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{{struttura militare
== Popolazione ==
|Nome = Castello di Francavilla Fontana
=== Demografia ===
|Nome originale =
{{Vedi anche|Demografia d'Italia|Emigrazione italiana}}
|Parte di =
[[File:Italy-demography2006est.png|thumb|left|Evoluzione della [[demografia]] dal 1960 al 2006 (numero degli abitanti in migliaia)]]
|Posizione geografica =
[[File:Figli_per_donna_ITA.jpg|thumb|left|Tasso di natalità dal 1975 al 2009]]
|Struttura = Castello
Con 60.387.000 di abitanti (al [[1° gennaio]] [[2010]]), l'Italia è il quarto paese dell'[[Unione europea]] per popolazione (dopo [[Germania]], [[Francia]] e [[Regno Unito]]). Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,03 persone per chilometro quadrato, più alta della media [[europea]].
|Immagine = Castello Imperiali scorcio.JPG
<ref name="Corriere demografia">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_18/italia-popolazione-residente_c58805b6-1c76-11df-beab-00144f02aabe.shtml|accesso=19-2-2010|titolo=Italia: i residenti sono 60.387.000. Il 20% ha più di 65 anni|pubblicazione=Correire della Sera}}</ref>
|Didascalia = Scorcio del castello
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = {{IT-PUG}}
|Città = [[Francavilla Fontana]]
|LatGradi = 40
|LatPrimi = 31
|LatSecondi = 53
|LatNS = N
|LongGradi = 17
|LongPrimi = 35
|LongSecondi = 9
|LongEW = E
|Tipologia = Castello tardo medievale
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = XV secolo
|Termine costruzione =
|Costruttore =
|Materiale =
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale = In fase di restauro
|Proprietario attuale =
|Visitabile =
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
|Note =
|Sito web =
}}
 
Il '''Castello di Francavilla Fontana''', è una costruzione a metà tra una [[fortezza]] e un palazzo gentilizio (''castello-palazzo'').<ref>{{Cita|Clavica, Jurlaro|p. 101.|Clavica, Jurlaro, 2007}}</ref> Noto anche come ''Palazzo Imperiali'', dal nome dei [[Imperiale (famiglia)|fuedatari]] che acquistarono il feudo di [[Francavilla Fontana|Francavilla]] nel [[1572]],<ref>{{Cita web|url=http://www.mondimedievali.net/castelli/Puglia/brindisi/francavilla.htm|accesso=17-6-2010|titolo= Castello Imperiali - Mondimedievali}}</ref> fu costruito nella metà del [[XV secolo]] come baluardo difensivo della città, mantenne le sue funzioni inalterate fino agli inizi del [[XVIII secolo]], quando gli [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]], decisero di trasformarlo in dimora signorile. Alla morte dell'ultimo discendente, fu incamerato tra i beni del regno e abbandonato per alcuni anni, quando, intorno a metà [[Ottocento]], e fino agli [[anni Duemila]] ha ospitato gli uffici del Comune.
La popolazione italiana, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese,<ref>{{cita|Ortolani||Ortolani, 1992}}</ref> è caratterizzata da una grande presenza di anziani oltre i 65 anni (rappresentano 1/5 della popolazione totale), da un costante aumento del numero di stranieri residenti e da un basso [[tasso di natalità]].<ref name="ref1">{{Cita news|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/In-Italia-604-milioni-di-residenti-gli-over-65-sono-un-quinto-gli-stranieri-il-71_30762364.html|accesso=19-2-2010|titolo=In Italia 60,4 milioni di residenti: gli over 65 sono un quinto, gli stranieri il 7,1%|pubblicazione=IGN}}</ref> La [[speranza di vita]], nel [[2009]], era di 78,9 anni per gli uomini e di 84,2 per le donne.<ref name="Corriere demografia"/>
 
== Storia ==
Alla fine del [[XIX secolo]] l'Italia era un paese di [[emigrazione]] di massa,<ref>{{en}}{{cita web|url=http://library.thinkquest.org/26786/en/articles/view.php3?arKey=4&paKey=7&loKey=0&evKey=&toKey=&torKey=&tolKey=|titolo=Cause della emigrazione di massa italiana|accesso=30-1-2010}}</ref> fenomeno che si manifestò prima nelle regioni settentrionali e, successivamente, in quelle meridionali. Le mete preferite furono le [[Americhe]] ([[Stati Uniti]], [[Argentina]], [[Brasile]]) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la [[Germania]]). Nel [[XX secolo]] l'emigrazione divenne anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree settentrionali del Paese.
 
===Dalle Etnieorigini ai Bonifacio===
{{vedi anche|Immigrazione in Italia}}
{{Stranieri in Italia}}
 
L'origine del castello risale al [[1450]] circa,<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> quando [[Giovanni Antonio del Balzo Orsini]] impose alla popolazione la continuazione delle mura concesse da [[Filippo I d'Angiò]] e in più la costruzione di una castello merlato "da sostenere qualsiasi assedio".<ref name= "Clavica, Poso 74_75" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 74.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Più che un castello, inizialemnte esso era una torre quadrata bastionata dotata di fossato, ponte levatoio,<ref>{{Cita web|url=http://books.google.it/books?id=F2kmtzt7wqcC&pg=PA307&dq=francavilla+fontana&lr=&as_brr=3&cd=13#v=onepage&q=francavilla%20fontana&f=false|accesso=12-4-2010|titolo=Studi in onore di Giosuè Musca - Google libri}}</ref> saettiere e vie sotterranee.<ref name="ref2">{{Cita|Coco|p.91|Coco, 1988}}.</ref>
Il numero di immigrati o di residenti stranieri regolari in Italia è aumentato considerevolmente a partire dagli [[anni 1990]] e, secondo i dati [[ISTAT]], al [[1º gennaio]] [[2010]] constava di circa {{tutto attaccato|4.279.000}} unità, rappresentando il 7,1% della popolazione.<ref name="ref1"/>
[[File:Castello Francavilla F.na lato est.JPG|thumb|right|Lato est (con scorcio al primo piano del loggiato)]]
 
Dopo circa un secolo, intorno al [[1547]] la fortezza fu ampliata e modificata dal duca [[Giovanni Bernardino Bonifacio]], umanista che aveva ereditato i feudi di Francavilla e di [[Oria]] dal padre<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> e che, in quell'anno, decise di trasferire la sua dimora dal [[castello di Oria]] a quello di Francavilla.<ref name="ref2"/> In questa fase il castello accentuò la sua funzione di fortezza con ulteriori opere di fortificazione di architettura rinascimentale.
Il dato, però, aumenta sensibilmente calcolando anche gli stranieri che dimorano illegalmente (circa 650.000 nel 2008).<ref>{{cita web|url=http://www.ismu.org/files/2008-ClassificaFPM.pdf|titolo=Fondazione Ismu- Ricerca 1-I-08|accesso=12-7-2009}}</ref> Infine, la comunità [[zingari|zingara]], che si divide principalmente tra [[Rom (popolo)|rom]] (più diffusa al Centro-Sud e con maggiore propensione alla sedentarizzazione) e in minor misura [[sinti]] (soprattutto al Nord, ma con forte tendenza al [[Popoli nomadi|nomadismo]]), è calcolata approssimativamente in 120.000 unità, di cui 70.000 già con la cittadinanza.<ref>{{cita web|http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3633|UNICEF: Rom in Italia|10-1-2008}}</ref>
 
===Gli Imperiali===
Il numero di [[Anagrafe degli italiani residenti all'estero|Italiani residenti all'estero]] ancora in possesso della [[cittadinanza italiana]] è stimato in circa 4.000.000.<ref>{{cita web|http://www.esteri.it/MAE/IT/Italiani_nel_Mondo/|"Italiani nel Mondo" dal sito del Ministero degli Affari Esteri|12-1-2008}}</ref>
 
Nel [[1701]]<ref name="ref2"/> Michele Imperiali decise di trasformare la fortificazione in residenza (i lavori continuarono fino al [[1730]]).<ref name= "Clavica, Poso 74_75" /> Nel [[1739]] [[Michele Imperiali (junior)|Michele Junior]] lo fece isolare, facendo demolire un muro ed alcune botteghe dal lato nord e demolendo archi e colonne che sostenevano un pergolato sul portone d'ingresso.<ref name= "RefB" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 75.|Clavica, Poso, 1990}}</ref> Nonostante non servisse più come fortezza, il castello fu comunque dotato di prigioni sotterranee e, probabilmente, anche di trabocchetti da usare contro i nemici del principe.<ref name="Ref3">{{Cita|Coco|p.92|Coco, 1988}}.</ref> In questa fase, inoltre, le sale superiori del castello furono abbellite con decorazioni, tele di un certo valore artistico, assieme ad una grande biblioteca contenente anche documenti pergamenacei (oggi andati quasi tutti perduti) e una cappella situata al pianterreno.<ref name="Ref3"/>
=== Religione ===
{{Vedi anche|Religioni in Italia}}
 
Nel [[1782]], morto Michelino senza lasciare alcun erede, il palazzo divenne proprietà del regno; in seguito [[Vincenzo Imperiali]] di [[Latiano]], dopo aver intentato causa al Regio Fisco ottenne il titolo di principe di [[Francavilla Fontana]], ereditando dal castello anche gioielli, mobili, arredamento, libreria e attrezzatura del teatro.<ref name= "RefB" />
In Italia vige il principio della [[laicità]] dello Stato e pertanto non vi è una [[religione ufficiale]]. La Costituzione demanda al [[Patti Lateranensi|Concordato]] i rapporti fra lo Stato e la [[Chiesa cattolica]] e a specifiche [[Intesa|intese]] quelli con le altre confessioni religiose.<ref>Costituzione della Repubblica italiana, artt. 7-8.</ref>
 
===L'abbandono ed il riutilizzo===
I cittadini italiani sono in maggioranza [[cattolicesimo|cristiani cattolici]]: il 97,7% di essi è [[battezzato]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/2001/enc/aggsoc072001.htm|accesso=16-2-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref> e l'87,8% si dichiara cattolico, sebbene i praticanti siano solo il 36,8%<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/01_Gennaio/17/cattolici.shtml|accesso=2-8-2009|titolo=Italia, quasi l'88% si proclama cattolico|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref> per effetto di un crescente processo di [[secolarizzazione]]. Il ''rapporto Eurispes 2010''<ref>{{Cita web|url=http://www.eurispes.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1095:rapporto-italia-2010&catid=47:rapporto-italia&Itemid=222|accesso=22-2-2010|titolo=Rapporto Italia 2010}}</ref> indica che si dichiara [[agnostico]] il 10,7% e [[ateo]] il 7,8%, per un totale del 18,5% della popolazione di non credenti. La [[Chiesa cattolica in Italia]] è organizzata in 227 [[diocesi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=9588|accesso=23-2-2010|titolo=XVIII Convegno nazionale dell'Apostolato Biblico - Chiesa Cattolica Italiana}}</ref> e riconosce il [[Romano Pontefice]] come proprio [[Primate (ecclesiastico)|Primate]].
[[File:Scorcio palazzo imperiali.jpg|thumb|left|Scorcio del castello]]
 
Abbandonato in seguito fino al [[1821]],<ref name= "RefB"/> il castello divenne proprietà del Comune, che sino ad oggi ha curato sistemazioni interne e nuovi adattamenti degli ambienti ai vari usi, alterando in molti casi anche la stessa distribuzione dei vani.<ref name= "RefB"/>
Fra le religioni minoritarie, sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo particolare [[Cristianesimo ortodosso in Italia|ortodossi]] e [[Protestantesimo in Italia|protestanti]], questi ultimi in massima parte [[pentecostale]]), [[Ebraismo in Italia|ebrei]] (comunità che in Italia ha antiche origini), [[mormoni]], e [[testimoni di Geova]].
 
Durante la seconda guerra mondiale nel secondo piano del castello furono accasermati dei reparti militari di transito, e tra quelli: il [[67º Reggimento Fanteria Legnano|67º Reggimento di Fanteria]] (che sarebbe partito per la Libia), il 139º Reggimento, reduce dalla [[Grecia]] e la Legione CC.NN. "Val Bradano".<ref>{{Cita|Argentina|p. 147|Argentina 1970}}.</ref>
Altre minoranze presenti nel paese, invece, sono state causate del fenomeno dell'immigrazione. Tra queste, le più numerose sono: [[Islam in Italia|musulmani]], [[Buddhismo|buddisti]], [[Induismo in Italia|induisti]], [[Sikhismo in Italia|sikh]] e [[Animismo|animisti]]. I [[Paganesimo in Italia|movimenti neopagani]], infine, contano poco più di 13.000 aderenti.<ref name=NRI>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/religioni_italia/introduzione_01.htm|accesso=27-03-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cesnur.org/religioni_italia/default.htm|accesso=15-5-2010|titolo=Le religioni in Italia}}</ref>
 
Attualmente il castello è in fase di restauro; dopo i lavori, deventerà polo museale.<ref>{{Cita web|url=http://www.architettorusso.it/Francavilla.html#|accesso=30-9-2010|titolo=Architetto Fernando Russo: restauro Palazzo Imperiali}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lattanzisrl.it/|accesso=30-9-2010|titolo=Ditta Lattanzi s.r.l. - Informazioni sul restauro del castello}}</ref>
=== Lingue ===
==== Lingua italiana ====
{{vedi anche|Lingua italiana}}
[[File:Alessandro Manzoni.jpg|thumb|Alessandro Manzoni]]
 
== Architettura ==
L'[[Lingua italiana|italiano]] è la [[lingua (idioma)|lingua]] ufficiale e più parlata in Italia. È inoltre una delle 23 lingue ufficiali dell'[[Unione europea]]. L'italiano è una lingua appartenente al gruppo delle [[lingue romanze]] orientali della famiglia delle [[lingue indoeuropee]] e, in particolare, è la trasformazione dell'antico ''[[dialetto fiorentino]]'' del Trecento, idioma diffusosi e, in seguito, affermatosi in tutta Italia grazie anche a grandi scrittori (come [[Dante Alighieri]], [[Giovanni Boccaccio]] e [[Alessandro Manzoni]])<ref>{{cita web|http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k74049q.image.f1|Biografia di Alessandro Manzoni|13-7-2009}}</ref> che ne hanno fatto uso nelle loro opere. In Italia esiste tuttavia un gran numero di lingue, evoluzioni autonome della varietà di [[latino]] parlata nelle diverse regioni, e [[dialetti]]. Le diverse lingue non sono varianti locali dell'italiano, ma si sono sviluppate parallelamente.<ref name="Garzantine">{{Cita|AA.VV|p. 803.|Le Garzantine, 2006}}</ref>
[[File:Piano terra Francavilla Fontana.svg|thumb|left|Pianta del piano terra del castello prima degli allargamenti]]
 
I progetti del modello orsiniano sono quasi sconosciuti, anche se si ipotizza che all'epoca il castello doveva essere una fortezza con tutte le caratteristiche difensive tipiche dalla zona.<ref name= "RefC" >{{Cita|Clavica, Poso|p. 76.|Clavica, Poso, 1990}}</ref>
==== Altre lingue ====
Il modello rinascimentale reca ancora tracce visibili sulla struttura: la [[merlatura]], le cornici marcapiano, il fossato e quasi l'intero cortile interno;<ref name= "RefC" /> i tratti settecenteschi presenti sono tuttavia semplici rifiniture della fortificazione.<ref name= "RefC" />
{{vedi anche|Lingue parlate in Italia|Lingue italiane nella legislazione|Bilinguismo amministrativo in Italia}}
[[File:Italy - Forms of Dialect.jpg|thumb|right|Raggruppamenti delle lingue e dei dialetti d'Italia.<ref>{{Cita web|http://www.maldura.unipd.it/romanistica/viale/lezione_diatopia/|accesso= 6-8-2009|titolo= Studio dell'Università di Padova}}</ref>]]
 
=== Architettura esterna ===
A livello locale sono riconosciute come ''co-ufficiali'', ''parificate'' all'italiano, le seguenti lingue:
[[File:Castello Francavilla Fontana lato ovest.JPG|thumb|left|Scorcio del lato ovest del castello]]
* Francese: in [[Valle d'Aosta]]
* Ladino: nei comuni ladinofoni del [[Trentino-Alto Adige]]
* Sloveno: nella [[Venezia Giulia]] (province di [[Provincia di Trieste|Trieste]] e [[Provincia di Gorizia|Gorizia]])
* Tedesco: in [[provincia di Bolzano]]
In queste regioni gli uffici pubblici e la [[segnaletica stradale]] sono [[bilingui]], o trilingui (come nel caso dei comuni ladini dell'Alto Adige e walser dell'alta [[valle del Lys]]), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o nella lingua straniera.
 
Il castello comprende tre piani asimmetricamente distribuiti, che ostentano un evidente eclettismo. È circondato da un largo fossato; Nel pianterreno, dalla superficie scarpata, riconosciamo l'aspetto delle fortezze. È illuminato da monofore e casamatte di diverse dimensioni con stipiti strombati.
Altre lingue vengono ''riconosciute e tutelate'' dalla legislazione statale<ref>Legge 482/1999.</ref> e dalle leggi regionali. Diverse parlate regionali, inoltre, sono state censite dall'[[UNESCO]] come lingue minoritarie e vengono considerate dalla comunità linguistica come lingue distinte dall'italiano (e non come dialetti di quest'ultimo), tuttavia non godono di alcun riconoscimento o tutela da parte dello Stato Italiano.
 
Una [[cornice marcapiano|linea marcapiano]], la tipica cordonatura a dentelli rinascimentale, circonda quasi continuamente l'intero palazzo. La fila delle finestre del primo piano, finemente decorate e leggermente aggettanti, produce un piacevole contrasto luminoso sulle pesanti masse murarie. Agli spigoli del castello si inseriscono gli stemmi della famiglia [[Imperiali]], sormontati da corona, sorretti da un mascherone, diversi per ogni spigolo e delimitati da grossi grappoli (evidenti segni di gusto [[barocco]]).
La [[Lingua dei segni]] Italiana (LIS),<ref>{{cita|Volterra||Volterra, 2004}}</ref> la lingua visiva dei cittadini sordi, conta tra le 80 e le 120.000 utilizzatori nelle diverse città italiane. L'Italia non riconosce la lingua dei segni come lingua nazionale dei sordi, né come lingua minoritaria: solamente la regione Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità il riconoscimento della Lingua dei Segni nel [[2006]].
 
Sulla facciata principale, leggermente spostato verso occidente, si apre un elegante portale. È compreso tra due colonne, poggiate su dadi e dai capitelli compositi, che sorreggono abachi allungati e si confondono con la [[trabeazione]], limitata da un listello. Lo racchiude un cornice profilata da un toro e particolarmente aggettante ai lati.
==Note==
Gli stipiti sono orlati da tondini che si piegano all'altezza dell'imposta dell'[[Arco (architettura)|arco]], sormontato da un encarpo che ne sottolinea la curva, interrotta, al centro, dallo stemma degli Imperiali.
Più imponente è il portale posteriore, spostato verso il lato orientale con un sovrastante balcone in ferro.
 
Il primo piano, dall'aspetto meno severo, ha le facciate dalle superfici rigidamente verticali, alleggerite da finestre, che sono orlate da cornici raffiguranti, in alcune, petali intrecciati ed, in altre, gruppetti di foglioline di alloro racchiuse in anuli. Le sormontano brevi frontoni, ornati con festoni floreali.
 
[[File:Castello Imperiali scorcio 2.JPG|thumb|right|Lato est: al primo piano è situato il loggiato]]
 
==== Loggiato ====
 
Sulla facciata orientale si inserisce uno rifinitissimo loggiato di gusto [[barocco leccese]].
Si compone di quattro arcate, addossate alla parete entro le quali sono ricavate altrettante porte-finestre, incorniciate da foglioline e sovrastate da [[Timpano (architettura)|timpani]] triangolari spezzati, sui cui lati si adagia una foglia di [[palma]], sezionata verticalmente e racchiusa da [[caulicoli]].
Le colonne che separano le arcate dalla loggia, terminante con una trabeazione che produce un effetto di movimento, sono sorrette da piedistalli. Una balaustra, suddivisa in gruppi di colonnine dalla linea classicheggiante, compresi tra pilastrini, accoglie lo stemma degli Imperiali e conclude la loggia, sorretta da mensoloni robusti.
Le colonne sono decorate da motivi di viticci che si avvolgono sinuosamente e le ricoprono completamente, mentre l'intera arcata è decorata con delle rosette.
 
=== Architettura interna ===
[[File:Fossato Castello Francavilla F.na.JPG|thumb|left|upright|Scorcio del fossato e della base scarpata]]
 
==== Piano terra ====
 
Superato l'androne dalle [[volta a botte|volte a botte]], si accede nel cortile scoperto, di forma quadrata e con un portico triangolare, sorretto da colonne di tipo [[dorico]]-toscano con [[echino]] tagliato ad ovuli. In questo cortile si aprono varie stanze e corridoi, che un tempo servivano da mensa, uccelleria, prigioni, cantina, magazzini, dispensa ed armeria.
 
==== Fonte battesimale ====
 
Sempre nel cortile interno si trova un fonte battesimale pedobattista datato al [[XIV secolo]] ed appartenuto all'antica Chiesa Madre. L'oggetto rivela passate manomissioni; la conca è decorata a baccelli e sull'orlo, segnato da listelli, è scolpito un [[fregio]], raffigurante delfini affrontati, che si legano a motivi floreali che si interrompono nella zona dove è stato sovrapposto lo stemma, a forma di bucranio o testa di cavallo e recante: nella banda di sinistra la croce dei [[Cavalieri di Malta]], in quella destra un [[Grifone (mitologia)|grifo]] alato e sotto un motto in latino.
 
==== Piani superiori ====
 
Lo scalone, probabilmente fatto da [[Mauro Manieri]],<ref name= "Clavica, Poso 81_82" >{{Cita|Clavica, Poso|pp. 81-82|Clavica, Poso, 1990}}.</ref> porta al ballatoio dal piano superiore, dove si affacciano finestre e porte ornate con cornici e fregi simili alle finestre cinquecentesche della facciata.
Le stanze dei due piani sono disposte intorno al cortile e le porte interne "ad orecchio" sono la traccia dell'opera del Manieri.
 
Nella sala consiliare si trova il seicentesco caminetto in pietra leccese. Esso ha un profilo rimarcato dai festoni floreali degli stipiti, da un motivo di uccelli che si abbeverano nello stesso vaso sul fregio e infine dal timpano a forma di drappo, che accoglie lo stemma Imperiali-[[Spinola]] sormontato da una corona e chiuso da due profili femminili incoronati d'[[alloro]].
 
In quasi tutto il secondo piano le pareti sono abbellite da quadri. Da segnalare le tele raffiguranti Andrea e Michele III Imperiali, l' ''Ultima cena'' e ''[[Santa Agnese]]'', quest'ultima opera di [[Pacecco De Rosa]].
 
La sala del Sindaco, detta di [[San Carlo]], conserva la [[volta a padiglione]] con decorazioni in stucco e dorate, caricate da successivi lavori di manutenzione.
In una delle tante sale è ubicata la cappella di [[Santa Maria delle Grazie]], voluta dallo stesso Michele Imperiali.
Purtroppo manca gran parte del ricco arredo degli Imperiali (mobili, gioielli, argenti) che altrimenti abbellirebbero maggiormente gli interni.<ref name= "Clavica, Poso 81_82" />
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Argentina, 1970|Feliciano Argentina, ''La città natia'', Fasano, Schena, 1970. {{NoISBN}}}}
*{{Bibliografia|Clavica, Jurlaro, 2007|Fulgenzio Clavica e Rosario Jurlaro (a cura di), ''Francavilla Fontana'', Milano, Mondadori Electa, 2007. ISBN 978-88-370-4736-8.}}
*{{Bibliografia|Clavica, Poso, 1990|Fulgenzio Clavica e Regina Poso (a cura di), ''Francavilla Fontana. Architettura e immagine'', Galatina, Congedo, 1990. ISBN 88-7786-339-0.}}
*{{Bibliografia|Coco, 1988|Primaldo Coco, ''Francavilla Fontana nella luce della storia'', Galatina, [[Congedo Editore]], 1988. ISBN 88-7786-088-X}}
 
== Voci correlate ==
 
*[[Barocco]]
*[[Francavilla Fontana]]
*[[Imperiali]]
 
{{Francavilla Fontana}}
{{Portale|architettura|Puglia}}
 
<!-- [[Categoria:Francavilla Fontana]]
[[Categoria:Palazzi della provincia di Brindisi|Francavilla Fontana]] -->