Doppelgänger: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua
[[File:Richard Mansfield Jekyll.jpg|thumb|upright=1.3|Raffigurazione del doppio in un [[fotomontaggio]] di presentazione del dramma ''[[Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde]]'' (1887)]]
'''''Doppelgänger''''' ({{IPA|[ˈdɔpl̩ˌɡɛŋɐ]|de}} {{Link audio|De-doppelgaenger.ogg|pronuncia}}) è un termine [[Lingua tedesca|tedesco]], composto da ''doppel'', «doppio», e ''Gänger'', «che va», «che passa» (da ''gehen'', «andare»).<ref>In tedesco, come ogni [[sostantivo]], ''Doppelgänger'' è scritto con l'iniziale maiuscola. Per comodità o per anglicizzazione spesso è scritto in minuscolo e senza l'[[umlaut]] sulla lettera "a": ''doppelganger''. La ''umlaut'' può all'occorrenza essere sostituita da una "e" dopo la lettera "a": ''doppelgaenger''.</ref> Ha il senso di «[[bilocazione|bilocato]]»;<ref>{{de}} ''Deutsches Wörterbuch von Jacob Grimm und Wilhelm Grimm'', voce ''{{cita testo|titolo=Doppelgänger|url=http://www.woerterbuchnetz.de/DWB?lemma=doppelgaenger}}'': «jemand von dem man wähnt er könne sich zu gleicher zeit an zwei verschiedenen orten zeigen» («''chi si crede possa mostrarsi contemporaneamente in due luoghi distinti''»).</ref> ed è tradotto in italiano come «'''doppio'''» o talvolta, impropriamente, «[[sosia]]»; in latino anche ''[[alter ego]].''<ref>''{{cita testo|titolo=Doppelgänger|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_tedesco/Tedesco/D/doppelganger.shtml}}'' nel ''Sansoni Tedesco'' online.</ref>
Si riferisce a un qualsiasi '''doppio''' o [[sosia]] di una persona,<ref name=grasso/> più comunemente in relazione al cosiddetto '''''[[gemello]] maligno''''' o alla [[bilocazione]]; descrive anche il fenomeno nel quale si vede la propria immagine con la coda dell'occhio.
In leggende e romanzi è un duplicato [[Fantasma|spettrale]] o [[Realtà|reale]] di una persona vivente; nel [[folclore]] è inoltre descritto come uno [[spirito (entità)|spirito]] incapace di scomparire. In alcune mitologie vedere il proprio ''Doppelgänger'' è un [[presagio]] di [[morte]],<ref>{{cita web|url=https://www.mangaforever.net/690884/fire-force-cose-il-doppleganger|titolo=Fire Force: cos’è il dopplegänger?|autore=Lucia Lasorsa|sito=MangaForever|data=12 dicembre 2020|accesso=12 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210128093245/https://www.mangaforever.net/690884/fire-force-cose-il-doppleganger|urlmorto=sì}}</ref> mentre visto da amici o da parenti di una persona può anche portare [[sfortuna]] o annunciare il sopraggiungere di una malattia.
== Il doppio in filosofia ==
La tematica del «doppio» in [[storia della filosofia|filosofia]] appartiene a quelle dottrine secondo cui ogni realtà possiede una propria controparte speculare, alla quale è necessario ricollegarla per poter ricomporre in [[uno (filosofia)|unità]] i due [[opposizione (filosofia)|opposti]].<ref name=pieracci>Riccardo Pieracci, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=urPxKPy33vcC&pg=PA53#v=onepage&q&f=false|titolo=''Pietro Ubaldi E la Grande Sintesi'', pag. 53|postscript=nessuno}}, Roma, Mediterranee, 1986.</ref> [[Eraclito]] sosteneva ad esempio: «ciò che si oppone converge, e dai discordanti [sorge] bellissima [[armonia]]»;<ref>Eraclito, frammento 11, 22 B 8 [[Diels-Kranz]], trad. it. in ''Dell'origine'', a cura di A. Tonelli, Milano, Feltrinelli, 1993, pag. 54.</ref> concezione che si è andata definendo nei sistemi di pensiero connotati dalla [[dialettica]] o da un rapporto di [[polarità (filosofia)|polarità]] fra una [[tesi]] e un'[[antitesi]].<ref name=pieracci/>
[[File:The Open court (1887) (14781669601).jpg|thumb|upright=1.1|Il doppio come alterità nel [[sigillo di Salomone (Bibbia)|sigillo di Salomone]], riflesso del [[piano di esistenza|livello superiore di realtà]] in quello inferiore, ma in senso rovesciato.]]
Per [[Platone]] ogni ente terreno ha un proprio «[[altro (filosofia)|altro]]» nella dimensione [[aldilà|ultraterrena]]: il riconoscimento di quest'[[alterità]], a cui egli ricondusse l'origine del [[molteplice]], annoverandola tra i cinque «[[genere (filosofia)|generi sommi]]» del [[mondo delle idee]], lo condusse a superare l'uguaglianza [[parmenide]]a tra [[essere]] ed [[identità (filosofia)|identità]],<ref>Platone, ''[[Sofista (dialogo)|Sofista]]'', cfr. {{cita web|url=https://www.laityfamilylife.va/content/dam/laityfamilylife/Documenti/donna/filosofia/italiano/differenza-alterita.pdf|titolo=Differenza e alterità nell'orizzonte dell'Essere|p=88|altri=nota 9|autore=Giorgia Salatiello|anno=2011}}</ref> ma aprì anche il problema di spiegare il motivo di una tale duplicazione.
Così le successive filosofie [[neoplatonismo|neoplatoniche]], pur teorizzando un [[monismo]] trascendente, lo scompongono sul piano [[immanente]] in un [[dualismo]] irriducibile ad una ricomposizione [[ragione|razionale]]: [[Plotino]] afferma che «nel mondo intelligibile ogni essere è tutti gli esseri, ma quaggiù ogni cosa non è tutte le cose»,<ref>''[[Enneadi]]'', trad. di [[Giuseppe Faggin]], Milano, Rusconi, 1992, pag. 373.</ref> mentre [[Nicola Cusano|Cusano]] concepisce una ''[[coincidentia oppositorum]]'' per la quale due o più entità contrapposte hanno una comune radice, che però li [[trascendenza|travalica]] entrambi.<ref>Cfr. Nicola Ubaldo,{{cita testo|url=http://books.google.it/books?id=0SmsUO9GS94C&pg=PA220#v=onepage&q=&f=false|titolo=''Coincidenza degli opposti'', in ''Atlante illustrato di filosofia'', pp. 220-1|postscript=nessuno}}, Firenze, Giunti Editore, 2000.</ref>
Il problema di spiegare la realtà [[corpo (filosofia)|corporea]] come uno [[dualismo (filosofia della mente)|sdoppiamento]] della [[mente]], o dello [[spirito (filosofia)|spirito]], che genera in tal modo la molteplicità, ha dato luogo a diverse soluzioni nell'[[filosofia moderna|età moderna]]. In opposizione al monismo, fra le correnti filosofiche che aderiscono al cosiddetto «dualismo [[ontologico]]», questo risulta ulteriormente suddivisibile in:<ref name=nannini>Sandro Nannini, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=lLNFEAAAQBAJ&pg=PT19#v=onepage&q&f=false|titolo=''L'anima e il corpo: Un'introduzione storica alla filosofia della mente'', pp. 18-19|postscript=nessuno}}, Laterza & Figli, 2021.</ref>
*dualismo delle [[sostanza (filosofia)|sostanze]]: corrispondente al dualismo [[cartesiano]] classico, che concepisce [[res cogitans e res extensa|pensiero e materialità]] come due sostanze diverse;
*dualismo delle [[modo (filosofia)|proprietà]]: la sostanza può essere unica, ma il [[pensare]] e la [[materia (filosofia)|materialità]] possiedono al suo interno caratteristiche completamente separate.<ref name=nannini/>
Si tratta di una tematica che è stata tra l'altro ampiamente trattata dai [[filosofia del XIX secolo|filosofi]] del [[Romanticismo]], in relazione al porsi dell'[[Io (filosofia)|Io che si rispecchia nel ''non-io'']].<ref name=palumbo/>
==Antropologia e religione==
La concezione dello spirito o dell'[[anima]] come doppio del corpo, che può sussistere anche senza il supporto materiale di questo, secondo [[Edward Tylor|Tylor]] è alla base delle [[antropologia|antropologie]] dualistiche e dell'[[animismo]].<ref>{{cita web|url=http://exential.altervista.org/tylor/|titolo=Edward Tylor: concetto di cultura ed evoluzione della religione|anno=2017}}</ref>
Tale idea del doppio era indicata con il termine ''[[Anima (mitologia egizia)|Ka]]'' nell'[[antico Egitto]].<ref name=butler/> Il'' Ka'' era simbolizzato nei [[geroglifici egiziani]] con due braccia che stavano ad indicare sia l'abbraccio che la protezione.
[[James Frazer]] rileva la frequente associazione, presente nelle [[credenza popolare|credenze popolari]], tra il corpo di una persona e la sua [[ombra]], oppure con la sua immagine [[riflessione (fisica)|riflessa]], che viene identificata con l'[[anima]]. Riferisce ad esempio del timore degli [[Zulù]] a specchiarsi negli stagni, per la possibilità che essa venga rapita da uno spirito animalesco delle acque.{{#tag:ref|James Frazer, ''[[Il ramo d'oro]]'' (1915).<ref name=letteratura>Cfr. {{cita web|url=https://www.palumboeditore.it/portals/0/webooks/romantica/v1/RA_Vol1_testo_07.pdf|titolo=Il doppio|pp=1-3|autore=De Bernardis, A. Sorci|opera=Roma antica: letteratura e dintorni|anno=2009|editore=G.B. Palumbo Editore}}</ref>}}
Nella [[mitologia]] europea il tema del doppio ricorre nella figura di [[Giano bifronte]],<ref name=grasso>{{cita web|url=https://www.azione.ch/rubriche/dettaglio?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=17759&cHash=11d8bb7608824c4be3b9055b22e8f911|autore=[[Aldo Grasso]]|titolo=Fascino e mistero del doppio|anno=2023}}</ref> oppure nel mito dell'[[androgino]], secondo cui ogni persona ha un proprio doppio ma del [[sesso (biologia)|sesso]] opposto, a cui era originariamente unito.<ref>Esposto da Platone nel [[mito dell'androgino]] del ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]]'' (cfr. {{cita web|url=http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=81&det=5463|titolo=Il sosia, il doppio, il replicante. Storia e metamorfosi di una figura letteraria|autore=[[Giuseppe Panella]]|editore=Edizioni Elara|città=Bologna|anno=2009}})</ref>
== In psicoanalisi ==
[[File:Svetlana at fortune-telling by K.Brullov (1836, Nizhniy Novgorod museum).jpg|upright=1.1|thumb|''[[Svetlana allo specchio]]'', olio su tela di [[Karl Pavlovič Brjullov]]]]
Gli studi [[Psicologia|psicologici]] e [[Psicoanalisi|psicoanalitici]] sui ''Doppelgänger'' hanno investigato sia casi clinici, sia [[Mito|miti]] (ad esempio quello di [[Narciso (mitologia)|Narciso]]), sia racconti fantastici e della tradizione [[popolare]].<ref name="Funari">Funari, ''La chimera e il buon compagno, storie e rappresentazioni del doppio'', Milano, Raffaello Cortina Editore, 1998.</ref> Nella maggior parte dei casi il fenomeno del ''Doppelgänger'' è collegato al concetto [[Sigmund Freud|freudiano]] di ''Das Unheimliche'' (''[[Il perturbante]]'') oppure al [[disturbo narcisistico di personalità]].
Si deve a Freud, in particolare, l'aver sdoppiato l'integrità dell'individuo tra una parte [[conscio|conscia]] ed una [[inconscio|inconscia]]; egli ne individua poi altre istanze quali l'[[Es (psicologia)|Es]], l'[[Io (psicologia)|Io]] e il [[Super-io]].<ref name=modernità>De Bernardis, A. Sorci, ''Il doppio nella modernità'', in ''{{cita testo|url=https://www.palumboeditore.it/portals/0/webooks/romantica/v1/RA_Vol1_testo_07.pdf|titolo=''Il doppio''|postscript=nessuno}}, op. cit., pp. 14-15.</ref> Ripercussioni di questa scissione in ambito psicoanalitico si ritrovano nella [[letteratura]] del Novecento, in particolare [[letteratura italiana|italiana]], in autori come [[Italo Svevo|Svevo]] e [[Pirandello]] (ad esempio nel ''[[Il fu Mattia Pascal|fu Mattia Pascal]]'').<ref name=modernità/>
L'allievo di Freud [[Otto Rank]], in ''Der Doppelgänger'' (''Il Doppio'', 1914) sviluppa un ampio studio e mette il doppio in connessione con la [[morte]].<ref name=modernità/>
Nella [[psicologia analitica]] esso è implicito nella distinzione che [[Carl Jung]] fa tra personalità uno, quale personalità centrata sull'[[Io (psicologia)|Io]], e la personalità due, una personalità più ampia centrata sul [[sé (coscienza)|Sé]], anche se Jung non parla di doppio ma di «[[ombra (psicologia)|ombra]]».
Alcuni autori connettono l'apparizione di un doppio con crisi legate allo sviluppo dell'[[Io (psicologia)|io]], o a fasi in cui il vissuto esistenziale spinge a una riconfigurazione dell'identità. In questi casi la comparsa di un doppio è sempre sintomatica di una necessaria trasformazione del proprio [[Sé (coscienza)|sé]], che può essere vissuta in maniera persecutoria, da qui il carattere perturbante del ''Doppelgänger''.
==Il doppio nell'esoterismo e nell'occulto==
Nell'ambito dell'[[esoterismo]] e dell'[[occultismo]], si distinguono varie accezioni: ad esempio nell'[[antroposofia]] vi è un ''Doppelgänger'' che è considerato da [[Rudolf Steiner|Steiner]] un'entità [[male|malvagia]] di natura [[Arimane|ahrimanica]], che penetra in ogni essere umano al momento della [[nascita]], accompagnandolo tutta la vita per separarsene infine pochi istanti prima della [[morte]]. Al contrario del ''[[demone|daimon]]'' socratico, rispondente in un certo senso alla voce dell'[[angelo custode]], il doppio ahrimanico tende ad offuscare la [[libero arbitrio|libera coscienza]] dell'[[sé (coscienza)|individuo]], istillandovi, come un parassita, pensieri ed impulsi all'azione estranei al suo autentico [[Io (filosofia)|modo di essere]]. Esso diventa così la causa anche delle [[malattie]] organiche.<ref>{{cita web|url=http://blog.liberaconoscenza.it/in-sintesi-il-mistero-del-doppio-seconda-conferenza/|autore=Rudolf Steiner|titolo=Il mistero del doppio|anno=1917|accesso=11 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911191152/http://blog.liberaconoscenza.it/in-sintesi-il-mistero-del-doppio-seconda-conferenza/|urlmorto=sì}}</ref>
Il ''Doppelgänger'' malvagio non è da confondere poi col [[guardiano della soglia]], che è invece un semplice [[sosia]], il quale si mostra al [[discepolo]] dell'occultismo per come questi è veramente, cioè appunto come il suo vero doppio, per rivelargli i suoi difetti e le debolezze che gli impediscono di procedere nel [[via iniziatica|cammino iniziatico]] verso la [[veggenza]].<ref>Rudolf Steiner, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=clsdlgJEW5YC&pg=PA127&#v=onepage&q&f=false|titolo=''Iniziazione ai mondi superiori'', pp. 127-130|postscript=nessuno}}, a cura di [[Paola Giovetti]], Roma, Mediterranee, 1999. Cfr. anche {{cita web|url=https://it.scribd.com/document/234451255/Colazza-Dell-Iniziazione|autore=[[Giovanni Colazza]]|titolo=Dell'iniziazione|altri=conferenze del 1945|editore=Tilopa|anno=1992}}</ref>
Più in generale, gli studiosi di [[spiritismo]] quando si riferiscono al doppio intendono il «[[corpo astrale]]»,<ref>{{cita web|url=http://www.ecn.org/cunfi/glossarioEsoterico.pdf|titolo=Glossario esoterico|altri|alla voce «Astrale Corpo»|autore=Mario Rizzi|p=6|anno=1998}}</ref> oppure il «[[perispirito]]».<ref name=butler/> Parlano anche del doppelgänger come il «[[doppio etereo]]».<ref name="butler">[[Walter Ernest Butler|W.E. Butler]], {{cita testo|titolo=''Telepatia e chiaroveggenza'', pag. 74|url=https://books.google.it/books?id=NRk5WkhGet4C&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=%22doppio%20eterico%22%20%22doppelganger%22%20%22ka%22%20%22corpo%20vitale%22%20%22perispirito%22&f=false|postscript=nessuno}}, Hermes Edizioni, 1986.</ref>
===Lo sdoppiamento in punto di morte===
Il concetto di sdoppiamento rimanda inoltre a quello tipico delle [[esperienze al confine della morte]] (NDE) di cui [[Jung]] ha descritto un'esperienza in prima persona, allorché in età avanzata dopo una caduta fu colpito da un attacco cardiaco. Nella sua autobiografia racconta come egli in quelle drammatiche condizioni riuscisse a vedere se stesso, quasi un suo doppio, giacere in [[coma]].<ref>[[Paola Giovetti]], in {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=8lo-CgAAQBAJ&pg=PA135#v=onepage&q&f=false|titolo=''Testimonianze di esperienze in punto di morte'', pp. 135-8|postscript=nessuno}}, Roma, Mediterranee, 2007.</ref>
Di questa esperienza così Jung riferisce: «posso parlare di quest'esperienza soltanto come di un'[[estasi]] in cui il presente, il passato e il futuro sono una cosa sola».<ref>Jung, cit. in ''Ricordi, sogni, riflessioni'', 1961.</ref>
===Bilocazione e viaggi extracorporei===
Al doppio ci si riferisce pure riguardo al fenomeno tipico delle esperienze di [[bilocazione]], come quelle descritte nelle vite di numerosi [[santi]], ad esempio [[Padre Pio]] o [[Giuseppe da Copertino]], definite dagli [[parapsicologia|parapsicologi]] anche [[esperienze extracorporee]] (OBE).<ref>Mario Fragola, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=IcKwUEcarTcC&pg=PA199#v=onepage&q&f=false|titolo=''Al di là delle nuvole: verso il mistero'', pag. 199|postscript=nessuno}}, Roma, Mediterranee, 1999.</ref>
[[Robert Allan Monroe|Robert A. Monroe]], manager americano delle telecomunicazioni, all'inizio degli anni sessanta affermò di avere sperimentato simili esperienze di sdoppiamento ma volle farsi studiare in maniera scientifica, così si sottopose ad [[elettroencefalogramma]] mentre simili esperienze erano in corso.<ref>Bruce Goldberg, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=vo9K932fAq0C&pg=PA192#v=onepage&q&f=false|titolo=''Teoria e pratica del viaggio astrale'', pag. 192}}, trad. it. di Pasquale Faccia, Hermes Edizioni, 2000.</ref> Il dottor Charles Tart si incaricò di questi studi e concluse che si trattava di manifestazioni [[sogno|oniriche]].<ref>D. Scott Rogo, {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=7HTevD9NCXwC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=monroe%20sogno&f=false|titolo=''La nuova parapsicologia. Ricerche e prospettive'', pag. 91|postscript=nessuno}}, Roma, Mediterranee, 1997.</ref>
==Il doppio nella letteratura e nella cultura==
[[File:Dante Gabriel Rossetti - How They Met Themselves (1860-64 circa).jpg|thumb|upright=1.1|''How They Met Themselves'', di [[Dante Gabriel Rossetti]] (1864)]]
Il tema del doppio è affrontato in [[letteratura]] già dall'[[epoca classica]]. In quella [[letteratura greca|greca]] da ''[[Elena (Euripide)|Elena]]'' di [[Euripide]], mentre nella [[letteratura latina]] è presente soprattutto nelle opere di [[Plauto]] e [[Ovidio]]: Plauto usa il doppio come espediente per creare la situazione comica, l'equivoco su cui sono basate le sue commedie come ''[[Anfitrione (Plauto)|Anfitrione]]'' (di cui Sosia è il nome di un personaggio) e i ''[[Menecmi]]''.<ref name=letteratura/> Nelle ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' di Ovidio si assiste al mutare delle forme in corpi nuovi,<ref>{{cita web|url=https://media.scuolazoo.com/public/cms/2010/03/il-doppio.pdf|titolo=Il tema del doppio|p=5|anno=2010}}</ref> e così nell'[[Metamorfosi (Apuleio)|omonima opera]] di [[Apuleio]] il protagonista Lucio vive due identità, come uomo e come bestia.<ref>{{cita web|url=https://digilander.libero.it/ricerchescolastiche/latino/rc/apuleiometamorfosi.doc|titolo=Le Metamorfosi}}</ref>
È stato poi illustrato in maniera celebre da ''[[Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde]]'' di [[Robert Louis Stevenson]] (1866),<ref name=modernità/> in cui più personalità convivono in uno stesso corpo.<ref name=modernità/>
Altri testi letterari noti per il tema del doppio annoverano ''[[Il ritratto di Dorian Gray]]'' di [[Oscar Wilde]], ''[[Il compagno segreto]]'' di [[Joseph Conrad]], ''[[Il visconte dimezzato]]'' di [[Italo Calvino]], ''[[Il castello bianco]]'' di [[Orhan Pamuk]], ''[[Il sosia (Dostoevskij)|Il sosia]]'' di [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij]], ''[[Storia straordinaria di Peter Schlemihl]]'' di [[Adelbert von Chamisso]], ''[[Il cappotto di astrakan]]'' di [[Piero Chiara]], ''[[I due gemelli veneziani]]'' di [[Carlo Goldoni]], ''[[William Wilson (racconto)|William Wilson]]'' di [[Edgar Allan Poe]], ''[[La metà oscura]]'' di [[Stephen King]], ''[[L'uomo duplicato]]'' di [[José Saramago]], ''[[Uno, nessuno e centomila]]'' di [[Luigi Pirandello]].<ref>Cfr. altri testi in {{cita web|url=https://www.palumboeditore.it/insiemeperlascuola/contenuti/assets/pdf/ddi/esami/il_doppio.pdf|titolo=Il Doppio|pp=14-17|opera=''Letteratura e dintorni''|anno=2009|editore=Palumbo Editore}}</ref>
Nell'[[arte]] il tema ricorre nei dipinti ispirati al [[Narciso (mitologia)|mito di Narciso]] come quelli di [[Caravaggio]], o dell'[[ermafrodito]] di [[Carlo Carrà]], in quelli [[filosofia rinascimentale|rinascimentali]] sul ''[[rebis]]'' [[alchimia|alchemico]].<ref>Giuseppe Giudice, Giovanni Turri, ''{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=f0-PDAEACAAJ&|titolo=Sulla via del rebis: simboli alchemici in pittura}}'', Mimesis, 2016.</ref> Altri esempi sono il ''[[Ritratto del dottor Gachet]]'' di [[Van Gogh]], le opere di [[Dante Gabriel Rossetti]], di [[René Magritte]], ecc.<ref name=palumbo>Cfr. ''{{cita testo|url=https://www.palumboeditore.it/insiemeperlascuola/contenuti/assets/pdf/ddi/esami/il_doppio.pdf|titolo=Il Doppio}}'', op. cit., pp. 16-19.</ref>
Analogamente la [[cinematografia|filmografia]] si è ampiamente dedicata a questo tema.<ref name=palumbo/> Tra i film che affrontano la tematica del Doppelgänger ci sono, tra gli altri, ''[[Lo studente di Praga (film 1913)|Lo studente di Praga]]'' (1913), ''[[Doppia immagine nello spazio]]'' (1969), ''[[L'uomo che uccise se stesso]]'' (1970), ''[[Images (film)|Images]]'' (1972), ''[[Possession (film 1981)|Possession]]'' (1981), ''[[La doppia vita di Veronica]]'' (1991), ''[[The Prestige]]'' (2006), ''[[Il sosia - The Double]]'' (2013), ''[[Annientamento (film)|Annientamento]]'' (2019).
== Nel folclore ==
Nei racconti del [[folclore]] i ''Doppelgänger'' non proiettano [[Ombra|ombre]] e non si riflettono negli [[Specchio nella cultura di massa|specchi]] o nell'[[acqua]]. Si suppone che forniscano consigli alla persona di cui hanno le sembianze, che possono essere fuorvianti o maliziosi. Possono anche, in rari casi, instillare idee nella mente delle loro vittime o apparire ad amici e parenti, provocando confusione. In molti casi una volta che si è visto il proprio ''Doppelgänger'' si è condannati a essere perseguitati da immagini della propria controparte spettrale.
== Testimonianze sul fenomeno ''Doppelgänger'' ==
* Stando a quanto scrive [[Plutarco]], [[Marco Giunio Bruto]], uno dei congiurati delle [[Cesaricidio|Idi di marzo]] e figlio adottivo di [[Gaio Giulio Cesare]], era ossessionato dal suo ''Doppelgänger''. Bruto riceveva in sogno la visione di un fantasma, che secondo alcuni era lo spettro dello stesso Cesare. Alle tre del mattino del giorno fatidico della [[battaglia di Filippi]], mentre stava curando i dettagli della strategia da seguire in battaglia, a Bruto apparve quello che Plutarco definisce "un fantasma". Quando il Cesaricida chiede all'ombra: «Chi sei tu? Da dove vieni?», essa gli risponde: «Sono il tuo cattivo demone, Bruto: ci rivedremo a Filippi». Bruto risponde, a sua volta: «Ti vedrò!». Rivide il fantasma durante la notte della vigilia della battaglia.
* La notte del 25 giugno [[363]] l'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano]] fatica a prender sonno per il caldo opprimente vicino a [[Samarra]], durante la sua campagna contro i Persiani. Gli sembra di scorgere nel buio della sua tenda una figura: è il [[Genius Publicus]], quello che gli era apparso nell'esaltante notte di [[Lutezia]] e lo aveva invitato a non lasciarsi sfuggire l'occasione di prendere il potere. Ora ha però il capo velato a lutto, lo guarda senza parlare, poi si volta e lentamente svanisce. L'indomani l'imperatore romano morì dopo che un giavellotto gli trafisse il [[fegato]].
* La dama di compagnia della madre di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], [[Maria Letizia Ramolino]], tal [[Rosa Mellini]], nelle proprie memorie cita un episodio accaduto nel cuore della notte del 5 maggio [[1821]], giorno della morte dell'imperatore francese nell'isola di [[Sant'Elena (isola)|Sant'Elena]]. Napoleone spirò nel tardo pomeriggio di quel giorno e la notizia ufficiale del suo decesso giunse in [[Europa]] il 16 luglio di quell'anno. Eppure un uomo che somigliava fisicamente al defunto imperatore e la cui voce ricordava pure quella del Grande Còrso bussò al portone di [[Palazzo Bonaparte (Roma)|Palazzo Bonaparte]], a [[Roma]], dove viveva in esilio la di lui madre, per annunciarle il trapasso del figlio con queste parole: "Signora, nel momento in cui vi parlo Sua Maestà Napoleone è liberato dalle sue pene ed è felice. Altezza, baciate questo crocifisso, il Salvatore del figlio vostro. Fra molti anni lo rivedrete".<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/18/quelle-finestre-su-piazza-venezia-il-giallo.html|titolo=Quelle finestre su piazza Venezia E il giallo sulla visita di Bonaparte - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=7 febbraio 2022}}</ref>.
* Una storia popolare circa [[Umberto I di Savoia]] re d'Italia racconta che egli una volta mangiò in un ristorante e scoprì che il proprietario era il suo sosia. La storia prosegue narrando che parlando con l'uomo, Umberto venne a conoscenza di una serie di coincidenze tra le loro vite, come ad esempio: i due uomini erano nati nella stessa città lo stesso giorno, ed entrambi avevano sposato una donna con lo stesso nome, e il ristorante aveva aperto il giorno dell'incoronazione di Umberto. Si dice che l'assassinio di Umberto nel 1900 sia avvenuto lo stesso giorno in cui apprese la notizia che il ristoratore era morto in una sparatoria<ref>"A brief history of coincidence", apparsa su "The Guardian" del 4 aprile 2011.</ref>.
* [[Abraham Lincoln]] avrebbe detto alla moglie di aver visto due sue facce allo specchio, subito dopo essere stato eletto presidente, una delle quali era mortalmente pallida. La moglie avrebbe ritenuto che ciò significasse che sarebbe stato eletto per un secondo mandato, ma non sarebbe vissuto fino alla fine.
*Paradossalmente, anche l'assassino di Lincoln, [[John Wilkes Booth]] possiede un suo sosia accertato. Infatti, forse potrebbe non essere quello di Booth il cadavere crivellato di proiettili a Garret's Barn, in [[Virginia]], presso [[Port Royal (Virginia)|Port Royal]], come annunciato dal governo statunitense. Secondo la versione ufficiale, il soldato [[Boston Corbett]] uccise Booth il 26 aprile 1865. A molti contemporanei parve sospetta la fretta con cui il governo diramò il comunicato ufficiale, telegrafico, e senza attendere l'autopsia ufficiale del medico militare [[Joseph Barnes]]. Inoltre, dall'agenda personale di Booth mancano alcune pagine, comprese quelle che riguardano le quarantott'ore precedenti il decesso. Negli ambienti militari, infine, si discuteva circa la possibilità che non fosse di Booth il cadavere sottoposto ad autopsia, ma di un altro complice nella congiura. Un'amica di Booth, [[Kate Scott]], verso la fine di luglio di quell'anno, riceve una lettera scritta a mano da un certo John Byron Wilkes, in cui le annuncia che sarebbe passato a casa sua il 15 settembre successivo a ritirare alcuni documenti che chiedeva fossero nel frattempo custoditi da lei. La signora riconobbe come autografa di Booth la grafia dello scritto e ricordò che l'assassino di Lincoln era solito utilizzare tale nome quando trattava affari economici. Inoltre, tale nome era spesso presente nelle locandine teatrali al posto di quello di Booth. Ancora più sorprendente era il fatto che il mittente ha incaricato ufficialmente la signora di ritirare documenti personali di Booth presso l'avvocato dell'ultimo. Nel [[1867]], il consolato britannico di [[San Francisco]] riceve la richiesta di un certo John Byron Wilkes di apporre il visto sul suo passaporto per poter entrare in [[India]] (al tempo, colonia britannica). Le generalità indicavano che il richiedente era nato in [[Gran Bretagna]], a [[Sheffield]] il 15 dicembre [[1822]] da Samuel ed Olivia Wilkes e che era emigrato negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1850]], a [[Terre Haute]], in [[Indiana]]. Constatata la veridicità dei dati, le autorità inglesi concedono il visto. In effetti, il vero John Byron Wilkes lavorava come macchinista nelle ferrovie americane e morì nel [[1916]] senza mai essersi mosso dall'Indiana. Il falso Wilkes salpò il 21 aprile [[1868]] da San Francisco e dopo un mese arrivò a [[Ceylon]]. La nave che lo condusse in India era la "Pacific Queen", una delle navi unioniste che operava il blocco navale delle coste sudiste durante la [[guerra civile americana]] ed era al comando del capitano John Scott. Booth e il vero Wilkes non solo si conoscevano, ma erano pure molto amici, tutti e due britannici di origine. Alla morte del sedicente John Byron Wilkes a [[Gauhati]], in India, il 12 ottobre [[1883]], il suo testamento venne spedito al notaio di Booth negli Stati Uniti. Booth era economicamente molto benestante e il signor Wilkes non era da meno, tanto che lasciava una cospicua eredità ai familiari, ai domestici ed ai conoscenti del vero Booth. Il notaio informò le autorità e il pagamento delle quote ereditarie venne bloccato fino a che il presidente statunitense [[Ulysses S. Grant]] non concesse il nulla osta nel [[1886]]. Infine, pur essendo conservate presso l'arsenale di [[Washington]] alcune vertebre del cadavere di Booth, dal [[1896]], non sono stati concessi i permessi per effettuare i test comparativi sul [[DNA]] che alcuni discendenti di Booth avevano ufficialmente chiesto per poter chiudere la vicenda.<ref>{{Collegamento interrotto|1=https://spydersden.wordpress.com/2011/04/03/who-was-john-byron-wilkes/consulted |data=settembre 2018 |bot=InternetArchiveBot }} on Sunday March 04th 2018 at 15:27 p.m.</ref>
* [[John Donne]], il poeta metafisico inglese, avrebbe incontrato, nel 1612, il ''Doppelgänger'' della moglie a [[Parigi]], che gli avrebbe preannunciato la morte della figlia non ancora nata.
* [[Percy Bysshe Shelley]], poeta inglese, avrebbe incontrato il suo ''Doppelgänger'' che gli preannunciava la propria morte. Shelley comunque affermò di aver incontrato questo ''Doppelgänger'' in sogno,<ref>{{Cita web|url=https://neuroticpoets.com/shelley|titolo=Percy Bysshe Shelley - Neurotic Poets|sito=neuroticpoets.com|accesso=7 febbraio 2022}}</ref> non nella vita reale.
* Un esempio dell'[[età vittoriana]] fu la presunta apparizione del vice ammiraglio Sir [[George Tryon]]. Si dice che la figura del militare britannico abbia attraversato il salotto della sua casa di famiglia a [[Eaton Square]], a [[Londra]], guardando dritto davanti a sé, senza scambiare una parola con nessuno dei presenti attoniti. Era comparso istantaneamente davanti a diversi ospiti, ad una festa organizzata da sua moglie il 22 giugno 1893, mentre avrebbe dovuto trovarsi su una nave della Squadriglia Mediterranea, in manovra al largo delle coste della [[Siria]]. Successivamente, è stato riportato che era deceduto nell'affondamento della sua nave, la [[HMS Victoria]], la notte stessa della misteriosa apparizione, dopo che questa si era scontrata con la [[HMS Camperdown]] a seguito di un ordine inspiegabile e bizzarro di virare con la nave nella direzione dell'altro vascello<ref>Christina Hole, ''Haunted England: a survey of English ghost-lore'', 1950; B.T. Batsford Ed., pp. 21–22.</ref>.
* [[Guy de Maupassant]] scrisse il racconto ''Lui'', fingendo di registrare le esperienze con il proprio ''Doppelgänger''. Alcuni pretendono che sia un reportage reale.<ref>{{cita testo|url=http://www.highbeam.com/library/docfree.asp?DOCID=1G1:97074172|titolo=The light continent}}</ref> In un altro racconto, ''[[L'Horla]]'', narra di un benestante professionista che viene perseguitato da un suo doppio malvagio ed invisibile che condurrà il protagonista prima alla follia, poi al suicidio.
* Un caso molto noto concerne la figura del [[Maresciallo di Francia]] [[Michel Ney]] ufficialmente fucilato per alto tradimento a [[Parigi]] il 7 dicembre 1815. Ebbene, un tal Peter Stuart Ney, proveniente dalla [[Francia]], sbarcò il 29 gennaio 1819 a [[Charleston (Carolina del Sud)|Charleston]], porto della [[Carolina del Sud]], in compagnia di Philip Petrie, un soldato che aveva combattuto tra le file della [[Grande Armée]] proprio agli ordini di Ney. Proprio Petrie nel 1874, testimoniò di avere riconosciuto l'ex maresciallo con assoluta certezza durante la traversata anche dalla ferita sulla guancia che si procurò sul campo di [[Waterloo]], episodio che lo stesso Peter Stuart confermò poco prima di morire. Allo stesso modo, fu riconosciuto anche da numerosi altri rifugiati francesi nella prima città dove si trasferì, a [[Georgetown (Distretto di Columbia)|Georgetown]], nel [[Distretto di Columbia]]. Successivamente si trasferì per tre anni a [[Brownsville (New York)|Brownsville]] ([[New York]]) come maestro di scuola; infine, si spostò a [[Mocksville]], nella [[Contea di Davie]] ([[Carolina del Nord]]), dove rimase fino alla morte, a parte un biennio dal 1828 al 1830 nella vicina [[Contea di Mecklenburg (Carolina del Nord)|Contea di Mecklenburg]]. Venne sepolto vicino a [[Salisbury (Carolina del Nord)|Salisbury]], nella [[Contea di Rowan (Carolina del Nord)|Contea di Rowan]], nel 1846. La sua tomba è tuttora visibile. La data di nascita incisa sulla lapide, il 1769, coincide con la data di nascita del maresciallo Ney ed i grafologi hanno certificato la piena sovrapponibilità tra la scrittura del maresciallo napoleonico e quella del maestro americano, senza contare che Ney parlava fluentemente inglese, tedesco, latino e greco antico. Solo il test del DNA può risolvere il mistero che dura da duecento anni.<ref>{{cita web|https://associazionenapoleonica.it/il-mistero-di-ney/|Il mistero di Ney|accesso=27 febbraio 2024 alle ore 03.13}}</ref>
* [[Nigel Watson]] ha riportato alcuni resoconti di avvistamenti di [[UFO|dischi volanti]], nei quali ricorrono fenomeni di ''Doppelgänger''.<ref>Nell'edizione del febbraio 2006 del ''Fortean Times'' (pp. 50-53) fa una riflessione su UFO, fate e sui loro legami con la moderna fantascienza.</ref>
* [[Robert Dale Owen]] fu autore dello studio di un singolo caso di ''Doppelgänger'' relativo a Emilie Sagée. L'episodio gli venne riferito da Julie von Güldenstubbe, un'aristocratica [[Lettonia|lettone]]. La Von Güldenstubbe riferì che tra il [[1845]] e il [[1846]], all'età di tredici anni, sarebbe stata testimone insieme ad altri bambini del fenomeno di [[bilocazione]] della sua insegnante di lingua francese Sagée, in pieno giorno, all'interno dell'istituto educativo ([[Pensionat von Neuwelcke]]). Il ''Doppelgänger'' della Sagée avrebbe mimato l'azione dello scrivere e del mangiare, si sarebbe mossa indipendentemente dalla Sagée, apparendo in piena salute mentre la Sagée era gravemente malata. Inoltre il ''Doppelgänger'' avrebbe esercitato resistenza al tocco, pur non avendo consistenza fisica (una ragazza sarebbe passata attraverso il corpo del ''Doppelgänger'').<ref name=paranormal>{{cita web|url=http://paranormal.about.com/od/Doppelgangers/a/doppelgangers.htm|titolo=True Stories of Doppelgangers|accesso=29 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140712084330/http://paranormal.about.com/od/Doppelgangers/a/doppelgangers.htm|urlmorto=sì}}</ref>
== Nella commercializzazione digitale ==
Viene definita ''Doppelgänger brand image'' (o D.B.I.) la rappresentazione negativa di un marchio commerciale effettuata sotto forma di testo critico e/o immagini caricaturali. Essa viene creata e diffusa dagli utenti del web attraverso i social media e rappresenta una critica pubblica all'autenticità e genuinità del messaggio promozionale che sostiene un prodotto.<ref>{{cita testo|url=https://archive.ama.org/archive/AboutAMA/Pages/AMA%20Publications/AMA%20Journals/Journal%20of%20Marketing/TOCs/SUM_2012.6/doppelganger-brand-images.aspx|titolo=''How Doppelgänger Brand Images Influence the Market Creation Process: Longitudinal Insights from the Rise of Botox Cosmetic'' by Markus Giesler - Journal of Marketing}}</ref>
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
* R. Greene, ''The Magic of Shapeshifting.'' York Beach, ME: Weiser, 2000, ISBN 1578631718.
* C. Sandburg, ''Abraham Lincoln: The Prairie Years and The War Years''. Harvest Books, 2002, ISBN 0156027526.
* Craig J. Thompson, Aric Rindfleisch e Zeynep Arsel, ''Emotional Branding and the Strategic Value of the Doppelganger Brand Image'', Journal of Marketing, 70, 2006.
* Aurelio Varchetta, ''Il tema del doppio: tra letteratura e cinema tedeschi'', ISBN 9788892513747.
== Voci correlate ==
*''[[Alter ego]]''
* [[Alterità]]
* [[Bilocazione]]
*''[[Déjà vu]]''
* [[Dualismo]]
* [[Gengar]]
* [[Gemello]]
* [[Guardiano della soglia]]
* [[Homunculus (alchimia)]]
* [[Parallelismo psicofisico]]
*''[[Rebis]]''
* [[Specchio nella cultura di massa]]
*''[[Sockpuppet]]''
* [[Sosia]]
* [[Ubiquità]]
==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=https://www.palumboeditore.it/portals/0/webooks/romantica/v1/RA_Vol1_testo_07.pdf|titolo=Il doppio|autore=De Bernardis, A. Sorci|opera=Roma antica. Letteratura e dintorni|anno=2009|editore=G.B. Palumbo Editore}}
* {{cita web|url=http://paranormal.about.com/library/weekly/aa111102a.htm|titolo=Doppelganger|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071104231446/http://paranormal.about.com/library/weekly/aa111102a.htm }}
* {{cita web|url=http://www.24liesasecond.com/site2/index.php?page=2&task=index_onearticle.php&Column_Id=73|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813155019/http://www.24liesasecond.com/site2/index.php?page=2&task=index_onearticle.php&Column_Id=73|urlmorto=sì|titolo=Doppi riflessi: Dietro l'ombra del doppio}}
* {{cita web|url=http://www.pantheon.org/articles/d/doppelganger.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060221162506/http://www.pantheon.org/articles/d/doppelganger.html|urlmorto=sì|titolo=Il Doppelgänger sull'Encyclopedia Mythica}}
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