Utente:Franco aq/sandbox1: differenze tra le versioni

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=[[Medaglia di benemerenza delle Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon]]=
=[[Medaglia interalleata della vittoria (Belgio)]]=
 
S.M. Re Umberto I con R.D. 14 luglio 1879 concesse "la facoltà di usare nelle sole ore di servizio e nell'interno del tempio, per distintivo una medaglia d'argento del diametro di mm 30 portante da un lato la Nostra effigie entro un disco sovrapposto alla stella d'Italia, posata su di una corona di alloro fruttato e dal lato opposto la leggenda "Veterani 1848-1849 - guardia d'onore alla tomba di RE Vittorio Emanuele II ecc. " Tale il Decreto.
{{Torna a|Medaglia interalleata della vittoria}}
Il Regolamento dispose l'uso della medaglia anche in tutte le altre solennità nazionali.
 
Successivamente Re Umberto I, con R.D. 1 gennaio 1880, ratificò il Regolamento ed autorizzò l'uso della decorazione anche fuori dal tempio e considerando il precedente Decreto istitutivo della medaglia benemerenti, sostituì l'Art precedente autorizzando i Soci a fregiarsi della medaglia "nel solo giorno del loro servizio di guardia ecc." La disposizione fu sempre reiterata.
{{Onorificenza
 
|nome = Medaglia interalleata della vittoria
R.D. del 23 gennaio 1910; Circ. M. n° 721 del 14 dicembre 1920; R.D. del 14 agosto 1920;
|nomecompleto = Médaille de la Victoire
 
Ancora nel R.D. gennaio 1926, n° 273<ref>Regio decreto n. 273 del 31 gennaio 1926 ''Uso delle decorazioni per il personale militare'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 49 del 01 marzo 1926, p. 926</ref>, art. 3 "È consentito l'uso della '''medaglia di benemerenza veterani e reduci delle campagne nazionali e coloniali''' soltanto nelle sole occasioni in cui l'ufficiale sia chiamato a compiere il suo turno di guardia di onore alle tombe Reali al Pantheon." ed ancora, R.D. 24 settembre 1936, n° 1850 "È consentito l'uso della medaglia di benemerenza veterani e reduci delle campagne nazionali e coloniali SOLTANTO nelle occasioni in cui il militare sia chiamato a compiere il suo turno ... ".
Ed ancora R.D. 10 maggio 1943 n° 649 all'Art. 7 "È consentito l'uso ... soltanto nelle occasioni in cui il militare sia chiamato ... ".
 
==Note==
<references/>
 
=[[Medaglia al merito della redenzione sociale]]=
 
===Insegne===
 
Le medaglie hanno un diametro di centimetri tre e mezzo e recano:
;sul recto: l'effigie del Re
;sul verso: una corona di alloro con la leggenda «al merito della redenzione sociale».
 
Si portavao alla parte sinistra del petto appese ad un nastro di seta di color rosso vivo avente in mezzo una fascia coi colori nazionali orlati da una linea bianca.
 
I nomi degli insigniti del diploma erano pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
 
mod tipo del regno marcate SJ ( Stabilimenti Johnson )
Il modello in oro in realtà era in bronzo o argento dorato...
 
*[[Regio decreto]] 19 ottobre 1922, n. 1440, {{cita testo |autore= |data= 17 novembre 1922 |titolo=che istituisce un diploma al merito della redenzione sociale |rivista=Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia |editore= |città= |volume= |numero=269 |url= |accesso= }}
 
=[[Distintivo d'onore per i mutilati di guerra]]=
 
{{Medaglia
|nome = distintivo d'onore per i mutilati di guerra
|nomecompleto =
|immagine =
|legenda =
|concesso da = [[File:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|40px]]<br>[[Regno deld'Italia (1861-1946)|Regno Belgiod'Italia]]
|tipologia = MedagliaDistintivo commemorativad'onore
|mottostatus = cessato
|status =
|capo =
|data istituzione = [[1521 luglio]]maggio [[1919]]1916
|luogo istituzione = [[Gran Quartiere generale]]
|data cessazione = 15 marzo 2010
|luogo cessazione =
|motivocessazione = abrogazione
|concessa a = mutilati di guerra
|concessaper =
|campagna = [[Prima guerra mondiale]]
|barrette =
|totaleconcessioni =
|prodottada = Regia Zecca e privati
|incisore =
|firmaincisore =
|modellista =
|firmamodellista =
|diametro =
|peso =
|gradi =
|sistema=[[Distintivi dell'esercito italiano]]
|ordinepiùbasso =
|medagliapiùalta =
|ordinepiùalto =
|medagliauguale =
|immaginenastro = [[File:World War I Victory Medal ribbon.svg|100px]]
|medagliapiùbassa =
|legendanastro = Nastro della medaglia.}}
|immaginenastro =
|legendanastro = }}
 
Il '''distintivo d'onore per i mutilati di guerra''' è stato istituito dal [[Governo italiano]] nel 1916<ref>R.D. n. 640 del 21 maggio 1916, ''[http://www.edizionieuropee.it/data/html/38/zn70_01_002.html Istituzione di uno speciale distintivo d'onore per i mutilati nell'attuale guerra]'', pubblicato sulla G.U. 2 giugno 1916, n. 129, a Abrogato dall'art. 2269 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66.</ref>,
La '''Medaglia interalleata della vittoria''' in Belgio fu istituita con Decreto Reale del [[14 luglio]] [[1919]]<ref>{{Cita|Laslo|pg. 13|Laslo}}</ref> per ricompensare tutti coloro, sia militari che civili, che avevano prestato servizio nelle forze armate belghe schierate tra il primo agosto [[1914]] e l'11 novembre 1918.
potevano fregiarsene coloro i quali, nella prima guerra mondiale, erano rimasti mutilati: avevano, cioè, perduto un organo, o erano rimasti visibilmente deturpati o malconci, esclusi, quindi, coloro che avevano riportate ferite senza conseguenze notevoli e visibili tracce.
 
Per fregiarsi di tale distintivo occorreva una speciale autorizzazione, risultante da un certificato rilasciato al mutilato dall'autorità militare all'uopo delegata dai Ministri della guerra e della marina.
Con successivi decreti la sua attribuzione fu estesa a varie altre categorie di persone, come per esempio a coloro che avevano partecipato alle campagne d'Africa del 1914-1917 (ai quali fu inoltre conferita la Medaglia Commemorativa delle Campagne d'Africa), a determinate condizioni ai membri della marina mercantile, ai pescatori belgi, ecc.
Il successivo decreto Ministeriale datato 6.11.1916, approvava le istituzioni per l'esecuzione del desreto istitutivo.
 
Il distintivo veniva dato gratuitamente, a spese dello Stato, subito dopo l'autorizzazione.
Viene portata subito dopo la [[Medaglia dell'Yser]].
 
;Art. 6.
Il disegnatore fu [[Paul DuBois]], furono emesse tra le 300.000 e le 350.000 medaglie, prodotte negli Estabilisements Jules Fonson e forse in altre fabbriche<ref>{{Cita|Laslo|pp. 14 e 15|Laslo}}</ref>.
 
I reclami, in materia, dovranno essere rivolti all'autorità competente a concedere l'autorizzazione. Se tale autorità troverà il reclamo fondato, l'accoglierà senz'altro, disponendo in conseguenza. In caso contrario, ne riferirà succintamente al Ministero della guerra o della marina, a seconda che la detta autorità dipenda dall'una o dall'altra amministrazione, per le ulteriori decisioni, fornendo gli schiarimenti necessari.
==Descrizione della versione ufficiale==
 
;Art. 7.
;Diritto
 
L'autorizzazione può revocarsi, per gravi motivi di ordine morale, con provvedimento del Ministro della guerra o della marina, secondo che essa sia stata accordata da autorità dell'una o dell'altra amministrazione, su proposta delle autorità militari territoriali e previo parere di una commissione, composta di un ufficiale generale o ammiraglio, presidente, e di due funzionari dell'una o dell'altra amministrazione; di grado non inferiore a quello di direttore capo di divisione, o assimilato.
[[Vittoria alata]] in piedi su un globo, con le ali spiegate, che tiene nella mano sinistra una corona di alloro e nella mano destra una spada.
 
;Art. 8.
;Rovescio
 
Il presente decreto andrà in vigore dal 4 giugno 1916.
Al centro lo [[stemma del Belgio]] circondato da una corona di alloro con attorno gli emblemi delle nove nazioni alleate, sul bordo il testo bilingue:
 
{{quote
===Insegne===
|DE GROOTE OORLOG TOT DE BESCHAVING
 
|
Il distintivo d'onore, in argento, veniva portato al lato sinistro del petto senza alcun nastro.
|LA GRANDE GUERRE POUR LA CIVILISATION
 
|lingua=fr
Generalmente vengono denominati tipo A 1915-16 è certo il primo coniato, corrispondente all'epoca del decreto istitutivo, riportando i millesimo 1915-16; perturando il tempo di guerra vennero approntati i tipo denominati B e C con 1915-17 e 1915-18.
|lingua2=nl}}
 
Naturalmente anche questo distintivo veniva prodotto da varie ditte private, in dimensioni diverse, da portarsi, tramite piedino, all'occhiello sul bavero dell'abito civile.
 
===Tripolitania e Cirenaica ===
* Regio decreto 16 novembre 1922, n. 1769, ''concernente l'applicabilità in Tripolitania, a decorrere dal 1° gennaio 1922, e fino a che non verrà diversamente disposto, delle norme relative alal concessione della medaglia col motto «Libia», della croce al merito di guerra, e dei distintivi d'onore per mutilati e feriti di guerra'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 32 del 1923.
 
* Regio decreto 22 aprile 1923, n. 996, ''concernente la estensione alle truppe combattenti in Cirenaica delle norme per la concessione delle medaglia col motto «Libia», delle Croci al merito di guerra e dei distintivi d'onore per mutilati e feriti di guerra'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 115 del 1923.
 
===[[Guerra d'Etiopia|Africa Orientale 1935-1936]]===
 
Con R. decreto n. 1712 del 1936<ref>[[Regio decreto]] n. 1712 del 2 luglio 1936, ''Estensione dell'applicazione delle norme riguardanti la concessione della croce al merito di guerra e dei distintivi d'onore per i mutilati ed i feriti di guerra al personale che dal 3 ottobre 1935-XIII abbia preso parte ad operazioni militari in Africa Orientale'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 225 del 28 settembre 1936</ref> le norme riguardanti la concessione del distintivo d'onore per i mutilati furono estese al personale militare nazionale e indigeno e ai civili che, dal 3 ottobre 1935 aveva preso parte ad operazioni militari in [[Africa Orientale Italiana|Africa Orientale]].
 
Il distintivo veniva conferito:
* dal [[Ministero della guerra]] per i militari del [[Regio esercito]], della [[Regia Guardia di Finanza]] e della [[Milizia volontaria per la sicurezza nazionale]] e sue specialità, esclusi i reparti di [[Camicie Nere]] dei Regi Corpi truppe coloniali;
* dal [[Ministero della marina]] per i militari da esso dipendenti;
* dal [[Ministero dell'aeronautica]] per i militari da esso dipendenti;
* dal [[Ministero delle colonie]] per i militari dei [[Regi Corpi Truppe Coloniali]] e per i civili.
 
Tali norme furono estese, con R. decreto n. 118 del 1937<ref>Regio decreto n. 1118 del 28 aprile 1937, ''[http://www.edizionieuropee.it/data/html/38/zn70_01_020.html Estensione dell'applicazione delle norme riguardanti la concessione della croce al merito di guerra e dei distintivi d'onore per i mutilati e i feriti di guerra al personale che dopo il 5 maggio 1936 abbia preso parte in Africa Orientale a cicli di operazioni di grande polizia coloniale]'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 166 del 20 luglio 1937; abrogato dall'art. 2269 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66.</ref> al personale nazionale e indigeno e ai civili che, posteriormente al 5 maggio 1936, avevano partecipato a cicli di operazioni di grande polizia coloniale, determinati con decreto Reale, nei territori dell'Africa Orientale italiana ad immediato contatto col nemico.
 
===[[Guerra civile spagnola|Campagna di Spagna]]===
 
Con gli articoli n. 1, 3 e 10 del [[Regio Decreto]] n. 1244 del 1940<ref>Regio Decreto n. 1244 del 6 giugno 1940 ''Concessione e istituzione di distintivi di guerra a favore del personale partecipato campagna Spagna.'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 216 del 14 settembre 1940</ref> le disposizioni riguardanti la concessione del distintivo d'onore per mutilati di guerra furono rese applicabili:
* al personale appartenente al [[Corpo Truppe Volontarie]], alla [[Missione navale]] ed all'[[Aviazione Legionaria]] in [[Spagna]],
* al personale della [[Regia marina]] e della [[Regia aeronautica]] e al personale della marina mercantile ed al personale navigante delle linee aeree civili che aveva compiuto servizi in mare od in volo connessi con la campagna di Spagna,
* ai militarizzati, assimilati e civili al seguito di reparti operanti,
* ai volontari italiani arruolati nel ''[[Tercio des Extranjeros|Tercio extranjero]]''.
 
Il distintivo era conferito dal:
* [[Ministero della guerra]] per i militari del Regio esercito, della [[Regia Guardia di Finanza]], della [[Milizia volontaria per la sicurezza nazionale]] e le sue specialità, per la [[Croce Rossa Italiana]] e per il personale in servizio presso enti dipendenti dallo stesso Ministero della guerra, nonché per i volontari italiani arruolati nel ''Tercio extranjero'';
* [[Ministero della marina]] per il personale da esso dipendente;
* [[Ministero dell'aeronautica]] per il personale da esso dipendente e per il personale dell'aviazione civile;
* [[Ministero delle comunicazioni]] per i marittimi.
 
===Spedizione in Albania===
 
Con gli articoli n. 1, 2 e 7 del Regio decreto n. 683 del 1940<ref>Regio decreto n. 683 del 7 marzo 1940 ''Concessione di alcune disposizioni onorifiche ai personali che hanno partecipato alla [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|spedizione in Albania]] ed ai loro congiunti'' pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 152 del 1 luglio 1940</ref> le disposizioni riguardanti la concessione del distintivo d'onore per mutilati di guerra furono rese applicabili al personale del [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Corpo di spedizione in Albania]], della [[Regia marina]] a bordo o a terra dislocato in Albania, della [[Regia aeronautica]] mobilitato per la speciale esigenza, della Marina mercantile che aveva partecipato alla spedizione in Albania ed inoltre ai militarizzati e ai civili al seguito delle truppe che, nel periodo compreso fra il 7 aprile (data d'imbarco) e il 16 aprile 1939 (data di assunzione della [[Sovrani dell'Albania|corona d'Albania]] da parte di [[Vittorio Emanuele III]]), mentre partecipavano alla spedizione in [[Albania]] erano caduti in combattimento o periti in seguito a ferite causate da mezzi di offesa o di difesa in dipendenza della spedizione stessa.
 
Il distintivo veniva conferito:
* dal [[Ministero della guerra]] per i militari del [[Regio esercito]], della [[Regia Guardia di Finanza]], della [[Milizia volontaria per la sicurezza nazionale]] e sue specialità, per il personale della [[Croce Rossa Italiana]] e per il personale militarizzato e civile da esso dipendente;
* dal [[Ministero della marina]] per i militari della [[Regia marina]] e per il personale da esso dipendente;
* dal [[Ministero dell'aeronautica]] per i militari della [[Regia aeronautica]] e per il personale da esso dipendente;
* dal [[Ministero delle comunicazioni]] per il personale della [[Marina mercantile]].
 
==Repubblica==
 
<!-- [[File:Mut war.PNG|thumb|Distintivo per il personale non più in servizio.]] -->
 
Con D.P.R. 23 ottobre 1956, n. 1672<ref>D.P.R. 23 ottobre 1956, n. 1672 ''[http://www.edizionieuropee.it/data/html/38/zn70_01_051.html Norme relative alla concessioni dei distintivi d'onore, medaglie e diplomi per mutilazioni, ferite e decessi avvenuti nella guerra 1940-45]'', pubblicato sulla G.U. 26 marzo 1957, n. 79</ref> il conferimento del distintivo istituito nel 1916 fu esteso ai militari delle Forze armate, agli appartenenti alla Croce Rossa Italiana e al Sovrano Militare Ordine di Malta, agli assimilati, ai militarizzati ed ai civili al seguito dei reparti operanti che, durante la guerra 1940-45, erano rimasti mutilati in combattimento o durante le operazioni di guerra.
 
Il distintivo spettava anche a coloro che avevano subito mutilazioni in azioni partigiane, per ferite contratte in azioni partigiane, o per malattia contratta in servizio partigiano o dai nazi-fascisti perché prigionieri politici, quali ostaggi, o per rappresaglia, o per i maltrattamenti subiti in carcere od in campo di concentramento<ref>Art. 9. del D.Lgs.Lgt. 21 agosto 1945, n. 518 ''[http://www.edizionieuropee.it/data/html/27/zn52_02_008.html#_ART0009 Disposizioni concernenti il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani e l'esame delle proposte di ricompensa]'', pubblicato sulla G.U. 11 settembre 1945, n. 109</ref>.
 
Le autorizzazioni a fregiarsi del distintivo d'onore di mutilato di guerra erano concesse dal Ministero della difesa.
Avverso i provvedimenti di negata concessione dei distintivi era ammesso reclamo.
 
La normativa del 1916 e del 1956 è stata abrogata nel 2010<ref name=abrogazione>Art. 2269 del D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 ''[http://www.edizionieuropee.it/data/html/14/zn34_01_020.html#_ART2269 Codice dell'ordinamento militare]'', pubblicato sulla G.U. 8 maggio 2010, n. 106 - S.O. n. 84</ref>.
 
===Insegne===
 
<ref>Decreto del presidente della Repubblica [http://www.edizionieuropee.it/data/html/67/zn98_01_029491.html n. 331 del 10 febbraio 1953]
''[http://www.normattiva.it/do/atto/vediPdf?cdimg=053U033100100010110004&dgu=1953-05-12&art.dataPubblicazioneGazzetta=1953-05-12&art.codiceRedazionale=053U0331 Modificazione dei modelli del distintivo di onore per i mutilati di guerra, della croce per anzianità di servizio della medaglia militare al merito di lungo comando, della medaglia al valore aeronautico e della medaglia militare aeronautica di lunga navigazione]'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 del 12-5-1953 </ref>
 
É a spillo, di metallo bianco alto 33 mm. e largo 30 mm., a forma di scudetto e reca in un tondino la dicitura "MUTILATO DI GUERRA" e la sigla "RI" Il tondino è circondato da due rami: uno di alloro, l'altro di quercia.
In alto, sotto il vertice dello scudetto, è stampata una stella a cinque punte.
 
==Note==
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==Bibliografia==
==Voci correlate==
 
*[[Volontario di guerra]]
*{{cita libro
|cognome= Laslo
|nome= Alexander J.
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= The Interallied Victory Medals of World War I
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso=
|edizione= II edizione revisionata
|data= |anno=1992
|mese=
|editore= Dorado Publishing
|città=Albuquerque
|lingua= [[lingua inglese|inglese]]
|id= ISBN 0-9617320-1-6
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione=
|cid=Laslo }}
 
==Collegamenti esterni==
==Voci correlate==
*[[Medaglia interalleata della vittoria (Francia)]]
 
*{{cita web
{{Portale|Grande Guerra}}
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.marescialli.it/wp-content/uploads/2012/05/Statesercito-16.02.2012-Guida-pratica-alle-ricompense-onorificenze-etc-ed.-2012.pdf
|titolo=Guida pratica alle ricompense, alle onorificienze, alle distinzioni onorifiche e agli ordini cavallereschi
|accesso=
|formato=pdf
|editore= Stato Maggiore dell'Esercito
|data=Edizione 2012
|id=guida
}}
 
{{Portale|Italia}}
<!-- [[Categoria:Onorificenze belghe]]
[[Categoria:Medaglia interalleata della vittoria]] -->
 
=[[Distintivo d’onore per feriti, mutilati e deceduti in servizio]]=
[[fr:Médaille de la Victoire version belge]]
 
Ai sensi del RD 28 settembre 1934 ,n. 1820 è concesso ai militari delle Forze armate che hanno riportato in servizio e per causa di servizio, ferite o lesioni di natura traumatica, con esiti gravi di mutilazioni o di permanenti alterazioni nella funzionalità d’organi importanti.
=[[Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940–43]]=
Lo speciale distintivo in argento con la scritta “ Mutilato in servizio” è concesso previa speciale autorizzazione del Ministero competente. Per coloro che sono deceduti, è istituito analogo distintivo con la scritta “ Alla memoria” e del qual possono fregiarsi la vedova o in mancanza, l’orfano primogenito, i genitori.
Al personale civile delle amministrazioni dello Stato analogo riconoscimento è stato esteso con RD 23 gennaio 1940, n. 70. In seguito il RD 9 dicembre 1941, n. 1591 ha previsto, per i dipendenti degli Enti ausiliari ( ora Enti locali) l’applicazione delle disposizioni relative ai distintivi d’onore per feriti, mutilati e deceduti per causa di servizio.
Con decreto 5 agosto 2008 anche il Ministero delle politiche agricole e forestali ha disciplinato la materia per il personale del Corpo forestale dello Stato, in particolare l’art. 2 ha stabilito:
a) il distintivo “ ferito in servizio” spetta a coloro che abbiano riportato, in servizio e per causa di servizio, ferite o lesioni interessanti in modo grave e con esiti permanenti i tessuti molli, le ossa e gli organi cavitari;
b) il distintivo “ mutilato in servizio” spetta a coloro che abbiano riportato, in servizio e per causa di servizio ferite o lesioni con esiti gravi di mutilazioni o di permanenti alterazioni nella funzionalità di organi importanti;
c) il distintivo “ alla memoria” è concesso ai familiari del personale deceduto a seguito di ferite o lesioni riportate in servizio e per causa di servizio.
 
Ruolo d’onore
La '''Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940–43''' è una decorazione della [[Repubblica Italiana]] destinata ad onorare tutti coloro che avevano combattuto nella [[Seconda guerra mondiale]] tra il 1940 ed il 1943.
 
Sulla base delle disposizioni contenute e richiamate da ultimo dall’art. 804 del D.Lgs 15 marzo 2010, n. 66 gli ufficiali, i sottufficiali, i militari ed i graduati di truppa dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, del Corpo della Guardia di Finanza e del Corpo della polizia penitenziaria, collocati in congedo assoluto, che sono stati riconosciuti permanentemente inabili al servizio militare per mutilazioni o invalidità riportate per causa di servizio e che siano titolari di pensione privilegiata ordinaria delle prime otto categorie, sono iscritti d’ufficio nei ruoli d’onore corrispondenti per ciascuna Forza armata.
==Distintivo del periodo bellico 1940-43==
Lo stato giuridico e l’avanzamento è regolato:
per gli ufficiali delle FF.AA dalle leggi 10 aprile 1954,n.113 e 16 ottobre 1964,n.1148
per i sottufficiali dalle leggi 31 luglio 1954,n.599 e 22 novembre 1973,n.872
per i militari e graduati di truppa ( a domanda dell’interessato) dalla legge 11 gennaio 2000,n.4
per il personale della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato dalla legge 6 luglio 1994 ,n.433
 
Procedura
{{Onorificenza
 
|nome = Distintivo del periodo bellico 1940-43
I distretti militari da cui i militari dipendono, interessano le competenti Commissioni mediche ospedaliere perché dispongano accertamenti sanitari con riferimento alla data del decreto concessivo della pensione, allo scopo di stabilire o meno dell’idoneità fisica ai servizi della categoria d’appartenenza.
|nomecompleto =
Qualora gli accertamenti terminino con un giudizio di permanente inidoneità a qualsiasi servizio militare, i distretti provvedono al collocamento in congedo assoluto (mediante apposita variazione matricolare) con decorrenza dalla data del decreto concessivo della pensione.
|immagine = [[File:Guerra1940-43.png|150px]]
Da ultimo, ai sensi dell’art. 1314 del D. Lgs 15 marzo 2010, n. 66, gli iscritti nel Ruolo d’onore possono conseguire (a domanda) un avanzamento al grado superiore a quello con il quale vi furono iscritti dopo aver conseguito 5 anni d’anzianità nel grado.
|legenda =
Gli stessi possono conseguire una seconda e terza promozione se:
|concesso da = [[Repubblica Italiana]]
- hanno trascorso un successivo periodo di 5 anni nel ruolo, ovvero se hanno conseguito un’anzianità minima di 10 anni nell’attuale grado ed in quello precedente;
|tipologia = Distintivo commemorativo
- dopo essere stati richiamati in servizio ed è trascorso un anno dal precedente avanzamento;
|motto =
Possono chiedere una quarta promozione coloro che sono titolari di pensione di 1^ categoria di cui alla tabella A annessa alla legge 648/50.
|status = cessato
La legge 5 marzo 1973, n. 29 come integrata dall’art. 1318 del D.Lgs 15 marzo 2010, n.66 ha previsto, inoltre, che i graduati e militari di truppa, titolari di pensione privilegiata di prima categoria, con assegni di super invalidità di cui alla tabella E, lettera A/bis n.1 e 3 possono, a domanda ,essere iscritti nei ruoli d’onore delle Forze armate di appartenenza e conseguire la nomina a primo maresciallo o maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza.
Gli iscritti al Ruolo d’onore possono essere richiamati in servizio, previo loro consenso, in tempo di pace o di guerra o di grave crisi internazionale solo in casi particolari e per incarichi compatibili con le loro condizioni fisiche, escluso, in ogni caso, il comando d’unità o reparti.
I graduati possono conseguire la promozione al grado superiore a quello di iscrizione anche se di sottufficiale. In proposito l’art. 1315 del D.lgs 66/2010 ha previsto che i sottufficiali del ruolo d’onore titolari di pensione di 1, 2 o 3 categoria, ovvero decorati al Valor militare o aventi grado di primo maresciallo o corrispondente e che hanno già ottenuto il numero massimo di promozioni previste dalla legge, possono, a domanda, e previo giudizio favorevole della commissione ordinaria di avanzamento, conseguire il grado di sottotenente nel ruolo d’onore delle rispettiva Forza armata, dopo aver maturato l’anzianità di grado e di ruolo o di servizio richiesta per le precedenti promozioni.
Per gli ufficiali , infine, l’art. 1317 del D.Lgs 66/2010 prevede che gli stessi non possono conseguire avanzamento oltre il grado massimo previsto per il ruolo dal quale provengono. Peraltro gli ufficiali di complemento possono ottenere avanzamento fino al grado di colonnello , se titolari di 1 categoria e fruiscano di assegno di superinvalidità.
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.unms.it/index.php?option=com_content&view=article&id=209&Itemid=138 Riconoscimenti onorifici]
 
=[[Croce commemorativa del Golfo Persico]]=
 
La '''croce commemorativa per la partecipazione alle operazioni militari del Golfo Persico''', detta anche "Golfo Persico 2", cioè, per capirci, quella col nastro giallo senape col tricolore al centro, su cui è possibile apporre anche le due spade incrociate, istituita con decreto Interministeriale Difesa e Marina Mercantile del 5 ottobre 1991, è prevista solo per il personale, sia della Marina Militare che della Marina Mercantile, che abbia operato nell'area del Golfo Persico e perlomeno per 15 giorni.
 
5/11/1991 R.D.
D.M. 5 NOVEMBRE 1991 – CROCE COMMEMORATIVA PER LE PARTECIPAZIONI ALLE OPERAZIONI MILITARI DEL GOLFO PERSICO NEL PERIODO DAL 24 AGOSTO 1990 AL 2 AGOSTO 1991 (CON SPADE INCROCIATE QUALORA IL PERIODO COMPRESO FRA IL 17 GENNAIO 1991 E IL 12 APRILE 1991).
 
97. Croce commemorativa con spade incrociate alle operazioni militari del Golfo
Persico nel periodo dal 17 gennaio 1991 al 12 aprile 1991;
 
98. Croce commemorativa del Golfo Persico nei periodi dal 24 agosto 1990 al 16
gennaio 1991 e dal 13 aprile 1991 al 2 agosto 1991;
 
=[[Medaglia commemorativa "per la libertà di navigazione"]]=
 
La necessità di proteggere le rotte commerciali ha codotto il nostro come altri governi ad intraprendere varie operazioni militari e di conseguenza, ad istituire un riconoscimento per coloro che vi hanno preso parte.
 
==Medaglia per le Operazioni della Marina Militare nel Golfo Persico==
 
{{Medaglia
|nome = Medaglia per le Operazioni della Marina Militare nel Golfo Persico
|nomecompleto = Medaglia commemorativa per il personale della Marina Militare impegnato nel Golfo Persico
|immagine =
|legenda =
|concesso da = {{simbolo|Flag of Italy (2003-2006).svg|40}}<br />[[Repubblica Italiana]]
|tipologia = Medaglia commemorativa
|status = attuale
|capo =
|data istituzione = 1723 novembreagosto 19481988
|luogo istituzione =
|data cessazione = 606 maggiofebbraio 19592017
|luogo cessazione = Roma
|motivocessazione = sostituzione con la Medaglia commemorativa per le operazioni antipirateria
|gradi =
|concessa a = personale della [[Marina militare]]
|ordinepiùbasso =
|ordinepiùaltoconcessaper =
|immaginenastrocampagna =
|barrette =
|totaleconcessioni =
|prodottada =
|incisore =
|firmaincisore =
|modellista =
|firmamodellista =
|diametro = 40 mm.
|peso =
|gradi = unico
|sistema=[[Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani]]
|medagliapiùalta =
|medagliauguale =
|medagliapiùbassa =
|immaginenastro = [[File:MMGolfoPersico.png|100px]]
|legendanastro =
}}
 
La '''medaglia per le Operazioni della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] nel [[Golfo Persico]]''', istituita con decreto del Ministro della Difesa del 23 agosto 1988,{{senza fonte|era destinata al personale imbarcato per almeno 30 giorni sulle unità che operavano nel teatro dell'[[Operazione Golfo 1]]}}.
La Medaglia è un'evoluzione del '''Distintivo del periodo bellico 1940-43''', che era stato istituito con [[Decreto del Presidente della Repubblica]] n. 1590 del [[17 novembre]] [[1948]]<ref>Pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale]] n. 27 del 3 febbraio 1949; con lo stesso decreto fu istituito il Distintivo della guerra di liberazione.</ref>, e consisteva in un nastrino di seta della larghezza di 37 mm. formato da 19 righe verticali, alternate, di colore verde e rosso; le due righe esterne sono verdi.
 
==Insegne==
===Criteri di elegibilità===
 
===Medaglia===
Il distintivo veniva concesso:
* ai [[militari]] e militarizzati delle [[Forze armate italiane]];
* agli appartenenti alla [[Guardia di finanza]];
* al personale della [[Croce Rossa Italiana]] e del [[Sovrano Militare Ordine di Malta]];
* agli assimilati ed ai civili;
che nel periodo tra l'[[11 giugno]] [[1940]] e le ore 20 dell'8 settembre 1943 erano caduti in guerra o si erano trovati in una delle seguenti condizioni:
:* avevano prestato servizio per un periodo di almeno tre mesi, anche non continuativi, alle dipendenze di enti delle Forze armate dello Stato, mobilitati dai rispettivi [[Stato maggiore|Stati Maggiori]] o, se civili o assimilati, al seguito delle Forze armate operanti;
:* avevano riportato ferite o mutilazioni o contratto infermità riconosciute dipendenti da cause specificamente derivanti da azioni di guerra;
:* avevano onorevolmente partecipato ad un importante fatto d'arme;
:* avevano ottenuto in dipendenza dell'attività bellica una ricompensa al [[valor militare]] o la [[Croce al merito di guerra]].
 
La medaglia è costituita da un disco di metallo argentato del diametro di 40 mm. e reca:
La speciale autorizzazione a fregiarsi del distintivo viene concessa, a domanda degli interessati, sotto forma di un certificato nominativo rilasciato dalle autorità all'uopo indicate dal [[Ministro della difesa]].
 
;sul diritto
{{Onorificenza
 
|nome = Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43
al centro in rilievo il [[Golfo Persico]] con, sovrapposta, un'ancora e un [[gherlino]], sul contorno maglie di catena.
 
;sul rovescio
 
al centro la scritta "PER LA PACE E PER LA LIBERTÁ DI NAVIGAZIONE", sul contorno maglie di catena alle quali si sovrappongono, in alto lo [[stemma della Marina Militare]] e in basso una stella a cinque punte.
 
=== Nastro ===
 
La medaglia è apesa a un nastro di seta azzurro scuro largo 37 mm. con al centro tre bande di quattro millimetri verde, bianca e rossa.
 
La medaglia è accompagnata da un diploma.
 
==Medaglia commemorativa per le operazioni antipirateria==
 
{{Medaglia
|nome = Medaglia commemorativa per le operazioni antipirateria
|nomecompleto =
|immagine =
|immagine = [[File:Medalla Conmemorativa de la Guerra 1940-43.jpg|150px]]
|legenda =
|concesso da = {{simbolo|Flag of Italy (2003-2006).svg|40}}<br />[[Repubblica Italiana]]
|tipologia = DistintivoMedaglia commemorativocommemorativa
|mottostatus = attuale
|status =
|capo =
|data istituzione = 606 maggiofebbraio 19592017
|luogo istituzione = Roma
|data cessazione =
|luogo cessazione =
|motivocessazione =
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|concessa a = personale delle [[Forze armate italiane]]
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|ordinepiùaltoconcessaper =
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|barrette = una per ogni area geografica
|totaleconcessioni =
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|incisore =
|firmaincisore =
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|firmamodellista =
|diametro = 40 mm.
|peso = 35 g. circa
|gradi = unico
|sistema=[[Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani]]
|medagliapiùalta =
|medagliauguale =
|medagliapiùbassa =
|immaginenastro = [[File:MMGolfoPersico.png|100px]]
|legendanastro =
}}
 
La '''Medaglia commemorativa per le operazioni anitpirateria''' o '''"per la libertà di navigazione"''', con nastrino e diploma, è stata istituita con Decreto del [[Ministro della Difesa]] del 6 febbraio 2017<ref>{{cita web|http://www.difesa.it/SGD-DNA/GiornaleUfficiale/Dispense2017/Documents/feb/Nr6/DM_06_02_17.pdf}}</ref> come riconoscimento ai militari impiegati in operazioni antipirateria per la salvaguradia della libertà di navigazione.
==Trasformazione del Distintivo in Medaglia==
 
Con lo stesso provvedimento è stato abrogato il decreto del Ministero della difesa 23 agosto 1988, con cui fu istituita la "Medaglia commemorativa per il personale della Marina Militare impegnato nel Golfo Persico".
Il Distintivo fu trasformato nella '''Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43''' con [[Decreto del Presidente della Repubblica]] n. 1959 del [[6 maggio]] [[1959]]<ref>Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 148 del 24 giugno 1959con lo stesso decreto fu istituita la Medaglia commemorativa della guerra di liberazione.</ref> che autorizzava a fregiarsi della medaglia il personale militare, militarizzato, assimilato e civile che aveva (o che avrebbe) ottenuto l'autorizzazione a portare il Distintivo.
 
==Criteri di elegibilità==
===Descrizione===
 
Secondo il decreto istitutivo ha diritto alla medaglia il personale delle [[Forze armate italiane|Forze armate]], compresa l'[[Arma dei carabinieri]], che ha effettivamente preso parte ad operazioni non svolte nei mari prospicenti la [[penisola italiana]], imbarcato su unità navali nazionali ed estere ovvero assegnato presso sedi di "[[Comando e controllo]]" o supporto logistico dell'operazione, dislocate al di fuori del territorio nazionale, nell'area geografica in ci si svolge l'operazione stessa, per un periodo non inferiore a 30 giorni complessivi.
La medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43 reca sul diritto l'immagine della [[Dea Roma]] quale risulta scolpita sulla tomba del [[Milite Ignoto]] e sul rovescio un serto metà di alloro e metà di quercia attorno ad una stella centrale a cinque punte, in alto l'iscrizione "Guerra 1940-43".
Tale limite non si applica a chi, nel periodo didislocazione in zona di operazioni, per causa di servizio abbia riportato ferite o mutilzazioni o contratto malattie che ne ha determinato il ritiro.
 
Coome prevista dal Decreto istitutivo, il [[Capo di stato maggiore della difesa]] con determinazione dell'11 maggio 2017 ha definito le forze, i tempi e l'area gegrafica delle operazioni di antipirateria che danno luogo alla concessione della decorazione, nonché le scritte da apporre sul diploma e sulla fascetta di bronzo che completano l'insegna<ref>{{cita testo |autore=
Si portano al lato sinistro del petto appese ad un nastro di seta con gli stessi colori e le stesse caratteristiche del Distintivo. Sul nastro delle medaglie e sui nastrini dei distintivi vanno applicate, rispettivamente, fascette e stellette metalliche in numero eguale agli anni di campagna riconosciuti.
|titolo=Circolare per conferimento Medaglia Commemorativa operazioni di antipirteria
|url=https://www.nonsolomarescialli.it/18264-2/ |data= |editore=NSM |accesso=08/08/2017 }}</ref>.
 
==Insegne==
 
===Medaglia===
 
La medaglia è costituita da un disco di mtallo argentato del diametro di 40 mm. e reca:
 
;sul diritto
 
al centro unplanisfero in rilievo con, all'interno un'ancora e un [[gherlino]], sul contorno maglie di catena.
 
;sul rovescio
 
al centro la scritta "PER LA LIBERTÁ DI NAVIGAZIONE" sormontata dello [[stemma della Marina Militare]], in basso una stella a cinque punte, sul contorno maglie di catena.
 
=== Nastro ===
La medaglia è apesa a un nastro di seta azzurro scuro largo 37 mm., con tre bande di quattro millimetri verde, bianca e rossa.
 
===Fascette===
 
Sul nastro sono apposte tante fascette di bronzo quante sono le decorazioni ottenute, con il nome dell'area geografica ove si è svolta l'operazione.
 
===Nastrino===
Ha gli stessi colori del nastro, e reca una o due stellette di bronzo o una stelletta d'argento se le decorazioni ottenute sono rispettivamente due, tre o più di tre.
 
==Attestato==
Un grande certificato con il nome ed il grado del premiato, veniva emesso per i destinatari sia dell'Esercito sia della Marina.
 
==Usage and hierarchy==
 
In the hierarchy of the Romanian military and civil awards and decorations from the mid 1930s, the Victory Medal held the very low 33rd place.
The customary hierarchy of the military decorations was (not including those from the [[Guerra d'indipendenza rumena|Guerra d'indipendenza]]):<ref>{{ro}} Constantin Flondor, Constantin Moisil, ''Decorațiunile românești'' ''[Decorazioni rumene]'', in ''Enciclopedia României'', vol. I, Bucarest, 1938, pp. 96-97.</ref>
 
# [[Ordine di Michele il Coraggioso]]
# The Military Virtue
# The Aeronautical Virtue
# The Cross of Queen Marie
# The Sanitary Merit Cross
# Valour and Faith with swords
# The Country's Momentum
# The Commemorative Cross 1916-1918
# Victory Medal
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
=[[Decreto Luogotenenziale]]=
 
*{{cita libro
Il '''Decreto legislativo luogotenenziale''' - '''D.Lgs.Lgt.''', fu una forma di legislazione introdotta in Italia con il [[s:Decreto legge luogotenenziale 151/1944|decreto legge luogotenenziale 151/1944]], con il quale, tra l'altro, si modificò lo Statuto del Regno (meglio noto come ''[[Statuto Albertino]]'') che, essendo una costituzione flessibile (non prevedendo cioè l'esistenza di leggi costituzionali) poteva essere modificato con legge ordinaria).
|cognome= Laslo
|nome= Alexander J.
|titolo= The Interallied Victory Medals of World War I
|edizione= II edizione revisionata
|data= |anno=1992
|editore= Dorado Publishing
|città=Albuquerque
|lingua= en
| capitolo=Japan
|pp =61-63
|ISBN=0-9617320-1-6
|cid=Laslo }}
 
==Collegamenti esterni==
==Storia==
Il [[4 giugno]] [[1944]], con l'ingresso delle truppe alleate, Roma fu liberata.
Vittorio Emanuele III nominò suo figlio [[Umberto II di Savoia|Umberto II]] luogotenente del Regno.
Fu nominato un nuovo Governo, in cui entrarono tutti i partiti del [[Comitato di Liberazione Nazionale|Comitato di liberazione]] ed il cui [[Presidente del Consiglio]] fu [[Ivanoe Bonomi|Bonomi]].
Il precedente accordo tra la Corona ed il [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] fu formalizzato nel
[[s:Decreto legge luogotenenziale 151/1944|decreto legge luogotenenziale 151/1944]] in cui si stabiliva che alla fine della guerra sarebbe stata convocata un'Assemblea costituente per dare una Costituzione allo Stato e risolvere la questione istituzionale.
I Ministri, nel frattempo, si sarebbero impegnati ad agire senza in nulla pregiudicare la risoluzione della questione istituzionale.
 
{{cita testo
Il Governo, inoltre, con tale decreto si attribuiva la funzione legislativa, di fatto tale decreto dava vita ad una sorta di assetto costituzionale transitorio, che introduceva una nuova forma di legislazione: il Decreto legislativo luogotenenziale.
|lingua = en
|autore =
|titolo = Japanese Inter-Allied Victory Medal 1914-1920
|titolotradotto=
|url=http://www.onlinemedals.co.uk/medal-encyclopaedia/ww1-medals/japanese-inter-allied-victory-medal-1914-1920
|data=
|sito = Online Medals
|editore=
|accesso= 7 gennaio 2017
|cid=Online Medals
}}
 
{{cita testo
Fu proprio uno di questi decreti, nel [[1945]], a riconoscere per la prima volta in Italia il [[diritto di voto]] alle donne.
|lingua = en
|autore =
|titolo = Victory Medal 1914 - 1918, Japan
|titolotradotto=
|url=http://collections.museumvictoria.com.au/items/1211360
|data=
|sito = Museums Victoria Collections
|editore=
|accesso= 7 gennaio 2017
| cid = Museums Victoria
}}
 
{{Portale|Giappone|Grande Guerra}}
=[[Ministero dell'assistenza post-bellica]]=
Il '''Ministero dell'assistenza postbellica''' venne istituito con [[Decreto Luogotenenziale]] n. 380 del 21 giugno 1945.
Aveva il compito di intervenire a favore di tutti coloro che necessitavano di aiuto in seguito agli eventi bellici.
Fu soppresso con [[Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato]] , n. 27 del [[14 febbraio]] [[1947]].
 
<!-- [[Categoria:Onorificenze giapponesi]]
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:Medaglia interalleata della vittoria|Giappone]]
*[http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB000E8D/ Ufficio distaccato dell'Alta Italia del Ministero dell'assistenza postbellica (1945 - 1947)] LombardiaBeniCulturali
[[Categoria:Giappone nella prima guerra mondiale]] -->
 
=Barrette=
=[[Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18]]=
====DEFENSIVE SECTOR ====
==Storia==
 
Autorizzata per chi aveva prestato servizio generico nella difesa senza coinvolgimento in una specifica battaglia, fu assegnata anche per ogni battaglia che non avesse una sua propria barretta.
Prima di istituire una medaglia commemorativa della [[Grande Guerra]], che era finita il 4 novembre 1918, si attese l’estate 1920 quando terminò anche l'impegno delle truppe italiane in Albania per la pacificazione di fazioni rivali.
Con [[Regio Decreto]] n. 1241 [[Promulgazione|promulgato]] il 29 luglio 1920 da [[Vittorio Emanuele III d'Italia|Vittorio Emanuele III]], fu istituita la "Medaglia Commemorativa della Guerra Italo-austriaca 1915-1918 per il compimento dell'unità d'Italia".
 
The individual must have been present for duty under competent orders in the combat zone during the period in which the unit was engaged in combat.
Quindi tale medaglia celebrava innanzitutto la vittoria nella prima guerra mondiale, ma anche il completamento dell'unità d'Italia ed al 70° anniversario dell'inizio dei moti rivoluzionari che nel [[1848]] avevano scatenato la [[Prima guerra di indipendenza italiana]].
 
L'individuo deve essere stato presente per dovere agli ordini competenti
===Nastrino===
nella zona di combattimento durante il periodo in cui l'unità è stata impegnata in
combattimento.
 
=====(Esercito)=====
Il Decreto determinava che il nastrino della medaglia doveva avere gli stessi colori del [[Distintivo per le fatiche di guerra]], che veniva così sostituito.
Di fatto il nastro è identico a quello della [[Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza|Medaglia Commemorativa della Guerra per l’Indipendenza e Unità d’Italia]] in quanto il conflitto Italo Austriaco era considerato il proseguimento delle lotte per l'indipendenza.
 
* Nell'area della [[First United States Army|Prima Armata]] tra il 30 agosto e l'11 novembre 1918, o nell'area della [[Second United States Army|Seconda Armata]] tra il 12 ottobre e l'11 novembre 1918.
Su tale nastrino si potevano apporre fascette, a ricordo degli anni di impiego operativo, con la dicitura “1915”, “1916”, “1917”, “1918”; in seguito la circolare del 1921 istituì anche le fascette con la dicitura “Albania 1919” e “Albania 1920” per il tempo trascorso presso Comadi truppe e servizi in Albania dopo l'armistizio del 4 novembre 1918.
 
*Al Centro Smistamento delle truppe e dei rifornimenti di [[St. Dizier]] e nella relativa area di [[accantonamento]] tra il 31 ottobre e l'11 novembre 1918.
===Criteri di elegibilità===
 
*Nell'area di corpi, divisioni, o unità indipendenti più piccole sotto il comando francese, britannico, belga o italiano tra il 6 aprile 1917 e l'11 novembre 1918.
I Decreto stabilì che avevano diritto a ricevere la medaglia, gratuitamente a spese dello Stato, tutti i militari, militarizzati ed assimilati ed il personale dei corpi e reparti ausiliari che avevano preso parte alle attività di guerra sia in territorio nazionale che nel [[Dodecanneso]], in [[Albania]], in [[Siria]] e in [[Palestina]].
 
*Per qualsiasi azione militare non inclusa in una delle tredici maggiori operazioni riconosciute da una specifica barretta di battaglia.
Il computo degli anni di campagna inizia il 24 maggio 1915 e termina il 4 novembre 1918, mentre per quanto riguarda i militari del contingente inviato in Albania il periodo utile venne esteso fino al 2 agosto 1920, data della stipula della Convenzione Italo-Albanese (R.D. 2 dicembre 1920 n. 1848 e Circolare Ministeriale 1 dicembre 1921 n. 601).
 
*Per qualsiasi azione militare nella [[Russia europea]] dopo il primo agosto 1918, o in Siberia dopo il 15 agosto 1918.
Venne concessa in minima parte anche a soldati non italiani, in particolare francesi e ad alcuni austriaci poi divenuti cittadini italiani con l'annessione del [[Trentino]] che si fossero distinti in battaglia.
 
===== (Marina)=====
===Medaglia fusa col bronzo delle artiglierie tolte al nemico===
 
* Per servizio a [[Vert-Toulon|Toulon]]-[[Troyon]] ([[Lorena (regione francese)|Lorena]]) tra il 18 marzo ed il 13 maggio 1918.
La particolarità di questa medaglia, resa evidente nella scritta sul retro che cita "coniata nel bronzo nemico", è che il decreto istitutivo prevedeva che avrebbe dovuto essere "fusa col bronzo delle artiglierie tolte al nemico", anche se non è certo che effettivamente vennero realizzate con la fusione dei cannoni strappati agli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale
 
* Per servizio a [[Château-Thierry]] ([[Ile de France]]) tra il 6 giugno ed il 16 luglio 1918.
==Bibliografia==
 
* Per servizio a [[Marbache]] ([[Lorena (regione francese)|Lorena]]) tra il 6 ed il 16 agosto 1918.
*{{cita libro
|cognome= Morittu
|nome= Giuseppe
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Guerre e decorazioni 1848 - 1945
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1982
|mese=
|editore= Bolzonella s.n.c
|città= Padova
|lingua= |id=
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
* Per servizio a [[Limey-Remenauville|Limey]] ([[Lorena (regione francese)|Lorena]]) tra il 10 e l'11 settembre 1918.
*{{cita libro
|cognome= Scarpa
|nome= Costantino
|wkautore=
|coautori= Paolo Sézanne
|curatore= |altri= (due volumi)
|titolo= Le decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1982-1985
|mese=
|editore= Uffici storici Esercito - Marina - Areonautica
|città= |lingua=
|id=
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
=[[Medaglia di benemerenza per le scuole italiane all'estero]]=
*{{cita libro
|cognome= Manno
|nome= Roberto
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Duecento anni di medaglie. I segni del valore e della partecipazione ad eventi storici dal 1793 al 1993
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1995
|mese=
|editore= Hobby & Work Publishing
|città= |lingua=
|id=ISBN 8871331915, 9788871331911
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
:[[File:ScuoleEstero.png|100px]]
*{{cita libro
|cognome= Brambilla
|nome= Alessandro
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= (due tomi)
|titolo= Le medaglie italiane negli ultimi 200 anni
|dataoriginale=
|annooriginale= 1985
|meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1997
|mese=
|editore=
|città= Milano
|lingua= |id= |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
(regio decreto ??? 1902). Istituita nelle classi d'oro, d'argento e di bronzo.
*{{cita libro
|cognome= Ercoli
|nome= Ercole
|wkautore= |coautori= |curatore= |altri=
|titolo= Le Medaglie al Valore, al Merito e Commemorative - Militari e Civili nei Regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana - 1793-1976
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data=
|anno= 1976
|mese=
|editore= I.D.L.
|città= Milano
|lingua= |id= |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
Medaglia già coniata nel regno di Umberto I, è stata emessa in molte varianti che differiscono per il volto del Re, per il conio al verso (stemma sabaudo, corono d'alloro) e per la scritta in italiano o in latino.
=[[Lord-in-Waiting]]=
Istituzione : 1930
[http://en.wikipedia.org/wiki/Lord-in-Waiting]
 
Gentiluomo di corte
 
La maggior parte dei '''Lords in Waiting''' (femminile '''Lady-in-Waiting''') sono [[Chief Whip|whips]] del Governo nella [[Camera dei Lord]] che sono membri della [[Famiglia Reale]] dei [[Sovrani]] del [[Regno Unito]].
 
[[Regio decreto]] n. 932 del 16 maggio 1926 ''Concessone di diplomi di benemerenza ad Enti e a privati segnalatisi per cospicue prestazioni a vantaggio delle scuole italiane all'estero'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 133 del 1926
In quanto membri della Famiglia Reale i loro doveri sono nominali, sebbene viene occasionalemnte loro richeisto di to meet visiting political and state leaders on visits to the United Kingdom.
 
In quanto di designazione politica, il Sovrano li nomina su raccomandazione del [[Primo Ministro del Regno Unito|Primo Ministro]].
 
==Medaglia al merito delle scuole italiane all'estero==
Un certo numero di Lords in Waiting non politici sono inoltre nominati, come Permanent Lords in Waiting, che disoloto sono funzionari anziani della [[Royal Household]] in pensione.
 
Con i Regi decreti n. 6567 dell'8 dicembre 1889<ref>[[Regio decreto]] n. 6567 (serie III) dell'8 dicembre 1889 ''che approva l'annesso regolamento per le scuole italiane all'estero'', pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] n. 1 del 2 gennaio 1890</ref> e n. 395 del 23 agosto 1894<ref>Regio decreto n. 395 del 23 agosto 1894, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 205 del 31 agosto 1894</ref> furono emanati regolamenti per le scuole italiane all'estero.
These, being non-political, are at the personal discretion of the Sovereign.
Questi regolamenti variavano secondo il tipo di istituto scolastico.
Regolamenti furono definiti per scuole materne, scuole elementari maschili e femminili, scuole serali e domenicali per adulti e scuole secondarie.
Certificates and the Medaglia al merito delle Scuole Italiane all'Estero (Medal of merit for the Italian Schools Abroad) were made available by the Ministero degli Esteri (Ministry of Foreign Affairs) and awarded by the Royal Agent or the headmaster to teachers who had made themselves useful towards achieving the objectives of the school, as stipulated in the decrees.
The medal was awarded in the degrees gold, silver and bronze.
 
==Versioni==
<!-- [[Category:Positions within the British Royal Household]] -->
 
here are several versions of this medal.
La maggior parte dei signori nell'attesa (femmina cheAttende) sono fruste di governo nella Camera dei Lord che sono membri della famiglia reale del sovrano del Regno Unito.
Poichè i membri della famiglia reale le loro funzioni sono nominali, benchè siano tenuti occasionalmente a venire a contatto della visita politica ed a dichiarare i capi sulle chiamate nel Regno Unito.
Come beneficiari politici, il sovrano li nomina sulla raccomandazione del Primo Ministro.
Un certo numero di signori non-political nell'attesa inoltre sono nominati, così come i signori permanente nell'attesa, che sono solitamente funzionari pensionati della famiglia reale.
Questi, essendo non-political, sono alla discrezione personale del sovrano.
 
The version of 1889:
=[[Templare di Tiro]]=
Front: a left looking profile of King Umberto I surrounded by the text “UMBERTO I RE D’ITALIA” (Umberto I King of Italy).
Reverse: a laurel wreath surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
Ribbon: green-white-red.
 
The version of 1900:
Il '''Templare di Tiro''' (''[[lingua francese|francese]]'': Le '''Templier de Tyr''') è il nome di uno storico medievale che, negli [[anni 1300]], scrisse una cronaca, in [[lingua francese]], che costituisce la terza e più ampia sezione delle ''Gestes des Chiprois''.
Front: a left looking profile of Vittorio Emanuele III surrounded by the text “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA” (Vittorio Emanuele III King of Italy).
Si crede che tale cronaca sia stata scritta da un cavaliere sull'isola di [[Cipro]], attorno all'epoca durante la quale l'isola fu la base delle operazioni dei tre maggiori ordini militari, i cavalieri [[Templari]], [[Teutonici]] ed [[Ospitalieri]].
Reverse: a laurel wreath surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
L'autore del documento fu probabilmente un traduttore dall'[[lingua araba|arabo]], un segretario e confidente del [[Gran Maestri dell'Ordine templare|Gran Maestro dell'Ordine templare]] [[Guillaume de Beaujeu]], sebbene non Templare egli stesso.
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The version of the early 30’s:
La cronaca contiene un resoconto, spesso di prima mano delle esperienze personali dell'autore, e fornisce informazioni preziose ed approfondite su un importante periodo delle [[Crociate]], quello che va dai primi [[anni 1230]] fino al [[1309]] per quanto riguarda l'oriente ed al [[1314]] per l'occidente, cioè gli ultimi giorni degli [[Stati Crociati]] in [[Terra Santa]].
Front: a right-looking image of King Vittorio Emanuele III in uniform surrounded by the text "VITTORIO EMANUELE III" and horizontally just below the center the text "RE D'ITALIA" (King of Italy).
Narra di come i cristiani combatterono una battaglia persa contro i musulmani [[Mamelucchi]] ed eventi di grande importanza, come la [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|caduta di San Giovanni d'Acri]] nel 1291 (di cui è la sola testimonianaza oculare) e la dissoluzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari nei primi [[anni 1300]].
Reverse: The Royal Coat of Arms introduced on the 11th of April 1929 surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
Non si occupa solo dell'Oriente latino ma arriva fino alle origini dei primi movimenti di espansione dei [[Mongoli]] dai territori dell'Asia interna, dopo aver spaziato per tutto il bacino del [[Mediterraneo]], soffermandosi in particolare sulle contese fra [[Angioini]], [[Aragonesi]] e [[Svevi]] e sull'interminabile lotta delle [[Repubbliche Marinare]].
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here are several versions of this medal.
==Bibliografia==
 
The version of 1889:
*{{cita libro
Front: a left looking profile of King Umberto I surrounded by the text “UMBERTO I RE D’ITALIA” (Umberto I King of Italy).
|autore= Templare di Tiro
Reverse: a laurel wreath surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori=
Ribbon: green-white-red.
|curatore= Laura Minervini
|altri=
|titolo= Cronaca del templare di Tiro: 1243-1314 : la caduta degli stati crociati nel racconto di un testimone oculare
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url=
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= illustrata |data=
|anno=2000
|mese=
|editore= Liguori
|città=
|lingua=
|id= ISBN 8820730235, 9788820730239
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
The version of 1900:
*{{cita libro
Front: a left looking profile of Vittorio Emanuele III surrounded by the text “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA” (Vittorio Emanuele III King of Italy).
|autore= Templare di Tiro
Reverse: a laurel wreath surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
|cognome= |nome= |wkautore= |coautori=
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|curatore= Paul Crawford
|altri= traduzione di Paul Crawford
|titolo= The 'Templar of Tyre': Part III of the 'Deeds of the Cypriots'
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
|url=http://books.google.it/books?id=BfNqgYlo9fMC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0
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|anno=2003
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|editore= Ashgate Publishing, Ltd.
|città=
|lingua= [[Lingua inglese|inglese]]
|id= ISBN 1840146184, 9781840146189
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
The version of the early 30’s:
*{{cita libro
Front: a right-looking image of King Vittorio Emanuele III in uniform surrounded by the text "VITTORIO EMANUELE III" and horizontally just below the center the text "RE D'ITALIA" (King of Italy).
|cognome= Barber |nome= Malcolm |wkautore= |coautori= |curatore=
Reverse: The Royal Coat of Arms introduced on the 11th of April 1929 surrounded by the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
|altri=
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|titolo= The trial of the Templars
 
|dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale=
The version of the mid 30’s:
|url=http://books.google.it/books?id=GEu58-OIT1MC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0
Front: a left-looking image of King Vittorio Emanuele III surrounded by the Latin text "VICTORIUS EMANUEL III" and at the bottom the text "ITALIA REX" (Italian King) with a Savoia knot.
|formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |ed=2 |data=
Reverse: The Royal Coat of Arms with below the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad).
|anno=2001
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|mese=
 
|editore= [[Cambridge University Press]]
The version following the Second Italo-Ethiopian war:
|città=
Front: a right-looking image of King Vittorio Emanuele III in uniform surrounded by the Latin text "VICT-EM-III-REX-IMPERATOR" (Vittorio Emanuele III King-Emperor).
|lingua= [[Lingua inglese|inglese]]
Reverse: The Royal Coat of Arms with below the text "SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO" (Italian Schools Abroad) and the Royal five pointed star.
|id= ISBN 978-0-521-67236-8
Ribbon: red-white-green-blue-green-white-red or green-white-red-blue-red-white-green.
|doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.faleristica.it/variante.php?id=137&c=105 faleristica.it]
* {{fr}} [http://www.fordham.edu/halsall/basis/GuillaumeTyr5.html Gestes des Chiprois], at the Medieval Sourcebook
*[http://mediterraneanwar.com/node/150 Medaglia al merito delle Scuole Italiane all'Estero]
 
==Bibliografia==
[[en:Templar of Tyre]]
[[es:Templario de Tiro]]
 
*Dimitri Bini, ''Le Medaglie Ufficiali Militari e Civili del Regno d’Italia'', 2008
=[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]=
 
=[[Medaglia ai benemeriti della cultura]]=
===Bio===
==Proposte alla commissione==
 
Le proposte per la concessione dei diplomi devono essere fatte:
[[Immagine:Ferdinand i twosicilies.jpg|thumb|left|200px|Ferdinando I di Borbone.]]
 
* per i funzionari del Ministero, i rettori delle università, i direttori degli istituti di istruzione superiore, i presidenti degli istituti di istruzione artistica, i provveditori agli studi ed i direttori delle biblioteche pubbliche governative dai competenti direttori generali;
{{Bio
 
|Titolo =
* per il personale delle università e degli istituti di istruzione superiore dai rispettivi rettori e direttori;
|Nome = Ferdinando I
 
|Cognome = di Borbone
* per il personale degli istituti di istruzione artistica dai rispettivi presidenti;
|PostCognome =
 
|ForzaOrdinamento = Ferdinando 1
* per il personale direttivo e insegnante degli istituti di istruzione media classica scientifica e magistrale, tecnica e artistica, per il personale degli istituti di educazione, nonché per il personale degli uffici scolastici provinciali e per quello ispettivo, direttivo e insegnante delle scuole elementari dai Provveditori agli studi;
|PreData = ''Ferdinando Antonio Pasquale Giovanni Nepomuceno Serafino Gennaro Benedetto''
 
|Sesso = M
* per le persone non contemplate nelle lettere precedenti da una delle autorità come sopra indicate, a seconda del ramo di istruzione o dell'attività culturale o artistica a vantaggio dei quali si sia svolta l'attività del designato.
|LuogoNascita = Napoli
 
|LuogoNascitaLink =
* per i cittadini italiani residenti all'estero o a cittadini stranieri saranno dal [[Ministero degli affari esteri]].
|GiornoMeseNascita = 12 gennaio
 
|AnnoNascita = 1751
3. Le proposte di concessione di diplomi dovranno essere inviate agli uffici del Ministero della pubblica istruzione di cui al successivo art. 4 nel mese di ottobre di ciascun anno.
|LuogoMorte = Napoli
Le proposte dovranno essere motivate ed accompagnate da una relazione sull'attività svolta dal designato, sui suoi titoli di merito e la sua condotta civile e morale; dovrà essere inoltre specificata la classe di diploma per cui è fatta la proposta
|LuogoMorteLink =
 
|GiornoMeseMorte = 4 gennaio
4. L'istruttoria su ogni proposta è affidata alla direzione che risulti specificatamente competente in vista dell'attività svolta dal designato.
|AnnoMorte = 1825
 
|FineIncipit = <br\> Figlio terzogenito del [[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re di Napoli e Sicilia]] [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] e di [[Maria Amalia di Sassonia]], fu [[regno di Napoli|re di Napoli]] dal [[1759]] al [[1799]], dal [[1799]] al [[1806]] e dal [[1815]] al [[1816]] con il nome di '''Ferdinando IV di Napoli''', nonché [[regno di Sicilia|re di Sicilia]] dal [[1759]] al [[1816]] con il nome di '''Ferdinando III di Sicilia'''.<br>
5. Le proposte, istruite e corredate del parere della direzione generale rispettivamente competente, dovranno essere trasmesse al presidente della Commissione costituita in base all'art. 6 della legge 16 novembre 1950, n. 1093, non oltre il giorno 15 febbraio di ciascun anno.
Dopo questa data, e con l'unificazione delle due monarchie nel [[Regno delle Due Sicilie]], fu sovrano di tale regno dal [[1816]] al [[1825]] con il nome di '''Ferdinando I delle Due Sicilie'''
 
|PreAttività =
6. Indipendentemente dalla procedura stabilita nei precedenti articoli la Commissione dà parere sulle proposte fatte direttamente per iniziativa del Ministro o di membri della Commissione stessa.
|Attività = re
 
|Epoca = 1700
La Commissione darà parere anche sulle segnalazioni che fossero fatte per iniziativa di membri della Commissione stessa.
|Epoca2 = 1800
 
|Attività2 =
7. Le adunanze della Commissione incaricata dell'esame dei titoli delle persone proposte per la concessione di diplomi saranno valide quando intervengano almeno due terzi dei componenti.
|Attività3 =
Per ogni proposta sarà incaricato di riferire uno dei membri della Commissione.
|AttivitàAltre =
Le proposte non approvate dalla Commissione potranno essere ripresentate all'esame di essa solo quando saranno trascorsi almeno due anni e a condizioni che la persona proposta abbia acquistato nuovi titoli di benemerenza.
|Nazionalità = italiano
Nessuna proposta potrà essere ripresentata alla Commissione se non siano trascorsi almeno quattro anni dalla data in cui è stata respinta per la seconda volta, rimanendo sempre ferma la condizione dell'acquisto di nuovi titoli di benemerenza.
|NazionalitàNaturalizzato =
 
|PostNazionalità =
==Circolari==
|Immagine =
*Circ. 31 gennaio 1996, n. 39;
|ExtImmagine =
*circ. 9 settembre 1997, n. 555;
|Didascalia =
*circ. 23 aprile 1998, n. 194;
}}
*circ. 11 maggio 1999, n. 125;
tutte emanate dal Ministero per la pubblica istruzione.
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
{{box successione 4-5-5
|cognome=
|precedente1 = [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]]
|nome=
|carica1= Ferdinando III [[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re di Sicilia]]
|autore=
|immagine1=
|url= http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onorificenze/cennistorici/ScuolaCulturaArte.htm
|periodo1 = '''[[6 ottobre]] [[1759]]''' &ndash; '''[[8 dicembre]] [[1816]]'''
|titolo= Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|successore1 = [[Regno delle Due Sicilie|Re delle Due Sicilie]]<br/> ''(nuovo titolo)''
|accesso=
|carica2 =Ferdinando IV [[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re di Napoli]]
|editore=http://www.quirinale.it
|periodo2 = '''[[6 ottobre]] [[1759]]''' &ndash; [[23 gennaio]] [[1799]]
|data=
|successore2 = [[Repubblica Partenopea]]
|carica3 =-
|precedente3 = [[Repubblica Partenopea]]
|periodo3 = [[13 giugno]] [[1799]] &ndash; [[30 marzo]] [[1806]]
|successore3 = [[Giuseppe Bonaparte]]
|carica4 =-
|precedente4 = [[Gioacchino Murat]]
|periodo4 = [[3 maggio]] [[1815]] &ndash; '''[[8 dicembre]] [[1816]]'''
|successore4 = [[Regno delle Due Sicilie|Re delle Due Sicilie]]<br/>''(nuovo titolo)''|carica5 =Ferdinando I [[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re delle due Sicilie]]
|precedente5 = Regni di [[Regno di Napoli|Napoli]] e [[Regno di Sicilia|Sicilia]]
|periodo5 = '''[[12 dicembre]] [[1816]]''' &ndash; '''[[4 gennaio]] [[1825]]'''
|successore5 = [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco I]]
}}
 
{{Portale|Italia}}
===[[Terza Coalizione]]===
 
<!-- [[Categoria:Benemerenza per la Cultura (1950)]] -->
Quando, nel [[1805]] scoppiò la guerra tra Austria e Francia, Ferdinando firmò un trattato di neutralità con quest'ultima ma, alcuni giorni dopo, si alleò con l'Austria e permise ad un corpo di spedizione Anglo-Russo di entrare nel regno per difenderlo dalle truppe francesi che, al comando di [[Laurent de Gouvion-Saint Cyr|Saint Cyr]], manovravano vicino alla frontiera.
Ma dopo la disfatta subita il [[2 dicembre]] nella [[Battaglia di Austerlitz]], i Russi lasciarono l'italia mentre gli Inglesi si ritirarono in Sicilia.
 
=[[Croce Commemorativa C.R.I.]]=
Napoleone dichiarò decaduta la dinastia borbonica e proclamò suo fratello [[Giuseppe Bonaparte]] ''Re di Napoli''.
per Operazioni di Soccorso di Solidarietà di Assistenza e di Emergenza a Popolazioni Colpite da Eventi Calamitosi del 2007
 
Ai primi di febbraio le truppe francesi, riorganizzate e poste sotto il comando di [[André Masséna]] invasero il Regno di Napoli, ma già il [[23 gennaio]] Ferdinando, con la solita precipitazione, si era imbarcato sull'''Archimede'' alla volta di [[Palermo]], presto seguito dalla moglie (quest'ultima non avrebbe più rivisto Napoli) insieme all'oro dei Banchi ed ai preziosi dei palazzi reali, furono bruciate le carte dei processi della Giunta si Stato.
 
*[http://documenti.camera.it/Leg14/dossier/Testi/DI0297.htm normativa]
I principi reali [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco]], cui era stata affidata la reggenza, e [[Leopoldo Giovanni di Borbone-Napoli|Leopoldo]], raggiunsero l'esercito in Calabria.
 
=[[Decreto Luogotenenziale]]=
Il [[14 febbraio]], [[1806]] i francesi entrarono di nuovo a Napoli.
 
Il '''Decreto legislativo luogotenenziale''' - '''D.Lgs.Lgt.''', fu una forma di legislazione introdotta in Italia con il [[s:Decreto legge luogotenenziale 151/1944|decreto legge luogotenenziale 151/1944]], con il quale, tra l'altro, si modificò lo Statuto del Regno (meglio noto come ''[[Statuto Albertino]]'') che, essendo una costituzione flessibile (non prevedendo cioè l'esistenza di leggi costituzionali) poteva essere modificato con legge ordinaria.
Il [[3 marzo]] l'esercito borbonico agli ordini del generalissimo [[Ruggero Damas]] (un emigrato francese) fu sconfitto nella [[Battaglia di Campo Tanese]] dalle truppe comandate da [[Jean Reynier]].
 
==Storia==
Il 12 maggio gli Inglesi ed i Siciliani occuparono le isolette di Capri e Ponza.
Il [[4 giugno]] [[1944]], con l'ingresso delle truppe alleate, Roma fu liberata.
Vittorio Emanuele III nominò suo figlio [[Umberto II di Savoia|Umberto II]] [[luogotenente del Regno]].
Fu nominato un nuovo Governo, in cui entrarono tutti i partiti del [[Comitato di Liberazione Nazionale|Comitato di liberazione]] ed il cui [[Presidente del Consiglio]] fu [[Ivanoe Bonomi|Bonomi]].
Il precedente accordo tra la Corona ed il [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] fu formalizzato nel
[[s:Decreto legge luogotenenziale 151/1944|decreto legge luogotenenziale 151/1944]] in cui si stabiliva che alla fine della guerra sarebbe stata convocata un'Assemblea costituente per dare una Costituzione allo Stato e risolvere la questione istituzionale.
I Ministri, nel frattempo, si sarebbero impegnati ad agire senza in nulla pregiudicare la risoluzione della questione istituzionale.
 
Il Governo, inoltre, con tale decreto si attribuiva la funzione legislativa, di fatto tale decreto dava vita ad una sorta di assetto costituzionale transitorio, che introduceva una nuova forma di legislazione: il Decreto legislativo luogotenenziale.
Il 21 maggio si arrese [[Civitella del Tronto]]; la fortezza, comandata dall'irlandese [[Matteo Wade]] e rifornita dai briganti di [[Giuseppe Costantini|Sciabolone]], dal [[27 marzo]] aveva resistito all'assedio dei duemila soldati agli ordini di Frégeville, che avevano sacchggiato i dintorni.
 
Fu proprio uno di questi decreti, nel [[1945]], a riconoscere per la prima volta in Italia il [[diritto di voto]] alle donne.
Rimaneva in mani borboniche solo Gaeta, ma i francesi non poterono concentrare le truppe sulla fortezza perché nel frattempo una serie di rivolte era scoppiata in Calabria, fomentate dai borboni e dagli inglesi, che riportarono una vittoria nella [[battaglia di Maida]] contro circa 5'500 soldati del generale Reyner.
 
=[[Lord-in-Waiting]]=
Alla fine il [[18 luglio]] anche la [[Fortezza di Gaeta]], che sin da [[26 febbraio]] era stata posta sotto assedio dalle forze comandate da [[André Masséna]], si arrese.
 
[http://en.wikipedia.org/wiki/Lord-in-Waiting]
La rivolta della Calabria fu repressa nel sangue e non si ripetè quanto accaduto nel [[1799]] alla [[Repubblica Partenopea]].
 
Gentiluomo di corte
Ferdinando continuò a regnare sulla Sicilia, con la protezione Britannica, ma ben presto nacquero dei contrasti tra la corte borbonica e [[Lord William Bentinck]], ministro plenipotenziario e comandante delle truppe britanniche.
 
La maggior parte dei '''Lords in Waiting''' (femminile '''Lady-in-Waiting''') sono [[Chief Whip|whips]] del Governo nella [[Camera dei Lord]] che sono membri della [[Famiglia Reale]] dei [[Sovrani]] del [[Regno Unito]].
Il re nominò vicario generale il figlio [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco]] ([[16 gennaio]] [[1812]]), la regina Carolina e i maggiori esponenti del suo partito furono allontanati, importanti incarichi furono affidati a nobili siciliani e fu preparata una nuova Costituzione di tipo britannico che Ferdinando fu costretto ad accettare, sebbene con qualche riserva.
 
In quanto membri della Famiglia Reale i loro doveri sono nominali, sebbene viene occasionalemnte loro richeisto di to meet visiting political and state leaders on visits to the United Kingdom.
La [[Costituzione siciliana del 1812]], insieme alle aspirazioni d'indipendenza dell'isola, furono poste nel nulla quando, tramontanto l'astro napoleonico, nacque il [[Regno delle due Sicilie]].
 
In quanto di designazione politica, il Sovrano li nomina su raccomandazione del [[Primo Ministro del Regno Unito|Primo Ministro]].
[[Immagine:NapoliSanFrancescoDaPaolaFacciata.jpg|thumb|left| [[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|Basilica di San Francesco di Paola]], [[Napoli]], voluta da Ferdinando come ''[[ex voto]]'' per la riconquista del regno. ]]
 
Un certo numero di Lords in Waiting non politici sono inoltre nominati, come Permanent Lords in Waiting, che disoloto sono funzionari anziani della [[Royal Household]] in pensione.
 
These, being non-political, are at the personal discretion of the Sovereign.
 
<!-- [[Category:Positions within the British Royal Household]] -->
 
La maggior parte dei signori nell'attesa (femmina cheAttende) sono fruste di governo nella Camera dei Lord che sono membri della famiglia reale del sovrano del Regno Unito.
Poichè i membri della famiglia reale le loro funzioni sono nominali, benchè siano tenuti occasionalmente a venire a contatto della visita politica ed a dichiarare i capi sulle chiamate nel Regno Unito.
Come beneficiari politici, il sovrano li nomina sulla raccomandazione del Primo Ministro.
Un certo numero di signori non-political nell'attesa inoltre sono nominati, così come i signori permanente nell'attesa, che sono solitamente funzionari pensionati della famiglia reale.
Questi, essendo non-political, sono alla discrezione personale del sovrano.
 
=[[Coppiere]]=
Riga 502 ⟶ 698:
[[fr:Échanson]]
[[fr:Bouteiller]]
 
=[[Croce di Guerra (Portogallo)]]=
 
{{Medaglia
|nome = Croce di Guerra
|nome completo = Medalha Militar da Cruz de Guerra
|immagine = [[File:Portugees Oorlogskruis 1917.jpg|120px]]
|legenda = Modello del 1917, IV classe.
|concesso da = {{bandiera|POR|dim=40}}<br> [[Repubblica Portoghese]]
|tipologia = Medaglia militare
|status =
|capo =
|data istituzione = 30 novembre 1916
|luogo istituzione =
|data cessazione =
|luogo cessazione =
|motivocessazione =
|concessa a = militari e civili, anche stranieri
|concessa per = premiare atti e imprese di coraggio compiuti durante operazioni militari.
|campagna =
|fascette =
|totale concessioni =
|prodottada =
|incisore =
|firmaincisore =
|modellista =
|firmamodellista =
|diametro =
|peso =
|gradi = quattro classi
|sistema =
|medagliapiùalta =
|medagliauguale =
|medagliapiùbassa =
|immaginenastro = [[File:Cruzguerra.svg|100px]]
|legendanastro = Nastro della croce di IV classe.}}
 
La '''Croce di Guerra''', {{Portoghese|'''Medalha Militar da Cruz de Guerra'''}}, é una Medaglia militare portoghese, istituita con il Decreto n. 2870 del 30 novembre 1916 per premiare atti e imprese di coraggio compiuti nel corso di una campagna militare<ref name="Decreto 2870">{{cita|Decreto 2870}}</ref>.
 
Secondo il decreto istitutivo, la decorazione aveva 4 classi.
 
Questa decorazione ricevette notorietà durante la [[prima guerra mondiale]] e durante la [[guerra coloniale portoghese]].
 
La Cruz de Guerra è la terza più alta decorazione militare portoghese, inferiore solo all'[[Ordine della Torre e della spada]] e alla [[Medaglia al Valor Militare (Portogallo)|Medaglia al Valor Militare]], superiore agli Ordini di [[Ordine militare di Cristo|Cristo]], [[Ordem Militar de Avis|Avis]] e [[Ordine di San Giacomo della Spada|Sant'Iago da Espada]] e ad altri ordini militari e decorazioni civili.
 
== History ==
 
Il premio, ai sensi dell'art. 4 del decreto istitutivo<ref name="Decreto 2870"/>, doveva essere conferito dal Ministro della Guerra, che il 26 luglio 1917 emanò il Regolamento di concessione<ref name="Decreto 3259"/> e ne stabilì le caratteristiche.
 
Il 28 maggio 1946, sulla base del capitolo III del decreto<ref name="Decreto 35667"/> del Ministro della Guerra, ne vennero modificati lo statuto e l'aspetto.
 
Lo statuto e l'aspetto furono nuovamente modificati sulla base del capitolo III del decreto<ref name="Decreto 566"/> del 20 dicembre 1971, emanato dal Ministro della Difesa.
 
==Elegibilità==
 
Ai sensi del Regolamento del 1917,<ref name="Decreto 3259"/> oltre ai soldati portoghesi, la decorazione poteva essere conferita anche ai soldati di altri eserciti che collaboravano con le truppe portoghesi, nonché ai civili, sia cittadini portoghesi che stranieri.
 
In base all'art. *9 *del decreto del 1946<ref name="Decreto 35667"/> questa decorazione poteva essere conferita agli ufficiali e ai soldati dell'esercito portoghese per le azioni compiute di fronte al nemico sul campo di battaglia, e soprattutto per il coraggio, la determinazione, il sangue freddo e altre azioni encomiabili durante il combattimento.
 
 
 
Considerato che l'art. 14 del decreto del 1971<ref name="Decreto 566"/> specifica che la decorazione può essere conferita sia ai soldati portoghesi che ai civili, sia cittadini portoghesi che stranieri che collaborano con l'esercito portoghese.
 
==Insegne==
 
La Croce di Guerra, vagamente ispirata alla [[Croix de guerre 1914-1918 (Francia)|Croix de Guerre]] francese, principalmente nei colori del nastro di sospensione, ha avuto, nel corso della sua storia, tre diversi tipi o modelli, legiferati rispettivamente nel 1916 , 1946 e 1971.
 
===1916===
 
La decorazione, identica per tutte le classi, è in [[bronzo]] e ha la forma di una [[croce patente]] il cui disegno è stato costruito da una complessa intersezione di cinque circonferenze<ref name="Humberto2008">{{Cita|Nuno de Oliveira}}</ref>, con un disco al centro delle quattro braccia.
 
Il design è chiaramente basato sulla medaglia francese con lo stesso nome.<ref name="Humberto2008" /><ref>{{cita testo
|nome = René|cognome = Mathis
|titolo = Croix et médailles de guerre 1914-1918
|trans-title= Crosses and War Medals 1914-1918
|anno = 1982
|città = Parigi
|pagina = 36, tab. 3
|lingua = fr
|cid=Mathis}}</ref>
 
Based on Article. 1 of the Decree of 1917<ref name="Decreto 3259">{{cita|Decreto 3259}}</ref>
 
sul dritto, al centro della croce, in un cerchio, è raffigurato il profilo di una testa di donna con una [[corona d'alloro]], che simboleggia la repubblica, conntornata dall'iscrizione in {{portoghese|REPÚBLICA PORTUGUESA 1917|Repubblica portoghese}}.
 
Sul retro, nel cerchio al centro della croce, è raffigurato lo [[stemma del Portogallo]].
 
La decorazione doveva essere indossata sul petto, a sinistra, appesa ad un nastro rosso con cinque strisce verdi verticali larghe 1,5 mm.
 
Le classi si distinguevano apponendo sul nastro una croce larga 12 mm. della stessa forma della decorazione:
: [[File:Cruzguerra 1kl.png|100px|]] I classe: una croce d'argento dorato con una corona d'alloro
: [[File:Cruzguerra 2kl.png|100px|]] II classe: una croce d'argento dorato
: [[File:Cruzguerra 3kl.png|100px|]] III classe: una croce d'argento
: [[File:Cruz de Guerra 4.png|100px|]] IV classe: una croce di bronzo
 
===1946===
 
[[File:Cruzguerra.jpg|thumb|Modello 1946, II classe.]]
 
Con il decreto del 1946<ref name="Decreto 35667">{{cita|Decreto 35667}}</ref> l'aspetto della decorazione fu cambiato: sul dritto del distintivo c'è lo stemma del Portogallo (come il rovescio del modello del 1917), mentre sul verso c'è la scritta {{portoghese|Cruz de Guerra}} ({{inglese|Military Cross}}) in a circle.
 
===1971===
 
Sulla base del decreto del 1971 las Croce venne nuovamente modificata<ref name="Decreto 566">{{cita|Decreto 566}}</ref>:
 
Il design di questa medaglia (dal 1971) nella sua 1a Classe è il seguente:
 
La decorazione ha la forma di una [[croce patente]] con un disco centrale, e reca:
;sul dritto: al centro lo [[Stemma del Portogallo|stemma nazionale]]; rimase identico a quello stabilito dall decreto del 1946
;sul rovescio: nel disco al centro due antiche spade incrociate circondate da due rami di alloro fruttati, legati alle sommità prossimali con un fiocco.<ref name="Decreto 35667"/>
 
* per la I classe in argento dorato circondata da una [[corona d'alloro]],
* per la II clsse in argento dorato,
* per la III calsse in d'argento,
* per la IV classe nulla.
 
===Medaglia===
 
;sul dritto:
 
; sul rovescio:
 
===Nastro===
 
Il nastro di sospensione è di seta ondulata, a fondo rosso, tagliato longitudinalmente da cinque listelli verdi larghi 0,0015 m ed equidistanti tra loro e dai bordi del nastro; larghezza 0,03 m; lunghezza necessaria che dalla sommità del nastro al bordo inferiore del decoro sia di m 0,09, per ottenere l'allineamento inferiore delle diverse insegne; al centro, miniatura della croce di guerra, circondata da due rami di alloro, tutta d'oro. [ 1 ]
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
*{{cita testo
|titolo= Decreto n.° 2:870
|url=https://files.diariodarepublica.pt/1s/1916/11/24300/11061107.pdf
|data= 30 novembre 1916|anno=
|rivista= Diário do Govêrno
|serie=I
|numero= 243
|pp=1106-7
|lingua=pt
|cid= Decreto 2870}}
 
*{{cita testo
|url=https://dre.pt/application/file/497174
|titolo=Decreto n.º 3259
|rivista= Diário do Govêrno
|numero= 122
|serie= I
|data=26 luglio 1917
|lingua=pt
|cid=Decreto 3259}}
 
*{{cita testo
|url=https://dre.pt/application/file/158301
|titolo=Decreto n.º 35:667
|rivista=Diário do Governo
|serie= I
|numero=116
|data=28 maggio 1946
|lingua=pt
|cid=Decreto 35667}}
 
*{{cita testo
|url=https://dre.pt/application/file/632284
|titolo=Decreto n.º 566/71
|pubblicazione=Diário do Governo
|numero=296
|serie=I
|anno=20 dicembre 1971
|lingua=pt
|cis=Decreto 566}}
 
*{{Cita testo
|cognome1=Nuno de Oliveira
|nome1=Humberto
|cognome2=Furtado
|nome2=Russel
|mese= novembre/dicembre
|anno= 2008
|lingua=en
|titolo=The Portuguese War Cross
|url=https://www.academia.edu/8826957
|rivista=Journal of Orders and Medals Society of America
|volume= 59
|numero= 6
|pp=3–18
|cid=Nuno de Oliveira
|issn=0025-6633}}
 
*{{cita libro
|lingua=pt
|titolo=Forças Armadas Portuguesas
|editore=Edição do Ministério da Defesa Nacional
|anno=1961
|id=}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web
|url = https://www.collectorsweekly.com/stories/35592-the-wwi-victory-medal-series--portugal
|titolo = The WWI Victory Medal Series - Portugal
|titolotradotto =
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|wkautore =
|sito = Collectors Weekly
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|accesso = 30 settembre 2024
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{{Medaglia
|nome = Medaglia interalleata della vittoria
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|immagine = [[File:POL Alied Victory Medal a.gif|140px]][[File:POL Alied Victory Medal r1.gif|140px]]
|legenda =
|concesso da = non ufficiale
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La Polonia ha rilasciato una versione non ufficiale.
 
The issuing of this medal was authorized by the Inter-allied Commission in Warsaw for Poles who fought on the side of the Allies during WWI under the Authority of the Supreme War Council.
 
For reasons still not known Poland did not proceed with the manufacture of the medal at their mint.
 
The medal shows a clearly visible “MK” ( Mint Kremnica).
 
The medal may possibly be an unofficial strike by a veteran’s group.
 
This medal was evidently proposed after WWI and 3 varieties were produced in limited numbers in at the Czech Mint but never issued or mass produced and these pieces remained in storage until being discovered about 15 years ago.
 
==Contesto storico==
 
Dal 1795 al 1918 la Polonia rimase spartita tra Russia, Impero Austro-Ungarico e Prussia (Germania); durante questo periodo la Polonia non è esistita come nazione, tranne in epoca napoleonica sotto forma di [[Granducato di Varsavia]], che cadde quando Napoleone perse il potere.
Dopo la prima guerra mondiale, nel 1918, con il [[Trattato di Versailles]], la Polonia fu restaurata come nazione indipendente.
Per commemorare questo restauro, fu istituito l'Ordine della [[Polonia Restituta]] che, con l'[[Ordine Virtuti militari]] e l'[[Ordine dell'aquila bianca]] sono le più alte decorazioni ufficiali nazionali della Polonia .
 
==Falsa medaglia della Vittoria polacca==
 
Today on the internet many dealers are offering for sale to unknowing Polish militaria collectors a Polish WWI Victory Medal.
 
Collectors and military historians should be aware that there never was an official Polish WWII Victory Medal.
 
Collectors will NOT find any official documentation about this medal in Poland or in any Polish militaria literature. This medal and many others are known in Poland as fantasy decorations which were never awarded by the Polish Government.
 
Personally, I would define these WWI "Victory Medals" as "fake" . They never existed before magically appearing from one source in Canada a few years ago (in 3-4 varieties, no less), complete with a legend of being found in a flea market in Czechoslovakia. These weren't made as replacements (no original existed to "replace"); they weren't made based on a veteran's permission document (none existed); they weren't made for sale to veterans. They were made to sell to collectors. They were made with deception in mind.
 
==Insegne==
 
===Medaglia===
 
La medaglia è costituita da un disco di bronzo del diametro di 36 mm.
 
====Diritto====
 
The obverse is maker marked by 'VLAITOV' on rim edge at 7 o'clock , and 'MK' for Mint Kremica.
 
====Rovescio====
 
[[File:POL Alied Victory Medal r2.gif|thumb|140px|Variante 'RP'.]]
 
; Variante 'RP'
Presenta le iniziali 'RP' per Repubblica Polacca.
 
; Variante 'aquila piccola'
Presenta l'aquila coronata polacca, un trattino separa i millesimi 1914 e 1918.
 
; Variante 'aquila grande'
has a slightly larger representation of the "eagle" and the "crown" of the eagle separates the 1914 and the 1918
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
* M.B. Kozlowski, ''The Forgotten Story of The Missing Polish Victory Medal for Historical Collectibles'', Fall Edition
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.omsa.org/forums/showthread.php?t=322
|titolo=Fake Polish Militaria Alert
|accesso=13 marzo 2011
|lingua=en
|editore=The OMSA Forums
|data=
}}
 
 
{{Portale|Grande Guerra}}
 
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[[pl:Allied Victory Medal]]