|Effettivi2 = 6 cacciatorpediniere<br />3 cacciatorpediniere di scorta<br />32 motosiluranti<br />675 aerei
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|Perdite2 = 1 cacciatorpediniere gravemente danneggiato<br />42 aerei abbattuti<br />40 morti e dispersi<br />21 feriti
|
}}
{{
'''Operazione Cerberus''' era il [[nome in codice]] di
== Antefatti ==
▲'''Operazione Cerberus''' era il nome in codice di una operazione militare condotta dalla [[Kriegsmarine]] [[Germania|tedesca]] durante la [[Seconda guerra mondiale]], tra l'[[11 febbraio|11]] e il [[13 febbraio]] [[1942]]: una squadra navale tedesca composta dalle [[nave da battaglia|navi da battaglia]] ''[[Scharnhorst (incrociatore da battaglia)|Scharnorst]]'' e ''[[Gneisenau (incrociatore)|Gneisenau]]'' e dall'[[incrociatore pesante]] ''[[Prinz Eugen (incrociatore)|Prinz Eugen]]'', salpata dal porto [[Francia|francese]] di [[Brest (Francia)|Brest]], attraversò da [[ovest]] ad [[est]] il canale della [[La Manica|Manica]], forzando il blocco [[Regno Unito|britannico]] e rientrando, senza perdite, nei porti della Germania settentrionale.
Fin dalla loro occupazione condotta al termine della [[
Il 13 novembre 1941, nel corso di una riunione con gli alti vertici della marina, [[Adolf Hitler]] chiese al comandante della Kriegsmarine, ''[[Grande ammiraglio|Großadmiral]]'' [[Erich Raeder]], di predisporre il ritiro da Brest delle maggiori unità da combattimento di superficie onde sottrarle ai bombardamenti aerei britannici e inviarle nelle acque della [[Norvegia]], dove avrebbero potuto impedire un eventuale piano di invasione architettato dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] nonché condurre attacchi contro i "[[convogli artici della seconda guerra mondiale|convogli artici]]" diretti in [[Unione Sovietica]]; il ''[[Führer]]'' ordinò espressamente che le navi tedesche rientrassero in patria per la via più breve, ossia attraversando da ovest a est il canale della Manica. Raeder protestò, in quanto il canale era costantemente pattugliato dai britannici e le sue acque erano ampiamente minate, ma Hitler fu irremovibile: il 12 gennaio 1942, nel corso di una riunione nella "[[Tana del Lupo]]" di [[Kętrzyn|Rastenburg]] tra Hitler e i massimi comandi militari, il piano fu definitivamente approvato dopo che la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] ebbe assicurato un pieno e massiccio supporto all'operazione<ref>{{cita|Da Frè|pp. 346-347}}.</ref>.
▲Fin dalla loro occupazione condotta al termine della [[Campagna di Francia]], i porti francesi sull'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] erano serviti da base per le navi della Kriegsmarine, impegnate nella caccia al traffico mercantile diretto in [[Gran Bretagna]]; il porto di [[Brest (Francia)|Brest]], in particolare, era diventato la base per le principali unità di superficie tedesche schierate nel settore: le navi da battaglia ''Scharnhorst'' e ''Gneisenau'', e l'incrociatore pesante ''Prinz Eugen''. Per questa ragione, quindi, il porto di Brest venne sottoposto a numerosi [[bombardamento|bombardamenti aerei]] ad opera della [[Royal Air Force|RAF]] per tutto il [[1941]]; anche se le navi tedesche non subirono danni di rilievo, la città e il porto subirono gravi distruzioni.
Per il buon andamento della missione era necessaria l'assoluta segretezza: solo un ristretto numero di ufficiali fu messo al corrente del piano, mentre una mezza dozzina di nomi in codice vennero inventati per coprire quello vero, "Operazione Cerberus". Il piano era molto audace: la squadra tedesca sarebbe salpata di notte, onde percorrere il tratto più lungo possibile con il favore delle tenebre; la parte più difficile del viaggio, l'attraversamento dello [[stretto di Dover]], sarebbe invece avvenuto di giorno, per permettere agli addetti alla contraerea di avere la massima visibilità e di poter così respingere i prevedibili attacchi aerei che i britannici avrebbero subito lanciato. Per garantire protezione alle navi da battaglia, negli aeroporti della Francia settentrionale vennero ammassati più di 400 aerei tedeschi, tra cui quasi 250 [[Aereo da caccia|caccia]] [[Messerschmitt Bf 109]] e [[Focke-Wulf Fw 190]] sotto il comando del [[generale]] [[Adolf Galland]]; sei [[cacciatorpediniere]], cinque [[torpediniera|torpediniere]] e numerose motosiluranti avrebbero fornito protezione ravvicinata. Infine una formazione di [[dragamine]] e [[pattugliatore|pattugliatori]], scortata da nove torpediniere, avrebbe preceduto di due ore la formazione per bonificare il tratto di mare tra [[Le Havre]] e la foce della [[Somme (fiume)|Somme]] e aprire un passaggio sicuro<ref>{{cita|Da Frè|pp. 348-349}}.</ref>.
== L'operazione ==
Alle 21:28 dell'
All'alba del
La prima reazione britannica si ebbe solo verso mezzogiorno: quando le navi tedesche si trovarono a transitare per lo
Alle 14:30, mentre la squadra tedesca transitava davanti alla
I bombardieri britannici continuarono ad attaccare le navi tedesche per tutto il pomeriggio, ma senza risultati apprezzabili. Alle 19:55, quando il sole stava ormai tramontando, la ''Gneisenau'' urtò una mina al largo delle [[isole Frisone]]: la nave fu costretta a procedere a velocità ridotta, ma i danni furono lievi; poco dopo, lo ''Scharnhorst'', che procedeva separato dal resto della squadra, urtò una seconda mina: dopo tre ore di lavoro i tecnici poterono rimettere in sesto la nave, che proseguì alla velocità di
== Epilogo ==
Alle 8:35 del
L'operazione si concluse per i tedeschi con un successo: sfuggendo al blocco britannico, tutte le navi tedesche erano riuscite a ritornare in patria. I danni riportati costrinsero però
==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Da Frè|nome=Giuliano|titolo=La Marina tedesca 1939-1945|editore=Odoya|anno=2013|isbn=978-88-6288-191-3|cid=Da Frè}}
* {{cita libro |autore=Gabriele Faggioni, Alberto Rosselli|titolo=L'epopea dei convogli e la guerra nel Mare del Nord |anno=2010 |editore=Mattioli 1885 |ISBN = 978-88-6261-152-7|cid=Faggioni & Rosselli}}
* {{cita libro|autore =Léonce Peillard |titolo = La Battaglia dell'Atlantico |anno= 1992 |editore = Mondadori|ISBN=88-04-35906-4|cid=Peillard}}
* {{cita pubblicazione|autore=Nico Sgarlato|Le navi da battaglia del Terzo Reich|rivista=War Set|editore=Delta Editrice|anno=ottobre-novembre 2004|numero=4|ISSN=1722-876X|cid=Sgarlato}}
== Voci correlate ==
* [[Operazione Donnerkeil]]
* [[Battaglia del Mare di Giava]]
* [[Evacuazione di Tallinn]]
== Altri progetti ==
{{Portale|guerra|marina|seconda guerra mondiale}} ▼
{{interprogetto}}
[[Categoria:Battaglie e operazioni nell'Atlantico|Battaglia dell'Atlantico]]▼
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web | url = http://www.scharnhorst-class.dk/scharnhorst/history/scharncerberus.html | titolo = Operation "Cerberus" (11 - 13 February 1942) | accesso = 18 marzo 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090220142529/http://www.scharnhorst-class.dk/scharnhorst/history/scharncerberus.html | urlmorto = sì }}
*[https://www.telegraph.co.uk/news/obituaries/military-obituaries/naval-obituaries/6591622/Lieutenant-Commander-Edgar-Lee.html Lieutenant-Commander Edgar Lee] - Daily Telegraph obituary
*{{cita web|http://www.channeldash.org/|The Channel Dash Association}}
*[https://web.archive.org/web/20161024123236/http://www.panoramio.com/photo/80474071 2012 Channel Dash War Memorial Dover]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Guerra nel 1942]]
▲[[Categoria:Battaglie e operazioni nell'Atlantico|Battaglia dell'Atlantico]]
[[Categoria:Battaglie navali della seconda guerra mondiale|Cerberus]]
[[Categoria:Battaglie della seconda guerra mondiale che coinvolgono il Regno Unito]]
[[Categoria:Battaglie della seconda guerra mondiale che coinvolgono la Germania]]
[[Categoria:Battaglie navali che coinvolgono la Germania]]
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